Regione: Informazioni cronologiche: 11/23/2012 21:25:03 Subject: Alienart startDate: 12/21/12 endDate: 12/21/12 Description: ArsProject, sede del centro culturale Artemisia, presenta il 21 dicembre 2012 il progetto ALIENART, dedicato al tema della TRASFORMAZIONE fisica degli spazi urbani nell'era della rete virtuale e alla volontà di indagare sul tema dell'identità individuale, che è sempre stato discusso, eppure oggi particolarmente sentito, in quando al centro di una evidente crisi economica e sociale. E' questo l'obiettivo di Zone di Transito 2012, idea che si traduce concretamente nel progetto ALIENART, che prevede FOTO/installazione di realtà urbane. L'evento si inserisce all'interno della grande festa inaugurale del Terzo Paradiso, che avverrà proprio il 21 dicembre 2012. In tale giorno, che segna la prima grande giornata universale della Rinascita, ovvero il Re-birth day, in tutto il mondo si realizzeranno opere di ingegno, di creatività, di arte, per la collettività, al fine di realizzare una grande opera comune. Il centro culturale Artemisia insieme ad ArsProject, si immergerà nel contesto del Re-birth, attraverso il progetto ALIENART, confrontandosi con la città e con i suoi abitanti. Il lavoro riflette sull'identità della società contemporanea, frutto di tanti io diversi da una parte, e dall'altra su una dimensione più inti-mistica. L'abbandono da parte dell'uomo degli spazi urbani il vissuto si trasforma sempre più in un non luogo privo di fisicità: il mondo virtuale. Nuovi luoghi e nuovi spazi si compongono e si scompongono sempre più velocemente senza lasciare segno della loro comparsa ciò che la rete lascia è un vuoto di rapporti umani e fisici. lo spazio urbano si presenta, allora, come il più adatto ad innescare una serie di considerazioni sull'identità individuale, sul proprio corpo e sul proprio io. Lo start up dell'iniziativa è fissato per il 21 dicembre 2012 alle ore 19, in vico terzo M. Stanzione Frattamaggiore, dove avverrà la presentazione del progetto. ALIENART: A cura di: ArsProject Sede: v.co M.Stanzione 3 Frattamaggiore 80027 Na Coordinatori: Caruso Salvatore, Aversano Ciro Inaugurazione: 21 dicembre 2012 ore 19.00 Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa Artemisia e Ars Project Cell. 3929198974 Email: alienartufficiostampa@gmail.com Seguici su Facebook: Artemisia Artemisia Location: Vico M. Stanzione 3 Frattamaggiore tipo di evento: rowid: 403 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 40.9459041 long: 14.2777369 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/17/2013 12:03:19 Subject: AMERICAN DREAM startDate: 10/29/12 endDate: 3/16/13 Description: AMERICAN DREAM a cura di Dominique Stella Galleria Agnellini Arte Moderna, BRESCIA 29 ottobre / 16 marzo Dal 29 ottobre 2012 al 13 marzo 2013 alla Galleria Agnellini Arte Moderna di Brescia si terrà la mostra AMERICAN DREAM. Esposte opere di Jim Dine, Sam Francis, Robert Indiana, Franz Kline, Robert Rauschenberg, Mark Tobey, Andy Warhol e Larry Rivers. Nel percorso espositivo alle opere si alternano esemplari d'epoca di moto Harley Davidson e Indian. L'esposizione, attraverso opere significative di artisti espressionisti e pop che animarono la scena americana degli anni '60, vuole illustrare lo spirito di entusiasmo e di libertà che s'impose nel paese in quegli anni in cui l'arte, l'industria e l'economia parteciparono a uno slancio creativo che sconvolse le abitudini di vita. La meccanizzazione produceva già da lungo tempo oggetti di desiderio che l'arte, grazie alla Pop art, trasformò in icone moderne, rappresentazioni spesso moltiplicate di simboli di una civiltà potente e dominatrice. Gli Stati Uniti, in uno stesso slancio, seppero altrettanto bene esportare il loro modello di società e imporre un'arte che ne era il principale sostegno. L'esposizione ci mostra, in un parallelo tra le mitiche moto Harley Davidson e Indian, e le opere di artisti come Warhol, Rauschenberg, Sam Francis, Robert Indiana il rapporto sottile che esiste tra l'industria e l'arte in quegli anni di totale euforia. Il mito americano si è costruito sulla produzione di oggetti che hanno cambiato la quotidianità degli individui apportando profonde modificazioni nella vita di ognuno. La meccanizzazione trasforma le realtà più comuni e trasforma l'animo umano. La velocità d'esecuzione dei compiti diventa uno standard illustrato dallo sviluppo dell'elettrodomestico, dell'automobile e molto altro. Questi oggetti tanto ambiti raggiungono il Pantheon di una mitologia contemporanea al pari delle opere d'arte. Moto, automobili, aerei sono le «sculture» dei tempi moderni, ideali di perfezione, oggetti di desiderio, magnifici nella loro struttura e nella loro concezione. Insieme alle automobili nascono le prime moto. Le Indian s'imposero per prime, nel 1899. In mostra alcuni modelli del 1922, 1928, 1935 illustrano l'innovazione di moto diventate leggende e che restano tra gli oggetti mitici di quest'epoca in cui l'invenzione impone i propri sogni. L'aspetto trionfante dell'America che vince è illustrato dall'epopea Harley Davidson. La mostra propone moto del 1922, 1928, 1935, 1941 fino al 1970. La storia delle Harley appartiene alla leggenda americana che raggiunge il suo apogeo negli anni '60 con un film come Easy Rider, realizzato da Dennis Hopper nel 1969. Simbolo della gioventù e del rifiuto dei pregiudizi, Hopper incarna un cinema libertario, al limite della rottura. Con Easy Rider, road movie nichilista e metafisico dalla colonna sonora esplosiva, si crea un nuovo ordine del mondo nel quale gli artisti riconquistano il reale. Questo spirito definisce perfettamente la generazione americana del dopoguerra il cui atteggiamento disinvolto, sperimentale e conquistatore trova la sua rappresentazione nel mondo dell'arte che si apre a tutte le possibilità. La ridefinizione dell'arte, integrando la provocazione come mezzo d'azione, così come l'ironia e la libertà, elementi che appartengono anche al comportamento dada al quale si riferiscono artisti come Rauschenberg, s'impone in un mondo che si reinventa. L'espressionismo astratto - rappresentato nell'esposizione da Franz Kline, Mark Tobey, Sam Francis, il cui lavoro oscilla tra astrazione e figurazione - rivendica questa libertà e inventa nuove tecniche, mescolando influenze diverse come il surrealismo (subconscio, scrittura automatica, dripping), l'astrazione di Wassily Kandinsky e di Arshile Gorky e l'insegnamento di Hans Hofmann. In mostra opere di questi artisti dell'astrazione americana del dopoguerra. La pop art rimette fondamentalmente in questione i criteri che fino ad allora avevano caratterizzato 'l'opera d'arte', desacralizzando l'immagine dipinta o la scultura, e conferendo così all'oggetto artistico la dimensione di oggetto comunicante (allo stesso titolo della pubblicità), o proiettandolo nella sfera dell'oggetto industriale multiplo, proprio del consumo di massa. In mostra opere di Andy Wharol, Jim Dine e Robert Indiana, che moltiplica i messaggi d'amore e di pace ovunque nel mondo. Inaugurazione: Sabato 27 ottobre 2012, ore 18.30 Catalogo: Edito da Agnellini Arte Moderna, bilingue Italiano-Inglese, con testo di Dominique Stella Inaugurazione mostra: Sabato 27 ottobre 2012, ore 18.30 Sede mostra Brescia, Galleria Agnellini Arte Moderna - Via Soldini 6/A Location: Via Soldini 6/A Brescia tipo di evento: rowid: 30201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.5290682 long: 10.2241313 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/13/2012 19:11:00 Subject: ANTEPRIMA CALENDARIO PALINGENESI 2013 startDate: 1/6/13 endDate: 2/3/13 Description: ' dopo la fine del mondo' Palingenesi che cosa può nascere se non un altro mondo ... Anteprima del Calendario Palingenesi 2013 & Mostra Fotografica Domenica 6 Gennaio 2013 si terrà, presso lo Studio Primo Piano, Corso Umberto I, n.179, Caivano (Na) (ore 18,00) Quest'anno il calendario 'Palingenesi' 2013 ci propone una riflessione sul divenire dell'uomo nel mondo e sulle infinite incognite 'appunto x/y immagine manifesto che risulta essere l'unica portatrice sana di incognite ' che ci circondano, senza avere la possibilità di possedere completamente il sapere. Difetto che è il più grande pregio dell'uomo in quanto gli restituisce ,in ogni momento, la sua umanità. Gli abiti realizzati con materiali di riciclo esprimono la volontà di un bisogno di comunicazione, che attraversa diversi mondi da quello primitivo a quello dei social network per finire a parole scritte su un corpo che le fa esistere. Palingenesi 2013 vuole essere una provocazione all'imperversare di ideologie che prevedono, come immanente, la 'fine del mondo ' , per indurre invece l'uomo ad una rinascita di un mondo nuovo che , se si allinea alla ricerca Proustiana di ritrovare il tempo in un mondo interiore, mistico, costruito su questo gioco di memoria e tempo , allora si che si lancia una sfida . Questo lavoro ha goduto del magistrale intervento del Maestro Stelio Maria Martini. L'artista è da anni vicino agli addetti ai lavori sostenendo, in questo modo, fortemente i loro progetti artistici. La mostra fotografica sarà allestita come un percorso dove si attraverseranno tutti i momenti salienti di un anno di lavoro del progetto. In questo progetto Maurizio Esposito è stato affiancato sia nella sceneggiatura del progetto che nel design dei vestiti dall'Arch. MariaRosaria Di Segni. Per la fotografia, dopo i tre anni di click passionali con il Prof. F.Caso (sfoca©photo) ,quest'anno passa il click all'Ing. Amedeo La Rossa che insieme fanno parte dello stesso Fotoclub amatoriale. Il makeup artistic è stato curato da Anna Marchese e Maurizio Esposito che ha curato anche le acconciature alle mannequins. Si tratta di uno degli appuntamenti del 2013 che rientra nella continuità degli art in progress presentati dall' associazione no-profit 'dia-logue' costituita da un gruppo di artisti attivi sul territorio ed aperta a chiunque vorrà iscriversi e far parte delle iniziative artistiche e culturali, dando la priorità ad uno stile di vita eco-sostenibile, all'uso di materiali di riciclo , per reinventare oggetti creando tendenza. L'atto creativo diventa in questo modo, un alto momento di sensibilizzazione sociale , la partecipazione che si mette al passo con i tempi in un mondo di spreco. La mostra fotografica si protrarrà fino al 2 Marzo 2013 Location: C.SO UMBERTO179 CAIVANO NA 80023 tipo di evento: rowid: 14201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 40.956764 long: 14.3046087 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/7/2012 13:08:47 Subject: Aperitivo Solidale a Cassinetta di Lugagnano startDate: 1/26/13 endDate: 1/26/13 Description: Il direttore del portale www.italiadelvino.com Mauro Giacomo Bertolli, ha deciso di donare al Comune di Cassinetta una selezione di vini provenienti dalla sua cantina per poter in qualche modo raccogliere fondi a favore delle popolazioni terremotate di Emilia e Lombardia. Abbiamo quindi colto questa occasione per organizzare un evento per l'intera cittadinanza e per tutti quelli che avranno voglia di partecipare. SABATO 26 GENNAIO 2013 il Comune apre le porte: dalle 19, nella sala consiliare e nell'antistante salone verrà allestito un aperitivo in cui sarà possibile degustare 3/4 tipologie di vini selezionati accompagnati da salumi e formaggi del nostro territorio. Riteniamo che sia sempre più importante e quasi un nostro dovere istituzionale valorizzare le eccellenze del nostro territorio che potrebbero diventare un pilastro della nostra economia in futuro. In contemporanea sarà possibile acquistare le bottiglie di vino donate. Il ricavato della vendita verrà destinato alle popolazioni terremotate di Emilia e Lombardia. Mauro Giacomo Bertolli ci accompagnerà per tutta la serata sia per illustrarci i vini che assaggeremo sia per illustrarci i vini che potranno essere acquistati. '....E dalle 20,30 Concerto in commemorazione della GIORNATA della MEMORIA, con le le brave Eva Mango Cantante, Antonietta Incardona Pianoforte e Marlise Goidanich Violoncello " E' il tempo della Musica"..... Location: Via Roma 85 20081 Cassinetta di Lugagnano ( MI ) tipo di evento: rowid: 2006 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.424185 long: 8.903947 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:44:14 Subject: ARMANDO PIZZINATO (1910-2004) startDate: 2/9/13 endDate: 6/9/13 Description: ARMANDO PIZZINATO (1910-2004). Nel segno dell'uomo Pordenone, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea 'Armando Pizzinato' Dal 9 febbraio al 9 giugno 2013 con la collaborazione dell'Archivio Armando Pizzinato, Venezia A Pordenone il 2013 si apre nel segno di Armando Pizzinato. Da febbraio a giugno, l'Amministrazione Comunale e il Centro Iniziative Culturali Pordenone, con la collaborazione dell'Archivio Armando Pizzinato di Venezia, organizzano due grandi mostre dedicate all'artista, uno dei protagonisti dell'arte italiana del Novecento. Dal 9 febbraio al 9 giugno, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea che all'artista è dedicata, propone l'organica antologica 'Armando Pizzinato. Nel segno dell'uomo' e, dal 16 febbraio al 9 giugno, la Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanussi, sempre a Pordenone, propone 'Armando Pizzinato.Il contesto pordenonese (1925 ' 1940)'. Intorno alle due mostre, l'Omaggio della Città al Maestro si completa con una serie di iniziative, incontri, visite guidate, testimonianze. Per riscoprire l'artista e l'uomo e per approfondire decenni davvero fondamentali nella storia dell'arte italiana del Novecento. La mostra alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea 'Armando Pizzinato': A più di cent'anni dalla nascita di Armando Pizzinato sembra giunto il momento di offrire una completa visione del suo lavoro artistico che, mettendo l'opera al centro dell'attenzione, saprà unire tutti i periodi dell'artista, superando vecchie polemiche e contrapposizioni, per riportarla all'essenza che fa di lui uno dei protagonisti più importanti ed interessanti dell'intera seconda metà del Novecento italiano. La mostra che Pordenone, città di appartenenza dell'artista, propone dal 9 febbraio al 9 giugno 2013, punta ad offrire un approfondimento nuovo su Pizzinato, superando vecchie polemiche e contrapposizioni, consapevoli che, oggi, nulla è rimasto delle accese discussioni di un'epoca ormai lontana e definitivamente tramontata e che, almeno per quanto riguarda Pizzinato, pochi ricordano con precisione le sue parole, e i più invece stancamente ripetono cose dette da altri molti anni prima. L'esposizione curata da Casimiro Di Crescenzo non si sottrae certo dall'obbligo di raccontare l'appassionato dibattito culturale che infiammò l'Italia neorepubblicana, ma intende separarsi dalla visione ultima dell'artista solitario e indipendente, che fu la sua scelta sofferta e meditata negli ultimi anni di vita, e mostrare invece l'aspetto battagliero e vivace di un artista che, s'impegnò a fondo, anche con scritti, per difendere la sua opera. Ad ospitarla è la nuova Galleria d'Arte Modena e Contemporanea di Pordenone, intitolata nel 2010 proprio al Maestro. Per la città è anche un modo per ringraziare, a posteriori, l'artista che, già in vita, volle legare un nucleo davvero ampio ed importante di sue opere e un ricco fondo di corrispondenze e altro importante materiale al Museo Civico. La mostra, promossa ed organizzata dall'Assessorato alle Attività Culturali del Comune in stretta collaborazione con l'Archivio Armando Pizzinato di Venezia, comprende 125 opere, molte delle quale inedite o raramente esposte, che provengono da numerose collezioni private, ed importanti musei tra cui il MAMbo di Bologna, il Museo del Novecento di Milano, la Galleria del Premio Suzzara, Casa Cavazzini Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Ca' Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia e l'ASAC della Biennale di Venezia. Nelle tre sezioni si potrà seguire l'evoluzione di Pizzinato, dalle opere giovanili al momento della sua adesione al Realismo Italiano, alla produzione che fa seguito alla scomparsa della moglie, segnata dall'allontanamento dai canoni del Realismo verso una adesione al Naturalismo, ad una libertà espressiva non più compressa e, infine, all'astrattismo geometrico. Il focus sulle opere giovanili proposto in apertura della mostra è necessario per capire l'ambiente di coltura dell'arte di Pizzinato. La sua passione per il disegno è contrastata dalla madre, impegnata a sostenere la famiglia dopo il suicidio del marito. Il lavoro in banca consente ad Armando di seguire le lezioni di Pio Rossi, poi gli anni dell'Accademia di Venezia con Guidi, la borsa di studio che lo porta per tre anni a Roma dove si confronta con quelli della Cometa e con Guttuso. Quindi la guerra, la Resistenza e il carcere. Infine, nel dopoguerra l'adesione al Fronte Nuovo delle Arti di cui fu tra i fondatori. La presa di posizione di Togliatti contro l'astrattismo lo porta alla sofferta adesione al Realismo, vissuto secondo una personale estetica che tenta di coniugare l'Umanesimo socialista alle strette esigenze ideologiche del Partito Comunista. Sono gli anni della partecipazione alla XXV Biennale e della decorazione della Sala Consigliare della Provincia di Parma. L'abbandono del modello sociale di matrice comunista coincide, nel 1962, con la scomparsa di Zaira, la sua prima moglie, e con la conquista, dopo una crisi profonda, di una nuova sensibilità e di nuovi entusiasmi. E' il periodo dei grandi riconoscimenti ufficiali: la mostra alla Bevilacqua La Masa, le grandi retrospettive di Mosca e Leningrado, Berlino e Dresda, ma anche a Pordenone e al Correr di Venezia. La sua è una ricerca continua di nuovi orizzonti, di nuove esperienze, riflesso di una rinnovata libertà interiore. Ha inizio quello che Mazzariol, suo amico e mentore, definì come il suo 'Quarto tempo': i grandi dipinti astratti e geometrici. Col suo libro Poffabro, luogo magico del 1992, la lotta è ora per la salvaguardia del paesaggio davvero unico di queste sue terre. Il Centro Iniziative Culturali Pordenone (CICP), profondamente legato alla figura dell'artista e che da tempo ha instaurato un rapporto di collaborazione con l'Amministrazione Comunale, partecipa a questa iniziativa, ospitando una mostra degli artisti pordenonesi degli anni '20-'30 curata da Giancarlo Pauletto e il fondo di grafica di Armando Pizzinato della collezione del Museo Civico di Pordenone. Informazioni e prenotazioni: Tel: +39-0434-523780 / +39-0434/392941 E-mail: info@artemodernapordenone.it Sito: www.artemodernapordenone.it Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net Ufficio Stampa Comune di Pordenone, +39-0434-392223 Location: Palazzo Ricchieri Corso Vittorio Emanuele II n. 51 Pordenone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.9564759 long: 12.6597137 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/11/2013 18:29:09 Subject: ARTE & NATURA: Indagine sul paesaggio, l'ecologia, l'architettura e la tecnologia startDate: 1/19/13 endDate: 2/7/13 Description: Primo Piano LivinGallery www.primopianogallery.com ARTE & NATURA Indagine artistica sul paesaggio, l'ecologia, l'architettura e la tecnologia Dal 19 Gennaio al 7 Febbraio 2013 Inaugurazione SABATO 19 GENNAIO ore 19:30 A cura di Dores Sacquegna "La Natura è tutto ciò che ci circonda, è la terra che ci nutre, l'acqua che ci disseta, l'aria che respiriamo, il fuoco che ci scalda.. ma è anche Spirito.. E' l'essenza di tutte le cose, è energia, è magia.. Non esiste niente fuori di essa. Lei vive dentro e intorno a noi.." La mostra d'arte contemporanea 'ARTE & NATURA', è una indagine artistico-culturale sul paesaggio, sull'ecologia, l'architettura e la tecnologia. L'evento si apre con un dibattito sulla riqualificazione del paesaggio e dell'ambiente, sul profondo rapporto con l'animo umano e lo sciamanesimo, sul mistero dei Crop Circles, sulle metodologie applicate di fiori e piante per il riequilibrio del campo energetico. Apre il dibattito l'intervento di due architetti: Arch. NICOLA ELIA (Lecce), già Dirigente del settore Programmazione delle strategie territoriali del Comune di Lecce, Direttore del MUST di Lecce e artista, con il contributo su: I giardini di Lecce: Paesaggi del Barocco Naturale, e l'Arch. ALESSIO SCARALE (vive ed opera tra San Severo, Foggia e Roma), con il progetto 'Parco urbano a San Severo'. Entrambi gli architetti hanno un curriculum notevole nel settore. Le tematiche proseguono con l'intervento di ANDREA FELIZIANI (nato a Belluno, vive ad Ancona), scrittore e ricercatore italiano dei CROP CIRCLES, autore del libro 'Persi nella memoria', Mondadori Edizioni, con il contributo riguardo la ricerca nel Wiltshire, nel cuore della campagna inglese. Chiude il dibattito, l'intervento della naturopata ROSANNA TORALDO (Lecce) su 'L'uso di Fiori e Piante spontanee Salentine per il riequilibrio del campo energetico umano'. E' Operatrice Olistica Trainer, presidente A.P.S. 'ACCADEMIA LE CINQUE SINERGIE' C.S.R. di Lecce. Scrive su riviste che spaziano nel settore della Medicina Integrativa Olistica, come la rivista elettronica Runa Bianca. Durante la mostra, sarà realizzata site specific l'eco-installazione dello scultore salentino SALVATORE SAVA. La mostra guarda alle tracce mnestiche universali che si perdono nelle origini più profonde della psiche. L'essenza stessa degli archetipi è legata al "sentire", all'ecologia, alla natura, allo sciamanesimo, la prima disciplina spirituale e la prima pratica terapeutica del mondo, già presente nelle società matriarcali dove si venerava il culto della Dea Madre. In mostra il video 'Remolino' di GRIMANESA AMOROS (Usa), ispirato dal quartiere Jamaica, nel Queens, la contea più etnicamente diversificata negli Stati Uniti. Il nome stesso deriva dalla tribù Jameco, il video è proiettato su uno dei palazzi del quartiere, quale segno del rapporto tra natura e tecnologia. Seguono installazioni e sculture con eco materiali di ULRIKE STOLTE (Germania) e ALESSANDRO BATI (Roma) e KATARINA NORLING (Svezia) con il risvolto dell'archetipo della Madre Terra, le opere di pittura dedicate al paesaggio con ERAN BARNEA (Usa), LOREDANA CAMPA (Lecce), GERARD FRANCES (Francia), MOTOKO HUYSVELD (Francia), PATRICIA WHITTINGHAM (Canada), IVAN RIVERA (Usa), NEL TEN WOLDE (Australia), al rapporto tra natura e architettura con THOMAS KABELITZ (Germania), allo sciamanesimo con KATELYNE OSTIN (Francia), WILLIAM VECCHIETTI (Ancona). La mostra vuole dare una nuova risposta e un ampia forma di coscienza che può condurre al recupero della nostra integrità, per connetterci con l'energia che fluisce nel cosmo, portarla a noi e trasformarla in amore e potere personale. L'arte è uno strumento di trasformazione, sia a livello personale che planetario. Possiamo usare l'arte per esprimere le nostre realtà, promuovere e riflettere il cambiamento sociale, preservare la natura e promuovere la conoscenza. ARTISTI, ARCHITETTI, NATUROPATI, SCRITTORI IN MOSTRA GRIMANESA AMOROS(Usa), ALESSANDRO BATI (Roma), ERAN BARNEA (Usa), LOREDANA CAMPA (Lecce), NICOLA ELIA (Lecce), ANDREA FELIZIANI (Belluno), GERARD FRANCES (Francia), MOTOKO HUYSVELD (Francia), THOMAS KABELITZ (Germania), KATARINA NORLING (Svezia), KATELYNE OSTIN (Francia), IVAN RIVERA (Usa), SALVATORE SAVA (Lecce), ALESSIO SCARALE(Roma), ULRIKE STOLTE (Germania), ROSANNA TORALDO (Lecce), PATRICIA WHITTINGHAM (Canada), WILLIAM VECCHIETTI (Ancona), NEL TEN WOLDE(Australia). Primo Piano LivinGallery Viale G. Marconi 4 Lecce, Italy 73100 tel/fax: 0832.30 40 14 www.primopianogallery.com primopianogallery@libero.it GIORNI E ORARI dal lunedì al venerdì dalle ore 11-13/16-19:30 Sabato: 17-19 Location: Viale Guglielmo Marconi 4 Lecce 73100 tipo di evento: rowid: 24801 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 40.3518488 long: 18.1739541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/12/2012 18:27:44 Subject: Artistiche Emozioni startDate: 12/16/12 endDate: 1/3/13 Description: DOMENICA 16 DICEMBRE ORE 18.00 INAUGURA LA MOSTRA PERSONALE "ARTISTICHE EMOZIONI" DI ROBERTO BERTAZZON PRESSO "MILANO ART GALLERY" Si inaugura Domenica 16 Dicembre, alle ore 18.00, presso "Milano Art Gallery Spazio Culturale" in Via Alessi 11, a Milano, la personale, dal titolo "Artistiche emozioni" di Roberto Bertazzon, che vanta prestigiose mostre, in Italia e all'estero. L'esposizione, durerà fino al 3 Gennaio 2013, con l'organizzazione di Promoter Arte, di Salvo Nugnes. Nelle pitture, nelle sculture e nelle installazioni di Bertazzon emerge il suo ingegnoso eclettismo, con l'utilizzo di materiali alternativi e molto eterogenei e la scelta di perseguire una campagna informativa, per tutelare l'ambiente e il territorio circostanti, con l'intento di diffondere un forte messaggio di sensibilizzazione all'ecologia. Bertazzon è riuscito a crearsi una dimensione espressiva di assoluta originalità, unica nel suo genere, unendo l'amore per l'arte, alla volontà di operare attivamente, per la difesa del Pianeta Terra e delle categorie più deboli. Il tema protagonista delle creazioni è il mondo animale e vegetale, che prende vita e viene rivisitato, in chiave di significato simbolico sociale ed esistenziale. Spiccano galline, asini e rane. In particolare, le rane assumono un'importante connotazione distintiva, nella ricerca stilistica di Bertazzon, che si propone di salvaguardarne l'estinzione, dalla minaccia dell'inquinamento. Infatti, le considera indispensabili per monitorare la salute dell'intero ecosistema e da anni, è volontario, lungo le strade statali e provinciali, per trasportarle da una carreggiata all'altra, evitando che vengano schiacciate dai veicoli in transito. Il motivo della rana è inserito in pitture-totem, come logo, che si fonde e si armonizza, con i tratti stilizzati della maschera rituale africana. La rana di Bertazzon simboleggia la vita, sintetizza la ricerca dell'Eden immaginario, inteso come "Il Paradiso delle rane" e il bisogno di riconquista dell'energia creatrice dell'infanzia. La rana è un simbolo universale e racchiude in sé la valenza della resurrezione e del rinnovamento. Rappresenta l'elemento primordiale, la materia indifferenziata, è afrodisiaca, fertile, prolifica e generatrice di abbondanza. Mostra personale di Roberto Bertazzon Inaugurazione: 16 Dicembre 2012, ore 18.00 Esposizione: dal 16 Dicembre 2012 al 3 Gennaio 2013 Presso Milano Art Gallery ' Spazio Culturale Via Alessi, 11 ' Milano www.milanoartgallery.it info@milanoartgallery.it Location: via alessi 11 20122 Milano tipo di evento: rowid: 13601 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MILANO ART GALLERY email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: 45.4549227 long: 9.1750541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/22/2012 18:58:01 Subject: ART NADAL startDate: 11/29/12 endDate: 1/4/13 Description: l'artista italiana MONICA TRIOLI espone nella BCM ART Gallery BARCELLONA serie di dipinti KISSES.inaugurazione per inviti ore 19e30 Location: c/Bailen n°134 BARCELLONA Spain tipo di evento: rowid: 2001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 41.3974278 long: 2.1701216 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Bembo e 'l'invenzione' del Rinascimento startDate: 2/2/13 endDate: 5/19/13 Description: Padova, Palazzo del Monte Dal 2 febbraio al 19 maggio 2013 Bembo e 'l'invenzione' del Rinascimento In mostra a Palazzo del Monte i capolavori che egli aveva riunito nella sua casa di Padova La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo annuncia l'evento espositivo del 2013: dal 2 febbraio al 19 maggio, a Palazzo del Monte di Pietà, si accederanno i riflettori sulla mostra Pietro Bembo e l'invenzione del Rinascimento che riporterà a Padova, dopo cinque secoli, i capolavori della collezione che l'intellettuale veneto, poi divenuto cardinale, aveva riunito nella propria casa, ancora esistente nell'attuale via Altinate. La grande mostra Pietro Bembo e l'invenzione del Rinascimento. Capolavori di Bellini, Giorgine, Tiziano,Raffaello, che negli scorsi mesi è stata preceduta da un convegno internazionale di approfondimento, è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo insieme al Centro Internazionale Andrea Palladio e con il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali. La mostra è guidata da un consiglio scientifico presieduto da Howard Burns, dove siedono Giovanni Agosti, Davide Banzato, Guido Beltramini, David Alan Brown, Matteo Ceriana, Marco Collareta, Caroline Elam, Massimo Firpo, David Freedberg, Davide Gasparotto, Fabrizio Magani, Paola Marini, Arnold Nesselrath, Alessandro Nova, Pier Nicola Pagliara, Fernando Rigon, Vittoria Romani, Salvatore Settis, Adolfo Tura, Claudio Vela. E' curata da Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Adolfo Tura A partire dai primissimi anni Trenta del Cinquecento, Bembo riunì nella sua casa padovana (oggi sede del Museo della Terza Armata) dipinti di grandi maestri come Mantegna e Raffaello, sculture antiche di prima grandezza, gemme, bronzetti, manoscritti miniati, monete rare e medaglie. La ricchezza e varietà degli oggetti d'arte, raccolti per gusto estetico ma anche come preziose testimonianze per lo studio del passato, rese agli occhi dell'Europa del tempo la casa di Bembo come "la casa delle Muse" o "Musaeum", precursore di quello che sarà il moderno museo. Per una breve stagione, proprio grazie all'influenza di Bembo e al suo gusto collezionistico, Padova divenne baricentro e crocevia della cultura artistica internazionale, perché in città prendeva vita qualcosa di inedito che avrà enormi ripercussioni nei secoli a venire, la nascita di una nuova tipologia di raccogliere e presentare non solo l'arte, ma la conoscenza stessa: il Museo, termine che da allora diviene universale. Dopo la morte di Bembo i capolavori vennero venduti dal figlio Torquato e si dispersero nel mondo ed oggi sono conservati nei grandi musei internazionali, che li concederanno eccezionalmente in prestito in occasione della mostra padovana. Pietro Bembo è una figura poliedrica nell'Italia del Rinascimento. Veneziano di nascita, padovano di elezione, di casa nella Roma dei Papi, egli fu molte cose insieme, e tutte al massimo grado. Fu poeta, Storiografo e Bibliotecario della Repubblica Veneta, e il letterato che influenzò in modo determinante la letteratura rinascimentale. Con Aldo Manuzio rivoluzionò il concetto di libro, curando volumi di classici di piccolo formato privi di commento, che potessero essere letti al di fuori delle aule universitarie. Amò donne bellissime come Lucrezia Borgia, e cantò l'amore, non solo platonico, negli Asolani e nei Motti. A sessantanove anni fu nominato cardinale da Papa Paolo III, e pose le basi per la leggendaria Biblioteca Vaticana. Oltre che di Raffaello e Michelangelo fu amico, guida e protettore di artisti come Giovanni Bellini, Sansovino, Sebastiano Dal Piombo, Tiziano, Benvenuto Cellini, Valerio Belli, di cui collezionò e spesso ispirò le opere. Il titolo dell'esposizione, Bembo e l'invenzione del Rinascimento, riporta all'Italia sul finire del Quattrocento, quando la penisola è frantumata in piccole corti e centri di potere. Ad un paese in piena crisi politica e militare, Bembo offre una identità comune in cui riconoscersi. Egli è infatti fautore di un'idea di unificazione dell'Italia a partire dalla creazione di una lingua nazionale: nelle Prose della volgar lingua, pubblicato nel 1525, Bembo codifica le regole dell'italiano, fondandolo sugli scritti di Petrarca e Boccaccio. Sul versante dell'arte, Bembo indica Michelangelo e Raffaello come campioni di un nuovo, rivoluzionario fare artistico, che egli vede simmetrico a quanto accade nel campo della letteratura. Coglie infatti nel loro procedere creativo una nuova "lingua dell'arte" basata sulla grandezza dell'arte romana antica, e che ricerca una perfezione senza tempo e senza connotazioni regionali: un linguaggio universale che sarà riconosciuto nei secoli a venire come quello del Rinascimento italiano. Grazie a Bembo, Michelangelo e Raffaello un'Italia suddita delle grandi potenze sul piano militare, trionfa in Europa conquistando il primato con le armi dell'arte e della cultura. La mostra Pietro Bembo e l'invenzione del Rinascimento racconta questa affascinante epopea, attraverso i capolavori di Raffaello, Giovanni Bellini e Tiziano che Bembo collezionò, o che vide creare, spesso contribuendo alla loro ideazione. PIETRO BEMBO e l'invenzione del Rinascimento Capolavori di Bellini, Giorgione, Tiziano, Raffaello Padova, Palazzo del Monte di Pietà Piazza Duomo 14 Per informazioni e prenotazioni: 049 87 79 005 info@coopbembo.com www.mostrabembo.it Orari feriale: 9-19 sabato e festivi 9-20 chiuso i lunedì non festivi ingresso: 8 euro ridotto 6 Catalogo: Marsilio Editori Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI ' Sergio Campagnolo Tel. 049.663499 info@studioesseci.net Location: Piazza Duomo 14 Padova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4069381 long: 11.8722739 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:49:12 Subject: BORDERLINE. Artisti tra nomalità e follia. Da Bosch all'Art brut, da Ligabue a Basquiat startDate: 2/17/13 endDate: 6/16/13 Description: BORDERLINE. Artisti tra nomalità e follia. Da Bosch all'Art brut, da Ligabue a Basquiat Ravenna: Museo d'Arte della città di Ravenna Dal 17 febbraio al 16 giugno 2013 Il MAR Museo d'Arte della Città di Ravenna prosegue la sua indagine su temi di grande interesse ancora da approfondire con l'ambizioso progetto espositivo dal titolo Borderline, Artisti tra nomalità e follia. Da Bosch a Dalì, dall'Art Brut a Basquiat. in programma dal 17 febbraio al 16 giugno 2013, realizzato grazie al prezioso sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna. L'obiettivo della mostra è di superare i confini che fino ad oggi hanno racchiuso l'Art Brut e l''arte dei folli' in un recinto, isolandone gli esponenti da quelli che la critica (e il mercato) ha eletto artisti 'ufficiali'. Già nella cultura europea del XX secolo diversi protagonisti delle avanguardie e psichiatri innovatori guardarono in luce nuova le esperienze artistiche nate nei luoghi di cura per malati mentali. Le ricerche di quegli anni avevano avviato una revisione radicale di termini quali 'arte dei folli' e 'arte psicopatologica', prendendo in esame queste produzioni sia come sorgenti stesse della creatività quanto come una modalità propria di essere nel mondo, da comprendere al di là del linguaggio formale. Ricordiamo in sintesi alcune significative tappe storiche: già nel 1912 Paul Klee, in occasione della prima mostra del movimento artistico del Blaue Reiter alla Galleria Thannhauser di Monaco aveva individuato nelle culture primitive, nei disegni infantili e in quelli dei malati mentali le fonti dell'attività creativa. Nel 1922 lo psichiatra tedesco Hans Prinzhorn pubblicò un testo dal titolo 'Bildnerei der Geisteskranken ('L'attività plastica dei malati di mente') che segnerà la fine dello sguardo positivista sulle produzioni artistiche nate negli ospedali psichiatrici. Infine, nel 1945 Jean Dubuffet conia la nozione di Art Brut avviando così una nuova epoca di ricerche in questo campo. Oggi il termine Borderline individua una condizione critica della modernità, antropologica prima ancora che clinica e culturale. In questo senso la mostra intende esplorare gli incerti confini dell'esperienza artistica al di là di categorie stabilite nel corso del XX secolo, individuando così un'area della creatività dai confini mobili, dove trovano espressione artisti ufficiali ma anche quegli autori ritenuti 'folli', 'alienati' o, detto in un linguaggio nato negli anni '70, 'outsiders'. La mostra curata da Claudio Spadoni, direttore scientifico del museo e da Giorgio Bedoni, psichiatra, psicoterapeuta, docente presso l'Accademia di Brera, e da Gabriele Mazzotta, con il supporto della Fondazione Mazzotta di Milano sarà inaugurata il prossimo 16 febbraio per proseguire fino al 15 giugno 2013. Dopo una ampia INTRODUZIONE INTROSPETTIVA, con opere di Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel, Francisco Goya, e Théodore Géricault, l'esposizione sarà organizzata per sezioni tematiche. Nel DISAGIO DELLA REALTA' verranno presentate importanti opere di protagonisti riconosciuti quali Pierre Alechinsky, Karel Appel, Jean Dubuffet, Gaston Chaissac, Madge Gill, Vojislav Jakic, Asger Jorn, Tancredi Parmeggiani, Federico Saracini, Gaston Teuscher, Willy Varlin, August Walla, Wols, Adolf Wölfli, Carlo Zinelli. Il DISAGIO DEL CORPO comprenderà una serie di lavori dove è protagonista il corpo, che diviene l'estensione della superficie pittorica e talvolta opera stessa nelle sue più sorprendenti trasformazioni, descritte in toni ludici, poetici, talvolta violenti. In questa sezione troviamo Victor Brauner, Corneille, Jean Dubuffet, Pietro Ghizzardi, Cesare Inzerillo, André Masson, Claudio Parmiggiani, Arnulf Rainer, Eugenio Santoro, Carlo Zinelli; poi protagonisti del Wiener Aktionismus come Hermann Nitsch e Günter Brus; e infine Joaquim Vicens Gironella, Josef Hofer, Dwight Mackintosh, Oswald Tschirtner. All'interno dei RITRATTI DELL'ANIMA ampio spazio verrà dedicato ad una sequenza di ritratti e soprattutto autoritratti, una delle forme di autoanalisi inconsapevole più frequente nei pazienti delle case di cura, con opere di Enrico Baj, Jean ' Michel Basquiat, Pablo Echaurren, Sylvain Fusco, Pietro Ghizzardi, Ted Gordon, Alfred Kubin, Antonio Ligabue, Bengt Lindstrom, Mattia Moreni, Tony Oursler, Arnulf Rainer, Gino Sandri, Lorenzo Viani. Due maschere Sepik vengono inserite, quali emblematici manufatti di arte primitiva, provenienti dalle popolazioni indigene del fiume Sepik in Melanesia. Un'intera sala verrà poi dedicata ad Aloïse Corbaz, storica autrice dell'Art Brut. La mostra proseguirà con una sezione dedicata alla scultura, la TERZA DIMENSIONE DEL MONDO con inediti di Umberto Gervasi, Giuseppe Righi e ancora opere di arte primitiva del Sepik. Infine, nel SOGNO RIVELA LA NATURA DELLE COSE (titolo che richiama una mostra della Fondazione Mazzotta del 1989), verrà definito l'onirico come fantasma del Borderline con una selezione di dipinti di surrealisti come Salvador Dalì, Max Ernst, André Masson, Victor Brauner, oltre alla presenza di Paul Klee, grande estimatore dell'arte infantile e degli alienati, e dell'autore di Art Brut Scottie Wilson. La mostra è possibile grazie alla collaborazione di alcuni musei e collezioni pubbliche e private tra cui ricordiamo: Collection de l'Art Brut, Losanna; Museo delle Culture, Lugano; Fondazione Antonio Mazzotta, Milano; Centro di Documentazione di Storia della Psichiatria 'San Lazzaro', Reggio Emilia; Archivio Conti, Saronno; Fondazione Culturale Carlo Zinelli, San Giovanni Lupatoto (VR); Casa Museo Pietro Ghizzardi, Boretto (RE); Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue, Parma; Verrà pubblicato un ampio catalogo delle Edizioni Gabriele Mazzotta con la riproduzione di tutte le opere esposte, saggi di Claudio Spadoni, Giorgio Bedoni, Gabriele Mazzotta, Sarah Lombardi, Francesco Paolo Campione, ed un'ampia sezione di apparati documentari. Mostra: BORDERLINE Artisti tra nomalità e follia Da Bosch all'Art brut, da Ligabue a Basquiat Sede: Museo d'Arte della città di Ravenna Enti organizzatori: Mar - Museo d'Arte della città di Ravenna Patrocini: Regione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna Sponsor ufficiale: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Periodo: 17 febbraio ' 16 giugno 2013 Orari : fino al 31 marzo: martedì- venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19, chiuso lunedì dall'1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19 ,chiuso lunedì Ingresso: intero: 9 euro, ridotto: 7 euro MAR - Ufficio relazioni esterne e promozione Nada Mamish - Francesca Boschetti tel. +39.0544.482017 / 482775 fax +39.0544.212092 ufficio.stampa@museocitta.ra.it www.museocitta.ra.it Ufficio stampa: Studio Esseci di Sergio Campagnolo tel. +39.049.663499 fax +39.049.655098 info@studioesseci.net www.studioesseci.net Location: Via di Roma 13 48100 Ravenna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.414444 long: 12.2053334 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/17/2012 11:11:06 Subject: CARLO E MARINA RIPA DI MEANA AMMIRANO LE OPERE DI CLAUDIO SECCHI IN ESPOSIZIONE CON LA MILANO ART GALLERY AD ARTE PADOVA 2012 startDate: 11/9/12 endDate: 11/12/12 Description: Dal 9 al 12 Novembre 2012, Claudio Secchi ha esposto alcune sue opere, presso lo stand di Milano Art Gallery - Spazio Culturale, con l'organizzazione diPromoter Arte, di Salvo Nugnes, in occasione della 23° edizione della Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea Arte Padova. Ospiti della rinomata galleria milanese la conosciutissima Marina Ripa di Meana, accompagnata dal marito Carlo, già curatore della Biennale d'Arte di Venezia, e Lorenzo Cappellini, fotografo di fama internazionale, che durante il vernissage, tenutosi lo scorso giovedì, hanno potuto apprezzare le opere di Secchi, così geometriche, intense e luminose. Location: Via Niccolò Tommaseo 59 35131 Padova tipo di evento: rowid: 405 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4146979 long: 11.8858061 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/8/2013 12:12:59 Subject: CLAUDIO DESTITO - Minimal Ironica startDate: 1/13/13 endDate: 2/20/13 Description: ZANINI CONTEMPORARY GALLERY presenta CLAUDIO DESTITO - Minimal Ironica Inaugurazione: DOMENICA 13 GENNAIO alle ore 18.00 Durata della Mostra: 13 gennaio ' 20 febbraio 2013 Via Virgilio 7, San Benedetto Po (Mantova) Tutti i giorni: 10-12 / 15.30-19.00 zaninicontemporary@gmail.com / 360.952089 ' 335.6716531 CLAUDIO DESTITO, nasce a Roma, si diploma all'Accademia Albertina di Bella Arti di Torino, vive a Lecco. "Claudio Destito, Minimalista ironico. Un ancoraggio ai postulati delle ricerche storiche dell'arte concettuale e minimale con chiave attenta al presente. L'ilarità dei significati dona un tocco squisitamente personale al suo lavoro ironico. Un quid unico di un gruppo di tendenza ancora da scoprire". "Claudio Destito of Turin added a red cross and inky blue wings to his helmet, which could pass for a comic-strip version of what a Crusader wore". Rita Reif - New York Times - September 18th, 1994 All'interno dell'esposizione si svolgeranno serate letterarie e culturali. La mostra è patrocinata dal Comune di San Benedetto Po (MN) Location: Via Virgilio 8 San Benedetto Po, Mantova tipo di evento: rowid: 23001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.04454 long: 10.9301999 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/19/2012 13:29:34 Subject: Coexist. Eight different kind of fantastic art startDate: 12/8/12 endDate: 1/26/13 Description: E-lite studiogallery continua il suo percorso espositivo in un costante dialogo con il sistema dell'arte sia internazionale sia italiano e dopo la personale dedicata all'astrazione della pittrice newyorkese Mary Obering, presenta dal prossimo 8 dicembre al 26 gennaio 2013 la mostra collettiva Coexist. Eight different kind of fantastic art, a cura di Ivan Quaroni: una ricognizione nell'immaginario surreale di otto pittori italiani contemporanei, ciascuno dei quali affronta con originalità il tema della rappresentazione non ordinaria della realtà. Una mostra che punta lo sguardo sulla figurazione italiana per proseguire l'attenta opera di esplorazione dei più promettenti talenti artistici della scena contemporanea portata avanti dalla galleria leccese e che vede nella curatela di Ivan Quaroni, critico milanese attivo nella ricerca e nella promozione delle più recenti tendenze dell'arte contemporanea, una conferma della mission della galleria di porsi come crocevia per l'arte, creando scambi e gemellaggi con altre realtà nazionali e internazionali. Con oltre venti opere inedite, Nicola Caredda, Anna Caruso, El Gato Chimney, Carlo Cofano, Jara Marzulli, Massimo Quarta, Tiziano Soro e Vania Elettra Tam, questi gli otto artisti selezionati da Ivan Quaroni, accompagnano lo spettatore in un viaggio al centro di quella che può definirsi un'attitudine, un'inclinazione comune: la facoltà dell'immaginazione attiva. << L'immaginazione attiva, ha scritto Alejandro Jodorowsky, è la chiave di una visione più ampia, permette di mettere a fuoco la vita dai punti di vista che non sono i nostri, pensare e sentire partendo da prospettive diverse. Gli artisti in mostra partono, appunto, da prospettive del tutto dissimili e adeguano la facoltà dell'immaginazione attiva ai propri interessi e alla propria sensibilità. E così nello spazio espositivo della galleria si è coinvolti in un percorso che va dal realismo magico di Carlo Cofano all'universo parallelo (o Farbomondo) di Massimo Quarta, dalle fiabe attualizzate di Anna Caruso a quelle proiettate, come ombre, sullo sfondo delle tele di Vania Elettra Tam, dalle fantasie grafiche di Tiziano Soro, ispirate all'advertising americano degli anni Cinquanta, alle carnali visioni di Jara Marzulli, fino alle enigmatiche e alchemiche chimere di El Gato Chimney. Coexist è dunque un saggio di coabitazione immaginifica, la dimostrazione che il campo dell'iconografia fantastica è, anche nella pittura odierna, quanto mai ricco di declinazioni e sfumature, poiché risponde a un bisogno fondamentale dell'uomo. Nell'epoca della modernità liquida, della crisi globale, delle emergenze umanitarie ed ecologiche, l'esercizio dell'immaginazione, lungi dall'essere una semplice forma di escapismo, resta - come affermava Giacomo Leopardi - il primo fonte della felicità umana (Ivan Quaroni)>>. La mostra è realizzata da E-lite studiogallery in partnership con Vestas Hotels & Resort, promossa dal Comune di Lecce ' settore Cultura e con la partecipazione di Maison de Créatif. Sponsor d'eccezione Nicolì Costruzioni, GeoArk Architettura d'interni e maison d'estia b&b. Accompagna la mostra un catalogo con testo critico di Ivan Quaroni edito da Editrice Salentina. Gli artisti. Note biografiche Nicola Caredda Vive e lavora a Cagliari. Quella di Nicola Caredda è una pittura di immagini, di realtà e di riconoscibilità, nel senso che le singole cose da lui dipinte rispondono a specifiche codificazioni, non solo artistiche ma facenti parte del nostro consuetudinario visuale. Nelle sue opere oggetti sospesi fra reale e surreale, tra fisica e metafisica che raccontano di una realtà frutto di una visione tutta interiore e soggettiva. Un personalissimo linguaggio metaforico per un risultato straniante e al contempo accattivante di una pittura pop surreale che tenta di esorcizzare paura e angoscia. Anna Caruso Vive e lavora a Treviglio (BG). Anna Caruso è un'artista figurativa che mescola tecniche e immagini di non immediata decodificazione, dissolvendole e sovrapponendole in una chiave di lettura su molteplici livelli comunicativi. Per lei l'Arte è soprattutto comunicazione, dialogo interiore ed esteriore, con l'umanità, con chi osserva, con l'arte stessa. Durante i viaggi che annualmente compie in giro per il mondo disegna e fotografa ogni traccia umana, per piegarla e manipolarla con pennelli e spatole nei suoi lavori. La tecnica che predilige è una mistura fluida di acrilico e gesso su tele di grande formato. El Gato Chimney Vive e lavora a Milano. L'opera di El Gato Chimney è legata a una visione fantastica e a una calma perturbante. Al di là del contenuto e delle stratificazioni presenti nella sua opera, Chimney vuole sottolineare quanto per lui sia importante la creazione di stati d'animo e di sensazioni. Crea così un vocabolario di immagini che sembrano provenire dall'iconografia di culture diverse, parole e icone, elementi un tempo conosciuti, di cui si è persa la memoria e la cui chiave di lettura provoca nello spettatore un senso di estraneità e mistero, creando un fascino magico. Carlo Cofano Vive e lavora a Lecce. La pittura di Carlo Cofano, parte dalla realtà oggettiva e si sviluppa in un crescendo emotivo che rappresenta il percorso di un 'viaggio' che intende cogliere la verità 'parallela' celata oltre il visibile. L'intento della sua pittura consiste in una sorta di 'disvelare facendo', in una tessitura d'immagini in cui si aprono improvvisi squarci di luce che nascono dal profondo della psiche e si nutrono di storia e di memorie. Le sue opere sono concepite sin dalla scelta e preparazione della tela che parte da una mestica acrilica nera dalla quale fa emergere la luce attraverso la tecnica della pittura a olio. Jara Marzulli Vive e lavora a Bari. Quella di Jara Marzulli è una ricerca sulla parte introspettiva dell'umano, in tutti i suoi mutamenti, in tutte le sue ambiguità nascoste. Su uno sfondo trasparente e gocciolante si stagliano bambine o donne sospese in un tempo non determinato e fuso in un pensiero che va a toccare una memoria lontana. Opere che nascono assieme a chi posa per l'artista, in un gioco di sguardi e di segni tracciati sulla pelle che seguono ritmi lontani e arcaici. La perfezione tecnica che la contraddistingue rende le sue opere ancor più incisive e toccanti. Massimo Quarta Vive e lavora a Lecce. Massimo Quarta lavora ciclicamente da anni sulle diverse visioni di un mondo parallelo, chiamato Farbomondo, un mondo nuovo, completamente reinventato, non contaminato dalle immagini mediatiche, che funge da finestra su spazi altri e lo aiuta a guardarsi dentro; un mondo dove il colore fa da padrone e le forme, prive di angoli, creano un continuo gioco di pieno e vuoto. A sorreggere la poetica della fantasia di Massimo Quarta è la critica al conformismo e all'omologazione della coscienza collettiva imposti dal sistema capitalista. Tiziano Soro Vive e lavora a Milano. Tiziano Soro ha una predilezione per le immagini vintage, che spesso dissemina nelle sue opere con elementi appartenenti al recente passato. La sua ricerca è basata sulla contaminazione tra due grammatiche antitetiche, da una parte la rappresentazione realistica, diciamo pure di marca fotografica, dall'altra un certo tipo di sintesi formale, che include il gusto per pattern, texture e simboli segnaletici. Il risultato è straniante e allo stesso tempo accattivante, poiché l'immagine realistica, stagliata su uno sfondo fortemente connotato da elementi ornamentali, assume un valore quasi araldico. Vania Elettra Tam Vive e lavora a Milano. Vania Elettra Tam è uno dei frutti artistici della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e della scuola di Grafica Pubblicitaria del Castello Sforzesco. L'ironia e la seduzione delle sue sceneggiature si sovrappongono a una velata critica sociale ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e surreale. I rifugi casalinghi, la delicatezza e l'instabilità dei suoi microcosmi quotidiani, la simpatia, l'ironia e la bellezza delle sue sceneggiature si sovrappongono di tanto in tanto a una velata critica sociale, ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e ampiamente allucinatorio. Il critico. Note biografiche Ivan Quaroni Vive e lavora a Milano. Critico, curatore e giornalista, ha collaborato con le riviste Flash Art, Arte Mondadori ed Espoarte. È autore delle rubriche Butterfly Effect e Showtime per la webzine Lobodilattice. Nel 2008 ha pubblicato il volume Laboratorio Italia. Nuove tendenze in pittura (Johan & Levi editore). Nel 2009 ha partecipato con la sezione Italian Newbrow alla IV Biennale di Praga, curata da Giancarlo Politi e Helena Kontova. Nello stesso anno è tra i curatori di SerrOne Biennale Giovani di Monza. Nel 2010 ha pubblicato il libro Italian Newbrow (Giancarlo Politi editore). Nel 2011 è tra i curatori del Premio Maretti ' Valerio Riva Memorial al Museo Pecci di Prato. Ha curato oltre 150 mostre in spazi pubblici e privati e ha scritto per importanti artisti italiani e internazionali, tra cui Allen Jones, Ronnie Cutrone, Ben Patterson, Gary Baseman, Paolo Icaro, Salvo, Arcangelo, Marco Lodola. Dal 2009 conduce seminari e workshop propedeutici all'inserimento nel Sistema dell'Arte Contemporanea presso il CRAB ' Centro Ricerche dell'Accademia di Brera e l'associazione culturale CircoloQuadro. Nel 2012 ha pubblicato il libro Italian Newbrow. Cattive Compagnie (Allemandi) ed ha curato la prima edizione della Biennale Italia Cina presso il complesso della Villa Reale di Monza. La sede. E-lite studiogallery E-lite studiogallery propone un'indagine sul panorama espressivo partendo da una forte spinta rispetto ai contenuti e, in un costante dialogo con il sistema dell'arte sia italiano sia internazionale, punta ad ampliare e amplificare la funzione dell'arte e a fare della creatività artistica un vero e proprio spazio di condivisione di ideali ed esperienze esistenziali. Uno spazio espositivo contemporaneo e innovativo in grado di delineare un'offerta artistica e culturale di qualità per un pubblico il più possibile esteso e di porsi come una possibilità concreta di investimento. Location: Corte San Blasio 1c Lecce tipo di evento: rowid: 102 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 40.3515436 long: 18.1737257 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/5/2012 14:06:53 Subject: COMUNICATO PRIMO CONCORSO L'ARTE PER L'EVOLUZIONE REALIZZATO DALLA GLOBALART DI ROSA DIDONNA startDate: 12/8/12 endDate: 1/7/13 Description: COMUNICATO PRIMO CONCORSO L'ARTE PER L'EVOLUZIONE REALIZZATO DALLA GLOBALART DI ROSA DIDONNA La Galleria d'arte contemporanea Globalart è lieta di invitarvi al vernissage di SABATO 8 Dicembre 2012 ' ORE 19.00 Concorso L'arte per l'evoluzione Primo progetto da scarto a risorsa in collaborazione con il comune di Noicattaro Presentano ROSA DIDONNA - Roberta Di Leonardo Interviene l'Assessore all'Ambiente della Regione Puglia LORENZO NICASTRO Video -Tiser a cura di Accademia Visuale della MoebiusTv 'ventunesimo paradosso' NELLAMBITO DELL'INAUGURAZIONE VERRA' REALIZZATA LA Performance di Ivan Piepoli REWIND ntroduce la performance Sabrina Delliturri Nell'ambito concorso L'arte per l'evoluzione il musicista Ivan Piepoli eseguirà una performance sperimentale con l'apporto e l'utilizzo di strumenti extra-ordinari e di materiale riciclato. Rewind era il nome del tasto riavvolgere del mangianastri, il riciclo, e quindi il riuso, stabilirà il ritorno e il rinnovo di utilizzo. ARTISTI Abadessa Lucrezia, Bagnardi Agnese, Cassano Mariangela, Catino Silvia, Cirillo Aurora, De Cosmo Domenico, Dell'Edera Caterina, De Serio Gianni, Diciolla Elena, Di Bari Ketti, Patrizia de Silva Didonna Rosa, Di Leonardo Roberta, Di Franco Dario, Escoffier Alfonso, Ecodesign-Eureka, Galatola Angelo, Gassi Lorenzo, Karzi Maria, Lorena Giuffrida, Lamberto Amelia,Mirifà, Palmisano Leonardo, Pierluigi Monsignori Potsy, Roca Piero, Ricucci Pietro, Rutigliano Vittoria, Scalese Urciuoli Franco, Scattino Rocco, Sogni d'Arte di Adalgisa, Stasi Lidia, Verderosa Stefania,Viviana Cazzato ,Talenti Rossella, Maria Caterina Zecchini. PUNTI INTERESSATI R. G. Outlet - Via 1° Maggio 2Simpatiche Canaglie - Via Principe Umberto 3Anaria - Via 1° Maggio 4Aline - Via Principe Umberto 5Palazzo della Moda - Via Capino Sauro 6De Florio - Via De Rossi 7I Capricci di Anna - Via P. Nenni 8Fotografica/Agfa - Via Cianciaruso 9Gardenia - Via Principe Umberto 10Superga 130 - Via Principe Umberto 11Fotografica/Agfa - Via Cianciaruso 12-1°) De Florio - Via De Rossi - 2°) Emblema - Via Crocecchia 13-1°) Magari Gli Dei - Via Principe Umberto - 2°) Punto Bus - Viale della Repubblica 14-1°) Magari Gli Dei - Via Principe Umberto - 2°) Pasticceria Savoia - Via Carmine 15 Rocce - Via P. Nenni 16 Ambiente Casa - Via Perotti 17 Boccuzzi Gioielli - Via Macario 18 Moda Oro Andrea - Via Principe Umberto 19 Luxama - Via Carmine 20 I Gioielli - Via Dante 21 CP Cinziana Preziosa - Via Incoronata 22 Centro Ottico Mangano - Via Capitanio Sauro 23 Biancofiore Biancheria - Via Macario 24 Contrasto Fotografia - Via Carmine 25-1°) I Bimbi di Flo - Corso Roma - 2°) La Maiolica - Corso Roma 26-G. L. Calzature - Via Principe Umberto 27-C'est La Vie - Via P. Nenni 28- GT Fotografare - Viale della Repubblica 29- Sweet Caffé - Via G. Tatarella 30-Coccole Factory Outlet - Viale della Repubblica 31-L'Ecole - Via Crocecchia 32-Parafarmacia Erboristeria - Viale della Repubblica 33-Luxama - Via Carmine 34-adio Centro Edile - Via Dante 35-Senso d'Arte - Via Principe Umberto L'EVENTO partirà con l'inaugurazione nella galleria Globalart dove saranno esposte le foto di tutte le opere selezionate. La galleria sarà IL PUNTO DI PARTENZA DI TUTTO IL PERCORSO CHE SEGUIRA' NELLA CITTA' DI NOICATTARO. All'interno della galleria una mappa con lo stradario della città, evidenzierà i punti e le zone espositive. L'Associazione GLOBALART di Noicattaro (Ba) con sede in via Ugo Foscolo 29, nell'ambito delle attività di promozione e divulgazione artistico - culturale, e la Presidente dell'associazione Globalart, dama ccc dott.ssa Rosa Didonna con la partecipazione di Roberta Di Leonardo e dello staff Globalart, al fine di promuovere l'arte e il territorio ad un livello migliore si mette in relazione con altre realtà già orientate e sensibilizzate al tema della raccolta differenziata. LA GLOBALART per il bene comune dei cittadini nojani bandisce un concorso a premi nel periodo delle festività natalizie, perché maggiormente si accentua un eccesso consumistico e affinché il messaggio arrivi forte e chiaro mette nelle vetrine e parte delle are pubbliche come ' PIAZZALE PALAZZO DELLA CULTURA- della città di Noicattaro la realtà. NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, MA TUTTO SI TRASFORMA Antoine Lavoisier. L'ARTE PER L'EVOLUZIONE è un progetto/evento che si propone per diffondere attraverso l'arte i temi del riuso,recupero e riciclo nel rispetto dell'ambiente. E',questo,un PENSIERO DIVENTATO URGENZA: oggi la tutela e la salvaguardia dell'ambiente è un tema prioritario e che non è più trascurabile. D'altronde è proprio attraverso l'arte,la creatività e la cultura che si può ricordare che è un obbligo civile risparmiare le materie prime del pianeta e salvaguardare l'ambiente,per lasciare ai cittadini di domani un mondo migliore e dallo sviluppo sostenibile. NON E' PIU' TEMPO DI PARLARE, E' TEMPO DI AGIRE! E soprattutto di spingere a fare azioni che portino allo sviluppo di un futuro davvero ECO-SOSTENIBILE. Così nasce L'ARTE PER L'EVOLUZIONE,di cui la Globalart con la grinta di sempre, si fa portavoce nel comune di Noicattaro e per i cittadini di Noicattaro. Un occasione unica che nasce per sensibilizzare i cittadini all'importanza di dare un freno agli eccessi della civiltà consumistica,trasformando in Arte anche ciò che la società odierna considera come un rifiuto ormai inutilizzabile. L'ARTE PER L'EVOLUZIONE è un concorso artistico che abbraccia le discipline dalla Pittura, Design, Fotografia, Video,scultura all' installazione ,rivolto a un largo pubblico di artisti e si pone l'obiettivo di lasciar esprimere con un linguaggio universale,le emozioni,le idee,le sfide,le speranze e le azioni. Il riciclaggio dei rifiuti diventa allora non solo una necessità per garantire la sopravvivenza dell'ambiente nel quale viviamo, ma si trasforma in espressione artistica,per sottolineare con forza l'idea che anche da ciò che viene scartato è possibile trarre fuori il bello. GALLERIA GLOBALART Via Ugo Foscolo 29 70016 Noicattaro (Bari) 0804782863 / 3471843201 www.youtube.com/user/globalartdidonna http://www.seriearmonica.it/nojarte/ info@globalartweb.org www.rosadidonna.jimdo.com Location: via alessi 11 Milano tipo di evento: rowid: 207 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: 45.4549227 long: 9.1750541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/11/2012 11:28:21 Subject: Convegno internazionale di studi per Václav Havel a un anno dalla scomparsa startDate: 12/18/12 endDate: 12/18/12 Description: La figura di Václav Havel (1935-2011) viene ricordata nel primo anniversario dalla sua scomparsa in un convegno internazionale di studi che suggerisce una lettura a tutto tondo ' in prospettiva storica, letteraria e teatrale ' dell'opera del raffinato scrittore, brillante drammaturgo e grande statista. Il convegno si svolge martedì 18 dicembre 2012 nel Centro Congressi dell'Università La Sapienza di Roma, Via Salaria 113, alle ore 14:30. Al convegno saranno presenti molti accademici italiani, dalla Repubblica Ceca sarà presente l'Ambasciatore della Repubblica Ceca Petr Buriánek, il Prof. Josef Ja'ab dell'Università di Olomouc e il Prof. Vladimír Just dell'Università di Praga. La giornata si concluderà con una lettura teatrale tratta da Uscire di scena (2007), l'ultima emblematica pièce con cui Havel ritornò al teatro dopo aver lasciato la scena politica. Il convegno si svolge grazie all'Università La Sapienza di Roma, di Udine e di Padova, in collaborazione con l'Ambasciata della Repubblica Ceca, il Centro Ceco di Milano, la Fondazione Knihovna Václava Havla e il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, con il patrocinio del Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Ceca Karel Schwarzenberg e della Sig.ra Dagmar Havlová. L'iniziativa è curata da Antonello F. Biagini, Annalisa Cosentino, Fabio L. Grassi e Maria Mercede Ligozzi. Location: Via Salaria 113 Roma tipo di evento: rowid: 13202 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 41.9174475 long: 12.4969032 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 17:23:47 Subject: Dipinti, sculture e disegni del Novecento startDate: 11/10/12 endDate: 2/24/13 Description: Dipinti, sculture e disegni del Novecento palazzo te, a mantova, dall'11 novembre 2012 al 24 febbraio 2013 ospita una esposizione di capolavori del xx secolo che mette in luce due importanti esperienze di 'collezionismo' bancario italiano. PALAZZO TE MANTOVA - dal 10 novembre 2012 al 24 febbraio 2013 Location: Viale Te 13 46100 Mantova tipo di evento: rowid: 19804 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.1477793 long: 10.7857689 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/14/2013 15:34:12 Subject: FELICE BEATO E LA BIRMANIA. LE FOTOGRAFIE DEL CIVICO ARCHIVIO FOTOGRAFICO DI MILANO startDate: 1/24/13 endDate: 3/15/13 Description: FELICE BEATO E LA BIRMANIA. LE FOTOGRAFIE DEL CIVICO ARCHIVIO FOTOGRAFICO DI MILANO 24 gennaio ' 15 marzo 2013 Castello Sforzesco Sala studio Civico Archivio Fotografico Raccolta Bertarelli L'esposizione sarà dedicata a una preziosa e straordinaria serie fotografica presente al Civico Archivio Fotografico di Milano di cui esistono pochi esemplari al mondo. La serie dà un fondamentale contributo alla conoscenza dell'ultimo periodo di attività del famoso e avventuroso fotografo Felice Beato (Venezia 1832 ' Firenze 1909), e consente la conoscenza di un territorio, la Birmania (o Burma, oggi Myanmar), generalmente poco documentato in fotografia. Una mostra Comune di Milano ' Cultura - Civico Archivio Fotografico A cura di Silvia Paoli Informazioni stampa Civico Archivio Fotografico giuseppina.simmi@comune.milano.it T0288463664 Location: Piazza Castello 1 Milano tipo di evento: rowid: 25402 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4684487 long: 9.1797033 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/11/2012 10:52:51 Subject: FRAGILITA' startDate: 12/1/12 endDate: 1/7/13 Description: FRAGILITA' Sabato 1 dicembre 2012 è stata inaugurata la mostra di Candida Ferrari, dal titolo FRAGILITA' presso i Chiostri di San Domenico, a Reggio Emilia, Via Dante Alighieri 11. La mostra é accompagnata dalle musiche, scritte per l'occasione , da Simona Simonini, compositrice reggiana e direttrice della S.A.I Universitaria per la Filosofia e le Scienze della Musica. L'esecuzione é affidata alla giovane flautista Antonella Bini. Le musiche, registrate dal vivo, saranno ripetute durante l'apertura della mostra, fino al 7 gennaio 2013, secondo gli orari di apertura indicati: Venerdì 15.00-20.00 - Sabato e Domenica 11.00 -20.00 Candida Ferrari vive e lavora tra Parma e Milano. Si tratta di un'artista con un lungo percorso ideativo e creativo che l'ha spinta a cimentarsi in modo originalissimo con materiali insoliti come il plexiglass, il bitume, il cellophane, gli acetati sovrapposti e stratificati che creano una corporeità visibile solo nei contorni geometrici: ciò che prevale è la trasparenza, a tratti racchiusa in improvvisi sprazzi d'argento e d'oro che ne aumentano la luce. Nelle opere della Ferrari le opere portano alla luce le presenze che sempre giacciono al fondo delle immagini poetiche strappandole al segreto della loro origine e collocandole al limite di una evanescente trascendenza. E' su questo piano immaginario che si collocano le composizioni di Simona Simonini, il cui titolo è profondamente legato al bisogno di cogliere l'immagine per l'immagine nella sua trasparenza sonora per trasformarla in un atto di coscienza sognante attraverso la quale, al limite estremo della rêverie, tra la musica e il silenzio, si può re-imparare a conoscere il mondo in piena libertà. Fragili Risvegli (nel Tempio vasto come la notte ed il chiarore) - Trasparenze (come in cripta d'aurora) - Sunt lacrymae rerum (Nostalgia per un flauto in sol) sono i titoli che indicano progetti ideativi legati ai percorsi immaginari dell'anima che cerca accordi e corrispondenze tra il pensiero puro e la poesia pura additando all'uomo un possibile destino poetico. Antonella Bini , con il suo flauto, è capace di vivere in profondità il messaggio estetico della partitura facendo del ritmo il fulcro della propria interpretazione, trovando in esso la tensione stessa dell'immagine e la sua estensione. Nell' interpretazione della Bini il ritmo diventa una fatto mentale che sorge nella profondità segreta di ognuno di noi e che si comunica a tutto l'essere, alla sensibilità, come al passo e al gesto attraverso tecniche interpretative contemporanee che utilizzano sonorità molteplici per superare, con le immagini sonore, il suono conosciuto della realtà. S.A.I UNIVERSITARIA per la Filosofia e le Scienze della Musica Location: Via Dante Alighieri 11 42100 Reggio Emilia tipo di evento: rowid: 13201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.6987173 long: 10.6380781 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/2/2013 17:53:57 Subject: Francesco Guardi nella terra degli avi. Dipinti di figura e capricci floreali startDate: 10/5/12 endDate: 2/17/13 Description: Francesco Guardi nella terra degli avi. Dipinti di figura e capricci floreali in occasione del terzo centenario della nascita di francesco guardi anche trento in collaborazione con venezia, dedica al grande pittore la mostra che verrà inaugurata ufficialmente il 5 ottobre alle 18 al castello del buonconsiglio CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO TRENTO - dal 5 ottobre 2012 al 17 febbraio 2013 Location: Via Bernardo Clesio 5 38122 Trento tipo di evento: rowid: 19805 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 46.0703086 long: 11.1269857 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/22/2012 22:29:11 Subject: Gastone Cecconello startDate: 12/7/12 endDate: 1/6/13 Description: Sono tre le sedi che ospiteranno il grande evento espositivo dedicato al percorso artistico di Gastone Cecconello in due città, Vercelli e Biella, in qualche modo legate alla vita e alla produzione del maestro. Una qualificata selezione di opere a cura di Lorella Giudici saranno esposte presso l'ARCA di Vercelli (dal 7 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013), il Museo del Territorio di Biella (dal 30 novembre 2012 al 6 gennaio 2013) e lo Spazio Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (dal 30 novembre 2012 al 6 gennaio 2013). Location: Biella tipo di evento: rowid: 1405 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.5628842 long: 8.0583397 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/28/2012 12:02:07 Subject: Geometrie dorate di Clelia Cortemiglia startDate: 11/30/12 endDate: 12/21/12 Description: Geometrie dorate di Clelia Cortemiglia a cura di Massimiliano Bisazza Opening: 30 novembre 2012 dalle h 18,30 alle h 21,00 (in mostra fino al 21 dicembre 2012) Galleria d'Arte Contemporanea e Spazio Espositivo Statuto13: Via Statuto, 13 (corte interna) ' 20121 Milano ' Brera District Le idee non si rifiutano, germinano nella società, poi pensatori e artisti le esprimono. (Lucio Fontana) Clelia Cortemiglia, che fu allieva del grande maestro Lucio Fontana, si pone in primo piano nel panorama artistico contemporaneo, per la capacità di creare un'originale connubio tra il classicismo essenziale delle forme e l'utilizzo di raffinate composizioni astratte su sfondi bianchi o neri, inserite con giochi di luce e spazio, realizzando strutture neoplastiche, estremamente originali e di immediato impatto. Le creazioni di Clelia Cortemiglia sono frutto di una profonda ricerca sull'uso della luce e dello spazio, applicato ad un intreccio di sfumature e tonalità cromatiche, che variano appunto dal bianco, al nero ed enfatizzano l'oro come colore protagonista, in quanto simbolo di regale divinità, resistenza, pregevolezza, ma anche incorruttibilità morale. Forme e figure geometriche quasi stilizzate, volutamente essenziali e minimali, triangoli, quadrati, cerchi, con significato e valenza metaforica molto profonda, che trasmettono intense emozioni e generano riflessioni interiori. In particolare, il cerchio rappresenta l'Universo l'eternità del tempo e la perfezione ciclica. Ogni opera custodisce un messaggio ideologico e culturale molto significativo, per stimolare e motivare l'uomo ad allontanarsi dalla superficialità del vivere quotidiano e avvicinarsi ad una riflessione interiore spirituale e ad un'evoluzione di pensiero sempre più aulica. La vernice della sua mostra personale, curata da Massimiliano Bisazza si terrà a Milano il 30 novembre 2012, dalle h 18,30 alle h 21,00 ed è intitolata: Geometrie dorate Si svolgerà presso la Galleria d'Arte Contemporanea e Spazio Espositivo Statuto13 (www.statuto13.it) in Via Statuto 13 (corte interna) nel cuore di Brera a Milano. La mostra sarà visitabile fino al 21 dicembre 2012, dal martedì al sabato dalle h 11,00 alle h 19,00 Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa Galleria Statuto13 Cell. 0039 347 2265227 info@statuto13.it www.facebook.com/statuto13 www.statuto13.it Location: Via Statuto 13 20121 Milano tipo di evento: rowid: 1803 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Via Statuto 13 email gestore : sponsor: 229 Ufficio stampa: lat: 45.4763607 long: 9.1857316 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:21:56 Subject: GIAMBATTISTA TIEPOLO. Luce, forma, colore, emozione startDate: 12/15/12 endDate: 4/7/13 Description: Villa Manin, Passariano (UD) Dal 15 dicembre 2012 al 7 aprile 2013 Dal 15 dicembre al 7 aprile, la fastosa dimora dell'ultimo Doge di Venezia, la scenografica Villa Manin di Passariano, si fa scrigno di dipinti sacri e profani di Giovanni Battista Tiepolo (1696-1770), provenienti da prestigiosi musei europei e americani e da luoghi di culto, atti ad illustrarne il percorso artistico dalle prime esperienze fino alle imprese della tarda maturità che lo confermano pittore di prima grandezza. Tele, talvolta di eccezionale dimensione, affiancate dai bozzetti preparatori utili per la valutazione delle doti inventive e della capacità ' tecnica, dipinti restaurati per l'occasione, eleganti disegni, in una mostra di entusiasmante bellezza e alta scientificità. Spettacolare e nel contempo largamente didattica. Un evento, quello affidato alle cure di Giuseppe Bergamini, Alberto Craievich e Filippo Pedrocco, programmato da quattro anni e accuratamente preparato, molto atteso anche a livello internazionale e di imponente impegno organizzativo per numero e qualità delle opere esposte. La straordinaria esposizione trova perfetto compimento nella visita al Palazzo patriarcale di Udine, ora Museo Diocesano, ove il giovane Tiepolo, a partire dal 1726, affrescò il soffitto dello Scalone d'onore, la Galleria degli Ospiti, la Sala Rossa e la Sala del Trono, e a Trieste, al Civico Museo Sartorio, che custodisce oltre 250 suoi disegni. La mostra segue di una generazione (esattamente 41 anni) quella che la Villa udinese propose nel 1971 in occasione dei duecento anni dalla morte del pittore e destinata a segnare il punto di svolta nella sua fortuna critica. Ora l'Azienda Speciale villa Manin e la Regione Friuli Venezia Giulia realizzano in quella stessa sede un'esposizione monografica in grado di attraversare l'intera complessa parabola artistica del pittore: una mostra di grande impegno che anche alla luce dei numerosi studi susseguitisi da allora consente oggi una valutazione più ampia e approfondita del Tiepolo. Se ne documenta l'evoluzione stilistica, con l'individuazione di alcuni momenti chiave del rapporto del Tiepolo con i suoi mecenati. Accanto all'esame dei singoli dipinti vengono quindi ricordati i maggiori committenti e gli intellettuali ' come Scipione Maffei, Francesco Algarotti, i cugini Zanetti ' che hanno seguito l'artista fin dagli esordi, influendo sulla sua formazione culturale. Impegnativi restauri promossi proprio in occasione della mostra permettono inoltre di accostarsi ad opere difficilmente visibili per la loro ubicazione o che hanno rischiato di essere compromesse da recenti, traumatici, avvenimenti. Tiepolo è senza dubbio il pittore veneziano più celebre del Settecento, l'instancabile realizzatore di imprese monumentali su tela o a fresco, vero e proprio detentore del monopolio tanto nella decorazione dei palazzi lagunari quanto delle ville di terraferma. Principi e sovrani di tutta Europa si contendono i suoi servigi. La mostra ripercorre la sua lunga e fertile attività attraverso una sequenza di opere particolarmente significative, di soggetto sia sacro che profano, che testimoniano al meglio una casistica estremamente ampia di commissioni: soffitti allegorici, pale d'altare, decorazioni in villa, modelletti, disegni. Vengono esposti anche dipinti di straordinaria dimensione, poiché per esplicita dichiarazione dell'artista 'Li pittori devono procurare di riuscire nelle opere grandi [...] quindi la mente del Pittore deve sempre tendere al Sublime, all'Eroico, alla Perfezione'. In alcuni casi il complesso lavoro preparatorio, dai disegni al bozzetto all'opera finita, presentato nel dettaglio, introduce in modo coinvolgente il visitatore nel magico mondo tiepolesco. Particolarmente piacevoli sono i dipinti di contenuto storico o mitologico, nei quali il pittore sprigiona tutta la sua irruenta capacità espressiva: egli non si limita a visualizzare famose vicende del passato ma indaga l'intima natura dei protagonisti facendone emergere passioni e individualità. Egualmente importanti e di grande impatto emotivo i dipinti di destinazione chiesastica, che ricordano al visitatore come Tiepolo sia stato l'ultimo, ispirato, pittore di arte sacra della tradizione occidentale. Molto curato l'apparato didattico che, come le audioguide e le visite guidate si propone in italiano, inglese e tedesco. Perché Tiepolo a Villa Manin può effettivamente annullare i confini geografici e attrarre visitatori anche dai Paesi vicini. Servizio informazioni e prenotazioni: Call Center Villa Manin tel. +39.0432 821210 tiepolo@villamanin-eventi.it www.villamanin-eventi.it Ufficio Stampa Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net Location: Piazza dei Dogi 10 33033 Codroipo Udine tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.948106 long: 13.012778 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/2/2013 15:49:29 Subject: Gianni Benedetti - L'Arte di fotografare l'Arte startDate: 1/10/13 endDate: 2/24/13 Description: Gianni Benedetti - L'Arte di fotografare l'Arte ogni scatto dichiara la capacità di cogliere con sicurezza l'alto valore formale delle opere come del contesto, per proseguire rilevando la tensione verso le relazioni che alimentano e sostengono il dialogo tra lo spazio storico di villa manin e l'opera che partecipa al contesto nuovo 'tutte le info>>> VILLA MANIN DI PASSARIANO CODROIPO (UDINE) - dal 10 gennaio al 24 febbraio 2013 Location: Piazza dei Dogi 10 33033 Codroipo Udine tipo di evento: rowid: 19603 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.948106 long: 13.012778 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/10/2013 10:42:01 Subject: GIOVANNI CERRI Voyage en Italie startDate: 2/8/13 endDate: 3/9/13 Description: GIOVANNI CERRI Voyage en Italie 8 febbraio ' 9 marzo 2013 Inaugurazione: giovedì 7 febbraio ore 18,00 Orenda Art International 54 rue de Verneuil Paris In collaborazione con: Cortina Arte ' Milano Si inaugura giovedì 7 febbraio alla Galleria Orenda Art International di Parigi la mostra 'Voyage en Italie' dell'artista milanese Giovanni Cerri. Giovanni Cerri (Milano, 1969) ha iniziato la sua attività nel 1987 e da allora ha esposto in mostre personali e rassegne in Italia e all'estero (Bolivia, Canada, Cina, Croazia, Francia, Germania, USA). Nel 2011 è stato invitato alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Regione Lombardia. Con questa mostra, intesa come un percorso che si snoda tra circa una ventina di opere, l'artista ci fa riscoprire i luoghi e le atmosfere più belle d'Italia, in una dimensione quasi da sogno, dove il paesaggio e le architetture raccontano da protagonisti, attraverso il linguaggio del colore e della luce, la loro storia, aprendo un immaginario di suggestioni, profumi e sensazioni in colui che le osserva, che può così ricongiungersi con la natura più intima e all'apparenza oggi più lontana del nostro Paese. Possiamo perderci tra le rovine classicheggianti nel dipinto di Pompei o del Colosseo, oppure respirare l'atmosfera umida e romantica di Venezia, per poi confonderci nella nebbia del Duomo di Milano o delle luci nel Notturno, Teatro alla Scala e infine rispecchiarci nella serie dedicata all'Antico Volto, metafora di una bellezza che l'artista ci fa riscoprire in questi scorci di malinconica e straordinaria potenza. Dal testo in catalogo di Andrea B. Del Guercio: ['] Aggiungendo questi dati ritengo che Giovanni Cerri abbia deciso di ripercorrere il patrimonio architettonico-urbanistico italiano in uno stato di partecipazione emozionale contrassegnato dalla presenza di una materia cromatica inedita anche tra le diverse 'tavole'; a tratti l'azione espressiva procede arrivando a fare proprio il valore simbolico del colore per singolo contesto ambientale; un'anomalia che scaturisce dal rapporto dialettico tra i gialli mediterranei e l'azzurro del Golfo di Napoli, i rossi papalini e i bianchi marmorei del Colosseo, il blu notturno di Piazza della Scala, l'intenso verde di Piazza dei Miracoli a Pisa, i bianchi nebbiosi di Piazza Duomo a Milano, l'incandescenza turneriana di Venezia.['] Catalogo in galleria. Testo di Andrea B. Del Guercio. Orenda Art International www.orenda-art.com art@orenda-art.com orari: 10.00 ' 12.30 15.00-19.00 dal martedì al sabato. Location: 54 rue de Verneuil Paris tipo di evento: rowid: 18804 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 48.8585409 long: 2.327289 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:06:14 Subject: Giuseppe De Nittis startDate: 1/19/13 endDate: 5/26/13 Description: PADOVA A PALAZZO ZABARELLA DAL 19 GENNAIO AL 26 MAGGIO 2013 LA PIÙ IMPORTANTE MOSTRA MAI REALIZZATA SU GIUSEPPE DE NITTIS L'esposizione presenterà 120 capolavori di uno dei protagonisti assoluti dell'Ottocento europeo, alcuni dei quali ignoti alla critica, altri assenti dall'Italia da molto tempo. Dal 19 gennaio al 26 maggio 2013, Palazzo Zabarella di Padova sarà teatro di un eccezionale evento dedicato a Giuseppe De Nittis (1846-1884). 120 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni pubbliche italiane e francesi costituiranno il percorso espositivo della più importante mostra mai realizzata su uno dei protagonisti assoluti della pittura dell'Ottocento europeo. La rassegna, curata da Emanuela Angiuli e Fernando Mazzocca, è promossa dalla Fondazione Bano di Padova e dalla Fondazione Antonveneta, ed è un'ulteriore tappa del progetto decennale sulla pittura dell'Ottocento italiano, che in passato ha già rivolto l'attenzione, tra gli altri, su Hayez, Boldini, Signorini, i Macchiaioli, il Simbolismo in Italia. Per Federico Bano, presidente della Fondazione la mostra 'è una nuova occasione per comunicare, ancora una volta, al grande pubblico i risultati più aggiornati della ricognizione storica e critica dell'Ottocento italiano inserito in un contesto internazionale'. Prendendo avvio da quanto emerso dalla rassegna che, tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011, il Petit Palais di Parigi ha riservato all'artista, l'iniziativa segnerà una svolta negli studi e nella valorizzazione internazionale del pittore pugliese, grazie anche al recupero di lavori non presenti in quella occasione, alcuni dei quali ignoti alla critica, altri assenti dall'Italia da molto tempo, come quelli che appartengono al ciclo delle vedute londinesi. Le opere arriveranno dalle maggiori istituzioni francesi, tra cui il Petit Palais di Parigi, il Musée Carnavalet di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Reims, e dai più importanti musei e gallerie pubbliche italiane: oltre alla Pinacoteca De Nittis di Barletta, che possiede la straordinaria raccolta di dipinti rimasti nell'atelier dell'artista dopo la sua morte precoce, l'elenco dei prestatori può contare sull'apporto della Pinacoteca Provinciale "C. Giaquinto" di Bari, della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, delle Raccolte Frugone di Genova, della Galleria d'Arte Moderna di Milano, del Museo di Capodimonte di Napoli, della Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, del Civico Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna di Trieste, della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro di Venezia. Incisivo è stato il contributo di prestigiose raccolte private, di storici collezionisti di De Nittis, da cui provengono i dipinti meno noti, capolavori assoluti riproposti al pubblico in questa occasione. La statura internazionale di De Nittis, il più grande insieme a Boldini degli Italiens de Paris, si deve al fatto che ha saputo reggere il confronto con Manet, Degas e con gli Impressionisti con cui ha condiviso, pur nella diversità del linguaggio pittorico, l'aspirazione a rivoluzionare l'idea stessa della pittura, scardinando una volta per sempre la gerarchia dei generi, nel raggiungimento di quell'autonomia dell'arte che sta alla base della modernità. E come i francesi, ha affrontato gli stessi temi: il paesaggio, il ritratto e la rappresentazione della vita moderna, catturata nel caso di De Nittis nelle strade delle due metropoli che erano in quegli anni le grandi capitali dell'arte e della mondanità: Parigi e Londra. Non mancherà, all'interno del percorso espositivo, ordinato in sezioni cronologiche, un approfondimento sul periodo di formazione di De Nittis, avvenuta a Napoli. È qui che s'immedesima nella natura, trasponendo sulla tela quella che chiamava l'atmosfera diversamente identificata secondo il mutare delle stagioni e delle ore del giorno. Come ebbe modo di scrivere lo stesso artista nel suo Taccuino di memorie, 'A volte, felice, restavo sotto gli improvvisi acquazzoni. Perché, credetemi, l'atmosfera io la conosco bene; e l'ho dipinta tante volte. Conosco tutti i colori, tutti i segreti dell'aria e del cielo nella loro intima natura'. Appartengono a un soggiorno a Napoli, dove ritornò spesso anche dopo il trasferimento a Parigi, le vedute del Vesuvio, per lo più tavolette e tele di piccole dimensioni, che compongono uno straordinario reportage pittorico, realizzato con un procedimento quasi fotografico, che non ha confronti nella pittura italiana dell'epoca. La mostra metterà in rilievo il suo stile unico e inconfondibile, capace come pochi di riflettere lo spirito del tempo, colto da un osservatorio privilegiato come era quello di Parigi, tra la fine del Secondo Impero e i nuovi fasti mondani della Terza Repubblica. Nell'immaginario collettivo convivono una Parigi e una Londra di De Nittis, assolutamente diverse da quelle di altri pittori del tempo. Tra il 1864 e il 1884, l'artista ha rappresentato attraverso una serie di capolavori, che saranno visibili a Padova, i luoghi privilegiati della mitologia del 'moderno'. Nella sua straordinaria avventura pittorica, De Nittis riusciva continuamente a catturare motivi, sia dalla natura ritratta en plein air ' dalle campagne della Puglia, alle pendici del Vesuvio, alle rive della Senna e del Tamigi - sia dalla vita che scorreva frenetica lungo i boulevard o gioiosa nei parchi e nei santuari della mondanità come gli ippodromi o il celebre salotto della principessa Matilde. Il catalogo dell'esposizione - pubblicato da Marsilio editori -, grazie anche alla ricomposizione attraverso testimonianze eccellenti come le memorie stesse del pittore e il famoso Journal dell'amico Edmond de Goncourt della fortuna critica dell'artista, approfondirà le ragioni del suo successo nell'ambito mercato internazionale dell'arte e del grande collezionismo, ma anche nella sfera di una mondanità esclusiva, quando, in virtù del suo fascino e della sua capacità di intrattenere, la sua casa parigina diventò il punto d'incontro di intellettuali e artisti, come Zola, Oscar Wilde, Daudet, Dumas figlio, i Goncourt, Manet, Degas. Padova, ottobre 2012 DE NITTIS Padova, Palazzo Zabarella 19 gennaio ' 26 maggio 2013 Mostra promossa da Fondazione Bano Fondazione Antonveneta In collaborazione con Pinacoteca 'Giuseppe De Nittis'- Comune di Barletta Presidente Fondazione Bano Federico Bano Recapiti sede Palazzo Zabarella Via San Francesco, 27 35121 Padova Location: Via San Francesco 27 35121 Padova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4058736 long: 11.8792963 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/21/2012 10:06:50 Subject: Hivernales startDate: 12/12/12 endDate: 12/16/12 Description: Prestigioso Salon d'Arte Internazionale Location: 128 rue de Paris 93100 Montreuil tipo di evento: rowid: 100 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 48.8563803 long: 2.4260016 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 15:55:06 Subject: I colori della seduzione. Giambattista Tiepolo e Paolo Veronese startDate: 11/17/12 endDate: 4/1/13 Description: I colori della seduzione. Giambattista Tiepolo e Paolo Veronese la mostra espone per la prima volta riunite le due tele che compongono il mosè salvato dalle acque di giambattista tiepolo, opera tagliata negli anni '20 dell'800 e mai ricomposta. sarà così possibile vedere il quadro nella sua composizione originaria, riaccostando il mosè della scottish national gallery CIVICI MUSEI E GALLERIE DI STORIA E ARTE - CASTELLO DI UDINE UDINE - dal 17 novembre 2012 al primo aprile 2013 Location: Piazzale del Castello 33100 Udine tipo di evento: rowid: 19802 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 46.0640497 long: 13.2363804 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/22/2012 12:38:21 Subject: IMMAGINARIUM:Miti, fiabe, allegorie e leggende nell'era di Internet startDate: 12/1/12 endDate: 12/31/12 Description: Primo Piano LivinGallery www.primopianogallery.com IMMAGINARIUM Miti, fiabe, allegorie e leggende nell'era di Internet Dal 1 al 31 dicembre 2012 Inaugurazione SABATO 1 DICEMBRE ore 19:30 A cura di Dores Sacquegna L'artista deve offrire il dono agli uomini di un nuovo alfabeto, tessuto di segni con i quali interpretare la sostanza del mistero. (Cadmo) Non passa giorno che in qualche parte del pianeta non esca fuori una nuova leggenda metropolitana. Oggi, nell'era di Internet, della tecnologia e delle comunicazioni di massa, le leggende sono quanto mai vive e continuano a intromettersi nella vita di tutti i giorni. Molte volte si rivelano come voci infondate, espressioni del pensiero simbolico e del folklore contemporaneo, racconti che narrano di fatti eccezionali, di amori, tradimenti e omicidi. Le studiano in tanti: psicologi, antropologi, sociologi, storici, artisti, eppure restano un fenomeno pieno di mistero. Le tematiche più frequenti sono gli strumenti divinatori, l'astrologia, la cartomanzia, le fiabe e le leggende, le allegorie e i motti popolari, il soprannaturale e la violenza urbana. Leggende che interpretano, spiegano, indicano pericoli, suggeriscono comportamenti e che rivelano atteggiamenti e rappresentazioni della scienza e della tecnologia, che fanno emergere verità sociali, memorie collettive o della tradizione. La creazione di un mito contemporaneo avviene nello stesso modo in cui si creavano quelli antichi, mescolando elementi reali con altri irreali. La mostra d'arte contemporanea IMMAGINARIUM: Miti, fiabe, allegorie e leggende nell'era di Internet, è un evento di arte insolita e visionaria, che ingloba le angosce, le inquietudini, i sogni degli artisti invitati ad esporre. L'analisi di tutte le opere in mostra, offre una visione complessiva di un pensiero sul passato e sul futuro, attraverso riflessioni plurali e sinestetiche, che provengono da un sistema che si alimenta ogni giorno dal nuovo. La mostra si apre con l'intervista all'artista romana SILVIA DE GENNARO, che opera con fotografia , video e animazione. Finalista ai Nastri d'Argento per i cortometraggi con il video Reality(2008), medaglia d'oro al The Olympic Fine Arts di Pechino. Alcuni suoi video fanno parte della Collezione Permanente del Casoria Museum of Contemporary Art. Ha partecipato a mostre come la Triennale di Milano, al Macro Testaccio di Roma, al CCCB Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona, al Technopolis di Atene, al Pan di Napoli ed altre. Segue la LIVE PERFORMANCE Vitruvio: Ultimo Atto di MASSIMILIANO MANIERI, scrittore e performer salentino. Inizia l'attività di nomade dicitore negli anni'90 con il progetto POET-BAR e i suoi scritti iniziano ad essere raccolti in collane di racconti e testi poetici. Successivamente nascono i primi tentativi di performance, dove il gesto, il movimento o la totale mobilità, traducono l'idea ora compattata dell'artista. Nel corso degli anni sono numerose le collaborazioni con gallerie d'arte che danno all'artista la possibilità di spaziare in territori più vicini ad una idea radicale di performance poetico-visiva. 'Nello specifico di questa performance, l'artista ribalta l'emblema dell'uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci e il concetto circa sia l'uomo la misura di tutte le cose , quale riflessione sull'Assoluto e inserisce una donna messa in croce, come atto finale dal forte coinvolgimento emotivo. Massimiliano Manieri è interessato da sempre alla sperimentazione di linguaggi visivi, attraverso una ibridazione continua come forma di comunicazione, evocazione, provocazione e catarsi. Abitualmente offre il proprio corpo che diventa al tempo stesso soggetto narrante, mistificatorio, tableau vivant quando non proprio oggetto voyeuristico. In Vitruvio-Ultimo Atto, l'artista crea una installazione che indaga dispositivi di contaminazione tra uomo e tecnologia, partendo da una utopistica quadratura del cerchio di vitruviana memoria, ribaltando e annullando la prospettiva e l'equilibrio armonico fra cielo e terra a favore di una condizione umana schiacciata dalla storia nella sua essenza, nella sua centralità, nella sua sacralità... (dalla prefazione di Katia Olivieri) ARTISTI IN MOSTRA: FATMA ALMAZROUIE (Emirati Arabi), SILVIA DE GENNARO (Roma), SUSAN DUTTON (Usa), EVRIM ÖZESKICI (Turchia), SALVATORE FRISENDA (Lecce), MARIA LUISA IMPERIALI (Milano), MASSIMILIANO MANIERI (Lecce), ARNALDO MICCOLI (Lecce), MISTER KOPPA (Usa),MILENA JOVI'EVI' (Montenegro), GUN MATTSSON (Svezia), ALESSANDRO PASSARO (Lecce), STUART ROSS SNIDER (Usa), HELLE RASK CRAWFORD (Danimarca), ANDREI VARGA(Irlanda), LAURA J. VICTORE (Usa). Primo Piano LivinGallery Viale G. Marconi 4 Lecce, Italy 73100 tel/fax: 0832.30 40 14 www.primopianogallery.com primopianogallery@libero.it GIORNI E ORARI dal lunedì al venerdì dalle ore 11-13/16-19:30 Sabato: 17-19 Location: Viale Guglielmo Marconi 4 Lecce 73100 tipo di evento: rowid: 201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 40.3518488 long: 18.1739541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/19/2012 19:13:34 Subject: IN ARRIVO LA PRIMA EDIZIONE DI BIENNALE MILANO ORGANIZZATA DA PROMOTER ARTE startDate: 1/1/13 endDate: 12/30/13 Description: IN ARRIVO LA PRIMA EDIZIONE DI BIENNALE MILANO ORGANIZZATA DA PROMOTER ARTE In esclusiva le anticipazione della nuova Biennale Internazionale dell'Arte Contemporanea. Da oggi possiamo finalmente annunciare l'arrivo della Prima Edizione di Biennale Milano, l'innovativa esposizione d'arte internazionale organizzata da Promoter Arte, società che si occupa di mostre, editoria e comunicazione. L'evento si terrà a Settembre 2013 e raccoglierà straordinarie mostre personali di artisti provenienti da tutta Europa e oltre. Vedrà inoltre la partecipazione di grandi curatori, critici e studiosi d'arte specializzati, di fama nazionale e internazionale, che arricchiranno il prestigioso contesto della manifestazione. Biennale Milano è il nuovo modo di concepire le esposizioni artistiche, andando oltre la semplice mostra. È un luogo di incontro e di confronto, fondato sul principio della valorizzazione dell'artista e delle sue opere, dando modo all'autore di esprimere e trasmettere le proprie emozioni, la propria unicità, la propria creatività e originalità. Si propone di dare un nuovo volto e un nuovo spazio all'arte, riunendo tutte le sue forme, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alla video arte, in una singolare esposizione. Location: via alessi 11 Milano tipo di evento: rowid: 1407 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MILANO ART GALLERY email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: 45.4549227 long: 9.1750541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 17:20:20 Subject: In astratto. Abstraction in Italy 1930-1980 / Arte astratta in Italia 1930-1980 startDate: 10/20/12 endDate: 3/24/13 Description: In astratto. Abstraction in Italy 1930-1980 / Arte astratta in Italia 1930-1980 e' stata l'unica mostra tutta italiana che l'estate olimpica ha offerto in quel di londra. motivo in piú per chi è andato nella capitale britannica per i giochi 2012 di scoprire quel gioiello nascosto in una verde piazza di islington che è la estorick collection of modern italian art. CAMEC - CENTRO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA LA SPEZIA - dal 20 ottobre 2012 al 24 marzo 2013 Location: Piazza Cesare Battisti 1 19121 La Spezia tipo di evento: rowid: 20802 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.1030295 long: 9.8206806 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/17/2012 16:07:13 Subject: Incontra il futuro startDate: 12/19/12 endDate: 12/19/12 Description: M31, INCUBATORE DI AZIENDE AD ALTA TECNOLOGIA, SI TRASFERISCE A VILLA DUODO, PREZIOSA TESTIMONIANZA ARCHITETTONICA DI VINCENZO SCAMOZZI, E VEDE NELLA BELLEZZA QUALE FATTORE DI CRESCITA E NELLA CONTAMINAZIONE TRA MONDO DELL'ARTE E DELLA CREATIVITA' E MONDO DELLA RICERCA E DELLA TECNOLOGIA LE CHIAVI PER INNOVARE L'INNOVAZIONE. INCONTRA IL FUTURO | Open day dedicato al tema dell'Innovazione Mercoledì 19 dicembre 2012 | 15.30 ' 24.00 Villa Duodo, Monselice (PD) - Via del Santuario n 11 Mercoledì 19 dicembre M31 - incubatore tecnologico con doppia sede, a Padova e in Silicon Valley - promuove una giornata aperta al pubblico dedicata al tema dell'Innovazione a Villa Duodo di Monselice, in occasione del suo trasferimento in questa splendida dimora cinquecentesca. Ad intrattenere i visitatori, dalle 15.30 alle 24.00, un ricco programma di appuntamenti - tra incontri, workshop, think tank, presentazioni - che vedranno la partecipazione tra gli altri di giovani ricercatori, creativi, artisti, imprenditori, innovatori, operatori del settore e la possibilità di visitare le start up di M31: Adant, Adaptica, CenterVue, Si14, Uqido. M31 nasce per progettare, fondare e sviluppare imprese ad alta tecnologia; da sempre crea valore investendo e contribuendo alla crescita di avventure imprenditoriali innovative insieme a inventori, imprenditori, investitori istituzionali e privati. Trasferendosi a Villa Duodo, nella splendida dimora cinquecentesca progettata da Vincenzo Scamozzi, vuole realizzare, forse per la prima volta, un raro quanto auspicabile modello di innovazione. Una via tutta italiana, capace di mixare la bellezza del nostro territorio con la ricerca tecnologica, il patrimonio storico-artistico con la tecnologia manifatturiera, il passato con il software contemporaneo. Questa la dichiarazione di intenti di Ruggero Frezza, presidente di M31, promotore dell'iniziativa: «Una complessa, quanto suggestiva, architettura del passato tornerà a vivere grazie alle idee di giovani e giovanissimi imprenditori e ricercatori. Con questo progetto M31 si apre alla comunità, impegnandosi a valorizzare un capolavoro rinascimentale tramite la formazione all'imprenditorialità e l'avvio di nuove imprese della conoscenza. Come Dostoevskij, ci piace credere che 'la bellezza salverà il mondo', dove per bellezza crediamo intendesse ogni qual volta l'uomo realizza qualcosa di creativo, di generativo; una bellezza concreta, come quella di questo magnifico, sapiente luogo, che non può che rigenerare bellezza, educare all'arte, alla cultura, alla conoscenza. In tal senso, pensiamo che fare impresa abbia già di per sé una valenza 'estetica', in quanto opera dell'uomo, progetto collettivo, sociale. Chi la avvia si assume responsabilità importanti verso gli stakeholder. L'ingresso in Villa Duodo moltiplica i nostri stakeholder, come pure l'impegno verso la realizzazione di questa ambiziosa mission aziendale'. E alla luce di questa nuova vision, M31 avvia una collaborazione con Progetto Marzotto, associazione impegnata nel creare un nuovo tessuto sociale supportando la formazione e sostenendo la nascita di nuova impresa, e la Fondazione Bevilacqua La Masa, istituzione di riferimento in Italia volta a promuovere l'arte contemporanea, per fare incontrare due mondi apparentemente distanti, in realtà con molti punti di tangenza, a partire dalla presentazione, mercoledì 19, dei risultati di un primo workshop che, sotto la guida del curatore Stefano Coletto, vedrà coinvolti alcuni giovani artisti in un incontro/confronto con altrettanti giovani ingegneri/ricercatori. Le frequenti tensioni dell'immaginario artistico contemporaneo ad utilizzare linguaggi e affrontare temi legati alla tecnologia, come pure la propensione da parte del mondo dell'innovazione a completare il proprio percorso all'interno di codici estetici che fanno del nostro Paese un elemento distintivo, faranno emergere un'energia che intende rinnovare il sistema dell'innovazione rendendolo permeabile a nuove forme creative e alla costruzione di progettualità complesse e articolate. Di 'bellezza come processo creativo', di 'contaminazione trasversale' e di molti altri aspetti, si parlerà a partire dalle 18.30 anche nel think tank moderato da Cristiano Seganfreddo, direttore di Progetto Marzotto, che ha invitato Ferruccio De Bortoli e Alessandro Russello, rispettivamente direttori del Corriere della Sera e del Corriere del Veneto, a presentare in anteprima un nuovo progetto editoriale sull'Innovazione promosso dalle testate e a confrontarsi con Ruggero Frezza, presidente di M31; Carlo Pelanda, professore di economia all'Università di Georgia (Atlanta) e all'Università G. Marconi di Roma e Marco Vitale, presidente del Fondo Italiano Investimenti. Un primo tentativo di indagine che intende mettere a confronto giovani ingegneri, creativi, artisti, neo-imprenditori e operatori del settore per 'scoprire nuove vie per rendere percepibile, evidente, l'estetica dell'avventura d'impresa ed elevare l'imprenditorialità a livello delle arti e della formazione superiore' (Ruggero Frezza), proprio come intendeva l'imprenditore mecenate Giannino Marzotto quando parlava di 'intelligenza coraggiosa e coraggio intelligente' quali binomi imprescindibili per avviare un'attività di successo. Location: Via del Santuario n 11 Monselice (PD) tipo di evento: rowid: 17603 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.2417235 long: 11.7521939 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/19/2012 19:12:24 Subject: INTERVISTA A GISELLA GIOVENCO, startDate: 11/29/12 endDate: 12/12/12 Description: Intervista a Gisella Giovenco, in occasione della mostra personale 'Intarsi d'arte' organizzata da Promoter Arte di Salvo Nugnes, presso 'Milano Art Gallery Spazio Culturale' a Milano, dal 29 Novembre al 12 Dicembre 2012 1) PERCHE' LA SCELTA DELLA SETA COME ELEMENTO DI SPERIMENTAZIONE E RICERCA STILISTICA' Utilizzavo già la seta nella mia collezione di moda, quando facevo la stilista e ho pensato di recuperarla anche nel mio percorso artistico, perché possiede delle particolari caratteristiche, di cangianza e lucentezza, che la rendono un elemento vivo. Queste connotazioni distintive, offrono la possibilità di ottenere sulla tela delle sfumature e variegature cromatiche davvero originali e uniche nel loro genere. Solo attraverso la seta posso creare degli effetti di luce pulsata così radiosa e luminescente. 2) QUAL È IL SUO CONCETTO DI ARTE' L'arte è un grande artigianato molto prezioso, è una magia, un'ispirazione mistica, che può entrare in sintonia e stupire il contesto circostante. La vera arte riesce a comunicare in modo universale e a raggiungere tutti quanti, anche se sono su diversi livelli e lunghezze d'onda. La vera arte è la nicchia, in cui si arriva a toccare il cuore e l'anima di ciascuno, nei suoi sentimenti più profondi ed introspettivi. 3) QUAL È LA FRASE SIMBOLICA CON CUI DEFINISCE L'ESPRESSIONE ARTISTICA' Mi piace citare la frase di San Francesco, che dice 'Chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e con la testa è un artigiano, chi lavora con le mani con la testa e con il cuore è un artista'. Questa citazione è la più significativa, per definire l'espressione artistica e incontrerò con tanto piacere, il francescano Padre Enzo Fortunato, che sarà presente all'inaugurazione della mia mostra 'Intarsi d'arte' che si terrà il 29 Novembre, presso 'Milano Art Gallery' a Milano, con l'organizzazione di Promoter Arte, di Salvo Nugnes. 4) UN PARALLELO TRA ARTE E MUSICA. La musica è l'unica forma d'arte, che non ha bisogno di essere tradotta e così è la vera arte, poiché entrambe trasmettono emozioni immediate e subito percepibili da tutti. 5) UN PARALLELO TRA ARTE E SCRITTURA. Attualmente mi sto dedicando anche alla scrittura, che considero una valvola di sfogo, per esprimere la mia rabbia verso l'umanità, che dimostra arroganza, prepotenza, malvagità intrinseca, che non appartiene agli animali, pur essendo tale l'uomo. Le favole e i racconti che scrivo, mi permettono di inventarmi un mondo ideale e di descriverlo con estro e fantasia personale. Voglio arrivare a chi la pensa come me e a chi vuole diffondere un messaggio di denuncia sociale, verso l'annullamento dei valori, l'inaffidabilità collettiva, l'incoerenza dilagante, il consumismo sfrenato, la disgregazione delle famiglie, la mancanza del mutuo soccorso, del calore umano e della solidarietà nei rapporti interpersonali. 6) COME SI È TRASFORMATO IL SUO PERCORSO ARTISTICO NEGLI ANNI' All'inizio dipingevo per il piacere di gratificarmi e di gratificare gli altri, attraverso la mia espressione artistica. Poi, dedicandomi ai soggetti e alle immagini della tradizione sacra e religiosa, ho trovato il mio vero scopo, il mio concreto obiettivo e ho potuto esternare liberamente la mia spiritualità, esprimendo un messaggio di speranza universale, per stimolare la gente a fermarsi, per osservare le enormi ricchezze, che ci appartengono e che formano un patrimonio culturale inestimabile. Queste ricchezze devono essere valorizzate al meglio, per poterne carpire appieno l'essenza, che risiede in esse. Ritengo che sia di fondamentale importanza, rispettare la tradizione religiosa e desidero dare un incipit forte, affinché, non soltanto i credenti, ma anche gli atei, possano diventarne fieri e orgogliosi, tutelandola. È necessario rispettare le culture diverse, per riceverne il rispetto. Bisogna imparare la reciproca tolleranza e la capacità di accogliere e comprendere anche le diversità circostanti, in quanto la comprensione è parte integrante della Fede e della Cristianità. Location: via Alessi 11 20122 Milano Italia tipo di evento: rowid: 2005 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MILANO ART GALLERY email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: 45.4549227 long: 9.1750541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/27/2012 12:11:50 Subject: L'ARTE NEI SECOLI. Da Luca Giordano a Sironi e i Maestri Storici del Novecento startDate: 12/2/12 endDate: 12/24/12 Description: La Galleria Antiquaria Zanini, propone tra il 2 dicembre 2012 e il 24 febbraio 2013 una grande mostra d'arte antica e moderna con il Patrocinio del Comune di San Benedetto Po. Più di 100 capolavori, frutto di anni di ricerca, collaborazioni e collezionismo della Galleria Antiquaria Zanini, vengono ora svelati, tutti insieme, all'interno della propria sede espositiva. L'intento è mostrare come l'arte, nelle sue più svariate forme, pittura, scultura e mobilio, sia da sempre il simbolo privilegiato della bellezza. Un excursus di dipinti ed arredi nobiliari, dall'Alta Epoca sino al XX secolo. Tutte opere di altissimo livello in una cornice d'ampio respiro culturale. Maestri d'arte che si fanno portavoce dello scandire del corso dei secoli, per osservare da vicino il cambiamento del gusto, dell'occhio e delle mode nel passaggio della storia dell'arte da antica a moderna. Tramite le testimonianze artistiche di nomi di spicco quali: Luca Giordano, Frans Porbus II, Simone del Tintore e poi i famosi petit maitre impressionisti ci si lascia condurre dal '500 fino ai grandissimi del '900: Sironi, Tozzi, De Pisis, Severini, Guttuso, Afro, Cesetti, Cassinari, Morlotti, Mattioli, Rognoni, Semeghini e numerosi altri. Opere che nella loro mutevolezza ripercorrono il cambiamento e il sapore del corso degli anni passati per approssimarsi all'oggi attraverso la propria modernità. Dalla riproduzione fedele della realtà, alla libertà del colore che si scioglie dai vincoli della tangibilità del mondo reale, formale, informale, figurativo e astratto. Arte come mimesis, arte come bellezza. L'inaugurazione a cura del prof. Franco Negri e della famiglia Zanini si terrà Domenica 2 Dicembre 2012 alle ore 18.00 presso la sede dell'esposizione. All'interno dello spazio espositivo, con il nuovo arredamento, proseguono gli appuntamenti del 'Caffè Letterario', conferenze, serate musicali e di poesia con nomi di spicco del panorama italiano, totalmente gratuite. Il prossimo incontro si terrà domenica 16 dicembre alle ore 17.30 con la famosissima scrittrice Edgarda Ferri, la quale presenterà il suo ultimo libro 'Klimt, le Donne, l'Arte gli Amori', quale cornice migliore di un salotto culturale con esposizioni d'arte poteva accogliere la prima biografia del grande artista Klimt. Parallelamente alla mostra antica promossa dalla Galleria Antiquaria Zanini, continua all'interno della Zanini Contemporary Gallery la mostra d'arte contemporanea di Gianni Sevini, fino al 6 di gennaio, in collaborazione con il Modern Art Museum di Cà la Ghironda di Bologna. Location: Via Virgilio 7 San Benedetto Po 46027 Mantova tipo di evento: rowid: 802 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.04454 long: 10.9301999 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/14/2013 12:27:22 Subject: L'infinito e oltre startDate: 1/18/13 endDate: 1/30/13 Description: Dal 18 al 30 Gennaio 2013, la "Milano Art Gallery Spazio Culturale" in Via Alessi 11, a Milano, ospita la mostra personale "L'infinito e oltre" di Venere Chillemi. L'esposizione verrà inaugurata Venerdì 18 Gennaio 2013, alle ore 18.30 ed è organizzata da Promoter Arte, di Salvo Nugnes. La sensibilità spirituale della Chillemi, si fonde con un talento innato e con il desiderio di intraprendere un percorso, per armonizzare arte e conoscenza, unitamente all'analisi psicologica, finalizzata a penetrare l'ego interiore, per arrivare alla sfera più intima e profonda dell'anima, la parte più inconscia e mai scoperta prima. Per perseguire questo obiettivo primario, nel 1998 fonda la scuola di Arte Psichica "I semi di sesamo" in cui insegna, con lo scopo di coniugare la visionarietà simbolista all'allegoria, che assume un significato onirico e nel contempo, mistico religioso. La Chillemi afferma che "La creazione artistica costituisce, per molti aspetti un enigma. Molti artisti e liberi pensatori hanno cercato di dare una definizione all'arte, ma in qualche modo, la comprensione di cosa realmente sia l'espressione artistica, rimane un mistero assoluto. Attraverso la percezione psichica è eliminata la distanza, non c'è nulla di troppo lontano nello spazio e nel tempo, che non possa essere percepito, tutto rientra nell'orbita della percezione". La Chillemi, che vanta oltre quarant'anni di consolidata carriera, in Italia e all'estero, si presenta nella duplice veste di pittrice e scultrice. In pittura, si esprime prediligendo un'aderenza alla spazialità pura, nel perfetto equilibrio del rapporto forma-colore, in cui l'utilizzo dell'oro espande e trasforma i vortici colorati in veri e propri simbolismi cromatici, di notevole impatto emozionale. La scultura è più in stile figurativo e l'uso di materiali, come la ceramica bianca, è manifestazione di ricerca di purezza poetica, che trasmette grande suggestione. Location: Alessi 11 Milano 20122 tipo di evento: rowid: 26001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MILANO ART GALLERY email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: 45.4549227 long: 9.1750541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/19/2012 15:02:57 Subject: La luce dell'anima startDate: 1/12/12 endDate: 12/16/12 Description: la luce dell'anima Emanuela Rodegher SPAZIO ZERO, via Ronchetti n. 6 Gallarate VA tel./fax 0331.777472 Dall' 1 al 16 dicembre 2012 Inaugurazione sabato 1 dicembre alle ore 18.00 Orario: da martedì a sabato 17.00-19.00, domenica 10.00-12.00/17.00-19.00; lunedì chiuso ingresso libero Quadri quasi mai dipinti su tela, quanto piuttosto su materiali di recupero, tavole varie riutilizzate o costruite, che nascono per gradi, per interventi successivi. L'arte di Emanuela Rodegher si presenta allo Spazio Zero di via Ronchetti a Gallarate. La mostra organizzata da Metamusa Arte ed eventi culturali, con il Patrocinio del Comune di Gallarate Assessorato alla Cultura sarà allestita dal 1 al 16 dicembre 2012. «La poetica della materia è alla base della sua pittura ' spiega Cristina Palmieri - che pare vivere oltre l'arresto del tempo, oltre quella dimensione finita dell' hic et nunc, per dilatarsi al di là, nelle memorie che rimangono vive e che riemergono sempre nell'intensità dell'esistere senza accettare di essere frammento, travalicando la frustrante essenza del limite». Nelle sue opere la materia si dilata nelle tinte, ancestrali, che paiono conservare le asperità della terra: il grigio antracite, il nero, il bianco, il rosso, le terre. Il disegno quindi si concreta in striature, s'arrotonda o avviluppa su se stesso, incide traiettorie ipotetiche, suggerisce forme già in essere sul magma cromatico, ma non ancora delineate. «Spesso si parte dal nero, dall'antracite, dai grigi continua Cristina Palmieri - per poi cercare, e ritrovare, il senso di ogni tono, come si trovasse il senso di ogni vissuto. Certo una sorta di inquietudine rimane sul fondo, nel senso letterale, ma anche traslato, del termine, a venare di dubbio anche le forme più luminose. Questo però non impedisce l'arresto negli opposti. Tutto fluisce e ritorna, in fine, alla speranza, a quegli squarci di vivacità e passione testimoniati dai rossi, dai blu, dagli azzurri, a quel sentimento di autentica ascesi che si avverte nella verticalità con cui molti quadri sono costruiti». Emanuela Rodegher nasce a Milano nel 1963. Figlia di Raoul, architetto e pittore degli anni 60, e nipote di Emilio, scultore del primo 900, ha vissuto la sua infanzia tra pennelli, colori e tavolozze e respirato quell'atmosfera artistica che le è sempre stata familiare. L'amore per la pittura è nato quindi fin da bambina. Completamente autodidatta, perfeziona una personalissima tecnica pittorica: i suoi quadri paiono quasi frutto della fusione tra pittura e scultura. La sua spiritualità materica si esprime interpretando luminosità e giochi di ombre che, seguendo forme stilizzate semplici quasi immaginarie, restituiscono gli stati d'animo dell'artista, spesso definiti pienamente solo ad opera completata. Nello spazio e nel tempo varie e strane forme prendono vita, particolari, quasi a testimonianza dell'unicità di ogni sensazione rappresentata. Il tutto a conferma di un animo complesso e contraddittorio, a tratti inafferrabile. Come i suoi dipinti. Location: via Ronchetti 6 - Gallarate - Va tipo di evento: rowid: 803 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.6992364 long: 8.8123809 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/2/2013 17:51:52 Subject: La magnifica ossessione startDate: 10/26/12 endDate: 10/6/13 Description: La magnifica ossessione a partire dalle proprie ricchissime raccolte, il mart ha spesso presentato in prospettive tematiche, con focus di approfondimento di nuclei circoscritti. l'occasione del traguardo dei dieci anni è quello di costruire un panorama più esteso ed aperto sulla collezione, permettendo al pubblico di esplorarla MART ROVERETO (TRENTO) - dal 26 ottobre 2012 al 6 ottobre 2013 Location: Corso Bettini 43 38068 Rovereto Trento tipo di evento: rowid: 20805 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.8937751 long: 11.0436633 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 17:47:54 Subject: La peste a Lucca. Un capolavoro di Lorenzo Viani startDate: 11/30/12 endDate: 11/30/13 Description: La peste a Lucca. Un capolavoro di Lorenzo Viani sono passati 25 anni da quando la peste a lucca, il capolavori di lorenzo viani del 1913 - 15, è stato esposto per l'ultima volta al pubblico. si era a cavallo tra il 1986 ed il 1987 e il comune di viareggio, nel cinquantesimo anno dalla morte dell'artista, organizzò una mostra itinerante GAMC - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA LORENZO VIANI - PALAZZO DELLE MUSE VIAREGGIO (LUCCA) - dal 30 novembre 2012 al 30 novembre 2013 Location: Piazza Giuseppe Mazzini 22 55049 Viareggio tipo di evento: rowid: 20803 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.8702617 long: 10.2427256 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 22:50:25 Subject: LUGANO NATALE IN PIAZZA 2012 startDate: 12/1/12 endDate: 1/6/13 Description: NATALE IN PIAZZA 2012 IL NATALE A LUGANO DURA UN MESE! ANZI, DI PIÙ! Dal 1 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013, piazza della Riforma, i borghi e le vie del centro cittadino si accendono di luci, colori e musica per celebrare la festa più importante dell'anno Sarà un Natale speciale quello che Lugano accoglierà nelle vie e nei borghi del centro cittadino. Sabato 1 dicembre, alle ore 17.30, saranno Susi e i suoi amici e alcuni bambini ad accendere il grande albero in piazza della Riforma e a dare il via a NATALE IN PIAZZA 2012 che, per oltre un mese, fino al 6 gennaio, proporrà varie iniziative per attendere e celebrare la festa più magica dell'anno. Natale in piazza, organizzata dalla Città di Lugano, presenterà una serie di eventi che spaziano dal tradizionale Mercatino dell'Avvento, alle letture di fiabe per i più piccoli; dalle bancarelle con specialità gastronomiche, agli spettacoli itineranti di musica e teatro; dal pattinaggio sulla pista di ghiaccio naturale, alla grande festa di Capodanno. Come afferma Lorenzo Quadri, Capo Dicastero Turismo della Città di Lugano, 'il Natale di Lugano, nel giro di un paio d'anni, si è trasformato - a seguito di un importante sforzo da parte della Città come pure dell'Ente turistico del Luganese - in un grande appuntamento della durata di sei settimane. Un evento che cresce da un anno all'altro e, con esso, cresce la sua valenza turistica'. Piazza della Riforma sarà il fulcro attorno cui ruoterà l'intera manifestazione. Per tutto il periodo dell'Avvento, ospiterà infatti casette di legno che offriranno specialità natalizie, decorazioni e originali idee regalo; e dal 15 dicembre, il mercatino si estenderà per le vie del centro pedonale, proponendo prelibatezze gastronomiche, oggetti artigianali, stoffe pregiate, profumi orientali e progetti benefici. Anche il Palazzo Civico, in piazza della Riforma, si vestirà a festa. Per due settimane, dal 17 al 31 dicembre, le storiche facciate del Municipio diventeranno uno schermo sul quale si animeranno luci, suoni e colori. A pochi passi, in piazza Manzoni, dal 1° dicembre al 6 gennaio, sarà allestita una pista di ghiaccio, dalla quale, tra una piroetta e l'altra, si potrà ammirare il lago di Lugano. Attorno a essa, s'incontreranno degli chalet gastronomici che proporranno dolci, vin brûlé, bretzel e molto altro. E per gli appassionati gastronomi, uno chalet tutto speciale con piatti cucinati dai più rinomati chef del Cantone. Piazza san Carlo sarà eletta il regno dei più piccoli, dove potranno dedicarsi alla lavorazione della cera e creare con le proprie mani degli originali regali di Natale, come le candele dai colori e dalle forme scelte a piacimento. Piazza san Carlo sarà anche teatro di una serie di concerti jazz e gospel, offerti dall'Associazione via Nassa e dai Commercianti del centro. In piazza della Riforma si svolgerà la grande festa che celebra la fine del vecchio anno e l'inizio del nuovo. Dalle ore 23 del 31 dicembre, fino a notte inoltrata, alcuni Dj proporranno i più bei brani musicali degli ultimi 30 anni accompagnati da immagini e giochi luminosi. Il 1° gennaio, dalle ore 10.45, la città darà il benvenuto al nuovo anno con un corteo che ne rappresenta il carattere e la vitalità. Oltre alle autorità cittadine, parteciperanno i rappresentanti delle principali associazioni culturali, sportive, musicali ed etniche di Lugano scortati dallo storico e pittoresco Corpo dei Volontari Luganesi. Il corteo si radunerà in Piazza della Riforma e, passando da Riva Albertolli, raggiungerà il Palazzo dei Congressi dove, dopo un concerto della Filarmonica di Lugano e il saluto del Sindaco Giorgio Giudici, verrà offerto un aperitivo a tutta la cittadinanza. Lugano, ottobre 2012 LUGANO NATALE IN PIAZZA 2012 1 dicembre 2012 - 6 gennaio 2013 Informazioni: Dicastero Turismo Tel. +41 (0)58 866 66 30 eventi@luganoturismo.ch Location: Lugano Svizzera tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 46.0065117 long: 8.9523121 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:10:20 Subject: MERANO ARTE startDate: 2/1/13 endDate: 5/26/13 Description: MERANO ARTE DAL 1 FEBBRAIO AL 26 MAGGIO 2013 CINDY SHERMAN. That's me - That's not me Le opere giovanili 1975-1977 dalla Collezione Verbund di Vienna A cura di: Gabriele Schor In collaborazione con: Collezione Verbund, Vienna Dal 1° febbraio al 26 maggio 2013, Merano Arte ospiterà un grande evento espositivo che vedrà protagonista Cindy Sherman (Glen Ridge, 1954), una delle personalità dell'arte contemporanea più influenti e apprezzate a livello mondiale. Curata da Gabriele Schor, in collaborazione con la Collezione Verbund di Vienna, la mostra ' per la prima volta in Italia, dopo le tappe alla Vertikale Galerie di Vienna e al Centre de la photographie di Ginevra - presenta 50 opere che la fotografa e regista americana realizzò tra il 1975 e il 1977 a Buffalo, agli albori della sua carriera, quando era poco più che ventenne. I lavori proposti a Merano, infatti, appartengono al periodo di formazione di Cindy Sherman avvenuto alla State University of New York di Buffalo, quando decise di abbandonare gli studi sulla pittura, per dedicarsi completamente alla fotografia. Qui produsse un ampio corpus di opere che sono le fondamenta su cui costruì il suo percorso creativo, e che anticipano la famosa serie Untitled Film stills che creò a New York, tra il 1977 e il 1980. In questi anni, Cindy Sherman venne influenzata dalle forme espressive che stavano emergendo all'inizio degli anni Settanta, come il video, la fotografia, l'installazione, la performance, l'arte concettuale, la Body art. Inoltre, frequentando l'Hallwall Contemporary Arts Center di Buffalo, centro espositivo autogestito da artisti, fondato nel novembre 1974 dal suo amico Robert Longo e da Charles Clough, ebbe modo di conoscere importanti visiting artists, quali Vito Acconci, Bruce Nauman e Chris Burden e alcune artiste che furono per lei un esempio. Tra queste, Lynda Benglis, Hannah Wilke, Adrian Piper, Eleanor Antin e Suzy Lake, vere e proprie role models, poiché usavano nell'arte il proprio corpo femminile. L'opera giovanile di Cindy Sherman può essere suddivisa in tre fasi. Nella prima, si dedica al ritratto. Ricorrendo al trucco e alla mimica, nel 1975, realizza alcune serie fotografiche che la raffigurano con il volto trasformato. Le foto Untitled (Growing Up) affrontano il tema dell'adolescenza, rappresentando i cambiamenti della fisionomia di una bambina che diventa una ragazza. La seconda inizia quando la performance coinvolge tutto il corpo dell'artista. Cindy Sherman fotografa se stessa in diversi ruoli e pose, assumendo differenti identità, e poi ritaglia le figure dalle fotografie (cut-out). Nascono così il film Doll Clothes (1975) e vari lavori in cui questi cut-out vengono sovrapposti e allineati. Nella terza fase, Cindy Sherman fa interagire diversi personaggi e caratteri, come nelle serie A Play of Selves, Bus Riders e Murder Mystery (tutte del 1976). A Play of Selves, in cui sono coinvolti 244 personaggi e 72 scene distribuite in quattro atti e un finale, è una complessa opera teatrale. L'artista americana mediante caratteri diversi (ad esempio la follia, il desiderio, la vanità, la sofferenza, la donna affranta, l'amante ideale) vi rappresenta il variegato e ambivalente mondo interiore femminile. In Murder Mystery, con circa 211 cut-out e 80 scene, costruisce un racconto giallo dal finale incerto, in cui interpreta vari ruoli, tra l'altro quello dell'amante geloso, del maggiordomo, della madre e del detective. Entrambe le serie hanno una struttura articolata e seguono uno storyboard raffinato: le singole figure assumono dimensioni diverse a seconda dello scenario. Il numero delle scene è determinato dallo spazio espositivo disponibile; Cindy Sherman le applica direttamente sulle pareti ad altezza d'occhio, creando in tal modo una grande installazione. La complessa opera giovanile di Cindy Sherman è frutto di un processo creativo concettuale e performativo. A causa del carattere effimero dell'installazione, molti cut-out, come per esempio i Bus Riders, sono andati persi. Negli anni trascorsi a Buffalo, la Sherman per la prima volta eleva il gioco della metamorfosi a progetto artistico e realizza numerose fotografie, fino ad oggi inedite, che riuniscono in sé molti elementi del teatro e del cinema. Da più di 35 anni, interpreta e reinterpreta tutta l'ampia varietà di ruoli e di identità femminili. Accompagna l'esposizione il catalogo ragionato - Hatje Cantz Verlag (bilingue tedesco e inglese) - delle opere giovanili di Cindy Sherman, curato da Gabriele Schor, che ha lavorato per tre anni in stretta collaborazione con l'artista americana. Note biografiche Cindy Sherman è una delle più importanti artiste contemporanee. È nata il 19 gennaio 1954 a Glen Ridge, nel New Jersey. Nel 1972 ha iniziato a studiare alla State University College di Buffalo e nel 1976 ha conseguito il Bachelor of Arts. Dall'estate del 1977 vive e svolge la sua attività artistica a New York. Nel 1982 ha partecipato a documenta 7 e già nel 1987 il Whitney Museum of American Art di New York le ha dedicato la sua prima retrospettiva. Ha al suo attivo innumerevoli mostre, tra le altre al Jeu de Paume di Parigi, al Kunsthaus di Bregenz, al Louisiana Museum of Modern Art e al Martin-Gropius-Bau di Berlino. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti e le sue opere figurano nelle collezioni di prestigiosi musei, quali la Tate Gallery di Londra, la Corcoran Gallery di Washington D.C., il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum di New York. Nel febbraio 2012 il Museum of Modern Art di New York ha ospitato un'ampia retrospettiva a lei dedicata, una mostra itinerante che farà tappa al Museum of Modern Art di San Francisco, al Walker Art Center di Minneapolis e al Dallas Museum of Art a Dallas. Merano (BZ), dicembre 2012 Location: Merano Bolzano Italia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 46.6712938 long: 11.1525179 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/20/2012 12:55:58 Subject: MILANO ART GALLERY HA ESPOSTO LE OPERE DI GAETANO CAROTENUTO ALLA 23° EDIZIONE DI ARTE PADOVA startDate: 11/9/12 endDate: 12/12/12 Description: Dal 9 al 12 Novembre 2012, Milano Art Gallery ' Spazio Culturale ha partecipato alla 23° edizione della Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea Arte Padova, esponendo una vasta selezione di opere, di particolare rilievo, che fanno parte del percorso e della ricerca stilistica di ogni artista stato presente in Fiera, con l'organizzazione di Promoter Arte, di Salvo Nugnes. Tra i molti nomi noti troviamo Gaetano Carotenuto, la cui arte è caratterizzata da un'energica forza comunicativa ed un'originalità unica nel suo genere. La sua ricerca stilistica è guidata dal puro istinto irrazionale che smuove l'anima e diventa strumento di comunicazione indispensabile, per esprimere al meglio la sfera più intima e introspettiva. Location: Padova Fiere tipo di evento: rowid: 1006 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4064349 long: 11.8767611 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/20/2012 12:57:54 Subject: MILANO ART GALLERY HA ESPOSTO LE OPERE DI LUCIO RONCA ALLA 23° EDIZIONE DI ARTE PADOVA startDate: 11/9/12 endDate: 11/12/12 Description: Dal 9 al 12 Novembre 2012, Milano Art Gallery ' Spazio Culturale ha partecipato alla 23° edizione della Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea Arte Padova, esponendo una vasta selezione di opere, di particolare rilievo, che fanno parte del percorso e della ricerca stilistica di ogni artista stato presente in Fiera, con l'organizzazione di Promoter Arte, di Salvo Nugnes. Tra i molti nomi noti troviamo Lucio Ronca. Il creativo Maestro ceramista si forma presso le grandi botteghe di Vietri Sul Mare. La sua arte, sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni, spazia dalla ceramica al design, dalla pittura alla scultura, recuperando antiche forme e cromie, rilette in chiave moderna, fino a raggiungere sapientemente le forme del cubismo. Location: via alessi 11 Milano tipo di evento: rowid: 1007 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MILANO ART GALLERY email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: 45.4549227 long: 9.1750541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 260 Subject: MODIGLIANI E GLI ARTISTI DI MONTPARNASSE startDate: 2/15/13 endDate: 6/15/13 Description: (Date approssimate) MODIGLIANI E GLI ARTISTI DI MONTPARNASSE La Collezione Jonas Netter febbraio ' giugno 2013 Palazzo Reale La mostra, a cura di Marc Restellini, presenta 122 opere di straordinaria bellezza di Amedeo Modigliani e degli artisti che vissero e dipinsero a Montparnasse agli inizi del '900: per la prima volta in Italia i capolavori appartenenti alla ricca collezione di Jonas Netter (Strasburgo 1868 - Parigi 1946), acuto riconoscitore di talenti, senza il quale probabilmente non sarebbero stati scoperti né Modigliani né Soutine né Utrillo. Questi artisti dipinsero durante gli 'anni folli' del noto quartiere parigino, che fu centro culturale di avanguardia per via della presenza dello stesso Modigliani - ultimo dei pittori maledetti - e di Chagall, di esiliati politici come Lenin e Trotsky e degli americani Hemingway e Miller, nonché per la ricercata atmosfera bohémienne che caratterizzò questo luogo. Quasi un 'mecenate', ispirato e geniale insieme, Netter fu un amatore discreto dell'opera di artisti da lui scoperti, Modigliani, Soutine, Utrillo, Valadon, Kisling e molti altri come Krémègne, Kikoïne, Hayden, Ébiche, Antcher e Fournier. Di Modigliani - protagonista della mostra - sono esposti dipinti tra cui Elvire au col blanc (Elvire à la collerette) (1917-18), Fillette en robe jaune (Portrait de jeune femme à la collerette) (1917), e Portrait de Zborowski (1916), accanto a oltre venti oli di Soutine - una mostra dentro la mostra - per illustrare la storia degli esordi di coloro che in quell'epoca rappresentarono la Scuola di Parigi. Una mostra Comune di Milano ' Cultura , 24 ORE CULTURA ' GRUPPO 24 ORE e ARTHEMISIA GROUP A cura di Marc Restellini Uffici Stampa 24 ORE Cultura Giulia Zanichelli giulia.zanichelli@24orecultura.com T 023022 3739 | Arthemisia Group Adele Della Sala ads@arthemisia.it T 0669380306 | Barbara Notaro Dietrich b.notarodietrich@gmail.com M +39 348 7946585 Location: Piazza Duomo 2 Milano tipo di evento: rowid: 26203 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Reale email gestore : sponsor: 300 Ufficio stampa: lat: 45.4642064 long: 9.1892441 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 260 Subject: mostra Costantino 313 d.C startDate: 10/25/12 endDate: 3/17/13 Description: A Palazzo Reale di Milano dal 25 ottobre 2012 al 17 marzo 2013 una mostra celebra l'anniversario della emanazione dell'Editto di Costantino a Milano nel 313 d.C. Dal 25 ottobre 2012 al 17 marzo 2013, Palazzo Reale di Milano ospita la mostra Costantino 313 d.C., progettata e ideata dal Museo Diocesano di Milano e curata da Gemma Sena Chiesa e Paolo Biscottini. L'iniziativa è promossa e prodotta da Comune di Milano ' Cultura, Moda, Design, Palazzo Reale, Museo Diocesano di Milano e la casa editrice Electa, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, la Fondazione Aquileia, l'Arcidiocesi di Milano e l'Università degli Studi di Milano. L'evento è posto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Segreteria di Stato del Vaticano, con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Patronato della Regione Lombardia e il Patrocinio della Provincia di Milano. La mostra è realizzata con il sostegno della Fondazione Bracco. 'Questa mostra rivela come Milano sia stata, oltre che la capitale politica e amministrativa di un impero, anche un riferimento etico e culturale ' ha detto l'assessore alla Cultura Stefano Boeri '. Milano, in quel preciso momento storico, ha saputo mostrare al mondo la propria profonda civiltà attraverso l'apertura ad ogni espressione di fede e alla tolleranza religiosa in un tempo in cui barbarie e intolleranza parevano regnare più sovrane dell'autorità imperiale'. L'esposizione celebrerà l'anniversario della emanazione nel 313 d.C. dell''Editto di Milano', da parte dell'imperatore romano d'Occidente Costantino e del suo omologo d'Oriente, Licinio. Con esso il Cristianesimo, dopo secoli di persecuzioni, veniva dichiarato lecito e si inaugurava così un periodo di tolleranza religiosa e di grande innovazione politica e culturale. Il rescritto, infatti, riportava: Noi, dunque Costantino Augusto e Licinio Augusto abbiamo risolto di accordare ai Cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità. Dopo Milano, la mostra proseguirà a Roma dal 27 marzo al 15 settembre 2013 nelle sedi del Colosseo e della Curia Iulia. Le celebrazioni dell'Editto di Costantino si terranno anche ad Aquileia nel corso del 2013. Promosse dalla Fondazione Aquileia le iniziative avranno come punto focale l'antico complesso basilicale della città, uno dei luoghi di culto costantiniani meglio conservati. Il percorso espositivo in Palazzo Reale si articola in sei sezioni che approfondiscono con più di 200 preziosi oggetti d'archeologia e d'arte, tematiche storiche, artistiche, politiche e religiose: dalla Milano capitale imperiale, alla conversione di Costantino, ai simboli del suo trionfo. Sono evidenziati i protagonisti dell'epoca, l'esercito e i suoi armamenti, la corte, i preziosi oggetti d'arte e di lusso. Una importante sezione della mostra è dedicata a Elena, madre di Costantino, imperatrice e santa, per mettere in risalto la singolarità di questa figura femminile all'interno della corte imperiale e della storia della Chiesa. Il visitatore sarà introdotto nella definizione della nuova forma urbana di Milano (Mediolanum), ricca città di provincia, assurta al ruolo di capitale d'Occidente e resa di fatto una delle capitali dell'impero assieme a Nicomedia, residenza di Diocleziano, e alle sedi dei due Cesari, Costanzo Cloro a Treviri e Galerio a Sirmio. Grazie a una cospicua documentazione archeologica, continuamente arricchita dall'attività di scavo e di ricerca intensificatasi negli ultimi decenni, si presenteranno i risultati, alcuni ancora inediti, degli ultimi rinvenimenti della città di Massimiano, Costantino e dei suoi successori. Attraverso reperti e ricostruzioni, si potrà fare un ideale viaggio nella Milano imperiale; dal Palatium, edificio polifunzionale destinato ad accogliere non solo la sede dell'imperatore ma anche quella della complessa burocrazia e che doveva occupare tutta la parte nordovest della Milano romana, si passerà alle grandiose terme, identificabili tra gli odierni Corso Vittorio Emanuele e via Larga, al quartiere di piazza Meda, ricco di edifici privati, alla necropoli dell'area di Sant'Eustorgio, e ad altre zone della città. Una parte consistente dell'itinerario espositivo verrà riservato alla rivoluzione politica e religiosa operata da Costantino, dando fine alle persecuzioni contro i cristiani, e ponendo sulle sue insegne militari la croce nella forma sintetica e crittografica del Krismon, un simbolo grafico che univa le due lettere iniziali greche del nome di Cristo. Costantino adottò questo emblema durante la battaglia di Ponte Milvio del 312, in cui sconfisse Massenzio, che gli contendeva il titolo di Augusto d'Occidente, forse più per ragioni di opportunità politica che per affermare il proprio avvicinamento personale alla religione di Cristo. La storia di Costantino si intreccia con la leggenda che presto sorse intorno alla sua figura. Alcune fonti - da Eusebio di Cesarea, a Lattanzio, ai panegirici, ad altri ' descrissero la visione di Costantino (in hoc vinces) e paragonarono la vittoria del 312al passaggio del Mar Rosso di Mosè. Questo parallelismo è esemplificato in mostra da una serie di frammenti e di rilievi. Il tempo della tolleranza religiosa, proclamata nel 313, si evidenzia attraverso la persistenza di diverse religioni nell'impero costantiniano e dei suoi successori, mediante l'uso di iconografie cristiane e pagane in oggetti d'arte di destinazione ufficiale o privata, come il rilievo in marmo di Iupiter Dolichenus e altre divinità, la statua in marmo di Iside Fortuna, la statuetta in marmo di Eracle, tutti dai Musei Capitolini di Roma, o preziosissime gemme magiche. L'esposizione considera attentamente anche le tre istituzioni che furono protagoniste dell'età di Costantino: l'esercito, la chiesa e la corte imperiale. Vengono così presentati i principali protagonisti del grande cambiamento storico e culturale seguito all'editto del 313. Ritratti, monete e oggetti documentano il nuovo aspetto pubblico dell'imperatore, della corte, dei grandi funzionari, dell'esercito, della Chiesa e dei suoi vescovi fino ad Ambrogio, che renderà la sede vescovile ambrosiana la più importante dell'Occidente. Numerosi oggetti d'arte e di lusso appartenuti a personaggi dell'élite dell'impero o destinati alle chiese, tutti di inestimabile valore, testimoniano il passaggio, avvenuto nel corso del IV secolo, del cristianesimo da devozione lecita privata a una dimensione pubblica e ufficiale e, infine, a unica religione dell'Impero. Preziose gemme e cammei di corte, argenterie da mensa e liturgiche, gioielli in oro (bracciali, pendenti 'monetali', fibule auree) consentiranno di tracciare un quadro vivace del fasto che caratterizzava la vita della corte e la devozione verso la Chiesa. La vicenda del ritrovamento della Vera Croce di Cristo, da parte di Elena, madre di Costantino, nel IV sec. d.C. sarà oggetto di uno specifico approfondimento che comprenderà ricostruzioni delle basiliche fatte edificare dalla stessa Elena nella città santa e la loro rappresentazione su oggetti liturgici, nonché testimonianze dell'uso dei chiodi della Santa Croce nell'elmo di Costantino e nelle briglie del suo cavallo per mettere l'imperatore sotto la protezione divina. La mostra si chiude con una ricca rassegna di documenti e dipinti di straordinaria preziosità che ricordano la santa imperatrice dall'età bizantina al Rinascimento, dalle pergamene del IX secolo ai quadri di grandi artisti del Rinascimento che testimoniano il culto trionfale della Croce, indissolubilmente legato alla scelta operata da Costantino nel 313 a Milano. Le varie sezioni contengono opere provenienti da numerosi musei e istituzioni pubbliche, sia italiani che stranieri. Dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, ad esempio, giungerà, fra l'altro, un anello con il Krismon, dal Victoria & Albert Museum di Londra, un raro frammento di stoffa ricamata con il Krismon pervenuta a noi dal V secolo. I Musei Capitolini di Roma concederanno in prestito la celebre statua di Elena seduta, che lascia Roma per la prima volta, il British Museum di Londra un pendente in oro con moneta di Costantino e bustini in rilievo, la Bibliothèque Nationale di Parigi il prezioso cammeo del IV secolo considerato rappresentare il trionfo di Licinio ma forse da attribuire proprio a Costantino trionfante. Tra i dipinti rinascimentali che si ispirano alla leggenda di Elena e al rinvenimento della Croce a Gerusalemme, è da ricordare la Sant'Elena di Cima da Conegliano della National Gallery di Washington. Fondazione Bracco curerà con Electa una pubblicazione dedicata alla straordinaria personalità di Elena, che ottenne il titolo più alto cui un donna potesse aspirare: quello di 'Augusta'. La mostra è realizzata con il contributo del Gruppo bancario Credito Valtellinese e di Intesa Sanpaolo / progetto Restituzioni, Poste Italiane/Poste Vita, Open Care ' Servizi per l'arte. Media partner dell'iniziativa è il Corriere della Sera. Il catalogo è edito da Electa. Location: Piazza Duomo 4 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Reale email gestore : sponsor: 300 Ufficio stampa: lat: 45.4636798 long: 9.1887279 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 260 Subject: MOSTRA GIULIO EINAUDI. L'ARTE DI PUBBLICARE startDate: 11/29/12 endDate: 1/13/13 Description: MOSTRA GIULIO EINAUDI. L'ARTE DI PUBBLICARE Dal 29 novembre 2012 al 13 gennaio 2013 Promossa dal Comune di Milano in collaborazione con la Fondazione Giulio Einaudi e Skira editore, la mostra è una riflessione filologica sul lavoro del grande editore italiano, che chiude le manifestazioni dedicate al centenario della sua nascita. In programma nelle sale al piano terra di Palazzo Reale, fino al 13 gennaio 2013, con ingresso gratuito, la mostra indaga ed evidenzia quegli intrecci tra arte, tipografia ed editoria, che caratterizzarono l'esperienza di una delle più importanti case editrici di cultura italiana, la Giulio Einaudi editore. Location: Piazza Duomo 2 Milano tipo di evento: rowid: 605 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Reale email gestore : sponsor: 300 Ufficio stampa: lat: 45.4642064 long: 9.1892441 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:38:00 Subject: NOVECENTO. Arte e vita in Italia tra le due guerre startDate: 2/2/13 endDate: 6/16/13 Description: NOVECENTO. Arte e vita in Italia tra le due guerre Forlì, Musei San Domenico Dal 2 febbraio al 16 giugno 2013 Dopo aver dedicato una grande mostra a un protagonista degli Anni Venti del Novecento come Wildt, Forlì intende approfondire un altro momento della cultura figurativa del secolo scorso, relativamente al clima di un'epoca che ha lasciato una forte impronta, soprattutto dal punto di vista urbanistico e architettonico, sulla città di Forlì e su molti altri centri della Romagna. Nel primo dopoguerra, da cui prende avvio la mostra per inoltrarsi fino all'epilogo tragico del secondo conflitto mondiale e del fatidico 1943, la cultura italiana, attraverso i suoi migliori esponenti, si sentì investita della missione di creare nuove espressioni artistiche per il Novecento, secolo che non si era in realtà ancora rivelato. Il più lucido interprete di questa missione fu il letterato Massimo Bontempelli, che nel 1926 dando vita alla rivista '900' dichiarava: 'Il Novecento ci ha messo molto a spuntare. L'Ottocento non poté finire che nel 1914. Il Novecento non comincia che un poco dopo la guerra'. La nuova esposizione ai Musei San Domenico intende rievocare un clima che ha visto non solo architetti, pittori e scultori, ma anche designer, grafici, pubblicitari, ebanisti, orafi, creatori di moda cimentarsi in un grande progetto comune che rispondeva, attraverso una profonda revisione del ruolo dell'artista, alle istanze del cosiddetto 'ritorno all'ordine'. Il rappel à l'ordre, manifestatosi già durante gli anni della guerra, scaturiva dalla crisi delle avanguardie storiche, in particolare il Cubismo e il Futurismo, considerate l'ultima espressione di un processo di dissolvimento dell'ideale classico che era iniziato con il Romanticismo e si era accentuato con l'Impressionismo e i movimenti come il Divisionismo e il Simbolismo che lo avevano seguito. Nasceva non come semplice ritorno al passato, ma come ripresa dei soli canoni ritenuti adatti alla realizzazione di un pensiero e di una volontà artistica. 'Una solida geometria di oggetti, una nuova classicità di forme', per Carlo Carrà, mentre De Chirico concludeva il suo scritto programmatico sul ritorno della figura umana esclamando: 'Pictor classicus sum'. Il modello di una ritrovata armonia tra tradizione e modernità, sostenuto da questi artisti ' tra cui ebbero un rilievo maggiore Felice Casorati, Achille Funi, Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt e Arturo Martini ' avrà, anche grazie allo spirito critico e organizzativo di Margherita Sarfatti, il sostegno da parte del regime che era alla ricerca della definizione di un'arte di Stato, come il lungo e differenziato dibattito sulle riviste dimostra. I regimi dittatoriali europei non mancheranno di utilizzare a fini propagandistici e di consenso il linguaggio classicista degli artisti e in molti casi la loro stessa complicità. Ma l'altezza della loro arte non può essere negletta o appiattita su ragioni ideologiche. La mostra rievoca le principali occasioni in cui gli artisti si prestarono a celebrare l'ideologia e i miti proposti dal Fascismo, basti pensare all'architettura pubblica, alla pittura murale e alla scultura monumentale. Verranno documentate la I (1926) e la II (1929) Mostra del Novecento Italiano; la grande Mostra della Rivoluzione Fascista, allestita a Roma nel 1932-1933 in occasione del decennale della marcia su Roma; la V Triennale di Milano (che vide la con-sacrazione della pittura murale intesa come arte nazionalpopolare volta a far rivivere una tradizione illustre); la rassegna dell' E42 di Roma. La pittura murale e la scultura monumentale, che furono con l'architettura l'espressione più significativa e riuscita di quel periodo, vengono indagate all'interno degli edifici pubblici, come i palazzi di giustizia, delle poste, delle università. La considerazione delle più impegnative realizzazioni urbanistiche e architettoniche ci consente di capire quanto è stato realizzato anche a Forlì e in altri centri della Romagna. La mostra presenta i grandi temi affrontati nel Ventennio dagli artisti che hanno aderito alle direttive del regime, partecipando ai concorsi e aggiudicandosi le commissioni pubbliche, e da coloro che hanno attraversato quel clima alla ricerca di un nuovo rapporto tra le esigenze della contemporaneità e la tradizione, tra l'arte e il pubblico. La presenza di dipinti, sculture, cartoni per affreschi, opere di grafica, cartelloni murali, mobili, oggetti d'arredo, gioielli, abiti, intende offrire una visione a tutto tondo del rapporto tra le arti e le espressioni del costume e della vita, confrontando artisti e materiali diversi. L'obiettivo comune era, infatti, quello di ridefinire ogni aspetto della realtà e della vita, passando dal mito classico a una mitologia tutta contemporanea. Il compito dell'artista, così lo sintetizza Bontempelli, diviene quello di 'inventare miti, favole, storie, che poi si allontanino da lui fino a perdere ogni legame con la sua persona, e in tal modo diventino patrimonio comune degli uomini e quasi cose della natura'. Attraverso i maggiori protagonisti (pittori come Severini, Casorati, Carrà, De Chirico, Balla, Depero, Oppi, Cagnaccio di San Pietro, Donghi, Dudreville, Dottori, Funi, Sironi, Campigli, Conti, Guidi, Ferrazzi, Prampolini, Sbisà, Soffici, Maccari, Rosai, Guttuso, e scultori come Martini, Andreotti, Biancini, Baroni, Thayaht, Messina, Manzù, Rambelli) risalterà la varietà delle esperienze tra Metafisica, Realismo Magico e le grandi mitologie del Novecento. Questo superamento della pittura da cavalletto per recuperare il rapporto tra la pittura e l'architettura significò il grande ritorno al Quattrocento italiano visto come fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei. Giotto, Masaccio, Mantegna, Piero della Francesca, per quel loro realismo preciso, avvolto in una atmosfera di stupore lucido, appaiono particolarmente vicini. Guardare al Quattrocento o all'antichità non significava recidere i legami con l'arte contemporanea europea, certo non con quegli artisti che, come Picasso e Derain, a partire dal secondo decennio del Novecento avevano già fatto lo stesso percorso, passando dalla scomposizione e dall'astrazione cubista alla ricomposizione della figura e a una nuova classicità in cui venivano presi a modello l'antico e la tradizione italiana. Non solo i dipinti, le sculture o l'architettura, ma anche le opere di grafica e i manifesti diventarono parte integrante dell'immagine della città moderna. Il Novecento passò dall'arte alta agli oggetti della vita quotidiana, dove si respirava la stessa atmosfera di ritorno alla misura classica, anche nella manipolazione di materiali preziosi. Lo testimoniano gli splendidi mobili e gli altri oggetti di arredo disegnati da Piacentini, Cambellotti, Pagano, Montalcini, Muzio, Gio Ponti e i gioielli realizzati da Alfredo Ravasco. Mai come nel Novecento anche le vicende della moda si intrecciarono e si identificarono con quelle della cultura e della politica, originando, tra il sogno parigino e l'autarchia, la prospettiva della grande moda italiana. NOVECENTO. ARTE E VITA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE Forlì, Musei San Domenico, Piazza Guido da Montefeltro; 2 febbraio ' 16 giugno 2013 Informazioni e prenotazioni mostra Tel. 199 75 75 15 www.mostranovecento.it Ufficio Stampa Studio ESSECI di Sergio Campagnolo Tel. 049 66 34 99 Referente dr.ssa Stefania Bertelli; gestione1@studioesseci.net www.studioesseci.net Location: Piazza Guido da Montefeltro Forli tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.2220867 long: 12.0367051 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/30/2012 22:31:12 Subject: Pensiero e contraddizione startDate: 1/12/13 endDate: 2/23/13 Description: PONTEDERA Si inaugura sabato 12 gennaio 2013 alle ore 17.30 a Pontedera (Pi) presso il Centro per l'Arte Otello Cirri, la mostra di pittura di David Fedi (in arte Zeb) dal titolo 'Pensiero e contraddizione' curata da Filippo Lotti, mecenate e collezionista delle opere di Fedi. Esposizione patrocinata dal Comune di Pontedera e dalla Rete Museale Valdera e realizzata in collaborazione con FuoriLuogo ' servizi per l'Arte e con l'associazione culturale 'La Ruga' riunisce una trentina di opere che ripercorrono il percorso artistico di Fedi tra il 1997 e il 2008. Le opere di Zeb ritornano in mostra, dopo le recenti esposizioni di Castiglioncello, San Vincenzo e Montecatini Terme. Nella città termale è stato recentemente inaugurata la collezione permanente del MO.C.A. ' Montecatini Terme Contemporary Art dove è presente un'opera di Fedi. Oggi le opere di Zeb vengono presentate a Pontedera, un'altra prestigiosa città, ormai divenuta vero e proprio punto di riferimento per l'arte toscana e non solo, che ha voluto tributare omaggio a questo grande artista livornese. La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 23 febbraio, con il seguente orario: lunedì/sabato 9-13 e 15/19 ' domenica 16/19. Per info: 0587 57282; Filippo Lotti 333 3892402 - flippolotti@interfree.it. Location: via della Stazione Vecchia 6 Pontedera (Pi) tipo di evento: 5 rowid: 19201 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/photos/101955915531759079012/albums/5827878693448632753'banner=pwa galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.6619769 long: 10.6382798 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:04:12 Subject: QUARTA BIENNALE INTERNAZIONALE D'ARTE ARTI MARZIALI: OPERE DI COMBATTIMENTO startDate: 12/29/12 endDate: 2/28/13 Description: A MALINDI (KENYA) DAL 29 DICEMBRE 2012 AL 28 FEBBRAIO 2013 QUARTA BIENNALE INTERNAZIONALE D'ARTE ARTI MARZIALI: OPERE DI COMBATTIMENTO A cura di Achille Bonito Oliva L'appuntamento offrirà un'affascinante panoramica sull'arte africana a confronto con opere di artisti internazionali. www.labiennaledimalindi.com Torna la Biennale Internazionale d'Arte di Malindi. Dal 29 dicembre 2012 al 28 febbraio 2013, si terrà la quarta edizione della manifestazione che presenta una finestra sull'arte dell'Africa orientale a confronto con le opere di artisti internazionali, provenienti da ogni parte del mondo. Arti marziali: opere di combattimento è il tema attorno cui ruota questa quarta Biennale, curata da Achille Bonito Oliva e organizzata da La Biennale di Malindi ltd e dalla Fondazione Sarenco. L'iniziativa, ospitata dall'AFRICAN DADA Resort Casuarina di Malindi (Kenya), testimonierà come i vari artisti affrontano e interpretano situazioni di guerra e di conflitto presenti nei loro paesi. Come afferma Achille Bonito Oliva, 'il multiculturalismo ha posto al centro della propria strategia il tema identitario, la responsabilità di ogni singolo artista per l'uso che fa del linguaggio per produrre 'un'arte puntata sul mondo' come diceva Picasso. Se l'arte è sempre produzione di Catastrofe ed irruzione dell'immaginario individuale sull'equilibrio tettonico del linguaggio sociale, questo ci permette di affermare l'inevitabilità di un'arte contro. Tutte le arti diventano marziali e il processo creativo diventa allestimento di un arsenale iconografico di opere di combattimento'. La Biennale Internazionale d'Arte di Malindi 2012 sarà arricchita da una serie di sezioni speciali. Tra queste, Focus China, a cura di Vincenzo Sanfo, proporrà una selezione di artisti cinesi emergenti, quali Zhang Hong Mei, Ran Xue Mei, He Hong Bei, Xu De Qi, Ma Han, Huang Kehua, Zheng Yi; Transafricana, a cura di Achille Bonito Oliva, presenterà un grande progetto di mostre d'arte africana contemporanea itineranti, con opere di Mikidadi Bush, Seni Camara, George Lilanga, Esther Mahlangu, Kivuthi Mbuno, Peter M. Wanjau. Inoltre, sarà riservato un approfondimento agli artisti internazionali che operano a Malindi (Hellen Anyango, Luigi Colajanni, Paolo Crescenti, Mulia Kitivi, Sara Landriscina, Cheff Mwai, John Nzau, David Ochieng, Richard Onyango, Vanni Romoli, Sarenco, Martin Schulz, Alexandra Spyratos, Gian Paolo Tomasi, Mari Verriello) e verranno omaggiati due maestri africani quali John Goba e Margaret Majo. L'iniziativa è accompagnata da un catalogo (edizione bilingue italiano e inglese) pubblicato da Adriano Parise Editore di Verona. Malindi, ottobre 2012 BIENNALE D'ARTE DI MALINDI a cura di Achille Bonito Oliva African Dada Resort, Casaurina, Malindi, Kenya 29 dicembre 2012 ' 28 febbraio 2013 Orari: tutti i giorni 10.00 ' 18.00 Ingresso libero Catalogo: Adriano Parise Editore Inaugurazione: 28 dicembre, ore 17.30 Per informazioni: LA BIENNALE DI MALINDI LTD p.o. box 5523, 80200 Malindi, Kenya tel. +254.722.805950 www.labiennaledimalindi.com FONDAZIONE SARENCO via G. Natta 20, 25087 Cunettone di Salò (BS) tel. +39.0365.525840 tel. +39.348.2864910 www.fondazionesarenco.com fondazionesarenco@libero.it Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche tel. 02 36 755 700 - fax 02 36 755 703 press@clponline.it; www.clponline.it Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it GLI ARTISTI SELEZIONATI: AKPAN, Sunday Jack (Nigeria) ANYANGO, Hellen (Kenya) ATABEKOV, Said (Kazakistan) BANDHI, Zao (Cina) BARONTI, Francesco (Italia) BLAINE, Julien (Francia) BORY, Jean-François (Francia) BUSH, Mikidadi (Tanzania) CHARINDA, Mohamed (Tanzania) CLAVIN, Hans (Olanda) DE CARVALHO, Andrea - Brasile DE VREE, Paul (Belgio) FIORENTE, Antonio (Etiopia) FIORETTI, Gèrard (Francia) GOD, Almighty (Ghana) INNOCENTE - Italia KAPPATA, Stephen (Zambia) LILANGA, George (Tanzania) LONAA (Kenya) MALIKITA, Maurus M. (Tanzania) MBUNO, Kivuthi (Kenya) MELDIBEKOV, Erbossyn (Kazakistan) MWAY, Cheff (Kenya) NZAU, John (Kenya) OCHIENG, David (Kenya) PIZZARELLI, Ario (Italia) POLAZZO, Umberto (Italia) RANGEL, Riccardo (Mozambico) SARENCO (Italia) STUOIE TUAREG MAURITANE (Mauritania) TAPPETI DI GUERRA (Afghanistan) TILLIM, Guy (Sudafrica) TOMASI, Gian Paolo (Italia) WANJAU, Peter M. (Kenya) WEIBERG, Paul (Sudafrica) WILLIAMS, Graeme (Sudafrica) ZANOTTO, Christian (Olanda) ZANOTTO, Grace (Italia) Location: Malindi Kenya tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: -3.2191864 long: 40.1168906 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/9/2013 10:01:57 Subject: RENZO BERGAMO Atomo Luce Energia startDate: 1/16/13 endDate: 3/17/13 Description: Apre al pubblico nelle Sale Panoramiche del Castello Sforzesco di Milano, mercoledì 16 gennaio 2013, la mostra Atomo Luce Energia, che raccoglie cinquantacinque opere pittoriche di Renzo Bergamo (1934 ' 2004) a più di trent'anni dalla sua ultima esposizione nel capoluogo lombardo e prima del suo definitivo abbandono del circuito pubblico. La mostra, promossa dal Comune di Milano ' Cultura, Moda, Design, Castello Sforzesco e Palazzo Reale insieme all'Associazione Renzo Bergamo per l'Arte e la Scienza, nella città che ha ospitato l'artista per quarant'anni e che lui considerava sua patria intellettuale, è a cura di Claudio Cerritelli, Giulio Giorello, Simona Morini e rimarrà aperta, ad ingresso gratuito, fino al 17 marzo 2013. All'interno delle Sale Panoramiche del Castello Sforzesco, Atomo Luce Energia esplora lo straordinario eclettismo della prolifica produzione artistica di Renzo Bergamo, attraverso un'accurata selezione di opere, facenti parte di cinque dei sette periodi che scandirono la sua vita. Il segno, l'energia e la forte tensione caratterizzano tutti i suoi lavori, in una sintesi moderna che descrive una nuova mitologia. Per far entrare il visitatore dentro il pensiero di questo artista, l'allestimento a cura dell'arch. Enrico Pinna, individua nella figura geometrica del cerchio, come allusione alla ricerca matematica e filosofica della sua quadratura, l'elemento portante dell'organizzazione spaziale della mostra: in un gioco di alternanze, alcuni dei quadri dei cinque periodi artistici - Concetti Cosmici, Astrarte, Immagine e Somiglianza, Estetica del Caos, Archeologia Cosmica - sono sistemati sulle pareti a perimetro, mentre altri su grandi pannelli circolari appoggiati a terra, in un equilibrio apparentemente instabile. Fin dai primi anni '60 la pittura di Bergamo crea un mondo che anticipa immagini e concetti come le esplosioni cosmiche, gli scontri tra particelle, la genesi delle galassie, la forma delle cellule, secondo una sua personalissima visione del Cosmo che attraversa differenti fasi di ricerca - dal figurale all'astratto e dall'astratto al figurale - mescolando assieme materiali e tecniche - dall'acquarello alla china, dall'acrilico all'olio - accomunate da una fortissima tensione immaginativa. Chi osserva i suoi quadri non può non ricordare 'Le Cosmicomiche', 'Le città invisibili', 'Ti con zero' di Italo Calvino, i cui racconti, proprio come le opere di Renzo Bergamo, pongono le basi di un rapporto più intenso tra creatività artistica e metodo scientifico. 'Cercare, cercare cercare cercare e poi cercare' scriveva l'artista in uno dei tanti fogli su cui annotava i suoi pensieri, da cui nascevano le forme che faceva letteralmente esplodere nei suoi lavori. Come dice Simona Morini, professore associato di Teoria delle decisioni e dei giochi: 'Davanti ai suoi quadri sembra che qualcuno abbia tolto l'audio. Tutti i sensi sono chiamati in causa. Verrebbe perfino voglia di sentire dei sapori. Non ci sono cose, c'è solo luce, energia, materia, numeri, come lo zero e il Pi greco'. Il percorso espositivo prende l'avvio con le opere del periodo dei Concetti Cosmici, che coincide con il suo arrivo a Milano negli anni '60, una fase in cui rafforza la convinzione che per interpretare le aspirazioni del futuro sia necessario un costante dialogo tra Arte e Scienza, caratterizzate da pochi colori e semplicità di forme dedicate alla creazione di un compendio visivo della genesi delle Galassie. Segue a questo l'imponente studio sull'energia e sulla materia che occuparono l'artista per tutti gli anni '70, periodo chiamato Astrarte. Il filosofo della Scienza e professore Giulio Giorello dice, osservando le opere di quel periodo: 'La cosa che mi ha colpito a prima vista è la potenza della rappresentazione, la capacità di rendere una situazione anche complessa con pochi tratti, in una meravigliosa sintesi semplice che è poi il tratto comune tra una rappresentazione artistica di un certo tipo e un modello scientifico'. Negli anni '80 Renzo Bergamo prosegue le sue sperimentazioni, dà sfogo a ricerche di colore, crea una geometria di sogno, in un periodo di transizione poi definito Immagine e somiglianza. Nel 1985 si trasferisce in Sardegna e inizia una fase fondamentale del suo percorso pittorico, chiamato Estetica del Caos. Un decennio da cui prende forma una serie di opere sulla ciclicità del divenire nel Cosmo, dove la luce si confonde con la materia, la geometria con l'energia, il tempo con lo spazio, il colore con la sua rappresentazione, la matematica con la fisica: una sorta di danza Cosmica con la quale il fenomeno del Caos crea un Universo sempre in divenire. L'ultimo capitolo della sua vita vede l'artista iniziare una sperimentazione sul linguaggio primordiale del segno grafico, che lo porta a tracciare una complessa grammatica dell'Universo, creando un alfabeto segnico, frutto delle sue riflessioni su nodi e stringhe cosmiche. Interessatosi al fenomeno della radioattività, inizia una serie di opere più 'materiche' che chiama Archeologia Cosmica dove, spiega Claudio Cerritelli, professore di Storia dell'Arte contemporanea 'L'artista intensifica il timbro dei colori, i contrasti luminosi e il dinamismo delle forme in gioco; l'uso del bianco crea bagliori incandescenti che emergono da ampi pulviscoli luminosi dominati dalle profondità del blu, dagli ardori del rosso, dagli impulsi luminosi del verde e del giallo'. La mostra è corredata da diverse testimonianze multimediali come interviste, video e una biografia per immagini, con la possibilità di interagire con scritti e rapporti epistolari di Renzo Bergamo. Durante il periodo dell'esposizione si terranno, a cadenza settimanale, delle visite guidate condotte da storici dell'arte. È previsto inoltre, al fine di approfondire o ampliare con approcci multidisciplinari le tematiche proposte, un programma collaterale di conferenze presso l'Auditorium dell'Acquario Civico di Milano (viale Gadio, 2). Tutte le informazioni per visite e conferenze sono disponibili sul sito www.mostrarenzobergamo.it. Atomo Luce Energia è inoltre accompagnata da un catalogo (ed. 24 ORE Cultura), con un intervento di Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, e testi di Claudio Cerritelli, Giulio Giorello, Mina, Simona Morini e Stefano Sandrelli, apparati bibliografici e immagini a colori delle opere dell'artista, oltre a quelle presenti in mostra. Renzo Bergamo nasce a Portogruaro nel 1934. Nel corso degli anni '50 frequenta intellettuali come Giovanni Comisso, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Mario Soldati, Gian Francesco Malipiero e dal 1960, quando si stabilisce a Milano, stringe amicizia con Lucio Fontana, Piero Manzoni, Gianni Dova ed Emilio Scanavino. Nel 1965 si reca a New York per una collettiva patrocinata dal Ministero degli Esteri dedicata all'Avanguardia Italiana. Nei primi anni '70 partecipa alla formazione di Astrarte, movimento dove si discute sul rapporto tra Arte e Scienza, dal quale si stacca poco dopo, ritirandosi definitivamente dal circuito pubblico. Agli inizi degli anni '80 si trasferisce in Sardegna e torna a Milano nei primi anni '90. Il 10 maggio 2004 muore improvvisamente. Soltanto pochi giorni prima, a una giovane artista che gli chiedeva consiglio sull'Arte di fare Arte, aveva risposto: 'Per fare l'artista ci vuole grande amore, grande forza di volontà, grande coraggio e sincerità. L'Arte insegna il coraggio di osare.' L'Associazione Renzo Bergamo per l'Arte e per la Scienza nasce nel 2009, due anni dopo una prima mostra di opere dell'artista a Palazzo Doria, nell'ambito del Festival della Scienza di Genova, con l'intento di portare a conoscenza del pubblico il suo lavoro e percorso pittorico, produrre una serie di mostre a lui dedicate e sperimentare con altri artisti differenti linguaggi, nuove tecniche e modalità di espressione artistica e scientifica. Orari da martedì a domenica 9.00 - 17.30 | ultimo ingresso ore 17.00 | chiuso lunedì INGRESSO GRATUITO Visite guidate: a ingresso gratuito, con cadenza settimanale, prenotazione obbligatoria m. 329 8318637 o via mail prenotazioni@mostrarenzobergamo.it Informazioni al pubblico Associazione Renzo Bergamo | T. 02 89690787 | www.mostrarenzobergamo.it | info@mostrarenzobergamo.it www.milanocastello.it Location: Piazza Castello Milano tipo di evento: rowid: 23801 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Castello Sforzesco email gestore : sponsor: 1 Ufficio stampa: lat: 45.4718675 long: 9.1804607 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/10/2012 11:11:56 Subject: Restauro Chiesa Santa Maria della carità- Brescia startDate: 11/22/12 endDate: 12/31/12 Description: Il restauro Forse più conosciuta come chiesa del Buon Pastore, poiché annessa all'omonimo monastero oggi occupato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, la Chiesa di Santa Maria della Carità risale al XVII secolo (1640), epoca in cui prese il posto dell'esistente edificio sacro votato a Santa Maria Maddalena, secondo il progetto dell'architetto Agostino Avanzo. Situata all'incrocio tra via Gabriele Rosa e via Musei, sul percorso turistico culturale che, seguendo il Decumanus Maximus, va da Santa Giulia al cuore della città, l'antico edificio ha una inconsueta pianta ottagonale sovrastata da un catino con lanterna, anch'essa a base ottagonale, innalzato su di un basso tamburo con contrafforti. La facciata, frutto di rimaneggiamenti operati nella prima metà del Settecento, è espressione di un disegno affine a modelli neoclassici e si compone di due ordini di lesene singole e binate: uno alto, caratterizzato da volute di raccordo, e uno basso dal quale emerge il portale in pietra di Botticino. Ai lati di quest'ultimo si impostano due colonne in granito bianco della Troade, in origine parte del lato meridionale del Foro successivamente reimpiegate nella cattedrale di San Pietro de Dom. Sulla sua sommità è posta la Madonna di Loreto, opera in marmo bianco cristallino a grana grossa di Carlo Carra facente parte dell'apparato scultoreo che arricchisce la facciata. Due angeli laterali in pietra di Botticino di Alessandro Callegari e Antonio Ferretti, due lanterne e un acroterio con croce in ferro completano rispettivamente il primo ordine di lesene e il timpano di coronamento. Internamente lo spazio si connota per la presenza dell'altare maggiore rivestito in marmi policromi, realizzato su disegno dei Corbarelli, a partire dal 1685, con l'obiettivo di custodire una cappella realizzata a somiglianza della Santa Casa di Nazareth del Santuario di Loreto. Negli sfondati laterali due ancone in legno intagliato dalla foggia barocca fanno da cornice a due tele di pittori bresciani del Seicento: Antonio Gandino (Maddalena nel deserto con gli angeli) e Francesco Paglia (San Sebastiano, Sant'Antonio Abate e San Rocco). Alle pareti Giuseppe Orsoni ha affrescato architetture e prospettive di largo respiro e nei vani degli altari laterali Giacomo Boni ha dipinto figure di vescovi, mentre il raffinato pavimento ad intarsio in brecce policrome è opera degli abili scalpellini rezzatesi. Oggi la riscoperta dei molteplici contributi artistici si accompagna al rinnovato interesse per la costruzione del patrimonio sociale e civile, secondo una prassi di cui la storia della Chiesa è da sempre testimone. Gli impulsi legati all'edificazione del tempio e alla sua manutenzione nascono, infatti, in seno ai temi della solidarietà e della generosità: perché sorse accanto agli edifici che ospitavano il Conservatorio delle Convertite della carità, aperto, su iniziativa della contessa Laura Gambara Secco d'Aragona, per dare accoglienza e conforto alle donne bresciane vittime degli abusi delle soldatesche del Sacco di Brescia (1512) e alle prostitute. E perché i bresciani sostennero sia l'edificazione sia i primi lavori di restauro, dal primo Settecento in avanti. Sono le stesse fonti documentali a testimoniare che quando si dovette mettere mano alla Chiesa, i bresciani contribuirono ogni volta in modo concreto. È proprio in continuità con questi gesti esemplari di solidarietà e generosità che la Fondazione Cab ha deciso di intraprendere un percorso di recupero dell'edificio sacro, coinvolgendo nell'impresa ' attraverso l'Associazione Amici della Chiesa di Santa Maria della Carità ' tutti i bresciani che a titolo personale hanno sostenuto l'operazione. La neonata onlus, infatti, affianca la Fondazione in questo progetto che, ancora una volta, è occasione d'incontro tra privato e pubblico (la Parrocchia della Cattedrale, proprietaria dell'edificio), ma che intende anche coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, conformemente alla storia della Chiesa. Ne è conseguita la stesura del progetto di restauro conservativo a firma dello studio Tortelli Frassoni che, sulla scorta della felice esperienza e degli incoraggianti risultati ottenuti a Santa Giulia, è chiamato a svolgere il ruolo di coordinamento complessivo e unificazione delle diverse istanze disciplinari e competenze professionali sotto un'unica regia. I paradigmi fondamentali dell'intervento, i riferimenti scientifici e le scelte culturali sono ispirati, in primo luogo, dalla disciplina conservativa e commisurati alle ragioni di una migliore presentazione dell'edificio e dell'aggiornamento del suo programma, nobilitato dalla funzione religiosa e al tempo stesso comunitaria; Il progetto è stato preceduto dall'indagine storica e dalle analisi dell'attuale situazione di degrado fisico e materico, indispensabili per definire gli indirizzi metodologici più corretti e compiere scelte operative rispettose del valore testimoniale del bene. In questo processo grande rilevanza hanno avuto anche altri temi essenziali come il consolidamento strutturale e l'adeguamento impiantistico, e questioni più squisitamente estetiche come la rimozione di elementi e aggiunte considerati impropri e la reintegrazione delle lacune. Sul piano operativo, l'intervento, si è sviluppato a partire dal risanamento delle coperture con la sostituzione dell'orditura lignea ormai fatiscente con nuovo legname anche di tipo lamellare; a seguire un consolidamento statico del tamburo della cupola composta da otto vele tra di loro distaccate a causa di cedimenti strutturali delle fondazioni, attraverso l'inserimento di tiranti costituiti da barre di acciaio inserite all'interno dello spessore delle murature, previa realizzazione di perforazione mediante apposita carotatrice. La messa in sicurezza dell'edificio si è conclusa con l'utilizzo di fibre di carbonio incollate con resine speciali sulla giunzione degli spicchi della cupola ad aumentare il consolidamento strutturale della stessa. Particolare attenzione al recupero delle partizioni più articolate dal punto di vista artistico, come la facciata e il suo complesso scultoreo con il recupero dell'originario trattamento a marmorino bianco ad imitazione della pietra di Botticino; e gli apparati decorativi pittorici e plastici dell'interno. Gli altari lignei laterali hanno ritrovato l'originario splendore della lamina in foglia d'oro che li riveste mentre un attento restauro è stato dedicato ai marmi dell'altare maggiore coperti da depositi di polveri accumulate negli anni ed al consolidamento dei tasselli di marmo policromo. Santa Maria della Carità è una chiesa particolare per diverse ragioni: nasce nella prima metà del 1500 a seguito del sacco di Brescia e viene poi rifatta un secolo dopo come oggi si presenta. All'interno della chiesa, le pareti sono totalmente affrescate e il pavimento è un fine intarsio di marmi policromi. Dietro l'altare maggiore, autentica macchina scenica anch'esso rivestito di statue e marmi preziosi, si trova la riproduzione fedele della santa casa della Madonna di Loreto, come dire una piccola chiesa di devozione particolare all'interno della chiesa più grande. Sopra l'altar maggiore, in grande evidenza, è posto un affresco antecedente di almeno due secoli che rappresenta la vergine che allatta il bambino. Le cronache dicono che il trasferimento di questo affresco avvenne con una processione solenne a cui partecipò una moltitudine di cittadini, tutte le campane delle chiese della città suonarono a festa e spararono a salve i cannoni del castello. Si racconta che durante il tragitto avvennero molti fatti miracolosi, puntualmente riportati con il nome e cognome del miracolato e la grazia ricevuta. Narrano sempre le cronache che, a seguito di questi fatti, per molti decenni le pareti interne della chiesa risultano coperte di ex voto. Ma i miracoli attribuiti alla Madonna della Carità, detta Madonna dell'Albera dal suo originale luogo di provenienza, o anche Madonna del latte, continuarono nei secoli, facendo di questo santuario meta incessante di fedeli e pellegrini. Le suore del monastero, di cui la chiesa è stata parte integrante fino a pochi anni or sono, da sempre sono state fedeli custodi di queste Icone Mariane (quella di Loreto e quella della Carità) dando ospitalità ai più diseredati e in particolare alle donne in difficoltà. Due grandi colonne, recupero dell'età romana, evidenziano il portale su cui è posta la statua della Madonna di Loreto scolpita ( che emozione!) nel marmo di Efeso, località dell'Asia minore dove ha vissuto la Madonna. Ancora da segnalare, all'interno della chiesa, due grandi altari in legno dorato recupero della precedente chiesa e poi una sagrestia con quadri, mobili e affreschi del 1600, una cappella dove andrà collocato il Politico del maestro Paroto-1447. Oggi questo tempio, completamente ristrutturato, si presenta come un gioiello unico nel suo genere capace di stupire, sia i fedeli che lo accostano per la preghiera, che i turisti che lo osservano quale opera d'arte. Storia e tradizione Santa Maria della Carità è una Chiesa particolare per diverse ragioni: nasce nella prima metà del 1500 a seguito del sacco di Brescia e viene poi rifatta un secolo dopo come oggi si presenta. All'interno della Chiesa le pareti sono totalmente affrescate e il pavimento è un fine intarsio di marmi policromi. Dietro l'altare maggiore, autentica macchina scenica anch'esso rivestito di statue e marmi preziosi, si trova la riproduzione fedele della Santa Casa della Madonna di Loreto, come dire una piccola Chiesa di devozione particolare all'interno della Chiesa più grande. Sopra l'altare maggiore, in grande evidenza, è posto un affresco antecedente di almeno due secoli che rappresenta la vergine che allatta il bambino. Le cronache dicono che il trasferimento di questo affresco avvenne con una processione solenne a cui partecipò una moltitudine di cittadini, tutte le campane delle Chiese della città suonarono a festa e spararono a salve i cannoni del castello. Si racconta che durante il tragitto avvennero molti fatti miracolosi, puntualmente riportati con il nome e cognome del miracolato e la grazia ricevuta. Narrano sempre le cronache che, a seguito di questi fatti, per molti decenni le pareti interne della chiesa risultano coperte di ex voto. Ma i miracoli attribuiti alla Madonna della Carità, detta Madonna dell'Albera dal suo originale luogo di provenienza, o anche Madonna del latte, continuarono nei secoli, facendo di questo santuario meta incessante di fedeli e pellegrini. Le suore del monastero, di cui la Chiesa è stata parte integrante fino a pochi anni or sono, da sempre sono state fedeli custodi di queste Icone Mariane (quella di Loreto e quella della Carità) dando ospitalità ai più diseredati e in particolare alle donne in difficoltà. Due grandi colonne, recupero dell'età romana, evidenziano il portale su cui è posta la statua della Madonna di Loreto scolpita nel marmo di Efeso, località dell'Asia minore dove ha vissuto la Madonna. Ancora da segnalare, all'interno della Chiesa, due grandi altari in legno dorato recupero della precedente chiesa e poi una sagrestia con quadri, mobili e affreschi del 1600, una cappella dove andrà collocato il Politico del maestro Paroto-1447. Oggi questo tempio, completamente ristrutturato, si presenta come un gioiello unico nel suo genere capace di stupire, sia i fedeli che lo accostano per la preghiera, che i turisti che lo osservano quale opera d'arte. Location: Via dei Musei 81 Brescia tipo di evento: rowid: 11407 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.5393259 long: 10.2283111 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/3/2013 3:40:32 Subject: Rinascita Collettiva:labirinti di legno startDate: 1/17/13 endDate: 1/20/13 Description: Le opere esposte presso il Castello di Abbiategrasso hanno in comune la ricerca di una sinergia e un confronto fra tradizione e contemporaneità nella scultura del legno: lo stesso nobile materiale utilizzato da secoli, il legno appunto, viene interpretato in chiave contemporanea e innovativa grazie a una ricerca formale che apporta nuova linfa alle tecniche tradizionali di lavorazione. Il legno è un materiale vivo con una sua storia cui gli artisti attingono per dare vita alle loro opere: la passione condivisa per il legno e la natura è il filo conduttore che lega le opere esposte, pur provenienti da esperienze e diverse.Le lampade scultoree di Ganesh e Daniele Martinez nascono da tronchi e tavole lavorati a mano in cui la luce valorizza le caratteristiche del legno (Ganesh) o l'intervento umano (Martinez), creando un contrasto tra luce e ombra, tra pieni e vuoti.Alex Sala, con la sua installazione 'La dittatura della volgarità sta fallendo', indaga il tema dello scorrere del tempo e della memoria, con un messaggio poetico e di ricerca formale che trasmette all'osservatore pace e consapevolezza.Le opere di Dario Brivio sono ispirate dalla sua attività di arte terapeuta: i disegni dei bambini vengono rielaborati in forme tridimensionali .Roberta Mariani ricerca nel corpo umano e le sue varie posture le 'Torsioni emotive'.Infine, Jan Corona, friulano, e Marco Martalar, trevigiano, espongono opere che si rifanno alla scultura lignea tradizionale rileggendola e reinterpretandola in chiave contemporanea. Location: Castello Visconteo piazza Castello Abbiategrasso (MI) tipo di evento: rowid: 21402 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.3988446 long: 8.9189591 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/21/2012 14:27:14 Subject: Rino Valido. La ricerca dell'equilibrio startDate: 12/6/12 endDate: 2/1/13 Description: Rino Valido. La ricerca dell'equilibrio - dal 6 dicembre 2012 al 1 febbraio 2013 - Galleria Poleschi Arte GALLERIA POLESCHI ARTE Milano, Foro Buonaparte 68 RINO VALIDO. LA RICERCA DELL'EQUILIBRIO a cura Luciano Caprile 6 dicembre 2012 ' 1 febbraio 2013 Inaugurazione mercoledì 5 dicembre, ore 18 Rino Valido, La vela bleu, 2006 Rino Valido. La ricerca dell'equilibrio è la personale a cura di Luciano Caprile, ospitata dal 6 dicembre 2012 al 1 febbraio 2013 presso la Galleria Poleschi Arte di Milano. La rassegna mette in risalto la creatività consolidata di Rino Valido come artista e designer, attraverso circa quaranta opere che comprendono quadri, oggetti di design e alcuni inediti creati appositamente per l'evento. All'ingresso della galleria verrà esposta un'installazione - scultura a soffitto - di forte impatto composta da elementi in legno decorato uniti fra loro, che sospesi nel vuoto esprimono perfettamente il tema della mostra: la ricerca dell'equilibrio. Lo stesso concetto viene trasmesso in quadri come Bozzetto del 2008, La vela Bleu del 2006 e La piscina del 2008, dove campiture cromatiche uniformi si bilanciano fra geometrie dalle forme diverse. Nelle opere esposte, caratterizzanti l'attuale linea espressiva di Rino Valido, si definisce un percorso artistico, rappresentato e sintetizzato da due elementi: la forma e il colore. L'apoteosi di questo linguaggio è raggiunta da ciò che l'artista stesso definisce sintesi, ovvero la sovrapposizione di materiali che perdono la loro peculiarità di strumento e si trasformano in elementi cromatici, che vengono amalgamati al colore spesso nella formula tono su tono. L'artista utilizza spesso tessuti, provenienti da India, Cina, la cui colorazione raggiunge pigmentazioni intense e nello stesso tempo armoniche all'interno delle composizioni. Un approccio più gestuale e legato alla consapevolezza del passato, di un tempo ritrovato tra forma e colore si percepisce in Prati del 2010, La via del mare e In fondo la lavanda del 2012, dai colori più sfumati e appartenenti ad un nuovo ciclo di opere recenti. A tale proposito Rino Valido afferma mentre lavoro cresce preponderante in me la necessità di esprimermi tramite l'equilibrio delle forme e dei colori in un dialogo che mi porta a ritrovare una dimensione del tempo ben definita e molto personale'. Le opere così realizzate traducono visioni reali, paesaggi dell'anima che si esprimono in oggetti dalla forma astratta e hanno come obiettivo, quello di scaturire nell'osservatore l'emozione dell'approfondimento. Parte integrante della ricerca artistica di Rino Valido si manifesta nell'ambito del design, che si avvicina alle composizioni pittoriche. In occasione dell'evento ha creato il letto, un inedito in cui i valori cromatici in legno colorato su fondo nero risaltano e ben si bilanciano con la struttura semplice e lineare, creando dinamicità e vitalità. Il forte equilibrio formale che traspare è dettato da un profondo studio, da una tecnica meticolosa, dalla razionalità e dall'ordine, che sono per Valido elementi costitutivi importanti delle sue opere: la perfetta integrazione di tutti i fattori permette la realizzazione definitiva del lavoro. Lo si vede in mostra nei bozzetti dei due totem Piramidi del 2005 realizzato per il centenario della Elsag e L'aggregazione aziendale del 2006 per Elsag Datamat, esempi recenti dei numerosi lavori realizzati in ambito industriale per aziende private e pubbliche quali: Finsider, Stet, Ansaldo, Banca Carige, VM motori e Oto Melara. Armonia ed equilibrio s'intrecciano, come avviene nelle opere pittoriche, al colore e alla forma, elementi sempre imprescindibili e da considerarsi in Valido anche il trait d'union fra arte e design. Riguardo la creatività artistica e di designer di Rino Valido, Luciano Caprile scrive: Rino Valido sembra aver raggiunto il suo scopo che non equivale al compromesso tra due atteggiamenti comportamentali ma alla felice confluenza di due esigenze che si incontrano nel magico punto della comune esaltazione. Accompagna la mostra un catalogo con testo di Luciano Caprile. Biografia breve Rino Valido nasce a Varazze nel 1947. Già da piccolo sviluppa una particolare inclinazione per tutte le attività manuali. Frequenta a Genova la scuola grafica professionale e segue i corsi serali all'Accademia Ligustica di Belle Arti. Lavora per diversi laboratori fotolitografici genovesi, dove l'abilità del disegno e la sensibilità del colore sono elementi importanti che lo condurranno a intraprendere l'attività del cromista. Negli anni 70 realizza le prime mostre personali e collettive. In questo periodo i viaggi nel sud della Francia lo portano ad elaborare un modus operandi che definisce sintesi. Dagli anni 80 si dedica interamente all'arte e al design. Realizza inoltre progetti nell'ambito industriale fra cui si ricorda: progetto Stand Finanziaria Finsider 1978; progetto per la Finanziaria Stet Roma 1981; progetto Stand Ansaldo Holding 1996; progetto Banca Carige 1996; progetto VM motori 1998; progetto Oto Melara 2003 e fra i più recenti, il totem Piramidi 2005 realizzato per il centenario della Elsag e L'aggregazione aziendale 2006 per Elsag Datamat. Le principali tappe della sua carriera artistica sono esaustivamente trattate nei cataloghi: Le opere e le loro strutture interne di Dino Carlesi del 2000, Essenze naturali a cura di Luciano Caramel del 2005, La seduzione è il colore a cura di Luciano Caprile del 2007, L'architecte de la couleur a cura di Gérard Xuriguera del 2009, libro di 300 pagine che racconta 40 anni di vita dedicata all'arte. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. INFORMAZIONI MOSTRA Titolo: Rino Valido. La ricerca dell'equilibrio A cura di: Luciano Caprile Sede: Galleria Poleschi Arte Via Foro Buonaparte 68, 20121 Milano Date: 6 dicembre 2012 ' 1 febbraio 2013 Inaugurazione: mercoledì 5 dicembre, ore 18 Orario: lunedì dalle 16 alle 19 martedì ' venerdì dalle 10 alle 13,30 e dalle 15 alle 19.30 Ingresso: libero Catalogo: con testo di Luciano Caprile Informazioni: Galleria Poleschi Arte Tel +39 02 86997153 info@poleschiarte.com ' www.poleschiarte.com Ufficio Stampa Irma Bianchi Comunicazione Tel +39 02 89404694 r.a. info@irmabianchi.it Testi e immagini: www.irmabianchi.it Irma Bianchi Comunicazione Via Arena, 16/1 - 20123 Milano www.irmabianchi.it - info@irmabianchi.it Sto utilizzando la versione gratuita di SPAMfighter! 28829 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo. Ottimizzate il vostro PC lento. Scansione gratuita! Sto utilizzando la versione gratuita di SPAMfighter! 28979 messaggi contenenti spam sono stati bloccati con successo. Ottimizzate il vostro PC lento. Scansione gratuita! 2 allegati ' Scarica tutti gli allegati 12MV23 Valido La vela bleu 2006 olio e terre su tela cm 100x150.jpg 12MV23 Valido La vela bleu 2006 olio e terre su tela cm 100x150.jpg 583K Visualizza Condividi Scarica Cs_Rino_Valido.doc Cs_Rino_Valido.doc 100K Visualizza Scarica Fai clic qui per rispondere o inoltrare il messaggio Perché questo annuncio'Annunci ' Restauro ceramiche Maioliche e porcellane, antiche e moderne. a Milano, lavori accurati www.nadiafolli.com 10% Stai utilizzando 1 GB dei tuoi 10,1 GB ©2012 Google - Termini e condizioni d'uso - Norme sulla privacy - Norme del programma Powered by Google Ultima attività dell'account: 3,5 ore fa Dettagli Location: Foro Buonaparte 68 Milano tipo di evento: rowid: 99 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4684859 long: 9.1825364 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/19/2012 11:33:44 Subject: RINO VALIDO. LA RICERCA DELL'EQUILIBRIO startDate: 12/5/12 endDate: 2/1/13 Description: RINO VALIDO. LA RICERCA DELL'EQUILIBRIO 12/05/2012 02/01/2013 Description Prosegue la mostra 'Rino Valido. La ricerca dell'equilibrio', la personale a cura di Luciano Caprile, ospitata fino al 1 febbraio 2013 presso la Galleria Poleschi Arte di Milano. La rassegna mette in risalto la creatività consolidata di Rino Valido come artista e designer, attraverso circa quaranta opere che comprendono quadri, oggetti di design e alcuni inediti creati appositamente per l'evento. All'ingresso della galleria verrà esposta un'installazione - scultura a soffitto - di forte impatto composta da elementi in legno decorato uniti fra loro, che sospesi nel vuoto esprimono perfettamente il tema della mostra: 'la ricerca dell'equilibrio'. Lo stesso concetto viene trasmesso in quadri come 'Bozzetto' del 2008, 'La vela Bleu' del 2006 e 'La piscina' del 2008, dove campiture cromatiche uniformi si bilanciano fra geometrie dalle forme diverse. Nelle opere esposte, caratterizzanti l'attuale linea espressiva di Rino Valido, si definisce un percorso artistico, rappresentato e sintetizzato da due elementi: la forma e il colore. L'apoteosi di questo linguaggio è raggiunta da ciò che l'artista stesso definisce 'sintesi', ovvero la sovrapposizione di materiali che perdono la loro peculiarità di strumento e si trasformano in elementi cromatici, che vengono amalgamati al colore spesso nella formula tono su tono. L'artista utilizza spesso tessuti, provenienti da India, Cina, la cui colorazione raggiunge pigmentazioni intense e nello stesso tempo armoniche all'interno delle composizioni. Un approccio più gestuale e legato alla consapevolezza del passato, di un tempo ritrovato tra forma e colore si percepisce in 'Prati' del 2010, 'La via del mare' e 'In fondo la lavanda' del 2012, dai colori più sfumati e appartenenti ad un nuovo ciclo di opere recenti. A tale proposito Rino Valido afferma 'mentre lavoro cresce preponderante in me la necessità di esprimermi tramite l'equilibrio delle forme e dei colori in un dialogo che mi porta a ritrovare una dimensione del tempo ben definita e molto personale". Le opere così realizzate traducono visioni reali, paesaggi dell'anima che si esprimono in oggetti dalla forma astratta e hanno come obiettivo, quello di scaturire nell'osservatore l'emozione dell'approfondimento. Parte integrante della ricerca artistica di Rino Valido si manifesta nell'ambito del design, che si avvicina alle composizioni pittoriche. In occasione dell'evento ha creato il letto, un inedito in cui i valori cromatici in legno colorato su fondo nero risaltano e ben si bilanciano con la struttura semplice e lineare, creando dinamicità e vitalità. Il forte equilibrio formale che traspare è dettato da un profondo studio, da una tecnica meticolosa, dalla razionalità e dall'ordine, che sono per Valido elementi costitutivi importanti delle sue opere: la perfetta integrazione di tutti i fattori permette la realizzazione definitiva del lavoro. Lo si vede in mostra nei bozzetti dei due totem 'Piramidi' del 2005 realizzato per il centenario della Elsag e 'L'aggregazione aziendale' del 2006 per Elsag Datamat, esempi recenti dei numerosi lavori realizzati in ambito industriale per aziende private e pubbliche quali: Finsider, Stet, Ansaldo, Banca Carige, VM motori e Oto Melara. Armonia ed equilibrio s'intrecciano, come avviene nelle opere pittoriche, al colore e alla forma, elementi sempre imprescindibili e da considerarsi in Valido anche il trait d'union fra arte e design. Riguardo la creatività artistica e di designer di Rino Valido, Luciano Caprile scrive: 'Rino Valido sembra aver raggiunto il suo scopo che non equivale al compromesso tra due atteggiamenti comportamentali ma alla felice confluenza di due esigenze che si incontrano nel magico punto della comune esaltazione'. Location * Foro Buonaparte 68, Milano Location: Foro Buonaparte 68 Milano tipo di evento: rowid: 16805 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4684859 long: 9.1825364 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 15:35:52 Subject: Sahara. Peter W. Häberlin - Fotografie 1949-1952 startDate: 10/25/12 endDate: 3/10/13 Description: Sahara. Peter W. Häberlin - Fotografie 1949-1952 la vita schiva e misteriosa di un grande fotografo svizzero, morto troppo giovane, raccontata attraverso la sua opera e le tracce dei suoi viaggi nel sahara, deserto, mito e topos dell'anima 'tutte le info>>> VILLA CIANI - PARCO CIANI LUGANO - dal 25 ottobre 2012 al 10 marzo 2013 Location: Villa Ciani Lugano Svizzera tipo di evento: rowid: 20001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 46.0046357 long: 8.9565627 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 4/12/2012 13:17:36 Subject: Serenella Oprandi espone a Paladina startDate: 12/8/12 endDate: 12/23/12 Description: Serenella Oprandi espone una mostra dei propri acquerelli dal titolo 'I colori delle stagioni' presso il Municipio di Paladina ' Ex Sala Consiliare in Piazza Vittorio Veneto 1 a Paladina (BG) La mostra si terrà dall'8 al 23 dicembre 2012 nei seguenti orari: Orari: Lunedì, Giovedì, Sabato e Domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 Inaugurazione sabato 8 dicembre ore 11 Sabato 15 dicembre ore 18 'Aperitivo d'arte' Info e contatti Serenella Oprandi: 3472335458 Serenella@serenella-oprandi.com Ingresso libero. Location: Piazza Vittorio Veneto 1 Paladina (BG) tipo di evento: rowid: 407 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.7276639 long: 9.6051807 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:18:26 Subject: SERODINE e brezza caravaggesca sulla 'Regione dei laghi' startDate: 10/14/12 endDate: 1/13/13 Description: SERODINE e brezza caravaggesca sulla 'Regione dei laghi' Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera Dal 14 ottobre 2012 al 13 gennaio 2013 COMUNICATO STAMPA Giovanni Serodine (Ascona o Roma, 1594/1600 ' Roma, 1630), vanto del Ticino e di Roma nel primo terzo del Seicento, è universalmente noto quale uno dei più rilevanti interpreti della tendenza naturalistica di tutto il secolo. Pittore ignorato dai suoi contemporanei, viene riscoperto e rivalutato dalla critica del Novecento che, cogliendo la straordinaria qualità del suo lavoro, gli assegna finalmente il giusto posto nella costellazione dei più importanti pittori della storia dell'arte in Italia. Wilhelm Suida, lasciandosi ispirare dalla sua breve vita ' morì poco più che trentenne ', lo paragona ad una luminosa meteora improvvisamente apparsa e troppo presto spentasi. Si deve però soprattutto al più grande storico dell'arte italiano del secolo passato, Roberto Longhi, il merito di averlo valorizzato come uno dei massimi rappresentanti del movimento caravaggesco definendolo 'non soltanto il più forte pittore del Canton Ticino, ma uno dei maggiori di tutto il Seicento italiano' e innalzandolo al livello di Rembrandt e Soutine nella memorabile descrizione del San Pietro in carcere, di proprietà della Pinacoteca Züst di Rancate. Ed è proprio quest'ultima a proporre la prima mostra su Serodine del nuovo millennio. Con il titolo SERODINE e brezza caravaggesca sulla 'Regione dei laghi', l'istituzione ticinese, riconosciuta per la qualità e la profondità delle sue imprese espositive, ha messo in programma per il prossimo autunno-inverno (14 ottobre 2012 ' 13 gennaio 2013) un'attenta retrospettiva dell'artista, affiancata da dipinti di suoi compagni di avventura figurativa, così da mostrare al pubblico come il fenomeno che oggi per semplificazione viene definito come 'naturalismo' avesse preso piede nelle terre prealpine più di quanto generalmente sino ad ora sospettato. L'esposizione promossa dalla Pinacoteca Züst è stata coordinata da Mariangela Agliati Ruggia, direttrice del museo, insieme ad Alessandra Brambilla e affidata alla cura di Roberto Contini e di Laura Damiani Cabrini, con la collaborazione di Simona Capelli. Essa vorrebbe cercare di porre nuovamente l'attenzione sul pittore rivedendone in parte la fisionomia critica. A distanza di circa vent'anni dall'ultima monografica, verrà riunito un cospicuo nucleo di opere autografe ' tutte o quasi quelle ticinesi ' e verrà proposto qualche inedito. Serodine nacque ad Ascona a cavallo tra '500 e '600 e sin da bambino seguì il padre a Roma, dove questi esercitava come stuccatore e, in segreto, come cambiavalute, attività che gli procurò un periodo di galera. Da giovane lavorò a fregi perduti per Palazzo Borghese e si andò formando sugli esempi del Merisi, del Borgianni e dei caravaggeschi olandesi, divenendo presto la figura più importante per la continuazione e l'accrescimento della tradizione nata sulle orme di Caravaggio. A 23 anni dipinse alcune pale d'altare di grandiosa qualità e ottenne la commissione per l'affresco dell'abside di Santa Maria della Concezione in Spoleto. Per la Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma eseguì due pale (l'Elemosina di san Lorenzo è ospitata oggi nel Museo dell'Abbazia di Casamari, nel Frusinate), espressione di una personalissima cifra stilistica, che incorpora caratteri da Caravaggio ma anche dal Guercino e dai grandi fiamminghi. Improntate ad un mirabile luminismo, ma realizzate con una pennellata rapida e densa che quasi anticipa l'impressionismo, sono le opere della sua - se così può essere chiamata ' maturità: capolavori sempre più misteriosi, antiretorici, vivaci. La sua pittura si fa materia intrisa di luce, vigorosa e incandescente. Poi, a stroncare una evoluzione tale da far presupporre esiti non meno originali, l'improvviso decesso nel 1630. Accanto alle opere di Serodine provenienti dalla Parrocchiale di Ascona, dai musei ticinesi e da alcune importanti collezioni private, si presenteranno in mostra dipinti di suoi contemporanei, che a lui in parte si avvicinano. Oltre a una rivisitazione di Serodine, comprensiva di grandi tele mai viste in occasioni pubbliche, si tenterà così di stabilire un primo assetto delle presenze romane orientate in senso realistico. Il ventaglio di opere selezionate tra lago d'Orta e lago di Como, toccando Ceresio e Verbano, mostrerà come pitture di impronta naturalistica avessero trovato accoglienza nella 'Regione dei laghi' e per estensione nella zona prealpina tra Gozzano e Como. Per ragioni conservative le opere ritenute più significative non potranno essere portate a Rancate nella loro totalità, mentre il catalogo riccamente illustrato offrirà un primo tentativo di censimento che vivrà ben oltre la mostra. Un assaggio, non più di questo, di quanto visibile al 'viandante' nelle differenti ma contigue aree ticinesi, lombarde e piemontesi. Alcuni artisti saranno in qualche caso ancora in attesa di battesimo (e parliamo anche di eccellenti derivazioni precoci da originali del Caravaggio), altri rispondono, solo per citare degli esempi, ai nomi celeberrimi del Guercino, di Orazio Borgianni, Tanzio da Varallo, Giovanni Baglione, Domenico Fetti, Giuseppe Vermiglio, Matthias Stom, Hendrick ter Brugghen, Pietro Bernardi. Gli studi svolti in occasione della mostra offriranno un quadro in parte inedito dell'ardua 'funzione Serodine' nell'ambito della pittura europea, all'interno dell'entusiasmante quindicennio 1615-30. La rassegna non offre beninteso risposte inequivocabili, quanto un nuovo possibile orientamento interpretativo per l'opera dell'inimitabile asconese, artista all'avanguardia e per questo eroicamente isolato. ___________________________________________________________ Informazioni: Pinacoteca cantonale Giovanni Züst CH-6862 Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera Tel. +41 (0)91 816 47 91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest Orari, prezzi e servizi: Da martedì a venerdì: 09.00-12.00 / 14.00-18.00 Sabato, Domenica e festivi: 10.00-12.00 / 14.00-18.00 Chiuso: il lunedì; 24,25,31/12 e 1/01. Altri festivi aperto. Ingresso: CHF 10.-/'8,70; ridotto (pensionati, studenti, gruppi): CHF 7.-/'6; gratuito per le scuole ticinesi. Visite guidate su prenotazione anche fuori orario; bookshop; audioguide; parcheggi nelle vicinanze. Ufficio stampa per la Svizzera: Pinacoteca Züst ' Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera Tel. +41 (0)91 816.47.91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest per l'Italia: Studio ESSECI ' Sergio Campagnolo ' Padova, Italia Tel. +39 049.663.499; info@studioesseci.net; www.studioesseci.net COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l'ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall'autostrada Milano-Lugano l'uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è all'inizio della piazza della chiesa parrocchiale, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi con la navetta 'CittàBus' linea 3 ' corse ogni mezzora ' o a piedi, in 10 minuti. Mostra realizzata con il contributo di: FONDAZIONE LUCCHINI MILANO BSI MIGROS Percento Culturale GOLDMETAL TRADING SPA Location: Rancate (Mendrisio) Canton Ticino Svizzera tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.8746981 long: 8.9714848 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 15:47:31 Subject: Storie della prima Parma startDate: 1/12/13 endDate: 6/2/13 Description: Storie della prima Parma etruschi, galli, romani: le origini della città alla luce delle nuove scoperte archeologiche. attraverso i materiali provenienti dagli scavi più recenti condotti a parma e nel suo circondario, la mostra illustra il processo di formazione della città, dai villaggi sparsi di età preromana che documentano 'tutte le info>>> PALAZZO DELLA PILOTTA PARMA - dal 12 gennaio al 2 giugno 2013 Location: Piazza della Pilotta 43121 Parma tipo di evento: rowid: 20201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.8044198 long: 10.325897 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/28/2012 21:44:36 Subject: STORIE DELLA PRIMA PARMA startDate: 1/12/13 endDate: 6/2/13 Description: STORIE DELLA PRIMA PARMA Etruschi, Galli, Romani: le origini della città alla luce delle nuove scoperte archeologiche 12 gennaio - 2 giugno 2013 Parma, Museo Archeologico Nazionale - Palazzo della Pilotta - Strada alla Pilotta, 5 Attraverso i materiali provenienti dagli scavi più recenti condotti a Parma e nel suo circondario, la mostra illustra il processo di formazione della città, dai villaggi sparsi di età preromana che documentano i forti legami con il mondo etrusco e gli altri ambiti culturali circostanti, fino alla fondazione della colonia romana, definitivamente collocata là dove la città si è poi sviluppata nel corso dei secoli successivi Orari: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato, domenica e festivi dalle 12,30 alle 19,30 (la biglietteria chiude mezzora prima) Ingresso ' 4,00 (ridotto ' 2,00) Info 0521 233718 La mostra 'Storie della prima Parma. Etruschi, Galli, Romani: le origini della città alla luce delle nuove scoperte archeologiche' offre la possibilità di apprezzare le più recenti scoperte archeologiche sulle origini della città di Parma, grazie all'esposizione dei risultati di una serie di fortunati scavi condotti dalla Soprintendenza negli ultimi dieci anni. Parma è una città dalle molte storie, nata più volte a partire dall'età del Ferro, quando una serie di villaggi sorgevano tutto attorno all'area urbana moderna: a via Saragat, S. Pancrazio, Casalora e Petrignano. L'esposizione illustra gli scavi di abitato e necropoli che evidenziano la natura composita della cultura di Parma arcaica, città di 'frontiera', che ad una componente etrusca aggiunge influenze liguri e celtiche. Tra V e IV secolo a.C. la città si restringe fino quasi a sparire, per tornare poi nel III secolo a.C. ad ospitare un insediamento gallico, che prelude alla fondazione della colonia romana del 183 a.C., sul luogo ancora occupato dalla città moderna. Le ricche testimonianze di questa fase comprendono monete, statuette di metallo e terracotta, vasellame ed altri oggetti, riuniti in una suggestiva esposizione, che permette di entrare nell'atmosfera dell'antica città, attraversando un ponte tra il tempo e lo spazio. La Direzione Generale per le Antichità e la Fondazione CariParma intendono così restituire ai cittadini il patrimonio di notizie storiche scaturite dal lavoro della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, un'attività resa possibile dalla capacità di conciliare le esigenze dell'archeologia moderna con le necessità di scavo derivanti da lavori pubblici e dall'attività edilizia. La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per le Antichità, e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, con il sostegno di Fondazione Cariparma e il contributo del Comune di Parma. L'esposizione è corredata da tre pubblicazioni (Storie della prima Parma. Etruschi, Galli, Romani: le origini della città alla luce delle nuove scoperte archeologiche, catalogo della mostra, Storie della prima Parma, guida breve alla mostra, e Parma etrusca, volume di studi miscellanei) edite dalla casa editrice «L'ERMA» di BRETSCHNEIDER che è anche concessionario unico per la realizzazione dell'esposizione. Il catalogo è stato realizzato con il contributo dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili di Parma. Comitato scientifico: Daniela Locatelli (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna) Luigi Malnati (Direttore Generale per le Antichità) Daniele F. Maras (Sapienza Università di Roma) Main sponsor: Fondazione Cariparma Con il contributo di: Comune di Parma Da un progetto di: «L'Erma» di Bretschneider cartella stampa su http://www.studiobegnini.it/index.php'section=eventi Ufficio Stampa mostra: StudioBegnini ' Roma tel. 06 83902768 info@studiobegnini.it www.studiobegnini.it Il percorso della mostra L'esposizione si articola in quattro sezioni, disposte lungo il normale percorso di visita del Museo Archeologico Nazionale di Parma, a partire dalla stanza che normalmente ospita il ciclo scultoreo giulio-claudio di Veleia. Sala 1 ' Sulle tracce degli Etruschi I pannelli didattici e le vetrine formano una sorta di teatro attorno alla grande carta del territorio di Parma che campeggia al centro della sala; su questa sono indicate le scoperte archeologiche e gli scavi illustrati dall'esposizione, per lo più riferibili a un periodo compreso tra la fine del VII e gli inizi del V secolo a.C. Sul lato destro sono trattati temi generali sulla civiltà etrusca e la sua presenza nella pianura Padana: apparati grafici e immagini proiettate introducono il visitatore al panorama storico e culturale che fa da cornice ai materiali in mostra. Una piccola gradinata coronata dalle silhouette di tetti di capanne immaginate come uno sfondo lontano, consente di assistere seduti alla presentazione delle immagini. Ai lati della gradinata due grandi spazi vetrati ospitano i materiali archeologici che meglio illustrano i legami della Parma arcaica con l'Etruria, nonché le svariate e possibili sfaccettature che tali rapporti potevano assumere, dalla presenza di persone che parlano e scrivono in etrusco (iscrizioni su vasi), agli scambi commerciali (le importazioni di bucchero con stampiglie), all'imitazione di forme e oggetti tipici, che segnalano così la vicinanza culturale dei due ambienti. Sala 2 ' Vivere in un villaggio dell'età del Ferro La seconda sezione affronta i temi della vita quotidiana e del lavoro nei villaggi di Parma arcaica, tramite ricostruzioni grafiche e ambientali disposte ai lati di una rampa che porta alla sala successiva. Su un lato il visitatore è illusoriamente introdotto nello spazio interno di una capanna di VI secolo a.C., ricreata sulla base dei resti rinvenuti in quella scavata in Via Saragat: la riproduzione a terra di quanto messo in luce in scavo, è completata a parete dalla ricostruzione ipotetica del suo interno, mentre alcuni pannelli illustrano le fonti grazie alle quali possiamo immaginare l'aspetto di queste abitazioni e il loro evolversi nel corso del tempo. L'altra metà della sala è invece occupata dalla riproduzione a grandezza naturale di un settore dello scavo in località San Pancrazio dove è stato rinvenuto un grande impianto per la produzione della ceramica, caratterizzato dalla presenza di molte fornaci di cui rimangono le fosse delle camere di cottura con le pareti arrossate dal calore della combustione. Il funzionamento delle strutture antiche e la loro struttura in alzato è illustrato da pannelli disposti lungo le pareti. Due vetrine espongono infine materiali provenienti dai villaggi parmensi di S. Pancrazio, strada Baganzola, via Saragat, Casalora di Ravadese, appositamente scelti per illustrare, oltre alla produzione di vasi e alle sue caratteristiche, i principali aspetti della vita quotidiana, quali abbigliamento, tessitura, conservazione e consumo dei cibi. Sala 3 ' Rituali sacri e funerari Apre la terza sala l'esposizione di uno scheletro di bue, conservato ancora all'interno del proprio pane di terra, asportato in blocco in corso di scavo. Lo scheletro è stato rinvenuto con altri animali all'interno di una fossa in località via Saragat, dove ' ai margini dell'area abitata ' erano anche alcune sepolture. La posizione dell'animale al momento del ritrovamento, con le zampe legate a due a due tra di loro, fa pensare che fosse stato ucciso e intenzionalmente deposto integro, forse come offerta alle divinità dell'oltretomba. Sulla parete soprastante, un video illustra le principali fasi della scoperta, ripulitura, consolidamento e asportazione dello scheletro stesso. Sempre ai margini di una piccola necropoli, in località Pedrignano (area SPIP), è stata rinvenuta una grande quantità di vasellame in bucchero di forme e dimensioni del tutto particolari, che è stato possibile ricostruire parzialmente grazie al paziente lavoro dei restauratori della Soprintendenza. Si tratta di alti sostegni e di vasi di grandi dimensioni probabilmente utilizzati per cerimonie rituali legate al culto dei morti e poi intenzionalmente fratturati e raccolti all'interno di una grande fossa collocata in prossimità delle sepolture. I corredi di due tombe a dolio rivenute in strada Baganzola servono a illustrare un aspetto tipico dei rituali funerari di VI secolo a.C. nella parte più occidentale della pianura emiliana. In questo periodo essa è infatti disseminata di piccole necropoli in cui tombe a inumazione entro fossa si mescolano a sepolture nelle quali le ceneri dei defunti vengono deposte in grossi contenitori (dolî) insieme a oggetti di abbigliamento in bronzo come fibule, ganci di cintura e pendagli. Una di quelle rinvenute più di recente a Casalora di Ravadese ' esposta in modo da riprodurre fedelmente la situazione di scavo, con il dolio ancora sepolto e l'imboccatura appena affiorante dal terreno ' doveva forse appartenere a un guerriero di origine straniera sepolto insieme al suo pugnale, in cui la particolare terminazione del fodero ricorda armi della zona alpina e transalpina nord-orientale. Si riferiscono a necropoli di un periodo leggermente più recente, datate tra la fine del VI e gli inizi del V secolo a.C., le tombe scoperte recentissimamente in località Botteghino: qui si riscontra invece l'uso di coprire le sepolture con grandi calotte di terra, fino a formare i cosiddetti tumuli, presenti sia in molte culture dell'Italia antica, che nel mondo celtico transalpino. Spesso completati da recinti e palizzate, i tumuli funerari racchiudevano le sepolture di più individui membri di uno stesso gruppo familiare, di cui celebravano l'importanza proprio per la loro caratteristica di 'marcare' il paesaggio e di essere visibili anche da lontano. I corredi della necropoli di Botteghino sottolineano inoltre - con la presenza di ornamenti in ambra, corallo e conchiglie - i legami di carattere 'internazionale' che queste famiglie altolocate intrattenevano con il mondo mediterraneo, tramite doni reciproci o scambi commerciali. Conclude la sezione dedicata alla fase preromana di Parma, un gruppo di piccole teche inquadrate da un ricco apparato illustrativo, nelle quali sono esposti vasi, frammenti ceramici e ornamenti in bronzo che per la loro forma o decorazione si avvicinano a quelli prodotti nelle aree culturali limitrofe, come quella veneta e ligure, o quella celtica della cosiddetta cultura di Golasecca. A dimostrare che, sebbene profondamente etruschizzati, i villaggi della Parma arcaica erano collocati in 'territorio di frontiera' esposto a molteplici influenze, nonché alla possibilità di un popolamento misto proveniente dalle regioni circostanti. Sala 4 ' Un nuovo inizio: la romanizzazione L'ultima sala intende illustrare il processo di formazione che porta alla costituzione della colonia romana di Parma nel 183 a.C. e le prime fasi di vita della città fino al triste periodo delle guerre civili, quando essa, schierata con il Senato, venne distrutta dalle soldataglie di Marco Antonio. Il passaggio di quasi due secoli che porta dal popolamento sparso dell'età del Ferro alla costituzione di un villaggio unico e stabile presso un guado del torrente Parma nel III secolo a.C., fino alla fondazione coloniaria, è scandito da un ponte in legno che simbolicamente attraversa, con il corso del fiume, anche quello del tempo. A destra del ponte sono esposti prima i reperti relativi agli strati più antichi della città, attribuibili al villaggio dove convivevano Galli e Liguri ma in cui già giungevano anche importazioni dall'area centro-italica, poi tre grandi falci in ferro rinvenute sovrapposte l'una sull'altra, deposte secondo un probabile rito di fondazione di origine celtica. Il ponte conduce verso il guado del torrente Parma: il corso del fiume è reso grazie a un effetto multimediale proiettato sul pavimento, dove sembrano immerse le due vetrine che espongono i reperti del recentissimo scavo presso piazza Ghiaia. Qui è venuta in luce una grande stipe votiva piena di reperti in metallo (statuette, elementi decorativi e di abbigliamento, placchette iscritte, oggetti simbolici, tutti spesso frammentari) e moltissime monete. Si tratta della testimonianza di un rito di passaggio che consisteva nel sacrificare alla divinità fluviale un obolo per garantirsi la buona sorte: le monete si datano a partire dalla fine del III secolo a.C., quindi all'epoca del villaggio gallico, e arrivano fino alla prima età imperiale. Un altro importante santuario di età repubblicana, datato tra il III e il II secolo a.C., era collocato dall'altra parte della città, in viale Tanara. Dedicato a divinità femminili, probabilmente Cerere e Proserpina, ha restituito statuette in terracotta e, da un pozzo sacro, una palla in legno, reperto rarissimo che rappresenta l'offerta di una fanciulla che passava dalla pubertà all'età adulta. L'ultima vetrina, ricca di numerosi reperti in ottimo stato di conservazione provenienti dallo scavo della Sede della Cassa di Risparmio, documenta la vita della colonia in età repubblicana, con le ceramiche locali, quelle d'importazione e i reperti architettonici provenienti dal Capitolium, il principale tempio della Parma romana. L'esposizione si conclude con la foto dell'epigrafe monumentale di Lucio Mummio, il conquistatore di Corinto del 146 a.C. e forse uno dei protettori della città, il cui originale è esposto nella sala al piano inferiore del Museo, e con la tabella bronzea su cui è incisa la legge che sancisce il raggiungimento della cittadinanza romana da parte degli abitanti della Gallia Cisalpina. Il perché di una mostra Le fonti antiche raccontano che Parma, fondata come colonia romana nel 183 a.C., si sviluppò su un territorio appartenuto prima agli Etruschi e poi ai Galli. Sorta su un sito che alla disponibilità d'acqua e di terreno edificabile sommava una posizione strategica, lungo le antichissime vie commerciali che attraversavano la regione emiliana, Parma è una città nata più volte. Per questo la mostra 'Storie della prima Parma', allestita al Museo Archeologico Nazionale, parla appunto di 'storie', alludendo fin dal titolo ai diversi momenti di sviluppo della città che hanno determinato, nel tempo, vere e proprie soluzioni di continuità e nuovi 'inizi' della sua vicenda storica. Le scoperte archeologiche dell'ultimo decennio, finora inedite, hanno riportato alla ribalta il ruolo di Parma in epoca preromana nell'ambito della regione emiliana occidentale, da sempre 'terra di confine' tra l'Etruria vera e propria e le culture dell'Italia settentrionale (Veneti, Liguri, cultura di Golasecca), nonché punto di passaggio obbligato per le comunicazioni con i Celti d'Oltralpe. Si tratta di una serie di insediamenti stabili e sepolture collocate intorno al centro urbano attuale che testimoniano una continuità di occupazione che parte almeno dal VII secolo a.C. avanzato. Caratterizzati da reperti che evidenziano profondi legami con il mondo etrusco, questi ritrovamenti mostrano al tempo stesso tratti riconducibili a una 'cultura mista' determinata dalla posizione della città e dal suo contatto con le diverse culture circostanti, consentendo di chiarirne meglio il ruolo storico anche nel più vasto ambito regionale. Gli scavi hanno portato alla luce anche testimonianze archeologiche della prima occupazione di Parma in epoca romana, dopo una 'parentesi' gallica durata più di due secoli, di cui solo ora sono state scoperte le prime testimonianze materiali. Si è così constatato come, dopo la parentesi del V e del IV secolo a.C. in cui le scarse testimonianze sembrano attestare la riduzione o la scomparsa dei centri abitati precedenti in corrispondenza della prima presenza celtica nella pianura Padana, nel corso del III secolo il popolamento di Parma abbia conosciuto un rinnovamento in forme strutturate, con una concentrazione di tracce di abitato nel sito della città attuale che preludono all'installazione della colonia nel 183 a.C. Sarà dunque nel contesto di un centro già formato, che in età gallica aveva rivitalizzato il precedente popolamento etrusco di età arcaica, che si installeranno i coloni Romani. Di questa colonia gli scavi degli ultimi decenni hanno rivelato le testimonianze più antiche, sia dal punto di vista della vita civile che delle forme di culto, dove meglio si esprime il confronto tra la cultura italica e latina, e il mondo celtico e ligure. Grazie a un esemplare incontro tra i dati archeologici e le fonti letterarie (che in futuro avrà eco anche nei libri di scuola), viene così pienamente confermato il resoconto dello storico latino Tito Livio, che ricorda come 'a Modena e a Parma furono fondate colonie di cittadini Romani, nel territorio che poco prima era stato dei (Galli) Boi, e prima ancora degli Etruschi'. Obiettivo primario dell'iniziativa, che coinvolge istituzioni pubbliche e private sia locali che a livello nazionale, unite nel comune intento di promuovere e diffondere la conoscenza dell'archeologia in ambito locale ed internazionale, è presentare le nuove scoperte di scavo avvenute in anni recenti nel territorio di Parma, scoperte che contribuiscono a ridisegnare il quadro storico finora noto per le fasi più antiche della città. Per valorizzare nel senso più ampio tali ritrovamenti, si è scelto da un lato un consistente aggiornamento dei dati noti accompagnato da approfondimenti storico-critici attraverso una pubblicazione scientifica destinata agli specialisti, dall'altro una 'restituzione' degli stessi dati alla cittadinanza mediante un'esposizione temporanea rivolta al grande pubblico. Questo nella convinzione che portare fuori dal ristretto ambito accademico conoscenze ' che entrino a far parte del patrimonio di tutti e contribuiscano all'acquisizione di una maggiore identità culturale ' possa dare un maggiore senso all'attività di tutela condotta quotidianamente dalla Soprintendenza, agli oneri economici sostenuti dai tanti imprenditori che si trovano confrontarsi con il problema dei rinvenimenti archeologici, ai piccoli disagi inflitti alla cittadinanza con l'esecuzione degli scavi. Comunicazione istituzionale a cura di Carla Conti (OdG 83183) Rapporti con i Media della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna Via Belle Arti n. 52 - 40126 Bologna (Italy) tel. (+39) 051.223773 - 051.220675 - 051.224402 (interno 138) - fax (+39) 051.227170 website http://www.archeobologna.beniculturali.it/ Location: Strada alla Pilotta 5 Parma tipo di evento: rowid: 18601 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.801485 long: 10.3279036 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/26/2012 13:11:57 Subject: THIS IS PULP startDate: 12/8/12 endDate: 12/9/12 Description: Sabato 8 dicembre 2012 DALLE 23.00 fino a 4.00 THIS IS PULP! L'EVENTO SU FACEBOOK: http://www.facebook.com/events/396881520381324/ GUEST: DEN HARROW https://www.facebook.com/pages/Den-Harrow/103472186360412'fref=ts http://www.youtube.com/watch'v=zaPskhuQWVI http://www.youtube.com/watch'v=6SOMcHa4QcA&feature=related http://www.youtube.com/watch'v=Z0hfQZKOnuE 80's ULTIMATE PARTY: RESIDENTS DJS: LA TRASHERIA (I.T.W.T. crew) + 80's Invaders https://www.facebook.com/latrasheria https://www.facebook.com/itwtcrew https://www.facebook.com/80sinvadersmilan MUSIC: tutto lo scibile 80tiano ____________________________________________________________ OSPITE SPECIALE DI PULP! ---> MONIA SOGNI http://moniasogni.carbonmade.com/ Artista dal tratto espressionista, affascinata dall'universo femminile e in perpetua lotta contro una visione maschilista della donna, vista sempre come oggetto del desiderio e dunque in una funzione passiva. Nelle sue opere rivendica una superiorità della donna sull'uomo e sul potere che esso intende esercitare e condanna gli stereotipi tipicamente maschilisti da cui la donna spesso si lascia soggiogare. I lavori presentati fanno tutti parte della serie Destroying myself, realizzate tramite linoleografia: si tratta di self-portraits riportati su tela attraverso la tecnica del collage e spray su cartone telato o pannello telato. ____________________________________________________________ Prezzo: 10' con drink incluso Riservato soci Tessera ACSI Obbligatoria : http://www.thetheatre.it/tesseramento.html Prevendita sul sito http://www.thetheatre.it/prevendite.html ____________________________________________________________ La serata PULP! è una serata che seppur giovane vanta uno staff e collaborazioni che la portano ad essere la serata più alternativa del sabato sera di Milano. In consolle si alterneranno i Dj's Luca Duke O, Ilaria Violet e Valentina Vanille (from I.T.W.T. Crew), Alessio (from So'80), Franz Samsa con un sound dal synth pop all'80s italiana e straniera passando dal rock al trash e revival. Una serata contenitore in cui si possono trovare tutte le icone del passato e gli highlights di oggi. Siamo qui per fare a pezzi il sabato sera e occultare il suo cadavere. https://www.facebook.com/pulpmilan ____________________________________________________________ THE THEATRE CLUB via Sesia 12 MILANO - Quinto de Stampi COME RAGGIUNGERCI Con i Mezzi: tram linea 15 (fermate: Abbiategrasso MM2, Duomo MM1/MM3). In Auto: Tangenziale Ovest uscita 7 bis Rozzano/Quinto de stampi. Ampio parcheggio gratuito. THE THEATRE Per info: 3393337596 - 3664238331 - 3405209575 Reperibilità: dalle 10.00 alle 19.00 info@thetheatre.it www.thetheatre.it Location: Via Sesia 12 - Rozzano (MI) tipo di evento: rowid: 1201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.3980327 long: 9.1656385 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 18:02:27 Subject: Tibet. Tesori dal tetto del mondo startDate: 10/19/12 endDate: 6/2/13 Description: Tibet. Tesori dal tetto del mondo la città di treviso avrà l'onore di mostrare in anteprima assoluta ed esclusiva -grazie ai proficui ed intensi rapporti intessuti dal curatore con il governo cinese dal 1976 ad oggi -, oggetti sacri, reperti, monili, strumenti musicali, dipinti, documenti che raccontano l'arte, la storia, la religione CASA DEI CARRARESI TREVISO - dal 19 ottobre 2012 al 2 giugno 2013 Location: Via Palestro 33/35 31100 Treviso TV tipo di evento: rowid: 19003 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.6664666 long: 12.2476001 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 18:00:32 Subject: Tiepolo / Piazzetta / Novelli - L'incanto del libro illustrato nel Settecento Veneto startDate: 11/23/12 endDate: 4/7/13 Description: Tiepolo / Piazzetta / Novelli - L'incanto del libro illustrato nel Settecento Veneto a Padova una meravigliosa e inedita galleria cartacea: 115 volumi illustrati del settecento esposti accanto ad altrettanti fogli sciolti e incisioni, dipinti e disegni di grandi maestri. ecco la più completa mostra mai realizzata sul tema. MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI PADOVA - dal 23 novembre 2012 al 7 aprile 2013 Location: Piazza Eremitani 8 35121 Padova tipo di evento: rowid: 21801 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4116659 long: 11.8791282 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 11/22/2012 14:14:27 Subject: Tra natura e desiderio startDate: 12/4/12 endDate: 12/30/12 Description: Tra natura e desiderio, un percorso tra arte, filosofia e scienza con opere di Fiammetta Pancera, all'Acquario Civico di Milano. Location: Acquario Civico Milano viale Gadio 2 Milano tipo di evento: rowid: 801 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4734366 long: 9.1801479 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Fri Nov 30 2012 11:20:11 GMT+0100 (CET) Subject: Ugo Guidi a Pietrasanta startDate: 12/6/12 endDate: 1/6/13 Description: UGO GUIDI A PIETRASANTA In occasione del centenario della nascita dell'artista versiliese Ugo Guidi, sono sorte diverse iniziative legate alla sua attività creativa. Il Comune di Pietrasanta aderisce alle celebrazioni con una mostra personale dello scultore, in cui si vuole sottolineare il suo legame con i laboratori e le fonderie di Pietrasanta, dove ha realizzato opere significative della sua produzione. I figli hanno segnalato infatti che ha svolto il proprio lavoro presso la Fonderia Tommasi, i laboratori del marmo di Sem Ghelardini e Mario Pelletti, e lo studio di ceramica di Frido Graziani. In tale circostanza, presso il Palazzo Panichi di Pietrasanta (6 dicembre 2012 ' 6 gennaio 2013), verranno esposte sculture dell'artista, assieme ad alcuni suoi disegni preparatori, qualche traduzione in opera e documentazioni fotografiche e d'archivio della sua attività a Pietrasanta. La mostra sarà accompagnata da un catalogo comprensivo della mostra e sarà introdotta da una tavola rotonda presso la Sala dell'Annunziata del Centro Culturale 'Luigi Russo'. Titolo: UGO GUIDI A PIETRASANTA in occasione del centenario della nascita Dove: Palazzo Panichi ' via Marzocco 2 ' Pietrasanta Quando: Inaugurazione Giovedì 6 Dicembre 2012 ore 16:30 Sala dell'Annunziata ' Chiostro S. Agostino ' Presentazione Mostra ' Mostra 6 dicembre / 6 gennaio 2013 Orario: 16-19 tutti i giorni. Lunedì chiuso ' Ingresso libero Organizzazione: Comune di Pietrasanta in collaborazione col Comune di Forte dei Marmi, Fondazione Villa Bertelli, Museo Ugo Guidi, Ass. Amici del Museo Ugo Guidi onlus. Cura: Chiara Celli ' Valentina Fogher Sponsor: BCC Versilia, Lunigiana e Garfagnana Info: 0584-795500 www.museodeibozzetti.it - museougoguidi@gmail.com www.ugoguidi.it La casa museo è visitabile su prenotazione al 3483020538 o mail sopra. Location: Via Marzocco 2 - Pietrasanta Lucca Italia tipo di evento: 5 rowid: 40003 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5816677216778504369 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.9574069 long: 10.2322447 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Fri Nov 30 2012 11:22:36 GMT+0100 (CET) Subject: Ugo Guidi - Mostra Antologica startDate: 12/8/12 endDate: 7/14/13 Description: CENT'ANNI DI UGO GUIDI A VILLA BERTELLI MOSTRA ANTOLOGICA Dall'8 dicembre al 14 luglio la mostra antologica: il percorso cronologico e tematico, la vita, il genio di Guidi in 100 sculture. Tutto pronto a Villa Bertelli per i cent'anni di Ugo Guidi. L'estate, con l'anteprima, è stato solo un assaggio di quello che i visitatori potranno ammirare, dall'8 dicembre 2012 al 14 luglio 2013 nelle sale e nei giardini di Villa Bertelli a Forte dei Marmi (Lu). Mostra conclusiva e di punta della programmazione di Forte012, promossa dal Comune di Forte dei Marmi e dalla Fondazione Villa Bertelli con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Bassilichi, la mostra antologia di Ugo Guidi celebra il genio dell'artista versiliese. La mostra si preannuncia essere la più completa ed imponente personale di sempre con oltre 100 opere che il visitatore potrà incontrare in un percorso tematico e cronologico: l'evoluzione di Ugo Guidi da un'iniziale figurazione fino alle interpretazioni più libere degli ultimi anni sarà testimoniata da opere in tufo della Versilia, mentre i temi più cari a Guidi, come gli animali, i cavalli, le teste, lo sport e i totem, saranno evidenziati dal curatore attraverso collegamenti tra i vari decenni. La mostra è curata da Enrico Mattei. Un volume sarà presentato nel corso della mostra con interventi di Antonio Paolucci Direttore dei Musei Vaticani e Cristina Acidini Soprintendente del Polo Artistico Museale di Firenze. Titolo: UGO GUIDI Centenario della nascita 1912 -2012 ' Mostra Antologica Dove: Villa Bertelli ' via Mazzini 200 ' Forte dei Marmi Quando: Inaugurazione Sabato 8 Dicembre 2012 ore 17 ' Mostra 8 dicembre /14 luglio 2013 Orario: Gio-Ven-Sab-Dom: 15.30 -19.30. Chiuso Natale e Capodanno - Ingresso libero Organizzazione: Comune di Forte dei Marmi e Fondazione Villa Bertelli in collaborazione con Museo Ugo Guidi e Amici del Museo Ugo Guidi onlus. Cura: Enrico Mattei Sponsor: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ' Bassilichi Patrocinio: Comune di Forte dei Marmi Assessorato al Turismo e alla Cultura, Comune di Pietrasanta, Comune di Camaiore, Provincia di Lucca, Regione Toscana, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Info: 0584-280292 www.villabertelli.it ' museougoguidi@gmail.com www.ugoguidi.it La casa museo è visitabile su prenotazione al 3483020538 o mail sopra. Location: via Mazzini 200 - Forte dei Marmi tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5816677216778504369 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.9733427 long: 10.1523236 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/7/2013 19:43:34 Subject: Vezio Moriconi al MuG startDate: 1/19/13 endDate: 11/2/13 Description: 'Museo Ugo Guidi' e "Amici del Museo Ugo Guidi - Onlus" presentano la mostra dell'artista Vezio Moriconi A cura di Enrico Dei e Maria Grazia Gherardini Presentazione di Enrico Dei 'La tenacia nella sua ricerca si muove su binari paralleli della linguistica scultoria e pittorica che è dettata dal fatto che non tutto è scontato, ne tanto meno è suggerita da episodi occasionali, ma piuttosto dalla originalità della propria escursione interiore. I riferimenti iconografici, cioè gli studi dei grandi maestri a cui fanno fronte tutti coloro che si avviano alle discipline delle Arti maggiori, sono recepiti da Moriconi sulla base di vera onestà intellettuale. Le forme cercate ed eseguite che affronta in cifra trasgressiva non si allineano alle comparazioni di quelle pseudo-tradizionali; è evidente che non rinnega tutto il retaggio dei suoi studi che sono legati alla congiunzione tra le radici degli eventi plastici italiani del Novecento per poi riconoscersi in alcune realtà dei dettami delle Avanguardie storiche. Moriconi crea sculture in terracotta e in pietra artificiale come il cemento, qualche volta si rivolge a materiali più nobili: il marmo e il bronzo, figure umane scomposte in contrappunti volumetrici opposti, sempre sature della drammaticità dei nostri tempi. Le sue figure in sequenza, ironiche, grottesche, sofferenti, nude dissacrate o esaltate con cravatta o stivali; altre ieratiche di certi 'cardinali' vestite del solo odor di porpora e mostrando crudelmente le proprie nudità, certamente non accattivanti; altre hanno il senso del movimento da caos, solo in apparenza, che le pervade come 'Mischia' e ' Lotta', all'identità simbiotica con l'arte e il mito etrusco (pugile). Poi troviamo l' 'Attesa', tre donne sedute in attesa chi sa di che cosa, tre silfidi decadenti, ed è evidente la contrapposizione con il lavoro della 'Donna distesa', eseguita in terra cotta anticata e cerata. ' Maria Grazia Gherardini Vezio Moriconi - Camaiore (Lucca), 1971 Laureato all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Si forma con approfonditi studi sull'arte della scultura, muovendo i primi passi proprio in questa disciplina. Pittore-scultore con studio-atelier a Camaiore, sua città di origine. Le sue opere si trovano in collezioni private oltre che in Italia in Germania, Austria, Svizzera. Mostre: Calcinaia (Pisa), Torre degli Upezzinghi, collettiva, 2006 Bologna: Casa Cantori, collettiva, gennaio - febbraio 2007 Seravezza: Palazzo Mediceo, collettiva, aprile ' maggio 2010 Quiesa, Massarosa (Lu), "La Brilla"di Quiesa, collettiva, dicembre 2010 - gennaio 2011 Ronchi di Massa, esposizione collettiva al Cafè del Parco, Altrimenti Festival, giugno - settembre 2010 Lido di Camaiore, personale alla Galleria Europa, 2011 La mostra allestita nel 'Museo Ugo Guidi' (MUG) di Forte dei Marmi ' Via M. Civitali 33 a Vittoria Apuana ' e presso il Logos Hotel - Via Mazzini 153 - sarà inaugurata Sabato 19 Gennaio alle ore 16 presso il MUG con la presenza dell'artista 19 Gennaio ' 11 Febbraio 2013 Visite in altri giorni solo su appuntamento al 348-3020538 o museougoguidi@gmail.com Al Logos Hotel tutti i giorni con orario 10-23 Mostra realizzata col contributo di Logos Hotel di Forte dei Marmi e la partecipazione della Banca Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana - Parco delle Apuane - Italia Nostra sez. Massa-Montignoso ' Piccolo Teatro della Versilia ' Fondazione Peccioliper. Con l'adesione del Comune di Forte dei Marmi, dell'Unione Europea, dell'International Council Of Museums, Regione Toscana, Toscana Musei, Edumusei, Provincia di Lucca, Sistema Museale della Provincia di Lucca, APT Versilia, Fondazione R. Del Bianco. Memoria fotografica di Antonio Raffaelli ' Presidente Ass. Versiliese Audiovisivi Didattici A.V.A.D. Partner: Comitato Archivio Artistico Documentario Gierut - Life Beyond Tourism - Acomus International - Galatea Versilia Media Partner: La Parola al Cittadino ' La Parentesi della Scrittura ' Reality Magazine GPS: LAT:43.972477 N - LON:10.154887 E Richieste di Patrocinio del 'Museo Ugo Guidi' vanno indirizzate alla mail: museougoguidi@gmail.com Ufficio Stampa: Ass 'Amici del Museo Ugo Guidi onlus' - Info: 348-3020538 Location: Via Civitali 33 Forte dei Marmi tipo di evento: rowid: 20003 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.9725408 long: 10.1548912 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:02:11 Subject: WASSILY KANDINSKY startDate: 11/13/12 endDate: 2/3/13 Description: WASSILY KANDINSKY PROTAGONISTA DELLA MOSTRA AUTUNNALE DI BLU | Palazzo d'arte e cultura Dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013, circa cinquanta opere del maestro russo, padre dell'astrattismo, provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo e da altri importanti musei russi, consentiranno di percorrere il cruciale ventennio compreso tra il 1901 ed il 1921. Dopo le mostre dedicate a Chagall, a Mirò e a Picasso che hanno portato a Pisa oltre 250.000 visitatori in tre anni, BLU | Palazzo d'arte e cultura apre le sue porte, dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013, all'arte di WASSILY KANDINSKY. La rassegna presenterà un Kandinsky inedito per l'Italia, attraverso cinquanta opere, appartenenti al periodo russo del padre dell'astrattismo, ascrivibile tra il 1901 e il 1921, anno in cui fu costretto ad abbandonare per sempre la Russia Sovietica, che pure aveva sostenuto nei primi anni della rivoluzione, per accettare l'incarico offertogli da Walter Gropius di dividere con Paul Klee l'insegnamento al Bauhaus. I capolavori di Kandinsky, provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo e da altre importanti istituzioni pubbliche russe (come il Primorskaya State Picture Gallery di Vladivostok, il Museum Complex of Tiumen Region di Tiumen, il Vrubel Region Museum of Fine Arts di Omsk, il Surikov Art Museum di Krasnoyarsk, lo State Art Museum di Nizhny Novgorod, lo State Museum of Fine Arts of the Tatarstan Republic, Kazan), oltre che dal Centre Pompidou di Parigi e da collezioni private, ricostruiranno la storia e le origini della sua arte e saranno messi a confronto con i dipinti di altri membri dell'avanguardia tedesca e russa di inizio '900 (Gabriele Munter, Alexej Jawlensky, Marianne Werefkin e Arnold Schonberg) e con manufatti dell'arte popolare russa. Alla fine del XIX secolo, Kandinsky decise di dedicarsi completamente alla pittura. I suoi studi di legge lo avevano portato ad analizzare in particolare i fondamenti del diritto nelle zone di campagna della Russia, presso le lontane popolazioni della Vologda, in Siberia. In modo imprevedibile, da tale viaggio riportò soprattutto l'impressione suscitata in lui dalla ricchezza decorativa delle izbe contadine (le tipiche case rurali costruite con tronchi d'albero) che, con i loro colori accesi, gli diedero, come lui stesso ebbe modo di dire, la sensazione di 'vivere dentro a un quadro'. Le esperienze del giovane Kandinsky si inserivano in una corrente di pensiero sviluppatasi in Russia per tutto l'800, sorta in seguito alle ripercussioni scaturite dopo l'invasione napoleonica e la conseguente distruzione di Mosca. Tale corrente era volta a ricercare nella cultura primitiva e folclorica del mondo contadino, le radici di un'originaria e intatta civiltà russa. Di questo universo favoloso ed esoterico, contrapposto al razionalismo dell'occidente europeo, facevano parte le favole e le canzoni popolari trasmesse oralmente fin dal Medioevo e riprese poi in letteratura da Pushkin e Dostoevskji e in musica da Rimsky Korsakov, prima, e poi dagli altri compositori russi di inizio '900, da Mussorsgky a Skriabin a Stravinsky. Quando Kandinsky si consacrò definitivamente all'arte, porterà con sé quell'esperienza di scienziato e di sperimentatore della multiformità delle diverse arti che lo indurranno a costruire una nuova teoria della pittura, a sperimentarsi in quella ricerca dello 'Spirituale nell'arte' che faranno di lui il massimo teorico del '900 e l'inventore dell'astrazione. Il percorso espositivo a Palazzo Blu sarà aperto da un'affascinante e sorprendente sezione dedicata alle radici visive e concettuali dell'opera del maestro russo con rari oggetti appartenenti alla tradizione dello sciamanesimo raccolti negli stessi anni in cui Kandinsky li appuntava sui suoi taccuini, e da coloratissimi oggetti della tradizione folclorica russa, guiderà il visitatore dai suoi primi dipinti nati in atmosfera simbolista, alle opere del periodo di Murnau (affiancate da selezionati quadri di Gabriele Munter, Alexej Jawlensky, Marianne Werefkin e Arnold Schonberg), fino alle grandi tele dei pochi anni in cui Kandinsky divenne il punto di unione fra le avanguardie occidentali, raccolte intorno a Der Blaue Reiter, e i maggiori protagonisti dell'avanguardia russa - da Michail Larionov alla Goncharova ' per arrivare ai capolavori del periodo finale della sua permanenza in Russia, impegnato nella costruzione di un sistema vasto di musei, ma violentemente avversato dai sostenitori delle avanguardie più radicali, in particolare dai costruttivisti. La mostra è ideata e curata da Eugenia Petrova, direttrice aggiunta del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo in collaborazione con Claudia Beltramo Ceppi, promossa dalla Fondazione Palazzo Blu, col patrocinio del Comune di Pisa, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, organizzata da Giunti Arte mostre e musei, con il coordinamento artistico e segreteria scientifica di Claudia Zevi & Partners. Catalogo GAmm Giunti. Pisa, settembre 2012 WASSILY KANDINSKY. Dalla Russia all'Europa Pisa, Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9) 13 ottobre 2012 ' 3 febbraio 2013 Orari: lunedì ' venerdì, 10-19; sabato e domenica, 10-20. La biglietteria chiude un'ora prima Sito internet: www.mostrakandinsky.it Location: Lungarno Gambacorti 9 Pisa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7158137 long: 10.3993497 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/02/2013 17:49:51 Subject: WASSILY KANDINSKY - Dalla Russia all'Europa startDate: 10/12/10 endDate: 2/3/13 Description: WASSILY KANDINSKY - Dalla Russia all'Europa dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013, circa cinquanta opere del maestro russo, padre dell'astrattismo, provenienti dal museo di stato di san pietroburgo e da altri importanti musei russi, consentiranno di percorrere il cruciale ventennio compreso tra il 1901 ed il 1922 BLU PALAZZO D'ARTE E CULTURA PISA - dal 12 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013 Location: Via Pietro Toselli 29 56125 Pisa tipo di evento: rowid: 20804 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7157556 long: 10.3996196 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:58:16 Subject: WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales. Eventi Partiture Performances startDate: 11/10/12 endDate: 2/10/13 Description: WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales. Eventi Partiture Performances Reggio Emilia, Palazzo Magnani Dal 10 novembre 2012 al 10 febbraio 2013 Comunicato Stampa A Fluxus parteciparono, come raramente accade nella storia dell'arte, diverse donne, artiste provenienti da luoghi e percorsi disparati - Y'ko Ono, Charlotte Moorman, Alison Knowles, Shigeko Kubota, Takako Saito, Mieko (Chieko) Shiomi - oltre a figure che incrociarono Fluxus nel corso di un cammino artistico e teorico individuale, come Kate Millet, femminista ed attivista, Simone Forti e Carolee Schneemann attive al Judson Dance Theater di New York all'inizio degli anni Sessanta. Ed è proprio da questa angolazione, ampliata ad una ricostruzione genealogica dell'intero percorso artistico, che la mostra WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales - promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia dal 10 novembre al 10 febbraio - intende raccontare la storia e la filosofia Fluxus. Due saranno i percorsi tematici di lettura proposti dall'esposizione: da un lato l'aspetto (proto)concettuale del fenomeno sperimentale, già implicito nel termine 'Concept Art' coniato da Henry Flynt che prese corpo nei concerti di Musica Antiqua et Nova (s)coordinati da George Maciunas nella AG Gallery (New York, 1961); dall'altro, la selezione di opere di artiste che indaga(ro)no, parallelamente all'implicita critica al sistema dell'arte, nuovi concetti di identità considerando il ruolo e pertanto l'immagine femminile come prodotti dalla realtà sociale e culturale ' identità non più solo scritte, ma anche scriventi, in senso linguistico e performativo. Tra le molte mostre che in Europa ma anche in Asia e in America del Nord sono dedicate a Fluxus nel cinquantesimo della sua nascita ufficiale (al festival di Wiesbaden nel 1962) e in occasione del centenario della nascita di John Cage (Los Angeles 1912 ' New York 1992), questa di Reggio Emilia riveste quindi un carattere di autonomia e novità. 'È una mostra che proprio qui ha la sua ragione d'essere', chiarisce la Presidente della Fondazione Palazzo Magnani Avde Iris Giglioli. 'In questo territorio, infatti, tra Reggio Emilia e Cavriago, ebbe vita per un ventennio uno dei poli del gruppo, intorno all'attività editoriale e di organizzazione di eventi Pari&Dispari di Rosanna Chiessi. Qui arrivano tutti i grandi protagonisti europei di Fluxus, proponendo, all'insegna di Tutto è arte, azioni dirompenti che restano ancora ben vive nei racconti di paese. E, per sottolineare il taglio critico scelto dalla mostra di Palazzo Magnani, non a caso a guidare a Cavriago questa colonia di artisti e intellettuali è stata una donna Rosanna Chiessi'. Caratterizzate da un atteggiamento anti-artistico e di rivolta, non è un caso che le serate Fluxus a New York, in Giappone ed in Europa vedano protagonisti una serie di eventi definiti neodadaisti: concerti collettivi e performance brevi quanto semplici, dissacranti quanto divertenti. Già il fatto che nei decenni successivi al 1961-2 si sarebbe spesso discusso intorno alla fatidica domanda su chi o cosa sia (stato) Fluxus, letto a posteriori, è alquanto sintomatico dell'anti-poetica fluxista. Profondamente guidato da principi antielitari, volti ad instaurare una relazione con la realtà sociale e quotidiana, Fluxus si oppose così fortemente ai fenomeni di mercificazione dell'arte nella società capitalista del dopoguerra da arrivare a ribaltarne completamente la definizione stessa: attraverso la presentazione di azioni, materiali ed eventi normalmente considerati comuni, banali, di routine quotidiana; ma anche attraverso una concezione aperta e collettiva sia della produzione che della distribuzione artistica, in opposizione alla concezione dell'atto creativo quale prodotto di un genio individuale (e virile). Negli anni Settanta anche Reggio Emilia, come già ricordato, è stata teatro di questa esperienza così importante per quel cambio paradigmatico ed interdisciplinare dei linguaggi e delle forme creative, in particolare attraverso l'apporto di Rosanna Chiessi. Nella mostra WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales di Palazzo Magnani verranno presentate, oltre ad opere scelte di singole artiste, documentazioni di eventi e spartiti (Event Scores), riprese video, fotografie, dischi, oggetti, documenti cartacei, Fluxus Yearboxes e altri avvincenti materiali relativi alle serate Fluxus. Le opere scelte provengono dalle più importanti collezioni italiane e intendono ripercorrere quell'incredibile momento d'interdisciplinarietà come indisciplinarietà programmatica, che Dick Higgins chiamò Intermedia, e che scrisse parte della storia dell'arte contemporanea, anche a Reggio Emilia. Si tratterà, infine, di una genealogia aperta allo sconfinamento nella realtà dei visitatori e visitatrici, invitati a partecipare attivamente alla visita, come nella filosofia di Fluxus. Tra gli autori delle oltre 200 opere in mostra: George Maciunas, George Brecht, Nam June Paik, Alison Knowles, Charlotte Moorman, Takako Saito, Mieko Shiomi, Yoko Ono, Joe Jones, John Cage, Ben Vautier, La Monte Young, Jackson Mac Low, Robert Filliou, Ben Patterson, Dick Higgins, Robert Watts, Carolee Schneemann, Shigeko Kubota, Simone Forti, Anna Halprin, Philip Corner, Giuseppe Chiari, Henry Flynt, Ay-O, Eric Andersen, Geoffrey Hendricks, Milan Kní'ák, Al Hansen, Alice Hutchins e altri ancora. La mostra è frutto di un progetto prodotto e promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con Archivio Bonotto e Archivio Pari&Dispari di Reggio Emilia, con la partecipazione della Provincia di Reggio Emilia, Fondazione Pietro Manodori, Camera di Commercio di Reggio Emilia e con il contributo di CCPL, Landi Renzo spa, Check-up Service, Unicredit Banca, Oscar Galleria Cavour, Marco Mazzali design. La mostra è realizzata dal Comitato scientifico e organizzativo coordinato da Elena Zanichelli e composto da Luigi Bonotto, Federica Boragina, Silvia Cavalchi, Rosanna Chiessi, Federica Franceschini, Gianni-Emilio Simonetti. Ufficio Stampa nazionale Studio ESSECI, Sergio Campagnolo Tel. 049.663499 info@studioesseci.net Ufficio Stampa Fondazione Palazzo Magnani Federica Franceschini Tel. 0522.444408 f.franceschini@palazzomagnani.it www.palazzomagnani.it SCHEDA DELLA MOSTRA WOMEN IN FLUXUS & Other Experimental Tales Eventi Partiture Performance 1962-2012 10 Novembre 2012 - 10 Febbraio 2013 Palazzo Magnani Reggio Emilia Orari: dal martedì al venerdì 10.00 -13.00 / 15.30 - 19.00 Sabato, Domenica e Festivi 10.00 - 19.00 Chiuso lunedì Ingressi: Intero 9 '; Ridotto 7 '; Studenti 4 ' Visite Guidate - per gruppi fino a 20 persone: 60,00 euro + ingresso ridotto - per gruppi fino massimo 40 persone: 3,00 a persona + ingresso ridotto - per classi di studenti: 1,00 euro + ingresso studenti - visita guidata in lingua: 100 euro + ingresso ridotto Visite guidate in programma: ogni sabato e domenica ore 16.00 (3,00 euro + ingresso ridotto - necessaria la prenotazione) Visite riservate ed eventi in mostra: Per Associazioni, gruppi ed aziende è possibile prenotare visite riservate alla mostra Per informazioni e prenotazioni: Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 29 Biglietteria Tel. 0522 454437 - 444446, Email. info@palazzomagnani.it Direzione e Organizzazione: Fondazione Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 29/31 Tel. 0522 444446 - 408 ' 415, Email. info@palazzomagnani.it Location: Corso Giuseppe Garibaldi 29 42100 Reggio Emilia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.6970855 long: 10.6272721 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 12/17/2012 19:44:35 Subject: ART IN COLOR 2' startDate: 12/22/12 endDate: 1/12/13 Description: 'ART IN COLOR 2' 'ART IN COLOR 2' GLOBALART Diretta dalla dama ccc dott.ssa Rosa Didonna Art director Globalart Dal 22 Dicembre 2012 al 12 Gennaio 2013 Luogo:HOTEL ORIENTE c.so Luigi Serio 7' 80069 Vico Equense ( NA) INTERVENTO CRITICO DEL PROFESSORE CARLO ROBERTO SCIASCIA ARTISTI :Angelo Galatola-Antonio Cirillo-Aniello Saravo-Antonio Ianuario-Aurora Cirillo-Ansgar Dressler Anna Scopetta-Bartus Bartolomes-Carla Arouesty Muñiz- Caterina Dell'Edera-Cinzia Coratelli-Caroline Brems-DomenicoDeCosmo-ElenaDiciolla-FrancescaSigrisi--FrancoScaleseUrciuoli-GiuseppeSapio-GiovannaFauci-GiovannaDausilio-Gianni De Serio -Giovanni Vetrano-Giuseppe Spala-Ketti Di Bari-Lea Di Ruberto- Maria Caterina Zecchini-Maria Karzi-Maria Rosaria Esposito-Maria Zimari-MawrMorandi-Nikka-NinoPerrone-Piero Roca PinaPuliafico-PasqualeMonaco-RobertoFatiguso-RosaDidonna-RositaLarsson-RossellaTalenti-RossellaNacci-Sandra Niviano -Silia Pellegrino Nel progetto di ricerca delle attività artistiche della Galleria d'arte Contemporanea Globalart vi è come obbiettivo primario la valorizzazione dei luoghi inteso come territorio e ciò che lo circonda . Di incentivare la ricerca dell'innovazione, della libera forza creatrice dell'artista e l'universalità dell'opera d'arte a cui appartiene , il libero genio, la fruibilità del messaggio presente nella propria opera. Sono aspetti fondamentali che vanno equilibrati affinché la novità artistica non sia come spesso avviene,sinonimo di un intellettualismo esasperato rivolto a" pochi. Le pratiche espositive non sono solo uno strumento di lavoro, ma diventano soprattutto un oggetto di studio e di sperimentazione dei modelli di comportamento che caratterizzano le relazioni umane, tra cui, in particolare, quelle che intercorrono tra gli artisti e il pubblico, in cui l'opera d'arte svolge una funzione mediale. Nell'ambito della ricerca 'ART IN COLOR 2' la Globalart allestisce mostre, eventi ,perfomance concepite come situazioni-stimolo nelle quali si propongono all'attenzione del fruitore di ogni cultura e di ogni età per proporre in qualsiasi ambiente diversi modelli d'interazione tra gli individui. Gli artisti sono chiamati a presentare nuove tecnologie e tecniche che vanno dal disegno ,alla pittura ,alla decorazione ,alla scultura, alla fotografia , attraverso cui se ne esaltano le implicazioni estetiche . Questi strumenti prestano molta attenzione alla realtà, avvicinando lo sguardo dell'osservatore ai minimi dettagli significativi dei segni ,dei colori , del movimento e del linguaggio dell'opera. Strumenti di memoria e di testimonianza, con la quale indaghiamo i rapporti che intercorrono tra gli artisti e le comunità nelle diverse realtà territoriali. La Globalart punta a riunire eventi di portata internazionale il contributo che ogni singolo artista, locale ed internazionale, può offrire alla società. Tali interventi attivano in questo modo la capacità di riflettere e farci riflettere sulla complessità dei legami città-territorio, aiutandoci ad avvicinarci sempre più alla memoria simbolica di un luogo. In tal modo favoriscono l'incontro diretto tra culture diverse recuperando il dialogo fra Arte e Realtà GALLERIA GLOBALART Via Ugo Foscolo 29 70016 Noicattaro (Bari) 0804782863 / 3471843201 www.youtube.com/user/globalartdidonna info@globalartweb.org www.rosadidonna.jimdo.com Location: Luigi Serio 7' 80069 Vico Equense ( NA) tipo di evento: rowid: 17801 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 40.6686682 long: 14.4329541 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 01/15/2013 13:16:11 Subject: I is another .. me' (Io è un altro .. me) startDate: 2/6/13 endDate: 2/19/13 Description: 'I is another .. me' (Io è un altro .. me) Mostra personale di pittura di Ilaria Camerini a cura di Massimiliano Bisazza presso : Galleria d'Arte contemporanea e Spazio Espositivo STATUTO13, in Via Statuto, 13 (corte interna) a Milano, Brera District. Sarà inaugurata il giorno 6 Febbraio 2013 dalle h. 18,30 alle 21,00 e si concluderà il 19 Febbraio 2013 mattino. Per ogni informazione: 3472265227 email: info@statuto13.it Location: Via Statuto 13 Milano tipo di evento: rowid: 28401 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Via Statuto 13 email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4763607 long: 9.1857316 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/18/2013 18:08:22 Subject: Nico de Sanctis "INTERNO / EXTERNO " startDate: 1/24/13 endDate: 1/24/13 Description: the exhibition of the painter Nico de Sanctis "INTERNO / EXTERNO ". Preview on the 24th January 2013 from 7.OO pm at Galerie Selective Art Paris. The price list will be available on demand. Best regards, Galerie Selective Art Galerie Selective Art 57, Quai des Grands Augustins - 75006 Paris paris@selective-art.com www.selective-artparis.com Location: 57 quai des grands augustins 75006 Paris tipo di evento: rowid: 30801 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 48.8560293 long: 2.3404097 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/22/2013 11:40:57 Subject: MAS ' Percorsi diversi, Spiriti Affini startDate: 1/2/13 endDate: 2/15/13 Description: MAS ' Percorsi diversi, Spiriti Affini Inaugurazione: Venerdì 1 Febbraio 2013 ore 18 Durata: dal 1 al 15 Febbraio 2013 Artisti: Micaela Giuseppone, Annamaria Papalini e Sergio Pucciarelli Presso: Galleria Spazio Museale Sabrina Falzone ' Via Giorgio Pallavicino, 29 Orari: da martedì a venerdì h. 16.00/19.00, sabato h. 10.00/12.00, chiuso lunedì e festivi Info: ufficiostampa@micaelagiuseppone.net www.micaelagiuseppone.net ufficiostampa@sabrinafalzone.info www.galleriasabrinafalzone.com ******************************************************************************** Musica, Arte e Scrittura si fondono in un unico progetto creativo: MAS. E' un titolo che in spagnolo allude a un quid in più ed è l'acronimo delle tre iniziali dei suoi protagonisti: MICAELA GIUSEPPONE, ANNAMARIA PAPALINI e SERGIO PUCCIARELLI. Tre percorsi diversi dallo spirito affine sono uniti da un connubio di emozioni indissolubili, strette nell'abbraccio dell'esistenza. Legati da una condivisione d'idee consapevole, tre intelligenze si esprimono con assoluta libertà attraverso immagini, parole e suoni che provengono dalla terra dell'anima. Un'espressione libera e armoniosa affiora dai dipinti di Micaela Giuseppone, autorevole nome dell'arte contemporanea che ha conquistato l'Oriente e affascinato l'Europa in qualità di artista protagonista del Carrousel du Louvre a Parigi. Nelle sue tele la visione ottimistica del cosmo si espande nella gioia brillante dei colori e nelle volteggianti onde infinite, dove festanti omini dell'universo sembrano danzare al ritmo della vita. Un cielo di note è scandito da una musica interiore, che accoglie il sublime senso di infinito. Un desiderio di assoluto avvolge la ricerca pittorica di Annamaria Papalini, anticonvenzionale nel suo stile minimale che sorvola il superfluo per arrivare al cuore della comunicazione artistica. Etereo appare il gioco delicato di trasparenze tonali, dal sapore trascendentale. Vibrante è il grafismo deciso e rassicurante, che avvolge la superficie dipinta con morbida solennità. La ventennale esperienza artistica dell'artista si evince nella sapienza esecutiva. L'ascesa dei ritmi, sempre più incalzanti ed avvolgenti, si fa strada nella creazione letteraria di Sergio Pucciarelli, autore del romanzo 'Il Nero e la Rossa. Una storia d'amore negli anni di Piombo' (ed. Gremese). Nel libro dramma e sentimento si alternano in una poetica di contrasti e opposizioni. Storie di amore per la vita, ma soprattutto storie di pace gremiscono le opere pittoriche e letterarie di queste giovani promesse: tre intellettuali, superstiti in un popolo che vive d'incertezze, di decadenze e di assenze, rappresentano tre personalità che si sono salvate dalla tempesta di brutture del nostro secolo, una tempesta che non demorde né decresce. *** Il nero e la rossa - L'amore oltre l'ideologia ''Difficile per la generazione di quegli anni, non leggere quest'opera prima di Pucciarelli senza ricordare, condividere, provare un pizzico di nostalgia per quella voglia di fare e di cambiare che, se ora è un po' sopita, allora ti prendeva anima e corpo consentendoti di lanciare sfide al mondo' E forse l'autore riesce ad incuriosire e "svegliare" i giovani d'oggi, senza ideologie politiche, che pensano di avere tutto eppure sono insoddisfatti. Malgrado la nota dell'ultima pagina chiarisca che oltre ai fatti di cronaca realmente accaduti, luoghi e persone sono di fantasia, Sergio Pucciarelli, classe 1963, promotore finanziario, riesce a far commuovere quando scrive quel che resta di quell'amore ucciso da un colpo di pistola, in quel tiepido giorno di febbraio, quando gli occhi verdi di Simonetta si chiusero per sempre. E che dolcezza, nell'io narrante, quando ammette l'immensa mancanza di quella giovane donna che amava ripetere: "per un un'onda che muore, ce n'è già un altra in lontananza pronta a partire". Quanto amore per Beatrice e Carlotta, le due figlie di Luca, che hanno Simonetta per secondo nome' e che legame profondo nell'anima quando il "Nero" ricorda "la Rossa" che diceva: "L'amore non va mai perso". Sarina Biraghi (IL TEMPO) "'V'è nella pittura della Papalini la costante ricerca di un equilibrio tra principi, tra razionale ed irrazionale, tra realtà e sogni, creatività e ricettività, tra visione onirica e concretizzazione' Il quadro bianco è uno spazio in cui coinvolgersi interamente, tutto può avvenire in quello spazio e l'artista deve rischiare tutto. Ma quello che l'artista sta compiendo è un sottile lavoro di equilibrio tra un processo spontaneo, e cui si mantiene aperto, ed un processo attivo del suo pensiero' La pittrice Papalini individua un uomo capace di trovare una propria legge interna che non lascia spazio alla guerra, alla violenza, alla mortificazione di se stessi e degli altri". Sandra Pier Paoli NEL RITMO DELL'ANIMA 'Sobri equilibri nell'etere immaginario di Micaela Giuseppone si frappongono a scenari urbani senza tempo, sospesi nel ritmo dell'anima. Un'atmosfera di solidarietà tinge dei colori più armoniosi lo spazio ancestrale dell'esistenza, generando una musica delle forme fluttuanti nell'infinità del blu. Sono frammenti d'interiorità che nel gesto danzano e nel colore sospirano affinché si possa udire l'unione del mondo. La linea si muove in un incessante gioco di volute, seducente nella sua sinuosità e nella morbidezza del segno. L'essere umano è indagato nella sua universalità mediante un linguaggio espressivo capace di cogliere le sfumature più sottili della comunicazione tra l'uomo e il suo contesto sociale. L'arte di Micaela Giuseppone ci richiama al senso di condivisione che l'epoca contemporanea sta perdendo'. Sabrina Falzone Location: Via Giorgio Pallavicino 29 Milano tipo di evento: rowid: 32001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4690349 long: 9.160891 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/23/2013 14:12:54 Subject: MADRID: il Taller del Prado presenta 'Osmosis' del maestro Igor Borozan L'opera omnia dedicata alla musica, alla danza e all'arte contemporanea spagnola startDate: 1/2/13 endDate: 7/2/13 Description: Il Taller del Prado, editore di stampe, e galleria d'arte, presenta a cura di Juan Antonio Molina, presso la prestigiosa location di Madrid in Gran Vía, "Osmosis", l'opera omnia dedicata alla musica, alla danza e all'arte contemporanea spagnola. 'Osmosis' raccoglie ed assembla le varie parti di un mosaico, intenso e complesso, che il maestro Igor Borozan ha impresso su carta, ceramica, tela. E proprio negli atelier del Taller del Prado, dove è possibile ammirare le opere grafiche originali di Picasso, Mirò, Dalì e Tapies, verrà presentato l'ultimo progetto editoriale del pittore italiano dedicato, appunto, essenzialmente dedicato alla carta. La carta come palco di un teatro dove segni, forme e colori prendono vita mano a mano, intrecciando una storia lirica e tragica, un viaggio emotivo straordinario tra arte classica e contemporanea. Un percorso creativo tormentato, un' avventura artistica che spazia dal sacro al profano, dove l'inconscio si mescola con la 'superficie razionale', in un processo osmotico convulso. Alcune delle opere in catalogo sono un omaggio a Christian Azem, artista eccezionale che, attraverso la sua danza sperimentale, unisce magistralmente le tre religioni: ebrea cristiana e musulmana. I frame fotografici utilizzati sono stati filtrati, reinterpretati e ne è nata una serie di opere di assoluta freschezza pittorica che sono state catalogate in una cartella di ben 18 stampe d'arte dedicate alla danza mistica di Cristhiane Azem. E proprio per questa miscellanea di 'ingredienti' è stato scelto il nome di "osmosi", come un fenomeno artistico di circolazione e distribuzione di diverse situazioni, persone e culture che si uniscono e si compenetrano. Durante l'inaugurazione, prevista per il 1 Febbraio alle ore 19, sarà inoltre visibile 'Impronte', un'installazione inedita che il maestro Borozan dedicata alla cultura europea mediterranea. OSMOSIS - 1/7 Febbraio Taller del Prado Calle Gran Via n.16 Madrid info@tallerdelprado.com Tf. 0034 913 60 47 13 Location: Taller del Prado Calle Gran Via n.16 Madrid tipo di evento: rowid: 32601 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 40.4167754 long: -3.7037902 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/25/2013 19:18:01 Subject: LVII Premio Cascella 2013 cerca Nuovi Talenti startDate: 1/30/13 endDate: 3/31/13 Description: Tema della LVII edizione sarà '''iRa ' arte, sogno, giogo, rabbia' e saranno selezionati 40 artisti su territorio nazionale. La partecipazione è gratuita, e riservata a pittori (qualsiasi genere e tecnica) e fotografi (nessun foto ritocco, instagram e foto da cellulare, o esecuzioni di computer grafica). Sarà presente una sezione fuori concorso con opere non partecipanti al premio. La LVII edizione si terrà a maggio 2013 presso il Museo Civico di Arte Contemporanea di Palazzo Farnese, ed eventuali altre sedi su territorio anche nazionale. La commissione tecnica è composta da critici, artisti, galleristi, curatori ed esperti d'arte le cui decisioni saranno insindacabili. Il premio finale delle due sezioni verrà assegnato a 2 vincitori designati dalla Critica e 2 designati dai visitatori alla mostra. La premiazione avverrà dopo la mostra ufficiale, in data da definirsi e prontamente comunicata ai partecipanti al concorso. Prevede il trofeo 'Basilio Cascella', creato appositamente per il premio in pregiata ceramica artistica; mostra personale della durata di un mese ospitata in luogo espositivo da definire tra quelli disponibili e in periodo concordato col vincitore. E' prevista la pubblicazione di un catalogo con tutti gli artisti selezionati e le relative opere inviate e create per il premio; cartolina d'invito; manifesti e pubblicità tramite stampa e sui principali portali d'arte. Tutte le informazioni su www.premiocascella.it. Bando scaricabile al seguente link: http://www.premiocascella.it/2013/Premio_Cascella_2013.zip Vincitori delle ultime edizioni: Tea Falco, Lorenzo Fontanesi, Luca Zarattini, Giorgio Distefano, Alessandro Falco, Silvia Compagnoni, Delfina De Pietro, Lamberto Melina. '' Iscrizioni: dal 08/12/2012 al 31/03/2013 Genere: concorso di Fotografia e Pittura Patrocini: Comune di Ortona, Farnese Media Art, Collettivo TM15, Heart ' Compagnia Multiartistica, Premio Nazionale di Arte Contemporanea 'P. Occhi', il Faro Verde Art Community. Location: passeggiata oriantale 3 Ortona (CH) tipo di evento: rowid: 34002 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 42.355308 long: 14.404365 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Dall'Attualità al Fantasy,un progetto alienista startDate: 2/9/13 endDate: 2/28/13 Description: Mostra Personale Itinerante "Dall'Attualità al Fantasy,un progetto alienista" di Giorgio De Cesario Gallipoli 02/09/2013 02/28/2013 Location: no adress tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5837765923180767585 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 17.4384373 long: 78.5427953 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/27/2013 19:35:04 Subject: Stringendo in Abbraccio startDate: 2/14/13 endDate: 5/2/13 Description: 'Museo Ugo Guidi' e "Amici del Museo Ugo Guidi - Onlus" presentano per San Valentino ' Promosso dal MiBAC Ministero Beni Artistici e Culturali la mostra della coppia d'artisti Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi dal titolo 'Stringendo in Abbraccio' sculture e dipinti a cura di Francesca Giovanelli STRINGENDO IN ABBRACCIO «L'ellisse si sbraccia e allarga lo spazio che curvo ritorna stringendo in abbraccio» G. Bartolozzi 'Eterei fili, intessuti da mani avvezze al mestiere duro dell'Arte, ordiscono trame sottili in un continuo divenire di forme. Contemplano il mistero della vita che rinasce, nella perfezione della Natura, lasciandosi guidare dalla sinuosità di spire ancestrali e contorcere avviluppandosi nei meandri di reti arcane, in cui cercare un momentaneo rifugio, per poi ripartire ancora. E nello scorrere fluido dell'esistenza continuano il viaggio le loro presenze parallele cogliendo la Bellezza nella semplicità straniante di un Abbraccio fugace, reso eterno dal passaggio di Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi nello spazio-tempo, insieme.' Francesca Giovanelli La mostra allestita nel 'Museo Ugo Guidi' (MUG) di Forte dei Marmi ' Via M. Civitali 33 a Vittoria Apuana ' e presso il Logos Hotel - Via Mazzini 153 - sarà inaugurata per S. Valentino in anteprima Giovedì 14 Febbraio alle ore 16 Presentazione Sabato 16 Febbraio alle ore 17 presso il MUG con la presenza degli artisti a seguire al Logos Hotel 14 Febbraio ' 5 Marzo 2013 L'esposizione presenta una serie di opere, pittoriche e scultoree, scelte per l'occasione speciale di San Valentino della coppia di artisti i quali, dopo un lungo e articolato percorso artistico "a quattro mani" che li ha portati spesso lontano dalla loro Pistoia (ricordiamo, tra gli altri, il loro Pinocchio Art che nel 2010 ha rappresentato l'Italia all'Expo di Shangai nel 2010), operano attualmente nel territorio apuo-versiliese, a cui sono legati affettivamente e professionalmente, dove si è appena conclusa la mostra 'L'Occupazione della Bellezza' allestita dalla corsa estate a Seravezza. Visite in altri giorni solo su appuntamento al 348-3020538 o museougoguidi@gmail.com Al Logos Hotel tutti i giorni con orario 10-23 Mostra realizzata col contributo di Logos Hotel e la partecipazione della Banca Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana - Parco delle Apuane - Italia Nostra sez. Massa-Montignoso ' Piccolo Teatro della Versilia ' Fondazione Peccioliper. Con l'adesione del Comune di Forte dei Marmi, dell'Unione Europea, dell'International Council Of Museums, Regione Toscana, Toscana Musei, Edumusei, Provincia di Lucca, Sistema Museale della Provincia di Lucca, APT Versilia, Fondazione R. Del Bianco. Memoria fotografica di Antonio Raffaelli ' Presidente Ass. Versiliese Audiovisivi Didattici A.V.A.D. Partner: Città Infinite - Polo Istruzione Professionale 'Barsanti' Massa e Carrara ' Liceo Artistico 'Stagi' Pietrasanta -Comitato Archivio Artistico Documentario Gierut - Acomus International - Galatea Versilia Media Partner: Arte in Toscana www.arteintoscana.it - Life Beyond Tourism - La Parola al Cittadino ' La Parentesi della Scrittura ' Reality Magazine GPS: LAT:43.972477 N - LON:10.154887 E Richieste di Patrocinio del 'Museo Ugo Guidi' vanno indirizzate a: museougoguidi@gmail.com Ufficio Stampa: Ass. 'Amici del Museo Ugo Guidi onlus' - Info: 348-3020538 Location: Via Civitali 33 55042 Forte dei Marmi LU tipo di evento: rowid: 35201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.9725408 long: 10.1548912 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/27/2013 23:27:46 Subject: II° Premio Nazionale di Pittura 'P. Occhi' - on line il bando startDate: 1/30/13 endDate: 4/28/13 Description: EXEMPLO ESSE | DARE L'ESEMPIO Esempio è chi o ciò che costituisce un caso significativo rispetto a una categoria morale e in quanto tale è proposto come modello da imitare o da evitare. Ogni giorno, in ogni ambito, siamo noi stessi o le persone attorno a noi a dover sostenere tale proposito, volontariamente o meno. Ci sono situazioni e persone che non possono fare a meno di essere un esempio. Cambiano il mondo attorno a noi, lo modificano e rimodellano, mostrandoci chi siamo, chi potremmo e chi vorremmo essere. O l'opposto. Capi di stato, comandanti di eserciti, dirigenti, registi, capireparto, artisti, capifamiglia, insegnanti, padre, madre, amici, fratelli maggiori, e altro ancora. Noi stessi siamo un esempio per qualcuno, così come le nostre azioni. Non c'è volontà, il più delle volte: che ne avessimo consapevolezza o meno il nostro atteggiamento sarà sempre un esempio positivo o negativo per qualcun altro. Nè giusto, né sbagliato, ma senza dubbio una responsabilità che ci permette di cambiare il mondo attorno a noi. Il II° Premio Nazionale di Pittura 'P. Occhi' 2013 vuole concentrare la sua attenzione su questo tema: Exemplo Esse | Dare l'Esempio, e chiede agli artisti partecipanti di interpretare questo concetto, consapevoli di come anche essi stessi siano un esempio nell'esprimere i propri pensieri tramite l'arte. Il Premio di Pittura 'P. Occhi' è aperto ad artisti professionisti, emergenti, autodidatti e a studenti di qualsiasi nazionalità (residenti e non-residenti in Italia) che operano sul territorio nazionale Italiano o estero. La partecipazione è gratuita, e non ci sono limiti di età per chi si candida né di qualifica o curriculum. Il premio incoraggia la partecipazione di artisti di ogni livello. L'evento rientra nelle attività attuate dal Comune di Migliarino (FE) rivolte alla sensibilizzazione sul problema amianto, grazie ad Elisa e Giancarlo Mucchi, in collaborazione con l'associazione AEAC di Alberto Alberti e il prezioso contributo di Rossella Zadro, assessore all'ambiente di Ferrara. Termine ultimo per ricevere le candidature: 28 aprile 2013 Bando e informazoni aggiuntive: www.premiopaolaocchi.wordpress.com premio.occhi@gmail.com Location: viale Giacomo Matteotti 11 - Migliarino tipo di evento: rowid: 34602 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.7703005 long: 11.9376686 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/29/2013 18:48:51 Subject: Spirito Italiano - Atto II startDate: 2/13/13 endDate: 4/5/13 Description: Dopo il successo dell'Atto I (visitabile fino al 5 febbraio 2013), il progetto Spirito Italiano continua la sua missione con la presentazione dell'Atto II, che inaugurerà mercoledì 13 febbraio 2013 a partire dalle ore 18.30. Perché è proprio di una missione che si tratta: promuovere concretamente la giovane arte italiana, anche attraverso la vendita delle opere degli artisti. Se l'Atto I ha visto ha scelto come interpreti di questo messaggio tre giovani donne, l'Atto II vede come protagonisti tre ragazzi, tutti molto diversi tra loro ma accomunati dal gesto e dall'uso concreto e tangibile della materia pittorica. Guido Airoldi è di Bergamo ma vive a Verona. Orienta la sua attività artistica verso la pittura, il collage e la performance, con una particolare attenzione al recupero di immagini preesistenti. Le carte di Guido sono il risultato di un lavoro manuale che comincia con un gesto: staccare il manifesto dal luogo pubblico dove è stato incollato e ricollocarlo in un altro luogo. Nata come riflessione sulla presenza degli animali sulle locandine pubblicitarie del circo "arrivato in città", man mano l'attenzione si è spostata sempre più sulla memoria che le carte conservano nei punti in cui sono sbiadite dal sole, bagnate dalla pioggia o sporcate dall'inquinamento. Per Spirito Italiano, Guido ha lavorato su un nuovo soggetto, la desolata pianura veneta, utilizzando una tecnica inedita: collage di carta di manifesto applicata su fotografia. La ricerca artistica del marchigiano Diego Mazzaferro prosegue da diversi anni attraversando i campi della filosofia, della sociologia e della semiologia. Il suo lavoro nasce da un interesse verso l'idea di oggetto, come consapevolezza di ciò che ci sta attorno e che rendiamo parte di noi, e il concetto di apparenza; in particolare, le sue ultime ricerche sono volte verso l'idea del volo. Come un estemporaneo Dedalo, Diego traduce i suoi studi in atto pratico nel momento in cui sagoma e compone materiali diversi, legno, cartone, pelli, corda in forma di ali. Davide Paglia abita a Novate Milanese. La sua pittura è istintiva, una necessità di espressione libera che prima di tutto riguarda se stesso e il bisogno di raccogliere tutte le emozioni perché possano esplodere all'esterno, tra i colori e i materiali, un ritorno al gesto puro, primitivo, all'uso del corpo che si fonde con l'opera attraverso la danza e il gesto, l'impulso che arriva prima della ragione. Graffi, lanci, colpi di spazzole, passi di charleston, colore steso con le dita o colato dal barattolo, non esiste nulla di premeditato nel lavoro di Davide. I suoi supporti sono materiali recuperati, scarti della società che tornano a vivere con la dignità e l'orgoglio di un'opera d'arte. E dai giovani artisti passiamo quindi ai giovani musicisti italiani. L'Atto II verrà animato dall'incontro 'Lo spirito italiano nel jazz' (mercoledì 19 marzo 2013 ' ore 21, ingresso libero): conferenza di Maurizio Franco e a seguire concerto di Alberto Gurrisi Trio (organo Hammond) e Davide Incorvaia Trio (piano). L'incontro viene realizzato in collaborazione con Bollate Jazz Meeting. 13 FEBBRAIO ' 5 APRILE 2013 La mostra è visitabile da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00 e sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Ogni giovedì alle ore 17.30 visita guidata su prenotazione INGRESSO LIBERO www.spiritoitaliano.org - www.fabbricaborroni.it info@spiritoitaliano.org - t. 02.36507381 ' f. 02.36507046 Facebook: Spirito Italiano Arte - Twitter: SI_arte Location: via Matteotti 19 Bollate (MI) 20021 tipo di evento: rowid: 35604 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.5446928 long: 9.1187697 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 1/30/2013 17:42:02 Subject: X openart2013 startDate: 1/18/13 endDate: 1/20/13 Description: Location: ROMA tipo di evento: rowid: 34604 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 41.9015141 long: 12.4607737 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 2/2/2013 12:45:50 Subject: Falling up. L'Arte di cadere di Mattia Novello startDate: 2/14/13 endDate: 3/9/13 Description: Progetto economART Parlare di economia in arte oggi è per AMY D parlare di FALLING UP di Mattia Novello. Per l'artista veneto l''Arte del cadere' coincide con il 'cadere all'insù', originale proposta di un'arte in cui la caduta non sta nella verticalità del precipizio ma nel processo di ricerca della propria identità del proprio spazio d'esistenza che evidenzia il tentativo di un'uguaglianza e ricerca di libertà tramite il processo di trasparenza e negazione della differenza. Novello ci guida attraverso il processo di rarefazione verso la non definizione: steps in progress in balia della materia resina. La dialettica tra pesantezza (nero) e leggerezza (trasparenza) attua questa valorizzazione della caduta nell'<>' ' staccando l'ombra da terra. Arte che denuncia inneggiando alla trasparenza e al superamento di stereotipi che ci costringono in apparenze che' tolgono ormai il respiro. Nessun punto di fuga; nessuno scampo. Non resta che esplodere, come per gli ultimi lavori con il millebolle dal titolo 'spressione'. Esplosione' implosione. L'iconografia delle bolle ci porta alla condivisione di pressione sociale portata allo stremo; opera concettualmente forte' diversa ma sempre in linea con altri artisti quali Thomas Bee o Theo Gallino. Grazie alla sintassi degli opposti Mattia Novello crea un percorso di nuova rinascita che coincide con la dimensione di invisibilità in cui si fissa il suo concetto di uguaglianza. Il suo incessante viaggio e sperimentazione continua per un'arte eclettica e spiazzante, un'inquietudine che segue l'impulso in un uso istintivo di tecniche e materiali sempre nuovi. puntine _ dolore, dolore continuo resina _ trasparenza e libertà pluriball _ spressione molla _ intoccabilità La strettissima relazione tra l'analisi intimista e quella maggiormente sociale pongono l'opera di Mattia Novello all'interno della sperimentazione economART di AMY D Arte Spazio. c.s. Gigliola Foschi La Galleria AMY D Arte Spazio presenta Falling Up, mostra personale del giovane artista Mattia Novello. Il suo lavoro si configura come un percorso di crescita interiore, concepito non solo come un tentativo di ascesa verso vette di perfezione, ma anche come un difficile itinerario fra disorientamenti, inquietudini, tensioni. Il titolo stesso della mostra, Falling Up ' quasi un 'cadere all'insù' ' lascia intendere che le sue opere fanno precipitare verso il basso, verso aree dove la ragione concettuale perde le sue certezze, ma al contempo spingono a innalzarsi fino a sommità ideali. Si propongono come un precipitato di paradossi visivi e tensioni dialettiche protese verso una rinascita. Composta da installazioni, sculture e fotografie, la sua ricerca ha una dimensione partecipativa emozionale e corporea, che invita gli spettatori a sporgersi all'interno di se stessi. S'impegna a tradurre in un cammino, costellato di stazioni di sosta, la tensione al cambiamento. In sintonia con il filosofo e psicanalista junghiano James Hillman, anche per questo giovane autore 'il dono dell'immagine consiste nel fornirci un luogo da cui osservare la nostra anima'. E in effetti, gli elementi architettonici presentati ' un muro e un pozzo ' sono pensati in chiave archetipica, come elementi chiamati a suggerire un possibile risveglio della coscienza umana, malgrado gli ostacoli che incontra. Il suo pozzo irto di chiodi (Isolation, 2010) invita a immergerci verso il nostro fondo oscuro, ma al contempo ' grazie a uno specchio ' ci restituisce la nostra immagine, ci ridona visibilità. La luce, la consapevolezza di sé ' sembra suggerire questo giovane artista-filosofo ' si può raggiungere solo nel silenzio, dopo aver attraversato difficoltà e tenebre. Così, nelle fotografie Pareti Urbane (2011), lo sguardo si scontra e viene sbarrato da oscure pareti nere ' appena attraversate da un tocco di leggerezza luminosa, simile a un soffio di speranza ' per poi venire trascinato verso l'alto da una grande immagine (della serie Forma Astratta Cittadina-2011), in cui immateriali e candidi grattacieli si aprono nello squarcio di un cielo infinito e cupo. In una serie di opere in resina, vari oggetti-reperti vengono liberati dal peso greve della materia fino a raggiungere una trasparenza cristallina, indice della possibile rinascita in una purezza che si oppone ai mali del mondo. Nuovamente l'autore mette in scena un processo di sublimazione che non nega l'oscurità e il male, ma parte da esso e con pazienza, nel tempo, avanza verso la luce. In contrasto rispetto a un'arte urlata, centrata su un continuo inseguimento della spettacolarità a fini sensazionalistici, l'opera di Mattia Novello si nutre di silenzi. Se disorienta lo fa per cercare nuovi orientamenti e mai per mettere in scena una fasulla originalità. Gravato dal peso dell'opacità da cui emerge, che è coscienza dei propri limiti e dei rischi del fallimento, il suo lavoro cerca di far intuire la possibilità di un'autentica conversione interiore. Mattia Novello, è nato a Thiene il 6 ottobre 1985, e vive a lavora a Castelfranco Veneto (TV). Si è laureto in comunicazione visiva presso l'Istituto Europeo di Design di Milano, poi in fotografia di moda presso la School of Visual Art di New York, e in Mixed Media Art alla Parson School, sempre di New York. Nel 2012 ha esposto presso Villa Bolasco e nella Galleria Flaviostocco di Castelfranco Veneto. In tale occasione è stato presentato un catalogo sull'artista con un testo della critica d'arte Carolina Lio. AMY D Arte Spazio Via Lovanio 6 (MI) www.amyd.it info@amyd.it +3902654872 +393480306211 Contatto mail Vittorio Schieroni Press Amy-d Arte Spazio vittoschiero@tin.it Location: Via Lovanio 6 Milano tipo di evento: rowid: 37001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4767157 long: 9.186171 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 2/2/2013 16:00:02 Subject: Il critico d'arte Andrea Barretta e il suo ultimo libro startDate: 2/8/13 endDate: 2/8/13 Description: Alla Galleria ab/arTe moderna e contemporanea in Vicolo San Nicola 6 a Brescia, venerdì 8 febbraio 2013 alle ore 17,30, alla vigilia del finissage della mostra 'Geometrie e tagli di luce nelle incisioni di Luigi Corsini' sarà presentata la monografia scritta e curata da Andrea Barretta sull'arte di questo maestro dell'incisione. Il volume segue i momenti più significativi della vita artistica di Corsini tra Urbino, sua città natale, Roma e Brescia, e consente di conoscere una delle personalità dell'arte italiana. racconta le diverse fasi espressive dell'artista tra Urbino, sua città natale, Roma e Brescia: una ricerca dedicata alla luce, al paesaggio, al superamento dei limiti spaziali; un'eredità preziosa per la storia dell'incisione italiana del XX secolo. Nel testo del giornalista e scrittore Andrea Barretta si legge che Luigi Corsini nasce a Urbino nel 1937 e che giunse a Brescia alla metà degli anni '60 e vi rimase fino alla morte insegnando e anche facendo l'incisore e lo stampatore è stato il divulgatore della calcografia là dove non esistevano occasioni artistiche di questo tipo, mentre in pochi anni il suo studio a Brescia sarà tra i principali in Italia settentrionale, dove insegna l'intransigenza sul metodo. 'Difficile in una necessaria sintesi documentare il sostrato di un processo formativo che andrebbe riletto nelle diverse esperienze importanti, tra continuità e accelerazioni, e passo dopo passo per ogni esperienza in cui Corsini - maestro nel rinnovare i modelli più consacrati - ha cercato di 'costruire' lo spazio compositivo intrecciando aspetti di un racconto che precede i risultati, raggiunti quando arriva a possedere pienamente la superficie, solo quando avvia la conclusione - ultimo atto - di un'indagine da cui esclude il superfluo, oltre ogni intervento estraneo all'integralmente incolore, che è sensazione viva, soluzione d'infinito che non può essere reale ma soltanto infinibile, perché l'unica dimensione è l'anima del nostro stesso esistere. (') Per riassumere il complesso svolgimento dell'arte incisoria corsiniana nella storia italiana del XX secolo - per non dimenticare una grande eredità incisoria che altri continuano - servirebbero ancora altri orizzonti d'indagine, altri significati. Servirebbe chiedere in prestito ad altre discipline artistiche la legittimazione nella calcografia dell'uso di mezzi di 'ricerca', senza ipocrisie né alibi, ma chiaro gesto intellettuale nel ribaltare i canoni tradizionali, nell'apprezzare i valori plastici sul foglio di carta - cultura dello spazialismo - come se il piano lineare non potesse bastare, come a rappresentare gli aspetti dell'esistenza in cui ritroviamo tutti i germi di una dialettica che ne è stata la premessa. Immagini di luce e colore: reinterpretazione poetica di una storia che si fa memoria e suggestione di paesaggi umani, di coinvolgimento a guardare il futuro' ('). Dal testo critico di Andrea Barretta Location: Vicolo San Nicola 6 Brescia tipo di evento: rowid: 37201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.5373027 long: 10.2152988 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 2/4/2013 10:53:10 Subject: tropical voice startDate: 2/23/13 endDate: 3/3/13 Description: TROPICAL VOICE opere di Francesca Anastasi SPAZIO ZERO, via Ronchetti n. 6 Gallarate VA tel./fax 0331.777472 Dal 23 febbraio al 3 marzo 2013 Inaugurazione sabato 23 febbraio ore 18.00 Presentazione critica di Fabrizia Buzio Negri Orario: dal lunedì al venerdì 17.00-20.00 sabato e domenica 10.00-13.00/15.00-20.00 Lo Spazio Zero di Gallarate apre il 2013 con una mostra-evento molto singolare e coinvolgente per il pubblico. Organizzata da METAMUSA Arte ed Eventi con il Patrocinio del Comune di Gallarate Assessorato alla Cultura, a cura di Fabrizia Buzio Negri. La mostra, che si terrà nelle sale dello Spazio Zero dal 23 febbraio al 3 marzo 2013, ha come protagonista Francesca Anastasi, giovane artista varesina con un interessante curriculum di esposizioni personali e collettive che l'ha vista esporre sia in Italia che all'estero. Dopo alcuni soggiorni all'estero per motivi di lavoro, l'artista si presenta a Gallarate con un variegato impegno multitasking: dipinti, happening con musica tropicale dai suoni particolari, installazioni, bodypainting, proiezioni. Il tema della mostra gira intorno alla voce dei pappagalli, tropical voice appunto. Nel dipingere, Francesca Anastasi predilige l'uso di colori acrilici "mixati" ai più svariati materiali, ricreando un sottile dialogo tra materia e colore, per uno stile molto personale. Un'ardita mescolanza di tendenze attuali con riferimenti fuori dagli schemi, per una giocosa coinvolgente ironia. E' una serie di grandi tele (120x100 cm), esposte insieme a due trittici verticali (120x210 cm) più una decina di tele piccole (40x40 cm) e una installazione scultorea. Il soggetto: una sequenza coloratissima e coinvolgente di pappagalli, primi piani, particolari e a figura intera, di razze e colori diversi. Lo stile: rientra in quell'eclettismo artistico contemporaneo allusivo ad un figurativo pop. Gli animali tropicali sono rappresentati realisticamente, su sfondi a stesura di colore piatto, con applicazioni di oggetti, strass (Svarowsky originali), metalli, carta, bottoni, nella tecnica mista polimaterica che caratterizza la ricerca di Francesca. I pappagalli ben interpretano la voglia di comunicare, con quella capacità di riprodurre i suoni e le voci, nella tendenza a ripetere tutto diverse volte, (anche all'infinito, frasi e parole) riuscendo talvolta a conversare tra loro e con gli umani. I dipinti infatti hanno la caratteristica di avere sullo sfondo delle decorazioni "ripetute" che alludono a tali ripetizioni vocali, formando così uno strato di parole riprese più volte, che si configurano in una maglia decorativa, quasi una carta da parati, con iterazioni che divengono decoro estetico. Dice l'artista: 'Ho volutamente scelto di rappresentare la loro stessa comunicazione sotto forma di decorazione con applicazioni, per contrastare con originalità lo stile "classico" dei soggetti riprodotti.' Durante il periodo della mostra, nelle giornate di domenica 24 febbraio e 3 marzo, con gli orari 10/13 ' 14/18, l'artista terrà un corso di pittura. Per ogni altra informazione si può consultare il sito www.anastasifrancesca.com. Info: 348 0451500 (l'artista); 335 5443223 (il curatore). Per ogni informazione METAMUSA via C. Battisti, 9 - 21013 Gallarate (Va) Tel. 0331 777472 info@metamusa.it www.metamusa.it Location: via ronchetti 6 gallarate 21013 tipo di evento: rowid: 37401 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.66345 long: 8.79232 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: LA SIBILLA E IL MANTELLO DI ATLANTIDE Perfomance di Rosa Didonna startDate: 2/9/13 endDate: 2/16/13 Description: LA SIBILLA E IL MANTELLO DI ATLANTIDE Perfomance di Rosa Didonna con la partecipazione straordinaria di Rosalia Ruggiero GALLERIA DI ARTE CONTEMPORANEA ' TERMOLI Sabato 9 febbraio 2013, a partire dalle ore 18.00, presso la sala convegni della Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Termoli, sita in Piazza Sant'Antonio 2, tel. 0875-712354 Voce narrante: La Commedia dell'Arte è un fenomeno a sé stante nella storia dell'Arte Contemporanea, che può essere definita 'Arte che va dalla Pittura, alla Scultura, alla Scenografia, alla Decorazione, alla Grafica, alla Fotografia, al Teatro' dal Cinquecento al Settecento. Poi riprende nell'ambito delle avanguardie artistiche del Novecento come mito di riferimento ad una "Età dell'Oro" in genere, fino ad arrivare alla grande rinascita della cultura italiana. La Commedia dell'Arte ha in qualche modo dato vita alla cosiddetta modernità. L'artista Rosa Didonna intende collaborare e dialogare con le altre realtà presenti sul territorio Nazionale e Internazionale, generando segnali positivi concreti di una dialettica che si rinnova continuamente nel mondo dell'Arte. L'arte di Rosa Didonna si avvale di un linguaggio universale che supera le distanze, demolisce le differenze e conferisce a tutti dignità. La sua vita diviene teatro e palcoscenico in cui la soggettività diventa oggettività, identificandosi completamente nell'assoluto dello svecchiamento dell'arte, mutando di volta in volta la sua performance secondo il tema di esibizione. In occasione della manifestazione di Arte ' Poesia - Letteratura denominata 'Il salotto di Carnevale', organizzata e diretta da Rosalia Ruggiero, che sarà presentata sabato 9 febbraio 2013, alle ore 18.00 presso la sala convegni della Galleria di Arte Contemporanea di Termoli a cura dell'Associazione artistico - culturale 'Andrea Pazienza' nella persona del Presidente Vito Pagano, l'artista Rosa Didonna si esibirà con la performance 'LA SIBILLA CUMANA E IL MANTELLO DI ATLANTIDE' con la partecipazione straordinaria di Rosalia Ruggiero. Il mito della Sibilla è molto antico ed ha attraversato i millenni conservando il fascino della superstizione primitiva dalla quale trae origine. La sua fama è legata a varie vicende storiche e mitologiche come i racconti omerici sul viaggio di Ulisse. Col passare del tempo il mito della Sibilla ha subito numerosi adattamenti dovuti alle differenze etniche, culturali e psicologiche delle antiche popolazioni che abitavano il Mediterraneo. Vivo è il suo ricordo nella letteratura ed in particolar modo nell'arte. In Italia la sua presenza è legata all'area del lago d'Averno ed alla famosa grotta della Sibilla Cumana, conosciuta in tutto il mondo. Nel mito greco-romano la Sibilla Cumana era una delle più importanti figure profetiche nonché sacerdotessa. Apollo, invaghitosi di lei, le aveva promesso che avrebbe esaudito qualunque suo desiderio in cambio del suo amore e della sua verginità. Pertanto la Sibilla gli chiese di poter vivere altrettanti anni quanti erano i granelli di sabbia che poteva tenere nella sua mano. Questa richiesta fu fatta senza concedere la sua verginità e dimenticando di chiedere il dono dell'eterna giovinezza, la Sibilla con il passare degli anni vedeva pertanto la sua bellezza sfiorire, tant'è che il suo corpo deperiva sempre più fino al completo annullamento terreno, conservando la voce della sua anima in eterno. Ma chi è in realtà la Sibilla di Rosa Didonna' Rosa Didonna dà vita al mito della Sibilla, che però nella perfomance in questione viene arricchito di un altro mito, quello di Atlantide, interpretato dall'artista Rosalia Ruggiero e personificato nell'opera d'arte creata dalla Didonna e dalla Ruggiero denominata 'Il mantello di Atlantide'. Nella performance 'La Sibilla e il Mantello di Atlantide' le due artiste Rosa Didonna e Rosalia Ruggiero mutano i miti della Sibilla e dell' Atlantide platonica, creando epiloghi differenti da quelli della tradizione. Durante una notte di luna piena, in prossimità delle profondità del mare, la Sibilla priva di forze resta imprigionata in una rete. Il suo corpo ormai invecchiato non le permette di liberarsi da tale trappola. La Sibilla avrà come unica arma di difesa: la sua voce. Il suono soave del suo canto arriva all'orecchio di Clito, moglie di Poseidon e regina di Atlantide, ormai sepolta dalle acque per volere di Zeus. Ella è costretta a vagare fra le onde alla ricerca della patria perduta fino a quando il dono di una donna ' sacerdotessa amata dal dio Apollo le porterà la libertà. Clito, impietosita dal canto della Sibilla, la libera dalla rete e le dona un'ampolla con gocce della sacra acqua di Atlantide, che dà a chi la beve l'eterna giovinezza. La Sibilla grata dona a Clito il Mantello di Atlantide, da lei creato con l'arte fornitale da Apollo. Tale mantello ha in sé la magia divina e può sciogliere i destini ingrati. Così Clito indossa il Mantello sacro, torna ad essere solo donna e ritrova la sua Atlantide. GALLERIA GLOBALART- Via Ugo Foscolo 29- 70016 Noicattaro (Bari) 0804782863 / 3471843201 www.youtube.com/user/globalartdidonna info@globalartweb.org www.rosadidonna.jimdo.com Testi da leggere o recitare Sibilla Il mio canto ascolta, o regina di Atlantide, Clito, moglie di Poseidon, liberami da questa rete e donami la sacra acqua che renderà il mio corpo giovane e bello come una volta. Clito O Sibilla, ascolta le mie parole, mentre il mio sguardo si posa su quella che una volta è stata una bellissima isola, Atlantide, Giove la fece sprofondare, la mia patria ora giace nelle profondità oceaniche, Atlantide non è più. Rimane di lei, irrisolto da millenni, solo il misterioso mito di Platone, che ha consegnato Atlantide al ricordo eterno ed io qui rievoco la bellezza e la potenza di un impero splendido e unico. La mia anima è stata impegnata, attraverso i secoli, nel lungo viaggio della 'reminiscenza'. Una vena di tristezza incombe, mentre una vela è sempre pronta a portarmi verso altri lidi, verso le molte Atlantidi sparse nel mondo. A me, ultima sacerdotessa del tempio di Poseidon, regina di Atlantide, il dio profetizzò che avrei trovato una risposta agli enigmi d'Atlantide, allorchè in tempi futuri avrei incontrato Sibilla, amata da Apollo, che mi avrebbe svelato il mio destino. Fino ad allora la mia anima avrebbe vagato nella ripetizione delle vite, in un susseguirsi di ricerche attraverso epoche e luoghi diversi, nelle infinte Atlantidi che il dio Tempo creava. Tra Mare, Cielo e Terra, al cospetto dell'antica conoscenza che albergava dentro di me, con domande sempre nuove ho intrapreso ricerche in vari ambiti del sapere, finchè oggi si compie l'ultimo e ineffabile viaggio che mi porta a te, o Sibilla. Eccomi ora qui a liberarti dalla rete, ecco l'ampolla sacra la cui acqua ti renderà di nuovo giovane e bella. Ma tu ora devi svelarmi il destino mio e di Atlantide, affinchè il Fato si compia.. Sibilla O Clito, nobile sacerdotessa e regina di Atlantide, giunta in queste profondità a me, come il dio Poseidon a te profetizzò, grazie per la libertà e la giovinezza che mi doni. Il tuo viaggiare sulla sacra vela mi è noto e io ti aspettavo. Il tuo peregrinare nel lungo viaggio della 'reminiscenza' non è ancora terminato, perché dovrai trasmigrare sul lido adriatico, fino alla sponda frentana, ove un tempo sorgeva il famoso e ricco porto di Buca, che il dio Tempo ha trasformato in una novella Atlantide, destinata a giacere anch'essa sul fondo del mare, come la tua antica patria. Qui, nella nuova città denominata Termoli, incontrerai un filosofo e storico moderno, di stirpe frentana, che credendo nel mito di Atlantide e seguendo la storia per la ricerca di Buca,sua antica patria, accetterà di compiere i fati. Egli ti presenterà una fanciulla moderna, innamorata di Buca, antica sua patria. Entrambi si uniranno a te nella ricerca di Atlantide e di Buca. Io ti dono il mantello di Atlantide, che ho creato con l'Arte a me data dal dio Apollo, che tanto mi amò; esso porta con sé la magia antica del tuo mondo e ti porterà subito, senza più navigare su vela, alla patria ove i destini tuoi si compiranno. In questa terra non sarai più regina e sacerdotessa, ma solo donna. Il mito rivivrà nelle tue parole, perché tu insegnerai Atlantide e andrai con altri alla ricerca delle altre Atlantidi che il dio Tempo ha creato. Indossa questo mantello e vai. Addio! Location: Termoli tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Genealogie di mondi possibili startDate: 2/2/13 endDate: 3/5/13 Description: Dipinge su carta come scrivesse un trattato, Benedetto Virno. L'altalena dialettica del suo stile oscilla tra costrizione e libertà. Con la prima disciplina perfettamente il temperamento sfuggevole e diluito dell'acquerello entro rigorosi confini di china. Con la seconda inventa spazi mai, e poi mai, visti. Sognati, forse, dalla mente di qualche infaticabile demiurgo. Guardare i quadri di Virno è un po' come poter spiare l'inconscio di qualcuno, meravigliarsi per la sua grammatica tanto fantasiosa quanto ordinata, e scoprire dettagli, sfumature, forme che hanno affascinato e animato anche noi. Ma non ad occhi aperti. La vernice della mostra, curata da Cristina Muccioli si terrà a Milano il 20 Febbraio 2013, dalle h 18,30 alle h 21,00 ed è intitolata: 'Genealogie di mondi possibili' Si svolgerà presso la Galleria d'Arte Contemporanea e Spazio Espositivo 'Statuto13' (www.statuto13.it) in Via Statuto 13 (corte interna) nel cuore di Brera a Milano. La mostra sarà visitabile fino al 5 Marzo 2013 mattino, dal martedì al sabato dalle h 11,00 alle h 19,00. Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa Galleria 'Statuto13' Cell. 0039 347 2265227 info@statuto13.it www.facebook.com/statuto13 www.statuto13.it Location: Via Statuto 13 20121 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.4763607 long: 9.1857316 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 2/13/2013 11:10:52 Subject: MARIA D'ORANGE IN ESPOSIZIONE PRESSO LA 'MILANO ART GALLERY' DAL 27 FEBBRAIO AL 12 MARZO 2013 startDate: 2/27/13 endDate: 3/12/13 Description: Intervista a Maria D'Orange in occasione della sua mostra personale "Arte Satellitare' che si terrà dal 27 Febbraio al 12 Marzo 2013, presso la "Milano Art Gallery" con l'organizzazione di Salvo Nugnes, Direttore di Promoter Arte. 1) QUAL'È IL SIGNIFICATO, DEL CONCETTO DI ARTE SATELLITARE' Nella mia ricerca e sperimentazione stilistica, ho individuato quarantasei tecniche di lavorazione, eterogenee ed innovative, che ho racchiuso all'interno del concetto di "Arte Satellitare". Ormai siamo nell'epoca dei satelliti che, hanno acquisito il monopolio sull'intera gestione globale, dei nostri sistemi tecnologici e comunicativi. Dunque, gli artisti devono adeguarsi a queste innovazioni e trasformazioni evolutive, applicando al loro metodo di lavorazione, non più la classica tecnica dal basso verso l'alto, ma imparando a dipingere la realtà, come se la vedessero proiettata attraverso l'immagine, proveniente dai satelliti. Quando dipingo, ogni volta, virtualmente, salgo su un satellite. 2) L'ARTE SATELLITARE PRESUPPONE, DELLE SPECIFICHE COGNIZIONI, IN MATERIA' Certamente, alla base di questa mia tecnica personalizzata, c'è un attento e accurato studio della scienza satellitare e delle carte geografiche. Le mie rappresentazioni di esse, sono estremamente precise e dettagliate, assolutamente scientifiche, in ogni dettaglio riprodotto. Non sono frutto, né della mia fantasia né di raffigurazioni farsate. 3) UN COMMENTO ALLA SUA SIGNIFICATIVA FRASE "L'ARTE È IL PROLUNGAMENTO DELL'ESPRESSIONE DI DIO"; Premetto che, io sono molto credente, ma ho una Fede illuminata e razionale, una Fede consapevole che, è la conditio sine qua non, cioè la condizione imprescindibile, per riuscire ad esprimere al meglio, il mio talento. Il pensiero divino è la guida fondamentale per l'arte che, ne è il prolungamento, la longa manus che, si concretizza attraverso essa, per esternare l'anima dell'artista. 4) QUANDO E COME È INIZIATO, IL SUO PERCORSO ARTISTICO' E' iniziato davvero in tenera età, penso proprio di possedere una predisposizione artistica e un talento innati, perché a cinque anni, mentre ero nella casa paterna e osservavo dei muratori che, stavano lavorando per sostituire il pavimento, ho iniziato, spontaneamente, a dipingere su una tela, trovata a disposizione. Ho utilizzato i materiali di questi manovali, i colori e lo stucco, per amalgamarli tra loro e ho creato la mia prima opera d'arte. Il mio motto simbolico è da sempre "Artisti si nasce, non si diventa" poiché ritengo che, la scuola serve per fornire le basi e gli insegnamenti tecnici, a chi non li possiede già, ma non può inculcare delle doti artistiche intrinseche. 5) COME È ENTRATA IN CONTATTO CON SALVO NUGNES, MANAGER E GRANDE APPASSIONATO ED ESPERTO D'ARTE' Ho avuto l'opportunità di contattarlo, tramite dei riferimenti trovati su giornali e riviste di settore. Lo definisco un approccio di casualità non casuale, poiché l'ho cercato io direttamente, per fargli conoscere la mia produzione artistica e raccontare il mio percorso. Come dice Seneca "La fortuna è il talento che, incontra l'occasione". 6) QUANDO E DOVE FARÀ LA SUA PROSSIMA MOSTRA PERSONALE' La mia prossima mostra personale, dal titolo "Arte Satellitare" organizzata da Salvo Nugnes e Promoter Arte, si terrà dal 27 Febbraio al 12 Marzo 2013, presso la "Milano Art Gallery Spazio Culturale" in Via Alessi 11, a Milano. L'inaugurazione, è prevista per Mercoledì 27 Febbraio, alle ore 18.30 Sono molto compiaciuta, di poter esporre le mie creazioni in un contesto, così rinomato e prestigioso e sono certa che, verranno valorizzate al meglio. Location: Via Alessi 11, Milano tipo di evento: rowid: 41003 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 2/13/2013 15:07:00 Subject: Genealogie di mondi possibili startDate: 2/20/13 endDate: 5/3/13 Description: Comunicato Stampa 'Genealogie di mondi possibili' Mostra personale di pittura di: Benedetto Virno A cura di Cristina Muccioli -opening: 20 Febbraio 2013 dalle h 18,30 alle h 21,00 (in mostra fino al 5 Marzo 2013 mattino) -Galleria d'Arte Contemporanea e Spazio Espositivo Statuto13: Via Statuto, 13 (corte interna) ' 20121 Milano ' Brera District Dipinge su carta come scrivesse un trattato, Benedetto Virno. L'altalena dialettica del suo stile oscilla tra costrizione e libertà. Con la prima disciplina perfettamente il temperamento sfuggevole e diluito dell'acquerello entro rigorosi confini di china. Con la seconda inventa spazi mai, e poi mai, visti. Sognati, forse, dalla mente di qualche infaticabile demiurgo. Guardare i quadri di Virno è un po' come poter spiare l'inconscio di qualcuno, meravigliarsi per la sua grammatica tanto fantasiosa quanto ordinata, e scoprire dettagli, sfumature, forme che hanno affascinato e animato anche noi. Ma non ad occhi aperti. La vernice della mostra, curata da Cristina Muccioli si terrà a Milano il 20 Febbraio 2013, dalle h 18,30 alle h 21,00 ed è intitolata: 'Genealogie di mondi possibili' Si svolgerà presso la Galleria d'Arte Contemporanea e Spazio Espositivo 'Statuto13' (www.statuto13.it) in Via Statuto 13 (corte interna) nel cuore di Brera a Milano. La mostra sarà visitabile fino al 5 Marzo 2013 mattino, dal martedì al sabato dalle h 11,00 alle h 19,00. Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa Galleria 'Statuto13' Cell. 0039 347 2265227 info@statuto13.it www.facebook.com/statuto13 www.statuto13.it Location: Via Statuto 13, Milano tipo di evento: rowid: 42201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: 2/13/2013 16:42:43 Subject: LA MILANO ART GALLERY INAUGURA LA PERSONALE DI MARIA D'ORANGE "ARTE SATELLITARE" MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO 2013 startDate: 2/27/13 endDate: 3/12/13 Description: Mercoledì 27 Febbraio, alle ore 18.30, Maria D'Orange inaugura la sua mostra personale, dal titolo "Arte Satellitare" presso la "Milano Art Gallery - Spazio Culturale" in Via Alessi 11, a Milano. L'esposizione durerà fino al 12 Marzo 2013, con l'organizzazione di Salvo Nugnes, Direttore di Promoter Arte. Nella vasta produzione dell'artista, emerge la prorompente spiritualità dell'arte. Ogni forma, possiede un proprio intrinseco contenuto, non strettamente oggettivo e cognitivo, ma dotato di una capacità di agire, come incipit psicologico. È un contenuto semantico delle forme, del quale si serve, come un pianista con i tasti del pianoforte, per mettere in vibrazione l'anima. Si delinea il concetto di spirituale, considerato come il non razionale, in quanto frutto e rivelazione dell'ego interiore. Si ravvisa il bisogno, di ritornare ad un'espressività pura, quasi primitiva e infantile, non condizionata, senza dogmi, senza filtri e senza barriere. Le forme possono assumere molteplici e differenti interpretazioni, non vengono ricondotte ad un unico significato, ma trasmettono emozioni percettive diverse, che vanno ben oltre l'impatto visivo. La D'Orange spiega "Nelle mie opere è racchiusa la mia anima, che parla attraverso esse, libera e incondizionata. La mia Arte Satellitare non vuole essere un modello schematico, per capire e apprendere, non vuole inculcare delle notizie e delle informazioni codificate, ma vuole essere uno stimolo, affinché la mia stessa energia vitale, trasferita nelle mie creazioni, possa ricongiungersi, con quella dei fruitori". Molto interessante, l'aspetto connesso alla Fede e al percorso religioso, che ne eleva l'intensità e la percezione di sacralità, accostabile alle suggestioni scaturite, dalle rappresentazioni, a tema sacro. Location: Via Alessi 11, Milano tipo di evento: rowid: 42401 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Percorsi di creazione startDate: 2/16/13 endDate: 2/28/13 Description: Galleria Arianna Sartori è lieta di invitarVi alla mostra del maestro GIULIO CRISANTI "Percorsi di creazione" a Mantova in Via Ippolito Nievo, 10 (tel. 0376.324260). Inaugurazione: Sabato 16 febbraio alle ore 17.00 alla presenza dell'artista. Testo critico di Simona Bartolena. La personale resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2013. Orario: 10.00-12.30 / 16.00-19.30, chiuso festivi. Location: Via Ippolito Nievo, 10, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Marco Bettin alla Milano Art Gallery startDate: 3/28/13 endDate: 4/11/13 Description: Giovedì 28 Marzo 2013, inaugura la mostra personale "Suggestioni" di Marco Bettin, presso "Milano Art Gallery Spazio Culturale" in Via Alessi 11, a Milano, con l'organizzazione di Salvo Nugnes, Direttore di Promoter Arte. L'esposizione, durerà fino all’11 Aprile 2013 e raccoglie una vasta produzione di Bettin, artista per passione e pranoterapeuta di professione che, ha saputo coniugare l'amore per l'arte al dono della pranoterapia, concepite entrambe come forme pure e assolute di espressione e manifestazione energetica positiva, per supportare i fruitori a scoprire il loro ego interiore, penetrando nella dimensione intima e spirituale. Il motto simbolico di Bettin, diventato il suo stile di vita è "Fai del bene e non voltarti mai per sentirti dire grazie". Bettin spiega "Questo è il mio mondo: uno studio continuo sulla vita quotidiana, sul corpo e sulle cose più banali e piccole di ogni minuto della giornata. Vorrei far capire alla gente che, bisogna cercare di comprenderci l'un l'altro, perché siamo tutti uguali, bisogna amarci e bisogna rispettare le idee del prossimo". La dedizione per l'arte nasce in lui fin dall'infanzia, come autodidatta, senza intraprendere studi specifici, in ambito artistico. L'arte deve penetrare l'anima, avvolgere e coinvolgere l'osservatore, per esternare il suo significato sostanziale ed illuminare la mente di ciascuno. Bettin sottolinea "Attraverso le mie creazioni voglio offrire la massima libertà interpretativa, affinché ogni osservatore possa recepire un suo personale messaggio, intrinseco in essa, in profonda sinergia. Ognuno è destinatario di un'opera, in modo esclusivo, che personalizza con tale legame". Insieme alla moglie Katia, ha fondato l'Associazione benefica "Nosea-Amici di Marco Bettin" che svolge delle importanti attività, di volontariato no profit, finalizzate ad aiutare i bambini bisognosi e occuparsi delle problematiche territoriali. L'obiettivo principale è il progetto di realizzare un centro, in cui l'esperienza dell'anziano, possa essere di aiuto al giovane e la forza del giovane possa essere a sostegno dell'anziano. Location: Via Alessi 11, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Albisola Artisti Cercasi 2013 - Residenza 2013 startDate: 1/5/13 endDate: 5/31/13 Description: Residenza d’Arte e Design Applicato Nell’ambito dell’ottava edizione del Festival Internazionale della Maiolica di Albissola Marina, Albisola Superiore, Savona e Genova (una delle sedi G.A.I.), la II edizione del progetto residenze si pone come obiettivo la commistione fra Design e Arte e la realizzazione di riprese che saranno oggetto di rielaborazione per una comunicazione efficace e adatta alla diffusione televisiva e via internet. Il progetto prevede che un gruppo di Artisti e Designer nuovi alla ceramica sia messo in grado di realizzare opere e progetti di design in ceramica, grazie alla all’ausilio delle Botteghe dei maestri ceramisti albisolesi, delle strutture museali e della Scuola di Ceramica, con il supporto di tutores: creativi, galleristi e professionisti della comunicazione. Per realizzare questo processo, che sarà oggetto di riprese da parte di una troupe di filmaker, il progetto prevede la selezione di 2 Designer Under 40. La composizione del gruppo, che vivrà in stretta simbiosi per trenta giorni, consentirà un confronto/scambio fra due mondi della creatività: il Design e l’Arte Contemporanea. www.gruppoacca.it Location: Albissola Marina SV tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : gianluca_anselmo@yahoo.com sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Walter Lazzaro - Controluce mediterraneo startDate: 3/30/13 endDate: 4/12/13 Description: “Controluce Mediterraneo” è la mostra davvero non comune che dà inizio al ciclo espositivo, che partendo da Milano e toccando diverse città, vuole celebrare il centenario della nascita del Maestro. La prima tappa di questo iter è la Galleria Corsi Monteforte di Forte dei Marmi. E non poteva essere altrimenti giacché Forte dei Marmi è patria d’adozione di Lazzaro. Anzi “luogo del cuore” dove riposare e sciogliere lo stress e gli affanni non solo del quotidiano ma quelli che segnano l’esistenza. La spiaggia solatia e lo sciabordio delle onde sono il sottofondo delle giornate del Maestro. Ma soprattutto lo è la luce. Ed è proprio questa luce che diviene spunto per una considerazione critica sull’opera di Lazzaro a partire dalle sue radici ottocentesche che si ispirano alle tele del padre (anch’egli pittore) fino a quella degli anni ’70-’80. Luce come riflessione sugli accadimenti biografici e come percorso interiore. Differente è la “solarità” delle opere giovanili (Bosco sacro del 1936) dalla luce radente che tornisce lo scafo delle barche (Siesta del 1982) soggetto di molte tele degli anni della maturità. Segna questa inapparente diversità l’esperienza di Lazzaro nel campo concentrazionario di Biala Podlaska (1942- 1944) che traccia uno iato nella sua vita personale e in quella artistica. Al suo rientro, il ritrovato senso della vita dà alla luce il significato dell’approdo e ne fa il luogo dello spirito. Orario: da mercoledì a domenica: 10 – 13 / 16 – 20 Inaugurazione: sabato 30 marzo ore 18 Forte dei Marmi, via Mazzini 10;tel./fax: 0584 876353 Location: via Mazzini,10 - 55042 Forte dei Marmi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: CorsiMonteforte arte contemporanea email gestore : info@cmartecontemporanea.com sponsor: 2338 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Orizzonti Obliqui startDate: 2/4/13 endDate: 6/4/13 Description: Piccole scansioni di vita raccontate attraverso l’irrequieto dominio del colore, questa in estrema sintesi l’opera di Togo. Immagini scandite da sapienti pennellate che elaborano campiture emozionali in cui potremmo perderci. A cominciare dai rossi che vibrano di tonalità sensuali procedendo per mutazioni genetiche fino a rompere gli argini delle aspettative per farsi energia semantica. La forza del colore fa corpo con l’obliquità del segno che taglia l’orizzonte facendolo pulsare di vita con aritmie che negano la regola dell’orizzonte piatto. Impossibile trovare un mare senza orizzonte, nelle marine di Togo. Impossibile trovare un orizzonte uguale a se stesso. Attraverso la sua opera, Alice-spettatore entra in un mondo parallelo in cui l’orizzonte non è fatto dall’unione tra cielo e mare ma è il punto di fusione tra pennello e tela, tra colore e canapa, tra acrilico e setole: varco verso un infinito fatto di acqua. Elemento che ha in sé la potenza dell’energia vitale, l’acqua scorre, si rigenera e rigenera, come un liquido amniotico incorruttibile si fa pancia accogliente e materna. Un mare che s’insinua come lava incandescente tra gli anfratti delle rocce, preme, si gonfia e poi scorre veloce come sangue caldo nelle vene del mondo. Muleta impertinente di una rappresentazione liturgica, copre gli argini per scoprire il mistero della feconda polisemia dei suoi fondali offerti in rossi piegati da velature di bianco e linee di nero che rifilano il senso della risacca ematica di un solido mare. Qui e ora è impossibile pensare a radici ben piantate nella terra: le vere radici viaggiano su linee orizzontali che incrociano direttrici verticali, s’incastrano, si abbracciano e si allontanano di poco, qualche rosso più in là, per tornare a intrecciarsi a un blu profondo e poi perdersi in un nero improvviso. Ecco, là, proprio nell’incrocio dei verdi impastati al marrone, dove il rosso lascia strisce di bianca spuma appena sbavata, là le radici s’inerpicano verso l’alto. E tornano a galla, finalmente. Angela Manganaro Location: Viale Premuda 27 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Chie Art Gallery email gestore : chie.artgallery@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: (R)EVOLUTION: Sfumature degli universi femminili startDate: 5/4/13 endDate: 6/26/13 Description: L’Associazione Culturale Artisende di Ozieri e gli operatori culturali del progetto Integrart Experience presentano la rassegna d’arte (R)EVOLUTION - Sfumature degli universi femminili. La rassegna, che sarà allestita nell’Auditorium del Centro Culturale di San Francesco e che avrà la durata di due mesi, verterà sulle particolari rappresentazioni rivoluzionarie ed evolutive, interiori ed esteriori della visione della donna, attraverso le mostre personali di cinque giovani artisti sardi, esponenti di diverse arti figurative e visive, che mostreranno il loro personale cammino all’interno del mondo femminile. I quattro artisti si alterneranno per dieci giorni ciascuno, dal venerdì alla domenica successiva, e alla presentazione di ogni singola mostra sarà legata una perfomance artistica. Ad inaugurare (R)evolution, da venerdì 05 Aprile a domenica 14 Aprile, sarà il pittore muralista di Siniscola Emanuele Fenu con “Rinascita del corpo”, un percorso che parte dalla raffigurazione tradizionale della donna fino ad arrivare a quella contemporanea, rappresentando la figura femminile dal culto ancestrale della Dea madre alla donna emancipata, precaria ed oberata d’impegni della modernità. Sarà poi la volta, dal 19 aprile al 28 aprile, della “street artist” ozierese Francesca Seu, che documenterà attraverso fotografie trasmesse sulla tv l’azione urbana “Violenza sulle donne è…”. Il mese di maggio vede come protagonisti altri due giovani artisti: dal 03 maggio sino al 12 esporrà il fotografo nuorese Thomas Longo con “Dive”, un’immersione tra le muse ispiratrici dell’artista, che con una fotografia non convenzionale, propone una bellezza femminile drammatica, visionaria e coeva. Durante la sua personale, venerdì 10 maggio l’artista di Bessude Romina Tanka si esibirà in una performance la cui tematica sarà l’interiorità femminile e la sua poetica in generale . A chiudere (R)evolution, dal 17 al 26 maggio, sarà Antonella Muresu, scultrice e decoratrice sassarese: “Oggetti nascosti” rappresenta la versatilità e i nuovi significati attribuibili all’oggetto più comune e, attraverso il suo percorso d’arte personale ed esperienziale, racconta sé stessa. La rassegna ad ingresso libero sarà aperta tutti i giorni della settimana dalle 16.00 alle 20.00, compresi sabato e domenica, presso l’area Artisound del Centro Culturale San Francesco (piano terra) in piazza San Francesco, ad Ozieri. Vernissage venerdì 05 aprile ore 16:00 con presentazione mostra e artista, a seguire alle 17:00 concerto e aperitivo alle 19:00. Gli orari espositivi sono i seguenti: tutti i giorni dalle 16 alle 20, compresi il sabato e la domenica. Info: integrart@tiscali.it www.facebook.com/artisende Tel. 3428341201 Calendario rassegna d’arte e cultura “(R)EVOLUTION: sfumature degli universi femminili”. 5 - 14 aprile: “Rinascita del corpo” di Emanuele Fenu, pittore muralista, Siniscola. 19 - 28 aprile: “Violenza sulle donne è… ” di Francesca Seu, street-artist, Ozieri. 03 - 12 maggio “Dive” di Thomas Longo, fotografo, Nuoro. 17 - 26 maggio “Oggetti nascosti” di Antonella Muresu, scultrice e decoratrice, Ossi. 10 maggio performance dell’artista di Bessude, Romina Tanka. Location: Piazza San Francesco 1, Ozieri (SS) tipo di evento: Rassegna d'arte e cultura rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Centro Culturale di San Francesco email gestore : rominatanka@gmail.com sponsor: 2371 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Io Vivrò startDate: 4/13/13 endDate: 5/13/13 Description: Il più outsider di tutti In tale clima sobrio ma pacifico è parsa quasi finta l'irruzione in sala (assolutamente reale) del perennemente escluso situazionista, Pino Boresta il più outsider di tutti, che aveva da tempo annunciato il suo suicidio nel caso non fosse stato invitato alla Biennale. Non essendo ovviamente stato invitato neanche questa volta ha rassicurato che sì, nonostante tutto, ancora “vivrà”. Claudia Colasanti (pubblicato dal Il Fatto Quotidiano) Pino Boresta vivrà. Nuova performance-blitz dell’artista romano durante la conferenza stampa della Biennale. L’outsider per eccellenza rivendica ancora una volta la propria esistenza “I don’t give up”, urla a pieni polmoni Pino Boresta. E se c’è qualcosa che va riconosciuto all’artista romano, insieme a una rara genuinità, sono la tenacia e la convinzione con cui porta avanti la sua ricerca, da almeno un paio di decadi. Performer, situazionista (o “situazionauta” come ama definirsi), oltre che street artist ante litteram, Boresta è sbucato fuori dal pubblico della conferenza stampa della Biennale di Venezia, ieri a Roma, al grido di “Io vivrò”. Dopo aver provocatoriamente annunciato, con email, post su forum e pubblicità sui giornali, che si sarebbe tolto la vita se Gioni non l’avesse invitato alla mostra, ha invece a sorpresa deciso di riaffermare con forza la propria esistenza, la propria condizione di outsider, di irregolare, di allegro e consapevole disturbatore. La performance, interrotta dal servizio d’ordine come ogni blitz che si rispetti, si è chiusa con un forte applauso, mentre Paolo Baratta, presidente della Biennale, riprendeva la parola dicendo a Massimiliano Gioni: “pensavo fosse una delle tue trovate”… Valentina Tanni (Artribune) Qui ii video: http://www.youtube.com/watch?v=gDxYnZFyx_0 http://www.youtube.com/watch?v=uyUoEyubttc Location: Via Castro Pretorio tipo di evento: Artblitz rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : salepepe9598@libero.it sponsor: lazio Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: All'Artembaggio startDate: 4/20/13 endDate: 4/20/13 Description: Organizzato dall'Ass.ne Amici del Museo Bagatti Valsecchi, sabato 20 aprile 2013, ore 14,30 (ritrovo alla GAM di via Palestro)proseguono gli appuntamenti divertenti dell'Artembaggio per i più giovani. "A passeggio con gli Dei" é il titolo del nuovo incontro per ragazzi/e dai 10 ai 13 anni che, accompagnati dalla guida, andranno alla scoperta della mitologia antica. Costo per ciascun incontro Euro 15. Location: GAM Via Palestro Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi email gestore : press@museobagattivalsecchi.org sponsor: 308 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: I COLORI DEL DESERTO - Dipinti aborigeni contemporanei startDate: 5/9/13 endDate: 5/24/13 Description: Una mostra di dipinti aborigeni contemporanei è sempre un evento. Questo straordinario movimento artistico, fra i più interessanti degli ultimi decenni, non finisce di stupire per la sua inesauribile vitalità. Le crescenti acquisizioni dei musei e le grandi mostre tenute nelle maggiori capitali dell’arte (come la recente Aux sources de la peinture aborigène, chiusa a Parigi nel gennaio scorso) ne confermano la costante ascesa. In Italia e a Milano la Galleria Isarte è un punto di riferimento del settore. A partire dal 2006, ha organizzato con successo diverse esposizioni dedicate a questo importante e ancora non abbastanza conosciuto settore dell’arte contemporanea. La filosofia di Isarte è di puntare sulla qualità per contrastare la tendenza, purtroppo diffusa anche in Italia, a presentare questa forma d’arte attraverso la sua produzione “turistica” o minore. La mostra I COLORI DEL DESERTO presenta un’accurata selezione di circa venti dipinti di qualità provenienti dal deserto australiano, eseguiti da quattordici artisti indigeni (di cui nove donne e cinque uomini) appartenenti a diverse comunità. La rassegna, infatti, offre una panoramica mirata degli ultimi dieci anni di produzione di alcuni fra i più interessanti centri artistici, come Yuendumu, Mt Allen (Yuelamu Artists), Wangkatjungka, Utopia e Spinifex. Fra gli artisti presenti nella mostra segnaliamo Jimmy Baker, George Ward Tjungurrayi, Dorothy Napangardi, Ningura Napurrula, Maureen Nampitjinpa, Nyuju Stumpy Brown, Thomas Tjapaltjarri. Il pubblico potrà apprezzare la spiccata personalità degli artisti, l’eccezionale varietà delle forme elaborate nelle diverse scuole artistiche e la ricchezza dei contenuti mitici e spirituali dei Dreamings raffigurati nei dipinti. Location: Corso Garibaldi 2 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.eramoderna.it/image-gallery/pressart/i-colori-del-deserto-dipinti-aobrigeni-contemporanei galleria-spazio-museo: ISARTE email gestore : anna.orsi@pressart.eu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Dana.Sculture startDate: 4/27/13 endDate: 6/6/13 Description: Sabato 27 aprile alle ore 18, la galleria Flora Bigai Arte Contemporanea ha il piacere di presentare, presso il suo spazio espositivo di Pietrasanta, la personale Dana. Sculture dell’artista svizzero Yves Dana, una delle figure più innovatrici della sua generazione (Alessandria d’Egitto, 1959). Fino al 6 giugno saranno esposte 16 sculture realizzate nei materiali a cui Dana ha affidato la sua ricerca plastica come il bronzo e la pietra, tra cui basalto, pietra serena e diabase, materiali che l’artista inizia a utilizzare in seguito al viaggio del 1996 in Egitto, sua terra natia, che gli darà l’ispirazione per creare la serie delle Stele. Forme arcaiche e ieratiche sono quelle plasmate da Dana, che alterna strutture verticali ed imponenti, mitiche, come gli obelischi che si stagliano verso l’alto, a strutture strette e sottili che dispiegano la propria atavica espressività nella forma orizzontale, in un dialogo tra cielo e terra, tra assoluto e materia. Ma la forma altro non è se non lo spunto per svolgere una riflessione sul passato. Le opere dell’artista, infatti, sono una meditazione sul tempo modulata in termini plastici. Le superfici erose e graffiate, le iscrizioni di alfabeti sconosciuti così come le scannellature, sembrano riprodurre l’eco di un passato remoto: è il vento del deserto che sembra scolpire le opere di Dana, così come le dune, un vento carico di senso del primigenio e di ataviche memorie. Come afferma il critico Viana Conti “Tra fusioni, alchimie e patine dei metalli, la dimensione dello scorrere del tempo meteorologico come erosione, psicologico come racconto, nella sua accezione orizzontale e quotidiana o in quella verticale e onirico-creativa, è impressa nell’opera attraverso il sensibile e continuo lavoro di scrittura di Dana sulla pietra, il bronzo, il gesso.” Opere dense, archetipiche, essenziali nella loro complessità, le sculture di Dana ci tramandano memorie che non sono più racconto biografico, ma narrazione universale, cosmica. Location: P.zza Duomo 37 Pietrasanta , Lucca tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Flora Bigai arte Contemporanea email gestore : lucia.studiosagitta@gmail.com sponsor: 2322 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: I Colori della Realtà di Toni Zarpellon alla Milano Art Gallery startDate: 4/12/13 endDate: 4/27/13 Description: C’è grande attesa per la mostra d’arte del Maestro Toni Zarpellon, dal titolo “I colori della realtà”, che esporrà le sue originali opere nel capoluogo lombardo, presso la storica “Milano Art Gallery - Spazio Culturale” dal 12 al 27 Aprile 2013, con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes, Direttore di Promoter Arte. Il vernissage si terrà proprio Venerdì 12 Aprile, alle ore 18.00, e vedrà la partecipazione straordinaria del noto conduttore televisivo Paolo Limiti. Zarpellon, figura di spicco dell’arte contemporanea, ha frequentato la Scuola d’arte di Nove (VI) e il Corso di pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha insegnato all’Istituto d’Arte di Nove e all’Istituto d’Arte dei Carmini di Venezia. Dal 1965, il Maestro Zarpellon, continua le sue esposizioni in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero e le sue innumerevoli opere, sono già state inserite all’interno di importanti cataloghi, tra quelle dei più meritevoli artisti veneti e del Novecento. Le opere dell’artista sono eclettiche, complete, in grado di porsi come emblemi di ricerca artistica e insieme di indagine psicologica: la forma espressiva di Zarpellon è un medium per l’indagine antropologica, la creatività è solo una delle modalità più immediate per porsi interrogativi come ad esempio: "Cosa vuol dire esserci?". Come afferma Zarpellon: "L'arte ha il compito di rendere visibile l'invisibile. Essa non è una sorta di allucinazione privata, ma una delle forme più alte per conoscere se stessi e la realtà del mondo di cui facciamo parte". Molti i progetti da lui realizzati, tra i quali l’esecuzione di 100 autoritratti, creati in 100 giorni, tra il ‘99 e il 2000, che ora si trovano in permanenza presso il Museo Bargellini a Pieve di Cento. Nei primi anni ottanta, inoltre, Zarpellon trasforma le Cave di Rubbio: quattro anfiteatri rocciosi, ognuno con un tema, creati dall’escavazione della pietra calcarea e completamente decorati con dipinti dai colori sgargianti e installazioni, che danno spazio all’immaginazione e che portano lo spettatore in un mondo fiabesco. Location: Via Alessi 11, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: VINCENZO BALSAMO 1957 - Brindisi - 2013 ”Dalle memorie del visibile ai segni dell’infinito” startDate: 5/4/13 endDate: 6/5/13 Description: Vincenzo Balsamo ritorna, dopo cinquantasei anni, nella sua città natia, dove nel lontano 1957 si tenne, proprio a Brindisi, la sua prima mostra pubblica. L’esposizione ripercorre i quasi sessant’anni di attività dell’artista, presentando opere del suo periodo figurativo, risalenti agli anni Cinquanta e Sessanta, e del suo avvicinamento alla pittura astratta, passando per i cicli delle Decomposizioni (1975-77), delle Nebulose (1977), delle Evocazioni (1978-79), e del Ritorno alla Pittura nella prima metà degli anni ’80, per arrivare ai più noti quadri lirico-astratti, che dal 1987 e sino ai giorni nostri, vedono Balsamo come uno dei massimi esponenti dell’astrazione. Location: Via Duomo 20, Brindisi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Granafei-Nervegna email gestore : mostre@vincenzobalsamo.com sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: PAOLO LIMITI IN CONFERENZA A "CULTURA MILANO.IT" PRESSO "MILANO ART GALLERY" startDate: 12/4/13 endDate: 12/4/13 Description: Venerdì 12 Aprile 2013, alle ore 18.00, Paolo Limiti sarà ospite presso la "Milano Art Gallery Spazio Culturale" (in Via Alessi 11, a Milano) per tenere una conferenza sul tema "Parole in musica". L'evento si svolge nel contesto di "Cultura Milano.it" il Festival Artistico Letterario ideato e organizzato dal manager Salvo Nugnes, Direttore di Agenzia Promoter, allo scopo di rendere la cultura accessibile a tutti con incontri ad ingresso libero, che coinvolgono nomi importanti come Bruno Vespa, Margherita Hack, Vittorio Sgarbi, Umberto Veronesi, Francesco Alberoni, Silvana Giacobini. Sarà un'interessante occasione per ascoltare il popolare personaggio raccontare e raccontarsi, ripercorrendo le fasi salienti della brillante carriera, coronata da prestigiosi riconoscimenti e significative esperienze professionali e personali e intavolando un vivace dibattito con il pubblico presente. Il celebre paroliere, nonché conduttore e produttore televisivo, si è cimentato con successo anche nel mondo della lirica e delle commedie musicali. In riferimento a quanto oggi la musica influisce sugli umori del Paese commenta "Influisce sempre. La musica leggera è lo specchio più immediato e più reale di quello che è il Paese. Tutto il resto, che noi vediamo, è in genere una realtà filtrata dalla cultura, ma non è la realtà dei fatti. È la musica leggera, la musica popolare, la musica di protesta a rappresentare i sentimenti della gente". E aggiunge precisando "La canzone popolare rispetto a quella colta, è più adatta ad interpretare lo spirito del tempo, come riconosce lo stesso Proust. Pezzi come Profumo e Balocchi e Addio Tabarin erano amati da un pubblico vastissimo, che in quei terribili anni saltava anche i pasti. Nel riproporli oggi, una rappresentazione forte e realistica ne coglie il senso, meglio di una rielaborazione". Location: Via Alessi 11, Milano tipo di evento: Conferenza culturale rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Milano Art Gallery email gestore : uff.stampa_milano@libero.it sponsor: 10007 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: "opere" da progressivo ut startDate: 4/6/13 endDate: 4/30/13 Description: Si tratta di opere per cui non è fuori luogo usare il termine “evocative”, con il significato della sua radice latina ex vocare, cioè “chiamare fuori” con azione generatrice; volontà, che viene forzata sullo spettatore stesso, di mettere a fuoco un’immagine non esplicitata dall’artista-creatore, poiché egli stesso la ruba in parte esternamente a sé e ha quindi su di essa un controllo limitato, come i negromanti che, evocando gli spettri dell’aldilà per sottrarne la conoscenza, non ottenevano che enigmi. La domanda che qui si presenta è: artista e spettatore riescono mai veramente a comunicare? come e quanto viene distorto il messaggio, più o meno inconscio, che viene lanciato in partenza? Si tratta di immagini irrimediabilmente ermetiche. La mente dello spettatore fa esperienza del fenomeno di pareidolia, cioè con la propria mente egli modella sull’immagine dai contorni incerti che gli viene presentata, un’immagine a lui affine e, quindi , svela se stesso. La maggior parte delle figure che si intravedono sembrano ombre femminili: si tratta forse dell’Anima junghiana, che tende le mani verso la razionalità? La membrana che ci separa da esse ci ostacola? O forse ci protegge? Location: via pacinotti 22 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: A di Alice email gestore : magnabob@libero.it sponsor: lombardia Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Spirito Italiano - ATTO III startDate: 4/17/13 endDate: 6/6/13 Description: SPIRITO ITALIANO - ATTO III 17 APRILE – 6 GIUGNO 2013 INAUGURAZIONE: MERCOLEDI' 17 APRILE ORE 18.30 Dopo l’atmosfera spirituale e la delicatezza dell’ATTO I, l’energia esplosiva e la forza vitale dell’ATTO II, Fabbrica Borroni presenta la terza mostra del progetto Spirito Italiano: l’ATTO III, a cura di Annalisa Bergo. I lavori dei tre artisti sono molto diversi tra loro e tuttavia un denominatore comune balza subito all’occhio del visitatore: il costante e continuo richiamo alla memoria, al ricordo personale. PATRIZIA EMMA SCIALPI: attraverso il recupero di vecchie fotografie riporta alla luce volti dimenticati, ne ripercorre la storia e i ricordi, infonde loro nuova vita tramite l'intervento pittorico che non ha mai funzione di copertura o modifica, ma di accentuazione di elementi già presenti. È proprio questa la grande capacità del gesto pittorico di Patrizia: rendere visibili le diverse percezioni. E così l'intreccio tra figura umana e mondo vegetale sono il risultato di riflessioni che nascono dall'interno; il lavoro sinergico degli appartenenti al branco (animali ma anche uomini) è diretto da regole di comportamento conosciute dai membri interni, ma che all’esterno, vanno ricercate tra le sfumature dell’azione nel suo complesso. VINCENZO TODARO: protagonista del suo lavoro è l’assenza: fotografie nelle quali i volti dei personaggi sono ritagliati e asportati con precisione chirurgica, dipinti nei quali i visi dei soggetti sono forme vuote appena accennate, prive di qualsiasi tratto somatico, pitture che ritraggono non luoghi, spazi attraversati da centinaia di persone, ma pieni di solitudine. Partendo da vecchie fotografie di sconosciuti, un tempo preziosi cimeli di famiglia ora svenduti pubblicamente nei mercatini, Vincenzo riporta alla luce momenti del passato, attimi così importanti da dover essere fermati in una fotografia. Vincenzo omette parzialmente i tratti distintivi del viso, delle mani, mantenendo visibili solo alcuni elementi chiave come i capelli, gli occhiali, i gioielli mentre lascia che sia il vuoto a disegnare gli altri, permettendoci di completare i volti con quelli dei nostri genitori, dei nostri nonni, del nostro passato. BARBARA UCCELLI: si definisce un'amante delle vite altrui e una studiosa del pensiero illogico negli scambi affettivi.Barbara racconta un mondo fatto di persone, ma soprattutto racconta le personalità, quasi sempre delle donne: donne combattenti che cercano di affermare la propria soggettività, donne fragili che si aggrappano a simboli per ricordare a se stesse chi sono o sono state, donne inglobate in uno status che si sono cucite addosso e dal quale non riescono a sfuggire. In occasione di questa mostra Barbara presenta un lavoro che scaturisce dai suoi ricordi di bambina, di un'infanzia a cui è sempre mancato qualcosa: la favola della buonanotte letta dalla mamma, ponte tra il giorno e le sue sicurezze e il buio della notte, con tutti i suoi fantasmi. Ecco il motivo che la porta a realizzare l’installazione con 49 piccoli gnomi bianchi che all'interno racchiudono una sorpresa, non solo per i più piccoli ma, anche e soprattutto, per i grandi che hanno dimenticato di essere stati bambini. 17 APRILE – 6 GIUGNO 2013 INAUGURAZIONE 17 APRILE ORE 18.30 Orari mostra: da lunedì a venerdì ore 10.00 - 18.00 sabato ore 16.00- 19.00 E ogni giovedì visita guidata gratuita alle ore 17.30. INGRESSO LIBERO GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI APRILE DI FABBRICA BORRONI: > Fabbrica Borroni parteciperà ad Arte Accessibile Milano 2013 (12-14 aprile | Spazio Eventiquattro, via Monte Rosa 91 - Milano) presentando i 18 artisti protagonisti del progetto Spirito Italiano). > In occasione dell'iniziativa "Una Settimana a Supermilano" dal 13 al 21 aprile 2013 sarà possibile visitare gratuitamente la Fabbrica Borroni e la Collezione Borroni (con oltre 500 opere di arte contemporanea) secondo il seguente orario: sabato 13 e 20 aprile: ore 15.30 e 17.30 domenica 14 e 21 aprile: ore 11.00, 15.30 e 17.30 da lunedì a venerdì: ore 17.30 Per informazioni www.spiritoitaliano.org - www.fabbricaborroni.it info@spiritoitaliano.org - t. 02.36507381 - f. 02.36507046 Twitter: SI_arte Fabbrica Borroni - via Matteotti 19, Bollate (MI) 20021 Location: via Matteotti 21 - Bollate (MI) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Fabbrica Borroni email gestore : info@spiritoitaliano.org sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Life Stripe startDate: 4/10/13 endDate: 4/20/13 Description: Chie Art Gallery, nell’ambito del Fuorisalone 2013, è lieta di annunciare Life Stripe, progetto della coppia di designer e creativi Hirokazu Kobayashi e Haruna Yamada – Spread, aperta dal 10 al 20 aprile. La mostra inaugura mercoledì 10 alle ore 18.30. Tokyo, 2004. Hirokazu Kobayashi e Haruna Yamada vincolano le loro due personalità e professionalità nella cosiddetta unità creativa Spread. L’idea è quella di impostare una nuova forma di design che si rivolga direttamente alla sfera personale di ogni individuo, traducendo in immagine ciò che sostanzialmente viene vissuto. Emblema della loro produzione, Life Stripe: strisce parallele di colori diversi integrate insieme a formare un pattern ogni volta, a seconda del soggetto che le compone, inedito. Le righe non sono altro che aspetti della vita visualizzati con il colore, attimi solitamente sfuggenti e anche banali a cui viene attribuita una precisa tinta. Il rosso equivale al lavoro e allo studio, il verde ai momenti di relax. Una sorta di mappatura giornaliera, in cui il grigiore di alcuni istanti è in tutti i casi sostituito dalla vivacità del colore. È il tentativo, peraltro riuscito, di un approccio del tutto diverso al modo di vivere. Se rivedo il mio fotogramma equivalente a ieri mi rendo conto come un giorno del tutto ordinario, in cui ho fatto colazione, azionato la lavatrice, sono andata al lavoro, ho bevuto un caffè in un bistrot e la sera sono andata a dormire, è tutt’altro che consueto: al contrario, appare quasi avvincente. La sola possibilità di riassumerlo con forma e colori lo rende nettamente più interessante. E positivo. Life Stripe attua un interessante parallelo tra l’arte e una sorta di terapia psicologica su misura, in quanto coinvolge direttamente le azioni del singolo, strutturandosi come un esercizio altamente personalizzato che si occupa per lo più di sottolineare l’importanza di gesti banali e spesso del tutto ignorati. Inoltre il processo di cura attivato dall’opera d’arte è reso immediatamente manifesto nel bel mezzo della sua stessa realizzazione. Slogan conduttore, motto ripetuto di continuo come motivazione basilare del progetto: «Il colore è vita». (Ivana Mazzei) Location: Viale Premuda 27, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Chie Art Gallery email gestore : chie.artgallery@gmail.com sponsor: 10005 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: LaboExpo-inaugurazione Galleria e mostra, presenta Daniel Libeskind startDate: 4/10/13 endDate: 5/2/13 Description: COMUNICATO STAMPA Inaugurazione del Laboratorio e Galleria d’arte Opening 10 Aprile 2013 dalle ore 19:30 (in mostra dalle 11 alle 19 dal Lunedì al Sabato sino al 2 Maggio 2013) Foro Buonaparte, 60 20121 Milano Daniel Libeskind presenta Attilio Rachel Paolo Terragni Libeskind Ciabattini A Milano, nell'ampio spazio espositivo di Foro Buonaparte 60, già sede in passato di importanti attività artistico-culturali, Paolo Ciabattini ha installato il suo laboratorio che diventa luogo di sperimentazione e ricerca artistica non solo sua, ma in collaborazione con altri artisti, architetti e designer che di volta in volta saranno invitati a partecipare alle attività. L’intento fondamentale è la condivisione di progetti tra artisti attraverso una contaminazione collettiva, come molto tempo addietro accadeva nelle antiche botteghe d'arte rinascimentali o, più recentemente, nella "Factory" dell'età dell'argento. La prima manifestazione avrà l’obiettivo di inaugurare Laboexpo con un testimonial d’eccezione caro a Milano, l'architetto Daniel Libeskind. Sarà proprio lui ad introdurre gli artisti: Rachel Libeskind (sua figlia), Paolo Ciabattini e Attilio Terragni, nipote del noto Giuseppe Terragni, architetto razionalista. Per richiedere l’accredito e l’invito per l’opening inviare una mail a: info@laboexpo.com Per info: Cell. +39 335 6048069 info@laboexpo.com www.laboexpo.com www.facebook.com/laboexpo Location: Foro Buonaparte 60, 20121 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria e Laboratorio LaboExpo email gestore : massimiliano.bisazza@virgilio.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Trasfigurazioni emotive startDate: 4/16/13 endDate: 4/16/13 Description: Comunicato Stampa “Trasfigurazioni emotive” Mostra personale di pittura, design e scultura di: Luca Sacchetti A cura di Massimiliano Bisazza Opening: 9 Aprile 2013 dalle h 18,30 alle h 21,00 In mostra fino al 16 Aprile 2013 mattino Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13 Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano In mostra dal 6 al 16 aprile 2013 presso la galleria Statuto 13, in Via Statuto 13 a Milano, una selezione di opere di design, pittura e scultura di Luca Sacchetti. Inaugurazione martedi 9 aprile alle ore 18.30 Orari di apertura: tutti i giorni, 12-19. La kunstwollen di Luca Sacchetti consiste in un perdurante intento di trasfigurazione emotiva della fenomenologia del reale, che congiunge in un unico gesto la sua esperienza interiore, i passi dell'impervio suo cammino biografico, le sue opere, siano esse ascrivibili al cosiddetto mondo del design, siano esse ammesse nelle stanze dell'arte. Luca Sacchetti esplora il mondo del design, della pittura e della scultura, privilegiando il valore simbolico dell'oggetto e la visione critica della nostra contemporaneità. Nel design, l'oggetto diventa il pretesto per raccontare, attraverso il riferimento a trasfigurazioni oniriche esistenziali, i grandi misteri della vita. l'esecuzione industriale produce forme di algida perfezione, che ben si sposa con il simbolismo della fiaba. Nell'arte, irrompe una visione imperfetta dell'opera, sempre in bilico tra materia e figurazione, nell'intento di raccontare, anche attraverso la provocazione di una citazione, la rappresentazione del trauma passato, presente, futuro, forse per tutti uguale...forse no. In mostra opere di design più conosciute si confrontano con sculture e dipinti inediti. Il divano seduta Home Sweety Pool dalla collezione Dreams del 2004, la Sedia in Libertà del 2009 e cinque pezzi della collezione La Bella Addormentata nel Bosco, del 2007-2010, affiancano così le sculture Untouchable, le serie Prossimo e Presente, tutte del 2011 e i dipinti Il Cavaliere senza Spada (2012), la serie di Ciò che Resta (2012) e delle recentissime Storie di Clausura (2013). L'esposizione rifugge la tentazione di celebrare la continuità di un percorso lineare, errando dalla luce alla profondità dell'ombra, dal gioco di fantasia all'impatto col cemento, dalla trasparenza alla ruggine. Per informazioni: Cell. +39 347 2265227 info@statuto13.it www.statuto13.it www.facebook.com/statuto13 Location: Via STatuto n 13, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Via Statuto 13 email gestore : info@statuto13.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Hubout presenta ZAC- Zone Artistiche Condivise startDate: 4/13/13 endDate: 4/13/13 Description: HubOut - Laboratorio Creativo presenta al pubblico ZAC - Zone Artistiche Condivise, un progetto artistico che coinvolge la città di Cinisello Balsamo in un processo creativo partecipato tra cittadini e artisti in residenza per sperimentare strumenti innovativi di comunicazione e condivisione del sapere. HubOut Il progetto è promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, nell’ambito di Creatività Giovanile, ed è realizzato dal Comune di Cinisello Balsamo e dal Comune di Fermo. HubOut è un percorso formativo rivolto a 13 giovani che operano in ambito culturale. Curatori, grafici, designer, comunicatori, organizzatori, mediatori e fundraiser sono stati selezionati tra oltre 200 candidati per formare un laboratorio permanente finalizzato alla progettazione, gestione e comunicazione di progetti culturali rivolti al coinvolgimento di comunità, città e territori. Il Laboratorio Creativo è attivo da novembre 2012 e ha sede presso il Centro culturale Il Pertini di Cinisello Balsamo (MI). La piattaforma Web HubOut ha sviluppato una piattaforma web di geo-democracy, con l’obiettivo di offrire alla città uno strumento di osservazione ed esplorazione urbana collettiva e di facilitare il dialogo tra i cittadini, istituzioni, comunità. Il dispositivo viene sperimentato per la prima volta con la realizzazione di ZAC - Zone Artistiche Condivise, progetto che coinvolge gli abitanti di Cinisello Balsamo e alcuni artisti in residenza nella città del Nord Milano. ZAC - Zone Artistiche Condivise ZAC - Zone Artistiche Condivise intende coinvolgere la comunità locale di Cinisello Balsamo e chiunque vive la città esprimendo a partire dal 1 maggio 2013 idee e desideri in relazione allo spazio urbano. I contributi saranno resi pubblici in tempo reale e geolocalizzati sulla piattaforma con lo scopo di costruire una mappa, un archivio collettivo condiviso e una visione d’insieme della città. Nell’estate 2013 HubOut inviterà in residenza quattro creativi, attivi nei campi dell’arte, dell’architettura e del design, ad analizzare le idee ed i desideri espressi. Gli artisti opereranno sia sul web, sia direttamente sul territorio con l'obiettivo di sviluppare, assieme ai cittadini coinvolti,quattro possibili risposte progettuali ad alcuni desideri individuati. A conclusione del percorso, a settembre 2013, HubOut ha immaginato per Cinisello Balsamo un vero e proprio momento di campagna informativa non convenzionale riguardante i vari progetti. Ogni cittadino avrà così modo di informarsi sulle quattro idee creative e decidere direttamente, in un momento di scelta aperto alla città, quale progetto premiare. HubOut garantisce infine la realizzazione sul territorio del progetto vincitore. Incontri Durante lo svolgimento di ZAC - Zone Artistiche Condivise, HubOut promuove una serie di appuntamenti che accompagnano e approfondiscono alcune tematiche affrontate durante il processo. Gli incontri, aperti al pubblico, si svolgeranno presso il Centro culturale Il Pertini – sala incontri, piano interrato. OPENPOLIS, Roma - Nuove forme di cittadinanza attiva 11 maggio 2013 - Orario: 16.00 - 18.00 IZMO, Torino - Creatività, sviluppo urbano e nuovi media 25 maggio 2013 - Orario: 16.00 - 18.00 BAM!, Bologna - Strategie culturali: analisi, progettazione e comunicazione per la cultura 8 giugno 2013 - Orario: 16.00 - 18.00 FITZCARRALDO, Torino / Alessandro Bollo - Marketing culturale e industrie culturali 21 giugno 2013 - Orario: 16.00 - 18.00 ZAC – Zone Artistiche Condivise Presentazione del progetto e della piattaforma web: a cura del team di HubOut. Intervengono i curatori e i responsabili del progetto. Sabato 13 aprile 2013 ore 15:30 Centro culturale Il Pertini, Auditorium piano interrato Piazza Confalonieri 3, Cinisello Balsamo (MI) Dal 15 aprile al 2 maggio il team HubOut è a disposizione dei cittadini per illustrare il progetto e offrire assistenza e supporto ai partecipanti. Spazio HubOut, Centro culturale Il Pertini | secondo piano, tutti i martedì, mercoledì e giovedì (festivi esclusi) dalle 14.30 alle 18.30. Su appuntamento. Come arrivare: da M5 Bicocca, metrotranvia 31, fermata Villa Ghirlanda da M1 Sesto FS, autobus 727, fermata via Musu Il laboratorio creativo HubOut è composto da: Eugenia Delfini, Jacopo De Gennaro, Elena Malara, Matteo Efrem Rossi, curatori Gaia Deflorian, ufficio stampa Elena Rossella Lana, Ilaria Salerio, Luca Santomauro, grafica, web e comunicazione Arianna Errico, Sabrina Savoca organizzazione e fundraising Francesca Maserati, didattica e mediazione Responsabile del progetto: Massimo Capano, Unità Operativa Politiche per i Giovani, Comune di Cinisello Balsamo. Direzione artistica: Matteo Balduzzi, Museo di Fotografia Contemporanea. Formazione e coordinamento: Pierpaolo Forello, associazione MARSE Onlus. Project manager: Cristina Bulessi e Chiara Buzzi. ufficio stampa: Gaia Deflorian +39 3406049667 info@hubout.it www.hubout.it facebook: HubOut Location: Piazza Confalonieri 3, Cinisello Balsamo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Centro culturale Il Pertini, Auditorium piano interrato email gestore : info@hubout.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Hotel delle Memorie presenta: 'Quando ero piccola' e 'I-dentity' startDate: 12/4/13 endDate: 4/13/13 Description: Hotel delle Memorie è lieto d’invitarvi ad un appuntamento speciale durante la settimana del Salone del Mobile. Per l’occasione le vetrine della boutique Lush di Via dei Fiori Chiari (Brera) ospiteranno due performance volte ad esplorare il concetto di tempo e di identità. Hoteldellememorie.com di Linda Ferrari e Francesca Lolli Quando Ero Piccola Venerdì 12 Aprile ore 20:00 e ore 22:00 Il tempo che passa attraverso i nostri occhi, che intesse una tela senza conoscere la fine, i profumi, i colori, le sensazioni percepite. Lo scenario é un bianco imperturbabile sommesso e silenzioso angolo di una dimensione imprecisata e remota dove gli oggetti sono simboli come all’interno di un sogno. Gabbie bianche, chiavi e orologi non sono altro che il tempo, che inesorabilmente scorre ed è impossibile da posserede, poiché in verità il tempo esiste a prescindere da tutto e da sempre. Linda Ferrari e Francesca Lolli ripropongono la performance fatta a Ram Studios (Fabbrica del Vapore) nel Luglio 2012, performance che fa parte del progetto Hotel delle Memorie, contenitore di ricordi poi trasposti dalle due artiste. I-Dentity Sabato 13 Aprile ore 20:00 e ore 22:00 Le identità delle due artiste si mettono a confronto attraverso un percorso che utilizza i mezzi a loro propri per mostrarsi, aprirsi, ed infine unirsi. Linda e Francesca riflettono loro stesse ma al contempo ogni individuo. Ognuno di noi considera e costruisce se stesso attraverso l’identificazione, l’individuazione, l’imitazione e l’interiorizzazione. In questa nostra esibizione facciamo riferimento in particolar modo all’individuazione: dove il soggetto mira a riconoscere se stesso in base alle caratteristiche che lo distinguono dagli altri, soprattutto per la propria storia personale, che è sua e di nessun’altro. In questa performance é presente anche il concetto di dicotomia tra ció che si é realmente e ció che gli altri vedono e credono che tu sia. Con i nostri mezzi, ovvero le nostre “voci”, vi racconteremo di noi e inviteremo voi a fare altrettanto. Come? Scriveteci ad hoteldellememorie@gmail.com Il nostro lavoro nasce con TE. Donaci le tue memorie. Le mostreremo al mondo. E daremo loro nuova vita Our work begins with YOU. Give us your memories. We will show them to the world. And we will give them a new life Hotel delle Memorie.com Location: Via dei Fiori Chiari, Milano tipo di evento: performances-art rowid: immagini: galleria immagini: http://vimeo.com/50158055 galleria-spazio-museo: Lush Italia email gestore : lin86_F@libero.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: SKEME. 3 Yard King startDate: 5/9/13 endDate: 5/24/13 Description: Varsi è una nuova realtà che nasce nelle vie della metropoli con il desiderio di viverle e raccontarle. La storia che vuole esporre è lunga, si insidia negli spazi urbani più di 30 anni fà, nello specifico prende forma nei ghetti di New York. Skeme sarà per la sua prima volta a Roma dove ha dato vita ad un percorso espositivo che articola un racconto sulle origini e sull’evoluzione della storia del graffito. Questo movimento ha inizio proprio con talenti come Skeme, che non ancora adolescenti uscivano di casa per correre in Yard e dedicarsi ad una nuova disciplina che proprio grazie ad artisti così coraggiosi è diventata una storia vera. Avrete la possibilità di conoscere chi ha gettato le basi di questo racconto che è passato alla storia sotto il nome di Writing. Skeme dagli anni ’80 è presente in pellicole, oggi storiche, come Style Wars di Tony Silver e Henry Chalfant, ed è protagonista di foto che sono entrate a far parte della memoria comune, scattate da reporter del calibro di Marta Cooper e Henry Chalfant. Skeme è presente in testi sacri, come Subway Art, che racconta del writing made in N.Y., libro che ha compiuto 25 anni di ristampe nel 2004 e che oggi è la pietra miliare di questa meravigliosa storia che parla di arte, strada e soprattutto che celebra le firme dei writer che la hanno resa tale. Jam Trota, writer romano tra i più storici e combattivi, ha partecipato alla nascita del graffito in Italia, decide di omaggiare questo stile con una Jam capitolina per i sei anni di Graff Dream e lo fà in grande stile invitando Skeme, padre del writing made in N.Y. Uno dei nomi che ha contribuito alla storia della Subway Art, oggi, viene tra noi e ci aiuta a riportare alla memoria le origini di questo movimento non solo negli States, ma anche le modalità che hanno visto l’origine e l’ascesa di questo linguaggio in Italia, dove più che in ogni altro paese europeo si è subita l’influenza di artisti del livello di Skeme, identificabili come i Grandi Classici del Writing Nyc. Jam: Sabato 4 Maggio. La location verrà comunicata sul sito della galleria alcuni giorni prima della jam. Inaugurazione: Giovedì 9 Maggio Galleria Varsi, Via San Salvatore in Campo 51, Roma. Dalle 18 alle 23. ufficiostampa info@galleriavarsi.it www.galleriavarsi.it Location: Via San Salvatore in Campo 51 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=513426535387579&set=pb.507053866024846.-2207520000.1365446728&type=3&theater galleria-spazio-museo: Galleria Varsi email gestore : info@galleriavarsi.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: "Rifrazioni" di Paolo Ciabattini a Verona startDate: 4/9/13 endDate: 5/10/13 Description: PAOLO CIABATTINI “Rifrazioni” ex‐Chiesa di San Silvestro, Verona Sede di Cassa Padana dal 9 aprile al 10 maggio 2013 idea e cura di Giulia Sillato Giornata del Vinitaly: la Fondazione Dominato Leonense, promossa da Cassa Padana, in occasione della giornata del VINITALY è lieta di ospitare Paolo Ciabattini al San Silvestro di Verona, tempio cristiano di origini alto‐medioevali. Eretto nel X secolo su una platea sita all’interno della prima cinta muraria suburbana della città, fu successivamente rimaneggiato e affidato alle monache benedettine che per secoli vi fecero opera di carità. Ancora una volta il passato sollecita il presente ad avviare un dialogo fatto di materia e colore, mezzi espressivi rimasti immutati nel tempo in qualunque campo e forma di operatività artistica. L’artista, che vive e opera a Milano, è al suo terzo appuntamento con Cassa Padana, curatrice del ripristino, dopo la fatiscenza, durata un secolo, dell’antico sacello. La mostra: curata da Giulia Sillato, storico dell’arte di scuola longhiana, propone un inedito viaggio interpretativo attraverso la possibile lettura di 10 opere non figurative di formato quadrato e di una rettangolare, già esibita a Villa Badìa, concepite per l’ambiente e nello spirito della sua ascetica sacralità. Esse potranno essere ammirate dal pubblico sui corridoi limitofi ai banchi della sede, a ridosso dei suggestivi affreschi settecenteschi ancora leggibili sulle pareti dell’ex chiesetta ad aula. L’artista e le sue Rifrazioni: viene dal mondo dell’architettura, arredo d’interni e design, settori in cui svolge un’attività di primo piano. La pratica professionale è sempre stata affiancata dalla passione per l’arte pittorica, integratasi con il tempo alle varie operazioni progettuali da lui quotidianamente compiute. L’artista ha iniziato a dipingere da giovanissimo, continuando poi a sviluppare questa sua naturale inclinazione senza mai abbandonarla, favorita, tra l’altro, dalla manipolazione quotidiana dei materiali impiegati nel restauro edile e nel recupero di antichità. Spazio e luce sono il binario su cui scorre la sua ricerca pittorica e corrispondono il primo, alla materialità dell’impasto cromo‐cementizio, la seconda al colore, generando fusioni visivamente responsabili delle numerose e avvincenti suggestioni spazio‐prospettiche. Il curatore: Giulia Sillato ha teorizzato nel 2010 i principi del Metaformismo, nuova visione storico‐artistica che apre nuove pagine alla consueta lettura di un’opera senza figurazione, nuovi possibili modi interpretativi del fenomeno dell’astrazione, di cui si propone una nuova lettura con l’ottica della Forma, diversamente da quanto fatto sinora: nel caso di Paolo Ciabattini i possibili significati intravedibili nell’opera intrigano per l’immediata traducibilità concettuale delle svariate soluzioni pittoriche. L’ambiente espositivo: Siamo all’interno dell’antica Chiesa di San Silvestro, eretta su un’area un tempo più estesa, ma oggi calcolabile intorno ai 1.500 metri quadrati. Oggetto di scavo a causa dell’emersione di preziosi reperti archeologici, avvenuta nel corso dei lavori per il parcheggio (2008), l’area ha rilevato alle quote più alte un cimitero che, attivo tra il XIV e il XVII secolo, era di pertinenza della chiesa. Sono state individuate 700 sepolture dotate di corredi ceramici d’età alto‐medioevale. Corrispondenti ai secoli citati, ricordiamo gli affreschi e i dipinti che arredavano l’interno della chiesa, tra cui una Pala d’altare di Felice Brusasorzi (XVI sec.), successivamente trasferiti al Museo di Castelvecchio. VERNICE CATALOGO catalogo cartaceo in mostra Martedì 9 aprile ‐ Giornata del Vinitaly ‐ ore 17,30 ex‐ Chiesa di San Silvestro, Verona ‐ Piazza Arditi ORARI ed INFORMAZIONI dal lunedì al venerdì 8,00 ‐ 12,30/14,30 ‐ 16,30 tel. 045 597345 ‐ fax 045 596185 Ingresso libero nei giorni e negli orari indicati info@paolociabattini.it www.paolociabattini.it info@fondazionedominatoleonense.it www.fondazionedominatoleonense.it Location: Ex Chiesa di S.Silvestro-Sede Cassa Padana, Piazza Arditi, Verona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Tra sorriso e sogno startDate: 11/4/13 endDate: 4/5/13 Description: Dall’ 11 aprile la galleria Fabbrica Eos ospita una mostra dedicata a Corrado Levi, figura poliedrica e multidisciplinare dell’arte e della cultura italiana. Questa mostra prende spunto dalla lunga consuetudine di mostre precedenti attuate in questa galleria. Artista, architetto, scrittore e critico, Corrado Levi ha sfidato e continua a sfidare le regole restrittive delle singole discipline, aprendo di volta in volta nuove possibilità espressive nella cultura contemporanea. Come egli stesso si definisce: “Sono un italiano di plurima formazione: allievo, come architetto, di Franco Albini e Carlo Mollino, come scrittore di Karl Kraus e di Erik Satie, come artista di molte generazioni di artisti, dall’Arte Povera di cui imparo il linguaggio, alla Transavanguardia a cui rubo la libertà, ai graffiti di cui invidio la strada, e molti altri”. Opere che si guardano intorno, rispettando il contesto, le preesistenze, la natura; che alludono, suggeriscono, rimandano, tra sorriso e sogno; progetti in cui, alle volte, la scelta primaria è quella di non scegliere, lasciando vincere il caso, dopo averlo compreso. Corrado Levi. Cenni biografici Allievo di Carlo Mollino e Franco Albini. Docente di Composizione Architettonica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Come architetto ha svolto attività professionale a Torino, a Milano e a Marrakech, dove vive, e ha pubblicato Trattatino di architettura (Tranchida,Milano, 1993) e Tiro al bersaglio su problemi di architettura (Tranchida, Milano, 1994). Sul suo lavoro di artista, esposto in Italia e all’estero dal 1983, ha pubblicato Teoria e lavori. Arte 1982-1996 (Giancarlo Politi Editore, Milano, 1996) e Vedere l’arcobaleno con la coda dell’occhio (Charta, Milano, 2002). L’attività critica tra arte e architettura vede la pubblicazione del fondamentale Una diversa tradizione (Clup, Milano, 1985), e del recente E’ andata così (Electa, Milano, 2009), mentre la sperimentazione linguistica trova in Canti Spezzini (Chimera, Milano, 1986) e Marrakech Teoria (Cadmo, Firenze, 2004) i momenti di maggiore intensità. Della sua profonda conoscenza del mondo dell’arte contemporanea scrive in Mes Amis! Mes Amis! (Edizioni Corraini, Mantova, 2007). Ha vinto il Premio In-Arch per l’architettura ed è Guanto d’Argento di Boxe Francese Savate. Location: Piazzale Baiamonti 2, Milano tipo di evento: mostra personale rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Fabbrica Eos email gestore : robyvillari@tiscali.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Wolfgang Alexander Kossuth. Arte in movimento startDate: 4/18/13 endDate: 5/17/13 Description: La galleria Pisacane Arte inaugura giovedì 18 aprile alle ore 18.30 una mostra personale di Wolfgang Alexander Kossuth. A più di tre anni dalla sua scomparsa, le tele e le sculture dell'artista tedesco tornano a risplendere in un'esposizione proprio nella città che lo accolse nel 1970. Nato a Pfronten, in Germania nel 1947, Kossuth ha avuto una rapida e brilante carriera musicale, infatti già nel 1975 debutta come direttore dell'orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Nel 1979 abbandona però la musica per dedicarsi alla scultura: scelta sorprendete e coraggiosa, ma sicuramente onesta e rispettosa del suo animo irrequieto, che nella scultura aveva trovato la maniera migliore di esprimersi; “potevo essere più libero, più creativo”, così commentò la sua scelta Kossuth. La mostra propone due percorsi, come due sono le sfaccettature del suo essere artista, da una parte le sculture, dall'altra le tele. Le sculture di Kossuth celano, attraverso una grande abilità compositiva e nascoste sotto una bellezza apollinea, un'immagine che va oltre la realtà e diventa espressione di una visione personale che segue “ciò che vedo, ciò che sento”. Quest'immagine, che a volte nega il naturalismo stesso, diventa così eterna, perché non ha più niente a che fare con i limiti posti dal tempo, ma lo supera; arriva dove la musica, eterna si, ma figlia del tempo, non può arrivare. Le sue sculture sfidano la gravità, in composizioni a volta piene di pathos e teatralità, a volte piene di grazia e armonia, che esaltano sempre un equilibrio ricercato, fatto di ritmi che si susseguono. Qui sicuramente Kossuth condivide lo stesso processo creativo del suo passato da compositore. Non a caso una gran parte della sua produzione affronta il tema della danza: ballerini e danzatrici che dialogano con lo spazio grazie a un movimento fatto di pose, torsioni, tensioni che ci comunicano tutta la potenza del corpo umano. Ma Kossuth va oltre, perché ottiene lo stesso dinamismo anche quando riscopre miti, storie, leggende in un virtuosismo espressivo e compositivo che si muove tra spiritualità e sensualità. La figura umana è sempre al centro della sua ricerca artistica, come si può vedere nel secondo percorso della mostra dedicato alle tele: figure, soprattutto nudi, ottenute con colori ad olio e pastelli che sfumano i contorni, si muovono in uno spazio profondo dettato da un sapiente gioco di luci e ombre. Non si tratta di lavori preparatori, ma ancora una volta di espressioni dell'eccletismo gestuale dell'artista. In ogni sua opera, che sia pittura su tela o che sia in marmo, bronzo, resina o gesso, l'artista ricerca tensioni muscolari ed emotive. “L'arte è multiforme, ma unica è la sua essenza”, e chi più di Alexander Kossuth è riuscito a coglierla? Scultore, pittore, musicista: Artista. Istante, tensione, movimento: “l'inquietudine è la costante”. L'evento dedicato a Kossuth di chiuderà il 22 maggio con un finissage all'Hostaria Borromei, locale nel centro storico di Milano, situato all'interno di un palazzo quattrocentesco che in origine fu una delle stalle della famiglia Borromei. L'Hostaria, che conserva ancora oggi la stessa affascinante struttura, si affaccia su una corte nella quale durante la serata verrà nuovamente reso omaggio all'artista con interventi musicali che dialogheranno con le sue stesse opere. Location: via Pisacane 36, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: www.pisacanearte.it galleria-spazio-museo: Pisacane Arte email gestore : galleria@pisacanearte.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: ALL’ACCADEMIA BELLE ARTI DI TERNI, CORSO SUMMER 25 H DI DISEGNO COLORATO LEONARDESCO E TEMPERA. startDate: 4/22/13 endDate: 4/30/13 Description: ALL’ACCADEMIA BELLE ARTI DI TERNI, CORSO SUMMER 25 H DI DISEGNO COLORATO LEONARDESCO E TEMPERA. All’Accademia Belle Arti di Terni al via le nuove iscrizioni per il corso estivo di 25 ore di Disegno leonardesco e Tempera. Il disegno e’ il tema cardine trattato, disegno inteso come segno, graffio, incisione, tratteggio. Durante l'iter didattico gli allievi hanno la possibilità di partecipare attivamente al laboratorio sulla preparazione della carta alla maniera di Leonardo utilizzando pigmenti naturali. La fase successiva riguarda lo studio dal vero della composizione attraverso materiali come la sanguigna, la seppia, il carboncino. Viene poi affrontato il colore con la tecnica della tempera a velature e, successivamente, il tratteggio ad inchiostro per rendere la terza dimensione. Il Cennini, parlando del disegno su carta tinta, ossia del disegno eseguito sopra fogli di carta colorata con tinta a tempera azzurra, rossiccia, grigia o verde, consiglia di chiaroscurire i disegni a tratteggio d’inchiostro per gli scuri e tratteggio a biacca per i chiari, oppure di acquerellare con detti neri e bianco, che, secondo il Maestro, era la via “al menarti all’arte del colorire”. Iscrizioni aperte a partire dal 22 Aprile, classi a numero chiuso. Contatti info@italianartschool.it tel.0744/402436 Accademia Belle Arti di Terni - Via XI febbraio n.43 Location: via 11 Febbraio 46 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Accademia belle arti terni email gestore : info@italianartschool.it sponsor: 2446 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Nude startDate: 4/20/13 endDate: 7/6/13 Description: Artsiom Parckynski "NUDE" Vernissage - Sabato 20 Aprile 2013 alle 18.00 Blu Gallery è lieta di invitarvi all'inaugurazione di "Nude"mostra personale dell'artista Bielorusso Artsiom Parchynski, a cura di Viola Invernizzi. Visitabile dal Martedì al Sabato - 16.00 / 19.00 fino al 7 Giugno. Location: Via Don G. Minzoni 9 Bologna tipo di evento: Mostra Personale rowid: immagini: galleria immagini: http://www.facebook.com/events/523960684309658/ galleria-spazio-museo: Blu Gallery email gestore : info@blugallery.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Antropico Naturale startDate: 4/12/13 endDate: 5/10/13 Description: Giovedì 11 Aprile 2013 alle ore 18.00, in occasione del Salone del Mobile 2013, presso PALAZZO LOMBARDIA a Milano inaugura “Antropico Naturale”, mostra a cura di Nicoletta Castellaneta, Claudio Composti e Veronica Iurich in collaborazione con: Igor Zanti e Giancarlo Lacchin Maurizio Montagna, Nino Mustica, Walter Trecchi ed Edoardo Valle si confrontano su una tematica quanto mai attuale: il bisogno di ripensare e vivere le città e il rapporto con il verde urbano. Non a caso è stato scelto Palazzo della Regione, simbolo del rinnovamento architettonico di Milano che ha stravolto lo skyline della città meneghina. Inoltre Martedì 7 maggio ore 19.00 è previsto un talk sulla tematica “Architettura_Natura” con l’intervento dell’ architetto Matteo Fantoni. La mostra “Antropico Naturale” apre in occasione del Salone del Mobile 2013. Il progetto tocca una tematica quanto mai attuale: il bisogno di ripensare e vivere le città e il rapporto con il verde urbano. Non a caso è stato scelto Palazzo Lombardia, simbolo del rinnovamento architettonico di Milano che ha stravolto lo skyline della città meneghina. Il titolo è un ossimoro: indica un luogo segnato e snaturato dall’intervento umano, Antropico ma allo stesso tempo Naturale, cioè incontaminato dalla presenza umana. Nonostante questo paradosso, il titolo vuole essere anche un auspicio, ormai già realtà, cioè che l’architettura si possa fondere sempre più con la Natura senza stravolgerla ma integrandola. Un tentativo di ritornare ad una fusione con la Natura fu sperimentato già da Frank Lloyd Wright con la famosa “Casa sulla cascata” nel 1936/39, in nome di quella che chiamava “architettura organica”. Una sfida oggi più che mai necessaria, che trova esempi in realtà già esistenti come il verde verticale del museo parigino del Quai Branly o nelle future Torri del Bosco Verticale, in costruzione a Milano, proprio alle spalle di Palazzo Lombardia sede della Regione . Durante il periodo della mostra è previsto anche un talk sulla tematica “Architettura_Natura” reso possibile grazie all’intervento dell’Architetto Matteo Fantoni di Milano, fondatore dell’omonimo Studio che ha sede proprio sotto la nuova costruzione del centro direzionale di Garibaldi. Matteo Fantoni ha lavorato per 18 anni con l’archi_star Norman Foster, ed è impegnato in progetti internazionali che valorizzano proprio la convivenza tra le due realtà, antropico_naturali. Durante la mostra, verrà esposto in occasione del Salone del Mobile di Milano 2013 il prototipo del divano Festival Lounge Seat', divano da hall ispirato alle forme del pianoforte a coda, ideato dal giovane designer Federico Di Napoli, nato a Cuneo 22 anni fa. Il prototipo realizzato grazie all'indispensabile interessamento della famiglia Vacchino di Sanremo, proprietaria del teatro Ariston, sede storica del festival, è stato presentato ed esposto nel foyer durante lo svolgimento della 63ma edizione della manifestazione canora. Il divano è stato autografato dagli artisti e dagli autori partecipanti alla kermesse e sarà successivamente donato ad una Fondazione la quale indirà un'asta il cui ricavato servirà di supporto all'attività di un ospedale infantile. Location: Palazzo Lombardia - Via Galvani 27, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : vi@ch2.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Corso Visual Merchandising Planner : Ancora 7 Voucher gratuiti a maggio 2013 ! startDate: 5/27/13 endDate: 5/31/13 Description: Maggio 2013....La Formazione Diventa Democratica: Prenota un VOUCHER di EURO 550, 00 accessibile a tutti, e valido per tutte le regioni d'Italia! Il Visual Merchandiser è la figura nata dalla naturale evoluzione del Vetrinista e non si occupa solo della vetrina ma anche dell’interno del punto vendita, collaborando con Architetti e Designers nella scelta degli arredi, dei Lay-out, dei Display. ASSOVISUAL, prima associazione italiana di Visual Merchandising, ha tra i suoi obiettivi, quello di operare con successo, dal 1999, nella formazione di questi professionisti e il loro inserimento nel mondo lavorativo. -Sono a disposizione Ancora 7 VOUCHER di 550,00 Euro ENTRO il 30 APRILE 2013! per frequentare il CORSO di VISUAL MERCHANDISING full immersion che si svolgerà a Milano in via S. Marta 18, Zona DUOMO.del valore di E.1500, 00, (c/Voucher costa E.950, 00.) CORSO VISUAL MERCHANDISING DISPLAY (40 ore) 5 gg full immersion, -Inizio: 27 Maggio 2013 -Fine: 31 Maggio 2013 -Termine Iscrizioni: 7 VOUCHER ENTRO il il 30 Aprile 2013 Come ottenere I VOUCHER validi su tutto il territorio nazionale, accessibili a tutti: -Basta INVIARE mediante MAIL a: info@assovisual.it , la richiesta del: -"Voucher E.550, 00 per CORSO Maggio 2013 " entro il TERMINE stabilito. Entro 5 gg, il Modulo con un Buono - Voucher del valore di Euro 550,00, spendibile per il corso in oggetto. (farà fede la data della Mail in ricezione). Per ulteriori informazioni: SEGRETERIA tel. 02.48713521 Oltre alla formazione, ASSOVISUAL, offre lo sportello Placement che GRATUITAMENTE, segnala alle Aziende, in nominativi dei partecipanti ai corsi e master effettuati. Grazie a questo servizio, ad oggi: Harley-Davidson, Casa Damiani, Puma, Goldenlady, Stefanel, Adidas, Johnson & Johnson, L’Oreal, Pupa, Diadora, Coin e Coccinelle, Robe di Kappa, Rinascente, Breil, la Rinascente, Timberland e Ikea, sono solo alcune delle aziende che hanno richiesto collaborazione all' Associazione Nazionale con sede a Milano per inserimenti di queste figure nel proprio organico Per informazioni sulla professione: SEGRETERIA CORSI: tel 02.48713521 ra. Fax 02.40010029 ra. mailto: info@assovisual.it da oggi è disponibile una INFO - SMS : 335.71.19.630 Location: Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@assovisual.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Frammentazioni dinamiche startDate: 4/13/13 endDate: 3/25/13 Description: Titolo Mostra Personale: Frammentazioni dinamiche Sede: Spazio Intelvi 11 Indirizzo: Via Valle Intelvi 8 (22020) Loc. Muronico - Dizzasco (Como) tel.: +39 3401066977 email : spaziointelvi11@yahoo.com web: www.spaziointelvi11.com Orario: sabato e domenica ore 16.00 - 19.00 o su appuntamento (possono variare, verificare sempre via telefono) biglietti: ingresso libero vernissage: 13 Aprile 2013. 17.00 finissage: 25 Aprile 2013. 17.00 Curatore: Franca Doriguzzi Artista: Paolo Avanzi Genere: arte contemporanea, pittura, personale Abstract. Personale dedicata alla produzione pittorica di Paolo Avanzi in cui la frammentazione della figura si sviluppa secondo modalità che imprimono un dinamismo intrinseco ai singoli tasselli. Testo Paolo Avanzi prosegue nella sua ricerca pittorica basata su una frammentazione della forma nella sua essenza figurativa, effettuata attraverso una modalità di deformazione che dà il senso di una forza cinetica nel suo complesso. Nelle opere più recenti questa “frammentazione” si compie secondo linee geometriche, come nel periodo iniziale avviato su questo filone; a differenza però delle opere precedenti in queste ultime il fattore distorsivo, all’interno del singolo frammento, è accentuato da una tensione quasi istintiva e gestuale. La razionalità dell’insieme (scomposto in una logica architettura) cede il passo all’impulso di scombinare la micro immagine (del singolo tassello) obbedendo ad una esigenza di ritorno all’informale, che è quello che aveva caratterizzato la iniziale produzione polimaterica dell’artista. In ciò ci sembra di leggere il tentativo di trovare un connubio fra razionalità (esteriore) e irrazionalità (interiore), fra logica (del generale) e instintualità (nel particolare). Al di là di questa interpretazione estetica, è comunque sempre percepibile in Paolo Avanzi la volontà di cogliere una molteplicità di prospettive non solo visuali ma anche psicologiche nel soggetto rappresentato, e questa valenza psicologica la si può riscontrare anche nel particolare inanimato dello sfondo, sia esso oggetto di arredamento o scorcio di paese, come a voler ricreare una dimensione di esistenza autonoma anche per gli aspetti che fanno da corollario alla figura umana. Come si può notare dalle opere in esposizione (che coprono il periodo dal 2006 ad oggi), l’iter che ha seguito Paolo Avanzi è sempre stato quello di mantenere una propria linea stilistica inconfondibile e identificabile, nello scenario della pittura contemporanea, pur evitando il rischio di cadere nella ripetitività della routine del mestiere cui non sono immuni anche maestri conclamati. Un’ultima considerazione, più generale, riguarda ciò che l’artista vede nella pittura, e senza il timore di essere banali, si potrebbe dire “un mezzo di espressione”, così come lo è la scrittura e la musica. Alla base dell’approccio di Paolo Avanzi con l’arte c’è questa voglia di mettersi in gioco, senza timori reverenziali magari sfruttando in positivo il fatto di non avere alle spalle una preparazione accademica tradizionale. Ed è questa voglia di mettersi in gioco che lo ha portato cimentarsi nella produzione di romanzi e racconti e poesie che hanno riscosso apprezzamento di pubblico e di critica. Franca Doriguzzi Location: Via Valle Intelvi 8, Dizzasco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.youtube.com/watch?v=0Dft9eCIiVM galleria-spazio-museo: Spazio Intelvi 11 email gestore : spaziointelvi11@yahoo.com sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: I 4 ELEMENTI DELLA CREATIVITA' per il Fuori Salone di Milano 2013 startDate: 12/4/13 endDate: 4/14/13 Description: Sabato 13 aprile dalle ore 19.30 L'ASSOCIAZIONE CHIOCCIOLA BLU E L'INFINITO NEL CASSETTO INVITANO ALLA FESTA DEL FUOCO, Evento che partecipa al Fuori Salone di Milano 2013 Per tutti gli altri appuntamenti: http://fuorisalone.it/2013/search/events/location/2147/ http://infinitonelcassetto.blogspot.it/p/fuori-salone-milano-2013.html Programma sabato 13 aprile Ore 19.30 cena ispirata all'elemento fuoco. Gradita prenotazione entro venerdì 12 aprile. info@chiocciolablu.it oppure 349 6466428. Costo 10,00 € Ore 19.30 concerto Francesco Radèn a 432 Hz Ore 21.00 intervento “Le case Ecosostenibili, a basso impatto ambientale ed economico” (case BIA e BIE), a cura dell'Arch. Fabio Cova. Ore 22.30 Festa riservata ai soci espositori, ai soci dell’Associazione e agli intimi. Durante la serata, in esposizione: Monili di trasmutazione ad alto valore simbolico – a cura dell’Arch. Fabio Cova e Cinzia Carminati Artista Visionaria Cos'è un simbolo? Istintivamente lo sappiamo tutti, ma non appena cerchiamo di definirlo cadiamo in una serie di difficoltà e contraddizioni. Un simbolo è qualcosa che allude a qualcos'altro. E' una parola che racchiude una immagine. E' una storia che nasconde un mito. E' un segnale per capirsi senza dire di più. E' un pezzettino di realtà che riesce a richiamarne tanti altri. E' un modo di dire. E' un modo di ricordare. E' un modo di inventare. E' un gesto, è una figura, è un suono, è un odore. Il lavoro di Cinzia e Fabio parte da questa consapevolezza, non vogliono creare un gioiello ma un qualcosa che portato rappresenti un pezzo di percorso della persona che indossa, uno strumento che armonizzi le energie con il quale viene in contatto, un complice di vita... uno strumento di benessere.. IN ESPOSIZIONE ANCHE: http://infinitonelcassetto.blogspot.it/p/fuori-salone-milano-2013.html Chiocciola Blu è una Associazione di professionisti e imprenditori che è nata con l’intento di progettare, realizzare e gestire attività sociali e culturali al servizio della persona e della comunità. www.chiocciolablu.it MAIL. INFO@CHIOCCIOLABLU.IT M 349 6466428 T 02 40707846 Menu di Sabato 13 aprile ore 19.30 Antipasto “piccanto” salame e taralli Pasta fuoco e Fiamme trafilata al bronzo Pezzetti di cuore con formaggio Dolci peccati (fragole e cioccolato) Vino rosso, Acqua PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER LA CENA DI FUOCO ENTRO STASERA! Confermare a info@chiocciolablu.it Location: Via Sant'alessandro Sauli 17, Milano tipo di evento: FESTA, WorkShop, Esposizioni, Conferenze rowid: immagini: galleria immagini: http://infinitonelcassetto.blogspot.it/2013/04/eccoci-le-magiche-creatrici-del-fuori.html galleria-spazio-museo: Associazione Culturale Chiocciola Blu email gestore : info@chiocciolablu.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Winfred Gaul startDate: 5/16/13 endDate: 6/30/13 Description: Winfred Gaul 05/16/13 06/30/13 Winfred Gaul due anni a Roma. Opere su tela e su carta realizzate dall'autore durante il suo soggiorno romano.tra il 1959-1962. via del Babuino 29, Roma mostra personale Galleria Anna D'Ascanio info@galleriadascanio.it Location: via del Babuino 29, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Anna D'Ascanio email gestore : info@galleriadascanio.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Hotel delle Memorie presenta: 'Quando ero piccola' e 'I-dentity' startDate: 12/4/13 endDate: 4/13/13 Description: Hotel delle Memorie è lieto d’invitarvi ad un appuntamento speciale durante la settimana del Salone del Mobile. Per l’occasione le vetrine della boutique Lush di Via dei Fiori Chiari (Brera) ospiteranno due performance volte ad esplorare il concetto di tempo e di identità. Hoteldellememorie.com di Linda Ferrari e Francesca Lolli Quando Ero Piccola Venerdì 12 Aprile ore 20:00 e ore 22:00 Il tempo che passa attraverso i nostri occhi, che intesse una tela senza conoscere la fine, i profumi, i colori, le sensazioni percepite. Lo scenario é un bianco imperturbabile sommesso e silenzioso angolo di una dimensione imprecisata e remota dove gli oggetti sono simboli come all’interno di un sogno. Gabbie bianche, chiavi e orologi non sono altro che il tempo, che inesorabilmente scorre ed è impossibile da posserede, poiché in verità il tempo esiste a prescindere da tutto e da sempre. Linda Ferrari e Francesca Lolli ripropongono la performance fatta a Ram Studios (Fabbrica del Vapore) nel Luglio 2012, performance che fa parte del progetto Hotel delle Memorie, contenitore di ricordi poi trasposti dalle due artiste. I-Dentity Sabato 13 Aprile ore 20:00 e ore 22:00 Le identità delle due artiste si mettono a confronto attraverso un percorso che utilizza i mezzi a loro propri per mostrarsi, aprirsi, ed infine unirsi. Linda e Francesca riflettono loro stesse ma al contempo ogni individuo. Ognuno di noi considera e costruisce se stesso attraverso l’identificazione, l’individuazione, l’imitazione e l’interiorizzazione. In questa nostra esibizione facciamo riferimento in particolar modo all’individuazione: dove il soggetto mira a riconoscere se stesso in base alle caratteristiche che lo distinguono dagli altri, soprattutto per la propria storia personale, che è sua e di nessun’altro. In questa performance é presente anche il concetto di dicotomia tra ció che si é realmente e ció che gli altri vedono e credono che tu sia. Con i nostri mezzi, ovvero le nostre “voci”, vi racconteremo di noi e inviteremo voi a fare altrettanto. Come? Scriveteci ad hoteldellememorie@gmail.com Il nostro lavoro nasce con TE. Donaci le tue memorie. Le mostreremo al mondo. E daremo loro nuova vita Our work begins with YOU. Give us your memories. We will show them to the world. And we will give them a new life Hotel delle Memorie.com Location: Via dei Fiori Chiari, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/482805_320801118045510_2056192897_n.jpg galleria-spazio-museo: Lush Italia email gestore : lin86_F@libero.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: SKEME. 3 Yard King startDate: 5/9/13 endDate: 5/24/13 Description: Varsi è una nuova realtà che nasce nelle vie della metropoli con il desiderio di viverle e raccontarle. La storia che vuole esporre è lunga, si insidia negli spazi urbani più di 30 anni fà, nello specifico prende forma nei ghetti di New York. Skeme sarà per la sua prima volta a Roma dove ha dato vita ad un percorso espositivo che articola un racconto sulle origini e sull’evoluzione della storia del graffito. Questo movimento ha inizio proprio con talenti come Skeme, che non ancora adolescenti uscivano di casa per correre in Yard e dedicarsi ad una nuova disciplina che proprio grazie ad artisti così coraggiosi è diventata una storia vera. Avrete la possibilità di conoscere chi ha gettato le basi di questo racconto che è passato alla storia sotto il nome di Writing. Skeme dagli anni ’80 è presente in pellicole, oggi storiche, come Style Wars di Tony Silver e Henry Chalfant, ed è protagonista di foto che sono entrate a far parte della memoria comune, scattate da reporter del calibro di Marta Cooper e Henry Chalfant. Skeme è presente in testi sacri, come Subway Art, che racconta del writing made in N.Y., libro che ha compiuto 25 anni di ristampe nel 2004 e che oggi è la pietra miliare di questa meravigliosa storia che parla di arte, strada e soprattutto che celebra le firme dei writer che la hanno resa tale. Jam Trota, writer romano tra i più storici e combattivi, ha partecipato alla nascita del graffito in Italia, decide di omaggiare questo stile con una Jam capitolina per i sei anni di Graff Dream e lo fà in grande stile invitando Skeme, padre del writing made in N.Y. Uno dei nomi che ha contribuito alla storia della Subway Art, oggi, viene tra noi e ci aiuta a riportare alla memoria le origini di questo movimento non solo negli States, ma anche le modalità che hanno visto l’origine e l’ascesa di questo linguaggio in Italia, dove più che in ogni altro paese europeo si è subita l’influenza di artisti del livello di Skeme, identificabili come i Grandi Classici del Writing Nyc. Jam: Sabato 4 Maggio. La location verrà comunicata sul sito della galleria alcuni giorni prima della jam. Inaugurazione: Giovedì 9 Maggio Galleria Varsi, Via San Salvatore in Campo 51, Roma. Dalle 18 alle 23. ufficiostampa info@galleriavarsi.it www.galleriavarsi.it Location: Via San Salvatore in Campo 51, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=513455972051302&set=oa.539422872774497&type=1&theater galleria-spazio-museo: Galleria Varsi email gestore : info@galleriavarsi.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Tra sorriso e sogno startDate: 11/4/13 endDate: 4/5/13 Description: Dall’ 11 aprile la galleria Fabbrica Eos ospita una mostra dedicata a Corrado Levi, figura poliedrica e multidisciplinare dell’arte e della cultura italiana. Questa mostra prende spunto dalla lunga consuetudine di mostre precedenti attuate in questa galleria. Artista, architetto, scrittore e critico, Corrado Levi ha sfidato e continua a sfidare le regole restrittive delle singole discipline, aprendo di volta in volta nuove possibilità espressive nella cultura contemporanea. Come egli stesso si definisce: “Sono un italiano di plurima formazione: allievo, come architetto, di Franco Albini e Carlo Mollino, come scrittore di Karl Kraus e di Erik Satie, come artista di molte generazioni di artisti, dall’Arte Povera di cui imparo il linguaggio, alla Transavanguardia a cui rubo la libertà, ai graffiti di cui invidio la strada, e molti altri”. Opere che si guardano intorno, rispettando il contesto, le preesistenze, la natura; che alludono, suggeriscono, rimandano, tra sorriso e sogno; progetti in cui, alle volte, la scelta primaria è quella di non scegliere, lasciando vincere il caso, dopo averlo compreso. Corrado Levi. Cenni biografici Allievo di Carlo Mollino e Franco Albini. Docente di Composizione Architettonica alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Come architetto ha svolto attività professionale a Torino, a Milano e a Marrakech, dove vive, e ha pubblicato Trattatino di architettura (Tranchida,Milano, 1993) e Tiro al bersaglio su problemi di architettura (Tranchida, Milano, 1994). Sul suo lavoro di artista, esposto in Italia e all’estero dal 1983, ha pubblicato Teoria e lavori. Arte 1982-1996 (Giancarlo Politi Editore, Milano, 1996) e Vedere l’arcobaleno con la coda dell’occhio (Charta, Milano, 2002). L’attività critica tra arte e architettura vede la pubblicazione del fondamentale Una diversa tradizione (Clup, Milano, 1985), e del recente E’ andata così (Electa, Milano, 2009), mentre la sperimentazione linguistica trova in Canti Spezzini (Chimera, Milano, 1986) e Marrakech Teoria (Cadmo, Firenze, 2004) i momenti di maggiore intensità. Della sua profonda conoscenza del mondo dell’arte contemporanea scrive in Mes Amis! Mes Amis! (Edizioni Corraini, Mantova, 2007). Ha vinto il Premio In-Arch per l’architettura ed è Guanto d’Argento di Boxe Francese Savate. Location: Piazzale Baiamonti 2, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Fabbrica Eos email gestore : robyvillari@tiscali.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Wolfgang Alexander Kossuth. Arte in movimento startDate: 4/18/13 endDate: 5/17/13 Description: La galleria Pisacane Arte inaugura giovedì 18 aprile alle ore 18.30 una mostra personale di Wolfgang Alexander Kossuth. A più di tre anni dalla sua scomparsa, le tele e le sculture dell'artista tedesco tornano a risplendere in un'esposizione proprio nella città che lo accolse nel 1970. Nato a Pfronten, in Germania nel 1947, Kossuth ha avuto una rapida e brilante carriera musicale, infatti già nel 1975 debutta come direttore dell'orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Nel 1979 abbandona però la musica per dedicarsi alla scultura: scelta sorprendete e coraggiosa, ma sicuramente onesta e rispettosa del suo animo irrequieto, che nella scultura aveva trovato la maniera migliore di esprimersi; “potevo essere più libero, più creativo”, così commentò la sua scelta Kossuth. La mostra propone due percorsi, come due sono le sfaccettature del suo essere artista, da una parte le sculture, dall'altra le tele. Le sculture di Kossuth celano, attraverso una grande abilità compositiva e nascoste sotto una bellezza apollinea, un'immagine che va oltre la realtà e diventa espressione di una visione personale che segue “ciò che vedo, ciò che sento”. Quest'immagine, che a volte nega il naturalismo stesso, diventa così eterna, perché non ha più niente a che fare con i limiti posti dal tempo, ma lo supera; arriva dove la musica, eterna si, ma figlia del tempo, non può arrivare. Le sue sculture sfidano la gravità, in composizioni a volta piene di pathos e teatralità, a volte piene di grazia e armonia, che esaltano sempre un equilibrio ricercato, fatto di ritmi che si susseguono. Qui sicuramente Kossuth condivide lo stesso processo creativo del suo passato da compositore. Non a caso una gran parte della sua produzione affronta il tema della danza: ballerini e danzatrici che dialogano con lo spazio grazie a un movimento fatto di pose, torsioni, tensioni che ci comunicano tutta la potenza del corpo umano. Ma Kossuth va oltre, perché ottiene lo stesso dinamismo anche quando riscopre miti, storie, leggende in un virtuosismo espressivo e compositivo che si muove tra spiritualità e sensualità. La figura umana è sempre al centro della sua ricerca artistica, come si può vedere nel secondo percorso della mostra dedicato alle tele: figure, soprattutto nudi, ottenute con colori ad olio e pastelli che sfumano i contorni, si muovono in uno spazio profondo dettato da un sapiente gioco di luci e ombre. Non si tratta di lavori preparatori, ma ancora una volta di espressioni dell'eccletismo gestuale dell'artista. In ogni sua opera, che sia pittura su tela o che sia in marmo, bronzo, resina o gesso, l'artista ricerca tensioni muscolari ed emotive. “L'arte è multiforme, ma unica è la sua essenza”, e chi più di Alexander Kossuth è riuscito a coglierla? Scultore, pittore, musicista: Artista. Istante, tensione, movimento: “l'inquietudine è la costante”. L'evento dedicato a Kossuth di chiuderà il 22 maggio con un finissage all'Hostaria Borromei, locale nel centro storico di Milano, situato all'interno di un palazzo quattrocentesco che in origine fu una delle stalle della famiglia Borromei. L'Hostaria, che conserva ancora oggi la stessa affascinante struttura, si affaccia su una corte nella quale durante la serata verrà nuovamente reso omaggio all'artista con interventi musicali che dialogheranno con le sue stesse opere. Location: via Pisacane 36, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.pisacanearte.it/web/artisti/alexander-kossuth/ galleria-spazio-museo: Pisacane Arte email gestore : galleria@pisacanearte.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: ALL’ACCADEMIA BELLE ARTI DI TERNI, CORSO SUMMER 25 H DI DISEGNO COLORATO LEONARDESCO E TEMPERA. startDate: 4/22/13 endDate: 4/30/13 Description: ALL’ACCADEMIA BELLE ARTI DI TERNI, CORSO SUMMER 25 H DI DISEGNO COLORATO LEONARDESCO E TEMPERA. All’Accademia Belle Arti di Terni al via le nuove iscrizioni per il corso estivo di 25 ore di Disegno leonardesco e Tempera. Il disegno e’ il tema cardine trattato, disegno inteso come segno, graffio, incisione, tratteggio. Durante l'iter didattico gli allievi hanno la possibilità di partecipare attivamente al laboratorio sulla preparazione della carta alla maniera di Leonardo utilizzando pigmenti naturali. La fase successiva riguarda lo studio dal vero della composizione attraverso materiali come la sanguigna, la seppia, il carboncino. Viene poi affrontato il colore con la tecnica della tempera a velature e, successivamente, il tratteggio ad inchiostro per rendere la terza dimensione. Il Cennini, parlando del disegno su carta tinta, ossia del disegno eseguito sopra fogli di carta colorata con tinta a tempera azzurra, rossiccia, grigia o verde, consiglia di chiaroscurire i disegni a tratteggio d’inchiostro per gli scuri e tratteggio a biacca per i chiari, oppure di acquerellare con detti neri e bianco, che, secondo il Maestro, era la via “al menarti all’arte del colorire”. Iscrizioni aperte a partire dal 22 Aprile, classi a numero chiuso. Contatti info@italianartschool.it tel.0744/402436 Accademia Belle Arti di Terni - Via XI febbraio n.43 Location: via 11 Febbraio 46, Terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Accademia belle arti terni email gestore : info@italianartschool.it sponsor: 2446 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Nude startDate: 4/20/13 endDate: 7/6/13 Description: Artsiom Parckynski "NUDE" Vernissage - Sabato 20 Aprile 2013 alle 18.00 Blu Gallery è lieta di invitarvi all'inaugurazione di "Nude"mostra personale dell'artista Bielorusso Artsiom Parchynski, a cura di Viola Invernizzi. Visitabile dal Martedì al Sabato - 16.00 / 19.00 fino al 7 Giugno. Location: Via Don G. Minzoni 9 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Blu Gallery email gestore : info@blugallery.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: I 4 ELEMENTI DELLA CREATIVITA' per il Fuori Salone di Milano 2013 startDate: 12/4/13 endDate: 4/14/13 Description: Sabato 13 aprile dalle ore 19.30 L'ASSOCIAZIONE CHIOCCIOLA BLU E L'INFINITO NEL CASSETTO INVITANO ALLA FESTA DEL FUOCO, Evento che partecipa al Fuori Salone di Milano 2013 Per tutti gli altri appuntamenti: http://fuorisalone.it/2013/search/events/location/2147/ http://infinitonelcassetto.blogspot.it/p/fuori-salone-milano-2013.html Programma sabato 13 aprile Ore 19.30 cena ispirata all'elemento fuoco. Gradita prenotazione entro venerdì 12 aprile. info@chiocciolablu.it oppure 349 6466428. Costo 10,00 € Ore 19.30 concerto Francesco Radèn a 432 Hz Ore 21.00 intervento “Le case Ecosostenibili, a basso impatto ambientale ed economico” (case BIA e BIE), a cura dell'Arch. Fabio Cova. Ore 22.30 Festa riservata ai soci espositori, ai soci dell’Associazione e agli intimi. Durante la serata, in esposizione: Monili di trasmutazione ad alto valore simbolico – a cura dell’Arch. Fabio Cova e Cinzia Carminati Artista Visionaria Cos'è un simbolo? Istintivamente lo sappiamo tutti, ma non appena cerchiamo di definirlo cadiamo in una serie di difficoltà e contraddizioni. Un simbolo è qualcosa che allude a qualcos'altro. E' una parola che racchiude una immagine. E' una storia che nasconde un mito. E' un segnale per capirsi senza dire di più. E' un pezzettino di realtà che riesce a richiamarne tanti altri. E' un modo di dire. E' un modo di ricordare. E' un modo di inventare. E' un gesto, è una figura, è un suono, è un odore. Il lavoro di Cinzia e Fabio parte da questa consapevolezza, non vogliono creare un gioiello ma un qualcosa che portato rappresenti un pezzo di percorso della persona che indossa, uno strumento che armonizzi le energie con il quale viene in contatto, un complice di vita... uno strumento di benessere.. IN ESPOSIZIONE ANCHE: http://infinitonelcassetto.blogspot.it/p/fuori-salone-milano-2013.html Chiocciola Blu è una Associazione di professionisti e imprenditori che è nata con l’intento di progettare, realizzare e gestire attività sociali e culturali al servizio della persona e della comunità. www.chiocciolablu.it MAIL. INFO@CHIOCCIOLABLU.IT M 349 6466428 T 02 40707846 Menu di Sabato 13 aprile ore 19.30 Antipasto “piccanto” salame e taralli Pasta fuoco e Fiamme trafilata al bronzo Pezzetti di cuore con formaggio Dolci peccati (fragole e cioccolato) Vino rosso, Acqua PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER LA CENA DI FUOCO ENTRO STASERA! Confermare a info@chiocciolablu.it Location: Via Sant'alessandro Sauli 17, cit. 5 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://infinitonelcassetto.blogspot.it/2013/04/eccoci-le-magiche-creatrici-del-fuori.html galleria-spazio-museo: Associazione Culturale Chiocciola Blu email gestore : info@chiocciolablu.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Casa MADRE Conferenza a cura dell’Associazione Ostetriche Felicita Merati startDate: 12/4/13 endDate: 12/4/13 Description: VI ASPETTIAMO OGGI ALLE 17,00 PER LA CONFERENZA: Casa MADRE Conferenza a cura dell’Associazione Ostetriche Felicita Merati www.associazioneostetriche.it TUTTI I DETTAGLI AL LINK: http://fuorisalone.it/2013/events/detail/1210 Location: Via Sant'alessandro Sauli 17, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://infinitonelcassetto.blogspot.it/p/fuori-salone-milano-2013.html galleria-spazio-museo: CHIOCCIOLA BLU email gestore : info@chiocciolablu.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: die farben des lichts startDate: 4/25/13 endDate: 5/25/13 Description: mostra personale di Claudio Malacarne saranno esposti circa 30 oli su tela . Opere recenti, soggetti cari al pittore: bagnanti e giardini, che raccontano il proprio ideale mondo platonico lucidamente dialettico e squisitamente mentale fatto di luce colore. Location: Coburgo Germania tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: www.claudiomalacarne.it galleria-spazio-museo: Galerie Spath Coburgo email gestore : claudio.malacarne@alice.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Fiera Nozze d'Autore a Villa Borromeo 28 aprile Cassano d'Adda (MI) startDate: 4/28/13 endDate: 4/28/13 Description: Sposimmagine Vi invita a partecipare alla seconda edizione della fiera "Nozze d'Autore a Villa Borromeo", mostra mercato dedicata al matrimonio che si terrà presso la magnifica Villa Borromeo di Cassano d'Adda, domenica 28 aprile 2013 dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Dopo il sorprendente successo dell'edizione di debutto che lo scorso anno ha registrato oltre 1000 visitatori in un solo giorno, la mostra mercato organizzata da Sposimmagine torna a grande richiesta per proporre le ultime novità nel settore wedding e regalare ancora tante emozioni in una cornice unica e mozzafiato come Villa Borromeo. Circondata da un parco di 70.000 mq, l’imponente e sontuosa dimora lombarda settecentesca - che da sempre si contraddistingue per l'aulica eleganza - si affaccia proprio sulla Strada Cassanese che attraversa appunto il centro storico di Cassano d’Adda. La mostra mercato di domenica 28 aprile si snoderà lungo una teoria di 7 splendide sale al piano terra della villa. Le coppie di futuri sposi potranno trovare le idee più originali e le proposte più raffinate e convenienti per la loro festa di nozze - abiti, gioielli, fiori, bomboniere, partecipazioni, fotografi, musicisti e animatori, pirotecnica, auto d'epoca, agenzie viaggi e tanto altro. In programma prove gratuite di trucco e acconciatura per la sposa, shooting fotografici, performance musicali, degustazione confetti e aperitivi, spettacoli pirotecnici. Ingresso 2€ a persona (bimbi gratis), biglietti omaggio disponibili sul sito www.sposimmagine.it Location: Via Vittorio Veneto 58, Cassano d'Adda tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.sposimmagine.it/images/sampledata/jf_well_benessere/fiere/poster%20cassano%202013%20lr.jpg galleria-spazio-museo: Villa Borromeo email gestore : fiere@sposimmagine.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Nude startDate: 4/20/13 endDate: 7/6/13 Description: Blu Gallery è lieta di invitarvi all'inaugurazione di "Nude"mostra personale dell'artista Bielorusso Artsiom Parchynski, a cura di Viola Invernizzi. Visitabile dal Martedì al Sabato - 16.00 / 19.00 fino al 7 Giugno. Location: Via Don G. Minzoni 9 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Blu Gallery email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Il sale della vita startDate: 4/20/13 endDate: 5/19/13 Description: La mostra di Grazia Gabbini nasce dalla lettura e riflessione del breve ma intenso saggio di Françoise Héritier. Così, come il libroci invita a guardare o meglio a scoprire le tracce delle “piccole cose” che insaporiscono la nostra esistenza, l’artista ci offre lapossibilità di rintracciare la poesia nella nostra quotidianità; ancora una volta nascosta, là dove meno ce la aspettiamo, ma chedà quel qualcosa in più allo scorrere del nostro tempo, proprio come il sale su una pietanza.Una mostra nata dalla condivisione e dalla collaborazione tra Mariarosa Ferrari, l’artista e gli amici, i collezionisti dellospazio espositivo il Triangolo. Infatti, circa un mese fa, la curatrice della mostra e l’artista hanno invitato gli appassionati e assiduifrequentatori della galleria ad inviare, tramite e-mail, il loro concetto di sale della vita.Sono arrivati numerosi “sali della vita” che le mani di Grazia Gabbini hanno trasformato in quelli da lei definiti “poetic boxes”,piccoli contenitori, scatole, che custodiscono microcosmi, si possono richiudere e, soprattutto, portare in viaggio: perchè il “saledella vita” è l’elemento che non deve mai mancare!Ogni “sale della vita” è stato interpretato dall’artista con una parte visiva e una parte scritta; parola e scultura sono ambedueconfluite nel contenitore e hanno creato un unicum (nella foto allegata: il sale della vita del poeta Vittorio Cozzoli).Un’operazione, quella di Grazia Gabbini, che desidera sovvertire il consueto rapporto tra artista e pubblico, dando la possibilità achi osserva di essere parte attiva di un progetto.In mostra oltre a circa 40 “sali della vita” anche una decina di lavori di medie e grandi dimensioni realizzati negli ultimi due anni.Ed è ancora la carta ad affascinare l’artista con le sue fragilità e le sue alchimie. Location: Vicolo della Stella 14 - Piazza Filodrammatici, Cremona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Il triangolo email gestore : mariarosa.ferrari@libero.it sponsor: 2216 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Mimetismo Urbano startDate: 4/17/13 endDate: 9/5/13 Description: via Niccolò Jommelli, 24 www.spaziotadini.wordpress.com Apertura dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19. Tel.0226829749 PRESENTA Dal 17 aprile (inaugurazione ore 18.30) al 9 maggio 2013: MIMETISMO URBANO di Alessandro Docci Alessandro Docci ripensa al contesto urbano in chiave ludica e creativa cercando e trovando nell’assetto urbanistico di alcune città una visione immaginaria che restituisce all’abitare umano un riferimento con il mondo animale. La città, nonostante l’apparente lontananza dall’ambiente naturale, assume sembianze che non si discostano da ciò che si conosce in natura. Docci, forte di questa intuizione si trasforma in un cacciatore e, come nelle favole, trova, nella planimetria di ciascuna città, un animale imprigionato per la sua “tavola” in ogni città. Così nella planimetria aerea di Milano scopriamo un’aquila, in quella di Roma una lupa, in quella di Cagliari un passero, in quella di Firenze una cavalletta, in quella di Campobasso un Capriolo e così via. Le mostre di Spazio Tadini dedicate alla città non potevano mettere da parte questo artista fuori dal coro che ha elevato lo sguardo dalla terra al cielo e, grazie alle occasioni offerte da Google Maps è riuscito a fare un ritratto nuovo di ogni città, ma soprattutto ha giocato con il loro aspetto estraendolo da un contesto ricco di accenti negativi (l’edificazione e abusivismo selvaggio etc) per ricollocarlo nel piacere della costruzione, dell’inventiva, della creatività di cui l’uomo non può privarsi perché strumento di crescita evolutiva. Docci ha riguardato le planimetrie delle città con gli occhi di un bambino volando attraverso le mappe di Google e dopo la scoperta del primo animale, si è trasformato in un cacciatore insaziabile tanto da produrre una cinquantina di tele: mimetismo urbano. “Volevo onorare un’importante data storica come quella dei 150 anni dell’Unità di Italia scoprendo realtà nascoste all’interno di un tessuto urbano di cui raramente si va oltre l’evidenza – racconta il pittore Alessandro Docci- così è nata la mostra e credo che solo l’arte è in grado di farci osservare le cose in modo differente”. Alessandro Docci è nato a Desio (MB) nel 1951. Dal 1990 si dedica interamente alla pittura, imponendo il suo talento innovativo e visionario capace di cogliere, nelle piccole cose di ogni giorno, impressioni ricche di inattese sfumature. Per ulteriori informazioni: www.spaziotadini.wordpress.com - Melina Scalise cell.3664584532 ms@spaziotadini.it; tel. 0226829749 Location: via Niccolò Jommelli, 24 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Spazio Tadini email gestore : ms@spaziotadini.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: "Un progetto alienista al Bastione San Giacomo di Brindisi: dall’Attualità al Fantasy " di Giorgio De Cesario (Terza Tappa Mostra Personale Itinerante) startDate: 4/20/13 endDate: 4/28/13 Description: A cura di Massimo De Luca, Maria Cristina Maritati, Vera Ambra. Con il patrocinio del Comune di Brindisi e del Comune di Gallipoli, della Fondazione Umanitaria Sede di Roma, del Comitato Provinciale di Catania dell’A.I.C.S. Settore Cultura, dell’Associazione Akkuaria (promotrice del Movimento artistico e di pensiero "Alienismo") e la collaborazione de La Casa degli Artisti di Gallipoli, del Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana e delle associazioni : 51 Pegasi, Fondazione La città invisibile, il Dipartimento Affari Sociali del CAD Provinciale di Catania, ZeroMoneta Records, Comitato del Premio Le rosse pergamene, Ethos 3000. In sede sarà disponibile il catalogo della mostra, edito a cura della Banca Popolare Pugliese e con testi di Maria Cristina Maritati,Vera Ambra,Eugenio Giustizieri,Biagio Praticò,Augusto Benemeglio,Beppe Costa, Paola Berardi. Sede: Sale Espositive del Bastione San Giacomo - Brindisi Inaugurazione: Sabato 20 aprile 2013, ore 18,00 Durata: dal 20/04/2013 al 28/04/2013 Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle ore 16,00 alle 20,00 – chiuso lunedì e festivi Ingresso Libero COMUNICATO STAMPA Per non dimenticare… Il Bastione San Giacomo di Brindisi sarà la prestigiosa location che ospiterà, dal 20 al 28 aprile 2013, la terza tappa della Mostra Personale Itinerante dell’artista Giorgio De Cesario dal titolo “Dall’Attualità al Fantasy, un progetto alienista”. La nuova collezione di tele dell’artista percorre un interessante itinerario pittorico tra i vari fatti di cronaca tanto pubblicizzati dai mass media in questi ultimi mesi. E tra questi non poteva mancare il tragico destino di Melissa Bassi, rappresentato dall’opera in collezione intitolata “Fiore Reciso”. Per questo motivo l’appuntamento di Brindisi assume un’importanza determinante nel viaggio italiano di questa mostra. Per non dimenticare. Per non dimenticare la violenza di questa fine prematura ed inspiegabile, per non dimenticare la follia che l’ha provocata, per non dimenticare il dolore profondo che Brindisi e l’Italia tutta ancora avvertono nel proprio animo. Un fiore reciso, un’immagine romantica altamente simbolica per continuare a ricordare. Altri fiori recisi fanno parte di questa collezione: Melania Rea e Yara Gambirasio, le numerose vittime della Costa Concordia, le molte donne di oggi che spariscono senza lasciare traccia di sé. E tra i vari argomenti di attualità scelti da De Cesario anche alcuni problemi sociali come la crisi dei valori nella società moderna e la pericolosa situazione politica italiana. Oggi i mass media diffondono immagini ogni momento del giorno e della notte e negli angoli più remoti del nostro villaggio globale, ed ecco che alcune di queste immagini diventano molto spesso "icone" di un avvenimento. Proprio partendo da queste icone Giorgio De Cesario ha iniziato il suo viaggio figurativo. La novità consiste nella trasfigurazione di queste immagini-simbolo, non una semplice riproduzione grafico-pittorica ma una rilettura di tutti i dettagli, una rielaborazione fantastica tramite colore ed effetti cromatici. E' quindi dalla “contaminazione” di questi due mondi, la realtà dell'attuale e l'irrealtà del fantastico, che nascono le nuove opere di Giorgio De Cesario. Il tutto è arricchito da quegli elementi che da sempre caratterizzano la sua produzione: la tecnica inconfondibile dei volti in argilla in rilievo sulla tela, orecchini veri che pendono dai lobi dei personaggi femminili, vivaci fantasmagorie cromatiche sia nello sfondo che nella rappresentazione dei dettagli. L’osservatore è ancora una volta trasportato in un mondo fantastico, ma, nello stesso tempo,è portato a riflettere su quello che è il mondo di oggi: uno scenario drammatico dove disagio mentale, superstizione, superficialità e ignoranza provocano tragedie inenarrabili. La Mostra Itinerante ha fatto il suo esordio presso La Casa degli Artisti di Gallipoli, che ospita la Galleria Permanente di Giorgio De Cesario, e, sabato scorso, ha fatto tappa presso il Centro Artistico-Culturale “La Casaccia” di Francavilla Fontana (BR) .In entrambe le sedi ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica . La scrittrice Ilaria Ferramosca ha così descritto le opere presenti in questa nuova collezione:” I lavori della nuova produzione di De Cesario individuano alcuni dei momenti salienti della cronaca odierna, nera o scandalistica; esempi che sottolineano l’allontanamento dell’uomo dai valori di un tempo e dai suoi sentimenti, fino a divenire quasi alieno a se stesso. Solo l’arte può scuotere e risvegliare le coscienze fino a sublimare le brutture del quotidiano, trasfigurandole in metafore e moniti, come facevano le fiabe nel passato”. E la poetessa Vera Ambra, madrina della serata inaugurale del primo appuntamento a Gallipoli, si è così pronunciata su queste ultime fatiche dell’artista: “Attraverso le sue opere Giorgio ha cercato di prendere le distanze dalla follia che coglie all'improvviso e fa di noi tutti delle vittime inconsapevoli della cronaca che pubblicizza attraverso gli schermi e i giornali fatti talmente spaventosi da sembrare finti”. Ed infine Vincenzo Sardiello, Presidente del Centro Artistico – Culturale “La Casaccia” , si è così espresso:” Il progetto di De Cesario propone un viaggio nei meandri della contemporaneità e racconta al visitatore il progressivo abbandono degli uomini della propria natura e dei propri sentimenti per abbracciare un sentiero di alienazione da se stessi”. Maria Cristina Maritati Ufficio Stampa: La Casa degli Artisti Via Lepanto, 1 Gallipoli (Le) tel.0833261865 3332720348 3471893963 www.lacasadegliartisti.it www.giorgiodecesario.it Location: Via Nazario Sauro Brindisi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Bastiane San Giacomo email gestore : arte@giorgiodecesario.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Reality Manipulation presenta: L.A.S.'s Crime / Dario Rossi (music performance) startDate: 4/28/13 endDate: 4/6/13 Description: Persuasion presenta: Reality Manipulation 'Il Network Underground della New Wave Italiana Anni '80.' Serie di 3 eventi con i suoi protagonisti. Primo appuntamento: Music Manipulation con L.A.S.'s Crime / Dario Rossi (music performance) Venezia, domenica 28 aprile 2013 ore 19 presso A plus A Centro Espositivo Sloveno In occasione del primo appuntamento della rassegna 'Reality Manipulation', dedicata alla scena italiana new wave degli anni '80, suoneranno suoneranno Sandro Marchetti, in arte L.A.S.'s Crime, con un live-set esclusivo, e Dario Rossi. La rassegna è organizzata dal collettivo d'arte Persuasion e A plus A Centro Espositivo Sloveno, in collaborazione con l'Università Ca’ Foscari. Il primo evento targato Reality Manipulation si focalizza sull'aspetto musicale. La diffusione e l'accessibilità economica di strumentazioni elettroniche e di registrazione, attorno all'inizio degli anni '80 permette la nascita e lo sviluppo di un nuovo modo di produrre e vivere la musica. Nasce la possibilità di creare musica dalla propria stanza da letto, senza l'ausilio di altri musicisti, sostituiti dalle macchine (sintetizzatori, sequenziatori, campionatori, batterie programmabili) e con l'aiuto di registratori multi-traccia trasportabile su audiocassetta. Ciò consente la formazione di progetti sonori autonomi, molto spesso finalizzati unicamente alla realizzazione di un prodotto. La musica è, in questo frangente non uno svago o un divertimento, ma uno tra i media espressivi dell'arte, un veicolo di auto-affermazione in cui concorrono suoni, grafiche ed ideologie in una visione fondata sull’iniziativa individuale. Il progetto L.A.S.'s Crime (http://lasscrime.bandcamp.com/) si forma a Siena nel 1985 attorno a Sandro Marchetti (elettronica, voce) e Maria Elena Brogi (tastiere, voce). In seguito, al duo si accostano altri musicisti ai sintetizzatori durante i live, concerti coadiuvati da installazioni video e scenografie che contribuiscono a dar forza all'immaginario visivo creato dall'ensemble. In un paio d'anni di attività il gruppo pubblica una serie di audiocassette, per la maggior parte autoprodotte e auto-distribuite, ricevendo riscontri positivi grazie alla formula musicale originale proposta dal duo al di fuori di facili catalogazioni temporali e modaiole. ''Tra i ritmi incalzanti e l'ossessivismo dei synth le tenebrose melodie trasformano la base in un tappeto su cui recitare il proprio credo. Mentre le mani si muovono in ogni direzione, i pensieri si concretizzano e la lucidità abbandona i vasti spazi per riconciliarsi nella solitudine delle riflessioni.'' [Alberto Fiori Carones su Urlo n. 21 luglio 1988] Grazie al fenomeno di riscoperta attuato nel corso degli ultimi anni da ascoltatori ed etichette discografiche di settore, la musica di L.A.S.’s Crime è stata recentemente ristampata e ridistribuita in vinile. In questo modo le sonorità proposte negli anni ’80 da musicisti come Sandro Marchetti raggiungono e contaminano giovani artisti contemporanei, che avvertendo similitudini attitudinali e sonore, sono ispirati e stimolati all’autoproduzione. Tra questi l'artista emergente Dario Rossi (http://dariorossi.bandcamp.com/) nato nel 1988 in provincia di Roma. Dario scopre fin da giovanissimo il suo interesse per immagini e suoni, iniziando a sperimentare con nastri, registratori e vecchi televisori. Allo studio della batteria, accosta una ricerca musicale autodidatta fatta di sintetizzatori, tastiere e oggetti metallici. Nel 2012 autoproduce un demo su cassetta con cui si propone come solista. Lo stile che lo caratterizza varia dalla new wave, al synth pop all'italo disco riscuotendo interesse sia a livello nazionale che internazionale. La rassegna Reality Manipulation continuerà poi il 13 maggio 2013 con Paper Manipulation: un workshop sul tema delle fanzine e dell'editoria indipendente tenuto da Canecapovolto (Alessandro Aiello ed Enrico Aresu). Saranno inoltre esposte e consultabili fanzine punk e new wave italiane degli anni '80 provenienti da archivi personali. Il 4 giugno 2013 alle ore 19 sarà proposto il talk Network Manipulation, in cui verrà messo in relazione il passato (un network postale) con il presente (un network virtuale). Gli ospiti saranno Maurizio Pustianaz (Gerstein, Snowdonia, Maelzel) con il talk ''198X, The Days of the Zines: Connessioni e desideri di una generazione senza connessione'' e Gianfranco Santoro (L.S.D., Discipline produzioni, Final Muzik) attivi dagli anni '80 nella produzione e diffusione della musica industrial e d'avanguardia. L'iniziativa è stata finanziata con i fondi per le attività studentesche dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Per maggiori informazioni: A plus A Centro Espositivo Sloveno San Marco 3073, Venezia T 041 2770466 E info@aplusa.it W www.aplusa.it Reality Manipulation http://realitymanipulation.noblogs.org/ A plus A è un Centro Espositivo no-profit, finanziato dal Ministero della Cultura Sloveno, nato con l’intento di promuovere l’arte slovena contemporanea ed internazionale. Ogni anno, durante la Biennale di Venezia (Arti Visive e Architettura), ospita il Padiglione Nazionale Sloveno. Dal 1998 è attivo a Venezia. Alle mostre istituzionali si alternano infatti programmazioni ed attività didattiche in collaborazione con enti locali, tra cui la Regione Veneto, il Comune e l’Accademia di Belle Arti di Venezia e con altre figure centrali nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. Persuasion Persuasion è un gruppo informe e informale che si esprime attraverso performance, happening, video, collages e grafiche nato a Venezia da un gruppo di giovani creativi con background differenti ma accomunati da una simile indagine estetica attraverso la manipolazione delle immagini e delle informazioni basata su una continua e articolata ricerca. Il 28 di ogni mese viene organizzato un evento negli spazi espositivi della galleria A plus A di Venezia, in cui il gruppo ha trovato sede ideale per presentare i risultati delle proprie ricerche. Location: San Marco 3073 Venezia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://realitymanipulation.noblogs.org/files/2013/04/flyer-reality-manipulation-lasscrime-724x1024.jpg galleria-spazio-museo: email gestore : rsnw@autoproduzioni.net sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: JULIAN SCHNABEL startDate: 4/20/13 endDate: 6/23/13 Description: Il 20 aprile 2013 viene inaugurata al Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno una importante mostra personale di Julian Schnabel con 14 grandi capolavori dell’artista in gran parte mai esposti in Italia. Julian Schnabel è uno degli artisti americani più famosi sulla scena internazionale sia per la produzione pittorica che per quella cinematografica, vive e lavora a New York. Esponente di spicco di un neoespressionismo che risente delle influenze europee e anche della Transavanguardia italiana, Schnabel ha elaborato una ripresa della pittura in assoluta indipendenza tecnica e contenutistica. Genio eclettico anche nel linguaggio filmico, nel 1995 realizza un film sul suo amico pittore di Brooklyn Jean Michel Basquiat, il primo artista nero della Street Art, scomparso a soli 28 anni e oggi riconosciuto a livello internazionale. In Italia ha esposto nel 1996 in una grande retrospettiva alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, nel 2004 alla Galleria Cardi & Co di Milano e nel 2007 in due grandi mostre personali a Roma e Milano, dove si presenta alla conferenza stampa di apertura in pigiama di seta, divenuta la sua cifra stilistica. Recentemente l’artista ha tenuto una grande personale nella sede di Los Angeles della Galleria Gagosian. La mostra al Centro Italiano Arte Contemporanea di questo celebre artista, curata e presentata in catalogo da Italo Tomassoni, si propone come una irripetibile occasione per la conoscenza della pittura contemporanea internazionale. Sono esposti quattordici lavori di grandi dimensioni che esemplificano il lavoro dell'artista dal 1985 sino al 2008: otto opere appartengono al grande gallerista Gian Enzo Sperone, che conosce profondamente Schnabel, suo vicino di casa a New York e così lo descrive: "Con Julian Schnabel, che ho conosciuto parecchio tempo fa in un ascensore di West Broadway che portava da Leo Castelli, ho incominciato un discorso che non si è ancora esaurito. Strano parecchio, perché la grande parte egli artisti che ho esposto, amato e sostenuto, non li vedo più...La persona è debordante per energia e stazza, non si sottrae al dialogo, anzi lo esige, non elude e richiede molta attenzione...Come pittore, Julian ha una capacità d'intonazione fuori dal normale, con slanci e finezze talvolta in controcanto con il resto, magari cupo, del quadro: mai retorico...Il quadro, alla fine, incombente o sbilenco che sia, funziona sempre e mantiene negli anni il forte slancio che ne ha caratterizzato la genesi: una freschezza impressionante...La sua pittura picchia duro, su telacce d'accatto, formati vertiginosi, colore non steso, ma spalmato con le mani. Scritte insolenti, a volte ovvie a volte fulminanti, mai tremolanti" (dal volume Julian Schnabel Dipinti 1976-2007, Skira). Gli altri sei lavori, sempre di grandi dimensioni, appartengono a un collezionista milanese che ha accettato di prestare le sue opere al CIAC per completare il percorso della mostra. Tre opere sono state esposte a Roma a Palazzo Venezia nella mostra del 2007, le tre altre non sono mai state esposte. Tra questi sei lavori l'opera-capolavoro JMB realizzata dopo la tragica morte per overdose dell'amico Basquiat, esposta una sola volta a Toronto e richiesta a New York per la fine dell'anno, che rappresenta, scrive Italo Tomassoni : "il culmine del suo linguaggio e della sua accorata testimonianza. Emozione, visionarietà, passione ed evocazione potente e tragica. La tensione spirituale dell’artista si misura in quest’opera trasfigurando il ricordo con il tragico quotidiano che trova nella tela un memoriale d’oltretomba che trascorre incessante dal qui all’altrove". Una occasione dunque unica per apprezzare la potenza poetica e cromatica di un grande artista sempre alla ricerca di nuovi stimoli e suggestioni da riportare nelle sue opere grandiose, che hanno segnato in modo indelebile l'arte contemporanea internazionale degli ultimi cinquant'anni. La mostra resterà aperta sino al 23 giugno 2013. Location: Via del Campanile 13 Foligno (PG) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea email gestore : chiara@luciacrespi.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: "Sensazioni estatiche e percorsi vitali" mostra personale di pittura di Ida Budetta a cura di Massimiliano Bisazza startDate: 8/5/13 endDate: 5/21/13 Description: Comunicato Stampa “Sensazioni estatiche e percorsi vitali” Mostra personale di pittura di: Ida Budetta A cura di Massimiliano Bisazza Opening: 8 Maggio 2013 dalle h 18,30 alle h 21,00 In mostra fino al 21 maggio 2013 mattino Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13 Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato Osservando le tele della pittrice Budetta si varca la soglia temporale alla quale siamo abituati e si entra in una dimensione “altra” che ci lascia attoniti e silenti. Una dimensione onirica e surreale dove corpi, volti ed oggetti sembrano sospesi in un’atmosfera calma ma pregna di significati e significanti nascosti, pieni di rimandi all’inconscio personale, collettivo e di segreti da saper cogliere grazie ad un anelito che spinge il fruitore verso l’alto, verso la sublimazione. I volti fissi ed intonsi dei personaggi portano a pensare agli stilemi di Masaccio, al suo maestro Masolino da Panicale, alle icone bizantine o ancora ai volti allungati delle sculture di Modigliani. Le pennellate stese con sapienza denotano un notevole uso della tecnica e si coniugano perfettamente con i panneggi virtuosi che nascondono i corpi per mostrarci l’eleganza ed il rigonfiamento dei tessuti. Inevitabile soffermarsi nella lettura delle analogie esistenti con i drappi dipinti dai Preraffaelliti come Dante Gabriel Rossetti o Burn Jones. Parallelamente la mente torna all’iconografia dei panneggi che si possono osservare nella scultura ellenistica a Pergamo, altare e tempio tanto desiderati da Eumene II tra il 183 ed i 174 a.C o a quelli scolpiti dai grandi greci classici come Skopas, Prassitele e Lisippo (prima metà del IV secolo a.C.). L’arte di Ida Budetta è raffinata, elegante ed elegiaca; ricca di spunti del lontano passato, del Medioevo, ma declinata in modo del tutto introspettivo con tematiche profondamente personali, autoreferenziali e attuali al contempo. Quasi a volerci narrare di interludi celati ma con profondo rispetto ed assoluta calma ed introspezione. Ci mostra gli occhi dei suoi interpreti privi di pupille perché privi della volontà di vedere la realtà delle cose paradossalmente celandola a se stessi ed al mondo intero. Non si pensi che i personaggi che popolano le tele della pittrice Ida Budetta siano il frutto di un semplice “accademismo”, tutt’altro. Bisogna andare ben oltre alla semplice lettura visiva ed avventurarsi in quella psicologica del vissuto personale, spesso doloroso, che lei ci narra con giustezza e grande sensibilità. Oppure ci troviamo posti di fronte a tematiche molto attuali che sono leggibili sotto varie sfumature, a seconda della sensibilità di chi osserva l’opera o più approfonditamente in relazione alla sensibilità della pittrice Budetta: la politica che genera corruzione, l’ipocrisia, la follia, l’eutanasia, le condizioni inumane dei carcerati in Italia e … molto ancora. Temi forti, scottanti, che hanno lacerato la nostra Società secondo punti di vista filantropici, filosofici, religiosi, giuridici… Ma Ida Budetta afferma coraggiosamente il suo punto di vista e lo motiva con intelligenza, argomentandone ampiamente i particolari con molta e acuta ironia. Per informazioni: Cell. +39 347 2265227 info@statuto13.it www.statuto13.it www.facebook.com/statuto13 Location: Via Statuto no 13, 20121 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Via Statuto 13 email gestore : massimiliano.bisazza@virgilio.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Scene - book signing startDate: 4/23/13 endDate: 4/23/13 Description: Martedì 23 aprile, dalle ore 18, s.t. foto libreria galleria ospita il book signing di Scene, il nuovo libro di Jeannette Montgomery Barron, edito da powerHouse Books. Scene, è una raccolta di ritratti in bianco e nero nati dall’incontro tra la fotografa e alcuni fra i protagonisti della scena artistica e culturale newyorkese degli anni ottanta, fra cui Jean-Michel Basquiat, Keith Haring, Cindy Sherman, Robert Mapplethorpe, William Burroughs, John Lurie, Kathryn Bigelow, Andy Warhol e il suo storico gallerista Leo Castelli. Diversi anche gli artisti italiani immortalati all’epoca: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Luigi Ontani. Jeannette Montgomery Barron è nata nel 1956 ad Atlanta, ha studiato presso l’International Center of Photography di New York. Vive e lavora a Roma, dove si è trasferita nel 2003. Alcune delle sue fotografie sono raccolte in libri nati dalla collaborazione con noti poeti e autori: Photographs and Poems, con il poeta Premio Pulitzer Jorie Graham, mentre Mirrors con Edmund White. In Session è raccolta una serie di ritratti scattati nello studio di Keith Haring nel 1985. Nel 2007 è artist in residence all’Accademia Americana di Roma dove lavora alla serie My Mother's Clothes, pubblicata nel libro omonimo. Le sue fotografie fanno parte di numerose collezioni museali, quali The Andy Warhol Museum, il Museum of Fine Arts di Houston, The High Museum of Art di Atlanta. Molti suoi lavori sono stati pubblicati da riviste come Vogue, Vanity Fair, The New Yorker. Location: Via degli ombrellari 25, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.stsenzatitolo.it/content/jeannette-montgomery-barron-scene galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: LUMPENFOTOGRAFIE. Per una fotografia senza vanagloria startDate: 4/5/13 endDate: 7/13/13 Description: Inaugurerà il prossimo 4 maggio alle ore 18 presso la galleria P420 (Piazza dei Martiri 5/2, Bologna) Lumpenfotografie. Per una fotografia senza vanagloria, mostra collettiva degli artisti Hans-Peter Feldmann (Düsseldorf, 1941), Peter Piller (Fritzlar, 1968), Alessandra Spranzi (Milano, 1962), Joachim Schmid (Balingen, 1955) e Franco Vaccari (Modena, 1936). Curata da Simone Menegoi, la mostra riunisce autori di generazioni diverse che indagano i codici linguistici della fotografia e la sua dimensione sociale, ricorrendo all’appropriazione di immagini altrui e a forme di presentazione come la serie, il catalogo, l’archivio. E’ di Franco Vaccari la paternità del termine Lumpenfotografie (letteralmente, “fotografia stracciona”) derivato dalla celebre definizione marxiana di Lumpenproletariat. Marx definì “lumpenproletariat” un gruppo sociale formato dagli “scarti di tutte le classi”: una plebe che vive di espedienti, del tutto privo di coscienza di classe. Trasformando la categoria socio-politica marxiana in categoria estetica, Vaccari ha parlato di “lumpenfotografie” a proposito del lavoro dell’artista tedesco Joachim Schmid, che da trent’anni, raccoglie, seleziona ed espone quella che non è, e non aspira ad essere, fotografia “d’arte”: le fotografie dei quotidiani e quelle amatoriali, le fototessere, gli scatti pornografici, le illustrazioni dei manuali… Una massa irregolare e anarchica, priva della consapevolezza estetica (e della auto-consapevolezza linguistica) che contraddistingue la fotografia “d’autore”, e che costituisce perciò l’analogo fotografico dei “lumpen” marxiani. La definizione di Vaccari ha suggerito l’idea di riunire alcuni artisti che hanno fatto della “lumpenfotografie” l’oggetto (e spesso il materiale stesso) del loro lavoro: Hans-Peter Feldmann, Peter Piller, Alessandra Spranzi, Joachim Schmid e Vaccari stesso. Fra le opere esposte: le piccole pubblicazioni autoprodotte in cui Feldmann, già alla fine degli anni Sessanta, presentava selezioni di foto banali ordinate per soggetto; alcuni estratti dall’archivio di Piller, imponente raccolta delle tipologie più diffuse di immagini della stampa quotidiana; una selezione da Bilder von der Straße di Schmid, collezione trentennale di fotografie rinvenute dall’artista per strada; le stampe della serie Vendesi di Spranzi, il cui soggetto sono le immagini, tecnicamente scadenti e talvolta dotate di fascino involontario, degli oggetti messi in vendita sulle riviste di annunci economici; e infine alcuni pannelli della serie Fotomatic d’Italia (1972) di Vaccari, sui quali l’artista italiano ha raccolto e catalogato le fototessere inviategli da persone che desideravano partecipare a un fantomatico provino. L’atteggiamento degli artisti nel confronti del loro oggetto di indagine non è uniforme: oscilla fra il distacco analitico e l’ironia, fra i modi freddi e catalogatori dell’Arte Concettuale e una percepibile simpatia estetica. In ogni caso, non sembra di riscontrare in questi autori alcuna spocchiosa pretesa di superiorità intellettuale nei confronti delle immagini che utilizzano e degli anonimi fotografi che le hanno realizzate. Sembrano tutti essere giunti, per vie diverse, alle conclusioni di un conterraneo di Vaccari, lo scrittore Ermanno Cavazzoni: la quarta di copertina di un suo libro (che lo stile fa supporre redatta dallo scrittore stesso) gli attribuisce “una scrittura serena, non vanagloriosa”, nella consapevolezza che “anche l’intelligenza e le sue pretese fanno parte di quella universale idiozia che accompagna il genere umano dalla nascita fino alla morte e forse oltre”. (Vite brevi di idioti, 1994). Location: Piazza dei Martiri 5/2, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.p420.it galleria-spazio-museo: P420 Arte Contemporanea email gestore : info@p420.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Zavattini e i Maestri del Novecento startDate: 5/7/13 endDate: 9/8/13 Description: Il mini-collezionismo “pilotato” di Za Come si fa a non amare Cesare Zavattini (detto anche Za, per brevità)? Un personaggio sanguigno, privo di sovrastrutture, in grado di scandalizzare ma anche di affascinare per la sua schiettezza ed esuberanza, per l’immediatezza del suo gergo, brusco ma sempre diretto e autentico. Lo ricordiamo come scrittore, sceneggiatore di grandi capolavori neorealisti insieme a Vittorio De Sica ma anche artista e collezionista. Ama l’arte e vorrebbe essere circondato dalle opere dei grandi artisti contemporanei. Come non essere d’accordo con lui! Certe volte, però, i prezzi dei quadri sono proibitivi, allora si accontenta di lavori di ridotte dimensioni, che lui stesso commissiona ai pittori più importanti dell’epoca. “Le opere non devono essere più grandi di 8 centimetri per 10!” si raccomanda. E’ così che pian piano le pareti della sua casa romana si tappezzano di queste piccole ma significative opere: nature morte, paesaggi, soggetti astratti, ritratti ma soprattutto autoritratti. Ecco, quindi, che compaiono i visi di Fontana, Burri, Balla, De Chirico, Savinio, Capogrossi, Severini, Rosai, Casorati, Sironi, Mafai, Soffici, De Pisis, Campigli, Afro, Consagra, Depero, Guttuso, Sassu, Dorazio, Manzù, Leoncillo, Melotti, Marini, Schifano, Vedova, Rotella, Festa, Turcato, Munari, Pistoletto, Plessi, solo per citarne alcuni… Un totale di 152 opere che la Biblioteca di Brera acquisisce nel 2008. Bel colpo! Tutti questi capolavori, grazie alla cura di Marina Gargiulo, saranno esposti, dal 7 maggio all’8 settembre 2013 nella Sala XV della Pinacoteca, accanto ad alcuni esemplari di Autoritratti realizzati da Zavattini stesso. A sostegno dell’iniziativa, oltre a testimonianze documentali cartacee e video - lettere, cartoline, telegrammi, brochure, inviti, fotografie, interviste e documentari – si prevedono una serie di conferenze, dibattiti e incontri, anche presso la Cineteca di Milano, Museo del Cinema. Ugo Perugini Location: Pinacoteca di Brera, via Brera 28Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Pinacoteca di Brera email gestore : www.pinacotecabrera.net sponsor: 303 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Asian art 2013 startDate: 5/15/13 endDate: 5/25/13 Description: Per il quarto anno consecutivo la collaborazione di sei Gallerie milanesi consente la realizzazione di Milano Asian Art, l’unico evento italiano volto a promuovere l’arte orientale. Dal 15 al 25 maggio 2013 le gallerie Dalton Somarè, Giuseppe Piva, La Galliavola, Loumi-David Sorgato, Illulian e Renzo Freschi presentano sei mostre che costituiscono un percorso di alto contenuto per la qualità delle opere esposte. Sei mostre strutturate con competenza e attenzione critica, che si rivolgono ai molti volti del collezionismo d’arte asiatica perché spaziano dalle sculture agli oggetti e alle armi, dai tessuti ai tappeti antichi e contemporanei, dai paraventi alla pittura, con una finestra su quella contemporanea tibetana. Milano Asian Art offre una visione articolata in un ampio arco temporale e composita per matrici culturali muovendo dal Giappone alla Cina, dall’India al Tibet al Nepal..., ma anche per tecniche e materiali passando dai bronzi ai marmi e alle pietre, dalle giade alle lacche, dalla porcellana all’avorio, dalla lana alle sete… Un percorso d’arte che s’intreccia con quello dello stile, della moda e del gusto. Non a caso le ultime tendenze estetiche e una matura evoluzione dello spirito minimalista hanno valorizzato la bellezza di queste opere, talvolta opulente talaltra essenziale, capendo che oltre al loro valore intrinseco esse sono un ricco e importante contrappunto nell’estetica troppo spesso freddamente semplificata. Nel resto d’Europa e oltreoceano le numerose manifestazioni che si svolgono annualmente, con un forte riscontro nell’interesse del pubblico e dei sempre più numerosi collezionisti, sono il termometro del crescente successo dell’arte asiatica. L’andamento del mercato italiano dell’ultimo anno fa pensare che anche da noi l’arte orientale stia assumento un ruolo di primo piano al quale Milano Asian Art è intenzionata a dare una ribalta. Anche quest'anno Milano Asian Art si arricchisce dell’importante e preziosa collaborazione del Museo Poldi Pezzoli, che per l'occasione esporrà i 100 più importanti netsuke dalla collezione di Giacinto Ubaldo Lanfranchi, donata al Museo nel 2005 dalla moglie Maria Taglietti. (comunicato a parte) Dal 15 al 25 Maggio si potrà usufruire dell’ingresso omaggio per due persone al Museo presentando un biglietto d’invito di una delle Gallerie che partecipano all’edizione 2013 dell’evento. Location: Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://asianart.milano.it galleria-spazio-museo: Sedi Varie email gestore : anna.orsi@pressart.eu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Asian Art 2013: 100 NETSUKE della collezione Lanfranchi startDate: 5/15/13 endDate: 5/25/13 Description: l legame tra il Museo Poldi Pezzoli e i collezionisti è stato sempre molto forte, tanto che nel tempo le sue raccolte si sono arricchite grazie a una serie di importanti donazioni: orologi solari e meccanici, pizzi e ricami, disegni e dipinti, porcellane e netsuke. Per la quarta edizione di Milano Asian Art il museo esporrà i 100 pezzi più importanti e rappresentativi della collezione di Giacinto Ubaldo Lanfranchi pervenuta al museo grazie al legato testamentario dalla moglie, la signora Maria Taglietti, nel 2005. L’intera collezione Lanfranchi è composta da 415 esemplari; i 100 che saranno presentati costituiscono un insieme significativo della ricchezza e dell’incredibile varietà di temi e soggetti dell’intera raccolta, iniziata dal collezionista forse per l’affinità estetica e funzionale di queste piccole sculture con la produzione della sua azienda di Palazzolo sull’Oglio di bottoni di “corozo”, il seme del frutto di una palma della foresta pluviale sudamericana che per la compattezza e il colore bianco è anche chiamato “avorio vegetale”. Presentando il biglietto d’invito di una delle Gallerie che partecipano all’edizione 2013 di Milano Asian Art i visitatori riceveranno due ingressi gratuiti per accedere al museo e ammirare i 100 netsuke della collezione Lanfranchi. Location: Via Manzoni 12, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.asianart.mlano.it galleria-spazio-museo: Museo Poldi Pezzoli email gestore : info@museopoldipezzoli.org sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Asian Art 2013: DOPO ALESSANDRO - Dei e Uomini nell’Asia Ellenizzata startDate: 5/15/13 endDate: 5/25/13 Description: Alessandro morì a Babilonia nel 323 a.C. e il suo Impero, la sua immensa creazione, si frantumò poco dopo. L’arte però fiorita nel Grande Gandhara e nella Bactria tra il III secolo a.C. e i primi secoli dell’era cristiana ha fatto diventare realtà il sogno del Grande Macedone: unire e fondere l’Occidente con l’Oriente. Le opere presentate, esplorano l’intersezione e la coesistenza del naturalismo greco con il simbolismo proprio dell’arte orientale e provano come l’arte possa diventare un linguaggio condiviso tra culture e popoli diversi. Esse comprendono sculture in pietra e stucco così come oggetti di uso secolare e di contesto religioso. Queste aree infatti sono state tra le prime ad essere toccate dalla diffusione del buddhismo ed è qui che sono stati posti i fondamenti dell’iconografia buddhista: nel Gandhara è stata creata la prima immagine di Buddha in forma umana, rappresentato come filosofo apollineo. Location: Via Borgonuovo 5, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.asianart.milano.it/daltonsomare.html galleria-spazio-museo: Dalton - Somaré email gestore : anna.orsi@pressart.eu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Asian Art 2013: LE QUATTRO ARTI startDate: 5/15/13 endDate: 5/25/13 Description: La cultura cinese fu per anni influenzata e guidata da una classe speciale, composta da quelli che a tutt'oggi possono essere definiti gentiluomini, i letterati, e con Le Quattro Arti sono da sempre conosciute le attività che prediligevano e praticavano: pittura, calligrafia, suonare il liuto e giocare a scacchi. Il diventare esperti in queste discipline equivaleva al raggiungimento di limbo ideale inteso come la conquista di un'arte sociale, uno status per ottenere potere e controllo sul proprio "io": auto-disciplina e meditazione erano sostanziali quanto essere altamente istruiti nelle arti e nelle lettere. Per la quarta edizione di Milano Asian Art la Galleria di via Borgogna 9 presenta, dunque, un’insolita e articolata rassegna di tutti quegli oggetti, utili o di diletto, sempre presenti sui tavoli da lavoro dei letterati dell’antico Catai. Fu durante le dinastie Song e Ming, segnate da una forte crescita culturale, che la figura del letterato vide aumentare in modo considerevole la sua posizione all’interno della gerarchia sociale. E come in ogni società, importanza e prestigio venivano esternati anche materialmente attraverso tutto quanto concerneva la vita quotidiana. Così, gli oggetti da lavoro del letterato, che prima del X secolo avevano funzione puramente pratica, cominciarono a diventare vere e proprie opere d’arte apprezzate per la loro natura raffinata, per le loro qualità estetiche o per il semplice piacere che donavano ai loro possessori. Non per nulla a partire dalla Dinastia Song (1101-1125), la pietra da inchiostro, il calamaio, il portatapennelli e il lavapennelli, furono chiamati i "Quattro Tesori". Utili al dipingere e allo scrivere erano espressione di personalità, emozioni e sentimenti, importanti al punto che, assieme a pennelli, coltelli da carta, appoggiapolsi, bruciaincensi e persino vasi da fiori e teiere, la loro scelta, disposizione e cura era un vero e proprio culto. Location: Via Borgogna 9, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://http://www.asianart.milano.it/lagalliavola.html galleria-spazio-museo: La Galliavola - Arte Orientale email gestore : anna.orsi@pressart.eu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Asian Art 2013: NIHONTO–ARTE PERICOLOSA La spada giapponese tra genio e morte startDate: 5/15/13 endDate: 5/25/13 Description: Da mille anni la spada giapponese, la cui immagine è avvolta in occidente da miti e leggende, è considerata in Giappone una delle massime espressioni artistiche di tutti i tempi. Nata per pendere al fianco degli esponenti delle più importanti famiglie guerriere, la spada è sempre stata costruita come un’opera d’arte la cui all’efficacia in combattimento è affiancata da una valenza estetica assimilabile all’arte astratta. Troviamo quindi in ogni lama caratteristiche che rimandano a scuole, artisti, zone geografiche e periodi storici ben precisi, che l’occhio allenato è in grado di riconoscere ed apprezzare. Accanto all’evoluzione artistica delle lame, si è parallelamente sviluppata una ricchissima produzione di accessori per la loro montatura, prime fra tutti le else (tsuba), piccole opere d’arte che sanno racchiudere abilità esecutiva, eleganza e poesia nel palmo di una mano. L’esposizione “Nihonto, Arte pericolosa - La spada giapponese tra genio e morte”, ideata da Guseppe Piva per Milano Asian Art raccoglie alcune lame di diverse tipologie ed epoche storiche, coprendo un periodo di 700 anni di produzione, nonché una nutrita collezione di tsuba, montature ed altri accessori della spada. Come completamento ad una rassegna che parla di arte guerriera non potevano mancare elmi e armature da samurai, cifra distintina della Galleria di Via San Damiano. Location: Via San Damiano., Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://http://www.asianart.milano.it/giuseppepiva.html galleria-spazio-museo: Via San Damiano 2, Milano email gestore : anna.orsi@pressart.eu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Asian Art 2013: INDIAN SOUL - Eleganza, spiritualità, sensualità e voluttà. startDate: 5/15/13 endDate: 5/25/13 Description: Questi gli elementi che caratterizzano gran parte della produzione dell’arte indiana, la cui comprensione non può prescindere dal contesto ideologico, estetico e religioso. L'importanza della religione nella società indiana e nella vita quotidiana ha fatto sì che molti elementi architettonici, scultorei o tessili venissero investiti di una fortissima simbologia, che permettesse di individuare la divinità e la sua essenza nei piccoli simboli che la contraddistinguevano e che potevano far parte della vita di tutti i giorni. Alcuni meravigliosi esempi di quella che è da tutti riconosciuta come la più classica arte indiana, l’Arte Gandhara, verranno esposti nella Galleria LOUMI Srl, diretta da David Sorgato, in collaborazione per Milano Asian Art con la Galleria Michail di Louise Michail e Narghes Sorgato. Si tratta non solo di preziose ed eleganti teste di Buddha, fregi e vasi con decori floreali ma anche di ferma porte in marmo rappresentanti il fiore di loto, sacro nella tradizione indiana. A questi si aggiungono vari oggetti di tradizione, rari tessuti ricamati o stampati, meravigliose colonne in pietra del periodo Mughul, una collezione di 50 bambole in legno del Gujarat e, settore principalmente seguito dalla famiglia Sorgato, i tappeti con i Dhurrie, grandi kilim eseguiti in cotone, e esemplari decorativi finemente annodati. La mostra “Indian Soul – Eleganza, spiritualità, sensualità e voluttà”, consente inoltre di costruire un percorso fino ai giorni nostri e fondere antico e moderno grazie alla presentazione di alcuni esemplari della bellissima collezione “SARI DELUXE”, tappeti moderni realizzati in India con sete riciclate da antichi sari. Location: Via Sant'Orsola 13, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://http://www.asianart.milano.it/loumi.html galleria-spazio-museo: Loumi - David Sorgato email gestore : anna.orsi@pressart.eu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Asian Art 2013: ANTEPRIMA DEDRON: Dreaming Tibet and more startDate: 5/15/13 endDate: 5/25/13 Description: “Anteprima Dedron: Dreaming Tibet and more“ procede sulla strada della ricerca di Renzo Freschi nel campo dell’Arte Orientale; dopo più di 30 mostre monografiche e 35 anni di attività, il gallerista milanese aggiunge la pittura tibetana contemporanea agli ambiti artistici dell'arte orientale antica. Per Milano & Asian Art Renzo Freschi presenterà due dipinti di Dedron, la più importante pittrice tibetana, come anteprima assoluta della personale dell'artista che si terrà in Galleria nel prossimo novembre. Lo stile di Dedron ha come oggetto il legame esistenziale tra uomo e ambiente a cui si mescolano elementi sacri e mondani della geniale visione onirica dell'autrice. Location: Via Gesù 17, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://http://www.asianart.milano.it/freschi.html galleria-spazio-museo: Renzo Freschi oriental art email gestore : anna.orsi@pressart.eu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Asian Art 2013: LUXURIOUS HAND-MADE RUGS startDate: 5/15/13 endDate: 5/25/13 Description: Con l’evoluzione del gusto il tappeto non è più un complemento ma un elemento essenziale per l’arredo d’interni senza distinzione tra antico e moderno, per questo all’edizione 2013 di Milano Asian Art Illulian ha scelto partecipare con una selezione di tappeti contemporanei caratterizzati dal grande fascino cromatico e da un impianto decorativo minimalista, floreale o astratto, che in alcuni esemplari è la rivisitazione di elementi decorativi peculiari e ricorrenti nel tappeto antico. I tappeti contemporanei della Collezione Palace, come quelli “Design” e “Limited Edition”, sono di manifattura eccellente, lungi dall’essere prodotti di serie e industriali sono tessuti a mano con lane cardate e filate a mano dai pastori nomadi tibetani. Morbide e lucenti, sono lane preziose che donano all’impianto decorativo una particolare profondità grazie all’infinita varietà cromatica ottenuta dalle tinture vegetali. Oggi è possibile ammirare alcuni di questi tappeti perfettamente integrati in strutture museali come elemento d’arredo ma, soprattuto, come espressione d’arte contemporanea: un’eredità culturale tramandata e da tramandare. Una continuità sottolineata anche dagli esemplari antichi che Illulian esporrà come contrappunto, in un gioco di rimandi, dal 15 al 25 maggio nei suoi showroom di via Manzoni. Location: Via Manzoni 37/41, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://http://www.asianart.milano.it/illulian.html galleria-spazio-museo: Illulian email gestore : anna.orsi@pressart.eu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Raccolta di Racconti. La collezione della galleria racconta la sua storia. startDate: 2/5/13 endDate: 3/6/13 Description: Raccolta di Racconti La collezione della galleria racconta la sua storia V edizione a cura di Mary Angela Schroth, Emanuela Termine inaugurazione: 2 maggio 2013 ore 18:30 dal 16 aprile fino al 3 giugno 2013 orario galleria: dal martedì al sabato, dalle ore 16:30 alle ore 19:30 Sala 1 Roma, Piazza di Porta San Giovanni, 10 Da sempre attiva nel panorama internazionale della ricerca artistica sperimentale, Sala 1 ha ospitato nei propri spazi progetti d’avanguardia che hanno avuto per protagonisti grandi artisti del panorama mondiale e nazionale, spesso inediti in Europa e in Italia. La galleria ha avviato nel 2012 un programma particolare: “Lavorare nell’Arte” integra nelle attività della galleria giovani diversamente abili, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, Asl RMC di Roma. Per sostenere questo impegno non facile, sarà presentato e messo in vendita qualche esempio della particolare collezione Sala 1, con la mostra Raccolta di Racconti. La collezione della galleria racconta la storia di Sala1, appuntamento giunto ormai alla quinta edizione. Saranno esposti lavori di Ali Assaf, Cosetta Mastragostino, Vittorio Fava, Cesare Pietroiusti, Marina Haas, Andrei Filipov e Mahboobur Rashid. Ogni opera sarà accompagnata da un’ampia scheda descrittiva, che ne contestualizza il “racconto” nell’attività e nella storia della galleria. Per informazioni: 339 239 7762 06 7008691 www.salauno.com email: salauno@salauno.com Location: Piazza di Porta S. Giovanni 10, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Sala 1 email gestore : salauno@salauno.com sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: “GIANNINO FERLIN - MY TIME” startDate: 10/5/13 endDate: 10/14/13 Description: Giannino Ferlin - My Time M4A - MADE4ART, Milano Apertura giornata AMACI sabato 5 ottobre, cocktail ore 18.00 5-14 ottobre 2013 Lo spazio MADE4ART di Milano partecipa alla Nona edizione della Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani con una personale di Giannino Ferlin (Trecenta - Rovigo, 1951) presentando una selezione di lavori appartenenti alla serie “My Time”. I lavori di Giannino Ferlin, caratterizzati da un segno rigoroso ed essenziale e da una presenza di colore ridotta al minimo, sono rappresentazioni mentali della condizione umana dove l’individuo, nella costante ricerca e conquista della propria autodeterminazione, si trova di volta in volta a peregrinare di libertà in libertà, effimere e incerte, tali da renderlo un “libero carcerato”. L’uomo, in questa sua ricerca, conduce una battaglia contro il tempo, rappresentato sulla tela attraverso i non-colori bianco e nero e le loro gradazioni intermedie: le sfumature che caratterizzano il ricordo. La linea, elemento fondamentale della sua produzione artistica, si fa impronta, testimonianza, traccia di un vissuto: memoria di un trascorso, affermazione del presente, speranza e attesa di ciò che verrà. Il tempo di Giannino Ferlin prende consistenza nei contrasti tra il chiaro e lo scuro, la luce e l’ombra, attraverso solchi e rilievi che intervengono sulla materia pittorica. Passato in negativo, presente in positivo, futuro che emerge dalla superficie bidimensionale incidendo lo spazio. Aderendo all’iniziativa organizzata da AMACI lo spazio Made4Art di Milano prosegue nel suo percorso di ricerca sull’arte “astratta”: la personale di Giannino Ferlin “My Time” diventa un invito alla riflessione sulla condizione di libertà illusoria che caratterizza l’uomo contemporaneo e sul suo continuo anelito verso il riscatto, attraverso opere originali, raffinate e di forte impatto. “GIANNINO FERLIN - MY TIME” A cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni M4A - MADE4ART, Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano 5-14 ottobre 2013 Inaugurazione in occasione della Nona edizione della Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI sabato 5 ottobre dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 con cocktail alle 18 Orari di apertura galleria: lunedì e sabato ore 16-19, martedì-venerdì ore 10-13 e 16-19 www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872 Location: Via Voghera 14, Milano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Nuova pittura italiana startDate: 11/14/13 endDate: 1/7/14 Description: Lo Studio d'Arte Cannaviello è lieto di presentare la prossima mostra che si inaugurerà il 14 novembre 2013. Si tratta di una collettiva, intitolata “Nuova pittura italiana”, di dieci giovani artisti emergenti che, pur provenendo da differenti percorsi formativi, trovano espressione comune nel mezzo pittorico. Gli artisti scelti sono: Giuseppe Abate, Elena Ascari, Irene Balia, Anna Caruso, Enej Gala, Riccardo Giacomini, Matteo Giagnacovo, Silvia Mei, Chiara Sorgato, Elena Vavaro. Alla tappa di Milano, che segue quelle delle sedi associate che hanno presentato il progetto nei mesi scorsi, si aggiungono due artisti che si inseriscono in maniera organica nel progetto, arricchendolo e completandolo: Cosimo Casoni e Bruno Marrapodi STUDIO D’ARTE CANNAVIELLO Via A. Stoppani 15, Milano dal 14/11/2013 al 7/01/2014 Inugurazione giovedì 14 novembre 2013 ore 18 Location: Via A. Stoppani 15, Milano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5943551287689526481 galleria-spazio-museo: Studio d'Arte Cannaviello email gestore : sponsor: 10004 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: JOHNNY HERMANN E GELATI PEPINO 1884 startDate: 11/8/13 endDate: 11/10/13 Description: JOHNNY HERMANN E GELATI PEPINO 1884 Lo storico marchio Gelati Pepino 1884, partner dell’edizione 2013 di The Others, la manifestazione dedicata all’arte contemporanea emergente che si terrà nel capoluogo piemontese dall’8 al 10 novembre presso l'ex - carcere Le Nuove, ospiterà l’artista Johnny Hermann. Johnny Hermann, alter–ego del designer Mauro Savoldi combina sapientemente artigianalità e design in opere dalla matericità vitale. I suoi progetti sono frutto di una minuziosa ricerca e di un profondo senso estetico di reinterpretazione dei materiali e del loro ri-uso. Esegue con passione personalmente tutte le fasi dello sviluppo dei suoi progetti, realizzando opere uniche e seriali. Nello Spazio Pepino presenterà al pubblico le opere “Wooden Popsicle”: ghiaccioli di legno realizzati a mano, pezzi unici e numerati. Sculture dal design minimale e dal rimando Ogni singola opera prende ispirazione dalla magia multicolore del ghiacciolo ed è caratterizzata da dettagli, trattamenti, lavorazioni e finiture uniche. Legni di essenze diverse, colori e linee danno vita a oggetti insoliti e un po' curiosi. È un' esperienza tattile che si accompagna all’appagamento estetico, capace di evocare un ricordo d’infanzia attraverso forme, semplicità della materia e soddisfando un impulsivo piacere di gola. Ogni opera appartiene ad una serie limitata di 150 pezzi. Nato a Milano nel 1977. Diploma e master in interior design conseguiti presso ISAD, istituto superiore di architettura e design. Per alcuni anni si occupa di progettazione di arredamento. Successivamente si specializza nella realizzazione di plastici architettonici, urbanistici e mock-up, collaborando con i più noti studi di architettura di Milano e con La Galleria del Vento. Oggi si dedica alla realizzazione di oggetti, accessori e complementi d'arredo, prevalentemente pezzi unici, e a soluzioni decorative d’interni. Ha partecipato all’esposizione “Designboom Mart 2012” a New York , all’interno dell’ICFF, selezionato da Designboom nel ristretto gruppo di 35 designers provenienti da diverse parti del mondo. I suoi pezzi sono attualmente presenti presso la galleria Spring a Brooklyn. I “Wooden Popsicles” sono stati esposti nella mostra collettiva “ Progetto Cibo. La forma del gusto” presso il marilena.pitino@gmail.com info@johnnyhermann.com www.johnnyhermann.com SEDE: ex carcere Le Nuove, via Paolo Borsellino 3, Torino PERIODO: 8-10 novembre 2013 ORARIO: dalle 18.00 alle 01.00 Location: via Paolo Borsellino 3, Torino tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://lh6.googleusercontent.com/IlFDdi57CyZfSzDT10Cb6tvT7ncZezgLIVr3R401qUQ=w124-h186-p-no galleria-spazio-museo: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5942841530899117553 email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: La foresta dell’anima Fotografie di Irene Kung startDate: 11/28/13 endDate: 1/12/14 Description: La foresta dell’anima Fotografie di Irene Kung “Ho derubato i boschi - I fiduciosi boschi - Gli innocenti alberi mostravano i loro ricci e i loro muschi per compiacere la mia fantasia” Emily Dickinson Giovedì 28 novembre alle 18.30 inaugura, presso le sale di Forma Galleria, la mostra La foresta dell’anima di Irene Kung. Irene Kung possiede un pregio raro: il suo sguardo riesce ad entrare in una relazione empatica con il soggetto fotografato qualunque esso sia. Siamo abituati a conoscerla per le sue città caratterizzate da atmosfere oniriche e misteriose, ma in occasione della mostra di Forma Galleria sarà possibile conoscere un altro aspetto della sua poetica… Il rapporto con la natura e in modo particolare con gli alberi. Tra i primi scatti del suo progetto si trovano gli ulivi ritratti in tutta la loro potenza e maestosità, presenze uniche che si impongono alla nostra visione quasi all’improvviso, stagliandosi su uno sfondo completamente nero. Osservando questi primi esperimenti è immediato il collegamento con le fotografie degli edifici che l’hanno resa famosa, ma il suo sguardo non si è fermato, ma a continuato ad evolversi. Gli alberi, ancora i protagonisti assoluti, sono ora in balia del vento, accarezzati dalla neve, i loro colori hanno potuto conquistare l’atmosfera circostante e hanno preso il posto del nero assoluto. In mostra la straordinaria possibilità di vedere alcuni scatti inediti che ritraggono le ultime tappe del viaggio di Irene Kung attraverso La foresta dell’anima. Irene Kung – Nata a Berna nel 1958, prima di stabilirsi in Italia ha vissuto e lavorato a Madrid e New York come graphic designer, pittrice e fotografa. La foresta dell’anima di Irene Kung Dal 29 novembre al 12 gennaio 2014 INGRESSO GRATUITO FORMA GALLERIA Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 20136 Milano da martedì a venerdì dalle 10 – 19 sabato dalle 12 – 18 e su appuntamento T. 0289075420 0258118067 printroom@formafoto.it formagalleria@formafoto.it www.formagalleria.com Location: Piazza Tito Lucrezio Caro, 1 20136 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 61 Ufficio stampa: Milano 3 lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: 11° TAPPA TOUR ITALIA DAL TITOLO IL VECCHIO E IL GIOVANE 2011/2015 MILO - BONFANTI - ROSSETTI startDate: 11/16/13 endDate: 12/6/13 Description: 11° TAPPA TOUR ITALIA DAL TITOLO IL VECCHIO E IL GIOVANE 2011/2015 MILO - BONFANTI - ROSSETTI 50 opere d'arte che esprimono le bellezze della nostra Italia, attraverso gli aforismi dello Scrittore Marcello Rossetti. Il Sindaco, l’Assessore Alla Cultura, la Direttrice di Spazi Tilane e lo Staff di Show-Room d’Arte MIlo Sono lieti di comunicarVi l'invito ufficiale per il grande evento che si terrà a: SPAZI TILANE PADERNO DUGNANO (MILANO) Piazza Della Divina Commedia, 3-5 Dal 16 Novembre al 6 Dicembre 2013 Inaugurazione 23 Novembre ore 18:00 Sponsor di presentazione Fineco Bank Sono Prenotabili Le Cover Artistiche Dei Maestri Magica ed elegante performance Teatrale di musica e danza Musiche del Maestro Paolo Colombo Maestri di Danza: Irene Mauro, Roger Lombardi, Mirko Panzeri "Nascita di un'opera d'Arte" Saranno Presenti Gli Artisti. Serata Buffet R.S.V.P. Ingresso Libero Reception Biblioteca: Audio Guide della Mostra Maggiori informazioni: Ufficio Cultura Spazi Tilane Telefono:02/99049642 Cordiali saluti, Art&Communication Valerio Lombardo Www.ilvecchioeilgiovane.com Www.comune.paderno-dugnano.mi.it Www.tilane.it Www.fineco.it Www.italiamappe.it Www.goldblackstyle.com Www.enciclopediadarte.eu Www.dearmagazine.it Www.emmediarte.com www.pitturaedintorni.it Www.caffeletterariopadernodugnano.it Www.bonfanticom.it Www.artemilo.it Www.lucabonfanti.com Www.facebook.com Location: Paderno Dugnano, Milano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5948841933222317953 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Riscatti - foto dal carcere di Bollate startDate: 4/12/13 endDate: 12/21/13 Description: Fotografie dal carcere di Bollate. Non il reportage di una agenzia esterna ma scatti e ri-scatti dei detenuti stessi in libertà creativa. Fotografie caratterizzate da una determinazione estetica che ha pochi riscontri formali con quelle prese in altri ambiti coatti quali un collegio o una caserma. Perché un detenuto è consapevole, responsabile, sa il perché e dove si ritrova, sa discriminare. E se maneggia una macchina fotografica sa decidere quali soggetti ritrarre, cosa cavarne. Perché in carcere ha sviluppato antenne e sensibilità particolari, da conoscitore di uomini e di situazioni. Le scene che riprende sono prive di retorica, vere, scattate per estro, senza autocompiangersi, senza proposito di sensibilizzare alcuno sulla propria condizione. Si tratta di giovani, in maggioranza stranieri, che si ritraggono l’un l’altro attratti dai gesti e dalle espressioni dei compagni in cui vedono riflessa, come in uno specchio, la loro stessa voglia di vivere. Sono autoritratti reciproci, partecipi, che fissano momenti quotidiani, ora malinconici, ora giocosi, da cui mai si ricava l’impressione che si tratti di esercizi vani, solipsistici. Si capisce che il loro orizzonte è oltre la realtà contingente delle quattro mura. E anche quelle pose che a prima vista siamo tentati di classificare come narcisistiche sono invece simbolo di una umanità esuberante e repressa. E in ciò, in questa universalità non narrativa, risiede la qualità estetica delle loro fotografie. I temi più ricorrenti, oltre al ritratto, sono la palestra, l’esibizionismo discreto, la struttura vista da angolature ricercate. Non mancano struggenti nature morte colte col teleobiettivo, a conferma che l’intento non è di denuncia. Ma non è nemmeno musica d’angeli. Avanzato quanto si vuole, il carcere di Bollate rimane luogo di reclusione. E l’immagine della coppia di cavalli lucenti, sullo sfondo delle mura grigie, con le code mosse dalla corsa, è commovente e dichiara tutto il rimpianto dell’autore per la perdita della vita piena. Dato di fatto che suscita pensamenti, rimuginazioni. Soprattutto in chi ha scoperto in carcere, grazie anche alla dedizione volontaria di ammirevoli animatori esterni, di possedere delle abilità impensate. Sugli autori: Gli autori delle fotografie sono persone detenute, alcune delle quali sono ritratte nelle foto in mostra. Sono per la maggior parte giovani, alcuni italiani ma molti di loro provenienti da diversi parti del mondo, dal Nord Africa, dall’Est Europa, dal Sud America.Tutti loro hanno avuto l’opportunità di fotografare e imparare a fotografare seguendo gli Incontri di fotografia tenuti – tra il 2009 e il 2013 – da Rodolfo Tradardi e Mariagrazia Pumo che prestano la loro attività come volontari dell’Associazione Centro Coscienza presso il Carcere di Bollate. Tali incontri si collocano tra le diverse attività offerte nell’ambito di un progetto educativo ideato e gestito – in accordo con la Direzione dell’istituto penitenziario – dalla Cooperativa Articolo3 all’interno del cosiddetto Reparto a Trattamento Avanzato (4° reparto). Il Carcere di Bollate è da sempre impegnato ad offrire alle persone detenute opportunità per rendere costruttivo il tempo della detenzione, affinché la pena non sia solo un ulteriore momento di esclusione ma anche un’esperienza evolutiva, per un possibile futuro migliore. Per fare ciò non si può prescindere dall’apporto della società civile e dallo scambio con il mondo esterno. Location: via Pastrengo 15 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.spazioostrakon.it/ galleria-spazio-museo: Spazio Ostrakon email gestore : dorino.iemmi@fastwebnet.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: DAVID OCHIENG e RICHARD ONYANGO startDate: 12/12/13 endDate: 1/10/14 Description: L A T T U A D A S T U D I O ha il piacere di annunciare la mostra DAVID OCHIENG e RICHARD ONYANGO PRIMA DI UNA SERIE DI MOSTRE SULL'ARTE AFRICANA INAUGURAZIONE giovedì 12 dicembre dalle ore 19.00 alle 21.00 presso il LATTUADA STUDIO Via dell'Annunciata 31 - Milano La mostra proseguirà fino alla fine di gennaio. In allegato il comunicato stampa, l'invito e due immagini delle opere in esposizione. artecentro@lattuadastudio.it Il Lattuada Studio è lieto di presentare la prima di una serie di mostre dedicate all’Arte Africana e ai maggiori esponenti contemporanei ad essa appartenenti. Primi ad esporre saranno David Ochieng e Richard Onyango, due artisti kenioti le cui modalità pittoriche hanno affinità d’origine ma differenze assolute nell’espressione delle diverse individualità. Se da una parte, con Ochieng, viene adottato un linguaggio “pop fantascientifico e mitologico”, come afferma Achille Bonito Oliva, in cui il reale, la città e il paesaggio della savana, gioca con l’arte, il centauro guerriero, dall’altra abbiamo la pittura straniante e al contempo familiare di Onyango, i cui sfondi mutevoli contrastano in modo netto ma armonico con sagome precisissime di tir e pullman. Le due individualità artistiche vengono alla luce in modo preciso e chiaro: due linguaggi differenti con estetiche diverse ma anche le due facce della stessa medaglia. Catalogo in galleria con testo introduttivo di Achille Bonito Oliva. La mostra proseguirà fino a gennaio. Via dell’Annunciata, 31 – 20121 Milano artecentro@lattuadastudio.it – www.lattuadastudio.it orari: lunedì – venerdì 10.30 – 13.30 / 16.00-19.30 Lattuada Studio Tel: 02 29000071 Ingresso libero Location: Via dell'Annunciata 31 - Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5952926891545856433 galleria-spazio-museo: LATTUADA STUDIO email gestore : sponsor: 10006 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: CONTINUUM, smART, nuovo polo per l’arte a Roma startDate: 12/6/13 endDate: 3/1/14 Description: smART, nuovo polo per l’arte a Roma -in Piazza Crati 6/7, quartiere Trieste- che inaugurerà giovedì 5 dicembre alle ore 18.30 CONTINUUM di SILVIA IORIO a cura di Francesca Valente. In mostra, una serie inedita di cosmogonie, grandi lavori su carta, una scultura in marmo, un'istallazione con frammenti di codici e meteoriti, nonché piccoli acquerelli creati con pigmenti e lacrime d'artista; oltre una quarantina di opere nate dall’esperienza in residenza dell’artista, ospitata per alcuni mesi in smART. Silvia Iorio giovane artista interdisciplinare e multimediale, da qualche anno attiva sulla scena europea, da sempre interessata all’interazione tra arte e scienza, tra tangibile e intangibile, tra universo esperito e mondo interiore, con questo progetto esplora il limite ultimo della conoscenza, nella dimensione invisibile e immateriale di un universo immaginato, che rispecchia il mondo interiore in un Continuum tra cosmo e psiche. Trascendendo i riferimenti del contingente, l’artista si muove nell’atemporale, nella dimensione eterna della coscienza, dove l’universo osservato e l’universo interiore non sono in contrasto, ma anzi appaiono come un unicum simultaneo. La mostra che resterà aperta fino al 1 marzo 2014. Spero riuscirete a passare e a seguire l’appuntamento. Oltre a Silvia Iorio, potrete incontrare Francesca Valente, responsabile nel 2011 degli 89 Istituti di Cultura Italiani nel mondo e Margherita Marzotto, motore dell’iniziativa, che potrebbe raccontarvi la strategia e la programmazione futura di questa nuova realtà, che ha inaugurato lo spazio lo scorso 15 ottobre con una personale di Giacomo Costa, che ha chiuso il 28 novembre. Location: Piazza Crati 6/7, Roma tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5953581945171220209 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 1125 Ufficio stampa: ^§ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Green Christmas ! startDate: 12/14/13 endDate: 12/15/13 Description: 14-15 dicembre in Fonderia Napoleonica: torna Green Christmas ! Anche quest’anno ritorna l’originale mercatino di Green Christmas, un viaggio alla scoperta dell’altro lato della moda e del design, quello guidato dal rispetto per l’ambiente, il lavoro e la natura. Una selezione del meglio dell’eco-fashion, della cosmesi naturale, degli accessori bio per acquisti consapevoli, a basso impatto ambientale, e senza mai rinunciare a eleganza, Dal 14 al 15 dicembre tradizione, shopping etico ed ecologia s’incontrano in un unico evento, da vivere immergendosi nell’atmosfera natalizia dell’antica Fonderia Napoleonica Eugenia, suggestiva cornice di archeologia industriale nel cuore del quartiere Isola, per l’occasione allestita con i lavori di riciclo “artistico” dei bimbi delle scuole primarie milanesi. Un luogo dal fascino antico, legato a una storia e a un “saper fare manuale” ormai dimenticato. Come potrà scoprire chi visiterà il museo della fabbrica, normalmente chiuso al pubblico, dove vengono conservati documenti, fotografie, strumenti e attrezzature legate all’attività fusoria (le visite guidate gratuite – da prenotare - si svolgeranno sabato e domenica dalle 11.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 15.00). Curiosando tra gli stand di Green Christmas 2013 le proposte sono per tutti i gusti e per tutte le tasche: gioielli preziosi e poetici dalle forme non convenzionali lavorati in oro, argento, vetro e rame; vestiti tagliati a mano realizzati in fibre naturali con tinture e trattamento naturale dei colori; accessori ottenuti con l’arte del riciclo; gadget moderni, colorati, ironici e brillanti; oggetti di design per la casa in ceramica e legno; biocosmesi con sali minerali, creme e saponi naturali per coccolarsi… a impatto zero. In questa seconda edizione una selezione speciale di the, infusi e tisane che raccontano le mille Nella serata di sabato 14 dicembre i visitatori potranno concedersi una sosta gourmand con aperitivo (da prenotare) a base sushi, uramaki e hosomaki da accompagnare con cocktail alcolici o analcolici e succhi di frutta per i bambini (costo 6 euro). Per il resto del week end il bar è sempre aperto e propone birre giapponesi, vini italiani, succhi di frutta e caffetteria, da provare a colazione le torte natalizie con ripieno di noci, fichi secchi, datteri e cannella. In effetti una sosta è raccomandata perché la due giorni natalizia di Green Christmas è intensa e ricca di spunti culturali: da segnare in agenda sabato e domenica alle ore 14.00, per i più piccoli, il laboratorio sul rame gestito da Urania, marchio storico nato ai tempi di Rudolf Steiner che esplora i segreti terapeutici dei metalli, per imparare a realizzare monili in stile celtico. La partecipazione è gratuita dai 6 anni (anche con adulto accompagnatore se si vuole) e prevede diverse fasi di lavorazione a partire dalla scelta del taglio di rame, fino alla battitura, limatura, ri-cottura e per concludere piegatura e lucidatura. Ne usciranno dei capolavori! Insomma anche quest’anno, sotto la Madonnina, il colore del Natale è il “Green” da vivere in un angolo di città ancora segreto e nascosto….vi aspettiamo in Fonderia! Fonderia Napoleonica Eugenia Via Thaon di Revel 21, 20159 Milano www.fonderianapoleonica.it newsletter@fonderianapoleonica.it Location: Fonderia Napoleonica Eugenia Via Thaon di Revel 21, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: In One All MOvie startDate: 12/13/13 endDate: 12/13/13 Description: venerdì 13 dicembre 2013 alle ore 18 verrà inaugurata presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, la mostra In One All MOvie, una serie di opere visive realizzate dal regista Paolo Lipari a partire da un’idea del tutto innovativa: comprimere un intero film in un unico quadro. Undici opere esposte, tra le quali alcuni pezzi unici, contengono altrettanti film di culto stretti in una sola immagine. Da Psycho a Kill Bill, da I quattrocento colpi a Apocalypse now, ogni film in oggetto è omaggiato attraverso un esperimento estremo, mai tentato prima: la sovrapposizione di tutti i suoi fotogrammi. MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA Viale Fulvio Testi 121, Milano In One All Movie IN UN QUADRO UN INTERO FILM – OPERE VISIVE DI PAOLO LIPARI VENERDì 13 DICEMBRE ORE 18 Venerdì 13 dicembre 2013 alle ore 18 verrà inaugurata presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, la mostra In One All MOvie, una serie di opere visive realizzate dal regista Paolo Lipari a partire da un’idea del tutto innovativa: comprimere un intero film in un unico quadro. Undici opere esposte, tra le quali alcuni pezzi unici, contengono altrettanti film di culto stretti in una sola immagine. Da Psycho a Kill Bill, da I quattrocento colpi a Apocalypse now, ogni film in oggetto è omaggiato attraverso un esperimento estremo, mai tentato prima: la sovrapposizione di tutti i suoi fotogrammi. Il risultato è un'opera che non è pittorica nè fotografica. E' una sintesi visiva dove le immagini del film si fondono in forme imprevedibili e misteriose. A uscirne è in un certo senso il distillato di un'intera pellicola. A emergere è il suo colore, il suo corpo liberato dal tempo. Chi ha amato e amerà per sempre quel film, avrà ora la possibilità di “possederlo” o di farne un dono speciale: un'immagine da appendere con dentro un intero racconto. Paolo Lipari, produttore e regista di fiction, pubblicità, documentari, è stato suggestionato dall’idea di far viaggiare un film, a velocità crescente sino a ridurlo ad un solo istante. Un progetto inedito, mai tentato prima, una collezione di immagini che non sono propriamente quadri e neppure fotografie. Per identificarlo l’autore ha pensato a una sigla che ne precisasse l'intenzione più ancora che la tipologia. Una vera e propria dichiarazione: I.O. A.MO., acronimo di In One All MOvie. Paolo Lipari sarà presente alla vernice della mostra. A seguire proiezione della pellicola To the Wonder di Terrence Malick, segue happy hour per tutti i presenti. INFO BIOGRAFIA Paolo Lipari è direttore di Dreamers, centro di formazione e di produzione, titolare della casa di produzione Anni Luce, regista di fiction, pubblicità, documentari. Tra i vari premi e riconoscimenti ricevuti il primo premio al Festival di Annecy nel 1998 e nel 2004. Il suo documentario Due dollari al chilo ha partecipato al Festival di Venezia del 2000 e ad altre prestigiose vetrine internazionali. PROGRAMMA Venerdì 13 dicembre h 18.00 Inaugurazione mostra In One All Movie – Opere visive di Paolo Lipari In un solo istante può passare davanti agli occhi un intero film. Quel lampo è stato catturato e trasformato in quadro. Undici opere con dentro altrettanti film. Le opere di Paolo Lipari saranno acquistabili dal pubblico del MIC. A seguire To the Wonder (Terrence Malick, USA, 2012, 112') Neil conosce a Parigi Marina, una giovane donna di origini russe, madre di una bambina di dieci anni. Tra i due nasce una grande storia d'amore che li porterà a viaggiare fino alla “meraviglia dell'occidente”. I due, poi, si trasferiscono in un piccolo centro dell'Oklahoma, luogo in cui il loro amore, apparentemente senza fine, entra in crisi. Marina, anche a causa della scadenza del visto, torna in Europa. In seguito Neil, nel frattempo diventato tecnico specializzato in inquinamento ambientale, riallaccia un legame con una vecchia fiamma, Jane. Marina, tornata negli Stati Uniti, cerca conforto nella parola di un sacerdote che, però, è a sua volta entrato in crisi con la propria fede. Al termine happy hour. INFO info@cinetecamilano.it www.cinetecamilano.it T 02 87242114 Cineteca Milano @cinetecamilano MODALITÀ D’INGRESSO ALLE PROIEZIONI Prenotazione obbligatoria al numero 02 87242114 Biglietto d’ingresso intero: € 5,00 Biglietto d’ingresso ridotto: € 3,00 UFFICIO STAMPA Cristiana Ferrari ufficiostampa@cinetecamilano.it – 0287242114 – M 3337357510 Location: Mic, Milano tipo di evento: 10 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Arte di Carta startDate: 1/10/14 endDate: 2/10/14 Description: Arte di Carta Mostra d’Arte Contemporanea Dal 10 gennaio al 10 febbraio 2014 Vernissage Venerdì 10 Gennaio dalle ore 18 alle 20 Espongono gli artisti: ILARIA BERNARDI BRUNO CARATI SERGIO CARTASSO CLAUDIA EMANUELA COPPOLA ISA DI BATTISTA SILVIO NATALI MIRELLA ROSSOMANDO ROSALBA RUZZIER F. SANDRI Dal 10 gennaio lo spazio museale Sabrina Falzone inaugurerà il primo progetto espositivo del nuovo anno 2014 con un’esposizione internazionale intitolata “Arte di Carta”. La mostra d’arte contemporanea valorizzerà le opere d’arte realizzate con carta o lavori creativi eseguiti su supporto cartaceo al fine di rivalutare un materiale artistico di assoluto valore storico, culturale e tradizionale. Nell’ambito della rassegna, che si svolgerà nelle sale Europa e Mirò della galleria milanese, saranno esposte le opere informali di Isa Di Battista e Ilaria Bernardi, le prime peculiari nella visione del riciclo e le seconde dotate di un’ampia intensità espressiva, esposte a fianco ai capolavori di Mirella Rossomando, questi ultimi contraddistinti da una evidente originalità. Tra gli artisti presenti nel percorso espositivo, delineato dal critico d’arte Sabrina Falzone, si potranno osservare i disegni degli artisti Silvio Natali e Bruno Carati, entrambi suggestivi nell’interpretazione della realtà. La realtà si trasforma in straordinaria comunicazione visiva nella ricerca interiorizzata di F.Sandri, capace di destare la curiosità dell’osservatore. Caratterizzata da una conturbante spontaneità è la mano di Rosalba Ruzzier, pittrice che si esprime nel compendio del segno, ben diversa da Sergio Cartasso, il quale si cimenta nell’autoritratto indagando significativamente se stesso. Infine, si potrà ammirare l’arte innovativa di Claudia Emanuela Coppola che giunge ad attribuire un’anima alla carta. Info: Spazio Museale Sabrina Falzone Via Giorgio Pallavicino 29 - 20145 Milano - Italy Orari di apertura: mart-ven h.16-19; sabato h.10-12 Chiuso lunedì, festivi Ingresso gratuito www.galleriasabrinafalzone.com Location: Via Giorgio Pallavicino 29 - 20145 Milano - Italy tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10000 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Un viaggio fra due mondi- Personale di Anna Paola Pizzocaro startDate: 1/10/14 endDate: 2/10/14 Description: Un viaggio fra due mondi Personale di Anna Paola Pizzocaro Dal 10 Gennaio al 10 Febbraio 2014 Vernissage Venerdì 10 Gennaio alle ore 18 Presso la Galleria Sabrina Falzone di Milano - Via G. Pallavicino, 29 Aprirà il 10 Gennaio la personale di Anna Paola Pizzocaro “Un viaggio fra due mondi”, la prima mostra in programmazione per il 2014 nella Galleria Sabrina Falzone di Milano. All’interno del Salone Bernini il percorso espositivo propone un’immersione nel libero immaginario creativo di Anna Paola Pizzocaro, artista newyorchese di origine milanese, che per l’occasione presenterà due cicli artistici intitolati “Preghiere non risposte” e “Il tempo di mai”. I progetti fotografici sono stati pubblicati rispettivamente da Skira nel 2011 e da Umberto Allemandi & C. 2012, riscuotendo un notevole consenso di pubblico e di critica a livello internazionale. Con un linguaggio carico di valori universali il racconto per immagini, realizzato da Pizzocaro, illustra l’alterazione degli equilibri sul pianeta indagando la relazione tra le figure viventi e il loro habitat ideale nella visione di un’armonia cosmica. Lo sguardo ludico ed ironico di Anna Paola Pizzocaro si posa sul mondo, rivelando un altro modo di vedere la vita e destando il desiderio di intraprendere “Un viaggio fra due mondi”. Info: Sito ufficiale dell’artista: www.annapaolapizzocaro.com Galleria Sabrina Falzone, Salone Bernini Via Giorgio Pallavicino 29 20145 Milano - Italia Orari di apertura: mart-ven h.16-19; sabato h.10-12 Chiuso lunedì e festivi Ingresso gratuito www.galleriasabrinafalzone.com Location: Via Giorgio Pallavicino 29, Milano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5962496735065488657 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10000 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: TONI NICOLINI. STORIE Subject: startDate: 12/3/13 endDate: 1/31/14 Description: TONI NICOLINI. STORIE. dal 3 dicembre 2013 (ore 18) al 31 gennaio 2014 Fondazione Corrente, via Carlo Porta 5, 20121 Milano La Fondazione Corrente, in collaborazione con l’associazione culturale Azibul Traversate fotografiche, promuove una mostra e un ciclo di incontri dedicati a Toni Nicolini (1935-2012), fotografo e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Corrente stessa per oltre trent'anni, animatore culturale e curatore delle mostre di fotografia della Fondazione, oltre che curatore dell'archivio fotografico Ernesto Treccani conservato presso la nostra istituzione. Toni Nicolini (1935-2012) ha raccontato con le sue immagini poetiche l’Italia contemporanea ed è stato protagonista con le sue fotografie della storia della Fondazione Corrente. La mostra ripropone, a distanza di 50 anni, le fotografie del reportage “Un giorno a Melissa” che costituirono la prima mostra del fotografo nel 1963. Accanto a questo nucleo centrale, altri racconti nati dall’incontro umano e artistico con Ernesto Treccani: ritratti del pittore al lavoro; il reportage sulla Marcia per la Sicilia Occidentale del 1967; la documentazione sulla storia della Fondazione Le voci di Corrente, dal 1978 al 1997. In mostra anche la più recente riflessione di Nicolini sul proprio lavoro e sul proprio archivio, realizzata con l’associazione Azibul nel 2009 attraverso i pannelli Il racconto fotografico. Accompagnano le fotografie un’ampia documentazione d’archivio e il video Toni Nicolini. 1966, Ballo di carnevale a Mortara, di Pietro Bologna e Cristina De Vecchi (2007). Conferenze (Fondazione Corrente, via Carlo Porta 5, Milano) martedì 3 dicembre 2013, ore 18: L’archivio racconta. Intervengono: Cristina De Vecchi (Associazione Azibul), Antonio Di Bisceglie (CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo), Walter Liva (CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo), Fiorella Mattio (Fondazione Corrente), Renata Meazza (Regione Lombardia). giovedì 16 gennaio 2014, ore 18: La collaborazione di Toni Nicolini con il Touring Club Italiano. Intervengono: Gianni Berengo Gardin (fotografo), Cesare Colombo (fotografo ed editor di “fotolibri”), Mario Cresci (fotografo), Elisabetta Porro (redattrice TCI), Francesco Radino (fotografo). Presiede: Adriano Agnati (direttore del TCI Milano). venerdì 31 gennaio 2014, ore 18: Viaggi nel Sud tra esplorazione e conoscenza. Intervengono: Lorenzo Barbera (Cresm – Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione di Gibellina), Silvia Campese (storico dell’arte), Francesco Faeta (antropologo), Alessandro La Grassa (Cresm – Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione di Gibellina), Giuseppe Majorana (Museo Belìce/EpiCentro della Memoria Viva di Gibellina). Affiancano la mostra e le conferenze alcune iniziative organizzate in altre sedi: Castello Sforzesco, piazza Castello, 20121 Milano L’anima delle città italiane. Lettura incrociata per un libro illustrato. Brani da Materia e Colore di Giancarlo Consonni. Fotografie di Toni Nicolini. Intervengono: Cesare Colombo (fotografo ed editor di “fotolibri”) e Giancarlo Consonni (poeta e architetto, Politecnico di Milano). Sabato 23 novembre 2013, ore 10.30. L’intervento rientra in Bookcity Milano 2013. Per info: www.bookcitymilano.com Galleria Bel Vedere, via Santa Maria Valle 5, 20123 Milano Mostra Toni Nicolini. Passione e ironia, a cura di Cesare Colombo. Inaugurazione: giovedì 5 dicembre 2013, ore 18 - 21. La mostra è aperta dal 6 al 21 dicembre 2013 e dal 7 al 18 gennaio 2014. Da martedì a sabato, dalle 15 alle 19. Per info: 02.6590879 – email: info@belvederefoto.it Palazzo Lombardia, Piazza Città di Lombardia 1, ingresso N4, 20124 Milano Visite guidate alle collezioni di Toni Nicolini nel Museo Verticale di Regione Lombardia. Venerdì 10 gennaio e lunedì 27 gennaio 2014, dalle 18 alle 19. Per info e prenotazioni: 02.6572627 – info@fondazionecorrente.it Toni Nicolini. Note biografiche (Milano 1935-2012) Inizia ad occuparsi di fotografia nel 1963, con grande passione per il reportage sociale e il racconto fotografico. Dal 1970 al 1990 partecipa con continuità ai programmi editoriali del Touring Club Italiano, con campagne fotografiche non solo sul patrimonio architettonico e artistico italiano, ma anche sul territorio e il paesaggio. Realizza una serie di reportage sui paesi europei per la collana del TCI “Attraverso l’Europa”. A fianco dell’attività per l’editoria, segue un filone di fotografia per l’industria e realizza lavori fotografici di documentazione di architettura e del territorio per istituzioni pubbliche e studi professionali. Impegnato nella diffusione della cultura fotografica, ha curato numerose mostre di fotografia a Milano presso la Fondazione Corrente e l’Università Bocconi. La Fondazione Corrente L’istituzione, attiva da trentacinque anni nella realtà culturale milanese e italiana, è stata fondata nel 1978 da Ernesto Treccani con Lidia De Grada Treccani, Vittorio Sereni, Alberto Lattuada, Fulvio Papi, Mario Spinella, con lo scopo precipuo di incrementare lo studio relativo al periodo di rinnovamento artistico che va dal Movimento di Corrente al Realismo. La Fondazione Corrente ospita una collezione permanente di opere di Ernesto Treccani (35 dipinti, 14 sculture, 179 opere grafiche, atelier dell’artista), aperto dal martedì al venerdì con ingresso libero; è sede di una biblioteca specializzata di oltre 7.500 volumi e conserva l’Archivio Ernesto Treccani, riordinato e consultabile. La Fondazione è presieduta da Gianni Cervetti (Presidente) e Maddalena Treccani Degli Alfieri (Vice Presidente). Il comitato scientifico della Fondazione vede tra i propri esponenti Fulvio Papi (Presidente), Carlo Bertelli, Zeno Birolli, Giancarlo Consonni, Vittorio Fagone, Elio Franzini, Franco Loi, Silvio Riolfo Marengo, Fiorella Mattio, Jacopo Muzio (direttore), Antonello Negri, Paolo Rusconi e Giorgio Seveso. SCHEDA TECNICA Titolo TONI NICOLINI. STORIE. A cura di La mostra, progettata da un ampio gruppo di professionisti e amici di Toni Nicolini, è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Azibul Con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano Con il contributo di Fondazione Cariplo Inaugurazione: martedì 3 dicembre 2013, ore 18. Interventi di Cristina De Vecchi, Antonio Di Bisceglie, Walter Liva, Fiorella Mattio, Renata Meazza. Conferenze: giovedì 16 gennaio 2014, ore 18: La collaborazione di Toni Nicolini con il Touring Club Italiano. Interventi di Gianni Berengo Gardin, Cesare Colombo, Mario Cresci, Elisabetta Porro, Francesco Radino. Presiede: Adriano Agnati. venerdì 31 gennaio 2014, ore 18: Viaggi nel Sud tra esplorazione e conoscenza. Interventi di Lorenzo Barbera, Silvia Campese, Francesco Faeta, Alessandro La Grassa, Giuseppe Majorana. Catalogo Toni Nicolini. Storie. Testi di Fiorella Mattio, Cristina De Vecchi e Toni Nicolini. Edizioni Scalpendi. Sede Fondazione Corrente Onlus, via Carlo Porta 5, Milano Periodo Dal 3 dicembre 2013 al 31 gennaio 2014 Orari Martedì, mercoledì, giovedì 9-12.30 / 15-18.30. Venerdì 15-18.30 Info www.fondazionecorrente.it | info@fondazionecorrente.it tel/fax 02.6572627 | cell. 373.8091407 Ingresso Libero. Scuole e gruppi su appuntamento. Ufficio Stampa Fondazione Corrente Martina Ganino | info@fondazionecorrente.it | 02.6572627 | 373.8091407 Location: Fondazione Corrente, via Carlo Porta 5, 20121 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10042 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: RIFLESSI)DELLA(MATERIA startDate: 1/21/14 endDate: 2/28/14 Description: PHILOBIBLON GALLERY presenta: RIFLESSI)DELLA(MATERIA incisione contemporanea tra tradizione e innovazione 21 gennaio > 28 febbraio 2014 La Philobiblon Gallery inaugura la sua prima Mostra dedicata all’incisione italiana e internazionale, presentando la collettiva Riflessi della materia. La passione per il libro antico e per l’incisione tradizionalmente intesa trova nuove traiettorie di sviluppo nella grafica contemporanea. La Philobiblon Gallery inaugura la sua prima Mostra dedicata all’incisione italiana e internazionale, presentando la collettiva Riflessi della materia. La passione per il libro antico e per l’incisione tradizionalmente intesa trova nuove traiettorie di sviluppo nella grafica contemporanea e la Mostra apre una serie di appuntamenti dedicati al segno inciso. Frutto della collaborazione con il "Kaus" (Centro Internazionale per l’Incisione Artistica), la "Stamperia Santa Chiara" di Urbino, il "Contemporary Printmaking Research Centre", (CoPRes-Centre) l’Atelier "Empreinte" di Lussemburgo e le associazioni culturali “I Diagonali”, “Atelier” e la “Stamperia del Tevere” di Roma – Riflessi della materia ha carattere ri-cognitivo: un’esposizione mirata ad allargare lo sguardo sulle ricerche tecniche ed espressive di maggior interesse in Italia e all’estero. La Mostra rappresenta le molteplici potenzialità degli strumenti tecnici che sono base ed essenza dell’immagine incisa - scelta delle matrici e dei supporti finali, procedimenti di stampa, combinazione diversa di più tecniche – selezionando significative opere di oltre 70 artisti, tra maestri e giovanissimi, italiani e stranieri. Paragonabile ai tasselli di un mosaico, ogni opera è stata scelta sulla base della particolare qualità della ricerca tecnica svolta, con l’intento di raccontare la grafica contemporanea attraverso la sua vasta gamma di riflessi espressivi. Arte incisoria che non rimane confinata nei margini bidimensionali del supporto cartaceo e che si scoprirà ulteriormente sviluppata per dare vita a lavori di carattere installativo, scultoreo e video. Con questi Riflessi della Materia la neonata Philobiblon Gallery irrompe nel panorama artistico nazionale e internazionale non solo come mera Galleria d’Arte ma come centro sperimentale di ricerca e produzione di grafica: Philobiblon Lab, estensione militante della Gallery, con il contributo di Alessandro Fornaci, si propone di aggregare giovani artisti e artigiani del torchio nella realizzazione di opere grafiche e libri d’Artista. espongono: Ciro Agostini, Antonio Alcaraz, Bruno Aller, Carlo Ambrosoli, Maryam Bakhtiari, Alfredo Bartolomeli, Francesca Bellussi, Davide Benati, Gianna Bentivenga, Maria Pina Bentivenga, Marina Bindella, Giuseppe Bonito, Claudia Canavesi, Virginia Carbonelli, Daniela Cataldi, Malgorzada Chomicz, Alessia Consiglio, Raffaele De Rosa, Patrizio Di Sciullo, Elisabetta Diamanti, Grant Ditzler, Slavica Dragosavac, Marisa Facchinetti, Alessandro Fornaci, Marcello Fraietta, Andrzej Fydrych, Nadia Galbiati, Omar Galliani, Yuliya Galycheva, Cecilia Maria Giampaoli, Roberto Gianinetti, Danielle Grosbusch, AlicjaHabisiak Matczak, Vladimir Ivaneanu, Dariusz Kaca, Sanna Maija Laaksonen, Stefano Luciano, Isabelle Lutz, Vittorio Manno, Elio Marchegiani, Frank Martinangeli, Giovanna Martinelli, Barbara Martini, Simona Materi, Elena Molena, Mauro Molle, Riccardo Murelli, Catherine Nelson, Christopher Nowicki, Andrea Pacini, Maria Clotilde Palasciano, Silvia Paparatti, Slvia Papucci, Laura Peres, Giovanni Piccini, Raffaella Ravelli, Angelo Rizzelli, Yvonne Rodesch, Egidijus Rudinskas, Usama Saad, Nicoletta Scilimati, Anna Sobol Weyman, Jelena Sredanoviæ, Marianne (Butz) Steichen, Noriho Uriu, Kestutis Vasiliunas, Dariusz Vasina, Carlo Venturi, Giuseppe Vigolo, Vinita Voogd, Krzysztof Wawrzyniak, Giulia Zingali. Philobiblon Gallery Via Bertoloni, 45 - 00197 Roma info: www.philobiblon.org - tel. 06/45555970 orari: lun./ven. 10:00/13:00 - 15:00/18:00 sabato e domenica su appuntamento. Location: Via Bertoloni, 45 - 00197 Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Philobiblon Gallery email gestore : Roma 2 sponsor: 10074 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: L'OSSESSIONE NORDICA. startDate: 2/22/14 endDate: 6/22/14 Description: LOSSESSIONE NORDICA. Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana Rovigo, Palazzo Roverella, 22 febbraio 22 giugno 2014 www.mostraossessionenordica.it Larte nordica (scandinava, baltica, scozzese e tedesca più in generale) occupò nelle prime edizioni della Biennale di Venezia, che nasce nel 1895, il ruolo di protagonista, rappresentando un elemento di novità e la vera svolta verso linguaggi e sensibilità moderni e talvolta rivoluzionari. Incise anche sull evoluzione dellambiente artistico italiano tanto che Vittorio Pica, il critico italiano forse più aggiornato e internazionale dellepoca, ebbe a dire nel 1901 come gli artisti italiani, vecchi e giovani, fossero presi da una sorta di ossessione nordica. Una grande mostra dedicata proprio agli artisti nordici e alla loro influenza sulla pittura italiana, sarà presentata in anteprima Location: Rovigo, Palazzo Roverella tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10076 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Secondo concorso Premio Arte startDate: 1/11/14 endDate: 4/11/14 Description: 2° edizione del concorso Premio Arte Cari amici artisti, Premio Arte vuole rilanciare il concorso online per artisti emergenti con uno sconto pari all' 80% sul prezzo reale, per permettere a tutti voi di partecipare offrendo l'opportunità di pagare una cifra simbolica e a sostegno delle spese di gestione. Con soli 2€ potrete partecipare al concorso e potrete caricare altre 4 opere nella vostra pagina personale, sempre all'interno del sito Premio Arte. Ci auguriamo che la nostra iniziativa di abbassare il prezzo venga accolta positivamente favorendo così un numero maggiore di partecipanti. Location: Italia tipo di evento: rowid: Arte immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: l.sanna73@gmail.com email gestore : http://www.premioarte.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: EVA TRABUCCO, Armonia ed Equilibrio startDate: 2/28/14 endDate: 8/3/14 Description: Le opere di Eva Trabucco parlano per simboli: elementi estrapolati dalla tradizione della filosofia cinese, dalla mitologia mediterranea, dal pensiero ebraico, dalla meditazione yoga, dalla cultura cristiana e da moderne forme neopagane ed esoteriche. Sono spunti, cenni di un percorso intimo da condividere con l’esterno che raccontano di un benessere auspicato e raggiunto non senza fatica, diario privato di una scoperta eccezionale. Gli elementi di questo viaggio vengono trasfigurati attraverso una decorativismo quasi martellante, trasformando un’immagine di crescita interiore in rigogliosi paesaggi fantastici, abitati da una natura benigna, pulsante, viva. Se la figura umana ricopre un posto centrale in quasi tutte le rappresentazioni, è il feto, il bambino ancora dentro la placenta, immerso nell’acqua, collegato attraverso il cordone ombelicale ai cicli della natura, ad essere emblema di travaglio, stato eccezionale per accedere all’inconscio ed ad un sapere superiore. Una visione olistica del corpo, percepito come unità, fisica, mentale e spirituale, da “guarire” o migliorare secondo pratiche che lo mettano in comunione con un “tutto” organico, attraverso il recupero di una tradizione ancestrale o primitiva, dove il contatto con Gea era questione di sopravvivenza quotidiana. Il corpo che si tramuta in radice assume posture complesse, è contratto o rilassato, si raccoglie in se stesso, ascolta il proprio battito e quello esterno; la mente si concentra in pratiche e tecniche meditative, visualizza geometrie a supporto della concentrazione. In questo universo empatico uomo e natura vivono della stessa linfa. Le leggi vengono regolate secondo Madre Terra, nel segno del femminile e della fertilità. L’albero è l’albero della vita, del grembo, anche nell’accezione ebraica secondo cui ognuno dei 10 sefirot di cui è composto corrisponde a diverse tappe del cammino spirituale. Tutt’attorno tralci e girali: frequenti le spirali, ancora simboli di vita, fertilità e ventre materno, ma anche cammino dell’anima ed immortalità. Sembra altresì di intravedere, in questi disegni lineari e continui, comparire dei labirinti, metafora un’altra volta connessa al ciclo vitale, al parto, alla ricerca di sé, alla trasformazione e rinascita. Armonia ed Equilibrio è il titolo della serie di dipinti: l’equilibrio dello yin e yang, dei quattro elementi, dei colori primari, dell’energia che riacquista il suo centro, si ricompatta nella sfera, si ricompone in unità. Le opere, dieci grandi acrilici su tela, saranno in mostra presso la galleria Evasioni Art Studio a Roma dal 28 febbraio all’8 marzo. Info: Eva Trabucco, Armonia ed Equilibrio Mostra personale di pittura di Eva Trabucco Inaugurazione: venerdì 28 febbraio ore 18.30 Dal 28 febbraio all’8 marzo 2014 Orari: lun/ven 10.30 – 13.00/14.00 – 19.00; sab 11.30-20.00 Evasioni Art Studio Via dè delfini 23, 00186 Roma 06 45422513 s.aeva@libero.it evasioniartstudio.blogspot.it Location: Via dè delfini 23, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: s.aeva@libero.it email gestore : Evasioni Art Studio sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Pasolini Roma startDate: 4/15/14 endDate: 7/20/14 Description: Tre capitali europee, Barcellona, Parigi, Berlino, si associano a Roma per celebrare con un progetto innovativo la figura di Pasolini, l'intellettuale del XX secolo che più di ogni altro è riuscito ad reinterpretare l'immagine della città di Roma, incarnandola in chiave poetica. Per Pasolini Roma non fu semplicemente uno scenario cinematografico o un luogo in cui vivere. Con questa città egli ha avuto una relazione passionale, fatta di sentimenti misti di amore e odio, di fasi di attrazione e rifiuto, di voglia di allontanamento e di piacere del ritorno. Le circostanze difficili del suo arrivo a Roma lo hanno catapultato in un mondo e in una lingua non suoi, appartenenti ai sottoproletari delle borgate in cui la precarietà della sua situazione economica lo costringeva a vivere. Dalla scoperta di questo universo del tutto nuovo nascerà un'ispirazione potente ed è lì che Pasolini troverà, senza doverli cercare, i soggetti dei suoi primi romanzi e film. In seguito, per il Pasolini uomo pubblico e analista instancabile dell'evoluzione della società italiana, Roma sarà il principale punto di osservazione, il suo permanente campo di studio, di riflessione e di azione. Sarà anche il teatro delle persecuzioni che il poeta dovrà sempre subire da parte dei poteri di ogni genere, e dell'accanimento dei media che per 20 anni lo trasformeranno nel capro espiatorio, nell'uomo da demolire, a causa della sua diversità e della radicalità delle sue idee sulla società italiana. La mostra sarà organizzata cronologicamente in sei sezioni, dall'arrivo dello scrittore a Roma nel 1950 fino alla notte della sua tragica morte ad Ostia nel novembre del 1975. Di tappa in tappa si ritroverà il filo conduttore che permetterà di tracciare - lungo un quarto di secolo - il percorso della sua incredibile vitalità creativa: i luoghi in cui ha vissuto, in cui ha ambientato romanzi e film, la poesia, il cinema, gli amici, gli amori, le persecuzioni, le lotte e gli impegni nella città. I disegni e dipinti di Pasolini, i suoi autoritratti, ma anche la galleria ideale dei pittori contemporanei da lui descritti con precisione in una poesia: Morandi, Mafai, De Pisis, Rosai, Guttuso. Mai prima d'ora una mostra su Pasolini è stata tanto ricca di ogni genere di materiali - molti dei quali finora inediti - che illuminano tutti gli aspetti delle sue molteplici attività. I visitatori avranno l'impressione che sia lo stesso Pasolini a parlare, a guidarli per scoprire insieme a lui un percorso imprevedibile, costantemente aperto gli incontri, ai dubbi, ai capovolgimenti, alle abiure, alle nuove partenze. Il visitatore scoprirà un uomo al tempo stesso straordinario (per la forza creativa, l'incredibile vitalità, la lotta perenne, la passione per tutto ciò che fa) e comune, con i suoi momenti di esaltazione, di fede, di entusiasmo, di allegria, ma anche di dubbio e di angoscia di fronte al mistero della vita e alla tragicità della storia. Location: Via Nazionale 194, Roma tipo di evento: rowid: Mostra immagini: galleria immagini: http://www.palazzoesposizioni.it/media/pasolini.html galleria-spazio-museo: email gestore : Palazzo delle Esposizioni sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Giancarlo Montuschi startDate: 3/1/14 endDate: 4/1/14 Description: Memoli Arte contemporanea (Potenza-Milano) sede di Potenza " Universo Incantato " Mostra personale di Giancarlo Montuschi a cura di Luigi Memoli dal - 01 Marzo al 01 Aprile 2014. Potenza - Via Cavour 21-23 - 85100 Vernice Lunedì 01 Marzo 2014 ore 19.00 www.memoliarte.it Location: Via Camillo Benso Conte Di Cavour 21, 85100 Potenza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10155 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Rosanna Forino Subject: 03/01/14 startDate: 3/26/14 endDate: Description: COMUNICATO STAMPA Rosanna Forino Colonna - 80x1 1 5 - 2014 tecnica mista Sabato 1 marzo inaugurazione ore 18.30 dal 1 al 26 marzo 2014 Apertura da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19 Spazio Tadini via Niccolò Jommelli, 24 – www.spaziotadini.it A cura di Francesco Tadini “Il mio modo di guardare il quadro non è puramente istintivo, emotivo, ma razionale, intuitivo; posso capovolgere il quadro, riguardarlo e scoprirlo, questo mi fa vedere altro, mi stimola anche se è un gesto spontaneo, lo ha fatto anche Kandinsky con un suo paesaggio e questo gesto lo ha portato lontano... “ così racconta l’artista Rosanna Forino parlando del suo lavoro. Qui a Spazio Tadini vogliamo fare un omaggio a un’artista che riteniamo abbia dato un contributo importante al panorama artistico e culturale milanese, proponendo una selezione di suoi lavori recenti. Scrivono di lei: ALBERTO VECA (2008) “Sono in antagonismo, sia pure concordi nel mettere insieme un'immagine risultante, il tratto del disegno, netto e definito e il tratto disteso della pennellata: in questo caso si vuole sottolineare la registrazione di un tempo della realizzazione, con tutta l'emozione che il percorrere la superficie con un colore determina; in quello l'attenzione è concentrata su quanto viene delineato, una precisione calligrafica rispetto all'immediatezza del gesto. Una felice consonanza di opposti del linguaggio figurativo che in effetti sono antitetici in un ristretto mondo del fare immagine attenta al valore "linguistico" degli elementi che costituiscono l'immagine. L'allusione a una figuratività è costante nel lavoro dell'artista, una meditazione sul "paesaggio", inteso come esplorazione delle coordinate spaziali in cui l'uomo determina la propria posizione rispetto allo spazio e al tempo, alla propria storia (...)” FLAMINIO GUALDONI (2001) È una sorta di piacere intenso, e per fortuna non segreto, a presiedere la vita d'atelier di Rosanna Forino. Una vita fatta di luci alte, nette e d'un rapporto di limpida sensuosità con le sostanze coloristiche. Da sempre, Forino ha scelto per sè, per questi suoi haiku pittorici, il linguaggio della geometria, delle forme prime ? non pure, non ideologicamente stabilizzate: essenziali, piuttosto. Forme che non valgono sagome, bensì la distillazione di gesti formativi. E’ su questi due punti che può impostarsi una lettura pertinente del suo lavoro, che soprattutto nelle stagioni ultime ha trovato il passo, la souplesse, la pienezza del raggiungimento definitivo. Sono forme prime, perché non derivano ortopedicamente dal sogno di perfezione plastica che pure molte avanguardie del secolo avevano coltivato. Forino, ha ben notato Dmitrij Sarabianov, scava entro la sensazione naturale: meglio, verrebbe da dire, entro un sentimento del naturale che, in questi anni, è giunto a identificare nell'animo della pittrice lo stream vitale dell'ondeggiare marino, e il mistero meravigliato del variare di sostanza luminosa di mare e cielo, come valore complessivo dell'altro, di ciò che, fuori di noi, ci consente di pensarci. (…) DMITRIJ SARABIANOV (1989) “Rosanna Forino tende a conciliare i due poli estremi fra cui oscilla la tradizione italiana. Da una parte la matrice rinascimentale, la più classica rispetto alle scuole europee, il cui ricordo si è mantenuto a lungo nella pittura italiana. Dall'altra il futurismo, uno dei movimenti più innovatori e sovversivi dell'arte mondiale del XX secolo. La Forino è come se modernizzasse la tradizione classica, continuando le ricerche di armonia e bellezza, basandosi sul linguaggio artistico dell'era contemporanea. Nello stesso tempo, mantenendo le distanze dagli estremismi, prende questo linguaggio da maestri dell'avanguardia come Vasilij Kandinskij e Frantisek Kupka, mostrando chiaramente un trasporto per le tradizioni che si sono venute a creare nel nostro secolo. (...) Biografia Rosanna Forino vive e lavora tra Milano e la Costa Azzurra; numerose le sue personali in Italia e all'estero. Rosanna Forino - Esposizioni personali 1972 – Vicenza – Galleria al Corso 1974 – Bergamo – Galleria Modì 1975 – Milano – Galleria Baguttino 1976 – Busto Arsizio – Galleria il Calligramma 1976 – Padova – Galleria La Cupola 1976 – Milano – Galleria La Conca 1977 – Asti – Galleria La Giostra 1978 – Bassano Del Grappa – Galleria Il Fiore 1978 – Vittorio Veneto – Galleria La Sfera 1978 – Busto Arsizio – Galleria il Calligramma 1979 – Milano – Galleria Schettini 1979 – Milano – Palazzo Arengario – Antologica 1980 – Torino – City Bank 1981 – Crema – Galleria Duomo 1982 – Asti – Galleria La Giostra 1983 – Milano – Galleria Schettini 1983 – Roma – Galleria Astrolabio 1983 – Chiavenna (Sondrio) – Palazzo Salis 1984 – Brescia – Galleria Abba 1984 – Montecarlo – Gallerie Astrid 1984 – Busto Arsizio – Galleria il Calligramma 1985 – Venezia – Galleria il Canale 1986 – Milano – Galleria Vismara Arte 1986 – Gelsenkirchen – Atelier Rita Theis – Germania 1987 – Kleve – Kellergalerie 195 – G. Laws – Germania 1987 – Wulflrath – Galerie Wilhelm 94 – Germania 1988 – Koblenz – Atelier Tent – Germania 1988 – Gelsenkirchen – Atelier Rita Theis – Germania 1989 – Kleve – Kellergalerie 195 – G. Laws – Germania 1989 – Milano – Studio 111 1990 – Mosca – URSS – Fondazione Culturale Sovietica – Antologica 1991 – Piacenza – Associazione Amici dell'Arte 1992 – St. Paul de Vence – Musee Municipal de Sain Paul 1993 – Albissola Mare – Centro Artistico Bludiprussia 1993 – Milano – Galleria Vismara Arte 1994 – Bottrop – Germania – Galerie TR 1995 – Müleim – Germania – E.C.A. 1995 – Lissone – Milano – Galleria Radice 1995/96 – Kleve – Kellergalerie 195 – Germania 1996 – Milano – San Fedele – Spazio Arte S. Fedele 2000 – Montecarlo – Gallerie Henri Bronne 2000 – Milano – Spazio Santabarbara 2001 – Urbino – Casa natale di Raffaello 2004 – Milano – Scoglio di Quarto 2005 – Sochaux – La Mals – Francia 2006 – Mondovì – Antico Palazzo di Città 2008 – Milano – Galleria Vinciana 2010 – Albissola Mare – Centro Artistico Bludiprussia 2010 – Milano – Cortina Arte Esposizioni collettive 1974/75 – Milano – Biblioteca Comunale Guastalla 1978 – Borgo D'Alé – 11^Concorso Nazionale di Pittura – La Pesca d'Oro 1978 – Milano – Centro d'Arte Cultura e Costume ciclo delle Regioni 1978 – S.Martino di Lupari – 7^Biennale Arte Contemporanea Pettenon 1981 – Bari – Expo Arte – Galleria Schettini – Milano 1981 – Firenze – Centro Culturale Alberto Viviani 1981 – S. Paul de Vence – Galerie Gollong 1982 – Arles – Salon International 1982 – Montecarlo – Salon Marin 1982 – Marsiglia – Salon de Marseille 1982 – Montecarlo – 26^Gran Prix International D'Art Contemporain 1983 – Londra – Alpine Galery 1983 – Brescia – Arte Expo Galleria Schettini 1984 – Montecarlo – Gran Prix International D'Art Contemporain 1984 – New Orleans (USA) – International House 1984 – Asti – Galleria La Giostra 1984 – Venezia – Premio Nazionale Renato Nardi 1984 – San Martino di Lupari – 10^Biennale D'Arte Contemporanea Pettenon 1985 – Roma – Esposizione Internazionale di Pittura – Fiorisce l'Arte 1985 – Montecarlo – Prix International D'Art Contemporain 1985 – Montecarlo – Salon del Artistes de Monaco 1985 – Andorra Govern – Con selleria d'Educacion i Cultura 1985 – Avignone – Palais del Papes – Salon International Seigneurs de l'Art 1986 – Nizza – Gran Prix Europeen des Arts 1986 – Ostenda – Palais Comunal de la Culture 1987 – Nizza – MGE – Education Nationale – Artistes de Monaco 1988 – Arles – Salon des “Seigneurs de L'Art” 1988 – Malta – Museo Mistico 1989 – Parigi – Artistes Monaco – UNESCO Foyer Intern. D'Accueil Parisien 1989 – Lampedusa – VI° premio internazionale di pittura “Amore Amore” 1990 – Nizza – Art Jonction International – Galleria Contemporart – Modena 1990 – Montecarlo – Les Artistes de Monaco 1991 – Salon '91 – Les Artistes de Monaco 1991 – Milano – Internazionale d'Arte Contemporanea – Galleria Vismara Arte 1991 – Wattenscheid – in der Deele 1993 – Bologna – Arte Fiera – Galleria Vismara Arte – Milano 1993 – Tokio – Tias – Trade Center–Harumi 1993 – New York – Artexpo 1993 – Dallas – Market Hall 1993 – Francoforte – Art Frankfurt – Galleria VismaraArte – Milano 1993 – Parigi – XX FIAC Grand Palais – Galleria Vismara Arte – Milano 1994 – Parigi – “Grands et jeunes d'Aujourd'hui” 1995 – Milano – Espopsizione Permanente – Milano – Italia Nostra 1996 – Cernusco sul Naviglio – ZOZOS 1996 – Senigallia – Museo dell'Informazione 1996 – Montecarlo – Salon del Artistes de Monaco 1996 – Milano – Galleria Vismara Arte – “Stelle di Carta” 1996 – Milano – CAMPUS – Il segno della cultura – Finarte 1997 – Milano – Il filo e il seme – “Artemisia's Sisters” 1998 – Montecarlo – Salon des Artistes de Monaco 1998 – Milano – Studio D'ARS–L'altra Moneta 1999 – Lissone Milano – Gall. Radice “Celebrazione” 1999 – Milano – Umanitaria “I chiostri sotto le stelle” 1999 – Milano – Salone di Primavera–Paolo Barozzi 1999 – Milano – Museo della Permanente – Pittura su carta 1999 – Montecarlo – Les Artistes de Monaco 2000 – Binasco Milano – Castello Visconteo 2000 – Milano – Quintocortile–“Bianco e Nero2” 2000 – Rodi – FEMME–ART–MEDITERRANEE–UNESCO 2001 – Milano – Museo della Permanente 2001 – Milano – Mi Art–Galleria Vismara Arte 2001 – Mandello Lario – Fondazione Carcano–Santabarbara 2001 – Milano – Scoglio di Quarto “Pensieri d'arte” 2002 – Milano – Il nuovo costruttivismo–Libreria Bocca 2002 – Milano – Bazart – “Dieci+Una” 2002 – Milano – Spazio Santabarbara – Festa d'inizio 2002 – Milano – Spazio Santabarbara – Scelte 2002 – Milano – Gall. S. Carlo – “In viaggio con l'Arcangelo” 2003 – Milano – Bazart e Quintocortile – “Attraversamenti” 2003 – Milano – Bazart e Quintocortile – “Monocromo Rosso–Blu–Giallo” 2003 – Milano – Bibl. Dergano–Bovisa – “Attraversamenti 2” 2003 – Beirut – 2°International Exibition 2004 – Montecarlo – ARTEXPO – Spazio Santabarbara 2004 – Milano – MiArt – Galleria Vismara Arte 2004 – Lugano – MercArt. Scoglio di Quarto 2004 – Montecarlo – Salon des Artistes de Monaco 2004 – Museo della Permanente – Salone Milano 2005 – Arosio – Museo Scalvini 2005 – Bruxelles – Istituto Italiano di Cultura 2005 – Spilimbergo – Quadreria Museo Cras 2005 – Pechino – 2° Beijing International Art Biennale China 2005 – Casablanca – Consolato Italiano 2005 – Milano – Pensieri d'Arte – Scoglio di Quarto 2006 – Spilimbergo – “Bambini e Maestri Colorano” – Quadreria Museo Cras 2006 – Montecarlo – “Corps et Ames” 2006 – Milano – Museo della Permanente – Venti più Cento 2007 – Tunisi – Union des Artistes Plasticiens Tunisiens 2007 – Biella – Carosello Italiano – Palazzo Boglietti – Scoglio di Quarto 2008 – Maccagno – Civico Museo Parisi Valle – Acquisizioni 2008 2008 – Desio – Biennale Arte al Femminile – Villa Tittoni – Scoglio di Quarto 2008 – Casa dell'Energia AEM – Carosello Italiano – Scoglio di Quarto 2008 – Gravedona – Palazzo Gallio – Artisti della Permanente 2008 – Parigi – Grand Palais – «Art en Capital» Dessin et Peinture a l'eau 2009 – Bergamo Arte Fiera 2009 – Scoglio di Quarto 2009 – Cesano Maderno – “1000 Artisti a Palazzo” 2009 – Garbagnate Milanese – Artisti della Permanente 2009 – Milano – Casa dell'energia AEM – “Tavola rotonda” – Scoglio di Quarto 2009 – Cosenza – “Tornare a Itaca” Museo Civico Brettij ed Enotri 2010 – Milano – “Tornare a Itaca” 2010 – Milano – Museo della Permanente – Artisti della Permanente 2011 – Parigi – Galleria Orenda Art International 2011 – Finalborgo – Oratorio dei Disciplinanti 2011 – New York – Onishi Gallery, New York 2011 – Milano – Galleria Scoglio di Quarto – Auguri Italia 2011 – Piacenza – Galleria Scoglio di Quarto – Fiera dell'Arte Contemporanea 2011 – Brescia – Galleria Scoglio di Quarto – Fiera dell'Arte Contemporanea 2011 – Bergamo – Galleria Scoglio di Quarto – Fiera dell'Arte Contemporanea 2011 – Cremona – Galleria Scoglio di Quarto – Fiera dell'Arte Contemporanea 2011 – Mostra Soldi D’artista – Spazio Tadini 2012 – Montecarlo – Forum des Artistes de Monaco 2012 – Londra – Centro Italiano Arte e Cultura – Torino 2012 – Montecarlo – Gemluc Art – Auditorium 2012 – Ibiza – Artic Blue Gallery 2013 – Bergamo – Galleria Scoglio di Quarto – Fiera dell'Arte Contemporanea 2013 – Tempo Art Museum – Pechino – Xingshikou Road Beijing city (acquisizione opera) 2013 – Milano – Museo della Permanente – Mostra Spazio Atelier 2014 – Mostra Save My Dream Spazio Tadini Per informazioni Melina Scalise ms@spaziotadini.it – cell.3664584532 Location: tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: ms@spaziotadini.it galleria-spazio-museo: Spazio Tadini email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Videoinsight® Prize 2014 startDate: 3/1/14 endDate: 3/1/14 Description: La Fondazione Arte Scienza Videoinsight® www.fasv.it dal 2012 attribuisce annualmente il Videoinsight® Prize, in correlazione con una specifica tematica di Impatto Videoinsight®.Il Videoinsight® Prize – Terza Edizione 2014, dedicato alla memoria di Maurizio Giuffredi e ispirato alla tematica della SOLUZIONE, è stato assegnato all’artista originario del Kyrgyzstan, che vive in Uzbekistan Vyacheslav Akhunov con l’opera video Blind Alley, 2007. L'artista è rappresentato nell'attuale mostra "Il piedistallo Vuoto. Fantasmi dall'Est", curata da Marco Scotini al Museo Archeologico di Bologna. Il Premio segue due precedenti edizioni. Il Videoinsight® Prize – Seconda Edizione 2013, dedicato alla tematica della IMMAGINAZIONE, era stato assegnato, in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum di Bologna, all’artista italiano emergente Avida Dollars con l’opera video Verna, 2012. Il “Videoinsight® Prize – Prima Edizione 2012″, dedicato alla tematica della DIPENDENZA, era stato assegnato, in collaborazione con Arte Fiera Bologna 2012, all’artista spagnola Eulalia Valldosera con l’opera fotografica e il video Limpiar – Dependencia Mutua, 2009/2010.La Fondazione Arte e Scienza Videoinsight® integra Arte Contemporanea, Psicologia e Medicina, nella Vita Quotidiana, Individuale e Sociale, per la Ricerca, la Promozione del Benessere PsicoFisico, la Prevenzione, la Diagnosi, la Cura, il Lavoro, l’Apprendimento, la Formazione, l’Orientamento delle Attitudini e dei Talenti, l’Evoluzione e la Crescita. Realizza a livello Internazionale Progetti Artistici e Scientifici per l’Innovazione, la Trasformazione, il Cambiamento della Qualità della Vita. Videoinsight® significa avere un “Insight”: la presa di coscienza trasformativa provocata dalla visione di un’opera d’arte.Via dell'Archiginnasio, 2, Bologna Location: Via dell'Archiginnasio, 2, Bologna tipo di evento: PREMIO rowid: immagini: galleria immagini: http://www.fasv.it/category/premi/ galleria-spazio-museo: Museo Civico Archeologico di Bologna email gestore : sponsor: 10156 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: L'Altra Poesia startDate: 3/15/14 endDate: 3/15/14 Description: “L’ALTRA POESIA” a cura di SBLU_spazioalbello & I mille volti 15 marzo 2014 ore 17.30 CAM Garibaldi - Corso Garibaldi 27 ang. Via Giorgio Strehler 2 Il 15 marzo alle ore 17.30 ha luogo l’incontro multidisciplinare "L’altra poesia". Arte, musica e poesia si incontrano in una serata speciale dedicata al tema del Pane. L’evento vede la partecipazione dei ragazzi disabili del gruppo di poesia "I mille volti", coordinato da Maria Teresa Mosconi, le voci della Corale Polifonica Sforzesca dirette dal Maestro Fabio Moretti e la proiezione video delle immagini fotografiche del gruppo coordinata da Nevia Gregorovich. Obiettivo del progetto pluriennale "Non di solo pane" è avviare momenti di confronto della creatività, dando voce non solo agli artisti professionisti ma anche a giovani e, in questa speciale occasione, ai disabili. Se diamo credito alla definizione di Henri Poincarè, "creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili", questo evento si contraddistingue per le forti caratteristiche di aggregazione e partecipazione sociale. Tutti i lavori presentati sono frutto di un percorso inedito sul tema del Pane, che ha portato i ragazzi de "I Mille Volti" a lavorare sulle proprie capacità espressive e comunicative e che accompagna il pubblico a superare le barriere mentali riguardanti il disagio, scoprendo la sensibilità dei partecipanti. Dai loro testi emergono emozioni, sentimenti, pensieri e il desiderio di ritrovarsi, di crescere e uscire dalla marginalità per raccontare di sè, alla ricerca di una comunicazione paritaria. La lettura delle poesie sarà accompagnata dalla musica della Corale Polifonica Sforzesca che darà vita al concerto "La musica è il Cibo dell'anima", in cui interpreterà brani Gospel di repertorio e scritti per l'occasione. La musica è considerata una delle più grandi gioie della vita, descrive, racconta, entusiasma, produce vibrazioni, trasmette sensazioni e forti emozioni, è indispensabile per uno sviluppo armonioso dell’essere umano, ma, soprattutto, accompagna la crescita spirituale. Il desiderio di conoscenza viene alimentato da quest’Arte che esprime i più alti sentimenti attraverso il Llnguaggio dei Suoni. La Musica è Cibo dell’Anima, è Nutrimento da offrire e da condividere con l’intera Umanità. L’incontro sarà accompagnato dalla proiezione di una serie di immagini scattate dai ragazzi del Associazione “I mille volti” e dalla fotografa Nevia Gregorovich. L'artista istriana ha rielaborato le immagini ottenendo un'opera emozionante sull'intimità della vita quotidiana. Non di solo pane è un progetto pluriennale, concepito in occasione di EXPO 2015, di cui ha il patrocinio, che si propone, attraverso la ricerca artistica, di stimolare l'opinione pubblica sui temi dell'alimentazione, del consumo e degli stili di vita. 180 artisti, tra pittori, scultori, videomaker, fotografi, designer, italiani e stranieri riuniti intorno ad un unico soggetto semplice ed accessibile: il pane. Un'indagine sul nutrimento del corpo e dello spirito, sulla trasformazione della materia, sullo sfruttamento delle risorse naturali, sul consumismo e sulla distribuzione della ricchezza nel mondo. Ha al suo attivo due mostre concluse: TERRA, ARIA,ACQUA, FUOCO - alchimia del pane (22 ottobre- 9 novembre 2013, Spazio Orso16, Milano) e RITO COSTUME, PARADOSSO - il cammino del pane (26 novembre 2013 - 26 gennaio 2014, Spazio Oberdan, Milano) e due eventi collaterali conclusi: il concerto "PANIS NOSTER - fantasia sinfonica per piano solo" (14 gennaio 2014, Sala Alda Merini, Spazio Oberdan) e la proiezione del film di Beppe Arena "PERCHE' IL FUOCO NON MUORE - La vita agra di Tina Modotti" (20 gennaio 2014, Sala Alda Merini, Spazio Oberdan). Molti altri gli eventi in programma per il 2014 e il 2015. SBLU_spazioalbello è un’Associazione Culturale senza fini di lucro, fondata e diretta da Susanna Vallebona, che si propone di promuovere la creatività in tutti i suoi aspetti con il desiderio di divulgare la produzione di chi, anche se estraneo al mercato dell’arte, è impegnato nella ricerca di armonie visive nella contemporaneità, con la speranza di contribuire alla diffusione di quell’attività artistica che spesso rimane nella sfera del privato. Pittori, scultori, giovani emergenti e meno giovani, ma anche grafici, designer e fotografi che affiancano alla loro attività professionale un percorso di ricerca personale. Avviato nel 2007 ha al proprio attivo più di 50 mostre. Info: SBLU_spazioalbello Tel. 02/ 48.000.291 spazioalbello@esseblu.it, nondisolopane@sblu.it Lettura di poesie del gruppo “I mille volti”. Slide show di fotografie di Nevia Gregorovich e dei ragazzi del gruppo. Programma musicale: César Frank Panis Angelicus Coro femminile, soprano solista e pianoforte Missa Luba, arrangiamento di Guido Haazen (1969) Sanctus Coro misto e percussioni Agnus Dei Coro misto, basso solista e percussioni Arrangiamento di Umberto Sanavio Give me that old time religion Coro misto Jay Althouse Nightingale Coro misto e pianoforte Jay Althouse Swingin' the night away Coro misto e pianoforte Christopher Norton In the bag Coro misto e pianoforte George David Weisse e Bob Thiele, arrangiamento di Mark. A. Brymer What a wonderful World Coro misto e pianoforte Edwin R. Hawkins, arrangiamento di Teena Chinn Oh, Happy Day Coro misto e pianoforte Arrangiamento di Kirby Shaw When the Saints go marchin’ in Coro misto e pianoforte Pianoforte: Elia Tagliavia Percussioni: Fabio Moretti Dirige: Fabio Moretti Il Gruppo d’Arte I mille volti comprende numerose persone disabili e non, liberamente collegate in un percorso artistico di poesia e prosa, finalizzato a una crescita socio-culturale. Nato nel 1994 è confluito poi nell’Associazione “Orizzonti oltre l’handicap”, oggi denominata “Volontari Inclusione Sociale”, che ha contribuito a elevare la loro cultura, riconoscendo a chi vive situazioni di disagio doni e doti speciali nascoste ai più. Questo gruppo attua riunioni quindicinali di laboratorio e incontri pubblici: in cui confluiscono, accanto alla responsabile Maria Teresa Mosconi, alcuni operatori culturali, come Livia Corona, scrittrice e fotografa, Argene Madeddu, artista e cantante, e “Il Gruppo I Poeti dell’Ariete”di Gabriele Cavagna. La Corale Polifonica Sforzesca nasce a Milano nel 1984 sotto la guida di Umberto Balestrini. Nel settembre 1993 la direzione del coro viene assunta da Fabio Moretti, con il quale affronta il repertorio corale-orchestrale barocco e classico e la letteratura liederistica corale a cappella del Romanticismo tedesco. Dal settembre 2000 ad oggi canta Gospel, spiritual, jazz, swing e canto popolare sudamericano. Il 24 dicembre 2005 nella Messa di Natale celebrata da Don Mazzi presso il Teatro Smeraldo di Milano ha eseguito la Missa Luba per coro e strumenti a percussione arrangiata da Guido Haazen con il Gruppo Gospel americano “Women of God” di Knaugui Higgins. La Corale Polifonica Sforzesca è iscritta all’USCI (Unione delle Società Corali Italiane), delegazione di Milano dal 1998 ed è composta da circa 30 elementi. Nevia Gregorovich pianista e pittrice di origine istriana, diplomata al Conservatorio di Milano, si dedica con continuità alla ricerca artistica esponendo in Italia e all’estero. Sue opere figurano in pinacoteche, musei, collezioni pubbliche e private, italiane e estere. Vive e opera tra Milano, Trieste, Barcellona. Alterna l'uso di lastre di alluminio a grandi tele dove il soggetto preferito è l'onda, il mare, l'acqua interpretati come specchio di stati di un animo mai pago, mai placato. Spesso le sue esecuzioni di musica d'avanguardia sono collegate a mostre di pittura, scultura e fotografia a tema. In mostra attraverso le sue macro fotografie, ci guida in un viaggio dell’immaginario, di forte impatto emozionale, visto con ironia e gioia di vivere. Location: Corso Garibaldi 27, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: spazioalbello@esseblu.it email gestore : CAM Garibaldi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Luca Francesconi — pane pane pane vino canale di scolo startDate: 3/13/14 endDate: 5/20/14 Description: a cura di Jason Hwang Gli animali riposano quieti come sculture. Poi io ho fame Li mangio come parole Siamo due contadini in un campo Organizziamo e ordiniamo Fattoria & Forma aspettando pazientemente per riscontro. Questa è la nostra campania felix. Più in là c'è un mare, ed è pieno di pesci è pieno di pesci. Ce n'è uno per te e uno per me e.. domani ce ne sarà un altro per te e un altro per me Siamo cacciatori e vediamo ogni realtà con gli stessi occhi. Il sole fa una breve comparsa e la stanza è riempita di colore. Anche se poi è ancora là oltre il mio orizzonte, oltre la mia vicinanza. "Pane pane pane vino canale di scolo" è una mostra che si presenta come un campo. Un campo agricolo che può essere meglio descritto se inserito in un sistema produttivo, incorporato nel ciclo della natura. Un campo che si estende al punto da includere ogni scontato punto di vista sulla realtà, e così facendo, dare nuova luce ad una storia cominciata quando l'uomo ha iniziato a coltivare direttamente ciò che lo sostiene, rendendolo parte stessa del potenziale dell'agricoltura, attraverso l'abilità di adoperare ogni fase del proprio ciclo. Da una relazione diretta, “uno ad uno”, con la natura ad un'impercettibile distanza tra produzione e consumo, questo campo è idealmente la terra stessa, in cui coltivare un insieme specifico e “autoctono” di oggetti, introducendoli come termini medesimi. Un ente materiale, un oggetto o una scultura esiste proprio come una patata, un pesce morto o una figura umana. Essi sono posti in una stanza che è anche un meccanismo, un fiume e ancora una volta, un campo. Questo campo (semantico) si espande ulteriormente per includere termini che devono ancora dare corpo al proprio significato, ed è qui, in questo margine di forme comprensibili, che altro terreno fertile potrebbe essere trovato. Luca Francesconi è un artista, nato a Mantova nel 1979. Vive e lavora a Mantova (IT) e Parigi (FR). Ha partecipato a numerose mostre in spazi pubblici e privati quali: Fondazione Ratti (2000), Biennale di Tirana (2001), Fuori Uso (2004), Galleria Civica di Trento (2004), Cristina Guerra Gallery - Lisbona (2006), Maison Populaire - Montreuil (2007), Palais de Tokyo (2009), Galleria Umberto di Marino (2006, 2009), Fondazione Sandretto, Crac Alsace, Magasin - Grenoble, Fluxia (2010), Mot - Bruxelles, Chez Valentin - Parigi (2011), Musées de Montbéliard, Arte Nova-Art Basel Miami (2012), Man - Nuoro e il Museo Marino Marini (2013). Tra il 2008 e il 2010 ha co-diretto Brown project space a Milano. Nel 2009 ha vinto il premio "Illy Present / Future" insieme alla galleria Umberto Di Marino, con una giuria composta da Alexis Vaillant, Hans-Ulrich Obrist e Jens Hoffman, durante Artissima a Torino. Nel 2011 è stato invitato da Bice Curiger a "Illumination", 54a Biennale di Venezia. Per il prossimo marzo l’artista è stato invitato da Giovanni Carmine, direttore della Kunsthalle Sant Gallen, e da Alexis Vaillant, capo curatore del CAPC-Bordeaux per prendere parte a “THENnow” - Miart, un lavoro realizzato in collaborazione con Jimmie Durham. Jason Hwang, (nato nel 1978 a Seoul, Korea, vive e lavora a Parigi, Francia) è co-fondatore e co-direttore di Shanaynay, un project space curatoriale collocato al piano terra di un co-housing nel 20me arrondissement di Parigi, Francia. Dal 2008 ha sviluppato una poliedrica pratica che ha l’obiettivo di rigenerare i termini che si riferiscono a ciò che rimane del progetto delle avanguardie di ambire ad includere le arti nella prassi quotidiana. Tra le mostre più recenti “Upcoming Exhibitions" per art berlin contemporary 2013, “Dommage qu'elle doive mourir, mais c'est notre lot a tous!" alla Galerie Kamm di Berlin, "You Won't Hear From Me Again" presso Sciences Po a Parigi, "Keeping is Not Collecting" presso Works-Sited in Los Angeles, "Artist Pension Trust” all'Institute of Social Hypocrisy di Parigi. Location: Via Alabardieri, 1 - Napoli tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleriaumbertodimarino.com/wp-content/uploads/2013/12/01_invito.jpg galleria-spazio-museo: info@galleriaumbertodimarino.com email gestore : Galleria Umberto Di Marino sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Dino Campana - Segni e Parole startDate: 6/3/14 endDate: 4/13/14 Description: I Canti Orfici di Dino Campana sono stati pubblicati nel 1914, cento anni fa. Per celebrare la ricorrenza, la Fondazione Mario Novaro ha organizzato una rassegna articolata in vari momenti. Si tratta di sei incontri “spettacolarizzati” e di una mostra d'arte, dedicati al poeta di Marradi e alla sua raccolta. La mostra, curata da Walter Di Giusto, riunisce opere di Francesca Biasetton, Piergiorgio Colombara, Brunetto De Battè, Walter Di Giusto, Raffaele Maurici & Lorenzo Zeppa, Giuliano Menegon, Plinio Mesciulam, Patrizia Traverso. I criteri di scelta si sono indirizzati su un piccolo numero di artisti, appartenenti a varie tendenze, contraddistinti però da un comune interesse rivolto alle espressioni poetiche siano esse classiche o contemporanee e da una sorta di sensibilità visionaria che, nel rispetto delle distinte caratteristiche espressive, consente loro di avvicinare e attraversare con esito felice l’accidentato territorio della poesia. Integrano l’esposizione, immagini e documenti e un videoclip dedicati al Poeta. Location: Piazza Borgo Pila 42, Genova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@fondazionenovaro.it email gestore : Foyer del Teatro della Corte sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: “Cosmogonika” - La “Nuova Astrazione Contemporanea” di Paolo Ciabattini e Attilio Terragni - a cura di Massimiliano Bisazza startDate: 4/4/14 endDate: 4/27/14 Description: Comunicato Stampa “Cosmogonika” - La “Nuova Astrazione Contemporanea” di Paolo Ciabattini e Attilio Terragni - Mostra bi-personale di pittura e disegno di: Paolo Ciabattini e Attilio Terragni A cura di Massimiliano Bisazza -Opening: 4 Aprile 2014 dalle 18:00 alle 21:00 In mostra fino al 27 Aprile 2014 Presso: Ex Chiesa di San Pietro in Atrio Via Odescalchi, 3 - Como Apertura al pubblico: dalle 12:00 alle 18:00 dal martedì al sabato Nel contesto architettonico della chiesa sconsacrata di San Pietro in Atrio a Como è allestita e esposta una mostra dedicata alla nuova astrazione nell’arte contemporanea. Saranno presentate le opere degli artisti Paolo Ciabattini e Attilio Terragni, così differenti tecnicamente, quanto avvicinati dalla Nuova Astrazione Contemporanea e dal tema della “Cosmogonia” tanto studiata fin dai tempi dei filosofi greci classici: Leucippo e Democrito (V secolo a.C.). L’elemento innovativo emerge proprio dal voluto accostamento che risalta all’occhio del fruitore che visita la mostra: una costruzione architettonica del XII sec. d.C. circa, all’interno della quale spiccano opere proto contemporanee se non addirittura avanguardistiche e astratte. Mi sembrava doveroso nell’incipit esplicativo farne riferimento, alla fine di esaltare il genius loci del luogo - credo di aver dato un’ idea abbastanza vicina al dato reale di quanto il “locus” e l’“Ars” (luogo e opera) siano in questo caso più che mai direttamente proporzionali. Paolo Ciabattini è pittore astratto con un forte impatto emotivo e istintivo. La sua pennellata è gestuale. Il forte significato introspettivo e concettuale e l’evidente simbolismo aulico fanno da riferimento tematico e poetico nel suo “fare Arte”. Il lirismo cromatico e la matericità che “dondolano” delicatamente l’uno verso l’altra ci fanno ripensare ai precedenti lavori ( mi riferisco alle “Rifrazioni”) che l’artista milanese ha esposto in Italia, Hong Kong, Stati Uniti, e a breve in Russia. Il nuovo progetto pittorico di Paolo Ciabattini è sicuramente inscrivibile nello studio cosmogonico delle stelle e della volta celeste. Un Universo stellato, un oceano cosmico, catturati e spalmati su grandi tele astratte che a loro volta sono racchiuse all’interno di un’ imponente costruzione antica che rammenta un passato lontano, fatto di luoghi talvolta ameni, di uomini e di paesaggi della nostra storia. Circumnavigando le navate della chiesa si possono osservare le nebulose vie dei cieli, le stesse che per l’artista vagano nei meandri dell’anima e dell’inconscio. Il blu secondo la teoria dei colori (“Lo spirituale nell’arte”, cit.) di Vassilij Kandinskij rammenta : ” Il blu è il colore del cielo, è profondo; quando è intenso suggerisce quiete, quando tende al nero è fortemente drammatico”. Il dramma dei blu più intensi e desaturati al nero si fonde con le tinte più chiare, con riflessi luminescenti e meno opacizzanti e questa sinfonia elegiaca ci conforta e ci accoglie piacevolmente lasciando alla nostra mente la facoltà di librarsi tra sacro e profano, tra Scienza dell’astrofisica e religiosità del Creato. Attilio Terragni Disegni e modelli per un'architettura “dopo geometria” innovativa e ricca di spunti volti ai numerosi progetti effettuati durante il suo percorso collaborativo con il noto architetto internazionale Daniel Libeskind. Molte le eco provenienti dalle influenze del segno razionalista di suo zio Giuseppe Terragni. Questa è una lettura del lavoro artistico di Attilio Terragni che si pone, a mio avviso, di fronte a noi con due valenze: Quella collegabile alla geometria descrittiva dove sono rappresentati su uno o più piani oggetti o ambienti bidimensionali o tridimensionali tramite la prospettiva e l'assonometria. L'altra valenza è invece intesa in senso più strettamente artistico-creativo. Meandri dell'anima di Terragni artista che sono esternati in complessi disegni evocativi, ricchi d’ideogrammi, simbologie, segni e tratti che quasi fuoriescono dal piano di rappresentazione; in modo spontaneo, con una sorta di automatismo segnico e grafico che a tratti ci collega al mondo del surreale. Una parallela realtà esplosa che si parcellizza nello spazio “vitruviano” a lei circostante. Sono patterns dotati di una propria organizzazione, una propria struttura, un motivo, una vita. Raccontano, ci dicono cose e concetti; hanno una loro evoluzione centrica in continuo divenire E' in questo habitat mentale di auto-organizzazione che riusciamo a evidenziare l'esigenza/urgenza di salvaguardia e di eco-sostenibilità del nostro pianeta - che Terragni in occasione di questa mostra rappresenta sotto varie angolazioni che ricordano una sorta di esplosione cosmica - E' solo grazie a questo percorso intellettivo autonomo che possiamo conquistare una sorta di rispetto reciproco natura, ambiente, società. L'Arte e l'Architettura giacché strumenti veicolanti di messaggi sociali possono e devono dunque essere portatrici di cambiamento pro-attivo e innovativo. Ecco dunque come “Cosmogonika” ci conduce per mano in un mondo affascinante, sotto alcuni aspetti inatteso o ricco di disambiguazioni creative ma sempre intenso e profondo, esattamente come la volta celeste. Per informazioni: Tel. +39 031/252352 cultura@comune.como.it http://cultura.comune.como.it Statuto 13 Galleria d’Arte Contemporanea Via Statuto13 - 20121 Milano info@statuto13.it – www.facebook.com/statuto13 - www.statuto13.it Location: Via Odescalchi 3, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@statuto13.it email gestore : Ex Chiesa di San Pietro In Atrio a Como sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano, Giuseppe Santonocito espone i suoi dipinti di "Ispirazione onirica" nella storica "Milano Art Gallery" startDate: 7/9/14 endDate: 7/24/14 Description: Il talentuoso pittore contemporaneo Giuseppe Santonocito sarà protagonista di un'importante mostra dal titolo "Ispirazione onirica" che si terrà all'interno della storica "Milano Art Gallery" in via Alessi 11 a Milano, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes. La prestigiosa esposizione verrà allestita dal 9 al 24 luglio con inaugurazione in data mercoledì 9 luglio alle ore 18.30. In riferimento al suo esordio nel mondo dell'arte e alla sua formazione in ambito racconta "ho cominciato a dipingere circa 35 anni fa a livello professionale e sono totalmente autodidatta. Ho studiato esclusivamente per mio conto. Durante il percorso esistenziale ho affrontato tanti problemi e momenti difficili e quando ho capito, che la mia strada doveva orientarsi verso la pittura ho approcciato e approfondito la conoscenza dei grandi maestri del '500, facendo tutto per mio conto in modo graduale e progressivo. Poi, ho individuato il mio stile espressivo personale e ho sviluppato il tipo di pittura attuale, a cui mi dedico ormai da 25 anni". L'organizzatore Salvo Nugnes spiega "Nelle composizioni di Santonocito la struttura si modula e si dilata in una prospettiva di Universo Cosmico, un infinito sconfinato composto da scenari variopinti di suggestiva raffigurazione. Ci esorta ad una riflessione sui concetti di bellezza, proporzione e armonia, ma anche sul senso del vivere condividendo la propria consapevolezza interiore, senza temere di confrontarsi con i suoi aspetti più oscuri e vulnerabili. Gli occhi impressi sulle tele guardano curiosi, scrutano i segreti della mente e arrivano direttamente a penetrare nel cuore dell'attento e sensibile fruitore". Parlando delle nuove generazioni di artisti Santonocito dice "Posso suggerire di esprimere sempre e comunque quello che sentono, di esternare i sentimenti, le emozioni, le suggestioni che percepiscono nella loro interiorità. Mi reputo una persona dalla personalità complessa, la mia principale fonte d'ispirazione proviene da me stesso e scaturisce direttamente dalla mia dimensione mentale e spirituale. Dunque ai giovani artisti consiglio di guardarsi dentro con consapevolezza e manifestare liberamente ciò che provano". Location: via galeazzo alessi 11, 20123 milano tipo di evento: rowid: mostra immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : milano art gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: GEA miniartextil 2014 startDate: 5/4/14 endDate: 2/6/14 Description: La primavera di GEA miniartextil Miniartextil cambia stagione! La 24° edizione della rassegna internazionale d’arte tessile contemporanea si terrà a Villa Olmo (Como) dal 5 aprile al 2 giugno 2014. Non poteva che svolgersi nel pieno della stagione primaverile visto il tema scelto per questa nuova edizione, anticipatore del grande evento di Expo 2015: GEA, la Terra. Tornano così a confrontarsi su un unico tema artisti provenienti da ogni parte del mondo. La mostra, organizzata dall’Associazione culturale Arte&Arte di Como e curata dal prof. Luciano Caramel, coinvolge quest’anno anche la prestigiosa sede di Villa Carlotta a Tremezzo con la presenza di un’installazione dell’artista Antoon Versteegde. La dedica a Maria Lai Nel percorso espositivo della mostra GEA miniartextil l’associazione Arte&Arte vuole ricordare un’artista italiana che è stata punto di riferimento dell’arte tessile internazionale scomparsa lo scorso anno, Maria Lai, con l’arazzo Storia Universale (1982). L’artista, tra le più raffinate interpreti di un fare artistico al femminile, era già stata ospite della manifestazione Miniartextil nel 2004 per l’edizione Fili spezzati con l’installazione Invito a tavola 2. I grandi artisti per GEA 14 nomi del panorama artistico mondiale giungono a Villa Olmo con le loro installazioni realizzate appositamente per GEA miniartextil 2014. L’atrio della dimora storica è dedicato all’artista olandese Antoon Versteedge con la grandiosa opera Olm O’Tower. Ancora il Giappone protagonista con l’arte di Junko Imada, Machiko Agano e Manabu Hangai. Spettacolare l’installazione dell’artista francese Pascale Peyret Anamorphose. Dall’Egitto arriva l’opera Cairo 11 di Mohamed Abouelnaga, mentre dall’Albania proviene Valle Eltjon con 400 kg Oil earth. Gli artisti che rappresentano l’Italia in questa edizione di miniartextil sono Maddalena Ambrosio, Benny Posca, Alejandro Guzzetti, Patrizia Polese, Fabrizio Pozzoli e il fotogiornalista Mattia Vacca che presenta, per la prima volta fuori dal borgo comasco, le maschere e i costumi del Carnevale di Schignano nel progetto A Winter's Tale. 54 modi per dire terra Presieduta dal prof. Luciano Caramel, la giuria 2014 era composta dalla Prof.ssa Dalia Gallico e la Prof.ssa Kela Cremaschi. Quest’anno al concorso dei minitessili sono state rappresentate 46 nazioni differenti con un totale di 385 adesioni. Cresce così il numero dei paesi coinvolti nella manifestazione: nei 54 minitessili selezionati sono presenti ben 22 nazioni e accanto all’Italia, si trovano Giappone e Germania, ma anche Cile, Argentina, Libano, Cina, oltre ai rappresentanti del vecchio continente. La visione della terra percorrendo 22 nazioni La scelta del tema per l’edizione 2014, GEA, si rifà ad una visione positiva di valorizzazione dei prodotti della TERRA, delle sue ricchezze, delle diverse forme di vita che la abitano, poiché nessuna evoluzione è possibile se non si basa su un senso di connessione profonda con tutti gli esseri viventi e con il pianeta che ci ospita. Osservando i 54 minitessili selezionati dalla giuria, si ritrovano molteplici letture del tema a partire dalle cromie proprie della terra e dei suoi elementi. Dall’origine, dalla pangaea per passare attraverso le ere geologiche, la stratificazione e l’erosione, caratterizzate dalla presenza di fossili, conchiglie e pietre. Un’ulteriore lettura delle opere riconduce in un’epoca arcaica, alla madre terra, la grande madre, la venere, restituita sotto forma di prosperosa figura femminile. Non manca la visione sferica del globo, così come l’idea del giardino fiorito generato da un impulso vitale. GEA è intesa inoltre come luogo dove si genera e si mantiene la vita grazie ai cicli delle stagioni, all’alternanza continua tra vita e morte, generazione e distruzione. L’olandese Versteegde a Villa Carlotta GEA miniartextil ha doppia sede! Il meraviglioso giardino botanico di Villa Carlotta a Tremezzo ospita nel periodo di apertura della mostra a Villa Olmo, un’installazione dell’artista olandese Antoon Versteegde. La collaborazione tra Arte&Arte e la storica dimora, meta turistica per eccellenza del Lago di Como, permette ai visitatori di entrambe le sedi una riduzione sul costo dei rispettivi biglietti di ingresso. Miniartextil: non solo arte! Dal 5 aprile al 2 giugno Villa Olmo diviene luogo di cultura a 360°. Arte&Arte vuole coinvolgere i visitatori proponendo tre serate di cinema realizzate in collaborazione con Alberto Cano e Lake Como Film Festival. Ancora protagonista la poesia con la Casa della poesia di Como. I più piccoli possono essere protagonisti dell’arte contemporanea partecipando ai due laboratori didattici proposti a Villa Olmo e realizzati in collaborazione con Villa Carlotta e Fondazione Minoprio. Vengono inoltre organizzate serate tematiche dedicate alla TERRA coinvolgendo realtà locali e non solo. Location: Via Cantoni 1 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: artearte@miniartextil.it email gestore : Villa Olmo sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: GIANCARLO CERRI Nel segno della Croce: dipinti e disegni, 1965-2005 startDate: Vernissage: sabato 03/29/14 endDate: 4/27/14 Description: GIANCARLO CERRI Nel segno della Croce: dipinti e disegni, 1965-2005 Cascina Roma – San Donato Milanese, Piazza delle Arti 2 29 marzo – 27 aprile 2014 Vernissage: sabato 29 marzo ore 18 Giancarlo Cerri, lombardo classe 1938, pittore laicissimo e umanissimo, dal 29 marzo al 27 aprile presenta allo spazio per l’arte contemporanea Cascina Roma di San Donato un'ampia retrospettiva, di opere d'arte sacra eseguite dal 1965 al 2005. La mostra, promossa dal Comune di San Donato, propone 55 opere fra dipinti di grandi e medie dimensioni, disegni e studi su tela il cui tema dominante è la Croce, intesa come simbolo dell’umana sofferenza. Due i punti di partenza delle riflessione spirituale e umana dei Giancarlo Cerri. Innanzitutto l’immane strage avvenuta negli Stati Uniti l'11 settembre 2001, espressione massima di una speranza di unione religiosa e umana calpestata e rinnegata, che l’artista ricorda nelle opere dal 2001 al 2002 con una gestione ben precisa degli spazi e dei colori. “La mano è scabra come non mai, cerca il simbolo con forza, si muove scandendo equilibri semplicissimi eppure efficacissimi, sembra manovrata solo dalla sofferenza, dalla pretesa di sentirsi innocente ma non per questo risparmiata da un destino che tutti ci accomuna”, precisa Elisabetta Muritti nel testo in catalogo. Le opere degli anni dal 2003 al 2005 sono dedicate invece a un’altra immensa tragedia: le migliaia di morti annegati in acque nel nostro mare di Lampedusa e dintorni. Componimento tragico di fronte al quale l’essere umano ha una grande responsabilità. Perché qui non ci sono estremismi inspiegabili per noi occidentali, e ancor più per noi Italiani, ma ci siamo solo noi come Cittadini, noi come Stato, noi come Umanità. Disponibili in galleria il catalogo della mostra (testi di Elisabetta Muritti, Giancarlo Cerri e Veronica Riva) ed il libro di Giancarlo Cerri “La pittura dipinta, le mie quattro stagioni”. Sabato 5 aprile alle ore 16 Giancarlo Cerri sarà disponibile ad incontrare il pubblico per spiegare dettagliatamente la mostra in corso. **************** GIANCARLO CERRI Nel segno della Croce: dipinti e disegni, 1965-2005 Galleria d'Arte Contemporanea “V. Guidi” Cascina Roma – San Donato Milanese, Piazza delle Arti 29 marzo – 27 aprile 2014 Vernissage: sabato 29 marzo ore 18 Orari di apertura: da lunedì a sabato 9.30-12.30/14.30-18.30; domenica 10.00-12.30/16.30-19.00 Informazioni al pubblico: 02.52772409 | cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it www.comune.sandonatomilanese.mi.it Ufficio stampa: Studio de Angelis, Milano Stefano De Angelis | tel. 02 324377 c. 345 7190941 | info@deangelispress.it Sonia Dametto | sonia@deangelispress.it Location: Cascina Roma – San Donato Milanese, Piazza delle Arti tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http//http://www.giancarlocerri.com galleria-spazio-museo: info@deangelispress.it email gestore : Cascina Roma – San Donato Milanese, Piazza delle Arti sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Salone del Mobile 2014 startDate: 4/13/14 endDate: 4/13/14 Description: Tecnologia e sinergie, prove generali per Expo 2015. Dalle case degli architetti alle case di tutti, coinvolgendo i giovani La 53esima edizione del Salone del Mobile, vuole dimostrare la supremazia mondiale tra le manifestazioni dedicate all’arredo e la predisposizione di Milano, a essere una delle capitali più visitate del mondo. Presente sui social network e in rete attraverso i blog, su Facebook e Twitter e il canale dedicato su YouTube, da metà marzo è scaricabile l’App aggiornata del Salone, per facilitare la visita in fiera. Un progetto con le scuole di Moda e Design, coinvolge gli studenti che, presenti in postazioni nei punti nevralgici in fiera, in città e negli aeroporti, offriranno supporto ai visitatori. Nuovi accordi hanno permesso treni scontati come gli aerei delle compagnie Sky Team. Car sharing sarà predisposto davanti alla fiera, biglietti integrati con ATM e Musei gratis per tutti i visitatori e cittadini milanesi durante la manifestazione, per promuovere il patrimonio della città. A Palazzo Reale, nella prestigiosa Sala delle Cariatidi, sarà inaugurata la retrospettiva su “Bernardino Luini e i suoi figli”, anch’essa uno stimolo per i giovani. Sono attesi al Salone 300 mila visitatori provenienti da 160 paesi e 1.400 espositori tra italiani ed esteri. Tra questi, molti importanti marchi dell’arredo mondiale sono tornati a esporre in tutti i settori. Il Salone è suddiviso in tre specifici stili: Classico, Moderno e Design. EuroCucina è alla 20esima edizione e propone l’evento collaterale FTK (Technology For the Kitchen). La biennale dedicata al Bagno presenta anch’essa novità assolute sia nei prodotti sia nei partecipanti. Il Salone Satellite, trampolino di lancio per giovani designer, è sempre visitabile gratuitamente. Anche quest’anno, una prestigiosa giuria premierà i tre migliori progetti. La vera novità sarà l’evento “Dove vivono gli architetti” curato da Francesca Molteni e ideato per arricchire l’offerta della manifestazione e suggerire delle riflessioni sulla visione dell’architettura internazionale. Le stanze di otto archistar come Fuksas, Zaha Hadid, Shigeru Ban e Mario Bellini, sono state riproposte dallo scenografo Davide Pizzigoni, per comprendere la poetica di quegli ambienti. Se, come asserisce l’architetto Richard Rogers, “Una stanza è l’inizio di una città” attraverso la lettura di questi spazi, potremo conoscere meglio chi sta cambiando il volto delle nostre metropoli. 8 – 13 aprile 2014 Clara Bartolini Location: Strada Statale 33 del Sempione - Rho Fiera tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : Fiera Milano Rho sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Vel(l)o D'Oro startDate: 3/29/14 endDate: 4/29/14 Description: Federica Gonnelli VEL(L)O D’ORO a cura di Domenico Maria Papa INAUGURAZIONE sabato 29 marzo 2014, ORE 18,30 Il lavoro di Federica Gonnelli permette una molteplice stratificazione di interpretazioni che, di volta in volta, privilegiano diverse componenti costitutive. Si cercherà, perciò, di recuperare una persistenza, il fil rouge che restituisce, al di là di ogni possibile variazione, la cifra caratterizzante del lavoro dell'artista. Un elemento di riconoscibilità, nell'opera di Federica Gonnelli, è infatti proprio nella stratificazione dei piani. Utilizzata, nelle opere su carta, nelle opere tridimensionali, nei video e nelle installazioni, la successione dei livelli è portata alla massima espressività attraverso un gioco di trasparenza e di opacità. Uno dei materiali più utilizzati dall'artista è un velo che permette allo sguardo di attraversarlo e, al tempo stesso, lo trattiene, in modo da consentire una percezione che è compiutamente spaziale. La sequenza dei piani impone un movimento allo spettatore: non può rimanere fermo, magari eleggendo un ottimale punto di vista, come farebbe dinanzi a un dipinto, ma è costretto a una costante variazione della propria posizione che, di conseguenza, porta a una costante variazione della configurazione dell'opera. Nelle “scatole”, negli ambienti, negli allestimenti tridimensionali, in quei lavori che utilizzano una fonte di luce, è evidente la definizione di una relazione spaziale tra opera e spettatore. La stratificazione, nel gioco della trasparenza e dell'opacità, tuttavia, non è solo nella scelta del materiale di supporto dell'immagine. È una cifra caratterizzante sin dai titoli delle opere che spesso propongono un'ambiguità semantica indecidibile. Prosegue, poi, nel recupero della materia concettuale alla quale attinge l'autrice. Nel caso del progetto per Nuvole Arte, Federica Gonnelli si appropria dell'intero spazio della galleria per collocare lavori, o meglio sarebbe definirli, parti di un'unica opera, che sviluppano il tema del vello d'oro. Nel lanificio che fornisce il contesto delle ambientazioni delle immagini, ha lavorato il padre dell'autrice: il dato biografico e intimo permette l'attualizzazione del riferimento classico lontano. Infine, il percorso suggerito dal vello/velo che parte dall'antichità per attraversare il vissuto personale finisce per ricollocarsi all'interno della galleria stessa. Neféle, come ricorda l'artista, è una protagonista del mito ed è personificazione e divinità delle nuvole. Il riferimento non è solo un omaggio al nome della galleria, un sagace calembour concettuale. Rappresenta essa stessa l'archetipo del gioco tra trasparenza e opacità, nella variazione della sua densità costitutiva. Il senso dell'opera d'arte, sembra infatti suggerire Federica Gonnelli, è nella stratificazione di trasparenze: la “densità” di un'opera deve consentire di intravedere quanto è l'oggetto della rappresentazione. La rappresentazione deve lasciarsi attraversare. Come una nuvola dallo sguardo. Domenico Maria Papa Location: Via. IV Novembre, I.Trav. 82016-Montesarchio ( BN ) tipo di evento: rowid: Arte Contemporanea immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: nuvolearte@alice.it email gestore : Nuvole Arte Contemporanea sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: G.A.CAVELLINI / “VIRTUAL UNDERGROUND” 1914-2014 startDate: 12/4/14 endDate: 8/30/14 Description: Progetto internazionale dedicato all’anniversario del centenario di Guglielmo Achille Cavellini, in collaborazione con l’Archivio Cavellini di Brescia. a cura di Giovanni Bonanno 12 aprile 2014 - 30 agosto 2014 Inaugurazione: Sabato 12 aprile 2014, ore 18.00 Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105 – Salerno Tel/Fax 089 5648159 e-mail: bongiani@alice.it – Web Gallery: http://www.ophenvirtualart.it/ Orario continuato: tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.30 S’inaugura sabato 12 aprile 2014, alle ore 18.00, la mostra collettiva internazionale a cura di Giovanni Bonanno dal titolo: “VIRTUAL UNDERGROUND” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’anniversario del centenario di Gugliemo Achille Cavellini. Sono presenti 73 opere di altrettanti importanti autori internazionali che hanno voluto essere presenti a questa particolare ricorrenza scelta dall’artista bresciano. Guglielmo Achille Cavellini a compimento del Centenario (1914-2014) aveva espresso il desiderio di attuare una sorta di celebrazione postuma come completamento di una sua importante operazione artistica incentrata sull’Autostoricizzazione”. Per tale importante occasione sono stati invitati 73 artisti internazionali di diverse nazionalità a condividere tale particolare evento. Per diversi decenni GAC in Italia è stato osteggiato come “un ricco eccentrico in vena di esibizionismo”, non compreso perché ritenuto soltanto un importante collezionista d’arte contemporanea e di conseguenza collocato dalla critica ufficiale nel completo isolamento. A partire dal 1970, aveva per la prima volta tentato a “scardinare” il sistema ufficiale dell’arte e di far sentire la propria voce attuando appropriate “interferenze” all’interno del sistema proponendo la sua presenza come autentico momento creativo. L’arte, dopo essere stata relegata per molto tempo al chiuso delle idee, con l’autostoricizzazione” del 1971 di GAC diveniva liberazione, apertura delle frontiere culturali, arte che si integrava nella vita. Inoltre, condividendo e abbracciando contemporaneamente più campi di ricerca trasversali e alternativi alle proposte della cultura ufficiale; dalla pittura alla poesia visiva, dall’arte di comportamento alla Body Art si collocava autonomamente ai margini di un sistema, in una zona franca, in una periferia di confine praticabile, smantellando in un solo colpo una prassi tradizionale che preferiva la produzione ripetitiva dell’artista ben identificabile al completo servizio del mercato dell’arte. Quindi, una pratica che faceva a meno del mercato e delle sue ferree regole imposte da un sistema “occulto e arrogante” che di fatto tiene in ostaggio l’artista e di conseguenza reprime la produzione artistica e la creatività. Artista per certi versi difficilmente classificabile per le diverse pratiche utilizzate, ma sicuramente protagonista del superamento trasversale di una logica tradizionale. Oggi, a distanza di qualche decennio di attesa e di riflessione Guglielmo Achille Cavellini appare un personaggio geniale e poliedrico. Ha vissuto l'arte contemporanea dal secondo dopoguerra fino al 1990, anno della sua morte, come battitore libero, diceva: “preferisco vivere la mia avventura, proiettata nel futuro, piuttosto di dovermi impantanare nell’intricata giungla dell’arte”, da artista non condizionato da schemi e imposizioni. Non é stata una questione di semplice eleganza o puro stile ma di una lucida operazione illuminata che ha evidenziato e messo in luce i problemi e le contraddizioni di un sistema culturale che non lascia niente al caso e che quasi sempre tratta l’opera e l’artista come mera merce di scambio. Artisti presenti a questa Rassegna Internazionale: Gugliemo Achille Cavellini, Alexander Limarev, Picasso, Gaglione, Bruno Cassaglia, Vittore Baroni, Clemente Padin, Otto D. Sherman, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Gianni Romeo, Simon Warren, Carmela Corsitto, Ambassade d’Utopia, Rosa Gravino, Ptrzia Tictac, Anna Boschi, Carl Baker, Lancillotto Bellini, John M. Bennett, I Santini Del Prete, Giovanni Strada, Umberto Basso, Serse Luigetti, Mariano Filippetta, Anja Mattila-Tolvanen, Domenico Severino, Katerina Nikoltsou, Stathis Chrissicopulos, Patrizia Battaglia, Pedro Bericat, Silvana Alliri, Rosanna Veronesi, Claudio Romeo, Fausto Paci, Ciro Stajano, Antonio Moreno Garrido, Pier Roberto Bassi, Giovanni Bonanno, Francesco Aprile, Adriano Bonari, Jorge Valdes, Giancarlo Pucci, Valery Oisteanu, Judy Skolnick, Angela Caporaso, Maurizio Follin, Andreas Horn, Valentine Gabriella Gallo, Mark Herman, Mariano Bellarosa, Monica Rex, Fulgor C. Silvi, Lamberto Caravita, Andrea Bonanno, Francesco Mandrino, Roberto Scala, Giuseppe Iannicelli, Renata e Giovanni Stradada, D.C. Spaulding, Maria Teresa Cazzaro, Antonio De Marchi Gherini, Bernhard Uhrig, Alfonso Caccavale, Monica Michelotti, Piero Barducci, Ana Garcia, Petra Dzierzon, Antonio Baglivo, Bruno Chiarlone, Domenico Ferrara, Melisa Kaneshiro, Borderline Grafix, Maurizia Carantani. BREVE BIOGRAFIA di GUGLIEMO ACHILLE CAVELLINI (GAC) GAC (Guglielmo Achille Cavellini) è stato un importante studioso e collezionista dell'arte astratta europea. Dalla metà degli Anni '40 esordisce con disegni e ritratti. Nel '60, si dedica invece alla sperimentazione: alcuni esempi del suo lavoro sono spesso legati a citazioni, vere e proprie elaborazioni di celebri opere che ne fanno un autentico attore nella messa in scena dell'arte. GAC mette in pratica la sua teoria dell'autostoricizzazione: il fare da sé nel costruirsi attorno l'alone del successo, mettendo in disparte i processi canonici che il sistema utilizza a tale scopo. Non è un atto di megalomane autorappresentazione, bensì l'innescarsi di una procedura alternativa: una rivoluzione all'interno della comunicazione artistica. Andy Warhol si mette a ritrarre Cavellini, e il geniaccio GAC rende omaggio a Andy con il francobollo "Le Marilyn di Warhol" (1984). L’utilizzo dei materiali di recupero (negli oggetti assemblati, negli intarsi in legno, nei carboni), è lo strumento del suo operare. Nascono i Teatrini e i francobolli d’artista attraverso i quali viene reso omaggio ai geni della pittura: Picasso, Lèger, Matisse, Braque e nasce, anche, l’amore per la Mail Art, movimento libero e democratico che permette a GAC di avere contatti e confronti importanti con tanti artisti sparsi su tutto il pianeta. “VIRTUAL UNDERGROUND” G.A.CAVELLINI 1914 - 2014 SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY Via S. Calenda, 105 - Salerno 12 aprile 2014 – 30 agosto 2014 Inaugurazione: sabato 12 Aprile 2014, ore 18.00 Orario: tutti i giorni ore 17.00 - 20.30 e-mail: bongiani@alice.it Web Gallery: http://www.ophenvirtualart.it/ Location: Via S. Calenda, 105 Salerno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: bongiani@alice.it email gestore : Ophen Virtual Art Gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Celeste Prize 2014 startDate: 02704/2014 endDate: 7/15/14 Description: Sono aperte le iscrizioni alla VI edizione del Celeste Prize 2014, il premio internazionale di arte contemporanea che ogni anno accoglie artisti provenienti da tutto il mondo senza limiti di età o professione. Il Celeste Prize rappresenta un’opportunità unica per chi vuole emergere e per chi vuole rafforzare la propria presenza nel mondo dell’arte. Maggiori info sul Prize: http://www.premioceleste.it/celesteprize-it-2014/ In palio 20.500 euro di premi in denaro suddivisi nelle varie sezioni: Premio Progetto 4.000 euro Pittura & Disegno 4.000 euro Fotografia & Grafica Digitale 4.000 euro Video & Animazione 4.000 euro Installazione, Scultura & Performance 4.000 euro Premio del Pubblico 500 euro La chief-curator di quest’anno è Elena Sorokina, curatrice indipendente che ha recentemente organizzato progetti espositivi per la Biennale di Mosca e per lo Stedelijk Museum, oltre ad aver pubblicato numerosi cataloghi e scritto articoli per riviste come Artforum, Flash Art ed il Manifesta Journal. I componenti della giuria internazionale sono: Antonia Alampi - Curator at Beirut Art Centre, Cairo, Egypt Natasa Petresin Bachelez - Chief-Editor Manifesta Journal, Amsterdam, The Netherlands Daniele Balit - Independent curator and critic, France Daria de Beauvais - Curator at Palais de Tokyo, Paris, France Jelle Bouwhuis - Curator at Stedelijk Museum, Amsterdam, The Netherlands Andrea Bruciati - Independent curator and critic, Italy Katerina Chuchalina – Curator at V-A-C Foundation, Moscow, Russia Jonathan Lahey Dronsfield – Independent curator and philosopher, UK N’Goné Fall – Independent curator and founder of Gaw-Lab, Senegal Andrew Hunt - Director of Spacex, Exeter, UK Mélanie Mermod - Independent curator, Switzerland Solvej Helweg Ovesen – Artistic Director at Grosses Treffen, Berlin, Germany La quota di adesione per partecipare con un’opera singola è di 50 euro, per un progetto 90 euro. Le adesioni online scadono il 15 luglio 2014. Celeste Network conta oltre 57.000 iscritti tra artisti e professionisti del settore (galleristi, critici, curatori, giornalisti); un luogo dinamico dove si possono scambiare opinioni, mostrare i propri lavori e ricercare contatti nel mondo dell’arte. La registrazione al sito è gratuita: http://www.premioceleste.it/ita_auth_login/ Celeste Prize 2014 www.premioceleste.it info@celesteprize.com Tel: +39 0577 1521988 Location: Celeste Network, online www.premioceleste.it tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@premioceleste.it email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Arte e Design Il presente e il futuro del Design startDate: 4/4/14 endDate: 3/5/14 Description: MAG presenta “Arte e Design” Il presente e il futuro del Design double show Karim Rashid e Philip Michael Wolfson A cura di Salvatore Marsiglione Con il fondamentale sostegno di Base srl Con il Patrocinio dell’Associazione Archivio Luigi Russolo Inaugurazione Venerdì 4 aprile h. 18:30 dal 4 aprile al 3 maggio 2014 MAG, Via Vitani 31, Como Tel:+39 328 7521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.magcomo.it La MAG, che da tempo osserva il dinamico mondo del Design, ha organizzato, in stretta collaborazione con BASE srl ed in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano, una mostra di due artisti che rappresentano il presente ed il futuro del Design mondiale. Karim Rashid e Philip Michael Wolfson La sottile linea che separa il Design dall’Arte, con loro è stata eliminata, assorbita, superata. La quotidianità ci mette in contatto con oggetti che hanno una funzione imposta dall’uso che ne facciamo; il Design vuole arricchire di un gusto estetico questi oggetti che quindi diventano belli e funzionali: gli artisti ne aggiungono il concetto e li elevano. La poetica di Karim Rashid sostiene che il design non deve risolvere i problemi, ma creare un abbellimento rigoroso dei nostri ambienti costruiti. Artista presente sulla scena internazionale sin dal 1985, nasce a Il Cairo nel 1960 da padre egiziano e madre inglese. Cresciuto in Canada, ora gestisce il proprio studio sulla 54th St. di Manhattan, ma anche l’Italia gli è nel cuore, in quanto ha terminato gli studi e iniziato la professione proprio nel nostro paese, nel 1982/84. Da ragazzo prodigio della metà degli anni ’80, la sua escalation si è sviluppata nel 1993 dopo aver aperto il suo studio a New York, lavorando con i più prestigiosi marchi del panorama mondiale. Da allora, più di 70 pezzi sono entrati a far parte delle collezioni permanenti dei maggiori musei mondiali e gli oltre 2000 pezzi realizzati annoverano Karim Rashid tra i protagonisti della storia del design contemporaneo. Premi, onorificenze e opere pubbliche sono un susseguirsi di eventi per tutta la sua carriera, ma la voglia di trasmettere agli altri il suo pensiero lo ha sempre contraddistinto. E’ stato infatti a lungo professore di importanti atenei negli Usa e in Canada e tutt’ora partecipa a conferenze, seminari e premi internazionali. La contemporaneità per Philip Michael Wolfson, si esprime riesaminando le forme e le idee dei primi movimenti del ‘900, il Futurismo e il Costruttivismo. Nasce a Philadelphia nel 1958, consegue gli studi tra la Cornell University di New York e la Architectural Association di Londra dove viene scoperto da Zaha Hadid, con la quale collaborerà per dieci anni, ricoprendo il ruolo di “head of design” fino al 2001. Dopo aver aperto il proprio studio, Philip Michael Wolfson incomincia la propria produzione sperimentale, le cui forme sono definite dalla dinamica delle fratture e delle frammentazioni; egli manipola i materiali, stratificandoli o contorcendoli, creando pezzi in cui la luce, le ombre e riflessi sono parte integrante della loro seduzione. L’uso dei materiali lo ha sempre stimolato, fino a spingerlo ad utilizzare la fibra di carbonio e altri materiali innovativi e proiettandolo nel futuro dell’ArtDesign, di cui lui è uno degli attori principali. Nella sua lunga carriera riceve innumerevoli premi e le sue opere sono esposte nei musei e nelle collezioni più importanti del mondo, dal Victoria and Albert Museum di Londra alla Fondazione Cartier di Parigi o il Price Tower Arts Center di Bartlesville in Usa. La mostra è pressoché divisa in due spazi, per garantire la propria privacy ad ogni opera. Nella prima sala le opere di Philip Michael Wolfson dialogano tra loro con le forme dinamiche e spigolose delle serie D-Line e French Curve con la loro scrivania, le consolle e la specchiera, prodotte in materiali tradizionali, quali il metallo ed il legno. In netto contrasto, verso il futuribile, con il D-Line Centerpiece ed il D-Line Tray, centrotavola-portafrutta e vassoio, entrambi realizzati in fibra di carbonio. Nella seconda private zone, le curve sensuali delle sedute di Karim Rashid, tra cui ritroviamo la LoveSeat prodotta in limited edition per Veuve Clicquot Ponsardin, rimbalzano tra una e l’altra, passando per il meraviglioso Opposite coffee table e la libreria Italia, prodotta in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il contrasto delle linee dei due designer principali viene accompagnato da singole opere di artisti e designer quali Marco Ambrosini e DoroLifeStyle. Salvatore Marsiglione Location: Via Vitani, 31 22100 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.dropbox.com/s/znzlx8t20k8woow/arte%20e%20design%20ok.jpg galleria-spazio-museo: info@marsiglioneartsgallery.com email gestore : MAG - Marsiglione Arts Gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Idea Porta aperta startDate: 2/4/14 endDate: 4/4/14 Description: COMUNICATO STAMPA L’ASSOCIAZIONE IDEA Trieste FESTEGGIA IL DECENNALE DI ATTIVITA’ CONTRO ANSIA E DEPRESSIONE IL 2, 3 e 4 APRILE 2014 Conferenza stampa: martedì 1 aprile • ore 11 - 13 Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse • Via Roma 20 (1° piano) • Trieste Il 2, 3 e 4 aprile 2014 l’Associazione IDEA Trieste, Istituto per la ricerca e la prevenzione della depressione e dell’ansia, festeggia il decennale della propria attività con una serie di significative manifestazioni, che saranno presentate nel corso della conferenza stampa dalla presidente Fabienne Mizrahi. Questi gli appuntamenti: Mercoledì 2 aprile nella Sala degli Incontri al 7° piano del Circolo Aziendale Generali (piazza Duca degli Abruzzi 1) avrà luogo dalle 17.30 alle 18 la presentazione dell’Associazione Idea. A seguire fino alle 19 la presidente Fabienne Mizrahi e il prof. Matteo Balestrieri, responsabile scientifico Associazione IDEA Trieste, terranno una conferenza sul tema “Il male oscuro”. Giovedì 3 aprile dalle ore 10 alle 19 avrà luogo l’iniziativa "Idea Porta aperta", nell’ambito della quale verrà aperta al pubblico la sede dell’Associazione Idea (via don Minzoni 5). I volontari saranno presenti per fornire informazioni e aggiornamenti sui G.A.A - Gruppi di Auto-Aiuto e non solo. Venerdì 4 aprile alle ore 21 andrà in scena al Teatro Miela di Trieste lo spettacolo "Insieme, oltre l'arcobaleno", nel corso del quale teatro, cabaret, danza e musica ci racconteranno in due tempi l’entrata “Dentro il tunnel” e “L’uscita dal tunnel”. Biglietti € 20. Info e prenotazioni Agenzia Pink (040.2602914 dalle 9-17). Associazione Idea Istituto per la ricerca e la prevenzione della depressione e dell’ansia È una associazione senza fini di lucro, nata nel 1993 e attiva su tutto il territorio nazionale. L’Associazione IDEA è nata a Trieste nel 2004. La depressione e l’ansia costituiscono un importante problema di salute pubblica, in quanto malattie comuni che di solito non vengono riconosciute. Ma questi disturbi oggi, se correttamente diagnosticati, possono essere curati. L’ Associazione IDEA Trieste vuole che tutti lo sappiano ed abbiano la consapevolezza che i rimedi esistono sono un “MALE OSCURO” SOLO PER COLORO CHE NON LO CONOSCONO”. Riconoscendo come prioritaria l’azione di sostegno nei riguardi dei pazienti e delle loro famiglie, si è ritenuto di porre altresì l’accento sull’importante ruolo che l’Associazione IDEA è tenuta a svolgere nei confronti dell’opinione pubblica e degli operatori dei vari settori, nel campo della FORMAZIONE e dell’INFORMAZIONE. • Informare e aumentare la sensibilità e la consapevolezza sia pubblica sia degli malati riguardo alla gravità di queste malattie e alle possibilità reali di cura e guarigione attraverso cure farmacologiche e psicoterapie adeguate; • Creare una coscienza sociale attorno al problema, incoraggiare e fornire consulenza ad iniziative finalizzate ad alleviare il disagio dei pazienti e delle loro famiglie, come i gruppi di auto aiuto e il servizio di risposta telefonica; • Prevenire, di conseguenza, gli effetti negativi ai quali la mancanza di adeguate cure può portare nella sfera soggettiva del paziente e dei suoi famigliari; • Favorire lo sviluppo della ricerca scientifica; • Collaborare con le Strutture Sanitarie Pubbliche per poter migliorare il servizio ai malati e renderlo più accessibile a tutti; • Contribuire ad una migliore formazione del medico nel campo della diagnosi e nel trattamento di questi disturbi; • Concordare con il Ministero della Pubblica Istruzione la corretta formazione degli operatori scolastici • Gruppi di Auto Aiuto: sono ormai numerosi e distribuiti in diverse città italiane i G.A.A dedicati ai pazienti, ai familiari e ai più giovani. Attraverso la condivisione di un medesimo problema, lo scambio reciproco di esperienze si offre a sé e agli altri conforto, comprensione ed incoraggiamento ad affrontare la malattia, contribuendo a ridurre il rischio di eventuali ricadute. Ciascun gruppo viene guidato da un volontario preparato attraverso un apposito corso. • IDEArisponde è un filo diretto con i pazienti o i loro familiari. I volontari che hanno partecipato ad un apposito corso di formazione, rispondono alle telefonate dei pazienti e dei loro familiari per dare ascolto, conforto, consigli ed informazioni. La sede è aperta: martedì 16.30 – 18.30/ mercoledì 16.30 – 19/ giovedì 10 – 12. COSA FA L’ASSOCIAZIONE A TRIESTE? • Attività socio-culturale per il mantenimento della nostra sede: banchetti, mostre, conferenze, pomeriggi culinari, burraco, pranzi e cene ecc. • “Punto IDEA” ogni mercoledì mattina dalle 10.30 alle 11.30 presso il Bar Pep’s, piazza Verdi a Trieste, i nostri volontari danno informazioni sulle nostre attività. • Informazione e sensibilizzazione della popolazione con: ❶Conferenze: ogni anno a Trieste e in regione organizziamo conferenze gratuite, aperte al pubblico e seguite da dibattiti e dalla distribuzione di materiale informativo. ❷Progetto Scuola con sportello d’ascolto: programma di prevenzione e divulgazione rivolto a studenti delle Scuole Medie Superiori, agli Insegnanti e ai Genitori. ❸IDEA Notizie: distribuzione del nostro trimestrale che informa e aggiorna sui progressi della Psichiatria e sulle attività di IDEA. • GRUPPI DI AUTO-AIUTO IDEA: con più gruppi ogni settimana per tutto l’anno sotto la guida dei facilitatori/ trici (Dott.sse Neva Tolloi e Valentina Ariu) . La nostra sede si trova nel complesso edilizio della chiesa di “Notre Dame de Sion” nel rione di San Vito. I nostri Volontari offrono assistenza telefonica ai diretti interessati e ai loro famigliari fornendo altresì le necessarie informazioni per l’eventuale inserimento nei G.A.A – Gruppi di Auto-Aiuto. L’ampiamento del servizio di appoggio telefonico è reso possibile grazie all’attivazione di N°2 corsi di formazione all’anno per Volontari (gratuiti ed aperti a tutti) . Il prossimo si svolgerà venerdì 11 aprile dalle 15.30 alle 19.00 e sabato 12 aprile dalle 9.30 alle 12.30 presso Centro Servizi per il Volontariato, via Besenghi,1 (parcheggio all’interno). Iscrizioni aperte. Presidente: dott. Fabienne Mizrahi Responsabile scientifico: prof. Matteo Balestrieri Responsabile della sede: dott. Neva Tolloi Facilitatrici: dott. Neva Tolloi, dott. Valentina Ariu Con cortese preghiera di pubblicazione/ diffusione Info: 347 520 6193 / 335 6750946 Location: piazza Duca degli Abruzzi 1 Trieste tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: marianna.accerboni@gmail.com email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Idea Porta aperta startDate: 2/4/14 endDate: 4/4/14 Description: COMUNICATO STAMPA L’ASSOCIAZIONE IDEA Trieste FESTEGGIA IL DECENNALE DI ATTIVITA’ CONTRO ANSIA E DEPRESSIONE IL 2, 3 e 4 APRILE 2014 Conferenza stampa: martedì 1 aprile • ore 11 - 13 Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse • Via Roma 20 (1° piano) • Trieste Il 2, 3 e 4 aprile 2014 l’Associazione IDEA Trieste, Istituto per la ricerca e la prevenzione della depressione e dell’ansia, festeggia il decennale della propria attività con una serie di significative manifestazioni, che saranno presentate nel corso della conferenza stampa dalla presidente Fabienne Mizrahi. Questi gli appuntamenti: Mercoledì 2 aprile nella Sala degli Incontri al 7° piano del Circolo Aziendale Generali (piazza Duca degli Abruzzi 1) avrà luogo dalle 17.30 alle 18 la presentazione dell’Associazione Idea. A seguire fino alle 19 la presidente Fabienne Mizrahi e il prof. Matteo Balestrieri, responsabile scientifico Associazione IDEA Trieste, terranno una conferenza sul tema “Il male oscuro”. Giovedì 3 aprile dalle ore 10 alle 19 avrà luogo l’iniziativa "Idea Porta aperta", nell’ambito della quale verrà aperta al pubblico la sede dell’Associazione Idea (via don Minzoni 5). I volontari saranno presenti per fornire informazioni e aggiornamenti sui G.A.A - Gruppi di Auto-Aiuto e non solo. Venerdì 4 aprile alle ore 21 andrà in scena al Teatro Miela di Trieste lo spettacolo "Insieme, oltre l'arcobaleno", nel corso del quale teatro, cabaret, danza e musica ci racconteranno in due tempi l’entrata “Dentro il tunnel” e “L’uscita dal tunnel”. Biglietti € 20. Info e prenotazioni Agenzia Pink (040.2602914 dalle 9-17). Associazione Idea Istituto per la ricerca e la prevenzione della depressione e dell’ansia È una associazione senza fini di lucro, nata nel 1993 e attiva su tutto il territorio nazionale. L’Associazione IDEA è nata a Trieste nel 2004. La depressione e l’ansia costituiscono un importante problema di salute pubblica, in quanto malattie comuni che di solito non vengono riconosciute. Ma questi disturbi oggi, se correttamente diagnosticati, possono essere curati. L’ Associazione IDEA Trieste vuole che tutti lo sappiano ed abbiano la consapevolezza che i rimedi esistono sono un “MALE OSCURO” SOLO PER COLORO CHE NON LO CONOSCONO”. Riconoscendo come prioritaria l’azione di sostegno nei riguardi dei pazienti e delle loro famiglie, si è ritenuto di porre altresì l’accento sull’importante ruolo che l’Associazione IDEA è tenuta a svolgere nei confronti dell’opinione pubblica e degli operatori dei vari settori, nel campo della FORMAZIONE e dell’INFORMAZIONE. • Informare e aumentare la sensibilità e la consapevolezza sia pubblica sia degli malati riguardo alla gravità di queste malattie e alle possibilità reali di cura e guarigione attraverso cure farmacologiche e psicoterapie adeguate; • Creare una coscienza sociale attorno al problema, incoraggiare e fornire consulenza ad iniziative finalizzate ad alleviare il disagio dei pazienti e delle loro famiglie, come i gruppi di auto aiuto e il servizio di risposta telefonica; • Prevenire, di conseguenza, gli effetti negativi ai quali la mancanza di adeguate cure può portare nella sfera soggettiva del paziente e dei suoi famigliari; • Favorire lo sviluppo della ricerca scientifica; • Collaborare con le Strutture Sanitarie Pubbliche per poter migliorare il servizio ai malati e renderlo più accessibile a tutti; • Contribuire ad una migliore formazione del medico nel campo della diagnosi e nel trattamento di questi disturbi; • Concordare con il Ministero della Pubblica Istruzione la corretta formazione degli operatori scolastici • Gruppi di Auto Aiuto: sono ormai numerosi e distribuiti in diverse città italiane i G.A.A dedicati ai pazienti, ai familiari e ai più giovani. Attraverso la condivisione di un medesimo problema, lo scambio reciproco di esperienze si offre a sé e agli altri conforto, comprensione ed incoraggiamento ad affrontare la malattia, contribuendo a ridurre il rischio di eventuali ricadute. Ciascun gruppo viene guidato da un volontario preparato attraverso un apposito corso. • IDEArisponde è un filo diretto con i pazienti o i loro familiari. I volontari che hanno partecipato ad un apposito corso di formazione, rispondono alle telefonate dei pazienti e dei loro familiari per dare ascolto, conforto, consigli ed informazioni. La sede è aperta: martedì 16.30 – 18.30/ mercoledì 16.30 – 19/ giovedì 10 – 12. COSA FA L’ASSOCIAZIONE A TRIESTE? • Attività socio-culturale per il mantenimento della nostra sede: banchetti, mostre, conferenze, pomeriggi culinari, burraco, pranzi e cene ecc. • “Punto IDEA” ogni mercoledì mattina dalle 10.30 alle 11.30 presso il Bar Pep’s, piazza Verdi a Trieste, i nostri volontari danno informazioni sulle nostre attività. • Informazione e sensibilizzazione della popolazione con: ❶Conferenze: ogni anno a Trieste e in regione organizziamo conferenze gratuite, aperte al pubblico e seguite da dibattiti e dalla distribuzione di materiale informativo. ❷Progetto Scuola con sportello d’ascolto: programma di prevenzione e divulgazione rivolto a studenti delle Scuole Medie Superiori, agli Insegnanti e ai Genitori. ❸IDEA Notizie: distribuzione del nostro trimestrale che informa e aggiorna sui progressi della Psichiatria e sulle attività di IDEA. • GRUPPI DI AUTO-AIUTO IDEA: con più gruppi ogni settimana per tutto l’anno sotto la guida dei facilitatori/ trici (Dott.sse Neva Tolloi e Valentina Ariu) . La nostra sede si trova nel complesso edilizio della chiesa di “Notre Dame de Sion” nel rione di San Vito. I nostri Volontari offrono assistenza telefonica ai diretti interessati e ai loro famigliari fornendo altresì le necessarie informazioni per l’eventuale inserimento nei G.A.A – Gruppi di Auto-Aiuto. L’ampiamento del servizio di appoggio telefonico è reso possibile grazie all’attivazione di N°2 corsi di formazione all’anno per Volontari (gratuiti ed aperti a tutti) . Il prossimo si svolgerà venerdì 11 aprile dalle 15.30 alle 19.00 e sabato 12 aprile dalle 9.30 alle 12.30 presso Centro Servizi per il Volontariato, via Besenghi,1 (parcheggio all’interno). Iscrizioni aperte. Presidente: dott. Fabienne Mizrahi Responsabile scientifico: prof. Matteo Balestrieri Responsabile della sede: dott. Neva Tolloi Facilitatrici: dott. Neva Tolloi, dott. Valentina Ariu Con cortese preghiera di pubblicazione/ diffusione Info: 347 520 6193 / 335 6750946 Location: piazza Duca degli Abruzzi 1 Trieste tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: marianna.accerboni@gmail.com email gestore : Circolo Aziendale Assicurazioni Generali sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: PhotoFestival 2014: Spazio Tadini in collaborazione con Pacy Contemporary Presentano, per la prima volta a Milano, Teun Hocks startDate: 4/23/14 endDate: 5/12/14 Description: PER LA PRIMA VOLTA A MILANO Teun Hocks Cosmic Surrounding inaugurazione mercoledì 23 aprile ore 18.30 in mostra dal 23 aprile al 12 maggio 2014 orari di apertura da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.00 Spazio Tadini via Niccolò Jommelli, 24 – www.spaziotadini.it Durante la mostra saranno disponibili una presentazione del lavoro dell'artista a cura di Paola Riccardi e il catalogo edito dalla Galleria Paci contemporary di Brescia con un testo a cura di Gigliola Foschi “..qualcosa che è evidentemente una fotografia, evidentemente una pittura, ma sembra pure il fotogramma del film di una scena teatrale.” Gigliola Foschi Un artista di rilievo internazionale, straordinario interprete ironico dell’esistenza Teun Hocks, arriva per la prima volta a Milano grazie alla collaborazione tra l’associazione Spazio Tadini e la Galleria Paci contemporary di Brescia. Olandese, classe 1947, Hocks è autore di un particolarissimo corpo di immagini nelle quali, con una fotografia staged , combinata con un'accurata tecnica pittorica, ritrae sé stesso in scene essenziali, simboliche, aforistiche che alludono alla condizione esistenziale dell'uomo contemporaneo. La mostra sarà allestita presso il salone principale di Spazio Tadini e comprenderà una selezione di opere sia di grandi dimensioni che di bozzetti, disponibili anche per collezionisti. “L'opera di Hocks è intessuta da un intreccio di citazioni; dalla pittura di Magritte al gusto tipicamente nordico per il paesaggio, dall'evocazione di personaggi come il Monsieur Hulot di Tati o gli stralunati personaggi di Buster Keaton, dalla caccia alla volpe alla caccia alle farfalle, dove sembra evocare Vladimir Nabokov. Un'opera che tratta temi importanti senza mai abbandonare un umorismo fine che permette allo spettatore di penetrare con leggerezza nella lettura che Hocks fa della condizione umana e della sua “personale cosmogonia…. Uno stupore attonito misto a un vago senso di malinconia pervadono l'intera opera di Teun Hocks ma sorprendente è la lievità con la quale lo spettatore viene condotto a riflettere sui grandi temi esistenziali che l'autore mette in scena. Un'incrollabile ironia – ottimismo, forse – guida Hocks nelle sue riflessioni e porta lo spettatore a osservare le immagini con il sorriso, a coglierne i temi con ironia priva di pesantezza, divertito pur di fronte a un'opera che allude a significati di evidente e lucida tragicità.” Paola Riccardi per informazioni Melina Scalise ms@spaziotadini.it cell.3664584532 Location: SPAZIO TADINI Via Niccolò Jommelli n° 24, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: ms@spaziotadini.it email gestore : SPAZIO TADINI sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: APERTE LE ISCRIZIONI DEL 22° CORSO IN PRATICHE CURATORIALI E ARTI CONTEMPORANEE startDate: 11/4/14 endDate: 10/9/14 Description: Il Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee è finalizzato alla formazione specifica della figura professionale del Curatore, la cui rilevanza nell’ambito del sistema artistico-culturale ed espositivo è sempre più determinante. Il corso si propone di formare operatori nel settore dell’arte contemporanea con una specifica preparazione nel campo della curatela di mostre, eventi artistici e culturali. La figura del Curatore nasce in connessione con la storia più recente delle arti visive, con il contesto sociale/economico e culturale, con le concezioni storico-critiche e teoriche più recenti. La formazione nel settore delle arti visive è considerata connessa a conoscenze di scienze e storia sociale, filosofia, sociologia, semiotica, economia. Attraverso un percorso multidisciplinare verranno impartite nozioni di allestimento, strategie della comunicazione (on-line e off-line), organizzazione e pianificazione progettuale, gestione delle risorse finanziarie, gestione delle risorse umane, marketing, analisi-metodo-gestione della sponsorizzazione, management. Il Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee associa ad una solida formazione nel campo della produzione delle arti visive l’esperienza e la professionalità di figure di rilievo nazionale ed internazionale, per un programma curatoriale altamente qualificato. La conclusione del Corso vede i giovani curatori impegnati nella realizzazione di un evento espositivo organizzato da loro in tutte le sue fasi: dall’ideazione iniziale all’allestimento concreto, occupandosi trasversalmente degli aspetti di marketing e comunicazione. Obiettivi, profili e sbocchi professionali Uno degli obiettivi del corso è formare delle figure professionali e manageriali globali, capaci di gestire le risorse artistiche e culturali di un territorio con un’ottica innovativa, fornendo loro gli apparati critici e gli strumenti pratici per interagire e relazionarsi con i numerosi soggetti che operano nell’ambito della produzione artistica. Operare nel campo dell’arte contemporanea significa relazionarsi con una serie di protagonisti quali artisti, giornali, gallerie, istituzioni pubbliche. Oltre alle occasioni fornite dai laboratori e dalle lezioni frontali, offriamo ai nostri studenti i contatti per proseguire la loro formazione ed acquisire nuove competenze, attraverso una rete di partner istituzionali presso i quali sono attivi servizi di stage e tirocinio. I corsisti possono inoltre usufruire dei servizi e degli spazi espositivi della Curatorial School Venice, capace di ospitare iniziative individuali e progetti artistici sperimentali. Rendendo accessibile agli studenti il nostro archivio di artisti emergenti, infatti, vogliamo realizzare una mappatura della scena artistica locale con la quale i giovani curatori potranno operare in piena autonomia di ricerca. Sedi I corsi si svolgono presso la sede di A plus A Centro Espositivo Pubblico Sloveno di Venezia. Curatorial School Venice è una sede espositiva no-profit, da anni attivo a Venezia nella promozione di mostre ed eventi di arte contemporanea. L’evento espositivo verrà realizzato in uno spazio espositivo a Venezia è sarà finanziato dalle nostre strutture in collaborazione con partner privati. Docenti I docenti che hanno partecipato ai corsi precedenti: Chiara Artico Luca Massimo Barbero, Chiara Barbieri, Chiara Bertola, Giovanni Bianchi, Andrea Bruciati, Clarenza Catullo, Francesca Colasante, Marco Ferraris, Manuel Frara, Marco Giacomelli, Enrico Glerean, Andrea Goffo, Mario Gorni, Agnes Kohlmeyer, Dario Lazzaretto, Roberta Lombardo, Filippo Lotti Paolo Lughi, Luisa Mensi, Domitilla Musella, Patrizia Nuzzo, Cesare Pietroiusti, Sandro Pignotti, Domenico Quaranta, Luca Racchini, Gaston Ramirez Feltrin, Daniela Rossi, Matteo Efrem Rossi, Gabi Scardi, Massimo Simonetti, Tankboys, Angela Vettese. Durata e struttura del corso Il corso ha una durata complessiva di 450 ore a cui farà seguito la realizzazione di un progetto espositivo. Le lezioni si tengono dal martedì al sabato dalle ore 9:30 alle ore 13:30 e dalle 14.30 alle 17.30 presso la sede della Curatorial School Venice. La mattina è occupata dalle lezioni frontali, finalizzate a fornire gli strumenti concettuali e operativi per gestire autonomamente un evento espositivo. Le ore pomeridiane saranno dedicate agli approfondimenti tematici attraverso seminari e workshop. Il corso prevede l’elaborazione di un progetto di mostra che verrà discusso e analizzato insieme, per verificarne la possibilità di una realizzazione concreta da parte degli studenti in completa autonomia. A tutti loro sarà infatti data l’opportunità di sviluppare i propri progetti curatoriali confrontandosi direttamente con i curatori e con gli artisti chiamati a collaborare. Inoltre, si organizzeranno incontri e visite guidate ai musei e alle mostre che animano la ricca offerta culturale della città di Venezia. La frequenza è obbligatoria all’80%. Il Corso è composto da tre moduli: Il Modulo A avrà inizio martedì 14 ottobre e terminerà il 22 novembre 2014. Il Modulo B dal 7 al 16 gennaio 2015. Il Modulo C dal 14 al 24 marzo 2015. A) Dal 14 ottobre al 22 novembre 2014. Sei settimane di preparazione teorica in cui le lezioni frontali saranno affrontate la mattina, mentre il pomeriggio sarà dedicato a lezioni di approfondimento e seminari. Verranno presentati e analizzati i portfolio dei giovani artisti del nostro archivio e saranno eseguite delle esercitazioni pratiche sulla strutturazione di testi curatoriali. Nella parte finale del modulo saranno inoltre presentati gli spazi espositivi e si incomincerà a lavorare all’ideazione della mostra di fine corso. B) Dal dal 7 al 16 gennaio 2015 i curatori si divideranno in èquipe e procederanno ad una revisione dei progetti curatoriali presentati, iniziando a lavorare concretamente all’elaborazione della mostra. Saranno definiti gli aspetti tecnici legati a comunicazione, logistica ed allestimento, progetto visivo, budget e sponsorizzazioni. Le nostre strutture provvederanno al coordinamento dei soggetti coinvolti. C) Dal dal 14 al 24 marzo 2015. Dieci giorni di lavoro sul campo, volti alla realizzazione effettiva e allestimento della mostra. Tematiche e Moduli didattici: Management e organizzazione 1 Ideazione e management di mostre d’arte ed eventi culturali. 2 Gestione degli eventi culturali 3 Analisi costi e benefici. Studio di fattibilità degli eventi artistici e culturali 4 Organizzazione e gestione delle risorse umane Marketing e comunicazione. 5 Relazioni istituzionali e fundraising 6 Strategie di comunicazione locali, nazionali e internazionali 7 Realizzazione di materiali di documentazione e comunicazione virtuale 8 Pubbliche relazioni e promozione degli eventi d’arte Storia delle Idee e delle pratiche artistiche. 9 Filosofia estetica 10 Storia dell’arte contemporanea 11 Mezzi analogici e tecnologie digitali (Fotografia, Grafica, Video/Sound/Net Art) 12 Architettura,design e storia degli spazi espostivi 13 Pratiche curatoriali dal ‘900 ad oggi Requisiti di ammissione Il corso è aperto a tutti coloro che sono in possesso almeno di un diploma di scuola media superiore e si rivolge a chi voglia approfondire le proprie conoscenze sulle tendenze e i linguaggi più innovativi dell’arte contemporanea per essere introdotti alla professione di curatore e quindi fare un’esperienza concreta di curatela sul campo. • Per le modalità di iscrizione visitate il sito www.corsocuratori.com. • Al termine del corso si rilascia diploma e attestato di frequenza. • Il costo del corso è di 1800 euro + 100 euro di iscrizione all’associazione. • La Curatorial School Venice non copre le spese di vitto e alloggio. Coloro che avessero bisogno di un supporto per trovare una sistemazione possono rivolgersi alla nostra struttura. IL CORSO È VALIDO PER L’ACQUISIZIONE DI CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI E RICONOSCIUTO DALL’ORDINAMENTO PUBBLICO Il corso è organizzato in collaborazione con il Comune di Venezia (Assessorato alle Politiche Giovanili, Ambiente e Cittadinanza Digitale), Artribune, Accademia di Belle Arti di Venezia, Fondazione Bevilacqua la Masa. Contatti e informazioni: Direttore della scuola: Prof. Sandro Pignotti, filosofo, scrittore, Venezia/ Cologna Vice direttore: Jasa Mrevlje, artista/performer, Lubliana/Venezia/ New York Informazioni iscrizioni: Mary C, Crystal – storica dell’arte/curator, Venezia/UK, info@corsocuratori.com Le domande di ammissione possono essere scaricate su: www.corsocuratori.com I documenti devono essere spediti a Stephanie Luna. Venezia/USA: curatorialschool@gmail.com oppure per posta a: Curatorial School Venice San Marco 3073, Venezia 30124 www.corsocuratori.com Per informazioni chiamare: +39 3477122456 Location: San Marco 3073, Venezia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Mostra Evento Fanzine 001 startDate: 4/17/14 endDate: 4/18/14 Description: Mostra Evento Fanzine 001 chapter 3 RAW Giovedì 17 Aprile ore 18:30 001 Via Pisoniano 9, Roma A un anno dall'uscita del primo numero, l'associazione culturale 001 invita a partecipare alla mostra/evento di presentazione del terzo capitolo della Fanzine 001, la free press fotografica ideata e creata dall'omonima associazione, al lancio della nuova Call For Entry e alla presentazione del crowdfunding per i numeri successivi. In mostra, le fotografie di MARGO OVCHARENKO , MATEUSZ SARELLO, VALERIO POLICI, giovani e talentuosi autori selezionati da 001 per raccontare il tema "raw". La versatilità del tema viene esplorata nel suo senso tecnico e concettuale: Margo Ovcharenko ( hermitage) con il suo museo immaginario e caustico dei Tableaux vivants, una sineddoche della Russia post sovietica. una ricerca scandita da luci ed ombre, da ritratti a volte feroci, a volte fragili. Volti di giovani della sua stessa generazione mossi dalla passione, inseguendo la liberazione sessuale. Mateusz Sarello (swell) con una rete affascinante di "cartoline"autoanalitiche e radiografie spontanee racconta con aggressività l'assenza, la solitudine e l'incapacità di accettare e lasciare andare. Valerio Poilici con un suo insight polifonico, in cui la realtà esterna e' anche un pretesto introspettivo, narra il doloroso e complicato processo del diventare adulti attraverso una comunità, quella dei writers che sceglie di rimanere sospesa e di evadere dalle responsabilita dell'eta adulta. Ma non finisce qui: vogliamo andare avanti e continuare a pubblicare lavori innovativi e interessanti. Infatti, il progetto di 001 nasce inizialmente dall'unione di un gruppo di fotografi, spinti dall'esigenza di creare uno spazio di coworking finalizzato alla crescita personale degli associati attraverso la condivisione. Ma non ci e' bastato, ed abbiamo voluto creare un progetto che rispondesse alla domanda di visibilità' di quanto succedeva intorno a noi. Ci siamo chiesti cosa mancasse, e cosa avremmo voluto vedere a Roma: ecco, quindi, la Call for Entry, porte aperte a qualsiasi tipo di contaminazione e influenza esterna, che fosse capace di sorpenderci e arricchirci emotivamente e culturalmente, da condividere in 1500 copie in giro per la citta', a disposizione tutti. Perché' non una web zine? Perché ci piace credere che la fotografia debba vivere su carta e non rinunciamo al piacere della qualità' tattile dell'immagine. Vorremmo che questa esperienza fosse gratuita, cioè accessibile a tutti, ma e' chiaro che questo comporta dei costi! La soluzione? Il crowdfunding! Chiediamo, per continuare a distribuire la nostra Fanzine, il contributo di tutti coloro che credono che sia giusto, e che sia ancora possibile, che la fotografia di qualità' possa distinguersi nel bombardamento di immagini al quale siamo tutti costantemente sottoposti. Gli Autori che sono stati i protagonisti dei primi 3 numeri della fanzine offrono a chi vorra' contribuire al progetto, stampe originali in serie limitata, esclusiva per 001 , di alcune delle loro immagini. Appuntamento per giovedi 17 aprile 2014 nella sede dell'Associazione in via Pisoniano 9 dalle ore 18.30, quando sarà' anche svelato il tema della nuova Call for Entry per il quarto numero della Fanzine. Location: via Pisoniano 9, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=651852294882294&set=gm.831899110157476&type=1&theater galleria-spazio-museo: info@zerozerouno.org email gestore : 1 sponsor: Roma 2 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Magnificat - mostra personale di Benedetto Virno startDate: 5/14/14 endDate: 5/27/14 Description: Comunicato Stampa “Magnificat” Mostra personale di pittura di: Benedetto Virno A cura di Cristina Muccioli -Opening: 14 Maggio 2014 dalle h 18,30 alle h 21,00 In mostra fino al 27 Maggio 2014 mattino Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13 Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato La nuova collezione di Benedetto Virno in mostra a Milano dal 14 maggio 2014, presso la Galleria Statuto 13, è l’esito di un’operosa riflessione su opere precedentemente realizzate fortemente denotanti del suo stile, della sua predilezione per l’infinitamente piccolo e del suo sguardo fantastico. Le prime, per lo più minute nelle dimensioni, erano china e acquerello su carta. Le nuove sono stampe in bianco e nero di quelle immagini, su tele di formato grande, moltiplicato, e dipinte con gli acrilici. Variazione di dimensioni e di tecnica, che potrebbero apparire dettagli di poco conto, rivelano invece nella meditazione pittorica di Virno la meraviglia estetica del magnum facere, del fare grande, ad artem. Terso e beneaugurante, l’ingrandimento di Virno diventa proscenio teatrale di un inno al rinnovamento, alla rinascita, alla crescita: Magnificat. Per informazioni: Cell. +39 347 2265227 info@statuto13.it www.statuto13.it www.facebook.com/statuto13 Location: Via Statuto, 13, 20121 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@statuto13.it email gestore : Galleria d'Arte Contemporanea STATUTO13 sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Cinzia Fiorese-Il paesaggio visto da vicino startDate: 3/5/14 endDate: 5/24/14 Description: “Il paesaggio visto da vicino” opere di Cinzia Fiorese villa Thiene, Quinto vicentino A cura di Francesca Rizzo “Che l’occhio goda e l’anima si svegli”. È il sottile invito che traspare dalle opere di Cinzia Fiorese. Quella dell’artista è la proposta di un’immersione totale nel mondo naturale, vegetale e animale. Un autentico approccio alla visione del mondo che, per avere senso, può venire solo dal basso, dalla contemplazione del particolare. Una parte considerevole dell’esposizione è dedicata alle ultime ricerche espressive di Fiorese e ad alcune opere create appositamente per il luogo. Si tratta di uno studio attento sull’eleganza della magnolia, sugli effetti riflettenti delle larghe foglie e sulla loro perfetta geometria. Alla ricerca strutturale si affianca quella cromatica così che le pareti della villa cinquecentesca, che accolgono i lavori, sembrano trasformarsi in un giardino che abbraccia l’osservatore e lo conduce ad ascoltare la continua danza dei secoli in cui la natura ha lasciato fiorire la presenza umana. Scorrendo con lo sguardo i dipinti in mostra si ha come la percezione di sentire una melodia: i verdi profondi delle magnolie sembrano cantare dimostrando un forte impulso verso la smaterializzazione intrisa di spiritualità. La musica si esprime attraverso la forma e il colore, attraverso una tavolozza che si arricchisce di sfumature e tonalità per lo più fredde e brillanti. Come suggeriva lo stesso Kandinsky il verde dona equilibrio essendo creato da due forze opposte, l’una verticale, acuta come il giallo e l’altra bassa come il blu. Il verde, colore orizzontale, è benefico per chi si sente stanco. Ma non è statico in quanto porta in sé lo slancio giallo dell’azione e la riflessività del blu. Così come il lavoro della natura è febbrile e pur calmo. “L’albero – diceva Munari - è l’esplosione lentissima di un seme”. Le sperimentazioni sulle tonalità del verde e sul loro impatto visivo ci riportano alla memoria le esperienze picassiane a La Rue des Bois, ai margini della foresta di Halatte, dove gli intrecci di fogliame si trasformano sulle tele in un incastro di volumi, resi con una semplificazione lineare e cromatica, vicini per sensibilità al primitivismo del Doganiere Rousseau.“Quando una forma è realizzata, è là a vivere la sua propria vita” sosteneva Picasso. Non c’è improvvisazione in Fiorese. La forma delle foglie di magnolia è il risultato di un’attenta ricerca armonica di equilibri che ha condotto l’artista alla scoperta delle linee essenziali e pure, ripetute modularmente come in un mandala. E non è un caso che la magnolia compaia spesso al centro dei mandala orientali come albero sorgente di luce nella mistica della natura. “Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto” (Tagore). Nell’arte occidentale essa è simbolo di magnificenza ma anche di purezza e di pudore per i suoi candidi fiori, tanto che nel Settecento si sviluppò una ricca importazione di esemplari, come dimostrano oggi i secolari monumenti vegetali nei giardini delle ville venete. All’ansia, tutta europea, di accumulare ed appesantire anche le tele, Fiorese risponde con una pulizia di tratti meditati. Il colore non è mai aggressivo o combattivo. Nello studio della struttura fondamentale, l’artista offre un linguaggio che parte dal figurativo e sfiora l’astrazione. Gli alberi sembrano uscire dai bordi della tela e accogliere la vita, in primis lo sguardo; non vogliono essere indagati frontalmente ma dialogare con l’esterno, rendere partecipe, stimolare, calmare. L’esperienza dell’osservazione diventa estatica nello scoprire che la luce scivola sulle superfici, ne altera l’apparenza fisica, trasfigura le forme. Ne risulta una nuova proposta di guardare il mondo, molto più attenta e profonda, che va al di là degli opachi concetti e di qualche etichetta generica. Si tratta di un’educazione basata sull’esperienza e sulla contemplazione. Cinzia Fiorese ci offre infine una profonda meditazione sul tema dell’appartenenza: noi siamo riflessi nel mondo che ci avvolge. Un luogo non è solo uno sfondo immobile ma è un personaggio vitale che raccoglie ed esalta i sentimenti di chi lo guarda. Sentirsi parte di un paesaggio, di una storia, ci fa risalire al significato più autentico del vivere. Come scriveva Comisso l’uomo vive di paesaggio: esso “è la fonte del mio sangue. Penetra per i miei occhi e mi incrementa di forza. Forse la ragione dei miei viaggi per il mondo non è stata altro che una ricerca di paesaggi. L'uomo si forma e cresce in rapporto al paesaggio: è uno specchio del paesaggio”. Incisioni Un’altra sezione della mostra presenta lo studio di Cinzia Fiorese sul mondo degli insetti realizzati in puntasecca su plexiglas. Si tratta di una delle tecniche d’incisione “in cavo” e consiste nell'incidere la matrice creando un solco che possa ospitare l'inchiostro che successivamente si depositerà mediante la pressione, con torchio o a mano, sul foglio di carta. Le basi su cui sono disposti gli insetti sono invece realizzate con l’antichissima tecnica della xilografia (dal greco xilos, legno). Questa incisione “in rilievo” consiste nel realizzare una matrice in altorilievo, come in un timbro. Le parti in rilievo vengono poi inchiostrate e stampate sulla carta mediante pressione. Un lento procedimento che riflette una sensibile indagine del microcosmo ignorato, a volte dimenticato, degli insetti di cui viene esaltata, ancora una volta, la struttura essenziale. Ogni singolo segno è la sintesi di tante esperienze. La capacità di Cinzia è di mantenere la spontaneità del segno attraverso un metodo lungo e laborioso com’è quello dell’incisione. In queste opere il colore viene evocato dalle infinite possibilità tonali del bianco e del nero. S’intrecciano linee sicure, pure, eleganti che profumano d’oriente. La civiltà cinese è, infatti, un ricettacolo di mezzi toni e sfumature, di spazi vuoti che non vanno subito colmati ma goduti come sono. Le forme si rivestono di un vuoto dinamico, pieno di possibilità in procinto di realizzarsi. In tempi di pesante accelerazione e di epocali mutamenti, Fiorese si propone con un'arte silenziosa ridotta all'essenzialità. Mai come oggi si corre ad aggrapparsi alla forza della Bellezza che urla per imporci di rendere sempre più valida e costante la salvaguardia di questo suo spazio, delle sue specie, vegetali e animali, compresa quella umana, la più incontrollabile. Per vivere, finalmente, l’arte di sentirsi parte di un grande mondo. L’artista - cinziafiorese.wordpress.com Cinzia Fiorese, dopo aver conseguito il diploma di stilista di moda e aver ottenuto la borsa di studio per l'Università inglese di Cardiff, si è diplomata in pittura e perfezionata in incisione all'Accademia di Belle Arti di Venezia; nel 2006-07 ha frequentato i corsi internazionali per l'incisione artistica a Urbino. Espone con esiti lusinghieri dal 2001 in Italia e all'estero e nel 2008 ha partecipato alla Biennale dell'Incisione Contemporanea promossa dal Museo Civico e dall'Assessorato alla Cultura di Bassano collocandosi nel gruppo dei segnalati particolari "per la novità delle proposte". Note sono le sue mostre personali presso la Galleria 70 di Milano. Gli eventi legati alla mostra saranno: - sabato 3 maggio, ore 18,00 inaugurazione con la presenza delle autorità, la presentazione artistica della curatrice dott.ssa Francesca Rizzo ed interventi teatrali a cura del gruppo Biblioinvoce. - 9 maggio, ore 20,45 “Il paesaggio nella pittura del museo di Bassano” a cura della direttrice dott.ssa Giuliana Ericani. Introduce Francesca Rizzo. - sabato 17 maggio, ore 16,30, OSSERVANDO LA NATURA: Storie e laboratori creativi legati al mondo vegetale a cura della Cooperativa Terrabase. Per famiglie. Location: Piazza IV Novembre 4 - 36050 Quinto Vicentino, Vicenza. tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.exibart.com/profilo/imgpost/rev/610/rev45610(1)-ori.jpg galleria-spazio-museo: arteinblu@gmail.com email gestore : Soffitte di Villa Thiene sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Milano Art Gallery: ospite al vernissage di Max Laudadio Bob Krieger afferma "Riesce ad offrire un'ottica e una visione completamente diversa senza stravolgere l'immagine" startDate: 4/30/14 endDate: 4/30/14 Description: Ha avuto straordinario successo l’inaugurazione della mostra fotografica di Max Laudadio alla Milano Art Gallery “Quattr’occhi sul Mondo”, curata dal Prof. Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager di personaggi famosi Salvo Nugnes, svoltasi Martedì 22 Aprile 2014, in presenza di un ricco parterre di personalità illustri e media. Ospite al vernissage anche Bob Krieger, celebre fotografo considerato uno dei più grandi ritrattisti internazionali, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento nei confronti degli scatti e dell'arte dello storico inviato di Striscia la Notizia affermando "Trovo che la sua idea di vedere un’immagine attraverso una lente diversa sia abbastanza inusuale e riesce a dare un tocco in più. Laudadio propone una visione di fotografia normale, pura e semplice, che mi piace, perché senza stravolgere l’immagine originale riesce ad offrire un’ottica ed una visione completamente diversa". Location: via alessi 11 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : milano art gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Sulla riva di un’isola che sparisce “Ghoramara” startDate: 5/8/14 endDate: 5/25/14 Description: Mostra Personale di Daesung Lee A cura di Anna d’Ambrosio Opening: 08 maggio 2014, ore 18.30 La galleria AMY D Arte_Spazio in occasione del Photofestival di Milano espone dal 29 aprile al 25 maggio 2014 le opere di Daesung Lee dal titolo “GHORAMARA… sulla riva di un’isola che svanisce”, progetto economART sui profughi ambientali dell’effetto serra. “È solo questione di tempo” ha affermato all’Indipendent Sugata Hazra, direttore della Scuola di Studi Oceanografici “Qualche anno e sarà anche lei inghiottita del tutto dalle acque marine che sono in costante aumento”. Il riferimento è a Ghoramara, un’isola del delta del Gange i cui abitanti, come guerrieri, resistono a quello che per loro è il peggior nemico: l’effetto serra. Dal 2007, anno in cui anche la vicina isola di Lohachara è scomparsa sotto il livello del mare, 10mila persone insieme ai profughi di Ghoramara hanno trovato rifugio sull’isola di Sagar, che ha già perso a sua volta oltre 3.000 ettari di superficie. Sono dozzine di isole, con oltre 70mila abitanti, che rischiano di ingrossare l’esercito di profughi climatici. Dopo l’isola polinesiana di Tuvalu anche le isole Maldive, Marshall, così come le zone costiere dell’India, Egitto, Bangladesh sono a rischio con tutto il loro delicato ecosistema. L’artista coreano Daesung Lee ha ripreso con mirabile occhio uomini, donne, bambini, animali nella loro bellezza fiera. Sono ritratti di destini intrecciati ed ineluttabili; come guerrieri solitari che resistono ancorati a pochi lembi di terra. L’intento della fotografia di Lee è La bellezza della costa erosa che scompare con immagini surreali e fiabesche simbolo di un fato impossibile da evitare. “Gran parte degli oggetti che usiamo nella vita quotidiana sono prodotti da persone che non conosceremo mai… questo “effetto farfalla”, eco dello sfrenato consumismo occidentale, crea seri danni altrove, il mondo è più connesso dalla globalizzazione di quello che immaginiamo”. …Tutto è connesso, nulla vive nell’isolamento. Daesung Lee In mostra dal 29 aprile al 25 maggio 2014 Lunedì_venerdì 09.00_12.00 / 15.00_19.00 Sabato e festivi su appuntamento Con la partecipazione di: The Secret Gardens AMY D Arte_Spazio Via Lovanio 6, 20121 Milano (Italy) Tel. +39.02.654872 info@amyd.it - www.amyd.it MM2 Moscova / bus 43-94 Via Statuto Press Vittorio Schieroni +39.339.2202749 vittoschiero@tin.it Location: Via Lovanio, 6, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@amyd.it email gestore : Amy-d Arte Spazio sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Gli Attoniti immersi nelle magiche atmosfere del jazz internazionale startDate: 3/5/14 endDate: 4/5/14 Description: Un presepe, ricco di simbologie con la sua forte spiritualità, e di fronte un gruppo di scugnizzi in contemplazione, affamati di cibo e verità. E’ questa l’opera Gli Attoniti di Claudio Cuomo, in esposizione permanente presso il Museo del Sottosuolo di Napoli (con ingresso da piazza Cavour, 140, lato Rione Stella) “Pensavo – racconta Cuomo – a cosa vedevano i loro occhi. Sono ragazzi che hanno fame ho pensato, guardano Cristo ma guardano anche colui che nel momento di trascendenza più significativo della sua vita terrena dichiara di essere pane in sacrificio. In corso d’opera mi sono imbattuto in una poesia di Rimbaud, Gli Attoniti appunto, che descriveva un gruppo di 5 ragazzi con i cenci addosso che da una grata guardano desiderosi un panettiere far nascere il pane biondo, nel forno caldo come un seno mentre scocca la mezzanotte. Inevitabilmente ho pensato che i ragazzi descritti da Rimbaud non stessero guardando il pane ma anche loro stessero guardando Cristo”. Il valente cartapestaio Claudio Cuomo attraverso la scultura, ma anche la pittura, cerca di dare forma agli stati emotivi, tutti quelli che “ci appartengono e che sono in qualche modo primitivi, cioè connaturatati alla stessa natura umana” Il suo laboratorio, come lo definisce lui stesso, è “ uno spazio dove mi concedo alle mie elucubrazioni di carta”. Le domande esistenziali implicite, nascoste, non consapevoli e non espresse vengono così palesate attraverso una sintesi plastica, scultorea dove cercando le domande, attraverso la metafora espressa dall’opera d’arte e lo spazio libero della fantasia, si trovano al contempo le risposte, anzi spesso questi due aspetti coincidono. La spiritualità l’intensità di quest’opera, sabato 3 maggio alle ore 22.00 assisterà all’incontro di due anime musicali. Quelle del jazz e del soul che trovano nelle viscere della terra partenopea un momento di intenso dialogo. Infatti saliranno sul palco Ameen Saleem al contrabbasso, Sullivan Fortner al pianoforte (finalista per l’ American Pianists Association's Jazz Fellowship Awards) ed il nostrano e plurisfaccettato Leonardo De Lorenzo alla batteria. Atmosfere classiche e contemporanee si alternano in un sapiente gioco di rimandi musicali. La collaborazione tra Ameen e Sullivan ha dato vita ad una salda amicizia e ad un percorso professionale dalle suggestioni musicali variegate. Infatti, nelle composizioni trovano spazio, attraverso la rivisitazione musicale in chiave non esclusivamente jazzistica, i ricordi d’infanzia e le esperienze di vita più intense. Il risultato sonoro spazia dal campo dell’improvvisazione a quella di opere più strutturate, proprie di un periodo artistico più maturo. Per gli spettatori la possibilità di una visita libera e di gustare un calice di pregiato vino, accompagnato da stuzzicchini, offerto dal partner, il Wine Bar Scagliola, con Nicola Scagliola, sommelier Ais, e Pasquale Brillante, barman Aibes. La quota di partecipazione, comprensiva di visita libera al Museo del Sottosuolo e calice di vino e stuzzichini è di 12 euro. Il viaggio nella Napoli dei miti e delle leggende ha la possibilità di proseguire anche il giorno dopo Per chi abbia la possibilità di pernottare. Ad assicurare elevati standard di accoglienza e ricettività, infatti, c’è il B&B Civico 16, in via S. Pietro a Maiella, 16 (sponsor del Museo del Sottosuolo), ubicato in una zona suggestiva, famosa per i caffè letterari. Nell’ambito di questo appuntamento musicale, Ciaravola Strumenti (www.ciaravola.it) fornisce la backline gratuitamente. Perché la musica, e gli elementi che permettono di darle vita, sono un’espressione nevralgica di cultura e, circolarmente, si propongno di sostenere altre espressioni culturali. Per maggiori informazioni e prenotazione obbligatoria occorre mandare un’e-mail all’indirizzo booking@ilmuseodelsottosuolo.com (indicando almeno un nome e cognome di riferimento, un recapito telefonico valido ed il numero totale dei partecipanti). Ed ora cominciamo il nostro viaggio con assaggi di jazz e soul in un dialogo che sa sprigionare magie musicali: https://www.youtube.com/watch?v=ZHFMFcoq5oc https://www.youtube.com/watch?v=EgmaYeZCBoc https://www.youtube.com/watch?v=mMn21SDyWS4 Per maggiori informazioni sulle attività del Museo del Sottosuolo Piazza Cavour, 140 – 80137 | Napoli www.ilmuseodelsottosuolo.com info@ilmuseodelsottosuolo.com Addetto stampa: Dr.ssa Tania Sabatino mobile: 320 574 18 42 ufficiostampalmdt@gmail.com Location: piazza Cavour, 140, Napoli tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.youtube.com/watch?v=mMn21SDyWS4 galleria-spazio-museo: ufficiostampalmdt@gmail.com email gestore : Il Museo del Sottosuolo sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: L'Alchimista Mostra Personale di Franco Donaggio startDate: 5/15/14 endDate: 5/30/14 Description: COMUNICATO STAMPA in collaborazione con Sabrina Raffaghello presenta la mostra L'alchimista opere di Franco Donaggio UP TODAY Testo critico a cura di Paola Riccardi INAUGURAZIONE giovedì 15 maggio 2014 dalle 18.30 alle 21 Donaggio, dopo aver sviluppato una personalissima poetica piegando la fotografia agli intenti di una sua ricerca di gusto surreale e metafisico, si muove con acume all’interno di un universo analogico e virtuale, creando raffinate immagini in bianco e nero e a colori dotate di straordinaria pulizia formale. La mostra è frutto della collaborazione tra Sabrina Raffaghello e lo Spazio Tadini. L’esposizione L’Alchimista ci introduce nei mondi virtuali dell'artista attraverso quattro significativi capitoli della sua opera: Metaritratti, Station, Prima del giorno, fino al più recente Gli Spazi di Morfeo. “Lavori che utilizzano linguistiche diverse tra loro - commenta Paola Riccardi - tutte riconducibili alle concettualizzazioni e alle sperimentazioni dei grandi movimenti artistici del '900, dalla pittura metafisica al cubismo, dal dadaismo al surrealismo”. Al centro dell'opera di Donaggio vi sono temi legati all'uomo, all'ambiente che lo accoglie e lo circonda, alla comunicazione tra esseri umani ed il rapporto tra queste dimensioni si visualizza in ogni progetto attraverso una diversa e particolare atmosfera, sempre portatrice di una rappresentazione ultra-soggettiva del reale. Un tratto grafico pregnante contraddistingue ogni immagine, una dimensione fortemente onirica e surreale caratterizza la sua intera opera. “Utilizzo il mezzo fotografico per…'vedere dentro', - parla di sé Franco Donaggio -alla scoperta di spazi occulti nella mia dimensione mentale, dove arrivano echi del mondo reale, dove la realtà fotografica viene quasi dimenticata per lasciare posto ad altro. […] Nella mia dimensione di artista la fotografia è uno strumento di conoscenza interiore, una pratica sciamanica per andare altrove”. Artista e professionista attivo dalla fine degli anni ’70, premiato nel 1992 con il riconoscimento Pubblicità Italia per la fotografia di still-life ora dedito esclusivamente alla fine art photography. Casa Museo Spazio Tadini Via Jommelli, 24 Milano t. 02 2682 9749 MM Loreto, MM Piola, Bus 62, 81 www.spaziotadini.it la mostra resterà aperta fino al 31 maggio orari di visita dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19 .00 ingresso libero Le opere in mostra saranno in vendita per collezionismo FRANCO DONAGGIO biografia Nato a Chioggia (Ve) nel 1958, Franco Donaggio opera a Milano come fotografo e artista dal 1979. Fin dai primi anni della sua attività professionale Donaggio privilegia e approfondisce la ricerca tecnica in ogni aspetto della fotografia; dalla camera oscura allo studio della luce nelle loro infinite possibilità estetiche, arrivando presto alla libertà espressiva che oggi più lo caratterizza nel panorama della fotografia contemporanea. Nel 1992 gli viene conferito il premio ‘Pubblicità Italia’ per la fotografia professionale di still life. Nel 1995 Donaggio realizza il suo primo importante progetto fine art intitolato Metaritratti che lo vedrà vincitore nel 1996 del ‘Kodak Gold Award’ Italiano per la fotografia di ritratto. Donaggio dedica sempre maggiore attenzione alla fotografia d’autore e avvia stretti rapporti di collaborazione con galleristi italiani, europei e americani, tra cui la Joel Soroka Gallery di Aspen che lo rappresenterà negli Stati Uniti e lo porterà ad essere presente tra i più importanti eventi d’arte fotografica internazionali: Art Miami, Miami; Photo LA, Los Angeles; AIPAD show, New York; Art Fair, Chicago. Oggi l’autore si dedica completamente alla ricerca artistica, ed é considerato uno dei più originali e apprezzati artisti italiani che privilegiano la sperimentazione con il mezzo fotografico. L’artista ha realizzato molti progetti, pubblicato in varie riviste, esposto in diverse gallerie e musei in Italia e all’estero, tra le più recenti: Manege Museum, San Pietroburgo; 54° Biennale di Venezia; Museo Marliani Cicogna, Busto Arsizio (Va); Museo la Civitella, Chieti; CAMeC centro d’arte Moderna e Contemporanea, La Spezia; Forte di Bard, Valle d’Aosta; Museo Civico di Chioggia (Ve), ed altri. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private tra cui: collezione Fendi, Famiglia Reale Saudita, collezione 3M, Bibliothèque Nationale de France e molte altre. Donaggio è stato visiting professor all’Accademia di Brera; all’università Cà Foscari di Venezia; all’Istituto Italiano di fotografia di Milano, e commissario di tesi all’ Istituto Europeo di Design di Milano. Per informazioni ms@spaziotadini.it cell.3664584532 Location: SPAZIO TADINI Via Niccolò Jommelli n° 24 20131 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: ms@spaziotadini.it email gestore : SPAZIO TADINI sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Momenti iconici - mostra personale di Leslie Lismore a cura di Massimiliano Bisazza startDate: 6/25/14 endDate: 7/7/14 Description: Comunicato Stampa “Momenti iconici” Mostra personale d’arte di: Leslie Lismore A cura di Massimiliano Bisazza -Opening: 25 Giugno 2014 dalle h 18,30 alle h 21,00 In mostra fino all’ 8 Luglio 2014 mattino Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13 Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato Leslie Lismore è artista irlandese, londinese di adozione ma cresciuto in Medio Oriente. Studia Arte, Design e Scultura a si appassiona fortemente alla tecnica dell’incisione e in particolar modo alla xilografia. Le sue opere esposte in Galleria STATUTO13 in Brera a Milano sono “contaminate” dall’utilizzo di diverse tecniche quali: il legno - utilizzato nella matrice della stampa - la gomma, la stampa offset, la numismatica. Il processo creativo seguito è in parte quello che è di chiara provenienza medievale e in parte legato alla moderna stampa seriale. L’intaglio del legno ha quasi un valore liturgico per l’artista Lismore; egli riflette approfonditamente sulle varie opportunità che questa tecnica può offrire, inoltre i blocchi stessi di legno che saranno utilizzati per la stampa dei suoi lavori ne faranno scaturire dei veri e propri oggetti d’arte, dotati di una propria personalità, rappresentata a sua volta su larga scala. Grazie al concetto di riproducibilità dell’opera d’arte contemporanea (Ernst Hans Josef Gombrich docet a tale proposito) Leslie Lismore ha potuto esplorare il mondo del “numero” combinandolo a quello del “colore”, proponendo tout court delle icone a lui molto care come quelle culturali o del mondo dello sport, del loisir. Il suo intento è sicuramente di poter e voler coinvolgere emotivamente lo spettatore, divertendosi e divertendolo, anche quando sono creati dei pezzi artistici di maggiore drammaticità e intensità. Direi che in conclusione il fare arte di Lismore combaci in modo direttamente proporzionale con l’aforisma: “Art is what you can get away with” che il grande demiurgo della Pop Art, Andy Warhol, voleva condividere col pubblico del mondo dell’Arte Contemporanea. Sarà proprio vero allora che L’Arte sia qualcosa con cui si riesca ad andar via o che si possa portare con se stessi? A voi la complessa risposta. Le opere di Leslie Lismore parlano già in totale autonomia e sembra vogliano confermarne l’assunto. Per informazioni: Cell. +39 347 2265227 info@statuto13.it www.statuto13.it www.facebook.com/statuto13 Location: Via Statuto 13 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@statuto13.it email gestore : Galleria d'Arte Contemporanea STATUTO13 sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: On the way - Marinella Paolini - Fondazione Ducci - ArtInFondazione startDate: 5/21/14 endDate: 6/13/14 Description: ARTINFONDAZIONE Contemporaneo europeo 2000-2010 La Fondazione Ducci di Roma, da sempre impegnata nel dialogo interculturale nonché nella promozione culturale ed artistica, presenta la prima edizione di ArtInFondazione una rassegna d’arte contemporanea che, quest’anno, si intitola Contemporaneo Europeo 2000-2010. A cura di Claudio Strinati, la rassegna vede susseguirsi tre mostre personali tra aprile e luglio, ospitate dalle sale della prestigiosa sede di Palazzo Cisterna, un tempo atelier di Guglielmo della Porta, in via Giulia; dopo una breve pausa estiva, altre tre esposizioni si susseguiranno nella seconda parte della rassegna. Dopo la mostra personale dell’artista finlandese Hannu Palosuo , continua la staffetta con Marinella Paolini, che presenterà la mostra dal titolo On the way. L’affermata artista italiana proporrà ai visitatori la tecnica che più di tutte ha visto un’ascesa verso la consacrazione all’arte nell’ultimo decennio: la fotografia. On the way ci illustra un percorso tra gli scatti d’autore, percorso artistico in cui la Paolini è seguita dall’art director Biba Mogherini che, insieme a lei, ha fondato FormedArteItalia con un esordio, nel 2009, al Museo della Scienza di Napoli seguito, nel 2010, dal premio dalla Fondazione Eccellenze Italiane ad Abu Dhabi . L’inaugurazione, sarà l’occasione per presentare al pubblico anche la più recente produzione della Paolini, un innovativo progetto di Fusion Art dal titolo Pathways, frutto della collaborazione a quattro mani con altri artisti di fama internazionale. All’interno di On the Way, per la prima volta in una mostra fotografica dell’artista Marinella Paolini, si troverà una piccola installazione fatta di scatti inediti o meglio definiti dalla fotografa “privati”, stampati su carta fotografica tradizionale che sono da considerarsi un “omaggio” al pubblico romano, flash di piccoli momenti di relax vissuti insieme…On the Way appunto. L’inaugurazione, occasione anche per la presentazione del catalogo, sarà mercoledì 21 maggio alle 18.30 presso Palazzo Cisterna, alla presenza dell’artista e del curatore Claudio Strinati, con una speciale accoglienza riservata agli ospiti da parte del Presidente Paolo Ducci e con la collaborazione dell’Azienda Agricola Casale del Giglio. INAUGURAZIONE > mercoledì 21 maggio ore 18.30 Presso Palazzo Cisterna, Via Giulia 163, Roma SCHEDA TECNICA TITOLO ArtInFondazione 2014 Contemporaneo Europeo 2000 - 2010 A CURA DI Claudio Strinati DATE Marinella Paolini 21 maggio – 13 giugno 2014 Hermann Nitsch 18 giugno – 11 luglio 2014 SEDI Fondazione Ducci Palazzo Cisterna Via Giulia 163, Roma Orario da lunedì a venerdì 10-13 / 16-19 Ingresso libero INFO T +39 0664790465 www.fondazioneducci.org CATALOGO In mostra UFFICIO STAMPA T +39 0664790465 press@fondazioneducci.org ORGANIZZATA DA Fondazione Ducci Sezione Arte Contemporanea COORDINAMENTO Ilaria Caravaglio Lisbety Dìaz IN COLLABORAZIONE CON Forme d’Arte Italia Casale del Giglio CON IL PATROCINIO DI Roma Capitale Regione Lazio Location: Via Giulia 163, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: art@fondazioneducci.org email gestore : Palazzo Cisterna sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Giulio Cerocchi | …nell’aria e nelle cose startDate: 5/28/14 endDate: 6/7/14 Description: a cura di Gigliola Foschi evento Photofestival M4A - MADE4ART | di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo Milano, 28 maggio - 7 giugno 2014 Inaugurazione mercoledì 28 maggio, ore 18.30 In occasione di Photofestival, lo spazio Made4Art di Milano presenta …nell’aria e nelle cose, personale dell’artista e fotografo Giulio Cerocchi a cura di Gigliola Foschi. La mostra, ideale evoluzione del progetto presentato da Made4Art alla quarta edizione di MIA - Milan Image Art Fair, presenta una serie di lavori realizzati da Cerocchi negli ultimi anni: in esposizione una selezione di opere rappresentative della profonda e delicata produzione dell’artista milanese. Una prima sezione è dedicata alle opere appartenenti alla serie Alchimia popolare, immagini di oggetti legati alla memoria e alla tradizione maremmana rielaborati e ricontestualizzati dall’artista con la volontà di dare nuova vita a simboli, leggende e credenze che affondano le radici nella cultura di un’antica società. Tracce e ricordi di un passato, oggetti simbolici incorniciati e messi in risalto dalla luce dei light box, in un collegamento ideale fra memoria e moderna tecnologia. Accanto a essi si sviluppa la serie dei Territori innevati, evocativi paesaggi privi di riferimenti spazio-temporali: sagome sottili e fragili di alberi sfiorati dalla neve che emergono da sfondi monocromi bianchi o neri. Luoghi della memoria e dell’interiorità in grado di suscitare in ognuno personali impressioni e suggestioni. …nell’aria e nelle cose diviene una riflessione sull’identità personale e collettiva, facendo leva su ricordi, reminiscenze ed emozioni in una meditazione sul proprio essere. Come sottolinea la curatrice della mostra, Gigliola Foschi, nel testo critico di presentazione, Giulio Cerocchi conduce una «ricerca sulla vitalità del passato creando immagini che, non solo danno forma visiva e amorosa consistenza alla labile reminiscenza di tradizioni in via di sparizione, ma trasformano alchemicamente questi stessi ricordi in tesori mirabili di una memoria viva, da non dimenticare ma anzi far approdare sulle sponde del futuro». Giulio Cerocchi è nato a Milano nel 1952. Formatosi nell’ambiente culturale e fotografico milanese degli anni ’70, ha avuto esperienze nell’ambito della fotografia di moda, nella pubblicità e nell’editoria, collaborando con le più note riviste italiane di settore (Vogue, Grazia, Amica, Impuls Germania) e con agenzie pubblicitarie nella realizzazione di campagne nazionali e internazionali (Mont Blanc, Pollini, Juventus Moda, Pelliccerie Solleciti). Approdato in Toscana alla fine degli anni ’90, si impegna nella costruzione di una personale ricerca ispirata alle culture e simbologie popolari e alle atmosfere misteriche e surreali. Attualmente si dedica a elaborazioni grafiche e fotografiche, acqueforti e collagraph facendo uso delle più recenti tecnologie digitali. Ha esposto in mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, partecipando inoltre a manifestazioni fieristiche di settore. Giulio Cerocchi | …nell’aria e nelle cose a cura di Gigliola Foschi | evento Photofestival M4A - MADE4ART | di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano 28 maggio - 7 giugno 2014 | inaugurazione mercoledì 28 maggio, ore 18.30 Martedì - venerdì ore 10 - 13 e 16 - 19, lunedì e sabato ore 16 - 19 www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872 Media partner: Espoarte Location: Via Voghera, 14, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@made4art.it email gestore : Made4Art sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Premio Celeste 2014 startDate: 5/20/14 endDate: 6/15/14 Description: Il Premio Celeste 2014, giunto alla sua XI edizione, ha come obiettivo principale quello di constatare il punto di arrivo dell’arte contemporanea in Italia e lo fa come ogni anno invitando artisti italiani ed internazionali che lavorano sul territorio a condividere e promuovere i propri lavori. L’opportunità è quella di essere valutati da un comitato di selezione di qualità presieduto quest’anno dal curatore Lorenzo Benedetti, nuovo direttore del prestigioso De Appel Arts Centre di Amsterdam. Maggiori informazioni: http://www.premioceleste.it/premioceleste2014/ In palio 20.500 euro di premi in denaro e l’opportunità di esporre in 10 gallerie: NUOVO Premio Progetto 4.000 euro Premio Pittura & Disegno 4.000 euro Premio Fotografia & Grafica Digitale 4.000 euro Premio Video & Animazione 4.000 euro Premio Installazione, Scultura & Performance 4.000 euro Premio del Pubblico 500 euro Il comitato di selezione è composto da: - Lorenzo Bruni, curatore indipendente, Base e Museo Riso; - Cecilia Casorati, presidente dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte, Italia; - Stefano Chiodi, storico e critico, fondatore di Doppiozero; - Daniele De Luigi, curatore indipendente, tra i curatori del festival Fotografia Europea; - Adrienne Drake, direttrice della Fondazione Giuliani; - Daria Filardo, curatrice e docente d’arte allo IED; - Pietro Gaglianò, studioso dei linguaggi contemporanei; - Ilaria Gianni, direttore artistico alla Nomas Foundation; - Chiara Pirozzi, curatrice indipendente; - Silvano Manganaro, redattore della rivista Drome Magazine; - Lisa Pedicino, curatrice del Kunstraum Walcheturm, Zurigo. Il termine ultimo per partecipare è il 15 giugno 2014. La quota di adesione è di 50 euro per un singolo lavoro e 90 euro per candidare un progetto artistico che può comprendere fino a 10 opere. La mostra finale e la premiazione si terranno presso l’Assab One di Milano, dal 15 al 23 novembre 2014. Il promotore del Premio Celeste 2014 è il social network di arte contemporanea più grande d’Italia, Celeste Network, che con 57.000 utenti iscritti, rappresenta una realtà importante per chi vuole emergere e mostrare il proprio lavoro ad un pubblico interessato. Per partecipare registrati gratuitamente al sito http://www.premioceleste.it/ita_auth_login/ Vai nella tua pagina di amministrazione e clicca sul box grafico ‘Partecipa al Premio Celeste 2014’. Contatti: Celeste Network www.premioceleste.it info@premioceleste.it Tel: +39 05771521988 Location: Assab One, via Assab 1, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@premioceleste.it email gestore : Assab One sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Mostra-Mercato della Ceramica startDate: 8.Giugno 2014 endDate: 22 giugno 2014 Description: Mercato della Ceramica nelle strade e piazze di Murazzano Domenica 8 Giugno dalle ore 10 - 19. Mostra della ceramica alla Chiesa dei Battuti Neri a Murazzano 8 - 22 Giugno. Orario Ven.10 - 12 Sab.Dom. 10 - 12 e 16 - 18 Location: 12060 Murazzano (CN) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: sabineveremna@alice.it oppure comune@comune.murazzano.cn.it email gestore : Galleria Arte e Ceramica sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: “Trincee ’14/18- La Grande Guerra negli occhi di un soldato” startDate: 5/24/14 endDate: 12/31/14 Description: Roma, 22 Maggio 2014- Si inaugura a Roma, presso la Galleria Tempi Moderni di via Giulia 80, la mostra “Trincee ’14/18- La Grande Guerra negli occhi di un soldato”. Promossa dalla Fondazione Moderni e inserita nel programma della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, patrocinata inoltre, da Roma Capitale e dalla Regione Lazio, “Trincee ’14/18” permetterà al pubblico di vivere, come in presa diretta, l’inferno del fronte attraverso l’esperienza e lo sguardo dei protagonisti dell’epoca. Un percorso unico che, grazie ad una esclusiva collezione di 1000 lastre fotografiche stereoscopiche tridimensionali, scattate proprio nelle prime linee, a distanza di cento anni, riattualizza - con la forza evocativa delle istantanee - la vita quotidiana dei soldati in 4 anni di fronte. L’ iniziativa, sponsorizzata dalla società di produzione Amygdala, si inserisce nel calendario delle commemorazioni dedicate ai 100 anni dallo scoppio della prima Guerra mondiale a cui hanno partecipato circa 6 milioni di italiani. Un evento che ha segnato profondamente la storia sociale, politica, economica e culturale del nostro Paese. Tra gli obiettivi principali della mostra, la diffusione nelle giovani generazioni di una maggiore conoscenza storica e della consapevolezza di uno degli eventi che hanno maggiormente influito sul processo di costruzione del nostro Paese. La mostra sarà gratuita e aperta al pubblico dal 24 maggio, tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00. Info e contatti: Website: www.galleriamoderni.it E-mail: info@galleriamoderni.it Tel: 06-32646109 Fax: 06-3220785 Facebook: Galleria Moderni Twitter: Grande Guerra IT (@100grandeguerra) Per utilizzare l’esclusivo materiale fotografico, vi invitiamo a visionare l’album sul nostro profilo Facebook “Materiale fotografico Trincee ‘14/18- La Grande Guerra”. Location: Via Giulia, 81 Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.ansa.it/sito/notizie/magazine/2014/05/19/la-grande-guerra-negli-occhi-di-un-soldato-la-mostra-in-3d_54b71188-1719-4f6a-b9b2-d01e59d6a132.html galleria-spazio-museo: info@galleriamoderni.it email gestore : Galleria Tempi Moderni sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: “Il volto e la maschera” nell’Italia del Novecento startDate: 11/6/14 endDate: 9/30/14 Description: Una panoramica di sculture e dipinti che indagano “Il volto e la maschera” nell’Italia del ‘900. E’ il titolo della mostra che sarà inaugurata alla Galleria Baroni di Milano mercoledì 11 giugno e che rimarrà aperta fino alla fine di settembre. Agli inizi del ‘900, in seguito agli studi sulla psiche e alla nascita della psicanalisi, molti artisti si interessano alla personalità umana nel rapporto tra la persona, con tutto il suo bagaglio inconscio, e il personaggio, quello manifesto e conforme ai dettami sociali. Tante possibili identità e interpretazioni che la mostra esplora attraverso una carrellata di busti e di volti di diversi autori novecenteschi, da Francesco Wildt (1896-1931) ad Arrigo Minerbi (1881- 1960), da Pietro Melandri (1885-1976) ad Angelo Biancini (1911-1988), da Libero Andreotti (1875-1933) a Enrico Mazzolani (1876-1968) e molti altri, fino ai contemporanei Bertozzi e Casoni, con i due mascheroni realizzati per l’esposizione “Abitare il tempo” di Verona nel 1998. Una quarantina le opere esposte, in materiali vari - terracotta, bronzo, ceramica, gesso, marmo - fra volti reali, storici o di fantasia, volti-maschere, caricature, mascheroni teatrali. Accanto alle sculture, sono stati selezionati singolari dipinti e disegni, come le Maschere di Augusto Magli (1890-1962) o le ambigue donne-maschere di Giulio Ruffini (1921-2011); mentre come una boiserie, fa da sfondo alla sala principale la grande pittura “Baccanale”, lunga 7 metri e alta 1,72, realizzata da Charlotte H. Monginot (1872-?) nel 1924. Benché opera straniera, è italiana di adozione, perché appartenuta a Gianni Versace, che l’aveva acquistata per Villa Fontanelle di Moltrasio (Co). Due le opere inedite presenti in mostra: la prima è La Malinconia, volto in ceramica smaltata del 1932 realizzata dal faentino Pietro Melandri, che dopo essere stata pubblicata sulla rivista “Domus” del maggio 1933 scomparve fino a pochi anni fa, quando fu ritrovata quasi per caso. Così la descrive il critico Emanuele Gaudenzi: “Possiamo annoverare l'opera fra le creazioni originali di Melandri, al pari della Maschera del Vento, della Testa di Medusa e di altre opere riferibili allo stesso periodo.” L’altro inedito è il giocoso autoritratto di Bruno Munari, Maschera a forma di farfalla, che l’artista donò al professor Sergio Baroni nel 1983 in segno di amicizia. Location: via Madonnina 17 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: antichitabaroni@gmail.com email gestore : Galleria Antichità Baroni sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: DeltArte è l'energia della creatività startDate: 5/30/14 endDate: 5/29/14 Description: E’ entrato nel vivo DeltArte, il festival itinerante d’arte contemporanea sul Delta del Po Veneto, che vede Voci per la Libertà capofila del progetto e Melania Ruggini ideatrice e curatrice. Dopo le anteprime di Porto Viro e Adria, il festival è stato inaugurato ufficialmente nel centro culturale di San Basilio, sabato 17 maggio, riscuotendo lo strepitoso ed inaspettato successo di pubblico e opinione pubblica. E siamo solo all’inizio! I prossimi appuntamenti, infatti, sono tutti dedicati all’arte contemporanea in dialogo con l’ambiente. Venerdì 30 maggio dalle ore 20.00 è prevista una serata particolarmente ricca di suggestioni e di ritmo con l’inaugurazione della mostra collettiva “L’energia della creatività”, aperta fino al prossimo 29 settembre presso il Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin a Taglio di Po. Per l’occasione, si potranno ammirare le installazioni, i video e le fotografie di nomi importanti nel panorama artistico nazionale ed internazionale: Valentina De’ Mathà, Raffaella Rosa Lorenzo, Andrea Magnani, Francesco Mancin e Roger Weiss. La serata prosegue con il Party a regola d’arte dei Sons of Romea, capeggiati dal musicista Alberto Tessarin; in contemporanea, il duo Emma&Emma volteggerà in una performance con tessuti aerei. Le opere e gli artisti in mostra Volo, reduce dalla Biennale di Venezia, è un’opera spettacolare ed emozionate realizzata ex novo per DeltArte da Raffaella Rosa Lorenzo e composta da 540 bottiglie di plastica, plasmate e trasformate in variopinte farfalle, a simboleggiare la rinascita del Museo della Bonifica e del territorio del Delta per mezzo della creatività under 35. L’opera è realizzata con la lavorazione di 540 bottiglie di plastica, omaggio numerologico alla 54° Biennale di Venezia, dove è stata presentata per la prima volta. “Ho progettato e creato Volo con l’intento di stupire parlando di riciclo e rinnovamento. Non vi è stato scarto dalle bottiglie, in quanto i ritagli della lavorazione hanno dato forma al corpo della farfalla di plexiglass, i tappi fusi per raccolta sono stati devoluti a scopo benefico, i colli delle bottiglie insieme al fondo sono in attesa di trasformarsi in una nuova opera. Sono partita dal voler ricavare dalle bottiglie la farfalla, elemento che mi rappresenta riproponendosi in varie forme nella mia sperimentazione artistica. Essa simboleggia non solo un collegamento a Dio ma anche a quei luoghi dove ancora l’inquinamento non ci ha rubato le bellezze naturali e dove si respira una pace profonda. L’opera vuole invitare a una presa di coscienza nei confronti del’ambiente, delle forme di vita che ci circondano e di noi stessi; parla di luce, pace, rispetto, evoluzione, di nascita, rinascita, redenzione e fede”. The divination running project di Andrea Magnani è un progetto in itinere all’interno di una ricerca complessa ed itinerante che intende sviluppare una sorta di nuova “stregoneria” non più collegata ad un contesto arcaico di vita immersa nella natura, ma rapportata alla vita di oggigiorno. Il lavoro di Magnani indaga una nuova pratica divinatoria fatta di corsa e sudore. Una t-shirt per runners, realizzata in un unico pezzo e con il minimo delle cuciture possibili, diventa tramite per la lettura del futuro. Durante la corsa, momento mistico in cui affinare muscoli e pensieri, il sudore del pubblico macchierà la T-shirt secondo forme da interpretare, esattamente come le linee delle mani o i fondi del caffè. “Ci sono eventi in questo mondo –racconta Magnani- di cui ancora oggi non afferriamo le intime leggi. Forme naturali complesse che abbiamo ridotto a formule il più possibile “aderenti” al fenomeno reale, ma pur sempre sintesi. Può un evento denso di significati produrre senso se interpretato? Parte della mia ricerca cerca di porre queste domande, cercandone le risposte attraverso un approccio in bilico tra analisi scientifica, parascienza e pensiero creativo”. La curiosità per la forma umana è l'approdo principale della ricerca artistica di Roger Weiss. Per il festival l’artista svizzero presenta due lavori. Il primo Cyclical Time é un video incentrato sul tema del tempo. Una figura femminile attraversa l’elemento primordiale per eccellenza, l’acqua. Il suo passaggio nel liquido produce una serie di cerchi concentrici che scompaiono in successione, lasciando supporre che lo scorrere del tempo sia solo illusorio. Parallelamente Weiss presenta in anteprima un suo ultimo lavoro, Human Dilatations, in cui l’immagine sfida l’attuale senso dell’estetica. Nelle fotografie di questa recente serie, che evocano certe figure preistoriche, Weiss deforma il corpo femminile, mettendone a nudo i due elementi principali che contraddistinguono la società attuale: l’anelito verso la perfezione fisica e il vero potere/ruolo della mente. In Human Dilatations ogni immagine rappresenta un corpo le cui proporzioni sono parzialmente distorte e che prevale su una testa che si dissolve senza lasciare traccia alcuna. Per Valentina De’ Mathà i limiti dell’individuo rispetto ai confini dell’umanità si riflettono nel video Trip, dove un elicottero continua a passare da un confine all’altro carico di legname. L’energia collettiva si sprigiona nella serie Processes, composta da carte emulsionate in cui la materia prende forma nel passaggio di un percorso chimico; un lavoro che esplora l’imprevedibilità della vita, i continui cambiamenti in atto e le relazioni causa-effetto degli eventi. La fotografia Hair and wool documenta l’omonima installazione che prende spunto dal progetto internazionale Genoma Umano e in particolare da uno dei recenti risultati scientifici secondo cui tutte le razze umane sono uguali al 99,99% e le differenze razziali sono geneticamente irrilevanti. L’artista ha voluto creare un’installazione capace di contenere il dna di tutti i gruppi etnici; per far questo, ha raccolto alcuni capelli provenienti da tutto il mondo, grazie agli annunci pubblicati sui principali social network, come Facebook. I capelli sono stati quindi lavati ed infeltriti, prendendo la consistenza simile a un sottile vello di lana appena tosata, chiaro riferimento alla pecora Dolly. Un viaggio lungo l’ultimo tratto del Po; un ritorno a casa, da Ferrara giù fino al Delta, dove il fiu¬me si congiunge con il Mare Adriatico. Questo il tema principale dal quale si sviluppa la video installazione di Francesco Mancin per DeltArte. Il territorio lungo il grande fiume è protagonista e soggetto della storia. Il titolo, “Drowning by time” (trad. affogato dal tempo) gioca con la somiglianza tra il ter¬mine drowning (affogamento) e drawing (disegno). Questo gioco di parole ha come protagonisti il territorio disegnato dal fiume e dal suo delta e l’affogamento fisico (piene e alluvioni) e a volte intellettuale dei luoghi. Il racconto si snoda alla scoperta delle acque e del mondo che vive sulle rive, le attività dell’uomo, il rapporto con la natura, il fluire dei giorni e delle stagioni, i mutamenti dell’ambiente, l’infinita calma del fiume. Insieme al senso del luogo regna una dimensione temporale in cui lo scorrere dell’acqua, i cambi di luce, il vento, gli ambienti circostanti definiscono il “tempo delle cose”, con il loro degrado e il disuso che generano logorazione. Il “tempo degli uomini”, del lavoro, delle feste e della vita di paese, si contrappone al “tempo del fiume”, che è il tempo dell’infinito, nel quale l’acqua fluviale diventa figura dell’irrevo¬cabile, una clessidra definitiva. Progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo all'interno del bando Culturalmente Location: via Veneto 38, Taglio di Po (RO) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.deltarte.com galleria-spazio-museo: melaniaruggini@gmail.com email gestore : Museo regionale della bonifica sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: A Long Day startDate: 5/24/14 endDate: 9/28/14 Description: L’Associazione Culturale Dello Scompiglio presenta “A Long Day”, la nuova installazione dell’artista giapponese Chiharu Shiota a cura di Franziska Nori, creata espressamente per lo spazio espositivo Dello Scompiglio. Essa presenta alcuni degli aspetti più incisivi del lavoro dell’artista unendo installazione, scultura e performance in una dimensione spazio temporale condensata. Nella creazione delle sue installazioni, Chiharu Shiota affronta i grandi temi esistenziali dell’uomo come la memoria e l’oblio, l’appartenenza e l’identità, la paura e la solitudine, la nascita e la morte. Per “A Long Day” Shiota utilizza fili di lana nera che intreccia in un lungo processo, fino a condensarli in una fitta tessitura, rendendo lo spazio impenetrabile. L’installazione racchiude un tavolo e una sedia attorno ai quali fluttuano fogli bianchi immobili e congelati nel tempo. L’artista crea immagini tridimensionali, scenografie in cui oggetti di uso quotidiano perdono la loro funzionalità a favore di un valore emotivo e simbolico. Lo spazio tridimensionale diventa per l’artista la tela sulla quale dipingere un’immagine che nasce da un immaginario intimo e privato ma che nella trasposizione acquisisce una dimensione universale, una simbolicità poetica che si rivela al visitatore in tutta la sua forza espressiva. Il filo nero diventa tratto, diventa disegno nello spazio e allo stesso tempo traccia del corpo in movimento. Nonostante la sua totale assenza è il corpo a rimanere protagonista dell’installazione. Chiharu Shiota è una delle più affermate artiste giapponesi della sua generazione. Nel suo lavoro sintetizza i due filoni artistici che più sembrano averla influenzata: da un lato la tradizione giapponese del calligrafismo, che lavora sullo stato di concentrazione dell’artista prima dell’atto unico e irripetibile del gesto pittorico e, dall’altro, la lezione trasmessale da Marina Abramović, di cui è stata allieva e secondo la quale l’artista deve lavorare quasi asceticamente, in uno spirito di concentrazione meditativa che culmina in un atto apparentemente semplice, ma colmo di significato.Inoltre, il Gutai, movimento artistico giapponese del dopoguerra, che ha ampliato radicalmente l’idea del carattere simbolico della pittura trasponendola grazie alla performativitá fisica in una dimensione tridimensionale del reale come anche il teatro danza giapponese del Butoh, sembrano risuonare nel suo lavoro. Il superamento di canoni artistici tradizionali a favore di una forza espressiva che affronta l’essenza della condizione umana e le tematiche esistenziali sono le caratteristiche che la contraddistinguono, rendendo unico il suo lavoro. -- Chiharu Shiota nasce a Osaka, in Giappone, nel 1972. Dopo la laurea conseguita alla Kyoto Seika University e un soggiorno di un anno presso la Canberra School of Art, Australian National University, in Australia, a metà degli anni Novanta si trasferisce in Germania, per studiare inizialmente alla Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig e poi alla Universität der Künste di Berlino. Merito di questa formazione è stato sicuramente il maggior interesse per la durata nella performance e per l’intenso potere del corpo, anche laddove la presenza di quest’ultimo è suggerita piuttosto che effettiva. L’opera di Shiota comprende vari tipi di performance e installazioni in cui l’artista ricorre a oggetti di uso comune come letti, finestre, vestiti, scarpe e valige per esplorare il rapporto fra presente e passato, vita e morte, memorie di persone impresse negli oggetti. A questo si aggiunge un intricato ordito di fili neri e rossi, quasi l’intreccio di una rete. Oggi è possibile ammirare le installazioni, le sculture e i dipinti di Shiota in tutto il mondo, in musei e istituzioni di rilevanza internazionale quali il Rochester Art Center, Rochester, Stati Uniti; Museum of Old and New Art, Hobart, Tasmania, Australia; Museum of Art, Kochi, Giappone; Marugame Genichiro-Inokuma Museum of Contemporary Art, Kagawa, Giappone; Casa Asia, Barcellona, Spagna; La Maison Rouge, Parigi, Francia; Museum on the Seam, Gerusalemme, Israele. Dal 1996, Chiharu Shiota vive e lavora a Berlino. -- Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna e con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All'interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all'Azienda Agricola e all'Osteria, opera l'omonima Associazione Culturale. L'Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni, teatro per ragazzi; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone percorsi all‘aperto, lezioni Metodo Feldenkrais ®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Location: Via di Vorno, 67, 55012 Vorno, Capannori (LU) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: angelica@delloscompiglio.org email gestore : SPE - Spazio Performatico ed Espositivo, Tenuta Dello Scompiglio sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Extraelemento - Riccardo Freda startDate: 5/30/14 endDate: 6/14/14 Description: Riccardo Freda EXTRAELEMENTO 30 Maggio – 14 Giugno 2014 La Clessidra Sala Blu Via del teatro pace 3, Roma (piazza Navona) (inaugurazione venerdì 30 Maggio ore 19,00) Venerdì 30 maggio si inaugura presso lo spazio La Clessidra Sala Blu,la mostra “EXTRAELEMENTO” di Riccardo Freda. Dodici scatti del fotografo classe 1990, che dopo un lungo periodo di ricerca ed introspezione arriva ad osservare la realtà e a modificarla attraverso l'elaborazione delle immagini stesse e riconsegnando allo spettatore elementi totalmente inediti. Ciò avviene coniugando tra loro profili architettonici in maniera nuova,inconsueta,nell'armonia simmetrica e nella ricerca di una bellezza ideale. Elementi reali e speculari trovano evoluzione in forme sconosciute che sembrano appartenere ad una dimensione altra. La Clessidra Sala Blu Via del teatro pace 3, Roma (piazza navona) 30 Maggio – 14 Giugno 2014 orario: Lunedì – Sabato ore 16.00 – 20.00 www.artenellaclessidra.com artenellaclessidra@gmail.com Telefono: 06/68801454 Location: Via del Teatro pace 3 Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: artenellaclessidra@gmail.com email gestore : La Clessidra sala Blu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Il Santo Padre riceve in udienza privata in Vaticano il noto Avv. Mariateresa Nugnes startDate: 5/26/14 endDate: 5/26/14 Description: Recentemente il rinomato avvocato Mariateresa Nugnes ha avuto la preziosa opportunità di essere ricevuta in udienza privata da Papa Francesco, in Vaticano. L’Avv. Nugnes, affermata professionista di Bassano del Grappa, che da poco ha assunto la prestigiosa carica di Giudice di Pace presso il Tribunale di Treviso, durante la mattinata ha avuto l’occasione di incontrare e dialogare con il Santo Padre. Ricevuti la stessa giornata il Presidente francese Francois Hollande; Rupert Murdoch, ideatore di Sky; i vertici Mediaset con Pier Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e Maria De Filippi; la famiglia Agnelli; la scrittrice e giornalista Silvana Giacobini e l’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti. Location: Vaticano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Giulio Cerocchi | …nell’aria e nelle cose startDate: 5/28/14 endDate: 6/7/14 Description: a cura di Gigliola Foschi evento Photofestival M4A - MADE4ART | di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo Milano, 28 maggio - 7 giugno 2014 Inaugurazione mercoledì 28 maggio, ore 18.30 In occasione di Photofestival, lo spazio Made4Art di Milano presenta …nell’aria e nelle cose, personale dell’artista e fotografo Giulio Cerocchi a cura di Gigliola Foschi. La mostra, ideale evoluzione del progetto presentato da Made4Art alla quarta edizione di MIA - Milan Image Art Fair, presenta una serie di lavori realizzati da Cerocchi negli ultimi anni: in esposizione una selezione di opere rappresentative della profonda e delicata produzione dell’artista milanese. Una prima sezione è dedicata alle opere appartenenti alla serie Alchimia popolare, immagini di oggetti legati alla memoria e alla tradizione maremmana rielaborati e ricontestualizzati dall’artista con la volontà di dare nuova vita a simboli, leggende e credenze che affondano le radici nella cultura di un’antica società. Tracce e ricordi di un passato, oggetti simbolici incorniciati e messi in risalto dalla luce dei light box, in un collegamento ideale fra memoria e moderna tecnologia. Accanto a essi si sviluppa la serie dei Territori innevati, evocativi paesaggi privi di riferimenti spazio-temporali: sagome sottili e fragili di alberi sfiorati dalla neve che emergono da sfondi monocromi bianchi o neri. Luoghi della memoria e dell’interiorità in grado di suscitare in ognuno personali impressioni e suggestioni. …nell’aria e nelle cose diviene una riflessione sull’identità personale e collettiva, facendo leva su ricordi, reminiscenze ed emozioni in una meditazione sul proprio essere. Come sottolinea la curatrice della mostra, Gigliola Foschi, nel testo critico di presentazione, Giulio Cerocchi conduce una «ricerca sulla vitalità del passato creando immagini che, non solo danno forma visiva e amorosa consistenza alla labile reminiscenza di tradizioni in via di sparizione, ma trasformano alchemicamente questi stessi ricordi in tesori mirabili di una memoria viva, da non dimenticare ma anzi far approdare sulle sponde del futuro». Giulio Cerocchi è nato a Milano nel 1952. Formatosi nell’ambiente culturale e fotografico milanese degli anni ’70, ha avuto esperienze nell’ambito della fotografia di moda, nella pubblicità e nell’editoria, collaborando con le più note riviste italiane di settore (Vogue, Grazia, Amica, Impuls Germania) e con agenzie pubblicitarie nella realizzazione di campagne nazionali e internazionali (Mont Blanc, Pollini, Juventus Moda, Pelliccerie Solleciti). Approdato in Toscana alla fine degli anni ’90, si impegna nella costruzione di una personale ricerca ispirata alle culture e simbologie popolari e alle atmosfere misteriche e surreali. Attualmente si dedica a elaborazioni grafiche e fotografiche, acqueforti e collagraph facendo uso delle più recenti tecnologie digitali. Ha esposto in mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, partecipando inoltre a manifestazioni fieristiche di settore. Giulio Cerocchi | …nell’aria e nelle cose a cura di Gigliola Foschi | evento Photofestival M4A - MADE4ART | di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano 28 maggio - 7 giugno 2014 | inaugurazione mercoledì 28 maggio, ore 18.30 Martedì - venerdì ore 10 - 13 e 16 - 19, lunedì e sabato ore 16 - 19 www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872 Media partner: Espoarte Location: Via Voghera, 14, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@made4art.it email gestore : Made4Art sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Premio Celeste 2014 startDate: 5/20/14 endDate: 6/15/14 Description: Il Premio Celeste 2014, giunto alla sua XI edizione, ha come obiettivo principale quello di constatare il punto di arrivo dell’arte contemporanea in Italia e lo fa come ogni anno invitando artisti italiani ed internazionali che lavorano sul territorio a condividere e promuovere i propri lavori. L’opportunità è quella di essere valutati da un comitato di selezione di qualità presieduto quest’anno dal curatore Lorenzo Benedetti, nuovo direttore del prestigioso De Appel Arts Centre di Amsterdam. Maggiori informazioni: http://www.premioceleste.it/premioceleste2014/ In palio 20.500 euro di premi in denaro e l’opportunità di esporre in 10 gallerie: NUOVO Premio Progetto 4.000 euro Premio Pittura & Disegno 4.000 euro Premio Fotografia & Grafica Digitale 4.000 euro Premio Video & Animazione 4.000 euro Premio Installazione, Scultura & Performance 4.000 euro Premio del Pubblico 500 euro Il comitato di selezione è composto da: - Lorenzo Bruni, curatore indipendente, Base e Museo Riso; - Cecilia Casorati, presidente dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte, Italia; - Stefano Chiodi, storico e critico, fondatore di Doppiozero; - Daniele De Luigi, curatore indipendente, tra i curatori del festival Fotografia Europea; - Adrienne Drake, direttrice della Fondazione Giuliani; - Daria Filardo, curatrice e docente d’arte allo IED; - Pietro Gaglianò, studioso dei linguaggi contemporanei; - Ilaria Gianni, direttore artistico alla Nomas Foundation; - Chiara Pirozzi, curatrice indipendente; - Silvano Manganaro, redattore della rivista Drome Magazine; - Lisa Pedicino, curatrice del Kunstraum Walcheturm, Zurigo. Il termine ultimo per partecipare è il 15 giugno 2014. La quota di adesione è di 50 euro per un singolo lavoro e 90 euro per candidare un progetto artistico che può comprendere fino a 10 opere. La mostra finale e la premiazione si terranno presso l’Assab One di Milano, dal 15 al 23 novembre 2014. Il promotore del Premio Celeste 2014 è il social network di arte contemporanea più grande d’Italia, Celeste Network, che con 57.000 utenti iscritti, rappresenta una realtà importante per chi vuole emergere e mostrare il proprio lavoro ad un pubblico interessato. Per partecipare registrati gratuitamente al sito http://www.premioceleste.it/ita_auth_login/ Vai nella tua pagina di amministrazione e clicca sul box grafico ‘Partecipa al Premio Celeste 2014’. Contatti: Celeste Network www.premioceleste.it info@premioceleste.it Tel: +39 05771521988 Location: Assab One, via Assab 1, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@premioceleste.it email gestore : Assab One sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Mostra-Mercato della Ceramica startDate: 8.Giugno 2014 endDate: 22 giugno 2014 Description: Mercato della Ceramica nelle strade e piazze di Murazzano Domenica 8 Giugno dalle ore 10 - 19. Mostra della ceramica alla Chiesa dei Battuti Neri a Murazzano 8 - 22 Giugno. Orario Ven.10 - 12 Sab.Dom. 10 - 12 e 16 - 18 Location: 12060 Murazzano (CN) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: sabineveremna@alice.it oppure comune@comune.murazzano.cn.it email gestore : Galleria Arte e Ceramica sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: ANGELI FESTA SCHIFANO anni '60'70 startDate: 5/24/14 endDate: 7/4/14 Description: Galleria Granelli, con la mostra “ANGELI, FESTA, SCHIFANO anni ’60 ‘70” presenta 30 preziose opere uniche, tornando a rendere omaggio a tre personaggi autonomi nelle loro intuizioni e accomunati da un’unica energia rivoluzionaria: eclettici, sperimentatori indimenticabili del panorama artistico internazionale Catalogo in galleria Orario mostra: da lunedì a venerdi 9,30- 12,30 sabato 9,30 - 12,30 16,00- 20,00 oppure su appuntamento http://www.galleriagranelli.it “Schifano stava con i pittori Franco Angeli , Tano Festa, Lo Savio, che giravano tutti in zona, infatti poi si è chiamata la scuola di Piazza del Popolo….entravano stanchi , annoiati, con la puzza sotto il naso, vestiti di scuro….Li odiarono subito i pittori che c’erano già nella mia galleria…perché gli artisti sentono prima dei critici il valore di un altro” (Plinio De Martis). All’inizio degli anni ’60, Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano sono tra gli esponenti di spicco della Pop Art italiana. "Roma era una capitale culturale ed è stata l’unica città in Europa che, dagli anni ’56 sino al ’65 circa, ha avuto contatti “seri” con l’America, ponendosi per il panorama artistico come città realmente internazionale" (Cesare Vivaldi). In questo clima favorevole, i nostri artisti esponevano presso la Galleria Tartaruga di De Martis, luogo che, nel mondo dell’arte, non si poteva fare a meno di frequentare: “Schifano stava con i pittori Franco Angeli, Tano Festa, Lo Savio, che giravano tutti in zona, infatti poi si è chiamata la scuola di Piazza del Popolo….entravano stanchi , annoiati, con la puzza sotto il naso, vestiti di scuro….Li odiarono subito i pittori che c’erano già nella mia galleria…perché gli artisti sentono prima dei critici il valore di un altro” (Plinio De Martis). Anche Ileana Sonnabend, famosa gallerista americana moglie di Leo Castelli, in visita a Roma è interessata al gruppo dei giovani artisti italiani (Scarpetta, Lo Savio, Festa, Kounellis, Pascali, Schifano, Angeli…); fondamentale nel 1962 fu l’invito alla Sydney Janis Gallery di New York per la mostra “New Realists” che comprendeva gran parte degli artisti della Pop art fra cui Mario Schifano,Tano Festa, Baj, Rotella, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Oldemburg , Dine ed altri. Una evocazione storica di come era il clima nel periodo in cui Festa , Angeli e Schifano iniziarono il percorso che li ha portati poi ad essere fra i più importanti artisti italiani, nel mondo. Location: Via Marconi 1d, Castiglioncello (LI) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@galleriagranelli.it email gestore : Galleria Granelli sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: “Trincee ’14/18- La Grande Guerra negli occhi di un soldato” startDate: 5/24/14 endDate: 12/31/14 Description: Roma, 22 Maggio 2014- Si inaugura a Roma, presso la Galleria Tempi Moderni di via Giulia 80, la mostra “Trincee ’14/18- La Grande Guerra negli occhi di un soldato”. Promossa dalla Fondazione Moderni e inserita nel programma della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, patrocinata inoltre, da Roma Capitale e dalla Regione Lazio, “Trincee ’14/18” permetterà al pubblico di vivere, come in presa diretta, l’inferno del fronte attraverso l’esperienza e lo sguardo dei protagonisti dell’epoca. Un percorso unico che, grazie ad una esclusiva collezione di 1000 lastre fotografiche stereoscopiche tridimensionali, scattate proprio nelle prime linee, a distanza di cento anni, riattualizza - con la forza evocativa delle istantanee - la vita quotidiana dei soldati in 4 anni di fronte. L’ iniziativa, sponsorizzata dalla società di produzione Amygdala, si inserisce nel calendario delle commemorazioni dedicate ai 100 anni dallo scoppio della prima Guerra mondiale a cui hanno partecipato circa 6 milioni di italiani. Un evento che ha segnato profondamente la storia sociale, politica, economica e culturale del nostro Paese. Tra gli obiettivi principali della mostra, la diffusione nelle giovani generazioni di una maggiore conoscenza storica e della consapevolezza di uno degli eventi che hanno maggiormente influito sul processo di costruzione del nostro Paese. La mostra sarà gratuita e aperta al pubblico dal 24 maggio, tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00. Info e contatti: Website: www.galleriamoderni.it E-mail: info@galleriamoderni.it Tel: 06-32646109 Fax: 06-3220785 Facebook: Galleria Moderni Twitter: Grande Guerra IT (@100grandeguerra) Per utilizzare l’esclusivo materiale fotografico, vi invitiamo a visionare l’album sul nostro profilo Facebook “Materiale fotografico Trincee ‘14/18- La Grande Guerra”. Location: Via Giulia, 81 Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.ansa.it/sito/notizie/magazine/2014/05/19/la-grande-guerra-negli-occhi-di-un-soldato-la-mostra-in-3d_54b71188-1719-4f6a-b9b2-d01e59d6a132.html galleria-spazio-museo: info@galleriamoderni.it email gestore : Galleria Tempi Moderni sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: “Il volto e la maschera” nell’Italia del Novecento startDate: 11/6/14 endDate: 9/30/14 Description: Una panoramica di sculture e dipinti che indagano “Il volto e la maschera” nell’Italia del ‘900. E’ il titolo della mostra che sarà inaugurata alla Galleria Baroni di Milano mercoledì 11 giugno e che rimarrà aperta fino alla fine di settembre. Agli inizi del ‘900, in seguito agli studi sulla psiche e alla nascita della psicanalisi, molti artisti si interessano alla personalità umana nel rapporto tra la persona, con tutto il suo bagaglio inconscio, e il personaggio, quello manifesto e conforme ai dettami sociali. Tante possibili identità e interpretazioni che la mostra esplora attraverso una carrellata di busti e di volti di diversi autori novecenteschi, da Francesco Wildt (1896-1931) ad Arrigo Minerbi (1881- 1960), da Pietro Melandri (1885-1976) ad Angelo Biancini (1911-1988), da Libero Andreotti (1875-1933) a Enrico Mazzolani (1876-1968) e molti altri, fino ai contemporanei Bertozzi e Casoni, con i due mascheroni realizzati per l’esposizione “Abitare il tempo” di Verona nel 1998. Una quarantina le opere esposte, in materiali vari - terracotta, bronzo, ceramica, gesso, marmo - fra volti reali, storici o di fantasia, volti-maschere, caricature, mascheroni teatrali. Accanto alle sculture, sono stati selezionati singolari dipinti e disegni, come le Maschere di Augusto Magli (1890-1962) o le ambigue donne-maschere di Giulio Ruffini (1921-2011); mentre come una boiserie, fa da sfondo alla sala principale la grande pittura “Baccanale”, lunga 7 metri e alta 1,72, realizzata da Charlotte H. Monginot (1872-?) nel 1924. Benché opera straniera, è italiana di adozione, perché appartenuta a Gianni Versace, che l’aveva acquistata per Villa Fontanelle di Moltrasio (Co). Due le opere inedite presenti in mostra: la prima è La Malinconia, volto in ceramica smaltata del 1932 realizzata dal faentino Pietro Melandri, che dopo essere stata pubblicata sulla rivista “Domus” del maggio 1933 scomparve fino a pochi anni fa, quando fu ritrovata quasi per caso. Così la descrive il critico Emanuele Gaudenzi: “Possiamo annoverare l'opera fra le creazioni originali di Melandri, al pari della Maschera del Vento, della Testa di Medusa e di altre opere riferibili allo stesso periodo.” L’altro inedito è il giocoso autoritratto di Bruno Munari, Maschera a forma di farfalla, che l’artista donò al professor Sergio Baroni nel 1983 in segno di amicizia. Location: via Madonnina 17 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: antichitabaroni@gmail.com email gestore : Galleria Antichità Baroni sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: DeltArte è l'energia della creatività startDate: 5/30/14 endDate: 5/29/14 Description: E’ entrato nel vivo DeltArte, il festival itinerante d’arte contemporanea sul Delta del Po Veneto, che vede Voci per la Libertà capofila del progetto e Melania Ruggini ideatrice e curatrice. Dopo le anteprime di Porto Viro e Adria, il festival è stato inaugurato ufficialmente nel centro culturale di San Basilio, sabato 17 maggio, riscuotendo lo strepitoso ed inaspettato successo di pubblico e opinione pubblica. E siamo solo all’inizio! I prossimi appuntamenti, infatti, sono tutti dedicati all’arte contemporanea in dialogo con l’ambiente. Venerdì 30 maggio dalle ore 20.00 è prevista una serata particolarmente ricca di suggestioni e di ritmo con l’inaugurazione della mostra collettiva “L’energia della creatività”, aperta fino al prossimo 29 settembre presso il Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin a Taglio di Po. Per l’occasione, si potranno ammirare le installazioni, i video e le fotografie di nomi importanti nel panorama artistico nazionale ed internazionale: Valentina De’ Mathà, Raffaella Rosa Lorenzo, Andrea Magnani, Francesco Mancin e Roger Weiss. La serata prosegue con il Party a regola d’arte dei Sons of Romea, capeggiati dal musicista Alberto Tessarin; in contemporanea, il duo Emma&Emma volteggerà in una performance con tessuti aerei. Le opere e gli artisti in mostra Volo, reduce dalla Biennale di Venezia, è un’opera spettacolare ed emozionate realizzata ex novo per DeltArte da Raffaella Rosa Lorenzo e composta da 540 bottiglie di plastica, plasmate e trasformate in variopinte farfalle, a simboleggiare la rinascita del Museo della Bonifica e del territorio del Delta per mezzo della creatività under 35. L’opera è realizzata con la lavorazione di 540 bottiglie di plastica, omaggio numerologico alla 54° Biennale di Venezia, dove è stata presentata per la prima volta. “Ho progettato e creato Volo con l’intento di stupire parlando di riciclo e rinnovamento. Non vi è stato scarto dalle bottiglie, in quanto i ritagli della lavorazione hanno dato forma al corpo della farfalla di plexiglass, i tappi fusi per raccolta sono stati devoluti a scopo benefico, i colli delle bottiglie insieme al fondo sono in attesa di trasformarsi in una nuova opera. Sono partita dal voler ricavare dalle bottiglie la farfalla, elemento che mi rappresenta riproponendosi in varie forme nella mia sperimentazione artistica. Essa simboleggia non solo un collegamento a Dio ma anche a quei luoghi dove ancora l’inquinamento non ci ha rubato le bellezze naturali e dove si respira una pace profonda. L’opera vuole invitare a una presa di coscienza nei confronti del’ambiente, delle forme di vita che ci circondano e di noi stessi; parla di luce, pace, rispetto, evoluzione, di nascita, rinascita, redenzione e fede”. The divination running project di Andrea Magnani è un progetto in itinere all’interno di una ricerca complessa ed itinerante che intende sviluppare una sorta di nuova “stregoneria” non più collegata ad un contesto arcaico di vita immersa nella natura, ma rapportata alla vita di oggigiorno. Il lavoro di Magnani indaga una nuova pratica divinatoria fatta di corsa e sudore. Una t-shirt per runners, realizzata in un unico pezzo e con il minimo delle cuciture possibili, diventa tramite per la lettura del futuro. Durante la corsa, momento mistico in cui affinare muscoli e pensieri, il sudore del pubblico macchierà la T-shirt secondo forme da interpretare, esattamente come le linee delle mani o i fondi del caffè. “Ci sono eventi in questo mondo –racconta Magnani- di cui ancora oggi non afferriamo le intime leggi. Forme naturali complesse che abbiamo ridotto a formule il più possibile “aderenti” al fenomeno reale, ma pur sempre sintesi. Può un evento denso di significati produrre senso se interpretato? Parte della mia ricerca cerca di porre queste domande, cercandone le risposte attraverso un approccio in bilico tra analisi scientifica, parascienza e pensiero creativo”. La curiosità per la forma umana è l'approdo principale della ricerca artistica di Roger Weiss. Per il festival l’artista svizzero presenta due lavori. Il primo Cyclical Time é un video incentrato sul tema del tempo. Una figura femminile attraversa l’elemento primordiale per eccellenza, l’acqua. Il suo passaggio nel liquido produce una serie di cerchi concentrici che scompaiono in successione, lasciando supporre che lo scorrere del tempo sia solo illusorio. Parallelamente Weiss presenta in anteprima un suo ultimo lavoro, Human Dilatations, in cui l’immagine sfida l’attuale senso dell’estetica. Nelle fotografie di questa recente serie, che evocano certe figure preistoriche, Weiss deforma il corpo femminile, mettendone a nudo i due elementi principali che contraddistinguono la società attuale: l’anelito verso la perfezione fisica e il vero potere/ruolo della mente. In Human Dilatations ogni immagine rappresenta un corpo le cui proporzioni sono parzialmente distorte e che prevale su una testa che si dissolve senza lasciare traccia alcuna. Per Valentina De’ Mathà i limiti dell’individuo rispetto ai confini dell’umanità si riflettono nel video Trip, dove un elicottero continua a passare da un confine all’altro carico di legname. L’energia collettiva si sprigiona nella serie Processes, composta da carte emulsionate in cui la materia prende forma nel passaggio di un percorso chimico; un lavoro che esplora l’imprevedibilità della vita, i continui cambiamenti in atto e le relazioni causa-effetto degli eventi. La fotografia Hair and wool documenta l’omonima installazione che prende spunto dal progetto internazionale Genoma Umano e in particolare da uno dei recenti risultati scientifici secondo cui tutte le razze umane sono uguali al 99,99% e le differenze razziali sono geneticamente irrilevanti. L’artista ha voluto creare un’installazione capace di contenere il dna di tutti i gruppi etnici; per far questo, ha raccolto alcuni capelli provenienti da tutto il mondo, grazie agli annunci pubblicati sui principali social network, come Facebook. I capelli sono stati quindi lavati ed infeltriti, prendendo la consistenza simile a un sottile vello di lana appena tosata, chiaro riferimento alla pecora Dolly. Un viaggio lungo l’ultimo tratto del Po; un ritorno a casa, da Ferrara giù fino al Delta, dove il fiu¬me si congiunge con il Mare Adriatico. Questo il tema principale dal quale si sviluppa la video installazione di Francesco Mancin per DeltArte. Il territorio lungo il grande fiume è protagonista e soggetto della storia. Il titolo, “Drowning by time” (trad. affogato dal tempo) gioca con la somiglianza tra il ter¬mine drowning (affogamento) e drawing (disegno). Questo gioco di parole ha come protagonisti il territorio disegnato dal fiume e dal suo delta e l’affogamento fisico (piene e alluvioni) e a volte intellettuale dei luoghi. Il racconto si snoda alla scoperta delle acque e del mondo che vive sulle rive, le attività dell’uomo, il rapporto con la natura, il fluire dei giorni e delle stagioni, i mutamenti dell’ambiente, l’infinita calma del fiume. Insieme al senso del luogo regna una dimensione temporale in cui lo scorrere dell’acqua, i cambi di luce, il vento, gli ambienti circostanti definiscono il “tempo delle cose”, con il loro degrado e il disuso che generano logorazione. Il “tempo degli uomini”, del lavoro, delle feste e della vita di paese, si contrappone al “tempo del fiume”, che è il tempo dell’infinito, nel quale l’acqua fluviale diventa figura dell’irrevo¬cabile, una clessidra definitiva. Progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo all'interno del bando Culturalmente Location: via Veneto 38, Taglio di Po (RO) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.deltarte.com galleria-spazio-museo: melaniaruggini@gmail.com email gestore : Museo regionale della bonifica sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: "SYSTEMFEHLER #2 - Errore di sistema" startDate: 6/7/14 endDate: 6/28/14 Description: "SYSTEMFEHLER #2 - Errore di sistema" Veronique Pozzi e Attilio Tono presentano allo Spazio Danseei- Echi d'Arte i lavori realizzati negli ultimi mesi tra Berlino e Kathmandu: installazioni site-specific, sculture e disegni che affrontano il tema complessivo del cambiamento. Prevale l’utilizzo di materiali naturali quali cera, gesso, vetro, vino, muffe. L'opera non è pensata come oggetto in sé conchiuso ed autoreferenziale: i suoi confini si allargano a comprendere il contesto, la "scena operativa", assumendo l'ambiente come elemento strutturale. Identità, alterità, possibilità di "non-identità", complessità e nuove dinamiche relazionali sono gli argomenti affrontati da Veronique Pozzi e Attilio Tono negli ultimi anni durante le loro ricerche artistico-antropologiche. Location: Via Oriani 62, Olgiate Olona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: fermo.stucchi@gmail.com email gestore : Spazio Danseei- Echi d'Arte sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: A Long Day startDate: 5/24/14 endDate: 9/28/14 Description: L’Associazione Culturale Dello Scompiglio presenta “A Long Day”, la nuova installazione dell’artista giapponese Chiharu Shiota a cura di Franziska Nori, creata espressamente per lo spazio espositivo Dello Scompiglio. Essa presenta alcuni degli aspetti più incisivi del lavoro dell’artista unendo installazione, scultura e performance in una dimensione spazio temporale condensata. Nella creazione delle sue installazioni, Chiharu Shiota affronta i grandi temi esistenziali dell’uomo come la memoria e l’oblio, l’appartenenza e l’identità, la paura e la solitudine, la nascita e la morte. Per “A Long Day” Shiota utilizza fili di lana nera che intreccia in un lungo processo, fino a condensarli in una fitta tessitura, rendendo lo spazio impenetrabile. L’installazione racchiude un tavolo e una sedia attorno ai quali fluttuano fogli bianchi immobili e congelati nel tempo. L’artista crea immagini tridimensionali, scenografie in cui oggetti di uso quotidiano perdono la loro funzionalità a favore di un valore emotivo e simbolico. Lo spazio tridimensionale diventa per l’artista la tela sulla quale dipingere un’immagine che nasce da un immaginario intimo e privato ma che nella trasposizione acquisisce una dimensione universale, una simbolicità poetica che si rivela al visitatore in tutta la sua forza espressiva. Il filo nero diventa tratto, diventa disegno nello spazio e allo stesso tempo traccia del corpo in movimento. Nonostante la sua totale assenza è il corpo a rimanere protagonista dell’installazione. Chiharu Shiota è una delle più affermate artiste giapponesi della sua generazione. Nel suo lavoro sintetizza i due filoni artistici che più sembrano averla influenzata: da un lato la tradizione giapponese del calligrafismo, che lavora sullo stato di concentrazione dell’artista prima dell’atto unico e irripetibile del gesto pittorico e, dall’altro, la lezione trasmessale da Marina Abramović, di cui è stata allieva e secondo la quale l’artista deve lavorare quasi asceticamente, in uno spirito di concentrazione meditativa che culmina in un atto apparentemente semplice, ma colmo di significato.Inoltre, il Gutai, movimento artistico giapponese del dopoguerra, che ha ampliato radicalmente l’idea del carattere simbolico della pittura trasponendola grazie alla performativitá fisica in una dimensione tridimensionale del reale come anche il teatro danza giapponese del Butoh, sembrano risuonare nel suo lavoro. Il superamento di canoni artistici tradizionali a favore di una forza espressiva che affronta l’essenza della condizione umana e le tematiche esistenziali sono le caratteristiche che la contraddistinguono, rendendo unico il suo lavoro. -- Chiharu Shiota nasce a Osaka, in Giappone, nel 1972. Dopo la laurea conseguita alla Kyoto Seika University e un soggiorno di un anno presso la Canberra School of Art, Australian National University, in Australia, a metà degli anni Novanta si trasferisce in Germania, per studiare inizialmente alla Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig e poi alla Universität der Künste di Berlino. Merito di questa formazione è stato sicuramente il maggior interesse per la durata nella performance e per l’intenso potere del corpo, anche laddove la presenza di quest’ultimo è suggerita piuttosto che effettiva. L’opera di Shiota comprende vari tipi di performance e installazioni in cui l’artista ricorre a oggetti di uso comune come letti, finestre, vestiti, scarpe e valige per esplorare il rapporto fra presente e passato, vita e morte, memorie di persone impresse negli oggetti. A questo si aggiunge un intricato ordito di fili neri e rossi, quasi l’intreccio di una rete. Oggi è possibile ammirare le installazioni, le sculture e i dipinti di Shiota in tutto il mondo, in musei e istituzioni di rilevanza internazionale quali il Rochester Art Center, Rochester, Stati Uniti; Museum of Old and New Art, Hobart, Tasmania, Australia; Museum of Art, Kochi, Giappone; Marugame Genichiro-Inokuma Museum of Contemporary Art, Kagawa, Giappone; Casa Asia, Barcellona, Spagna; La Maison Rouge, Parigi, Francia; Museum on the Seam, Gerusalemme, Israele. Dal 1996, Chiharu Shiota vive e lavora a Berlino. -- Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna e con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All'interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all'Azienda Agricola e all'Osteria, opera l'omonima Associazione Culturale. L'Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni, teatro per ragazzi; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone percorsi all‘aperto, lezioni Metodo Feldenkrais ®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Location: Via di Vorno, 67, 55012 Vorno, Capannori (LU) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: angelica@delloscompiglio.org email gestore : SPE - Spazio Performatico ed Espositivo, Tenuta Dello Scompiglio sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Extraelemento - Riccardo Freda startDate: 5/30/14 endDate: 6/14/14 Description: Riccardo Freda EXTRAELEMENTO 30 Maggio – 14 Giugno 2014 La Clessidra Sala Blu Via del teatro pace 3, Roma (piazza Navona) (inaugurazione venerdì 30 Maggio ore 19,00) Venerdì 30 maggio si inaugura presso lo spazio La Clessidra Sala Blu,la mostra “EXTRAELEMENTO” di Riccardo Freda. Dodici scatti del fotografo classe 1990, che dopo un lungo periodo di ricerca ed introspezione arriva ad osservare la realtà e a modificarla attraverso l'elaborazione delle immagini stesse e riconsegnando allo spettatore elementi totalmente inediti. Ciò avviene coniugando tra loro profili architettonici in maniera nuova,inconsueta,nell'armonia simmetrica e nella ricerca di una bellezza ideale. Elementi reali e speculari trovano evoluzione in forme sconosciute che sembrano appartenere ad una dimensione altra. La Clessidra Sala Blu Via del teatro pace 3, Roma (piazza navona) 30 Maggio – 14 Giugno 2014 orario: Lunedì – Sabato ore 16.00 – 20.00 www.artenellaclessidra.com artenellaclessidra@gmail.com Telefono: 06/68801454 Location: Via del Teatro pace 3 Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: artenellaclessidra@gmail.com email gestore : La Clessidra sala Blu sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Il Santo Padre riceve in udienza privata in Vaticano il noto Avv. Mariateresa Nugnes startDate: 5/26/14 endDate: 5/26/14 Description: Recentemente il rinomato avvocato Mariateresa Nugnes ha avuto la preziosa opportunità di essere ricevuta in udienza privata da Papa Francesco, in Vaticano. L’Avv. Nugnes, affermata professionista di Bassano del Grappa, che da poco ha assunto la prestigiosa carica di Giudice di Pace presso il Tribunale di Treviso, durante la mattinata ha avuto l’occasione di incontrare e dialogare con il Santo Padre. Ricevuti la stessa giornata il Presidente francese Francois Hollande; Rupert Murdoch, ideatore di Sky; i vertici Mediaset con Pier Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e Maria De Filippi; la famiglia Agnelli; la scrittrice e giornalista Silvana Giacobini e l’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti. Location: Vaticano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Itinere-antico e contemporaneo startDate: 5/31/14 endDate: 6/8/14 Description: Quando antico e contemporaneo si incontrano ITINERE. ANTICO E CONTEMPORANEO 31 maggio - 8 giugno 2014 Inaugurazione sabato 31 maggio alle ore 17.00 in Villa Verlato a Villaverla (Vi) opere esposte di Gabriele Brucceri, Enzo Montagna, Mariella Scandola, Mattia Scappini, Toyomi Nara, Pino Guzzonato, Mario Schifano e Hsiao Chin Mostra a cura di Francesca Rizzo catalogo in mostra, progetto Inerte-Grafiche Dal Bello, Caldogno Si inaugura sabato 31 maggio la mostra “Itinere”, accolta nelle sale affrescate di Villa Verlato a Villaverla: la mostra apre in tale data e proseguirà sino all’8 giugno. Occasione stimolante per i visitatori di osservare come si può sviluppare un dialogo anche tra l’arte antica e quella contemporanea e per visitare la prestigiosa villa, chiusa da vent’anni e riaperta per l’occasione, opera progettata e firmata dallo Scamozzi ed affrescata da artisti veneti della fine del ‘500. Molto più di una mostra: un vero e proprio evento che contempla un programma ricco di proposte che spaziano dalla mostra di arti visive a spettacoli, workshop e concerti. Inoltre, nei giorni dell’esposizione, verranno organizzate visite guidate sulla storia della villa e dei suoi preziosi affreschi. LA MOSTRA “Itinere. Antico e contemporaneo”- a cura di Francesca Rizzo- espone le opere di artisti, locali e non, emergenti ed affermati, quali Gabriele Brucceri, Enzo Montagna, Mariella Scandola, Mattia Scappini, Toyomi Nara, Pino Guzzonato. In via del tutto eccezionale saranno inoltre proposte le opere di due artisti di fama mondiale come Mario Schifano (1934-1998) - punto fondamentale della Pop Art italiana ed mondiale degli anni Sessanta - e Hsiao Chin (Shanghai, 1935) le cui opere sono presenti in collezioni pubbliche quali la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Museo d'Arte Moderna di Barcellona, il Guandong Museum of Art di Guanzhou, il Museum of Art di Hong Kong. La scelta degli artisti e il percorso espositivo proposto vuole approfondire il concetto del viaggio, inteso come movimento fisico e dell’anima, viaggio tra le tecniche artistiche e le sperimentazioni materiali da una parte all’altra del mondo. Un significativo dialogo tra le arti. Durante la sera dell’inaugurazione vi sarà inoltre un momento dedicato alla musica antica: con l’arciliuto e la viola da gamba, strumenti dipinti in villa, si darà voce agli antichi affreschi. La mostra è promossa da “INERTE-contenitore creativo”, “Grafiche Dal bello” (che ne ha curato il catalogo) e “SHARE” scuola di musica, che promuovono e sostengono i giovani artisti in un dialogo attivo con i maestri dell’arte a livello internazionale La mostra è collegata al “Festival delle Arti” di SHARE che si svolgerà il 9 e 10 giugno. La curatela della mostra è stata affidata a Francesca Rizzo, storica dell’arte e critico d’arte, ricercatrice della Fondazione Giorgio Cini di Venezia con cui collabora per lo studio degli affreschi nelle ville venete. È promotrice di eventi culturali e di festival dell’arte contemporanea a cui affianca la ricerca e lo studio delle tecniche artistiche antiche. Ha lavorato per Ikona Photo Gallery di Živa Kraus per la curatela delle mostre di Robert Combas e di Franco Fontana in occasione della 51^ Biennale d’Arte di Venezia del 2005. Le sue ricerche artistiche sono pubblicate nei volumi editi dall’Istituto Regionale Ville Venete e dal Museo Civico di Verona. È tra i fondatori di Terrabase-verso un mondo sostenibile e di Arte In Atto in cui svolge il lavoro di didattica artistica stimolando lo sviluppo della creatività personale, anche in situazioni di disagio sociale. VILLA VERLATO PUTIN Maestosa e altissima dimora patrizia nella piazza del paese, la villa fu progettata tra il 1574 e il 1576 da Vincenzo Scamozzi per la famiglia Verlato. La villa al suo interno presenta una ricca decorazione ad affresco. La sala centrale rievoca alcuni degli episodi più significativi della vita di Giovanni Verla, il capostipite della famiglia, e le scene raffigurate vengono spiegate da un'iscrizione latina posta sopra ad ogni riquadro. Ancora più interessante la sala adiacente con la rappresentazione dettagliata della battaglia di Lepanto. Gli attuali proprietari Putin hanno concesso un’apertura straordinaria del bene, in occasione della mostra. Sarà un’occasione unica per apprezzare i meravigliosi affreschi presenti nelle due sale principali. PROGRAMMA dell’INAUGURAZIONE 31 maggio 2014 Ore 10.00. Apertura della mostra Ore 17.00. Presentazione degli affreschi della villa sotto la guida di Francesca Rizzo, storica dell’arte. Ore 18.30. Presentazione critica della mostra d’arte contemporanea alla presenza di alcuni degli artisti in mostra. Ore 19.00. Concerto di musica antica con Ilaria Fantin, arciliuto e Massimiliano Varusio, viola da gamba. INFO Villa Verlato Piazza del Popolo, 9 – 36030, Villaverla (Vicenza) ENTRATA LIBERA INAUGURAZIONE. Sabato 31 maggio ore 17.00 Apertura al pubblico dal 31 maggio all’1 giugno e dal 7 all’8 giugno 2014 nei seguenti orari: dalle 10.oo alle 12.00 e dalle 15.30 alle19.30. Evento realizzato grazie al sostegno di: Banca Popolare di Vicenza-filiale di Caldogno Studio Dal Santo-Dottori Commercialisti e Revisori Contabili Compagnia delle Paulonie-arredamenti naturali ecosostenibili I.D.E. Servizi- pulizie e giardinaggio per le ville venete Lei Silvia. Segni preziosi Maistrello Cafè- Villaverla L’evento è stato reso possibile grazie alla preziosa ospitalità della famiglia Putin che ha concesso gli spazi, con il Patrocinio dei Comuni di Villaverla e di Caldogno, con il Patrocinio della Provincia di Vicenza, con il Patrocinio dell’Istituto Regionale Ville Venete, l’evento è inserito nel programma RetEventi della Regione Veneto. Informazioni e ufficio stampa - Cinzia Benetazzo - benetazzo.cinzia@libero.it Location: Piazza del Popolo, 9 - Villaverla tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.inerte.org/#!artisti/cee5 galleria-spazio-museo: inerte.creazione@gmail.com email gestore : Villa Verlato Putin sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: La città con la casa di vetro. Mostra personale di Loris Di Falco startDate: 5/28/14 endDate: 6/14/14 Description: 77artgallery presenta LORIS DI FALCO LA CITTA' CON LA CASA DI VETRO Dal 29 maggio al 14 giugno 2014 Testi critici di Emanuele Beluffi e Giovanni Frangi Vestigia, rovine personali. L’ultima serie di Loris Di Falco, La città con la casa di vetro¸ non è solo un tributo a questa città che sale nel corso del rinnovamento urbanistico/architettonico occasionato dal grande evento (che non è il judgement day bensì la grande exposition universelle), ma anche e soprattutto il riconoscimento (e l’esaltazione) della sua vita silente, che palpita dalle rovine di luoghi dismessi dove le ataviche vestigia parlano il loro affabile silenzio. Che è anche il silenzio di un fare arte in cui il personale si trasfigura nell’ universale. Perché questo, e non altro, è fare arte. Stille leben, traduzione del Tedesco che l’Italiano, incarnando una tradizione mortifera, traduce con natura morta. Fotografia ma non solo. Vita silente ma non solo. Emanuele Beluffi 77artgallery- corso di Porta ticinese 77 vernissage 29 maggio 2014 dalle ore 19 alle ore 23 da lunedì a sabato dalle ore 15 alle ore 19 77artgallery@gmail.com Location: Corso di Porta Ticinese 77, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=777604838939079&set=gm.245203642339333&type=1&theater galleria-spazio-museo: 77artgallery@gmail.com email gestore : 77artgallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Realtà diversificate startDate: 6/7/14 endDate: 6/14/14 Description: Un confronto fra autori che utilizzano linguaggi diversi e pubblico per riflettere insieme su alcuni aspetti significativi delle varie tendenze artistiche, mettendo in luce le modalità con le quali ciascuno di essi esprime sé stesso e il proprio talento, esorcizza le proprie paure e racconta la propria visione del mondo, comunicando allo spettatore le emozioni che lo invadono. Questo il fil-rouge attraverso il quale si sviluppa la collettiva “Realtà diversificate”, organizzata dalla Galleria “Il Mondo dell’Arte” e in programma nella storica sede di Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) da sabato 7 a sabato 14 giugno prossimi (ingresso gratuito). Sei i pittori che, con i propri lavori, prenderanno parte a questo piacevole scambio artistico: Giuseppe D’Alessandro, Herbert D’Ambrosio, Daniele Frenguellotti, Enzo Lauretti, Carla Romani, Silvia Scandariato. A selezionare ciascuno di loro, ognuno caratterizzato da un proprio stile, una tecnica differente e una diversa estrazione socio-culturale, il Maestro Elvino Echeoni e Remo Panacchia, soci fondatori de “Il Mondo dell’Arte”, che, da anni, propone nella sede espositiva di Via Margutta artisti professionisti, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo. La mostra, che è uno degli incontri fissi nel calendario della nota galleria romana, punta - oltre che a sviluppare come sempre la capacità critica dello spettatore, indispensabile per consentirgli di riconoscere le peculiarità di ciascun pittore e apprezzarne le differenze - anche ad azzerare qualsiasi “distanza” tra il pubblico e i Maestri in esposizione fino a creare un legame tra loro. Così – raccolte in questa preziosa collettiva – trovano il proprio spazio tele caratterizzate da un linguaggio forte e da una vitalità espressiva unica che sono testimonianza della realtà circostante ma anche il segno incisivo e fiero del mondo interiore che anima e ispira l’artista. Una a fianco all’altra, differenti eppure perfettamente amalgamate tra di loro, esse generano nello spettatore emozioni intense che si collocano talvolta a metà strada tra suggestioni oniriche e colorati tuffi nella memoria sempre capaci di dar vita a composizioni armoniche e di testimoniare come l’arte non rimanga statica ma conosca evoluzioni continue e sia capace di rappresentare realtà differenti e diversi modi di approcciare ad essa. “Tutti gli autori coinvolti nell’esposizione – ha detto il Maestro Elvino Echeoni, Presidente dell’Associazione Margutta Arte e direttore artistico della società Il Mondo dell’Arte – affrontano temi diversi e presentano tecniche originali e generi differenti: si va dall’arte astratta e polimaterica a quella figurativa e minimalista passando per un surrealismo fiabesco immerso in un mondo poetico incantevole, nutrito di una magia sospesa dove è possibile volare sulle ali della fantasia”. “In quest’esposizione – ha tenuto a precisare il gallerista Remo Panacchia - abbiamo cercato di mettere in evidenza le differenze stilistiche e tematiche di artisti, di provenienza, non soltanto formativa e culturale, assolutamente diversa. Così facendo siamo riusciti, a mio avviso, a presentare visioni differenti della realtà da cui prendono forma lavori che, seppur eterogenei, sono ugualmente coinvolgenti”. L’appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 7 giugno 2014 dalle 18.30 alle 22.00. Giuseppe D’Alessandro: leccese di nascita, si diploma all’Istituto Statale d’Arte Giuseppe Pellegrino e si abilita a Cagliari in Disegno e Storia dell’Arte. Autorevole testimone e interprete del mondo che lo circonda e della gente del Salento, partecipa attivamente alla vita artistica della sua regione ricevendo importanti riconoscimenti, tra cui il primo premio al concorso internazionale di pittura presso il palazzo del turismo a Milano nel 1975. Nel 1980 realizza un grande pannello decorativo, in rame sbalzato, che campeggia all’ingresso della scuola media 4° nucleo di Lecce e un’opera di pittura presente presso la scuola media 3° nucleo della stessa città. La sua attività d’artista si snoda attraverso mezzo secolo, i suoi temi, ispirati alla gente e al paesaggio del Salento, sono realizzati attraverso l’inusuale e difficile tecnica della “pirografia”. Herbert D’Ambrosio: romano di nascita e umbro di adozione, classe 1955, da giovanissimo manifesta una predisposizione per l’arte e frequenta la fonderia dello zio, maestro nella lavorazione del bronzo. Lì impara a modellare e a creare dal nulla, incontra artisti provenienti da tutto il mondo e affina quella sensibilità che è patrimonio necessario a ogni artista e di cui peraltro è già particolarmente dotato. Sarà questa la scelta che condizionerà il suo futuro. Frequenta il liceo artistico, la scuola di figura e di scultura. Da quel momento il suo percorso è in continuo crescendo e le sue opere vengono attualmente apprezzate, oltre che in Italia, anche in Europa, Giappone e negli Stati Uniti. Dicono di lui: “Nelle sue tele il trionfo dei colori regna sovrano, in un universo nel quale la finezza miniaturistica dona un vero e profondo vigore all’immaginazione. La produzione artistica di D’Ambrosio riesce a trasmettere emozioni e sentimenti perduti nel tempo, creando un ponte ideale tra il mondo reale ed il mondo magico della fantasia. Un collegamento, quindi, spontaneo, fortemente concentrato sulla forza del sogno, dell’immaginazione, del tutto affrancato da orpelli o sovrastrutture che avrebbero disturbato l’autenticità della poesia”. (Anna Maria Tarantino) Daniele Frenguellotti: perugino, classe 1974, dopo aver frequentato un corso sulla decorazione di interni e aver lavorato per anni privatamente come decoratore con la tecnica del "trompe l'oeil", si specializza nella rappresentazione della pittura su tela con colori a olio e acrilici. Successivamente si concentra sulla riproduzione della realtà che lo circonda, riportando su tela ambienti lacustri, distese di girasoli, algidi paesaggi, tramonti su laghi e altre immagini della sua terra. In seguito denuda la realtà quotidiana, dedicandosi a un mondo fatto di simboli, uno tra tutti la maschera, rappresentata come una forza che prende il sopravvento sull’essere umano e che, in una società dove è sempre più difficile mostrarsi per ciò che si è rispetto a ciò che ci viene richiesto di essere, diventa un elemento necessario. Ha effettuato diverse mostre pittoriche personali e collettive a Todi, Gubbio, Assisi, Castiglione del lago, Perugia e Roma, città nella quale vive e dove continua a lavorare. Enzo Lauretti: romano, classe 1942, ancora giovanissimo, dopo interessi e studi sulla pittura metafisica e informale polimaterica, comincia negli anni ’70 una produzione in opere in ferro per collettive romane. In contemporanea inizia a operare nel campo dell’antiquariato, ambito che lo porta a esporre in tutta Italia. Con l’occasione comincia a presentare alcune opere che, in questi ultimi anni, hanno ottenuto un ampio riscontro. Nella piena maturità il suo impeto creativo si indirizza verso le istallazioni polimateriche, a lui istintivamente più congeniali sia per lo slancio verso l’arte contemporanea che per il suo naturale desiderio di mettersi in discussione e sperimentare. Carla Romani: nasce a Perugia, dove vive e lavora. Dopo la laurea in materie letterarie con indirizzo storico artistico all'Università degli Studi di Perugia, ha conseguito il Master in Conservazione dei Beni Culturali e dell'Ambiente presso la Lumsa di Roma. Attualmente lavora presso la Fondazione Perugiassisi 2019, istituita per la candidatura di Perugia con i luoghi di Francesco d’Assisi e l’Umbria a Capitale Europea della Cultura 2019. Dal 1982 ha allestito numerose mostre personali e partecipato a varie esposizioni collettive sia in Italia che all’estero, ottenendo ampi consensi da pubblico e critica. Dal 2010 ha allestito uno spazio espositivo permanente presso lo studio di Civitella d’Arna. Raffinata, elegante, capace di regalare con le proprie immagini sensazioni fortissime, l’artista gioca con la tavolozza trasfigurando i propri sogni, espressi e impressi sulla tela in un trionfo di caldi colori che rappresentano la sua anima e la sua voglia di vivere. Silvia Scandariato: romana, una laurea in Farmacia, è nipote d’arte grazie al legame con la soprano Angela Rositani. Autodidatta, entra nel mondo artistico nel 2002, esponendo circa trenta quadri che, realizzati a china nera o colorata su carta con l’ausilio di un pennino, suscitano particolare interesse nel pubblico. Negli anni, attraverso diverse sperimentazioni, cambia tecnica e dimensione dei quadri. Oggi lavora su tela e con il colore acrilico. Ama i colori accesi e decisi, volti a un’astrazione che dilatandosi riempie lo spazio: dal rosso al giallo, dal bianco al nero, dal verde al blu. Le sue tele, ricche di sentimento ed emozioni, ritraggono, oltre a soggetti differenti, la natura, continuamente rielaborata e trasformata così da ottenere immagini delicate e decise che lasciano il segno nell’osservatore. In alcuni casi, utilizza anche materiali particolari: bottoni, cerniere lampo, cannucce. Capace di centellinare le tinte con un gusto tutto femminile, è un’artista raffinata che non accetta sbavature e dipinge grazie alla solarità dei colori un mondo di gentilezza. Le sue superfici raccontano poeticamente favole di sogno lontane dalle tragiche vicende che ne scandiscono la quotidianità, filtrandole in un’anima che sa trarne il nettare della gioia di vivere illuminata da quella catarsi che ne deve costituire il succo. Ha al suo attivo diverse esposizioni sia in Italia che all’estero (Bulgaria,Germania e Stati Uniti). Galleria Il Mondo dell’Arte “Palazzo Margutta” (www.ilmondodellarte.com) - Via Margutta, 55 Roma Mostra collettiva degli artisti: Giuseppe D’Alessandro, Herbert D’Ambrosio, Daniele Frenguellotti, Enzo Lauretti, Carla Romani, Silvia Scandariato. Vernissage cocktail sabato 7 giugno 2014, ore 18.30 - 22.00. La mostra si protrarrà fino al 14 giugno 2014: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 (domenica pomeriggio aperto - lunedì mattina chiuso). Location: Via Margutta 55 roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/ppacchiani/MostraRealtaDiversificate?authkey=Gv1sRgCMLx6v7a-P2PxAE&feat=email# galleria-spazio-museo: paola_pacchiani@yahoo.it email gestore : Palazzo Margutta sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Lucio Fontana. Figura, disegno, scultura startDate: 5/29/14 endDate: 5/29/14 Description: conferenza di Luca Massimo Barbero (curatore associato della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e direttore dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini, nonché autore del “Catalogo ragionato dell’opera su carta” di Lucio Fontana recentemente pubblicato dall’editore Skira) dedicata al tema del rapporto tra figura, disegno e scultura nella produzione del grande artista che fondò lo Spazialismo. Location: VIA GUGLIELMO MARCONI, 15 CONCESIO tipo di evento: rowid: CONFERENZA immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: collezionepaolovi.concesio@gmail.com email gestore : COLLEZIONE PAOLO VI - ARTE CONTEMPORANEA sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Luigi Saiu - Benvenuti nel mio mondo startDate: 6/21/14 endDate: 7/16/14 Description: Benvenuti nel mio mondo Anche nella quotidianità della vita lo sguardo di Luigi Saiu incontra con sommessa discrezione e, insieme, mostra di indagare con intensità il mondo delle cose e delle persone e già in quella successione di atti, apparentemente consueti, se non apparentemente addirittura banali, pare oscillare tra l’esperienza del reale e la dimensione dell’”impossibile”, quella propria del mondo dell’arte. A suo modo, l’artista pone costantemente le condizioni della ricerca del limite e nello stesso tempo dell’intenzione interiore di trasgredirlo, che sono ciò di cui un artista non può fare a meno. Per tentare insistentemente di dare forma agli instabili e sfuggenti momenti di convivenza tra quei due mondi, nell’incerto esito dello scontro-incontro tra il reale e l’interiorità. Nel trapasso alla dimensione del “fare” artistico Luigi Saiu scopre l’esigenza di procedere selettivamente, compiendo, di necessità, una scelta precisa, che comporta la messa a punto dell’essenzializzazione dei termini della ricerca intorno al binomio interno-esterno, tra il corpo, la corporeità esteriore della figura umana e l’interiorità pensante, raziocinante, sorretta dall’istanza della forma. Essa, nella sua indispensabile traduzione visiva, si materializza, come residuo fisico, traccia residua della sua annotazione mentale, nella perfezione della sfera. Per analogia, nella ineliminabile fissità della statua, la restituzione dell’immagine fisica del corpo umano richiede la manifestazione del connubio tra la forma esterna - che tendenzialmente, per effetto dell’istanza ad essenzializzarla, aspira ad una sua resa idealizzata - e il riflesso, visivamente percepibile, della sua interiorità vivente e pensante, animale e meditativa. Esso si traduce, nella necessaria concretezza dell’opera scultorea, in una tenuissima alterazione della sensazione di immobilità dell’essere umano stante, demandandola - affidandola, proprio, simbolicamente come avviene per l’incerto messaggio di speranza lanciato in mare dal naufrago, tappato nella bottiglia - ad una inclinazione appena accennata della testa e con essa dello sguardo, quasi sfuggente. In esso si situa, cioè, appunto, prendendo corpo visivo, si esplicita ai nostri occhi il senso ineffabile dell’”impossibile”, di cui si è detto, la ragione profonda, autentica, del fare artistico, sospinta fino alle soglie della trasgressività. Il connubio si estende e trova felice rispondenza nelle tecniche artistiche, puntualmente adottate. Nelle statue, la traduzione con una tecnica moderna in resina – con successiva rifinitura manuale - delle forme corporee, a loro volta preventivamente composte da modelli realizzati secondo la migliore pratica plastica tradizionale, si confronta e completa, nelle opere di Luigi Saiu, in alternativa complementare, con l’impiego delle storiche tecniche calcografiche. Ancora e anche in questo caso troviamo - e non possiamo che apprezzare per la coerenza col rigore della ricerca dell’essenzialità del messaggio formale dell’artista – il rispetto per la qualità esecutiva, idealmente concentrata e racchiusa nelle varianti della composizione a matrice sferica, connesso con la pulizia e l’accuratezza dell’esecuzione, sia durante la lavorazione della matrice, sia, in conclusione, nella delicata e risolutiva fase della stampa. Paolo Nesta Location: Piazza Conte Rosso - 10051 Avigliana (To) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: lcastagna@artepervoi.it email gestore : Chiesa della Santa Croce sponsor: Piemonte Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Personale Frank Paradisi startDate: 6/20/14 endDate: 6/26/14 Description: GALLERIA PENTART VICOLO DEL CINQUE, 14 - TRASTEVERE ROMA PERSONALE DEL PITTORE FRANK PARADISI INAUGURAZIONE 20 GIUGNO 2014 ORE 18,00 PRESENTA IL CRITICO ALFREDO MARIA BARBAGALLO ORARI: TUTTI I GIORNI: 17/20 - 21/24 SAB/DOM: 10/13-17/20-21/24 20-26 giugno INGRESSO GRATUITO Location: vicolo dei cinque, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: frankparadisi@gmail.com email gestore : galleria pentart sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Segni di Memoria e Pace startDate: 6/22/14 endDate: 9/27/14 Description: Segni di Memoria e Pace è l’evento con cui la Fondazione La Verde La Malfa - Parco dell’Arte inaugura, domenica 22 giugno alle 18.00 presso la propria sede, due mostre d’arte contemporanea: una permanente e l’altra temporanea di artisti nazionali e internazionali realizzate anche con la Galleria Michela Rizzo di Venezia; e uno spettacolo artistico musicale organizzato con il Comune di San Giovanni La Punta e a cura dell’Associazione Caserta Musica e Arte. La mostra permanente – nata da un’idea curatoriale del Presidente Prof. Alfredo La Malfa e del suo staff che hanno scelto artisti, opere e spazi espositivi - si compone di due stanze d’arte – Stanza della Memoria e Stanza della Pace - situate al primo piano della sede in quelli che sono stati i luoghi di lavoro dell’artista fondatrice Elena La Verde e del marito, ingegnere Enzo La Malfa. Nella Stanza della Memoria, come spiega il Prof. Giorgio Agnisola, autore del testo critico, troviamo le ultime acquisizioni della Fondazione, ovvero, i lavori di Lawrence Carroll, Cristina Treppo, Lolita Timofeeva e Emily Joe, artisti che in anni diversi hanno partecipato a varie edizioni della Biennale di Venezia, documenta, ecc e che fanno parte di collezioni private e pubbliche, italiane e straniere. Uno su tutti è l’artista americano Carroll noto in Italia per il rapporto con il collezionista d’arte contemporanea Giuseppe Panza di Biumo e per le sue numerose partecipazioni alla Biennale di Venezia nonché all’ultima in cui ha rappresentato insieme ad altri artisti il Padiglione del Vaticano al suo debutto in laguna. Attraverso un varco angusto tra i due vani, si giunge al secondo ambiente, la Stanza della Pace, “disegnato” da Angelo Casciello, artista partenopeo che ha lavorato a tutto campo dipingendo sulle pareti, sul pavimento e sul soffitto realizzando così un’opera site specific. La collettiva temporanea – Le immagini della memoria a cura dello storico dell’arte Giuliana Albano – visitabile fino al 27 settembre, indaga soprattutto il tema della memoria mediante i lavori di Silvano Tessarollo Cristina Treppo, Lolita Timofeeva e Emily Joe. Entrambe le mostre si muovono su equilibri tematici sottili che vengono intenzionalmente esposti ma non sovraesposti in un percorso visivo, fisico e metafisico sulla memoria e sulla pace. Coerentemente con la mission di promozione e valorizzazione culturale fortemente voluta dall’artista fondatrice Elena La Verde, La Fondazione La Verde La Malfa - Parco dell’Arte continua a consolidare il proprio ruolo di officina culturale offrendo una programmazione interdisciplinare e trasversale in grado di valorizzare tutti gli ambienti della sede che si affaccia sul golfo di Catania: quelli interni con le mostre e quelli esterni con lo spettacolo all’aperto artistico musicale. Location: via Sottotenente Nicolosi, 29 - San Giovanni La Punta - 95037 - Catania tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: press@fondazionelaverdelamalfa.com email gestore : Fondazione La Verde La Malfa - Parco dell'Arte sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: A “Spoleto Arte” nel Palazzo Leti Sansi le installazioni futuriste di Matteo D’Errico startDate: 6/20/14 endDate: 7/24/14 Description: Dal 27 giugno al 24 luglio lo splendido Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato a Spoleto, accoglie le prestigiose mostre di "Spoleto Arte" con la curatela del critico Vittorio Sgarbi e l'organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. All'imminente evento partecipa anche Matteo D'Errico, con le sue istallazioni futuriste di matrice scultorea. Il talento autodidatta di D'Errico viene attirato dapprima dalla scultura più tradizionale, per poi rivolgersi ad un ambito di moderno trasformismo di stampo avveniristico, dove può esternare liberamente le sue originali visioni di tecnologica invenzione e creare un ponte virtuale di congiunzione tra regole strumentali, appartenenti alla tradizione ed elementi di innovativa progettazione. Nelle opere si diletta ad utilizzare anche prodotti di recupero, provenienti dal riciclo o dal comune uso domestico. Non stupisce dunque trovare nella multiforme produzione un ferro da stiro, un vecchio pc con relativa tastiera, una serie di piattaforme tipiche dei congegni e degli apparati elettrici ed elettronici. Questi prodotti vengono rivisitati e rigenerati in forma di dinamiche strutture artistiche davvero geniali nella loro coreografica nuova "dimensione vitale" di rinascita. Il fruitore, conquistato e incuriosito dall'appassionata sfida sperimentale intrapresa da D'Errico, viene spronato a cogliere un linguaggio di significati e messaggi simbolici da decodificare e decifrare, che si cela oltre l'impatto materico delle rappresentazioni e deriva dalla spiccata sensibilità introspettiva dell'artista. Emerge l'arguta metafora, in cui il cerchio della vita è collocato all'interno di un punto d'inizio, l'origine e di un traguardo conclusivo finale, che ne chiude simbolicamente i confini e li delimita. Il ruolo dell'uomo è proprio quello di scandire virtualmente questo decorso cronologico, che si identifica con le tappe esistenziali più salienti, intrecciandosi con l'habitat ambientale e architettonico circostante. Location: Piazza del Mercato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: L'essenza dell'essere startDate: 6/21/14 endDate: 20 -07 - 2014 Description: aArte Gallery del gruppo Arte e-Co ha il piacere di presentare da sabato 21 giugno alle ore 19.00 al 20 luglio a Caserta, la mostra "L'essenza dell'essere" dell'artista Antonio Mancini a cura di Gerardo Giurin. Location: Viale Carlo III, Caserta tipo di evento: rowid: Mostra Personale immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Sud-Sicilia lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: La passione per i viaggi in fotografia, Laudadio espone le sue opere a “Spoleto Arte” startDate: 6/27/14 endDate: 7/24/14 Description: Max Laudadio, popolare inviato del Tg satirico "Striscia la Notizia" spicca nell'esclusivo parterre di artisti selezionati per esporre durante le prestigiose mostre di "Spoleto Arte" curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager produttore Salvo Nugnes, che si terranno dal 27 Giugno al 24 Luglio nello storico Palazzo Leti Sansi, nel cuore del centro storico Spoletino. Di recente i suoi originali scatti d'autore sono stati racchiusi in una coreografica mostra personale dal titolo "Quattr'occhi sul Mondo" allestita nella rinomata galleria milanese "Milano Art Gallery" in via Alessi 11, con la curatela del Professor Sgarbi, ricevendo ottimi consensi di pubblico e di critica e grande risonanza mediatica. Laudadio nel raccontare la sua radicata passione per la fotografia rivela "Sono una persona, che fortunatamente vive di sogni, un inguaribile sognatore. Ho deciso di coniugare la passione per i viaggi alla fotografia, aggiungendo un elemento innovativo attraverso l'utilizzo di lenti di occhiali poste davanti all'obiettivo, di differente cromatura e tipologia, che offrono delle immagini rivisitate in chiave assolutamente personalizzata, direi unica nel suo genere. Ho cercato un punto di vista diverso, per immortalare il mondo circostante descrivendolo alla -Laudadio Maniera- talvolta pop e talvolta romantico". Sgarbi dichiara "Laudadio, dopo tante inchieste televisive, ha deciso di seguire un istinto o un desiderio di restituire il mondo secondo un punto di vista, che la fotografia più di qualunque altro mezzo consente. La lente degli occhiali colorata può ingrandire o allontanare, filtrare e deformare, trasfigurare e rendere più nitido ciò, che lo sguardo vede. Da questa esperienza esce come interprete molto sensibile alle variazioni cromatiche, come furono alcuni impressionisti, in particolare il Monet nelle Cattedrali di Rouen". Location: Piazza del Mercato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Alle attesissime mostre di "Spoleto Arte" in esposizione le inedite immagini fotografiche in omaggio a Pier Paolo Pasolini startDate: 6/27/14 endDate: 7/24/14 Description: Grande risonanza e attenzione mediatica per le attesissime mostre di "Spoleto Arte", con la curatela del Professor Vittorio Sgarbi e l'organizzazione del manager Salvo Nugnes, che si svolgeranno dal 27 giugno al 24 luglio presso lo storico Palazzo Leti Sansi, a Spoleto, in Piazza del Mercato, cuore pulsante della città. In esposizione straordinaria una nutrita carrellata d’immagini fotografiche inedite, realizzate dal maestro Roberto Villa, in omaggio all'illustre Pier Paolo Pasolini, ispirate dal set delle riprese del famoso film "Il fiore delle mille e una notte", un capolavoro cinematografico risalente al 1974. Attraverso questi scatti d'autore di forte intensità espressiva è possibile ripercorre e addentrarsi nel viaggio del film, osservando l'universo figurativo e antropologico, scelto da Pasolini e la realtà di corpi e luoghi yemeniti e persiani, dove il poeta-regista ha strutturato e ambientato una parte del proprio sogno. Il fascino coinvolgente delle raffigurazioni risiede nell'aver carpito e delineato i dettagli del mosaico descrittivo d'insieme, alimentato dalle luci speciali, dai cromatismi e dalla fisicità stessa degli abitanti, diventati per l'occasione delle comparse recitanti. Si evince la componente d’immediata e genuina spontaneità interpretativa, con una narrazione raccontata attraverso i gesti abituali, le posture, gli sguardi accesi o spenti, le pieghe delle labbra incuriosite, abbandonate o stanche. Pasolini dichiarò in un'intervista rilasciata nel 1974 "Il mio film -Il fiore delle mille e una notte- è un lungo viaggio e l'eroe o gli eroi, sia pure molto passivamente, hanno il passo eroico di chi si sottopone a una grande prova. Con questo film finisce una trilogia, il mio più ambizioso esperimento, che mi è costato più attenzione formale e impegno stilistico. E' facile il film politico-ideologico. Assai più difficile è fare il film puro, ricercare la pura affabulazione come nei classici, tenendosi fuori dalle ideologie, ma evitando al tempo stesso di cedere all'evasione. Più di un elemento ideologico è nascosto in questo film, il principale è la nostalgia di quel passato, che ho cercato di ricreare sullo schermo". Location: Piazza del Mercato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: La suggestiva arte pittorica di Giuseppe Santonocito esposta alle prestigiose mostre di "Spoleto Arte" startDate: 6/27/14 endDate: 7/24/14 Description: I suggestivi dipinti del maestro Giuseppe Santonocito sono stati inseriti nella prestigiosa esposizione delle mostre di "Spoleto Arte" curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager produttore Salvo Nugnes, che si terranno dal 27 Giugno al 24 Luglio, all'interno del rinomato Palazzo Leti Sansi, nel cuore del centro storico spoletino. La ricca e variegata produzione di Santonocito attraversa un percorso di originale ricerca stilistica da autodidatta, che l’ha portato dapprima ad approcciare con passione lo studio degli illustri artisti dell'epoca rinascimentale, per poi approdare ad una dimensione espressiva di assoluta unicità ed esclusività, distaccandosi dal figurativo di matrice tradizionale e reinterpretando in chiave personalizzata la visione della realtà e del mondo circostante. La rielaborazione offre al fruitore un impatto emozionale davvero stimolante e coniuga il radicato talento innato alla volontà di farsi portavoce di messaggi subliminali di elevato spessore etico e sociale. Santonocito, che è anche virtuoso poeta, esprime attraverso versi lirici di spiccata sensibilità le sue intense riflessioni esistenziali impresse sulle tele e scrive "Perché non andiamo fuori da queste fibre false?! Siamo troppo poveri per dare vita alla ricchezza. Puntiamo i nostri occhi verso la trasparenza dei nostri pensieri e colpendo gli specchi con le nostre pupille, vergogniamoci del nostro fare". Location: Piazza del Mercato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Alle mostre di "Spoleto Arte" in primo piano le originali opere di Francesco Pezzuco startDate: 7/7/14 endDate: 7/24/14 Description: Nell'eterogeneo gruppo di artisti di spicco scelti per partecipare alle rinomate mostre di "Spoleto Arte" curate da Vittorio Sgarbi con l'organizzazione del manager Salvo Nugnes, si colloca anche Francesco Pezzuco, con positivissimi commenti ad encomio, da parte dello stesso Sgarbi, che di lui ha detto "A un pattern visivo immediatamente riconoscibile punta, con le sue composizioni verticali Pezzuco, che ha impronte ripetute di forte evocazione". L'esposizione è allestita nell'incantevole cornice di Palazzo Leti Sansi, sito a Spoleto nella zona centrale di Piazza del Mercato, dal 27 Giugno al 24 Luglio. La personalità artistica di Pezzuco è molto singolare, poiché fin da giovanissimo, ha saputo ricercare e trovare il percorso evolutivo più temperato per arrivare a una forma pittorica estremamente calibrata e raffinata, oltre che assai moderna e innovativa. La vasta produzione rende onore al miglior equilibrio e rigorismo formale. Non rinuncia mai alla decorazione, concepita in modo lieve e delicato. Si percepisce un acuto slancio emotivo e spirituale, che rende partecipe l'osservatore di questa dimensione evocativa, che tende a celebrare la natura e l'ambiente e a porre l'uomo in posizione di centralità universale, nel pieno e totale rispetto del mondo circostante. Location: Piazza del Mercato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: La dinamicità della luminosità colpisce nelle opere di Beatrice Cignitti a “Spoleto Arte” startDate: 8/7/14 endDate: 7/24/14 Description: Nel comparto delle pregevoli mostre di "Spoleto Arte" si è positivamente recepita la presenza della talentuosa artista romana Beatrice Cignitti, che ha suscitato intense emozioni con la sua raffinata arte pittorica. Anche il curatore dell'evento, il Professor Vittorio Sgarbi, ha espresso commenti di lodevole stima verso il suo percorso evolutivo. L'esposizione di "Spoleto Arte" organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, in una delle più caratteristiche dimore storiche spoletine, il Palazzo Leti Sansi, che si trova nella centralissima Piazza del Mercato, è visitabile dal 27 Giugno al 24 Luglio. Nell'intrigante ricerca sperimentale, legate all'ancestrale connubio cromatico tra gli eterni opposti, il bianco e il nero, emerge il dinamico movimento della luminosità evanescente generato dallo stacco nitido tra i due colori contrapposti. Nel gioco del chiaro-scuro la forma della luce, nella peculiare profondità e gradazione assunta, permette di acquisire delle visioni multiple, focalizzando l'attenzione e orientando lo sguardo dell'osservatore, come se il medesimo quadro potesse scomporsi simultaneamente in differenti prospettive e piani dimensionali. Le creazioni della Cignitti hanno un'inconfondibile eleganza estetica e racchiudono una virtuale melodia, una soave sonorità ritmata e cadenzata dei due estremi cromatici, che vengono conciliati e ordinati in un armonioso intreccio. Le linee, le proporzioni, i volumi, i segni sono realizzati con certosina manualità e accurata precisione. Location: Piazza del Mercato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Partner delle mostre a “Spoleto Arte” la ditta trevigiana Illuxit startDate: 7/9/14 endDate: 7/24/14 Description: Sta procedendo egregiamente "Spoleto Arte" l’osservatorio sull'arte contemporanea, curato da Vittorio Sgarbi e organizzato dal manager Salvo Nugnes, presso Palazzo Leti Sansi, nel cuore della città umbra. In esposizione, fino al 24 Luglio 2014, le opere del Premio Nobel Dario Fo, di Eugenio Carmi, uno dei maggiori esponenti dell'Astrattismo, DI José Dalì, figlio del mentore del Surrealismo, di numerosi artisti talentuosi e un omaggio al regista Pier Paolo Pasolini, nelle foto di Roberto Villa. Prestigioso sponsor della manifestazione artistica, la rinomata azienda Illuxit, sita a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, operante nel mondo delle onoranze funebri da decenni. L'esperta professionalità, la concreta assistenza 24 h su 24 h e l'alta qualità che propone, sono i punti di forza di questa Società diventata una realtà imprenditoriale affermata e in forte espansione. Illuxit è conosciuta per l'esemplare ed efficiente rete franchising creata. Come afferma l'Amministratore, nonché socio titolare, Gaetano Carbonara "Le agenzie sono tutte in formula franchising, la struttura è prettamente commerciale ed è semplicissimo aprirle. Facciamo tutto noi e l’affiliato deve solo fare il corso, da noi organizzato, e seguire la propria filiale in franchising" e continua " I servizi funerari, senza la necessità di entrare in contatto con la salma da parte del nostro affiliato, sono il nostro servizio di punta. Superando così tutti i pregiudizi sul settore". Pratiche di pensione e successione, centro cremazioni, servizi floreali, assistenza psicologica ai cari del defunto, e ancora l'esclusiva novità dei funerali per animali, sono solo una parte della vasta gamma di servizi offerti da Illuxit a prezzi decisamente competitivi e inferiori a quelli di mercato. Location: Piazza del Mercato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: NAUFRAGO startDate: 8/7/14 endDate: 7/20/14 Description: “NAUFRAGO” - Mostra di Salvo Bonnici, Manlio Geraci ed Attilio Scimone La mostra d’arte contemporanea dal titolo “Naufrago” a cura di Antonio Vitale, vede fondere i linguaggi espressivi degli artisti SALVO BONNICI, MANLIO GERACI ed ATTILIO SCIMONE offrendo uno spaccato inedito degli approdi artistici dei tre autori siciliani che hanno affinato la loro propensione all’ascolto di ciò che li circonda condensando quest’attitudine nella capacità dell’uno di tradurre e narrare gli altri e, facendolo, disegnare la metafora estensiva e comprensiva che vede l’Altro come Altri-Tutti. La mostra organizzata dalla A.C. “SPAZIOVITALEin”, vede come Ente Promotore il Comune di Siracusa - Assessorato all’Arte Contemporanea ed accoglie il Patrocinio della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera. In particolare, l’allestimento nella prestigiosa sede della Galleria Civica d’Arte Contemporanea “Montevergini” di Ortigia grazie alla sua imponente architettura ad unico spazio espositivo, saprà cucire al meglio i naufragi espressivi dei tre artisti in un’unica, suggestiva, deriva di Senso. Bonnici, Geraci e Scimone nella loro lunga frequentazione con l’arte sono interpreti di una sperimentazione da intendersi come strumento incautamente attuativo della “curiosità” di fare cose nuove o trovare nuovi modi di vedere le cose. La centratura del messaggio, che risiede nell’opera, sta nell’alchimia del modus operandi degli artisti che diventa strumento e collante, tramite il gesto, tra la visualizzazione di un’idea ed il linguaggio visivo com-preso ed espresso. Il terreno della loro sperimentazione si alimenta dello spaesamento che è condizione di viaggio del Naufrago, nutre la propria vocazione nell’eccentricità rispetto ai luoghi della certezza perché pensare o fare arte non sia mai un teorema dimostrabile, ma una ruvida chimica a doppio legame tra inatteso e pensante. Il punto d’incontro di questi mondi risiede in un “Segno Condiviso” da intendersi come meta-scrittura o struttura che lega o strappa, attrae o respinge, ma che racconta sempre tre personali visioni del mondo concepito al di là della mutevole apparenza della sua superficie fatta di intonaco, muro, asfalto, pelle, indifferenza. Con questi presupposti, mediante l’uso di installazioni, pittura e fotografia, la mostra si racconta attraverso un nutrito corpus di opere offrendo un viaggio che non lascia mai indifferente il visitatore ma che, invece, lo interroga attraverso un empatico e sinestetico coinvolgimento. Infine, in occasione della “Giornata Mondiale del Rifugiato” del 20 giugno 2014, presso la storica sede del “Castello Maniace” e della “Sede dell’Area Protetta del Plemmirio” in Ortigia, la mostra “Naufrago” è stata protagonista artistica della giornata, con una performance dal titolo “Noi due” pensata dai tre artisti con il coinvolgimento di alcuni “minori stranieri non accompagnati” che giungono sulle nostre coste in qualità di richiedenti asilo politico, accompagnati dal Difensore Civico per i diritti dell’Infanzia al Comune di Siracusa Francesco Sciuto. SCHEDA TECNICA Mostra d’Arte Contemporanea “NAUFRAGO” Degli artisti Salvo Bonnici, Manlio Geraci ed Attilio Scimone Mostra a cura di Antonio Vitale Inaugurazione, martedì 8 luglio 2014, ore 19.00 Galleria Civica d’Arte Contemporanea “Montevergini” Via S. Lucia alla Badia, 1 - Ortigia Ente Promotore: Comune di Siracusa - Assessorato all’Arte Contemporanea, Ass. Paolo Giansiracusa Patrocinio: Capitaneria di Porto - Guardia Costiera Organizzazione: A.C. “SPAZIOVITALEin”, Catania - www.spaziovitalein.it Coordinamento generale progetto: Giuseppe Vitale Photo Editor: Attilio Scimone Ripresa video aerea con drone: “Tekne”, Siracusa Video editing: Marco Bonnici, Alessandra Scimone Collaborazioni: Antonio Bongiovanni, Sonia Bonomo, Pierluigi Incastrona, Rosalia Mazzarella, Carmelo Menta, Nino Sicari, Concetta Storaci, Michele Stornello Si ringraziano: Assessorato all’Arte Contemporanea del Comune di Siracusa - Dirigente Settore, Rosaria Garufi - Dirigente del Servizio, Anna Maria Reale Staff tecnico logistico: Tommaso Lillo, Renato Trigilio - Custodi: Luca Minniti, Emanuele Carrabino Azienda “Fausta Mansio” di Olaf Consiglio Mostra visitabile fino a domenica 20 luglio 2014 martedì>venerdì - 9.00>13.00 / 16.00>20.00 sabato, domenica - 9.00>13.00 / 17.00>21.00 chiuso il lunedì Ingresso libero Info: (t) +39 340 1500159 / +39 0931 24902 (e-mail) antoniopuntovitale@gmail.com, officemontevergini@libero.it, www.comune.siracusa.it Location: Via Santa Lucia alla Badia n° 1 Siracusa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: officemontevergini@libero.it email gestore : Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Reloaded | Un immaginario ritrovato startDate: 7/17/14 endDate: 9/30/14 Description: Vi siete accorti che è estate? Anche a Milano cerchiamo un angolo di pace, un luogo magico dove possiamo lasciare la nostra mente libera di fantasticare. Non ci sono boschi fatati.. ma l’universo degli artisti permette di immaginare vite oltre il cemento, mondi paralleli dove il riflesso della città si trasforma in qualcosa di diverso, dove ognuno recita la parte che gli appartiene. Questo sogno di inizio estate è cercabile dai visionari qualche gradino sotto la strada, al Passante di Porta Vittoria, e parte da alcune mostre che hanno già avuto un pubblico nel corso del 2014, sotto la direzione artistica di Giovanni Manzoni, con la collaborazione di Michela Ongaretti. Il passante ferroviario di Repubblica ha rappresentato uno sviluppo di quanto ideato da Gennaio a Giugno, che è stato anche una specie di test positivo per gli artisti. La grande opportunità viene ora dallo spazio ARTEPASSANTE di Porta Vittoria, dove verranno riproposte in una veste nuova e ampliata, e fuse in una, le mostre: VIETATA LA RIPRODUZIONE con René Pascal BIENVENUE NELLA REALTA’ con Fulvio Martini e Frantz Gauviniere La collettiva di fotografia LINGUAGGI DEL CORPO con la partecipazione di Sevil Amini e Marco Casolino GENERAZIONI D’INCHIOSTRO con Mariarita Renatti TRANSIZIONE ACQUATICA con Ramona Zordini CERVELLI SU CARTA con Akab Blind, Zibe, Daniele Aimasso, Mariarita Renatti , Loris Dogana, Alicia Puma, Pilar Dominguez, Giovanna Lacedra Pietro Sganzerla, Giovanni Manzoni Piazzalunga, Valentina Campagni, Stefano Ronchi, Lord Pepper. Per ogni tematica si intende inoltre abbinare eventi legati ad una disciplina artistica. Si prevedono serate con performances teatrali e sessioni di body painting, come è stato per la collettiva Linguaggi del Corpo, esibizioni live di danza per Bienvenue nella realtà, o pittura o sketching per Cervelli su Carta. Ampliando più possibile il concetto che è alla base di ogni singola mostra, senza stravolgerlo, si darà la possibilità ad alcuni dei talenti più innovativi, ed a nuovi artisti emergenti, di aderire con le loro opere all’arricchimento e alla fortificazione del progetto espositivo. Quando Milano inizia a tacere, noi vorremmo creare un luogo dove riflettere su come le energie spese in questi mesi si possano rimettere in circolo, con lo stesso spirito interdisciplinare che ha animato i progetti finiti e animerà i progetti futuri. Novità assoluta, difficoltosa tra le strette pareti di una galleria e qui perfettamente inseribile, è l’attività di laboratorio. Insegnante e coordinatrice per altri docenti ospiti sarà Pilar Dominguez, incisore professionista, ha dal 1980 una stamperia punto di riferimento nel panorama milanese. Grazie a Pilar il laboratorio di Porta Vittoria sarà aperto sia a chi si avvicina per la prima volta all’incisione, sia a professionisti o studenti che intendano specializzarsi in una o più tecniche. Si realizzeranno lavori di xilografia, acquaforte e puntasecca, inoltre serigrafia, collagraph e tecniche sperimentali. Funzionerà come laboratorio di libera frequenza, corsi o workshop. Al termine dei laboratori ci sarà un’esposizione della produzione più interessante. Una mostra è come una fantasticheria. Non finirà finchè esisterà qualcuno per sognarla. (testo di Michela Ongaretti) RELOADED UN IMMAGINARIO RITROVATO a cura di GMP Art Director testi di Michela Ongaretti EDIZIONE 2014 | SPAZIO ARTEPASSANTE DI PORTA VITTORIA Dal 17 Luglio al 30 settembre Opening: 17 Luglio ore 19.00 Ingresso Passante di Porta Vittoria di Viale Molise. Info+press: gmpartdirector@gmail.com | 320 875 3172 Location: ArtePassante Passante ferroviario Porta Vittoria Ingresso Viale Molise - Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Lo sponsor Piccin Arte alle mostre di Spoleto Arte un glamour di successo startDate: 7/18/14 endDate: 7/31/14 Description: Dal 27 Giugno a Spoleto, si stanno svolgendo le prestigiose mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes, presso lo storico Palazzo Leti Sansi. Protagonisti grandi maestri dell’arte contemporanea del calibro del Premio Nobel Dario Fo, con le sue originali tele, di Eugenio Carmi, uno dei maggiori esponenti dell’Astrattismo, di José Dalì, figlio del mentore del Surrealismo Salvador Dalì, nonché è allestito un omaggio al regista Pier Paolo Pasolini, nelle foto di Roberto Villa. L’evento artistico, aperto ad ingresso libero fino al 24 Luglio, si avvale dell’ottima collaborazione di Piccin Arte, illustre ditta di Milano, specializzata in servizi di alta qualità per l’arte. L’azienda si occupa principalmente di movimentazione e assicurazione di opere d’arte, del loro allestimento e accrochage, offre consulenza sulla tassazione delle importazioni ed esportazioni di opere e su pratiche doganali e ministeriali, nonché la Divisione mostre segue le esposizioni dalla A alla Z. Grazie alla grande esperienza del suo personale e alla fitta rete di corrispondenti specializzati nell’arte in tutto il mondo, Piccin Arte gestisce il lavoro in tutta la sua complessità, garantendo risultati ottimali. Vista l’affidabilità e la sicurezza che propone, Piccin Arte tra i suoi preziosi clienti, oltre che a privati, annovera galleristi, case d’aste e istituzioni pubbliche, sia italiani che esteri. Location: Piazza del Mercato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Spoleto Arte incontra Venezia: Esponete le vostre creazioni presso le grandi mostre curate da Vittorio Sgarbi startDate: 7/29/14 endDate: 8/31/14 Description: “Spoleto incontra Venezia” sarà un'unione davvero emblematica, creata tra le due città, con il tramite simbolico delle grandi mostre curate da Vittorio Sgarbi, che dal suggestivo contesto spoletino di Palazzo Leti Sansi, si spostano nell'incantevole location lagunare, per rafforzare il potente legame esistente tra le eccellenze internazionali in ambito artistico-culturale. L’organizzazione è a cura del manager Salvo Nugnes. Sulla scia del vernissage dell’edizione spoletina, “Spoleto incontra Venezia” inaugurerà Sabato 27 Settembre, presso lo storico Palazzo Falier, affacciato sul Canal Grande, con numerosi personaggi illustri del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo, nonché d’importanti rappresentanti istituzionali. A dare lustro all'esposizione veneziana tanti esponenti di spicco, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì, Pier Paolo Pasolini, ricordato con una serie di toccanti fotografie d'autore. A questi saranno accorpati altri nomi importanti di artisti, davvero talentuosi e interessanti. Gli interessati ad esporre, dovranno mandare alcune loro opere in visione e richiedere il materiale informativo all’indirizzo mail info@spoletoarte.it oppure chiamare lo 02-76280638. Le mostre saranno allestite nel contesto della Biennale, manifestazione d’interesse internazionale che ogni anno richiama nella meravigliosa città della Serenissima, migliaia di amanti della cultura e dell’arte oltre che di turisti, che provengono da ogni parte del globo. Tale contesto concorrerà a rendere maggiormente visibili le creazioni di ogni artista, le cui opere potranno essere fruite da un vasto numero di persone grazie anche al massiccio apporto divulgativo dei media. Per ulteriori informazioni, visitate il sito web www.spoletoarte.it . Location: Venezia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Venezia sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Expo 2015: Intervista al manager dei grandi eventi Salvo Nugnes startDate: 7/30/14 endDate: 8/31/14 Description: Dall’1 maggio al 31 ottobre 2015, la città di Milano ospiterà l’Expo 2015. Intervistato in merito ai progetti dell’Esposizione Universale che coinvolgerà più di 147 Stati del mondo, il manager dell’arte Salvo Nugnes, molto attivo nell’organizzazione di eventi nel milanese e in Italia, dalla forte valenza culturale e artistica. 1) Cosa pensa dell'intesa stipulata tra Lombardia e Piemonte per la creazione di un'apposita "Carta unica museale" che permetterà l'accesso a Musei e luoghi di cultura durante l'Expo e anche per un periodo successivo? Mi sembra un ottimo compromesso d'accordo raggiunto tra le due Regioni confinanti, perché diventa un ulteriore stimolo ad approfondire le numerose iniziative e manifestazioni, correlate all'Expo, che si svolgeranno anche fuori dal comprensorio lombardo. Rappresenta dunque un sinergico ponte di collegamento per unire realtà culturali e territoriali diverse, in nome di un messaggio universale a favore della diffusione dell'arte e della cultura. Inoltre, questa carta fungendo da speciale strumento "anti crisi" avrà un'efficace funzionalità, in virtù dei vantaggi economici permessi tramite il suo utilizzo, favorendo delle categorie sociali più deboli, gli studenti, gli anziani e le persone non abbienti in generale. 2) Pensa di proporre iniziative di tipo artistico culturale connesse all'Expo durante il suo svolgimento? Certamente, occupandomi a largo raggio di eventi e manifestazioni artistico culturali ad alto livello, sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale, intendo convogliare diversi appuntamenti prestigiosi nel contesto dell'Expo, organizzando appuntamenti con personalità illustri e ospiti di spicco del panorama attuale. Verranno utilizzate varie location esclusive, tra cui lo storico Spazio Culturale "Milano Art Gallery" che si trova in via G. Alessi 11, in posizione centrale, nel cuore di Milano, che già è sede del Festival Artistico Letterario "Cultura Milano" da me ideato, e di numerose mostre espositive di forte risonanza. 3) Come vede il programma "Made of italians" riservato agli italiani nel mondo, che diventerà operativo nel periodo dell'Expo? Considero un'idea davvero significativa, dal sapore patriottico, questo programma offerto ai nostri connazionali residenti all'estero. Il poter rientrare in Italia e visitare per la prima volta la loro terra d'origine ha una valenza, che va ben oltre il semplice supporto logistico e organizzativo, perché tocca quella sfera intima dei ricordi e delle memorie più care, che esprime forte calore d’umanità. È un programma di stampo etico-sociale molto valido e lodevole. 4) Una riflessione sul progetto "Expo in città"; Assolutamente favorevole a questo progetto e tutto quanto possa agevolare al meglio l'intreccio interattivo all'azione svolta da enti, associazioni, fondazioni e imprese private, che si muovono durante l'Expo. C’è bisogno di sostegno attivo e concreto e di instaurare solidi rapporti collaborativi. È necessario rafforzare il lavoro in squadra, proiettato all'obiettivo comune della miglior riuscita dell'Expo e di ciò che ruota attorno e dentro questo prezioso "contenitore" multiforme. 5) Expo 2015, non solo a Milano. Quali sono gli altri fulcri nevralgici in cui poter sviluppare un rilancio turistico positivo, sulla scia del grande evento? Oltre a Torino, che già si è si congiunta al programma Expo con la "Carta museale" direi, che c’è quasi l'imbarazzo della scelta. L'Italia ha un potenziale enorme da investire per rivalutare e rivalorizzare a livello turistico l'inestimabile patrimonio, che possiede e che ha conquistato il mondo intero. Però se devo fare un elenco più specifico penserei a Roma, Firenze, Venezia, come a tre poli doc e poi Genova, Spoleto, Padova, Napoli, Bologna dove hanno tantissime risorse da sfruttare e ottimizzare, nel modo più adeguato e congeniale. 6) Come concepisce i risultati contenuti nel rapporto 2014 "Io sono cultura- L'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi"? Quanto il peso della cultura influisce positivamente sull'incremento turistico? Sono decisamente rassicurato da quanto emerso da questi autorevoli studi di settore, che evidenziano una buona tenuta in generale del sistema produttivo culturale italiano, che nonostante la crisi galoppante, continua a rimanere uno dei pilastri primari di fondamento del "Made in Italy". Questi dati sono la prova tangibile, di quanto ancora la cultura riveste una portata consistente nel nostro "Bagaglio" formativo. È palese, che l'elemento culturale incida anche nella crescita turistica, poiché l'Italia racchiude contesti unici di straordinario interesse, che i turisti amano visitare e rivedere addirittura più volte, con vivace propensione e coinvolgimento. Location: Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Milano sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: La Milano Art Gallery rende omaggio a Margherita Hack durante la mostra di Giuseppe Santonocito, insieme a Francesco Alberoni e Don Mazzi startDate: 7/31/14 endDate: 9/1/14 Description: Giovedì 31 Luglio 2014, il prestigioso Spazio Culturale "Milano Art Gallery" ha ospitato un toccante incontro in ricordo della straordinaria Margherita Hack, alla quale hanno partecipato Francesco Alberoni, sociologo di fama mondiale, Don Mazzi, fondatore della Comunità Exodus, e l'organizzatore e manager Salvo Nugnes, in qualità di relatore. A fare da splendida cornice al grande evento, la mostra dell'eclettico artista fiorentino Giuseppe Santonocito, che fino al 9 Agosto, presenta numerosi dipinti ispirati all'Universo cosmico e al mondo onirico, sfondo perfetto per commemorare la rinomata "amica delle stelle". In riferimento al suo esordio nel mondo dell'arte e alla sua formazione in ambito, Santonocito racconta "Ho cominciato a dipingere circa 35 anni fa a livello professionale e sono totalmente autodidatta. Ho studiato esclusivamente per mio conto. Durante il percorso esistenziale ho affrontato tanti problemi e momenti difficili e quando ho capito, che la mia strada doveva orientarsi verso la pittura ho approcciato e approfondito la conoscenza dei grandi maestri del '500, facendo tutto per mio conto in modo graduale e progressivo. Poi, ho individuato il mio stile espressivo personale e ho sviluppato il tipo di pittura attuale, a cui mi dedico ormai da 25 anni". Il talentuoso pittore ha recentemente partecipato a "Spoleto Arte" l'osservatorio sull'arte contemporanea curato da Vittorio Sgarbi, a Palazzo Leti Sansi, situato nel cuore della suggestiva città umbra, allestita dal 27 Giugno al 24 Luglio. Location: Via Donizetti n. 55, 20122 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Untitled startDate: 8/10/14 endDate: 9/13/14 Description: Pierluigi Antonucci, giovane pittore abruzzese, classe’82, attua una descrizione fatta di colore e forme capaci di creare un’architettura del pensiero il cui pretesto è un luogo fisico o descritto. I riferimenti sono piccoli particolari: interni ed esterni, tagli prospettici, oggetti e luce, inventariati in intime pitture ad olio; una stratificazione di campiture cadenzate, ritmi di pieni e di vuoti che dallo spazio si spostano alla tela per poi aprirsi ad un immaginario affettivo. Quella di Antonucci è una pittura libera ma attaccata alla polvere del passato, ai riferimenti culturali di un secolo, il 900. Ritrova e rinnova la natura morta, sottraendola a concettualismi e svincolandola da schemi estetici o accademismi esecutivi. La tavolozza primitiva, basata principalmente su declinazioni pastello e terre trasparenti si ravviva di sapienti cancellazioni o addizioni di tonalità pura. Location: Marina di Scarlino tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1455779458034967&set=gm.901171586562934&type=1&theater galleria-spazio-museo: spaziotransiti@gmail.com email gestore : Spazio Transiti Arte Contemporanea sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: I Siti Italiani nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Un viaggio in 50 immagini startDate: 9/20/14 endDate: 10/17/14 Description: comunicato stampa Nell’ambito del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea, l'Istituto Italiano di Cultura a Marsiglia, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale dell'UNESCO organizza la mostra fotografica: I Siti Italiani nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO Un viaggio in 50 immagini L'esposizione, curata in occasione dell’iscrizione del 50° Sito italiano nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è presentata a Marsiglia per le Giornate Europee del Patrimonio e della 14a Settimana della Lingua Italiana. L'inugurazione avrà luogo sabato 20 settembre 2014, alle ore 11,00. La rassegna sarà un ideale percorso alla scoperta di alcune delle meraviglie italiane; dei luoghi talmente belli e unici da essere dichiarati dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Un vero e proprio viaggio, dalle Dolomiti alla Sicilia, per conoscere l'Italia e le sue ricchezze, attraverso le immagini di Luca Capuano, Elena Perlino e Luciano Romano. Quello di Capuano è stato un lavoro accurato per documentare lo stato dell'arte dei luoghi UNESCO in Italia e portare a noi tutti una visione complessiva dello straordinario paesaggio che abbiamo la responsabilità di preservare. A questo progetto il fotografo ha dedicato 9 mesi, spostandosi da un sito all'altro del nostro paese, per fermare l'immagine su ognuno di questi luoghi, unici e fantastici, dai graffiti della Valcamonica agli affreschi di Pompei, dai sassi di Matera ai trulli di Alberobello, senza dimenticare Venezia e la sua laguna. Un'eredità non facile che ognuno deve saper proteggere. Alle 45 foto di Luca Capuano si aggiungono quelle di Elena Perlino e Luciano Romano. Una nota particolare merita Elena Perlino in quanto ha fotografato il 50° Sito italiano ad essere inserito, lo scorso giugno, tra i patrimoni da conservare, facendo cosi delll'Italia il paese con il maggior numero di Siti iscritti. Il paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, che è stato territorio d’origine della stessa fotografa, è un Sito assai vasto e ricco, un insieme geografico, sociale e culturale di una zona tra le più integre d'Italia. Nell'introduzione al catalogo, la Direttrice dell'Istituto, Roberta Alberotanza, sottolinea come l'Italia sia un insieme di luoghi pieni di tracce e ricordi storici lasciati dagli uomini nel tempo. Questi luoghi diventano, nel loro insieme, una testimonianza, ma, nello stesso tempo, una chiave di lettura per comprendere la cultura, particolarmente complessa, dell'Italia. Luca Capuano, fotografo professionista specializzato nelle immagini di architettura, pubblicate nelle più importanti riviste internazionali, vive e lavora a Bologna. Vasto è il suo lavoro di documentazione sul patrimonio artistico, storico e culturale italiano. Le sue ricerche sullo spazio lo hanno portato a realizzare importanti lavori anche nei campi del design contemporaneo e della pubblicità. Ha al suo attivo numerose esposizioni sia con gallerie private che con organismi pubblici. Docente di storia della fotografia ha anche curato importanti progetti editoriali. Elena Perlino, è cresciuta in Piemonte, dove svolge i suoi studi che completa all'Università di Torino con un dottorato in Storia e Critica del Cinema. Successivamente è stata selezionata per il corso biennale di fotografia Reflexions Masterclass a Parigi, dove attualmente vive. Il suo lavoro si inquadra sul sociale e dal 2003 si occupa di progetti a lungo termine su tratta e fenomeni migratori nel Mediterraneo. Ha esposto in Europa e USA. Collabora con le principali testate italiane. Nel 2011 è stata selezionata al Magnum Emergency Found. l’Istituto ospiterà, inoltre, due concerti eseguiti dal maestro Antonio Ballista (piano) e dalla soprano Lorna Windsor nelle giornate di: venerdi’ 19 settembre, ore 19, ROSSINI ET OFFENBACH À PARIS sabato 20 settembre, ore 12, LA CANZONE ITALIANA ET LA CHANSON FRANCAISE L’Evento è organizzato in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio ed in collaborazione con il CIDIM, Comitato Nazionale Italiano Musica, membro dell’IMC - INTERNATIONAL MUSIC COUNCIL, Organizzazione Internazionale Non Governativa in partnership ufficiale con l'UNESCO. L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 17 ottobre 2014 Sabato 20 settembre dalle 10,00 alle 15.00 domenica 21 settembre dalle 10.00 alle 13.00 - visita guidata - 11.00 aperitivo da lunedì a giovedì 9.30-12.30 e 14.30-17.30 Venerdì 9.30-12.30 ingresso libero per informazioni: Istituto Italiano di Cultura Contacts presse: Camilla Trombi, Giada Vigato 6, rue Fernand Pauriol – 13005 Marsiglia Roberta Lombardo Hurstel tel. 04 91 48 51 94 – fax 04 91 92 67 90 + 33 6 10564251//+ 33 9 65036606 iicmarsiglia@esteri.it ; www.iicmarsiglia.esteri.it hurstel.roberta@orange.fr Location: Istituto Italiano di Cultura 6, rue Fernand Pauriol – 13005 Marsiglia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: iicmarsiglia@esteri.it email gestore : Istituto Italiano di cultura sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Ritagliando impressioni startDate: 10/18/14 endDate: 10/26/14 Description: Il collage, tecnica artistica inaugurata circa un secolo fa da Picasso e Braque, viene riportata in auge nella mostra Ritagliando impressioni, allestita nella Galleria ON ART – nuova realtà espositiva di Testaccio - che presenta, dal 18 al 26 ottobre 2014, gli ultimi lavori di Cristina Pennacchi: pittrice e illustratrice, nata a Roma, nel 1966, che, dal oltre vent’anni, porta avanti una ricerca astratto-figurativa, prediligendo sempre come supporto materico ed espressivo, la carta. L’artista ha concepito questo ciclo di lavori ritagliando pezzi di carta, trovati qua e là - spesso immagini fotografiche - che poi ha incollato su un supporto cartaceo completando infine l’opera con tecniche pittoriche tradizionali proprio come fecero a suo tempo i fondatori del Cubismo. Nella mostra - curata da Stefania Valente in collaborazione con Anna Maria Angelucci, e promossa dall’Associazione Architettura fatta in casa - si possono ammirare, oltre ad un lavoro site specific, cinque opere su carta realizzate dall’artista, nel 2014, sempre con questa specificità tecnica, caratterizzate ciascuna da colori diversi - ogni tinta esprime un particolare stato d’animo – che raccontano, quasi come fosse una narrazione continua, una fase di trasformazione della vita dell’artista, andando a indagare il rapporto conflittuale tra uomo e donna. La pittrice romana (la cui attuale ricerca è volta ad esprimere emozioni intime attraverso la figura umana, tuttavia senza intenti realistici) ha composto immagini - visioni in cui spazio e tempo perdono i loro confini - che traducono in forme concrete la realtà non materiale dell’uomo: il mondo che si cela dietro alla coscienza, quello che sovente emerge attraverso i sogni, con un linguaggio autentico che, pur attingendo ad esperienze artistiche passate (dal Cubismo, all’Informale, dalla Transavanguardia alla Street art) si configura come stilema originale nel modo di combinare gli elementi nello spazio pittorico. Con l’uso di questa tecnica, il collage, Cristina Pennacchi rivendica ancora una volta la libertà dell’artista di esprimersi utilizzando qualsiasi cosa gli sembri consono al suo scopo, andando fuori da ogni schema e codificazione. Location: Via Beniamino Franklin, 25 - Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@architetturafattaincasa.it email gestore : Galleria On art sponsor: Ufficio stampa: artepressroma@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: AmArte due giorni d'arte in periferia startDate: 10/25/14 endDate: 10/26/14 Description: Comunicato Stampa AMaRTE Nell’immaginario collettivo, le periferie romane sono un luogo di marginalità, deserti culturali, da cui l’intellettuale di buone maniere e comuni letture si tiene ben lontano; se proprio è costretto ad averne a che fare, si tappa il naso, alza le spalle e si riempie la bocca di citazione pasoliniane. Nella realtà concreta, invece, negli ultimi dieci anni, le periferie romane sono state laboratori di sperimentazione, in cui si sono confrontate culture e in cui sono nate avanguardie e nuovi linguaggi; un periodo caotico, vorticoso, a volte confusionario, da cui è necessario trarre conclusioni. Questo è lo scopo ambizioso che si pone AMaRTE, una manifestazione culturale promossa dall’associazione Movimento Democratico, nata da un’intuizione della consigliera municipale Mariangela Saliola e realizzata grazie al supporto del Presidente del V Municipio Gianmarco Palmieri e del suo Assessore alla Cultura Nunzia Castello, che si svolgerà il 25 e 26 ottobre 2014 presso la sala consiliare del V Municipio in via G. Perlasca, 39, Roma. In AMaRTE non solo si farà il punto sul passato, ma si cercherà di ridefinire il futuro, dando voce alle istanze che nascono dalla strade e dai presunti non luoghi, e presentando proposte per rendere le periferie incubatori di creatività diffusa. AMarRtE, per raggiungere tali ambizioso obiettivo, si articolerà nel seguente programma Sabato 25 ottobre Ore 10.00 Apertura dell’Evento, con saluti da parte delle istituzioni Ore 10.30 Laboratorio “Esprimiamoci a colori”, dove l’artista Manuela Da Ponte incontrerà i bambini delle scuole, creando assieme a loro opere d’arte Ore 13.00 Esposizione delle opere create durante il Laboratorio Ore 14.00 Inaugurazione, presso la sala consiliare, della mostra di pittura, curata da Rodolfo Cubeta, a cui parteciperanno Andrea Cardia (pittura, performance pittoriche), Selvaggia Luna (pittura, digital work), Roslen Lenci (pittura), Katia Decadent (pittura, performance pittoriche), Daniele Brunetti (pittura), Rita Iszlai (fotografia), Rodolfo Cubeta (pittura, performance teatro, curatore), Anita Nuzzi (scrittrice) Ore 16.00 Performance “Danza Pittura” di Katia Di Stefano alias Katia Decadent, in cui si fonderanno in un’armonia superiore diversi linguaggi artistici, esorcizzando le paure che impediscono di godere con pienezza della propria esistenza Ore 17.00 Proiezione del cortometraggio “Prigioni Invisibili” in cui si rifletterà sul rapporto tra Uomo e Spazio Urbano Ore 18.00 Convegno “Arte in Periferia” moderato dal giornalista e scrittore Mauro Valentini, a cui parteciperanno rappresentanti istituzionali del Comune e del Municipio, professori universitari, scrittori, editori, curatori e artisti. Tra i nomi coinvolti, il giornalista Pino Nazio, il musicista Enrico Capuano, il professor Fabrizio Natalini, docente in Cinema e Televisione presso l’Università Tor Vergata, l’artista e curatore David Vecchiato, ideatore del progetto Muro, il museo diffuso di street art nel Quadraro, gli editori Emmanuela Jonathan Pillia e Marco Limiti, gli scrittori Pier Luigi Manieri, Simone Ghelli, Laura Rainieri e Alessio Brugnoli, gli artisti Rodolfo Cubeta, Marco Fioramanti, l’etnomusicologo Filippo D’Ascola e molti, molti altri.. Ore 20.00 Chiusura del Convegno e Aperitivo Domenica 26 Ottobre Ore 10.00 Laboratorio “Musicando la Poesia” dove i poeti del gruppo Mangiaparole, assieme ai jazzisti Marco Abbondanzieri e Dario Fiori collaboreranno alla realizzazione di una performance condivisa tra versi e note, in cui si musicheranno testi inediti Ore 14.00 Tavole rotonde, dedicate alla presentazione degli “esploratori culturali” delle periferie romane, dalle case editrici Kipple alla Deleyava, dall’esperienza delle Danze di Piazza Vittorio a quella del portale d’Arte Contemporanea Quaz Art, dalle Biblioteche di Frontiera all’Associazione Romana Studi Tolkeniani. Ore 18.00 Rappresentazione Teatrale “E’ solo un gioco” scritta e prodotta dall’associazione culturale Clama Culz Ore 19.00 Chiusura della manifestazione e ringraziamenti AMaRTE 25 e 26 ottobre 2014 via G. Perlasca, 39, Roma. Contatti Istituzionali Mariangela Saliola 3284518594 Ufficio Stampa Emanuela Cinà 3921216678 sury1980@gmail.com Location: Via Perlasca 39 Roma tipo di evento: rowid: covegno immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: sury1980@gmail.com email gestore : Municipio 5 sponsor: Ufficio stampa: Emanuela Cinà lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: eposizione permanente startDate: agosto 2011 endDate: personale permanente Description: Opere grafiche pittoriche scultoree di Domenico mazzilli Location: Via maggiore d turitto 5 cassano delle Murge bari tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Miriam Covielli Lucchini nell’esclusivo gruppo di partecipanti a “Spoleto incontra Venezia” startDate: 10/17/14 endDate: 10/24/14 Description: Tanti elogi meritati per la pittrice Miriam Covielli Lucchini, inserita nell'esclusivo gruppo di partecipanti alla grande mostra di "Spoleto incontra Venezia" dove sotto l'esperta curatela del critico Vittorio Sgarbi e la direzione del manager produttore Salvo Nugnes si avvicendano nomi di spicco del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì, in esposizione presso due stupendi edifici veneziani di secolare tradizione, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014. La Lucchini adotta uno stile piacevole, ricercato e rigoroso. Il suo è un genere tendente all'Astrattismo Geometrico, dove l'informale prevale con invenzioni compositive interessanti e imprevedibili, in una costante ricerca di nuove forme. Ne deriva un'energia creativa d’intenso impatto visivo. È un continuo scoprire d’idee innovatrici, di dimensioni irreali e fantastiche, in cui nulla è lasciato mai al caso, ma risponde a un proporzionato senso degli equilibri dell'architettura narrativa. L'eleganza e la finezza nel tratto insieme alla vivacità nel dinamismo progettuale ne solcano il segno stilistico riconoscibile e coerente. Nella produzione si delinea il messaggio di riflessione, che la guida recuperando l'arcaica concezione diffusa tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, per cui gli artisti stanchi di indirizzarsi verso la natura e il mondo naturale tendevano a rivalutare e rivalorizzare la posizione dell'uomo e dell’umanità, approfondendo e scandagliando l'analisi interiore e psicologica, per individuare e cogliere i motivi scatenanti del mal d'essere e del mal di vivere, così fortemente radicato in essi. La Lucchini spiega "Pittura e scrittura dialogano insieme, si accompagnano, si sorreggono in reciproca sinergia per tacito accordo. La mia pittura s’impone, non è sommessa, ma volutamente urlata e gridata con vigoroso e prorompente slancio attraverso la distorsione, la deformazione, la lacerazione della realtà operata mediante segni crudi e colori urlanti". Location: Venezia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Falier sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Earth Wind & Fire startDate: 11/13/15 endDate: 12/14/14 Description: Il titolo della mostra, Earth Wind and Fire, oltre a essere il nome di una band statunitense molto popolare negli anni Settanta, sintetizza lo stretto legame dell’immaginario aborigeno, di cui le opere esposte sono evidente testimonianza, agli elementi primari della natura e quindi al mondo rituale e sacro ad esso connessi. Lo spirito della mostra è quello di contribuire ad affrancare l’immagine dell’arte aborigena dalla visione eurocentrica che da sempre confina i manufatti aborigeni all’etnografia, evidenziando la contemporaneità del linguaggio artistico manifesto nelle cinquanta opere esposte. Non a caso è a questa e alle altre culture figurative extraeuropee che, a partire dagli inizi del Novecento, l’arte contemporanea occidentale attinge per arricchire e rivitalizzare il proprio linguaggio artistico. L'iconografia, infatti, volutamente fedele alla tradizione millenaria degli aborigeni australiani e del loro modo di rappresentare simbolicamente le “topografie cultuali” dei territori di appartenenza, si basa prevalentemente su un repertorio astratto di pattern geometrici, cui talvolta si aggiungono elementi figurativi di carattere tribale. L’intento di Earth Wind and Fire è condiviso da altre manifestazioni che in Italia e a Lugano stanno valorizzando con l’esplorazione dei suoi molteplici aspetti l’arte aborigena; a livello istituzionale ciò è testimoniato ad esempio da Dhukarr. Arte aborigena contemporanea. La Collezione Knoblauch al Museo delle Culture all’Heleneum di Lugano in corso fino a gennaio 2015. La mostra della Galleria Gracis, che presenta artisti affermati come Claude Carter, Beyula Puntungka Napanangka, Freddie Timms, Samson Bonson e alcuni figli d’arte come Dhurrumuwuy Marika, si compone di dipinti e di una, significativa quanto inconsueta per il nostro Paese, selezione di sculture e totem ricavati dai tronchi degli alberi di eucalipto scavati dalle termiti, quindi lavorati e decorati mediante pigmenti naturali. E’ “arte alta”, un’arte che ha trovato una collocazione nel mondo artistico contemporaneo grazie a una reciprocità d’intenti. Da una parte il desiderio delle comunità di affrancarsi dall’assistenzialismo e, nell’ottica della diatriba sulla proprietà territoriale, di far conoscere all’esterno la persistenza e la forza delle loro tradizioni; dall’altra l’esigenza del governo federale di una chiara connotazione nazionale. Due volti di una realtà che ha trovato il punto di contatto nella produzione originata nei numerosi centri artistici, sorti a partire dagli anni Settanta, in cui gli artisti potevano usufruire anche di media artistici occidentali, come gli acrilici, che ampliavano la gamma cromatica delle terre, per dar vita ad opere più durevoli e di conseguenza più adatte alla circolazione sul mercato, prima nazionale e poi internazionale. La Galleria Gracis per realizzare questa mostra, che consolida la sua recente apertura alle arti contemporanee e garantire l’altissimo profilo qualitativo delle opere da offrire al suo esigente pubblico, si è rivolta alla famosa e conosciuta galleria londinese specializzata in arte aborigena JGM ART di Jennifer Guerrini Maraldi, la quale lungo tutta la sua carriera trentennale ha intessuto importanti rapporti di scambio e collaborazione con le principali autorità culturali australiane, in particolare con Ron Radford – direttore della Galleria Nazionale dell’Australia, in modo da garantire sempre qualità e un punto di vista aggiornato sul panorama artistico aborigeno. Location: Piazza Castello, 16 Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/pages/Earth-Wind-and-Fire/726827307387951?ref=page_internal&sk=photos_stream galleria-spazio-museo: anna.orsi@pressart.eu email gestore : Galleria Gracis sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Vincenzo Agnetti: opere da collezioni private startDate: 11/19/14 endDate: 1/15/15 Description: Le opere esposte documentano lo straordinario percorso artistico del maggior esponente italiano dell’arte concettuale. Location: Via Montebello, 30 - Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/pages/Vincenzo-Agnetti-opere-da-collezioni-private/656351504478716?sk=photos_stream galleria-spazio-museo: anna.orsi@pressart.eu email gestore : Matteo Lampertico - Arte Antica e Moderna sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: La bellezza per la bontà – l'arte aiuta la vita startDate: 10/25/14 endDate: 11/10/14 Description: XV Edizione della mostra di pittura La bellezza per la bontà – l'arte aiuta la vita Dal 25 ottobre la rassegna al Castello di Duino Dopo il successo dell’esposizione alla Sala del Giubileo, riapre sabato 25 ottobre 2014 alle ore 11.30 al Castello di Duino la XV edizione della mostra d'arte intitolata La bellezza per la bontà, l’arte aiuta la vita, organizzata a favore del Premio alla Bontà Hazel Marie Cole Onlus, istituito da Aldo e Donatella Pianciamore, e curata dall’architetto Marianna Accerboni, che introdurrà l’esposizione. Alla rassegna, visitabile fino al 10 novembre e accompagnata da un esaustivo catalogo, prendono parte 23 artisti tra pittori triestini, di altre città italiane e stranieri. Espongono Alda Baglioni, Annie Blanchi, Valerie Bregaint, Nora Carella, Cristina Castellarin, Bruna Daus, Fulvio Dot, Annamaria Ducaton, Carla Fiocchi, Silva Fonda, Holly Furlanis, Paolo Guglielmo Giorio, Lorenzo Loffreda, Paola Martinella, Roberto Micol, Giulia Noliani, Dante Pisani, Alice Psacaropulo, Erika Stocker, Roberto Tigelli, Nicola Tomasi, Serena Zors Breuer, Elvio Zorzenon (orario di apertura del Castello; fino al 31 ottobre tutti i giorni escluso martedì 9.30 - 16.00 / novembre sabato domenica e festivi 9.30 - 16.00 / info 335 6750946). Location: 34011 Duino Aurisina tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: marianna.accerboni@gmail.com email gestore : Castello di Duino sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Informazioni cronologiche: Subject: Dicotomia in equilibrio startDate: 11/15/14 endDate: 12/20/14 Description: Comunicato Stampa Dicotomia in equilibrio Mostra Antologica dell’artista Massimo Di Cave presentazione al vernissage di Alessia Locatelli MAEC - Via Lupetta, 3 - Milano 15 novembre/ 20 dicembre 2014 Un lavoro quello dell'architetto Massimo Di Cave tutto orientato verso l'umanità e la ricerca della sua ti en einai (dal greco: essenza). Feuerbach scriveva che ogni uomo ha in sé il sentimento dell'infinità del genere umano, ma nessun individuo singolo contiene in sé quest'essenza nella sua compiutezza. L'uomo, la sua ricerca di una collocazione, il suo anelito inascoltato verso l'infinito, sono temi cari alla sensibilità dell'artista che ritrova nella figurazione non un esercizio di retorica manierista, bensì l'esigenza di trattare questioni che sono personali ma, al contempo, universali. L'origine dei lavori esposti nell'Antologica alla galleria Maec - Milan Art & Events Center ruota attorno al concetto di equilibrio ed essenzialità senza mai trascurare il valore estetico. I materiali utilizzati sono spesso di riuso (metallo, carta, legno, ferro) che - attraverso una gestualità ispirata – accedono ad una nuova dignità. Il linguaggio tecnico dell’artista si concretizza in un’arte materica, primitiva, piacevolmente austera ma saldamente ancorata al sapore e al gusto antico di una manualità di altri tempi; le linee sono leggere, sinuose ed eleganti, siano esse espresse in scultura o in pittura. Sapienza e ascolto si cingono nell'atto creativo mediato dall'approfondita conoscenza dell'architetto della storia dell'arte e del design. Romano, Massimo di Cave ritrova nel Barocco - nei movimenti ritmici e nei colori dorati ed accesi di questo stile - così come nelle forme morbide ed invitanti del milanese Vico Magistretti una fondamentale fonte di ispirazione. In galleria saranno visibili opere che raccontano il viaggio artistico di Massimo Di Cave dal 2006 al 2014; lavori scultorei di grandi dimensioni dialogano con altre opere a parete in un'assonanza emotiva e di concetto. Un percorso artistico che annulla, dopo averlo abbondantemente assimilato, il linguaggio contemporaneo e torna al segno primitivo come possibilità di espressione capace di ridare emozioni, lontano dalle facili ed effimere mode che si susseguono ormai in maniera intermittente. Dicotomia in equilibrio Mostra Antologica dell’artista Massimo Di Cave 15 novembre / 20 dicembre 2014 Orari apertura: martedì-venerdì 10/13-15/19; sabato 15/19 Vernissage 15 novembre 2014 dalle h 18.00 Introduzione alla mostra a cura di Alessia Locatelli per informazioni staff@wepresentart.com Tel: 02 39831335 MAEC – Milan Art & Events Center Via Lupetta, 3 – Milano Location: Via Lupetta 3, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info.milanart@gmail.com email gestore : Milan Art & Events Center Present Contemporary Art sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: 1/16/2013 18:53:00 Subject: IL CINEMA SURREALISTA - Cinema Lumière startDate: 4/18/13 endDate: 5/28/13 Description: La Cineteca di Bologna e la Galleria de' Foscherari, confortate dal successo ottenuto con l'iniziativa dedicata al cinema espressionista tedesco, hanno deciso di continuare la felice collaborazione dando vita ad un secondo ciclo di proiezioni riguardante il cinema surrealista. Come con l'Espressionismo, e con tutte le correnti d'Avanguardia, anche con la grande stagione che prende l'avvio dal manifesto di Breton nel 1924 si assiste al fenomeno dell'interartisticità, cioè all'intrecciarsi in forme inedite delle arti tradizionali che sfumano e allargano i propri confini tentando di sfuggire alla separatezza specialistica. Sotto questo profilo il cinema è particolarmente significativo, e i film surrealisti scelti per questa rassegna ne forniscono esempi straordinari. Va premesso che tale scelta si è avventurata oltre i tre titoli ritenuti unanimemente di sicuro taglio surrealista, La coquille et le clergyman, di G. Dulac, con la sceneggiatura del grande drammaturgo A. Artaud, più i due capolavori di Buñuel e Dalì, Un chien andalou e L' Age d'ôr, per proporre al giudizio degli spettatori anche opere su cui i critici e gli storici sono divisi. Ecco, quindi, inseriti nel ciclo un interessantissimo film di Man Ray, scritto dal poeta Desnos, L'etoile de mer; un celebre “documentario” del grande Jean Vigo, A propos de Nice; il famosissimo Le sang d'un poète, opera di Jean Cocteau disprezzata dai surrealisti stessi, in particolare da Breton, ma che è stata fondamentale per l'avventura americana del Surrealismo fuggito dall'Europa che il Nazifascismo stava per precipitare nella seconda guerra mondiale; L' Atalante, indimenticabile capolavoro con cui Vigo pose fine alla sua breve vita, che concluderà la rassegna al cinema Lumière. Va pure anticipato, i film saranno tutti presentati e commentati da Vittorio Boarini, che la rassegna consentirà anche di chiarire la divaricazione fra “Surrealismo bianco” e “Surrealismo nero”, che tormenta i seguaci di Breton e che questi tenterà in vano di superare. Ma veniamo al calendario dell amanifestazione , che si svolgerà presso l a Galleria de'Foscherari , Via Castiglione 2B, dal 17 aprile al 22 Maggio , per concludersi, lo ripetiamo , al cinema Lumière il 28 Maggio sempre alle ore 18.00. Location: Via Castiglione 2B – 40124 Bologna tipo di evento: rowid: 25004 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria de Foscherari email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Gabri.okarte@gmail.com lat: 44.502286 long: 11.3403525 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: 11/29/2012 10:35:10 Subject: Marco Tamburro | Tutto il resto è un'altra storia startDate: 12/1/12 endDate: 1/6/13 Description: Sabato 1° Dicembre, alle ore 18:30 si inaugura a Bologna presso la nuova sede della Galleria Restarte in Piazza San Michele 4/c la mostra personale di Marco Tamburro dal titolo Tutto il resto è un'altra storia. Saranno presenti l'Artista e Alberto Agazzani, curatore della mostra. Marco Tamburro (1974) è un autentico figlio del suo tempo nel quale una moltitudine altrimenti impossibile di esperienze (da quella di scenografo, all'architettura, design, fotografia) s'assommano e s'intrecciano per creare forme impossibili da ricondurre in toto ad alcuna di esse. Le immagini di Tamburro sono figlie di un sapere contemporaneo unico e senza barriere, nel quale le discipline ed i saperi s'incontrano e si fondono armoniosamente. Nel caso di Marco Tamburro il suo tempo è il nostro tempo, dominato da frenesia, massificazione e solitudine, da incomunicabilità e strapotere ossessivo dei mass media. Tutte componenti che ritroviamo protagoniste nelle immagini di Tamburro, dominate da fondali scenografici, labirinti metropolitani che si trasformano in gabbie mentali, la vorticosa frenesia di immagini-feticcio, simboli e status symbol, in costruzioni più simili a sogni ed incubi cinematografici che a visioni pittoriche propriamente dette. Cinema, fotografia, disegno e pittura (da quella iconica all'astratta ed informale), architettura, scenografia, design...tutto confluisce nella pittura di Tamburro, e ciò che emerge con forza e chiarezza assolute è il pittore Marco Tamburro, la sua potente espressività, la sua capacità di osservare, vivere e pensare, trasmettendo l'espressione del suo mutevole Io in immagini sempre nuove, inaspettate e perciò emozionanti. Tamburro è un pittore velocissimo, così come velocissima è la sua capacità d'assorbire e memorizzare immagini e situazioni visive, elaborandole alla velocità del pensiero allorché si trova dinnanzi lo spazio bianco di una tela. Marco Tamburro: Pop, Surrealista, esistenzialista, visionario, street-artist. E chi più ne ha, più ne metta. Ognuno coglierà un aspetto del suo melting-pot globale (emotico, poetico e culturale), ma una soluzione all'enigma Tamburro rimarrà comunque lontana. Tutto il resto è un'altra storia. Con la mostra dedicata a Marco Tamburro, prosegue l'attività di valorizzazione dei giovani artisti italiani promossa dalla Galleria Restarte e portata avanti nel rispetto di quei valori che da sempre contraddistinguono l'operato della Galleria: attenzione per la bellezza, passione per le sperimentazioni linguistiche senza per questo dimenticare il passato, più o meno recente, amore per la tradizione artistica italiana, impegno nella promozione di eventi culturali volti alla diffusione di questi valori. Il catalogo dell'evento, disponibile in Galleria, è pubblicato da Restarte Edizioni. Location: piazza San Michele 4 Bologna tipo di evento: rowid: 2002 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Restarte email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.4933169 long: 11.3495062 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: 12/17/2012 0:15:28 Subject: NAM JUNE PAIK IN ITALIA startDate: 2/16/13 endDate: 6/2/13 Description: NAM JUNE PAIK IN ITALIA 16 febbraio- 2 giugno 2013 Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande Dal 16 febbraio al 2 giugno 2013, nelle sedi espositive della Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini, si terrà la mostra "Nam June Paik in Italia", a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini. Organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, realizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma, l'iniziativa riflette sulla presenza e sull'influenza dell'artista coreano in Italia a vent'anni esatti dalla vittoria del Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 1993. Il percorso espositivo presenta una significativa selezione di opere ' oltre cento lavori ' provenienti da importanti collezioni italiane e si propone di ricostruire il rapporto dell'artista con il nostro Paese di cui è stato ospite assiduo, dagli anni Settanta a tutti gli anni Novanta, da solo o con altri artisti della galassia Fluxus, impegnato in performance, mostre, scambi e dialoghi con critici, collezionisti, istituzioni. Il nucleo principale della mostra è costituito dai numerosi lavori appartenuti ad Antonina Zaru, che con l'artista coreano ha intrattenuto un rapporto duraturo e fecondo. Sono inoltre esposti documenti e testimonianze fotografiche e filmate scaturite da un'ampia ricognizione condotta sul territorio emiliano, dove Paik ha trovato molta attenzione da parte di galleristi appassionati come Rosanna Chiessi e Carlo Cattelani e di accorti collezionisti. Esponente di spicco del movimento Fluxus, considerato il principale precursore della videoarte, è stato definito "un artista consapevole del proprio tempo", capace di utilizzare l'oggetto televisore e la telecamera sia come elementi con cui produrre videosculture e videoinstallazioni sia come componenti vere e proprie di performance. Tra i protagonisti della stagione dell'happening newyorkese nel corso della sua vicenda artistica Paik ha agito fra arte, musica, teatro e fotografia, spesso insieme alla violoncellista Charlotte Moorman con la quale ha intrattenuto per circa trent'anni una intensa collaborazione, in particolare, nel decennio tra il 1964 e il 1974. A partire dagli anni Ottanta la sua ricerca si è concentrata sulla tecnologia satellitare e sul mondo del computer. Nel corso della sua carriera ha collaborato, fra gli altri, con John Cage, Peter Moore, Laurie Anderson, Joseph Beuys e Merce Cunningham. "Il "bel canto" è stato il primo rapporto che ho avuto con l'Italia" ha affermato "La cosa che più mi intriga della cultura italiana è certamente la qualità e la complessità della Grande Opera Italiana. L'Opera rappresenta quello che ricerco nell'arte elettronica, in un'Opera c'è tutto: la musica, il movimento, lo spazio. Così, se un'operazione di arte elettronica riesce con successo, ritengo che debba essere considerata un'Opera elettronica". Testimoniano questo particolare legame dell'artista con la nostra cultura i robot dedicati a Luciano Pavarotti e Maria Callas e l'opera del 1995 dal titolo "Oriental Painting, Direttore d'Orchestra". Presenti in mostra altre importanti opere come "Sfera. Punto elettronico" del 1990-92, "TV Cello", 1992 e "Young Buddha on Duratrans Bed", 1989-1992. Il catalogo bilingue italiano/inglese a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini è pubblicato da Silvana Editoriale Note biografiche Nam June Paik nasce a Seul (Corea) nel 1932. Compositore, performer, videoartista e grande sperimentatore mediatico, è stato uno dei protagonisti di spicco del movimento Fluxus. Diplomatosi alla Tokyo University con una tesi su Arnold Schöenberg, continua i suoi studi in Germania alle Università di Monaco di Baviera e di Colonia e al Conservatorio di Musica di Friburgo. Dal 1958 al 1963 lavora con Karl-Heinz Stockhausen presso gli studi WRD di musica elettronica di Colonia. In questi anni conosce John Cage e comincia a partecipare ai festival Fluxus a seguito dell'incontro, nel 1961, con George Maciunas. Nel 1963 inaugura la sua prima mostra personale alla Galleria Parnass di Wuppertall, un'installazione di 13 video-monitor le cui immagini venivano distorte attraverso l'uso di magneti. Nel 1964 si trasferisce a New York dove inizia la collaborazione con la violoncellista Charlotte Moormann. Nel 1965 filma il traffico newyorkese durante la visita di Paolo VI con la prima telecamera amatoriale appena lanciata sul mercato dalla Sony, filmato che presenterà lo stesso giorno delle riprese con il titolo "Café Gogo", opera sancita come il primo video d'arte della storia. Nel 1970 costruisce con Shuya Abe il sintetizzatore video colori, un dispositivo che permette di creare immagini autonome senza referenze nella realtà, e nel 1971 lavora al WNET's TV lab di New York. Nel 1974 espone all'Everson Museum of Art a Syracuse (New York) e nel 1976 e al Kilnischer Kunstverein di Colonia. Nel 1982 il Whithney Museum of American Art di New York gli dedica un'importante retrospettiva. Nel 1984 lavora a "Good Morning, Mr. Orwell", una trasmissione intercontinentale in diretta televisiva realizzata via satellite, il giorno di capodanno, dal Centre Pompidou, Parigi e dal Museum of Modern Art di New York che vede coinvolti personaggi come Laurie Anderson, Peter Gabriel, John Cage, Merce Cunningham, Salvador Dalí e Joseph Beuys. Nel 1987 viene eletto membro dell'Akademie der Kunste di Berlino e nel 1988 realizza "The More the Better", una "torre dei media" per i giochi Olimpici di Seul costituita con 1003 monitor. Nel 1990 tiene una personale a Reggio Emilia ai Chiostri di San Domenico. Nel 1993 è ospite con Hans Haacke del Padiglione Tedesco alla XLV Biennale di Venezia, padiglione premiato con il Leone d'Oro. Nel 1995 il Kunstmuseum di Wolfsburg gli dedica una personale, a cui seguono quelle del Solomon R. Guggenheim di New York, nel 2000 e di Bilbao, nel 2001. Muore a Miami il 29 gennaio 2006. Nella foto: Nam June Paik, 'Oriental Painting, Direttore d'Orchestra', cavallo in legno indonesiano con monitor e oggetti vari, 1995, collezione privata; 'Luciano Pavarotti', 1995, radio, monitor e oggetti vari, collezione privata; 'Maria Callas', 1995, monitor e oggetti vari, collezione privata Modena, dicembre 2012 Scheda tecnica Mostra Nam June Paik in Italia Sede Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande Periodo 16 febbraio-2 giugno 2013 Inaugurazione sabato 16 febbraio 2013, ore 18.00 Organizzazione e Produzione Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con Fondazione Solares di Parma Orari dal 17 febbraio al 29 marzo mercoledì-venerdì 10.30-13.00; 15.00-18.00 sabato, domenica e festivi 10.30-18.30 lunedì e martedì chiuso dal 30 marzo al 2 giugno mercoledì-venerdì 10.30-13.00; 16.00-19.30 sabato, domenica e festivi 10.30-19.30 lunedì e martedì chiuso lunedì 1 aprile, Pasquetta, apertura straordinaria con orario festivo Location: corso Canalgrande Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria civica di Modena email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: 44.6459098 long: 10.9297111 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: 1/2/2013 15:45:22 Subject: Nino Migliori startDate: 1/17/13 endDate: 4/28/13 Description: Nino Migliori la più ampia ed articolata antologica degli ultimi decenni 'tutte le info>>> PALAZZO FAVA - FONDAZIONE CARISBO BOLOGNA - dal 17 gennaio al 28 aprile 2013 Location: Via Alessandro Manzoni 2 40121 Bologna tipo di evento: rowid: 19202 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: PALAZZO FAVA - FONDAZIONE CARISBO BOLOGNA email gestore : sponsor: 2112 Ufficio stampa: lat: 44.4966045 long: 11.3416979 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: 1/18/2013 19:30:50 Subject: Hanne Darboven: Mostra e Performance Musicale startDate: 1/22/13 endDate: 2/3/13 Description: La galleria P420 e la Fondazione Hanne Darboven di Amburgo sono liete di presentare l'esposizione del lavoro Kalendar 94, Postum OP 42 A B C D, Bläserquintett dell'artista tedesca Hanne Darboven (Monaco, 1941-Amburgo, 2009) presso il Museo della Musica di Bologna (Strada Maggiore 34 ) dal 22 gennaio al 3 febbraio 2013 nell'ambito degli eventi proposti da Art City Bologna 2013 in occasione di Arte Fiera, e la performance musicale che sarà eseguita domenica 27 gennaio alle ore 10, sempre al Museo della Musica, su spartito della stessa Darboven. Le composizioni musicali di Hanne Darboven sono fortemente connesse alla sua attività di artista visiva. Alla stessa maniera, le sue opere visive sono strettamente legate alle sue composizioni musicali. L'idea di affiancare il lavoro prettamente visuale alla performance musicale nasce dall'esigenza di illustrare al meglio la specifica interazione e la particolare prospettiva di questa relazione. Fu la stessa Darboven a promuovere l'esposizione combinata tra la parte visiva e quella compositiva del proprio lavoro, come ad esempio fu fatto al Deichtorhallen di Amburgo nell'ottobre del 1991. Analogamente, domenica 27 gennaio 2013 alle ore 10.00 al Museo della Musica di Bologna, città che può vantare un'influenza evidente sulla storia musicale europea, un ensemble di musica da camera eseguirà la composizione Opus 26 Quartette Modell 1'9, scritta da Hanne Darboven alla fine degli anni '80, ridando così vita all'idea originale dell'artista accompagnando l'esposizione dell'opera e trasponendola su un piano musicale. Prima della performance un' introduzione di Florentine Gallwas della Fondazione Hanne Darboven e Miriam Schoofs, curatrice della mostra, metterà in luce le corrispondenze tra l'opera artistica e quella musicale. «Sin dall'età infantile Hanne Darboven mostra un grande talento musicale che però mette da parte - anche se senza mai dimenticarlo - a favore delle arti visive. E' evidente la vicinanza tra le variazioni musicali e le varianti nelle sequenze numeriche di Hanne Darboven. Dalla seconda metà degli anni '70 inizia a tradurre i suoi sistemi numerici in sequenze musicali (numero 0 = nota d, etc.), successivamente arrangiate per vari strumenti, singoli o intere orchestre, da musicisti professionisti. Il risultato è un'affascinante esperienza Location: Strada Maggiore 34 Bologna tipo di evento: rowid: 31001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: galleria P420 email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.4928203 long: 11.350244 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: 1/19/2013 3:36:12 Subject: In Corpo3 / Ginnastica della visione startDate: 1/25/13 endDate: 1/28/13 Description: In Corpo 3 / Ginnastica della visione e la rassegna di performances live presnete a SetUp, la nuova fiera d'arte contemporanea indipendente e che si svolgerà a Bologna dal 25 al 27 gennaio 2013 con orario serale dalle 18.00 all'01.00. In Corpo 3 / Ginnastica della visione è un progetto di Paolo Angelosanto e Giovanni Gaggia a cura di Sponge ArteContemporanea con l'intervento critico di Silvia Litardi e Stefano Verri, coinvolge i seguenti performer: bösediva, Elena Mazzi, Sergio Racanati, Filippo Riniolo, ed Ivana Spinelli. In Corpo è una rassegna performativa multi-identitaria curata da Sponge ArteContemporanea che si dirama e si completa nell'interazione estemporanea col pubblico. È il terzo momento di un progetto più ampio a partire dalle precedenti edizioni (In corpo. Dalla performance al video, 29 gennaio ' 1 marzo 2011, BT'F Gallery, rassegna video dedicata all'azione performativa ed In Corpo 012 rassegna performativa 27 ' 29 gennaio 2012 ). Presentate all'interno del circuito degli eventi collaterali ad Arte Fiera OFF 2011 e 2012 in collaborazione con BT'F Gallery. Gli ideatori di In Corpo intendono tracciare una linea guida in continua evoluzione, rappresentata dallo studio e dalla scoperta dei performer che operano sul territorio nazionale. In questo percorso il progetto In Corpo si incontra con il progetto curatoriale Ginnastica della visione di Paolo Angelosanto, che ha la stessa identica mission. Le due proposte si uniscono e ne scaturisce una unica. Ginnastica della visione aggiunge una opportunità al vecchio titolo offrendo così una maggiore possibilità interpretativa. 'Ginnastica della visione' fa sì che ci si possa spingere e ci si possa muovere oltrepassando l'estetica, dove ogni fluttuazione è siglata dalla eterogeneità delle azioni live e dagli attori che ne concretizzano le pratiche e i domini. Questo nuovo nucleo progettuale prende vita dai sedimenti e dallo sguardo continuo delle relazioni con le persone che costituiscono il mondo relazionale fatto di una pluralità di linguaggi emozionali, intuitivi, creativi. E' la poetica della visione dislocata nello spazio dedicato al Sé con l'indulgenza di permettere all'altro di cogliere un immaginario personale nella significatività delle loro brevi azioni. In Corpo 3 / Ginnastica della visione è un progetto che coinvolge i seguenti performers: bösediva, Elena Mazzi, Sergio Racanati, Filippo Riniolo, ed Ivana Spinelli. La rassegna propone dunque singoli progetti performativi che si alternano nel corso delle tre giornate di SetUp. 25 gennaio 2013 Dalle 18.15 alle 18.45: Elena Mazzi /performance: Un funerale ad alto tasso di sperimentazione 25 gennaio 2013 dalle 22.30 alle 23.45: Ivana Spinelli /performance: Endless 26 gennaio 2013 dalle 18.45 alle 19.30: Filippo Riniolo /performance: Ilva 27 gennaio 2013 dalle 18.00 alle 20.30: Sergio Racanati 27 gennaio 2013 dalle 23.00 alle 24.00: bösediva /performance: Schönheitsmaschine Info: spongecomunicazione@gmail.com www.setupcontemporaryart.com/programma/ info@setupcontemporaryart.com www.setupcontemporaryart.com Setup è prodotta da: Setup Art S.R.L. Via Gandino 3, 40137, Bologna P.I. 03229131200 Location: Piazza XX Settembre 6 Bologna tipo di evento: rowid: 31201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: SetUp email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.5044153 long: 11.3454068 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: 1/21/2013 12:01:20 Subject: 20 Anni di Electronic Art Café di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. Dalla Biennale di Venezia del 1993 a Bologna 2013 startDate: 1/24/13 endDate: 1/27/13 Description: 20 Anni di Electronic Art Café di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca' Dalla Biennale di Venezia del 1993 a Bologna 2013 Dal 24 al 27 gennaio 2013 Spazio 'Menomale', Via De' Pepoli, 1, Bologna Venerdì 25 gennaio 2013 Dalle 20:00 alle 24:00 - Evento speciale E.A.C. Live performance con Achille Bonito Oliva ed Umberto Scrocca Ore 22.00 - Rajasful! Live (Tayone & Bruno Briscik) Comunicato stampa Dal 24 al 27 gennaio 2013, in concomitanza con ArteFiera 2013, presso lo spazio 'Menomale', in Via De' Pepoli, 1 (angolo Piazza Santo Stefano) a Bologna, si celebreranno i 20 anni di attività di Electronic Art Café, con la perfomance 20 Anni di Electronic Art Café di Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. Dalla Biennale di Venezia del 1993 a Bologna 2013. L'Electronic Art Café (EAC) nasce a New York nel 1994, alla Cooper Union University, in occasione del simposio 'New York - Sarajevo', organizzato con Vanessa Redgrave, Susan Sontag e Lisa Gaye. Lo costituisce Umberto Scrocca, interpretando l'insofferenza delle nuove tendenze artistiche verso i luoghi deputati dell'arte. Già nel 1993, alla Biennale di Venezia, diretta da Achille Bonito Oliva, Scrocca aveva presentato, con Freddy Grunert, Xerografia, una video installazione nomade con opere video di cinquanta artisti internazionali. Nel 1994 lo spazio virtuale dell'Electronic Art Café sbarcava a Roma, nel Roof Garden del Palazzo delle Esposizioni, con la proposta 'Artisti in pedana' curata da Achille Bonito Oliva che, tutti i venerdì sera, invitava gli artisti sulla pedana posta al centro del Roof Garden per presentare un'opera, una performance, una videoinstallazione. Da allora, l'Electronic Art Café ha organizzato circa cinquanta tra eventi, esposizioni, video art festival, dj e vj set, in Italia e all'estero, nei luoghi più disparati: musei, festival, teatri, parchi naturali, accademie di cultura straniere, università, ambasciate, alberghi, discoteche e ristoranti cult. L'Electronic Art Café organizza anche il premio 'A.B.O. d'Oro' che, giunto alla terza edizione, è attribuito da Achille Bonito Oliva a rappresentanti del mondo dell'arte. All'interno del progetto, che vivrà della commistione di diverse discipline artistiche, tra cui un evento multimediale, video-art internazionale, live music, saranno esposte opere monumentali del Maestro Helidon Xhixha. L'arte di Helidon Xhixha rappresenta al tempo stesso un punto di continuità e di svolta nello scenario artistico internazionale. La tecnica adottata, la scelta dei materiali e il linguaggio plastico, che sempre più ha assunto connotati di originalità, fanno di questo giovane scultore tanto un prosecutore della grande tradizione del secondo 900 ' quella che da Richard Serra porta fino ad Anish Kapoor ' quanto un infaticabile ricercatore e innovatore. Le sculture, i pannelli, i bassorilievi tridimensionali e perfino le opere monumentali sono espressione di un continuo confronto tra due poli opposti che assumono connotati di volta in volta estetici, cromatici, plastici, e che sempre sfociano in una polarità che si condensa in una antitesi: sia essa quella composta da luce e ombra, oppure quella rappresentata da positivo e negativo oppure ancora quella che vede protagonisti pieno e vuoto. In ognuno di questi casi assistiamo alla magia della coesistenza degli opposti, di due elementi costitutivi del mondo ' e anche dell'arte di Helidon Xhixha ' che si offrono sotto forme che sono di volta in volta sorprendenti, abbacinanti o paralizzanti. La durezza e la resistenza dell'acciaio ' materiale ricorrente nelle ricerche plastiche degli ultimi decenni ' sono modellate attraverso piegature, estroflessioni e segni che alludono a un gioco tramite il quale l'artista si confronta con la sfida più ardua: dare forma alla luce attraverso il depositarsi continuo di piccole impronte che vanno a comporre l'opera. All'interno di questa opposizione ' la durezza dell'acciaio da un lato e l'evanescente inafferrabilità della luce dall'altro ' si dipana la ricerca linguistica di Helidon Xhixha, ricerca che sfocia in una sperimentazione mai autoreferenziale e che vive piuttosto in un continuo dialogo con la necessità di comporre gli opposti, di lasciarli vibrare in un processo che aspira asintoticamente a farli coesistere. Venerdì 25 gennaio 2013 Dalle 20.00 alle 24.00 - Evento speciale E.A.C. Live performance con Achille Bonito Oliva ed Umberto Scrocca Ore 22.00 - Rajasful! Live (Tayone & Bruno Briscik) Sede Spazio 'Menomale' Via De' Pepoli, 1, Bologna Ufficio Stampa SPAINI & PARTNERS T. 050 36042/310920 www.spaini.it Guido Spaini guido.spaini@spaini.it Matilde Meucci 329 6321362 matilde.meucci@spaini.it Rachele Giannessi 3473839137 ufficiostampa@spaini.it Location: Via De'Pepoli 1 Bologna tipo di evento: rowid: 31801 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Spazio 'Menomale email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.4919315 long: 11.3465 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: 1/23/2013 17:49:10 Subject: PREMIO FURLA 2013 startDate: 1/25/13 endDate: 2/3/13 Description: Add Fire. Premio Furla 2013 Venerdì 25 gennaio 2013: inaugurazione della mostra collettiva ADD FIRE e proclamazione del vincitore della nona edizione del premio dedicato alla giovane arte emergente italiana. Sarà proclamato venerdì 25 gennaio 2013 a Bologna, in occasione dell'inaugurazione della mostra dedicata agli artisti e ai progetti finalisti, il vincitore della nona edizione del Premio Furla , riconoscimento biennale d'eccellenza per l'arte contemporanea dedicato ai giovani talenti italiani. Curato da Chiara Bertola, il Premio Furla mira a sostenere la migliore pratica artistica del nostro Paese, attraverso il monitoraggio, la selezione, la formazione degli artisti e la produzione di nuovi lavori, e ha saputo nel tempo affermarsi come vetrina internazionale per la creatività emergente. Organizzato e promosso da Fondazione Furla, Fondazione Carisbo, Fondazione Querini Stampalia, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, con il supporto di Carisbo S.p.A. e con la collaborazione di Arte Fiera e Viafarini, il Premio Furla opera come un vero e proprio osservatorio sui protagonisti della migliore creatività emergente in ambito contemporaneo e rivolge la propria attenzione agli artisti, ma anche alla più recente generazione di curatori, affidando per ogni edizione la selezione degli artisti e la curatela della mostra collegata a cinque curatori italiani, ciascuno affiancato a un guest curator straniero. I cinque artisti finalisti, individuati al termine di un vero e proprio viaggio di ricognizione sul territorio, e le cinque coppie curatoriali di questa edizione sono: Tomaso De Luca (1988) selezionato da Ilaria Gianni (Roma, 1979) e Alice Motard (Parigi, 1978) Chiara Fumai (1978) selezionata da Stefano Collicelli Cagol (Padova, 1978) e Bart van der Heide (Olanda, 1974) Invernomuto / Simone Bertuzzi (1983) e Simone Trabucchi (1982) selezionati da Filipa Ramos (Lisbona, 1978) e Elena Filipovic (Los Angeles, 1972) Davide Stucchi (1988) selezionato da Francesco Garutti (Milano, 1979) e Yann Chateigné Tytelman (Ginevra, 1977) Diego Tonus (1984) selezionato da Vincenzo Latronico (Roma, 1984) e Fanny Gonella (Francia, 1976) La giuria internazionale, composta da Galit Eilat (Presidente di Akademie der Künste der Welt, Colonia, e Curatore Ricercatore al Van Abbe Museum, Eindhoven), Marina Fokidis (Direttore Fondatore di Kunsthalle Athena), John Peter Nilsson (Direttore del Moderna Museet di Malmö), Chiara Parisi (Direttore dei programmi culturali della Monnaie di Parigi), e Dirk Snauwaert (direttore di WIELS Contemporary Art Centre, Bruxelles) selezionerà il vincitore, che sarà annunciato venerdì 25 gennaio 2013 durante l'inaugurazione della mostra (dalle ore 19.30). La mostra è organizzata, in concomitanza con Arte Fiera, nella suggestiva cornice dell'Ex Ospedale degli Innocenti a Bologna, complesso monumentale di proprietà della Provincia di Bologna recentemente valorizzato da un ingente restauro e ridisegno funzionale, e resterà aperta al pubblico da sabato 26 gennaio a domenica 3 febbraio 2013. L'esposizione si articola secondo un percorso unitario, scandito da ambienti monografici realizzati in collaborazione con i curatori selezionatori, volto a illustrare il lavoro e la poetica di ciascun artista e si conclude con la presentazione dei 5 progetti realizzati dai finalisti per il Premio. L'appuntamento rientra in ART CITY Bologna, il programma istituzionale di iniziative promosso dal Comune di Bologna e BolognaFiere che dal 25 al 27 gennaio 2013 affianca la trentasettesima edizione di Arte Fiera, proponendo un'originale esplorazione di musei e luoghi d'arte di Bologna attraverso le incursioni del contemporaneo. 'Add Fire' è il titolo della mostra e della nona edizione del Premio, appositamente concepito da Jimmie Durham, artista-padrino del Premio Furla 2013, ruolo che nelle passate edizioni era già stato di Christian Boltanski (2011), Marina Abramovic (2009), Mona Hatoum (2007), Kiki Smith (2005), Michelangelo Pistoletto (2003), Lothar Baumgarten (2002), Ilya Kabakov (2001) e Joseph Kosuth (2000). All'artista-padrino è affidato il compito di rintracciare il tema emergente dell'edizione, attraverso la realizzazione di un lavoro che connota tutta l'immagine del Premio. Con 'Add Fire' Jimmie Durham ha reso omaggio a un'iniziativa che si è sempre posta come motore di crescita per i giovani artisti e al tempo stesso contiene un invito inequivocabile a non fermarsi di fronte a nessun ostacolo, affrontando il futuro con passione ed energia creativa. Il vincitore del Premio Furla 2013 avrà la possibilità di realizzare l'opera proposta in progetto, interamente prodotta dalla Fondazione Furla e destinata alla fruizione pubblica attraverso la concessione in comodato al MAMbo ' Museo d'Arte Moderna di Bologna. Il lavoro realizzato sarà presentato in anteprima presso la Fondazione Querini Stampalia a giugno 2013, in concomitanza con la 55ma Biennale di Arti Visive di Venezia. Inoltre, il vincitore del Premio Furla potrà svolgere un periodo di studio e lavoro all'estero, grazie alla partecipazione a un progetto di residenza d'artista, che per questa edizione si svolgerà presso il WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles. La gestione della residenza è affidata a Viafarini, centro di documentazione sull'arte contemporanea che, dalla quinta edizione, raccoglie l'archivio generale del Premio Furla e che collabora all'ospitalità dei curatori stranieri grazie al programma di residenza milanese VIR Viafarini-in-residence. Sempre in concomitanza con Arte Fiera, all'interno del padiglione fieristico (Sala Melodia), venerdì 25 gennaio dalle 11.30 alle 13.00, i cinque finalisti saranno al centro di una tavola rotonda dedicata alla creatività emergente che vedrà la partecipazione dei curatori e degli artisti della nona edizione del Premio Furla. Ogni edizione del Premio è accompagnata da una pubblicazione dedicata: il catalogo bilingue (italiano/inglese) del Premio Furla 2013, edito da Mousse Publishing, presenta il lavoro e la ricerca artistica dei cinque artisti finalisti e documenta il viaggio e il percorso nell'ambito della creatività italiana svolto dal Premio Furla e dai suoi protagonisti. Istituito nel 2000 a Venezia alla Fondazione Querini Stampalia come appuntamento annuale, nel corso degli anni il Premio Furla si è sviluppato, rinnovando e ampliando la propria modalità di intervento. Dal 2003 il premio è un riconoscimento biennale, assicurando così il ricambio generazionale, l'ampiezza e l'efficacia del monitoraggio sulla creatività emergente nel nostro Paese. Il rigore scientifico della manifestazione, l'impianto curatoriale, il sostegno alla formazione e alla produzione di nuovi lavori, si uniscono all'efficace rete internazionale di contatti con critici d'arte, curatori, direttori di musei e centri d'arte di prestigio facendone di fatto oggi un appuntamento cruciale nel percorso di crescita dei giovani artisti italiani. Contatti per la stampa Paola C. Manfredi Studio - Via Marco Polo, 4 ' 20124 Milano - press@paolamanfredi.com Appuntamenti del Premio: ADD FIRE | Mostra degli artisti finalisti Bologna, Ex Ospedale degli Innocenti, Via d'Azeglio 41 26 gennaio - 3 febbraio 2013 Press preview: giovedì 24 e venerdì 25 gennaio 2013, ore 10.00 ' 12.00 Opening: venerdì 25 gennaio 2013, ore 19.30 ' 22.00 SOLO SU INVITO Orari: 11.00 -18.00; aperture straordinarie sabato 26 gennaio: 10.00 - 24; domenica 27 gennaio: 10.00 ' 20.00 Visite guidate gratuite a cura degli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna (dipartimento di comunicazione e didattica): sabato e domenica tutto il giorno; dal lunedì al venerdì: 11.00-12.00, 15.00- 18.00 Proclamazione del Vincitore della nona edizione del Premio Furla venerdì 25 gennaio 2013, ore 19.30 SOLO SU INVITO Bologna, Ex Ospedale degli Innocenti, Via d'Azeglio 41 Tavola Rotonda 9.Premio Furla 2013 Venerdì 25 gennaio 2013 ore 11.30 ' 13.00 presso Arte Fiera 2013 (Sala Melodia), Bologna Fiere (ingresso Piazza Costituzione ' Bologna) Venezia, Fondazione Querini Stampalia Mostra dedicata al progetto Vincitore In concomitanza con la 55ma Biennale d'Arti Visive di Venezia. Location: via d'Azeglio 41 Bologna tipo di evento: rowid: 32003 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Arte Fiera 2013 email gestore : sponsor: 2433 Ufficio stampa: lat: 44.733855 long: 11.2934162 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: LAB 1.0 - FOLLOW OUR ARTISTS! startDate: 5/16/13 endDate: 6/14/13 Description: Giovedì 16 maggio alle ore 18.00 sarà inaugurata LAB 1.0 - FOLLOW OUR ARTISTS! un’ampia riflessone sui linguaggi dell’arte contemporanea con dipinti, disegni, sculture, fotografie e opere grafiche di artisti che nel tempo si sono susseguiti negli spazi della Galleria Stefano Forni. Al visitatore sarà proposto un percorso in cui si potranno vedere importanti opere di alcuni dei nomi più amati del Novecento Italiano tra i quali Piero Guccione, Carlo Mattioli, Gianfranco Ferroni, Giarcarlo Vitali, Alberto Gianquinto affiancati ai noti Mario Schifano e Michelangelo Pistoletto, agli affermati Luciano Ventrone, Giovanni Frangi e Matteo Massagrande, ed ai giovanissimi Domenico Grenci, Giovanni Blanco e Luca Freschi. Ad arricchire l’esposizione alcune opere grafiche di autori quali Francis Bacon, Davide Benati, Alberto Burri, Gastone Novelli, Mimmo Paladino e Giuliano Vangi Elenco completo degli artisti in mostra: Armodio | Francis Bacon | Davive Benati | Giovanni Blanco | Marco Bolognesi | Maurizio Bottoni | Andrea Boyer | Alberto Burri | Alfredo Casali | Giorgio Celiberti | Girolamo Ciulla | Carlo Ferrari | Gianfranco Ferroni | Giovanni Frangi | Luca Freschi | Franco Fontana | Alberto Gianquinto | Miranda Gibilisco | Domenico Grenci | Piero Guccione | Florencia Martinez | Matteo Massagrande | Carlo Mattioli | Francesco Michielin | Gastone Novelli | Mimmo Paladino | Alex Prunes | Matteo Pugliese | Stefano Ricci | Hermann Josef Runggaldier | Nicola Samorì | Antonello Santè P. | Mario Schifano | Gianluigi Toccafondo | Wainer Vaccari | Giuliano Vangi | Luciano Ventrone | Willy Verginer | Dany Vescovi | Giovanni Viola | Giancarlo Vitali | Location: Piazza Camillo Benso Cavour, 2 - Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Stefano Forni email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Gabri.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: Le sang d'un poète, 1930 ( sonoro, versione originale) startDate: 5/22/13 endDate: 5/22/13 Description: Mercoledì 22 maggio, alle ore 18 si terrà presso la Galleria de Foscherari la proiezione di un’opera tanto famosa quanto poco vista, Le sang d’un poète, realizzata da Jean Cocteau nel 1930. Si tratta del penultimo film della rassegna dedicata al cinema surrealista, organizzata con la piena collaborazione della Cineteca di Bologna, mentre l’ultimo e conclusivo, L’Atalante, di Jean Vigo, sarà in programma al cinema Lumière martedì 28 maggio, sempre alle ore 18. Il primo film di Cocteau, sonoro e con la voce del regista fuori campo, ha certamente per tema la creatività artistica, il rapporto del poeta con la propria musa, il destino dell’opera d’arte, ma non direttamente l’eros, se non per i ripetuti cenni alla omosessualità. Forse per questo fu violentemente rifiutato dai Surrealisti, in particolare da Breton e dal grande storico del cinema Sadoul, che lo videro per primi e ne dissero tutto il male possibile. D’altra parte, Cocteau, che con i Surrealisti non aveva buoni rapporti, ha sempre rifiutato per questo film l’etichetta di surrealista, professandosi estraneo a questa tendenza. Anche gli storici del cinema, fino ai nostri giorni, hanno espresso al proposito pareri contrastanti, prevalentemente contrari ad inserirlo tra le opere surrealiste. E’ vero però che il racconto propostoci da Cocteau è in chiave surrealista, soprattutto in termini linguistici, il ché non è privo d’importanza, come non è privo d’importanza che l’emigrazione del cinema surrealista in America, nei primi anni quaranta, avvenga oggettivamente grazie a Le sang d’un poète, al quale i giovani film makers statunitensi hanno guardato più attentamente che ai film del grande Bunuel. Location: Via Castiglione, 2/B - Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria de Foscherari email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Gabri.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: Artisti nei territori-artisti del territorio startDate: 6/8/13 endDate: 6/9/13 Description: Artisti nei territori-artisti del territorio è un progetto per portare e anche scoprire nuovi talenti dell’arte contemporanea. Gli artisti vengono ospitati in altri eventi dell’arte nei territori. L’arte contemporanea è unita all’arte storica dei territori che ci ospitano come chiese, musei e le bellezze locali. Un connubio che può funzionare. Registreremo i territori degli artisti che saranno ospiti come in questo caso Vergato, Colle Ameno alla fiera dell’ editoria e ne realizzeremo una serie TV Di questo progetto è stato realizzato anche un giornale e i territori che hanno piacere di pubblicarsi potranno contattarci. Il giornale sarà diviso per territori, uscirà a Maggio e in seguito una volta l’anno così ogni territorio avrà il suo evento culturale con i propri artisti. Le scuole delle località supportate dai loro sponsor territoriali potranno pubblicarsi gratuitamente e inserire progetti utili per i giovani. . Attraverso le video proiezioni daremmo modo di fare conoscere le culture artistiche e le bellezze di territori minori spesso mai visibili nelle emittenti più importanti adottando anche i canali dell’arte contemporanea come fiere dell’arte,riviste di settore diventando canali informativi per gli amanti dell’arte e collezionisti dell’arte contemporanea. A tale progetto sono stati coinvolti gli allievi del liceo artistico di Bologna che esporranno con i nostri artisti conosciuti nell’arte contemporanea ed avranno la pubblicazione della loro opera di designer con gli altri artisti nel catalogo dell’arte contemporanea editoriale Giorgio Mondadori .La prima volta dove la collaborazione avuta da i territori ,i comuni,le proloco,la Regione darà ai giovani partecipanti ad artisti nei territori /artisti nel territorio la possibile introduzione gratuita in un canale informativo di scala nazionale dove curatori,galleristi, persone di settore avranno modo di consultare le loro opere e con loro i territori che sono stati uniti a volere fare nascere tale iniziativa. Vanno i nostri ringraziamenti alle proloco di Vergato ,Sasso Marconi ed a i loro comuni; all’UNESCO di Bologna e alla Regione Emilia Romagna Lo staff della martinelli-art si augura che questo progetto possa sensibilizzare l’opinione pubblica e fare in modo di renderlo sempre più grande in un momento difficile Come oggi. Chi vorrà essere presente a condividere tutto questo vi aspettiamo il giorno 25 Maggio a Vergato Arte dove potrete ammirare l’installazione del maestro Renato Meneghetti dal titolo il cervello opera che è stata presentata alla biennale di Venezia, le donne dello scultore Salvatore Grillos,l’esposizione personale dell’artista Cecilia Martinelli denominata martinelli-art con la sua esposizione fashion Paint vere opere da indossare ,l’artista Marino Lecchi con le sue opere rappresentative del cosmo,l’artista Angela Martinelli con i suoi paesaggi fantastici,l’artista Deyse Rodriguez con le sue opere fotografiche astratte come vere opere pittoriche, Annalisa Gheller con le sue incisioni ottenute da matrici di Cartone e i temi della Natura,i ragazzi della scuola del liceo artisti di Bologna con le loro opere di designer ,l’artista Gabriella Bertarelli con le sue opere dove lo studio è una simbiosi tra luce e colore adottando metodo “particolare” molto innovativo. Dopo l’inaugurazione a Vergato coloro che vorranno partecipare alla prima registrazione televisiva di artisti nei territori potranno venire presso hotel Misa di Marzabotto alle ore 13,00. Location: Colle Ameno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Martinelli Art Via Medelana 14/2 - Loc. Luminasio - Marzabotto (Bo) email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Gabri.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: Artisti nei territori-artisti del territorio startDate: 5/25/13 endDate: 6/3/13 Description: Artisti nei territori-artisti del territorio è un progetto per portare e anche scoprire nuovi talenti dell’arte contemporanea. Gli artisti vengono ospitati in altri eventi dell’arte nei territori. L’arte contemporanea è unita all’arte storica dei territori che ci ospitano come chiese, musei e le bellezze locali. Un connubio che può funzionare. Registreremo i territori degli artisti che saranno ospiti come in questo caso Vergato, Colle Ameno alla fiera dell’ editoria e ne realizzeremo una serie TV Di questo progetto è stato realizzato anche un giornale e i territori che hanno piacere di pubblicarsi potranno contattarci. Il giornale sarà diviso per territori, uscirà a Maggio e in seguito una volta l’anno così ogni territorio avrà il suo evento culturale con i propri artisti. Le scuole delle località supportate dai loro sponsor territoriali potranno pubblicarsi gratuitamente e inserire progetti utili per i giovani. . Attraverso le video proiezioni daremmo modo di fare conoscere le culture artistiche e le bellezze di territori minori spesso mai visibili nelle emittenti più importanti adottando anche i canali dell’arte contemporanea come fiere dell’arte,riviste di settore diventando canali informativi per gli amanti dell’arte e collezionisti dell’arte contemporanea. A tale progetto sono stati coinvolti gli allievi del liceo artistico di Bologna che esporranno con i nostri artisti conosciuti nell’arte contemporanea ed avranno la pubblicazione della loro opera di designer con gli altri artisti nel catalogo dell’arte contemporanea editoriale Giorgio Mondadori .La prima volta dove la collaborazione avuta da i territori ,i comuni,le proloco,la Regione darà ai giovani partecipanti ad artisti nei territori /artisti nel territorio la possibile introduzione gratuita in un canale informativo di scala nazionale dove curatori,galleristi, persone di settore avranno modo di consultare le loro opere e con loro i territori che sono stati uniti a volere fare nascere tale iniziativa. Vanno i nostri ringraziamenti alle proloco di Vergato ,Sasso Marconi ed a i loro comuni; all’UNESCO di Bologna e alla Regione Emilia Romagna Lo staff della martinelli-art si augura che questo progetto possa sensibilizzare l’opinione pubblica e fare in modo di renderlo sempre più grande in un momento difficile Come oggi. Chi vorrà essere presente a condividere tutto questo vi aspettiamo il giorno 25 Maggio a Vergato Arte dove potrete ammirare l’installazione del maestro Renato Meneghetti dal titolo il cervello opera che è stata presentata alla biennale di Venezia, le donne dello scultore Salvatore Grillos,l’esposizione personale dell’artista Cecilia Martinelli denominata martinelli-art con la sua esposizione fashion Paint vere opere da indossare ,l’artista Marino Lecchi con le sue opere rappresentative del cosmo,l’artista Angela Martinelli con i suoi paesaggi fantastici,l’artista Deyse Rodriguez con le sue opere fotografiche astratte come vere opere pittoriche, Annalisa Gheller con le sue incisioni ottenute da matrici di Cartone e i temi della Natura,i ragazzi della scuola del liceo artisti di Bologna con le loro opere di designer ,l’artista Gabriella Bertarelli con le sue opere dove lo studio è una simbiosi tra luce e colore adottando metodo “particolare” molto innovativo. Dopo l’inaugurazione a Vergato coloro che vorranno partecipare alla prima registrazione televisiva di artisti nei territori potranno venire presso hotel Misa di Marzabotto alle ore 13,00. Location: Vergato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Martinelli Art Via Medelana 14/2 - Loc. Luminasio - Marzabotto (Bo) email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Gabri.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: Finissage STANZE A DONDOLO startDate: 1/11/14 endDate: 1/11/14 Description: Finissage della mostra STANZE A DONDOLO, BLU GALLERY è lieta di ringraziare tutti, appassionati e media, per l'attenzione riservata a questa mostra, invitandovi in galleria Sabato 11 Gennaio alle ore 16.00 VIRGINIA MORI sarà presente in galleria e presenterà due nuovi disegni. Location: Via Don G. Minzoni 9 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.blugallery.it/ galleria-spazio-museo: info@blugallery.it email gestore : sponsor: 2406 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: BETH MOON Between earth and sky startDate: 1/18/14 endDate: 3/30/14 Description: Tempo, memoria e natura sono i temi centrali delle immagini fotografiche dell’artista americana Beth Moon. Sia che immortali maestosi alberi di Baobab per la serie Portraits of Time, sia che catturi lo strano equilibrio tra l’innocenza dell’infanzia e le ombre più oscure della natura in Thy Kingdom Come, Beth Moon rivela un’attenzione magica e istintuale per il modo in cui il tempo, la memoria e la natura concorrono nel far comprendere all’uomo il proprio posto nell’universo. Beth Moon nasce a Neenah (Wisconsin) nel 1956 e studia Belle Arti presso l’Università del Wisconsin. Le lezioni di pittura, disegno dal vero, scultura e design creeranno le basi per il lavoro fotografico, che arriverà più tardi. Trasferitasi in Inghilterra, paese che vanta la maggiore concentrazione di alberi secolari, decide di dedicare a questi una serie di ritratti. Insoddisfatta delle tonalità risultanti dalla stampa a getto d’inchiostro, Moon inizia a stampare lei stessa le proprie fotografie, sperimentando processi alternativi e approdando infine all’antica tecnica al platino/palladio. Come lei stessa scrive: Utilizzando il più stabile e duraturo processo di stampa, lavoro alla sopravvivenza, non solo dell’uomo e della natura, ma della fotografia stessa. Per ogni stampa mescolo platino e palladio, creando una tintura che stendo a mano su carta cotone a trama grossa, che espongo poi alla luce. Ci sono molte fasi prima di arrivare all’immagine finita e queste sono per me importanti quanto lo scatto fotografico. Beth Moon Una stampa al platino palladio ha una straordinaria durata nel tempo. La scelta dell'artista vuole segnare una continuità tra il soggetto della fotografia e la tecnica usata per realizzarla. Il lavoro di Beth Moon e' stato oggetto di mostre personali e collettive in musei e gallerie d'arte di tutto il mondo, ricevendo sempre il plauso della critica. La mostra è organizzata in collaborazione con 'Ph Neutro' Verona. Location: via D'Azeglio 42, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleriaariete.it/ galleria-spazio-museo: L'Ariete Arte Contemporanea email gestore : info@galleriaariete.it sponsor: 100200 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: TERRA ITALIANA Paladino, Leoncillo, Chia, Matta startDate: 1/18/12 endDate: 4/1/14 Description: L'esposizione che inaugura il nuovo anno della Galleria d'Arte Maggiore di Bologna rivela un originale filo conduttore nella scelta di Franco e Roberta Calarota di declinare in modo diversificato ma organico il tema della "Terra". In mostra questa apparente semplice parola, "Terra", assume una dimensione quasi magica rivelandosi in un fitto intreccio di riferimenti fatti di considerazioni di tipo geografico (esplicite in quell'«italiana») che si vanno a sovrapporre però a riflessioni più complesse su come il corpo tangibile e concreto dell'arte sappia manifestarsi in completa indipendenza dal supporto utilizzato. Gli artisti selezionati per rivelare questi intriganti giochi di rimandi sono Mimmo Paladino – di cui si esporranno sculture e dipinti che spaziano dagli anni Ottanta ai giorni nostri – Leoncillo di cui si dà rilievo soprattutto alla fase informale, per continuare con le opere di Sandro Chia ancora inedite per il pubblico italiano. Completano l'esposizione le opere di Roberto Sebastian Matta, di cui si selezionano le suggestive terre colorare e i lavori su tela di juta. "Terra Italiana" è volutamente un titolo che gioca sull'ambiguità e sulle molteplici letture che può offrire. Anche il semplice livello letterale è doppio. A seconda della parola su cui facciamo ricadere l'accento, se su "Terra" o su "Italiana", la mostra diventa un omaggio alla materia che, come elemento concreto, emerge dalla superficie di una tela o si fa struttura stessa dell'opera per poi però entrare in un universo geografico e in una dimesione evocativa più sfumata in cui le tecniche e i materiali, da soli, non riescono più a definire una mostra che si rivela quindi nella sua autenticità solo a un livello di lettura più complesso. Non siamo davanti infatti solo a sculture, ma anche a lavori su tela e tecniche miste su carta, che condividono però una comune tensione verso una dimensione concreta e tattile: una tendenza esplicita ed intrinseca all'opera nel caso della ceramica che si fa scultura, più sottile e psicologica, invece, nell'anelito alla tridimensionalità espresso dall'aggiunta di materiali che emergono dalla tela o nella tavolozza che si colora di paste terrose. Il tutto in un omaggio al nostro paese - anche nel caso di Matta che a un certo punto della sua vita sceglie proprio l'Italia come terra d'elezione. Location: Via Massimo D'Azeglio, 15 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: GAM Galleria d'Arte Maggiore email gestore : sponsor: 100206 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: LE STAGIONI DELL’ARTE startDate: 3/1/14 endDate: 3/13/14 Description: Affrontiamo il tema dell’arte nel suo aspetto complesso di fasi creative. Fasi che possono essere diverse: queste variano a seconda dell’età, del temperamento, dell’emotività, delle percezioni esterne dell’artista. Testo critico a cura di Margherita Calzoni Il nostro carattere e soprattutto la nostra emozionalità, in nostro essere “centrati”, la giocano da padroni: non è sempre detto che serenità sia sinonimo di grande vena produttiva, anzi, nella maggior parte dei casi, si verifica il contrario. Inquietudine, apprensione, scatenano spesso e volentieri la necessità di usare la capacità creativa come valvola di sfogo. Da considerare anche le fasi che attraversiamo nella nostra vita. Interessante analizzare, anche a distanza di pochi anni, le evoluzioni, i cambiamenti, che possono succedersi nei lavori di un artista. L’età, l’esperienza, lo scorrere del tempo, portano in noi mutamenti. L’aver sperimentato, visto, provato, costituiscono un bagaglio culturale, una valigia colma di strumenti da poter utilizzare in qualsiasi momento, preziosa per i creativi. Chi, artista, non si è mai fatto influenzare da una opera vista, magari su un libro d’arte od in un museo e portato e riportato qualcosa di diverso all’interno delle sue opere. L’”estraneo”, il quid del cambiamento, può materializzarsi in un colore, magari il più in voga del momento che, come una malattia contagiosa, si diffonde tra i lavori. Sarebbe interessante interrogare ogni artista e farsi spiegare come, in loro stessi, nasce il bisogno di creare, di fare arte, i motivi che lo spingono nella ricerca. Panta rei! Tutto scorre! Ed anche noi, in un breve lasso di tempo, non siamo più gli stessi. Il gusto muta, lo sguardo si posa su mete nuove. Il tema del divenire proposto da Eraclito nell’aforisma citato, era già caro e noto ai nostri predecessori. Unica variabile permanente è la manualità dell’artista. La gestualità, la stesura, l’uso del colore, il modo di comporre, sono distintivi dell’artista, sono nel suo dna-artistico, il codice che lo rappresenta e contraddistingue. Credo vivamente che si possa affermare che: “ a questo mondo non c’è nulla di costante, a parte l’incostanza.” (Jonathan Swift) ARTISTI IN MOSTRA: ELENA GALIMBERTI, ELISABETTA BUGGIANI, FRANCOISE BOLLORÈ, FRANZ CANINS, GIANLUCA COREN, GUASCA, HABIBA ZOUABI, MARCO FABOZZI, PAOLO REMONDINI, ROBERTA VERNAGLIA, ROSALBA RIVIERA, TONINO CIMINO, RUTH WHITALL, SILVANO CRESPI, IGNAZIO EMILIO XIMENES Critica: presentazione a cura di Giorgio Gregorio Grasso Curatore mostra: Deborah Petroni Location: Via San Felice 18 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Wikiarte email gestore : info@wikiarte.com sponsor: 10120 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: Mostra personale Rossi, Dente, Petroniano, Modoni startDate: 4/12/14 endDate: 4/24/14 Description: La vita dell’uomo, da quando è definita tale, contiene, insieme alla ragione e il sentimento, la creatività. La capacità particolare, donata non a tutti, di percepire, tradurre e condividere un contenuto emotivo straordinario è definita, dal momento della sua realizzazione, Arte - l’attività umana di produrre forme e moti di espressone estetica. Di questa trattano anche le quattro mostre personali realizzate da Wikiarte dal 12 al 24 Aprile. Lo stile non importa, importante è i racconto nel pianeta blu di Giuliano Rossi. L’artista basa le sue ricerche sulle soluzioni formali delle avanguardie storiche, sfruttandoli singolarmente o in promiscuità libere, ma con il loro costante entusiastico senso dell’avventura. Oggettivo e soggettivo convivono in immagini rappresentanti quanto il ricordo della ragione tanto la visione onirica della fantasia. Rossi individua, man mano che narra, le forme giuste per ogni presenza, radunando geometrismi futurista a ricche campiture policrome di gusto Fauve e abbagliandoli di vorace luce impressionista. Ogni opera di Rossi e una storia con personaggi diversi che parlano lingue diverse e vivono in ambienti diversi ma tutti sul Pianeta Blu, che altro non è che la Terra stessa. Allora ci accorgiamo che conosciamo questi racconti e i loro eroi perche quelli siamo noi stessi. La personale di Giuseppe Dente è intitolata Emozioni e colori quali gli elementi principali della sua arte. La percezione è colpita, infatti, non dalle figure, sempre femminili o perlomeno androgine, bensì dal sincronico flusso di colori cangianti. L’intensità dei toni individua sensazioni forti, sospese, congelate dalla pittura in simboli iconici. La purezza del tono e della nudità completa l’area metafisica che si respira nelle visioni di Dente. Queste sono emozioni che vanno oltre gli elementi contingenti dell’esperienza sensibile ed esplorano l’essenza della realtà in quanto tale. Una visione del mondo, dunque, sorprendentemente autentica e rinchiusa nel tentativo di superare il carattere instabile del fenomenico e concentrasi sull’eterno. E l’eternità è l’infinito rappresentato nelle porte aperte, nelle piazze vuote, nelle finestre spalancate che ci fanno intravedere il mondo interiore del loro creatore. E’ scontato dire che degli opposti si attraggono e , per logica di cose, coesistono. La coesistenza degli opposti (titolo della personale) interessa Il Petroniano nel suo aspetto meno probabile: quello costruttivo. La concomitanza di due estremi si trasforma in coincidenza e compensazione di uno dall’altro. E’ cosi anche nell’arte del Petroniano: i piani si intersecano, si rincorrono, si dissolvono uno nell’altro, si avvalgono a vicenda, si regolano un l’altro nell’ottenimento di equilibrio e armonia. La dinamicità della pennellata è l’energia vitale che scaturisce da questo processo di perfezione dell’esistenza dell’oggetto artistico. Il rosso e il giallo non contrastano più con il blu e il nero, bensì si trasformano nel contenuto delle loro costruzioni. Non si tratta, dunque, di contrasti espressionisti, come indurrebbe a pensare li tratto irrequieto, ma di gesti istintivi, autonomi, automatici di un inconscio creativo dove gli opposti diventano equivalenti. La semplice totalità di un fiore esprime l’ispirazione maggiore di Luisa Modoni. L’artista intitola la sua mostra Save the nature richiamando l’attenzione su una problematica, che urta sempre di più il nostro quotidiano. La generatrice di tutto e di tutti, la natura, è portata all’esasperazione dalle azioni dell’uomo. Solo il ritorno al rapporto primordiale uomo-natura può restituire l’equilibrio. Modoni copre la superficie della tela con una trama di pittogrammi, presenze stilizzate, espresse in pochi tratti, ma ogni presenti. Con quattro linee l’artista racconta l’esistenza dell’uomo, piccolo ma ubiquo, divorante il proprio habitat originario. La frenesia della vita umana, nelle sue cupe tonalità di sfondo, è contrastata e dominata dal bagliore di un fiore gigante, chiaro simbolo della Generatrice. L’opera di Modoni richiede una lettura testuale, quasi non interpretativa, per la sua simbologia universale e chiara per ogni umano. Denitza Nedkova Location: Via San Felice 18 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Wikiarte email gestore : info@wikiarte.com sponsor: 10120 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: ANNALISA RAMONDINO Il resto di niente startDate: 4/11/14 endDate: 5/31/14 Description: Annalisa Ramondino, nata a Palma di Majorca (Spagna), vive e lavora a Roma. Dai suoi numerosi viaggi ha tratto ispirazione e materiali per la ricerca artistica che porta avanti da tempo. Fin dai primi anni ’90 utilizza esclusivamente materiali di recupero, vecchi legni, specchi, carte, stoffe, ferri, plastiche, lamiere e oggetti abbandonati. Gli objets-trouvés, il ready-made, le cose che vengono buttate sono materia delle opere dell’artista che, affascinata dalle loro vecchie patine, dalla loro storia e dalla nostalgia del passato che raccontano, ricompone in nuove storie frammenti di vissuto e memorie di tecniche scomparse. Le fabbriche, le periferie urbane, i borghi residuali di Annalisa Ramondino evocano le solitudini e i silenzi delle atmosfere metafisiche. L’artista ha tenuto numerose mostre personali pubbliche e private e creato installazioni per rassegne internazionali dedicate al confronto tra arte e gioco nelle diverse culture. In sedi museali a Napoli, Roma, Parma e Firenze ha esposto le proprie opere in dialogo con giocattoli creati da bambini africani. Recentemente ha creato su invito un’opera ambientata nell’antica stazione ferroviaria di Mergellina a Napoli, trasformata in luogo d’arte interattivo. Location: via D'Azeglio 42, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleriaariete.it/ galleria-spazio-museo: L'Ariete Arte Contemporanea email gestore : info@galleriaariete.it sponsor: 100200 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: “L’EFFIMERA BELLEZZA” di Massimiliano Messina startDate: 3/22/14 endDate: 4/30/14 Description: Da diversi anni Massimiliano Messina sta seguendo un percorso artistico che parte dalla fotografia, passa per la manipolazione digitale e approda, alla video-installazione. Affascinato dal digitale come nuovo e imprescindibile strumento per interpretare la realtà complessa dei nostri giorni, i temi preponderanti dei suoi lavori sono la natura, la simmetria, la mutazione e soprattutto la sessualità: trasforma elementi semplici come fiori, petali o animali in qualcosa d’altro, attraverso giochi di specularità, moltiplicazione e movimento. L’osservatore è per Messina parte integrante del mondo visionario creato, come suggeriscono le superfici specchianti che spesso inserisce nelle sue opere. Nella sua personale alla Galleria B4, si è posto alcuni nuovi obbiettivi tematici: la celebrazione della vita e della morte attraverso la rappresentazione dei fiori; la descrizione dell’infinito tramite un fotogramma in moto perpetuo, quasi ipnotico; mostrare come il corpo cambia pelle nell’era dell’ossessione per la tecnologia digitale. Per la prima volta l’artista si cimenta con l’espressione pittorica per raccontare la naturale continuità tra una forma artistica più classica ed una più contemporanea. Consapevolmente, ha colto l’occasione per far convivere molte tecniche diverse e per mettersi alla prova con un approccio più materico e multisensoriale. Location: Via Vinazzetti 4/b Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: GALLERIA B4, email gestore : info@galleriab4.it sponsor: 100202 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: Nick van Woert Nature Calls startDate: 5/30/14 endDate: 9/7/14 Description: Sarà il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna a presentare la prima mostra personale in Italia Nick van Woert, una delle voci più originali dell'arte contemporanea statunitense. L'esposizione, che inaugura il 29 maggio e apre il 30 per concludersi il 7 settembre, è curata da Gianfranco Maraniello e si colloca in un filone di indagine che ha attraversato la programmazione del museo fin dalla sua apertura, facendo conoscere alcuni protagonisti delle ricerche più avanzate portate avanti oggi in America: Guyton\Walker (2008), Trisha Donnelly (2009), Seth Price (2009), Matthew Day Jackson (2011). Un percorso di riflessione e una ricognizione sulle pratiche artistiche e sulla funzione del museo che non si è limitato all'ambito americano e che ha visto la valorizzazione di alcune figure rivoluzionarie e imprescindibili per la comprensione dell'arte degli ultimi decenni: nel 2007 Christopher Williams (negli spazi in dismissione dell'ex Galleria d'Arte Moderna di Bologna), nel 2012 Marcel Broodthaers (MAMbo) e nel 2013 Bas Jan Ader (Villa delle Rose). Nick van Woert presenterà nella Sala delle Ciminiere e negli spazi espositivi adiacenti una selezione rappresentativa di suoi lavori per la prima volta visibili in Italia. Il percorso espositivo esplorerà numerosi temi ricorrenti nella ricerca dell'artista. Tra questi: la dialettica tra l'ambiente artefatto dalla massiccia presenza umana e la natura governata dalla legge del caso, argomento fortemente motivato dalle stesse origini di van Woert, nato e cresciuto a Reno (Nevada), città del contrasto tra le architetture fantasmagoriche del gioco d'azzardo e la rude realtà del deserto circostante; la convinzione che esista una semantica dei materiali e che ogni materiale sia un generatore di senso nell'interazione con l'essere unano e nella relazione con l'artista; l'attenzione per l'architettura, originato dal contesto familiare e dai suoi studi, che lo conduce a voler evidenziare il processo costruttivo e la struttura delle cose senza dissimularli; l'interesse per figure come Ted Kaczynski (Unabomber), movimenti di “ritorno alla natura” , gruppi incentrati sulla preservazione del West americano o il Luddismo, accomunati dalla dinamica uomo vs. macchina e dal tentativo di cambiare o dissezionare il nostro modo di vivere; il ricorso a riproduzioni di statue classiche, superfici che fingono di essere sculture, simbolo di decadenza e condensato di fiction, veri e propri “impostori” che Nick van Woert riporta all'interno del dialogo artistico riempiendoli letteralmente di senso e rendendo visibili queste, spesso sorprendenti, interiora. L'esposizione sarà accompagnata da una pubblicazione (Edizioni MAMbo) che uscirà in concomitanza con l'inaugurazione. Location: via Don Minzoni 14 - 40121 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://docs.google.com/file/d/0B-SZpmmN9H9lZ3NfSkpNN1NBVXM/edit galleria-spazio-museo: MAMbo- Museo d'Arte Moderna di Bologna email gestore : www.mambo-bologna.org sponsor: https://www.facebook.com/profile.php?id=1000082319203010100 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: ANDREA BARUFFI Points of view startDate: 4/12/14 endDate: 5/22/14 Description: La formazione di architetto e grafico illustratore emerge evidente nei dipinti di grande formato che Andrea Baruffi presenta in occasione di questa personale alla Galleria Forni di Bologna. Vissuto a lungo a New York, ove ha intrapreso una brillante carriera di grafico illustratore lavorando per testate come il NY Times, Baruffi si dedica ormai da molti anni totalmente alla pittura che diviene il mezzo espressivo per illustrare nuove tracce di un’iconografia americana che, seppur già radicata nel nostro immaginario, viene arricchita di nuovi spunti attraverso le sue interpretazioni. Chiassose visioni di un’affollatissima Broadway si alternano a singolari paesaggi urbani immersi in metafisici silenzi. Vivacissimi e coloratissimi scorci di Times Square con insegne luminose e gigantesche immagini pubblicitarie alla “Blade runner” si contrappongono a fermi immagine hopperiani sospesi nel tempo. New York può essere l’uno e l’altro. Come osservava Basile in occasione della personale del 2011 alla Galleria Forni: “ (...) Molta gente non ha mai messo piede a New York, ma è come se ci fosse sempre stata. Tallonando i ricordi con la fantasia, molti conoscono ogni particolare della Grande Mela, da Manhattan alla Statua della Libertà, da Harlem agli slums, da Broadway all’Hudson. (...) “ E Baruffi si tuffa a capofitto in questi luoghi cult estraendone l’anima, sintetizzando le innumerevoli esperienze dei più diversi vissuti che compongono l’atmosfera di questa straordinaria città. Location: Via Farini, 26/F - Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://drive.google.com/folderview?id=0B-SZpmmN9H9lRndYdEVpQ0hvcmM&usp=sharing galleria-spazio-museo: GALLERIA FORNI email gestore : info@galleriaforni.com sponsor: 2261 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: OLTRE II alla Galleria Wikiarte di Bologna startDate: 4/26/14 endDate: 5/8/14 Description: n un momento non certo facile per l’arte contemporanea italiana, vedo sempre con estremo favore le iniziative di manager dell’arte come i proprietari della Galleria Wikiarte che con impegno e dedizione cercano di creare opportunità per i nostri artisti e offrire al pubblico la visione delle loro ottime opere. Artisti in grado attraverso i loro lavori, risultato di diverse tecniche e variegati stili, di suscitare nello spettatore quella emozione estetica che è il vero obiettivo dell’arte. Il mio atteggiamento critico nei confronti dell’arte contemporanea parte proprio da qui. Tutti gli Artisti devono partire dal presupposto che se non realizzano opere esteticamente valide non hanno creato un opera d’arte. Hanno semplicemente usato l’arte per comunicare un pensiero o per pubblicizzare qualcosa. Troppo poco! L’arte non può essere mero concetto o inutile provocazione. L’arte ha un compito fondamentale: eliminare l’ignoranza attraverso il bello e attraverso la sua estetica rendere sempre più piacevole l’esistenza umana, sempre più abbruttita da un mondo dove i valori sono troppo spesso sostituti dagli interessi. (Dott. Giorgio Gregorio Grasso) Artisti in mostra ALDO RIGHETTI, ERIKA MARCHI, FABRIZIO PEDRALI, FULVIO FAIONI, MARYNA SAKALOUSKAYA, MARZIA ROVERSI, MAURO FASTELLI, MAURO MATTARELLI, MODAN, ODDO, ORIA, WALTER RICCI, WALTER SACCÀ, ZDENKA ZOUHAROVÀ Curatrice mostra: Deborah Petroni Durata mostra: dal 26 aprile al 08 maggio 2014 dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato lunedì e domenica chiuso Ingresso gratuito Location: Via San Felice 18 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Wikiarte email gestore : info@wikiarte.com sponsor: 10120 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: CAPITALE UMANO NELL’INDUSTRIA startDate: 4/23/14 endDate: 8/30/14 Description: Il Capitale Umano nell’Industria espone una selezione di oltre 200 fotografie tra opere su commissione, fotografie documentarie e scatti d’artista facenti parte della collezione della Fondazione MAST; opere che, nel loro insieme, testimoniano quella complessità che – oggi come un tempo – struttura i rapporti fra industria e operai, industria e impiegati, Risorse Umane e Capitale Umano. La mostra racconta il lavoro dell’uomo nelle miniere, nei grandi impianti delle industrie metallurgiche, meccaniche e nelle fabbriche tessili, ma anche nei cantieri stradali, ferroviari e navali e nelle centrali elettriche, mettendo a confronto strumenti, metodi e condizioni di lavoro dall’Ottocento ad oggi. Il ritratto realistico che l’Occidente offre del mondo del lavoro si contrappone alla rappresentazione esaltante ed euforica che giunge dall’Unione Sovietica. L’obiettivo coglie l’aspetto gerarchico del lavoro, dai Colletti Blu e Bianchi, agli ingegneri, manager, direttori e imprenditori. Ma non è tutto: le fotografie in mostra ci parlano anche di pendolarismo, di salubrità e sicurezza nei luoghi di lavoro e di tempo del lavoro rigorosamente disciplinato dall’industria. Spesso il progresso sociale è stato ottenuto a costo di lotte e confronti accesi fra le parti e non di rado la parola d’ordine a cui rispondere è stata: sciopero! Alcuni autori delle immagini in mostra sono anonimi, di loro abbiamo perso le tracce, altri erano collaboratori delle fabbriche e delle imprese, ma con questi temi si sono cimentati anche fotografi famosi come ad esempio: Margarete Bourke-White, Robert Doisneau, David Goldblatt, Brian Griffin, Jacqueline Hassink, Erich Lessing, Jercy Lewczyński, Ugo Mulas, Jorge Ribalta, August Sander, Josef Sudek, Larry Sultan/Mike Mandel, Jakob Tuggener e molti altri ancora. Location: Via Speranza, 42 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MAST. Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia. email gestore : staff@fondazionemast.org sponsor: 100204 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Bologna 1 Informazioni cronologiche: Subject: MATARAM Mostra fotografica tra anima e materia nell’India contemporanea startDate: 5/3/14 endDate: 5/7/14 Description: “Mataram è un racconto. Sono battiti di ciglia, frammenti di un viaggio appena iniziato. Echi di strade, voci, volti, colori.” La mostra Mataram (‘Madre’ in sanscrito) scaturisce dall’iniziativa di quattro artiste – Sara Mattioli, Giulia Civadda, Sofia Caenazzo e Giulia Golia – volontarie dell’associazione Mancikalalu Onlus, che ha fondato nel 2007 la casa famiglia per orfani e bambini di strada “Bhavitha Home” a Hyderabad, in Andhra Pradesh. Le artiste hanno unito la loro attività creativa al volontariato, in un percorso visivo che racconta il loro incontro con la cultura dell’India. Un incontro favorito dal desiderio di conoscere meglio anche i bambini di “Bhavitha Home”. Scopo della mostra è la raccolta di fondi per la casa famiglia. L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 3 maggio alle ore 17.00. Dopo la presentazione dell’iniziativa e dell’associazione, sarà possibile assistere a un concerto di musica tradizionale indiana. Oltre alle fotografie, sarà possibile acquistare i cataloghi della mostra e oggettistica indiana, lasciare donazioni al banchetto che si terrà per l’intera durata della mostra. L’intero ricavato sarà devoluto all’associazione Mancikalalu Onlus. Location: Via Vinazzetti 4/b Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://drive.google.com/folderview?id=0B-SZpmmN9H9ldW1IVm5sNzBRdTQ&usp=sharing galleria-spazio-museo: GALLERIA B4 email gestore : info@galleriab4.it sponsor: 100202 Ufficio stampa: mariaelenamagro.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 11/16/2012 9:36:10 Subject: 3 Donne in Arte startDate: 12/6/12 endDate: 12 /06 /2012 Description: Con il patrocinio del Comune di Monza e in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e Pari Opportunità, il CIRCOLO ARTI FIGURATIVE conclude l'intenso programma 2012 di proposte culturali presentando alla città la Conferenza : > TRE DONNE IN ARTE < al Teatrino della Villa Reale nella serata di giovedì 06 dicembre 2012 alle ore 21,oo. La Conferenza è imperniata sull'impegno della donna nel mondo artistico e culturale. Nello specifico verranno presentate tre rappresentative figure che si sono espresse nei campi della pittura, della poesia e dell'architettura, nell'intento di evidenziare quanto importante, fondamentale ed esclusivo sia il contributo della donna per l'arte e la cultura. - TAMARA DE LEMPICKA per la pittura, sarà relatrice la Prof.ssa Elisabetta Bodini accompagnata da sottofondo musicale di Tiziana Incorvaia - ALDA MERINI per la poesia, sarà relatrice la Prof,ssa Antonetta Carrabs presidente della Casa della poesia di Villa Mirabello, di F.I.D.A.P.A. e di Zeroconfini coadiuvata dalla recitazione di Margò Volo e accompagnata in sottofondo dal Maestro Michele Sangineto - GAE AULENTI per l' architettura, sarà relatore l' Arch. Stefano Gatti con sottofondo musicale di Tiziana Incorvaia Il tutto verrà supportato da proiezioni video e intermezzi di intrattenimento del maestro Michele Sangineto, di Linda Mustone e di Monza City Ballet. Ingresso libero sino ad esaurimento posti a sedere Location: MONZA Italia tipo di evento: rowid: 2004 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.587185 long: 9.2722149 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 11/23/2012 17:33:50 Subject: CARLO SPIGA : Makika startDate: 12/1/12 endDate: 1/31/13 Description: Mostra personale dell'artista Carlo Spiga in cui presenta la sua più recente produzione con istallazioni, suoni e una ventina di lavori di carte ritagliate della serie 'They Live!' Mostra a cura di Andrea Lacarpia Location: Via Sirtori 7 -20900 Monza tipo di evento: rowid: 202 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.5899118 long: 9.2623694 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 11/27/2012 13:50:20 Subject: CHRISTIAN COSTA SOLO SHOW startDate: 12/1/12 endDate: 1/26/12 Description: Le ricerche scultoree di Christian Costa hanno portato alla definizione di un lessico originale caratterizzato da forme misteriose, sospese tra surrealismo e arte primitiva. Sono composizioni ' sia monumentali che più contenute ' che recuperano materiali antichi, come ad esempio il legno, plasmati però dalla fantasia dell'artista in modo da ottenere opere assolutamente nuove, la cui forte valenza estetica nasce dalle linee sinuose e dalle superfici levigate su cui la rifrazione luministica crea raffinati riverberi che esaltano la morbidezza delle forme, colpendo la sensibilità di chi le osserva. (Paolo Levi) Location: Via Giovanni da Sovico 96 Sovico MB tipo di evento: rowid: 401 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.6443016 long: 9.2666674 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 12/6/2012 12:37:01 Subject: Città e dintorni' Mostra di fotografia di Flavia Iandoli startDate: 12/4/12 endDate: 1/3/13 Description: Città e dintorni Mostra di fotografia di Flavia Iandoli Dal 4 dicembre 2012 al 3 Gennaio 2013 Banca Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni Via Pontevecchio, 3, ang. Via Monte San Gabriele Milano 'Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: 'Non c'è altro da vedere', sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.' Josè Saramago Il viaggio è uno spazio temporale immortalato in tanti piccoli e grandi portraits di luoghi aperti, di luoghi chiusi, di grandi distese, di uomini e cose che si affollano all'occhio attento e curioso del fotografo. L'autrice nel suo girovagare cerca di portare alla luce quel che l'occhio distratto non vede, nascono cosi visioni di tetti rossi che sembrano uniformi, ma non lo sono, perchè dietro ogni tetto si può leggere una storia, come pure narrano i panni stesi ad un balcone, panni che giocano col vento, panni che sono li sui balconi di Oporto, ma potrebbero essere anche quelli di un'altra città. Questi però hanno la leggerezza data dal vento dell'Atlantico e sembrano intenti in una danza. Cosi pure una spiaggia immersa nella nebbia dona una atmosfera surreale ai bagnanti che si avviano verso il mare che non ha confine con il cielo sovrastante e il tutto assume un che di misterioso e forse magico, come magnifica e imponente si impone la messe di un campo. Un altro elemento che l'autrice ha colto nel suo viaggio è l'abbagliante luce che mette a nudo ogni dettaglio come quelli di una fila di cabine bianche e blu, la cui ombra si staglia netta sulla sabbia dando un senso di profondità all'insieme che è arricchito dai colori di sdraio, sedie e ombrellone in primo piano. Gli scorci architettonici degli edifici nuovi e vecchi attirano l'attenzione, non fosse altro per il sapore dell'antico che si mescola al moderno, del dejà vu con il futuro, immortalati in uno scorcio di vicolo con mobili, nel profilo rigido di un edificio contemporaneo, nel monumento alle scoperte che si protende sul mare oppure nel vecchio tram di Lisbona che arranca in salita. Le foto narrano di geometria dei luoghi,della suggestione scenografica dei paesaggi e, in nuce, parlano del desiderio di Flavia Iandoli di lasciare un segno dei suoi sogni visivi, perché fotografare è imprimere nel tempo un sogno che l'autore vede e vorrebbe che gli altri vedessero. In questa mostra vengono esposti alcuni scatti di un suo viaggio in Portogallo, terra di esploratori e navigatori, che vanta una notevole varietà culturale e paesaggistica; terra densa di contrasti, colori e paesaggi mutevoli, che non lasciano il tempo al viaggiatore di riposare lo sguardo, che si perde dapprima lungo i fiumi e le rigogliose valli del nord, per rimanere subito dopo incantato di fronte alle suggestive distese di sabbia e alle scogliere del sud. Flavia Iandoli è un architetto e lavora nel campo della progettazione architettonica e paesaggistica in uno studio milanese. Location: Via Pontevecchio 3 Sesto San Giovanni Milano tipo di evento: rowid: 1804 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.5050778 long: 9.2243598 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Thu Nov 22 2012 22:22:15 GMT+0100 (CET) Subject: Emanuela Rodegher s startDate: 12/1/12 endDate: 12/16/12 Description: Quadri quasi mai dipinti su tela, quanto piuttosto su materiali di recupero, tavole varie riutilizzate o costruite, che nascono per gradi, per interventi successivi. L'arte di Emanuela Rodegher si presenta allo Spazio Zero di via Ronchetti a Gallarate. La mostra organizzata da Metamusa Arte ed eventi culturali, con il Patrocinio del Comune di Gallarate Assessorato alla Cultura sarà allestita dal 1 al 16 dicembre 2012. Location: via Ronchetti Gallarate tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5813750986162568305 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.699358 long: 8.8082445 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 11/22/2012 8:31:59 Subject: Glassinheart Il Bestiario startDate: 2/9/13 endDate: 2/24/13 Description: Glass in heart _ il bestiario 9-24 febbraio 2013 Dopo il notevole successo dell'edizione 2012, heart ' SPAZIO VIVO (Via Trezzo, angolo via Manin, Vimercate, Mb) torna a ospitare Glass in heart, il progetto dedicato ai maestri dell'arte vetraria curato da Ivano Balestrieri. L'edizione 2013, aperta dal 9 al 24 febbraio, sarà dedicata alla conoscenza e alla scoperta del bestiario in vetro di Murano e non solo. In mostra saranno esposte più di 150 opere, divise in tre sezioni: La prima sezione costituirà un vero e proprio omaggio ad Archimede Seguso, inarrivabile maestro dell'arte del vetro. La nostra mostra vuole essere, con la presentazione di 60 opere, un omaggio a un artista che ha saputo creare, anticipare, interpretare eventi del nostro secolo, tradurre le sue opere in pensieri, sentimenti ed emozioni. I vetri di Seguso, presenti in musei e in prestigiose collezioni in Italia e all'estero, sono un susseguirsi di forme, tipologie, tecniche. Animali antichi e attuali, dai vetri degli anni '30 a quelli creati nei giorni più recenti, raccontano la lunga e appassionante storia di Archimede Seguso, il talento, l'abilità, l'esperienza di un uomo che all'arte vetraria ha dedicato tutta la vita. La seconda sezione invece vedrà in mostra una serie di opere inedite, realizzate esclusivamente per l'evento, di dodici artisti contemporanei, italiani e stranieri: una straordinaria panoramica sulle possibilità espressive del vetro nella creazione artistica, con lavori che interpretano liberamente i linguaggi dei maestri, cercando nuove prospettive, pur nella fedeltà alle tecniche della tradizione. I dodici artisti protagonisti: Margherita Barbini, Simone Cenedese, Franco Lo svizzero, Ursula Uber, Irene Rezzonico, Luca Scacchetti, Anna Paola Cibin, Ugo Nespolo, Cleto Munari, Matteo Gonet, Massimo Nordio. La terza sezione sarà destinata al tema dei presse-papier, seguendo una felice intuizione dell'edizione precedente, che aveva ospitato una ricchissima raccolta di fermacarte d'autore. Le opere esposte nella mostra offrono l'occasione di riflessione sul significato e l'esperienza della produzione artistica storica muranese (e non solo) confrontata con le nuove visioni degli artisti contemporanei. Da sempre si può affermare che nessun artista o designer che si è accostato al vetro di Murano si sia potuto sottrarre al fascino degli animali che sono presenti nella produzione artistica in una tale gamma di ricchezza e varietà difficilmente riscontrabili nelle altre realizzazioni. Nel ripercorrere il bestiario vogliamo anche tornare un po' bambini per giocare e fantasticare e insieme creare il nostro personale zoo di vetro. Nel calendario della mostra sono previste conferenze e incontri sul tema. Location: Via Trezzo Vimercate Monza tipo di evento: rowid: 1005 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.6141247 long: 9.3844732 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 11/19/2012 22:42:19 Subject: Mariage Deluxe' fiera per gli sposi startDate: 2/12/12 endDate: 2/12/12 Description: Domenica 2 dicembre dalle 10 alle 19, presso la splendida Villa Casati a Cinisello Balsamo, avrà luogo la prima edizione di 'Mariage Deluxe', fiera per gli sposi dedicata alla bellezza e all'eleganza: una mostra mercato a cui parteciperanno circa 35 selezionatissimi espositori del settore wedding e dove i futuri sposi potranno trovare preziosi abiti da sposa e cerimonia, raffinate bomboniere, originali creazioni floreali, musica, fotografi di alto livello e tutto ciò che vi serve per organizzare il giorno del Sì come nei vostri sogni. E durante la manifestazione i visitatori potranno inoltre approfittare di prove gratuite di trucco e acconciatura per la sposa, shooting fotografici per book, prove d'abito, performance musicali, degustazioni confetti, catering, torte e vini. Location: Piazza Soncino 5 Cinisello Balsamo tipo di evento: rowid: 804 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.5540234 long: 9.2233324 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 1/16/2013 14:05:53 Subject: New Exhibition, mostra personale di Giuditta Pellizzoni startDate: 1/12/13 endDate: 2/9/13 Description: New exhibition Giuditta Pellizzoni dal 12 gennaio al 9 febbraio 2013 in mostra c/o LA TASTE Bistrot, Seregno (MB) Sabato 12 gennaio 2013, presso La Taste Bistrot di Seregno, è stata inaugurata la mostra personale di Giuditta Pellizzoni, giovane artista che da diversi anni partecipa attivamente con mostre personali e collettive su tutto il territorio nazionale. In una location che ricorda un bistrot parigino, ecco un occasione per fare un aperitivo in compagnia o per passare un dopocena diverso accompagnati da note di jazz e ammirando le opere recenti dell'artista brianzola. L'ispirazione creativa di Giuditta è frutto di una ricerca iniziata ai tempi degli studi artistici e influenzata successivamente dalla decorazione d'interni, sua attuale professione. I lavori sono prevalentemente realizzati ad acrilico, avvolgono con forme e colori i tratti della figura femminile e la esaltano, quale strumento poetico e di narrazione. Donne e corpi sono catturati in momenti particolari di intimità (abbracci, baci, affettuosità materna), senza nascondere tutte le fragilità che li contraddistinguono. Il segno è semplificato al massimo, pochissime linee sono sufficienti a descrivere un'emozione. In questa scelta di sintesi non c'è posto per i dettagli: la linea curva, quel contorno che è l'origine di tutto, crea volume, pienezza e armonia della forma. La mostra, curata da Isabella Mauri, è visitabile fino al 9 febbraio dal martedì alla domenica dalle 8.00 alle 23.00. Per poter vedere le opere dell'artista si può visitare anche il suo sito: www.giudittapellizzoni.com Location: Via Umberto I 59 Seregno (MB) tipo di evento: rowid: 29401 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.6498319 long: 9.2026111 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 12/11/2012 17:14:08 Subject: WILD startDate: 12/12/12 endDate: 2/20/13 Description: WILD: 10 opere d'arte dedicate alla natura dei boschi, re interpretati dall'Artista Vanetti, attraverso la sua sublime tecnica pittorica e le atmosfere magiche realizzate con il bianco e nero o colore e non colore. La mostra è ospitata presso l'elegante sede del Golf di Camuzzago - Monza - Italia Location: MONZA Italia tipo di evento: rowid: 11408 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.587185 long: 9.2722149 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 02/13/2013 18:18:09 Subject: VIDEOGRAPHY:MICHAEL FLIRI startDate: 2/16/13 endDate: 3/9/13 Description: Il MAC di Lissone dedica una rassegna alle video-produzioni delle ultime generazioni. A cadenza mensile la saletta del secondo piano sarà riservata alle opere di un unico artista, offrendo al pubblico la possibilità di vedere i filmati da lui realizzati nel corso degli anni. La prima sessione sarà affidata a Michael Fliri, che per l'occasione presenta tredici video grazie ai quali sarà possibile ripercorrere dieci anni della sua attività artistica, dal 2001 al 2011. Michael Fliri è un performer che opera 'in solitaria' e 'in silenzio'. I suoi video sono incentrati sui gesti, sulla corporeità, sugli sforzi fisici al limite del non-senso. L'artista incarna la figura dell'antieroe intrappolato nel proprio ruolo e spossato da regole che rimangono sconosciute allo spettatore. Nei video sembra non succedere quasi nulla, ogni situazione appare a dir poco paradossale, i personaggi vengono sottoposti a imprese prive di logica (se non la logica dell'assurdo) e il loro dispendio di energie sembra vanificato dall'insuccesso o dall'inanità delle imprese in atto. Ciò nondimeno, esiste in questi fotogrammi un effetto destabilizzante: forse che questi sforzi nascano e nascondano per davvero una necessità fisiologica' Un'urgenza di relazionarsi con il mondo e con la vita' Sovvertendo i luoghi comuni e mettendo in crisi i rapporti tra interno-esterno, alto-basso, i video di Fliri sono fulminei, folgoranti, pervasi da un'acuta ironia (che traspare in titoli quali THE UNSEEN LOOKS LIKE SOMETHING YOU HAVE NEVER SEEN del 2011, 0O°°°oo°0Oo°O0 del 2010, GETTING TOO OLD TO DIE YOUNG del 2008 o I'M IN HELL AND I'M ALONE del 2007), vena ironica che ha in sé un sapore agre, pungente, difficile da definire a parole ma che l'immagine filmica riesce a comunicare con grande efficacia. Le performance di Michael Fliri vengono generalmente fruite attraverso il video, in cui l'artista è protagonista assoluto. Fliri cura anche le scenografie, i suoni, le inquadrature, e in particolar modo i costumi; il camouflage gli permette infatti di dar vita a delle figure ambigue, ibride, che spaziano dallo sciatore allo scalatore fino al naufrago. Particolarmente suggestive sono anche le sue metamorfosi animali e le manipolazioni dell'ambiente. L'unica cosa certa in questi video è che nulla è come sembra. È altresì impossibile sapere cosa aspettarsi. Michael Fliri è nato nel sud Tirolo nel 1978, vive e lavora tra Vienna e l'Italia. Ha studiato alla New York University, all'Accademia di Belle Arti di Bologna, all'Akademie der Bildenden Künste di Monaco e alla Kunstakademiet di Bergen. Ha inaugurato sue mostre personali alla Galleria Raffaella Cortese di Milano, al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, all'Art dans la Cité di Parigi, al Museion di Bolzano e alla Galleria Enrico Fornello di Prato. Tra le mostre collettive si ricordano quelle al Centre Pompidou di Parigi, all'Alpenrepublik Kunstraum di Innsbruck, al Padiglione Esprit Nouveau di Bologna, al Kaohsiung Museum of Fine Arts di Taichung, alla Generali Foundation di Vienna, al Mart di Rovereto, all'Expo di Shanghai, a La Friche la Belle de Mai di Marsiglia, alla Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone, all'Hancock Museum di Newcastle, alla Terza Biennale d'Arte di Mosca, alla Fondazione Merz di Torino, al Dome City Centre di Beirut, al Centre d'Art de la Bastille di Grenoble, all'Hangar Bicocca di Milano, al Palazzo Strozzi di Firenze, alla Galleria Civica di Trento, alla Somerset House e al Form Content di Londra, alla Fondazione Stelline di Milano e al Kunsthaus di Merano. Ha vinto il premio dell'AIR Antwerp del Belgio, l'European Festival of Visual Arts in Hospital di Parigi, il Récollets della Fondazione Sparkasse e del Museion di Bolzano, ha inoltre ricevuto il Premio d'Onore della Giuria al primo Premio delle Performance Internazionale di Trento. Location: Viale Padania 7, Lissone tipo di evento: rowid: 41602 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 2/13/2013 18:20:51 Subject: CRONACHE DEL DOPOBOMBA HOW I LEARNED TO STOP WORRYING AND LOVE THE BOMB startDate: 2/16/13 endDate: 8/9/13 Description: Se la storia è «Maestra degli errori imperdonabili e irreparabili», l'arte è lo specchio di un'esistenza mutante e medesima. A cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta i sismografi dell'arte registrarono un'esplosione 'anodina' rispetto all'olocausto di Hiroshima e Nagasaki: alla detonazione dell'informale corrispondeva infatti l'implosione interiore dell'artista, la cui angoscia epocale si sarebbe espressa nell'urlo dell'anima. Dal conflitto con il supporto nasceva la tensione dei grandi formati ' che andavano però guardarti da molto vicino ' ove gli artisti raffigurano sensazioni e sentimenti, proiezione di quell'autre che divenne la cosa in sé. Tra colpi e contraccolpi, sciabolate di pennello e sferzate della spatola, il colore venne ridotto ad ampie taches oppure in tracce convulse che conferivano all'opera il suo aspetto di casualità e causalità. Il riordino della collazione permanente intende cartografare l'Europa poststorica (intesa come fine della vita storica e perdita definitiva di ogni centro) rispetto all'imperialismo americano, quello cioè dei Signori della Guerra. L'effetto catastrofico delle bombe nucleari aveva di fatto riversato la sua onda d'urto sulla pittura, che improvvisamente si disgregava e assumeva l'aspetto di quello che sarà chiamato informel o gesture painting. Benché fosse venuta meno la responsabilità verso lo spettatore, i pittori del secondo dopoguerra lasciavano intuire la loro insofferenza psicofisica: stanchi di una pittura addomesticata, e in radicale opposizione al figurativo, la forma aveva finito per dissolversi, come a voler denunciare la crisi del momento e il senso di ciò che era ormai perduto. Alle 'reliquie' di un vecchio ordine subentrava quindi la follia multiforme/informe del caos che pervadeva il mondo reale. Nel piano interrato del Museo saranno esposti i dipinti di Karel Appel, Claude Bellegarde, Luis Feito, André Marfaing, Georges Mathieu, Mattia Moreni, Sergio Romiti, Emilio Scanavino, Gerard Schneider, Antoni Tàpies, Fred Thieler e Emilio Vedova, artisti che hanno saputo incarnare al meglio la stagione dell'informale, riuscendo a catalizzare l'esperienza e l'esistenza per sobillare le coscienze. Al centro della sala verrà invece collocata una scultura di Agenore Fabbri, effigiante un Personaggio atomizzato; sarà proprio la scultura di Fabbri a riallacciarsi in modo esplicito al tema delle bombe atomiche, ordigni bellici che sono stati forieri di un nuovo ordine concettuale (o più precisamente: di un inedito disordine visivo) all'interno della pittura e della scultura del secondo Novecento. Alcune teche, collocate in prossimità delle opere, metteranno a disposizione immagini e libri che documentano gli avvenimenti connessi alle esplosioni atomiche dell'agosto 1945. Riportando in superficie le angosce, gli strazi e i patimenti della dolo[ro]sa distruzione di Hiroshima e Nagasaki, la mostra vuole porre l'attenzione sulle tensioni culturali e il dissesto psicologico che innervavano/avvelenavano l'arte del secondo dopoguerra. Tra i fumi della devastazione e le urla dei sopravvissuti, la pittura informale ha cercato di risanare le rovine morali e materiali del continente europeo, assecondando una speranza di guarigione e di riscatto dai conflitti bellici. Senza mai dimenticare o rinnegare quelle ferite che ancor oggi si rifiutano di rimarginarsi e tutti quei fantasmi che non saranno mai veramente fugati, la pittura informale è stata un anelito di liberazione e rivoluzione rispetto a una realtà tragica, brutale, inumana e più che mai insensata. Location: Viale Padania 6 Lissone tipo di evento: rowid: 42602 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 02/13/2013 18:20:51 Subject: CRONACHE DEL DOPOBOMBA HOW I LEARNED TO STOP WORRYING AND LOVE THE BOMB startDate: 2/16/13 endDate: 8/9/13 Description: Se la storia è «Maestra degli errori imperdonabili e irreparabili», l’arte è lo specchio di un’esistenza mutante e medesima. A cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta i sismografi dell’arte registrarono un’esplosione “anodina” rispetto all’olocausto di Hiroshima e Nagasaki: alla detonazione dell’informale corrispondeva infatti l’implosione interiore dell’artista, la cui angoscia epocale si sarebbe espressa nell’urlo dell’anima. Dal conflitto con il supporto nasceva la tensione dei grandi formati – che andavano però guardarti da molto vicino – ove gli artisti raffigurano sensazioni e sentimenti, proiezione di quell’autre che divenne la cosa in sé. Tra colpi e contraccolpi, sciabolate di pennello e sferzate della spatola, il colore venne ridotto ad ampie taches oppure in tracce convulse che conferivano all’opera il suo aspetto di casualità e causalità. Il riordino della collazione permanente intende cartografare l’Europa poststorica (intesa come fine della vita storica e perdita definitiva di ogni centro) rispetto all’imperialismo americano, quello cioè dei Signori della Guerra. L’effetto catastrofico delle bombe nucleari aveva di fatto riversato la sua onda d’urto sulla pittura, che improvvisamente si disgregava e assumeva l’aspetto di quello che sarà chiamato informel o gesture painting. Benché fosse venuta meno la responsabilità verso lo spettatore, i pittori del secondo dopoguerra lasciavano intuire la loro insofferenza psicofisica: stanchi di una pittura addomesticata, e in radicale opposizione al figurativo, la forma aveva finito per dissolversi, come a voler denunciare la crisi del momento e il senso di ciò che era ormai perduto. Alle “reliquie” di un vecchio ordine subentrava quindi la follia multiforme/informe del caos che pervadeva il mondo reale. Nel piano interrato del Museo saranno esposti i dipinti di Karel Appel, Claude Bellegarde, Luis Feito, André Marfaing, Georges Mathieu, Mattia Moreni, Sergio Romiti, Emilio Scanavino, Gerard Schneider, Antoni Tàpies, Fred Thieler e Emilio Vedova, artisti che hanno saputo incarnare al meglio la stagione dell’informale, riuscendo a catalizzare l’esperienza e l’esistenza per sobillare le coscienze. Al centro della sala verrà invece collocata una scultura di Agenore Fabbri, effigiante un Personaggio atomizzato; sarà proprio la scultura di Fabbri a riallacciarsi in modo esplicito al tema delle bombe atomiche, ordigni bellici che sono stati forieri di un nuovo ordine concettuale (o più precisamente: di un inedito disordine visivo) all’interno della pittura e della scultura del secondo Novecento. Alcune teche, collocate in prossimità delle opere, metteranno a disposizione immagini e libri che documentano gli avvenimenti connessi alle esplosioni atomiche dell’agosto 1945. Riportando in superficie le angosce, gli strazi e i patimenti della dolo[ro]sa distruzione di Hiroshima e Nagasaki, la mostra vuole porre l’attenzione sulle tensioni culturali e il dissesto psicologico che innervavano/avvelenavano l’arte del secondo dopoguerra. Tra i fumi della devastazione e le urla dei sopravvissuti, la pittura informale ha cercato di risanare le rovine morali e materiali del continente europeo, assecondando una speranza di guarigione e di riscatto dai conflitti bellici. Senza mai dimenticare o rinnegare quelle ferite che ancor oggi si rifiutano di rimarginarsi e tutti quei fantasmi che non saranno mai veramente fugati, la pittura informale è stata un anelito di liberazione e rivoluzione rispetto a una realtà tragica, brutale, inumana e più che mai insensata. Location: Viale Padania 8 Lissone tipo di evento: rowid: 42602 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: 02/13/2013 18:25:30 Subject: FRANCO GRIGNANI L’ARTE DEL PROGETTO startDate: 2/16/13 endDate: 3/24/13 Description: Nella sua vocazione di riscoperta e valorizzazione del Secondo Novecento, il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone inaugura una retrospettiva di Franco Grignani, figura trasversale, rara nel suo genere, unica nella sua complessità. Artista, architetto, fotografo, graphic designer, art director: ancor oggi riesce difficile etichettare le sue molteplici competenze. All’indomani della sua scomparsa, Sergio Polano l’aveva descritto come un «maestro solitario e rigoroso, ricercatore raffinato e metodico della “verità” della forma visiva, della parola visibile e dell’immagine eloquente, il progettista visuale, pittore e fotografo, insomma l’artista». È a Franco Grignani che dobbiamo la primogenitura dell’Op Art europea e una ricerca pioneristica nel contesto dell’arte ottico-visiva. Negli anni Quaranta e Cinquanta inizia a elaborare teorie sulla sub percezione (che è il recupero contemporaneo dello spazio visivo totale attraverso il fenomeno dello sguardo laterale ricostruito con lenti astigmatiche); nei decenni successivi l’artista affronta invece problemi connessi alla tensione e alla distorsione ottica, sondando i fenomeni di proiezioni, di induzioni e di assorbimento nelle strutture radiali. Impermeabile a sentimentalismi e nostalgie, l’artista dipinge su fondi neutri, bianchi o neri, sulla cui superficie si articolano illusioni ed elusioni ottiche dall’effetto destabilizzante. Ne risultano opere dall’equilibrio precario, ove le forme avanzano e allo stesso tempo retrocedono, suggerendo un movimento interno alla superficie. La retrospettiva, ordinata da Alberto Zanchetta negli spazi del MAC di Lissone, è incentrata sulle opere degli anni Sessanta e dei primissimi anni Settanta, annoverando alcuni cicli tematici particolarmente significativi – dalle Tensioni alle Proiezioni, dalle Diacroniche alle Dissociazioni del campo, dalle Periodiche alle Psicoplastiche – tra cui un importante nucleo di opere, esposte per la prima volta alla Quadriennale di Roma del 1972. Il decennio preso in esame permette di sondare uno dei periodi più ricchi, intensi e innovativi dell’artista, in cui l’estetica tende a trasporre il pensiero in immagine. L’allestimento della mostra comprende inoltre cataloghi personali e documenti dell’epoca (come le veline del discorso tenuto allo storico congresso Vision65), ma soprattutto mette in relazione gli esperimenti di arte visiva con alcune applicazioni grafiche dello stesso Grignani, evidenziando quello scambio proficuo e interdisciplinare che ha sempre caratterizzato la sua ricerca visiva; ne sono un esempio le elaborazioni per le officine grafiche Alfieri & Lacroix, le copertine di Linea grafica e Graphis, il marchio della Pura Lana Vergine da lui ideato nel 1964 e qui riproposto al pubblico assieme al logo dell’Aiap. La mostra è quindi un’occasione per ammirare le alterazioni e le interferenze percettive che spinsero Franco Grignani all’analisi critica della comunicazione visiva, il cui contributo culturale è di stringente attualità, oggi come allora. Franco Grignani (Pieve Porto Morone, 1908 -Milano 1999) consegue la laurea al Politecnico di Torino. Dopo aver militato nel Secondo Futurismo si interessa alle teorie della Gestalt e al costruttivismo. I suoi principi formativi e i suoi interessi si orientano quindi nell’area delle nuove estetiche, e in particolar modo nel campo della comunicazione visiva. La sua ricerca, svolta in modo coerente e solitario, analizza i fenomeni e i processi percettivi, influenzando le correnti optical dell’arte e della grafica internazionale. Sue mostre personali sono allestite a Londra, Chicago, Kassel, Stoccarda. Particolarmente significative le antologiche alla Rotonda della Besana di Milano nel 1975, al Museo de Bellas Artes di Caracas nel 1977 e alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel 1983. Espone inoltre in collettive tenutesi a New York, Los Angeles, Parigi, Melbourne, Helsinki, Barcellona, Madrid, Amburgo, Varsavia, Zurigo, Arles, Copenhagen, Munster e nelle principali città italiane. Sue opere si trovano al MOMA di New York, allo Stedelijk Museum di Amsterdam, aI Victoria and Albert Museum di Londra e al Museo d’Arte Moderna di Varsavia. Dal 1952 fa parte dell’AGI (Alliance Grapique Internationale) ed è membro della STA (Society of Typographic Arts) di Chicago. Viene premiato alla XXXVI Biennale di Venezia nella sezione di grafica sperimentale. Nel 1959 gli è conferita la Palma d’Oro della Pubblicità e la Medaglia d’Oro della Triennale di Milano. Di lui hanno scritto Apollonio, Argan, Ballo, Caramel, Carluccio, Celant, Dorfles, Trini, Valsecchi, Zannier e molti altri Location: Viale Padania 4 Lissone tipo di evento: rowid: 41603 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Terramare startDate: 2/22/13 endDate: 4/17/13 Description: Dal 22 febbraio al 17 aprile la sala ospita la mostra fotografica Terramare, composta dagli intensi scatti di Arno Hammacher, graphic designer e fotografo olandese vissuto in Italia, che ha fatto della natura il tema di elezione della sua ricerca artistica. La mostra sarà accompagnata da tre appuntamenti terracquatici con il cinema estremo e geniale di Werner Herzog, regista tra i più significativi ed eccentrici del cinema contemporaneo, le cui storie si concentrano spesso su personaggi che si sono spinti al limite del mondo, alla ricerca della loro identità. Location: Via Oslavia 8, Paderno Dugnano (MI) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5845307658123440353 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Tomorrow Is Now startDate: 2/23/13 endDate: 4/16/13 Description: Mostra Collettiva : Antonella Aprile- Paolo Bandinu - Danilo Correale- Alessandro Di Pietro- Sara Enrico- Location: Via Sirtori 7 Monza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: MARIO DE BIASI Un mondo di Baci startDate: 2/15/13 endDate: 4/14/13 Description: «A volte basta un bacio per cambiare lo stato d'animo di una persona», scrive Mario De Biasi. E proprio a questo segno di amore e affetto, fratellanza o semplice saluto, a questo un gesto così comune e, al tempo stesso, così simbolico, è dedicata la mostra Mario De Biasi. Un mondo di baci, che apre al pubblico il giorno di San Valentino. Appuntamento alla Galleria Civica di Monza, in via Camperio, dove, fino al 14 aprile, grazie all’accurata selezione compiuta dalle curatrici della mostra Raffaella Ferrari e Daria Jorioz, saranno esposte 36 fotografie “vintage print” in bianco e nero e 12 a colori: una preziosa sintesi della ricerca che Mario De Biasi, nome di punta del fotogiornalismo italiano del secondo Novecento, ha compiuto nel corso di mezzo secolo, dagli anni ’50 a oggi. Da New York a Vienna, passando per Rio de Janeiro, Londra, Parigi e Milano: i baci di Mario De Biasi sono stati immortalati in giro per il mondo. Ecco allora “Budapest, 1956”, che ritrae quello, struggente e liberatorio, di una coppia di profughi ungheresi si scambia appena oltrepassato il confine. E poi il baciamano di Anthony Quinn a Giulietta Masina, in gondola con Fellini a Venezia nel 1955; una coppia di adolescenti degli anni ’80, sulla spiaggia tedesca di Travemünde. E ancora, giovani sulle sabbie della California o nascosti tra l’erba di un parco a Vienna. Inizia nel 1945 la carriera di De Biasi quando, deportato a Norimberga, trova tra le macerie prodotte dalla guerra una macchina fotografica. Comincia allora a scattare: nasce così, all’improvviso, una passione che non lo abbandonerà più. Entrato a far parte della redazione di "Epoca" nel 1953, firma, anche sotto la direzione di Enzo Biagi, centinaia di reportage, ottenendo riconoscimenti internazionali. Sulla sua pellicola fissa la violenza della guerra, l'anima di un Paese, il sorriso di persone sconosciute o il costume di un’epoca. Uno scatto su tutti, esposto anche al Guggenheim di New York, “Gli italiani si voltano”, in cui una giovanissima Moira Orfei, ritratta di spalle, catalizza gli sguardi di decine di uomini. Mario De Biasi nasce nel 1923 a Sois, in provincia di Belluno. Presenta la sua prima mostra personale nel 1948 a Milano, dove vive e lavora. Ha pubblicato oltre 90 libri fotografici e il suo nome compare nel prestigioso volume The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century. Insignito di numerosi premi internazionali, nel 2003 riceve il titolo di Maestro della Fotografia Italiana, massima onorificenza della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Nel 2006 il Comune di Milano gli conferisce l’Ambrogino d’Oro. La mostra, a ingresso gratuito, è promossa dall’Assessorato alle Politiche culturali e di sostenibilità. Orari: da martedì a venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi dalle 10-19; chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: 039.366381 Location: Via Camperio 1, Monza tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/MostraFotograficaUnMondoDiBaciDiMauroDeBiasi galleria-spazio-museo: Galleria Civica email gestore : mostre@comune.monza.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Presentazione del libro "Isole" di Gabriella Vittoria Romano startDate: 3/8/13 endDate: 3/8/13 Description: Presso la Libreria dell'Isola a Milano il giorno 8 MARZO 2013 alle ore 19,30 avverrà la presentazione del libro "ISOLE" della scrittrice GABRIELLA VITTORIA ROMANO (Casa editrice Centro di Documentazione Giornalistica - Collana KOKORO). "Intense storie al femminile, piccoli racconti di grandi vite. Protagoniste quattro donne il cui desiderio comune è quello di trasformare in ricchezza l'apparente miseria del dolore: così ognuna va sulla propria isola per poi tornare in terraferma, rigenerata, nuova, capace di ri-creare la vita. Storie al femminile, non necessariamente per sole donne. Rigorosamente NON vietate agli uomini." Sono quattro racconti che narrano i percorsi di vita di quattro donne diverse. Il libro si pregia della prefazione di Dacia Maraini Dialoga con l'autrice MONICA PICCINI, Giornalista Letture a cura di EMANUELA VILLAGROSSI, Attrice. Foto di LUCIANO BONIFORTI e VALERIO CATTANEO Segue allegro aperitivo! Location: Via Pollaiolo 5, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/ISOLEDiGabriellaVittoriaRomano galleria-spazio-museo: Libreria dell'Isola, Milano email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: INDEX G, rassegna di arti grafiche startDate: 1/31/13 endDate: 10/3/13 Description: Index G è una piccola rassegna incentrata sulle arti grafiche: dal disegno all’incisione, dall’illustrazione al fumetto, dal visual design alla pubblicità. Il primo ciclo di esposizioni sarà rivolto alle riviste d’arte che negli ultimi anni si sono distinte a livello nazionale. La progettualità dello spazio espositivo, ricavato all’interno del bookshop, verrà affidato allo staff di una redazione che deciderà le modalità di allestimento e il grado di coinvolgimento degli artisti. L’appuntamento di gennaio-marzo è stato affidato a Federica Boràgina e Giulia Brivio, fondatrici della rivista Boîte, periodico semestrale in tiratura di 250 copie numerate. Ogni numero di Boîte è monografico e si apre con un’analisi storica del tema trattato. Nel primo anno, al numero inaugurale dedicato a Marcel Duchamp, ne sono seguiti tre sulle tecniche artistiche: collage, disegno, fotografia. Nel secondo anno il tema affrontato è stato la smaterializzazione dell’opera d’arte: il mutamento chimico, l’arte relazionale, la sperimentazione sonora e un numero in chiusura per celebrare il viaggio. Artisti con cui Boîte ha collaborato: Giovanni Anselmo, Gianfranco Baruchello, Gianni Berengo Gardin, Anna Valeria Borsari, Sergio Dangelo, Piero Gilardi, Giulio Paolini, Gianni Emilio Simonetti; Caretto e Spagna, Paola Di Bello, John Duncan, Emilio Fantin – Luigi Negro – Giancarlo Norese – Cesare Pietroiusti, Marzia Migliora, Stephanie Nava, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Luca Vitone, Vibeke Tandberg, Luc Fierens, Silvio Wolf; Riccardo Arena, Carlos Bunga, Francesco Cavaliere, Nico Dockx, Gianni Moretti, Igor Muroni, Timea Anita Oravecz, Luca Scarabelli, Mark Cavendish, Alessandro Zuek Simonetti, Anonima Nuotatori. Storici dell'arte con cui Boîte ha collaborato: Francesca Alfano Miglietti, Paolo Bolpagni, Giorgio Bonomi, Cristina Casero, Elena Di Raddo, Daniela Ferrari, Elisebetta Longari, Luca Panaro, Carla Subrizi, Francesco Tedeschi. Le parole sono tracce di pensieri complessi custoditi dentro la mente di ognuno. Ogni traccia annuncia un percorso composto, a sua volta, dalle parole allineate lungo i fili dell’intreccio. Boîte racchiude pensieri, trame e intrecci in bilico fra storia e contemporaneità. A chi scrive e al lettore la scelta del filo da seguire. In occasione di Index G, Boîte schiude le sue scatole e lascia uscire tutti i fili che in questi tre anni ha seguito, chiedendo a ogni collaboratore di scegliere il libro che predilige, non necessariamente d’arte, bensì il libro in cui ha scoperto qualcosa di importante. Ciò che ne risulta è un intreccio, trama e ordito di un tessuto personalissimo, evocazione di incontri fisici e mentali, avvenuti dentro le pagine dei libri, dentro le scatole magiche dell’immaginazione. Scatola d’arte, di studi e di altri pensieri. Ecco che cosa è Boîte. Una rivista? Non propriamente. Un oggetto da collezione? Talvolta. Boîte è la concretizzazione della passione per l’arte e per la scrittura, di un percorso di studio continuo, di incontri e scontri fra diverse generazioni. Boîte è una scatola: non-luogo abitato dalle idee. Scrigno di parole studiate e cercate, con speranza? chiede al lettore tempo. Il tempo della lettura che è, per sua natura, il tempo della ricerca. [Federica Boràgina (1986), specializzanda in storia dell’arte contemporanea all’Università Cattolica di Milano, è autrice del libro Fabio Mauri. Che cosa è, se è, l’ideologia nell’arte, edito da Rubbettino nel 2012. Giulia Brivio (1981), laureata in Scienze e Tecnologie delle Arti all’Università Cattolica, è Project Manager del Fiorucci Art Trust di Londra.] ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: Viale Padania 6, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo d'Arte Contemporanea di Lissone email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Naturales Quaestiones 18 artisti si confrontano con le dinamiche ambientali startDate: 6/4/13 endDate: 5/19/13 Description: Una grande esposizione d’arte contemporanea sarà allestita la prossima primavera nel Palazzo dell’Arengario: 18 artisti internazionali sono stati invitati a confrontarsi con le “Naturales Quaestiones”, il famoso testo in cui il grande filosofo latino Seneca indaga le cause all’origine dei diversi fenomeni naturali. Punto di partenza l’analisi del rapporto, spesso controverso, a volte di indifferenza, altre di intensa armonia, che esiste tra l’uomo e la natura. In un momento storico in cui l’ambiente viene devastato da profondi e irreversibili sconvolgimenti, il tentativo di dare risposta ad alcune, urgenti domande diventa imprescindibile. Come si relaziona l’uomo del Duemila all’ambiente che lo circonda? Quanto e come è cambiato il suo atteggiamento dall’epoca di Seneca a quella attuale? È giusto continuare ad attingere indiscriminatamente alle risorse del pianeta? E, ancora, come si modifica, nel corso di una vita, il rapporto che ogni singolo uomo intrattiene con la natura? All’interno dell’ampio spettro di ciò che possiamo definire “naturales quaestiones” contemporanee, gli artisti hanno scelto una tematica e l’hanno sviluppata secondo il proprio modus espressivo. Il risultato? Una raccolta di oltre trenta opere, frutto di riflessioni ampie e articolate. Dall’impatto troppo spesso negativo che l’uomo genera sulla terra, all’osservazione di fenomeni naturali di grande portata, fino a un’analisi della dimensione spirituale dell’esistenza, all’interno della quale vengono indagati il ciclo che collega la vita alla morte e alla rinascita, lo scorrere del tempo e l’alternarsi delle stagioni: innumerevoli gli spunti che sono stati sviluppati e successivamente concretizzati in sculture, incisioni, acquerelli e installazioni. A testimonianza di quanto la questione riguardi e interessi i vari ambiti del sapere, i testi scritti che accompagnano la mostra non sono stati redatti da un critico d’arte. Sono stati, invece, una filosofa, Anna Carpanese, un teologo, Sergio Ubbiali, uno scienziato naturalista, Adriano Muschiato, e un’attivista ambientalista, Vandana Shiva, a fornire, separatamente, le proprie interpretazioni delle opere, realizzate da artisti di calibro internazionale. Ecco allora che il disegnatore visionario Dan Hillier presenta le sue incisioni antropomorfe e l'inglese Sally Matthews i “Wolfs”, i lupi che l’hanno resa celebre. Stefano Bombardieri espone una balena e un rinoceronte, realizzati in vetroresina, mentre Christiane Löhr una fragile scultura di pollini e semi. Un’installazione anche quella proposta da Simone Longaretti, composta con terra e piante da orto. Il monzese Nicola Magrin presenta i suoi delicati acquerelli, e un raffinato paesaggio lombardo, esibito all’ultima Biennale di Venezia, è l’opera con cui si presenta Marzio Tamer. Mylabforbighope è pronto a far riflettere attraverso i suoi tipici messaggi malinconici, urgenti e provocatori; Gianluca Corona invece stupirà con l’iperrealismo della sua natura morta. Matteo Fossati propone una possente scultura lignea, mentre Daniele Arosio, Mariangelo Cazzaniga, Woozoo e Alberto Gianfreda quattro personali interventi site specific. Presenti anche Willy Verginer, Christo, Nanni Valentini e l’illustratore Silvano Ghezzi. Incontri ed eventi tematici paralleli in via di definizione accompagneranno la mostra, regalando al pubblico, adulti e ragazzi, la possibilità di conoscere e approfondire numerosi argomenti. Il catalogo della mostra, edito da Allemandi, sarà disponibile anche in versione e-book. L'inaugurazione della mostra si terrà il 6 aprile alle ore 18. Location: Piazza Roma, 20052 Monza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Arengario di Monza email gestore : eventiespositivi@comune.monza.it sponsor: 10001 Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Biennale Giovani 2013 Premio d'Arte Città di Monza V edizione startDate: 7/6/13 endDate: 7/28/13 Description: Il Serrone della Villa Reale di Monza ospiterà la quinta edizione della Biennale Giovani Monza, mostra incentrata sulle esperienze delle nuove generazioni artistiche italiane. Il responsabile organizzativo della manifestazione, Daniele Astrologo Abadal, ha invitato cinque tra direttori di museo e curatori indipendenti, i quali, a loro volta, hanno indicato sei artisti. I trenta così selezionati, esprimendosi secondo una pluralità di linguaggi che variano dalla pittura all’installazione, dalla scultura al video all’arte multimediale, intendono rappresentare il meglio dell’odierna scena artistica nazionale. I cinque professionisti del mondo dell’arte invitati sono: Lorenzo Canova, Professore associato di Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi del Molise, Filippo Maggia – curatore capo della Fondazione Fotografia progetto promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Stefano Roffi esperto d’arte moderna e contemporanea della Fondazione Magnani Rocca (Parma), Laura Serani critica militante e curatrice indipendente specializzata nella disciplina fotografica a livello internazionale; per l'Austria lavorerà la coppia formata da Carl Kraus e Peter Weimair, rispettivamente storico dell’arte di Innsbruck e noto direttore di Musei (tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Bologna). Presente anche una selezione dei più promettenti tra gli artisti austriaci contemporanei: nazione ospite per l'edizione 2013 è infatti l’Austria, cuore geografico e storico-culturale d’Europa, dalla tradizione artistica lunga e complessa. Il “Premio d’Arte Città di Monza” e la “Biennale Giovani”, ampliando le Civiche Raccolte, hanno aperto un importante dialogo con le ultime generazioni artistiche e consentito di arricchire sia quantitativamente sia qualitativamente la già preziosa collezione dei Musei Civici. Il comitato “Premio d’Arte Città di Monza”, nato nel 2005 con proprio statuto e propri organi, lavora con continuità per organizzare, gestire e far conoscere la “Biennale Giovani”. Raccogliendo l’adesione entusiasta e concreta di varie istituzioni e associazioni, il comitato ha inoltre catalizzato e formalizzato l’impegno dei protagonisti delle edizioni precedenti e, nel contempo, puntato al coinvolgimento di nuove realtà. Location: Viale Brianza, 2, 20052 Monza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Serrone della Villa Reale email gestore : eventiespositivi@comune.monza.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Andrea Cascella. Forme e dintorni Opere dalla Collezione Walter Fontana startDate: 1/6/13 endDate: 7/31/13 Description: La prossima estate il Palazzo dell’Arengario ospiterà la mostra Andrea Cascella. Forme e dintorni, dedicata a uno dei più grandi artisti italiani del secondo Novecento. Attraverso l’esposizione di bozzetti preparatori, disegni e sculture tratti dalla collezione privata posseduta da Walter Fontana, l’esibizione intende offrire una panoramica completa sul lavoro del noto scultore pugliese. In esposizione una ventina di sculture, con le quali si vuole ripercorrere l’intero processo creativo che, dal bozzetto su carta, passando per lo studio della composizione dei volumi e la scelta dei marmi e dei graniti, porta alla costruzione di opere massicce e volumetriche, caratterizzate una forte energia interna che spinge i volumi in un lento, ma inesorabile, moto di avvicinamento. Alle sculture monumentali realizzate a servizio dell'architettura si affiancano composizioni dalle dimensioni più contenute, ma complesse e fantasiose: l'alternarsi di forme astratte che si compenetrano l'una con l'altra crea un risultato elegante e classico. Andrea Cascella (Pescara 1919 – Milano 1990) si è affermato soprattutto come scultore, esponente dell’Astrattismo europeo. Dopo aver partecipato attivamente alla Resistenza, decide di dedicarsi all’arte, concentrandosi, insieme al fratello Pietro, soprattutto sulla ceramica e sulle opere in pietra, anche di grandi dimensioni e al servizio dell’architettura. Trasferitosi stabilmente a Milano nel 1957, inizia in quegli anni ad affermarsi anche in Europa e in America. La sua presenza all’estero è legata sia alla collaborazione con noti architetti italiani, sia alla realizzazione, nel 1959 e nel 1961, di due opere per l’azienda Olivetti, che vengono collocate a Düsseldorf e Buenos Aires. Il suo nome compare, assieme a quello di Pietro Consagra e Valeria Gramoccia, tra i firmatari della “Carta di Matera” per l’atto di costituzione del “Fronte dell’Arte” in difesa dei celebri Sassi. Lo scultore ha partecipato a grandi rassegne internazionali, tra cui la Biennale di Venezia (premiato nel '64) e la Quadriennale di Roma. È presente nella collezione Hirshorn al Museo Guggenheim di New York. In Italia le sue opere si possono ammirare a Milano, in piazza Leonardo da Vinci e all’aeroporto di Linate, a Monza, a Porto Rotondo e Sassari. Importante imprenditore e politico brianzolo, Walter Fontana (Crescenzago, 1919 – Briosco, 1992) ha fondato nel 1952, a Veduggio, insieme al fratello Loris, l’azienda Fontana s.p.a., ancora oggi leader a livello mondiale nel settore della bulloneria e della viteria ad alta resistenza. Impegnato non solo nell’azienda di famiglia, ma anche nelle associazioni di categoria e in politica, l’industriale è sempre stato un grande appassionato d’arte, a tal punto da riuscire a raggiungere la carica di Presidente del consiglio di amministrazione dell’Accademia delle Belle Arti di Brera proprio nel periodo in cui il direttore era lo scultore Andrea Cascella. Nasce in questo modo una lunga e proficua amicizia, che ha portato alla realizzazione di importanti progetti: uno su tutti “Origine”, una grande scultura in marmo bianco risalente al 1986 e tutt’ora collocata nel giardino della sede dell’Associazione Industriali di Monza. Attraverso i rapporti, spesso diretti, che ha intrattenuto con numerosi artisti, Fontana, dal dopoguerra al 1992, anno della sua morte, è riuscito a radunare un’importante collezione di arte moderna e contemporanea. Location: Piazza Roma, Monza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Arengario email gestore : eventiespositivi@comune.monza.it sponsor: 10001 Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Omaggio a Andrea Di Marco, un archeologo moderno startDate: 1/31/13 endDate: 10/3/13 Description: La mostra è un sentito e doveroso omaggio a Andrea Di Marco, artista scomparso lo scorso 2 novembre, all’età di 42 anni. Con Alessandro Bazan, Francesco De Grandi e Fulvio Di Piazza aveva dato vita alla Scuola di Palermo, sodalizio che tra la fine degli anni novanta e gli inizi del 2000 si era affermato sulla scena italiana. La consacrazione, che coincise con la mostra Palermo Blues inaugurata nel 2001 ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, lo aveva portato all’attenzione della critica e del pubblico per le sue emblematiche epifanie, che l’artista associava a periferie malinconiche e oggetti abbandonati. In modo pacato, curioso e minuzioso, Andrea Di Marco ha osservato la quotidianità, cercando di raccontarci la nostra realtà, la nostra vita, attraverso uno “sguardo incantato sul mondo”. Sguardo che si fissava sui cascami della vita, sulle cose che rischiavano di non essere più viste, per troppa dimestichezza o per scarsa indulgenza. L’artista dipingeva oggetti impotenti, paralizzati, lasciati in balia di se stessi, che Marco Di Capua aveva descritto «senza lusso né lustro», perché umili, dimessi, oziosi, intrisi di un sereno patetismo. La pittura di Andrea Di Marco si caratterizzava inoltre per l’abbondante spremitura dei tubetti, per una pennellata larga e densa che conferiva solidità plastica alle immagini; il severo rigore formale dava a ogni suo soggetto un’evidente concretezza, gli restituiva profondità e luminosità, ponendosi in continuità con la storia dell’arte e la storia dell’umanità. Di Marco aveva compreso che la perenne obsolescenza del tempo presente sconfina spesso in un’archeologia del moderno, disseminando intorno a noi dei “relitti” monolitici-mitologici, usurati e logori. Lo stesso artista teneva a precisare che «di solito estraggo quei soggetti che hanno perso il loro valore di mercato: il loro progressivo abbandono mi rende piacevolmente malinconico». Mezzi di trasporto, cantieri edili, pompe di benzina, cisterne, cassonetti, saracinesche, giocattoli e cabine elettriche erano solo alcune delle immagini da lui predilette. Ma tutte queste “cose” dipinte da Di Marco non possono essere soltanto ciò che mostrano, descrivono infatti la realtà della pittura così come veniva da lui percepita. Alla resa dei conti, il soggetto dell’opera era (pur) sempre il pittore, il quale si dissimulava nei quadri, fin quasi a immedesimarsi negli oggetti: «La cosa più importante – confessava anni or sono – è il lavoro, dietro il quale io posso sparire». Sparire forse, ma non senza farsi sentire, non prima di farsi intendere, anche ora che la morte l’ha ghermito alla nostra presenza. Qualcuno ha tenuto a ricordare che l’artista amava definirsi un realista, ma la sua pittura apparteneva a un Realismo esente da impegni politici, sociali o ideologici; difficilmente sarebbe stato annoverato tra i Naturalisti, poteva semmai entrare nella cerchia dei Vedutisti, in virtù di quella sua “osservazione del vero” che era una necessità intima, personale. Ma a rigor di logica dovrebbe essere accreditato in un Verismo avulso da qualsivoglia retorica o propaganda, un Verismo tutto italiano – profondamente meridionale – che sapeva comunicare non la verità del mondo ma la verità del pittore, e dunque della pittura stessa. Questo è stato il senso, la scelta e l’impegno di Andrea di Marco. La mostra, allestita al pianterreno del Museo, presenterà un corpo di opere in cui sarà possibile scorrere alcuni dei temi prediletti da Di Marco, artista scomparso troppo prematuramente che ha sempre creduto nei valori della pittura. ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: Viale Padania 5, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Mostra Ishmael "Uno è pittore" presso il Museo di Arte contemporanea di Lissone startDate: 1/31/13 endDate: 3/14/13 Description: Nel 1969, in occasione della mostra Live in Your Head: When Attitudes Become Form, Harald Szeemann aveva redatto un diario in cui erano stati annotati tutti i preparativi e gli effetti suscitati dall’esposizione presso la Kunsthalle di Berna. Tra le tante invettive apparse sui giornali, in data 25 marzo Szeemann aveva trascritto sulle pagine del suo diario lo stralcio di un articolo pubblicato dal quotidiano Basler Nachrichten, che titolava: “Uno è pittore”. In mezzo alla sessantina di artisti che parteciparono alla mostra – catalogati negli anni seguenti sotto l’egida dell’Arte concettuale, dell’Antiform, della Process Art, della Minimal Art, della Land Art e dell’Arte Povera – soltanto uno poteva essere annoverato nelle discipline tradizionali, quelle (appunto) pittoriche. Tra le forme d’arte, la pittura è sicuramente quella più soggetta alle oscillazioni del gusto, così come a segrete corrispondenze con le passioni, i desideri e le emozioni. Pochi mezzi espressivi possono suscitare reazioni tanto contrastanti, passando dal piacere allo sdegno, dall’attrazione alla riprovazione. Ma cosa sia la pittura è difficile a dirsi: che si tratti di un approccio, di un’attitudine oppure di una pratica che si affina nel tempo? Non v’è dubbio che si possano apprenderne i rudimenti e le relative tecniche, ma la pittura (in quanto opera) non può essere insegnata, né può essere spiegata con facilità. Sempre più spesso, alla pittura viene assegnato un luogo a par[e]te nei musei d’arte contemporanea, come se si volesse spodestarla della sua aura e dei suoi spazi istituzionali; sembra quasi che la pittura contemporanea sia diventata un non-luogo a procedere. Molto spesso i suoi detrattori finiscono per tacciarla come anacronistica, considerandola inattua[bi]le; in realtà la pittura è immortale: testimone dei secoli scorsi e del tempo presente. Il titolo della mostra, ripreso dall’incipit del Moby Dick di Melville («Call me Ishmael» / “Chiamatemi Ismaele”), assume la figura di Ishmael in qualità di testimone e di sopravissuto. Ma se il narratore di Melville è effettivamente un superstite, diverso è il caso della pittura contemporanea, la quale resiste, strenuamente e tenacemente, senza lasciarsi affossare dall’agone con la tela bianca – così come accade alla nave che affondava, inghiottita dall’abisso, dopo lo scontro con il grande Leviatano. La gran parte delle accuse mosse alla pittura nascono dall’invidia e dalla gelosia. Ostilità che cela un falso antagonismo, quasi sicuramente derivato dalla lunga tirannia con cui la pittura aveva tenuto in scacco ogni altra espressione artistica. Il progetto Ishmael è stato pensato in relazione con lo storico Premio Lissone, che dal 1946 fino al 1967 ha dato lustro alla pittura; nel museo, ove sono conservate alcune fondamentali opere di quegli anni, saranno accolti gli esiti più recenti e inattesi della pittura contemporanea. Nella sua capacità di reinventarsi, l’ars picta è infatti diventata una res extensa, passando dai vecchi canoni ai nuovi codici dell’arte. Nell’esposizione saranno coinvolti Emanuele Becheri, Matteo Fato, Dacia Manto e Luca Pozzi, le cui opere hanno delle tangenze con la pittura pur non essendo connotate in strictu sensu con tale disciplina. Soltanto un artista, quell’uno è pittore, darà prova del perdurare della pittura, dimostrando però come essa si sia rinnovata e contaminata con le altre discipline artistiche. Tra convergenze e ambivalenze, così come tra falsi indizi e prove tutt’altro che inconfutabili, i visitatori saranno tenuti a comprendere e a riconoscere la [r]esistenza della pittura. In modo non dissimile dalla mostra di Szeemann – che intendeva ampliare il concetto e la percezione dell’opera anziché cercare di definire o fissare l'arte – anche il progetto Ishmael si pone l’obiettivo di svincolare la pittura da una definizione tradizionale. (Mostra a cura di Alberto Zanchetta). L'esposizione è stata prorogata fino al giorno 14 marzo. ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: Viale Padania 6, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Child survival in a changing climate. Fotografie di Luca Catalano Gonzaga startDate: 1/10/13 endDate: 11/30/13 Description: Ad andarci di mezzo per primi sono sempre loro. I più piccoli, i bambini. Anche quando si tratta di mutamenti epocali, di problemi troppo grandi persino per degli adulti. Il fotoreporter Luca Catalano Gonzaga lo sa, e in 100 scatti intende denunciare quanto i cambiamenti climatici stiano influenzando, soprattutto nel sud del mondo, la vita delle nuove generazioni. 100 scatti per riflettere, quindi, 100 scatti in grado di mostrare la realtà nei suoi aspetti più crudeli, quelli che il Palazzo dell’Arengario ospiterà nel corso del prossimo autunno. Child survival in a changing climate è il titolo del reportage che Catalano Gonzaga ha realizzato nel corso di due anni, trascorsi a fotografare bambini in difficoltà in ogni angolo del pianeta. Davvero tante allora le storie che il suo obiettivo ha conosciuto e vuole raccontare. C’è quella dei bambini costretti a vivere nel più grande campo profughi del mondo, quello di Dadaab in Kenya, a una trentina di chilometri dal confine somalo, dove in 400mila si sono rifugiati per scappare dalla più grave e rovinosa siccità che abbia mai colpito il Corno d’Africa. Oppure quella delle 60mila persone che, in Nepal, rischiano ogni giorno di essere travolte da un’improvvisa esondazione del lago nei pressi del quale vivono, perché i ghiacciai dell’Hindu Kush Himalayano, sciogliendosi, ne stanno innalzando pericolosamente il livello delle acque. Alcune storie hanno come protagonista il deserto. Quello del Sahel, che in Burkina Faso ha insabbiato tutti i fiumi, oppure quello dei Gobi, che è riuscito a raggiungere e insinuarsi perfino nella città di Ulan Bator, la capitale della Mongolia. Ma in altre storie è l’acqua ad essere il personaggio principale, come in quella che si svolge in Zambia, dove l’aumento delle precipitazioni ha fatto sì che la malaria proliferasse esponenzialmente, causando il decesso di oltre 50mila bambini ogni anno. In Bangladesh, invece, un innalzamento senza precedenti del livello del mare ha fatto inginocchiare l’economia agricola del paese. Ma c’è anche un racconto in grado di accendere qualche speranza per il futuro, ed è quello ambientato nella città nata attorno al campo eolico di Dhule, in India. Lì, in uno spazio di 50 chilometri quadrati, sono state installate 650 pale rotanti, in grado di produrre 1,25 kw di elettricità all’ora, equivalente al fabbisogno di quattrocento abitazioni: grazie a questo nuovo tipo di economia, green ed ecosostenibile, i bambini di Dhule potranno affrontare il futuro con uno sguardo deciso e sereno. Premi e riconoscimenti. “Child survival in a changing climate” ha vinto il primo premio della categoria Nature and Environment di The 3rd Asia Press Photo contest organizzato da Asia News Network/China Daily; il secondo premio della categoria Environment Picture Story al The Best Photojournalist 2012, realizzato da National Press Photographers Associacion/USA; il primo premio della categoria Asia di Global wind day photography competition organizzato da European Wind Energy Association/ Belgium e il secondo premio del 15th Luis Valtueña International Humanitarian Photography Prize organizzato da Medicos del Mundo/ Spain. Il fotoreporter Luca Catalano Gonzaga realizza principalmente reportages sulla tutela dei diritti umani nel mondo. Dal 2010 collabora con la Fondazione Nando Peretti, impegnandosi a favore della salvaguardia dei diritti dei minori. Witness Image è un’associazione senza scopo di lucro che promuove e supporta l'educazione e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Location: Piazza Roma, Monza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Arengario di Monza email gestore : eventiespositivi@comune.monza.it sponsor: 10001 Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: BRIANZA CLASSICA- "I concerti svelati" X edizione: “Dieci anni d’incontri musicali & visite guidate” Direttore artistico: M° Giorgio Matteoli startDate: 11/11/12 endDate: 3/24/13 Description: Sono 13 i concerti in programma nella decima edizione del Circuito interprovinciale di “Brianza Classica”, la rassegna di musica da camera di tutte le epoche che quest’anno coinvolge 12 comuni delle Province di Lecco e Monza Brianza e si consolida come una tra le iniziative culturali più apprezzate del nostro territorio. “Brianza Classica” festeggia questo importante traguardo grazie al sostegno delle Province di Lecco e Monza Brianza che hanno rinnovato la propria partecipazione al progetto sostenendone da anni i due principali obiettivi: la promozione dell’ascolto dal vivo della musica da camera di tutti i tempi e la valorizzazione dei numerosi beni artistici e architettonici presenti in Brianza. “La Provincia di Lecco - dice Marco Benedetti, Assessore alla Cultura, Beni Culturali, Identità e Tradizioni della Provincia di Lecco - sostiene la rassegna musicale di Brianza Classica – musica, luoghi & sapori della Brianza, giunta alla sua decima edizione, un appuntamento tradizionale e classico per il nostro territorio. L’edizione 2012/2013 si caratterizza per il connubio vincente tra la promozione di musica classica e la valorizzazione del territorio brianteo, teatro unico di tradizioni popolari con luoghi di rilevanza monumentale e architettonica. La Brianza lecchese continua ad essere un punto di riferimento per gli appassionati che amano ascoltare musica e allo stesso tempo visitare i numerosi siti monumentali e artistici che i nostri Comuni offrono, esaltando così l’amore per la cultura in una terra da sempre rinomata soprattutto per la laboriosità dei suoi abitanti. Siamo convinti che anche in questa edizione registreremo presenze numerose, confidando sul fatto che il pubblico ampio ed eterogeneo, ospite fisso della rassegna, possa apprezzare gli sforzi che gli organizzatori, con tutti gli enti coinvolti, stanno compiendo per offrire eventi culturali per tutto il nostro territorio brianteo. Il mio ringraziamento va all’Associazione Early Music e al suo direttore artistico Giorgio Matteoli, al Touring Club Italiano ed a tutti gli enti coinvolti, che partecipano al progetto”. “In occasione del suo decimo compleanno Brianza Classica presenta un programma sempre più ricco - aggiungono il Presidente della Provincia MB Dario Allevi e l’Assessore alla Cultura Enrico Elli - Da novembre a marzo questa splendida manifestazione ci accompagnerà ancora una volta a vivere e gustare i nostri tesori più preziosi sulle note della musica di grande qualità”. La manifestazione si è caratterizzata negli anni per la capacità di suscitare l’interesse e la passione di un ampio pubblico che spesso segue tutti gli appuntamenti in programma, attratto da un cartellone vario ed eterogeneo che cerca sempre di proporre novità o riscoperte dei diversi repertori musicali. Quest’anno, ad esempio, sarà dato spazio all’organo valorizzato in tutte le sue potenzialità espressive, non solo legate all’accompagnamento liturgico. Faranno il loro ingresso nella rassegna anche strumenti del Seicento, rari ed inusuali, come il trombone e il serpentone. "Brianza Classica si ripresenta al pubblico per questa decima importantissima edizione, realizzata con impegno e passione, nonostante i drastici e - direi - tragici tagli che hanno colpito il settore della cultura e dello spettacolo. Festeggiamo il decimo compleanno con un cartellone variegato che coinvolge 12 Comuni del territorio brianteo di cui 7 (con 8 spettacoli) in provincia di Lecco, dove si sono aggiunti i Comuni di Missaglia e di Paderno d’Adda. Continuerà - spiega il M° Giorgio Matteoli, direttore artistico del festival - l'attenzione della rassegna nei confronti del territorio che la ospita di cui saranno messi in risalto, oltre ai beni artistici ed architettonici, le tradizioni e le peculiarità eno-gastronomiche per favorire la conoscenza della storia, dei costumi, dell'identità di ogni singolo luogo e per incentivarne la capacità di attrazione turistica. Ad ogni appuntamento notiamo, infatti, che al numeroso pubblico locale si uniscono diversi spettatori provenienti da altre zone che hanno colto le numerose valenze che caratterizzano “Brianza Classica”. In particolare, l’aspetto turistico sarà valorizzato ancora una volta grazie alle apprezzate visite guidate a cura del Touring Club Italiano alle quali si affiancheranno selezionate degustazioni di prodotti tipici”. Per la Provincia di Lecco confermano la propria adesione al progetto (sostenuto anche quest'anno dalla “Fondazione della Provincia di Lecco”) i Comuni di: Cremella, Molteno, Robbiate, Viganò Brianza ed il Consorzio di Villa Greppi (doppio spettacolo) cui si sono aggiunti i Comuni di Missaglia e di Paderno d’Adda, per un totale di 8 concerti e tre appuntamenti del T.C.I. Per la parte di circuito che si svolgerà nella Provincia di Monza Brianza (sostenuto dalla Provincia di MB) saranno presenti 5 Comuni (tra cui Lissone) con due appuntamenti del T.C.I. Da segnalare il graditissimo ritorno nella rassegna del Comune di Lesmo, già presente in alcune edizioni del passato. Il cospicuo numero delle amministrazioni coinvolte, nonostante la difficilissima congiuntura economica che ha costretto alcune realtà a sospendere la propria adesione al festival, consolida il carattere territoriale della rassegna e rafforza la rete tra i diversi Comuni briantei che sono valorizzati anche dalla confermata prestigiosa collaborazione del Touring Club Italiano che realizzerà, quest’anno, tre specifici appuntamenti per la Provincia di Lecco (Cremella, Molteno e Viganò Brianza) e due in Provincia di Monza Brianza (Villasanta e Lissone). La nuova edizione continuerà ad affiancare nomi celebri del panorama nazionale ad artisti ed ensemble stranieri quali il celeberrimo violinista spagnolo Joaquìn Palomarès e dalla presenza della giovane clavicembalista-fortepianista Elizaveta Miller, una delle migliori allieve dell’Accademia Villa Bossi. La Direzione artistica della rassegna è, come sempre, affidata al M° Giorgio Matteoli, ideatore e fondatore del festival, presidente dell’Early Music Italia, docente di flauto dolce e musica d’insieme per strumenti antichi presso il conservatorio dell’Aquila, violoncellista, musicologo e direttore d’orchestra. “Brianza Classica” si aprirà domenica 11 novembre alle ore 17.00 a Cremella nella bella cornice della Sala Parrocchiale “Giovanni Paolo II” con un concerto di musiche del secondo Settecento e primo Ottocento, di cui saranno protagonisti il flautista Fabio Ceccarelli e l’apprezzatissimo Ensemble “Festa Rustica”, già protagonista di numerosi appuntamenti delle passate edizioni. [Brianza Classica è realizzata con il supporto della Fondazione della Provincia di Lecco della Fondazione Piseri (Brugherio), del Consorzio di Villa Greppi e Ass.ne Vera Brianza, dello Studio Corno-CIS (Lissone), e in collaborazione con l’Accademia Villa Bossi (Bodio Lomnago - VA)] Location: Brianza tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/BRIANZACLASSICAXEdizione01Marzo2013# galleria-spazio-museo: email gestore : biancamaria.longoni@virgilio.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: A Missaglia l'omaggio di "Brianza Classica" alla donna startDate: 3/10/13 endDate: 3/10/13 Description: Il circuito musicale interprovinciale "Brianza Classica", giunto con successo alla X edizione, annovera quest'anno per la prima volta anche il Comune di Missaglia che ha aderito alla rassegna con un concerto dedicato alla festa della donna. L'undicesimo appuntamento di “Brianza Classica” avrà, infatti, luogo domenica 10 marzo 2013, alle ore 17.00, a Missaglia nel suggestivo Monastero di Santa Maria della Misericordia e sarà realizzato grazie al sostegno del Comune di Missaglia (Assessorato alla Cultura), della Provincia di Lecco e della Fondazione della Provincia di Lecco. Ne sarà protagonista l’ensemble Aquila Altera, specializzato nella promozione della musica antica e composto da Maria Antonietta Cignitti (canto, arpa, percussioni), Gabriele Pro (viella), Antonio Pro (liuto, chitarra a cinque ordini) e Daniele Bernardini (flauti dritti, flauto doppio, flauto e tamburo, cornamusa). Il concerto Tanto Gentile e tanto onesta pare propone brani strumentali e vocali tra XIII e XV sec. che descrivono la situazione femminile dell’epoca. Francesco da Barberino, vissuto tra XIII e XIV sec. nel suo trattato Reggimento e Costume di donna indica con chiarezza quale fosse il destino delle fanciulle nel medioevo: lo stato monacale o il matrimonio. Anche se alcune divenivano importanti badesse, quasi tutte le ragazze entravano in convento perché obbligate, come narra il brano Hora mai che fora son. Storie di donne poi divenute sante, sono testimoniate nel Laudario di Cortona, il corpus più antico di testi italiani musicati, che racconta la vita travagliata della Maddalena con la lauda Magdalena degna da laudare. Sebbene il destino della donna fosse segnato dal matrimonio o dal monastero, tuttavia molte di loro - anche nel Medioevo - partivano in pellegrinaggio e sopportavano grandi difficoltà per raggiungere i luoghi più sacri della devozione medievale. Le Cantigas de Santa Maria, oltre a narrare i miracoli della Vergine descrivono le avventure e le disavventure che capitavano ai viaggiatori che si raccomandavano a Santa Maria strela do dia, (Santa Maria stella del mattino) affinché indicasse loro la via più sicura per il loro pellegrinaggio. L'amore è il tema principale che ha ispirato tutti i maggiori poeti del Medioevo, ma spesso si trattava di un sentimento che aveva soprattutto i connotati della spiritualità e dell’idealizzazione proprio perché le regole sociali imponevano matrimoni combinati. La rimatrice fiorentina Compiuta Donzella nel XIII secolo scriveva il sonetto: A la stagion che’l mondo foglia e fiora nel quale contrapponeva alla meraviglia del mondo che si risveglia, la propria infelicità in quanto promessa sposa ad un uomo che non amava e concludeva dicendo: "E in gran tormento vivo a tutte l'ore: / Però non mi rallegra fior né foglia": amore faceva, quindi, spesso rima con dolore come nella ballata “Piangete donne”. Le ragazze, giunte all'età opportuna, venivano date in sposa ad un uomo prescelto dal loro genitore e da questa infelice condizione scaturisce il testo Fate d’arera e non t’accostar in za che riproduce il dialogo tra una donna ed un uomo: lui prova a blandirla, ma lei maledice il giorno in cui acconsentì alle nozze ed è determinata a mettere fine a questa unione anche a costo di uccidersi. Direttore artistico di “Brianza Classica” è, come sempre, il M° Giorgio Matteoli, apprezzatissimo ideatore e fondatore del festival, presidente dell’Early Music Italia, docente di flauto dolce e musica d’insieme per strumenti antichi presso il Conservatorio dell’Aquila, violoncellista, musicologo e direttore d’orchestra. Continua, per l'ottavo anno consecutivo, la prestigiosa collaborazione con il Touring Club Italiano che, dopo gli apprezzati appuntamenti di Cremella, Viganò Brianza e Villasanta, organizzerà visite guidate e degustazioni anche a Molteno e Lissone. Ingresso libero ore 17.00 fino ad esaurimento posti con prenotazione consigliata, a partire da una settimana prima di ogni evento (giorno successivo ad ogni spettacolo), ai numeri 393 932 18 o 335 54 61 501 oppure all’indirizzo mail: info@earlymusic.it . Prossimo appuntamento: domenica 17 marzo, ore 17.00 Molteno: Chiesa di S. Giorgio Location: Monastero di Santa Maria della Misericordia, Missaglia tipo di evento: 9 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : biancamaria.longoni@virgilio.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Le sculture di Gabriele Di Maulo in mostra alla Galleria Civica "Ezio Mariani" di Seregno startDate: 2/23/13 endDate: 10/3/13 Description: Lo scultore Gabriele Di Maulo, milanese, classe 1968, espone a Seregno in Galleria Civica “Ezio Mariani”. La mostra sarà inaugurata sabato 23 febbraio, alle ore 16, nella Sala Mons. Gandini con la proiezione del documentario “La Via Crucis di pietra”, accompagnata dalle musiche concesse eccezionalmente da Ennio Morricone. Dopo il diploma di Maturità all’Istituto d’Arte di Chiavari, Di Maulo consegue quello di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, dove nel 1990 gli viene conferita una Borsa di studio che gli permette di seguire i corsi di Scultura a Monaco di Baviera all’Akademie der Bildenden Künste. Per alcuni anni è assistente dello scultore Floriano Bodini presso il suo Studio di Milano, con il quale collabora alla realizzazione di importanti opere. Dai primi anni novanta il suo lavoro suscita l’interesse di personalità autorevoli del mondo della critica d’arte contemporanea, da Giorgio Seveso a Carlo Franza, da Francesca Pensa a Franco Ragazzi. Nel 1992 vince la Targa d’argento nel concorso di Scultura del mensile Arte di Mondadori. Nel 1993 una giuria composta da Raffaele De Grada, Gian Alberto Dell’Acqua e Mario De Micheli, gli assegna la Medaglia di Bronzo al “Premio S. Carlo Borromeo” indetto dalla Regione Lombardia. Nel 1996 realizza il “Monumento agli Autieri caduti per la Patria”, collocato in piazza delle Nazioni a Rapallo. Negli anni successivi segue una costante ed instancabile ricerca formale che interessa oltre la scultura e la medaglistica, il disegno, le tecniche dell’incisione e quelle litografiche. Attualmente le sue opere appaiono nelle rassegne più importanti, di carattere nazionale ed internazionale, tra gli esempi più validi della giovane scultura. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 10 marzo, con i seguenti orari di apertura: martedì, giovedì e sabato - dalle 16 alle 19 domenica - dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Informazioni: Servizio Eventi Culturali (tel. 0362 263.311/541 – email: info.cultura@seregno.info) Location: Via Camillo Benso Conte di Cavour, 26, 20038 Seregno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info.cultura@seregno.info sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "Dallo sguardo al cielo", Verga in mostra a Villa Tittoni Traversi startDate: 3/2/13 endDate: 3/24/13 Description: Sabato 2 marzo, alle ore 17:30, presso Villa Tittoni Traversi di Desio, verrà inaugurata la mostra di Pierantonio Verga dal titolo "Dallo sguardo al cielo", curata da Stefano Crespi.La mostra sarà aperta dal 2 al 24 marzo con i seguenti orari: giovedì venerdì dalle 16:30 alle 19 e sabato e domenica dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19. Venerdì 15, alle ore 21, verrà presentato il volume di poesia di Corrado Bagnoli "Casa di vetro". Location: Desio, MB tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@diatribe.info sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: INDEX G - G.I.U.D.A. al MAC di Lissone startDate: 3/14/13 endDate: 4/28/13 Description: Il nuovo appuntamento della rassegna Index G è stato affidato al collettivo G.I.U.D.A. (Geographical Institute for Unconventional Drawing Arts) che presenterà un'installazione realizzata da Gianluca Costantini e Elettra Stamboulis dal titolo La geografia della linea di Boetti, in cui saranno incluse alcune opere originali di Alighiero Boetti. Il numero IV di G.I.U.D.A, rivista di ricerca visiva sulle intersezioni tra rappresentazione geografica e fumetto, è stato dedicato alla Linea Durand, il confine tra Afghanistan e Pakistan che si dipana nella stretta gola del Khyber Pass. Il Khyber Pass unisce e divide Kabul e Peshawar, é una via sempre contesa, mai completamente in pace (annessa di volta in volta agli imperi o agli stati, benché continuamente sfuggita al controllo delle massime potenze politiche), itinerario imprescindibile degli eserciti alla conquista dei tesori dell’Hindustan, cerniera tra le civiltà euroasiatiche e quella indiana. Città di Lissone Provincia di Monza e della Brianza Il geografo e la guida d'eccezione di questo viaggio su carta è Alighiero Boetti, le cui Mappe in forma di arazzo furono realizzate dalle ricamatrici di Kabul. Boetti diventa personaggio, narratore, riferimento visivo ed eversivo di quest'operazione di sovrapposizione – di tempi e luoghi – che gioca sulla evocatività di opere che sono diventate dei capisaldi dell'arte contemporanea, come il fotomontaggio Gemelli del 1968, che vede qui Boetti tenere provocatoriamente la mano al mullah Omar. Le storie e le cartine cambiano, nuovi personaggi e nuove storie prendono il posto di altre; il compito delle storie-disegnate è forse quello di trovare le eliminazioni e le giustapposizioni, disegnandone la rappresentazione su nuove carte narrative? Nata nel 2009, G.I.U.D.A. è una rivista che indaga il tradimento delle immagini. Lo fa usando il disegno in forma intensiva, cartografando il dicibile e il rappresentabile. Si pone come uno spazio programmato di ricerca visiva ed estetica. Insegue i luoghi sulle cartine, sapendo che la mappa non è il territorio ma una sua rappresentazione, e che a partire dalla cartografia si stabilisce il nostro posto sul mondo e lo spazio che occupiamo a livello simbolico. G.I.U.D.A. è una rivista da collezione, che non concede sconti all’epoca delle veline editoriali. Ha una vocazione decadente e romantica, utilizza l’arte del disegno per inseguire le strade cimiteriali delle metropoli e la globalizzazione delle provincie. Concorrono alla sua realizzazione un gruppo di disegnatori di cui Gianluca Costantini è l’ideatore e l’instancabile sperimentatore della nona arte, assieme a Armin Barducci, Ciro Fanelli, Angelo Mennillo, Rocco Lombardi, Robert Rebotti - jacklamotta, Alice Socal, Liliana Salone, Niccolò Pellizzon, Darkham e diversi altri autori. Vi collaborano inoltre Marco Lobietti e Elettra Stamboulis. INFORMAZIONI www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174 ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: viale Padania 4, Lissone tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/INDEXGGIUDA galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: READESIGN- LEGGERE IL DISEGNO, RACCONTARE IL DESIGN: Thonet-Francalanci-Krüger al MAC di Lissone startDate: 3/14/13 endDate: 4/28/13 Description: Prelevati dallo spazio del vissuto, i complementi d’arredo possono interrogare la nostra esistenza? Da questo quesito nasce il progetto READESIGN, il quale prende spunto dalla collezione di design del MAC di Lissone e intende mettere a confronto un autore – sia esso un critico oppure uno scrittore, un attore o un personaggio dello spettacolo – con una delle sedie che hanno segnato la storia del design, rendendola protagonista di un breve testo. Il discorso, spezzato/speziato in forma di racconto o di commento, si appellerà all’arguzia e alla vivacità intellettuale dell’autore, al suo spirito d’osservazione e alla sua disposizione d’animo. A fianco della sitzmaschine (“macchina da sedere” secondo la definizione che ne diede Josef Hoffmann) sarà posizionata una macchina da scrivere, che servirà a dattiloscrivere il testo fornito per l’occasione. LEGGERE IL DISEGNO, RACCONTARE IL DESIGN: la parola design (che è un ritorno semantico alla parola rinascimentale “disegno”) significa “progetto”, ovvero disegno di un’idea. Diversamente dai designer che chiamano in causa il ductus, gli autori interpellati invocheranno per sé il diritto al dilectus e alla capacità di s-piegare gli oggetti a proprio piacimento, appellandosi alla possibilità di Città di Lissone Provincia di Monza e della Brianza Settore Servizi Culturali Servizio Museo e Attività Museali crogiolarsi in un loisir estetico che li metta “a proprio agio”, come se si stessero effettivamente accomodando sulle sedie esposte in mostra e volessero picchiettare sui tasti delle macchine da scrivere. Ovviamente READESIGN non è un’esposizione concepita per sedersi ma per sedurre lo spettatore: l’arredo domestico sarà il momento/motivo scatenate per funambolici intrichi (di senso) e imprevedibili incontri (tra persone e oggetti). Relativamente breve, la storia del design fa risalire i suoi motivi pregressi al XIX secolo. Fuga nel passato in cui troviamo la sedia Thonet No.14, che Adolf Loos definì come l’unica sedia moderna. Bruno Munari narra che tutto ebbe inizio allorquando Michael Thonet, un falegname intagliatore nato a Boppard sul Reno, «pensò che forse si sarebbe potuto inventare una sedia più semplice, fatta senza spreco, leggera ed elegante. [...] La sedia così progettata e costruita risultò più economica, più pratica, leggera ed elegante per la coerenza formale del materiale, della tecnologia usata, senza nessuna forzatura decorativa oltre alle forme nate dalla tecnica». È così che, verso la metà del’Ottocento, Thonet mise a punto un sistema che permetteva di lavorare il legno ottenendo delle sedie dalle forme morbide ed eleganti che ancor oggi rappresentano «un simbolo culturale nelle case dove sono usate». A Ernesto L. Francalanci è stato chiesto di interrogarsi sul modello capomastro di Thonet e sulla sua essenziale politezza. L’argomentazione/divagazione da lui proposta sarà dattiloscritta con una Olympia Plana di Johannes Krüger, macchina da scrivere prodotta in Germania alla fine degli anni trenta, gli stessi anni che hanno dato i natali a Francalanci. INFORMAZIONI www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174 ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: Viale Padania 6, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Appuntamenti culturali a Giussano startDate: 3/8/13 endDate: 3/9/13 Description: Venerdì 8 marzo alle ore 21.00, nella Sala Consiliare Aligi Sassu, nell’ambito della rassegna “Abitatori del tempo: riflessioni sull’oggi nell’incontro con grandi filosofi”, è prevista la conferenza “Filosofia dell’amore apparente” tenuta dal Prof. Francesco Botturi, Professore ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. * * * * * Sabato 9 marzo a partire dalle ore 16.00, negli Spazi Espositivi di Villa Sartirana ci sarà la presentazione del libro “Mater” di Lorenzo Zumbo a cui seguirà l’inaugrazione della mostra “Riflessi Onirici” di Simone Galimberti. Maggiori dettagli sugli orari di apertura della mostra su “Riflessi Onirici” Location: Giussano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : cultura@comune.giussano.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Videography: Paolo Chiasera al MAC di Lissone startDate: 3/14/13 endDate: 4/28/13 Description: La rassegna che il MAC di Lissone dedica alle video-produzioni delle ultime generazioni continua la sua programmazione con la sessione affidata a Paolo Chiasera, che per l’occasione presenta nove video realizzati tra il 2001 e il 2012. Dopo anni passati a dipingere in silenzio, nel 2000/2001 Chiasera si trasferisce a Berlino e inizia a lavorare con il video: «Mi sentivo un pittore e non un regista» – ammette l’artista – «Le immagini degli artisti erano il punto di partenza per sviluppare pensieri e prospettive conoscitive, relazioni segniche di un atlante warburghino». 20° Livello , il video posto in apertura di questa selezione, si rifà agli anni in cui l’artista abitava nella zona est di Berlino, in un grattacielo di venti piani con i corridoi gialli. Nell’opera traspare in modo evidente l’atmosfera berlinese, mescola inoltre la presenza ingombrante della storia passata con il futuro e inserisce un ritratto di donna di Velasquez alla maniera di un “interrogativo oracolare”. Seguono i video The wall, ispirato al paesaggio metafisico di Giorgio de Chirico, Madonna della Scodella, che svela una nuova interpretazione del dipinto di Correggio, the trilogy in cui l’artista rivisita le figure di Vincent van Gogh, Pieter Brueghel e Maurits Cornelius Escher all’interno del paesaggio contemporaneo. Le rappresentazioni urbane nella pittura del XVII secolo fanno quindi da sfondo a Spazi circoscritti (Chiasera ricorda che l’idea gli venne guardando dalla finestra della sua cucina, in Schoenhauser allee, da cui si scorgeva un cimitero che gli ricordava il Guido Reni che ai tempi dell’accademia era solito vedere alla pinacoteca di Bologna). Città di Lissone Provincia di Monza e della Brianza Completano la selezione altri due video. The Following Days ha per protagonisti tre ragazzi che scoprono una grande scultura effigiante il volto di Pasolini, uno di loro decide di scalare la scultura ed entrarci dentro per riposare e farla poi esplodere. Young dictators’ village parla invece della fascinazione estetica per i simboli del potere; un’esplosione finale conclude il video girato nella silente campagna bolognese, che con la sua nebbia fa da sfondo ai miraggi e alle malinconie di un gruppo di giovani dittatori. «Non ho mai rivisto i miei video», ha ammesso Chiasera, «ma oggi che sono tornato alla pittura mi sorprendo quando ritrovo nei miei lavori delle immagini che mi riportano indietro, svelando parentele sepolte ma mai sopite. Mi rendo conto che sono sempre stato me stesso e in questa selezione preparata per la rassegna Videography ci sono molte immagini che probabilmente mi troverò a riscoprire in futuro». Paolo Chiasera è nato a Bologna nel 1978, vive e lavora a Berlino. Sue mostre personali sono state allestite presso lo Stedelijk Museum voor Actuele Kunst di Gent, MARTa di Herfod, PSM di Berlino, MACRO di Roma, W139 di Amsterdam, MAMbo di Bologna, Raine’s Foundation School di Londra, Columbia University di New York, Verein am Rosa Luxemburg Platz di Berlino, GAM di Torino, galleria Francesca Minini di Milano e Galleria Massimo Minini di Brescia. Prossimamente inaugurerà una mostra personale alla Gemäldegalerie di Berlino. Tra le sue mostre collettive si ricordano If You Want it You Can Get it For the Rest of Your Life (Truth is What Works) all’ISCP di NYC nel 2012, Oh how time flies alla Kunsthalle di Bergen nel 2011, Ibrido al PAC di Milano nel 2010, Misura Italiana al Museo Reina Sofia di Madrid e la Seconda Biennale di Tessalonico nel 2009, la Quadriennale di Roma nel 2008, Laws of relativity alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e Apocalittici ed integrati al MAXXI di Roma nel 2007, Italy made in art now al Museum for Contemporary Art di Shanghai nel 2006. Nel 2011 ha scritto The Horizon after commodity, notes on perversion e Painting 1 Analysis and convergences. INFORMAZIONI www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174 ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: Viale Padania 2, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: GIANNI MORETTI: "ENTRE CHIEN ET LOUP" startDate: 3/14/13 endDate: 4/28/13 Description: Il MAC di Lissone ospita una mostra personale di Gianni Moretti composta da una decina di opere che saranno disseminate al pianterreno dell’edificio, intervallando e/o interferendo con gli altri progetti espositivi del museo. La mostra, curata da Martina Cavallarin e Alberto Zanchetta, si ispira all’espressione ENTRE CHIEN ET LOUP (terminologia che identifica una situazione in cui non si è certi di cosa si vede o non si vede, generando un’indefinitezza che trae in inganno e rischia di scambiare gli uni per gli altri). La locuzione francese non fa però specifico riferimento alla luce, come accade per il termine anglofono twilight, bensì all’effetto che ha sulla visione, che consiste nel fallimento di saper distinguere le differenze tra un cane e un lupo. Come spiega Martina Cavallarin: «Gianni Moretti indaga ed espande organismi al limite del collasso, opera sull’ipotesi del fallimento inteso come un insieme di prove e condizioni propositive, sulla reiterazione che implora un’uguaglianza che è solo simile, ma mai identica, sullo spazio d’esistenza che evidenzia continuamente un’imperfezione narratrice di verità o di verosimile. La sua forma artistica contiene la specificità di perseguire lo srotolarsi dell’errore e l’irresistibile, inconscia volontà di lavorare sul falso identico, ovvero sulla sedimentazione delle forme, sul mettersi in gioco come un equilibrista che esercita senza rete, sull’indagine lenticolare che esplora i materiali e li tocca con una passione e una delicatezza da amante perduto. Un falso identico che contempla lavori differenti, anche se solo linguisticamente, un’ipotesi di arte relazionale che si moltiplica tra analisi più intimiste o maggiormente rivolte al sociale. Arte quindi pronta a denunciare, ma in stato di apparente silenzio, arte che si svela attraverso la lateralità di frammenti, carte, indugi, ossessioni, raffinatezze, mutazioni, poesie». Città di Lissone Provincia di Monza e della Brianza Settore Servizi Culturali Servizio Museo e Attività Museali L’esposizione al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone si propone come una catalogazione spontanea, un’evidenza che contempla il fallimento della visione, uno sfasamento della percezione provocato dalla presenza di opere eterogenee, dal carattere spurio e ambiguo, perché in costante “esercizio di mutazione”. Aspetti che si riassumono nel titolo della mostra, ENTRE CHIEN ET LOUP, il cui significato è legato a un’accezione francese del XIII secolo, già presente in un testo ebraico del II secolo a.C., che recita: quand l'homme ne peut distinguer le chien du loup. Gianni Moretti è nato a Perugia nel 1978, vive e lavora tra Milano e Berlino. Disegno, installazioni e mixed media sono le tecniche utilizzate nella sua ricerca, la quale si focalizza sulla scoperta del limite e della struttura di vari tipi di organismi. Dal 2003 il suo lavoro è stato presentato in varie mostre personali: M.A.R.S. di Milano, Otto gallery di Bologna, Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, Changing Role - Move Over Gallery di Napoli, Gaya Art Space di Bali, Basilica Palladiana di Vicenza, Galleria Michela Rizzo di Venezia, Montrasio Arte di Milano, Galleria Officina 14 di Roma. Tra le mostre collettive recenti: On cloud seven, C.A.R.S., Omegna (VB) - Minima Marginalia, Dolomiti Contemporanee, Taibon Agordino (BL) - Undici allunaggi possibili, Palazzo Zenobio per l'Arte, Venezia - Dà fuoco al fuoco / acqua all’acqua / e ciò ti basti, Sala Dogana, Palazzo Ducale di Genova – Chain Reaction cap.1 L’appeso, La sospensione, Still life, ARTcore contemporary art project, Bari - Follow the broken, Kreuzberg Pavillon Neukoelln, Berlino - Round the Clock, Spazio Thetis, Evento collaterale della 54° Bienn ale di Venezia. INFORMAZIONI www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174 ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: Viale Padania 10, Lissone tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/GIANNIMORETTIENTRCHIENETLOUP# galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "L'immane concretezza": prima mostra personale di Francesco Locatelli a Sovico startDate: 3/10/13 endDate: 4/27/13 Description: Domenica 10 Marzo alle ore 18.30 Studio Apeiron è lieto di presentare la prima personale di Francesco Locatelli (1985) intitolata L'immane concretezza. Per gli spazi rinnovati dello studio, Locatelli ha ideato un progetto che si sviluppa tra la sala principale e quella attigua disegnando una linea che taglia orizzontalmente i due ambienti e sul quale poggiano i più recenti lavori della sua produzione. Una serie di disegni a china su carta esposti ognuno fra due vetri fumé e poggianti su mensole in legno grezzo. I fogli, tutti orientati in verticale, sono quasi interamente coperti di china nera con segni che mostrano una competenza tecnica dell'uso dello strumento e una qualità estetica fuori dal tempo. Un lavoro di forte stampo meditativo che porta alla mente ricordi di culture lontane, dove la freneticità della vita moderna non è ancora arrivata e il contatto con la natura ricopre un ruolo essenziale: è proprio la natura il soggetto dei disegni di Francesco Locatelli, enormi montagne che si stagliano sui fogli, occupandoli in maniera prepotente, lasciando poco spazio per il cielo che le sovrasta. Questo ingombro che ci porta ad addentrarci nella minuziosità dei disegni si scontra con la scelta espositiva che ci riporta un passo indietro per osservare queste opere come oggetti. I vetri scuri scelti per l'installazione donano ai disegni un aspetto misterioso, li pongono a metà tra il reale e l'immaginato, ricordi lontani, arcaici; sembrano delle immagini catturate dallo schermo di un computer che sta andando in standby e lentamente riduce la luminosità dello schermo fino ad azzerarla. L'unione della geometria con la natura, la precisione del disegno con la casualità delle forme, la pesantezza della roccia con la leggerezza della carta, il disegno con l'installazione, il legno al naturale con il vetro lavorato, l'orizzontalità delle mensole con la verticalità dei disegni, la lentezza della produzione con la freschezza del risultato, sono solo alcuni degli elementi che Locatelli analizza con questo progetto. Una ricerca all'interno della quale ogni elemento che la costituisce è studiato secondo parametri in grado di arrivare ad equilibrio e pulizia formale. La mostra è curata da Francesco Fossati In occasione dell'inaugurazione della mostra personale di Francesco Locatelli negli spazi di Studio Apeiron alle ore 20.30 avrà luogo il primo appuntamento della serie “Punti di Fuga, dove si incontrano le prospettive” tavola rotonda moderata da Francesco Fossati e che avrà come relatori: Alberto Zanchetta (Direttore artistico del Museo di Arte Contemporanea di Lissone) Matteo Rossini (Fondazione Pietro Rossini, Briosco) Calogero Ninotta e Giorgio Viganò (Galleria Cart, Monza) Location: via Giovanni Da Sovico 96, Sovico tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info.apeiron@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "LA SCULTURA INTERROGA LA PITTURA" al MAC di Lissone startDate: 3/14/13 endDate: 4/28/13 Description: Per Pablo Picasso «la scultura è il miglior commento che un pittore possa fare sulla pittura», Barnett Newman definiva invece la scultura come «quella cosa su cui inciampi quando indietreggi per guardare bene un quadro». Ma cosa accadrebbe se l’inciampo diventasse il fruitore delle opere che l’attorniano? Cosa accadrebbe cioè se scultura e pittura si trovassero a contrapporsi, esponendosi l’una alla presenza dell’altra? Il sarcastico Salvador Dalí affermava che «il meno che si possa chiedere a una scultura è che stia ferma», nulla vieta di poterle però accordare la facoltà di guardare la propria “nemesi”. Il ciclo La scultura interroga la pittura cercherà di instaurare dei momenti dialettici in cui una scultura possa colloquiare con un dipinto, creando così un legame tra un maestro del passato e un artista contemporaneo. Ogni scultura – figurativa e a grandezza reale – sarà posizionata di fronte a un quadro della collezione permanente, dando l’idea che le sculture siano esse stesse dei connoiseurs d’arte, assorti nella suadente allure della pittura. Le prime opere che instaureranno tra loro un rapporto di affinità elettiva sono la Marmaraviglia II di Piero Dorazio (1963, olio su tela, 196x111 cm) e I forgot how the prayer end di Gehard Demetz (2010, legno, 182x46x32 cm). Piero Dorazio è stato l’erede della pittura astratta e concreta delle avanguardie storiche. Nel dipinto Marmaraviglia II assistiamo alla stratificazione di trame coloristiche che si intersecano sino a creare una sorta di saturazione visiva. Organizzati sottoforma di linee-forza autonome, gli Città di Lissone Provincia di Monza e della Brianza Settore Servizi Culturali Servizio Museo e Attività Museali elementi del quadro sono scanditi in modo armonico e strutturati secondo rapporti cromatici. Fermamente convinto del valore simbolico dei colori, Dorazio ha spinto la sua ricerca sino a dar vita a dipinti che producono nel percipiente una fortissima tensione psicologica. Tensione che sembra recepita dal fanciullo di Gehard Demetz, costretto a serrare le proprie palpebre. Il rigore geometrico del colore pare inoltre irraggiarsi dal quadro verso la scultura, imbevendo la maschera antigas che il ragazzo stringe nella mano sinistra. Come fosse inebriato dai reticoli del maestro aniconico, l’intervento pittorico tradisce così la vera “pelle” del legno. Se la ricerca di Dorazio è sempre stata diretta verso la definizione di un’immagine plastica, l’effetto volumetrico di Demetz si muove sotto il segno di uno scarto rispetto alla tradizione e di un respiro nel climax della contemporaneità; l’artista ridona attualità alla poetica del legno, materiale che trova nuova linfa vitale nelle figure di adolescenti (che non sono altro che forme di-segnate dalla forza espressiva dello scalpello). Le due opere diventano quindi parti inscindibili di un dialogo tanto ineffabile quanto serrato: un intreccio di trame-colori nel caso di Dorazio e di legni-tasselli nel caso di Demetz. E poiché il fanciullo dichiara di aver “dimenticato come finisce la preghiera”, siamo indotti a identificare Marmaraviglia II con i “sacri rettangoli”, ossia le icone che un tempo adornavano le chiese e che oggi invadono la nostra vita – la più quotidiana, sin dall’infanzia. Piero Dorazio è nato a Roma nel 1927. Muore a Perugia nel 2005. Gehard Demetz è nato a Bolzano nel 1972, vive e lavora a Selva di Val Gardena. INFORMAZIONI www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174 ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: viale Padania 6, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "Design now?" Giulio Iacchetti al MAC di Lissone startDate: 3/14/13 endDate: 3/14/13 Description: Le Serate di Architettura, promosse dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Provincia di Monza e della Brianza, presentano celebriarchitetti , designer e paesaggisti testimoni della loro professionalità e dei loro progetti in un confronto diretto con cittadini, studenti, colleghi e amministratori. Attraverso l’esperienza di autorevoli protagonisti che hanno o hanno avuto un forte legame con la nostra provincia, si intende così promuovere e far conoscere, in tutte le possibili angolazioni, la complessità e poliedricità della figura e della professione di architetti, paesaggisti, conservatori, designer e pianificatori. «Design now?» è il titolo scelto da Giulio Iacchetti, per l’incontro-serata che si terrà giovedì 14 marzo 2013 alle ore 21 presso il Museo d’Arte Contemporanea del Comune di Lissone. Giulio Iacchetti, nato nel 1966, si occupa di industrial design dal 1992. All’attività di progettista alterna l’insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all’estero. Caratteri distintivi del suo fare sono la ricerca e la definizione di nuove tipologie oggettuali, come il Moscardino, posata multiuso biodegradabile per cui, nel 2001, si aggiudica, con Matteo Ragni, il Compasso d’Oro ed entrata a far parte della collezione permanente del design al MoMA di New York. Con l’ideazione e il coordinamento del progetto collettivo Eureka Coop, realizzato per Coop Italia, ha portato il design nella grande distribuzione organizzata e caratterizzato la nuova generazione del design italiano. Nel 2009 questo progetto gli è valso il Premio dei Premi per l’innovazione conferitogli dal Presidente della Repubblica Italiana. All’attività di progettista si aggiunge la direzione artistica per importanti marchi come iB rubinetterie, ceramica Globo e il Coccio design edition. via b. zucchi. Per Corraini Edizioni ha curato il libro Italianità, una raccolta di interventi relativi agli oggetti, ai simboli, agli odori, ai sapori e ai suoni che contribuiscono a formare la coscienza del popolo italiano. Nel maggio 2009 la Triennale di Milano ha ospitato una sua mostra personale intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”. L’incontro sarà ad ingresso libero ed aperto a tutta la cittadinanza. Location: viale Padania 8, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: PUNTI DI FUGA, DOVE SI INCONTRANO LE PROSPETTIVE- La prima conferenza il 10 marzo, a Sovico startDate: 3/10/13 endDate: 3/10/13 Description: Domenica 10 Marzo 2013 alle ore 20.30 Studio Apeiron presenta un progetto di Francesco Fossati dal titolo: Punti di Fuga, dove si incontrano le prospettive, la prima di una serie di tavole rotonde che hanno come focus il confronto riguardo la pratica artistica contemporanea, approcciato attraverso il punto di vista di professionisti del settore operanti nel contesto locale. Oltre alla presentazione delle attività e delle modalità con le quali i vari operatori invitati si relazionano all'arte contemporanea, questa tavola rotonda vuole essere uno strumento di diffusione e conoscenza, nonché di scambio con il pubblico presente, riguardo ad una dimensione locale, che seppur in una situazione periferica, è ricca di eccellenze nel settore del contemporaneo. L'obbiettivo ultimo di questo progetto è quello di mettere in dialogo professionisti e istituzioni con la speranza di iniziare a costruire una rete di lavoro che possa nel tempo svilupparsi per dare vita ad un distretto culturale evoluto specifico per l'arte contemporanea, in grado di valorizzare e di dare maggiore risonanza alle iniziative realizzate. I relatori della tavola rotonda sono Alberto Zanchetta, neodirettore del Museo di Arte Contemporanea di Lissone, Matteo Rossini, della Fondazione Pietro Rossini di Briosco e Calogero Ninotta e Giorgio Viganò, direttori della Galleria Cart di Monza. Il dibattito sarà moderato da Francesco Fossati e sarà aperto agli interventi del pubblico. Punti di Fuga, dove si incontrano le prospettive è organizzato in occasione dell'inaugurazione della mostra personale di Francesco Locatelli intitolata L'immane concretezza presso Studio Apeiron Location: via Giovanni Da Sovico 96, Sovico tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info.apeiron@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "Brianza Classica” porta a Molteno la chitarra di Mazzini startDate: 3/17/13 endDate: 3/17/13 Description: Il circuito musicale interprovinciale "Brianza Classica", giunto con successo alla X edizione, torna quest'anno a Molteno con un concerto che unisce musica e storia italiana. Lo spettacolo avrà luogo domenica 17 marzo 2013, alle ore 17.00, a Molteno nella bella Chiesa di S. Giorgio e sarà realizzato grazie al sostegno del Comune di Molteno (Assessorato alla Cultura), della Provincia di Lecco e della Fondazione della Provincia di Lecco. Ne sarà protagonista l’800 Musica Ensemble composto dal suo fondatore Marco Battaglia (chitarra), Marco Brolli (flauto traverso dell’Ottocento) e Raffaello Negri (violino dell’Ottocento). “E venne Rossini. Rossini è un titano. Titano di potenza e d’audacia. Rossini è il Napoleone d’un’epoca musicale. Rossini, a chi ben guarda, ha compito nella musica ciò che il romanticismo ha compito in letteratura. Ha sancito l’indipendenza musicale: negato il principio d’autorità che i mille inetti a creare volevano imporre a chi crea, e dichiarata l’onnipotenza del genio”. Con questa presentazione, Giuseppe Mazzini introduceva nella sua “Filosofia della musica” la figura di Rossini. Mazzini in realtà vede in Donizetti il vero genio iniziatore e in Rossini quello compendiatore. Mazzini ne elogiò soprattutto il Mosè e l’Otello. E continua Mazzini: “Diresti le melodie rossiniane scolpite a basso-rilievo. Diresti fossero sgorgate tutte dalla fantasia dell’artista sotto un cielo d’estate di Napoli, in sul meriggio, quando il sole inonda su tutte cose, quando batte verticalmente e sopprime l’ombra de’ corpi. E’ musica senz’ombra, senza misteri, senza crepuscolo”. Mazzini era un cultore della chitarra e, nel contesto privato, amava suonare anche la musica di Rossini. In una lettera alla madre, da Londra, il 4 maggio 1841, scrive: “Anzi, vorrei che, se fosse possibile, cercaste nella musica che aveva in casa, qualche cosa di concertato, qualche duetto, se ne avete, per flauto e chitarra d’autori buoni, eccettuato Carulli, che scrive troppo facile; credo che ve ne fosse qualcuno di Giuliani, di Kuffner, poi qualche cosa per violino, flauto e chitarra, per esempio certe sinfonie della Gazza Ladra, del Barbiere, della Pietra di Paragone, ridotte da Carulli...”. E questi brani sono proposti proprio nel concerto odierno ed eseguiti da Marco Battaglia con la chitarra appartenuta proprio a Giuseppe Mazzini: si tratta di uno strumento di uno dei due liutai che si firmavano Gennaro Fabbricatore, tra i migliori del loro tempo e autori di chitarre conservate in molti musei del mondo. Direttore artistico di “Brianza Classica” è, come sempre, il M° Giorgio Matteoli, apprezzatissimo ideatore e fondatore del festival, presidente dell’Early Music Italia, docente di flauto dolce e musica d’insieme per strumenti antichi presso il Conservatorio dell’Aquila, violoncellista, musicologo e direttore d’orchestra. Continua, per l'ottavo anno consecutivo, la prestigiosa collaborazione con il Touring Club Italiano che, dopo gli apprezzati appuntamenti di Cremella, Viganò Brianza e Villasanta, organizzerà visite guidate e degustazioni anche a Molteno e Lissone. A Molteno dopo il concerto sarà, infatti, possibile partecipare all'evento Touring Club Italiano "A cena con gli artisti" presso il Ristorante “Riva” molto apprezzato da coloro che parteciparono all’iniziativa lo scorso anno. Ingresso libero ore 17.00 fino ad esaurimento posti con prenotazione consigliata, a partire da una settimana prima di ogni evento (giorno successivo ad ogni spettacolo), ai numeri 393 932 18 o 335 54 61 501 oppure all’indirizzo mail: info@earlymusic.it . Gli incontri in collaborazione con il Touring Club Italiano, concerti con visite guidate e cene (fino ad esaurimento posti disponibili), sono prenotabili dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 12.30 Tel. 02.8526820, oppure di persona da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 17 presso l’Area Consoli TCI in corso Italia 10. I programmi dettagliati saranno disponibili presso l’Area Consoli TCI in corso Italia 10, Milano – dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17 a partire dalle date di inizio prenotazioni. Location: Molteno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : biancamaria.longoni@virgilio.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Si conclude a Lissone la X edizione di "Brianza Classica" startDate: 3/24/13 endDate: 3/24/13 Description: Si conclude a Lissone la X edizione del circuito musicale interprovinciale "Brianza Classica", accompagnata anche quest’anno da un costante e straordinario successo di pubblico e da un’attenzione sempre maggiore da parte della stampa. Il carattere cross over del festival è stato sottolineato dalla presenza di concerti dedicati alla musica rinascimentale e barocca alternati ad eventi dedicati al tango, alla musica yiddish o alle più celebri composizioni romantiche. Domenica 24 marzo alle ore 17.00, a Palazzo Terragni,“Brianza Classica” proporrà come ultimo appuntamento di questa stagione, un emozionante spettacolo interamente dedicato al tango di cui sarà protagonista The Art Tango Ensemble, musicisti e ballerini di fama internazionale guidati dal talento magistrale del violinista spagnolo Joaquín Palomares. Questi straordinari artisti sapranno trasportare le composizioni di Gardel, Villoldo, Mores, Colángelo e Piazzolla dall’ambito della quotidianità alla dimensione dell’eterea passione artistica. La manifestazione è realizzata grazie al sostegno del Comune di Lissone (Assessorato alla Cultura) e della Provincia di Monza/Brianza. Pochi generi musicali possono riflettere una profonda passionalità come il tango. Il rosso e il nero sono i colori del Tango. Sono i colori della passione: il rosso del sangue, del vino e del cuore che si spezza; il nero evoca l’eleganza, la sobrietà e la parte più profonda di un’anima oscura. Questo è il linguaggio che ha spinto i protagonisti del concerto, tutti solisti di fama internazionale provenienti da paesi come il Belgio, l’Argentina e la Spagna a coltivare il Tango, sedotti dalla musica di Piazzolla, di Gardel e degli altri compositori di cui verranno eseguiti brani intensi e appassionati. I loro arrangiamenti orchestrali di famosi brani quali “Oblivion”, “Milonga del Angel”, “El día que me quieras”, “Soledad”, “Volver” e molti altri, hanno ottenuto un enorme consenso da parte del pubblico e della critica. The Art Tango Ensemble nasce dall’unione e dal comune intento del grande violinista Joaquín Palomares e dal maestro argentino di bandoneón Orlando Di Bello (che il pubblico di “Brianza Classica” ha già potuto applaudire a Robbiate) di fondere il concetto classico del tango con la sua interpretazione più “arrabalera” ovvero popolare e di periferia. Questa musica piena di forza e passione e la scenografia sempre sensuale e suggestiva rendono lo spettacolo innovativo e dotato di una propria forte personalità. Negli ultimi tempi, il concerto ha avuto circa trenta repliche nei grandi teatri spagnoli ed è stato presentato con successo in diversi festival europei. Direttore artistico di “Brianza Classica” è, come sempre, il M° Giorgio Matteoli, apprezzatissimo ideatore e fondatore del festival, presidente dell’Early Music Italia, docente di flauto dolce e musica d’insieme per strumenti antichi presso il Conservatorio dell’Aquila, violoncellista, musicologo e direttore d’orchestra. Continua, per l'ottavo anno consecutivo, la prestigiosa collaborazione con il Touring Club Italiano che, dopo gli apprezzati appuntamenti di Cremella, Viganò Brianza, Villasanta e Molteno, organizzerà proprio a Lissone una visita guidata al Museo d’Arte Contemporanea prima del concerto e, dopo lo spettacolo, una “Cena con gli Artisti” presso il Ristorante “Amici Miei”. Ingresso libero ore 17.00 fino ad esaurimento posti con prenotazione consigliata, a partire da una settimana prima di ogni evento (giorno successivo ad ogni spettacolo), ai numeri 393 932 18 o 335 54 61 501 oppure all’indirizzo mail: info@earlymusic.it . Gli incontri in collaborazione con il Touring Club Italiano, concerti con visite guidate e cene (fino ad esaurimento posti disponibili), sono prenotabili dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle 12.30 Tel. 02.8526820, oppure di persona da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 17 presso l’Area Consoli TCI in corso Italia 10. I programmi dettagliati saranno disponibili presso l’Area Consoli TCI in corso Italia 10, Milano – dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17 a partire dalle date di inizio prenotazioni. Location: Lissone tipo di evento: 9 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : biancamaria.longoni@virgilio.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Pagine d’Arte Contemporanea - Mostra del libro d’artista startDate: 3/9/13 endDate: 7/4/13 Description: L’Assessorato alla Cultura del Comune di Carnago, in collaborazione con Gruppo Cultura, presenta la quarta edizione di Pagine d’Arte Contemporanea - Mostra del libro d’artista. L’esposizione sarà inaugurata sabato 9 marzo 2013 alle ore 17.30 e resterà visitabile fino al 7 aprile (sabato e domenica dalle ore 16.00 alle 19.30 e su appuntamento, 3393752288, info@claudiacanavesi.it, urp@comune.carnago.va.it). La mostra verrà allestita nella suggestiva cornice dell’ex chiesa di San Rocco di Carnago, edificio cinquecentesco di devozione popolare da qualche anno restaurato e utilizzato per eventi artistici. L’evento espositivo propone una raccolta di libri d’artista accomunati dall’accezione poetica attribuita al libro, considerato intimo mezzo di congiunzione tra l’artista e il fruitore. L’iniziativa Pagine d’Arte Contemporanea - Mostra del libro d’artista, giunta alla sua quarta edizione, è stata quest’anno pensata per un numero ristretto di artisti (Silvia Bottazzini, Virginia Carbonelli, Anna Maria Fazio, Annalisa Mitrano, Violeta Guillen Martin, Veronique Tozzo con Attilio Tono) in modo da poter dare la giusta risonanza al loro operato artistico. Location: Via Italia, Carnago tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Ex chiesa di San Rocco email gestore : press@archeologistics.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: IL VECCHIO E IL GIOVANE 2011- 2014 a Cesano maderno startDate: 3/23/13 endDate: 4/7/13 Description: Dal 23 Marzo al 7 Aprile presso le splendide sale affrescate di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, si tiene la ottava mostra d’arte tour Italia “Il Vecchio e Il Giovane 2011-2014”, opere di Milo Lombardo e Luca Bonfanti realizzate sugli scritti del poeta Marcello Rossetti riguardanti le bellezze del nostro Paese: chiese e basiliche, trulli e palazzi, teatri e piazze, viali e stradine. Attraverso questo percorso, il visitatore ha occasione di sperimentare l’arte al servizio dell’arte: un cammino figurato che vuole essere un omaggio alle bellezze della penisola raffigurate da “il Vecchio” e “il Giovane”, ossia da due generazioni differenti. E’ un omaggio sincero alle bellezze della “Terra Italica”. Colori e forme, astrazioni e cromatismi innovativi: ciascuno secondo la loro personale ed originalissima sensibilità, i due artisti immortalano le bellezze dell’Italia. Sono cinquanta tele (venticinque per ciascun artista), ispirate a venticinque poesie dello scrittore Marcello Rossetti che canta nel suo stile “Il bel paese ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe”. Milo Lombardo e Luca Bonfanti rappresentano due generazioni che s’incontrano contemplando l’Italia. E Rossetti la canta. La mostra “Il Vecchio e Il Giovane” voluta dalla città di Cesano Maderno, vuole suggerire questo confronto generazionale al di là dell’effettiva differenza anagrafica. Ma la distanza anagrafica si annulla sulla tela: il “Vecchio” diventa “Giovane” per slancio e vitalità e il “Giovane” diventa “Vecchio” per saggezza e abilità pittorica. Perché nell’arte non esiste “Vecchio e Giovane”. Esiste solo “Il Bello”. Quel “Bello” che ci circonda e che tutto il mondo ci invidia. Il bello che Rossetti, imprenditore nella vita e poeta nella sua dimensione più intima, ci racconta in versi. Un progetto che canta e colora l’Italia e che non poteva non essere abbracciato dalla rivista “Tesori d’Italia” che dell’Italia si fa promotrice da sempre. Il progetto Il Vecchio e Il Giovane si arricchisce di nuova linfa artistica dal volere del suo curatore, che prende spunto dall’idea del Grande Genio di Leonardo, che voleva unire insieme tutte le arti senza far distinzione tra arte maggiore ed arte inferiore. Dall’antico concetto espresso dal Grande Maestro, il curatore ed il suo Staff umilmente, fanno proprio tale pensiero e portano sullo stesso piano in mostra l’arte Pittorica, la Scrittura, la Danza, la Musica e la Recitazione. Il progetto così si completa con le altre grandi arti, la Danza del Maestro Roger che ricrea attraverso l’emozioni del movimento del corpo, la nascita dell’opera d’arte di Milo e Bonfanti e i pensieri dello scrittore Rossetti; la musica del Maestro Colombo che attraverso lo studio delle opere dei due artisti e la lettura delle riflessioni dello scrittore, compone, crea, con le note, musica che spieghi e completi le stesse opere e vesta il movimento del danzatore; infine, ma non ultimo, la recitazione che dona voce al pensiero degli scritti di Rossetti e completa l’ammirare le tele esposte. Milo Lombardo è nato a Barletta nel 1941. Trasferitosi a Milano, ha potuto iscriversi alla libera Accademia di Nudo. Dall’iniziale figurativo classico, passa al periodo chiarista che dura fino al 1975. Da allora a oggi prosegue con il discorso pittorico di un figurativo moderno individualista. Contemporaneamente al discorso pittorico, Milo ha portato avanti anche quello scultoreo. Questo grande Artista ha al suo attivo più di centocinquanta mostre personali in Italia ed all’estero, e ben oltre diciotto monumenti pubblici sul nostro territorio Italia. Molte amministrazioni pubbliche e private (Chiese, Comuni, Musei) gli hanno commissionato opere pittoriche e scultoree. Partecipa da anni alle maggiori fiere internazionali d’arte contemporanea. Luca Bonfanti è nato a Desio (MB) nel 1973, ha mosso i suoi primi passi nel mondo dell’arte lontano dal contesto accademico o dalle elite del sistema dell’arte. Ha incominciato a bottega, seguendo gli insegnamenti di alcuni Maestri. L’esperienza diretta del mestiere lo ha svincolato da manierismi e accademismi, o peggio dalle mode, focalizzando la sua attenzione sul senso di una poetica originalmente individuale. La sua ricerca, la sua creatività e sensibilità, lo hanno spinto ad esprimersi con diversi linguaggi: ha iniziato con la musica, poi la fotografia per passare all’asprezza della materia nella scultura ed approdare infine alla delicatezza del colore dipinto con la pittura. La dimensione recondita e il guardarsi nel profondo dell’animo, per poi riportare fuori il proprio sentire, diventano condivisibili esperienze per l’altrui visione attraverso la contemplazione dell’opera. Le sue immagini – fotografiche, scultoree o pittoriche – fanno quindi da tramite e sono recipienti di immedesimazioni per i sentimenti di ciascuno dei possibili osservatori. Il segno pittorico, dalla marcata vocazione e ascendenza astratte, è nel tempo maturato e ha portato Bonfanti a trovare una predominante delicatezza in cui i cromatismi e le forme che descrivono si alleggeriscono in atmosfere oniriche e intime. Ha ottenuto riconoscimenti e premi in concorsi nazionali e internazionali. È membro degli artisti del “Museo della Permanente di Milano”, dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti “Tau Visual” e dell’associazione International Advertising Association “IAA”. E’ Presidente dell’associazione artistica “art-lab” e titolare dell’agenzia di pubblicità “Bimage Communication.”(www.bimage.it" www.bimage.it). Mostra promossa da: Tesori d’Italia, Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza, FAI dalla Città di Cesano Maderno Assessorato Alla Cultura Bimage Communication, Showroom d'Arte Milo e l'Associazione Nazionale Le Mappe dei Tesori d’Italia A cura di: Valerio Lombardo Testi critici: Matteo Galbiati e Ilaria Bignotti Palazzo Arese Borromeo Cesano Maderno, Via Borromeo,41 Dal 23 Marzo al 7 Aprile 2013. Orari: dal Lunedì al Venerdì 16.00–18.00 Sabato e Domenica lunedì 10-12.00 – 16.00-18.00 ingresso libero inaugurazione 24 Marzo, ore 18.30 Location: Via Borromeo 41, Cesano Maderno tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/ILVECCHIOEILGIOVANE galleria-spazio-museo: Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno email gestore : info@artemilo.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "L’ARTIGIANATO TRADIZIONALE GIAPPONESE E I GIOVANI 2013" in mostra a Lissone startDate: 3/21/13 endDate: 4/3/13 Description: Una mostra per scoprire il manufatto di artigianato d’arte. APA Confartigianato Milano Monza e Brianza – sez. Lissone propone un percorso dedicato a un prodotto che racchiude in sé storia, tradizione, tecnica, valori estetici, e innovazione. Gli Artigiani di Lissone, con questa mostra, vogliono proseguire la propria mission legata alla conoscenza e all’interscambio delle eccellenze dell’artigianato nel mondo. La mostra “L’ARTIGIANATO TRADIZIONALE GIAPPONESE E I GIOVANI 2013”, esposta al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone dal 21 marzo, è patrocinata dal Consolato Generale del Giappone a Milano e dal Comune di Lissone. L’esposizione è innanzitutto un viaggio nel mondo e nel tempo e, anche in questo caso, in un duplice senso. Le opere esposte infatti arrivano dal Giappone, più precisamente dall’antica capitale Kyoto, e rappresentano il meglio della produzione manuale giapponese. Oggetti perfetti e unici, che le macchine non potrebbero realizzare. Non artigianato seriale, magari manufatti apparentemente umili, ma di grande valore. Lavori che nascono dalle mani dei giovani studenti, sotto l’attenta guida dei Maestri artigiani giapponesi, nella più importante scuola di artigianato giapponese la TASK - Traditional Arts Super College of Kyoto. Una scuola dove nascono i nuovi artigiani. Questa mostra rappresenta un punto importante a salvaguardia dei prodotti di artigianato d’eccellenza: botteghe e saperi che si tramandano in tradizioni millenarie, ma che nella nostra epoca rischiano di sparire. L’obiettivo di questo progetto è anche dare un’immagine diversa del Giappone rispetto a quella che emerge sempre su alcuni temi (la tecnologia, i manga, i videogiochi, etc.). Qui si parte da un punto di vista estremamente tradizionale per rivisitarlo e per indagare nuove strade. La mostra si snoda in un percorso di ceramiche, legno, metallo, bamboo, lacca, carta, con manufatti che, partendo dalla conoscenza della tecnica tradizionale, vengono rielaborati dai giovani per rappresentare la “nuova tradizione”. ORARI : martedì, mercoledì e venerdì 15.00- 19.00 giovedì 15.00- 23.00 sabato e festivi 10.00- 12.00 / 15.00- 19.00 Location: viale Padania 6, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comunedilissone.org sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "DOMANI ALL’ALBA, CARI MIEI (1991-2011)", Marco Cingolani al MAC di Lissone startDate: 4/6/13 endDate: 6/2/13 Description: La mostra personale di Marco Cingolani non vuole essere un’antologica, bensì un ripensamento critico del proprio iter artistico. Un’esposizione “funambolica” che si snoda sul filo della memoria e della sperimentazione, oltre che un “singulto” in avanti e all’indietro, o magari un tuffo nel passato con conseguente riflusso nel presente. Due date segnano gli estremi di questo percorso: il 1991 corrisponde alla maturità artistica di Cingolani mentre il 2011 – all’età di 50 anni – è il momento di un bilancio della propria attività. Vent’anni che si ricollegano tra di loro, come un ouroborus, creando un circolo metodico e virtuoso al contempo. Dopo aver dipinto L’attentato al Papa e Il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, la pittura di Cingolani si impone all’attenzione del pubblico e della critica d’arte per il suo impegno etico, morale e sociale. La volontà di vivere le vicende del proprio tempo inducono l’artista a realizzare l’installazione Domani all’alba cari miei (1991) esposta per la prima volta al Castello di Volpaia e qui riproposta nella sua interezza. L’opera si compone di una quarantina di ritratti montati su listelli di legno, alla maniera dei cartelli usati dai manifestanti durante i picchetti di protesta; affastellate contro la parete del museo, i dipinti assumono l’aspetto di una barricata-palizzata in cui la ressa di volti finisce per affollare lo spazio espositivo. Nel solido impianto compositivo e descrittivo della pittura si evince un realismo volutamente ingenuo, da illustratore più che da pittore, che l’artista mutua in una chiave popolare. Nelle intenzioni dell’artista «le persone nell’installazione Domani all’alba cari miei non manifestano per i propri diritti, ma reclamano i propri doveri. Non abbiamo diritto a un bel niente, ma dobbiamo conquistarci il diritto di costringere il mondo ad assolvere il proprio dovere. […] La vera utopia, che risolverebbe tutti i nostri problemi, è IL DOVERE AL POTERE». Con uno scarto temporale di vent’anni, Cingolani ha voluto mettere a confronto l’installazione con un grande dipinto, Vacanze americane (2011), in cui ritroviamo un analogo corteo di persone e di Città di Lissone Provincia di Monza e della Brianza Settore Servizi Culturali Servizio Museo e Attività Museali picchetti che si dileguano in profondità, vaporizzandosi nel paesaggio. Il soggetto, simile eppur diverso, sembra sia stato lasciato decantare senza però subire il disincanto degli anni trascorsi. Le “vacanze”, cui allude il titolo dell’opera, potrebbero far pensare a un disimpegno rispetto ai fatti di cronaca raccontati in gioventù, in realtà è la pittura stessa a essere engagé, portavoce di un Potere che appartiene ai colori e ai pennelli. I blu fumiganti, i rossi intensi stesi à plat, le larghe campiture e i grovigli di segni che si alternano ai graffi e alle macchie inscritte nel dipinto, denotano un intenso grado espressivo. Dematerializzate nello slargo naturalistico, le figure sembrano subire una condizione panica, in cui “tutto è pittura”. La dialettica-dualità tra il dipinto e l’installazione viene poi raddoppiata all’interno del MAC di Lissone, contrapponendo un nutrito gruppo di opere su carta datate agli anni Novanta e un recente disegno su Dibond in cui l’artista ha compendiato i soggetti, gli stili e le sperimentazioni che hanno caratterizzato la sua ricerca. Anche la mostra è stata pensata come un “disegno” che va delineandosi-compiendosi nel corso di un ventennio, sancendo due estremi temporali, vale a dire le tappe significative della vicenda umana e artistica di Cingolani, fermo restando che «non è l’Arte a dover incontrare la Vita, ma è la vita ad essere innamorata dell’arte» a cura di Alberto Zanchetta inaugurazione sabato 6 aprile ore 18:00 INFORMAZIONI www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174 ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: viale Padania 6, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: VINYLISTIC al MAC di Lissone startDate: 4/6/13 endDate: 6/2/13 Description: Negli ultimi dieci anni si è assistito a una graduale riscoperta del vecchio LP, supporto fonografico mai veramente soppiantato dal digitale. Nient’affatto insensibili alle atmosfere e alle suggestioni del disco in vinile, molti artisti delle ultime generazioni si sono cimentati con il long playing, cui il MAC di Lissone dedica la micro-rassegna Vinylistic. Il primo appuntamento riunisce i “feticci discografici” di Tris Vonna-Michell, Giorgio Andreotta Calò, Thomas Zipp, Gerwald Rockenschaubs, Michele Lombardelli, Nico Vascellari, Carsten Nicolai, Hans Schabus, Banks Violette, Lorenzo Scotto di Luzio, Carl Michael von Hausswolff, Petteri Nisunen, Tommi Grönlund, David Shrigley e il famoso Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band autografato da Peter Blake. A cura di Alberto Zanchetta inaugurazione sabato 6 aprile ore 18:00 INFORMAZIONI www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174 ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: viale Padania 6, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "MAGNITUDO",Simone Pellegrini e Andrea Salvatori al MAC di Lissone startDate: 4/6/13 endDate: 6/2/13 Description: In questa mostra, le opere di Simone Pellegrini e Andrea Salvatori sembrano darsi appuntamento, come fossero sopravvissute a un terremoto e ne fossero diretta testimonianza. In Pellegrini i corrugamenti della carta ricordano lo stadio primevo dell’esistenza: smottamenti tellurici ed emersioni in cui le forme e la vita si assestano. L’idea di una terra smossa e scossa ricorre anche in Andrea Salvatori, le sue sculture (non a caso modellate in argilla) sembrano essere state dissotterrate a seguito di un sisma. In principio tutto il mondo era liquido, poi «le acque sotto il cielo si raccolsero in un solo luogo» e apparve la terra brulla, primigenia, la stessa che ritroviamo nelle opere di Simone Pellegrini. Sui margini laceri delle sue carte è facile immaginare la risacca del mare, respinta dall’emersione di un’isola che è gialla come la sabbia. Ogni frammento è paragonabile a un tassello geografico che si sedimenta, poco a poco. Procedendo per accumulo, e con lungimiranza, i brandelli trovano la loro unità, il proprio ordine/ordito. Le opere di Pellegrini sono una ripresa e riscoperta continua, in esse non viene mai meno la costante di un ritorno alla sorgente, al pensiero nativo, in cui ogni figura ha un significato simbolico. Le carte lacere dell’artista suggeriscono un divenire senza fine: il loro sviluppo è lineare, come in un ininterrotto fregio della vita. Andrea Salvatori scandaglia la creta per ricavarne un’opera in ceramica; metaforizzando la materia prima di cui si serve, l’artista conferisce alle proprie sculture l’aspetto di pesanti (ma pur sempre Città di Lissone Provincia di Monza e della Brianza Settore Servizi Culturali Servizio Museo e Attività Museali fragili) pietre, nelle quali sono incastonate – come gemme preziose – delle chincaglierie. Si tratta di banali statuine o di piccoli suppellettili, che Salvatori mette alla berlina, facendosi beffe dello stizzoso Winckelmann allorquando accusava la ceramica d’essere «quasi sempre usata per fare stupide bamboline». Nelle sue ultime sculture l’artista lascia trasparire una certa affezione verso gli oggetti in porcellana o maiolica, che vengono sottoposti a una nuova cottura, in modo tale da “intarsiare” delle grosse zolle di terra-creta. La Porzellankrankheit di Salvatori è equiparabile a uno scavo nostalgico, alla ricerca di chincaglierie sepolte (nel dimenticatoio), sottoposte loro malgrado all’obsolescenza del gusto estetico, così come del consumismo sfrenato della nostra società. Simone Pellegrini è nato ad Ancona nel 1972, vive e lavora a Bologna. Ha esposto al Museum Kunstpalast di Dusseldorf, Far di Rimini, Stadtgalerie di Kiel, Museum Biedermann di Donaueschingen, Centro Internazionale per l'Arte Contemporanea di Genazzano, Padiglione Italia della Biennale di Venezia, Museo Villa Wessel di Iserlohn, Galleria Civica di Modena, Musei Civici di Reggio Emilia, Officina delle Arti di Reggio Emilia, Museo d'Arte Contemporanea di Gibellina, National Gallery of Arts di Tirana, Villa Reale di Monza, Antiguo Museo de Bellas Artes de Castellón, Palazzo del Collegio Raffaello di Urbino, Galleria d'Arte Contemporanea di S. Sofia, Trevi Flash Art Museum. Sue opere sono state acquisite del Museo d’Arte Moderna di Bologna e da Palazzo Forti di Verona. Andrea Salvatori è nato a Faenza nel 1975, vive e lavora a Solarolo (RA). Ha esposto alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Castel S. Elmo di Napoli, Campus de Leioa di Bilbao, Castello di Spezzano, Museo del Santo di Padova, Bornholms Kunstmuseum di Denmark, Forte Stella di Porto Ercole, Museo d’Arte Contemporanea di Granara, Loggetta Lombardesca di Ravenna, FAR-Fabbrica Arte di Rimini, Chiostri di Reggio Emilia, Dolomiti Contemporanee-Sospirolo, Castello di Rivara, Museo Nuova Era di Bari, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, Museo Carlo Zauli di Faenza, Museo Civici di Imola. Nel 2009 ha vinto il 56° Premio Faenza, Concorso Internazion ale della Ceramica d’Arte Contemporanea organizzato dal MIC di Faenza. a cura di Alberto Zanchetta inaugurazione sabato 6 aprile ore 18:00 INFORMAZIONI www.museolissone.it museo@comune.lissone.mb.it tel. 039 7397368 – 039 2145174 ORARI Martedì, Mercoledì e Venerdì h 15-19 Giovedì h 15-23; Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19 INGRESSO LIBERO Location: viale Padania 6, Lissone tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/MAGNITUDO galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "Naturales Quaestiones": 20 artisti internazionali si confrontano con i temi ambientali all'Arengario di Monza startDate: 4/6/13 endDate: 5/19/13 Description: In piazza San Paolo una balena in ferro e bronzo lunga 20 metri. Inaugura il 6 aprile all'Arengario la mostra "Naturales Quaestiones". Fino al 19 maggio 20 artisti internazionali si confrontano con i temi ambientali. Monza, 29 marzo 2013 - Sarà inaugurata il 6 aprile al Palazzo dell'Arengario "Naturales Quaestiones", la mostra promossa dal Comune di Monza che indaga le questioni ambientali in cui saranno esposte 28 opere di 20 artisti internazionali. Acquarelli, illustrazioni, installazioni, sculture: fino al 19 maggio le realizzazioni, molto diverse tra loro, esprimeranno la creatività e l'abilità degli artisti nel confrontarsi con il famoso testo, che dà il titolo all'esposizione, in cui Seneca indaga le cause all'origine dei diversi fenomeni naturali. Di grande impatto sarà la balena, lunga ben 20 metri, realizzata da Stefano Bombardieri (Gaia e la balena), che fino alla fine della mostra sarà collocata in piazza San Paolo. Si tratta di una scultura monumentale, realizzata in ferro e bronzo, che riproduce una balena a grandezza naturale trascinata da Gaia, una bambina piccola ma forte che cerca di salvare il pianeta dai pericoli ambientali. Punto di partenza delle opere è infatti l'analisi del complesso rapporto tra uomo e natura, in un periodo in cui l'ambiente è sottoposto a profondi sconvolgimenti, come dimostrano alcuni effetti dei cambiamenti climatici prodotti dalle crescenti emissioni di gas serra. Nel dettaglio il lavoro degli artisti ha portato allo sviluppo di diversi temi. Dall'analisi dei problemi generati dall'impatto ecologico dell'uomo sulla terra - su questo tema i lavori di Forbici, Arosio, Bombardieri, Longaretti, Mylabforbighope -, al ciclo che collega la vita alla morte e alla rinascita - Fossati e Ghezzi -, dall'attenta analisi della flora e della fauna - Corona, Tamer, Matthews -, all'osservazione dei fenomeni naturali di grande portata - Sartori -, allo scorrere del tempo e delle stagioni - Gorgoni -. Spazio anche alle riflessioni sulla dimensione spirituale dell'esistenza - Woozo, Cazzaniga, Hillier, - sui concetti della filosofia della natura - Gianfreda - e sul rapporto a volte controverso - Christo -, altre indifferente, altre ancora di intensa unione - Magrin, Valentini, Verginer -, che esiste tra l'uomo e l'ambiente naturale. "Questa è una mostra che deve far riflettere - commenta l'assessore alla cultura Francesca Dell'Aquila -, che deve aiutare tutti noi a non sottovalutare i problemi che stanno compromettendo il clima e l'ambiente, soprattutto a danno delle generazioni future. C'è bisogno di un grande sforzo di tutti per invertire la rotta. Proprio quello che simbolicamente compie la piccola Gaia per trascinare la balena verso un mondo migliore". Naturales Quaestiones 20 artisti si confrontano con le dinamiche ambientali in collaborazione con RUNROOM da 7 aprile al 19 maggio 2013 Arengario Piazza Roma Orari: da martedì a venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 10-19; chiuso lunedì Ingresso libero Info: 039.366381 - mostre@comune.monza.it Naturales Quaestiones si inserisce all'interno del ricco programma di iniziative culturali che il Comune di Monza ha predisposto per il 2013. Oltre alla mostra fotografica "Mario De Biasi. Un mondo di baci", in Galleria Civica fino al 14 aprile, sono previsti gli appuntamenti con Andrea Cascella (Forme e dintorni), mostra dedicata allo scultore pugliese in Arengario da giugno a luglio. Sempre nel corso dell'estate, il Serrone della Villa Reale ospiterà la quinta edizione della Biennale Giovani (Premio d'Arte Città di Monza), esposizione sulla valorizzazione delle esperienze artistiche delle nuove generazioni. Ancora in Arengario, ma in autunno, sarà in programma Child survival in a changing climate, il pluripremiato progetto fotografico sui cambiamenti climatici realizzato da Luca Catalano Gonzaga. Location: Piazza Roma, MONZA Italia tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/NaturalesQuaestiones galleria-spazio-museo: Arengario di Monza email gestore : eventiespositivi@comune.monza.it sponsor: 10001 Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Le opere di Harry Rosenthal in mostra a Seregno startDate: 3/23/13 endDate: 4/14/13 Description: Verrà inaugurata sabato 23 marzo alle ore 16.00 in Sala «Mons. Gandini» (via XXIV Maggio) la mostra dello scultore austriaco Harry Rosenthal, in occasione della quale verrà proiettato il documentario «Omaggio a Michelangelo» realizzato nel 1982 dallo stesso artista. Tre gli spazi che, dal 23 marzo al 14 aprile, ospiteranno le sue opere: la Galleria civica «Ezio Mariani» (via Cavour, 26), l’Abbazia San Benedetto (via Stefano da Seregno, 100) e la Chiesa del Monastero delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento (via Stefano da Seregno, 52). In Galleria «Mariani» in mostra ventisei sculture di vario formato realizzate da Rosenthal tra il 1968 e il 2011, caratterizzate da un raffinato gioco di rapporti tra vuoti e pieni. Saranno esposti anche i bozzetti per le porte del Santuario della Madonna di Santa Valeria. La mostra sarà visitabile di martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00 (escluso domenica 31 marzo). Presso l’Abbazia San Benedetto sarà possibile vedere, nel chiostro, il bronzo raffigurante San Benedetto da Norcia, e, nella cripta, il Pastorale d'argento eseguito per l'Abate emerito Dom Valerio Cattana e la scultura del volto e il talare del beato Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster. Chiostro e cripta saranno aperti, in via straordinaria, il lunedì, il martedì e il venerdì dalle 16.00 alle 17.00. Infine, presso la Chiesa del Monastero delle Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento, si potrà ammirare l’Ostensorio in bronzo eseguito in onore del Patriarca Paolo Angelo Ballerini. Un’esposizione straordinaria aperta tutti i giorni dalle ore 6.30 alle ore 18.30 (esclusa la settimana santa). La vocazione artistica di Harry Rosenthal, viennese, classe 1922, ingegnere elettronico, risale agli anni Quaranta, quando è esule per motivi politici a Saint Jean Cap Ferrat, nel sud della Francia. Nel 1968 espone per la prima volta a Parigi nella galleria «La Palette Bleue». Straordinariamente prolifico, in questi quarantacinque anni le sue opere sono state esposte in celebri gallerie d'arte, spazi pubblici o di prestigio all'estero e in Italia. Lo scultore ha realizzato, tra l'altro, il pastorale in argento che papa Giovanni Paolo II ha portato in Polonia nel 1983 e che oggi è custodito nel Santuario della Madonna di Czestochowa e il medaglione in bronzo per il cinquantesimo anniversario della fondazione delle Nazioni Unite, nel 1995, in 500 esemplari, consegnato ai capi di Stato di tutto il mondo. Il ricavato della vendita delle pubblicazioni dell'artista (Harry Rosenthal: catalogo generale 1947-2000 e Omaggio a Hedy Goldberg Rosenthal 1902-2001 al prezzo speciale di 20 € a volume) sarà devoluto alle Suore Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento. Informazioni: Servizio Eventi Culturali (tel. 0362 263.311/541 – email: info.cultura@seregno.info). Location: Seregno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Civica Ezio Mariani, Seregno email gestore : info.cultura@seregno.info sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Gaetano Fracassio a Villa Borromeo Visconti Litta: "Il vento del giorno confonde le ombre" (a cura di Stefano Bianchi) startDate: 4/14/13 endDate: 5/5/13 Description: In occasione delle manifestazioni culturali “InsiemeGroane” e “Ninfeamus” organizzate dall’Associazione Amici di Villa Litta e promosse dal Comune di Lainate, Gaetano Fracassio allestirà una mostra delle sue opere nelle prestigiose sale cinquecentesche di Villa Borromeo Visconti Litta. Artista lirico e visionario, Fracassio narra le sue storie avvalendosi di una poetica delicata e surreale che si muove con spontaneità ed entusiasmo fra pittura, scultura, fotografia e installazioni. La magica cornice di Villa Litta accoglierà anche i suoi lavori scultorei nel giardino centrale, all’ingresso del parco, dove i visitatori potranno ammirare il Ninfeo o "edificio di frescura", complesso architettonico costituito da una successione di ambienti decorati a mosaico e con grotte artificiali, ricco di decorazioni e varietà di giochi acquatici. "È un funambolo dell’arte, Gaetano Fracassio. Un giocoliere della pittura, scultura, fotografia, installazione. Che all’unisono, in un vorticoso giro di giostra, prendono a rincorrersi, contaminarsi, fondersi, sovrapporsi utilizzando carte e cartoni, diluendo acquerelli e acrilici, assemblando legni, variopinte stoffe, bronzi. Materiali che l’artigiano Fracassio plasma, lavora e manipola con l’abilità di un prestigiatore/illusionista sciorinando di volta in volta giochi, sorprese, colpi di teatro ansiosi di confrontarsi e interagire col pubblico. “Il vento del giorno confonde le ombre”, racchiudendo in sè un suono poetico che riecheggia i versi di Eugenio Montale nella “Voce giunta con le folaghe” (“Il vento del giorno confonde l'ombra viva e l'altra ancora riluttante…“), dà spazio a ciò che il poeta ligure definì “lo scatto del ricordo”. Riavvolgimenti della memoria, struggenti nostalgie che l’artista – nei panni del “viaggiatore poeta” – traduce in installazioni colme di bauli e valigie graffiati dal tempo e strizzati da corde, sigilli, etichette come vecchi compagni di viaggio che hanno attraversato le meraviglie/intemperie della vita; trasforma in case-nidi-rifugi inerpicati sui rami, che proiettano le loro ombre ai margini del sogno; tramuta in pensieri, gelosamente custoditi dentro nuvole di pezza, che fuggono, vagabondano e fluttuano desiderosi di narrare la nostra soggettività. Citando i “nouveau réalistes”, maestri dell’assemblaggio; scollinando spesso e volentieri nell’arte povera intesa come interazione fra opera e ambiente; parafrasando il surrealismo di Miró e le atmosfere fiabesche di Chagall, Gaetano Fracassio entra con le sue piccole e grandi meraviglie negli antichi spazi di Villa Litta assecondando le fughe prospettiche, accarezzando le quinte e i fondali. Lo fa in punta di piedi, senza far rumore. Trasformandole, col guizzo imprevedibile della creatività, nel proprio “habitat” naturale." [Stefano Bianchi] Nato nel 1962 a Bitonto (BA), Gaetano Fracassio vive e lavora a Milano. Fin da giovane scopre l’arte come “esigenza psicofisica di sopravvivenza”. Dopo aver esercitato le professioni di regista e autore collaborando con importanti network, ha ampliato la propria ricerca in pittura, scultura, fotografia e comunicazione audiovisiva. Dal 1996 si dedica a quella che definisce “la più antica delle arti”, la pittura, recuperando la scultura a tutto tondo. Ha partecipato a numerose mostre e rassegne museali ed è presente nelle più importanti fiere d’arte internazionali. La mostra, a ingresso libero, è visitabile nei giorni di: 14 Aprile, h.15-19 20/21 Aprile, h. 10-19 4/5 Maggio, h. 15-19 Location: Largo Vittorio Veneto, Lainate tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/GAETANOFRACASSIOILVENTODELGIORNOCONFONDELEOMBRE galleria-spazio-museo: Villa Borromeo Visconti Litta email gestore : pressmedia@coolmag.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Concerto per violino del maestro Matteo Colombo a Santa Maria Nova del Pilastrello Vimodrone startDate: 4/21/13 endDate: 4/21/13 Description: Concerto per violino del Maestro Matteo Colombo Professore d’orchestra. Violinista e professore d’orchestra si è formato presso il conservatorio “G. Verdi” di Como. Ha collaborato e collabora con orchestre quali “Piccola Sinfonica” di Milano, Orchestra Verdi di Milano sotto la guida dei direttori G. Gaslini, R. Abbado, S. Accardo.Con Salvatore Accardo e nel ruolo di solista ha compiuto una tournée in Sud America ricevendo una accoglienza di rilievo. Dal 2008, insieme ad alcuni storici membri dell’orchestra del Teatro alla Scala, fa parte del “Quartetto Classico di Milano”. Domenica 21 Aprile 2013 alle ore 15, Matteo Colombo , aderendo alla rassegna musicale a favore del restauro di Santa Maria Nova, presenterà alcuni brani interpretati dal violino solista. L’appuntamento è indetto dal Gruppo Amici per Vimodrone in collaborazione con la parrocchia San Remigio di Vimodrone nell’ambito della RASSEGNA MUSICA ED ARTE A SANTA MARIA NOVA DEL PILASTRELLO. La chiesa cinquecentesca di Santa Maria Nova ospita la prestigiosa rassegna musicale Musica ed Arte a Santa Maria Nova del Piastrello organizzata dall' Associazione culturale Gruppo Amici per Vimodrone. La chiesa cinquecentesca è monumento nazionale. Curiosa la presenza davanti alla chiesa di un cippo d’epoca romana che segnava allora come oggi il sesto miglio da Milano sulla antica strada consolare romana in direzione di Bergamo. Santa Maria Nova affascina ogni visitatore per la caratteristica architettura ed i suoi mirabili affreschi – L'epoca della costruzione risale ai primi anni del cinquecento, senza escludere l'intervento dell'architetto Dolcebuono e gli affreschi della scuola di Bernardino Luini. In alcuni particolari vi si può ravvisare la mano del Luini stesso, e comunque è riscontrabile la presenza delle prestigiose scuole pittoriche cinquecentesce di Gaudenzio Ferrari e del Borgognone . Sorge spontaneo il parallelo con un'altra famosissima Chiesa, quella di San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano, sorella maggiore della chiesa vimodronese in cui sono presenti le stesse mani.. Come arrivarci. Vimodrone si raggiunge facilmente con la linea metropolitana verde, direzione Gessate, fermata proprio a Vimodrone. La chiesetta è aperta ai visitatori dal mattino della Domenica alle ore 10.00. I volontari del Gruppo Amici per Vimodrone si impegnano a valorizzarla facendola conoscere al largo pubblico con una serie di iniziative di musica mentre è aperto ed operativo un conto bancario finalizzato unicamente al “Restauro di Santa Maria Nova”. Appuntamento d’obbligo quindi sia per gli estimatori della musica classica che quelli della pittura cinquecentesca a Santa Maria Nova del pilastrello a VIMODRONE, Domenica 21 aprile alle ore 15,00. (Associazione Gruppo amici per Vimodrone). Location: Vimodrone tipo di evento: 9 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Chiesa di Santa Maria Nova email gestore : geometratirale@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: "I colori del lavoro", giornata evento a Sovico il 1 maggio startDate: 5/1/13 endDate: 5/1/13 Description: PROGRAMMA: Ore 11.00 Inaugurazione mostra "Zip", personale dell'artista Giulio Pace. Ore 17.30 Conferenza "Dialogare di futuro". protagonisti: Sara Didoni ( Consumo Solidale), Martina Francesca ( Consumo Collaborativo), Marcello Pirovano (Makers), Carlo Vitali ( P2P lending), Riccarda Zezza (PIANO C). Ore 20.30 Sfilata di moda protagonisti: IF BAGS (http://www.ifbags.it/), GEMMA VERNO' (http://gemmavernohats.tumblr.com/), COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: Cooperativa Nazca (www.nazcacoop.it) e Il Villaggio Globale (www.ilvillaggioglobalemonza.it), MoDo (Accessori e abbigliamento in feltro artigianale). DOVE? Via Giovanni da Sovico 96, Sovico, MB QUANDO? dalle ore 10.00 alle 22.00 INFO? 3391436401 info@studioapeiron.it Location: Sovico tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@studioapeiron.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: Aprono i laboratori creativi al MAC di Lissone: "Piccoli designer all'opera. Come da una piccola idea può nascere un grande oggetto di design. " startDate: 5/4/13 endDate: 11/30/13 Description: Da sabato 4 maggio, presso il MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, avrà inizio una serie di laboratori, rivolti a piccole e piccoli utenti sul tema del design. Le attività nascono dalla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura della Città di Lissone, il MAC ed EOS cooperativa sociale onlus di Carate Brianza, ente gestore de “L’Ippogrifo Azzurro – Centro studi per ricerche, documentazione, conservazione ed esposizione sulla creatività infantile e adolescenziale”, che opera da tempo nell’arte rivolta ai Minori. Il progetto nasce in risposta a numerose richieste pervenute dal territorio e si svilupperà da maggio a novembre del 2013, anno della quarta edizione del Premio Lissone Design. L’obiettivo è quello di ampliare l’offerta didattica del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, prevedendo, unitamente ai progetti di “Crescere con l’arte” rivolti alle scuole, delle innovative attività da svolgersi nel week end, dedicate ai bambini e alle loro famiglie. I laboratori sono divisi per aree tematiche, su argomenti diversi per far comprendere che cos’è il design: i bambini sperimenteranno e lavoreranno sull'esplorazione delle superfici e dei materiali, scopriranno le infinite possibilità offerte dall’uso del colore, della luce e dei manufatti, scoprendo o riscoprendo anche la funzione di oggetti in uso nella vita di tutti i giorni. Uno degli scopi dei laboratori è d’interessare prima, e di educare poi alla conoscenza del patrimonio di tutto ciò che ha a che fare con il design come arte applicata ed esperienza di creatività, anche attraverso la sperimentazione di come nasce e si costruisce un oggetto. Ogni percorso è, infatti, finalizzato alla stimolazione del pensiero creativo che sta alla base di ogni forma d'arte La proposta di tali attività nasce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di offrire ai più piccoli possibilità di sperimentare percorsi educativi diversi, in questo caso sul design, proposta per altro strettamente legata all’identità di un territorio dove l’arte applicata e l’artigianato artistico sono attività presenti nella storia della città, conosciuta nel mondo per la sua tradizione e per la qualità dei suoi prodotti nel settore dell’arredamento e del design. Lavorare in tema di design, per le piccole e i piccoli utenti, significa imparare divertendosi, ma anche divertirsi imparando, fare nuove scoperte e crescere superando difficoltà che – a volte – sembrano insuperabili. Significa imparare a stare bene con gli altri, trovare nuovi amici, condividendo esperienze nuove. Parlando di bambini e del loro rapporto con gli oggetti, il pensiero va al lavoro di Bruno Munari, grande designer ed artista che ha dedicato la sua ricerca artistica soprattutto al lavoro con i bambini ponendo, di fatto, le basi sull'insegnamento del metodo creativo che restano valide ancora oggi. Periodo: da maggio a luglio e da settembre a novembre 2013 Luogo: MAC - Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, Viale Padania 6 (fronte stazione FS) Fascia età: due gruppi distinti di 3/6 anni e 7/10 anni Orari: 15.00-16.30 (laboratorio per i bambini di 3/6 anni) 16.30-18.00 (laboratorio per i bambini di 7/10 anni) Durata singolo laboratorio: 1 ora e mezza Costo: € 8 Per info e prenotazioni: ippogrifo.azzurro@eoscoop.com; telefono cellulare 340.3402368 Location: viale Padania, Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/111919360324276076308/LaboratoriCreativiAlMACDiLissone galleria-spazio-museo: Museo di Arte Contemporanea di Lissone email gestore : museo@comune.lissone.mb.it sponsor: Ufficio stampa: Jessica Galbusera, galbusera.jessica@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Brianza Informazioni cronologiche: Subject: INDEX G - Drago Edizioni startDate: 6/23/13 endDate: 7/28/13 Description: In concomitanza con il festival Libritudine di Lissone, anche la programmazione espositiva del MAC punta i riflettori sul mondo dell’editoria, ospitando alcuni dei titoli più significativi delle Drago Edizioni di Bagheria. L’esordio delle Drago Edizioni, nel 2006, è coinciso con una mostra e un libro di Pablo Echaurren, dal titolo Terremoto Picasso. Da allora l'attività espositiva è legata a quella dell’editoria: ogni anno vengono realizzate poche edizioni, distribuite in tutta italia da una rete di distributori regionali. Come spiega Piero Drago, si parte generalmente da un racconto o più racconti brevi che vengono richiesti ad alcuni tra i migliori scrittori italiani, dopodiché – in base al testo pervenuto – viene scelto l'artista; altre volte, invece, vengono forniti all'artista svariati racconti ed è lui a scegliere quello che sente più nelle sue corde. «Il mio compito di editore», dice Piero Drago, «è sostanzialmente quello di mettere insieme materiale prezioso perchè ne venga fuori un bel libro, fatto salvo eventuali errori da parte dell'editore». In mostra saranno esposti alcuni dei volumi pubblicati negli ultimi otto anni, a firma di Roberto Alajmo, Erri De Luca & Fabio Pierangeli, Raffaele La Capria, Paolo Nori, Maurizio Padovano, Gabriele Tinti. Ad ogni libro sarà associata un’opera grafica e/o una tavola originale di Lucio Del Pezzo, Fausto Gilberti, Mimmo Paladino, William Marc Zanghi. Tra le curiosità sono da annoverare il libro “Controverso” realizzato interamente in acquaforte e acquatinta da Manuela Marchesan e Paola Sapori, così come le copertine dipinte a mano, fronte e retro, da Marco Cingolani e Wainer Vaccari. Location: Viale Padania 11, 20851 Lissone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/107302388436428713140/albums/5886285476015214321 galleria-spazio-museo: Museo d’Arte Contemporanea di Lissone email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giuseppe Moscato - giuseppemoscato.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Calabria Informazioni cronologiche: 01/14/2013 14:39:11 Subject: Art in progress. Cantieri del contemporaneo startDate: 12/14/12 endDate: 2/28/13 Description: Art in progress. Cantieri del contemporaneo Mostra PUNTI DI VISTA Identità Conflitti Mutamenti Un dialogo tra storia dell'arte e arte italiana delle ultime generazioni Galleria Nazionale di Cosenza Cosenza, Palazzo Arnone 14 dicembre 2012 ' 28 febbraio 2012 Cosenza, dicembre 2012 - a Palazzo Arnone si sono tenuti due importanti momenti nell'ambito di Art in progress. Cantieri del contemporaneo, progetto sulle arti visive e i linguaggi contemporanei promosso dalla Provincia di Cosenza, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e dal Comune di Marano Principato, in collaborazione con il Conservatorio di Musica 'Stanislao Giacomantonio' di Cosenza e il Parco Nazionale della Sila. Miltos Manetas, artista e teorico dei nuovi media e visiting professor Prima Visione, ha incontrato il pubblico e gli studenti dell'Università degli Studi della Calabria per raccontare Medio Sud, la categoria geografica da lui stesso recentemente elaborata. L'appuntamento di Manetas è l'ultimo dei tre approfondimenti svoltisi all'interno del progetto Resident Museum, Prima visione- ricerca per un'immagine del territorio. In seguito si è tenuta l'inaugurazione della mostra PUNTI DI VISTA Identità Conflitti Mutamenti Un dialogo tra storia dell'arte e arte italiana delle ultime generazioni a cura di Fabio De Chirico, soprintendente BSAE della Calabria e di Ludovico Pratesi. Punti di Vista mette a confronto, nelle sale della Galleria Nazionale di Cosenza, i grandi maestri del passato con le opere di dodici artisti italiani delle ultime generazioni, attraverso una trama di dialoghi e corrispondenze di carattere simbolico che lega la pittura dal Rinascimento al Novecento con altri linguaggi espressivi come la scultura, l'installazione, la fotografia o il video, più consoni ad esprimere le complesse esperienze della contemporaneità. La mostra vuole essere una riflessione sull'evoluzione dei linguaggi dell'arte, attraverso uno stimolante corto circuito tra antico e contemporaneo, per attivare modalità interpretative che possano creare rapporti e relazioni tra soggetti, tematiche e griglie semantiche originali e stimolanti per le giovani generazioni. Un dialogo che contribuisce ad evidenziare nuovi punti di vista sulla storia dell'arte del passato, attraverso itinerari simbolici e slittamenti di senso che propongono possibili approfondimenti sul rapporto tra tradizione e modernità, tecnica e pensiero, all'interno di una cornice solenne come Palazzo Arnone che, rinnovato negli spazi espositivi e forte di una programmazione culturale ricca e aperta alle novità, si pone come ideale luogo di incontro tra le arti di ieri e di oggi. Questi gli artisti in mostra: Francesco Arena Vanessa Beecroft Francesco Barocco Massimo Bartolini Marta Mancini Sergio Breviario Chiara Camoni Francesco Carone Lara Favaretto Flavio Favelli Elisa Sighicelli Francesco Vezzoli La mostra PUNTI DI VISTA Identità Conflitti Mutamenti Un dialogo tra storia dell'arte e arte italiana delle ultime generazioni resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2013 secondo il seguente orario 10.00-18.00 (da martedì a domenica) Location: Via Gian Vincenzo Gravina 87100 Cosenza tipo di evento: rowid: 26201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 39.2917471 long: 16.2603954 Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE OK ARTE cerca collaboratori in questa zona Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it/collabora-con-noi |
Regione: Calabria Informazioni cronologiche: 1/12/2013 18:24:06 Subject: Mattia Preti 1613-2013 . Della Fede e Umanità startDate: 2/24/13 endDate: 4/21/13 Description: Mattia Preti 1613-2013 . Della Fede e Umanità Dal 24 febbraio 2013 al 21 aprile 2013 Celebrazioni per il IV centenario della nascita del cavalier calabrese Il 24 febbraio 2013 è stata inaugurata la mostra internazionale dal titolo “Lux Fides: Arte della luce- luce della Fede” all’interno del complesso monumentale di San Domenico nel centro storico di Taverna. Il progetto espositivo, curato da Giuseppe Valentino e Sandro Deboni, è frutto della partnership tra il Museo civico di Taverna e il Museo Nazionale di Belle Arti dell’Heritage di Malta. Sono rese fruibili al pubblico ben cinquanta opere del cavalier calabrese Mattia Preti, molte di queste provenienti da importanti istituti museali: il Louvre, il Prado, i Musei Vaticani, le Gallerie degli Uffizi, l’Accademia di Venezia, la Pinacoteca di Brera, Palazzo Barberini e il Museo Nazionale di Capodimonte. Le varie sezioni tematiche consentono di ripercorrere l’iter artistico del pittore calabrese e di riconoscere gli elementi principali della sua pittura, come la sapiente realizzazione di composizioni affollate, l’influenza di Caravaggio nella definizione psicologica dei personaggi, il luminismo veneto e una profonda sensibilità nella resa dei soggetti sacri. Tra le opere presenti nella mostra occorre menzionare il “Cristo in gloria e santi” datato al 1640 e proveniente dalla collezione del Museo del Prado di Madrid, il bellissimo “Martirio di Santa Caterina d’Alessandria” datato tra il 1660 e il 1666 del National Museum of fine Arts della Valletta a Malta, il ”San Giovanni Battista negli abiti dell’ordine dei cavalieri di Malta“ del 1670 ca., “Gesù e i figli di Zebedeo” della Pinacoteca di Brera, interessanti bozzetti e alcuni disegni realizzati durante il soggiorno napoletano. Sono esposte, inoltre, opere realizzate da altri pittori caravaggeschi come una splendida “Noli me tangere” datata 1618-1625 proveniente dal Museo Civico di Prato e una “Crocefissione” datata al 1607 del Museo di Capodimonte, entrambe attribuite a Giovan Battista Caracciolo. La pala di Mattia Preti raffigurante il martirio di Santa Caterina d’Alessandria è accompagnata dall’illustrazione di alcuni studi scientifici effettuati dal laboratorio di restauro dell’Heritage di Malta. Questi studi hanno messo in luce alcuni dati significativi riguardo il modus operandi del pittore calabrese. La presentazione del catalogo della mostra ad opera di Vittorio Sgarbi, si terrà il 2 marzo e sarà seguita da un concerto dell’Orchestra barocca “I Turchini di Antonio Florio” che si esibiranno nella Chiesa di San Domenico a Taverna. La mostra rappresenta una grande occasione per portare all’attenzione del pubblico il valore culturale di un artista calabrese che seppe inserirsi nel contesto del Seicento realizzando opere di universale bellezza sia nel territorio calabrese che nell’isola di Malta e in molte altre zone d’Italia. Mattia Preti, pittore molto amato e noto in tutto il mondo, seppe rielaborare in maniera molto personale la lezione caravaggesca. Egli nacque nel 1613 a Taverna in una famiglia di modeste origini. Nel 1630 andò a Roma per seguire il fratello Gregorio che aveva già avviato una bottega, e fu qui che iniziò ad accostarsi alla pittura di Caravaggio. Dopo aver realizzato alcuni affreschi in varie chiese di Roma, fu insignito del titolo di cavaliere dell’ordine gerosolimitano ad opera di papa Urbano VIII. Nel 1653 fu a Napoli dove conobbe il grande pittore partenopeo Luca Giordano del quale rimase profondamente influenzato. Nel 1661 si trasferì a Malta dove realizzò gran parte della decorazione della Concattedrale di San Giovanni alla Valletta per conto dei Cavalieri Ospitalieri e da questi fu nominato “Cavaliere di Grazia”. Morì nel 1699 nell’isola di Malta e la sua tomba fu installata nella Cattedrale di San Giovanni in Valletta. Marianna Leone --------------------------------- MATTIA PRETI detto il Cavalier Calabrese (Taverna 1613 - Malta 1699) La programmazione relativa agli eventi celebrativi che s'intendono realizzare in occasione del IV Centenario della nascita di Mattia Preti, il più grande artista calabrese di tutti i tempi, s'identifica nei contenuti, nella già concretizzata volontà di stabilire un congiunto rapporto di fattiva collaborazione operativa e scambio culturale tra le due patrie dell'artista: Taverna e l'isola di Malta, con lo scopo principale di valorizzare e divulgare nel mondo, la formidabile parabola umana e creativa del 'Cavaliere di Grazia', attraverso l'approfondimento delle ricerche storiche e archivistiche, l'ampliamento degli studi scientifici, l'approntamento di maggiori interventi di tutela, conservazione e valorizzazione sul corpus dei dipinti pretiani esistenti a Taverna e Malta. 'Lux Fides : Arte alla luce ' luce alla Fede' è il tema con il quale sarà impostato tutto il progetto nelle sue molteplici comparazioni antropologiche, storiche, religiose, sociali, politiche e culturali; cifra elicoidale e propulsiva utile alla realizzazione di nuovi studi pretiani, attraverso i quali sarà attuata l'auspicabile diffusione editoriale di pubblicazioni e apparati didattici multimediali, a livello nazionale e internazionale, finalizzata ad una maggiore conoscenza della vita e dell'arte di Mattia Preti. Location: PIAZZA DEL POPOLO TAVERNA 88055 tipo di evento: 5 rowid: 25201 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5849547920527244929 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Marianna Leone mariannaleone87.okarte@gmail.com lat: 39.0204991 long: 16.5822654 Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE OK ARTE cerca collaboratori in questa zona Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it/collabora-con-noi |
Regione: Calabria Informazioni cronologiche: Subject: Right to Play- mostra personale di CHIARA DYNY startDate: 3/5/13 endDate: 5/5/13 Description: Sabato 9 Marzo, nelle sale della Casa della Memoria, già casa natale di Mimmo Rotella e ora sede dell’omonima Fondazione, a Catanzaro, si inaugurerà a cura della FONDAZIONE ROCCO GUGLIELMO "Right to play", mostra personale di CHIARA DYNYS. Si tratta di un progetto intermente pensato per gli spazi della Fondazione e sintesi dell'ampio repertorio dell'artista. Come suggerisce il titolo scelto per l'esposizione, la mostra avrà come protagonista il tema del gioco, proposto dalla Dynys in chiave inedita e spiazzante. In mostra, infatti, sarà possibile osservare tre differenti tipologie di opere: due direttamente ispirate a degli strumenti tradizionalmente destinati allo svago, come il tirassegno e gli shangai; una, invece, ricca di riferimenti storici, al gioco sofisticato e illusionistico delle false prospettive. Da elemento ludico, per mezzo dell'intervento della Dynys, il gioco diverrà spunto di riflessione sulle piccole sfide quotidiane che, costantemente, spingono l'uomo a scommettere sulle proprie potenzialità e a testare i propri limiti, accettando il confronto con il rischio e l'incertezza. Come ha sottolineato Michele Bonuomo, il curatore della mostra, " nelle tre tipologie di opere, l’intuizione e l’azione appartengono con la stessa intensità sia all’artista che al fruitore. L’artista predispone la scena, prepara gli strumenti, indica la regola o i suoi limiti [...]. Il fruitore a sua volta impone l’andamento del gioco accettandolo o sovvertendolo". Il progetto, infatti, inviterà lo spettatore a interagire, con lo spazio e con le opere, attraverso l'attivazione di complessi e stimolanti processi percettivi che chiameranno in causa le sue abilità cognitive, ricordandogli che il gioco non esclude una profonda serietà d'intenti. Un catalogo, edito da Prearo Editore, a cura di Michele Bonuomo e con un'intervista di Gregorio Raspa, accompagnerà la mostra testimoniando le opere in esposizione con un corposo portfolio fotografico. Location: Corso Mazzini 4, Catanzaro tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Casa della Memoria, già casa natale di Mimmo Rotella email gestore : info@fondazioneroccoguglielmo.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE OK ARTE cerca collaboratori in questa zona Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it/collabora-con-noi |
Regione: Calabria Informazioni cronologiche: Subject: MARCA DI CATANZARO- ANGELO SAVELLI MAESTRO DEL BIANCO startDate: 12/15/12 endDate: 3/30/13 Description: Angelo Savelli. Il bianco come specchio dell’anima Nella storia dell’arte contemporanea poco spazio è stato riservato ad un’artista straordianario come Angelo Savelli, il quale ha saputo proiettare nelle proprie opere un’intima comlessità. Il bianco, simbolo della luce divina, assume nell’opera di Savelli anche il significato metaforico di purificazione. Questo aspetto venne analizzata dal curatore americano Ned Rifkin che nel 1984 scrisse:« Questo bianco che Savelli ha usato ad esclusione di tutti gli altri colori per più di venticinque anni si riferisce ad una luce che viene fuori dall'oscurità, che deriva dall’accettazione delle ombre del proprio io e che dà vita ad un altro tipo di luce, un po’ come nella parola illuminazione».Allo scopo di riaccendere i riflettori su questo artista che è stato tra i più importanti del dopoguerra, è stata realizzata una retrospettiva intitolata Angelo Savelli. Maestro del bianco al museo MARCA di Catanzaro dal 15 dicembre 2012 al 30 marzo 2013. La mostra curata da Alberto Fiz e Luigi Sansone intende condurre un excursus della sua lunga parabola artistica, presentando al pubblico 70 opere tra dipinti, sculture e ceramiche. Originario di Pizzo Calabro, Savelli si formò artisticamente a Roma e a Parigi e nel 1953 si trasferì a New York dove conobbe gli artisti Bernett Newman, Ad Reinhardt e Robert Mothorwell. Nel 1963 organizzò insieme a Piero Dorazio una personale all’Institut of Contempory Art della University of Pennsylvania. In Italia venne definitivamente riconosciuto dalla critica nel 1984 grazie alla sua mostra personale al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, in cui espose una serie di opere ”bianco su bianco”. Nella mostra del MARCA sono esposte le opere realizzate dagli anni Quaranta fino al Duemila, dai dipinti caratterizzati dall’influenza del realismo di Guttuso alle opere aderenti all’Espressionismo astratto. Si passa dal colorismo intenso del dipinto intitolato Vento e Acqua del Sud (1953) al bianco assoluto di White Space (1955) e di Fire Dance (1957). L’universo figurativo e poetico di Savelli culmina in questa esplosione del bianco che non vuole essere espressione di un azzeramento della visione bensì il frutto di un’apparizione quasi mistica. L’ utilizzo di corde cosparse di bianco titanio misto con la sabbia, come nell’opera Dante’s inferno, si ricollega al tentativo di ritornare alle forme geometriche pure. Il legame spirituale con il bianco è la caratteristica principale dei lavori del pittore calabrese. Lo stesso artista afferma:«il bianco si è presentato nei paesaggi che andavo dipingendo. In essi il cielo appariva spesso con delle chiazze di bianco ma non inteso come variazione di colore; non si trattava di nuvole che in fondo non si sa se siano bianche o azzurrine, ma di "spazi" dipinti di bianco». Il bianco non lo ha cercato ma gli è apparso, Savelli, come Dante, ha percorso un lungo cammino nell’oscurità per poi raggiungere l’illuminazione. Per questa ragione le sue opere appaiono terrene e divine al tempo stesso. Marianna Leone Location: Catanzaro, via Alessandro Turco, 63 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/100233334183216279157/albums/5850431961379204017 galleria-spazio-museo: email gestore : info@museomarca.com sponsor: Ufficio stampa: Marianna Leone lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE OK ARTE cerca collaboratori in questa zona Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it/collabora-con-noi |
Regione: Calabria Informazioni cronologiche: Subject: Reggio Calabria, in mostra il Picasso del boss startDate: 8/3/13 endDate: 11/30/13 Description: In mostra la collezione di quadri preziosi del "re dei videopoker". Succede a Reggio Calabria dove finalmente oggi riapre (ma solo temporaneamente) il Museo archeologico nazionale chiuso da quattro anni. In attesa del ritorno, più volte annunciato e ancora non realizzato, dei bronzi di Riace, gli ospiti illustri fino al 30 novembre saranno 107 quadri confiscati nel 2010 a Gioacchino Campolo, imprenditore del gioco d’azzardo legato alla ’ndrangheta. Arrestato nel 2009 e condannato nel 2011 a 18 anni per i legami coi clan, si è visto sequestrare beni per circa 330 milioni di euro. Ben 260 immobili di pregio (anche storici) in Calabria, a Roma, Milano, Taormina e Parigi, 126 locali commerciali, 56 terreni e, appunto, i quadri, opere di Picasso, Dalì ("Giulietta e Romeo"), De Chirico ("Piazza d’Italia" e "Manichino"), Ligabue ("Tigre e serpente" e "Scoiattolo"), Guttuso ("Nudo femminile 1971"), Sironi ("Studio per un nudo"), Annigoni, Purificato, Bonalumi oltre a opere del ’500 e del ’600. Una vera e propria pinacoteca che dal giorno del sequestro è rimasta chiusa nel caveau della Banca d’Italia della città calabrese. Un peccato, vista anche la funzione sociale e educativa della confisca dei beni dei mafiosi: togliere ai boss per ridare alla comunità. Campolo, grazie alla collusione con le cosche reggine e alle ottime entrature col mondo politico, era diventato il monopolista delle slot (anche truccate), con molti affari fuori regione. Imponendo le macchinette con l’estorsione. Guadagnando tantissimi soldi e in fretta. Ancora una volta grazie all’intreccio tra gioco d’azzardo (legale e illegale) e le mafie, in particolare la ’ndrangheta che insieme alla camorra ha capito subito il grande affare, legandosi a imprenditori come Campolo. Un fiume di soldi che il "re dei videopoker" ha investito in lussi, come i quadri da domani in mostra per tutti i cittadini di Reggio. Magari anche chi col gioco ha arricchito Campolo e i clan. Opere che riemergono dal caveau grazie alla collaborazione tra Procura della Repubblica, Tribunale reggino e amministrazione provinciale. La mostra che si intitola "Arte torna arte. Un patrimonio restituito", è finanziata dall’assessorato alle Politiche e Pianificazione culturale, Beni culturali e Difesa della legalità, con la supervisione della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Calabria. Un’occasione da non perdere. In primo luogo perché finalmente dopo tanti anni la città torna ad avere il suo museo. E poi perché si riappropria di beni, oltretutto importantissimi, accumulati grazie all’arricchimento illecito e alla "malattia" dei giocatori. È ben nota la passione dei clan per le opere d’arte, ma per la prima volta se ne fa una mostra. Da bene di pochi, chiuso in lussuose ville o in cassaforte, a bene di tutti. Come il castello mediceo di Ottaviano, confiscato a Raffaele Cutolo e oggi sede del Parco nazionale del Vesuvio e di alcune cooperative sociali. Un altro sonoro ceffone alle mafie e all’area grigia che ci convive facendo affari. Iniziativa simbolica e educativa. Non a caso all’inaugurazione della mostra parteciperà il ministro per i Beni culturali, Massimo Bray. Location: Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Piazza De Nava, 26 - REGGIO CALABRIA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sba-cal@beniculturali.it sponsor: Ufficio stampa: Ilaria Colacione ilariaokarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE OK ARTE cerca collaboratori in questa zona Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it/collabora-con-noi |
Regione: Calabria Informazioni cronologiche: 01/14/2013 14:39:11 Subject: Art in progress. Cantieri del contemporaneo startDate: 9/23/13 endDate: 9/26/13 Description: Dopo il successo delle mostre Arte=Vita e Urban Superstar, il fitto programma della seconda edizione della rassegna Art In Progress si appresta a ripartire con importanti appuntamenti. La prima tappa, dal 23 al 26 settembre, è segnata dal cantiere didattico POLIMATERICO, applicazioni del metodo didattico di Josef Albers a cura di Giuseppe Capparelli ed Esperia Piluso che si svolgerà presso la Galleria Nazionale di Cosenza della Soprintendenza BSAE della Calabria. Il cantiere prevede quattro giornate di laboratorio. Le tematiche che i soggetti diversamente abili svilupperanno, consentiranno di fare emergere le singole abilità di ciascuno dei partecipanti , ponendo l’attenzione sulle capacità di produrre e di creare indipendentemente dal proprio status psicofisico. Per venerdì 27 settembre, invece, a Marano Principato è fissato l’appuntamento con il Premio Pandosia che si configura come raro esempio di manifestazione culturale consolidata nel territorio regionale e come appuntamento fisso nel calendario degli eventi culturali nazionali. Per questa edizione il premio verrà assegnato all’artista vincitore della prima sezione Ferdinando Fedele. Seguirà infine la proiezione e l’ esposizione dell’opera vincitrice, presso la Chiesa Maria SS. Annunziata. Il programma della rassegna si concluderà con un cantiere didattico di Alfredo Pirri che vedrà l’artista coinvolto in confronto diretto con gli studenti selezionati nel suggestivo scenario offerto dal Parco della Sila. Art In Progress è un progetto promosso dalla Provincia di Cosenza nel quadro del POR FESR Calabria 2007/13 in partenariato con Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, Comune di Marano Principato e in collaborazione con Conservatorio S. Giacomoantonio di Cosenza, Parco Nazionale della Sila e Agenzia di mobilità Transanazionale Eruform RFS. Il comune denominatore del Progetto, è quello di creare un laboratorio artistico a tutto tondo, punto di incontro di cultura locale e cultura contemporanea. Da questo presupposto nascono gli appuntamenti previsti per il bimestre settembre – ottobre. Info ed ulteriori dettagli della rassegna su www.artinprogress.it Location: Via Gian Vincenzo Gravina 87100 Cosenza tipo di evento: rowid: 26201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 39.2917471 long: 16.2603954 Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE OK ARTE cerca collaboratori in questa zona Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it/collabora-con-noi |
Regione: Campania Informazioni cronologiche: Subject: DONNE. IL SILENZIO DEL DISINCANTO InChiostro al Museo 2013 startDate: 7/15/13 endDate: 9/16/13 Description: Conversazioni, teatro, musica, poesia, fotografia ed installazioni nel Chiostro del MAT sull’immagine della donna nella società odierna, sulle diversità di genere e sulle forme di violenza alle donne. Dopo il tema del Viaggio, quello del Mare, quello dell’Altrove e dell’Intercultura e dopo il tema Luce e ombra, la quinta edizione di InChiostro al Museo affronta il tema delle problematiche delle donne nella società odierna, non ultima quella della violenza contro le donne, per sensibilizzare a una cultura di rispetto per la diversità di genere. Tutte le forme d’arte si dispiegheranno nel chiostro del museo per riflettere insieme sulle espressioni di violazione dei diritti umani. La donna al centro della questione delle violenze di genere, delle forme di discriminazione, ma anche la donna quale elemento importante nella risoluzione delle controversie. La cultura del rispetto di ogni persona diventa infine il concetto centrale della rassegna estiva del museo “sotto le stelle”: temi sociali importanti affrontati con il sorriso, a volte con l’ironia di alcuni testi e con la grande leggerezza della musica, spaziando dalla classica a quella contemporanea, nella cornice dell’antico chiostro illuminato da candele. Una mostra fotografica, con installazioni e video, cattura e restituisce gli sguardi delle donne colte nelle varie età della vita e nella tragicità dei momenti in cui diventano vittime di violenza. Un vernissage arricchito da un sofisticato concerto d’archi e da lettura di brani tratti dalla poesia e dalla letteratura contemporanea. Seguirà uno spettacolo musico-teatrale, con monologhi e reading, alternati a brani musicali d'autore, incentrati sull'importanza della figura della donna, sulla valorizzazione della diversità delle donne di cui sono portatrici e sulla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo per la risoluzione delle controversie attraverso la pace. PROGRAMMA DI LUGLIO ● lunedì 15 luglio, ore 21,00 Inaugurazione della mostra personale fotografica “IL SILENZIO DEL DISINCANTO” di Anna Maria Salvatore, con proiezione del cortometraggio "Women" (regia di A.M. Salvatore) di denuncia sulla violenza alle donne. La mostra fotografica cattura e restituisce gli sguardi delle donne colte nelle varie età della vita e nella tragicità dei momenti in cui diventano vittime di violenza. Installazioni dello scultore Pietro Ricucci e percorsi di parole a cura di Elena Antonacci, Gioseana Diomede e Valentina Giuliani. Spazi espositivi del MAT (15 luglio - 16 settembre 2013). Vernissage arricchito dalla performance letterario-musicale: Concerto del Quartetto d’archi ESTRO ARMONICO Marilù Piccolantonio (voce recitante). In collaborazione con International Inner Wheel – Club di San Severo. ● mercoledì 17 luglio, ore 21,00 "La donna e le rivoluzioni della Pace" Spettacolo musico-teatrale Luigi Mangione (Monologhi e reading) Matteo Lombardi (Chitarra solista) Luigi Accadia (Tromba) Antonio Francesco Parisi (Chitarra, voce, reading) . …Ed altri eventi a sorpresa che arricchiranno anche nel mese di settembre la Rassegna InChiostro al Museo. INFO MAT – Museo dell’Alto Tavoliere Piazza San Francesco, 48 San Severo (Fg) Info Point 0882.339613 Facebook: Mat Museo dell’Alto Tavoliere Location: Piazza San Francesco D'Assisi 48, 71016 San Severo tipo di evento: 5 rowid: 5 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103465972252824361766/albums/5898961184353991601 galleria-spazio-museo: MAT – Museo dell’Alto Tavoliere email gestore : museocivicosansevero@alice.it sponsor: Ufficio stampa: Olga Brandonisio olgabrandonisio.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Campania Informazioni cronologiche: Subject: VII edizione del Festival della Creatività Giovanile - Living Festival 2013 startDate: 7/25/13 endDate: 8/4/13 Description: Si svolgerà dal 25 luglio al 4 agosto sul Gargano la VII edizione del Festival della Creatività Giovanile - Living Festival 2013, organizzato dall'Associazione Schiamazzi (affiliata AICS) in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Foggia, l'Associazione LAB di Vico del Gargano, la Parrocchia Santa Maria della Pietà di Cagnano e il Gruppo Giovani del Museo di Ischitella con il patrocinio dei comuni di Cagnano Varano, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano. Il festival quest'anno ha come tema l'incontro tra tradizione e innovazione e toccherà come di consueto l'arte, la letteratura, la musica e il cinema giovanile. Si parte giovedì 25 luglio alle ore 20.30 in piazza Bellavista a Cagnano, dove verrà inaugurata la mostra fotografica sull'emigrazione 'Cagnano, se fossi là' del fotoreporter Domenico D'Alessandro. Saranno presenti il Rettore dell'Unifg Giuliano Volpe, il Direttore del Dipartimento di Lettere Saverio Russo, l'Associazione Mamapulia. La mostra rimarrà aperta tutte le sere fino alla fine del festival. Domenica 28 luglio il festival si sposta nell'incantevole chiostro trecentesco del convento francescano di Ischitella, ora Museo, per la serata dedicata alla lettura con Nicoletta D'Avolio e giovani scrittori locali. Mercoledì 31 luglio il Living per la prima volta approda a Vico del Gargano, in piazza San Domenico, con Operativa_mente: serata dedicata all'arte dal vivo con intramezzi musicali, degustazioni tipiche e la presentazione del volume Terra Data (Schena Editore, 2012) di Valerio Agricola. Giovedì 1 Agosto si torna a Cagnano Varano per la serata dedicata al cinema emergente con la presentazione del Corto 'E' Nato Scemo' e la web serie 'Borders' entrambi diretti da Guido Di Paolo e prodotti dall'Associazione Dream&Life. Venerdì 2 Agosto, sempre a Cagnano, il tradizionale concorso musicale con band provenienti da ogni angolo d'Italia. Il vincitore sarà decretato dal voto online, dalla giuria giovanile e la giuria tecnica presieduta da Roberto Parisi di RTL 102.5. Presenta Michele Iorio, giovane attore di Foggia. Domenica 4 agosto Gran Finale nel porto Marina di Rodi Garganico con live art, letture e i dj set di Luca Afferrante (L-Ektrobeach) e il dj Joseph Creatura, sassofonista da Ibiza. "Il Living Festival è cresciuto e lo abbiamo iscritto all'università- ironizza il direttore artistico e presidente dell'associazione Emanuele Sanzone- Scherzi a parte, abbiamo abbattuto ancora una volta i campanilismi, con il coinvolgimento dei Comuni e dei giovani di Vico e di Rodi. Un'edizione che vuole intrattenere, riflettere,emozionare. A questo si aggiunge il nostro impegno per ridurre l'impatto ambientale della nostra manifestazione, diminuendo di oltre il 40 % l'uso di energia". Partendo da un contesto di crisi economica e disagio sociale, abbiamo pensato ad una iniziativa che tenesse conto sia delle varie realtà giovanile sia delle vocazioni e dei talenti dei più giovani. Dall’insieme quindi della creatività estetica (più artistica) e da quella intellettuale (che si traduce nel problem solving e nell’individuazione di soluzioni alternative ai problemi) abbiamo dato vita a questo festival unico nel suo genere. Secondo alcuni studiosi i giovani stanno perdendo il senso della creatività e questo si traduce nel dato che 1 giovane su 3 è disoccupato: industriandosi è più probabile trovare lavoro. “Essere creativi è camminare sulle sabbie mobili” scrisse Bauman. Così è nato nel 2007 il Living Festival, il primo evento garganico (e non) organizzato dai giovani, a cui dà la possibilità di esprimere la propria creatività e si dà la possibilità alla gente di avvicinarsi nel quotidiano all’arte." Per tutte le info visitare il sito www.cagnanolivingfestival.com o contattare Emanuele Sanzone al n. 3270072006 Location: Cagnano Varano, 71010, FG tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103465972252824361766/albums/5902024929338885009 galleria-spazio-museo: SCHIAMAZZI associazione socioculturale email gestore : info@schiamazzi.org sponsor: Ufficio stampa: Olga Brandonisio olgabrandonisio.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Campania Informazioni cronologiche: Subject: Living Festival 2013: CAGNANESE, SE FOSSI LA' - Domenico D'Alessandro startDate: 7/25/13 endDate: 8/2/13 Description: Domani al via il #Living Festival 2013 ore 20.00 Piazza Sanzone, con l'inaugurazione della mostra 'Cagnaner/Cagnanese, se fossi là'. Domenico D'Alessandro e il Rettore Volpe aprono la rassegna di Schiamazzi con il patrocinio dei Comuni di Cagano, Ischitella, Rodi G.co, Vico e la collaborazione della Fondazione Banca del Monte di Foggia, la Parrocchia Santa Maria della Pietà. "Anche quest’anno a maggio é arrivata puntuale la festa di San Michele e San Cataldo. Le famiglie di emigranti rincontrano gli ultimi parenti rimasti a Cagnano, per il corso bevono una Peroni piccola da cauzionare al Bar di ‘Cuzzaredd e, guardando con un briciolo di autocompiacimento gli amici fermatisi un attimo al tavolo a salutare, quelli tornati dopo quarant’anni all’estero, masticheranno sornioni tutte quelle sensazioni che molto spesso trovano coerenza solo nel ricordo, quando si è in Svizzera o in Germania.Partirono in molti dopo il secondo dopo guerra. Fame c’è n’era molta e si preferiva una meta come la Svizzera uscita illesa dai bombardamenti degli Alleati e dalla ritirata delle truppe tedesche: una terra neutra, per lavorarci e basta. I tempi dell’emigrazione dal nord Italia erano ormai passati, spazzati via dal vento di primavera del dopoguerra, ma questa nuova carica di speranze, complice anche la diretta partecipazione delle regioni del nord alla cacciata del fascismo, avrebbe solo cambiato l’origine di quel flusso." Partire dalla Festa Patronale come pretesto per raccontare un paese ma soprattuto l’emigrazione dei propri abitanti con una narrazione che non si limita a raccontare un fenomeno, ma la storia del paese s’interseca nelle storie dei singoli, del rapporto con le proprie famiglie, della nostalgia di tornare. un lavoro non solo sociologico ma anche psicologico e antropologico che unisce il racconto fotografico delle singole storie ai simboli dell’emigrazione stesse.E’ Cagnaner, la mostra fotografica di Domenico D’Alessandro che apre il Living Festival 2013. Domani giovedì 25 luglio nello scenario di Piazzetta Bellavista ci saràl’inaugurazione della mostra che rimarrà aperta fino al 2 agosto. Modera il giornalista Mohamed Maalel Interverranno: GIULIANO VOLPE, Rettore dell’Università di Foggia; SAVERIO RUSSO, Direttore Dipartimento Studi Umanistici, Lettere e Scienze della Formazione Unifg DOMENICO D’ALESSANDRO, fotoreporter e autore delle foto DOMENICO ANTONACCI, blogger di Amara Terra ASSOCIAZIONE MAMAPULIA che presenterà il progetto Life of apulian migrants Sarà installato anche il White Cube, la galleria più piccola del mondo, iniziativa europea contro il business dell’arte. Domenico D'Alessandro è nato a Foggia 28 anni fa. Dopo la scuola superiore, si trasferisce per frequentare la facoltà di Scienze Politiche presso l'Università "L'Orientale" a Napoli e allo stesso tempo inizia a viaggiare in Nord Europa. Dopo due anni in Germania, dove inizia il suo interesse per la fotografia, frequenta un Master in Fotogiornalismo e Reportage presso la "Scuola Romana di Fotografia", con Massimo Mastrorillo (WordPress Photo Awards 2005) e Lina Pallotta come insegnanti. I suoi primi lavori parlano condizione dei lavoratori migranti sfruttati nel sud Italia in agricoltura, preferendo esaminare la nuova strategia informale che gli immigrati usano per sopravvivere nel mondo occidentale. Dopo ha iniziato un progetto a lungo tempo circa emigrati italiani tornati dalla Svizzera o dal sud della Germania. In particolare di una piccola città pugliese dove la maggior parte di loro hanno deciso di spostarsi con l'idea di tornare.Nel novembre 2012 è andato in Egitto per raccontare la seconda ondata della rivolta egiziana. Con il suo ultimo lavoro è stato selezionato come uno dei "21 nuovi talenti emergenti" vincitori del Lens Culture Student Photography Awards 2013 Info: t. 3270072006 mail: info@schiamazzi.org Location: Piazzetta Bellavista, 71010 Cagnano Varano (FG) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103465972252824361766/albums/5902024929338885009 galleria-spazio-museo: Associazione Schiamazzi email gestore : info@schiamazzi.org sponsor: Ufficio stampa: Olga Brandonisio olgabrandonisio.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Campania Informazioni cronologiche: Subject: XIV edizione di SUONINCAVA Note, cave e ipogei startDate: 9/4/13 endDate: 9/8/13 Description: In attesa di una cava finalmente adatta ad accogliere un grande evento in territorio di Apricena, che speriamo pronta per il 2014, per il secondo anno consecutivo la manifestazione trova ospitalità anche in altri siti e rappresenta un vero e proprio festival di territorio. Occasione per allargare lo sguardo al mondo della pietra nella sua interezza, con gli incroci con il sacro e il mondo del lavoro, passando per la grotta di San Michele di Cagnano Varano e per gli eremi e il complesso abbaziale di Santa Maria di Pulsano a Monte Sant’Angelo. La giornata finale, ad Apricena, prevede attività sugli aspetti produttivi, sociali e naturalistici delle cave, con presentazioni di libri e visita alla cava Pizzicoli, e una serie di eventi omaggio alla figura di Matteo Salvatore nel piazzale antistante la cava. A Suonincava si parlerà il linguaggio tradizionale della musica, ma anche altri linguaggi: buon cibo, visite guidate, video e libri. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, ma alcuni di loro sono a numero controllato, per cui è necessaria la prenotazione. Buon festival a tutti. Associazione Suonincava di Apricena PROGRAMMA SACRI IPOGEI - MERCOLEDÌ 4 SETTEMBRE CAGNANO VARANO ORE 16.00_Visita guidata alla Grotta di San Michele e degustazione di prodotti tipici (info e prenotazioni 340.7633852) ORE 21.00_Piazza Giannone, ROY PACI CANTA CORLEONE Sonorità di jazz d’avanguardia e sperimentale con CorLeone, una delle tante anime musicali del talentuoso Roy Paci che ritorna a uno degli elementi fondanti del suo background artistico, un crossover pairing tra hardcore selvaggio e jazz sperimentale, il tutto stemperato nei colori elettronici minimali e nei suoni “terragni” della Sicilia e dei paesi mediterranei. Il progetto CorLeone è “un mostro”, come lo definisce lo stesso Roy Paci, “una creatura informe”. EREMI E SASSI - VENERDÌ 6 SETTEMBRE MONTE SANT’ANGELO – ABBAZIA DI PULSANO ORE 16.00_Visita guidata agli Eremi di Pulsano e degustazione di prodotti tipici, a cura di Gargaia scrl (info e prenotazioni 340.7633852) ORE 19.30_Abbazia di Pulsano, CARACAS CAFÈ Concerto di ENZO FAVATA, UT GANDHI, MARCELLO PEGHIN CARACAS CAFÈ. è un trio geniale questo è il commento frequente della critica musicale In quasi due ore di ottima musica originale, la poesia, virtuosismo, l’energia e il canto s’intrecciano con i suoni della milonga, tango e danze brasiliane con melodie e ritmi mediterranei e della Sardegna, dove il jazz e l’improvvisazione sono elementi vincolanti tra diversi stili e culture. Enzo Favata, sassofoni soprano / sopranino / clarinetto basso / live electronics UT Gandhi, percussioni / samplers Marcello Peghin, chitarra classica 10 corde / chitarra baritono / live electrinics MINIERE E CAVE: LA CONQUISTA DEL LAVORO - DOMENICA 8 SETTEMBRE APRICENA ORE 10.30_Palazzo della cultura in piazza Federico II L’autore Salvatore Mangiacotti, ricercatore e studioso di storia locale e Maurizio Tardio, giornalista, presentano il volume “Il pianto della miniera. La storia inaudita della miniera di bauxite di San Giovanni Rotondo (attraverso le interrogazioni parlamentari)”. Dalla miniera di San Giovanni Rotondo alle cave di Apricena. Storie di minatori e cavapietre. Un percorso storico-letterario attraverso foto, documenti e testimonianze inedite per ricostruire un’importante storia, anche sindacale, della provincia di Foggia. ORE 11.30_Palazzo della cultura in piazza Federico II Il prof. Raffaele Sardella presenta il volume “L’era glaciale” - Editore Il Mulino, Collana “Farsi un’idea”. Ghiacciai, fiumi e vulcani, fossili di specie estinte come mammuth e iene giganti, e infine la conformazione attuale delle nostre coste testimoniano infatti come l’Italia sia stata un crocevia di migrazioni, adattamenti ed evoluzioni. Alle ricerche nelle cave di Apricena è dedicato un apposito paragrafo. ORE 17:00_Visita guidata con il Prof. Raffaele Sardella e Giovanni Pizzicoli - proprietario della cava -con degustazione in cava di prodotti tipici (info e prenotazioni 340.7633852) ORE 19.00_Cava Pizzicoli Presentazione documentario “Omaggio a Matteo Salvatore” prodotto da Legambiente FestambienteSud, con interventi di Franco Salcuni, Giuliano Volpe e Antonio Prato. ORE 19.30_Cava Pizzicoli CONCERTO DI ANTONIO INFANTINO E I TARANTOLATI DI TRICARICO OMAGGIO A MATTEO SALVATORE I generi di Antonio Infantino spaziano dall’etno folk alla più classica tarantella ma le sue origini sono nella stagione della beat generation italiana, misto alla canzone impegnata degli anni ‘60. Le sue formazioni sono una travolgente macchina percussiva e poliritmica, impegnata in una performance iterativa e rituale. Un doppio viaggio nello spazio e nel tempo: un frammento di Lucania (l’antica Basilicata) con la sua musica popolare piena di strumenti percussivi, riti di possessione e trance: un ritorno al recente passato musicale dove rimane lui, con la sua voce abrasiva e roca e la chitarra battente. TUTTI GLI EVENTI SONO AD INGRESSO LIBERO VISITE E DEGUSTAZIONI SONO AD INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA (INFO 340 7633852) www.suonincava.com Location: Piazza Federico II, 71011 Apricena FG, Italia tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103465972252824361766/albums/5917859354541814705 galleria-spazio-museo: Associazione Suonincava email gestore : info@suonincava.com sponsor: Ufficio stampa: Olga Brandonisio olgabrandonisio.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 1 Informazioni cronologiche: Subject: Project 2013: "GLOCAL WOMEN" ICASTICA 2013 - 1° Biennale Internazionale d'Arte di Arezzo startDate: 6/8/13 endDate: 9/1/13 Description: Project 2013: glocal women Arezzo, 8 giugno - 1 settembre 2013 a cura di Fabio Migliorati Nelle opere di Kaikkonen, gli oggetti si animano e ci parlano di storie, di persone. Inoltre – e in particolare – parlano di lei. Evocano fragilità, ma anche speranza e rigenerazione. Essi sembrano evocare negli spettatori un’esperienza personale emozionale e al tempo stesso una sorta di mirroring, un’identificazione nella comunità. Le grandi installazioni rappresentano una comunità di voci passanti, in un dialogo con la natura e gli spazi sociali, nel loro essere la storia di tutti e di ciascuno; una storia che trasmette apertamente un sentimento universale in cui ognuno di noi può identificarsi, e fare proprio ciò che è percepito più intensamente. Accanto alle caratteristiche monumentali delle sue opere – sempre fortemente intrise degli elementi ambientali e architettonici che li circondano – c’è anche un nucleo legato alla impermanenza e fragilità dei materiali che punta in qualche modo alla fragilità degli esseri umani. Il movimento di “Andare e venire” da qualcosa è un elemento formale ricorrente nell'opera dell’artista – come possiamo vedere anche nei titoli dei lavori – contribuendo così a creare un ponte temporale tra memorie del passato e la loro tensione verso il futuro. Karina Kaikkonen ha vinto la Chimera d'oro, il primo premio di Icastica 2013, rassegna di cultura estetica internazionale con opere di oltre 40 artiste da tutto il mondo tra cui Yoko Ono, Marina Abramovic, Candice Breitz, Tania Bruguera, Mona Hatoum, Shirin Neshat e Kiki Smith. Il secondo e il terzo premio sono stati consegnati all'artista palestinese Raeda Sa'adeh e all'indiana Monali Meher. Il Comitato Scientifico che ha assegnato i tre premi è composto da Marco Bazzini - Centro Pecci, Prato; Maria Grazia Bellisario - MIBAC, Roma; Laura Cherubini - MADRE, Napoli / Accademia Belle Arti, Milano; Maria Vittoria Marini Clarelli - GNAM, Roma; Micol Forti - Sezione contemporanea Musei Vaticani, Roma; Michele Loffredo - Casa Vasari, Arezzo; Pasquale Giuseppe Macrì (coordinatore) - Assessore alla Cultura del Comune, Arezzo; Anna Mattirolo - MAXXI, Roma; Fabio Migliorati (presidente) - Attività Espositive del Comune, Arezzo; Franziska Nori - Strozzina, Firenze; Mario Perniola - Università degli Studi, Roma; Paola Refice - Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna, Arezzo. L' installazione di Kaarina Kaikkonen, articolata per oltre 120 metri lungo Piazza della Libertà e le Logge Vasari, sarà visibile fino al 1 settembre 2013. Ulteriori info: www.icastica.it Z2O Galleria l Sara Zanin - Via della Vetrina 21, 00186 Roma T. +39 06 70452261 info@z2ogalleria.it www.z2ogalleria.it Location: Arezzo, AR, Toscana tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103465972252824361766/albums/5892599252350168257 galleria-spazio-museo: email gestore : ufficiocultura@comune.arezzo.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 1 Informazioni cronologiche: Subject: Dorothy Miller: Americans, 2063. Collection of the Museum of American Art, Berlin startDate: 9/19/13 endDate: 10/26/13 Description: Inaugurazione sabato 21 Settembre 2013 dalle ore 18.00 alle ore 22.30 presso P420, p.zza dei martiri 5/2, 40121 bologna mostra visitabile da giovedi 19 Settembre apertura straordinaria domenica 22, 10.00-13.00 e 15.00-19.30 fino al 26 Ottobre 2013 P420 espone una selezione di 14 dipinti provenienti dalla collezione del Museum of American Art (MoAA) di Berlino (inaugurazione sabato 21 Settembre ore 18.00 in p.zza dei martiri 5/2 a Bologna, mostra visitabile già da giovedi 19 Settembre in concomitanza con l’inaugurazione di Artelibro). Tali dipinti, realizzati in acrilico su tela da un artista sconosciuto, rappresentano le copertine dei cataloghi che hanno accompagnato le storiche mostre organizzate al MoMA di New York dalla curatrice Dorothy Miller. Tra i primi anni '40 e l'inizio degli anni '60 Dorothy Miller introdusse, per la prima volta, nel programma espositivo del MoMA e sotto la direzione di Alfred Barr, un vasto numero di artisti americani in una serie di mostre tra cui ricordiamo Americans (1942), 12 Americans (1956) e Americans 1963 (1963). Grazie ad un programma internazionale per la circolazione delle mostre che il MoMA aveva istituito anche con fondi privati, una delle mostre più note organizzate da Dorothy Miller, The new american painting (1958-59), approdò nei musei di otto diverse nazioni europee, con l’effetto di modificare radicalmente la conoscenza e la percezione della scena artistica americana da parte del Vecchio Continente, con l’ulteriore effetto di consolidare quanto proposto da Alfred Barr e Dorothy Miller come l’unica possibile Storia dell’Arte Moderna. I cataloghi di quelle mostre, simbolo di un preciso programma espositivo, attraverso i dipinti qui esposti che li rappresentano, diventano mostra essi stessi, innescando una processo di riflessione sulle dinamiche della Storia dell’Arte Moderna e sul concetto stesso di Arte. Location: P420, Piazza dei martiri 5/2, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.p420.it galleria-spazio-museo: P420 Arte Contemporanea email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 1 Informazioni cronologiche: Subject: Workshop online per la realizzazione di una mostra/opera collettiva startDate: 9/1/13 endDate: 11/29/13 Description: La Rassegna d'arte contemporanea "Gesto Segno Disegno" in occasione della 9a Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei Musei d' Arte Contemporanea Italiani) sta realizzando un workshop online con la finalità di creare un’opera d'arte partecipata, che diverrà in seguito una mostra collettiva itinerante. Tramite la compilazione di un form scaricabile dal sito www.federicocozzucoli.net chiunque interessato potrà modificare l'opera di partenza, realizzata dall'artista Federico Cozzucoli e intitolata Sainte Chapelle. Il workshop partito il 1 Settembre si concluderà il 29 Novembre. Il progetto è realizzato in collaborazione con la MEM (Mediateca del Mediterraneo), il Comune di Cagliari Assessorato alla Cultura, la Galleria Gallarati di Roma, il Comune di Donori, il Comune di Ghilarza, la Provincia di Oristano. La mostra sarà accompagnata dal testo critico di Simona Campus, che sottolinea: «L’operazione artistica prende avvio dalle immagini elaborate da Cozzucoli negli anni successivi ai fatti dell’11 settembre e composte virtualmente in forma di vetrata gotica, immagini che chiamano a riflettere sugli equilibri fragili del nostro pianeta, talvolta drammaticamente precari, come ancora in questi giorni di tensione. Nell’universale cappella laica del world wide web, tutte le riflessioni possono essere accolte: immagini nuove, contributo di altre intelligenze e talenti, determineranno modificazioni, alterazioni, contaminazioni. Adottando il metodo relazionale, Cozzucoli intende recuperare la dimensione sociale dell’arte e al contempo affrontare alcuni nodi cruciali dell’estetica contemporanea, relativi all’autorialità e alla fruizione». Di seguito si riporta il programma dettagliato di tutti gli eventi legati all'iniziativa: Da Domenica 1 Settembre a Venerdì 29 Novembre workshop online Mercoledì 18 Settembre a Donori presentazione del progetto alla comunità Sabato 5 ottobre 9a Giornata del Contemporaneo presso la MEM Mediateca del Mediterraneo a Cagliari in contemporanea con la Galleria Gallerati di Roma presentazione dell'opera di Federico Cozzucoli, che verrà modificata dal workshop già partito in rete Sabato 12 ottobre presso la MEM Mediateca del Mediterraneo a Cagliari presentazione della prima fase del workshop con la modifica e l'incremento dell'opera "Vetrata" Sabato 19 ottobre presso la MEM Mediateca del Mediterraneo a Cagliari in contemporanea con la Galleria Gallerati di Roma presentazione dell'opera video realizzata con il workshop che verrà sonorizzata dal vivo da Matteo Campulla Sabato 9 novembre a Donori presso l'Ex Monte Granatico apertura della mostra con sempre nuove modifiche e incrementi del workshop online Sabato 16 novembre a Donori presso l'Ex Monte Granatico chiusura della mostra e presentazione dell'opera video ulteriormente modificata tramite il workshop che verrà sonorizzata dal vivo da Roberto Follesa Sabato 23 novembre a Ghilarza presso l'Agorà Multimediale apertura della mostra con sempre nuove modifiche e incrementi del workshop online Sabato 30 novembre a Ghilarza presso l'Agorà Multimediale chiusura della mostra e presentazione dell'opera video ulteriormente modificata tramite il workshop che verrà sonorizzata dal vivo da Davide Mocci form e istruzioni per la partecipazione al workshop online: http://www.federicocozzucoli.net/Sainte%20Chapelle_istruzioni%20e%20form%20per%20la%20partecipazione%20al%20workshop.pdf facebook "Gesto Segno Disegno": https://www.facebook.com/pages/Gesto-Segno-Disegno/235184849839295 Info: www.federicocozzucoli.net gestosegnodisegno@gmail.com +393473327194 Location: via G. Mameli,164, Cagliari tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 1 Informazioni cronologiche: Subject: CARLO MARIA MARIANI startDate: 9/28/13 endDate: 1/6/14 Description: CARLO MARIA MARIANI 28 settembre - 6 gennaio 2014 CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea, Foligno Il 28 settembre 2013 viene inaugurata al Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno una importante mostra personale di Carlo Maria Mariani con 24 straordinari lavori dell’artista in gran parte mai esposti in Italia. Carlo Maria Mariani è nato a Roma nel 1931 dove ha frequentato l'Accademia di Belle Arti. Vive e lavora a New York dalle fine degli anni ’80. La mostra è curata da Italo Tomassoni, dall’artista stesso e da Carol Lane, curatrice di tutto il lavoro di Carlo Maria Mariani; le opere selezionate sono state realizzate tra il 1989 e il 2011, molte delle quali dipinte a New York e alcune delle quali esposte nella importante personale tenutasi a New York nel 2011 a cura di Francis Naumann con il contributo di Italo Tomassoni, David Ebony, Roberto Pincus Witten e Carol Lane. Nel sito dell'artista troviamo una breve ma illuminante descrizione del suo lavoro firmata dal critico David Ebony di Art in America: "Mariani è un pittore concettuale. Il suo lavoro è una meditazione sulla perfezione e sull'armonia - passate, presenti, future. Non è per lui sufficiente presentare al mondo uno sguardo della propria visione privata. Offre invece un modo alternativo di pensare, utilizzabile da tutti coloro che cercano rifugio dalla mediocrità e dal cinismo indotti dai mass-media...Egli utilizza la sua incredibile maestria per trattare i più avanzati quesiti estetici di oggi. Il suo lavoro tratta temi complessi inclusi la riconciliazione del passato col presente, della memoria con la perdita e della vita con la morte...Nel suo lavoro, Mariani colpisce per una accentuata consapevolezza e per una maggiore comprensione delle dimensioni, non solo dello spazio, ma anche del tempo". A queste parole fanno eco quelle di Italo Tomassoni, curatore della mostra: "Alla fine degli Anni Settanta, la pittura italiana fa registrare una critica della modernità condotta da artisti lontani dai percorsi del Nuovo. A lato della deriva postmoderna essi tornano a interrogare la pittura, i suoi misteri e le sue finzioni sublimi. Carlo Maria Mariani è stato il primo a indicare il senso di questo percorso parallelo e distante a quello tracciato dal sistema dell’arte dominante nel suo tempo. Concentrato sul disegno e sulla pittura, ha iniziato in solitudine una trasfigurazione del reale fondata sulla bellezza della classicità e sulla perfezione "Il tempo come forma - prosegue Tomassoni - è la grande novità della pittura di Carlo Maria Mariani, in contrasto con la modernità che ha celebrato in primo luogo lo spazio. Il suo tempo appartiene a un idioma di cui non ci si può appropriare se non come qualcosa che elude ciò che lo abita. Rovesciando la clessidra del tempo non per un revirement della storia ma per una rifondazione della pittura, Carlo Maria Mariani ha ripensato il mistero del dipingere, la tecnica della rappresentazione presente per millenni e improvvisamente inabissatasi nel secolo XX°, i limiti della mimesi e l’autonomia dell’arte, riportando lo sguardo sul senso della figurazione dopo un secolo di progressivo abbandono della identificazione omeomorfica. Carlo Maria Mariani scava nelle immagini il segreto del Classico per carpire da quel fondamento centro per la cultura e lo sviluppo economico srl – socio unico fondazione cassa di risparmio di foligno capitale sociale i.v. 100.000 euro – partita iva 03092480544 – sede legale: via del campanile, 13 06034 Foligno (pg) tel 0742 621022 – fax 0742 357035 mob. 340 4040625 info@centroitalianoartecontemporanea.it – www.centroitalianoartecontemporanea.com Siamo di fronte dunque a un grande pittore che, non solo va controcorrente, tornando alla pittura e a figure che richiamano la classicità in un periodo storico in cui la pittura viene disconosciuta, ma riesce a infondere profondamente in essa lo spirito del proprio tempo, con un linguaggio personalissimo e riconoscibile, di eccezionale capacità artistica e inventiva In una intervista rilasciata allo scrittore Pier Vittorio Tondelli pubblicata da Flash Art, Mariani racconta, con fatica come se non volesse svelarsi del tutto, la genesi della sua pittura. Apprendiamo così che ha cominciato col dipingere absidi e transetti di chiese, prendendo a modello Caravaggio, Correggio, ma soprattutto Tintoretto e di aver condiviso con loro l'impotenza di fronte ai capolavori dei maestri dell'antichità, la ricerca della bellezza assoluta, consapevoli che, pur raggiungendo vette altissime, era impossibile riprodurre quella perfezione. Sono anni di lavoro intenso: Mariani si sostituisce persino ad un artista del passato, completando un'opera rimasta incompiuta. Da qui la sua celebre affermazione: "Io non sono un pittore, io non sono l'artista, io sono l'opera". Lo studio prosegue in parallelo sui libri. Mariani viene sedotto dai testi di Winckelmann, Karl Philipp Moritz, Mengs e da qui parte alla ricerca della propria personale armonia. Il suo metodo di lavoro è lento e meticoloso: prima esegue un cartone, preparandosi con cura al tema, alla composizione. Poi passa alla tela con stesure plurime, con un lavoro di gradazioni di luce, sino ad arrivare all'esito finale. In sottofondo le musiche di Handel, un altro grande tedesco che, come i cantori della classicità in arte, si è rivolto al passato per comporre le sue indimenticabili sinfonie. Questa tecnica, unita ad una stupefacente capacità disegnativa, porta Mariani ad esiti davvero straordinari: ogni quadro è mirabile, per l'equilibrio formale, i colori, la composizione. Sono immagini di grande poesia, che catturano non solo il nostro sguardo, rimanendo impresse in modo indelebile, ma anche la nostra interiorità, si rimane colpiti e in qualche modo grati per questa pittura così bella e intensa. Una occasione dunque unica, quella offerta dal CIAC di Foligno. per conoscere ed apprezzare questo grande artista, attraverso le opere più significative della sua La mostra resterà aperta sino al 1° dicembre 2013. CARLO MARIA MARIANI è un artista internazionale che ha esposto in tutto il mondo: "Documenta," Kassel Germany; Centre George Pompidou, Paris; Hirshorn Museum, Washington D.C.; Museum of Modern Art, New York; San Francisco Museum of Modern Art; Mathildenhohe Darmstadt, Germany; Los Angeles County Museum of Art; Frankfurt Kunstverein, Germany; Museum of Modern Art, Rome; Palais des Beaux Art, Charleroi France; Venice Biennial, Italy; California Center for the Arts; Frye Museum, Seattle; Oostende Museum of Modern Art, Belgium; Philadelphia Museum of Art; Museum of Palazzo Te Mantova, Italy; Smithsonian National Portrait Gallery, Washington Nel 1998, Carlo Maria Mariani è stato insignito in Roma del premio Feltrinelli dall’Accademia Nazionale dei Lincei. Le sue opere sono conservate nelle seguenti Gallerie, Collezioni e Musei pubblici e privati: The Guggenheim Museum, New York; Lincoln Center, New York; The Tate Gallery, London, England; Frye Museum, Seattle, Washington; The Civic Museum of Art, Milan, Italy; Groninger Museum, Groninger, Netherlands; Etude De Maître, Charbonneaux, France; Nelson Atkins Museum of Art, Kemper Collection, Kansas City, Kansas; Kunstsammlugen-Schlossmuseum, Weimar, Germany; Università degli Studi di Parma, Flash Art Museum, Trevi, Italy; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Rome, Italy; The Contemporary Museum, Honolulu, Hawaii; Franklin Mint, Philadelphia, Pensylvania; Library of Congress, Washington D.C.; The Bellagio, Las Vegas, Nevada; Fondazione Maramotti Museum, Reggio Emilia, Italy; Collection Borghese, Rome, Italy; The Bulgari Collection, Rome, Italy; Millenium Hotel, New York; Rosewood Collection, Dallas, Texas; The Cresent Collection at the Phillip Johnson Building, Dallas, Texas; Banca d’Italia, Rome, Italy; Foundation Cassa di Risparmio, di Foligno, Italy; Museo di Palazzo Forti, Verona, Italy; Mougins Museum of Art, Mougins, France; The Resnick Collection, Los Angeles, California; The Steve Wynn Collection, Dallas, Texas; Mikado Films, Rome, Italy; The Eric Clapton Collection, London England; The Gian Enzo Sperone Collection; Fundacion Federico Jorge Klemm. Carolyn Christov-Bakargiev, Charles Jencks, Robert Rosemblum, Jan Ake Petterson, Pier Vittorio Tondelli, Paul Maenz, Thomas McEvilley, Raphael Rubenstein, Howard Fox, Donald Kuspit, Paul Maenz, Klaus Wolbert, Bernard Hoffert, Donald Kuspit, Italo Tomassoni, Danilo Eccher, Marisa Vescovo, Maurizio Calvesi, Laura Cherubini, David Ebony, Domenico Guzzi, Achille Bonito Oliva, Lorenzo Canova, Edward Lucie Smith, Renato Barilli, David Bourdon, Jonathan Ufficio Stampa: Lucia Crespi, tel. 02 89415532 - 02 80401645, lucia@luciacrespi.it Via del Campanile, 13 – Foligno, tel. 0742 357035 – 3404040625 www.centroitalianoartecontemporanea.com Apertura e orari mostra: Venerdì, Sabato e Domenica 10.00-13.00 – 15.30-19.00 Location: Via del Campanile, 13, Foligno tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5924970502256658449 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2353 Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 1 Informazioni cronologiche: Subject: DE PISIS EN VOYAGE. Roma Parigi Londra Milano Venezia startDate: 9/13/13 endDate: 12/8/13 Description: DE PISIS EN VOYAGE. Roma Parigi Londra Milano Venezia Mamiano di Traversetolo (Pr), Fondazione Magnani Rocca Dal 13 settembre all' 8 dicembre 2013 La mostra presenta circa ottanta splendide opere del maestro, provenienti da musei nazionali e da collezioni private, che rispecchiano i suoi interessi principali: i luoghi innanzitutto, i volti e le persone che li abitano, la natura che li attraversa. Curata da Paolo Campiglio, per iniziativa della Fondazione Magnani Rocca presieduta da Giancarlo Forestieri, in collaborazione con l’Associazione per Filippo de Pisis, col coordinamento di Stefano Roffi, la mostra, dal titolo “DE PISIS en voyage. Roma Parigi Londra Milano Venezia”, è visitabile dal 13 settembre all’8 dicembre 2013 nella Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo (Parma), la raffinata dimora, ora sede della Fondazione Magnani Rocca, che fu di Luigi Magnani, amico e collezionista di de Pisis. La mostra si avvale del sostegno di Fondazione Cariparma e di Cariparma Crédit Agricole. Il carattere cosmopolita dell’artista e il suo incessante viaggiare per l’Europa degli anni Trenta-Quaranta pone de Pisis in una luce moderna e attuale, quella di un intellettuale senza frontiere che in un periodo di rafforzamento delle nazioni e di crisi internazionale sceglie le principali capitali come sedi più proprie alla personale declinazione espressiva. La mostra intende ampliare il discorso avviato con la storica esposizione curata a suo tempo da Giuliano Briganti e incentrata sugli anni di Parigi (1925-1939). Gli anni parigini, fecondi di scoperte e maturazioni pittoriche, sono qui preceduti dagli anni di Roma (1920-1924), in cui all’artista si rivela la pittura come mezzo più consono; sono intervallati dai due soggiorni a Londra (1935 e 1938), importanti ai fini della precisazione del segno e della messa a punto di una personale tavolozza cromatica; sono seguiti dal periodo di trasferimento a Milano (1940-1943) e infine preludono alla grande opera di Venezia (1943-1949), il momento più felice della pittura depisisiana. I lunghi soggiorni nelle capitali europee e nelle principali città d’arte italiane sono inframmezzati dalle consuete pause estive a Cortina d’Ampezzo, dove de Pisis cerca un rapporto autentico con gli elementi naturali e le persone del luogo. L'artista è viaggiatore instancabile, fin dalla giovane età: nei panni di botanico naturalista e collezionista di farfalle egli compie lunghissime peregrinazioni attorno alla nativa Ferrara, spostandosi sia lungo l’Adriatico che verso l’Appennino tosco-emiliano. Ferrara è la Città dalle cento Meraviglie, una realtà urbana vissuta nel giovanile incanto metafisico e filtrata prevalentemente attraverso la letteratura, vena dominante nell'artista fino alla metà degli anni Venti. Tuttavia essa permane nell'immaginario pittorico depisisiano quasi come un modello, esportato in ogni differente contesto europeo, in una sorta di aura che permea il suo sguardo sulle cose. Ogni periodo di soggiorno in una città costituisce inoltre per de Pisis un’occasione di confronto con il museo - i grandi musei delle capitali europee - dove egli ritrova i maestri internazionali, da Chardin a Lorrain alle luci di Corot, rivede la pittura italiana, la scuola veneta da Giorgione a Tiziano a Tintoretto. Le capitali europee permettono a de Pisis un’avventura nuova nella città, nel suo pullulare e nell’intrinseca vitalità dei parchi, degli angoli scelti dal pittore en plein air, in un rapporto diretto con la varia umanità con cui l’artista viene di volta in volta in contatto. La lezione impressionista è quindi seguita alla lettera dal pittore, benché gli angoli e gli scorci prediletti, gli interni delle chiese, riportino una visione alquanto differente dalle prospettive aeree ottocentesche. Nelle vedute urbane del pittore traspare sovente l'ambiguità, pur nella sontuosa vitalità della pittura, di una vena malinconica: i tratti veloci e sintetici, la pittura sbavata, la semplicità scarna di alcune composizioni rivelano quell'esuberante felicità che nasconde un costante dolore esistenziale. La mostra si concentra su alcuni capi d’opera relativi ai periodi di soggiorno in una città europea nei generi del paesaggio urbano, del ritratto e del nudo maschile, della natura morta, che costituiscono i principali ambiti di ricerca del pittore, temi fissi in cui egli esprime le proprie inquietudini e il proprio aristocratico distacco dal mondo. Del periodo romano (1920-1924) spicca la Natura morta con le uova (1924) della Collezione Jesi (Pinacoteca di Brera, Milano) appositamente restaurata per l’occasione, opera “metafisica” che rivela i contatti del giovane artista con alcuni modelli contemporanei, tra cui Giorgio Morandi conosciuto a Bologna negli anni dell’Università. Tra i capolavori della mostra, nel periodo parigino, sono i paesaggi urbani come il tormentato Quai de la Tournelle (1938) o il limpido Marinaio francese (1930) un ritratto di giovane dipinto in quell’atelier denominato scherzosamente il suo “grenier”, che allude metaforicamente all'instabilità dell'esistenza, tra partenze e approdi reali o solo immaginati. Al periodo londinese appartiene il dittico de La strada di Londra e La casa di Newton (1935), immagini emblematiche dell’atmosfera abbassata e cupa che l’artista percepiva nel cielo di Londra. Per la prima volta è inoltre ricostruita, in parte, la donazione che l’artista fece nel 1941 alla Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma, un nucleo di dodici dipinti che dovevano rappresentare la sua arte, con opere emblematiche della ricerca in atto, tra paesaggi urbani, nature morte e ritratti. L’esposizione si articola in cinque sezioni principali: • Gli anni di Roma (1920-1924) • Parigi (1925-1939) • Londra (1933, 1935, 1938) • Milano (1940-1943) • Venezia (1943-1949) La mostra è corredata da un ricco catalogo che, oltre a riprodurre le opere esposte, è concepito come uno strumento di analisi storico-artistica sull’opera del pittore alla luce delle fonti documentarie (edite e inedite) emerse dalla ricerca. Comprende saggi di Elisa Camesasca, Paolo Campiglio, Marilena Pasquali, Stefano Roffi, Andrea Sisti, Maddalena Tibertelli de Pisis, Giulia Toso. DE PISIS EN VOYAGE Roma Parigi Londra Milano Venezia Mostra a cura di Paolo Campiglio. Catalogo Silvana Editoriale con saggi di Elisa Camesasca, Marilena Pasquali, Stefano Roffi, Andrea Sisti, Maddalena Tibertelli de Pisis, Giulia Toso e del curatore. Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dal 13 settembre all’8 dicembre 2013. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso. Ingresso: € 9,00 valido anche per le raccolte permanenti - € 5,00 per le scuole. Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it Il martedì ore 15.30 viene organizzata una visita alla mostra con guida specializzata; non occorre prenotare, basta presentarsi alla biglietteria; costo € 12,00 (ingresso e guida). Ristorante nella corte del museo tel. 0521 848135 Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo tel. 049 663499 - www.studioesseci.net info@studioesseci.net La mostra è realizzata grazie a: FONDAZIONE CARIPARMA, CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE. Sponsor tecnici: Angeli Cornici, Aon Artscope Fine Art Insurance Brokers, Butterfly Transport, Gazzetta di Parma, Kreativehouse, Hotel Palace Maria Luigia, SINA Fine Italian Hotels, TEP, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico. Location: Mamiano di Traversetolo (Pr) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 1 Informazioni cronologiche: Subject: San Marino Calling startDate: 8/3/14 endDate: 8/24/14 Description: La Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino in collaborazione con il Museo di Stato, Palazzo Bergami Belluzzi, ospita il primo programma di residenze dedicato ad artisti internazionali, mid-career, dal titolo “San Marino Calling” Il progetto "San Marino Calling" a cura di Maria Chiara Valacchi, promuove soggiorni di ricerca e approfondimento incentivando le nuove produzioni nei settori delle arti visive e promuovendo lo scambio tra artisti e territorio. Per la prima residenza, che si terrà dal 14 Luglio al 3 Agosto 2014, è stata invitata l’artista americana Alexis Marguerite Teplin. Nata in California nel 1976, si laurea nel 1998 alla UCLA, Los Angeles, in Fine Art e completa il suo ciclo di studi in Italia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Vincitrice di una borsa di studio alla Royal Academy di Londra, di cui è attualmente insegnante, collabora con alcune tra le principali Gallerie d’Arte Contemporanea internazionali come la Mary Mary di Glasgow, inoltre le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni museali in tutto il mondo. Il suo lavoro di forte impianto Neo-Impressionista attua un processo di rappresentazione di pittura «estesa», non limitandosi ai confini della tela ma invadendo lo spazio circostante con oggetti o manifestazioni performative. Le sue tele sono vigorose combinazioni di colore, contrasti materici di tonalità stridenti dove sovente stracci di cotone sporcato compongono dinamici bassorilievi. Il tumulto corporale della realizzazione si fa palpabile negli arazzi composti da ripetute astrazioni cromatiche risolte velocemente. La sua area creativa spazia dalla pittura alla scultura, sconfinando inoltre nel campo performativo in cui si fanno evidenti storie di rivoluzioni femminili. Durante il soggiorno di tre settimane presso il Museo di Stato di San Marino, l'artista realizzerà un inedito ciclo di grandi e piccole tele, correlati a una serie di intime sculture in ceramica realizzate in collaborazione con le maestranze del territorio. Location: Palazzo Pergami Belluzzi, Piazzetta del Titano, 1, San Marino Tel. 0549-883835 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10204135516457983&set=gm.247624408781790&type=1&theater galleria-spazio-museo: email gestore : Museo di Stato della Repubblica di San Marino sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: 1/2/2013 17:45:10 Subject: Beatrice Pediconi 9’/ Unlimited startDate: 10/6/13 endDate: 1/31/14 Description: C’è mistero e stupore nell'opera di Beatrice Pediconi, e nel suo gesto capacità generatrice e attitudine ad accogliere l’imprevisto: avanzare e ritirarsi, agire e percepire. Un’evidenza di come sia possibile fare un altro tipo di pittura, pittura “mutante” non sulla tela, ma nell'acqua, con esiti solo parzialmente controllabili dall'artista. Dal ciclo Corpi Sottili, scritture realizzate con inchiostri nel 2006, alla serie blu degli Untitled, in cui l’artista impiega polveri e gesso nel 2009, fino alle sperimentazioni con materiali organici di Red nel 2011: il suo percorso di incontro/sposalizio con l’acqua è sempre più fertile e in continua crescita. Un percorso che vuole coniugare l’osservazione scientifica dei comportamenti dei materiali e la capacità di riprodurli con la libertà creativa in cui l’immagine viene spostata su un piano percettivo differente da quello a cui ci ha abituato la pittura tradizionale. Un percorso in cui la fragilità della visione e la trasformazione costituiscono l’aspetto fondante della sua ricerca. Il nuovo lavoro realizzato per la Collezione Maramotti dal titolo 9’/ Unlimited costituisce un ulteriore sviluppo in cui l’artista si misura non soltanto con l’uso della polaroid o con scatti di grande formato realizzati con banco ottico durante un vero e proprio processo performativo di sapore alchemico e il suo potenziale congelamento fotografico, ma realizza un ambiente, un luogo che diviene una sorta di navicella che accoglie il visitatore. Ma anche bozzolo in cui fili di immagini in movimento si srotolano lungo le pareti dalla stanza verso “l’incontenibile” e conducono lo spettatore in altri territori possibili. La mostra si accompagna ad un libro d’artista che accoglie il flusso di immagini (polaroid e still del video) dell’artista in dialogo con tre preziosi interventi: un Haiku della poetessa giapponese Momoko Kuroda, un musical score del compositore romano Lucio Gregoretti e una misterica formula chimica di Andrew Lerwill, ingegnere inglese in scienze della conservazione. Queste collaborazioni costituiscono veri e propri intrecci linguistici in cui poesia, musica, chimica e arti visive amplificano vicendevolmente il mistero di questa esplorazione/contemplazione. Private view ad invito: 5 ottobre 2013 ore 18.00, alla presenza dell’artista. 6 ottobre 2013 - 31 gennaio 2014 La mostra, ad ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura della collezione permanente. Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30 Sabato e domenica 10.30 – 18.30 Chiuso: 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio Location: Via Fratelli Cervi 66 - 42124 Reggio Emilia tipo di evento: 5 rowid: 21601 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103465972252824361766/albums/5930202770139866305 galleria-spazio-museo: Collezione Maramotti email gestore : info@collezionemaramotti.org sponsor: 2345 Ufficio stampa: Olga Brandonisio olgabrandonisio.okarte@gmail.com lat: 43.2754475 long: 11.984905 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Lorenzo D'Angiolo - D’ANGIOLO L’ENIGMA DELLA LUCE startDate: 9/7/13 endDate: 9/21/13 Description: ATRI - L’arte contemporanea torna ad essere protagonista delle Cisterne Romane di Palazzo Duchi d’Acquaviva dal 7 al 21 settembre, con la personale del Maestro Lorenzo D’Angiolo. La mostra, organizzata dal Comune di Atri e dall’Associazione Culturale Pescara Art Evolution, rappresenta una raffinata sintesi del percorso artistico dell’autore toscano. L’Enigma della Luce, presentata per la prima volta a Viareggio nel 2010, oggi si arricchisce di nuovi e inediti lavori. La poetica di D’Angiolo, che trova nella luce e nella metafisica del silenzio la sua massima espressione, sarà raccontata da delicate opere pittoriche, nella cornice del suggestivo spazio espositivo delle Cisterne Romane. Il critico d’arte Nicola Micieli descrive la pittura di Lorenzo D’Angiolo come “..pura luce, che emerge, sovrana sostanza metafisica, dall'imo del tessuto pittorico, l'immagine è un'entità residuale, il segno e la materia diventano intangibili. Le tinte chiare sui registri dei rosa violacei, grigi cilestrini, gialli virati di verde, bianchi calcinati, conferiscono una eterea liquidità alla materia.” Il catalogo, edito da Caleidoscopio Edizioni a cura di Giuseppe Cordoni, accompagna diversi contributi critici e contiene oltre alle opere in mostra, foto e dipinti elaborati prima dell’anno 2000. Lorenzo D’Angiolo, nasce a Seravezza nel 1939; vive e lavora a Lucca dove, dai primi anni Sessanta, inizia la sua attività pittorica. Numerose le mostre, personali e collettive, alle quali ha partecipato sia in Italia che all’estero. L’inaugurazione della mostra, alla presenza dell’artista, delle autorità e degli organizzatori, avrà luogo sabato 7 settembre alle ore 18. L’Enigma della Luce - Orari di apertura al pubblico: tutti i giorni 10:30-12:30/ 15:30-19:00. Chiuso il lunedì. Ingresso libero. Location: Piazza Duchi D'Acquaviva 64032 Atri, Teramo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Cisterne Romane di Palazzo Duchi d’Acquaviva email gestore : ufficiostampacomunediatri@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Olga Brandonisio olgabrandonisio.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: L’Accademia Belle Arti di Terni veste il cinema startDate: 2/28/13 endDate: 5/30/13 Description: L’Accademia Belle Arti di Terni veste il cinema Al via presso gli ateliers dell’Accademia Belle Arti di Terni uno straordinario percorso didattico che prevede la realizzazione di un abito su misura per l’attrice siciliana Manuela Spartà. "L’Accademia Belle Arti di Terni veste il cinema” è il nuovo interessantissimo corso strutturato in 30 ore di lezione full immersion che ti permetteranno di entrare a far parte del team di lavoro prescelto per la realizzazione di un abito su misura. A coordinare il corso la professoressa Giuly Venturi che seguirà il progetto dall’ideazione alla realizzazione del capo finito seguendo gli allievi durante le varie fasi. Classe a numero chiuso, massimo 5 allievi, iscrizioni entro il 30 marzo. Il Piano di Studio prevede: Progettazione e scelta dei materiali creazione di bozze e illustrazione di moda: quali sono le metodologie per progettare un modello. Obiettivi: imparare a progettare un abito su misura con riferimento ai bisogni del cliente, imparare a progettare una collezione di capi su tema fissato. Realizzazione del cartamodello: come si prendono le misure, la differenza tra le misure per la sartoria e quelle che fanno parte delle tabelle taglie per il lavoro in serie. Realizzazione delle basi per il capo di abbigliamento, loro immediata realizzazione su cartamodello. Obiettivi: saper eseguire il modello in tutti i suoi particolari con indicazioni precise per il taglio. Taglio dei tessuti e montaggio: come si piazzano i modelli e le diverse parti di un modello sul tessuto, con riferimento anche ai diversi tipi di tessuto. Come si mette in prova un modello. I tessuti tagliati vengono uniti ed imbastiti, in modo da creare un abbozzo veritiero dell'abito, dopodichè seguirà una prova durante la quale verranno eventualmente effettuate alcune modifiche per rendere il capo perfetto. Obiettivi: imparare il piazzamento dei modelli e delle singole parti sui diversi tessuti con risparmio del materiale. Composizione e rifinitura dell’abito: qui si insegnano le diverse tecniche di confezione e di rifinitura del capo d'abbigliamento e le differenze tra il lavoro sartoriale e quello in serie. Obiettivi: imparare a confezionare un capo su misura, le rifiniture sartoriali. La verifica dello stesso percorso nella confezione industriale. Set fotografico: in location esterna -Roma Tiburtina- seguita dalla fotografa professionista Melissa Marchetti. Info: Accademia Belle Arti di Terni associazione culturale Via XI Febbraio, 43 - 05100 Terni Tf. 0744 402436 info@italianartschool.it www.italianartschool.it Location: via 11 febbraio 45, Terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@italianartschool.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ALL YOU NEED IS LOVE. JOHN LENNON ARTISTA, ATTORE, PERFORMER startDate: 9/13/13 endDate: 10/20/13 Description: ALL YOU NEED IS LOVE. JOHN LENNON ARTISTA, ATTORE, PERFORMER Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103 13 settembre-20 ottobre 2013 Venerdì 13 settembre alle 18.00 nella sala grande di Palazzo Santa Margherita inaugurerà la mostra “All you need is Love. John Lennon artista, attore, performer”, curata da Enzo Gentile, Marco Pierini, Antonio Taormina, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di Hera Group. “All you need is Love” intende render conto – per la prima volta in Italia – degli esiti del multiforme talento di John Lennon, solo di riflesso considerato in quest’occasione nella celeberrima veste di musicista, e indagato invece come artista visivo e attore. Naturalmente portato per il disegno, Lennon studiò (con risultati alterni) al prestigioso Liverpool College of Art e non abbandonò mai l’abitudine di fermare con rapidi schizzi idee, pensieri, fantasie. Di una vera e propria attività artistica, però, si può parlare soltanto a partire dall’incontro con Yoko Ono, con la quale realizzerà tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta alcuni video – "Smile", "Rape", "Fly", "Up Your Legs" – tutti quanti presenti nella mostra modenese. Di straordinario interesse, e di grande pertinenza con “Amare”, il tema del festivalfilosofia di quest’anno, la cartella di 14 litografie intitolata "Bag One", pensata da John come regalo di nozze per Yoko in occasione del loro matrimonio nel 1969. Lo scambio degli anelli, il celebre bed-in per la pace di Amsterdam, la luna di miele, momenti della loro intimità sono i soggetti scelti da Lennon per questa serie di immagini caratterizzate da un tratto fresco, agile, ironico. "Bag One" venne esposta per la prima volta il 15 gennaio 1970 alla London Arts Gallery e immediatamente sequestrata da Scotland Yard per l’alto tasso di erotismo di cui erano permeate le stampe. Se si escludono "A Hard Day’s Night", "Help!" e "Magical Mystery Tour", realizzati assieme agli altri tre Beatles, la commedia satirica e antimilitarista "Come ho vinto la guerra" (1967) di Richard Lester rimane l’unico film interpretato da Lennon, qui nei panni del soldato semplice Gripweed. John vi compare per la prima volta con gli occhiali tondi, look che rimarrà iconico per tutti gli anni a venire. Del film sono in mostra tutte le locandine e i manifesti realizzati con effervescente fantasia grafica per il suo lancio in Italia, nonché altri materiali iconografici ed editoriali ad esso dedicati. A John Lennon brillante autore di calembour, giochi di parole puns, racconti surreali, poesie nonsense, sarà riservato lo spazio dedicato alla letteratura nell’house organ della Galleria “civico 103” – numero speciale dedicato alla mostra – con il racconto in versi "Toy Boy" non incluso nei tre libri ufficiali scritti da Lennon e mai tradotto finora in italiano. Esposto, infine, anche il celebre ritratto di Yoko Ono e John Lennon scattato da Annie Leibovitz nel 1980 a poche ore dall’assassinio dell’ex Beatle che fa parte della raccolta di Fotografia della Galleria civica di Modena. La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 20 ottobre da mercoledì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.30 alle 19.00. Lunedì e martedì chiuso. In occasione del festivalfilosofia venerdì 13 settembre 9.00-23.00, sabato 14 settembre 9.00-1.00, domenica 15 settembre 9.00-21.00 L'ingresso è gratuito John Lennon, "Bag One", 1969, serie di 14 litografie su carta BFK Rives, edizione 163/300, The Bank Street Atelier, Ldt., New York Collezione privata Mostra: All you need is Love. John Lennon artista, attore, performer curata da Enzo Gentile, Marco Pierini, Antonio Taormina Sede: Palazzo Santa Margherita, sala grande, corso Canalgrande 103, Modena Periodo: 13 settembre-20 ottobre 2013 Organizzazione e Produzione Galleria Civica di Modena Fondazione Cassa di Rispamio di Modena con il sostegno di Hera Group Inaugurazione venerdì 13 settembre ore 18.00 Orari mercoledì-venerdì 10.00-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. apertura straordinaria in occasione del festivalfilosofia venerdì 13 settembre 9.00-23.00, sabato 14 settembre 9.00-1.00, domenica 15 settembre 9.00-21.00 Ingresso gratuito Ufficio Stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it immagini e comunicati scaricabili www.clponline.it Ufficio Stampa Galleria civica di Modena Cristiana Minelli, tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it immagini e comunicati scaricabili nell'area giornalisti del sito della galleria Informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it Museo Associato AMACI Location: Corso Canalgrande 103, Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria civica di Modena email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ALBERTO GIACOMETTI E IL CAPOLAVORO ESTRUSCO L’OMBRA DELLA SERA PALAZZO MAGNANI - REGGIO EMILIA startDate: 9/29/13 endDate: 10/13/13 Description: 28 SETTEMBRE – 13 OTTOBRE 2013 ALBERTO GIACOMETTI E IL CAPOLAVORO ESTRUSCO L’OMBRA DELLA SERA PALAZZO MAGNANI - REGGIO EMILIA L'evento sarà ospitato al MUSEO GUARNACCI - VOLTERRA dal 19 ottobre al 3 novembre 2013. Nell’ambito del progetto “ARTE IN AGENDA. A tu per tu con …” ideato e promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani Incredibile appuntamento a Palazzo Magnani, curato da Chiara Gatti, con due icone della storia dell’arte in un’atmosfera suggestiva e dal forte potere evocativo: l’Ombra della sera, capolavoro etrusco del III secolo a.C. e una delle Femme debout (1956) di Alberto Giacometti, maestro storico del Novecento. Attraverso l’incontro tra le due opere, così lontane nel tempo eppure così vicine per forza espressiva, si può comprendere il rapporto inscindibile tra arte antica e moderna e il grande fascino che l’arte del passato ha esercitato sugli artisti delle avanguardie del Novecento. Il dialogo fra il capolavoro etrusco e una delle celebri Femme debout del grande artista svizzero è entrato col tempo nell’immaginario comune per l’affinità che lega le loro forme longilinee e sottili. Tuttavia studi recenti hanno dimostrato che Giacometti, nel suo studio appassionato dell’antichità e dei classici, dedicò molta attenzione al mondo etrusco affascinato dalla ricerca espressiva della sua statuaria e da un’origine anche più antica della stessa forma allungata. Un’origine che risale ad epoche preistoriche, a un sentimento ancestrale a un’immagine archetipa dell’uomo ereditata dagli etruschi e arrivata fino a Giacometti. L’evento è parte del progetto Arte in Agenda. A tu per tu con… ideato e promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, realizzato in collaborazione con il Museo Guarnacci di Volterra e i Musei Civici di Reggio Emilia. Orari da martedì a venerdì 10.00 -13.00 / 15.30 - 19.00 Sabato e Festivi 10.00 - 19.00 Chiuso lunedì Ingresso: 5 € Modalità di visita Ingresso nelle fasce orarie fino ad esaurimento posti ogni 30 minuti negli orari di mostra a partire dalle ore 10 (la visita è guidata da uno storico dell’arte della Fondazione Palazzo Magnani) E' consigliata la prenotazione Per informazioni e prenotazioni: Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 29 Biglietteria Tel. 0522 454437 - Email. info@palazzomagnani.it -www.palazzomagnani.it Volterra, Museo Etrusco Guarnacci 19 ottobre - 3 novembre 2013 Per informazioni e prenotazioni: Museo Guarnacci, Volterra Via Don Giovanni Minzoni, 15, Volterra (PI) www.comune.volterra.pi.it - Tel.: 0588 86347 Location: PALAZZO MAGNANI - REGGIO EMILIA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ALBERTO GIACOMETTI E IL CAPOLAVORO ESTRUSCO L’OMBRA DELLA SERA MUSEO GUARNACCI - VOLTERRA startDate: 10/19/13 endDate: 11/3/13 Description: 28 SETTEMBRE – 13 OTTOBRE 2013 ALBERTO GIACOMETTI E IL CAPOLAVORO ESTRUSCO L’OMBRA DELLA SERA PALAZZO MAGNANI - REGGIO EMILIA L'evento sarà ospitato al MUSEO GUARNACCI - VOLTERRA dal 19 ottobre al 3 novembre 2013. Nell’ambito del progetto “ARTE IN AGENDA. A tu per tu con …” ideato e promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani Incredibile appuntamento a Palazzo Magnani, curato da Chiara Gatti, con due icone della storia dell’arte in un’atmosfera suggestiva e dal forte potere evocativo: l’Ombra della sera, capolavoro etrusco del III secolo a.C. e una delle Femme debout (1956) di Alberto Giacometti, maestro storico del Novecento. Attraverso l’incontro tra le due opere, così lontane nel tempo eppure così vicine per forza espressiva, si può comprendere il rapporto inscindibile tra arte antica e moderna e il grande fascino che l’arte del passato ha esercitato sugli artisti delle avanguardie del Novecento. Il dialogo fra il capolavoro etrusco e una delle celebri Femme debout del grande artista svizzero è entrato col tempo nell’immaginario comune per l’affinità che lega le loro forme longilinee e sottili. Tuttavia studi recenti hanno dimostrato che Giacometti, nel suo studio appassionato dell’antichità e dei classici, dedicò molta attenzione al mondo etrusco affascinato dalla ricerca espressiva della sua statuaria e da un’origine anche più antica della stessa forma allungata. Un’origine che risale ad epoche preistoriche, a un sentimento ancestrale a un’immagine archetipa dell’uomo ereditata dagli etruschi e arrivata fino a Giacometti. L’evento è parte del progetto Arte in Agenda. A tu per tu con… ideato e promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, realizzato in collaborazione con il Museo Guarnacci di Volterra e i Musei Civici di Reggio Emilia. Orari da martedì a venerdì 10.00 -13.00 / 15.30 - 19.00 Sabato e Festivi 10.00 - 19.00 Chiuso lunedì Ingresso: 5 € Modalità di visita Ingresso nelle fasce orarie fino ad esaurimento posti ogni 30 minuti negli orari di mostra a partire dalle ore 10 (la visita è guidata da uno storico dell’arte della Fondazione Palazzo Magnani) E' consigliata la prenotazione Per informazioni e prenotazioni: Palazzo Magnani, Corso Garibaldi 29 Biglietteria Tel. 0522 454437 - Email. info@palazzomagnani.it -www.palazzomagnani.it Volterra, Museo Etrusco Guarnacci 19 ottobre - 3 novembre 2013 Per informazioni e prenotazioni: Museo Guarnacci, Volterra Via Don Giovanni Minzoni, 15, Volterra (PI) www.comune.volterra.pi.it - Tel.: 0588 86347 Location: MUSEO GUARNACCI - VOLTERRA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: (Arte.misia) Dedicato a tutte le donne startDate: 9/29/13 endDate: 10/9/13 Description: 11 donne artiste per Notte On, a cura di Maela Piersanti. Nella città di Terni, dal 29 Settembre vi saranno eventi di ogni genere, musicali, teatrali e di danza. Palazzo Primavera e le prestigiose Sale di Via Aminale, faranno da cornice ad una serie di appuntamenti dedicati alle donne in cui si alterneranno undici artiste: ELEONORA ANZINI, DILETTA BONI, ANGELA CACCIAMANI, CATERINA CIUFFETELLI, MORENA COSTANZI, ELENA DI FELICE, MELISSA MARCHETTI, VERONICA MORRESI, KATIA PANGRAZI, ELISA PIETRELLI, IRENE VESCHI, esporranno il figurativo, l’astratto, la fotografia per celebrare la melodia, l’incanto, lo splendore, l’ideale e l’audacia delle Donne.Nel corso dei 10 giorni all’interno della mostra, si darà vita all’albero delle emozioni. Tutti i visitatori potranno appendere un oggetto che nella propria vita ha suscitato una gioia, un’ inquietudine, o una semplice emozione. INAUGURAZIONE DOMENICA 29 SETTEMBRE ORE 17.30 SALE DI VIA AMINALE/PALAZZO PRIMAVERA Organizzazione generale Madè Pubbliche relazioni di Maela Piersanti Location: Via Aminale, 22 Terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ZURBARÁN (1598-1664) startDate: 9/14/13 endDate: 1/6/14 Description: ZURBARÁN (1598-1664) Ferrara, Palazzo dei Diamanti Dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014 Francisco de Zurbarán fu, insieme a Velázquez e Murillo, tra i protagonisti del Siglo de oro della pittura spagnola e di quel naturalismo raffinato che lasciò un’eredità duratura nell’arte europea. A rendere unico lo stile del pittore fu la sua capacità di tradurre gli ideali religiosi dell’età barocca con invenzioni grandiose e al contempo quotidiane, plasmando forme di una tale essenzialità, purezza e poesia, da toccare profondamente l’immaginario moderno, come traspare dall’opera di quanti, da Manet a Morandi, fino a Picasso e Dalí, hanno guardato nei secoli successivi all’opera del maestro sivigliano. In tempi più recenti, studi autorevoli ed esposizioni internazionali hanno definitivamente sancito il suo fondamentale contributo alla storia dell’arte. Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con il Centre for Fine Arts di Bruxelles, la monografica dedicata a Zurbarán è l’occasione per ammirare per la prima volta in Italia i capolavori di uno dei massimi interpreti dell’arte barocca e della religiosità controriformista. Con questa rassegna, curata da Ignacio Cano con la consulenza di Gabriele Finaldi, la città di Ferrara intende rilanciare il proprio progetto culturale, teso a far conoscere al pubblico italiano autori di altissimo livello e interesse, ma poco noti nel nostro paese. Una rigorosa selezione di opere provenienti da musei e collezioni private europee e americane ripercorrerà le tappe salienti della carriera di Zurbarán. Dalle prove con le quali l’artista si afferma sulla scena di Siviglia, “la Firenze spagnola”, come La visione di san Pietro Nolasco (1629, Madrid, Museo del Prado) o il più tardo San Francesco d’Assisi nella sua tomba (1630-34, Milwaukee Art Museum), segnate dal luminismo drammatico e contrastato della corrente del tenebrismo ispirata a Caravaggio e Ribera, alle opere successive al soggiorno madrileno e al contatto con Velázquez, improntate a un più sobrio lirismo, dove a prevalere sono atmosfere più chiare, felici scorci sul paesaggio e dettagli domestici, come ad esempio nell’Immacolata Concezione con san Gioacchino e sant’Anna (c. 1638-40, Edimburgo, Scottish National Gallery) o nella Vergine con il Bambino Gesù e san Giovannino (1662, Bilbao, Museo de Bellas Artes). Il percorso espositivo, scandito in sezioni cronologico-tematiche, metterà in evidenza il talento del pittore nell’imporre un registro innovativo a generi e temi della tradizione. Stupiscono per la vena intima e immediata i soggetti legati all’iconografia mariana, come mostrano quelle opere venate di una malinconia sospesa (La casa di Nazaret, c. 1640-45, Madrid, Fondo Cultural Villar Mir), o capaci di toccare corde di straordinario candore e tenerezza (Vergine bambina addormentata, c. 1655-60, Jerez de la Frontera, Cattedrale di San Salvador). E se il motivo dell’estasi raggiunge vertici d’ineguagliabile intensità, come nell’Apparizione della Vergine a san Pietro Nolasco dipinta attorno al 1628-30 (Collezione privata), il tema della meditazione trova una delle sue interpretazioni più originali nel Cristo crocifisso con un pittore (c. 1635-40, Madrid, Museo del Prado), un dipinto in grado di trasmettere nella maniera più diretta il dialogo intimo tra l’umano e il divino. Una delle punte più avanzate nella direzione del rinnovamento formale sono senza dubbio le nature morte e i temi allegorici, come Una tazza d’acqua e una rosa (c. 1630, Londra, The National Gallery) e Agnus Dei (c. 1634-40, San Diego Museum of Art). La raffinatezza poetica di questi dipinti, in cui gli oggetti sono collocati in uno spazio rarefatto e silenzioso, è affidata alla sobrietà della composizione, alla purezza delle forme e alla regia dei valori luminosi. In queste opere di piccolo formato, così come nelle nature morte disseminate in molte delle tele presenti in mostra, Zurbarán restituisce le forme come purificate dalla luce, in una visione cristallina del particolare e di silenziosa monumentalità. Tra le invenzioni più originali dell’artista vi sono infine le grandi figure di santi, raffinate effigi che godettero di straordinaria popolarità e che furono realizzate in serie soprattutto per le colonie del Nuovo mondo. La sequenza riunita per questa mostra conta esiti notevoli come la Santa Casilda (c. 1635, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza), il Beniamino (c. 1640-45, Collezione privata) e la Sant’Orsula (Genova, Palazzo Bianco), che testimoniano la capacità di ammantare gli episodi sacri di un fascino elegante, grazie alla ricercatezza delle pose, alla resa virtuosistica di stoffe preziose e alla tavolozza brillante. Queste figure maestose, rivolte verso l’osservatore come protagonisti di un ritratto esercitano, oggi come allora, un fascino magnetico. Zurbaràn (1598-1664) Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 14 settembre 2013 – 6 gennaio 2014 Mostra a cura di Ignacio Cano, con la consulenza scientifica di Gabriele Finaldi, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Centre for Fine Arts di Bruxelles Aperto tutti i giorni: 9.00-19.00 Aperto anche 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio Informazioni e Prenotazioni Mostre e Musei tel. 0532 244949 diamanti@comune.fe.it www.palazzodiamanti.it Ufficio stampa Studio ESSECI – Sergio Campagnolo, tel. 049 663499 info@studioesseci.net www.studioesseci.net Location: Ferrara, Palazzo dei Diamanti tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2814 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: IMMAGINE E PERSUASIONE. startDate: 9/14/13 endDate: 1/6/14 Description: IMMAGINE E PERSUASIONE. Capolavori del Seicento dalle chiese di Ferrara Ferrara, Palazzo Trotti Costabili, Seminario vecchio Dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014 Immagine e persuasione. Capolavori del Seicento dalle Chiese di Ferrara è una mostra davvero importante. Innanzitutto perché richiama l’attenzione sui danni provocati dal terremoto del 2012, ma anche perché ha il merito di accendere riflettori sul Seicento ferrarese, a torto considerato “minore”. Figlia di un altro sisma, quello ben più drammatico che colpì la città nel 1570, nonché delle innovazioni liturgiche e devozionali seguite al Concilio di Trento, questa stagione determina attraverso numerosi cantieri e commissioni artistiche un profondo rinnovamento del volto della città estense. Quello vissuto da Ferrara fu così un grandissimo Seicento, sino ad ora considerato ingiustamente subalterno ai fasti cosmopoliti della casata degli Este nel Quattro e Cinquecento. La piccola ma stupefacente mostra allestita dal 14 settembre 2013 al 6 gennaio 2014 a Palazzo Trotti Costabili, sede del Seminario Vecchio, svelerà al pubblico le grandi opere di Carlo Bononi, dello Scarsellino, di Francesco Costanzo Catanio, nonché quelle di Ludovico Carracci e del Guercino e si svolgerà in contemporanea con quella dedicata a Zurbarán a Palazzo dei Diamanti: due facce del Seicento, due visioni diverse eppure egualmente affascinanti. Il terremoto che ha colpito l’Emilia il 20 e 29 maggio del 2012 ha lasciato segni importanti anche nel territorio ferrarese. Tra i più gravi, eppure non ancora perfettamente percepiti dall’opinione pubblica, ci sono i danni arrecati alle chiese estensi e alle opere d’arte in esse contenute. A distanza di un anno dall’evento sismico, infatti, la maggior parte degli edifici di culto di Ferrara è ancora in attesa di interventi che ne consentano la piena riapertura ed il ritorno alla normale funzione liturgica e storica. Al fine di rilanciare l’attenzione dell’opinione pubblica e degli ambienti culturali su questo problema, in concomitanza con la mostra Zurbarán (1598-1664) che si terrà a Palazzo dei Diamanti, la Fondazione Ferrara Arte e il Seminario Arcivescovile di Ferrara, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e i Musei Civici di Arte Antica di Ferrara, organizzano un’esposizione dal titolo Immagine e persuasione. Capolavori del Seicento dalle chiese di Ferrara (14 settembre 2013 – 6 gennaio 2014). La rassegna avrà luogo a Palazzo Trotti-Costabili, già sede del Seminario Arcivescovile e incluse nel percorso espositivo saranno le celebri sale affrescate da Garofalo entro il 1519. La mostra propone una ristretta selezione di capolavori provenienti da alcune delle chiese tuttora inagibili, come San Domenico, Santa Maria della Pietà, Sacre Stimmate e Santa Chiara la cui visione è attualmente sottratta al godimento degli amanti d’arte e alla devozione dei fedeli. Al contempo, l’esposizione si propone di far conoscere al grande pubblico le opere e i protagonisti di una delle stagioni meno note della storia dell’arte estense, quella seicentesca. Protagonisti di questa epoca, che pose al centro dell’arte sacra l’emozione e il coinvolgimento visivo dello spettatore, sono personalità di assoluto rilievo e forestieri di grandissimo prestigio. Fra questi ultimi, spiccano i nomi di Ludovico Carracci e Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, due dei più celebri pittori del XVII secolo. Fra i locali svettano le straordinarie personalità del tormentato Carlo Bononi, il più grande pittore del Seicento attivo in città, del soave Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino e del sanguigno Francesco Costanzo Catanio. Sul Seicento ferrarese grava il peso di un pregiudizio storico tuttora alquanto radicato: quello di essere stato un secolo minore rispetto ai fasti cosmopoliti vissuti da Ferrara al tempo degli Este fino al 1598, quando la città passò sotto il controllo papale. Se è vero, infatti, che tale evento determinò l’avvio della dispersione di molti dei capolavori rinascimentali presenti nei palazzi e nelle residenze di corte, è altresì documentato che gli anni successivi videro una stagione di rinnovamento artistico senza eguali. Eventi come la necessità di ricostruire i templi distrutti o danneggiati dal sisma del 1570, l’esigenza di adeguare gli spazi sacri alle nuove direttive in materia liturgica indicate dal Concilio di Trento, la spinta riformatrice stimolata dall’avvento dei nuovi ordini religiosi, si affiancano alla concreta presa di possesso della città da parte dello Stato Pontificio, generando un numero impressionante di nuove commissioni che spaziano dalle pale d’altare alle più imponenti decorazioni ad affresco. Tali istanze trovarono nell’ambiente artistico ferrarese, ben lungi dall’aver smarrito la spinta propulsiva degli anni migliori, risposte di assoluto rilievo e originalità. La mostra Immagine e persuasione. Capolavori del Seicento dalle chiese di Ferrara si configura quindi come un’occasione irripetibile per entrare in contatto con i grandi capolavori del Seicento estense e per riscoprire la varietà e la ricchezza di una stagione, quella barocca locale, oggi pressoché dimenticata. Immagine e persuasione Capolavori del Seicento dalle chiese di Ferrara Palazzo Trotti Costabili, Seminario Vecchio Via Cairoli 32, Ferrara Mostra a cura di Giovanni Sassu, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Seminario Arcivescovile di Ferrara, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e i Musei Civici di Arte Antica Aperto dal martedì alla domenica: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00 La mostra è a ingresso gratuito Informazioni e Prenotazioni Mostre e Musei tel. 0532 244949 diamanti@comune.fe.it www.palazzodiamanti.it Location: Via Cairoli 32, Ferrara tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Trotti Costabili email gestore : sponsor: 2099 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: BODONI (1740-1813) PRINCIPE DEI TIPOGRAFI NELL’EUROPA DEI LUMI E DI NAPOLEONE. startDate: 10/5/13 endDate: 1/12/14 Description: BODONI (1740-1813) PRINCIPE DEI TIPOGRAFI NELL’EUROPA DEI LUMI E DI NAPOLEONE. Celebrazioni per il bicentenario della morte di Giambattista Bodoni (1813-2013) Parma, Biblioteca Palatina, Teatro Farnese, Galleria Nazionale Dal 5 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014 Sarà Pierluigi Pizzi ad allestire la grande mostra su “Bodoni Principe dei tipografi nell’Europa dei Lumi e di Napoleone” che, nel bicentenario della morte, si potrà ammirare a Parma dal 5 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014 alla Biblioteca Palatina e alla Galleria Nazionale, contigua al Teatro Farnese. È una mostra che nasce da lontano, da un progetto ideato da Andrea De Pasquale, direttore tra il 2008 e i primi del 2012 della Biblioteca Palatina e del Museo Bodoniano, e poi continuato in piena sinergia con l’attuale direttore della Biblioteca e del Museo, Sabina Magrini e con il Soprintendente per i Beni Artisti e Storici di Parma Mariella Utili.L’intera iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparma. Accanto alla Biblioteca Palatina e alla Galleria Nazionale che ospitano l’esposizione negli spazi prestigiosi deel complesso monumentale della Pilotta dove, tra l’altro, Bodni visse ed operò,, hanno collaborato alla co-organizzazione della manifestazione la Fondazione Museo Bodoniano e la stessa Fondazione Cariparma: istituti di natura diversa che contribuiscono, ciascuno secondo le proprie funzioni, all’impresa di illustrare ad un pubblico più ampio possibile l’importanza dell'artista che ha reso grande la storia della tipografia italiana nel mondo. La Fondazione Cariparma con la generosità consueta nei confronti delle iniziative di grande rilevanza ospitate in città, ha curato, inoltre, gli aspetti gestionali del progetto. Dal canto loro, il Museo, la Biblioteca e la Galleria hanno lavorato fianco a fianco, nell’ambito della diverse competenze di ciascuno, con l’intento comune di rendere al meglio - in un contesto spettacolare quale la Galleria Petitot e i Saloni Neoclassici della Galleria Nazionale - l’atmosfera degli anni in cui Bodoni fu attivo, gli interlocutori eccellenti a cui fu legato, le edizioni straordinarie che seppe concepire e commercializzare. In spazi, che da soli giustificano una visita, saranno esposti i raffinati volumi bodoniani e le testimonianze dell’intero processo di realizzazione e di commercializzazione di capolavori che, per contenuto come per qualità di stampa, erano contesi da corti, accademie, biblioteche e intellettuali dell’Europa a cavallo tra Sette e Ottocento. Accanto alle meraviglie uscite dai torchi di Giambattista Bodoni, a rivivere in mostra è il mondo culturale, economico e istituzionale, sono le corti italiane ed europee appunto, che in Bodoni trovarono l’artigiano-artista in grado di dar forma di libro alle loro istanze, idee ed ideali. Ed è proprio a “Bodoni, gli ambienti culturali e le corti” che è riservata una delle due sezioni della esposizione. Nella scenografia suggestiva di ambienti meno noti del Teatro Farnese rivivranno i suoi primi passi nella tipografia paterna della natia Saluzzo, quindi il trasferimento a Roma e il lavoro alla stamperia di Propaganda Fide. Successivamente l’approdo alla corte di Parma, tra le più “illuminate” ed internazionali nell’Italia frammentata dell’epoca. E da questo momento tutto muta: non è più lui a proporsi alle diverse corti europee ma sono re, papi e principi a recarsi a Parma, nella sua “Stamperia” per commissionargli o assicurarsi le sue ambite edizioni. Da Napoli vengono o gli inviano propri emissari prima i Borbone e poi Murat, altrettanto fanno i Borbone di Spagna e l’Imperatore, ovvero Napoleone in persona. Così come, da Milano, Eugenio Beauharnais ViceRe d’Italia e, con lui, l’ambiente culturale che aveva in Brera il suo epicentro. Bodoni divenne anche riferimento per il mondo culturale ed intellettuale, di scrittori, pensatori, storici: Parini, Monti, De Azara, Alfieri, Pindemonte, Foscolo, Benjamin Franklin, Madame de Staël, Stendhal con tanti altri. Alle loro idee seppe dare non solo forma fisica, trasponendole in libri di grande eleganza e rigore, ma anche ampia diffusione. Questo magnifico “affresco di un’epoca” della storia italiana ed europea, con le sue luci e le sue inevitabili ombre, vive in mostra, all’interno della Galleria Nazionale, grazie alle vedute e ai ritratti dei personaggi che animarono la vita politica ed economica dell’epoca realizzati da grandi artisti, Goya innanzitutto, ma anche, Anton Raphael Mengs, Angelica Kauffmann, Francois Gerard e i molti altri già presenti nelle collezioni ducali tra cui Andrea Appiani, Antonio Canova, Bernardo Bellotto, Robert Hubert. Alla “Fabbrica del libro perfetto” è riservata l’altra grande sezione della mostra; nel suggestivo spazio della Galleria Petitot della Biblioteca Palatina sono esposti dapprima i capolavori che raccontano la storia del libro a stampa: dalla Bibbia di Gutenberg della metà del XV secolo, alle più importanti edizioni della tipografia europea. Poi Bodoni e la sua rivoluzione del gusto e della tecnica. Qui, gli strumenti per la fusione dei caratteri in piombo e la composizione dei testi, le prime edizioni ma soprattutto gli esemplari più belli usciti dai torchi bodoniani, evidenziano, ricorrendo anche all’utilizzo intelligente di strumenti multimediali, quanto radicale sia stata la sua “rivoluzione” nella storia dell’arte tipografica. Una rivoluzione frutto, come la mostra ben documenta, di una maniacale attenzione per ogni fase del lavoro, sempre con obiettivi di qualità e eleganza elevatissimi. Dalla scelta, e ideazione, del carattere tipografico (ancora oggi il “Bodoni” ispirato ai caratteri da lui creati è tra i più utilizzati), alla composizione grafica, al perfezionamento delle tecniche di stampa su carte naturalmente selezionatissime, ma anche supporti speciali come seta e pergamena. E, ancora, l’attenzione alle incisioni; veri capolavori d’arte. Infine la stampa a colori e le legature di sobria, perfetta eleganza. «Quanto più un libro è classico tanto più sta bene che la bellezza de’ caratteri vi si mostri sola», affermava Bodoni. Di qui non solo l’attenzione ai caratteri, che lui stesso disegnava, ma anche a quella che oggi definiremmo come impaginazione, in un perfetto equilibrio pieno – vuoto, tra scrittura e spazi bianchi. Con Bodoni si può parlare di una vera e propria rivoluzione nell’arte della stampa, ruolo di cui lui stesso era consapevole, tanto da affermare orgogliosamente che le sue edizioni avevano «introdotto una nuova armonia nella semplice e maestosa formazione de’ frontespizi, ed una migliore e più vaga proporzione nelle pagine adattate alle varie qualità delle carte e de’ formati». In mostra i suoi volumi, esposti in originale, potranno anche essere virtualmente sfogliati grazie ai supporti multimediali a disposizione dei visitatori. Ma il genio bodoniano si rivela anche in quello che oggi definiremo come marketing delle sue preziose edizioni. E’ celebre la sua orgogliosa affermazione “Io non voglio che cose magnifiche e non lavoro per la volgarità dei lettori”. Tuttavia egli era perfettamente consapevole che il libro, per quanto perfetto come oggetto, trovava – allora come oggi – la sua vera vita solo tra le mani dei lettori. E la sua fortuna conferma come sapesse bene convincerli all’acquisto. Bodoni Principe dei tipografi nell’Europa dei Lumi e di Napoleone Parma, Biblioteca Palatina, Teatro Farnese e Galleria Nazionale Palazzo della Pilotta, Strada alla Pilotta, 3 5 ottobre 2013 - 12 gennaio 2014 Inaugurazione 4 ottobre 2013 Orari: Dal martedì alla domenica 9,00 – 18,00 Domenica ultimo ingresso dalla Biblioteca Palatina ore 16,30 Chiuso il lunedì Curatore: Andrea De Pasquale Organizzatori Fondazione Museo Bodoniano, Biblioteca Palatina di Parma, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, Fondazione Cariparma. Progetto allestimento: Pier Luigi Pizzi Patrocinio: Provincia di Parma Comune di Parma Camera di Commercio di Parma Main sponsor: Fondazione Cariparma con il sostegno di Agfa, Fedrigoni, Photocity.it e di ASCOM, Centroffset, Coppini Arte Olearia – Aziende agricole, Meverin. Sponsor tecnici: Macrocoop, Reale Mutua Assicurazioni – Agenzia Coscelli e Fornaciari. Media Partner: Gazzetta di Parma Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo Sito della mostra: www.mostrabodoni.it Location: Parma, Palazzo della Pilotta, Strada alla Pilotta, 3 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2818 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “L’ENIGMA ESCHER. Paradossi grafici tra arte e geometria” startDate: 10/19/13 endDate: 2/23/14 Description: L’ENIGMA ESCHER. Paradossi grafici tra arte e geometria Reggio Emilia, Palazzo Magnani Dal 19 ottobre 2013 al 23 febbraio 2014 FONDAZIONE PALAZZO MAGNANI PROMUOVE A REGGIO EMILIA UN’AMPIA MOSTRA ANTOLOGICA E UN CICLO DI GRANDI CONFERENZE DEDICATE A MAURITS CORNELIS ESCHER uno dei miti del ‘900 nel panorama della produzione grafica contemporanea europea 130 opere per celebrare il genio che ha saputo sedurre persone comuni e, allo stesso tempo, matematici, architetti, fini intellettuali L’esposizione promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia è curata da un Comitato scientifico d’eccezione coordinato da Piergiorgio Odifreddi - logico matematico di fama internazionale -, e composto da Marco Bussagli - saggista, storico dell’arte, docente di prima fascia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma -, da Federico Giudiceandrea - collezionista e studioso di Escher - e da Luigi Grasselli – Professore ordinario di Geometria e pro-rettore dell'Università di Modena e Reggio Emilia. La mostra presenta la produzione dell'incisore e grafico olandese, dai suoi esordi alla maturità, raccogliendo ben 130 opere provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e istituzioni nazionali – tra i quali la Galleria d’Arte Moderna di Roma, la Fondazione Wolfsoniana di Genova ecc. - oltre che da importanti collezioni private. A Palazzo Magnani saranno riunite xilografie e mezzetinte che tendono a presentare le costruzioni di mondi impossibili, le esplorazioni dell'infinito, le tassellature del piano e dello spazio, i motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti. “…con le mie stampe, cerco di testimoniare che viviamo in un mondo bello e ordinato e non in un caos senza forma, come sembra talvolta. I miei soggetti sono spesso anche giocosi: non posso esimermi dallo scherzare con le nostre inconfutabili certezze. Per esempio, è assai piacevole mescolare sapientemente la bidimensionalità con la tridimensionalità, la superficie piana con lo spazio, e divertirsi con la gravità… E’ piacevole osservare che parecchie persone sembrano gradire questo tipo di giocosità, senza paura di cambiare opinione su realtà solide come rocce.” Ed ecco quindi le prime ricerche testimoniate da opere come Ex libris (1922), Scarabei (1935); le grafiche suggestionate dai paesaggi italiani Tropea, Santa Severina (1931) dove Escher struttura lo spazio; Metamorfosi II (1940) una delle più lunghe xilografie a quattro colori mai realizzate per narrare una storia per immagini, in cui una scena conduce a quella successiva attraverso una sottile e graduale mutazione delle forme; le figure impossibili di Su e giù (1947) e di Belvedere (1958); le straordinarie tensioni dinamiche tra figura e sfondo nei fogli come Pesce (1963). Accanto alle sue celebri incisioni – in mostra capolavori assoluti come Tre sfere I (1945), Mani che disegnano (1948), Relatività (1953), Convesso e concavo (1955), Nastro di Möbius II (1963) – saranno presentati anche numerosi disegni, documenti, filmati e interviste all’artista che mirano a sottolineare il ruolo di primo piano che egli ha svolto nel panorama storico artistico sia del suo tempo che successivo. Una sezione di mostra sarà dedicata al confronto della produzione di Escher con opere di altri importanti autori – ispiratori, coevi e prosecutori – per comprendere come le scelte di Escher siano in consonanza con una visione artistica che attraversa i secoli, con una consapevolezza maggiore o minore che, talora, risponde ad esigenze diverse, ma che parte dal Medioevo, interseca Dürer, gli spazi dilatati di Piranesi, passa attraverso le linee armoniose del Liberty (Secessione Viennese, Koloman Moser) e si appunta sulle avanguardie del Cubismo, del Futurismo e del Surrealismo (Dalì, Balla). Se la grandezza di un artista si misura anche dalla capacità d’influire su altri artisti, come pure sulla società circostante, Escher è stato artista sommo. La sua arte è uscita dal torchio del suo studio per trasformarsi in scatole da regalo, in francobolli, in biglietti d’auguri; è entrata nel mondo dei fumetti ed è finita sulle copertine dei long-playing, come si chiamavano a quell’epoca i 33 giri incisi dai grandi della musica pop. Non basta, però. La grande arte di Escher ha influito più o meno direttamente su altre figure di rilievo dell’arte del Novecento, come Victor Vasarely, il principale esponente dell’Optical Art, Lucio Saffaro ecc. Ha contratto un debito di creatività con Maurits Escher perfino un pittore americano come il dirompente Keith Haring. La sezione illustra con dovizia di materiali e una ventina di opere questi aspetti dell’arte di Escher per restituire al visitatore la giusta dimensione culturale ricoperta dell’artista olandese. La mostra è inoltre concepita come uno strumento e una “macchina didattica” che consente di entrare “dentro” la creatività di questo singolarissimo artista. Suggestive installazioni immergeranno dunque il visitatore nel magico modo di Escher. E’ evidente, e molto indagato, il rapporto che Escher ebbe con “il mondo dei numeri” – intendendo per tale quello della geometria (euclidea e non) e della matematica. Non meno intrigante è la sua ricerca su spazio reale e spazio virtuale, ovvero sul come “ingannare la prospettiva”. Infine, ma non ultima, la conoscenza che Escher dimostra delle leggi della percezione visiva messe in luce dalle ricerche della Gestalt. Tutte possibili chiavi di lettura, certo non le uniche, per comprendere l’universo creativo di un artista complesso che, partendo da quelle premesse, attinse a piene mani a vari linguaggi artistici, mirabilmente fusi insieme in un nuovo ed originalissimo percorso che ancora ci emoziona e che costituisce un unicum nel panorama della Storia dell’Arte di tutti i tempi. Accompagna la mostra un ricco catalogo con testi di Piergiorgio Odifreddi, Marco Bussagli, Federico Giudiceandrea e Luigi Grasselli e accurate schede delle opere in mostra. Per approfondire a tutto tondo l’autore la Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia promuove un CICLO DI GRANDI CONFERENZE condotte da esperti di altissimo profilo, unitamente ai Curatori, al Comitato Scientifico della mostra. venerdì 11 ottobre 2013 ore 17.30 – Aula Magna Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Via Allegri 9 Reggio Emilia “La forma della simmetria: dai mosaici dell'Alhambra ai mondi di Escher” Relatori: Prorettore Luigi Grasselli (Professore ordinario di Geometria, prorettore UniMoRe) e il Prof. Antonio F. Costa Gonzáles (Full Professor di geometria e topologia Facoltà di Scienze UNED Madrid). mercoledì 30 ottobre 2013 ore 17.30 – Aula Magna Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Via Allegri 9 Reggio Emilia “Escher visto da vicino. L'uomo e l'artista nel racconto di un appassionato collezionista” Relatore: Ing. Federico Giudiceandrea venerdì 8 novembre 2013 ore 17.30 – Aula Magna Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Via Allegri 9 Reggio Emilia “Escher: le due facce del genio, fra matematica e storia dell'arte” Conversazione sul rapporto arte-scienza. Relatori: Piergiorgio Odifreddi (logico matematico) e Marco Bussagli (storico dell’arte, docente Accademia Belle Arti di Roma) Maurits Cornelis Escher. La vita Nacque il 17 giugno 1898 a Leeuwarden ma crebbe nella città di Arnhem con quattro fratelli. Mauk, come venne soprannominato, prese da ragazzo lezioni di carpenteria e sebbene non fosse particolarmente brillante in matematica e scienze, assimilò dal padre ingegnere l’approccio metodologico dello scienziato. Una delle sue materie preferite fu subito il disegno al quale si dedicò durante gli studi alla Scuola di Architettura e Arti Decorative di Haarlem. Fu l’incontro con de Mesquita a stimolare in Escher l’interesse per la tecnica xilografica e le sue possibili sperimentazioni nella resa di effetti chiaroscurali e pittorici di grande raffinatezza. Al 1922 risale la sua visita a Firenze (primo di una serie di viaggi tra la Toscana e il sud d’Italia) e a Granada (dove visitò lo splendido palazzo di Alhambra) dai quali colse dettagli architettonici, decorativi e particolari inusuali che gli avrebbero fornito spunti per le sue composizioni. Nel 1935 si trasferì in Svizzera. E’ a partire dal 1937 che si osserva un profondo cambiamento: perde l’interesse per il mondo visibile, per la natura e l’architettura concentrandosi sulle proprie “visioni interiori” e realizzando un corpus significativo di straordinari giochi ottici, prospettive invertite, paesaggi illusionistici tra i più famosi. Trasferitosi nel 1941 con tutta la sua famiglia in Olanda continuò a lavorare intensamente fondendo le molteplici fonti di ispirazione che traeva dai suoi interessi (psicologia, matematica, poesia, fantascienza). Morì a Laren nel 1972. Ufficio Stampa nazionale_Studio ESSECI, Sergio Campagnolo Tel. 049.663499 - info@studioesseci.net Ufficio Stampa Fondazione Palazzo Magnani_Federica Franceschini Tel. 0522.444408 - f.franceschini@palazzomagnani.it Scheda della mostra Promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani con la partecipazione della Provincia di Reggio Emilia, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e della Fondazione Cassa Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori, con il contributo di Landi Renzo spa, CCPL Reggio Emilia, Schiatti Class, Media Partner Radio LatteMiele, IBS Italcuscinetti. Mostra a cura di Marco Bussagli, Federico Giudiceandrea, Luigi Grasselli. Coordinatore scientifico Pier Giorgio Odifreddi. Orari Dal martedì al giovedì 10.00-13.00 /15.00-19.00 Venerdì, sabato e festivi 10.00-19.00 Aperture straordinarie 25 e 31 dicembre 2013 15.00-19.00 1 gennaio 2014 15.00-19.00 Ingressi Intero € 9,00; Ridotto € 7,00; Studenti € 4,00 Visite Guidate - per gruppi fino a 20 persone: 60,00 euro + ingresso ridotto - per gruppi fino massimo 26 persone: 3,00 a persona + ingresso ridotto - per classi di studenti: 2,00 euro + ingresso studenti - visita guidata in lingua: 100 euro + ingresso ridotto Visite guidate in programma ogni sabato e domenica ore 16.00 (3,00 euro + ingresso ridotto - necessaria la prenotazione) CORSO DI AGGIORNAMENTO INSEGNANTI E ATTIVITÀ DIDATTICA Il Corso prevede quattro incontri (tre conferenze e una visita guidata alla mostra) Costo 5 € ad incontro. Gli insegnati sono pregati di iscriversi tel. 0522 44 44 46 – info@palazzomagnani.it Il Corso di Aggiornamento, riconosciuto dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Emilia, si articola in una o più giornate; agli insegnanti verrà rilasciato idoneo attestato di partecipazione. mercoledì 23, giovedì 24 ottobre, martedì 5 novembre 2013 ore 16.30 – Palazzo Magnani Reggio Emilia “L’ENIGMA ESCHER. Paradossi grafici tra arte e geometria” Visita guidata alla mostra dedicata agli insegnanti condotta da: Silvia Cavalchi, Federica Franceschini Direzione Artistica Fondazione Palazzo Magnani. Ampie proposte didattiche rivolte a tutte le scuole di ogni ordine e grado su www.palazzomagnani.it Per prenotazioni e informazioni: Fondazione Palazzo Magnani Corso Garibaldi, 29 – 42121 Reggio Emilia Tel. 0522 454437 – 444446 / info@palazzomagnani.it www.palazzomagnani.it Location: Corso Garibaldi, 29 – 42121 Reggio Emilia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2310 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: WAL OVVERO IL RINNOVABILE MISTERO DELLA STUPEFAZIONE startDate: 10/10/13 endDate: 11/30/13 Description: WAL OVVERO IL RINNOVABILE MISTERO DELLA STUPEFAZIONE Milano, Galleria Centro Steccata Dal 10 ottobre al 30 novembre 2013 Mostra a cura di Luciano Caprile Dal 10 ottobre al 30 novembre sarà esposta nella sede di Milano della Galleria Centro Steccata una mostra dedicata al Maestro Wal (Walter Guidobaldi) dal titolo "Wal ovvero il rinnovabile mistero della stupefazione" accompagnata dalla presentazione del catalogo curato dal Prof. Luciano Caprile. Una selezione di sculture, dipinti e disegni che caratterizzano la sua ricerca dagli anni Ottanta a oggi; dalle prove in ambito fumettistico che sfociano nell'adesione al gruppo dei "Nuovi-nuovi" di Renato Barilli, ai futuristici vortici delle "api", un turbine di gesti e di segni che si placheranno nell'astrazione geometrica che dal 1987 va a occupare il corpo stilizzato di animali ritagliati nel legno. Mentre a partire dal 1990 avviene l'ultima e decisiva rivoluzione creativa: entra in scena quel "putto" che diventa il protagonista assoluto delle sue opere e che conquista il ruolo principale nell'attuale esposizione. Afferma in proposito Renato Badili: "Wal trova che è giunta l'ora di dare corda, anzi fiato, aria a quel protagonista capriccioso e imperioso che lo assedia fin dall'inizio, anche se finora non si è mai mostrato allo scoperto: un patto pretenzioso, irriverente, malizioso, ma nello stesso tempo tanto dolce e paffutello come si conviene a ogni bambino". Il putto è protagonista nelle tele, nei disegni, negli acquerelli ma soprattutto nelle sculture realizzate prevalentemente in terracotta smaltata ( ma anche risolte in bronzo e in vetroresina); questa è una felice sorpresa per gli adulti che si trovano al cospetto di simili interpreti che rappresentano "il nostalgico passato dell'infanzia, di ciò che si poteva impunemente fare o pensare", come scrive Luciano Caprile nel suo saggio in catalogo. Pertanto sorprendiamo questo fanciullino in atteggiamento giocoso al culmine della progressione piramidale sostenuta da una tartaruga (Rabdomante) oppure candidamente abbracciato a una sfera dorata (Tesoro) oppure ancora intento a tuffarsi sul pallone ovale usato nel rugby (InMeta). Wal dunque ci invita al sogno e alla stupefazione, alla riconquista di un mondo smarrito da rivisitare con nostalgica ironia. La sede della galleria di via Maroncelli 10 recentemente inaugurata è in una posizione strategica tra Corso Como e Porta Garibaldi, facilmente raggiungibile in metropolitana, automobile o con i treni ad alta velocità della stazione Garibaldi; situata nel cuore pulsante del centro della Milano che si allarga e si trasforma velocemente in vista dell'Expo 2015. SCHEDA ESPOSIZIONE: TITOLO MOSTRA: "Wal ovvero il rinnovabile mistero della stupefazione" CATALOGO: a cura del Prof. Luciano Caprile LUOGO: Galleria Centro Steccata INDIRIZZO: via Pietro Maroncelli 10 — Milano DURATA ESPOSIZIONE: dal 10 ottobre al 30 novembre 2013 ORARI: dal lunedì al venerdì 10 — 12:30 / 15 — 19 Per informazioni: GALLERIA CENTRO STECCATA Strada Garibaldi 23 - 43121 Parma Tel/ Fax 0521.285118 mobile +39 340 1126164 Via Pietro Maroncelli 10 - 20124 Milano Tel/ Fax 02.29006174 mobile +39 337 273264 http://www.centrosteccata.com; info@centrozteccata.com Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione2@studioesseci.net Location: Strada Garibaldi 23 - 43121 Parma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA startDate: 2/8/14 endDate: 5/25/14 Description: LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA Bologna, Palazzo Fava Dall'8 febbraio al 25 maggio 2014 La ragazza con l’orecchino di perla, con la Gioconda di Leonardo e L’urlo di Munch, è unanimemente riconosciuta come una delle tre opere d’arte più note, amate e riprodotte al mondo. Per un pugno di settimane, ed esattamente dall’8 febbraio al 25 maggio 2014, il capolavoro di Vermeer sarà in Italia, a Bologna, accolta con tutti gli onori del caso a Palazzo Fava. Sarà la star indiscussa di una raffinatissima mostra sulla Golden Age della pittura olandese, curata da Marco Goldin e tra gli altri da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum de L’Aja dove il capolavoro di Vermeer è conservato. L’occasione storica di ammirare in Italia e gli altri celeberrimi dipinti olandesi nasce dalla collaborazione tra Fondazione Carisbo, e per essa il suo presidente professor Fabio Roversi-Monaco, e Marco Goldin, storico dell’arte e amministratore unico di Linea d’ombra. La ragazza con l’orecchino di perla evoca bellezza e mistero e il suo volto da cinque secoli continua a stregare coloro che hanno l’emozione di poterlo ammirare dal vero o scoprirlo attraverso i romanzi e il film di cui la bellissima ragazza dal copricapo color del cielo è diventata, forse suo malgrado, protagonista. Il suo arrivo in Italia è il frutto straordinario di una trattativa durata un paio di anni, a partire dal momento in cui il Mauritshuis – scrigno di opere somme da Vermeer fino a Rembrandt – è stato chiuso per importanti lavori di restauro e ampliamento, che ne vedranno la riapertura al principio dell’estate 2014. Nel frattempo, una parte delle collezioni del Museo è stato riallestita presso il Gemeentemuseum, sempre a L’Aja, mentre un nucleo, forse il più strepitoso, è stato concesso ad alcune sedi internazionali in Giappone (a Tokyo e Kobe) e negli Stati Uniti: il Fine Arts Museum di San Francisco, l’High Museum of Art di Atlanta e la Frick Collection di New York, ovvero a istituzioni di assoluto prestigio mondiale. Come unica sede europea, e ultima prima del definitivo ritorno de La ragazza con l’orecchino di perla al suo Museo rinnovato, la scelta è caduta su Bologna e su Palazzo Fava. La ragazza con l’orecchino di perla “Sarà l’unica occasione per ammirarla in Europa al di fuori della sua sede storica da dove, conclusa la mostra bolognese, probabilmente non uscirà mai più, essendo l’opera simbolo del museo riaperto”, afferma il Presidente della Fondazione Carisbo, Fabio Roversi-Monaco. “Annunciamo con tanto anticipo questo evento proprio per la sua eccezionalità, e perché tutti coloro che giungeranno a Bologna per la visita possano prepararsi per tempo. Ciò che accadrà tra poco meno di un anno resterà una cosa senza eguali e non più ripetibile – afferma Marco Goldin. Non serve che dica con quanto orgoglio Linea d’ombra sta lavorando su questo progetto, ringraziando sia il Mauritshuis per la fiducia nei nostri confronti sia la Fondazione Carisbo per tutto l’appoggio e la collaborazione. E quanto sentiamo la responsabilità di portare in Italia un tale capolavoro”. Capolavoro che non sarà solo. A Bologna sarà infatti accompagnato da una quarantina di altre opere dello stesso Museo, sempre di qualità eccelsa, scelte appositamente per la sede bolognese e quindi in parte diverse da quelle già esposte in Giappone e ora negli States. La ragazza con l’orecchino di perla non sarà l’unico capolavoro di Vermeer in mostra. Ad affiancarla ci sarà Diana e le sue ninfe, grande olio del Maestro. E ancora, ben 4 Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero tutti i massimi protagonisti della Golden Age dell’arte olandese. Accanto a questa mostra, la Fondazione Carisbo e Genus Bononiae proporranno anche Attorno a Vermeer, omaggio tributato da una quindicina di grandi artisti italiani contemporanei, da Guccione a Sarnari, da Olivieri a Verna, scelti da Marco Goldin per il senso della loro adesione all’intima idea specialmente del medium luminoso vermeeriano, senza distinzione tra figurativo e astratto. Il binomio antico-contemporaneo è, del resto, una precisa cifra stilistica del critico veneto, riaffermata in modi diverse e originali in concomitanza di molte delle sue mostre. “L’obbiettivo della Fondazione Carisbo” precisa il Presidente Roversi Monaco “è di cogliere questa magnifica occasione per rilanciare Bologna, come del resto è avvenuto per Genus Bononiae, con grande successo, sia per il numero delle presenze, sia per la soddisfazione dei visitatori, nel corso del 2012, a partire dall’inaugurazione nel mese di gennaio alla presenza del Presidente della Repubblica.” Mostra a cura di Marco Goldin Emilie E.S. Gordenker Quentin Buvelot Ariane van Suchtelen Lea van der Vinde APERTURA PRENOTAZIONI: 11 novembre 2013 Location: Palazzo Ghislandi Fava, via Alessandro Manzoni 2, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Ghislandi Fava email gestore : sponsor: 2111 Ufficio stampa: # lat: http://www.okarte.it/centro/159-eventi-centro-italia/16062-la-ragazza-con-l-orecchino-di-perla-16062 long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Sol Invictus startDate: 10/12/13 endDate: 12/7/13 Description: Sol Invictus Doppia personale di Melissa Provezza ed Elisa Saggiomo allo Spazio Testoni di Bologna, dal 12 ottobre al 7 dicembre 2013. MELISSA PROVEZZA E’ possibile “guardare” oltre il colore etereo? I corpi e le figure rappresentati da Melissa Provezza sono identità vulnerabili, spesso bambini, adolescenti e figure femminili, investiti da una doppia visibilità con tratti diafani, regolano un doppio gioco che non passa soltanto attraverso un voyeurismo facilmente individuabile con le nudità. Assumono la forza dell’emergenza, figure che non hanno effetto straniante, emergono per venire incontro all’osservatore, generano potenza comunicativa che induce alla riflessione. In questa occasione espositiva si aggiunge l’elemento “stratificatore” di alcune opere che libera, sorprende e conserva il gesto creativo dell’autrice. Francesco Gattuso Formalmente l’immagine è al limite dell’esistere, della visibilità e ostenta identità sbiadite, senza colore. Sono corpi senza corpo, trasparenti, attraversabili, privati della carne da occhi carnivori, dati in pasto allo spettatore–voyeur. Sagome eteree dipinte ad olio in bianco e nero, su fondi bianchissimi abbacinanti, rappresentano corpi nudi, spesso tra i più vulnerabili, sui quali sono talvolta sovrapposti elementi che oggettualizzano ancor di più il soggetto (chewing gum, occhielli di metallo, ecc.). Sottrarre il corpo per parlare del corpo e non solo, bensì di ciò che ne rimane, dei resti del suo utilizzo, delle conseguenze dello sguardo vorace. Nella tela il soggetto occupa uno spazio intimo in solitudine. Una pittura in dissolvenza che implicitamente è riflessione metapittorica sulla sopravvivenza della pittura stessa – figurativa – oggigiorno. Le opere più recenti si compongono di vari strati di tele dipinte e sovrapposte una sull’altra. L’immagine dipinta sulla prima tela prosegue sulla seconda, la cui visibilità è circoscritta da un taglio che buca il primo strato. Lo stesso accade per gli strati successivi. La piena visione dell’immagine sottostante è consentita al fruitore dalla possibilità di sollevare la tela che sta davanti. La forma dei buchi richiama quella di cellule umane sane e malate (in un legame tra micro e macro, tra dentro e fuori, tra fisico e metafisico). Della figura rappresentata, scomposta nella sua interezza, stratificata e bucata, si ha una visione parziale: evocativa di come l’essere umano anche nella sua nudità metaforica sia complesso e – così come la pelle – abbia più strati dietro ai quali si rivela. Allo stesso modo non tutto ciò che è dipinto è immediatamente visibile: si tratta di una pittura che va prima immaginata e poi scoperta, come accade con le persone. Melissa Provezza Note Biografiche Melissa Provezza è nata a Orzinuovi (Brescia), vive e lavora a Milano. Sia in Italia che all’estero ha esposto in mostre personali e collettive, presso gallerie private e spazi istituzionali, oltre ad aver partecipato a fiere d’arte e a concorsi nei quali è stata selezionata e/o premiata. Ha esposto nella 54ª Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Accademia, alle Tese di San Cristoforo all’Arsenale (catalogo edito da Skira). ELISA SAGGIOMO Avevamo lasciato Elisa Saggiomo qualche anno fa, esattamente tre anni or sono, nel bel mezzo di un viaggio simbolico/immaginario tra le trame dei fili elettrici: illimitate intersezioni, che viaggiano nella natura senza tregua, trovando di tanto intanto ristoro su qualche traliccio. Compiendo una facile, ma estremamente veritiera similitudine, si potrebbero comparare le intersecazioni dei fili con i grovigli e i labirinti che la vita ci “dona”. Un viaggio senza sosta e forse senza meta. Oggi ritroviamo Elisa Saggiomo nuovamente in viaggio; l’itinerario attualmente non è più sospeso tra gli equilibri dei fili o le geometrie dei ponti, ma è un cammino quotidiano dove passi, occhi pensieri si immergono e si perdono dentro la città. Sono gli spazi dell’urbe, più esattamente la città nella sua dimensione aerea, immagini panoramiche dalle quali emergono le abitazioni viste con l’occhio di chi si allontana dal fragore e osserva il proprio nido, provando a guardare e guardarsi da una prospettiva inconsueta. I luoghi sui quali la Saggiomo si concentra sono quelli che sono stati e ancora sono parte imprescindibile della sua esistenza, della sua storia: Firenze, Bologna e Napoli. Elisa guarda attentamente, scruta, indaga, ma al di sopra di ogni cosa, con la sensibilità e la dolcezza che dimorano all’interno del suo animo, ascolta e quindi è in grado di captare le vibrazioni insite nei luoghi dell’umano. Una volta individuato il soggetto, subentra l’occhio meccanico con cui la Saggiomo cattura un’immagine fotograficamente per poi andarla ad applicare su tavola e successivamente intervenire con il colore ad olio. Protagonista è il bianco, con la sua candida e delicata presenza che, Elisa stratifica con lievi velature, donando all’opera una luce malinconica ed estremamente sintomatica di presenza nell’assenza: quella umana. Come sostiene la stessa artista: “Cerco di afferrare il senso della collettività umana. Questa sensazione di collettività mi sembra di trovarla nelle panoramiche urbane, dove la città torna forse ad essere quasi un’idea di città, dove la presenza umana sembra solo un ricordo, un breve passaggio. Ritrovo il senso dell’uomo nella sua assenza.” Luoghi che trasmutano la loro vita in un’apparente destino asettico, che non vede presenza umana, ma ne ode i respiri e i pensieri; quella che potremmo definire una “morte apparente” che trova la propria rinascita nel bianco del colore, un sol invictus che è luminescenza apportata materialmente attraverso la video proiezione direttamente sull’immagine della città. Qui avviene una sorta di metamorfosi, nella quale stormi di uccelli sembrano avere preso le vesti degli uomini: volano sulla città, separatamente, poi si uniscono, a volte confusamente, instabilmente, per poi disgregarsi ed ancora ricongiungersi oscurando quasi totalmente il cielo. Una metafora dell’uomo contemporaneo, smarritosi all’interno della sua stessa realtà, tremendamente instabile e vaga, non solo alla ricerca di se stesso, ma che combatte tutti i giorni con e contro i suoi simili per ritrovare un’identità che oggi è solo precarietà. Una luce improvvisa colpisce i nostri occhi, ci abbaglia, ci sveglia dal freddo e dal torpore, proprio come il sole invitto rinasce dopo il letargo nel giorno del solstizio d’inverno: allora non è tutto perduto, dopo la notte riappare sempre la luce. Forse stavamo solo sognando... Alberto Mattia Martini Note Biografiche Nata a Firenze nel 1982, per diversi anni ha vissuto e lavorato a Bologna ed ora è tornata nella sua città natale. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Carrara e di Napoli, molto spesso utilizza la base fotografica per la realizzazione delle sue opere. Vincitrice del Primo Premio d’arte Contemporanea Val di Sambro nel 2009 assegnatole dalla Giuria presieduta dalla Professoressa Vera Fortunati, nel 2010 presso la Galleria Spazio Testoni di Bologna ha presentato “ALTA/TENSIONE” sua personale curata da Alberto Mattia Martini. Finalista al Premio “Prima Luce 2013” ha partecipato all’esposizione collettiva dei giovani talenti della fotografia presso il Palazzo Ducale di Genova. Galleria SPAZIO TESTONI Via D’Azeglio 50 - 40123 BOLOGNA Tel. +39 051 371272 – 051 580988 – 335 6570830 Fax +39 051 4153252 e-mail: la2000+45@giannitestoni.it NUOVO SITO WEB www.spaziotestoni.it Location: Via D’Azeglio 50 - 40123 BOLOGNA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Spazio Testoni email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: REALISMO ASTRATTO- Albano Paolinelli- Danilo Susi startDate: 10/19/13 endDate: 11/5/13 Description: Mostra itinerante con opere dell'artista Albano Paolinelli e del fotografo Danilo Susi. La mostra REALISMO ASTRATTO arriva a Pescara dopo lo Spazio PWC del sole24 ore di Milano, la Galleria WikiArte di Bologna, il Castello di Bonassola (SP). Visitata da un numero impressionante di persone, ha destato grande interesse per la particolarità delle opere esposte . A Pescara la mostra potrà essere visitata in uno spazio molto particolare e adibito ad esperienze anche teatrali, uno spazio per la cultura in un ex mattatoio ristrutturato, spazioMATTA. Location: via Gran Sasso 53 PESCARA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: spazio MATTA email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ALFREDO DI BACCO E LA FORZA SALVIFICA DELLA PITTURA startDate: 10/17/13 endDate: 10/26/13 Description: MOSTRA: Alfredo Di Bacco e la forza salvifica della pittura LUOGO ESPOSITIVO: Mediamuseum di Pescara A CURA DI: Maria Cristina Ricciardi DURATA: 17- 26 ottobre 2013/ Inaugurazione giovedì 17 ottobre 2013 ore 17.30 ORARI: 10,30/12,30 – 17,00/19,00 tutti i giorni escluso domenica e giorni festivi La mostra, alla presenza dell’artista, avrà un’introduzione critica del critico Maria Cristina Ricciardi dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Scrive Ricciardi: La pittura di Alfredo Di Bacco, trova la sua genesi artistica nel particolare clima postmodernista che si afferma in Italia tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, allorquando, all’interno delle estetiche concettuali, si manifestano i nuovi linguaggi di un deciso ritorno alla pittura e alla figurazione, in movimenti quali la Transavanguardia, La Pittura Colta, l’Ipermanierismo, l’Anacronismo, sostenuti rispettivamente dai critici Achille Bonito Oliva, Italo Mussa, Italo Tomassoni, Maurizio Calvesi. Non si può, dunque, considerare l’ esperienza pittorica di Di Bacco, senza partire dalla coscienza culturale della crisi della modernità, sancita dal postmoderno, che spinge gli artisti a cercare nuove vie per affrontare il dialogo con il proprio tempo, guardando indietro senza nostalgie e andando oltre, senza superarlo. Alfredo Di Bacco (Sulmona, 1947). La sua esperienza pittorica inizia nei primi anni Settanta con un repertorio di azione artistica intrisa di polemica sociale, vicina alle soluzioni del Nouveau Réalisme, e soprattutto alle proposte avanzate dall’ italiano Mimmo Rotella, famoso per i suoi décollages. A questi anni appartengono le prime mostre personali tenute a Sulmona, ad Avezzano, a Pescara, a Vasto. Sul finire degli anni Settanta, la disillusione circa la possibilità di incidere sui vizi del mondo, lo spingono, in conformità a quanto andava manifestandosi sulla scena artistica internazionale, verso la certezza rappresentata della pittura,nella direzione di una Pittura Colta o Anacronistica che guarda all’antico, alla sospensione del sogno, alla fascinazione metafisica. Ha inizio la fase attuale della sua arte, esposta in molte mostre personali, fra cui: 1983 Officina Culturale 77, L’Aquila; 1983 Galleria d’Arte Moderna, Teramo; 1997 Castello Forte Spagnolo, L’Aquila; 2008 Centro Arte Moderna, Pisa;2010 Galleria Infantellina Contemporary, Berlino(Germania); 2010 Università di Lubiana, Lubiana (Slovenia) . Parallelamente viene invitato a diverse edizioni di prestigiosi Premi Nazionali, fra cui: Il Premio Sulmona, il Premio Mazzacurati di Teramo, il Premio Salvi di Sassoferrato, il Premio Michetti di Francavilla al Mare, il Premio Trevi Flash Art Museum, Spirito Olimpico Italiano, Casa Italia Coni - Vancouver (Canada), Location: Piazza Alessandrini,34-Pescara tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.alfredodibacco.it/ galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ROBERTO GIAVARINI CODEX startDate: 10/19/13 endDate: 11/29/13 Description: a cura di Vladek Cwalinski durata 19 ottobre - 29 novembre 2013 inaugurazione sabato 19 ottobre luogo GALLERIA FORNI Via Farini, 26 - Bologna orari 9-13 e 15,30 -19,30 - chiuso lunedì e festivi - ingresso libero Codex è un’operazione concettuale vertiginosa, dell’intelletto prima ancora che tecnica, che ambisce, nel paragone con il Codex Aniciae Julianae, il principale modello di riferimento per gli erbari, sia occidentali che orientali, le cui illustrazioni sono all’origine della farmacologia e della pittura botanica, ad annullare Roberto Giavarini (Calcinate, Bergamo, 1973), uno dei giovani artisti più promettenti per la figurazione d’ambito internazionale, proponendo in copia dal vero alcune specie vegetali e animali presenti sul Codex, secondo criteri estetici attuali, contemporanei, ha realizzato più di una ventina di opere a tecnica mista su tavola incamottata, utilizzando elementi organici nella preparazione artigianale dei colori, come se questo codice miniato di capitale importanza dovesse venir compilato e illustrato oggi. Il risultato è una sorprendente carrellata di studi complessivi, allegorie comportamentali d’incredibile qualità pittorica delle diverse specie rappresentate, una vera e propria festa per gli occhi. Roberto Giavarini ha saputo innanzitutto cogliere il valore semantico di queste illustrazioni, trascendendone l’iconografia originaria e trasformandole in opere che danno una visione compiuta a Il suo intento è dare una risposta originale al compito specifico e sempre attuale di quella pittura cosiddetta “realista” rispetto all’immagine fotografica classica o digitale. Ogni sua opera ci appare dunque in stretto rapporto di analogia, sia con la natura che con la storia iconografica del soggetto Ogni suo dipinto può dunque essere interpretato a diversi livelli semantici dei quali la pura verosimiglianza realistica è soltanto l’aspetto più immediato ma anche il più superficiale. In realtà ognuno di essi nasconde al suo interno tutta una serie di rimandi segreti, come una specie di codice intrinseco Roberto Giavarini ha saputo dedurre dall’antico, grazie alla sua straordinaria capacità d’osservazione, tutta una serie di problematiche viventi nella contemporaneità, organizzandole in sistemi semantici complessi che surclassano la pura riproduzione meccanica e che costituiscono nel progetto Codex l’oggetto reale e profondo della sua poetica. Galleria Forni Silvia Mainardi, T. +39 051 231589, silvia.mainardi@galleriaforni.com . FORNI . Galleria d'arte (Estratto dal saggio storico critico in catalogo di Vladek Cwalinski) Roberto Giavarini nasce a Calcinate (BG) nel 1973. Interessato allo sviluppo di tecniche nuove, è continuamente alla ricerca di materiali e processi esecutivi innovativi. La sua ricerca parte dallo sviluppo di metodi antichi per arrivare all’utilizzo di materiali di nuova generazione. Nel 2011 è invitato da Vladek Cwalinski nel comitato di studio presieduto da Vittorio Sgarbi ad esporre al Padiglione Lombardia della 54° Biennale di Venezia a Mantova, presso Palazzo Te. Vive e lavora a Chiuduno (BG). Il Codex Aniciae Julianae, noto anche come Dioscorides di Vienna o Codex Vindobonensis, ora conservato alla Österreichischen Nationalbibliothek di Vienna, è senza dubbio il manoscritto antico più prezioso conservato in Austria ed è stato incluso ormai da tempo nella lista dei beni ‘patrimonio dell’umanità’ Il Codex raccoglie innanzitutto il De Materia Medica, trattato del medico, botanico e farmacista greco Pedanio Dioscoride (40 d. C. circa – 90 d. C. circa), il Carmen de viribus herbarum, poesia anonima sulle piante consacrate agli dei, i poemi Theriaca e Alexipharmaca di Nikandros di Colofone, sui rimedi contro il morso di animali velenosi, una parafrasi anonima degli Halieutika di Oppianos di Corico che tratta alcune specie di animali marini e una parafrasi degli Ornithiaca di Dionysos di Philadelphia, che descrive quarantasette specie di uccelli del Mediterraneo. Prodotto prima del 512 d. C. in ambito bizantino questo splendido codice fu donato dalla popolazione di Costantinopoli alla principessa Anicia Juliana, figlia di Flavius Anicius Olybrius, imperatore romano d’Oriente, come riconoscenza per il finanziamento della costruzione in città di una chiesa dedicata a Maria Theotòkos, Madre di Dio. Nel 1569 il Sacro Romano Imperatore Massimiliano II lo acquistò dal sultano turco Solimano per la biblioteca imperiale di Vienna, dov’è tuttora. Location: Via Farini, 26 - Bologna tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5933203110723165121 galleria-spazio-museo: GALLERIA FORNI email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: GABRIELE BASILICO NELLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA startDate: 11/23/13 endDate: 1/26/14 Description: GABRIELE BASILICO NELLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA 23 novembre 2013-26 gennaio 2014 Gabriele Basilico, Dancing in Emilia, 1978, stampa alla gelatina d'argento © Gabriele Basilico, Raccolta della fotografia della Galleria civica di Modena La Galleria civica di Modena inaugura sabato 23 novembre alle 17.30 la mostra "Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena". Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la mostra è realizzata in collaborazione con Giovanna Calvenzi. Fra piste da ballo e periferie urbane, scorci di architetture e aree industriali dismesse, si distende un racconto per immagini – circa una novantina – di luoghi indagati dal celebre fotografo milanese, uno dei più noti interpreti della fotografia di paesaggio del nostro Paese. Incaricato dal mensile "Modo" nel 1978 di compiere un'indagine fotografica sul mondo delle discoteche in Emilia Romagna, e più compiutamente sul fenomeno delle balere emiliane, Basilico realizzò un reportage di quella che fu poi definita la Nashville italiana esplorando trecento chilometri di dancing, da Reggio Emilia alla Ca' del Liscio di Ravenna, ricavandone un affresco sul divertimento di massa che ritrae "luoghi esuberanti e originali ma con un'atmosfera un po' nostrana, tutta italiana". Fra i locali visitati il Club 501 di Gualtieri, il Marabù di Sant'Ilario d'Enza, il Picchio Rosso di Formigine. Di questa serie che fu esposta a Modena per la prima volta nel 1980 – probabilmente fra quelle meno conosciute, traccia significativa del suo primo approccio alla fotografia, più attento allo sguardo sociale e impegnato – viene presentata oggi una selezione di una ventina di immagini. La mostra ripercorre inoltre la presenza a Modena di Gabriele Basilico, protagonista di tre storiche campagne di documentazione fotografica:"Gli occhi sulla città", che condusse insieme a Olivo Barbieri e Mimmo Jodice nel 1994 su incarico del Comune di Modena, "L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna" del 2001, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dall'IBC, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, che ha documentato le aree dismesse, quasi sempre ai margini della città storica, ex acciaierie, ex fonderie, ex mercato bestiame, ex vinacce – esemplare ricognizione delle trasformazioni urbane – e infine quella del 2011, scaturita dalla convenzione tra Comune di Modena e IBC, come parte (saggio per immagini) del volume "Città e architetture. Il Novecento a Modena" (Franco Cosimo Panini editore, Modena 2013), curato dall'Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, come strumento, rivolto ai cittadini, di lettura e comprensione della relazione fra architetture e spazio urbano nel secolo scorso. Di quest'ultima indagine sul territorio saranno presentate 25 fotografie, oggi esposte per la prima volta. Il progetto poi si arricchisce grazie alla collaborazione della Fondazione Fotografia, che ha prestato cinque opere di grande formato, vedute urbane di città europee (Bilbao, Porto, Genova, Milano, Dieppe), realizzate tra gli anni '80 e '90, particolarmente significative della cifra stilistica del fotografo, e dell'IBC di Bologna che ha integrato il nucleo dedicato alle aree urbane dell'Emilia Romagna. Approfondisce la figura dell'autore la proiezione del film documentario "Gabriele Basilico", parte della collana "Fotografia Italiana", realizzato nel 2009 dalla casa di produzione video Giart, in collaborazione con Contrasto, con il patrocinio della Cineteca di Bologna. La serie "Dancing in Emilia" torna protagonista di un volume con testi di Silvia Ferrari, Gustavo Pietropolli Charmet e con una conversazione del 2007 tra Gabriele Basilico, Massimo Vitali e Giovanna Calvenzi. Il nuovo libro è pubblicato, ad oltre trent'anni dalla prima edizione, dalla Galleria civica di Modena e da Silvana Editoriale. Note biografiche Gabriele Basilico nasce a Milano nel 1944. Dopo la laurea in architettura (1973), si dedica con continuità alla fotografia. La forma e l’identità delle città, lo sviluppo delle metropoli, i mutamenti in atto nel paesaggio postindustriale sono da sempre i suoi ambiti di ricerca privilegiati. Considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea, è stato insignito di molti premi e le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. "Milano ritratti di fabbriche" (1978-80), è il primo lungo lavoro che ha come soggetto la periferia industriale e corrisponde alla sua prima mostra presentata in un museo (1983, Padiglione Arte Contemporanea, Milano). Nel 1984-85 con il progetto "Bord de mer" partecipa, unico italiano, alla Mission Photographique de la D.A.T.A.R., il grande incarico governativo affidato a un gruppo internazionale di fotografi con l’obiettivo di documentare le trasformazioni del paesaggio francese. Nel 1991 partecipa, con altri fotografi internazionali, a una missione a Beirut, città devastata da una guerra civile durata 15 anni. Da allora Gabriele Basilico ha prodotto e partecipato a numerosissimi progetti di documentazione in Italia e all’estero, che hanno generato mostre e libri, tra i quali "Porti di mare" (1990), "L’esperienza dei luoghi" (1994), "Italy, cross sections of a country" (1998), "Interrupted City" (1999), "Cityscapes" (1999), "Berlino" (2000), "Scattered City (2005), "Appunti di viaggio" (2006), "Intercity" (2007). Tra i lavori più recenti, "Roma 2007", "Silicon Valley '07” (su incarico del San Francisco Museum of Modern Art), "Mosca Verticale", indagine sul paesaggio urbano di Mosca, ripresa nel 2010 dalla sommità delle sette “Torri Staliniane”, "Istanbul 05.010", Shanghai 2010, Beirut 2011, Rio 2011, “Leggere le fotografie” (2012). Partecipa alla XIII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2012) con il progetto “Common Pavilions”, su progetto di Adele Re Rebaudengo e realizzato in collaborazione con Diener & Diener Architekten, Basilea. Gabriele Basilico muore a Milano il 13 febbraio 2013. Si segnala inoltre che dal 27 novembre 2013 al 30 marzo 2014 al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, è allestita la mostra “Gabriele Basilico. Fotografie dalle collezioni del MAXXI” a cura di Giovanna Calvenzi. Oltre 70 fotografie provenienti dalle collezioni del museo per raccontare la lunga e felice collaborazione con uno dei massimi interpreti della fotografia di architettura in Italia, maestro di suggestioni, riflessioni e visioni artistiche. (/www.fondazionemaxxi.it) Mostra Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena curata da Silvia Ferrari Sede Galleria civica di Modena (Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande, Modena) Periodo 23 novembre 2013-26 gennaio 2014 Inaugurazione sabato 23 novembre 2013, ore 17.30 Organizzazione e Produzione Galleria Civica di Modena Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Giovanna Calvenzi preview per la stampa venerdì 22 novembre 2013, ore 11.30 Orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. Ingresso gratuito Ufficio Stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it immagini e comunicati scaricabili ww.clponline.it Ufficio Stampa Galleria civica di Modena Cristiana Minelli, tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it immagini e comunicati scaricabili nell'area giornalisti del sito della galleria Informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it Museo Associato AMACI Location: Corso Canalgrande 103, Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Alfredo Di Bacco e la forza salvifica della pittura startDate: 10/17/13 endDate: 10/26/13 Description: MOSTRA: Alfredo Di Bacco e la forza salvifica della pittura LUOGO ESPOSITIVO: Mediamuseum di Pescara A CURA DI: Maria Cristina Ricciardi DURATA: 17- 26 ottobre 2013/ Inaugurazione giovedì 17 ottobre 2013 ore 17.30 ORARI: 10,30/12,30 – 17,00/19,00 tutti i giorni escluso domenica e giorni festivi La mostra, alla presenza dell’artista, avrà un’introduzione critica del critico Maria Cristina Ricciardi dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Scrive Ricciardi: La pittura di Alfredo Di Bacco, trova la sua genesi artistica nel particolare clima postmodernista che si afferma in Italia tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, allorquando, all’interno delle estetiche concettuali, si manifestano i nuovi linguaggi di un deciso ritorno alla pittura e alla figurazione, in movimenti quali la Transavanguardia, La Pittura Colta, l’Ipermanierismo, l’Anacronismo, sostenuti rispettivamente dai critici Achille Bonito Oliva, Italo Mussa, Italo Tomassoni, Maurizio Calvesi. Non si può, dunque, considerare l’ esperienza pittorica di Di Bacco, senza partire dalla coscienza culturale della crisi della modernità, sancita dal postmoderno, che spinge gli artisti a cercare nuove vie per affrontare il dialogo con il proprio tempo, guardando indietro senza nostalgie e andando oltre, senza superarlo. Alfredo Di Bacco (Sulmona, 1947). La sua esperienza pittorica inizia nei primi anni Settanta con un repertorio di azione artistica intrisa di polemica sociale, vicina alle soluzioni del Nouveau Réalisme, e soprattutto alle proposte avanzate dall’ italiano Mimmo Rotella, famoso per i suoi décollages. A questi anni appartengono le prime mostre personali tenute a Sulmona, ad Avezzano, a Pescara, a Vasto. Sul finire degli anni Settanta, la disillusione circa la possibilità di incidere sui vizi del mondo, lo spingono, in conformità a quanto andava manifestandosi sulla scena artistica internazionale, verso la certezza rappresentata della pittura,nella direzione di una Pittura Colta o Anacronistica che guarda all’antico, alla sospensione del sogno, alla fascinazione metafisica. Ha inizio la fase attuale della sua arte, esposta in molte mostre personali, fra cui: 1983 Officina Culturale 77, L’Aquila; 1983 Galleria d’Arte Moderna, Teramo; 1997 Castello Forte Spagnolo, L’Aquila; 2008 Centro Arte Moderna, Pisa;2010 Galleria Infantellina Contemporary, Berlino(Germania); 2010 Università di Lubiana, Lubiana (Slovenia) . Parallelamente viene invitato a diverse edizioni di prestigiosi Premi Nazionali, fra cui: Il Premio Sulmona, il Premio Mazzacurati di Teramo, il Premio Salvi di Sassoferrato, il Premio Michetti di Francavilla al Mare, il Premio Trevi Flash Art Museum, Spirito Olimpico Italiano, Casa Italia Coni - Vancouver (Canada), Location: Piazza Alessandrini,34 Pescara tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Inside/Rinascite - mostra di Erjon Nazeraj startDate: 10/26/13 endDate: 11/10/13 Description: INSIDE/RINASCITE Erjon Nazeraj Promossa e organizzata dall’Associazione Culturale A.p.s. Lunatici A cura di Andrea Tinterri e Domenico Russo Con il patrocinio del Comune di Parma Partendo da un disagio fisico, interiore, ambientale e visivo scaturisce la necessità di ritornare verso una natura più personale e rassicurante e da lì ripartire, con una nuova forma. Erjon Nazeraj identifica l'interiorità, con ciò che è dentro ad una specie di bozzolo e sta per uscire. Rifugiarsi, dunque, in un luogo molto primitivo, un nido, un'intimità, un corpo, uno spazio anche condiviso in cui ci si possa interrogare su se stessi e su ciò che ci circonda. Per poi sconfinare e irrompere nella realtà contemporanea. Lo scultore Erjon Nazeraj non si limita però alla sola scultura: il suo lavoro è sforzo fisico, è partecipazione emotiva, è autobiografia che non si ferma al semplice nozionismo autoreferenziale, ma che racconta laStoria contemporanea. Nel 2001 dall’Albania si trasferisce in Italia: solo pochi anni prima erano iniziati gli sbarchi che destabilizzarono l’umore di un paese assolutamente impreparato ad accogliere un flusso di migranti così consistente. E questo spostamento diventa esperienza storica, che si trasforma in scrittura (scultura/disegno/performance); un modo per segnalare e narrare la propria posizione geografica in un tempo ben delimitato. La mostra Inside/Rinascite non è un semplice susseguirsi di opere, ma è un’opera unica, unità, un corpo nel quale l'autore ci invita gentilmente ad entrare. SPAZIO PASUBIO, Via Pasubio 3/F - Parma Inaugurazione sabato 26 ottobre 2014 ore 18.30 26 ottobre - 10 novembre 2013 Orari di apertura: da lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 20.30, il sabato e la domenica dalle 15.00 alle 20.00 Ingresso libero www.lunatici.net Location: Via Pasubio, 3/F Parma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.flickr.com/photos/lalunaditraverso/sets/72157636816179125/ galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: IL GIARDINO DI GIOVANNA – FERRARA startDate: 9/26/13 endDate: 11/30/13 Description: Il progetto ha la particolarità di essere opera congiunta tra architettura arte e design, grazie alla collaborazione tra l’arch. Claudio Onorato (interventi artistici) e l’arch. Sergio Sabbadini Si tratta di un intervento altamente riqualificante, localizzato in prossimità di un contesto architettonico non caratterizzato, di dimensioni contenute (100mq.complessivi), curato nei minimi dettagli. Il progetto ha funzione ludica e al contempo commemorativa (giardino di Giovanna). La panca in ferro (rivestita di doghe in mogano), con la sua forma fluida e armoniosa, delimita l’intera area di intervento e racchiude il parco giochi. La seduta è tridimensionalmente mutevole e si adatta alla pluralità del contesto: nasce in prossimità di una parete esistente; continua la sua curva fino a interrompersi a lato del portale scenografico d’ingresso, prosegue armoniosamente fino alla seduta circolare del teatrino, per concludersi in un cancello traforato a tre ante. La struttura della panca risalta grazie alla sua tinteggiatura colore verde turchese e agli intagli eseguiti al laser. Il portale principale, in asse con la piramide gioco di arrampicata, è costituito da due ante mobili e una lastra di copertura interamente lavorata, gioco di sagome multiformi che richiamano la creazione. L’effetto di traforo conferisce massima leggerezza ai manufatti in ferro, accentuando la fluidità delle linee curve e la loro grazia. Durante la notte le luci radenti, incassate a pavimento e sotto la panca, esaltano il disegno curvilineo e le forme intagliate creando un effetto magico e metafisico al contempo. Location: Via Wagner 44124 Ferrara tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5937563365994529873 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: BAT associazione culturale presenta "Grafismi d'arte con Picasso" startDate: 7/11/13 endDate: 7/12/13 Description: Dopo gli eventi culturali dedicati all'arte iberica con Tapies e Barcelò avvenuti durante lo scorso anno accademico, la BAT di Terni associazione culturale promuove Picasso. Una mostra didattica con visita guidata aperta a tutti gli istituti di istruzione della regione Umbria per far riscoprire e conoscere i grafismi dell'arte dei grandi maestri del XX secolo. Dal 7 novembre al 7 dicembre l'Accademia di Terni apre le sue porte a chiunque, appassionati, amanti e cultori del bello per una esposizione incentrata sul gesto come vero e proprio atto liberatorio dell'artista. La Calligrafia (dal graco calò "bello" e graphмa "scrittura") è sostanzialmente un'arte ornamentale utilizzata sin dai tempi dei tempi spaziando da oriente ad occidente fino alla contemporanea Street art ed ai graffiti urbani. Il tratto, inciso, impresso, graffiato, stampato, una testimonianza documentata di un passaggio avvenuto, la calligrafia intesa dunque come forma di comunicazione basilare. Picasso, in tal senso, ci ha lasciato una preziosissima "eredità" di litografie utilizzate poi come veri e propri manifesti d'Arte di forte impatto visivo. La mostra è dunque un mezzo, uno strumento didattico per riscoprire la cultura del bello e capire il nostro tempo attraverso gli occhi di un genio, personaggio controverso e rivoluzionario, pioniere della contemporaneità, la nostra. L'inaugurazione è prevista per il prossimo 7 novembre e resterà aperta al pubblico fino al 7 dicembre 2013. Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. ACCADEMIA BELLE ARTI DI TERNI ASSOCIAZIONE CULTURALE Via XI Febbraio, 43 Tf. 0744 402436 info@italianartschool.it www.italianartschool.it Location: Via XI Febbraio, 43 terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Italian Furniture Design startDate: 1/28/14 endDate: 1/30/14 Description: Fiera virtuale in 3D su arredo, design e sistema casa 28, 29, 30 gennaio 2014 Ore 8 - 18 Sul web Sito: http://www.ifurndesign.com/ ifd@mb.camcom.it http://www.ifurndesign.com Italian Furniture Design è la prima fiera virtuale in 3D al mondo del settore arredo, design e di tutto il sistema casa; per l’edizione reload 014 sarà online il 28, 29 e 30 gennaio 2014. In collaborazione con Unicredit, Agenzia ICE di Mosca e Promos e con il supporto di Material ConneXion Italia e di Enterprise Europe Network, si svolge interamente online ed è dedicata al settore dell’arredamento e ai suoi complementi: home interior design, contract, tessile, materiali da costruzione, rivestimenti, finiture, pavimentazioni e serramenti. IFD è una vetrina per i buyers internazionali che incontrano le imprese attraverso avatar e stand virtuali, dove interagiscono attraverso brochure, materiale promozionale, prodotti in 3D, video e biglietti da visita. La fiera è promossa dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. Partner tecnologico dell’iniziativa: Hyperfair; partner di comunicazione: Edimotion. Per le aziende che vogliono partecipare (a pagamento con voucher di supporto): https://secure.hyperfair.com/global/registration/submit/IFD2014:Exhibitor. Per i visitatori (completamente gratuito): https://secure.hyperfair.com/global/registration/submit/IFD2014:Attendee Location: Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: GEN X startDate: 11/9/13 endDate: 1/12/14 Description: GEN X a cura di Maria Chiara Valacchi La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino è lieta di annunciare l’apertura della collettiva “Gen X” a cura di Maria Chiara Valacchi e in mostra dal 9 novembre 2013 al 12 gennaio 2014. Ideata e organizzata in collaborazione con Spazio Cabinet di Milano, la mostra “Gen X” coinvolge cinque artisti di diversa nazionalità, tutti nati fra gli anni ‘60 e ‘70 e dunque riferibili a quella generazione storicamente inquadrata nel periodo di transizione fra il declino del colonialismo, la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda, definita da Douglas Coupland appunto come “Generazione X”. Una generazione apparentemente invisibile, composta di individui senza una precisa identità sociale e strettamente legata alla tecnologia e all’avvento di internet. In arte una generazione creatasi all’ombra delle correnti minimaliste e della pittura espressionista europea e americana, impegnata in una continua ridefinizione della pratica artistica. Pierpaolo Campanini, Kaye Donachie, Paul Housley, Victor Man, Sophie Von Hellermann sono una piccola rappresentanza di questa generazione di artisti, accumunati tutti dall’uso “responsabile” della pratica pittorica che, in un periodo di grande proliferazione dei linguaggi, hanno scelto come loro modalità espressiva privilegiata. Artisti: Pierpaolo Campanini, Kaye Donachie, Paul Housley, Victor Man, Sophie Von Hellermann Titolo: Gen X Curatore: Maria Chiara Valacchi Luogo: Museo d’Arte Moderna e Contemporanea S.Francesco, Via Basilicius, Repubblica San Marino Opening: Sabato 9 novembre 2013, ore 18:00 Orari di apertura: Lunedì - Domenica, ore 9:00 - 17:00, dal 10 Novembre 2013 al 12 Gennaio 2014 (chiuso 25 Dic e 1 Gen) Catalogo in mostra: Kaleidoscope Press, Milano. Contributi Critici: Maria Chiara Valacchi e Michele D'Aurizio Info e Contatti: Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Scala Bonetti, 2 – 47890. Repubblica di San Marino, tel. 0549.885414 - ufficiostampa.galleria@pa.sm Organizzazione: Spazio Cabinet, Milano - www.spaziocabinet.com Per informazioni e materiale stampa: UFFICIO STAMPA ANTEA anteapress@gmail.com Location: Via Basilicius, Repubblica San Marino tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10037 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: L’ASPIRANTE Una performance di Giovanna Lacedra startDate: 11/23/13 endDate: 11/23/13 Description: L’ASPIRANTE Una performance di Giovanna Lacedra Galleria Comunale Ex Pescheria CESENA Sabato 23 Novembre 2013 ore 18.00 “Io sono legata a te indipendentemente dalla mia volontà, anche se quando ho promesso a me stessa di vivere per te non sapevo che sarei stata ferita, ferita, ferita per l’eternità…” [Sylvia Plath – DIARI – 6 marzo 1956] Immagine in linea 4 Immagine in linea 3 Immagine in linea 5 La violenza. Nascosta come un cuore nero in una nuvola d’ovatta. Un cuore nero pulsante in una noce di bianca perfezione. L’Amore. Quando è un inganno tradisce il sogno. Lo lacera piano. E poi lo strappa. Prima a colpi di silenzio. Poi di parole, affilate e taglienti. Infine, arrivano le mani. Ma cosa accade se quella noce di porcellana all'improvviso cade, frantumandosi al suolo? Silence... Nessuno deve sapere. Si tace nella gioia. Si tace nel dolore. Si tace il dolore di non aver mai vissuto. Alle privatissime pagine dei suoi diari, Sylvia Plath – poetessa americana del filone Confessional – confidava il timore di cadere nella trappola di una unione matrimoniale che, attraverso l’adempimento passivo ad un ruolo servile, avrebbe potuto costarle il caro prezzo delle proprie velleità, della propria identità e della propria dignità. “L’ASPIRANTE” Performance nasce da una riflessione sul tema del maltrattamento domestico – psicologico e fisico – usato sulle donne, ieri come oggi, e subito da queste ultime in fragilissimo silenzio. È frutto di una mia personale reinterpretazione in chiave contemporanea della omonima poesia, scritta dalla Plath nell’autunno del 1962, subito dopo il fallimento del suo matrimonio con il poeta Ted Hughes. Quel blocco creativo che l'aveva asserragliata e indotta in una sorta di apnea depressiva, con la separazione si tramutò in un getto di versi e liriche. Quell'autunno infatti Sylvia partorì la sua più celebre raccolta di poesie, Ariel, di cui L’Aspirante fa parte. "Sono una scrittrice geniale, ora lo so. Me lo sento, sto scrivendo le poesie più belle di tutta la mia vita, mi renderanno famosa...", scrisse a sua madre il 16 ottobre 1962. Sentiva di essersi in qualche modo liberata da una violenza molto più sottile e affilata delle percosse. Una violenza intima, psicologica, emotiva e incessante. Quella di una quotidianità fatta di parole smarrite e parole affilate. Parole taciute e parole graffiate. E in cui lei stessa aveva assunto un ruolo di assoluta sudditanza. Nonostante questo, l'11 febbraio 1963 Sylvia Plath si suicidò. Aveva appena trentun anni. Vent’anni dopo la sua morte, suo marito scelse di pubblicarne i Diari. Disse che aveva preferito attendere che i loro figli fossero cresciuti, così da poter affrontare la cosa con maggior consapevolezza. Di fatto, però, prese in mano pagine di vita che erano appartenute a Sylvia e decise di pubblicarle postume. Pagine intime date alla stampa. E non certamente senza censure e omissioni. Censure contro le quali Sylvia non avrebbe mai potuto, e mai potrà, muovere obiezioni. E nessun lettore saprà mai quali parole siano state tagliate via. Parole omesse per sempre. Parole perse per sempre. Verità taciute. Per sempre. Ho letto in tutto questo molta violenza. La ferocia di una prepotenza agita su una donna che non potrà mai più difendersi. E ho immaginato di sentire la voce di Sylvia giungere dall’altra parte della notte… e dire: Perchè, hai finto di darmi voce quando ormai non potevo più parlare? Perchè hai atteso il mio silenzio-per-sempre per lasciarmi esistere? Perchè, Ted, mi hai tagliato le parole? Perché, ancora una volta, mi hai sottratto la dignità? [Testo di Giovanna Lacedra] “Prima di tutto ce li hai i requisiti? Ce l’hai Un occhio di vetro, denti finti o una gruccia, un tirante o un uncino, seni di gomma, inguine di gomma, Rattoppi a qualcosa che manca?” [Sylvia Plath – L’aspirante] In occasione di “CONTRO QUESTA MATTANZA”, la Galleria Comunale Ex Pescheria con il Patrocinio del Comune di Cesena, Assessorato Politiche delle Differenze, Forumdonne e Associazione Atera è lieta di invitarVi ad un doppio appuntamento: Sabato 23 Novembre 2013 ore 17.00: “READING OF SYLVIA PLATH” a cura del Gruppo di Lettura Libriamoci - ad Alta Voce musiche a cura di Francesco Fagioli e Marta Ghezzi ore 18.00: Giovanna Lacedra in “L’ASPIRANTE” una performance in cui l’azione comportamentale diviene riflessione sui diversi volti della violenza di genere. Galleria Comunale Ex Pescheria via Pescheria 23 - 47023 - CESENA Info-press: Ufficio Cultura: 0547355730 – 3358177851 info@atera.it - barducci_cr@comune.cesena.fc.it - lacedra.press@libero.it Location: via Pescheria 23 - 47023 - CESENA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “ DONNE: UNA LETTURA”, personale di Antonio Giovanni Mellone a FOOD&BOOK startDate: 11/8/13 endDate: 11/10/13 Description: Al Festival di Montecatini, dedicato a cibo e libri, dall’8 al 10 novembre, l’artista inserisce le sue figure femminili, leggendole in chiave del tutto personale. Nell’evento “Food&Book” (www.foodandbook.it), organizzato da Agra Editrice e dal mensile Leggere:tutti, a Montecatini (Pistoia) dall’8 al 10 novembre, può sembrare strano trovare, tra le performance di illustri scrittori e di chef famosi, l’esposizione di un giornalista/pittore ispirata al microcosmo femminile… tuttavia Antonio Giovanni Mellone è strettamente collegato al settore dell’agro-alimentare, in quanto tra i fondatori del movimento non profit Identità Immutate e della sua evoluzione Arte con Gusto; inoltre la personale, ospitata nella grande Sala Pianoforte dell’Hotel Settentrionale Esplanade, in viale Grocco 2 (www.settentrionaleesplanade.it), spiega dal titolo un’altra attinenza con la manifestazione che la ospita: “Donne: una lettura” è il racconto espresso con i pennelli, invece che con la penna o con il mouse, che l’autore fa della vita e delle condizioni sociali dell”altra metà del cielo”. Location: Montecatini, Pistoia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: HACKATAO EVIDENCE - Vittime del Contemporaneo startDate: 11/16/13 endDate: 12/16/13 Description: Galleria Immagina Arte Contemporanea in collaborazione con Tela Umbra è lieta di invitarla alla personale di HACKATAO EVIDENCE - Vittime del Contemporaneo a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei Opening Sabato 16 Novembre ore 18 fino al 16 Dicembre 2013 GALLERIA Immagina Arte Contemporanea C.so Vittorio Emanuele, 52/a - Città di Castello (PG) ORARI: dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 info: T. 0757610923 - immagina.galleria@libero.it In Parallelo altri pezzi del mondo Hackatao in esposizione presso: Museo della Tela Umbra - via S. Antonio 3 - Città di Castello (PG) ORARI: dal martedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30 domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18 In occasione di questo nuovo progetto espositivo gli Hackatao presentano un percorso inedito di dodici tele di medie dimensioni e due Podmork, le loro originali sculture totemiche trasfiguranti mondi surreali su sfondi rigorosamente flat. L’idea progettuale è quella di un Podmork Ku Killer realizzato sotto forma di scultura a tecnica mista, che come un omicida seriale sceglie le sue vittime tra gli archetipi dei fagocitatori delle ossessioni contemporanee nocive per noi o per gli altri che tanto ci infastidiscono, collezionandone i reperti sotto forma di tele. Con acuta, cinica verve e una sottile ironia il Podmork Killer immagina di eliminare dal suo mondo immaginario, per motivi assolutamente futili, personaggi fastidiosi della quotidianità e di collezionarli nella sua ipotetica “tana”, in una sorta di galleria artistica immaginifica in cui ognuno può riconoscere una parte di sé. Catalogo on-line con testi dei curatori. Sito Hackatao: http://www.podmork.com Pagina Facebook https://www.facebook.com/Hackatao Twitter https://twitter.com/Hackatao Location: C.so Vittorio Emanuele, 52, Città di Castello , Perugia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5942074166508771633 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: DONNE: una lettura startDate: 8/11/13 endDate: 10/11/13 Description: personale di Antonio Giovanni Mellone a FOOD&BOOK Al Festival di Montecatini, dedicato a cibo e libri, dall’8 al 10 novembre, l’artista inserisce le sue figure femminili, leggendole in chiave del tutto personale. Nell’evento “Food&Book” (www.foodandbook.it), organizzato da Agra Editrice e dal mensile Leggere:tutti, a Montecatini (Pistoia) dall’8 al 10 novembre, può sembrare strano trovare, tra le performance di illustri scrittori e di chef famosi, l’esposizione di un giornalista/pittore ispirata al microcosmo femminile… tuttavia Antonio Giovanni Mellone è strettamente collegato al settore dell’agro-alimentare, in quanto tra i fondatori del movimento non profit Identità Immutate e della sua evoluzione Arte con Gusto; inoltre la personale, ospitata nella grande Sala Pianoforte dell’Hotel Settentrionale Esplanade, in viale Grocco 2 (www.settentrionaleesplanade.it), spiega dal titolo un’altra attinenza con la manifestazione che la ospita: “Donne: una lettura” è il racconto espresso con i pennelli, invece che con la penna o con il mouse, che l’autore fa della vita e delle condizioni sociali dell”altra metà del cielo”. Spiega lo stesso Mellone: «Le donne dei miei quadri esposti a Montecatini, tra cui “Il pianoforte rosso”, “Donne con gatto”, “Amanti”, “Incontro” e “Fantasticando”, sono una parafrasi in chiave moderna, che mette in risalto le loro problematiche attuali, molte delle quali ben diverse da quelle di un tempo. Come si può osservare nell’opera “Bisogno di maternità” o in “Bagnanti”, quadro ispirato alle maschere del teatro Kabuki… Le presenze femminili sono protagoniste anche nel mondo della musica, da me raffigurato con un pianoforte, sinonimo di melanconica dolcezza». A Montecatini, durante le tre giornate di Food & Book, all’Hotel Settentrionale Esplanade, dalle ore 10 alle 22, si potrà così “leggere” l”universo in rosa” secondo la scrittura pittorica dell’autore. In merito ai quadri del giornalista/pittore, che sottendono una precisa ricerca artistica e personali riflessioni, la critica Stefania Provinciali commenta: «La mostra, nuovo appuntamento dell’itinerario toscano dell’artista (dopo Massa, Forte dei Marmi e Marina di Massa), si contraddistingue per i colori, blu, gialli, rossi permeati di materia e di speranze. La donna è intrisa di colore, primitiva, pittorica illusione di un sorso di felicità. L’approccio coglie dal di dentro, là dove Mellone si erge a interprete di un vissuto… Accanto alla realtà si fa però strada anche la fantasia, quella stessa che aggiunge ad ogni opera una forza espressiva, narrativa e compositiva insieme, senza tralasciare gli aspetti di un immaginario collettivo. Ecco allora che le dame della memoria si trasformano in bagnanti sotto l’ombrellone o amiche che si guardano dentro l’animo… Non c’è nulla in Mellone che si ripete anche se i sentimenti e le passioni dell’animo rimangono le stesse ma sempre viste con attenzione a diversi particolari. Il cielo, la spiaggia, la donna sembra dargli nuova forza narrativa mentre i colori si compensano, si disfano, si rinnovano in una ricerca mai sopita e mai fine a se stessa». Invece così scrive del percorso artistico di Mellone la critica Francesca Giovanelli: «L’autore, evolvendo continuamente, si nutre di sperimentazioni, ricerche ed esplorazioni sempre nuove, pur rimanendo immutato nella sua essenza più profonda… Antonio Giovanni Mellone è viaggiatore instancabile di territori a volte già noti, altre volte generati dalla sua feconda fantasia e popolati da dame e cavalieri, astri lunari, centauri e altre creature che via via si aggiungono al seguito. I supporti pensati ogni volta dal pittore per le sue creazioni, (tele, cartoni telati, carta tirata a mano, masonite) si animano di elaborati grafismi e cromie potenti che, giustapponendosi e stratificandosi come in un prezioso palinsesto, finiscono per parlare una lingua multiforme, capace di dilatarsi altrove, traendo energia dalle radici stesse su cui si è formata la sua personale identità». L’artista: Antonio Giovanni Mellone, leccese di nascita e parmigiano d’adozione, è giornalista professionista (già art-director del quotidiano Il Giorno) e dipinge da sempre. Negli ultimi due anni, ha privilegiato le tematiche dei cavalieri e delle donne, illustrati in stile espressionista e soprattutto con vividi colori acrilici, nelle sue personali al Castello Malaspina di Massa, a Palazzo Giordani di Parma, al Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi e a Villa Cuturi di Marina di Massa. La manifestazione: “Food & Book, La Cultura del Cibo, Il Cibo nella Cultura” è il Festival di cui sono protagonisti scrittori (come Andrea Vitali), che nei loro romanzi raccontano il cibo, e chef stellati (come Igles Corelli), che lo esaltano nelle loro ricette e spesso in libri di successo. Il programma propone presentazioni di libri, degustazioni di specialità alimentari di tutta l’Italia, show-cooking, laboratori: oltre 100 eventi, per la gran parte gratuiti, e che si svolgono in varie location della cittadina termale. Location: viale Grocco, 2, Montecatini tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: L’ASPIRANTE Una performance di Giovanna Lacedra startDate: 11/23/13 endDate: 11/23/13 Description: Galleria Comunale Ex Pescheria CESENA Sabato 23 Novembre 2013 ore 18.00 “Io sono legata a te indipendentemente dalla mia volontà, anche se quando ho promesso a me stessa di vivere per te non sapevo che sarei stata ferita, ferita, ferita per l’eternità…” [Sylvia Plath – DIARI – 6 marzo 1956] Immagine in linea 4 Immagine in linea 3 Immagine in linea 5 La violenza. Nascosta come un cuore nero in una nuvola d’ovatta. Un cuore nero pulsante in una noce di bianca perfezione. L’Amore. Quando è un inganno tradisce il sogno. Lo lacera piano. E poi lo strappa. Prima a colpi di silenzio. Poi di parole, affilate e taglienti. Infine, arrivano le mani. Ma cosa accade se quella noce di porcellana all'improvviso cade, frantumandosi al suolo? Silence... Nessuno deve sapere. Si tace nella gioia. Si tace nel dolore. Si tace il dolore di non aver mai vissuto. Alle privatissime pagine dei suoi diari, Sylvia Plath – poetessa americana del filone Confessional – confidava il timore di cadere nella trappola di una unione matrimoniale che, attraverso l’adempimento passivo ad un ruolo servile, avrebbe potuto costarle il caro prezzo delle proprie velleità, della propria identità e della propria dignità. “L’ASPIRANTE” Performance nasce da una riflessione sul tema del maltrattamento domestico – psicologico e fisico – usato sulle donne, ieri come oggi, e subito da queste ultime in fragilissimo silenzio. È frutto di una mia personale reinterpretazione in chiave contemporanea della omonima poesia, scritta dalla Plath nell’autunno del 1962, subito dopo il fallimento del suo matrimonio con il poeta Ted Hughes. Quel blocco creativo che l'aveva asserragliata e indotta in una sorta di apnea depressiva, con la separazione si tramutò in un getto di versi e liriche. Quell'autunno infatti Sylvia partorì la sua più celebre raccolta di poesie, Ariel, di cui L’Aspirante fa parte. "Sono una scrittrice geniale, ora lo so. Me lo sento, sto scrivendo le poesie più belle di tutta la mia vita, mi renderanno famosa...", scrisse a sua madre il 16 ottobre 1962. Sentiva di essersi in qualche modo liberata da una violenza molto più sottile e affilata delle percosse. Una violenza intima, psicologica, emotiva e incessante. Quella di una quotidianità fatta di parole smarrite e parole affilate. Parole taciute e parole graffiate. E in cui lei stessa aveva assunto un ruolo di assoluta sudditanza. Nonostante questo, l'11 febbraio 1963 Sylvia Plath si suicidò. Aveva appena trentun anni. Vent’anni dopo la sua morte, suo marito scelse di pubblicarne i Diari. Disse che aveva preferito attendere che i loro figli fossero cresciuti, così da poter affrontare la cosa con maggior consapevolezza. Di fatto, però, prese in mano pagine di vita che erano appartenute a Sylvia e decise di pubblicarle postume. Pagine intime date alla stampa. E non certamente senza censure e omissioni. Censure contro le quali Sylvia non avrebbe mai potuto, e mai potrà, muovere obiezioni. E nessun lettore saprà mai quali parole siano state tagliate via. Parole omesse per sempre. Parole perse per sempre. Verità taciute. Per sempre. Ho letto in tutto questo molta violenza. La ferocia di una prepotenza agita su una donna che non potrà mai più difendersi. E ho immaginato di sentire la voce di Sylvia giungere dall’altra parte della notte… e dire: Perchè, hai finto di darmi voce quando ormai non potevo più parlare? Perchè hai atteso il mio silenzio-per-sempre per lasciarmi esistere? Perchè, Ted, mi hai tagliato le parole? Perché, ancora una volta, mi hai sottratto la dignità? [Testo di Giovanna Lacedra] “Prima di tutto ce li hai i requisiti? Ce l’hai Un occhio di vetro, denti finti o una gruccia, un tirante o un uncino, seni di gomma, inguine di gomma, Rattoppi a qualcosa che manca?” [Sylvia Plath – L’aspirante] In occasione di “CONTRO QUESTA MATTANZA”, la Galleria Comunale Ex Pescheria con il Patrocinio del Comune di Cesena, Assessorato Politiche delle Differenze, Forumdonne e Associazione Atera è lieta di invitarVi ad un doppio appuntamento: Sabato 23 Novembre 2013 ore 17.00: “READING OF SYLVIA PLATH” a cura del Gruppo di Lettura Libriamoci - ad Alta Voce musiche a cura di Francesco Fagioli e Marta Ghezzi ore 18.00: Giovanna Lacedra in “L’ASPIRANTE” una performance in cui l’azione comportamentale diviene riflessione sui diversi volti della violenza di genere. Galleria Comunale Ex Pescheria via Pescheria 23 - 47023 - CESENA Info-press: Ufficio Cultura: 0547355730 – 3358177851 info@atera.it - barducci_cr@comune.cesena.fc.it - lacedra.press@libero.it Location: Cesena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5945489554543884145 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Pietro Alberto - Opere recenti della stagione astratta startDate: 11/23/13 endDate: 1/11/14 Description: Sabato 23 novembre, alle ore 18, presso la sede di Parma della Galleria Centro Steccata verrà inaugurata la mostra personale di Pietro Alberto, Opere recenti della stagione astratta, a cura di Martina Corgnati. Verrà presentata una trentina di lavori selezionati fra quelli più recenti prodotti dall’artista piemontese, selezionati dal gruppo dei “metalli” e dei “geroglifici” cui Pietro Alberto si dedica con continuità a partire dal 2009 e che rappresentano l’ultima acquisizione di una poetica caratterizzata da un uso sempre più consapevole di materiali sintetici e ad alta tecnologia, che non negano tuttavia e non escludono il ricorso alla pittura e al colore. La mostra sarà accompagnata da un’ampia monografia, a cura di Martina Corgnati, che illustra per la prima volta in maniera esaustiva il complesso della produzione di Pietro Alberto dal 1998 ad oggi. Location: strada G. Garibaldi 23, Parma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=588627961196371&set=pcb.1429080393977602&type=1&theater galleria-spazio-museo: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=588627961196371&set=pcb.1429080393977602&type=1&theater email gestore : sponsor: 89 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: DONNE D'ARTE startDate: 11/16/13 endDate: 11/24/13 Description: Sabato 16 novembre alle Ore 17.30 l’Associazione Svagarte presenta l’evento Donne d’Arte negli eleganti spazi del Circolo della Scranna di corso Garibaldi, con le artiste Nives Guazzarini scultrice, Anny Wernert pittrice e LucaTampellini al pianoforte. Svagarte propone una lettura delle loro opere, voci diverse dell’arte contemporanea, per offrire l’opportunità al pubblico degli esperti ma soprattutto dei non addetti ai lavori, di avvicinarsi alla loro Arte, esposta per farsi “leggere” e “interpretare” nei suoi caratteri e peculiarità tecniche. Le artiste sono presenti a raccontare un pezzo della loro interiorità in una accattivante intervista condotta tra immagini e musica. Nives Guazzarini crea sculture dalla linea flessuosa e sinuosa con sicura tecnica compositiva. Anny Wernert, con i suoi Fiori dall’emotiva pennellata piccola e ritmica, crea paesaggi cromatici dell’interiorità. I lavori saranno esposti fino al 24 novembre Location: Corso Giuseppe Garibaldi, 80, 47121 Forlì tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Breathtaking startDate: 10/16/13 endDate: 11/1/13 Description: Sede dell'evento: Galleria del Carbone (Ferrara) Inaugurazione: 16 ottobre 2013 Spazio Espositivo: Galleria del Carbone, via del carbone, 18/a – 44121 - FERRARA +39 3939546489 - +39 0532761642 (fax) – acca.blu@libero.it - www.artecultura.fe.it Breathtaking Vernissage: 16 ottobre 2013 Abstract: Un viaggio nel tempo, fino ad inizio 1900, nelle vesti di due ragazze del 2013. In cento anni il ruolo della donna si è emancipato sempre più dalla situazione ormai inconcepibile di 'angelo del focolare' di inizio XX secolo. Basti pensare alle suffragette, o alle forti protagoniste dei romanzi come Mina e Lucy del Dracula di B. Stoker, fino ad arrivare ad una Louise Brooks, emblema di femminilità emancipata e tra le prime femme fatale della storia del cinema. Ad incorniciar il tutto il movimento artistico che più ha sottolineato questo cambiamento: il Simbolismo. Anja e Irene, ragazze del XXI secolo, vivono per poche ore all'inizio del XX secolo, coscienti di essere nate alla fine di esso e cresciute con la propria personalità ed indipendenza, non soggette ad alcun vincolo sociale. Oggi è più facile esser se stesse affermando la propria femminilità e individualità, ma altrettanto difficile essere donne. La mostra è il risultato di uno shooting dei fotografi Alessandro Passerini, Matteo Pagnoni e Irene Pinardi presso l'atelier dell'artista Flavia Franceschini, Anch'essa fotografa dell'evento. Il progetto è nato all'interno della mostra 'Mozzafiato' sul tema della violenza alle donne, in esposizione fino al 17 novembre alla Galleria del Carbone di Ferrara. Gli abiti sono della fashion designer Elena Massari, e sono indossati da Anja Rossi e Irene Bergamnini. - - - - - Genere: collettiva di fotografia Orari: dalle 17.30 alle 19.30 Orario del vernissage: ore 17.30 Ingresso gratuito. Patrocini: Galleria del Carbone, Collettivo TM15, Premio Nazionale di Arte Contemporanea 'B. Cascella', Premio Nazionale di Arte Contemporanea 'P. Occhi', M27 Gallery, polis_artika. Curatori: Alessandro Passerini, Paolo Volta, Matteo Pagnoni, Irene Pinardi. Artisti: Alessandro Passerini, Matteo Pagnoni, Irene Pinardi. Location: via del carbone, 18/a – 44121 - FERRARA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://lh3.googleusercontent.com/vem-0C2LJrHG3hblLbrS3xHvGYdK5OCXebGfjIZOo08=w137-h207-p-no galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: VANITÀ / AFFANNI startDate: 11/16/13 endDate: 11/30/13 Description: VANITÀ / AFFANNI Piccoli e grandi disegni di Alessandro Di Gregorio Opening SABATO 16 NOVEMBRE h 18.30 Orari: dal mercoledì al sabato 11 - 13 / 17 - 20 anche su appuntamento Basement Project Room ha il piacere di presentare la personale di Alessandro Di Gregorio in una raccolta di ultimi lavori grafici che danno una visione completa della sua ricerca segnica e gestuale. Il racconto di un’epoca vissuta da un bambino timido, il paesaggio appuntato da un viaggio su uno di quei treni silenziosi dagli altissimi finestrini o sull'aereo dalle fragili ali che attraversa le nuvole, ha qualcosa di angoscioso e di straziante, ma anche qualcosa di estremamente speranzoso: ci sono dentro tutti i rimpianti e le paure, i sogni e le attese. I ricordi di un'infanzia ritornano: i volti, un cavallo nero, un soldatino di plastica intento a far la guerra o una hall di un grande albergo. Sul fondo ci sono, come ombre, le fotografie sbiadite. La giusta conclusione di uno studio e di un esercizio costante: tutto viene raccontato in una narrazione appassionata, in un rapporto serrato fra appunti, storia e sogni che si ravviva continuamente e consegna i fatti alla soggettiva interpretazione. Gioco, rispetto, fiducia, collaborazione sono le parole che emergono maggiormente da quasi tutte le intricate trame tracciate da una semplice penna: un'opportunità per riscoprire l'unicità dell'essere umano nelle sue sfaccettature e contraddizioni, la sua solitudine e l'affaticamento nel trovare un posto nel mondo. I lavori presentati contengono immagini pregne di spinta interiore, silenziose e dove il tempo sembra ibernare un disagio decisamente contemporaneo: il destino incerto. Il ritmo lento, l'atmosfera ambigua e malinconica, le ambientazioni indefinite invitano il fruitore a trovare una logica ed un senso ai disegni presentati. La tensione sta proprio in questo equilibrio, nella staticità che ferma il flusso del tempo e nel ricondurre un'immagine familiare ad estranea nello stesso momento. VANITÀ / AFFANNI Piccoli e grandi disegni di Alessandro Di Gregorio Opening SABATO 16 NOVEMBRE h 18.30 Orari: dal mercoledì al sabato 11 - 13 / 17 - 20 anche su appuntamento BASEMENT PROJECT ROOM via Tommaso d'Aquino, 26 Fondi (LT) T +39 329 2753063 basementprojectroom@gmail.com www.basementprojectroom.blogspot.com Location: via Tommaso d'Aquino, 26 Fondi (LT) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “Alessandro Dalla Nave Imolensis Pittore di molto merito” startDate: 11/22/13 endDate: 1/19/14 Description: “Alessandro Dalla Nave Imolensis Pittore di molto merito” Centro Polivalente Gianni Isola – Fondazione Cassa di Risparmio di Imola dal 22 novembre 2013 al 19 gennaio 2014 Inaugurazione venerdì 22 novembre ore 17,30 È una mostra inedita quella dal titolo “Alessandro Dalla Nave, Imolensis - Pittore di molto merito” curata da Giovanni Asioli Martini, frutto dell’impegno e della ricerca profuso dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Imola che propone per la prima volta al pubblico un percorso dedicato al talento, alla ricerca estetica, alla tecnica raffinata oltre che alla ricca personalità e alla vocazione artistica, del pittore e decoratore Alessandro Dalla Nave, protagonista della pittura imolese del Settecento. L’opportunità di organizzare questa grande mostra si deve alle recenti acquisizioni della Fondazione di una cartella contenente 24 disegni dell’artista, oltre ad una incisione, la cui analisi da parte di alcuni studiosi ha permesso, attraverso i loro saggi critici, di tracciare in modo esaustivo la vita, le opere e lo spirito umanistico di questo pittore che fino alla veneranda età di anni 88 continuò ad operare, come è documentato in alcuni disegni, nei quali si firma “ A.D.N. f. 1821, anni 88.” Un racconto straordinario che svela al pubblico l’identità di Dalla Nave (morto a Imola nel 1821 e nato a Budrio, non si ha data certa della nascita che si può ricondurre a un periodo che va dal 1732 al 1736) proponendo per la prima volta, oltre alla visione del copioso compendio di disegni, un importante documento, in versione originale, relativo al Diploma di Accademico D’Onore dell’Accademia Clementina di Bologna, datato 1790, ritrovati presso una collezione milanese. Accanto le opere su carta provenienti da collezioni private ed istituzioni pubbliche, non solo del Dalla Nave ma anche di suoi collaboratori e di artisti contemporanei come Angelo Gottarelli (nato a Castel Bolognese nel 1740 e morto a Imola nel 1813) di cui ricorre il bicentenario della morte, che fu importante collaboratore di Dalla Nave, figurista delle pitture del “collega” paesaggista nelle pareti e nei soffitti nei più importanti palazzi imolesi. L’interesse da parte della Fondazione per questo raffinatissimo pittore e decoratore imolese si era manifestato già anni addietro con la pubblicazione dal titolo: “Il volto nascosto della città. Decorazioni settecentesche in palazzi storici imolesi”, a cura di O. Orsi e C. Pedrini promossa dall’assessorato alla Cultura e Musei Civici di Imola, dell’associazione per Imola Storico-Artistica e del Fondo per l’Ambiente Italiano (Editrice Compositori). E sono proprio gli ornamenti di edifici privati e pubblici ad essere al centro della parte di mostra caratterizzata da un moderno allestimento multimediale che propone i luoghi in cui il pittore si espresse dilatando pareti e prospettive di scaloni, stanze, studioli e soffitti verso spazi agresti, rovine, laghetti, fontane, così che l’architettura dei palazzi si ravvivava, nei suoi interni, di decorazioni parietali immerse nel paesaggio, lontane dalla staticità dei decori geometrici e dalla greve atmosfera delle tappezzerie. Queste straordinarie decorazioni, che arricchiscono gli edifici più pregiati di Imola, sono state inserite nel percorso grazie alla scelta di presentare queste grandi opere inamovibili, avvalendosi della tecnologia e allestendo alcuni luoghi, architetture e relativi fregi, tramite sofisticati strumenti multimediali. La suggestiva visita interattiva porterà il visitatore, attraverso l’uso di tablet, a compiere un balzo nel passato, rivivendo il Settecento tra magnifici edifici, saloni e soffitti affrescati come la sala da pranzo di Villa “ La Marcona”, nell’agro imolese, o lo studiolo della Contessa Ginnasi, a Palazzo Ginnasi-Poggiolini, pensati elaborati e riprodotti, ciascuno in modo diverso, per coinvolgere il pubblico e ricreare l’atmosfera degli ambienti del tempo che fu di Dalla Nave. SCHEDA TECNICA Titolo: “Alessandro Dalla Nave“ Imolensis Pittore di molto merito Promotore: Fondazione Cassa dei Risparmi di Imola Curatore: Giovanni Asioli Martini Date: 22 novembre 2013 – 19 gennaio 2014 Dove: Centro Polivalente Gianni Isola, Piazza Giacomo Matteotti 4, Imola (Bologna), Italia. Orari: Martedì e giovedì 10-12 e 16-19 Mercoledì e venerdì:16-19 Sabato e Domenica: 10-12 e 16-19 Per info: 0542/26606 Catalogo: a cura di Giovanni Asioli Martini, edito da Mandragora editrice. Il volume è il numero 10 della collezione Tracce della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola Patrocinio: Comune di Imola Provincia di Bologna Regione Emilia Romagna Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna Accademia Clementina di Bologna Soprintendenza Beni Artistici di Bologna Location: Piazza Giacomo Matteotti 4, Imola tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5948434620244272369 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10043 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “Percorsi senza Tempo” startDate: 12/1/13 endDate: 1/6/14 Description: “Percorsi senza Tempo” Museo Archeologico di Amelia Dal 1 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 Si inaugura domenica 1 dicembre alle ore 11.30 al Museo Archeologico di Amelia la mostra “Percorsi senza tempo”. La rassegna, articolata in due sezioni, propone una trentina di opere, tra dipinti, disegni e sculture di 10 artisti contemporanei differenti per generazioni e scelte espressive. La prima sezione, ospitata nella Sala di Piermatteo d’Amelia, mette a confronto i lavori di Cecilia Bossi, in polistirene bruciato e inciso, su cui scorrono colature di colore e trova posto un ritaglio di tessuto incollato e gli ultimi dipinti di Stefano Sorrentino realizzati per campi di colore sovrapposti in un gioco di velature e trasparenze. Alle spalle Sorrentino ha una forte energia creativa che ancora oggi è intatta e feconda come nella scelta delle opere in mostra. Nella stessa sezione le opere su carta di Vincenza Costantini e Rosita Sfischio. Colpisce subito osservando i disegni di Rosita Sfischio la curata raffinatezza dei particolari e la leggera trasparenza del colore: uno sguardo pensoso, una posa disinvolta ma timida, volti di profilo dai lineamenti incisi. Di Vincenza Costantini, invece, disegni inediti, risultati di un lungo percorso sempre tessuto sullo studio della figura umana dentro e oltre il reale. Prima di proseguire la visita, lo sguardo si ferma sulle sculture in bronzo e in terracotta di Corina Proietti e Livia Romano Proietti: un dialogo intenso e vitale tra madre e figlia; tra due generazioni di descrivere con modi espressivi diversi il presente. In Corina l’idea della scultura monumentale e della narrazione, in Livia la ricerca estetica della figura femminile catturata nella sua intimità. L’altra sezione è raccolta al secondo piano del Museo. Tra preziosi reperti, capitelli, sarcofagi e fregi con iscrizioni, i disegni in bianco e nero di Fabio Santori: studi, disegni fittissimi sopra e dentro le forme in una ricerca che conduce all’astrazione. In primo piano, su una intera parete che divide la sezione romana da quella altomedievale, sfilano le opere su carta di Cristina Messora dal ciclo “Penombra”. Otto monologhi di un unico progetto, costruito con architetture di luce e di colore che cercano un dialogo con la storia, l’estetica, lo spazio. Con “Sguardo sul Rio dell’Elba”, seguito da “Rovine” e “Pensisola”, ci avviciniamo alle opere di Anna Salvati che ben esemplificano la ricerca di questa artista dal tratto vigoroso ma capace anche di dimensione più atmosferica e leggera. Prima di visitare la Pinacoteca del Museo che raccogli una serie di dipinti realizzati tra il XV e XVII secolo ad attirare lo sguardo dei visitatori spicca “L’autoritratto” di Nuccia Amato Mocchi. Più che espressione di una solenne autocelebrazione è una bonaria testimonianza di sottile ironia. Con tanta dignità. Location: Amelia, Terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Archeologico di Amelia email gestore : sponsor: 2168 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “VIERNES”: IL LIBRO D’ARTE NEL LIBRO, ANTEPRIMA 2014 DEL MAESTRO IGOR BOROZAN, SARA’ PRESENTATO PRESSO LA LIBRERIA “FELTRINELLI” DI TERNI IL 10/01/2014. startDate: 12/31/13 endDate: 1/10/14 Description: “Viernes” è l'enorme contenitore dove confluiscono i fermenti creativi di Borozan di questo 2013. Un anno frenetico, denso di eventi e cambiamenti, non soltanto a livello personale, che hanno segnato in maniera esponenziale il suo "fare arte". Un libro d’arte nel libro stesso, si chiama “Viernes”, tra sacro e profano, raccoglie e racconta gli ultimi percorsi del maestro Igor Borozan, un intenso viaggio umano ed artistico. Ne è un esempio l’opera senza alcun dubbio più’ grandiosa catalogata all’interno del libro, "Jan MMXIII", l’installazione del maestro per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio 2013 promosse dal MiBAC. Un saio gigante, il più grande mai realizzato al mondo, per la cui realizzazione sono stati utilizzati ben 550 metri di stoffa grezza color avorio, ispirato ala figura mistica di San Francesco, esposto prima al Ponte delle Torri di Spoleto, successivamente ad Assisi come un benvenuto per la visita di Papa Francesco in Umbria. Tanti gli schizzi e i disegni inediti per questo mastodontico progetto selezionati ed inseriti in Viernes. Dal sacro al profano appunto, con la camicia che si tinge di nero ispirata a Gavrilo Princip, che nel 1914 ha dato inizio alla Prima Guerra Mondiale, di cui il prossimo 2014 ne sara’ la triste ricorrenza. Un'installazione ed un dipinto esposti a Palazzo Primavera di Terni per il Festival Popoli e Religioni. Un omaggio particolarmente sentito alla città di Sarajevo, teatro dell'evento che ha segnato la storia contemporanea. Il 2013 è sicuramente stato un anno di soddisfazioni, Borozan è infatti l'unico esponente italiano selezionato per la Settimana dell'Educazione Artistica dell'Unesco svoltasi nel mese di maggio per il progetto Enredadas 2013. Un evento di ampio respiro culturale organizzato dall'Università Autonoma di Madrid sotto il coordinamento della dott.ssa Angeles Saura, esperienza preziosa che ha permesso un confronto critico-operativo tra 9 Paesi e ben 24 Università sul livello mondiale. Il progetto ha coinvolto docenti artisti di Belle Arti in una grande mostra virtuale, un programma internazionale che cerca la conoscenza da percorsi formativi diversi, da artisti provenienti da tutto il mondo. E proprio in questo contesto, per lo Stato del Chile, è stato selezionato il suo primo libro d'arte "A Bebe - il Duende" realizzato su una particolare carta riciclata giapponese, che Borozan ha illustrato metaforicamente con le tecniche del pastello e del disegno colorato. Alcune delle immagini di questo suo primo Libro d'Arte sono inserite in "Viernes", da qui il concetto di Libro nel Libro. "Viernes" contiene anche l'opera creata per la ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, un grande quadro di forte impatto visivo in chiave espressionista surreale. Per la ricorrenza del primo bombardamento subito dalla citta’ di Terni, partecipa poi, con ben dodici delle sue camicie giganti, sospese sul palco, alla scenografia per lo spettacolo “Ascolta il nemico non tace” dando un valore universale alla condanna verso ogni tipo di conflitto. Grazie al suo "Abbozzo pittorico per Caravaggio", edito in occasione della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, Borozan è invitato, come ospite d'onore, per Bentornato Caravaggio, convention internazionale organizzata dall'associazione Decima Musa Caravaggio, una kermesse di eventi culturali per rendere omaggio al grande pittore Michelangelo Merisi. In Abbozzo Pittorico infatti Borozan cataloga i sui schizzi, i suoi abbozzi che rievocano il modus operandi del grande pittore. Il nome di Borozan viene così inserito nell'Archivio storico del comune di Caravaggio. Il viaggio continua e, contaminato dall'artista performativa madrilena Pilar Perez Camarero, crea una serie di dipinti molto particolari ed intriganti ispirati a Cappuccetto Rosso con un messaggio forte ed esplicito di denuncia verso la violenza sulle donne. Il nuovo Libro d’ Arte verra’ presentato a Terni, presso la prestigiosa Libreria “Feltrinelli “ il 10 Gennaio 2014 alle h 17 . Location: libreria feltrinelli Cesare Battisti, 9 - Terni tipo di evento: 20 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10051 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Caroline Le Méhauté, SILENT startDate: 12/14/13 endDate: 2/1/14 Description: Vernissage Sabato 14/12/2013 dalle 18,30 alle 20,30 Sabato 14 Dicembre 2013 la galleria SPAZIO TESTONI Bologna in Via D’Azeglio 50, inaugura la prima personale italiana dell’artista francese Caroline Le Méhauté, che resterà visibile fino a sabato 1° Febbraio 2014. SILENT è il titolo che Alberto Mattia Martini, curatore della mostra, ha voluto attribuire al corpus di opere presentate negli spazi della galleria, come sintesi tematica di questa esposizione, che indaga la correlazione che intercorre tra "natura, umano, aria, spazio e terra". Un rapporto silente, quasi un vincolo che prevede necessariamente una totale predisposizione mentale da parte del fruitore ad istaurare con l'artista e le sue opere quella che Caroline Le Méhauté definisce: Négociation. L'artista francese nella sua ricerca si avvale di molteplici materiali come: torba e fibra di noce di cocco, metallo, chine, acquerelli, paraffina, pigmenti ed elementi naturali di vario genere, dai quali prorompe un'energia creativa, apparentemente sospesa nel tempo, che innesca una comunicazione silenziosa tra natura e uomo. Caroline Le Méhauté vive e lavora tra Marsiglia e Bruxelles ed ha già al suo attivo numerose esposizioni e residenze artistiche internazionali. Presso la galleria è disponibile il suo primo catalogo monografico "Créer en creux" in inglese e francese, cm. 30x25 pp. 128 - Editions Muntaner- Francia. La mostra farà parte del circuito Art City Bologna 2014 e Insieme con opere di Maria Rebecca Ballestra e L’orMa, una grande installazione di Caroline Le Méhauté realizzata con polvere di guscio esterno di noce di cocco, materiale che caratterizza molte sue opere, sarà presentata dalla galleria Spazio Testoni anche in Arte Fiera 2014. Per scaricare le immagini delle opere di Caroline Le Méhauté in alta risoluzione: http://www.ellastudio.it/it/lista-foto?f_cliente=115 Galleria SPAZIO TESTONI Via D’Azeglio 50 - 40123 BOLOGNA Tel. +39 051 371272 – 051 580988 – 335 6570830 Fax +39 051 4153252 e-mail: info@spaziotestoni.it la2000+45@giannitestoni.it WEB SITE www.spaziotestoni.it orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00 sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 domenica, lunedì e altri orari su appuntamento opening time: Tuesday-Friday 04-08 pm. Saturday 10,30-13 a.m. and 04-08 p.m. Sunday, Monday and others times, on request Ufficio stampa: Ella Studio di Comunicazione Via Capanna 18 – 43038 Sala Baganza (PR) Location: Bologna, Via D’Azeglio 50 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2046 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Vivere a Forum Livi. Lo scavo di via Curte startDate: 12/20/13 endDate: 1/12/14 Description: Vivere a Forum Livi. Lo scavo di via Curte venerdì 20 dicembre 2013, ore 17 Auditorium Cariromagna Via Flavio Biondo 16 Forlì (FC) Introducono: Roberto Pinza, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Sergio Mazzi, Presidente della Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna Intervengono Chiara Guarnieri, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna Sergio Fioravanti, Direttore della Fondazione RavennAntica Saranno presenti gli autori dei singoli contributi Il programma potrebbe subire modifiche per cause di forza maggiore. Per informazioni e conferme contattare: Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Tel. 0543-1912011 Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna, Tel. 0543-711292 o consultare il sito www.fondazionecariforli.it Realizzato tra il 2003 e il 2004, lo scavo di via Curte ha permesso di indagare estensivamente, per la prima volta e con metodi stratigrafici, i livelli di età romana di Forlì. Ne è emerso un quadro di estremo interesse che ha consentito di ricostruire i principali livelli abitativi dell’area, dalla prima occupazione alla metà del I sec. a.C. fino all’età altomedievale. Attraverso i materiali e documenti di scavo, la mostra “Vivere a Forum Livi” (in corso al Palazzo del Monte di Pietà) e il volume strenna di quest’anno (che ne è il catalogo) offrono uno spaccato significativo della vita quotidiana a Forlì in età romana. L’esposizione "Vivere a Forum Livi" corre su due binari paralleli: da un lato la storia urbana di Forlì in età romana, con particolare riguardo alle domus, dall’altro l’approfondimento dei diversi aspetti della vita quotidiana. L’area di via Curte è urbanizzata attorno alla metà del I sec. a.C. quando vengono costruiti un edificio residenziale e impiantate alcune attività artigianali fra cui una fornace per la cottura di vasellame. Tra la fine del I sec. a.C. e l'inizio del I sec. d.C., la fornace viene demolita, il terreno livellato e tutto il materiale è riutilizzato per l’ampliamento dell’edificio residenziale che viene anche arricchito da un triclinio e una corte interna dotata di pozzo. Questa sistemazione dura fino al II sec. d.C. quando il triclinio è sostituito da uno più ampio (m. 6x6), decorato a mosaico. La domus verrà poi abbandonata all'inizio del IV secolo. L’indagine archeologica ha restituito cospicuo materiale laterizio, frammenti di affreschi, esagonette, mattoncini per opus spicatum, e una gran quantità di lastrine di marmo sia bianco che policromo, provenienti dal bacino del Mediterraneo. La mostra espone inoltre per la prima volta il mosaico del triclinio, finora conservato nei magazzini della Pinacoteca Civica di Forlì: composto da tessere in bianco e nero a motivo geometrico, per una superficie di 20 mq, è allestito per l’occasione con copie dei letti tricliniari. Gli oggetti rinvenuti negli scavi raccontano abitudini e vita quotidiana in una domus di età romana. Pesi da telaio e aghi in bronzo rimandano al mondo femminile, la scrittura è attestata dagli stili in osso, il commercio dalle monete mentre l’ozio del dominus è testimoniato dalle pedine in pasta vitrea usate sulla tabula lusoria. Singolari i resti di tre bottiglie con i bolli dei fabbricanti Caius Salvius Gratus e Lucius Aemilius Blastius, forse usate per la misurazione dei liquidi, la placca di un cinturone militare del IV secolo e un insolito oggetto riconosciuto, con molti dubbi, come un’arnia. La mostra è completata da disegni ricostruttivi, plastici e modellazioni 3D. La mostra è visitabile al Palazzo del Monte di Pietà, in Corso Garibaldi 37 a Forlì (FC) fino al 12 gennaio 2014 nei seguenti orari 9 novembre - 23 dicembre: martedì-venerdì 9-12, sabato-domenica 10-13 e 16-19 24 dicembre - 12 gennaio: martedì-venerdì 16-19, sabato-domenica 10-13 e 16-19 chiuso: 25 dicembre, 1 e 6 gennaio Ingresso gratuito www.vivereaforumlivii.it http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/forli_curte_2013.htm Location: Via Flavio Biondo 16 Forlì (FC) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10053 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Brian Griffiths The Kidd startDate: 12/14/13 endDate: 2/28/14 Description: Brian Griffiths The Kidd dispari&dispari projects inaugura "The Kidd" una personale dell’artista inglese Brian Griffiths sabato 14 dicembre, alle 18.00 The Kidd è perso ma pieno di speranza. The Kidd sa che siamo oggetti. The Kidd è innocente e immerso nello spazio. The Kidd ama le possibilità percettive, le piccole e le grandi. The Kidd è un insieme dalla forma alterata di scatole cinesi introspettive. The Kidd crede nelle possibilità creative dell'arte e del potenziale narrativo degli oggetti. The Kidd è un’indagine misuratamente epica di un individuo inesperto in un mondo incommensurabilmente grande e complicato. The Kidd è un grande diagramma 3-D che presenta un inusuale immagine dello spazio e del tempo. Il travolgente desiderio di The Kidd è di posizionare lo spettatore, questo luogo, in questo momento, al centro di tutto. L'evento sarà aperto al pubblico fino al 28 febbraio 2014. Per maggiori informazioni consulta www.dispariedispari.org Brian Griffiths ha conseguito la laurea presso il Goldsmiths College, all'interno dell'Università di Londra, alla fine degli anni 90. Trasferitosi nella capitale britannica porta avanti il suo lavoro, che è stato ampiamente esposto sia nel Regno Unito che sulla scena internazionale. Sue mostre personali sono state presentate alla Tramway, al Camden Arts Centre, presso il Museo Arnolfini ed ancora presso la A Foundation, la Vilma Gold e la Galeria Luisa Strina. A livello internazionale ha esposto in numerosi musei tra cui la Tate Britain, il Museo Groninger in Olanda, il Museo Mattress Factory di Pittsburgh, il CAPC di Bordeaux, la Mostra D'Arte Contemporanea di Milano, David Zwirner a New York e il Belém Museum of Modern Art in Brasile. E' stato recentemente selezionato dalla commissione per la realizzazione del quarto basamento in pietra di Trafalgar Square ed è stato incluso nel British Art Show 7: In the Days of the Comet \ Nei Giorni della Cometa. Nel 2011 viene pubblicato dall'editore Koenig, Crummy Love, una monografia dell'artista. Attualmente insegna presso la Royal Academy School di Londra. * Courtesy VILMA GOLD, Londra, Commissionato originalmente da Foreground Projects. Brian Griffiths THE KIDD a cura di Andrea Sassi 14 Dicembre - 28 Febbraio 2014 dispari&dispari project Via Vincenzo Monti 25, Reggio Emilia + 39 335 6097304 + 39 0522 557344 info@dispariedispari.org www.dispariedispari.org ufficio stampa Sara Zolla | Letters e Futuna + 39 346 8457982 info@lettersefutuna.com www.lettersefutuna.com ... Brian Griffiths – The Kidd / Opening on Saturday, December 14th, 2013 at 6 PM dispari&dispari projects is pleased to announce the opening of "The Kidd", a solo exhibition by the British artist Brian Griffiths. The Kidd is lost but hopeful. The Kidd knows we are objects. The Kidd is wide-eyed and intergalactic. The Kidd loves micro and macro perceptual dilemmas. The Kidd is a warped series of psychological Chinese Boxes. The Kidd believes in the imaginative possibilities of art and the narrative potential of objects. The Kidd is a mildly epic examination of an inexperienced individual in an unfathomably large and complicated world. The Kidd is a large 3-D diagrm that presents an absurdist rendition of space and time. The Kidd’s overwhelming desire is to position the viewer, this location, at this given time, at the centre of everything. The exhibition will run until 28th February 2014. For more information visit the gallery website: www.dispariedispari.org Brian Griffiths graduated from Goldsmiths College, University of London in the late 90’s and lives and works in London. His work has been exhibited extensively in the UK and internationally. He has had solo shows at Tramway, Camden Arts Centre, Arnolfini, A Foundation, Vilma Gold, Galeria Luisa Strina and internationally has shown work at numerous museums including Tate Britain, The Groninger Museum in the Netherlands, The Mattress Factory Museum in Pittsburgh, CAPC museum in Bordeaux, Mostra D’Arte Contemporanea in Milan, David Zwirner in New York and Belém Museum of Modern Art, Brazil. He was recently shortlisted for the Fourth Plinth commission in Trafalgar Square and was included in British Art Show 7: In the Days of the Come. Crummy Love, an artist monograph was published by Koenig in 2011. He is presently Senior Tutor at the Royal Academy Schools, London. * Courtesy VILMA GOLD, London Originally commissioned by Foreground Projects. Brian Griffiths THE KIDD curated by Andrea Sassi 14 December - 28 February, 2014 Location: Via Vincenzo Monti 25, Reggio Emilia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Doppio appuntamento con ‘Ricette della dieta del digiuno’ il 21 dicembre a Cesena e Ravenna startDate: 12/21/13 endDate: 12/21/13 Description: MariaGiovanna Luini e Marco Bianchi vi aspettano per un doppio appuntamento a Cesena e a Ravenna. Presenteranno ‘RIcette della dieta del digiuno‘ – Mondadori. Durante le presentazioni ci sarà anche un intervento di Fabrizio Cremonini. Libreria Coop Cesena Centro Commerciale LungoSavio in via Jemolo, 110 ORE 19.00 Libreria Coop Ravenna Centro Commerciale ESP Ravenna in via Marco Bussato 20 «Il digiuno porta con sé lucidità mentale ed energia vivida e quanto alle ricette di Marco Bianchi, trovo che siano intelligenti, gustose e utili. Applicare le regole dell¿alimentazione sana avvalendosi delle ricette di un ricercatore- cuoco significa che non sempre si deve soffrire se si insegue l'idea di una longevità sana.» Così scrive Umberto Veronesi nella prefazione a questo libro che segna il punto di incontro tra il regime dietetico da lui proposto nella Dieta del digiuno e la cucina innovativa di Marco Bianchi. Il professore è convinto che digiunare per alcune ore al giorno e per un giorno alla settimana permetta non solo di dimagrire, ma anche e soprattutto di mantenersi in salute e prevenire le malattie. Nelle Ricette della dieta del digiuno Marco Bianchi si mette ai fornelli e, avvalendosi della consulenza scientifica di MariaGiovanna Luini, ci dimostra come le indicazioni di Umberto Veronesi possano trasformarsi in ricette sane ed equilibrate, senza rinunciare a un solo grammo di gusto. Un piatto di pennette integrali con zucchine trifolate e nocciole è buonissimo e invitante, pronto in pochi minuti e contiene vitamine, fibre e tutto quel che occorre al nostro organismo. Una vellutata di carote, timo e mandorle utilizza ingredienti semplici, ha un sapore nuovo e non ci appesantisce. E per i più golosi non mancano i dolci: i plumcake ai frutti di bosco sono una prelibatezza, ci permettono di fare il pieno d'energia e buonumore, risparmiando sulle calorie. Impareremo a togliere un po' di grassi dalla nostra tavola per riempirla di frutta, verdura e alimenti freschi, così che il digiuno non sembrerà più un sacrificio, ma il modo migliore per prenderci cura di noi stessi. Grazie alle Ricette della dieta del digiuno rivaluteremo la ricchezza degli alimenti integrali e la bontà dei dolci privi di zucchero, i cibi più sani in ricette gustose e pronte per esser riprodotte nelle nostre cucine. Location: via Jemolo, 110, Cesena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Fedeltà / tradimento startDate: 2/9/14 endDate: 3/29/14 Description: Fedeltà / tradimento Racconti d’infedeltà e dedizione. Opere dal XVI al XXI secolo. dal 9 febbraio al 29 marzo 2014 INAUGURAZIONE sabato 8 febbraio 2014, ore 17.00 Galleria Maurizio Nobile Bologna, Via Santo Stefano 19/A Per il terzo anno consecutivo e in occasione dell’arrivo a Bologna della “Ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer, la galleria Maurizio Nobile propone una mostra tematica per presentare al pubblico di collezionisti, amatori e professionisti le nuove acquisizioni del 2013-2014: dipinti, sculture e disegni dal XVI al XIX secolo. Dopo il successo nel 2010 della mostra Fior di barba dedicata alla storia nell’arte del virile ornamento e dopo aver cavalcato l’onda della diffusa credenza di un’imminente fine del mondo nel 2012 con il catalogo Fine o Rinascita, Maurizio Nobile vuole interrogarsi sul ritorno ai giorni nostri del valore della fedeltà contrapposta al tradimento. La lettura iconografica delle opere è il filo conduttore di un discorso che spaziando tra la mitologia e le Sacre Scritture racconta vizi e passioni, talmente connaturati nell’animo umano da rendere ancora universali ed attuali i significati delle opere. L’ineluttabile forza dell’Amore, che cieco per natura comanda le azioni umane, ci spinge inesorabilmente verso il piacere, impersonato dalla Venere di Gian Giacomo Sementi che nell’abbandono del sonno mostra tutta la sua sensuale carnalità. La visione lasciva solletica i desideri e il piacere della conquista insidiando la fedeltà coniugale che molto spesso dietro le spinte della passione soccombe: come narra l’imponente ed inedito dipinto di Battistello Caracciolo dove le mire concupiscenti della moglie di Putifarre vogliono corrompere l’innocente Giuseppe. Per assurdo dall’antichità in avanti il simbolo di questa umana fragilità e istintualità animale sono incarnate proprio da un dio, Giove, le cui numerose “scappatelle”, in tutte le epoche hanno solleticato la fantasia degli artisti. In questo felice filone si inscrivo tra gli altri la grande tela con il Ratto di Europa di Francesco Monti con la collaborazione di Nunzio Ferrajoli, e alcuni straordinari fogli di Gaetano Gandolfi ispirati a questi amori infedeli narrati nelle Metamorfosi di Ovidio. Il tradimento dunque alla base della metamorfosi, cioè del cambiamento. Tutto per poter evolvere sembra dover “tradire” ciò che era prima o meglio tradire ed emanciparsi da un’immagine di sé che non gli corrisponde più. Si cambia, si tradisce in nome di una fedeltà più alta, alla ricerca di una maggior aderenza alla nostra più intima identità, o ancora peggio si resta fedeli a qualcuno o qualcosa abdicando a sè stessi come l’antieroina Salomè che accetta di far uccidere il Battista per compiacere la madre malvagia, o la fedele Lucrezia che lava con il sangue l’offesa ricevuta. Il tradimento è centrale anche nel Cristianesimo e quindi nella cultura Occidentale in generale. Non sono stati forse Adamo ed Eva a infrangere e tradire le leggi divine mangiando la mela tuttavia dando vita al nostro cammino sulla terra? I testi sacri non sono altro che una “geografia di tradimenti”, basti pensare a Betsabea, Dalila, Giacobbe e Agar per arrivare infine alla figura di Giuda. Il tradimento perpetrato ai danni del Cristo e il suo sacrificio - raffigurato in questa piccola Flagellazione di Scarsellino - è stato voluto e cercato per la realizzazione della salvezza dell’Umanità. La fedeltà e il tradimento sono dunque due aspetti antitetici ma fondamentali e funzionali alle dinamiche della storia umana, la virtù ed il peccato, la luce e l’ombra che l’Umanità deve integrare dentro di sé e di cui l’arte da sempre ci parla. CURATORI DELLA MOSTRA : Laura Marchesini, Maurizio Nobile INFORMAZIONI PRATICHE Galleria Maurizio Nobile Via Santo Stefano, 19/a - 40125 Bologna Tel - 051.238363 @: bologna@maurizionobile.com web: www.maurizionobile.com INAUGURAZIONE sabato 8 febbraio 2014, ore 17.00 ORARI: dal 8 febbraio al 2 marzo compresi apertura dal martedì a sabato dalle 11 :00 alle 19 :00; domenica apertura dalle 11.00-17.00. dal 4 marzo al 29 marzo compresi apertura dal martedì a sabato dalle 11 :00 alle 19 :00; chiusi la domenica Ingresso libero Location: Bologna, Via Santo Stefano 19/A tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10068 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Paolo Gubinelli in mostra a Grotta Giusti startDate: 12/7/13 endDate: 1/15/14 Description: Paolo Gubinelli in mostra a Grotta Giusti Dal 7 dicembre al 15 gennaio 2014, Grotta Giusti Resort Golf & Spa, il resort termale che fa parte di Fonteverde Collection, ospita un’esposizione di opere di Paolo Gubinelli. Testo critico di Luciano Marziano Nella hall troveranno spazio 15 opere su ceramica del Maestro marchigiano che, in contemporanea, è protagonista della mostra ‘Poesie d’amore’ presso il Museo Nazionale di casa Giusti a Monsummano, dove è stato chiamato a trasporre in dodici immagini alcune poesie giovanili di Giuseppe Giusti. Ed è proprio a Grotta Giusti, che fu la residenza di campagna del poeta toscano che le opere di Gubinelli affermano un continuum con la rassegna a latere e trovano il contesto ideale per l’incontro con un pubblico sia locale sia nazionale. I rilievi su ceramica esposti in questa personale dell’artista innervano la superficie del ‘quadro’; Il colore non riempie nessuna forma decorativa, ma si contrappone con elegante bellezza ad altri colori. Il disegno, quando compare, nonché la struttura dei segni rafforza la struttura portante manifestandosi nell’idea di spazio ‘vuoto’, a rappresentare un valore spirituale che si riflette in tutto il percorso dell’artista. L’esposizione è visitabile anche dagli esterni. Il giorno venerdì 27 dicembre alle ore 21,00 sarà presente l’artista per illustrare al pubblico la sua opera. apertura tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 22.00 per informazioni: Grotta Giusti Resort, Golf & Spa Via Grottagiusti, 1411 - 51015 Monsummano terme (PT) - Tuscany - Italy Tel. +39 0572 90771 - Fax +39 0572 9077200 -info@grottagiustispa.com Location: Via Grottagiusti, Monsummano terme (PT) - Tuscany - Italy tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Playstones startDate: 1/18/14 endDate: 3/8/14 Description: PLAYSTONES Mostra personale di RANIERO BITTANTE Saranno presentati sei lavori originali e un libro d'artista edito da DANILO MONTANARI Visitabile fino al 08 Marzo 2014 dal Martedì al Sabato - 16.00 / 19.00 www.blugallery.it Playstones Di Valerio Dehò C’è un sapore magrittiano in questo lavoro di Raniero Bittante che “sospende” un sasso sullo sfondo di un bosco, anzi di una serie di boscosità varie quanto anonime. La roccia appare contrapporsi alla natura, anche se le appartiene, costituisce comunque una minaccia e un pericolo. Ma l’ambiguità è d’obbligo. E se la pietra venisse fuori dal bosco, se invece si trattasse di un attacco a chi guarda, o al “vedere” in ogni caso, cioè al principio dell’arte? Bittante gioca la sua partita con esperienza: lascia giudicare. In effetti la memoria di diverse opere di Magritte legate a queste immense rocce che vagano nello spazio i ambiti decisamente non propri, può diventare un amplificatore dell’effetto estetico. La minaccia o la difesa sono sospese, attendono. Forse aspettano noi, che siamo lì come spettatori interessati a questo potenziale conflitto, a questa vicenda che vorremmo capire come va a finire. Il sasso è lanciato, ma in quale direzione non è dato di sapere. Basterà attendere oppure immaginare, che sono due forme di pigrizia che hanno sempre dato dei grandi risultati. RANIERO BITTANTE Nato a Ravenna dove vive e lavora. Ha al suo attivo numerose mostre personali e la partecipazione a molte collettive sia in Italia che all'estero. Nella sua opera artistica da un lato lo spazio condiziona la percezione e determina i sentimenti e dall'altro le sculture e le fotografie occupano lo spazio come proiezione ed estensione della realtà psichica. Location: Via Don G. Minzoni 9 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/events/243842942460897/?ref_dashboard_filter=calendar galleria-spazio-museo: info@blugallery.it email gestore : Blu Gallery sponsor: 2406 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: AREZZO CITTà DEL VASARI startDate: 1/19/14 endDate: 1/20/14 Description: AREZZO CITTà DEL VASARI inaugura a Siena il 19 gennaio l’attività 2014 con “Passeggiate d’autore” e il concerto de La Rossignol il giorno dopo Tomaso Montanari presenta ad Arezzo “Le pietre e il popolo” “I colori del libro. Passeggiate d’autore” è il titolo della rassegna organizzata da Toscana Libri e Comune di Siena che, nel mese di gennaio, anima la vita culturale della città con una coda di lusso del “Natale a Siena”. Le passeggiate si svolgono con guide d’eccezione tra i luoghi della goliardia, del teatro e dello spettacolo, sulle orme dei pellegrini e della comunità ebraica, ma anche negli angoli che hanno ispirato le opere di Boccaccio e Tozzi. Tutte le passeggiate si concludono al Santa Maria della Scala per un dialogo a più voci con la guida e un sempre diverso accompagnatore senese e un approfondimento sul tema del percorso. Arezzo Città del Vasari è partner del progetto “Passeggiate d’autore”: domenica 19 gennaio, con partenza alle 15,30 dall’Archivio di Stato di Siena, parteciperemo all’itinerario sulle tracce di Boccaccio, guidato dallo scrittore Marco Vichi accompagnato dall’autore e giornalista senese Luigi Oliveto. A noi è toccato il compito di “dare il suono” all’evento: lo abbiamo fatto proponendo, all’approdo della passeggiata, un concerto esclusivo dell’ensemble La Rossignol: Caròle et canzoni vaghette e liete. Giovanni Boccaccio e la musica. Una passeggiata davvero speciale che Arezzo Città del Vasari ha potuto realizzare grazie al contributo prezioso di Caffè River e al sostegno di Giorà. La Rossignol - Roberto Quintarelli, contraltista, flauti diritti; Matteo Pagliari, flauti diritti, traversa, cornamuse; Francesco Zuvadelli, organo positivo, ghironda; Domenico Baronio, liuto medievale, oud, percussioni - grazie all’attento studio delle fonti dirette, le indagini storiche, organologiche ed iconografiche, la grande attenzione all’aspetto spettacolare del proprio lavoro, da quasi trent’anni svolge un'intensa attività artistica internazionale. Il concerto senese è un omaggio autentico a Boccaccio: tutte le giornate del Decameron terminano (e molte di esse pure iniziano) con canzoni, ballate o danze: già alla fine della I giornata, “levate le tavole” si legge: “...comandò la reina che gli strumenti venissero: e per comandamento di lei Dioneo preso un liuto e Fiammetta una viola, cominciarono soavemente una danza a sonare. Per che la reina coll'altre donne, insieme coi due giovani, presa una caròla, con lento passo, mandati i famigliari a mangiare, a carolar cominciarono: e, quella finita, canzoni vaghette e liete cominciarono a cantare...”. Nel ricco programma proposto da La Rossignol, compaiono anche due composizioni su testi di Boccaccio: Come sul fonte fu preso Narciso con la musica di Lorenzo da Firenze e Io mi son giovinetta e volentieri con la musica di Domenico Ferabosco. Una domenica speciale, con full immersion in un’epoca straordinaria e irripetibile della vita culturale toscana. Il giorno dopo, lunedì 20 gennaio alle ore 18 nell’Aula Magna Giorgio Vasari dell’Istituto Buonarroti di Arezzo, l’incontro molto atteso con Tomaso Montanari. Intellettuale scomodo, fiorentino, docente di Storia dell’arte presso l’Università Federico II di Napoli, Tomaso Montanari è uno storico dell’arte coraggioso, strenuo difensore del patrimonio italiano. Tomaso Montanari presenterà il suo ultimo libro, “Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l’arte e la storia delle città italiane”, dialogando con il giornalista Michele Taddei. Le pietre e il popolo non è solo un durissimo pamphlet contro la retorica del Bello che copre lo sfruttamento delle città d’arte. L’autore affronta i temi fondamentali della nostra politica culturale. Perché il valore civico dei monumenti è stato negato a favore del loro potenziale turistico, e quindi economico? Perché la «valorizzazione» del patrimonio culturale ci ha indotti a trasformare le nostre città storiche in «luna park» gestiti da avidi usufruttuari? Tomaso Montanari ci accompagna in una visita critica del nostro paese: dallo showroom Venezia, a una Roma dove si delira di piste di sci al Circo Massimo, a una Firenze dove si affittano gli Uffizi per sfilate di moda e si traforano gli affreschi di Vasari alla ricerca di un Leonardo inesistente, a una Napoli dove si progettano megaeventi mentre le chiese crollano e le biblioteche vengono razziate, all’Aquila che giace ancora in rovina mentre i cittadini sono deportati nelle new town, scopriamo che l’idea stessa di comunità è stata corrotta da una nuova politica che ci vuole non cittadini partecipi ma consumatori passivi. Gli attacchi e i siluri che sono arrivati a Montanari e la sua ferma resistenza dicono che ha colpito nel segno e che – tutti – dobbiamo scegliere se, su questi temi, vogliamo considerarci cittadini o clienti. TUTTI GLI EVENTI SONO GRATUITI Location: Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: MEMORIE di MARCO GIORGIONE startDate: 1/24/14 endDate: 2/6/14 Description: MEMORIE di MARCO GIORGIONE Bologna, gennaio 2014. Sarà inaugurata giovedì 23 gennaio alle ore 21.00 a Bologna la mostra fotografica MEMORIE di Marco Giorgione, curata da SentireArte. La mostra, ospitata all’interno della storica sala medievale del locale “Al Voltone”, sotto il voltone del Podestà nel cuore di Bologna, si configura come un percorso ideale attraverso immagini fotografiche che rievocano le memorie delle origini dell’artista: un progetto nato quattro anni fa e che ha spinto Marco Giorgione a lasciare una traccia visiva della sua memoria cercando di muovere sentimenti e ricordi altrui per mezzo delle sue fotografie. Memorie, dunque, come forma di comunicazione, oltre che come atto creativo, libero e liberante, che consente all’artista di esprimere se stesso e di plasmare la realtà secondo un punto di vista personale e con un linguaggio che interpreta e che conosce il mondo. Un punto di vista estremamente intimista capace di farsi specchio di un mondo di cui l’artista è l’artefice, - riconducendo il reale a forme mitiche elaborate dalla sua fantasia o tratte dalla vita quotidiana - e che lo avvicina allo spettatore creando comunicazione, risveglio, tensione intellettuale ed etica, distacco e distanziamento dalla realtà, prospettivismo. Lungimirante e penetrante, lo sguardo di Marco Giorgione accoglie i fatti in un tempo sospeso, ritagliato dalla cronologia e proiettato nel presente di ciascuno: un tempo indimenticabile, fuori della storia, ma dentro la memoria per sempre. I lavori fotografici dell’artista sono una forma di conoscenza, il suo “contenuto reale” comporta un mutamento necessario negli oggetti e nelle tecniche che pone in atto, trasfigurate in un linguaggio estetico che esprime sempre il vissuto, il sentito, il pensato in modo unico, irripetibile, originale e in grado di annullare ogni dimensione spazio temporale “Le immagini devono sapere di storie: la mia storia è la storia di tutti” ha dichiarato Marco Giorgione. Marco Giorgione nasce in Irpinia nel 1989; fin da bambino è appassionato di arte e di disegno e, crescendo, matura anche l'interesse per la fotografia, intesa come sintesi dei suoi interessi, creatività e tecnica in primis. Trasferitosi prima a Milano e successivamente in Spagna, trasferisce nelle sue immagini, in costante evoluzione, conoscenze e visioni diverse mosse da un unico fil rouge: idee e concetti nuovi originati dalla continua ricerca di un proprio linguaggio. Prendono così vita foto in apparente contrasto tra di loro: immagini poco concettuali ma con forte impatto visivo e immagini più classiche con concetti più chiari e radicati. Trasferitosi a Bologna, l’artista arriva a una fotografia molto più vicina alle persone e meno alla città, accompagnata da immagini più intime e personali. La passione per la fotografia per Marco Giorgione nasce da una necessità interiore, diviene l’unico mezzo espressivo capace di fissare un attimo ben preciso: una maniera curiosa, a tratti ossessiva, che non vive solo nel presente ma che è consapevole di costruire memoria. VERNISSAGE 23 GENNAIO 2014 ORE 21.00 ingresso libero dal 24 Gennaio al 6 Febbraio 2014 a cura di Francesca Pacelli Piazza Re Enzo 1 voltone del Podestà - Bologna Location: Piazza Re Enzo 1, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5972080515835761585 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: John Philips, Teheran, 1943 startDate: 2/22/14 endDate: 4/13/14 Description: FOTOGIORNALISMO E REPORTAGE IMMAGINI DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA galleria civica di Modena 22 febbraio-13 aprile 2014 John Philips, Teheran, 1943, Galleria civica di Modena La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 la mostra "Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena", realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte. Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la rassegna propone al pubblico una significativa selezione di opere dalla raccolta di fotografia con un progetto incentrato sul fotogiornalismo e sul reportage. Dopo lunghi anni di lavoro sulla fotografia artistica questo allestimento consente di compiere una ricerca che dà conto della fotografia considerata dal punto di vista del suo potenziale documentario e di testimonianza ed è l'occasione per mostrare la ricchezza del genere nella collezione che comprende alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della fotografia di reportage a livello mondiale come Weegee, Henri Cartier-Bresson, Tim N. Gidal, Robert Capa, Werner Bischof, William Klein, oppure, per stare sul territorio italiano, Caio Mario Garrubba, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna. Per la prima volta saranno esposte tutte assieme fotografie che illustrano momenti storici diversi di cui sono stati protagonisti fra gli altri Che Guevara, Fidel Castro, Konrad Adenauer, Bill Clinton e Nelson Mandela, oppure che documentano episodi cruciali, conflitti, viaggi, esplorazioni e indagini sociali come le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del '56, la strage dei Watussi in Burundi nel '64, la caduta del muro di Berlino. Fra le immagini che documentano l'indagine sociale vanno ricordate una selezione dalla serie "Native Americans" di Adam Clark Vroman che racconta la vita quotidiana delle popolazioni indigene della zona di confine fra Messico e Stati Uniti d'America alla fine dell'Ottocento, alcuni scatti di Gianni Berengo Gardin dedicati alle comunità di zingari in Italia e alcuni ritratti di donne algerine costrette a farsi fotografare a volto scoperto per i documenti di identificazione durante la colonizzazione francese degli anni Sessanta. Il ritratto di una anziana donna scattato nelle Filippine nel 1976 porta la firma di Gina Lollobrigida. Le fotografie ora presentate sono state in gran parte utilizzate in passato per essere pubblicate sulla stampa quotidiana o periodica, come le indicazioni manoscritte sul retro (misure, tagli da operare) testimoniano. Si tratta di oggetti, o se vogliamo, di strumenti, oggi totalmente caduti in disuso, radicalmente soppiantati dalla velocità d’esecuzione e di trasmissione delle immagini digitali e possono anche essere considerati come documento, o come la testimonianza di un tempo e di una pratica professionale oggi scomparsi. Un'altra categoria di fotografie – tutt’oggi di attualità – nasce per essere esposta, sfugge quindi ai ritmi della comunicazione e si propone come opera a sé stante ed è rappresentata ad esempio da autori come Gianfranco Gorgoni, Melina Mulas, Aldo Soligno. Tra i fotografi si ricordano: Andrea Annessi Mecci, Gianni Berengo Gardin, Werner Bischof, Édouard Boubat, Romano Cagnoni, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Mario De Biasi, Mauro Galligani, Marc Garanger, Caio Mario Garrubba, Paolo Gasparini, Tim N. Gidal, Gianfranco Gorgoni, Mark Greenberg, William Klein, Josef Koudelka, Alf Kumalo, Mimmo Jodice, Gina Lollobrigida, Giorgio Lotti, Mary Ellen Mark, Ramon Masats, Melina Mulas, Gregers Nielsen, John Phillips, Roger Pic, Sebastiao Salgado, August Sander, Daniel Schwartz, Ferdinando Scianna, Aldo Soligno, Arthur Tress, Adam Clark Vroman, Weegee. Nella foto: John Philips, Teheran, 1943, Galleria civica di Modena mostra Fotogiornalismo e Reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena curata da Silvia Ferrari sede Palazzo Santa Margherita, sala grande, corso Canalgrande 103, Modena periodo 22 febbraio-13 aprile 2014 inaugurazione sabato 22 febbraio 2014, ore 17.30 visite guidate 23 febbraio ore 11.00, 8 marzo ore 15.30 (ingresso gratuito, senza prenotazione) organizzazione e produzione Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Rispamio di Modena preview per la stampa giovedì 20 febbraio 2014, ore 11.30 orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. ingresso gratuito Ufficio Stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it immagini e comunicati scaricabili ww.clponline.it Ufficio Stampa Galleria civica di Modena Cristiana Minelli, tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it immagini e comunicati scaricabili nell'area giornalisti del sito della galleria Informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena Location: corso Canalgrande 103, 41121 Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: L'INFORMALE IN ITALIA startDate: 2/22/14 endDate: 4/13/14 Description: L'INFORMALE IN ITALIA OPERE SU CARTA DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA 22 febbraio-13 aprile 2014, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena Leoncillo, senza titolo, 1958, Galleria civica di Modena L'INFORMALE IN ITALIA OPERE SU CARTA DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA 22 febbraio-13 aprile 2014, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 "L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena”, una mostra realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte e dalla collezione di Don Casimiro Bettelli, ceduta in comodato alla Galleria dalla curia modenese. Curata dal direttore del museo Marco Pierini, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra propone al pubblico più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta. La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme – tanto quelle dettate dalla tradizione, quanto quelle ormai ridotte a formalismo stabilite dalle avanguardie storiche – e la forte componente esistenziale, condussero gli artisti di questa corrente a sperimentare tecniche, materiali e modalità espressive molto diverse tra loro. I risultati di questa incessante sperimentazione sono perfettamente leggibili anche nelle opere su carta, esiti spesso perfettamente compiuti e autonomi, piuttosto che abbozzi e appunti di carattere progettuale. I principali orientamenti linguistici dell’Informale italiano sono ben rappresentati all’interno della collezione della Galleria civica, i cui fogli testimoniano il prevalere, di volta in volta, del segno, del gesto, della materia, dell’articolazione spaziale. Allestito nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, il percorso espositivo presenta una sala dedicata alla grafica di Alberto Burri, sempre innovativo e sorprendente per i materiali e le tecniche utilizzate, e una a Lucio Fontana, dove oltre a sette disegni di periodi e soggetti diversi, si possono ammirare numerose incisioni, comprese le splendide tavole realizzate per "Six contes de La Fontaine", un libro di favole pubblicato nel 1964 e per “Apocalissi e sedici traduzioni” di Giuseppe Ungaretti, stampato nel 1965 in 150 esemplari. La raccolta del disegno della Galleria civica di Modena possiede anche numerose testimonianze degli esordi, di stampo chiaramente informale, di artisti che nella fase matura del loro cammino seguirono strade diverse come Vasco Bendini, Concetto Pozzati e Claudio Verna. Fogli poco noti che, al pari dei lavori di artisti talvolta ingiustamente relegati ai margini della storiografia come Annibale Biglione o Mario Nanni, rappresentano forse uno dei maggiori motivi d’interesse di questo allestimento. L’esposizione dedicata all’Informale in Italia è, infine, anche un modo per rileggere la storia della Galleria civica e quella del formarsi della sua collezione, dal momento che nel corso degli ultimi trent’anni sono state allestite dal museo modenese personali dedicate ad Accardi, Afro, Bendini, Fontana, Novelli, Peverelli, Pozzati, Scanavino, Scialoja e Turcato. Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano: Carla Accardi, Afro, Vasco Bendini, Annibale Biglione, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mino Ceretti, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Virgilio Guidi, Bice Lazzari, Leoncillo, Mario Nanni, Gastone Novelli, Cesare Peverelli, Concetto Pozzati, Bepi Romagnoni, Antonio Sanfilippo, Emilio Scanavino, Tancredi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Claudio Verna, Giuseppe Zigaina. Nella foto: Leoncillo, senza titolo, 1958, Galleria civica di Modena mostra L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena curata da Marco Pierini sede Palazzo Santa Margherita, sale superiori, corso Canalgrande 103, Modena periodo 22 febbraio-13 aprile 2014 inaugurazione sabato 22 febbraio 2014, ore 17.30 visite guidate 23 febbraio ore 11.00, 8 marzo ore 15.30 (ingresso gratuito, senza prenotazione) organizzazione e produzione Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena preview per la stampa giovedì 20 febbraio 2014, ore 11.30 orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. Location: Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: PREMIO MARETTI IV EDIZIONE. EUGENIO TIBALDI startDate: 1/25/13 endDate: 1/25/13 Description: La IV edizione del Premio Maretti ha avuto luogo nelle sale espositive del Pan Museo delle Arti di Napoli, 5 curatori hanno a invitato 4 artisti per partecipare al concorso. All'unanimita' la giuria ha scelto Eugenio Tibaldi, presentato da Sabrina Vedovotto, in qualita' di vincitore del Premio Maretti di quest'anno. A parere della giuria Tibaldi "Ha sviluppato una cifra stilistica inconfondibile, caratterizzata dal rapporto tra arte, urbanistica e architettura. Una ricerca che si concentra sulle marginalita' e sulle periferie anarcoidi dell'hinterland napoletano". Una Menzione Speciale e' stata invece data all'artista Grazia Varisco, milanese classe 1937, presentata da Giacomo Zaza "per la coerenza che ha contraddistinto la sua lunga carriera, iniziata con una delle esperienze piu' innovative e sperimentali degli anni Sessanta, il Gruppo T, di cui e' stata anche co-fondatrice". La premiazione avra' luogo alle ore 10.30. Per il weekend di Art City: Palm Wine e Dracula Lewis, artisti di Invernomuto suoneranno venerdi' e sabato sera dalle ore 23 fino all'1.30, un evento promosso da Art at Work in collaborazione con Ex-Forno MAMbo. Location: MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna Via Don Minzoni, 14 - 40121 BOLOGNA tipo di evento: rowid: Presentazione monografia artista immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: scaringella.laura@gmail.com email gestore : MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna sponsor: 10100 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: FEDELTA'/TRADIMENTO startDate: 2/9/14 endDate: 3/29/14 Description: FEDELTA'/TRADIMENTO "Racconti d'infedeltà e dedizione. Opere dal XVI al XXI secolo - dal 09 feb. al 29 mar. 2014 - Galleria Maurizio Nobile Bologna Per il terzo anno consecutivo e in occasione dell'arrivo a Bologna della Ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer, la galleria Maurizio Nobile propone una mostra tematica per presentare al pubblico di collezionisti, amatori e professionisti le nuove acquisizioni del 2013-2014: dipinti, sculture e disegni dal XVI al XIX secolo. La lettura iconografica delle opere e' il filo conduttore di un discorso che, spaziando tra la mitologia e le Sacre Scritture, racconta vizi e passioni, talmente connaturati nell'animo umano da rendere ancora universali ed attuali i significati delle opere. Location: Galleria Maurizio Nobile Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10068 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Voilà, Matisse! startDate: 2/22/14 endDate: 6/15/14 Description: Voilà, Matisse! Dal 22 febbraio al 15 giugno 2014, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, la grande mostra del genio artistico del ‘900. Vantaggi con il pacchetto del Consorzio Visit Ferrara. Alchimista del colore, sovvertitore della figura, genio d’arte del Novecento. Ad Henri Matisse è completamente dedicata una travolgente rassegna che inaugura il 22 febbraio, fino al 15 giugno 2014, negli spazi del Palazzo dei Diamanti di Ferrara (aperta tutti i giorni, anche nei festivi, dalle 9.00 alle 19.00). Capolavori ed opere non solo pittoriche, ma anche grafiche e scultoree, provenienti dai più grandi musei del mondo e da collezioni private, danno forma all’esposizione “Matisse, la figura – La forza della linea, l’emozione del colore”, curata da Isabelle Monod-Fontaine, già vicedirettore del Centre Pompidou di Parigi, e organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte. Occasione speciale per visitare la città estense e tutto il suo territorio, anche grazie alle proposte del Corsorzio Visit Ferrara - che raggruppa circa 50 operatori del turismo di tutta la Provincia ferrarese - che si possono scegliere sul sito www.visitferrara.eu .. La mostra è come un ritratto eclettico del grande artista francese da vivere attraversando le sale del monumento simbolo della città estense, a partire dall’”Autoritratto” del 1900, fino ad immergersi nella vivace stagione fauve (corrente artistica in cui si esprime la forza visiva del colore e il potere di emozionarsi), le suggestioni nate dall’influenza della pittura di Cézanne e della scultura africana. E poi il bronzo “La serpentina”, la “Bagnante” proveniente dal MoMa di New York, i ritratti della figura femminile che nascono dall’osservazione coinvolta dell’artista di una modella nel suo atelier, la rivelazione della sua essenza, forme che sembrano fluttuare nello spazio. E i dipinti più “maturi”, le opere rivoluzionarie come il libro “Jazz” e la serie “Acrobati” del 1952. Creazioni che lasciano profonde impressioni e che esprimono armonia. Per non perdere la grande esposizione, il Corsorzio Visit Ferrara propone il pacchetto “Matisse” che comprende notte in hotel in doppia con prima colazione, biglietto d’ingresso alla mostra, lo sconto del 10% sul catalogo e una visita guidata nella splendida città di Ferrara. Il prezzo a persona è da 60 euro a notte. Location: Palazzo dei Diamanti di Ferrara tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2814 Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Workshop “La costruzione di un progetto fotografico” startDate: 7/2/14 endDate: 9/2/14 Description: “La costruzione di un progetto fotografico” Workshop con Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo Dal 7 al 9 febbraio 2014 presso Spazio Labo’ - Centro di Fotografia, Via Frassinago 43/2 (Bologna) Lo scopo del workshop è illustrare le varie fasi che compongono la costruzione di un lavoro fotografico, attraverso la descrizione concreta dello sviluppo di un progetto, Corpi di Reato, dei fotografi Tommaso Bonaventura e Alessandro Imbriaco, curato da Fabio Severo, ma soprattutto analizzando i lavori e le idee che saranno portate dai partecipanti. Dalla definizione del tema iniziale fino alla selezione delle immagini che compongono il progetto, verranno analizzate le problematiche delle diverse fasi della produzione, le ricerche preliminari, l’individuazione dei luoghi, le modalità di esplorazione ‘virtuale’ in preparazione del lavoro sul campo, la fase di scatto. Successivamente si passerà alla fase di editing, alla selezione del materiale prodotto e alla discussione su quello ancora da produrre. L’ultima parte del workshop sarà poi dedicata all’illustrazione di esempi di composizione finale del progetto (portfolio, libro, mostra), e la scelta dei formati e l’interpretazione delle stampe delle fotografie. Il workshop si rivolge soprattutto a studenti con una pratica fotografica intermedia o di livello avanzato, che abbiano già cominciato a affrontare la progettualità in fotografia. I docenti e lo staff di Spazio Labo’ sono a completa disposizione per maggiori informazioni o colloqui preliminari. Corpi di Reato è un progetto fotografico pensato come un viaggio lungo il territorio italiano seguendo la presenza visibile o invisibile dell’agire mafioso. Il lavoro è nato dall’elaborazione di una grande quantità di materiale di varia natura (fonti giornalistiche, storiche, giudiziarie): il percorso che va dal reperimento delle storie fino alle scelte tematiche e fotografiche è un processo che racconta la specifica identità del lavoro Corpi di Reato, ma è anche una realtà con cui ci si confronta nello sviluppare qualsiasi progetto fotografico. Costo: Euro 250 > prezzo intero Euro 230 > promozione per chi si iscrive entro il 2 febbraio 2014 Euro 200> sconto under 26/studente Spazio Labo’ (per chi ha già frequentato un corso/workshop presso Spazio Labo’) La partecipazione al workshop è riservata ai soci di Spazio Labo’. www.spaziolabo.it | info@spaziolabo.it Location: via Frassinago 43/2c-d, 40123, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: spaziolabo@gmail.com email gestore : Spazio Labo’ | Centro di fotografia sponsor: 10106 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Workshop con Fabrizio Bellomo "L'umanità dinanzi al fotografo. startDate: 2/21/14 endDate: 2/23/14 Description: “L’umanità dinanzi al fotografo. Riflessioni sulla rappresentazione” Workshop con Fabrizio Bellomo Dal 21 al 23 febbraio 2014 e sabato 29 marzo 2014 presso Spazio Labo’ - Centro di Fotografia, Via Frassinago 43/2 (Bologna) Il workshop prende spunto dalle ricerche personali che il fotografo e artista visivo Fabrizio Bellomo porta avanti da anni, sia come autore, sia come ricercatore indipendente e curatore di progetti collettivi. L’oggetto della sua indagine, e argomento del workshop, mira all’analisi e alla comparazione degli atteggiamenti delle persone nei confronti della rappresentazione fotografica, video o nei confronti di qualsiasi altra forma espressiva collegata. Il programma del workshop si articola in momenti distinti, volti ad analizzare la rappresentazione attraverso punti di vista differenti e le parti sono articolate in modo da essere concatenate fra loro. Alla fine del periodo delle lezioni verrà chiesto a ogni studente di produrre un proprio personale progetto fotografico o video che in qualche modo tenga presente delle riflessioni effettuate durante le lezioni. Il docente Fabrizio Bellomo: Laureato in Disegno Industriale presso la facoltà di Architettura di Firenze, ha frequentato il master in Fotografia di NABA e Forma a Milano. Nel 2012 è selezionato per il 34e Cinemed Festival international du cinémama méditerranéen de Montpellier e vince a Roma il Premio Celeste con il video 32 dicembre. Nello stesso periodo viene selezionato dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI) e dalla fondazione Pirelli per il progetto d’arte pubblica ARTAROUND. Durante il 2011 realizza, con Bruno Barsanti, il progetto d’arte pubblica amarelarte nel porto antico di Bari, viene invitato da Luca Panaro alla mostra Sulla fotografia presso la Rocca Malatestiana di Fano e da Francesco Zanot alla mostra Milano, un minuto prima presso la Fondazione Forma di Milano. Al momento è impegnato nella progettazione del suo primo lungometraggio. Costo: Euro 220 > prezzo intero Euro 180 > prezzo promozionale per chi si iscrive entro il 15 febbraio 2014 Euro 160> sconto under 26/studente Spazio Labo’ (per chi ha già frequentato un corso/workshop presso Spazio Labo’) La partecipazione al workshop è riservata ai soci di Spazio Labo’. Per maggiori informazioni sul workshop: www.spaziolabo.it/workshop/lumanita-dinanzi-al-fotografo-workshop-con-fabrizio-bellomo/ www.spaziolabo.it | info@spaziolabo.it Location: via Frassinago 43/2c-d, 40123, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: spaziolabo@gmail.com email gestore : Spazio Labo’ | Centro di fotografia sponsor: 10106 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Elena Giustozzi con DISLOCAZIONI startDate: 2/8/14 endDate: 4/5/14 Description: Elena Giustozzi con DISLOCAZIONI cura e testo Nikla Cingolani L'inaugurazione è sabato 8 febbraio 2014 alle 18 presso Design? Studio Associato a San Benedetto del Tronto La mostra termina il 5 aprile 2014. Sabato 8 febbraio 2014 la Galleria Marconi, Design? Studio Associato e Marche Centro d’Arte presentano DISLOCAZIONI, mostra personale di Elena Giustozzi. La mostra sarà inaugurata alle ore 18.00 presso gli spazi di Design? Studio Associato in via D’Annunzio n°36 a San Benedetto del Tronto. L’evento è a cura di Nikla Cingolani, autrice anche del testo critico, intitolato REFERENZE INCROCIATE. DISLOCAZIONI fa parte degli eventi che si affiancano all’Expò di arte contemporanea di Marche Centro d’Arte e potrà essere visitata fino al 5 aprile 2014. “REFERENZE INCROCIATE Se l’identità dell’immagine è stata fondata dalla pittura, la fotografia ne ha superato i limiti, direbbe Roland Barthes, per porci di fronte alla realtà in virtù di un’oggettività che ne rappresenta l’essenza. Il lavoro di Elena Giustozzi inizia dalla scelta di un vecchio ritratto di un nucleo familiare per terminare in installazione come sequenza filmica. Non ricorre alla memoria per rappresentare il passato, piuttosto ne libera le forme così da elevare il frammento in istante astratto che abbia il valore dell’eternità. Dopo averla osservata e analizzata, la foto viene anatomizzata e infine messa in posa ogni parte. Il gesto pittorico e le gradazioni tonali che evocano a tratti il rigore del Cinema monocolore, è sublimato dalla perfezione d’esecuzione. Il mistero della rappresentazione è esaltato dal ritratto ingigantito dei singoli frammenti, compresi tutti gli elementi presenti sulla pelle cartacea, sgualciture o graffi che siano. L’opera in toto si presenta come una sequenza di montaggio senza raccordo basato sul dettaglio ravvicinato, dove lo spettatore può organizzare la propria messa in scena e costruire liberamente la sua trama. Un’operazione concettuale con la quale Elena Giustozzi dimostra la complessa capacità di attivare in chi guarda la propria recherche individuale, così il dettaglio di un panneggio, di un vestito, il gesto di una mano, un vaso di fiori, diventano le madeleine con cui iniziare il viaggio.“ (Nikla Cingolani) Elena Giustozzi è nata a Civitanova Marche (MC) nel 1983. Dopo la maturità scientifica si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Macerata dove nel 2008\2009 consegue il diploma di laurea di primo livello in Decorazione. Nel 2011\2012 conclude il corso di studi specialistico in Pittura. Attualmente è cultore della materia di: Tecniche Pittoriche (triennio), Tecniche e Tecnologie delle Arti Visive Contemporanee (triennio) e Laboratorio di Tecniche e Tecnologie per la Pittura (biennio) presso l'ABA di Macerata. Per la terza stagione consecutiva si rinnova la collaborazione tra la Galleria Marconi e Design? Studio Associato e prosegue il progetto di far crescere a San Benedetto del Tronto un nuovo spazio dedicato all'arte Contemporanea che si affianca a quello storico a Cupra Marittima. La collaborazione si sviluppa intorno all’idea di diffondere sul territorio regionale la passione per l’arte e il design, due mondi che spesso si toccano e giocano a dialogare tra loro. La Galleria Marconi continua così la sua operazione di promozione artistica all’esterno del proprio ambiente, sperimentando luoghi altri rispetto a quelli canonici dell’arte. Design? Studio Associato si propone di superare i limiti di uno studio di architettura per diventare promotore di cultura e offrire nuove prospettive a chi frequenta i suoi spazi. Accomunati dallo stesso spirito critico di ricerca, applicato alle arti visive, all’architettura e alla progettazione, la collaborazione vuole dare il via ad un nuovo percorso di studio e sperimentazione attraverso l’analisi e la rielaborazione della realtà che ci circonda. On Saturday 8th February 2014, Marconi Gallery, Design Studio Associato and Marche Centro d'Arte present DISLOCATIONS, sole exposition by Elena Giustozzi. The exhibition will be opened at 6 p.m. at design Studio Associato , 36 D'Annunzio street San Benedetto del Tronto. the event is cured by Nikla Cingolani, author also of the critical text named CROSSED REFERENCES. DISLOCATIONS is part of the events which join The Contemporary Art Expo of Marche Centro d'Arte and can be visited till 5th of April 2014. "CROSSED REFERENCES If the image identity has been founded by painting, photography has gone beyond its limits, like would say Roland Bartthes, in order to make us face reality, thanks to an objectivity which represents its essence. Elena Giustozzi work starts choosing an old picture of a family group to finish with an installation like a film sequence. She doesn't resort to memory to represent the past, but rather she set free its forms so that to elevate the fragment in abstract instant which has the value of eternity. The photo, after having been observed and analyzed, it is anatomized and in the end each part is put on pose.The pictorial geesture and the tonal gradations, reminiscent at times of the rigorous monochrome move, are sublimated by the perfection of execution. The mystery of the representation is enhanced by the exagerated portrait of the individual fragments, including all those things which are on paper, like creases or scratches All the work is like a sequence of assembly without a link based on the close detail, where the visitors can organize their own .staging and freely build their own plot. It's a concept operation through which Elena Giustozzi demonstrates the complex ability to activate the own individual recherche the beholder, so that the detail of a drapery, of a dress, the gesture of a hand, a pot of flowers, become the madeleines to begin the journey with.." (Nikla Cingolani) Elena Giustozzi was born in Civitanova Marche (MC) in 1983. After Secondary school degree, she started Art Academy of Macerata and she graduated on decoration in 2008/2009. In 2011/2012 she finished her Painting studies. At present she is Tutor of painting techniques (three years), ContemporaryVisual arts Techniques and Technologies (three years), and Laboratory of Techniques and Technologies for Painting (two years) at Academy of Arts of Macerata.. For the third consecutive season the cooperation between Marconi Gallery and Design? Sssociated Studio ps renewed and the project to to have a new space for Contemporary Art in San Benedetto is going on and it is working next to the old place of Cupra Marittima. The cooperation develops around the the idea to raise in the regional territory the passion for art and design, two worlds that often get in touch and play to have a dialogue together. Marconi Gallery goes on this way with its art promotion outside its own place , experiencing other places instead of the traditional art galleries. Design? Associated Study wants to overcome the limits of an architectural studio in order to become a culture promoter and offer new perspectives to the ones who frequent its place. With the same critic spirit of research for the visual arts, Architecture and Design, the cooperation wants to start a new path of studies and experimentation through the analysis and the reworking of the surrounding reality. scheda tecnica/technical card curatore/curator by Nikla Cingolani testo critico/art critic by Nikla Cingolani ufficio stampa/ press agent Dario Ciferri traduzione di/translation by Patrizia Isidori fotografia/photography Stefano Capocasa riprese video/video shooting Stefano Abbadini allestimenti/preparation Marco Croci Partner Cocalo's Club Riviera Oggi dal 8 febbraio al 5 aprile from 8th february to 5thapril orario: lunedì-venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 opening time: mon-fri 9 am to 1 pm - 2 pm to 6 pm sabato e domenica su appuntamento saturday and sunday on date info Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galleriamarconi@vodafone.it blog http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi Twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi Location: Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2255 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: L'INFORMALE IN ITALIA OPERE SU CARTA DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA startDate: 2/22/14 endDate: 4/13/14 Description: L'INFORMALE IN ITALIA OPERE SU CARTA DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA 22 febbraio-13 aprile 2014, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 "L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena”, una mostra realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte e dalla collezione di Don Casimiro Bettelli, ceduta in comodato alla Galleria dalla curia modenese. Curata dal direttore del museo Marco Pierini, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra propone al pubblico più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta. La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme – tanto quelle dettate dalla tradizione, quanto quelle ormai ridotte a formalismo stabilite dalle avanguardie storiche – e la forte componente esistenziale, condussero gli artisti di questa corrente a sperimentare tecniche, materiali e modalità espressive molto diverse tra loro. I risultati di questa incessante sperimentazione sono perfettamente leggibili anche nelle opere su carta, esiti spesso perfettamente compiuti e autonomi, piuttosto che abbozzi e appunti di carattere progettuale. I principali orientamenti linguistici dell’Informale italiano sono ben rappresentati all’interno della collezione della Galleria civica, i cui fogli testimoniano il prevalere, di volta in volta, del segno, del gesto, della materia, dell’articolazione spaziale. Allestito nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, il percorso espositivo presenta una sala dedicata alla grafica di Alberto Burri, sempre innovativo e sorprendente per i materiali e le tecniche utilizzate, e una a Lucio Fontana, dove oltre a sette disegni di periodi e soggetti diversi, si possono ammirare numerose incisioni, comprese le splendide tavole realizzate per "Six contes de La Fontaine", un libro di favole pubblicato nel 1964 e per “Apocalissi e sedici traduzioni” di Giuseppe Ungaretti, stampato nel 1965 in 150 esemplari. La raccolta del disegno della Galleria civica di Modena possiede anche numerose testimonianze degli esordi, di stampo chiaramente informale, di artisti che nella fase matura del loro cammino seguirono strade diverse come Vasco Bendini, Concetto Pozzati e Claudio Verna. Fogli poco noti che, al pari dei lavori di artisti talvolta ingiustamente relegati ai margini della storiografia come Annibale Biglione o Mario Nanni, rappresentano forse uno dei maggiori motivi d’interesse di questo allestimento. L’esposizione dedicata all’Informale in Italia è, infine, anche un modo per rileggere la storia della Galleria civica e quella del formarsi della sua collezione, dal momento che nel corso degli ultimi trent’anni sono state allestite dal museo modenese personali dedicate ad Accardi, Afro, Bendini, Fontana, Novelli, Peverelli, Pozzati, Scanavino, Scialoja e Turcato. Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano: Carla Accardi, Afro, Vasco Bendini, Annibale Biglione, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mino Ceretti, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Virgilio Guidi, Bice Lazzari, Leoncillo, Mario Nanni, Gastone Novelli, Cesare Peverelli, Concetto Pozzati, Bepi Romagnoni, Antonio Sanfilippo, Emilio Scanavino, Tancredi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Claudio Verna, Giuseppe Zigaina. Nella foto: Leoncillo, senza titolo, 1958, Galleria civica di Modena mostra L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena curata da Marco Pierini sede Palazzo Santa Margherita, sale superiori, corso Canalgrande 103, Modena periodo 22 febbraio-13 aprile 2014 inaugurazione sabato 22 febbraio 2014, ore 17.30 visite guidate 23 febbraio ore 11.00, 8 marzo ore 15.30 (ingresso gratuito, senza prenotazione) organizzazione e produzione Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena preview per la stampa giovedì 20 febbraio 2014, ore 11.30 orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. ingresso gratuito Ufficio Stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it immagini e comunicati scaricabili ww.clponline.it Ufficio Stampa Galleria civica di Modena Cristiana Minelli, tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it immagini e comunicati scaricabili nell'area giornalisti del sito della galleria Informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it Museo Associato AMACI Location: Corso Canalgrande 103, Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: FOTOGIORNALISMO E REPORTAGE IMMAGINI DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA startDate: 2/22/14 endDate: 4/13/14 Description: FOTOGIORNALISMO E REPORTAGE IMMAGINI DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA galleria civica di Modena 22 febbraio-13 aprile 2014 John Philips, Teheran, 1943, Galleria civica di Modena La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 la mostra "Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena", realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte. Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la rassegna propone al pubblico una significativa selezione di opere dalla raccolta di fotografia con un progetto incentrato sul fotogiornalismo e sul reportage. Dopo lunghi anni di lavoro sulla fotografia artistica questo allestimento consente di compiere una ricerca che dà conto della fotografia considerata dal punto di vista del suo potenziale documentario e di testimonianza ed è l'occasione per mostrare la ricchezza del genere nella collezione che comprende alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della fotografia di reportage a livello mondiale come Weegee, Henri Cartier-Bresson, Tim N. Gidal, Robert Capa, Werner Bischof, William Klein, oppure, per stare sul territorio italiano, Caio Mario Garrubba, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna. Per la prima volta saranno esposte tutte assieme fotografie che illustrano momenti storici diversi di cui sono stati protagonisti fra gli altri Che Guevara, Fidel Castro, Konrad Adenauer, Bill Clinton e Nelson Mandela, oppure che documentano episodi cruciali, conflitti, viaggi, esplorazioni e indagini sociali come le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del '56, la strage dei Watussi in Burundi nel '64, la caduta del muro di Berlino. Fra le immagini che documentano l'indagine sociale vanno ricordate una selezione dalla serie "Native Americans" di Adam Clark Vroman che racconta la vita quotidiana delle popolazioni indigene della zona di confine fra Messico e Stati Uniti d'America alla fine dell'Ottocento, alcuni scatti di Gianni Berengo Gardin dedicati alle comunità di zingari in Italia e alcuni ritratti di donne algerine costrette a farsi fotografare a volto scoperto per i documenti di identificazione durante la colonizzazione francese degli anni Sessanta. Il ritratto di una anziana donna scattato nelle Filippine nel 1976 porta la firma di Gina Lollobrigida. Le fotografie ora presentate sono state in gran parte utilizzate in passato per essere pubblicate sulla stampa quotidiana o periodica, come le indicazioni manoscritte sul retro (misure, tagli da operare) testimoniano. Si tratta di oggetti, o se vogliamo, di strumenti, oggi totalmente caduti in disuso, radicalmente soppiantati dalla velocità d’esecuzione e di trasmissione delle immagini digitali e possono anche essere considerati come documento, o come la testimonianza di un tempo e di una pratica professionale oggi scomparsi. Un'altra categoria di fotografie – tutt’oggi di attualità – nasce per essere esposta, sfugge quindi ai ritmi della comunicazione e si propone come opera a sé stante ed è rappresentata ad esempio da autori come Gianfranco Gorgoni, Melina Mulas, Aldo Soligno. Tra i fotografi si ricordano: Andrea Annessi Mecci, Gianni Berengo Gardin, Werner Bischof, Édouard Boubat, Romano Cagnoni, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Mario De Biasi, Mauro Galligani, Marc Garanger, Caio Mario Garrubba, Paolo Gasparini, Tim N. Gidal, Gianfranco Gorgoni, Mark Greenberg, William Klein, Josef Koudelka, Alf Kumalo, Mimmo Jodice, Gina Lollobrigida, Giorgio Lotti, Mary Ellen Mark, Ramon Masats, Melina Mulas, Gregers Nielsen, John Phillips, Roger Pic, Sebastiao Salgado, August Sander, Daniel Schwartz, Ferdinando Scianna, Aldo Soligno, Arthur Tress, Adam Clark Vroman, Weegee. Nella foto: John Philips, Teheran, 1943, Galleria civica di Modena mostra Fotogiornalismo e Reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena curata da Silvia Ferrari sede Palazzo Santa Margherita, sala grande, corso Canalgrande 103, Modena periodo 22 febbraio-13 aprile 2014 inaugurazione sabato 22 febbraio 2014, ore 17.30 visite guidate 23 febbraio ore 11.00, 8 marzo ore 15.30 (ingresso gratuito, senza prenotazione) organizzazione e produzione Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Rispamio di Modena preview per la stampa giovedì 20 febbraio 2014, ore 11.30 orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. ingresso gratuito Ufficio Stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it immagini e comunicati scaricabili ww.clponline.it Ufficio Stampa Galleria civica di Modena Cristiana Minelli, tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it immagini e comunicati scaricabili nell'area giornalisti del sito della galleria Informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it Museo Associato AMACI Location: Corso Canalgrande 103, Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Elena Giustozzi - DISLOCAZIONI da Design? Studio Associato startDate: 2/8/14 endDate: 4/5/14 Description: Sabato 8 febbraio 2014 la Galleria Marconi, Design? Studio Associato e Marche Centro d’Arte presentano DISLOCAZIONI, mostra personale di Elena Giustozzi. La mostra sarà inaugurata alle ore 18.00 presso gli spazi di Design? Studio Associato in via D’Annunzio n°36 a San Benedetto del Tronto. L’evento è a cura di Nikla Cingolani, autrice anche del testo critico, intitolato REFERENZE INCROCIATE. DISLOCAZIONI fa parte degli eventi che si affiancano all’Expò di arte contemporanea di Marche Centro d’Arte e potrà essere visitata fino al 5 aprile 2014. “REFERENZE INCROCIATE Se l’identità dell’immagine è stata fondata dalla pittura, la fotografia ne ha superato i limiti, direbbe Roland Barthes, per porci di fronte alla realtà in virtù di un’oggettività che ne rappresenta l’essenza. Il lavoro di Elena Giustozzi inizia dalla scelta di un vecchio ritratto di un nucleo familiare per terminare in installazione come sequenza filmica. Non ricorre alla memoria per rappresentare il passato, piuttosto ne libera le forme così da elevare il frammento in istante astratto che abbia il valore dell’eternità. Dopo averla osservata e analizzata, la foto viene anatomizzata e infine messa in posa ogni parte. Il gesto pittorico e le gradazioni tonali che evocano a tratti il rigore del Cinema monocolore, è sublimato dalla perfezione d’esecuzione. Il mistero della rappresentazione è esaltato dal ritratto ingigantito dei singoli frammenti, compresi tutti gli elementi presenti sulla pelle cartacea, sgualciture o graffi che siano. L’opera in toto si presenta come una sequenza di montaggio senza raccordo basato sul dettaglio ravvicinato, dove lo spettatore può organizzare la propria messa in scena e costruire liberamente la sua trama. Un’operazione concettuale con la quale Elena Giustozzi dimostra la complessa capacità di attivare in chi guarda la propria recherche individuale, così il dettaglio di un panneggio, di un vestito, il gesto di una mano, un vaso di fiori, diventano le madeleine con cui iniziare il viaggio.“ (Nikla Cingolani) Elena Giustozzi è nata a Civitanova Marche (MC) nel 1983. Dopo la maturità scientifica si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Macerata dove nel 2008\2009 consegue il diploma di laurea di primo livello in Decorazione. Nel 2011\2012 conclude il corso di studi specialistico in Pittura. Attualmente è cultore della materia di: Tecniche Pittoriche (triennio), Tecniche e Tecnologie delle Arti Visive Contemporanee (triennio) e Laboratorio di Tecniche e Tecnologie per la Pittura (biennio) presso l'ABA di Macerata. Per la terza stagione consecutiva si rinnova la collaborazione tra la Galleria Marconi e Design? Studio Associato e prosegue il progetto di far crescere a San Benedetto del Tronto un nuovo spazio dedicato all'arte Contemporanea che si affianca a quello storico a Cupra Marittima. La collaborazione si sviluppa intorno all’idea di diffondere sul territorio regionale la passione per l’arte e il design, due mondi che spesso si toccano e giocano a dialogare tra loro. La Galleria Marconi continua così la sua operazione di promozione artistica all’esterno del proprio ambiente, sperimentando luoghi altri rispetto a quelli canonici dell’arte. Design? Studio Associato si propone di superare i limiti di uno studio di architettura per diventare promotore di cultura e offrire nuove prospettive a chi frequenta i suoi spazi. Accomunati dallo stesso spirito critico di ricerca, applicato alle arti visive, all’architettura e alla progettazione, la collaborazione vuole dare il via ad un nuovo percorso di studio e sperimentazione attraverso l’analisi e la rielaborazione della realtà che ci circonda. On Saturday 8th February 2014, Marconi Gallery, Design Studio Associato and Marche Centro d'Arte present DISLOCATIONS, sole exposition by Elena Giustozzi. The exhibition will be opened at 6 p.m. at design Studio Associato , 36 D'Annunzio street San Benedetto del Tronto. the event is cured by Nikla Cingolani, author also of the critical text named CROSSED REFERENCES. DISLOCATIONS is part of the events which join The Contemporary Art Expo of Marche Centro d'Arte and can be visited till 5th of April 2014. "CROSSED REFERENCES If the image identity has been founded by painting, photography has gone beyond its limits, like would say Roland Bartthes, in order to make us face reality, thanks to an objectivity which represents its essence. Elena Giustozzi work starts choosing an old picture of a family group to finish with an installation like a film sequence. She doesn't resort to memory to represent the past, but rather she set free its forms so that to elevate the fragment in abstract instant which has the value of eternity. The photo, after having been observed and analyzed, it is anatomized and in the end each part is put on pose.The pictorial geesture and the tonal gradations, reminiscent at times of the rigorous monochrome move, are sublimated by the perfection of execution. The mystery of the representation is enhanced by the exagerated portrait of the individual fragments, including all those things which are on paper, like creases or scratches All the work is like a sequence of assembly without a link based on the close detail, where the visitors can organize their own .staging and freely build their own plot. It's a concept operation through which Elena Giustozzi demonstrates the complex ability to activate the own individual recherche the beholder, so that the detail of a drapery, of a dress, the gesture of a hand, a pot of flowers, become the madeleines to begin the journey with.." (Nikla Cingolani) Elena Giustozzi was born in Civitanova Marche (MC) in 1983. After Secondary school degree, she started Art Academy of Macerata and she graduated on decoration in 2008/2009. In 2011/2012 she finished her Painting studies. At present she is Tutor of painting techniques (three years), ContemporaryVisual arts Techniques and Technologies (three years), and Laboratory of Techniques and Technologies for Painting (two years) at Academy of Arts of Macerata.. For the third consecutive season the cooperation between Marconi Gallery and Design? Sssociated Studio ps renewed and the project to to have a new space for Contemporary Art in San Benedetto is going on and it is working next to the old place of Cupra Marittima. The cooperation develops around the the idea to raise in the regional territory the passion for art and design, two worlds that often get in touch and play to have a dialogue together. Marconi Gallery goes on this way with its art promotion outside its own place , experiencing other places instead of the traditional art galleries. Design? Associated Study wants to overcome the limits of an architectural studio in order to become a culture promoter and offer new perspectives to the ones who frequent its place. With the same critic spirit of research for the visual arts, Architecture and Design, the cooperation wants to start a new path of studies and experimentation through the analysis and the reworking of the surrounding reality. scheda tecnica/technical card curatore/curator by Nikla Cingolani testo critico/art critic by Nikla Cingolani ufficio stampa/ press agent Dario Ciferri traduzione di/translation by Patrizia Isidori fotografia/photography Stefano Capocasa riprese video/video shooting Stefano Abbadini allestimenti/preparation Marco Croci Partner Cocalo's Club Riviera Oggi dal 8 febbraio al 5 aprile from 8th february to 5thapril orario: lunedì-venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 opening time: mon-fri 9 am to 1 pm - 2 pm to 6 pm sabato e domenica su appuntamento saturday and sunday on date info Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galleriamarconi@vodafone.it blog http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi Twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi Design? Studio Associato via Gabriele D’Annunzio, 36 63074 San Benedetto del Tronto (AP) tel 0735584088 email info@forsedesign.it web http://www.forsedesign.it Facebook Design? Studio Associato Location: via Gabriele D’Annunzio, 36 63074 San Benedetto del Tronto (AP) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2333 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: FOTOGIORNALISMO E REPORTAGE startDate: 2/23/14 endDate: 4/13/14 Description: FOTOGIORNALISMO E REPORTAGE Immagini dalla Collezione della Galleria Civica di Modena Galleria Civica di Modena 22 febbraio-13 aprile 2014 La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 la mostra "Fotogiornalismo e reportage. Immagini dalla collezione della Galleria civica di Modena", realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte. Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la rassegna propone al pubblico una significativa selezione di opere dalla raccolta di fotografia con un progetto incentrato sul fotogiornalismo e sul reportage. Dopo lunghi anni di lavoro sulla fotografia artistica questo allestimento consente di compiere una ricerca che dà conto della fotografia considerata dal punto di vista del suo potenziale documentario e di testimonianza ed è l'occasione per mostrare la ricchezza del genere nella collezione che comprende alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della fotografia di reportage a livello mondiale come Weegee, Henri Cartier-Bresson, Tim N. Gidal, Robert Capa, Werner Bischof, William Klein, oppure, per stare sul territorio italiano, Caio Mario Garrubba, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna. Per la prima volta saranno esposte tutte assieme fotografie che illustrano momenti storici diversi di cui sono stati protagonisti fra gli altri Che Guevara, Fidel Castro, Konrad Adenauer, Bill Clinton e Nelson Mandela, oppure che documentano episodi cruciali, conflitti, viaggi, esplorazioni e indagini sociali come le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del '56, la strage dei Watussi in Burundi nel '64, la caduta del muro di Berlino. Fra le immagini che documentano l'indagine sociale vanno ricordate una selezione dalla serie "Native Americans" di Adam Clark Vroman che racconta la vita quotidiana delle popolazioni indigene della zona di confine fra Messico e Stati Uniti d'America alla fine dell'Ottocento, alcuni scatti di Gianni Berengo Gardin dedicati alle comunità di zingari in Italia e alcuni ritratti di donne algerine costrette a farsi fotografare a volto scoperto per i documenti di identificazione durante la colonizzazione francese degli anni Sessanta. Il ritratto di una anziana donna scattato nelle Filippine nel 1976 porta la firma di Gina Lollobrigida. Le fotografie ora presentate sono state in gran parte utilizzate in passato per essere pubblicate sulla stampa quotidiana o periodica, come le indicazioni manoscritte sul retro (misure, tagli da operare) testimoniano. Si tratta di oggetti, o se vogliamo, di strumenti, oggi totalmente caduti in disuso, radicalmente soppiantati dalla velocità d’esecuzione e di trasmissione delle immagini digitali e possono anche essere considerati come documento, o come la testimonianza di un tempo e di una pratica professionale oggi scomparsi. Un'altra categoria di fotografie – tutt’oggi di attualità – nasce per essere esposta, sfugge quindi ai ritmi della comunicazione e si propone come opera a sé stante ed è rappresentata ad esempio da autori come Gianfranco Gorgoni, Melina Mulas, Aldo Soligno. Tra i fotografi si ricordano: Andrea Annessi Mecci, Gianni Berengo Gardin, Werner Bischof, Édouard Boubat, Romano Cagnoni, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Mario De Biasi, Mauro Galligani, Marc Garanger, Caio Mario Garrubba, Paolo Gasparini, Tim N. Gidal, Gianfranco Gorgoni, Mark Greenberg, William Klein, Josef Koudelka, Alf Kumalo, Mimmo Jodice, Gina Lollobrigida, Giorgio Lotti, Mary Ellen Mark, Ramon Masats, Melina Mulas, Gregers Nielsen, John Phillips, Roger Pic, Sebastiao Salgado, August Sander, Daniel Schwartz, Ferdinando Scianna, Aldo Soligno, Arthur Tress, Adam Clark Vroman, Weegee. Location: FOTOGIORNALISMO E REPORTAGE tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: L'INFORMALE IN ITALIA startDate: 2/22/14 endDate: 4/13/14 Description: L'INFORMALE IN ITALIA Opere su carta dalla Collezione della Galleria Civica di Modena Galleria Civica di Modena - Palazzo Santa Margherita 22 febbraio-13 aprile 2014 La Galleria civica di Modena inaugura sabato 22 febbraio alle 17.30 "L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena”, una mostra realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte e dalla collezione di Don Casimiro Bettelli, ceduta in comodato alla Galleria dalla curia modenese. Curata dal direttore del museo Marco Pierini, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra propone al pubblico più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta. La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme – tanto quelle dettate dalla tradizione, quanto quelle ormai ridotte a formalismo stabilite dalle avanguardie storiche – e la forte componente esistenziale, condussero gli artisti di questa corrente a sperimentare tecniche, materiali e modalità espressive molto diverse tra loro. I risultati di questa incessante sperimentazione sono perfettamente leggibili anche nelle opere su carta, esiti spesso perfettamente compiuti e autonomi, piuttosto che abbozzi e appunti di carattere progettuale. I principali orientamenti linguistici dell’Informale italiano sono ben rappresentati all’interno della collezione della Galleria civica, i cui fogli testimoniano il prevalere, di volta in volta, del segno, del gesto, della materia, dell’articolazione spaziale. Allestito nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, il percorso espositivo presenta una sala dedicata alla grafica di Alberto Burri, sempre innovativo e sorprendente per i materiali e le tecniche utilizzate, e una a Lucio Fontana, dove oltre a sette disegni di periodi e soggetti diversi, si possono ammirare numerose incisioni, comprese le splendide tavole realizzate per "Six contes de La Fontaine", un libro di favole pubblicato nel 1964 e per “Apocalissi e sedici traduzioni” di Giuseppe Ungaretti, stampato nel 1965 in 150 esemplari. La raccolta del disegno della Galleria civica di Modena possiede anche numerose testimonianze degli esordi, di stampo chiaramente informale, di artisti che nella fase matura del loro cammino seguirono strade diverse come Vasco Bendini, Concetto Pozzati e Claudio Verna. Fogli poco noti che, al pari dei lavori di artisti talvolta ingiustamente relegati ai margini della storiografia come Annibale Biglione o Mario Nanni, rappresentano forse uno dei maggiori motivi d’interesse di questo allestimento. L’esposizione dedicata all’Informale in Italia è, infine, anche un modo per rileggere la storia della Galleria civica e quella del formarsi della sua collezione, dal momento che nel corso degli ultimi trent’anni sono state allestite dal museo modenese personali dedicate ad Accardi, Afro, Bendini, Fontana, Novelli, Peverelli, Pozzati, Scanavino, Scialoja e Turcato. Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano: Carla Accardi, Afro, Vasco Bendini, Annibale Biglione, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mino Ceretti, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Virgilio Guidi, Bice Lazzari, Leoncillo, Mario Nanni, Gastone Novelli, Cesare Peverelli, Concetto Pozzati, Bepi Romagnoni, Antonio Sanfilippo, Emilio Scanavino, Tancredi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Claudio Verna, Giuseppe Zigaina. Location: corso Canalgrande Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: In-Opera startDate: 2/15/14 endDate: 5/4/14 Description: Sabato 15 febbraio alle ore 18.30 al CIAC di Foligno inaugura la grande mostra Disegno In-Opera dedicata a LUCIANO FABRO, grande artista torinese, tra i massimi esponenti del movimento Arte Povera. Realizzata in collaborazione con la GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e curata da Bruno Corà Giacinto di Pietrantonio e Italo Tomassoni, in collaborazione con Silvia Fabro e l’Archivio Fabro, la mostra presenta per la prima volta in Italia un ricco nucleo di disegni dell’artista: lavori che godono di un’autonomia e di un grado di libertà particolari anche rispetto la stessa disciplina e che si confermano parte integrante e irrinunciabile del corpus dell’opera di Fabro. Il percorso espositivo accoglie oltre 100 disegni che presentano tipologie e funzioni differenti: essi, infatti, non sono strettamente “progettuali, ovvero preliminari alla realizzazione di opere, bensì disegni intesi come pratica alla base del processo creativo che conduce alla genesi di un’idea o come mezzo per trasmettere messaggi; disegni in cui è esplicito il riferimento alla scultura e disegni come campo di indagine e di sperimentazione. E ancora disegni come forme - aperture, buchi e fori - grazie alle quali Fabro indaga e attraversa lo spazio aperto da Lucio Fontana, che in quegli anni era punto di riferimento per gran parte dei giovani artisti. La mostra sarà aperta fino al 4 maggio. Location: Ciac Foligno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2353 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: IRWIN. Dreams and Conflicts startDate: 3/15/14 endDate: 6/2/14 Description: IRWIN. Dreams and Conflicts Galleria civica di Modena, Palazzina dei Giardini Sabato 15 Marzo 2014 - Lunedì 2 Giugno 2014 Allegati: Comunicato stampa IRWIN. Dreams and Conflicts A cura di Julia Draganović e Claudia Löffelholz, LaRete Art Projects 15 marzo-2 giugno 2014, Galleria civica di Modena, Palazzina dei Giardini La Galleria civica di Modena inaugura sabato 15 marzo 2014 alle 17.30 nella sede della Palazzina dei Giardini Dreams and Conflicts, una mostra dedicata al gruppo sloveno IRWIN. Curata da Julia Draganović e Claudia Löffelholz di LaRete Art Projects, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra si articola come prima tappa di un progetto espositivo in collaborazione con la Kunsthalle Osnabrück (Germania) e il Łaźnia Centre for Contemporary Art di Danzica (Polonia) dove, nel 2015, avranno luogo altre due mostre dedicate agli IRWIN. La storia del collettivo artistico sloveno nasce nel 1983 dal sodalizio di giovani artisti provenienti dai movimenti del punk e del graffitismo di Lubiana: Dušan Mandič, Miran Mohar, Andrej Savski, Roman Uranjek e Borut Vogelnik che si uniscono e fondano il gruppo Rrose Irwin Sélavy, in onore dello pseudonimo femminile di Marcel Duchamp. Nel 1984 fondano, in collaborazione con il gruppo musicale Laibach e la compagnia teatrale Gledališče sester Scipion Nasice, un ampio collettivo di artisti noto come Neue Slowenische Kunst (NSK), Nuova Arte Slovena, che coinvolgerà in seguito altri collettivi artistici attivi nella grafica, nella video arte e nella filosofia. Collaborazione e condivisione sono a un tempo la base e l’inevitabile conseguenza sia di IRWIN sia della Neue Slowenische Kunst, che si posiziona nella realtà politica e culturale della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Con il collasso del socialismo, all’inizio degli anni Novanta, cambiano radicalmente i presupposti della loro operazione artistica e nel 1992 avviene la trasformazione della Neue Slowenische Kunst in NSK State in Time. In seguito all’emergere di una moltitudine di nuovi stati, il collettivo NSK decide quindi di oggettivare la propria natura nella forma di uno stato. Non uno stato territoriale, ma uno stato di pensiero, che si esprime, di fatto, attraverso pubbliche apparizioni in progetti culturali, grazie ai quali si delineano la sua immagine e i suoi contenuti e si stabiliscono molteplici relazioni tra i suoi cittadini, che gradualmente aumentano grazie alle iniziative a cui partecipano. Dopo più di 30 anni, IRWIN oggi è il collettivo più longevo del panorama artistico mondiale (eccezione fatta per i gruppi artistici che sono coppie anche nella vita, come Gilbert & George o Eva & Adele). La mostra alla Galleria Civica di Modena metterà il focus sulle strategie di collaborazione del gruppo, sia all’interno dello stesso collettivo – che permette linguaggi molto diversi a ogni singolo membro – sia alle collaborazioni con altri che includono il progetto pluriennale NSK, ma anche cooperazioni con artisti come Marina Abramović, Andres Serrano o Joseph Beuys. Nell’ambito della mostra apre anche il Consolato di NSK State in Time, dove sarà possibile richiedere il passaporto che dà diritto di aggiungere alla propria cittadinanza quella della nazione utopica, fondata nel 1992. Come in altri “uffici-passaporti” itineranti aperti in passato – tra cui il primo a Mosca nel 1992 e quello al MoMA di New York nel 2012 – viene offerta l’opportunità di riflettere insieme sulla possibilità di un nuovo stato, e viene inoltre data l'occasione straordinaria di poter acquisire una cittadinanza alternativa, che si aggiunge a quella nazionale, per tutti quelli che si identificano con i principi costituenti di NSK: le pari opportunità e l'uguaglianza a prescindere dall'appartenenza etnica o nazionale, sessuale o religiosa. Oltre al consolato di NSK State in Time la mostra presenterà fotografie, installazioni e video che sono il risultato di più di trent’anni di pratiche collaborative che IRWIN ha esercitato insieme ad alcuni degli artisti e pensatori più significativi del nostro tempo, ma anche con cittadini medi. Collettivo artistico sloveno IRWIN I simboli – per gli IRWIN – possono avere significati e connotazioni differenti in luoghi e momenti diversi grazie all’analisi delle loro origini. Il loro lavoro, connotato da un acuto umorismo e una marcata ambiguità, esprime una complessa e sottile connessione tra arte e ideologia. Nel 1984 fondano, in collaborazione con il gruppo musicale Laibach e la compagnia teatrale Gledališče sester Scipion Nasice, un ampio collettivo di artisti noto come Neue Slowenische Kunst (NSK), ovvero Nuova arte slovena, un sodalizio di gruppi artistici di origine pluri-disciplinare alla ricerca di vie d’uscita dall’universo dell’arte locale, così chiuso e auto-referenziale. Dopo le dichiarazioni d’indipendenza dalla Repubblica Federale della Jugoslavia da parte di Croazia e Slovenia, Neue Slowenische Kunst nel 1992 fonda la nazione "NSK State in Time". Invece di richiedere un territorio, NSK si fonda su uno “stato di pensiero” i cui confini cambiano in relazione ai singoli membri dello stato. Nel momento della sua formazione, "NSK State in Time" fu definito come un organismo astratto, un corpo suprematista installato in uno spazio socio-politico reale costituito dal movimento dello spirito e dal lavoro dei singoli soci. A distanza di vent'anni i cittadini in possesso del passaporto del "NSK State in Time" sono più di quattordici mila – appartenenti innanzitutto al mondo dell’arte, ma non solo – che non si stancano di riflettere su un nuovo stato, uno stato migliore, in cui forse si possa trovare anche un po’ di felicità. IRWIN ha partecipato, tra l'altro, a progetti presentati a Manifesta, alla Biennale di Venezia e al MoMA di New York. Nella foto: Dreams and Conflicts, 2003, colour photography, photo: Igor Andjelić, courtesy Galerija Gregor Podnar In order to create the photograph Dreams and Conflicts, the group Irwin stayed overnight at the Venice train station during the 50th Venice Biennial (2003). Their goal was to repeat a situation they had first experienced in 1986 when the group unofficially exhibited parallel to the 42nd Biennial (1986) and had been sleeping at the Venice train station. mostra IRWIN. Dreams and Conflicts curata da Julia Draganović e Claudia Löffeholz, LaRete Art Projects sede Galleria civica di Modena (Palazzina dei Giardini, corso Canalgrande, Modena) periodo 15 marzo-2 giugno 2014 inaugurazione sabato 15 marzo 2014, ore 17.30 organizzazione e produzione Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Rispamio di Modena progetto espositivo in collaborazione con la Kunsthalle Osnabrück (Germania) e il Łaźnia Centre for Contemporary Art di Danzica (Polonia) preview per la stampa giovedì 13 marzo, ore 11.30 ingresso gratuito ufficio stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano, Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it immagini e comunicati scaricabili www.clponline.it ufficio stampa Galleria civica di Modena, Cristiana Minelli tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it immagini e comunicati scaricabili nell'area giornalisti del sito della galleria informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it Museo Associato AMACI Location: corso Canalgrande 103, 41121 Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Mostra Personale di Antonia Fiori startDate: 2/13/14 endDate: 2/27/14 Description: Al Centro Civico del Quartiere Savena (Via Faenza, 4 – Bologna) torna l’arte di Antonia Fiori che nella “piazza coperta” ha già esposto in diverse occasioni, l’ultima delle quali nel 2007. Antonia Fiori, nata a Torino, si è stabilita a Bologna nel 1962, dopo alcuni periodi trascorsi nell’Oltrepo Pavese e a Milano. E’ nel capoluogo emiliano che l’artista ha frequentato lo studio del pittore Sergio Vellani ed il corso di nudo all’Accademia di Belle Arti, per poi partecipare attivamente alla vita culturale, con diverse mostre personali, delle quali due a Palazzo Re Enzo, una al Palazzo dei Congressi, una nella Sala Esposizioni dell’Arena del Sole e due a Villa Aldrovandi Mazzacorati, con il presepe multirazziale allestito nel teatro settecentesco della villa. La nuova mostra personale bolognese che sarà inaugurata giovedì 13 febbraio alle ore 16,00 racconterà l’artista attraverso alcune decine di opere realizzate ad olio, acquerello e terracotta, di cui molte inedite. Antonia Fiori é, infatti, anche scultrice che ama plasmare figure provenienti dal mondo contadino, presepi, leggiadre fanciulle in pose di danza. Nella pittura, invece, ampio risalto al paesaggio ed ai suoi colori, tratto distintivo della sua produzione: dalle marine assolate ai più ombrosi scorci lacustri, realizzati ad olio su tele grezze per meglio apprezzare la potenza della materia oppure ad acquerello ma sempre su carta a trama ruvida. L’esposizione proseguirà fino al 27 febbraio. Location: Via Faenza, 4 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : Centro Civico Quartiere Savena sponsor: 10113 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Arts&Co. startDate: 1/31/14 endDate: 2/28/14 Description: Una delle mission di On/Off è quella di sostenere, diffondere e promuovere l’arte in tutte le sue forme ed espressioni, mettendo a disposizione spazi espositivi ad artisti, makers e creativi emergenti e con voglia di mettersi in gioco. In nome dello spirito di condivisione e di collaborazione di cui si fa portatore, oltre che per potenziare e sfruttare la molteplicità di spazi di cui dispone, ON/OFF sostiene e organizza soprattutto iniziative espositive sviluppate in forma collettiva. L'esposizione in corso propone le opere dei seguenti artisti: + Matteo Beltrami (RE) + Ingrid Russo (RE) + Luca Zavattini (PR) + Alice Zuccheri (PR) Location: Strada Naviglio Alto 4/1 Parma tipo di evento: rowid: Mostra collettiva immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.460635400726266.1073741864.391080374348436&type=1&l=0f7852f826 galleria-spazio-museo: r.lombardozzi@officinaonoff.com email gestore : ON/OFF Officina di Coworking per l'Occupabilità Giovanile sponsor: 10130 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ZINES OF THE ZONE a Spazio Labo' startDate: 2/25/14 endDate: 2/25/14 Description: Stanno viaggiando per tutt'Europa a bordo di un van pieno di libri, zines e ogni altro tipo di progetto fotografico self published. Loro sono ZINES OF THE ZONE. Una biblioteca itinerante dedicata al self publishing di libri, fanzine e altre autoproduzioni fotografiche, nata dall’associazione francese La Mutinierie per condividere queste pratiche alternative di produzione e creare una collezione pubblica. Per crearla il gruppo è in viaggio da gennaio, in un tour nel quale presentano i libri e allo stesso tempo raccolgono nuovo materiale incontrando fotografi e case editrici indipendenti. La tappa bolognese di ZINES OF THE ZONE è a Spazio Labo’: martedì 25 febbraio dalle 18:30 vi aspettiamo tutti "..to share talks, beers, and self-published photozines!" www.spaziolabo.it/eventi/incontro-zines-of-the-zone/ www.zinesofthezone.net Location: Via Frassinago 43/2, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10106 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Workshop "Being Involved" con Michael Ackerman startDate: 5/31/14 endDate: 6/2/14 Description: Tre giorni interi a disposizione per lavorare con una delle più interessanti personalità della fotografia internazionale: Michael Ackerman, un artista che ha sempre posto al centro dei suoi lavori una particolare attenzione per l’introspezione e il profondo legame con i soggetti. Le sue immagini ci mostrano una visione del mondo estremamente personale e ricca di emozioni: l’amore, la paura, l’ansia, l’ossessione. La sua è una fotografia introspettiva che riflette passione, dubbi e angosce. Come docente, Ackerman inizia solitamente ad analizzare i progetti che gli vengono presentati partendo da domande come: quali sono le tue ossessioni? Che domande ti poni? Questo per cercare di arrivare a una concezione della fotografia che trascenda generi, stili e riferimenti autoriali per andare direttamente alla rivelazione di cosa significa fotografare per chi lo fa, quali sono le ragioni, quali le pulsioni profonde. Una fotografia che riveli cosa vuol dire “essere vivi”, sia per il fotografo che per la vita fotografata. Tutte le informazioni su: http://www.spaziolabo.it/workshop/workshop-con-michael-ackerman/ Location: Via Frassinago 43/2, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10106 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: GAREL & GAREL Philippe e Quentin Garel padre e figlio insieme per una grande mostra Subject: GAREL & GAREL Philippe e Quentin Garel padre e figlio insieme per una grande mostra startDate: 2/22/14 endDate: 4/10/14 Description: Philippe e Quentin Garel, padre e figlio, esporranno insieme per la prima volta in Italia ripensando lo spazio della galleria come una sorta di grande installazione ove sculture, dipinti e grandi disegni, espressamente concepiti per l’occasione, evocheranno l’atmosfera dell’atelier dove abitualmente lavorano fianco a fianco.Philippe, nato nel 1945 in Bretagna, è un artista poliedrico: pittore, scultore, ideatore di installazioni, oggetti/gioiello e mobili/scultura nati dall’indiscussa capacità tecnica ma anche da un’eccellente conoscenza della storia dell’arte, una fervida immaginazione e uno straordinario senso dell’umorismo che da sempre gli appartengono.Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Rennes e di Parigi, ha successivamente insegnato all’Accademia di Rouen. Vive e lavora a Parigi.L’eclettismo che lo contraddistingue gli ha permesso di affrontare diversi temi e soggetti lungo il proprio percorso artistico, dalla rappresentazione del paesaggio ad un’interessante ricerca sulla figura, da una curiosa interpretazione degli interni ad un’analisi della natura morta del tutto singolare, rappresentata come “relitto” fatto di resti, avanzi, scarti, piccoli oggetti, utensili, ciotole e pennelli disseminati qua e là. Protagonisti della mostra saranno i paesaggi della costa atlantica, le grandi tele dedicate al grigio mare del nord e le sue luci straordinarie, nonché le tecniche miste di grande formato dedicate al tema delle vetrine. Vi saranno anche alcuni lavori dedicati alle vedute dell’entroterra normanno, visioni aeree di Parigi tagliata dall’ampio corso della Senna, scorci rubati dai vicoli alle vetrine di insoliti negozi e bistrot.Dal padre Philippe, Quentin ha sicuramente ereditato la versatilità, la capacità di utilizzare le tecniche e i materiali più disparati con sorprendente disinvoltura.Nato nel 1975 a Parigi, Quentin Garel presenterà le ultime creazioni del suo celeberrimo bestiario. Scultore e disegnatore di grande talento, dopo il diploma alla Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti di Parigi, una borsa di studio all'Art Institute di Chicago e un soggiorno di due anni alla Casa Velasquez di Madrid, lavora a Parigi con commissioni di grande prestigio.Protagonisti del suo lavoro sono imponenti “trofei” ma anche esili crani quali antiche vestigia di un passato immaginario, coccodrilli, elefanti, giraffe ed ippopotami, ma anche rane, struzzi, scimmie e tartarughe, sempre rappresentati con grande ironia. Il giovane Garel riesce infatti a conferire a ciascun animale preso in esame un’identità ben precisa cogliendo, tra le tante caratteristiche, proprio quella che contraddistingue quella specie.Per la scultura utilizza il legno e naturalmente sono numerose le fusioni in ferro e in bronzo. I disegni, realizzati a matita, carboncino e a volte acquarello su fogli di grande e grandissimo formato (fino a 3 metri di larghezza) raffigurano anch'essi animali: grandi composizioni ove un sapiente gioco di sovrapposizioni lascia affiorare sagome di struzzi, becchi, mandibole e grandi espressivi occhi di giraffa; inequivocabile il segno dello scultore, la gestualità e la spontaneità del tratto finalizzato allo studio, al bozzetto, all'analisi anatomica di ogni particolare. Non sono però studi preparatori bensì opere compiute ove emerge la complessità della composizione, dissolta dalla leggerezza del disegno.I due artisti, insieme, condividono l’atelier: un grande spazio utilizzato per la realizzazione di opere di grandi dimensioni, recuperato da un’antica fonderia dismessa nella campagna dell’alta Normandia. E’ un luogo pieno di fascino, testimone di straordinarie creazioni, che gli autori condivideranno con noi nello spazio della Galleria Forni. Location: Via Farini, 26 - Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://drive.google.com/folderview?id=0B4UAm5RFRuplNVVUNTM4WEtSd0U&usp=sharing galleria-spazio-museo: GALLERIA FORNI email gestore : sponsor: 2261 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: achel Whiteread Study for Room Subject: Rachel Whiteread Study for Room startDate: 1/24/14 endDate: 5/4/14 Description: In concomitanza con ART CITY e in occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Giorgio Morandi, il MAMbo presenta un progetto espositivo di Rachel Whiteread, con una serie di lavori ambientati negli spazi del Museo Morandi. L'artista britannica dichiara esplicitamente il suo interesse verso Morandi al quale è accomunata da un'incessante tensione metafisica e da una ricerca artistica che trascende il corso cronologico delle avanguardie o prospettive teoriche di ordine linguistico.Nota per le sue sculture in resina e gesso, per i calchi con cui esplora l'architettura, lo spazio, l'assenza e la memoria – tra cui il celebre House del 1993, monumentale calco in cemento di una casa vittoriana poi distrutto, realizzato per stigmatizzare la speculazione edilizia nell'East End londinese - Rachel Whiteread condivide con Morandi l'attenzione per gli spazi intimi e gli oggetti del quotidiano, enfatizzandone il negativo e rivelando i vuoti intorno a essi. Sotto lo sguardo dell'artista, le “cose” di uso comune sembrano assorbite dallo spazio, in bilico tra presenza e assenza, lasciano una traccia di sé nel calco che le avvolge.Rachel Whiteread presenta al MAMbo una selezione di opere che va dal 1991 al 2010 e due nuovi lavori di piccolo formato realizzati per l'occasione che ben si inseriscono negli ambienti del Museo Morandi, creando un dialogo poetico con i dipinti esposti, provocando un vicendevole proiettarsi di prospettive, enfatizzando la sistematicità e la coerenza delle ricerche dei due artisti. I volumi pittorici morandiani trovano così corrispondenze nelle scatole monocrome, negli essenziali parallelepipedi collocati nell'ordine di mensole e scaffali: le sculture di Rachel Whiteread sembrano esistere nello stesso tempo sospeso dei dipinti e degli acquerelli di Morandi.In occasione della mostra dell'artista britannica il percorso espositivo del Museo Morandi viene variato, anche per consentire l'esposizione di cinque nuove opere dell'artista bolognese, collocabili tra il 1950 e il 1957 e concesse in prestito temporaneo da collezionisti privati. Sono presenti al miglior livello tutte le tecniche pittoriche che Morandi ha praticato fino alla fine della sua vita: vi sono infatti tre Nature morte a olio (Fiori e composizioni di oggetti), una ad acquerello, e un bell'esempio di disegno a matita. Sia le tele che le opere su carta sono quasi del tutto inedite; esemplare la Natura morta del 1957, quasi del tutto monocroma e caratterizzata da una serrata sequenza di bottiglie, da sempre presso la famiglia del proprietario che lo ricevette direttamente dall'artista.Anche la sezione video del Museo Morandi viene rinnovata: sono infatti qui presentati al pubblico Exit Morandi (1964) - il commiato di Roberto Longhi dall'artista - e un dialogo di Riccardo Bacchelli con un Paesaggio di Morandi datato 1913.A cura di Gianfranco MaranielloPromossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna / Museo MorandiOrari di apertura ordinarimartedì, mercoledì, venerdì h 12.00 – 18.00giovedì, sabato, domenica e festivi h 12.00 – 20.00lunedì chiusoIngressointero € 6,00 - ridotto € 4,00 Location: Via Don Minzoni 14, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MAMbo Museo d'Arte Moderna di Bologna email gestore : sponsor: 10100 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Rita Soccio - "Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca" startDate: 3/9/14 endDate: 5/4/14 Description: Domenica 9 marzo alle 18.00 la Galleria Marconi di Cupra Marittima e Marche Centro d'Arte presentano “Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca” 16.10.2013 – 6.2.2014, mostra personale Rita Soccio “Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca” 16.10.2013 – 6.2.2014 è il titolo della mostra curata da Loretta Morelli, che è anche autrice del testo critico, e potrà essere visitata fino al 5 aprile 2014, presso gli spazi della Galleria Marconi (c.so Vittorio Emanuele, 70 - Cupra Marittima). "Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca" 16.10.2013 - 6.2.2014 fa parte degli eventi che si affiancano all’Expo di arte contemporanea di Marche Centro d’Arte. “Rita Soccio torna a parlarci del nostro tempo, delle sue contraddizioni, delle sue allucinazioni. Riuscire a fermarsi e prendere coscienza di ciò che oggi plasma e scandisce le menti e le vite umane è una scelta sociale forte, coraggiosa e incantata. L’artista ha dedicato 588 ore alle parole. Una trascrizione lenta, costante e impetuosa di quanto è stato pronunciato da politici e uomini di potere dal 16 ottobre 2013 al 6 febbraio 2014. Questa azione di sfogo e protesta ha voluto mettere in luce l’abuso della parola e dell’intero sistema del linguaggio, lo svilimento e annullamento dei significati, l’alienazione del senso, lo scollamento verbale/reale. La denuncia dell’utilizzo violento e falsato di ciò che identifica l’entità dell’uomo è il motore della mostra. Nessuna cosa è (sia) dove la parola manca è l’ultimo verso della poesia Das Wort (La parola, 1919) di Stefan George, lo stesso che ispirò “L’essenza del linguaggio” di Heidegger. Il filosofo sosteneva un’esperienza poetica del linguaggio partendo da quella frase che esaltava il legame tra la parola e il suo“essente”; solo la parola fa sì che qualcosa appaia e diventi presente, tangibile; solo la parola è “il rapporto stesso con la cosa che è”. Essa non è un’entità astratta e fugace, è realtà. Da tempo si assiste all’annullamento di tale principio, al suo ribaltamento, ad una verità manipolata, a meri flussi vocali svuotati di valore e poi mercificati. L’artista vuole meditare e far meditare sul lògos come il termine più antico per indicare il potere e la bellezza del dire che al contempo è anche l’essere in una reciproca appartenenza primigenia. L’esposizione, attraverso molteplici medium espressivi, rivela un messaggio fatto di contrasti: intimo e universale, materiale e ideale, sospirato e urlato. È qualcosa di integro e complesso che non si esaurisce nell’atto artistico, nello spazio espositivo, ma diventa partecipazione, invito a condividere e ridare dignità a ciò che siamo.” (Loretta Morelli) scheda tecnica/technical card curatore/curator by Loretta Morelli testo critico/art critic by Loretta Morelli ufficio stampa/press agent by Dario Ciferri relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Nikla Cingolani fotografia/photography Stefano Capocasa riprese video/video shooting Stefano Abbadini allestimenti/preparation Marco Croci Partner Cocalo's Club http://www.rivieraoggi.it dal 9 marzo al 5 aprile from 9th march to 5th april orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30 opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m. info Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galleriamarconi@vodafone.it blog http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi Location: c.so Vittorio Emanuele, 70 Cupra Marittima tipo di evento: rowid: mostra immagini: galleria immagini: http://4.bp.blogspot.com/-GLkNfAExyGQ/Uw5Fqr9-e0I/AAAAAAAABko/E9D0gKAhh4k/s1600/soccio+2014.jpg galleria-spazio-museo: email gestore : Galleria Marconi sponsor: 2255 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: LA SCIENZA IN PIAZZA® startDate: 3/28/14 endDate: 4/13/14 Description: Dal 28 marzo al 13 aprile 2014 torna a Bologna LA SCIENZA IN PIAZZA® organizzata da Fondazione Marino Golinelli in collaborazione con il Comune di Bologna Per 17 giorni tutta la città di Bologna diventa capitale della scienza e della cultura Protagoniste le sfide alimentari della mensa del futuro pensando all'Expo 2015 e oltre Una grande mostra di arte contemporanea e scienza che esplora il legame fra cibo e piacere con opere di Marina Abramovic, Boaz Arad, Gabriella Ciancimino e Jorgen Leth, laboratori per imparare a cucinare un menu a base di insetti commestibili e di cucina molecolare, per utilizzare le alghe come ingrediente dei nostri piatti, un corso per produrre cosmetici naturali, un workshop di due giorni per costruire un orto urbano verticale, degustazioni per ogni palato, esperimenti interattivi e giochi per un pubblico dai 18 mesi ai 99 anni Location: Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “META”. Un poema collettivo creato da Lolita Timofeeva startDate: 3/15/14 endDate: 4/17/14 Description: “META”. Un poema collettivo creato da Lolita Timofeeva dal 15 marzo al 17 aprile 2014 Blu Gallery Via Don Minzoni 9 Bologna Sabato 15 di Marzo alle ore 19 nella Blu Gallery di Bologna in via Don Minzoni 9 (zona MAMBO) sarà inaugurata mostra personale di Lolita Timofeeva “Meta”, presentata da Valerio Dehò. Lolita Timofeeva, nata a Riga in Lettonia, pur avendo degli studi accademici non rinuncia a collegarsi a delle tendenza attuali che puntano proprio alla creazione di opere d’arte collettive. Le sue mostre richiedono sempre la collaborazione del pubblico spesso in un ottica meno sociologica e più poetica che ricorda le esperienze surrealiste. “Meta” è appunto una mostra in cui vari moduli e linguaggi si affrontano. Nell’ambiente unico della galleria sono esposti i disegni su carta con le composizioni poetiche e un video proietta l’immagine di due bambini che giocano con una scala. È presente anche una vera scala che sta a simboleggiare una possibile ascensione verso un traguardo da raggiungere. In precedenza l’artista in varie occasioni aveva invitato i visitatori di diversi nazioni a completare la frase-titolo dell’opera “E quando raggiungerò il punto più alto…” Dopodiché la Timofeeva ha raggruppato i pensieri, li ha manipolati e completati per dare un senso complessivo, un pensiero sovra individuale. Il risultato è forse una riflessione universale sul percorso della nostra vita e sulla meta da raggiungere. La singolarità delle frasi diventa un poema collettivo. La mostra di Lolita Timofeeva mette insieme due livelli diversi ma coincidenti. Da un lato la simbologia della scala e della fatica che si deve fare per raggiungere qualcosa di desiderato, diventa la metafora della vita, dell’sentimento della vita. I bambini del video, la scala fisicamente presente sono parte di un’istallazione che richiama evidentemente l’ascesa, l’elevarsi, il porsi in una dimensione altra. Dall’altro l’artista adopera degli archetipi che sono dei veri e propri contenitori di idee e sentimenti, perché non mette in evidenza il simbolo puro e semplice, ma instaura una relazione artistica in Ogni mostra costituisce il germe per quella seguente. Si crea in questo modo una lunga catena di scambi e relazioni tra persone che non si conoscono ma che entrano in contatto attraverso l’arte relazionale. La creazione di una collettività legata al progetto, il far venire fuori dalla gente ciò che pensano su aspetti fondamentali dell’esistenza, una esperienza interpersonale nuova e libera, e soprattutto le forme attraverso le quali si instaura, rappresentano quindi l'oggetto stesso della ricerca. L’artista crea connessioni, link, apre delle possibilità di comunicazione nel corso del tempo, diventa il custode di pensieri frasi che grazie all’operazione di Lolita Timofeeva travalicano il tempo, l’occasionalità dell’esposizione, diventano uno stimolo per altre operazioni estetiche. L'importanza di questa identificazione avviene in un periodo storico particolare, nel quale i modelli di inter-relazione fisica tendono a lasciare il posto a modelli di interconnessione virtuale. Il recupero di una realtà vera e tangibile da tutti condivisa diventa una autentica novità e l’interruzione del corto circuito tra fruitore e media, l’arte partecipativa di questo progetto recupera la semplicità dello scambio di un’esperienza La mostra sarà aperta fino a Giovedì 17 Aprile dal Martedì al Sabato dalle 16 alle 19. Catalogo in galleria. Info, tel. +39 338 7608324, info@blugallery.it Titolo: “META” di Lolita Timofeeva Date: 15.03.2014 – 17.04.2014 Orari: da martedì a sabato 16.00-19.00 Dove: Blu Gallery, via Don Minzoni 9, 40121 - Bologna (zona MAMBO) Telefono: +39 338 7608324 Mail: info@blugallery.it Sito internet: http://www.blugallery.it/ Location: Via Don Minzoni 9 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2406 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Lello Torchia, “Dialogo” startDate: 3/8/14 endDate: 3/30/14 Description: Sabato 8 marzo 2014, alle ore 17,00 ad Assisi, presso Minigallery, via Portica 26, si inaugura la personale di Lello Torchia “Dialogo”, curata da Marco Amore e Stefano Frascarelli. La mostra prevede un’anteprima, alle ore 15,30, nella Chiesa di Santa Caterina annessa al Nun Assisi Relais & Spa Museum, dove sarà visibile l’installazione fulcro del progetto espositivo. Una biografia: Francesco come Achille Il primo incontro tra Lello Torchia e la città di Assisi risale a diversi anni fa. Lello ragazzo ha percorso le vie della città e ne ha ammirato i monumenti; il suo animo ed il suo fare artistici non erano maturi come oggi ma le sue percezioni avevano già colto i suggerimenti che il luogo gli offriva. Quello che più di ogni altra cosa è rimasto nella memoria dell’artista è un’idea, l’immagine del personaggio che in modo indissolubile è legato al nome della città. Francesco, prima uomo e poi santo, ha lasciato delle impronte che in molti desiderano seguire, molti celebrano, alcuni evocano e alcuni altri tentano di descrivere e quindi diffondere. Come questi ultimi Lello Torchia propone una sua visione e interpretazione mettendo l’accento su alcuni momenti della vita di Francesco senza voler appoggiarsi troppo al suo essere santo e alfiere di valori religiosamente riconosciuti. E’ sufficiente per Lello osservare l’uomo e sottolinearne le gesta: si potrà notare come sia l’eroicità ad essere filo conduttore; Francesco come Achille, tutti e due prìncipi delle loro battaglie, comandanti delle loro armate e solitari campioni dei loro eserciti. Entrambi legati all’umano e al divino, uno è semidio dalla nascita e morirà trafitto al vulnerabile tallone, l’altro nasce all’interno della comunità civile, ne vive le dinamiche, subisce le ferite delle sue guerre e poi ne oltrepassa i limiti giungendo vicino al divino che proprio trafiggendolo con le stimmate metterà sul quel corpo la Sua firma. Personaggi epici destinati a rimanere nella storia, uomini che diventano super-uomini. Francesco è anche questo, pone al centro il suo essere natura e quindi potenza infinita; come sostiene la filosofia di Nietzsche la passione è alla base del fare umano, il corpo è il suo miglior strumento e può rendere possibile, assecondando la volontà, il superamento dei limiti senza che in nessun modo la violenza venga esercitata. Allo stesso modo si pone Francesco, contemplando in più il raggiungimento di una dimensione oltre il terreno. Le opere di Lello Torchia appaiono così emblematiche: la mano bianca è fasciata come quella di un pugile o di un lottatore, potrebbe essere strumento di forza fisica, ma allo stesso tempo cela le ferite delle stimmate ed è simbolo di una più grande forza spirituale. La grande sagoma scura del lupo si contrappone alla piccola testa, anch’essa bianca, di Francesco. L’animale sovrasta colui che gli si pone di fronte, apparentemente indifeso, inadatto ad uno scontro fisico e nonostante questo coraggioso e fermo nel voler proporre le soluzioni del suo intelletto che è inscindibile dal suo spirito. Questa è la lotta tra Davide e Golia, tra l’incoscienza e la presunzione, tra la fede e la dissennatezza. Nell’opera di Lello Torchia la forza della mente ha un ruolo centrale, viene raffigurata spesso con delle teste descritte sinteticamente nella forma, con aiuti minimi da parte del colore, disegnate con un tratto sintetico e quasi grossolano che in qualche modo però conferisce alla composizione non solo eleganza, quanto soprattutto nobiltà. Sembra intuire che la mente, e quindi la volontà, possa sopra ogni altra cosa, anche quando si pongono ostacoli, quando l’occhio è oscurato dalle ciglia, la vista non si oscura e quanto c’è, al di sopra o al di sotto di noi, rimane sempre nella dimensione del possibile. Location: via Portica 26, Assisi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: ufficiostampa.artevents@virgilio.it email gestore : Minigallery_Assisi sponsor: 10169 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Mutazioni in alluminio - Premio COMEL 2014 startDate: 3/15/14 endDate: 4/13/14 Description: Dal 15 marzo la città di Latina ospiterà la mostra abbinata al Premio d’arte contemporanea COMEL Vanna Migliorin. Il premio è giunto alla terza edizione e fin dal secondo anno si è aperto ai Paesi dell’Unione Europea, muovendo esperienze ed energie artistiche ricche ed eterogenee. Fino al 13 aprile la galleria d’arte Spazio COMEL, di via Neghelli 68, diventerà quindi crocevia di artisti di varia provenienza e diversi percorsi artistici, addetti stampa, appassionati d’arte, curiosi, che non vorranno mancare un appuntamento che aggiunge sempre più prestigio e richiamo sia alla città sia al premio stesso. L’iniziativa nata grazie ai fratelli Mazzola, imprenditori dell’azienda locale CO.ME.L. (Commercio Metalli Latina), è di fatto una sfida sulla lavorazione dell’alluminio, materiale scelto stavolta come elemento fondante dell’opera d’arte grazie alle caratteristiche metamorfiche e alla varietà di mutare strutturalmente anche nella scelta compositiva. Tra le opere giunte sono state selezionate pitture, sculture, installazioni, fotografie, video, frutto di diverse esperienze tecniche e capacità suggestive di riempire lo spazio. Tema portante la mutazione quindi, che dà il titolo anche alla mostra “Mutazioni in alluminio”, e che è stata sviluppata rappresentando paesaggi interiori ed esteriori, mondi di confine che si intersecano attraverso giochi cromatici e di luce sulla superficie sempre sensibile dell’alluminio. Gli artisti che hanno prevalso sono soprattutto italiani e ne sono stati scelti 13 come il numero atomico dell’alluminio. In ordine alfabetico sono: Belletti Marcella (Ravenna), Bonsangue Giuseppina (Napoli), Caputi Gianluca (Roma), Cianciullo Vincenzo e Magagnini Giulia (Campobasso), Corsucci Umberto (Rimini), Dardanelli Mariagrazia (Roma), Deodato Pino (Milano), Emmequadro (Crema), Ferrari Andrea (Massa), Novarese Irina (Berlino, Germania), Perna Lucio (Milano), Stasczak Michal (Wroclaw, Polonia), Vignapiano Matteo (Italia/Francia). La giuria quest’anno ha coinvolto Giorgio Agnisola (critico d’arte, saggista – Presidente della Giuria), Marcello Carlino (ricercatore di Storia della Critica Letteraria, si occupa inoltre del rapporto tra Arti Visive e Letteratura), Agnes Martin (direttore fondatore della St. Stephen’s Cultural Center Foundation di Roma), Augusto Pieroni (docente di Storia e Critica della Fotografia), Maria Gabriella Mazzola, (manager del settore alluminio azienda CO.ME.L – Comitato tecnico del Premio). Due sono i premi in palio, uno in denaro (2500 euro) per il vincitore della giuria, e uno simbolico, per il vincitore del pubblico. L’inaugurazione, prevista per il 15 marzo alle ore 18, ospiterà la performance musicale “Mutazioni dell’anima” di Laura Di Marzo (soprano) e Veronica Febbi (arpista). I giorni e gli orari di apertura sono: dal martedì alla domenica ore 17.30-20 Info: http://www.premiocomel.it/ Location: via Neghelli, 68 Latina tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: rosamanauzzi@hotmail.com email gestore : galleria Spazio COMEL sponsor: 10171 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: OMAGGIO ARTISTICO DEL MAESTRO IGOR BOROZAN PER SARAJEVO 1914-2014 startDate: 3/10/14 endDate: 6/30/14 Description: 1914-2014 Nell’ambito del festival cinematografico “Film Festival Popoli e Religioni”, svoltosi a Terni, il maestro Igor Borozan è stato l’autore di un’istallazione artistica che si è inserita nel focus della VIII edizione, avente come tema i Balcani e, in particolare, la città di Sarajevo. Originario della capitale della Bosnia Erzegovina, in occasione dell’evento conclusivo del Festival, Borozan ha presentato una delle sue celebri camicie, ispirata alla figura di Gavrilo Princip, autore del tristemente celebre attentato di Sarajevo che ha dato il via alla I guerra mondiale. Inedita forma d’arte e leit motif della produzione borozoniana, la camicia si fa involucro e contenitore, incarnando l’essenza e la forma dell’esistenza umana. Dopo l’omaggio artistico realizzato a Dante, Petrarca, Boccaccio, Caravaggio e Giuseppe Garibaldi, si tinge di nero l’opera del maestro Borozan, richiamo esplicito all’indumento indossato dal giovane attentatore Princip, che il 28 giugno del 1914 assassinò a Sarajevo l’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, erede al trono dell’Impero austro-ungarico, insieme a sua moglie, la Contessa Sophie. Gavrilo Princip apparteneva a un gruppo di militari armato, alle cui spalle stava una società segreta, chiamata “Mano Nera”. Giudicato da una parte come vero e proprio eroe nazionale e dall’ altra come terrorista, la valutazione più diffusa, comunque, è che Princip fosse semplicemente un mero esecutore, piuttosto che il vero ideatore e il diretto responsabile della morte dell’arciduca austro-ungarico. Nel contesto del focus sui Balcani, l’opera-installazione di Borozan dedicata a Gavrilo Princip, elude ogni riferimento politico, ogni giudizio di natura storica, concentrandosi esclusivamente sull’ispirazione artistica legata al prossimo anniversario (2014) della I guerrra mondiale. Non un omaggio, ma l’occasione per dare forma al simbolo che incarna l’inizio del primo conflitto, che ha cambiato l’ordine politico, geografico e storico della scena mondiale. Location: via XI febbraio 43, Terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: I Colori del Silenzio startDate: 3/15/14 endDate: 3/29/14 Description: “Spazio 121” ospita “I colori del silenzio” di Michela Meloni L’ESERCIZIO DELLA MEMORIA Pittura come luogo del tempo, attraverso cui sperimentare l’esercizio della memoria quale strada per sondare i meandri della propria coscienza. Sembra che il lavoro pittorico di Michela Meloni alluda a questa ricerca d’unificazione linguistica giocata sul filo dei ricordi. Remota possibilità di fissare sulle due dimensioni del dipinto – ambiziosamente saltando la terza, cioè lo spazio – l’ambigua profondità del tempo. Così la pittrice opera una sovrapposizione di immagini entro un’alternanza di forme e colori dove tutto è velato, come nascosto da una nebbia indefinibile, restituendo la sensazione che si ha non appena ridestati da un sogno notturno: le immagini corrono veloci nella mente e ogni secondo che passa un frammento di esse si perde nel vuoto della memoria. Tornano alla mente le vecchie foto ingiallite dei nostri nonni, dove il bianco e nero spinge verso l’acquisizione spontanea di un immaginario onirico. Era un sogno o realtà? In questo modo la pittura si immerge nell’oceano del dubbio, iniziando l’esplorazione del possibile e l’artista può intraprendere il cammino. Si perché il pittore resta tale finché si limita ad accogliere ciò che il mondo offre alla propria vista, poi, non appena varca la soglia della materia, tentando d’indagare le possibilità dell’esistente, s’avventura nelle vaste distese dell’arte e da questo momento la pittura diviene uno dei tanti mezzi d’espressione, aprendosi alle più svariate opportunità offerte dalla contingenza. Michela Meloni si è da poco affacciata nel “mistero”, e la sua pittura ha immediatamente colto lo spiazzamento visionario del profeta. Il quadro non è più un semplice elemento decorativo, ma finestra da cui guardare un panorama nuovo: quello interiore. Andrea Baffoni, Perugia, febbraio 2014 Location: Via A. Fedeli, 121. Perugia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.spazio121.altervista.org/eventi-e-mostre/i-colori-del-silenzio/ galleria-spazio-museo: cosenzagiuseppe@yahoo.it email gestore : Spazio 121 sponsor: 10174 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “The Crimson ProjeKCt” startDate: 3/29/14 endDate: 3/29/14 Description: “ReaProGi srl” & “Gli Scontati, I Conosciuti” (Facebook Fanpage) presentano “The Crimson ProjeKCt” Adrian Belew, Tony Levin, Pat Mastelotto Markus Reuter, Julie Slick & Tobias Ralph performing the music of KING CRIMSON ! CHIETI – Auditorium Supercinema – Sabato 29 marzo 2014 - ore 21:00 Un'intera città diventa cassa di risonanza di un evento imperdibile: da questa solida combinazione nascono le iniziative strettamente connesse al concerto dei The Crimson ProjeKCt, la super Band che comprende ben tre membri dei King Crimson (Adrian Belew, Tony Levin e Pat Mastelotto) i quali insieme a musicisti d'eccellenza (Markus Reuter, Julie Slick e Tobias Ralph) riproporranno la discografia che consacrò i mostri sacri del prog al rango di divinità terrene sabato 29 marzo 2014 al Teatro Supercinema di Chieti. La serata rappresenterà il culmine di un percorso di promozione del territorio teatino promosso da Rea. Pro. Gi – società di servizi specializzata in event marketing - e da “Gli scontati, I Conosciuti”, fan page musicale su Facebook. Percorso in senso reale e metaforico, poiché la prima delle sorprese che l'organizzazione (in collaborazione con l'associazione culturale Scopriteate) ci riserva è proprio la CHrimson WalKCing, una visita guidata nel centro storico della città che partirà in prossimità del Teatro Supercinema per attraversare il cuore delle leggende e della storia che si agitano tra i vicoli, nelle strade e nei palazzi, tra stand enogastronomici, esposizioni, incontri affascinanti con dame provenienti da epoche lontane e momenti in cui la musica torna a regnare incontrastata. Sono previsti inoltre, con l'organizzazione di Confcommercio Chieti, incontri di cultura abruzzese nei locali tipici di Chieti. Per sottolineare ulteriormente il ruolo centrale della cultura all'interno del progetto, le due organizzazioni coinvolte hanno invitato il giornalista e scrittore Donato Zoppo a presentare il suo libro “King Crimson. Islands – Testi commentati”, edito nientemeno che da Arcana, casa editrice che rappresenta un'eccellenza in Italia per quanto riguarda le produzioni in bilico tra letteratura e musica. La presentazione avverrà all'interno del Teatro Supercinema immediatamente ReaProGi srl. Via dei sabelli, 54 - 66100 CHIETI tel. 0871.321728 A quel punto, dopo una giornata emotivamente intensa, spente le luci in platea e accesi i fari che renderanno radioso il palco insieme a quei grandi musicisti che splendono di luce propria, il pubblico resterà incantato dall'esibizione dei The Crimson ProjeKCt, che si presenteranno con una line-up a "doppio trio" (due batteristi, due bassisti e due chitarristi), particolarità proposta dai King Crimson nel periodo ‘94-‘97. La direzione artistica è a cura di Lucio Di Francesco e Gianmarco Pescara e coinvolge in maniera attiva in qualità di mediapartner alcune delle realtà giornalistiche più affermate e interessanti a livello locale e nazionale, quali SentireAscoltare, Impatto Sonoro, Raropiù, Intercity, Oziomagazine, Rockambula, Shiver, Mola Mola webzine, con la collaborazione di Opera e Maremoto festival. https://www.facebook.com/events/628832713827139/ L'IMPRENDITORIA INTELLIGENTE SOSTIENE LA CULTURA ! Location: Chieti tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Le stanze segrete viaggio esclusivo a Palazzo Pubblico startDate: 3/22/14 endDate: 3/23/14 Description: Le stanze segrete viaggio esclusivo a Palazzo Pubblico Visite guidate: sabato 22, domenica 23 Marzo 2014 INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI 0577/286300 sienastanzesegrete@operalaboratori.com Con l’arrivo della primavera, sabato 22 e domenica 23 Marzo 2014 riaprono al pubblico, con visite guidate e su prenotazione, le stanze segrete del Palazzo Comunale. La riapertura di questi ambienti permette ai visitatori di intraprendere un esclusivo viaggio nell’arte senese, alla scoperta di capolavori che normalmente non sono visibili poiché collocati all’interno degli uffici comunali. Un’opportunità straordinaria per il pubblico che, con occhi del tutto nuovi, potrà osservare i luoghi di uno dei palazzi più celebrati del medioevo europeo e rivivere un passato ricco di storia e cultura che va dal Trecento al Novecento. Il Palazzo Comunale, infatti, celebre per il ciclo di affreschi con le Allegorie del Buono e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti e per la Maestà di Simone Martini, svela in questa occasione sei “stanze segrete” e due atri. Le stanze custodiscono importanti opere d’arte: dalle lupe lapidee attribuite a Giovanni Pisano agli affreschi di maestri quali Sano di Pietro, Lorenzo di Pietro detto Vecchietta e Giovanni Antonio Bazzi detto Sodoma; dai fondi oro dei maestri trecenteschi come Lippo Memmi ai capolavori del Seicento senese (Domenico e Rutilio Manetti, Deifebo Burbarini, Astolfo Petrazzi, Bernardino Mei, Francesco Rustici). Un insieme di capolavori che rappresenta un unicum, la cui visita offre un suggestivo e interessante spunto di riflessione sulla storia civile e politica della città, della sua organizzazione, delle sue strutture di giustizia, del suo governo. Così come per l’equinozio di primavera anche per il solstizio d’estate sarà possibile visitare nuovamente le stanze segrete con il medesimo programma nei giorni 21 e 22 giugno. Scheda tecnica 22 e 23 Marzo 2014 Tour giornalieri (max 35 pax) con partenza alle ore: 10:30 - 11:30 - 12:30 - 16:00 - 17:00 - 18:00 Biglietto intero: € 11,00 (€ 8,00 biglietto + € 3,00 servizio visita guidata) I bambini fino a 11 anni pagano solo € 3,00 come servizio visita guidata Per informazioni e prenotazioni: 0577 286300 sienastanzesegrete@operalaboratori.com Segreteria organizzativa Comune di Siena Ufficio Turismo 0577 292128 turismo@comune.siena.it Location: Palazzo Pubblico, Siena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10107 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: LVIII Premio B. Cascella 2014 | in cerca di nuovi Talenti! startDate: 3/16/14 endDate: 3/31/14 Description: Mancano ancora poche settimane al termine previsto per l'invio delle proprie opere al LVIII Premio Basilio Cascella, dal 1955 uno dei Premi d'Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d'Italia, la cui volontà è valorizzare l'arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica._x000a__x000a_Il Premio, totalmente rinnovato, diviene una vera e propria rassegna d'arte, ed è alla continua ricerca di nuovi talenti delle arti visive con cui collaborare e costruire un percorso concreto. Tra i vincitori degli ultimi anni vi sono Tea Falco, Luca Zarattini, Silvia Compagnoni, Delfina De Pietro, Lorenzo Fontanesi, Giorgio Distefano, Alessandro Falco, Lamberto Melina, Giulia Magagnini, Alessandra Carloni, Simone Sapienza, Vittorio Manciagli. Molti sono stati anche gli aiuti avuti da artisti quali Marianna Santoni, Andrea Amaducci, Mr Wany, Matteo Basilè, Franco Sumberaz e molti altri che continuano di anno in anno a fare crescere il Premio._x000a__x000a_La rassegna e il Premio hanno lo scopo di offrire visibilità a chiunque sia impegnato in una seria ed onesta ricerca artistica, segnalarlo all'attenzione degli operatori dell'arte ed insieme offrire adeguati spazi espositivi e risonanza di critica e di pubblico a livello nazionale ed internazionale._x000a__x000a_Tema del LVIII Premio Basilio Cascella: Concordia - l'amorevole poiesis._x000a__x000a_La giuria è composta da professionisti delle arti visive, e potete trovare la lista completa alla pagina http://www.premiocascella.it/Premio.html. _x000a__x000a_Le opere selezionate saranno esposte dal 1 maggio al 14 giugno 2014 presso la Delizia Estense del Verginese a Gambulaga (FE), antica dimora della famiglia Este e patrimonio dell'Unesco._x000a__x000a_Tutte le informazioni si possono trovare su www.premiocascella.it. _x000a__x000a__x000a_- - - - -_x000a__x000a__x000a_Genere: concorso di arte contemporanea, fotografia e pittura._x000a__x000a_Bando: _x000a_http://www.premiocascella.it/2014/Premio_Cascella_2014.zip_x000a_http://www.premiocascella.it/2014/Premio_Cascella_2014.pdf _x000a__x000a_Termine iscrizioni: 31 marzo 2014, ore 24.00_x000a_Partecipazione gratuita_x000a__x000a_Patrocini: Comune di Portomaggiore, Cooperativa Atlantide, Farnese Media Art, Associazione tamèr, Collettivo TM15, il Faro Verde, Galleria del Carbone, Terry May Home Gallery, M27 Gallery._x000a__x000a_Informazioni:_x000a_www.premiocascella.it_x000a_info@premiocascella.it Location: via verginese, 56 - Portomaggiore (FE) tipo di evento: rowid: Concorso nazionale di Pittura e Fotografia immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@premiocascella.it email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: " INSIEME DI COLORI " startDate: 3/14/14 endDate: 4/11/14 Description: VENERDI 14 MARZO 2014, ALLE ORE 18:30, INAUGURAZIONE DELLA PERSONALE DI PITTURA DELL'ARTISTA CARMINE PATRACCONE, PRESSO RISTORANTE " VECCHIA FORLI' ". LA CRITICA D'ARTE FEDERICA PASINI, DURANTE IL BUFFET, INTRATTERRA GLI INTERVENUTI. INGRESSO GRATUITO. INTRATTERRA' Location: VIA MALDENTI,1 FORLI' (FC) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: carminepatraccone@libero.it email gestore : " ROMAGNA IN ARTE FORLI' " sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Paolo Grassino "Ciò che resta" startDate: 12/4/14 endDate: 5/31/14 Description: Eduardo Secci Contemporary inaugura un nuovo spazio espositivo con la mostra: Ciò che resta” un gigantesco cranio, realizzato in tubo corrugato e ferro. L’idea del “memento mori” sembra percorrere tutta la nuova mostra da Eduardo Secci, anche se le altre opere paiono non avere diretti riferimenti all’allegoria sulla morte, che è una delle costanti dell’arte occidentale da duemila anni a questa parte. Di fatto, si tratta di residui di fusione, di concrezioni metalliche, di “ciò che resta”, appunto, una volta che “ciò che conta” se n’è andato…_Il mondo ostile che Grassino ci ha abituato a considerare – si veda ad esempio la grande installazione “Analgesia” del 2012 – ritorna con uno dei tabù, forse l’ultimo,dell’Occidente: la morte. Uno sguardo per molti impaurito sulle realtà ultime dell’esistenza (ancora “ciò che resta”…), ma anche un’esortazione per quei pochi– stoici, credenti, o semplicemente forti - a considerare il cuore della vita e non solo il suo colorato contesto.Paolo Grassino (Torino 1967) vive e lavora a Torino, con le sue opere propone una riflessione sulle derive della società attuale, sospesa sul crinale tra naturale e artificiale, tra precarietà e mutazione. Il suo lavoro è sopratutto una ricerca che recupera in pieno il senso della manualità: lavorando con gomma sintetica, legno, polistirolo e cera ma anche con tecniche più avanzate quali fusioni in alluminio o calchi in cemento, porta le sue opere scultoree ad un alto grado di spettacolarità. Tra le esposizioni di maggior prestigio la recentissima presentazione dell’opera Madre, al MACRO di Roma e la partecipazione alla Quarta Biennale di Mosca (entrambe del 2011). Dello stesso anno la partecipazione a mostre in musei pubblici internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft Project ETAGI di San Pietroburgo. Del 2010 è la mostra antologica al Castello di Rivalta (TO) mentre l’anno precedente partecipa alla mostra Essential Experience al museo RISO di Palermo (2009). Nel 2008 fondamentale la mostra personale in Francia al Museo di Saint-Etienne e nello stesso anno l’invito alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Del 2005 è la grande installazio¬ne sulla facciata della Fondazione Palazzo Bricherasio a Torino, mentre nel 2000 la GAM di Torino gli dedica una mostra personale.[Catalogo con testi di Marco Meneguzzo e Daniele Capra] Location: Via Maggio, 51R Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/118928731624246/photos/gm.222043397990329/234530163397435/?type=1&theater galleria-spazio-museo: gallery@eduardosecci.com email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: L'effimera bellezza startDate: 3/22/14 endDate: 4/30/14 Description: Inaugurazione _x000a_sabato 22 marzo 2014 alle ore 18 presso la GALLERIA B4 Via Vinazzetti 4/b (zona universitaria) BOLOGNA.La mostra rimarrà aperta fino a mercoledì 30 aprile dalle 17 alle 20 dal martedì al sabato._oppure su appuntamento.La celebrazione della vita e della morte attraverso la rappresentazione dei fiori, la descrizione dell’infinito tramite un fotogramma in moto perpetuo, quasi ipnotico. I temi preponderanti dei suoi lavori sono la natura, la simmetria, la mutazione e soprattutto la sessualità. Location: Via Vinazzetti 4/b Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@galleriab4.it email gestore : Galleria B4 sponsor: 100202 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Salone del Restauro startDate: 3/26/14 endDate: 3/29/14 Description: anche quest'anno, in occasione dell'appuntamento internazionale del Salone del Restauro, verranno presentati a Ferrara mostre e approfondimenti sui restauri eccellenti condotti in Italia e all'estero su grandi brani dell'architettura e dei beni artistici e culturali. Il MiBACT, ma anche istituzioni d'eccellenza come l' Opificio delle Pietre Dure e il Museo Ermitage di San Pietroburgo, presente a Ferrara in occasione del suo 250° anniversario, insieme a casi di restauro architettonico internazionale provenienti da paesi in via di sviluppo come Brasile e India, saranno protagonisti, durante tutto il 2014, degli sviluppi legati alla conservazione architettonica come elemento di tutela dell'identità e del patrimonio storico-artistico. In questa prospettiva, come affrontato nell'emergenza immediatamente successiva al disastro, il recupero e lo stato di avanzamento dei lavori di restauro del post-sisma emiliano verranno affrontati con grande coinvolgimento del cosiddetto cratere del sisma e degli ordini professionali direttamente coinvolti. Location: Ferrara Fiere tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5992513114053614369 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: LA PASSIFLORA NON È UNA PASSEGGIATA EN PLEIN AIR startDate: 3/22/14 endDate: 3/22/14 Description: “LA PASSIFLORA NON È UNA PASSEGGIATA EN PLEIN AIR” di Rita Vitali Rosati a cura di Milena Becci, Guido Garufi Titolo: La Passiflora non è una passeggiata en plein air Artista: Rita Vitali Rosati A cura di: Milena Becci (Curatrice indipendente), Guido Garufi (Poeta, Critico letterario) Luogo: Per mari e monti, Arte contemporanea, V.le Vittorio Veneto, 53 62012 Civitanova Marche (MC) Inaugurazione: Sabato 22 marzo 2014 Orario: 18:00 Info: +39 0733 774115 - email: permariemonti@alice.it Questo è il titolo, tra dramma e ironia del nuovo libro/catalogo fotografico di Rita Vitali Rosati,(Vanilla edizioni, marzo 2013). Introdotto dal testo di Paolo Nardon il libro si presenta come il risultato di una contaminazione tra immagine e testo arricchito con particolare cura da un’impaginazione dall’impianto ideativo anti classico, in grado di fornire una lettura su piani diversificati, creando così un luogo fisico altro, animato da altre presenze. Poetiche. Sono ospitate le voci di Eugenio De Signoribus,Alessandro Moscè, Franco Loi, Maria Lenti, Francesco Scarabicchi, Anna Buoninsegni, Paolo Ruffilli, Enrica Loggi Gianni D’Elia, Maria Grazia Maiorino, Remo Pagnanelli, Guido Garufi, Nicola Monti, Natalia Thacyk, Bianca Varela. “Passiflora nella natura. Passiflora nell’arte”, scrive Paolo Nardon, “Povera flora, della consunzione e del trapasso. Chi ama i fiori deve amarli anche nella dissoluzione”. Non ultimo, nel paragrafo dedicato ai ringraziamenti, il commento firmato da Guido Garufi. Mostre personali recenti: 2014 “La Passiflora non è una passeggiata en plein air”, a cura di M. Letizia Paiato, Associazione Yoruba, Porta degli Angeli, Ferrara; 2013 “In-tervista”, a cura di M. Becci, Ex Carceri “Le Nuove”, Torino; 2010 “Il Punctum di Rita”, Sponge Living Space, Pergola (PU), a cura di Massimo Raffaeli; 2010 “Alla scoperta del tempo perduto”, spazio espositivo Pake, Castelvetro (MO), a cura di Luca Panaro; 2008 “Metastasi”, L’inizio e la fine, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP), a cura di Claudio Libero Pisano; 2007 Rita Vitali Rosati a cura di Luca Panaro, “Piaggeria Arte”, Sassuolo (MO); 2001 “Inventario, fuori elenco”, Studio Cavalieri, Bologna; 2000 “Postcards”, Galleria Approdi, Roma, a cura di Francesca Pietracci. Mostre collettive recenti: 2014 “La grande illusione”, a cura di M. De Leonardis, Gallery of Art, Temple of Rome, Roma; 2013 “Zaino in spalla”, a cura di Sponge Arte Contemporanea e RAVE, Atelier Giorgi, Torino; “Così vanno le cose”, a cura di Sponge Arte Contenporanea, Indipendents 4, Art Verona; 2013 “Perfect Number”, a cura di Milena Becci, Sponge Living Space, Pergola, (PU); “Art.1 Costituzione Italiana”, a cura di Nikla Cingolani, Museo Civico Villa Collaredo Mels, Recanati, (Mc); 2012 ”Il corpo solitario. L’autoscatto”, a cura di Giorgio Bonomi, Palazzo Ducale, Senigallia; “Marche centro d’arte”, a cura di Luca Panaro, Galleria Marconi, Palariviera, San Benedetto del Tronto (AP); 2011 “4+4”, a cura di Victorya Marusic, Arsenal Hrvatska, (Croazia); “In corpo 012” BT’F Extra, Bologna a cura di Sponge ArteContemporanea; “Dalla performance al video”, galleria BT’F, Bologna, a cura di Emanuele Beluffi; “Naturacultura –Snaturati”, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP), a cura di Gloria Gradassi; “54esima Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia”, a cura di Vittorio Sgarbi, Mole Vanvitelliana, Ancona; “Contemplazioni d’arte…attendendo”, Ospedale Muraglia, Pesaro, a cura di Roberta Ridolfi; “Le petit Poucet”, luoghi vari, Fabriano (AN) a cura di Francesco Sala Stefano Verri, Davide Quadrio, 2010 “Marche Centro d’Arte”, galleria Marconi, Cupra Marittima, a cura di Dario Ciferri; ”Manifesti d’Artista 2010”, Trieste, a cura di Maria Campitelli; “Perfect Number”, Sponge Living Space, Pergola (PU), a cura di Carolina Lio; 2009 “Di sentimento in sentimento tra ragione e passione”, Rocca Paolina, Perugia, a cura di Roberta Ridolfi; “Alda e le altre”, galleria EnPleinAir, Pinerolo (To), testo critico di Michele Bramante; “Pro Vegetali Ignoti Artbook”, c/o Ciocca Arte Contemparanea, Milano. Presentazione libri: 2014 “Teatri da camera, lo spettacolo della fotografia”, Centro di promozione teatrale La Soffitta, “Ahi”, a cura di S. Mei, F. Naldi, Il Cassero, Bologna; “Conversazione”, “Ahi”, a cura di B. Martusciello, W. Grimani, E. J. Pilia, Isola Gallery, Roma; 2013 “La Passiflora non è una passeggiata en plein air”, a cura di N. Cingolani, E. Loggi, D. Ciferri, Galleria Marconi, Cupramarittima (AP); “La Passiflora non è una passeggiata en plein air”, a cura di A. Moscè, C. Baldassarri, Biblioteca Pubblica, Fabriano (AN); 2011-2014 “Ahi”, Fabriano, San Benedetto Del Tronto, Urbisaglia, Ancona, Fermo, Bologna, Milano, Gualdo Tadino, Brescia, Roma, Taranto; 2000/2006 “Inventario con elenco”, Fermo, Bologna, Milano, Fabriano, Roma, Porto San Giorgio. Rita Vitali Rosati, traduttrice da sempre di quel “disagio della civiltà”, indicato da Freud, circoscrive la sua ricerca privilegiando idee e concetti che si evolvono in immagini. Come in un’ ”arena”, facendosi essa stessa protagonista assoluta di un progetto infinito, l’artista, alternando uno sguardo per natura bipolare, osserva e registra l’eros drammatico della vita, come quello più ironico, per arrivare alla radice delle cose, ribaltandone i punti di vista. Le sue opere sono l’espressione di un’attitudine trasgressiva, forte ed agguerrita, destabilizzante, tipici di una volontà socialmente impegnata e libera. Coniugando il flusso del gioco, della favola, ai suoi dialoghi serrati sul “capitale umano”, invita così lo spettatore ad interpretare anche il suo nonsenso, e le trame più nascoste. Consapevole che la coscienza del tempo è senza tempo. Permariemonti arte contemporanea www.ritavitalirosati.it Location: V.le Vittorio Veneto, 53 62012 Civitanova Marche (MC) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: + Alessia De Montis _ To be apple or not to be apple startDate: 4/17/14 endDate: 6/28/14 Description: + Alessia De Montis _ To be apple or not to be apple Un dubbio amletico sull’amore platonico inaugurazione con apertura straordinaria Giovedì 17 aprile dalle 19 alle 23 17-04-14 | 28-06-14 (galleria +) oltredimore presenta la mostra personale di Alessia De Montis To be apple or not to be apple. Un dubbio amletico dell'amore Platonico: una serie di opere inedite - fotografie, video e installazioni - alcune delle quali interattive, frutto di un progetto iniziato dall’artista nel 2012 a New York, che parte dalla grande illusione dell’esistenza dell’ “altra metà”, che mai combacerà perfettamente, come solo possono le due parti di una stessa mela. L’arte di Alessia De Montis è un’indagine sui dilemmi e misteri che affascinano e accompagnano l’uomo nel corso della vita in un processo di maturazione senza termine. Nel progetto in mostra, Alessia De Montis eleva una semplice mela a protagonista del sentire umano rimescolando riferimenti culturali del tutto eterogenei, fagocitando e sfatando miti e cliché: da emblema del peccato originale a pomo della divina discordia, da metafora platonica del perfetto amore a strumento di conoscenza per la scoperta della gravità, da simbolo della più viva e folle città statunitense a quello dell’informatica più evoluta… La mela diventa anche oggetto di crudeltà distruttiva, sfregiata con un colpo letale inferto con mira precisa. In un solo istante tutto è perduto, rimane l’orrore di quanto è compiuto: le due metà separate per sempre che indicano il fallimento di qualcosa che è andato perduto. E non bastano le manipolazioni successive, la creazione della materia nuova per rinsaldare quanto si è spezzato, per creare un’altra metà a nostra immagine e somiglianza. A conti fatti l’aderenza perfetta delle due metà si rivela un’illusione. Attraverso i tre concetti chiave ACCETTARE - MANIPOLARE - CUOCERE l’artista ci ricorda il nostro ruolo attivo nella personale ricerca della consapevolezza emotiva ed emozionale. L’accettazione del limite umano dura un istante ma richiede il coraggio di imbracciare “l’accetta” per dare un taglio netto al nostro ego e alle nostre proiezioni, che sono alla base dei fallimenti di tutto il nostro agire e delle relazioni basate su di esse. La mela della De Montis urta, provoca e affascina causando moti interni che non si esauriscono nell’immediato, e il pubblico stesso è chiamato ad entrare in relazione con le opere. Alessia De Montis (Livorno, 1976) vive e lavora tra Bologna, Milano e Roma. Le sue opere sono progetti multidisciplinari sviluppati tramite l’utilizzo di foto, video e installazioni. Al centro della sua ricerca c’è sempre la relazione con l’essere umano, in un lavoro di indagine e introspezione che sonda i vari aspetti della Donna e dell’Uomo, di cui i relativi progetti Odissea Contemporanea ( 2000-2004) sul femminino e Combattere_Ridere_Pregare (2005-2011) sull'Uomo e il suo Agire. Gli ultimi due progetti, WastedCulture(2009) e CaraMammaCaroPapà, (2010) toccano tematiche sociali, culturali e familiari. Vincitrice del Premio Marconi per l’Arte Elettronica (Bologna, 2007), tra le sue esposizioni recenti: “Odissea contemporanea”, (Madrid 2012), “DALLA PARTE DELLE DONNE Tra azione e partecipazione” (FotografiaEuropeaReggio Emilia Galleria 2012) “Biennale di Videofotografia di Alessandria” (2011), “In corpo”, BTF Art Gallery (Bologna, 2011); “Short Video Art Show”, Space A (Katmandu, 2011); “Frames Italian Style in Contemporary Video Art”, Silpakorn University (Bangkok, 2010); “Still A Live”, Fondazione Pomodoro (Milano, 2010); “Alla gloria Militar” (Bratislava, 2010), “Colleziona 2010”, “Forma” (Milano, 2009); “Lilith oltre il feminino sacro”, Scuderie Aldobradini (Frascati, 2006). (galleria +) oltredimore Via del Porto 48 a/b 40122 Bologna 051-6449537 info@oltredimore.it www.oltredimore.it www.facebook.com/OltreDimore www.twitter.com/OltreDimore press: Irene Guzman +39 3491250956 press@oltredimore.it Location: Via del Porto 48 a/b 40122 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10058 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: La figura della furia. Jackson Pollock a Palazzo Vecchio startDate: 4/15/14 endDate: 7/27/14 Description: Firenze, Palazzo Vecchio 15 aprile – 27 luglio 2014 Per la prima volta Firenze rende omaggio a Jackson Pollock (1912 -1956), uno dei grandi protagonisti dell’arte mondiale del XX secolo, colui che ha scardinato le regole dell’arte figurativa occidentale dissolvendo gli ultimi baluardi della prospettiva rinascimentale, e lo fa accostando idealmente l’opera dell’artefice americano a quella di un altro titano dell’arte universale, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) di cui proprio quest’anno si celebra il 450° anniversario della morte. La mostra, promossa dal Comune di Firenze con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è ideata e curata da Sergio Risaliti e Francesca Campana Comparini. Il luogo prescelto per esporre ben sedici opere di Pollock è Palazzo Vecchio simbolo, e a tutt’oggi sede, del potere politico di Firenze, in particolare della città comunale e rinascimentale che fece dell’arte un elemento di forza della propria civiltà e del proprio prestigio nel mondo. E proprio in Palazzo Vecchio si conserva nel Salone dei Cinquecento Il Genio della Vittoria, una delle opere più celebri del Buonarroti, emblema di quelle tensioni contrapposte che caratterizzano la scultura michelangiolesca e che per vie sotterranee tornano a proporsi con assoluta enfasi nelle rivoluzionarie pitture di Pollock. Il titolo della mostra, infatti, La figura della furia, vuole essere un riferimento allo stesso Pollock, alla sua figura nell’atto di dipingere le tele girandogli intorno, pervaso da impeto passionale e da un furore dinamico come in un rituale sciamanico. Al tempo stesso quel titolo allude all’espressione “La furia della figura” citata nel ‘500 dal teorico e pittore Giovanni Paolo Lomazzo (1584) quando volle descrivere “la maggior grazia e leggiadria che possa avere una figura” pittorica o scultorea, che potesse essere realizzata dagli artisti del suo tempo”. Ed evidenziò che ciò che dava queste qualità è che la figura mostri di muoversi in un moto simile alla fiamma “… la quale è più atta al moto di tutte, perché ha il cono e la punta acuta con la quale par che voglia rompere l’aria ed ascender alla sua sfera”. Quel movimento spiraliforme, quella dinamica bellezza, fatta di parti non-finite e di forze contrapposte che Michelangelo conferiva alle sue figure con una lavorazione fisicamente travolgente e di cui il Genio della Vittoria è uno dei maggiori paradigmi. In questo senso è proprio la “furia” della figura creata da Michelangelo che si traspone in Pollock nell’atto di creare quel nuovo tessuto di segni che, se disgrega il mondo figurativo tradizionale, assegna una nuova immagine a quella intima potenza e a quella furia nella pittura. Oltre ai sei cruciali disegni - eccezionalmente prestati dal Metropolitan Museum di New York e per la prima volta esposti in Italia - sono presenti alcuni dipinti e incisioni di Pollock concessi da musei internazionali e collezioni private: opere ancora giovanili degli anni Trenta, Panel with Four designs (1934 -1938, The Pollock Krasner Foundation, New York – per gentile concessione della Washburn Gallery, New York)) e Square composition with horse (1937 – 1938, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma), dipinti degli anni Quaranta The water Bull (1946, Stedelijk Museum, Amsterdam) e Earth Worms (1946, Museum of Art di Tel Aviv) dove il suo stile più personale, nell’ambito dell’espressionismo astratto, si va definendo. Prestigiosi poi gli altri prestiti dalla Pollock Krasner Foundation. Una serie di straordinarie opere grafiche: due del secondo lustro degli anni Quaranta, dove i tratti dello stile di Pollock iniziano a definirsi in modo più maturo nel realizzare figure e segni destrutturanti la stessa composizione che animano - andando talvolta a creare quasi serrate ragnatele di tratti - e dove riferimenti a Michelangelo, in particolare in una delle incisioni con grovigli di segni di figure, sembrano ricondurre a quello di corpi della Battaglia dei centauri del Buonarroti; altrettanto significative le altre due opere grafiche degli anni Cinquanta, in cui, a seguire i più celebri drip painting, torna a farsi urgente la necessità di confronto tra l’azione espressiva e la comunicazione figurativa di volti e anatomie, simili a maschere o sculture frammentate, non più coperte dal diluvio di segni e sgocciolature. Infine, di notevole fascino, il dipinto Composition with Black Pouring di collezione Olnick-Spanu che Jackson Pollock teneva nel proprio studio con particolare affezione. Opera poi appartenuta a Hans Namut, il fotografo che con i suoi reportage del 1949 fece conoscere a tutti il modo di lavorare di Pollock. Location: Palazzo Vecchio, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5993267129729977249 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2098 Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Elliott Erwitt/ Icons startDate: 4/6/14 endDate: 8/31/14 Description: Elliott Erwitt/ Icons 6 aprile – 31 agosto 2014 San Gimignano Spezieria Santa Fina – Museo Archeologico – Galleria di Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada” Inaugurazione e anteprima per la stampa Sabato 5 aprile ore 11.30 Per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Gimignano, dal 6 aprile al 31 agosto 2014, sarà aperta al pubblico, presso la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”, la mostra Elliot Erwitt, un progetto di Civita e SudEst57, curato da Biba Giacchetti e organizzato da Opera Laboratori Fiorentini. La mostra ripercorre la carriera e i temi principali della poetica del grande fotografo e artista americano Elliott Erwitt (1928), attraverso 42 scatti da lui stesso selezionati come i più rappresentativi della sua produzione artistica. Sarà esposta inoltre una serie di 9 autoritratti, esclusivi di questa mostra, che costituiscono un “evento nell’evento”. Tra gli autoritratti esposti anche quelli a colori in cui l’artista veste i panni di André S. Solidor, alter ego inventato per ironizzare sul mondo dell’arte contemporanea e sui suoi stereotipi. Andrè S. Solidor (si noti l'acronimo irriverente) ed Elliott Erwitt saranno anche protagonisti del film "I Bark At Dogs" che sarà proiettato in mostra. Grande autore Magnum, reclutato nel 1953 all’interno della celebre agenzia direttamente da Robert Capa, Elliott Erwitt ha firmato immagini diventate icone del Novecento. Tra queste, in mostra a San Gimignano alcune delle più celebri: il bacio dei due innamorati nello specchietto retrovisore di un’automobile, una splendida Grace Kelly al ballo del suo fidanzamento, un’affranta Jacqueline Kennedy al funerale del marito, i ritratti di Che Guevara e Marilyn Monroe, alcune foto appartenenti alla serie di incontri tra i cani e i loro padroni, iniziata nel 1946. E ancora, gli scatti che Erwitt, reporter sempre in viaggio, ha raccolto per il mondo, a contatto con i grandi del Novecento ma anche con la gente comune. E i paesaggi, le metropoli. Gli scatti di denuncia, in cui al suo sguardo di grande narratore, si mescola sempre ironia e leggerezza, e la sua capacità di trovare i lati surreali e buffi anche nelle situazioni più drammatiche. La mostra sarà corredata da una esclusiva pubblicazione curata da Erwitt stesso in collaborazione con Sudest57 e disegnata da Anders Weinar. Una collezione di stampe rilegate ed amovibili, ciascuna con testi inediti di backstage, scritti da Biba Giacchetti che collabora con Erwitt da circa 20 anni. Opera - Civita Group Salvatore La Spina Tel 055 290383 - 3315354957 ufficiostampa@operalaboratori.com; s.laspina@operalaboratori.com Barbara Izzo – Arianna Diana Tel 06 692050220-258 izzo@civita.it; www.civita.it Location: San Gimignano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5993269346102566577 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: GIORDANO MONTORSI startDate: 3/22/14 endDate: 5/18/14 Description: GIORDANO MONTORSI a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei 22 marzo –18 maggio Sabato 22 marzo alle 16.30 si inaugura nella Galleria di Palazzo Principi la mostra “The detachment” a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, realizzata con il patrocinio del Comune di Correggio, ISECS e con il contributo di CCPL Group. Il progetto mostra “The detachment – il distacco” intende presentare il lavoro di quattro artisti già affermati in ambito nazionale, Giordano Montorsi (Scandiano, 1951) docente all'Accademia di Brera, l'artista americana Sandra Moss (Ohio, 1943) Elisa Bertaglia (Rovigo, 1983) e Gabriele Grones (Arabba, 1983) ex allievi sotto i trentacinque anni, in un confronto - scontro di indubbio Nel suggestivo spazio della Galleria di Palazzo Principi, il progetto espositivo si sviluppa sulle coordinate di un rapporto non soltanto generazionale, che intende mostrare appunto il distacco necessario e inevitabile tra maestro e allievo e le strade che hanno portato i quattro artisti ad esiti sorprendenti completamente differenti, dall'iperrealismo più spinto alla pittura incentrata sulla linea e il disegno, fino ad un astrattismo al limite tra iconico e aniconico. I rapporti personali possono essere aspri come la solitudine. Si dipanano in diverse maniere, sovente creando una dipendenza tra esseri. Ogni talento si esprime primariamente nella notte scura e solitaria della creatività. In questi momenti ci si distacca dai rapporti consolidati e consolidanti per spiccare in modo indolore il volo del distacco. Ciò non significa abbandono, al contrario comunica personalità e la ricerca di una volontà individuale. In questa esposizione, in cui i rapporti professionali si mischiano indubitabilmente a quelli personali, un gruppo di autori mostra il proprio singolare lavoro. L’eclettismo contraddistingue sicuramente tale rassegna, dove non c’è un focus comune, se non l’esprimersi liberamente, in modo autorevolmente individuale. Il distacco necessario diviene perciò un simbolo dell’espressività più piena. Catalogo in mostra con testi dei curatori. Inaugurazione sabato 22 marzo ore 16.30 domenica e festivi : 10.00-12.30 15.30 -18.30 Location: corso Cavour 7 Correggio Reggio Emilia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5994394761435744065 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10189 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Sotto gli auspici dell’archeologia". Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti startDate: 3/29/14 endDate: 6/30/14 Description: SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO) – La mostra dedicata a Raffaele Pettazzoni (1883-1959), uno dei padri fondatori della Storia delle Religioni, esplora la sua attività meno nota di archeologo, svelando i risvolti di una carriera di studioso di fama internazionale che, come lui stesso aveva scritto nel 1912, si era aperta “sotto gli auspici dell’archeologia” da sabato 29 marzo a lunedì 30 giugno 2014 "Sotto gli auspici dell’archeologia". Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti San Giovanni in Persiceto (BO) Palazzo Comunale, Galleria antistante la Sala Consiliare Corso Italia n. 70 orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, sabato dalle 9 alle 13 (chiusa domenica e festivi) Ingresso libero Info 0516871757 maa@caa.it sabato 29 marzo 2014, ore 16.30 presentazione della mostra nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di San Giovanni in Persiceto (BO), Corso Italia 70 Saluti delle autorità Sonia Camprini, Assessore alla Cultura del Comune di San Giovanni in Persiceto Marco Edoardo Minoja, Soprintendente per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna Silvia Marvelli, Direttore del Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto Intervengono i curatori della mostra Tiziano Trocchi, Archeologo della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna Valentino Nizzo, Archeologo della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia-Romagna Mario Gandini, Conservatore del "Fondo Pettazzoni" Conclude Giovanni Casadio, Docente di Storia delle Religioni all'Università degli Studi di Salerno segue Inaugurazione della mostra nella Galleria antistante la Sala Consiliare del Palazzo Comunale Universalmente noto come uno dei padri fondatori della Storia delle Religioni, Raffaele Pettazzoni (San Giovanni a Persiceto, 3 febbraio 1883 - Roma, 8 dicembre 1959) vantava un brillante passato da archeologo. A questo aspetto meno conosciuto della sua biografia, il Comune di San Giovanni in Persiceto, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto dedicano l'esposizione "Sotto gli auspici dell’archeologia". Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti, allestita nel Palazzo Comunale fino al 30 giugno 2014. Con l’aiuto di testi, documenti originali e reperti archeologici, la mostra traccia un ritratto di Raffaele Pettazzoni archeologo approfondendo la sua attività sia negli anni 'romani' (1909-1914) in cui ha ricoperto il ruolo di ispettore presso il Museo Preistorico ed Etnografico, sia nel periodo 1914-1924 durante il quale ha operato, sempre come ispettore, per la Soprintendenza ai musei e scavi di antichità dell’Emilia-Romagna, presso il Museo Civico di Bologna. L’esposizione passa in rassegna le tappe della sua formazione e i vivaci scambi culturali tenuti con i più illustri esponenti del mondo archeologico, prima di andare a occupare la prima cattedra in Italia di Storia delle Religioni, istituita all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1923. L’attività di archeologo è attestata, anche con documenti inediti, dagli interventi e sopralluoghi a Bazzano, Rimini, Massafiscaglia, Reggio Emilia, Sarsina e a Comacchio, dove fu tra i primi ad assistere alla scoperta dei resti della necropoli di Spina, all’epoca appena riemersi; i suoi rapporti con il mondo dell’antichità sono testimoniati dalla fitta corrispondenza con i principali archeologi italiani, tenuta fino al momento della morte. Il materiale in mostra evidenzia come Pettazzoni praticasse in modo interdisciplinare la propria attività, facendo di lui uno dei pochi in Italia in grado di intrattenere rapporti paritari sia con il mondo storico religioso, che con quello antropologico o antichistico. Alla parte documentaria costituita da lettere, libri e manoscritti provenienti sia dal Fondo Pettazzoni che dalla Biblioteca dell'Archiginnasio e dal Museo Civico Archeologico di Bologna, si affianca una sezione archeologica che testimonia da un lato l’apporto della documentazione archeologica all’indagine storico religiosa, dall’altro l’attività “sul campo” di Ispettore archeologo. Ai reperti provenienti dai Musei Archeologici Nazionali di Ferrara, Parma e Sarsina, e dai depositi della Soprintendenza di Bologna e Ravenna, si affianca la copia in gesso della statua di Attis, reperto rinvenuto a Sarsina nel 1923 con altre sculture di divinità orientali, della cui scoperta Pettazzoni fu protagonista e testimone. La mostra è promossa da Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e Comune di San Giovanni in Persiceto in collaborazione con il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto. Iniziative collegate mercoledì 16 aprile 2014, ore 20.45 Biblioteca Comunale "Giulio Cesare Croce", Piazza Garibaldi n. 7 a San Giovanni in Persiceto "... e ora cosa ne direbbe Raffaele Pettazzoni?" Tiziano Trocchi intervista il Prof. Mario Gandini sabato 17 maggio 2014, ore 10 Palazzo Comunale, Galleria antistante la Sala Consiliare, Corso Italia n. 70 a a San Giovanni in Persiceto Visita guidata alla mostra a cura di Mario Gandini mercoledì 18 giugno 2014, ore 20.45 Biblioteca Comunale "Giulio Cesare Croce", Piazza Garibaldi n. 7 a San Giovanni in Persiceto "Natura di cose altro non è che nascimento di esse" Raffaele Pettazzoni testimone di un'epoca tra archeologia, antropologia e storia delle religioni conferenza di Valentino Nizzo http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/sgp_pettazzoni.htm I curatori scientifici sono Valentino Nizzo e Tiziano Trocchi, archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, e il Prof. Mario Gandini. Il coordinamento della mostra è di Silvia Marvelli (Museo Archeologico Ambientale), Marco Marchesini, Valentino Nizzo e Tiziano Trocchi (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna), Gloria Serrazanetti e Patrizia Veronesi (Comune di San Giovanni in Persiceto) L'allestimento è curato da Fabio Lambertini, Museo Archeologico Ambientale, e Patrizia Veronesi, Comune di San Giovanni in Persiceto. per info Museo Archeologico Ambientale Sede espositiva San Giovanni in Persiceto (Bo): Corso Italia 163 presso Porta Garibaldi Sede espositiva Sant’Agata Bolognese (Bo): via Terragli a Ponente presso ex casa Pollicina Sede espositiva Anzola dell’Emilia (Bo): via Emilia 87 presso ex caserma dei Carabinieri Sede espositiva Calderara di Reno (Bo): via Roma 12 presso Centro Civico "Spazio Reno" SEGRETERIA: Tel. +39 051 6871757 Fax +39 051 823305 via Marzocchi 17, 40017 San Giovanni in Persiceto (Bo) E-mail: maa@caa.it Sito internet: www.museoarcheologicoambientale.it Location: Corso Italia n. 70 San Giovanni in Persiceto (BO) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10190 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Mr. Savethewall It's an icon startDate: 4/5/14 endDate: 4/27/14 Description: Mr. Savethewall It's an icon a cura di Chiara Canali Parma dal 5 al 27 Aprile 2014 Tpalazzo, Strada al Duomo 7, opening 5 Aprile dalle ore 18.00 Le Malve, Strada Farini 12, opening 5 Aprile dalle ore 20.00 A Parma, la doppia personale di Mr. Savethewall, definito il nuovo “Banksy italiano”, che in poco tempo ha conquistato il panorama dell’arte contemporanea. Dopo varie incursioni in diverse città italiane che, a partire da Como, lo hanno portato agli onori della cronaca, ora l’artista che “realizza idee” con la tecnica dello stencil approda a Parma, assieme a tre lavori inediti appositamente pensati per scuotere le menti dei benpensanti. Dopo il successo della recente esposizione a Como, Mr. Savethewall presenta a Parma il progetto artistico “It’s an icon”, a cura di Chiara Canali, doppia personale appositamente studiata per gli spazi espositivi di Tpalazzo e delle Malve, realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Art Company e Wall Sharing. Mr. Savethewall è un artista che agisce secondo il metodo della deriva e del détournement situazionista per proporre opere che analizzano temi e costumi della società odierna e li ripropongono in chiave ludica o polemica, spiazzante o dissacrante. Questa operazione di “decostruzione e ricostruzione dei codici linguistici” viene operata da Mr. Savethewall attraverso le modalità e le tecniche di intervento della Street Art, in primis l’utilizzo dello stencil su supporti di uso quotidiano, come cartone, legno o materiali riciclati. I lavori dell’artista sono caratterizzati dall’accostamento di immagini e figure a frasi o esclamazioni, che ricollegano il registro visuale alla dimensione sociale connaturata nelle opere stesse. Come spesso l’artista ama affermare, egli “realizza idee”, trasmette messaggi, racconta storie, presenta icone contemporanee, immagini senza tempo che rileggono personaggi dell’attualità (Obama e Steve Jobs) o reinterpretano icone indiscusse dell’arte antica (Monna Lisa e Venere di Milo), ironizzano sugli strumenti della comunicazione mediale (Twitter) e riflettono sugli oggetti di consumo della cultura di massa (iPad). Mr. Savethewall, nonostante l’aspetto più concettuale e cerebrale dei suoi lavori, non rinuncia alla fascinazione estetica della pittura, che si esprime nelle spatolate monocrome dello sfondo, nel dripping espressionista sovrastante e nella tridimensionalità pittorica di alcuni dettagli espressivi, in contrasto cromatico con la piattezza della stesura a stencil del soggetto. MOSTRA “It’s an icon” Per la mostra “It’s an icon” a Parma, l’artista ha realizzato tre opere inedite pensate per scuotere le coscienze dei parmigiani e degli italiani in generale. Dal repertorio dell’iconografia storico-artistica ha prelevato l’immagine della Madonna dal collo lungo del Parmigianino che, anziché tenere in grembo il Bambino, sorregge amabilmente un prosciutto crudo di Parma. Come Parmigianino con quest’icona intendeva creare qualcosa di nuovo e inaspettato, così Mr. Savethewall celebra un omaggio sottile e imprevedibile alla Food Valley e ai suoi prodotti, rimarcando questo aspetto con lo slogan “Oh… my Good”. Il mondo dell’imprenditoria italiana viene analizzato con l’opera “Chelavòòòr” che, a pochi giorni dalla condanna definitiva di Calisto Tanzi, rappresenta con una minzione la parabola negativa del manager che ha portato al crac della Parmalat per bancarotta fraudolenta. Infine, con le opere La famiglia del Mulino Bianco non esiste e La famiglia del Mulino Bianco esiste Mr. Savethewall indaga lo stereotipo della famiglia perfetta veicolato dall’immaginario delle pubblicità Barilla e lo riconfigura in veste trasgressiva e anticonformista. NOTA BIOGRAFICA Mr. Savethewall è un artista di origini comasche che utilizza la tecnica dello stencil per realizzare opere pittoriche su supporti semplici o di largo consumo, come cartone, legno, metallo o materiali di riciclo. La sua è un’arte di disturbo che suggerisce idee e messaggi ironici, provocatori e dissacranti nei confronti di tematiche sociali, politiche e della più scottante attualità. Tra le prime azioni di disordinazione urbana, si è aggirato nelle strade di Como attaccando manifesti con la sagoma di una bomboletta spray e la scritta: “Caro imbrattamuri, se fosse arte la compreremmo, e invece dovremo pagare per cancellarla” per denunciare il degrado della città e dei suoi muri. Come recita il suo pseudonimo, Mr. Savethewall (“Mr. Salva il muro”) non dipinge sui muri ma li rispetta e li “salva” fissando le sue opere temporaneamente, con quattro pezzi di nastro adesivo agli angoli. I primi lavori, attaccati ai muri pubblici di Como, sono stati staccati dai passanti e portati a incorniciare, destando l’interesse del sistema dell’arte che ha cominciato a invitarlo in gallerie d’arte e spazi pubblici. Tra le più recenti collaborazioni, quella con Riva1920 che ha scelto una sua opera per rappresentare lo slogan di Brianza Design al Salone del Mobile e quella con il Festival della lettura di Ivrea, “La grande invasione”, di cui ha rivisitato il logo utilizzato nell’edizione 2014. L’originalità del suo percorso artistico è stato illustrato nelle pagine delle riviste Millionaire e Pubblicità Italia mentre alcune immagini delle sue opere sono state pubblicate sul sito Italians di Beppe Severgnini. Mr. Savethewall It’s an icon A cura di Chiara Canali Dal 5 al 27 Aprile 2014 Parma Tpalazzo, Palazzo Dalla Rosa Prati, Strada al Duomo, 7, Parma Inaugurazione sabato 5 Aprile, dalle ore 18.00 Le Malve, Strada Farini 12/b, Parma Inaugurazione sabato 5 Aprile, dalle ore 20.00 Ingresso libero Ufficio stampa Manzoni 22 Camilla Palma e Noemi Colombo email: camilla.palma@manzoni22.it email: noemi.colombo@manzoni22.it tel: 031 303492 www.manzoni22.it Palazzo Dalla Rosa Prati Strada al Duomo 7, 43121 Parma www.temporarypalazzo.it info@temporaypalazzo.it Orari: lun, mart, merc, dom 8.00-20.00 Venerdì e sabato 8.00-21.00 Giovedì 8.00-15.00 Le Malve Strada Farini 12/b, Parma Tel. 0521 230260 Orari: tutti i giorni 7.00-1.00 a.m. Location: Strada al Duomo 7, Parma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Il volo dei pensieri startDate: 4/7/14 endDate: 5/11/14 Description: Il volo dei pensieri Mostra di pittura e scultura di Elio De Luca Inaugurazione lunedì 7 aprile 2014, Il Salotto di CheGioia Art Gallery - via A. Gramsci 11 Fiesole Ore 18:30 A cura di Filippo Lotti Con il patrocinio di: Unione dei Comuni Fiesole – Vaglia 10 aprile – 11 maggio 2014 Si inaugura lunedì 7 aprile alle ore 18.30 presso la galleria e associazione culturale Il Salotto di CheGioia Art Gallery di Fiesole la mostra “Il volo dei pensieri” di Elio De Luca, curata da Filippo Lotti, con la partecipazione della storica dell’arte Ilaria Magni. L'evento, che si avvale della collaborazione dell’Unione dei Comuni Fiesole, si configura come ideale prosecuzione della mostra “Donne e miti” dedicata all’artista pratese che contemporaneamente espone alla Sala del Basolato di Fiesole e alla Sala delle Colonne di Pontassieve. La sede della Galleria Il Salotto ospiterà una selezione di opere pittoriche e sculture che documentano una parte del lungo e significativo percorso artistico di Elio De Luca. “Sono tanti gli spunti – dice Filippo Lotti - che arrivano diretti allo sguardo di chi ammira rapito i lavori dell’amico Elio: dai ritratti d’età romana delle bellissime figure femminili del Fayyum, passando per le tessitrici di Massimo Campigli, fino alle silenziose e immobili marine alla Carrà. Eppure moderno. Eppure contemporaneo. Eppure fortemente personale e connotativo. Un’arte colta, raffinata, coinvolgente, lirica. Una cifra stilistica senza pari e allo stesso tempo carica di una bellezza che sfiora, senza mai però cedere nulla alla volgarità, la sensualità. Ora di quel corpo acerbo, quasi innocente, ora di quella figura materna che offre il proprio seno a colui che se ne saprà cibare. L’eros che si trasforma in pathos dove le anime silenti allampanate vivono in paradisiaci paesaggi eterei e sublimi”. Una quindicina le opere in mostra: un florilegio dell’arte di De Luca degli ultimi anni con i suoi personaggi. “Non è per caso – scrive il giornalista Pier Francesco Listri - che un pittore inventi o trovi un’immagine o una figura originale e poi per anni la ripeta senza monotonia, ma come punto di partenza e di approdo in ogni tela a segno di ragionare sempre su quelle forme e figure per quello che contengono e esprimono. La grande pittura di De Luca, ormai segnata da una riconoscibilità che non è mai monotonia, rappresenta quasi sempre figure femminili, infantili o adolescenti senza giovinezza”. “De Luca, un uomo, - continua Lotti - ma prima ancora un artista. E prima ancora di questo: un pittore. Di quelli veri. Che dipingono quadri carichi di pittura ed emozioni. Quelle emozioni che solo l’arte, quella vera, sa donare. E qui di verità se ne trova molta!”. “L’arte di De Luca è poesia di immagini nella quale i pensieri in volo, impenetrabili e misteriosi si colorano dei toni blu e azzurri, “colori d’aria, eternità senza tempo”, un’energia mentale riflessiva nell’equilibrio nostalgico di un ambiente sereno e dominato dalla razionalità”, scrive Ilaria Magni. Questa ennesima esperienza espositiva che mette in scena Il Salotto lo si deve ai numerosi sponsor privati e ai partner che affiancano la galleria nelle sue proposte artistiche. Ancora una volta il mecenatismo risulta fondamentale nell’organizzazione e nella fruizione dell’arte. La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino all’11 maggio 2014. Orario di apertura: dal giovedì alla domenica 10.30 - 13.00 / 16.00 - 19.00. Per info: 055 59 86 95 www.ilsalotto.biz Ufficio Stampa: Arte in Toscana www.arteintoscana.it tel. 3484013707 Location: via A. Gramsci 11 Fiesole tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: PINO PINELLI - GIUSEPPE SPAGNULO startDate: 4/6/14 endDate: 5/11/14 Description: PINO PINELLI - GIUSEPPE SPAGNULO la pittura senza il quadro, la scultura oltre la forma a cura di Marco Meneguzzo e Fabio Migliorati AREZZO GCAC Galleria Comunale d'Arte Contemporanea 6 aprile - 11 maggio 2014 La mostra PINO PINELLI - GIUSEPPE SPAGNULO: la pittura senza il quadro, la scultura oltre la forma, a cura di Marco Meneguzzo e Fabio Migliorati è ospitata con orgoglio alla Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Arezzo, dal 6 aprile al 11 maggio 2014. In occasione della Fiera Antiquaria di Arezzo, la mostra sarà visibile già dalle ore 10.00 di domenica 6 aprile, con inaugurazione alle 18.00. Continua così il ciclo delle grandi personali alla GCAC, dopo quelle dell'opera di Lucio Fontana, Mario Schifano, Giuseppe Chiari, Sergio Fermariello, Sandro Chia, Luigi Ghirri, Jacques Villeglé. Ancora quindi due figure storiche dell'arte contemporanea italiana: Pino Pinelli e Giuseppe Spagnulo, non insieme ma a confronto; entrambi, fin dai primi anni Settanta, impegnati in una ricerca rigorosa e puntuale dell'arte quale linguaggio personale eppur collegabile - unito da istanze di "essenzialità", di appartenenza stabile all'indole di ciascun autore. Tale carattere si riversa nella gestione del rapporto con la materia, tanto intimo quanto comunicativo: intriso di messaggi diretti e comunque coniugabili, fatti di riferimento al simbolo universale del trattamento fisico dell'opera, del suo senso e del suo significato. L'informazione è quella dell'esperienza compiuta: inseguita, sfamata, oltraggiata; in una prassi del sapere intensamente lirica nel caso di Spagnulo, ed elegantemente scientifica in quello di Pinelli. Il primo è già artista alla fine degli anni Cinquanta, tra Lucio Fontana, Arnaldo Pomodoro, Nanni Valentini, e da qui, da questa dimensione, agirà sempre "per via di materia" - né di aggiungere né di levare, quindi, ma di essere! Il secondo è risoluto nella scelta di una relazione cronica coi materiali; procede con fare istintivo e addirittura blasfemo, perché mai rispettoso delle forme perfette, definite per una sorta di strumentale sacralità tecnica. Pinelli è uno spirito elegantemente analitico; il suo lavoro svolazza per le leggi della chimica e della fisica: è soave, ossessivamente fantasioso. L'arte galoppa sulla prassi della transizione concettuale del colore, vicina alla logica dell'estrazione del pigmento, per una forma della creatività che sposa un contenuto immediato, sintetico, quasi implicito. L'artista ragiona con spirito sì analitico ma lontano dalle peripezie di un messaggio rivelato a ogni costo; egli si serve del contesto materiale ormai libero dai retaggi della geometria, e questo raffronto liberato risulta sinonimo di argomentazione lirica, sincera, poco stratificata sui criteri dell'idea di perfezione, quanto invece radicata intorno a una concretezza quasi scientifica, che tuttavia non è empirismo ma si dispone sul nulla della parete come rarefazione. Spagnulo è quell'artista per cui il ferro e la terra costituiscono il cuore di un oltraggio strutturale; egli procede a testa alta, fiero di un sentire che prima di tutto è fare: come se l'azione creativa scaturisse dagli elementi usati, sempreché di uso si tratti - poiché l'effetto di quelli sull'artista si fanno forse avvertire tanto quanto l'inverso. Spagnulo procede nella propria azione autonoma e autorevole del "trattamento primordiale" della materia: una sorta di sublime cammino per riconvertire l'elemento in se stesso, tramite una forza segreta, silente, nietzscheana, collegata alla terra e non al cielo. PINO PINELLI - GIUSEPPE SPAGNULO: la pittura senza il quadro, la scultura oltre la forma è documentata in un prezioso catalogo Maretti Editore, a cura di Marco Meneguzzo e Fabio Migliorati, i quali decidono di condensare l'esperienza in un cofanetto di due libri, per un prodotto editoriale tanto scientifico quanto divulgativo. Sarà realizzata dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Arezzo, con la collaborazione di Galleria Giraldi in Livorno, e inaugurata domenica 6 aprile alle ore 18.00 alla presenza degli artisti, Pino Pinelli e Giuseppe Spagnulo; del Sindaco di Arezzo, Avv. Giuseppe Fanfani; dell'Assessore alla Cultura e al Turismo, Prof. Pasquale Giuseppe Macrì; di Marco Meneguzzo, curator; di Fabio Migliorati, curator e Direttore per le Attività Espositive del Comune di Arezzo; di Fabrizio, Dario, Marco Giraldi, dell'omonima Galleria. Galleria Comunale d'Arte Contemporanea AREZZO piazza S.Francesco, 4 open: ore 10.00 (in occasione della Fiera Antiquaria) da domenica 6 aprile 2014 inaugurazione: ore 18.00 con: artisti e curatori catalogo Maretti Editore cocktail e musica ingresso libero / free entrance da giovedì a domenica (10.00-13.00 / 16.00-20.00) INFO GCAC Comune di Arezzo 0575-299255 Ufficio Cultura / Ufficio stampa 0575-377508 / 0575-377738 Segreteria Assessorato alla Cultura e al Turismo ufficiocultura@comune.arezzo / ufficiostampa@comune.arezzo.it 0575-377852 segcultura@comune.arezzo.it Location: AREZZO piazza S.Francesco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: PREMIO LUCIO DALLA startDate: 5/15/14 endDate: 5/17/14 Description: PREMIO LUCIO DALLA 2^ edizione Bologna 15-16-17 Maggio 2014 Madrina della Finalissima Iskra Menarini (vocalist di Lucio Dalla) Coachlab: Manuel Auteri, Piero Marras, Renato Droghetti e William Manera. Produzione televisiva by Superpass TV Produzione esecutiva by INFM Produzioni Info e iscrizioni: info@premioluciodalla.it http://www.premioluciodalla.it Regolamento: http://www.premioluciodalla.it/REGOLAMENTO%202014.doc PREMIO LUCIO DALLA è un marchio ® registrato e in esclusiva nazionale alla Infm Produzioni. Location: Bologna, Via D'Azeglio. tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=633764686672167&set=gm.10152047731822862&type=1&theater galleria-spazio-museo: info@premioluciodalla.it email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Arte in tabaccheria, tabaccheria in arte: Mariarosa Chiarello startDate: 3/29/14 endDate: 4/12/14 Description: Mostra personale di Mariarosa Chiarello, pittrice vicentina dal 29 Marzo al 12 Aprile 2014 nell'ambito dell'iniziativa ARTE IN TABACCHERIA, TABACCHERIA IN ARTE, con il patrocinio del Comune di Modena, dal 01 Marzo 2014 al 05 Gennaio 2015, presso la Tabaccheria Vento di Manuel Frassinetti. Diciannove esposizioni d'arte contemporanea, nelle quali ciascun artista per tredici giorni avrà l'opportunità gratuitamente di mostrare le proprie opere al grande pubblico. Http://www.riv197mo.altervista.org email: riv197mo@gmail.com Location: via del Perugino 2 Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.riv197mo.altervista.org/espo.jpg galleria-spazio-museo: riv197mo@gmail.com email gestore : Tabaccheria Vento sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Portraits startDate: 4/5/14 endDate: 4/26/14 Description: Galleria 33 compie un anno. “Portraits” è il titolo della mostra presentata per l’occasione. Una personale dell’artista Guglielmo Alfarone che, il 5 aprile p.v., arriverà da Londra per esibirsi alle ore 19 in una performance di live painting nello spazio di via Garibaldi 33 ad Arezzo. A latere sarà proposta una galleria di disegni appositamente concepiti per l’evento espositivo. Opere uniche, rappresentative di un preciso e non replicabile momento di produzione dell’artista. La mostra, a cura di Tiziana Tommei, è patrocinata da Provincia di Arezzo e sostenuta da Hello Children, centro per l’apprendimento precoce dell’inglese diretto da Sandra Contiero (www.hellochildren.it). Era il 5 aprile 2013 quando Galleria 33 apriva i battenti con la mostra “Fiabe di carta”, presentando un’installazione suggestiva ed emozionale dell’artista milanese Mauro Seresini. Dopo 12 mesi d’incessante attività, 11 mostre, esposizioni collaterali, workshops di arte e fotografia, presentazione di libri, progettualità e collaborazioni, la 33 avvia il suo secondo anno con un artista che incarna perfettamente il concept e la mission della galleria, nata per promuovere l’arte e i nuovi talenti. Guglielmo Alfarone è nato ad Acquaviva delle Fonti, Bari, nel 1984. Dopo la Laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, sceglie di sviluppare il suo lavoro a Londra, dove vive e lavora da 5 anni. E’ attivo in mostre e performance dall’età di diciassette anni. Ha esposto alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, al Museo d’Arte Moderna Ca’ Pesaro e ha partecipato alla Biennale d’Arte di Venezia. Nel 2008 si è esibito con uno dei suoi “live paintings” nei giardini del Museo Guggenheim di Venezia. Ha vinto premi importanti e, nonostante la giovane età, ha avuto spazio in numerose pubblicazioni e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche, quali la Fondazione Cominelli e il Museo di Arti Grafiche di Istanbul, oltre che d’importanti collezioni private – www.guglielmoalfarone.com. “Portraits” è un unicum. Una serie inedita, ideata e creata per la 33. Una schiera di volti, ritratti viventi, realizzati a grafite e carboncino su carta, tela e tavola. Una messa in mostra del disegno, puro, pulito ed essenziale. Pezzi unici, che hanno un valore ulteriore rispetto alla firma, quello dell’irripetibilità di un lavoro che, sebbene finito, concluso e a tutti gli effetti opera piena dell’artista, ha la valenza di testimonianza di un iter progettuale, di un modus operandi artistico e personale. Ogni ritratto parla di un soggetto, che è al contempo particolare, con i suoi tratti fisici e di psicologia della persona raffigurata, e universale, in quanto rappresentativo di uno stato emotivo e cognitivo dell’essere umano. Alfarone “disegna” sentimenti, atteggiamenti ed emozioni attraverso personificazioni tratte dal quotidiano. Non ci sono santi, regine, cavalieri: gli effigiati sono persone comuni, fuori dalla bellezza stereotipata, che non lanciano sguardi accattivanti, ma che emergono e s’impongono con le loro specificità e imperfezioni, in forza del loro essere persone comuni. Ciascuno di loro è “uno di noi”. Gli stessi rappresentano specchi in cui riflettere il sé e traduzioni in bianco e nero di una realtà data, esaminata e riproposta in chiave personale. Sono monumenti alla semplicità e alla verità, ma anche un monito a guardarsi dai falsi miti, dalle icone vuote, da tutto ciò che standardizza e costringe a relegare chi si è in luogo di ciò che si rappresenta. La mostra è in collaborazione con Luciferi Visionibus, stamperia d’arte, laboratorio di sperimentazione fotografica e grafica, che, venerdì 11 aprile, sarà sede di una mostra collaterale, presentando la serie di scatti fotografici base dell’opera dell’artista. In questo modo, dalla performance al disegno fino alla fotografia, il lavoro creativo di Alfarone sarà restituito, a ritroso, attraverso la messa in visione dei suoi steps più rappresentativi. L’appuntamento è per sabato 5 aprile alle ore 19 presso Galleria 33, in via Garibaldi 33 ad Arezzo, con l’opening e performance di Guglielmo Alfarone. La mostra “Portraits” resterà visitabile fino al 26 aprile 2014, aperta dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30 ad ingresso libero. Location: Via Garibaldi 33 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Piume d'angelo startDate: 4/12/14 endDate: 4/26/14 Description: MOSTRA DI PITTURA ED INCISIONI DI ROSSELLA BALDECCHI Location: Via Gioberti FABRIANO (AN) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: www.rossellabaldecchi,com galleria-spazio-museo: rossella.baldecchi@virgilio.it email gestore : Nuova Galleria delle Arti, sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “VIERNES”: IL LIBRO D’ARTE NEL LIBRO, DEL MAESTRO IGOR BOROZAN presentazione FORTEZZA SPAGNOLA PORTO S. STEFANO (Gr) 19 Aprile ore 18 startDate: 4/19/14 endDate: 4/19/14 Description: “Viernes” è l'enorme contenitore dove confluiscono i fermenti creativi di Borozan del 2013. Un anno frenetico, denso di eventi e cambiamenti, non soltanto a livello personale, che hanno segnato in maniera esponenziale il suo "fare arte". Un libro d’arte nel libro stesso, si chiama “Viernes”, tra sacro e profano, raccoglie e racconta gli ultimi percorsi del maestro Igor Borozan, un intenso viaggio umano ed artistico. Ne è un esempio l’opera senza alcun dubbio più’ grandiosa catalogata all’interno del libro, "Jan MMXIII", l’installazione del maestro per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio 2013 promosse dal MiBAC. Un saio gigante, il più grande mai realizzato al mondo, per la cui realizzazione sono stati utilizzati ben 550 metri di stoffa grezza color avorio, ispirato ala figura mistica di San Francesco, esposto prima al Ponte delle Torri di Spoleto, successivamente ad Assisi come un benvenuto per la visita di Papa Francesco in Umbria. Tanti gli schizzi e i disegni inediti per questo mastodontico progetto selezionati ed inseriti in Viernes. Dal sacro al profano appunto, con la camicia che si tinge di nero ispirata a Gavrilo Princip, che nel 1914 ha dato inizio alla Prima Guerra Mondiale, di cui il prossimo 2014 ne sara’ la triste ricorrenza. Un'installazione ed un dipinto esposti a Palazzo Primavera di Terni per il Festival Popoli e Religioni. Un omaggio particolarmente sentito alla città di Sarajevo, teatro dell'evento che ha segnato la storia contemporanea. Il 2013 è sicuramente stato un anno di soddisfazioni, Borozan è infatti l'unico esponente italiano selezionato per la Settimana dell'Educazione Artistica dell'Unesco svoltasi nel mese di maggio per il progetto Enredadas 2013. Un evento di ampio respiro culturale organizzato dall'Università Autonoma di Madrid sotto il coordinamento della dott.ssa Angeles Saura, esperienza preziosa che ha permesso un confronto critico-operativo tra 9 Paesi e ben 24 Università sul livello mondiale. Il progetto ha coinvolto docenti artisti di Belle Arti in una grande mostra virtuale, un programma internazionale che cerca la conoscenza da percorsi formativi diversi, da artisti provenienti da tutto il mondo. E proprio in questo contesto, per lo Stato del Chile, è stato selezionato il suo primo libro d'arte "A Bebe - il Duende" realizzato su una particolare carta riciclata giapponese, che Borozan ha illustrato metaforicamente con le tecniche del pastello e del disegno colorato. Alcune delle immagini di questo suo primo Libro d'Arte sono inserite in "Viernes", da qui il concetto di Libro nel Libro. "Viernes" contiene anche l'opera creata per la ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, un grande quadro di forte impatto visivo in chiave espressionista surreale. Per la ricorrenza del primo bombardamento subito dalla citta’ di Terni, partecipa poi, con ben dodici delle sue camicie giganti, sospese sul palco, alla scenografia per lo spettacolo “Ascolta il nemico non tace” dando un valore universale alla condanna verso ogni tipo di conflitto. Grazie al suo "Abbozzo pittorico per Caravaggio", edito in occasione della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, Borozan è invitato, come ospite d'onore, per Bentornato Caravaggio, convention internazionale organizzata dall'associazione Decima Musa Caravaggio, una kermesse di eventi culturali per rendere omaggio al grande pittore Michelangelo Merisi. In Abbozzo Pittorico infatti Borozan cataloga i sui schizzi, i suoi abbozzi che rievocano il modus operandi del grande pittore. Il nome di Borozan viene così inserito nell'Archivio storico del comune di Caravaggio. Il viaggio continua e, contaminato dall'artista performativa madrilena Pilar Perez Camarero, crea una serie di dipinti molto particolari ed intriganti ispirati a Cappuccetto Rosso, con un messaggio esplicito riferito alla denuncia verso la violenza sulle donne. Il Libro è stato presentato a gennaio presso la libreria Feltrinelli di Terni, seconda tappa in febbraio presso il Taller del Prado di Madrid. La prossima "stazione", una location di tutto prestigio, la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano nell'Argentario. Un particolare ringraziamento all'Assessore alla Cultura Fabrizio Arienti e alla Responsabile alla Cultura Dott.ssa Carla Casalini. INFO: Accademia di Belle Arti di Terni www.italianartschool.it Location: Terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: MATARAM startDate: 5/3/14 endDate: 5/7/14 Description: MATARAM Mostra fotografica tra anima e materia nell’India contemporanea Inaugurazione sabato 3 maggio alle ore 17.00 Con musica indiana tradizionale live, banchetto di oggettistica indiana e ricco buffet multietnico Presso la Galleria B4 , Via Vinazzetti 4/b (zona universitaria) Bologna. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino a mercoledì 7 maggio dalle 17 alle 20 “Mataram è un racconto. Sono battiti di ciglia, frammenti di un viaggio appena iniziato. Echi di strade, La mostra Mataram (‘Madre’ in sanscrito) scaturisce dall’iniziativa di quattro artiste – Sara Mattioli, Giulia Civadda, Sofia Caenazzo e Giulia Golia – volontarie dell’associazione Mancikalalu Onlus, che ha fondato nel 2007 la casa famiglia per orfani e bambini di strada “Bhavitha Home” a Hyderabad, in Andhra Pradesh. Le artiste hanno unito la loro attività creativa al volontariato, in un percorso visivo che racconta il loro incontro con la cultura dell’India. Un incontro favorito dal desiderio di conoscere meglio anche i bambini di Scopo della mostra è la raccolta di fondi per la casa famiglia. L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 3 maggio alle ore 17.00. Dopo la presentazione dell’iniziativa e dell’associazione, sarà possibile assistere a un Oltre alle fotografie, sarà possibile acquistare i cataloghi della mostra e oggettistica indiana, lasciare donazioni al banchetto che si terrà per l’intera durata della mostra. L’intero ricavato sarà devoluto all’associazione Mancikalalu Onlus. www.galleriab4.it www.mancikalalu.org Location: Via Vinazzetti 4/b, Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ESSERE (e) MISTERO startDate: 5/3/14 endDate: 6/15/14 Description: "ESSERE (e) MISTERO" Rassegna d'arte contemporanea a cura di Maria Rita Montagnani Palazzo Mediceo Seravezza - Lucca DAL 3 MAGGIO AL 15 GIUGNO 2014 INAUGURAZIONE SABATO 3 MAGGIO ORE 17 Questo Progetto, che ha per tema la fondamentale questione dell’Essere (umano), inteso in senso filosofico e psicologico, con le sue implicazioni simboliche e metafisiche, etiche o religiose, teleologiche o escatologiche, riguarda una grande rassegna in cui siano presenti tutti i linguaggi dell’arte contemporanea. Dunque, il nucleo centrale della mostra riguarderà “l’Essere e il suo Mistero”, così come “l’essere mistero”. Che si tratti di Eros, Follia, Pathos o Thanatos, il mistero dell’Essere getta una rete di ombre lunghe sull’apparente solarità del vivere, rendendo la vita stessa un grande e impenetrabile mistero, a cui l’artista e il poeta sono chiamati ad accostarsi con il solo strumento luminoso che l’uomo possieda fin dalle sue origini: l’immaginazione. E l’ immaginazione è di per se stessa un mistero che è “ombra del vero”. L’elemento psichico, qui strumento elettivo, può presentarsi in modi e tempi diversi a seconda della nostra individualità, dell’ambiente e del contesto culturale nel quale ci troviamo a vivere indipendentemente dalla nostra età anagrafica. Ci sono artisti molto precoci ed altri che solo in età matura vivono questa esperienza “misterica”, per cui ogni artista riserverà molte sorprese anche a se stesso. Questa capacità di porsi domande e di riflettere su se stessi sul tema è specifica dell’uomo e soprattutto dell’artista, e, se certo essa ha portato alla costruzione della cultura (il più formidabile dei sistemi di adattamento al mondo, in quanto l’oltrepassa attraversandolo), ha aperto anche la via al dolore più radicale, quello che si interroga sul senso e sul destino della propria esistenza. Il mistero ha sempre esercitato una grandissima fascinazione su tutte le arti, ed essa è stata tanto più forte e profonda, quanto più riferita al soggetto che lo contiene, che non all’oggetto che lo costituisce. In ultima istanza, nessun mistero può essere contemplato senza quella grande e insondabile incognita che è la psiche umana, con le sue filosofie, le sue mitologie, le sue epifanie e le sue metafore radicali. Il potere dell’ immaginazione crea la potenza di ogni immagine che da essa provenga e a cui inesorabilmente torni, attraverso accezioni e significati polimorfi acquisiti in questo significativo e illuminante passaggio. Infine, come dice C.G. Jung “…se di una cosa non si sa cos’è, è comunque un arricchimento della conoscenza sapere cosa non è”. In questo Progetto ogni artista cercherà di diradare le ombre del mistero, con la “torcia” della propria coscienza, accesa dalla propria fantasia e racchiusa nella cifra stilistica del proprio pensiero creativo. Si dice che l’Essere sia concreto e che il Mistero sia astratto, ma nell’arte tutto può essere ribaltato, e l’ essere potrà apparire sorprendentemente più astratto del mistero stesso, oppure quest’ultimo apparire quasi concreto. Se “extrema sese tangunt”, allora l’Essere e il Mistero potranno avvicinarsi tanto da coincidere in un unico, possente e imponderabile enigma. “Tutto ciò che l’Anima tocca diventa numinoso, cioè incondizionato, pericoloso, soggetto a tabù, magico”. (J.H.) Gli artisti che parteciperanno alla rassegna sono i seguenti : PITTURA – FIGURATIVO ALESSANDRO KOKOCINSKI / SIMONA BRAMATi VLADIMIR DUNJIC / MARTA DELLA CROCE MATTHIAS BRANDES / ANNA FRIDA MADIA GIUSEPPE BOMBACI / LAURA BIANCHI ETTORE ALDO DEL VIGO / ALESSANDRA GASPARINI MARCO MANZELLA / MARILISA PIZZORNO DAVIDE PUMA / ROBERTA SERENARI PITTURA – ASTRATTO/ INFORMALE MARCELLO SCARSELLI /LAURA LAPINI IVO LOMBARDI / STEFANIA QUARTIERI GIULIO GRECO / LETTERIA GIUFFRè PAGANO SCULTURA MINIMAL PRIMO BIAGIONI / LAURA CARAMELLI SCULTURA STEFANO DI GIUSTO / BARBARA FLUVI VALENTE CANCOGNI / ELISA CORSINI INSTALLAZIONI ETTORE SACCA’ / GAIA FERRARIO SERGIO MAZZANTI / MARGHERITA LEVO ROSENBERG DIGITAL ART GIULIO CEROCCHI / CRISTINA STIFANIC FOTOGRAFIA LUCA LUPI / ILARIA FERRETTI SERGIO MARCELLI / LIDIA GIUSTO MATTEO FORLI / MARTINA PRINCIVALLE Informazioni: Palazzo Mediceo Viale Leonetto Amadei (già Via del Palazzo), 358 55047 Seravezza (LU) Biblioteca Tel.0584-757771 Fax.0584-756100 http://www.palazzomediceo.com/ biblioteca@comune.seravezza.lucca.it Location: Viale Leonetto Amadei (già Via del Palazzo), 358 55047 Seravezza (LU) tipo di evento: rowid: Rassegna d'arte contemporanea immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378131102468980&set=pb.100008163091315.-2207520000.1398072588.&type=3&theater galleria-spazio-museo: biblioteca@comune.seravezza.lucca.it email gestore : Palazzo Mediceo sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Arte Totale startDate: 4/26/14 endDate: 4/26/14 Description: Una nuova sinergia creata da un gruppo di artisti, galleristi e operatori culturali: il gruppo vede tra i suoi ideatori Fabio Morandi della rinomata realtà Morandi Tappeti, specializzata in vendita tappeti, ma anche Annachiara Trivelli, Daniela Marchetti, Marina Donati, Alessandro e Francesca Trivelli, con la collaborazione di Andrea Zanetti. Nasce così una nuova Galleria d’arte, ma non un’arte “qualunque”: si tratta di Arte Totale, commistione di sfumature, personalità e discipline differenti. Il concept verrà presentato sabato 26 aprile dalle ore 18.30 a Pietrasanta, in provincia di Lucca. All’inaugurazione ufficiale esporranno artisti eterogenei, che hanno contribuito a delineare l’ambizioso progetto: Fabio Morandi, mente e cuore pulsante di Morandi Tappeti, Daniela Marchetti, art director della mostra, Kenji Takahashi, Francesca Bernardini, Ussanee Kulpherk, Roberta Montaruli e Miho Ikeda, oltre a un omaggio all’indimenticato Mario Ginocchi. “L’arte è un insieme di discipline diverse: non solo un dipinto, una scultura, un gioiello sono da considerarsi capolavori, lo è anche la musica, o un tappeto realizzato con perizia, mescolando sapientemente materiali e colori, tecnica ed emozione – commenta Fabio Morandi, AD di Morandi Tappeti – amo sfruttare le sinergie che il tappeto mi offre con altre sfere dell’arte, creando eventi e momenti d’incontro per coinvolgere e diffondere la cultura, veicolandola in maniera innovativa e originale”. Un panel di personalità poliedriche, che fanno dell’eclettismo nell’arte la propria cifra stilistica: scultura, pittura, arte tessile, musica, sono viste come sfaccettature di una stessa gemma preziosa, fili intrecciati di uno stesso tessuto. L’Arte Totale, appunto, un connubio di tradizione e innovazione, storia e contemporaneità, stasi e movimento: la nuova Galleria vuole essere uno spazio in cui esprimere questa concetto, in cui il pubblico possa evolversi insieme alle opere che osserva, concedendosi il giusto tempo per lasciarsi stupire e affascinare, in un coinvolgimento di emozionalità e sensi. In seguito alla mostra collettiva, la Galleria ospiterà anche le personali di ciascun artista, per andare ancora più i profondità nella poetica di ciascuno, percepita come parte indipendente che crea, però, un tutto artistico sapientemente dosato. Vi aspettiamo per un evento indimenticabile, all’Inaugurazione della nuova Galleria di Arte Totale sabato 26 aprile 2014 dalle ore 18.30, in via Barsanti 34 a Pietrasanta (Lu). Location: Via Barsanti 34 Pietrasanta (Lu) tipo di evento: rowid: Inaugurazione Galleria immagini: galleria immagini: http://tappeti-blog.it/wp-content/uploads/2014/03/invito.jpg galleria-spazio-museo: info@arte-totale.it email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ANTE MATERIAM startDate: 5/2/14 endDate: 6/29/14 Description: ANTE MATERIAM Mostra personale di Akelo - Andrea Cagnetti A cura di Catia Monacelli - Elisa Polidori 2 maggio, ore 17.00 Gubbio, Museo Diocesano Intervengono alla presenza dell’artista Mons. Mario Ceccobelli, Vescovo di Gubbio Paolo Salciarini, Responsabile Ufficio Beni Culturali Diocesi di Gubbio Catia Monacelli, Responsabile d’area Polo Museale Diocesano Elisa Polidori, Storico dell’arte - Referente Polo Museale Diocesano * Un’altra, importante tappa scandisce la ricerca artistica ed esistenziale di Andrea Cagnetti, in arte Akelo. La mostra “Ante Materiam” cala il visitatore in una rarefatta dimensione cosmica, pulsante di vibrazioni potentissime, che lentamente ma inesorabilmente, si trasformano in un incandescente magma. Da questa materia primordiale si distaccano minuscole particelle, come sospinte da un’intima necessità. O forse misteriose, minuscole meteore di energia, alla ricerca di nuove collocazioni spaziali, armoniose e leggere. * Particelle che, dopo lungo vagare, danno vita a realtà sempre più complesse. Si proiettano - roteando con magica danza - in ogni dimensione, librandosi ora verso l’alto con slancio improvviso, ora sondando inedite profondità tridimensionali. Tutte diverse, eppur percorse dallo stesso sottile soffio della creazione e della vita, cariche di rimandi alle stringenti regole di divina razionalità che governano il tutto. * In questo scenario, dove tutto è possibile, si inserisce il piglio visionario dell’artista, che prima “contempla” i movimenti all’apparenza incongruenti della materia, per poi imprimere loro nuove direzioni. Ed ecco le particelle dare forma e spessore alle sculture di Akelo: dai misteriosi meccanismi roteanti nell’infinito, alle scabre geometrie destinate a rappresentare “l’ossatura” delle cose, fino ai primi abbozzi di profili umani che popoleranno il mondo. * Meritano un cenno a parte le ultime creazioni dell’artista - Dreaming, Anelito e Ultimo respiro - destinate a popolare un nuovo orizzonte creativo, che andrà via via ampliandosi, prima nella sua immaginazione, poi nella realtà. Tre figure, sorprese in altrettanti momenti del loro esistere: la prima avvolta nella profonda inconsapevolezza del sonno (Dreaming), la seconda percorsa da un vibrante fremito vitale (Anelito), che si protende disperatamente alla ricerca della luce, mentre la terza (Ultimo respiro) cerca di staccarsi con disumana fatica da quel suolo, pronto a suggellarne, invece, la fine. Solo grazie all’ispirazione dello scultore, queste figure, già consegnate al nulla, ne riemergono, ritrovando le sembianze perdute e proiettandosi verso la più alta dimensione dello spirito. A forgiarle, ancora una volta con la precisione del metallo, un’infinita quantità di minuscole particelle che compongono la materia del cosmo. Ed è così che l’arte aiuta l’uomo a prendersi una rivincita sulla morte in ogni tempo e spazio che la morte stessa ha invaso con piglio violento e precoce. * Da sempre dedito a una vita riservata, nel suo paese d’origine, Corchiano, non lontano da Roma, Akelo si è concentrato fin da giovanissimo, sullo studio dei testi alchemici e delle fonti letterarie greche e latine tradizionali, riservando particolare attenzione ai trattati di metallurgia, oreficeria, lavorazione delle pietre e della ceramica. Studi e sperimentazioni che avrebbero portato questo artista geniale - cresciuto in terra etrusca, ma con una fantasia proiettata verso il nuovo millennio - a creare un Corpus di opere, composto da gioielli e sculture, davvero unico. Sul website www.akelo.it tutte le informazioni sull’artista e la sua opera. ANTE MATERIAM Mostra personale di Akelo – Andrea Cagnetti 2 maggio - 29 giugno 2014 Museo Diocesano, Via Federico da Montefeltro 1, 06024, Gubbio (Pg) Giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.30 -17.00 POLO MUSEALE DIOCESANO CITTÁ DI GUBBIO Associazione Onlus Museo dell’Emigrazione - Palazzo del Podestà Piazza Soprammuro - 06023 Gualdo Tadino (Pg) Contatti: 075 9142445 – 347 7541791 – info@emigrazione.it Location: Museo Diocesano, Via Federico da Montefeltro 1, 06024, Gubbio (Pg) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.youtube.com/watch?v=hFKPqCd2dGI galleria-spazio-museo: andrecag@libero.it email gestore : Museo Diocesano Gubbio sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: I maestri della scuola romana startDate: 5/10/14 endDate: 5/17/14 Description: Mostra "I MAESTRI DELLA SCUOLA ROMANA". Saranno esposte circa 100 opere, per lo più inedite, degli artisti che hanno fatto la storia del movimento, come Mafai, Scipione, Raphael, Fazzini, Melli, Ziveri, Ferrazzi, Francalancia, Oppi, Bertoletti e Pirandello. Florence Number Nine - casa d'aste Location: via del Poggio Imperiale 9 - 50125 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.florencenumbernine.com/mostra-i-maestri-della-scuola-romana-12-17-maggio-2014/ galleria-spazio-museo: douglasscotti@florencenumbernine.com email gestore : Florence Number Nine - casa d'aste sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: MAY photography startDate: 5/9/14 endDate: 5/31/14 Description: Galleria 33 presenta MAY. Photograpy dal 9 al 31 maggio 2014 in via Garibaldi n. 33 ad Arezzo. La mostra, collettiva di fotografia a cura di Tiziana Tommei, propone le opere di Melania del Leyva, Guen Fiore, Costanza Gianquinto e Anna Morosini. La liberté éclairant le monde: una figura esile, con un inconsistente abito rosa e un berretto da baseball, regge a stento, con una mano, una fiaccola quasi spenta e, con l’altra, un libro con la scritta WAR. Ubicato in cima ad un piedistallo vacuo, rappresenta ciò che resta oggi del sogno americano. Un quadro vivente, ironico e pop, parte della serie Stars & Stripes (2013), progetto di Melania de Leyva (Venezia 1988). C’è il desiderio di rappresentare una realtà che ha solo l’apparenza di un cartoon. De Leyva (pseudonimo ispirato alla Monaca di Monza, alias Marianna de Leyva) crea set fotografici e li costruisce partendo sì da una forte immaginazione, ma anche da una riflessione critica sul reale. Mette in scena una dimensione che esprime, in forma di opera illustrata, dei concetti. L’ascendenza warholiana è determinante: c’è un disincanto feroce nell’analisi dell’America posteriore all’11 settembre. Con cinismo mette alla berlina un modello che ha perso consistenza, svelando le sue contraddizioni e, al contempo, pone in essere la sua personale visione del mondo. Se gli Stati Uniti oggi non rappresentano più “l’isola che non c’è”, Melania la ricrea e permette a noi di affacciarsi ad essa attraverso la fotografia. Il background di questa artista non si ferma però alla fotografia: infatti, oltre alle personali fotografiche (tra cui si citano quella di avvio nel 2010 a Venezia intitolata I dont’t believe in happy ending e Stars & Stripes, presentata nel 2013 presso Spazio Bevacqua Panigai a Treviso), realizza anche illustrazioni e installazioni. “La percezione sensoriale rappresenta la magia del nostro essere e il corpo è lo strumento che ci racconta, nel pieno dei suoi dettagli e delle sue forme. Siamo nuda poesia e non lo sappiamo”: Guen Fiore (Pescara 1988) spiega con queste parole il suo ultimo lavoro personale Se un giorno d’inverno un’Euridice (2014). In mostra presenta una selezione di scatti eterogenea sul piano cronologico e stilistico, ma unita nel modo di guardare e restituire quello che si può definire la libertà dell’essere, ciò che siamo. In Souls ogni ritratto femminile è un fermo-immagine, un fotogramma, che sottende una storia scorrere oltre i confini del taglio fotografico. Sono incipit di racconti nei quali i reali protagonisti non sono tanto i soggetti fotografati, quanto i sentimenti e le emozioni che passano dai gesti, dagli sguardi e dagli ambienti. Le figure umane non sono mai nitide e presentano contorni sfuocati. La ragazza con la parrucca rosa di Adorava New York City è in primo piano e guarda lo spettatore: pare la protagonista di un american action movie, immersa in una “realtà alterata…che la faceva sentire viva”, l’assorbe e la riflette “mostruosamente luminosa, frenetica e lampeggiante”. Ciascuno scatto presentato è come una finestra aperta su una traccia di vita non ancora pienamente vissuta. Guen Fiore, alias Guendalina Fiore, oggi vive e studia a Roma. Ha iniziato da giovanissima a fotografare e ha all’attivo pubblicazioni in magazines, tra cui Vogue.it. Serie di stampe digitali da pellicola a colori 35 mm analogica: Hiver, percorso personale di Costanza Gianquinto (Venezia 1988). Open project, avviato nel 2013 e tutt’ora in corso. “Hiver è nato nel mese di novembre in un giornata di bora a Venezia. L’inizio dell’inverno, se non ricordo male, è cominciato proprio quel giorno. Ricordo di essermi svegliata, di aver guardato fuori dalla finestra e di aver visto il cielo grigio, cupo. Io quel giorno sentivo un’energia strana. Dovevo andare verso la spiaggia e affrontarla …”: la fotografa spiega così l’origine della serie Hiver, scatti in cui gli elementi naturali paiono investiti da un processo di antropomorfizzazione, arrivando a trasmettere il sentire umano. Una realtà rarefatta, restituita per sottrazione, ma che resta sempre riconoscibile e permette d’immergersi in una dimensione onirica, situata oltre il modo fisico. Una musica che suggestiona, incanta e trascende la concreta presenza fisica della figurazione. Gianquinto ha studiato presso l’Istituto Italiano della Fotografia di Milano e ha debuttato nel 2009 presso la Fondazione Bevilacqua la Masa, nella collettiva Nudisegni. Ha partecipato nel 2012 al Festival Au Gré des Arts, esponendo nella mostra Renaissance’s allestita nel chiostro di La Rochefoucauld; nel 2013 è stata selezionata da FotoFilmic’13 e coinvolta in una collettiva di giovani fotografi da tutto il mondo a Vancouver in Canada. Nello stesso anno tiene la sua prima personale Viriditas a Londra, dove oggi vive e lavora. E’ infine reduce da una mostra a cura di Kris Hatch alla Nave Gallery a Sommerville (USA, marzo 2014). Il frame quadrato diviene da semplice formato a determinante concettuale in A-part, selezione di stampe digitali da polaroid analogica, un excursus della produzione di Anna Morosini (Foligno 1987). Indipendent photographer, Morosini ha frequentato il Master di Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea presso la Fondazione Fotografia di Modena. E’ co-fondatrice di Fourlines, viaggio di sperimentazione emozionale in Scandinavia e progetto fotografico interamente dedicato alla polaroid. Parte degli scatti presentati in mostra sono stati realizzati nel corso di questa fondamentale esperienza e sono stati pubblicati ed esposti in diversi centri europei (Fourlines è stato presentato nel 2010 a Bologna, e in seguito a Lisbona, Milano e Digione). Tra le immagini scelte c’è anche la foto icona della prima mostra personale Be a girl (Perugia, 2010), ma anche lo scatto per il quale ha ottenuto maggiore visibilità e che rappresenta la parte inferiore di due volti che si avvicinano per baciarsi: è un ritratto in cui il confine tra immaginario e reale è avvertito come sfumato. Le coordinate spazio-temporali non sono mai date, ogni soggetto risulta come sospeso in un non luogo fuori dal tempo. Straniamento, elevazione del quotidiano e sperimentazione. Un formalismo ricercato, misurato, ponderato, ma sempre accompagnato da una cura partecipata ed emozionale rispetto all’oggetto rappresentato: “Qualsiasi cosa (o persona) io fotografi – cit. l’autrice - non posso fare a meno di trattarla come qualcosa a cui appartengo e che mi appartiene, che va protetta nel suo svelamento, nobilitata nelle sua semplicità”. La vernice è fissata venerdì 9 maggio a partire dalle ore 19.30 presso Galleria 33. Saranno presenti le artiste. In occasione dell’inaugurazione Atlantic Oil, birrificio artigianale di Porrena, Poppi (Arezzo), proporrà una degustazione della particolare birra che viene prodotta all’interno del loro locale, una realtà fortemente legata alle tradizioni del territorio. La mostra è stata realizzata grazie al contributo di By Tacconi, dal 1980 salone di bellezza e acconciature ad Arezzo. MAY Sarà visitabile fino a sabato 31 maggio, ad ingresso libero e secondo i consueti orari di apertura – da lunedì a sabato dalle ore 16.30 alle 19.30. L’evento è in partnership con Luciferi Visionibus, laboratorio di grafica e stampa fine art di Via de’ Redi ad Arezzo, dove avrà luogo venerdì 16 maggio l’opening della mostra collaterale, con esibizione live di musica jazz, in una serata in tandem con la Formaggeria Vispi. Location: via Garibaldi 33 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleria33.it/wp-content/uploads/2014/04/locandina-MAY.jpg galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: La Ciociaria nell'arte tra ieri ed oggi - personale di pittura di Agnes Preszler startDate: 5/5/14 endDate: 5/16/14 Description: Si inaugura il 5 maggio alle ore 17 la mostra personale della pittrice verolana Agnes Preszler presso l'atrio del Palazzo della Provincia di Frosinone. Verranno esposti una cinquantina di quadri tra ritratti, nudi e paesaggi, realizzati dalla pittrice nel corso degli ultimi due anni. Portando avanti il progetto "Volti Ciociari", iniziato anni fa, l'artista questa volta intende riscoprire insieme al pubblico un'eredità culturale poco conosciuta. La gente della Ciociaria vista dai grandi pittori dell’800, alcuni famosi come Corot e Sargent, altri dimenticati, ma sempre di grande bravura. Ben 26 le copie eseguite dalla pittrice di quadri raffiguranti modelli ciociari, in costume tradizionale o meno. I dipinti vengono accompagnati da testi curati da Fausta Dumano e dalla pittrice che illustrano le storie delle varie modelle ciociare di cui conosciamo il nome e la sorte. L’altra parte della mostra consiste in paesaggi eseguiti dall’artista durante le estemporanee di pittura in varie località della Ciociaria, tra cui Fiuggi, Ferentino, Arce, Serrone, Anagni, Paliano e molti altri. La mostra rimarrà aperta fino al 16 maggio, orario continuativo: 7.30-19.30, sabato e domenica chiuso. Palazzo della Provincia di Frosinone, piazza Gramsci - Frosinone, tel: 0775/2191 Location: Frosinone, Piazza Gramsci tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/100451875413989804529/CopieDAutoreModelleCiociareNellArteDeiMaestri?authuser=0&feat=directlink galleria-spazio-museo: pagnes@email.it email gestore : Palazzo della Provincia di Frosinone sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Fieranera startDate: 5/17/14 endDate: 7/31/14 Description: Blu Gallery inaugura Sabato 17 Maggio " Fieranera " , mostra personale di Rocco Lombardi . Trenta nuovi lavori completamente inediti , visitabile fino al 31 Luglio . La mostra sarà accompagnata da un libro/ catalogo che raccoglie il lavoro degli ultimi cinque anni dell'artista . Location: Via Don G.Minzoni 9 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/rocco.lombardi1 galleria-spazio-museo: info@blugallery.it email gestore : Blu Gallery sponsor: 2406 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Landscape Portraits, Valentina D'Amaro startDate: 4/19/14 endDate: 5/31/14 Description: Il 19 aprile 2014 inaugura la nuova stagione di Transiti Arte Contemporanea, spazio dedicato all’arte italiana e internazionale, presso i prestigiosi spazi di Marina di Scarlino in Località Puntone (Gr). Dopo la stagione espositiva passata, sotto l’organizzazione di Paolo Campiglio e Chiara Gatti, il programma passerà alla cura della galleria Bianca di Palermo, uno tra i migliori punti di riferimento italiani per la pittura italiana e internazionale. In un periodo compreso tra il 19 Aprile e il 15 Ottobre 2014 si alterneranno mostre e progetti d’Arte Contemporanea che coinvolgeranno noti professionisti, under e over 35, della scena internazionale della pittura, della fotografia, dell’installazione e video. I progetti conquisteranno non solo gli spazi interni dello spazio espositivo ma anche gli spazi pubblici della struttura, coinvolgendo di volta in volta le varie aree della struttura con installazioni site specific. Transiti Arte Contemporanea al porto di Marina di Scarlino sarà un nuovo luogo di dibattito ed approfondimento delle arti visive coeve, in un contesto di alta ricezione internazionale immerso in una delle perle marittime della Toscana. Il primo appuntamento sarà dedicato alla pittura placida e lussureggiante di Valentina D’Amaro, artista vincitrice nel 2005 del prestigioso Premio Cairo, che presenterà per l’occasione un ciclo di sette opere recenti del suo percorso creativo dal titolo, “Landscape Portraits”. Valentina D’Amaro, nata a Massa nel 1966 si diploma all’accademia di Brera in pittura. Dopo prestigiose personali in spazi pubblici e privati nazionali ed internazionali partecipa alla Biennale di Praga e prende parte nel 2010 alla prima Biennale Italia-Cina, alla Biennale di Venezia Pad. Lombardia ed è finalista del Sovereing European Art Prize di Londra. Il suo lavoro pittorico si confronta da sempre con la spontaneità della natura, con il riverbero di un colore smeraldo vivido, vibrante, che incanala in precise architetture fatte di orizzonti bianchi, non narrativi, fenduti da prati incorniciati solo da alberi rigogliosi. Una risoluzione ottenuta stendendo reiteratamente velature di colore. La fissità dell’immagine suggerita sembra la piatta finzione di una fiorente flora ma è l’ipnotica visione astratta e idealizzata del paesaggio che cattura. La realizzazione di un “tutto assoluto”, uno scenario apparentemente fermo, bloccato in un attimo eterno, dove nulla accade o è accaduto e che induce alla calma e alla ricerca di un perfetto equilibrio concettuale. E’ nel compiuto bilanciamento di elementi e nella magnetica profondità del verde che si attua un processo cognitivo misterioso, svelato appena da una scientifica, razionale, composizione. Spazio Transiti, Porto Marina di Scarlino, Località Puntone (GR) - http://spaziotransiti.tumblr.com - info@spaziotransiti.com - +39 3383032422 Location: Marina di Scarlino tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@spaziotransiti.com email gestore : Spazio Transiti Arte Contemporanea sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Incontri tra letteratura e arte: Ballata di un amore incompiuto startDate: 5/12/14 endDate: 5/30/14 Description: “Romanzo d’amore e racconto sociale, il libro riesce a mescolare tragedia collettiva e personale in un intenso crogiuolo di emozioni “ ( La Repubblica) Nel quinto anniversario del terremoto dell’Aquila, Dalembert scrive il primo romanzo sugli avvenimenti di quei giorni. La terra trema due volte: un ragazzo haitiano rivive la sciagura della sua infanzia mentre con la moglie abruzzese sfida il conformismo di un piccolo paese e lo sconvolgimento della natura. Aprile 2009, la terra trema. In un piccolo paese dell’Abruzzo, Mariagrazia, una ragazza dell’Aquila, e Azaka, il suo giovane marito di Haiti, aspettano la nascita del loro primo bambino. Nel paese ci sono ancora molti pregiudizi nei confronti di immigrati e ancora di più nei confronti dei matrimoni misti, ma i due giovani hanno sfidato le convenzioni con coraggio e sicurezza. Sanno di trovarsi dalla parte giusta. Mentre le scosse di terremoto aumentano di intensità e la tensione sale, Azaka ricorda un terremoto che aveva sconvolto Haiti negli anni della sua infanzia, quando le macerie lo avevano sepolto e solo per poco non era morto. Il romanzo di Dalembert alterna al ritmo sincopato degli eventi inattesi e più grandi di noi, il flusso tormentoso dei ricordi e la riflessione acuta sui temi del presente, dall’intervento della politica nella vita dei singoli, alla cultura dell’integrazione dei migranti in mondi sconosciuti. Louis-Philippe Dalembert è nato a Port-au-Prince, Haiti, nel 1962, ed è uno scrittore già conosciuto anche in Italia, dove ha partecipato a festival e manifestazioni culturali. Vive tra Parigi, Port-au-Prince e Roma. Sua moglie è italiana. In occasione dell’evento saranno esposte alcune opere dell’artista Bonanni che, nell’ottobre del 2009, a sei mesi dal terremoto, fu il primo artista a presentare nella città ferita una mostra personale intitolata Kyrie Eleison. Vincenzo Bonanni è nato a L’Aquila nel 1978. Nel 2009 sostiene la sua città con una performance di videoarte a Dresda (World Heritage Day), nella manifestazione Art for L’Aquila di Londra con un’opera battuta all’asta benefica di Bloomsbury Auctions e con la personale “Kyrie Eleison” (Palazzo dell’Emiciclo della Regione). Location: Via Enrico Fermi, L'Aquila tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@libreriacolacchi.it email gestore : Libreria Colacchi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: YOUNG GUNS in mostra fumetto e illustrazione startDate: 5/9/13 endDate: 5/19/14 Description: Dal 9 maggio al 19 maggio 2014 il Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte di Marsciano ospita la mostra di fumetto e illustrazione che raccoglie alcuni dei lavori di giovani artisti emergenti che hanno partecipato al progetto YOUNG GUNS finanziato dalla Regione dell'Umbria, promosso dall'Associazione Makeba in collaborazione con Associazione Culturale Umbria Fumetto, con il patrocinio del Comune di Perugia, Comune di Marsciano e ARCI Perugia. Inaugurazione Venerdì 9 maggio alle ore 17,30. La mostra sarà visitabile negli orari di apertura del Museo: Venerdì, Sabato e Domenica 10.30-13.00 / 15.30 - 18.00 Lunedì 10.30 - 13.00 Per INFO: 346.70.51.214 - 075.874.11.52 associazionemakeba@gmail.com info@bibliotecadellenuvole.it Location: Piazza San Giovanni, Marsciano, PG tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: associazionemakeba@gmail.com email gestore : Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: EXPO DI ARTE CONTEMPORANEA - Marche Centro d'Arte inaugura la IV edizione startDate: 5/11/14 endDate: 6/30/14 Description: Domenica 11 Maggio alle ore 17.30 presso il PalaRiviera di San Benedetto del Tronto si inaugura la IV edizione dell’Expo di arte contemporanea organizzato da Marche Centro d’Arte. L’Expo 2014, oltre a San Benedetto del Tronto, coinvolge anche i comuni di Cupra Marittima, Monteprandone e Offida e in queste città apriranno in contemporanea altre tre sezioni. Il Palariviera propone tre collettive che hanno quali curatrici Nikla Cingolani, Cristina Petrelli e Maria Letizia Paiato. Queste sono le mostre che presentano: Call me Ishmael a cura di Nikla Cingolani - artisti: Giovanni Alfano, Lorenzo Bartolucci, Luca Bidoli, Nicola Caredda, Mandra Cerrone, Klodian Deda, Federico Lombardo, Michele Miele, Sara Munari, Giovanni Presutti, Riccardo Ricci, Gabriele Silvi. VEDUTE, VEDERE E SENTIRE- Linguaggi dell’arte contemporanea a confronto a cura di Maria Letizia Paiato - artisti: Attinia, Paolo Bini, Giulia Bonora, Matteo Cattabriga, Fabiano De Martin Topranin, Elisa Leonini, Roberto Sala, Silvia Venturi, Rita Vitali Rosati, Zino PORCOSPINI VEGETALI a cura di Cristina Petrelli - artisti: Hernan Chavar, Rocco Dubbini, Francesca Gentili, Elena Giustozzi, Silvia Mariotti, Giorgio Pignotti, Solidea Ruggiero Al PalaRiviera sarà poi presentato, quale evento speciale L’esposizione del lenzuolo di Maria Angela Capossela e Liviana Davì, video che documenta la performance realizzata in occasione del Calitri Sponz Fest curato da Vinicio Capossela. L’Expo è organizzato con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno, con il patrocinio e il sostegno delle Amministrazioni comunali coinvolte e il sostegno della Pro Loco di Cupra Marittima. A partire da questa edizione inizia poi un progetto che coinvolge le scuole di ogni ordine e grado. L’Associazione Marche Centro d’Arte è nata con l’idea che la cultura e l’arte nello specifico sono l’energia che farà ripartire il nostro paese, per questo crediamo che l’arte e il mondo contemporaneo debbano sempre più essere in grado di comunicare tra loro e che tutto questo passi da un incontro continuo e dinamico con il mondo della formazione, perché le scuole devono essere parte attiva e protagonista della rinascita della nostra terra. Ogni cittadina che si è messa in rete nel progetto dell’Expo avrà una settimana in cui i riflettori saranno puntati su di lei con un ricco programma di manifestazioni che si svolgeranno. A Cupra Marittima L’Expo è alla Stazione ferroviaria – ex spogliatoi (Piazza della Stazione) con Sublime a cura di Rebecca Delmenico - artisti: Karin Andersen, Giovanni Manunta Pastorello, Niba. Karin Andersen presenta anche il video Stranger! realizzato con Christian Rainer. Inoltre la Galleria Marconi (c.so Vittorio Emanuele, 7) ospita l’anteprima, che ha aperto il 13 aprile, New vesuvian Landscapes a cura di Stefano Verri - Personale di Gigi Cifali Le porte di Palazzo Parissi a Monteprandone (Vicolo della Dama, 1) si sono aperte invece per ospitare UOMO E (È) TEMPIO a cura di Loretta Morelli - Retrospettiva di Roberto Cicchinè Ad Offida l’Enoteca Ciù Ciù in Piazza del Popolo ospita invece Libellule - Il segno che trasforma a cura di Alessandra Morelli - artisti: Giuseppe Biguzzi, Armando Fanelli, Ping Li, Rita Soccio. Scheda tecnica Curatori: Nikla Cingolani, Maria Letizia Paiato, Cristina Petrelli, ufficio stampa MCdA: Dario Ciferri web: http://mcda.cocalosclub.it/ Facebook: https://www.facebook.com/marchecentrodarte Twitter: https://twitter.com/mcdarte Periodo: dal 11 maggio al 30 giugno orario: 20.00 – 23.00 spazi: Pala Riviera Via Paganini, 10 63074 San Benedetto del Tronto (AP) 0735395153 mail: info@palariviera.it info Cocalo's Club mcda@cocalosclub.it Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galleriamarconi@vodafone.it Location: Piazza Aldo Moro 1 San Benedetto del Tronto tipo di evento: rowid: expo di arte contemporanea immagini: galleria immagini: http://1.bp.blogspot.com/-w6ANkEjWJfk/U2Krf7JZCHI/AAAAAAAABps/1wPoNKxyKcA/s1600/mcda01.jpg galleria-spazio-museo: mcda@cocalosclub.it email gestore : PalaRiviera sponsor: Ufficio stampa: dario ciferri lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Nasce “Enjoy your Star”, il nuovo magazine firmato Starhotels startDate: 4/22/14 endDate: 5/10/14 Description: Starhotels presenta il suo magazine “Enjoy your Star” con un grande evento a Firenze presso il Loggiato di Palazzo Strozzi. Si tratta di un magazine che racconta il lifestyle, il gusto e le eccellenze del Made in Italy nel mondo, declinato nei settori della moda, del cibo, del vino e della cultura. “In questo momento storico, abbiamo sentito fortemente il desiderio di dare voce alla passione per il nostro paese, per comunicare le eccellenze delle nostre città, dei nostri personaggi, della nostra gente, dei nostri prodotti, delle nostre aziende”. Con queste parole Elisabetta Fabri, Presidente e Amministratore Delegato di Starhotels, spiega come nasce il magazine “Enjoy your Star”. “Enjoy perché il diletto e l’apprezzamento arricchiscono la nostra esistenza. Star perché la stella è il nostro paese, nelle sue incredibili espressioni”. Enjoy your Star - senza essere un magazine aziendale, né tantomeno un house organ - è un nuovo modo di comunicare Starhotels, ponendo l’accento sulla vocazione internazionale del nostro paese, ma soprattutto una guida alla scoperta dell’Italia, della sua sfacciata grande bellezza e del suo glorioso passato, anche di quei frammenti di genialità e poesia che per essere intercettati richiedono un’attenzione da amatore appassionato. Enjoy your Star è quindi un viaggio, pagina dopo pagina, attraverso le mete delle quattordici città sedi delle strutture Starhotels - in Italia ma anche a Parigi e New York- alla ricerca degli scorci più inusuali, degli indirizzi meno turistici, degli itinerari meno battuti. Un mosaico ricercato di ricordi e sensazioni che nasce dall’ospitalità Starhotels in albergo e dalle esperienze fuori, nelle più belle città. “Abbiamo scelto di presentare questo primo numero a Firenze perché luogo di elezione di tutti i valori di bellezza, ospitalità e stile in cui crediamo e perché la nostra realtà imprenditoriale nell’hotellerie è nata qui. Ci ha ospitato per questo lancio Palazzo Strozzi, un edificio tra i più belli del Rinascimento di cui sosteniamo le attività artistiche come soci dei Partners di Palazzo Strozzi”. Conclude Elisabetta Fabri. In questo nuovo progetto, Starhotels ha scelto come partner Gruppo Editoriale, per il suo modo di raccontare i luoghi e l’Italia in perfetta sintonia con il mondo Starhotels. Durante la serata, a cui hanno preso parte più di 250 ospiti, tra cui nomi di spicco come il noto stilista Alviero Martini, è stato possibile visitare privatamente la mostra “Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della maniera”, accompagnati da uno dei curatori, la dottoressa Ludovica Sebregondi. Location: Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: A Long Day startDate: 5/24/14 endDate: 9/28/14 Description: L’Associazione Culturale Dello Scompiglio presenta “A Long Day”, la nuova installazione dell’artista giapponese Chiharu Shiota a cura di Franziska Nori, creata espressamente per lo spazio espositivo Dello Scompiglio. Essa presenta alcuni degli aspetti più incisivi del lavoro dell’artista unendo installazione, scultura e performance in una dimensione spazio temporale condensata. Nella creazione delle sue installazioni, Chiharu Shiota affronta i grandi temi esistenziali dell’uomo come la memoria e l’oblio, l’appartenenza e l’identità, la paura e la solitudine, la nascita e la morte. Per “A Long Day” Shiota utilizza fili di lana nera che intreccia in un lungo processo, fino a condensarli in una fitta tessitura, rendendo lo spazio impenetrabile. L’installazione racchiude un tavolo e una sedia attorno ai quali fluttuano fogli bianchi immobili e congelati nel tempo. L’artista crea immagini tridimensionali, scenografie in cui oggetti di uso quotidiano perdono la loro funzionalità a favore di un valore emotivo e simbolico. Lo spazio tridimensionale diventa per l’artista la tela sulla quale dipingere un’immagine che nasce da un immaginario intimo e privato ma che nella trasposizione acquisisce una dimensione universale, una simbolicità poetica che si rivela al visitatore in tutta la sua forza espressiva. Il filo nero diventa tratto, diventa disegno nello spazio e allo stesso tempo traccia del corpo in movimento. Nonostante la sua totale assenza è il corpo a rimanere protagonista dell’installazione. Chiharu Shiota è una delle più affermate artiste giapponesi della sua generazione. Nel suo lavoro sintetizza i due filoni artistici che più sembrano averla influenzata: da un lato la tradizione giapponese del calligrafismo, che lavora sullo stato di concentrazione dell’artista prima dell’atto unico e irripetibile del gesto pittorico e, dall’altro, la lezione trasmessale da Marina Abramović, di cui è stata allieva e secondo la quale l’artista deve lavorare quasi asceticamente, in uno spirito di concentrazione meditativa che culmina in un atto apparentemente semplice, ma colmo di significato.Inoltre, il Gutai, movimento artistico giapponese del dopoguerra, che ha ampliato radicalmente l’idea del carattere simbolico della pittura trasponendola grazie alla performativitá fisica in una dimensione tridimensionale del reale come anche il teatro danza giapponese del Butoh, sembrano risuonare nel suo lavoro. Il superamento di canoni artistici tradizionali a favore di una forza espressiva che affronta l’essenza della condizione umana e le tematiche esistenziali sono le caratteristiche che la contraddistinguono, rendendo unico il suo lavoro. -- Chiharu Shiota nasce a Osaka, in Giappone, nel 1972. Dopo la laurea conseguita alla Kyoto Seika University e un soggiorno di un anno presso la Canberra School of Art, Australian National University, in Australia, a metà degli anni Novanta si trasferisce in Germania, per studiare inizialmente alla Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig e poi alla Universität der Künste di Berlino. Merito di questa formazione è stato sicuramente il maggior interesse per la durata nella performance e per l’intenso potere del corpo, anche laddove la presenza di quest’ultimo è suggerita piuttosto che effettiva. L’opera di Shiota comprende vari tipi di performance e installazioni in cui l’artista ricorre a oggetti di uso comune come letti, finestre, vestiti, scarpe e valige per esplorare il rapporto fra presente e passato, vita e morte, memorie di persone impresse negli oggetti. A questo si aggiunge un intricato ordito di fili neri e rossi, quasi l’intreccio di una rete. Oggi è possibile ammirare le installazioni, le sculture e i dipinti di Shiota in tutto il mondo, in musei e istituzioni di rilevanza internazionale quali il Rochester Art Center, Rochester, Stati Uniti; Museum of Old and New Art, Hobart, Tasmania, Australia; Museum of Art, Kochi, Giappone; Marugame Genichiro-Inokuma Museum of Contemporary Art, Kagawa, Giappone; Casa Asia, Barcellona, Spagna; La Maison Rouge, Parigi, Francia; Museum on the Seam, Gerusalemme, Israele. Dal 1996, Chiharu Shiota vive e lavora a Berlino. -- Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna e con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All'interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all'Azienda Agricola e all'Osteria, opera l'omonima Associazione Culturale. L'Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni, teatro per ragazzi; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone percorsi all‘aperto, lezioni Metodo Feldenkrais ®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Location: Via di Vorno, 67, 55012 Vorno, Capannori (LU) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: angelica@delloscompiglio.org email gestore : SPE - Spazio Performatico ed Espositivo, Tenuta Dello Scompiglio sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “THE WORLD IN ONE ROOM - IL MONDO IN UNA STANZA” startDate: 5/17/14 endDate: 6/22/14 Description: MOSTRA DI FABIO CALVETTI “THE WORLD IN ONE ROOM - IL MONDO IN UNA STANZA” dal 17 maggio al 22 giugno 2014 - Sala delle Colonne Si inaugura sabato 17 maggio alle ore 17,30 nella Sala delle Colonne la mostra The world in one room / Il mondo in una stanza” dell’artista Fabio Calvetti. Fabio Calvetti, dopo un lungo periodo in cui ha presentato le sue opere in vari Paesi del mondo torna finalmente ad esporre nella sua Toscana attraverso un piano articolato che prevede due mostre pubbliche in contemporanea (oltre a Pontassieve anche una mostra a Certaldo – suo paese di origine) complementari ed unite dallo stesso progetto artistico. Il titolo “The world in one room / Il mondo in una stanza” rappresenta una sorta di contenitore utilizzato dall’artista per accompagnare il visitatore lungo un percorso ideale. Nel Palazzo Sansoni Trombetta di Pontassieve, la Sala delle Colonne ospita un percorso contrassegnato dal tema delle “Lettere d'amore”, con opere che vivono di un gioco di complementarità, di rimandi e citazioni reciproche rispetto alle opere delle stanze certaldesi. Nel Palazzo Pretorio di Certaldo, il percorso denominato “Le stanze della vita”, si snoda lungo otto sale, contrassegnate da un sotto tema specifico come il viaggio, l’intimità, l’interiorità, l’assenza, il racconto, il paesaggio, le lettere d’amore ed una istallazione intitolata “My room”. Le due esposizioni parallele, che contemplano complessivamente 53 opere pittoriche (tecnica mista su tavola) e una installazione, sono il frutto di una nuova ricerca che ha portato Calvetti a realizzare opere nelle quali ha sperimentato in piena libertà e senza rinnegare la sua matrice pittorica l’inserimento di nuovi materiali e schemi compositivi. Alla presentazione - sabato 17 maggio 2014 ore 17.30 - oltre alle autorità locali del Comune di Pontassieve e l’artista saranno presenti Giacomo Cucini, Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Certaldo e Maurizio Vanni Direttore Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art Orario mostra: martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica 16,00 – 19,00 venerdì 9,30 – 12,30 (lunedì chiuso) Info: Comune di Pontassieve – Ufficio Cultura 055 8360343/344 Biografia Fabio Calvetti nasce nel 1956 a Certaldo, in provincia di Firenze, dove vive e lavora. Esponente della nuova Figurazione italiana, nelle sue opere rappresenta l’attesa, l’assenza e i silenzi dell’anima. Spesso è protagonista una donna malinconica e sola calata in interni di case e bar sospesi in una dimensione atemporale. Altre volte protagonista è l’ambiente stesso, un scorcio d’interno o di città notturna. Toscano doc di Certaldo, il paese che ha dato i natali anche a Giovanni Boccaccio, Fabio Calvetti si è diplomato al Liceo Artistico e alla Scuola di Pittura dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Ha esposto in tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti alla Nuova Caledonia, con mostre personali e collettive. Numerose anche le partecipazioni a fiere internazionali. Nel 1995 ha tenuto uno stage di pittura presso l’Ecole des Beaux Arts di Le Port all’Isola della Réunion. La mostra presso Artesanterasmo (Verso un confine, 27 novembre-14 febbraio 2004) rappresenta la sua prima volta a Milano ed è il risultato della sinergia tra la galleria Artesanterasmo e la galleria Guidi di Genova, che insieme detengono l’esclusiva della distribuzione delle sue opere in Italia. Esponente della nuova Figurazione italiana, Calvetti non nasconde il confronto con Hopper, dal quale nel tempo si è staccato sviluppando un proprio stile espressivo. Filo rosso della sua ricerca sono l’attesa, l’assenza, i silenzi dell’anima, uno spazio vuoto prolifico di domande. In un contesto di atemporalità quasi teatrale e senza luce naturale, donne sole sembrano in ascolto di se stesse, in attesa che qualcosa accada o che una qualche risposta arrivi. Nella sua opera c'è un clima di sospensione, opposto alla frenesia della vita moderna, che si evidenzia ancor più nell'ultima produzione, dove esce in esterno e si concentra su scorci metropolitani e periferie industriali nelle ore silenziose della notte. ____________________________________ Riccardo Ciolli Ufficio Comunicazione Comune di Pontassieve via Tanzini, 30 - 50065 Pontassieve - FI Tel. +39 0558360287 339/3471961 info@comune.pontassieve.fi.it rciolli@comune.pontassieve.fi.it Location: via Tanzini, 30 - 50065 Pontassieve - FI tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Il Libro d'Arte "Viernes" startDate: 5/21/14 endDate: 5/21/14 Description: “Viernes” è l'enorme contenitore dove confluiscono i fermenti creativi di Borozan del 2013. Un anno frenetico, denso di eventi e cambiamenti, non soltanto a livello personale, che hanno segnato in maniera esponenziale il suo "fare arte". Un libro d’arte nel libro stesso, si chiama “Viernes”, tra sacro e profano, raccoglie e racconta gli ultimi percorsi del maestro Igor Borozan, un intenso viaggio umano ed artistico. Ne è un esempio l’opera senza alcun dubbio più’ grandiosa catalogata all’interno del libro, "Jan MMXIII", l’installazione del maestro per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio 2013 promosse dal MiBAC. Un saio gigante, il più grande mai realizzato al mondo, per la cui realizzazione sono stati utilizzati ben 550 metri di stoffa grezza color avorio, ispirato ala figura mistica di San Francesco, esposto prima al Ponte delle Torri di Spoleto, successivamente ad Assisi come un benvenuto per la visita di Papa Francesco in Umbria. Tanti gli schizzi e i disegni inediti per questo mastodontico progetto selezionati ed inseriti in Viernes. Dal sacro al profano appunto, con la camicia che si tinge di nero ispirata a Gavrilo Princip, che nel 1914 ha dato inizio alla Prima Guerra Mondiale, di cui il prossimo 2014 ne sara’ la triste ricorrenza. Un'installazione ed un dipinto esposti a Palazzo Primavera di Terni per il Festival Popoli e Religioni. Un omaggio particolarmente sentito alla città di Sarajevo, teatro dell'evento che ha segnato la storia contemporanea. Il 2013 è sicuramente stato un anno di soddisfazioni, Borozan è infatti l'unico esponente italiano selezionato per la Settimana dell'Educazione Artistica dell'Unesco svoltasi nel mese di maggio per il progetto Enredadas 2013. Un evento di ampio respiro culturale organizzato dall'Università Autonoma di Madrid sotto il coordinamento della dott.ssa Angeles Saura, esperienza preziosa che ha permesso un confronto critico-operativo tra 9 Paesi e ben 24 Università sul livello mondiale. Il progetto ha coinvolto docenti artisti di Belle Arti in una grande mostra virtuale, un programma internazionale che cerca la conoscenza da percorsi formativi diversi, da artisti provenienti da tutto il mondo. E proprio in questo contesto, per lo Stato del Chile, è stato selezionato il suo primo libro d'arte "A Bebe - il Duende" realizzato su una particolare carta riciclata giapponese, che Borozan ha illustrato metaforicamente con le tecniche del pastello e del disegno colorato. Alcune delle immagini di questo suo primo Libro d'Arte sono inserite in "Viernes", da qui il concetto di Libro nel Libro. "Viernes" contiene anche l'opera creata per la ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, un grande quadro di forte impatto visivo in chiave espressionista surreale. Per la ricorrenza del primo bombardamento subito dalla citta’ di Terni, partecipa poi, con ben dodici delle sue camicie giganti, sospese sul palco, alla scenografia per lo spettacolo “Ascolta il nemico non tace” dando un valore universale alla condanna verso ogni tipo di conflitto. Grazie al suo "Abbozzo pittorico per Caravaggio", edito in occasione della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, Borozan è invitato, come ospite d'onore, per Bentornato Caravaggio, convention internazionale organizzata dall'associazione Decima Musa Caravaggio, una kermesse di eventi culturali per rendere omaggio al grande pittore Michelangelo Merisi. In Abbozzo Pittorico infatti Borozan cataloga i sui schizzi, i suoi abbozzi che rievocano il modus operandi del grande pittore. Il nome di Borozan viene così inserito nell'Archivio storico del comune di Caravaggio. Il viaggio continua e, contaminato dall'artista performativa madrilena Pilar Perez Camarero, crea una serie di dipinti molto particolari ed intriganti ispirati a Cappuccetto Rosso, con un messaggio esplicito riferito alla denuncia verso la violenza sulle donne. Il Libro è stato presentato a gennaio presso la libreria Feltrinelli di Terni, seconda tappa in febbraio presso il Taller del Prado di Madrid, terza tappa la Fortezza Spagnola di Porto S.Stefano nell'Argentario. La prossima "stazione", una location di tutto prestigio, la Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia in Corso Vannucci, 19, l'evento è stato inserito nel calendario ufficiale de "Il Maggio dei Libri" promosso dal MiBAC. Perchè se in questo mese la natura si risveglia, lo stesso capita alla voglia di leggere. Leggere fa crescere: è questo lo spirito de Il Maggio dei Libri, la campagna nazionale nata nel 2011 con l'obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile. Con l'Autore saranno presenti: Arch. Francesco Scoppola - Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Umbria Dott. Fabio De Chirico - Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell'Umbria Dott. Giovanni Luca Delogu - Funzionario Storico dell'arte della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell'Umbria INFO: Galleria Nazionale dell'Umbria Corso Pietro Vannucci,19 Perugia Tf. 075 58668410 www.gallerianazionaleumbria.it Location: Corso Pietro Vannucci,19 Perugia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “IL GENIO DELLE ACQUE” DALLA DOMUS IN RIVA AL MARE A TAMO startDate: 5/16/14 endDate: Description: “IL GENIO DELLE ACQUE” DALLA DOMUS IN RIVA AL MARE A TAMO Inaugura a Tamo il 16 maggio l’esposizione dei pavimenti musivi della dimora di epoca imperiale scoperta durante gli scavi per la realizzazione della stazione ecologica di Piazza Anita Garibaldi. Tutte le fasi di recupero e restauro finanziate da Hera Si chiamerà Il genio delle acque il nuovo allestimento museale di RavennAntica che dal 16 maggio arricchirà la raccolta di mosaici antichi e moderni del centro TAMO nel Complesso di San Nicolò a Ravenna. Il titolo prende spunto dal più importante reperto che sarà esposto: la raffigurazione di un uomo con barba, simbolo di una divinità fluviale, portato alla luce durante l’ultimo ritrovamento archeologico avvenuto a Ravenna, in Piazza Anita Garibaldi, nell’estate 2011, durante la realizzazione da parte della multiutility Hera dell’isola ecologica interrata. Il ritrovamento della divinità barbata e di altri mosaici, risalenti al I e II secolo d.C., avvenne casualmente, come accade per la maggior parte delle scoperte archeologiche. Hera, come sempre in questi casi, interruppe i lavori per lasciare intervenire gli archeologi, permettendo così il corretto recupero dei reperti. Per Hera, del resto, impegnata quotidianamente nei lavori di cantiere (per reti energetiche, idriche e igiene ambientale), e particolarmente sensibile alla promozione della cultura nei territori serviti, è una prassi il lavoro a stretto contatto con le Soprintendenze e le Istituzioni Culturali. Questa sensibilità, nel caso dei mosaici in questione si è tradotta nell’integrale finanziamento delle spese dello scavo archeologico, del distacco dei mosaici e del restauro nell’ambito di un proficuo rapporto di collaborazione con la Fondazione RavennAntica e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. I reperti rinvenuti appartengono tutti a un settore di una residenza di epoca imperiale romana, con pavimenti a mosaico in bianco e nero, a motivi geometrici, appartenenti a 4 ambienti che si aprivano intorno a un’area cortilizia, pavimentata in mosaico bianco, al centro della quale si trovata anche un pozzo per attingere l’acqua di falda. L’uomo con la barba, la divinità barbata o genio delle acque - come è stato ribattezzato - è l’unico mosaico con motivi figurativi portato alla luce. La domus di Piazza Anita Garibaldi sorgeva molto vicina alla linea di costa, ad alcune centinaia di metri dal mare, e rappresenta un’interessante conferma dello sviluppo urbano di Ravenna in epoca imperiale. Nel lungo periodo di pace e di prosperità inaugurato da Augusto, la città comincia ad espandersi oltre il perimetro delle vecchie mura repubblicane, così nel corso del I e del II secondo secolo dopo Cristo molte domus e villae sorgono verso la campagna circostante e, ora lo sappiamo, anche verso il mare. I dati emersi dalle indagini archeologiche permettono, quindi, di aggiungere nuove informazioni alle conoscenze storiche sulla città e di avere una nuova percezione dell’aspetto urbano antico di Ravenna. Il ritrovamento arricchisce la conoscenza dello sviluppo di Ravenna in quei secoli cruciali e prima della più famosa fase bizantina. La raffigurazione della divinità fluviale, d’altra parte, conferma il forte legame simbolico di Ravenna con l’acqua, il mare, i fiumi, le aree lagunari e lacustri. Come sappiamo il mare lambiva la città ad est, le valli la circondavano sugli altri lati e dentro la città scorrevano alcuni corsi d’acqua. Niente di più logico quindi che la simbologia acquatica avesse un peso rilevante nelle decorazioni in ambito pubblico e privato, come nella domus scoperta a pochi passi dal mare. Dal 16 maggio, dopo quasi due millenni e dopo essere passati dalle sapienti mani degli operatori del Laboratorio di restauro della Fondazione RavennAntica, presso il Museo di Classe, i preziosi mosaici di Piazza Anita Garibaldi ritorneranno a vivere in un originale allestimento a TAMO, dove accanto al “genio delle acque” troveranno posto altri importanti lacerti, parte dell’area cortilizia con il pozzo e anche una suggestiva porzione della struttura muraria di epoca tardo-antica. Il 15 maggio mattina, l’evento “Il genio delle acque” sarà presentato in anteprima alla stampa, mentre nel pomeriggio Hera darà vita ad un un’iniziativa a invito per i propri ospiti, che culminerà con una lectio magistralis del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Il 16 maggio, nel pomeriggio, la nuova sala espositiva sarà aperta al pubblico a TAMO, nel complesso di San Nicolò. Location: Tamo Ravenna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Dal corpo alle città startDate: 5/6/14 endDate: 6/20/14 Description: Mostra di grafica e installazione di Gandolfo La Martina e Ilaria Leganza a cura di Silvia Ranzi presso il Centro Espositivo Fondazione Antonio Berti, via Pietro Bernini 57, Sesto Fiorentino (FI). Dalla grafica all' installazione, dal concetto di spazio a quello di vita, dal corpo alle città... La mostra presentata da due giovani artisti a confronto, Gandolfo La Martina e Ilaria Leganza, richiede massima attenzione sulla più grande espressione del mondo in cui viviamo: la tecnica come equivalente generale regolatore delle nostre vite. L’arte, apertura originaria al senso, offre momenti di riflessione per una maggior consapevolezza di quello che siamo e del periodo storico che stiamo vivendo. Date queste premesse Dal Corpo alle Città, Indagini di Spazio, offre un quadro di riflessione sulle problematiche legate al concetto di città, in quanto luogo costituito dall’uomo per il vivere comune e dal corpo, in quanto primo ente pre-posto ad abitare il mondo. Con il patrocinio di Sestoidee, Istituto per i Servizi Educativi Culturali e Sportivi del Comune di Sesto Fiorentino. Info 0554480914 www.sestoidee.it g.lamar@virgilio.it Vernissage Giovedì 05/06/2014 Dal 5 al 20 giugno 2014 Orari Dal lunedì al sabato 16.00 - 19-30 Domenica 13.00 - 19.30 Location: Via Bernini 57, Sesto Fiorentino (FI) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.gandolfolamartina.com/?page_id=280 galleria-spazio-museo: email gestore : Centro Espositivo Fondazione Antonio Berti sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Domenico Conforte startDate: 6/7/14 endDate: 6/30/14 Description: Genere: mostra di pittura Artista: Domenico Conforte Titolo: Radici e germogli A cura di: Andrea Mancini Relazioni esterne: Filippo Lotti Allestimento mostra: Ilaria e Silvia Conforte Fotografie: Luca Lupi Inaugurazione: sabato 7 giugno 2014 ore 18.00 Luogo: Palazzo Grifoni, Piazza Grifoni 12, San Miniato (Pi) Durata: 8 - 30 giugno 2014 Orario: dal lunedì al venerdì 9 - 13 e 15 - 18; sabato e domenica 9 - 13 e 15 - 19; Ingresso gratuito. Con il patrocinio di: Comune di San Miniato In collaborazione con: Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato Media partner: Toscana Tv, Radio Bruno Toscana Ufficio stampa: FuoriLuogo – servizi per l’Arte Info: domenico.conforte@gmail.com, Domenico 339 6470712, Andrea 333 5925005. Catalogo in mostra (con testi di Andrea Mancini e Luciana Dottore), a cura di Andrea Mancini (Ed. La conchiglia di Santiago) SAN MINIATO. Si inaugura sabato 7 giugno 2014 alle 18, nello storico Palazzo Grifoni, la mostra di pittura dell’artista Domenico Conforte dal titolo “Radici e germogli”. Una pittura segnica, carica di significato, un’arte che arriva da lontano quella di Conforte. Composizioni che appartengono alla tradizione ma che hanno una forte impronta innovativa, contemporanea, dove la pittura è ancora dipinta. Un racconto attraverso immagini che riassumono l’intera vita artistica di questo uomo che si è fatto pittore. L’intera esistenza, l’appartenenza alla sua terra, la Lucania, le sue radici hanno modellato (mai termine fu più giusto) il suo lavoro artistico. Lavoro che approda nelle sale della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato con una mostra antologica, ma in sé anche la sua prima vera e propria mostra, che raccoglie una sessantina di lavori dall’inizio degli anni ‘70 ad oggi. La scelta, da parte del curatore Andrea Mancini, è stata quella di “riscoprire” e portare questo artista con anni di lavoro pittorico (e non solo) al cospetto del grande pubblico. “Domenico Conforte – scrive Mancini - è un importante pittore italiano, lo scopriamo solo adesso, visto che la prima esposizione della sua opera è di questo 2014, quasi fuori tempo massimo.” Ancor più importante perché questo lavoro è portato in uno dei più belli e rinomati palazzi signorili di San Miniato, sua terra d’adozione. Infatti Conforte, classe 1947 nasce a Ruoti, un paese in provincia di Potenza ma ventenne, nel 1968, poco dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Salerno, si trasferisce in Toscana, a San Miniato. Figlio di pastori e agricoltori, trascorre l’infanzia e l’adolescenza nelle campagne circostanti. Studiare richiede da parte sua molta volontà e caparbietà, per i disagi, i ritardi e le interruzioni durante la scuola dell’obbligo, provocati dalla presenza degli edifici scolastici in centri troppo lontani e dalla mancanza di strade e mezzi. Le origini contadine, la vita giovanile trascorsa fra i pastori e i boschi della Lucania determinano una passione per il mondo della natura che rimane viva e si arricchisce fra le colline e i boschi del paesaggio toscano, divenendo una delle sue fonti ispiratrici. Nel 1970 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, alla scuola di Pittura di Afro Basaldella e di Vinicio Berti. Approfondisce gli interessi e la ricerca in pittura e fa esperienze di Estetica Sperimentale con il professor Carmelo Genovese. Si diploma col massimo dei voti nel giugno 1974, con una tesi su Paul Klee. Un anno dopo inizia l’attività di insegnante, con la nomina a docente di Disegno dal vero all’Istituto d’arte di Volterra. In seguito passa alla scuola media ed insegna Educazione Artistica in diverse località della provincia pisana (Ponte a Egola, Monteverdi Marittimo, Riparbella, Castellina, Montopoli Val d’Arno, Santa Maria a Monte, Pontedera); nel 1982 ottiene il trasferimento a San Miniato, dove rimane fino al 2011. Questa lunga esperienza con gli alunni, attraverso il contatto con la loro freschezza creativa, è un’importante occasione di arricchimento per l’attività di artista. Un artista che ha ben chiaro il rapporto tra natura, arte e uomo. Amori, legami che quotidianamente invadono la sua esistenza. “Una mostra – scrive Mancini - può raccontare molte cose, ma difficilmente può restituire l’immagine di un uomo, un uomo della natura come Domenico Conforte, rustico e discreto, ma anche poeta e cantore dell’incrocio misterioso che unisce uomo animale pianta, che la maggior parte di noi ha irrimediabilmente perduto.” Una mostra tutta da scoprire e da vivere come andrebbero vissuti e scoperti gli artisti, ma ancor di più con l’arte di Domenico Conforte. La mostra, che vanta il patrocinio del Comune di San Miniato, è accompagnata da un catalogo edito da “La conchiglia di Santiago” e curato da Andrea Mancini con testi di Luciana Dottore e dello stesso Mancini. Esposizione che sarà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 30 giugno con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 9 - 13 e 15 – 18, sabato e domenica 9 - 13 e 15 – 19. Chiuso il lunedì. Per info: domenico.conforte@gmail.com, Domenico 339 6470712, Andrea 333 5925005. Location: Piazza Grifoni 12, San Miniato (Pisa) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/6018582120616622753 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: "RILESSI E TRAMONTI" ELENA DUCU-JELMONI STUDIO GALLERY startDate: 5/31/14 endDate: 6/18/14 Description: Artista Elena Ducu nasce nel 1977, vive in Italia e a seguito il corso di scenografia presso Accademia di Belle. La sua arte e varie realizzando opere di scultura, grafica e diverse tecniche di pittura. Ha esposto le sue opere a Roma, Belgio, Castell’Arquato, Reggia di Caserta, dove hanno partecipato artisti emergenti di tutta Italia, sponsorizzato dal Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, partecipato al concorso di Harvestwork Digital Media Center ( New York, 590 Broadway ) con due cortometraggi. Critico d’arte Renata Mavalesi Genevini a scritto di Artista Elena Ducu che “I suoi recenti lavori sono caratterizzati da un forte cangientismo cromatico. Una pioggia di colori come esplosioni di luce si trasferisce sulla tela, dove la poetica dello spazio suggerisce sempre una storia. Sollecitata da un continuo movimento del suo gesto istintivo, ruota in ritmi verticali ed orizzontali. Le sue pulsioni vengono proiettate in uno spazio tra cielo ed acqua, tra superficie e profondità. In questo scenario sognante nascono i fantasmi fluttuanti dell’aria e dell’acqua, sfuocati da bagliori: sono i riflessi della luce e dei col Sito web artedielenaducu.blogspot.com Titolo "RIFLESSI E TRAMONTI" A cura di JELMONI STUDIO GALLERY Artisti ELENA DUCU Data inaugurazione sabato 31 maggio ore 18,00 dal 31 maggio al 18 giugno 2014 Presso JELMONI STUDIO GALLERY v.Mol.S.Nicolò,8 Piacenza Location: v.Mol.S.Nicolò,8 Piacenza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: jelmonistudio@libero.it email gestore : Jelmoni Studio Gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Progetti startDate: 6/6/14 endDate: 6/9/14 Description: Galleria 33 è lieta di presentare la mostra Progetti, collettiva fotografica di Fai Giovani Arezzo. Dal 6 al 9 giugno saranno proposti, in via Garibaldi 33 ad Arezzo, i lavori fotografici di Erica Andreini, Danilo Giungato e Luigi Torreggiani, realizzati in occasione della Giornata FAI di Primavera 2014 a Monterchi. Le fotografie esposte saranno in vendita e il ricavato devoluto al FAI - Fondo Ambiente Italiano. All’origine di tutto c’è un grande evento: XXII edizione della Giornata FAI di Primavera, un appuntamento importante per chi crede nell’arte e nella cultura. Poi ci sono tre fotografi, Erica Andreini, Danilo Giungato e Luigi Torreggiani, che accolgono con entusiasmo l’invito a restituire e reinterpretare attraverso progetti fotografici personali, uno per ciascuno, la realtà artistica architettonica e paesaggistica di Monterchi. Infine, il 23 maggio scorso, il borgo di Monterchi ospita la Giornata FAI di Primavera, dedicando una mostra ai lavori realizzati: Custodi, Viaggiando lungo il fiume e San Lorenzo. In uno spazio difficile, fuori dal flusso dei curiosi, gli scatti di Erica Andreini, Danilo Giungato e Luigi Torreggiani catturavano e trascinavano fuori dalla stessa contingenza per cui erano stati concepiti, riuscendo a trascendere i limiti oggettivi del luogo fisico e allo stesso tempo parlando di realtà. La realtà dei luoghi catturati, degli oggetti e delle persone; la verità dei dettagli, colti con sensibilità e partecipazione rispetto al soggetto indagato; la sincerità di tre visioni, completamente diverse, e per questo estremamente significative, unite a parlare di ciò che per loro è degno di nota e di salvaguardia. Deve fare riflettere la scelta dei soggetti: l’uomo, il paesaggio e l’abbandono. Luigi Torreggiani mostra beni storici e architettonici accanto ai suoi “Custodi”, ma poi mette al centro quest’ultimi. Mette al centro l’uomo. Sono trittici? No, sono ritratti, dove i laterali esistono per ricondurre all’asse centrale della visione. L’uomo è il fulcro. Il fotografo muove dalla ferma convinzione che «L'Italia è un Paese distratto. Possiede la più incredibile quantità di beni culturali al mondo, ma se non fosse per poche appassionate persone che a quei beni si affezionano, donando tempo, amore, dedizione e talvolta anche denaro per la loro cura e conservazione, ci rassegneremmo a perderli, lasciandoli all'incuria». Dall’uomo al paesaggio. «Camminare lungo i corsi d'acqua mi ha dato una nuova visione del paesaggio, una nuova dimensione con la quale misurare e capire il territorio»: Erica Andreini parte idealmente dal mulino, ma segue il fiume. In “Viaggiando lungo il fiume” il paesaggio assume la forma di una lastra di metallo prezioso lavorata a niello. Gli alberi, il fiume, il paesaggio in lontananza è sospeso, cristallizzato, come immerso in un’aura magica, pierfrancescana. Il paesaggio è prezioso. Le realtà abbandonate parlano, sempre, a tutti. Danilo Giungato non gli permette di farlo. Introietta ciò che osserva e lo restituisce in forma sincopata, creando una serie lontanissima da un linguaggio di prosa e tutta votata al coinvolgimento emotivo. Sussurra un messaggio di allarme, ma allo stesso tempo di rassegnazione. Come dire: questa è la realtà e l’inevitabilità delle circostanze dell’uomo, del tempo, della vita. Nell’idea del fotografo: «“San Lorenzo”, quattro scatti e la luce di un pomeriggio di fine inverno. Niente pretese, solo voglia di portare ad altri quello che ho visto». I fotografi coinvolti nel progetto sono professionisti, volontari di FAI Giovani di Arezzo. Erica Andreini (Sansepolcro 1980) lavora come fotografa free lance per festival musicali e come documentatrice fotografica di eventi, portando avanti progetti artistici in cui traduce la sua visione del reale mediante fotografia e collage. Danilo Giungato (Lesina 1985) è un fotografo indipendente, che sia in ambito professionale che di ricerca personale, unisce le sue due principali passioni, la musica e la fotografia, intendendo quest’ultima quale mezzo di approfondimento e filtro del reale. Luigi Torreggiani (Sarmato 1983) è dottore forestale, giornalista e fotografo. Direttore e responsabile di Clic.hé - web magazine di realtà visuale e fotografia. Cura il blog “Scrivere e fotografare”, un diario fatto di immagini, parole e riflessioni. La mostra inaugura venerdì 6 giugno dalle ore 19.30 e resta visitabile ad ingresso libero fino a lunedì 9 giugno con i seguenti orari: 10:00/13:00 e 15:00/20:00. Il cocktail inaugurale è offerto da Biolento – Organic & fresh local food. Le stampe delle foto in mostra sono state sponsorizzate da Luciferi Visionibus, laboratorio di grafica e stampa Fine art. Nel corso dell’evento ci sarà l’opportunità di aderire al FAI mediante iscrizione ridotta del 50% (10 euro fino ai 25 anni e 20 euro fino ai 40). Location: via Garibaldi 33 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: C:\Users\Acer Aspire\Desktop\progetti fai\immagini galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Campigli. Il Novecento antico startDate: 3/22/14 endDate: 6/29/14 Description: Donne, infinite donne, elegantissime, ingioiellate, eppure prigioniere; il mistero che si cela nell’arte di Massimo Campigli viene indagato in oltre ottanta opere, concesse da celebri musei e raccolte private, a documentare l’intero percorso dell’artista, dagli anni venti agli anni sessanta, quando le sue iconografie tipiche, figure femminili racchiuse in sagome arcaiche di grande suggestione simbolica, divengono esplicite meditazioni sull’archetipo femminile, sempre in equilibrio fra ingenuità e cultura, con una stilizzazione geometrica che rende personalissima la sua maniera. In concomitanza con la pubblicazione del Catalogo generale dell’artista (realizzato dagli Archives Campigli) la mostra “Campigli. Il Novecento antico”, a cura di Stefano Roffi, presso la Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma), dal 22 marzo al 29 giugno 2014, richiama così l’attenzione su uno dei pittori più significativi del Novecento italiano, presente nei maggiori musei del mondo ma pressoché assente dalla grande scena espositiva dopo la memorabile mostra che la Germania gli dedicò nel 2003. Cinque le sezioni, oltre ai grandi mosaici allestiti nel giardino: la stupenda ritrattistica, con le effigi di personalità del mondo della cultura, ma anche amici, signore belle e famose; la città delle donne, che accosta opere che rivelano l’ossessione per un mondo che pare tutto al femminile; le figure in sé prive di identità ma caratterizzate da scene di gioco, spettacolo, lavoro, che l’artista osserva memore del proprio passato di reporter a Parigi; i dialoghi muti, coppie vicine spazialmente ma incapaci di comunicare, prigioniere del proprio mistero; gli idoli, presentati nell’evoluzione dalle figure idolatriche tratte da Carrà negli anni venti a quelle di ispirazione primitiva che compaiono a partire dagli anni cinquanta. Di particolare interesse l’accostamento, per la prima volta in un’esposizione, delle quattro enormi tele che Campigli teneva nel proprio atelier. L’esposizione si avvale del sostegno di Fondazione Cariparma e di Cariparma Crédit Agricole. Il catalogo Silvana editoriale presenta interventi di Luca Massimo Barbero, Nicola Campigli, Mauro Carrera, Nicoletta Pallini, Paolo Piccione, Stefano Roffi, Rita Rozzi, Sileno Salvagnini, Eva e Marcus Weiss. Tedesco di nascita, italiano di formazione, parigino per cultura, egizio, etrusco, romano, mediterraneo per elezione, Campigli (Berlino, 1895 – Saint-Tropez, 1971) fu un personaggio colto ed europeo (parlava cinque lingue), inusuale nel nostro panorama artistico. Uomo solitario, nella sua pittura si intrecciano geometrie e magie, memorie e simboli (lesse Freud e Jung in lingua originale); fu anche scrittore raffinato e riservato. Per conoscere l’artista e la sua ossessione dell’immagine femminile bisogna entrare nella sua vita familiare. Il mistero è infatti protagonista nella vita di Campigli: solo in tempi relativamente recenti si è scoperto che era nato a Berlino e che il suo vero nome era Max Ihlenfeld. La madre, tedesca di appena diciotto anni, non era sposata; per evitare lo scandalo, il bambino viene portato in Italia, nella campagna fiorentina. La madre, che gli aveva dato il cognome, lo raggiunge saltuariamente; nel 1899 sposa un commerciante inglese e può prendere il bambino con sé, fingendo (per salvare le apparenze) di essere sua zia. A quattordici anni, Max scoprirà casualmente la verità. Questa vicenda familiare può spiegare, almeno da un punto di vista psicologico, il mondo espressivo dell’artista: il suo universo di donne quasi inconoscibili, immobili e insieme sfuggenti e distanti, è in definitiva una lunga meditazione sull’enigma femminino, sull’icona della Dea-Madre. Non uscirà più dalla dimensione infantile e permetterà alla sua immaginazione di prendere il sopravvento sulla realtà per rendergliela accettabile. Scrive infatti: “Non mi sono mai rifugiato nel sogno, nell’infantilismo, ci sono semplicemente rimasto, non ne sono mai uscito”. La sua formazione avviene tra Firenze e Milano, in quegli anni città artisticamente vivace, in pieno Futurismo. Sono di questo periodo opere dal marcato senso ritmico, una composizione a tessere di mosaico che riaffiorerà sempre nell’opera dell’artista. Nel 1914 egli inizia a lavorare presso il Corriere della Sera e, dopo la sofferta parentesi della guerra, italianizzato il cognome in “Campigli”, ne diviene corrispondente da Parigi; nel 1919 la città è il cuore del Ritorno all’ordine, di quel rinnovato dialogo con la classicità che percorre l’Europa, e che molto influenza l’artista. Il 1928 è un anno cruciale per Campigli. A Roma visita il museo di Villa Giulia, restando affascinato dall'arte etrusca, e le Terme di Diocleziano, dove viene colpito dalla ritrattistica romana del basso impero. Dopo questo vero colpo di fulmine per l’antico, approccia le prime figure femminili dai grandi occhi senza sguardo inserite in raffinate trame architettoniche. La sua pittura mostra ora un mondo perfetto che affascina con i suoi colori fantasmatici, gli elementi geometrici di donne dal corpo a clessidra, statue dal busto stretto (come era lo stereotipo-donna della sua infanzia), fermate in un’espressione incantata, con grande attenzione per l’abbigliamento, la moda. Donne prive di realismo, a parte la bellissima ritrattistica femminile ma anche maschile, in una dimensione mitica e idealizzante, un “non luogo” dell'astrazione antropomorfica e sentimentale: si guardano i quadri e si entra nell’ “altrove”, nelle visioni interiori dell’artista, in stretto confine onirico. Alle reminiscenze etrusche si mescolano quelle egizie del Fayum, poi copte, romane; è tutta la millenaria arte mediterranea che lo ispira. Campigli, insomma, in sintonia col concetto di tempo assoluto espresso dal Ritorno all’ordine (“Tutte le età sono contemporanee” scrive Pound in questi anni) attinge a un passato complesso e stratificato. Sono peraltro gli anni in cui l’appello alle radici della civiltà antica, al “mito della romanità”, assume in Italia (dove l’artista torna a stabilirsi nel 1931, in pieno fascismo) anche un significato di celebrazione nazionalista. Quello che in realtà Campigli persegue è soprattutto sospendere il presente e raggiungere, attraverso l’emergere dell’antico, una dimensione di eternità dipinta. Negli anni trenta conquista fama internazionale ed espone a Milano, Parigi, Amsterdam, New York, poi alle Biennali veneziane. Oltre a importanti committenze pubbliche e private, ad acquisizioni museali, vanno ricordati i quattro magnifici affreschi che realizzò fra il 1933 ed il 1940 per il Palazzo della Triennale di Milano, il Palazzo delle Nazioni di Ginevra, il Palazzo di Giustizia di Milano e quello monumentale all'Università di Padova, oltre ai grandiosi cicli per i transatlantici. Dai primi anni cinquanta si avverte una crescente stilizzazione, alla ricerca dell’archetipo, del primitivo: ai suoi interrogativi la cultura occidentale contemporanea, per lui improntata a una ricerca minimalista prossima al nulla, non offriva risposta; è così che annulla la prospettiva nello spazio come nel tempo e ne racchiude l'essenza in uno schema in cui i corpi dei suoi nuovi “idoli” galleggiano irrigiditi in una infinita varietà di atteggiamenti, tornando a esprimere l’enigma della sua infanzia, di quelle donne dall’identità sfuggente, una volta per sempre. “Nelle mie fantasticherie, le mie innamorate erano sempre prigioniere” (M. Campigli, da “Scrupoli”, 1955). Ingresso: € 9,00 valido anche per le raccolte permanenti - € 5,00 per le scuole. Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it Dal 22 marzo al 29 giugno 2014 Mamiano di Traversetolo - Parma, Fondazione Magnani Rocca via Fondazione Magnani Rocca 4 Location: via Fondazione Magnani Rocca 4 - Mamiano di Traversetolo - Parma, tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : Fondazione Magnani Rocca sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “White Golden Dark” di FRANCESCO BOSSO al Festival dei Due Mondi di Spoleto startDate: 6/28/14 endDate: 9/28/14 Description: Francesco Bosso, artista fotografo e interprete italiano del paesaggio e della natura selvaggia in b/n, presenta a Spoleto il trittico completo “WHITE GOLDEN DARK”, con il nuovo progetto “After Dark” e i precedenti “White World” e “Golden Light”. La mostra è inserita nel programma ufficiale del FESTIVAL DEI DUE MONDI. WHITE GOLDEN DARK, a cura di Gianluca Marziani, è un triplice viaggio nello scatto panoramico che si trasforma in materia pittorica, tra variazioni infinitesimali del bianco e nero e atmosfere emozionanti, astrattismi onirici e geometrie calibrate. Tre parole da ognuno dei cicli che compongono il trittico; tre visuali interiori che si condensano nel ritmo dinamico dei colori: il bianco che accende la pienezza ottica e sospende la fisica degli elementi, l’oro che aggiunge la preziosità atavica dei luoghi, la loro memoria di lunghissimo corso, la resistenza mineralizzata che scavalca l’umano, l’oscuro che aggiunge l’odore della notte, il mistero del lato nascosto, la profondità dietro ogni luce accecante, dietro ogni magia preziosa. WHITE WORLD è il ciclo della saturazione, la vertigine del bianco siderale, l’estasi che porta verso il buio necessario. Gli spazi narrati confermano il pittoricismo di Bosso e la sua coscienza astratta, un codice espressivo che cerca l’ideale platonico oltre la superficie, l’emozionalità oltre l’apparenza oggettiva, l’atto poetico oltre il fatto narrato. GOLDEN LIGHT è un’immersione figurativa nel paesaggio islandese con cui Bosso ha stretto una sintonia alchemica; un dialogo di preziose intonazioni che si esprime nel rigore sacrale dell’atmosfera, nei volumi plastici delle montagne, nella densità oleosa dell’acqua, come se tutto fosse mercurio che trattiene la luce, irradiando riflessi metallici e raggi solarizzati. Qui la luce esprime un apice modellante, diventa materia solida che profila i volumi del paesaggio, al punto da rendere il colore una somma epidermica e muscolare. AFTER DARK prosegue idealmente la ricerca di “Golden Light”, lungo una discesa graduale nei toni più scuri, nelle modulazioni minuziose del grigio, tra contrasti marcati e la decisa astrazione dell’inquadratura. Qui tutto è pura essenza, archetipo di forme mentali, geometria siderale che varca il ciclo organico della figurazione naturistica. L’immagine si purifica da qualsiasi scoria iconografica, seguendo l’imprinting architettonico di Cartier-Bresson, creando visioni sublimi che si allontanano dal terreno e disegnano immaginari. Francesco Bosso da sempre predilige il bianconero modulare, fatto di molteplici variazioni del grigio e delle scale tonali intermedie. La sua espressione ragiona in modo pittorico, dentro il naturismo potente del paesaggio incontaminato. Una visuale metodica e lentissima, frutto di lunghe attese nei posti prescelti, di materiali pregiati su cui stampare, di tecniche dalle calibrature infinitesimali. Il risultato dei suoi cicli è un viaggio sospeso, uno stadio gassoso dello sguardo, pura astrazione dentro la potenza del cammino intrapreso. Scrive Marziani nel libro “White World”: “Le opere di Bosso sono figlie di un approccio rispettoso, intriso di esperienza viva e senso delle radici. Comprendi che nel suo mondo convivono macchinari preziosi per storia, antiche tecniche di elaborazione e stampa, carte raffinate su cui prende corpo lo sguardo atemporale dell’autore. Senti l’eco di alcuni maestri come Edward Weston, Ansel Adams, John Sexton, Irving Penn, in generale senti le tradizioni senza tempo di un approccio fotografico oltre le mode, oltre le pure tecnologie, oltre i facili effetti mediatici”. FRANCESCO BOSSO White Golden Dark A cura di Gianluca Marziani Per le opere: courtesy PHOTO & CO – Torino OPENING: sabato 28 GIUGNO 2014 ore 16:00 La mostra prosegue fino al 28 settembre 2014 Palazzo Collicola Arti Visive www.francescobosso.it www.palazzocollicola.it www.festivaldispoleto.com Location: Piazza Collicola, 1 - Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: emanuela.clemente@seigradi.com email gestore : Palazzo Collicola Arti Visive sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: “THROUGH THE VIEW” di Veronica Gaido per il centenario di Forte dei Marmi startDate: 7/5/14 endDate: 7/27/14 Description: In occasione del centenario della fondazione del comune di Forte dei Marmi, l’artista e fotografa Veronica Gaido presenta il nuovo progetto THROUGH THE VIEW, una personale interpretazione in dieci immagini, realizzate con l’impiego di un drone, dei luoghi-simbolo che nel corso dei decenni hanno reso Forte dei Marmi una località apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo. Legata profondamente al territorio Apuo Versiliese, Veronica Gaido vuole con le sue immagini far scoprire un mondo inesplorato per la maggior parte degli habituès di Forte dei Marmi. Il pontile, il Fortino, Piazza Navari, Piazza Dante, Piazza Marconi si presentano nelle immagini in mostra come soggetti in movimento che si moltiplicano all’infinito e si susseguono come vibrazioni attraverso lo spazio che percorrono. Ispirandosi al saggio “Filosofia del Paesaggio” di George Simmel, scritto un secolo fa, Veronica Gaido ritiene che il paesaggio sia un oggetto preciso della riflessione filosofica e che non possa essere adeguatamente compreso e salvaguardato se ci si rifiuta di prendere in considerazione la sua dimensione estetica e storica. Nel nuovo lavoro dell’artista Veronica Gaido è esplicito il rimando al movimento futurista e, in particolare, alla figura dell’artista viareggino Uberto Bonetti, noto per le sue vedute aeree acquerellate del pontile e del fortino di Forte dei Marmi. Fortemente persuasa dall’idea di voler offrire un’immagine inedita del territorio e di mostrare da prospettive mai viste prima i tesori nascosti della Versilia, Veronica Gaido ha realizzato il progetto avvalendosi di un veicolo radiocomandato, un drone, dotato di appositi sensori e sistemi di navigazione assistita che consentono di effettuare riprese fotografiche da prospettive fino ad ora impossibili da ottenere se non tramite produzioni ad elevato budget. Individuata l’area da fotografare, si è proceduto con la pianificazione dettagliata del percorso di volo, dei soggetti da riprendere, delle scene e delle inquadrature. Per sfruttare al meglio la luce sono stati scelti anche l’orario e l’altezza/prospettiva dei voli. Il materiale fotografico così ottenuto, è stato poi selezionato e ottimizzato, e nella fase finale proposto in qualità HD. Through the view è una mostra che insieme a Massimo Rebecchi supporta la Fondazione Andrea Bocelli. Per l’occasione lo stilista ha disegnato una maglietta che sarà messa in vendita con la scritta “ Massimo Rebecchi support Fondazione Andrea Bocelli” e il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione. Location: Via Veneto . Forte dei Marmi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: emanuela.clemente@seigradi.com email gestore : Spazio Palazzo Quartieri sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Il surrealista Fabrizio Pinzi porta le sue opere alla Spoleto Arte 2014 startDate: 6/13/14 endDate: 6/30/14 Description: Nello storico Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato a Spoleto, dal 27 Giugno al 24 Luglio si terranno le illustri mostre di "Spoleto Arte" con la curatela affidata al critico Vittorio Sgarbi e l'organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. Nel nutrito gruppo degli artisti partecipanti è stato selezionato anche il rinomato maestro Fabrizio Pinzi, che esporrà interessanti quadri influenzati dalla matrice di stampo surrealista, fonte ispiratrice primaria della sua personale ricerca espressiva. Dall'appassionata fantasia pittorica di Pinzi si coglie un simbolico emblema derivante dal suo prezioso patrimonio spirituale, che genera immagini d’incredibile visionarietà, che vogliono stupire e meravigliare l'osservatore attraverso l'originale artificiosità concettuale della loro elaborazione. Venuti meno i rigidi freni inibitori e le costrittive barriere mentali della coscienza razionale, in lui prevale l'istinto irrazionale ideativo di dare vita a figure e soggetti dal virtuosistico effetto cromatico, che solo in apparenza può sembrare incongruo nella disposizione, ma che compone uno spazio ben delimitato e definito. In esso, le rappresentazioni e i cromatismi assumono un'enigmatica e misteriosa profondità di significato, lasciando emergere dalle tele un sentimento inconscio, caratterizzato da rievocazioni surreali iperrealistiche e da un mondo immaginario, animato da dinamiche pulsioni e desideri introspettivi. Emerge un articolato complesso di elementi e meccanismi fantastici e onirici, che rimandano al surrealismo con formidabili metafore, basate su un linguaggio subliminale, codificato da una semantica, che deve essere compresa a livello istintivo piuttosto, che tramite la riflessione razionale. Lo spettatore viene stimolato a percepire la giusta dimensione del narrato, nel quale Pinzi rivela se stesso con impeccabile efficacia comunicativa. Un'impronta dal simbolismo mistico, che traccia un equilibrio sostanziale impeccabile nel dialogo tra forme e colori per evidenziarne al meglio l'essenza costitutiva, suggerendo molteplici chiavi di lettura e spunti interpretativi. Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: iL MORSO PERSONALE DI DANIELA VIDILI startDate: 6/18/14 endDate: 7/20/14 Description: Daniela Vidili IN MORSO PERSONALE Dal 18 Giugno 2014 Galleria diffusa “Morsi d’arte” Oristano (OR) L’associazione Morsi d’arte presenta per l’appuntamento mensile “Morso Personale” l’artista Daniela Vidili. La personale d’arte si svilupperà con un allestimento di 30 tele a partire dal 18 giugno nella Galleria diffusa, il circuito d’arte dei caffè di Oristano: caffè Porta Mari,caffè Shardana, caffè Eleonora, caffè Umberto, Antico caffè, Lola Mundo, DriMcafé, Cherie caffè. Il percorso d’arte in continuo sviluppo si concluderà con l’appuntamento al Caffè letterario DriMcafé, offrendo all'artista la possibilità di raccontarsi . In sintesi Dove: Oristano Spazio espositivo: caffè Porta Mari, caffè Shardana, caffè Eleonora, caffè Umberto, Antico caffè, caffè Mazzini, Lola Mundo, DriMcafé. Quando: dal 18 giugno 2014 Titolo: Daniela Vidili in “Morso personale” Organizzatore: Anna Sanna, Sabrina Muredd Curatore: Anna Sanna Grafica : Comvis Location: ORISTANO tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://morsidarte.blogspot.it/2014/06/il-morso-personale-di-daniela-vidili.html galleria-spazio-museo: divii@tiscali.it email gestore : Galleria diffusa sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Loredana Galante | Lo sguardo sul mondo | Femminile, plurale II atto | Opening venerdì 27 giugno ore 18.00 | Biffi Arte | Piacenza startDate: 6/27/14 endDate: 3/8/14 Description: In questo secondo atto di Femminile, plurale, lo sguardo delle artiste si posa al di fuori di sé. Alessandra Radaelli, curatrice del progetto a tre fasi, sostiene fortemente l’esistenza di una vista prettamente femminile, e la descrizione che ne fa corrisponde appieno a Loredana Galante: «Uno sguardo accogliente, un leggere il mondo con un atteggiamento che si potrebbe definire di contemplazione attiva, di comprensione nel senso più completo del termine (contenere in sé, abbracciare, racchiudere), di saggezza e, sì, di ironia». Lo sguardo sul mondo, per Loredana Galante, è uno sguardo di costante meraviglia. Lei stessa ci tiene a riportare l’etimologia della parola Sorpresa, per farci cogliere appieno il significato che intende: «Dal latino: mirabilia, cose ammirevoli; da mirari, guardare con meraviglia». Il mondo è, per l’artista, uno spazio emozionale che accoglie la Sorpresa. Bisogna, però, esservi disposti. In questo modo si afferma uno spazio di possibilità, d'inclusione dell’inatteso, di stupore, di osservazione sospesa. Un luogo d’eventualità. E si intuisce il proprio posto nel mondo, la profonda complicità con esso. Seppur tutto con breve memoria, sostiene Loredana Galante, si arriva a intuire persino una consapevolezza della bellezza universale. Lo spazio che Biffi Arte dedica all’artista - una grande striscia della sala che va dalla nicchia alla vetrina su strada, sarà concepito come una Wunderkammer, un'installazione che si appropria dell’intero spazio compreso il pavimento, qui inghiottito da una miriade di oggetti riordinati insieme. Sarà un contesto fitto di immagini, memorie, segreti, cartoline da mondi nuovi. Per aprirsi a questo sguardo è necessario sospendere l'incredulità, dimenticare le barriere e disporsi a una tenue celebrazione dell'eccezionalità dell'attimo. «Lasciamolo filtrare in noi come un raggio di sole». (…) Ed è un mondo altro, fatato, fiabesco, che ci cattura e ci avviluppa, anche quello creato da Loredana Galante con le sue installazioni ambientali. La sua arte non si può solo guardare e toccare: bisogna entrarci, farla propria, attraversarla come lo specchio di Alice. Una volta dentro è impossibile sottrarsi alla fascinazione delle fontane floreali che sgorgano improvvise dal pavimento, o dalle aiuole che compaiono senza preavviso a spalancare uno squarcio di colori e di profumi. E non ci si può sorprendere nemmeno davanti a una culla che si rivela piena di latte, alle casette per uccelli trasformate in borsette, alle ragnatele candide – tese presumibilmente da ragni giganteschi e burloni – che di punto in bianco ci impediscono il passaggio, o alla fanciulla che ci sorride guardandoci curiosa come un uccellino, prigioniera dentro una gigantesca voliera. (Dal testo di Alessandra Radaelli) Loredana Galante (che vive tra Genova e Milano), molto più di un’artista visiva, lavora con l’installazione, la performance, la pittura e la forma laboratoriale. Essere in relazione è il tema portante della sua arte: un esercizio di inclusione e confronto, di capitalizzazione delle radici, di rispetto delle appartenenze. Un conferire costantemente importanza all’altro da sé. Impegnata in workshop rivolti anche alla cosiddette fasce deboli, promuove tematiche che esulano dall’arte strettamente intesa, come il riciclo ed il rispetto dell'ambiente. Nel 2009, Pietro Casella inaugura a Piacenza lo spazio Biffi Arte, una galleria d’arte contemporanea ed al tempo stesso laboratorio per la sperimentazione di diversi linguaggi espressivi per artisti affermati ed emergenti, nata con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il marchio Biffi, con creatività. Artiste in mostra: Alessandra Baldoni – Linda Carrara - Marika Vicari - Brigitta Rossetti - Marina Previtali - Liliana Cecchin - Cristina Iotti - Claudia Scarsella - Loredana Galante - Marina Giannobi - Elisa Rossi - Chiara Albertoni - Marica Fasoli Location: via Chiapponi 39, Piacenza tipo di evento: rowid: Arte contemporanea immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: artegalante@gmail.com email gestore : Biffi Arte sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Nulla è come sembra startDate: 6/19/14 endDate: 7/19/14 Description: Galleria 33 in via Garibaldi 33 ad Arezzo presenta la mostra Nulla è come sembra, dal 19 giugno al 19 luglio 2014. L’esposizione, a cura di Tiziana Tommei, presenta Carla Mura e Giulio Giustini, due artisti che hanno scelto come medium di espressione artistica la materia, superando in positivo e in chiave costruttiva la bidimensionalità dei supporti fino a creare superfici ritmiche e vibranti. Reduce dalla personale curata da Fabio Migliorati dal 25 gennaio al 16 marzo 2014 a Palazzo Chianini-Vincenzi ad Arezzo, Carla Mura presenta per questa occasione una selezione di opere realizzate tra il 2012 e il 2013 con filo di cotone su tela e legno. Il formato rigorosamente quadrato, le compatte zolle cromatiche, le linee parallele e perpendicolari, il filo, che trascende il pigmento, e il germe di figurazione insito nei titoli e che risiede - citando Luca Beatrice - soprattutto negli occhi del riguardante, sono solo alcuni dei fattori dell’arte di Carla Mura. Una coerenza creativa e concettuale difficile da sintetizzare in poche righe, perché complessa e ricca di elementi non percepibili ad una prima fruizione. La complessità risiede sia nel fare, mediante i calcolati e lenti intrecci e sovrapposizioni di tessitura, che nella concezione sottesa e tutta votata ad un’astrazione architettonica e costruttiva, che non si traduce mai nella reiterazione seriale e impersonale di moduli elementari. Non esiste freddezza emozionale: tutto, dalla scelta del materiale alla tecnica (che include un rapporto preciso con la dimensione temporale), dal colore alla costruzione dello spazio tridimensionale all’interno delle cornici a cassetta, ogni aspetto bypassa qualsivoglia enfasi di assoluta oggettività e fisicità dell’opera. In primis process art, arte povera ed espressionismo astratto si mixano in un processo performativo carico di valenze antropologiche, a determinare superfici dinamiche e masse di puri volumi e porzioni di colore. Non è plastica o gomma. Non sono giocattoli o oggetti di design. Quello che maggiormente le caratterizza è l’ossessione per l’inevitabilità di bloccare lo scorrere del tempo. Il tempo logora le forme, deteriora i materiali, falsa i colori. Il tempo è un nemico da dominare e ingannare. Giulio Giustini opera con materiali diversi, poveri, naturali e sintetici, giocando con i supporti sui quali dispiega un vocabolario di elementi simbolici ad impaginare un discorso concettuale e personale. Ogni pezzo usato perde ogni connotazione e funzione per assumere la valenza d’ingranaggio all’interno di una sorta di orologio che governa un mondo inorganico sepolto sotto un’uniforme coltre cromatica da tubetto di dinamite. Esorcismi oscillanti tra dualità di registri: pittura e scultura, ritmo e stasi, unicità e serialità. Creazioni pseudo adamantine per le quali la luce, al pari del colore, diviene metro di sintesi formale. L’impatto visivo è forte e genera interrogativi sull’identità stessa delle opere, che costituiscono entità a se stanti, realtà chiuse e limitate entro i confini dati dai supporti, ma sempre permeabili e superabili in profondità ed estroflessioni. Totem e monadi fatti di cellule di scarto giustapposte secondo disegni mentali concretizzati con una processualità ipercontrollata. La lancetta di Time segna il tempo della visione, mentre la rosa e la pistola suggeriscono antitesi semantiche. Carla Mura nasce a Cagliari nel 1973. Vive e lavora a Roma. Dopo un lungo periodo di sola pittura inizia a realizzare le sue opere utilizzando il filo di cotone, che diviene il suo primo medium espressivo, applicato seguendo una tecnica lenta e misurata. Il polimaterismo delle origini, mantiene un eco nell’eterogeneità dei supporti, sempre scelti in funzione del soggetto. Tramite il filo crea sequenze ritmiche o libere combinazioni in configurazioni cartesiane, intricati reticoli o grovigli, quasi voglia contrastare l’ineluttabilità dell’atto estremo di Atropo e quindi la fine della vita. Giulio Giustini è un giovane artista poliedrico, nato a Sansepolcro nel 1981 e cresciuto a Citerna. L’incontro con l’arte è precoce e a seguito di una più specifica formazione artistica, si muove su due binari: la musica e la manipolazione creativa di oggetti d’uso o di scarto. Traspone su supporti eterogenei materiali tratti dal quotidiano che risultano così trasfigurati in composizioni nelle quali il tempo e la materia rappresentano i due vettori fondamentali che muovono da un fulcro concettuale nient’affatto scontato. Nulla è come sembra sarà inaugurata giovedì 19 giugno dalle ore 19.30 alla presenza degli artisti. Il cocktail inaugurale è gentilmente offerto da Vineria al 10. La mostra resterà visitabile da martedì a sabato, ore 16.30 - 19.30, fino al 19 giugno 2014. Location: via Garibaldi 33 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/events/1453461608234518/?ref=ts&fref=ts galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Angelica Cioppa presente a “Spoleto Arte” con la sua pittura floreale startDate: 6/27/14 endDate: 7/24/14 Description: Nell'ambito delle rinomate mostre di "Spoleto Arte" che si terranno dal 27 Giugno al 24 Luglio, con la curatela di Vittorio Sgarbi e l'organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes, la nota pittrice Angelica Cioppa esporrà alcune sue creazioni ispirate al tema floreale. La location ospitante designata per "Spoleto Arte" è lo splendido Palazzo Leti Sansi, nel centro storico spoletino, in Piazza del Mercato. La Cioppa nata in Scozia, studia tra Parigi, Londra e Bruxelles, acquisendo consolidata padronanza delle tecniche strumentali e piena competenza dei virtuosismi artistici. Si muove in un contesto di libera interpretazione di un elemento per eccellenza della natura, il fiore, senza alcuna tendenza imitativa e decorativa, ma con l'intento di estrapolare una raffigurazione unica e speciale nel suo genere, dando un effetto esclusivo all’entità -Fiore- concepita come una sorta di figura vivente animata, di soggetto autonomo e indipendente impresso sulla tela. Le rappresentazioni occupano ampio spazio di colore, dai toni sferzanti e prorompenti, si dilatano e si estendono mostrando una materia generalmente pura, incontaminata e spesso dominata da una certa tendenza alla deformazione, che crea un rilievo di distacco, un estraniamento del fiore stesso rispetto al contorno circostante. Il centro degli stami e dei pistilli viene volutamente posto in contrasto e in contrapposizione all'ovaio, da cui sono generati i pollini, fino a raggiungere forme, che rasentano l’informalità espressiva e regalano prospettive di visione tridimensionale all'insieme. L'impatto estetico è ricco di intrinseca misteriosità naturale. Il mondo fiorito si propone agli occhi dell'artista come una leggenda densa di magiche presenze variopinte, rigogliose e floride nell'essenza sostanziale dell'esistere e forse anche simbolicamente rispecchianti il loro destino di precarietà, di suadente fascino stremato dallo scorrere implacabile del tempo e dalla fine già preannunciata, com’è destino, che sia per ogni cosa bella. Il messaggio, che la Cioppa lancia all'osservatore è fortemente percepibile. I fiori sembrano chiedere la simpatia di chi li guarda, per sopravvivere e invitare a carpirne il significato più importante e recondito, di componenti vive e palpitanti, dotate di accattivante e passionale sensualità. Nei quadri emerge la necessità di non limitarsi ad una semplice operazione di esecuzione descrittiva, ma bensì di fornire un'accurata e doviziosa analisi personale, da trasmettere al fruitore. Sulla base degli insegnamenti del filosofo Immanuel Kant, per il quale "L'artista può e anzi deve trascurare totalmente la realtà apparente e comune, per trarre dalla propria fantasia gli elementi della sua opera" la Cioppa offre un meritevole e lodevole esempio di elevata capacità rielaborativa e conclamata abilità cromatica. Ci regala delle incantevoli e delicate proiezioni, in cui nulla è banalmente decorativo, ma si allinea in una preziosa cornice di vibrante e pulsante vitalità. Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: I coreografici scatti d'autore di Jacqueline Domin alle grandiose mostre di "Spoleto Arte" organizzate dal manager Salvo Nugnes startDate: 6/17/14 endDate: 7/24/14 Description: Le grandiose mostre di "Spoleto Arte" curate dal Professor Vittorio Sgarbi, accolgono i coreografici scatti d'autore realizzati da Jacqueline Domin. "Spoleto Arte" è organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes dal 27 Giugno al 24 Luglio all'interno del rinomato Palazzo Leti Sansi, struttura storica situata in Piazza del Mercato a Spoleto, in posizione centralissima. La Domin è artista autodidatta. Nasce a Parigi e vive in Italia da 25 anni. Di lei racconta "Insegno tecniche di rilassamento e meditazione basate sul respiro. Le mie fotografie sono la conseguenza di molte meditazioni en plein air contemplando la natura, in uno stato di pacifica partecipazione. Assisto alla straordinaria manifestazione della luce". E spiega "Uso spesso la tecnica macro, ma senza l'obiettivo macro: Guardo e fotografo il piccolo da molto vicino e lì vedo spesso l'infinitamente grande. Sono mie compagne due macchine fotografiche, analogiche, di cui una subacquea, entrambe senza flash, in quanto utilizzo solo la luce naturale". Emozione e suggestione scaturiscono dalle immagini della Domin, maestra dell'arte fotografica. Attraverso l'uso delle sfumature cromatiche e dei bagliori luminosi esalta il messaggio introspettivo contenuto nell'attimo fuggente immortalato e lo rende eterno e sempre presente. Le opere fanno riflettere l'osservatore attraverso il sapiente uso della dicotomia del gioco tra luci-ombre. L'obiettivo diventa il filtro per cogliere e trasfigurare il reale, personalizzandone la proiezione e fissandola nel tempo con vigorosa forza rievocativa. Le caratteristiche distintive delle foto artistiche della Domin sono le vibrazioni, l'ispirazione e l'energia vitale, che le qualificano come vere e proprie forme d'arte d'impeccabile elaborazione. La lucidità visiva del suo coinvolgente punto di vista, che consente anche un punto di osservazione sensibile e partecipativo, la perfezione assoluta delle inquadrature mai fredde o impersonali, la scrupolosa e certosina scelta dei soggetti ritratti, l'esaltazione garbata ed elegante dei colori nella loro più congeniale vivacità espressiva, conferiscono un plus valore aggiunto all'eterogenea produzione. Lo spirito d'inventiva e di creatività derivanti dall'acuto ed esperto occhio critico, capace di catturare e trasformare la realtà enfatizzando momenti e frammenti istantanei, che diventano unici ed irripetibili, si fonde con il trasporto emozionale, che guida la mano della Domin e le permette di raggiungere risultati di sorprendente impatto visivo, dimostrando la sua innata vocazione e l'ineccepibile maestria di fotografa professionista. Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Le visioni pittoriche di Beatrice Cignitti in mostra a "Spoleto Arte" startDate: 6/19/14 endDate: 6/30/14 Description: In occasione delle imminenti mostre di "Spoleto Arte" curate da Vittorio Sgarbi sarà possibile ammirare il talento artistico di Beatrice Cignitti, con le sue emozionanti visioni pittoriche in bianco e nero. "Spoleto Arte" si terrà dal 27 Giugno al 24 Luglio nello splendido Palazzo Leti Sansi, rinomata dimora storica in Piazza del Mercato a Spoleto, con l'organizzazione del manager Salvo Nugnes. La Cignitti preferisce raffigurare il mondo circostante isolandone le forme attraverso il meccanismo dell'effetto in chiaro-scuro di ombra e luce, dove il disegno diventa lo strumento per cogliere il visibile e l'invisibile, inseguire i fasci luminosi e ritagliare lo spazio con la matita. L'impatto delle opere è davvero sorprendente. I soggetti rievocano le immagini di conchiglie, vasi, bicchieri, piccole ciotole, fiori, foglie secche, nature morte. Cimeli, che la suggestiva magia cromatica dei due colori in opposizione, come in un gioco di specchi riflessi, trasforma in miraggi misteriosi avvolti da forte intensità, in una dimensione tra realtà e fantasia onirica. Gli oggetti sembrano fermi, fissati in una condizione fuori dal tempo e dalla scansione cronologica. Il suo occhio da pittrice di acuta e spiccata sensibilità le permette di valorizzare una scelta narrativa composta da pochi elementi, selezionati nel dettaglio, sui quali studiare la collocazione ottimale rispetto alla fonte di luce dominante, che li rende protagonisti di una profonda riflessione. Si delinea una sorta di "Psicologia dell'oggetto" che trasmette importanti messaggi subliminali e metafore esistenziali. Si può individuare un riferimento al principio creatore, allo sguardo divino, all'origine del concepimento. I quadri esprimono un desiderio di spontanea autenticità e semplicità, che la Cignitti possiede e con naturale propensione, vuole condividere con l'osservatore. Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Percepire il soffio startDate: 7/16/14 endDate: 9/7/14 Description: Percepire il soffio Installazioni, sculture, pitture, disegni, audio testi personale di Silvia Fiorentino Ancona, Mole Vanvitelliana,16 luglio- 7 settembre 2014 Inaugurazione: 16 luglio ore 19 "Vi è una sospensione vitale nell'opera di Silvia Fiorentino, una forma di silenzio che lascia intuire la parola, qualcosa che non ha ancora una definizione ma potrebbe averla da un momento all'altro come potenzialità sospesa….Mostrare il corpo senza rappresentarlo, soffiare la parola senza costruire un linguaggio, suggerire il primitivo con un' arte colta ed evoluta, sposare la parola al segno unendo materiale a immateriale: alcune polarità dell'arte della Fiorentino sono queste". Così scrive Valerio Dehò nel saggio in catalogo della mostra da lui curata e allestita dal 16 luglio al 7 settembre 2014, ad Ancona nelle sale del Museo Tattile Statale Omero alla Mole Vanvitelliana. "Percepire il soffio" raccoglie oltre 30 lavori di Silvia Fiorentino comprendenti installazioni, sculture, pitture, disegni e audio testi realizzati dal 2000 ad oggi. Un segno che cerca la sua forma, la sua voce da contrapporre al silenzio. Ecco allora l'importanza data al disegno, una sorta di "parola visiva" rintracciabile sia nelle tele che negli arazzi "nel mio paesaggio" e "mater" . Una "polarità fra corpo e parola" che si ritrova anche nelle sculture di tela ,corpi femminili, troncati, cuciti in cui domina il silenzio e parla la fisicità. Uno stato di sospensione prima della parola: paradigmatici in questo senso gli "Ex voto" in ceramica. Nelle installazioni è riconoscibile la complessità del messaggio della Fiorentino come nelle sue "Architetture sentimentali", in cui unisce disegno, fotografia e scultura e "Lanterna magica", una moderna narrazione dell'apocalisse al femminile alla maniera delle tradizionali lanterne girevoli. In un’apposita sezione alcuni lavori da toccare con intensità, per andare oltre. In particolare "Percepire il soffio", un'opera nata per raccontare la possibilità di unire le differenze - destra e sinistra, razionale e irrazionale, femminile e maschile - e di fare il vuoto per accogliere il bello. Ed ecco rappresentate forme organiche in ceramica: "Due sguardi", in cui l'artista rappresenta la mutazione nella ripetizione e l'equilibrio fra pieno e vuoto, alto e basso. Questi oggetti, queste cose da “usare” e con cui prendere confidenza nascono anche grazie ad Enrico Trillini e al laboratorio "contrada Montefiore 66. "Due sguardi", rappresenta la mutazione nella ripetizione e l'equilibrio fra pieno e vuoto, alto e basso. Opere da vedere e da toccare, con disegni e tele tradotti a rilievo. La mostra è inserita nel calendario della rassegna culturale estiva "Sensi d'estate", promossa dal Museo Tattile Statale Omero: percorsi multisensoriali di arte, teatro, musica, odori e sapori, giunta alla XIII edizione. Il catalogo in 40 pagine raccoglie la sostanza creativa dell'artista e con un’ampia rassegna dei suoi più recenti lavori e momenti espositivi. Saggio di Valerio Dehò, curatore della mostra. Info mostra: Orario apertura Mostra: giovedì, venerdì 18 - 22; sabato e domenica 10 - 13; 18 - 22; tutti i mercoledì dal 16 luglio al 20 agosto la mostra sarà aperta dalle 18 - 24 in occasione della rassegna culturale estiva "Sensi d'estate". La mattina aperto su prenotazione per gruppi. Ingresso: libero. Sono previste visite guidate e attività laboratoriali in collaborazione con l'artista. A cura dei Servizi Educativi del Museo Tattile Statale Omero. Prenotazione obbligatoria. Costo di 3 euro a persona, esclusi disabili, docenti e accompagnatori. INFO MOSTRA- UFFICIO STAMPA: Ufficio Stampa:Gabriella Papini, 071200648-3475080306, info@gabriellapapini.com-www.gabriellapapini.com Comunicazione Museo: Monica Bernacchia, 0712811935, monica.bernacchia@museoomero.it Museo Omero: 071 28 11935 info@museoomero.it - Web: www.museoomero.it Location: Banchina da Chio, 28 - Ancona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@gabriellapapini.com email gestore : Mole Vanvitelliana sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Alle mostre di "Spoleto Arte" Mario De Nardi presenta le sue pitture futuriste startDate: 6/27/14 endDate: 7/24/14 Description: Durante le pregevoli mostre di "Spoleto Arte" curate dal critico Vittorio Sgarbi, Mario De Nardi presenterà le sue fantastiche pitture futuriste. L'evento, organizzato dal manager Salvo Nugnes, è previsto dal 27 Giugno al 24 Luglio 2014, nel contesto sontuoso dell'antico Palazzo Leti Sansi, che si trova a Spoleto, nella coreografica Piazza del Mercato. L'artista, fin da bambino, si cimenta nel creare disegni e dipinti, dimostrando un innato talento ed esprimendo il vivace estro. Frequenta la scuola d'arte a Bolzano, sotto l'autorevole insegnamento del maestro Guido Daurù. Dapprima, si concentra su tematiche riguardanti il paesaggio di pianura e gli scorci paesaggistici del comprensorio montano, concepiti in chiave tradizionale, poi rivolge la sua appassionata ricerca stilistica su una formula pittorica più moderna e innovativa, scatenando l'acuto spirito d'inventiva e calandosi in un percorso di sperimentazione molto originale. Compie un avventuroso viaggio simbolico nei sentieri sconfinati dello spazio, della realtà extrasensoriale, delle concezioni cosmiche più avveniristiche, avvolte da enigmatiche e misteriose metafore esistenziali, che il fruitore può accogliere e approfondire. De Nardi diventa portavoce di un pensiero dalla portata universale, dove i soggetti hanno sembianze volutamente stilizzate e quasi indefinite, per lasciare fluire in massima libertà l'interpretazione personale, svincolandola da un inquadramento figurativo preciso e preconfigurato e da regole stabilite a monte. La produzione di Nardi è caratterizzata dalla vivace propensione per l'utilizzo del colore e degli intrecci colorati più brillanti e cangianti, che supportano la dimensione figurativa di fantasiosa progettazione immaginaria, dove lo spettatore viene posto dinanzi a uno scenario di surreale proiezione, che affronta temi legati alla visionarietà onirica, posta sul virtuale ponte di collegamento tra sogno e realtà, essenza e apparenza. L'occhio dell'osservatore è trasportato dalle dimensioni surreali e resta assorto e ammirato nel contemplare la potenza sferzante delle cromature, che squarciano con energia infervorata l'immagine e regalano una vulcanica teatralità di piacevole impatto, in cui domina incontrastata l'estemporaneità informale dell'azione esecutoria. Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: SPOLETO MEETING ART - DUE MONDI startDate: 6/28/14 endDate: 7/20/14 Description: SPOLETO MEETING ART –DUE MONDI – Spoleto “PALAZZO LAURENTI” collettiva d’arte organizzata dal prof.Luca Filipponi e Paola Biadetti– in concomitanza con il Festival Due Mondi – l’Associazione è presente con gli artisti: ARMATO VINCENZO, BASSANELLO IMELDA, CORDIOLI NELLI, MESSURI MARTA, MILANI SERGIO, PALADINI PAOLA,SALARI ISABELLE, SAKALOUSKAYA MARYNA Acaf-Artemisia Gallery ha nuovamente collaborato alle lodevoli iniziative degli organizzatori del Spoleto Meeting Art, che in questa occasione hanno organizzato una mostra in collettiva, in concomitanza con il Festival dei Due Mondi.presso Palazzo Laurenti a Spoleto L’esposizione avrà inizio il 28 giugno con termine il 20 luglio. E’ sicuramente una prestigiosa vetrina per far evidenziare le abilità tecnico-pittorico , la bravura e la fantasia degli artisti che l’Associazione presenta in questa occasione. Tutti molto bravi e meritevoli di attenzione, il gruppo composto sia da pittori che scultori ha nel suo insieme una tematica mista, sono presenti i temi alquanto originali di Armato Vincenzo che attraverso le sue tele composte di oggetti come pacchetti di sigarette, ed altre forme simboliche, vuole gridare al mondo la sua totale disillusione della realtà, per lui tutto è fumo, non è così per Messuri Marta che usa trasportare e comporre figure floreali avvalendosi oltre che del pennello e dei metodi tradizionali, anche da inserti materici di vario genere, dai semi della natura agli scarti e pezzetti di nastri che lavorati sapientemente creano un insieme armonico ed accattivante, seguono le sculture molto particolari e belle di Bassanello Imelda , artista molto conosciuta nel suo ambito, estremamente geniale nelle sue interpretazioni scultoree, fatte con diversi materiali assemblati fra di loro che danno vita reale alle composizioni. La tecnica dell’astratto è ben interpretata da due artiste, Cordioli Nelli, trasporta sulla tela con colori a volte caldi a volte freddi, momenti e sensazioni che vengono da lontani ricordi, schematici ed essenziali, risaltano attraverso le velature intense con cromatismi nostalgici, Molto più energica , conflittuale e determinata la pittura astratta di Salari Isabelle, la sua origine in parte francese ed in parte iraniana si evidenziano nei suoi lavori, dove puoi trovare lo slancio e la potenza del carattere francese che ben si intrinseca nei colori caldi , passionali bruciati dal sole dell’Iran .L’artista ancora molto giovane, non ancora maggiorenne ha al suo attivo anni di lavoro intenso, la sua prima tela è stata creata all’età di undici anni, si nota infatti alcuni piccoli bagliori attraverso il fondo cupo, tipico esempio dell’età che sta lasciando l’angolo dell’infanzia per passare ad una maggiore maturità, l’albore della giovinezza che completerà la sua immagine di donna. Le opere che vengono dopo questo periodo incominciano ad avere proprio questa maturità, i colori sono meno cupi , i gesti più lineare, stanno formando un disegno che sarà la sua firma,la sua carta di identificazione. Milani Sergio è un artista molto particolare, inserito nella categoria delle sculture, presenta in questa collettiva una composizione lignea formata da diverse piccole sculture dipinte rappresentanti diversi cavallini, che dipinti con colori gioiosi e figurazioni particolari diversificano gli stessi l’uno dall’altro, formando un insieme armonico e ludico che creano una sola e particolare scultura. Nell’ambito del figurativo, Paladini Paola presenta tre opere diverse fra di loro che completano la sua capacità illustrativa , l’artista spazia in diversi temi, sia nel tema cromatico paesaggistico, sia nel tema del nudo, sapientemente elaborato per finire con un lavoro misto fra pittura e materie diverse usate per rifinire la tela. In ultimo l’artista Sakalouskaya Maryna ,che si può ben dire assorbe nelle sue opere, la tecnica figurativa e la tecnica astratta, rendendo figurativo ciò che altri possono interpretare come astratto, in questa collettiva presenta tre opere a tema floreale che si possono interpretare anche come astrattismo floreale, belle le tonalità felice la manualità. Acaf-Artemisia Gallery nella figura del suo presidente Maria Grazia Frasseto è compiaciuta di poter presentare in questa prestigiosa manifestazione, gli artisti sopra citati, auspicando una buona riuscita della collettiva degna di attenzione da parte del pubblico che frequenterà il Festival Dei due Mondi. Il Presidente Maria Grazia Frassetto Location: PALAZZO LAURENTI - VIA SALARA - SPOLETO tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRG3Nk5ACdmwtPud7tqfr9fFpw6Y4gECy2Bab6M8lUVbmjI5vCQ5A galleria-spazio-museo: galleria.artemisia.bg@gmail.com email gestore : PALAZZO LAURENTI sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: La coinvolgente arte pittorica dello spoletino Luigi Piccioni alle rinomate mostre di "Spoleto Arte" startDate: 6/24/14 endDate: 7/24/14 Description: Nella pregiata cornice delle mostre di "Spoleto Arte" curate da Vittorio Sgarbi, con l'organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes, saranno presenti le splendide creazioni del noto pittore spoletino Luigi Piccioni, che esporrà alcune tra le opere più originali e significative nel suo percorso di ricerca e sperimentazione stilistica. "Spoleto Arte" si svolgerà dal 27 Giugno al 24 Luglio all'interno dell'elegante Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato, nel fulcro nevralgico del centro storico di Spoleto. Piccioni vive e interpreta la cultura pittorica e la passione per l'arte con la radicata e vivace energia appartenente ai "Figli" dell'Umbria. È cresciuto e si è formato dapprima in un ambiente di stampo figurativo tipico di Spoleto, poi è entrato in contatto con l'ambito artistico romano degli anni settanta, approcciandone i canoni e le tematiche distintive. Il suo racconto biografico è assimilabile a un romanzo narrato su tela, il suo modo di esprimere l'estro creativo e di concepire l'elaborazione dei dipinti suscita immediato coinvolgimento emozionale nel fruitore e trasmette un variegato universo interiore, traducendolo in visioni spettacolari, che sembrano rievocazioni di attimi e istanti di caos, che si sta evolvendo e trasformando gradualmente in una dimensione di cosmo armonioso, avvolto da bellezza pura e sublime. Possiede l'innata e rara capacità di coloro, che sanno comprimere nel proprio intimo la sofferenza, i giorni di sole e quelli di buio per dare sfogo attraverso le rappresentazioni a quella forza cosmica prorompente, che solo chi è dotato di autentico talento e geniale intuito progettuale riesce a raffigurare e rielaborare, riproducendo immagini dal fascino intrigante, di magica atmosfera e intensa suggestione. Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: L’artista della realtà utopica Eugenio Carmi presente a “Spoleto Arte” startDate: 6/27/14 endDate: 7/24/14 Description: Presenza eccelsa alle mostre di "Spoleto Arte" curate da Vittorio Sgarbi, quella del geniale maestro astrattista Eugenio Carmi, che porterà alcune tra le sue più significative opere. Il prestigioso “Osservatorio sull’arte”, organizzato dal manager Salvo Nugnes di Promoter Arte, si terrà dal 27 Giugno al 24 Luglio 2014, presso lo storico Palazzo Leti Sansi, in via Arco di Druso 37, affacciato sulla suggestiva Piazza del Mercato e inaugurerà Venerdì 27 Giugno, alle ore 18.30. Carmi è tra i maggiori esponenti dell'astrattismo italiano e la sua fama si è ampiamente consolidata in ambito internazionale. Ha ricevuto premi e riconoscimenti prestigiosi in tutto il mondo. Si autodefinisce "Fabbricante di immagini". Nella multiforme ricerca sperimentale si è cimentato nella produzione di creazioni utilizzando tele e carte, ferro e acciaio saldati insieme. Ha realizzato anche cartelli antinfortunistici e segnali elettrici immaginari, specchi, vetrate e installazioni scultoree. L'espressione artistica accanto alla mente cosmopolita, fatta di rigore e coerenza, è in continua e graduale evoluzione. Sul concetto di arte ha dichiarato "L'arte è quell’attività, tuttora sconosciuta, prodotta dal perfetto computer, che sta nel nostro cervello e che, a nostra insaputa, traduce l'inconscio in realtà. Forse è il desiderio del mito della bellezza, forse è il desiderio di un colloquio con il nostro Dio, forse è il desiderio di scoprire il mistero dell'Universo". Umberto Eco di lui ha scritto "Animale eminentemente urbano, Carmi parla polemicamente di una civiltà della visione e del rumore, che lo ossessiona, lo disturba e lo affascina. Un suo moralismo e una sua tendenza alla fuga campestre si combinano con una sorta di salutare ottimismo, per cui non riesce e non gioire delle sollecitazioni, che il paesaggio urbano, nella sua insopportabilità, gli propina quotidianamente. Diciamo, che egli ha raggiunto una sorta di equilibrio, ritraducendo il paesaggio esterno in una sorta di paesaggio personale, pacificato e sottratto alle contraddizioni, che lo generano". Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: HAPPINESS startDate: 27 giugno 2014 endDate: 5 luglio 2014 Description: La Kyo Art Gallery presenta la mostra Happiness dell’artista dello Zimbabwe Lovemore Kambudzi curata da Antonella Pisilli. Lovemore Kambudzi è noto a molti in Zimbabwe come “L'occhio del popolo”, per la sua impietosa analisi realista della vita quotidiana africana ha studiato i grandi maestri del passato ed ha elaborato una variante del puntinismo di Seurat, o “tachisme” creando uno stile di pittura unico nel suo genere. La pioggia di macchie abilmente assemblate compongono le figure dei suoi dipinti creando effetti di luce e di colore molto suggestivi. Le sue pennellate ricordano i colori mimetici, ma le intenzioni concettuali dell'artista sono tutte da scoprire, la prospettiva è alterata per rilevare una trasformazione della figura che sdrammatizza la tecnica e le tematiche. Egli definisce il suo intento "Handingavanze chokwadi" che significa: “Non posso nascondere la verità”. Le tele di Lovemore Kambudzi sono solitamente di grandi dimensioni e mostrano la vita affollata della città, la quotidianità rivela le diverse situazioni di sofferenza o umiliazione alle quali il popolo viene sottoposto in determinate circostanze, riflesso sociale della travagliata vita politica e sociale dello Zimbabwe, l’artista però non dimentica di raccontare con sottile ironia situazioni paradossali e umoristiche anche in situazioni difficili. "L'altra Africa" proposta nella mostra Happiness vede con un occhio più disincantato la vita quotidiana africana descritta per l'occasione in modo efficacemente spensierato. Situazioni reali, nello Zimbabwe contemporaneo non sfuggono alla sua attenzione e come un cronista fedele, ispirato e critico della realtà quotidiana africana, le immortala sulla tela, che sembrano appartenere alla tradizione del pittore fiammingo Bruegel. Lovemore Kambudzi è nato ad Harare nel 1978 dove vive e lavora. Artista fin dall'infanzia ha cominciato la sua la formazione artistica già all’età di tre anni, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti della National Gallery di Mbare e pochi anni dopo ha iniziato una lunga e fruttuosa collaborazione con la Galleria Delta di Harare dove ha ricevuto un’ulteriore formazione e uno dove ha cominciato ad esporre con una cera assiduità Ha esposto in Germania, Francia, Belgio, Olanda, Regno Unito e Stati Uniti. Nel 2003 ha vinto una Borsa di Studio del Commonwealth ed è partito per la Nuova Zelanda. Attualmente vive con la moglie e la famiglia a Harare e gode di un crescente successo di pubblico e critica, sia all'interno del suo tormentato Paese, che a livello internazionale Location: Via Pietro Vanni 3, Viterbo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: kyonoir@gmail.com email gestore : Kyo Art Gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Paul Housley, "Studio Stories" startDate: 5/7/14 endDate: 8/2/14 Description: Paul Housley Studio Stories Opening Reception 05.07.2014 | 18:30 06.07.2014 > 02.08.2014 Il 19 aprile 2014 inaugura la nuova stagione di Transiti Arte Contemporanea, spazio dedicato all’arte italiana e internazionale, presso i prestigiosi spazi di Marina di Scarlino in Località Puntone (Gr). Dopo la stagione espositiva passata, sotto l’organizzazione di Paolo Campiglio e Chiara Gatti, il programma passerà alla cura della galleria Bianca di Palermo, uno tra i migliori punti di riferimento italiani per la pittura italiana e internazionale. In un periodo compreso tra il 19 Aprile e il 15 Ottobre 2014 si alterneranno mostre e progetti d’Arte Contemporanea che coinvolgeranno noti professionisti, under e over 35, della scena internazionale della pittura, della fotografia, dell’installazione e video. I progetti conquisteranno non solo gli spazi interni dello spazio espositivo ma anche gli spazi pubblici della struttura, coinvolgendo di volta in volta le varie aree della struttura con installazioni site specific. Transiti Arte Contemporanea al porto di Marina di Scarlino sarà un nuovo luogo di dibattito ed approfondimento delle arti visive coeve, in un contesto di alta ricezione internazionale immerso in una delle perle marittime della Toscana. Il secondo appuntamento sarà dedicato alla pittura eclettica e compulsiva di Paul Housley, che presenterà per l’occasione un ciclo di opere recenti dal titolo “Studio Stories”. La pittura di Housley, Stalybridge, UK, 1964, sembra essere una concatenazione di stili e suggestioni che impasta sinergicamente con una gestualità svelta. Scorrono le avanguardie del ‘900 in queste pitture di genere, animate dal reiterarsi di segni materici con i quali modella figure su tela. Il “ridicolo” di essere artista, come lui definisce, vive nell’alternanza di suggestioni alte, da Rembrandt a Picasso, alla descrizione di oggetti di poco conto che trova nei ricordi vani di mercatini dell’usato. Per Housley l’accumulazione costante di oggetti comuni sembra rivelarsi una vera e propria fonte di illuminazione. Tutto è credibile, il ritratto assume lo stesso prestigio della composizione convenzionale, proiettando i soggetti verso un processo di storicizzazione forzata. La stesura pittorica, di forte matrice modernista, si rinnova in un’ansiosa pratica di appropriazione dell’immagine in cui precisi e ripetuti tocchi plastici modellano le figure in una dimensione altra. Spazio Transiti, Porto Marina di Scarlino, Località Puntone (GR) - http://spaziotransiti.tumblr.com - spaziotransiti@gmail.com - +39 3383032422 Location: Porto Marina di Scarlino, Grosseto tipo di evento: rowid: Mostra Arte Contemporanea immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/events/498459100286804/?ref=22 galleria-spazio-museo: spaziotransiti@gmail.com email gestore : Spazio Transiti Arte Contemporanea sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Quattrocentocinquanta anni e non sentirli startDate: 6/18/14 endDate: 10/20/14 Description: Quattrocentocinquanta anni e non sentirli Ilaria Ricotti michelangelo Il tempo passa, l’arte cambia ma i grandi artisti sono ancora in grado di influenzare intere generazioni per secoli dopo la loro morte. Per questo motivo la Fondazione Casa Buonarroti e la Galleria Civica di Modena hanno deciso di celebrare uno degli artisti che maggiormente ha lasciato la propria impronta nel panorama artistico mondiale. Il 17 giugno è stata infatti inaugurata a Casa Buonarroti, a Firenze, una mostra dedicata a Michelangelo per il 450esimo anniversario della sua morte. L’esposizione è frutto di una importante ricerca, iniziata nel 2012, da parte di docenti di diverse università italiane, con il contributo della professoressa Alina Payne, docente della Harvard University e del The Harvard University Center for Italian Reinassance Studies. Lo scopo di questa ricerca, oltre alla celebrazione di uno dei maggiori artisti del Rinascimento italiano, è quello di portare alla luce l’influenza che Michelangelo ha continuato ad esercitare nei secoli e che tutt’oggi viene riscontrata anche all’interno del design, dell’architettura e delle arti visive contemporanee. Quello fiorentino rappresenta solo una parte del tributo riservato all’artista: nella sede modenese sono esposti i lavori più recenti, ispirati all’arte e allo stile ormai immortale del maestro, mentre nella location fiorentina si possono ammirare i lavori risalenti all’inizio del secolo XIX fino agli anni ’70, esposti accanto ai disegni dello stesso Michelangelo. In questo percorso non facile, Casa Buonarroti viene affiancata dall’Università degli Studi di Firenze, che approfondirà ulteriormente il percorso dedicato a Michelangelo, ospitando una parte della mostra dal 6 al 20 ottobre, con ulteriori disegni, video e interventi degli artisti degli anni ’20-60. Lo scopo principale della mostra è quello di mostrare al pubblico il percorso evolutivo delle arti nell’interpretare ed utilizzare gli insegnamenti del Maestro: un ciclo artistico, quello di Michelangelo, che ha subito variazioni e cambiamenti durante la vita dell’artista e che ha portato successivamente a diverse correnti di interpretazione e utilizzo. In particolare, un’importante momento di fruizione si ha negli anni ’60, quando la stessa Casa Buonarroti viene completamente restaurata e nello stesso tempo si abbandona una visione dell’opera di Michelangelo improntata al titanismo, imperante fino agli anni ’40, per dirigersi con sempre più convinzione alle nuove sperimentazioni degli anni ’70. La mostra in Casa Buonarroti, che espone i lavori di 32 artisti, tra cui Renato Guttuso e Vassily Kandinsky, è di certo un’occasione unica per rendersi conto di quanto l’arte che consideriamo moderna ancora nell’epoca contemporanea mantiene profonde radici con la tradizione. Ilaria Ricotti Casa Buonarroti, Via Ghibellina 70, Firenze 18 giugno 2014 – 20 ottobre 2014 Location: Casa Buonarroti, Via Ghibellina 70, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Il pittore dell’armonia, Alessandro Testa, presente alle mostre di "Spoleto Arte" startDate: 7/4/14 endDate: 7/31/14 Description: Si può senza dubbio affermare, che il pittore spoletino Alessandro Testa ha meritatamente raccolto gli “onori di casa” per i pregevoli quadri esposti alle mostre di "Spoleto Arte" attualmente allestite fino al 24 Luglio presso il secolare edificio di Palazzo Leti Sansi e inaugurate con trionfale ovazione il 27 Giugno. L'iniziativa è affidata alla curatela del Professor Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes. Dapprima sperimenta la scultura del legno, lavorando il melo, il tiglio, il noce con particolare predilezione per l'ulivo. Per l'artista, che Sgarbi ha avvicinato al gusto di Tancredi, la pittura costituisce una sfida. Le sue mani desiderano confrontarsi con la corposità e con la superficie del colore. Le tinte, che si espandono sulle tele sono per lui come strumenti musicali, che evocano vibrazioni emotive. Al riguardo afferma "Non so dipingere, cerco solo di creare per lanciare un messaggio". Pone dunque la comunicazione al centro della sua esperienza, che a livello stilistico richiama l'arte informale, pur senza mai riferirsi a una corrente specifica. Le sue opere non sono mai mute. Infatti, la sua anima continua a muoversi, a vibrare tra le cromie con indomita armonia e poetico equilibrio. Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : Palazzo Leti Sansi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Ariadna Carina Falcon “L'Opera è Donna” startDate: 7/18/14 endDate: 7/29/14 Description: Venerdì 18 Luglio 2014 alle ore 17,30, sarà inaugurata a Macerata presso la Galleria Mirionima dell'Accademia di Belle Arti di Macerata, a cura del Prof. Antonio Benemia e testo critico di Antonella Ventura, la personale “l'Opera è Donna” della pittrice di Rosario (Argentina), ARIADNA CARINA FALCON. L'Opera è Donna rappresenta per la pittrice A.F. la prima esposizione importante in Italia. Ella ha scelto Macerata città di Cultura, come città d'elezione per vivere a misura d'uomo con le sue passioni che sono: il bel canto, la natura e non ultimo i sentimenti. Dopo averla vista esporre con successo in alcune città del Sudamerica e aver avuto incontri importanti con alcuni collezionisti privati sempre Sudamericani, ha realizzato per questo spazio istituzionale, la Galleria Mirionima, 4 lavori ispirati profondamente alle sue passioni sopracitate. Quattro Opere, acrilico su tela, 100 x 150 cm, informali, colorati, sfumati densi di colore e calore, stesi a pennello di magma denso, ne fanno di Ariadna F. una pittrice materica-espressionista al tempo stesso, nella cui spatola passano emozioni forti molto più vicine a un linguaggio maschile rispetto ad una pittura “gentile”. Dopo la mostra di Macerata Ariadna F. esporrà in altre significative e qualificate gallerie italiane. La mostra sarà aperta fino al 29 luglio e visitabile tutti i giorni dalle ore 9.00 fino alle ore 20.00. dal 18.07.2014 al 29.07.2014 Dott.ssa Emanuela Grussu Co-Founder Be Sport +39 342.6837559 e.grussu@besport.org www.besport.org Location: Piazza lIbertà 7 Macerata tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : Spazio Mirionima sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Andrea Mancini startDate: 7/19/14 endDate: 7/27/14 Description: Genere: mostra personale di pittura Artista: Andrea Mancini Titolo: "i bagnanti" - opere fresche (wet paint) A cura di: Filippo Lotti Inaugurazione: Luogo: sala espositiva “La Macchia”, via di Portovecchio, 12a (scalinata a mare) Castiglioncello | Li – spazio dei Bagni Salvadori. Durata: 19 - 27 luglio 2014 Orario: giovedì 18 – 20; venerdì, sabato e domenica 18 - 20 e 21.30 - 23.30. Ingresso libero. Info: www.bagnisalvadori.it, bagnisalvadori@hotmail.it, 0586 754194, 333 37 97 583 Con il patrocinio di: Comune di Rosignano Marittimo In collaborazione con: Studio Architettare; FuoriLuogo – servizi per l’Arte; Associazione Culturale “La Ruga” CASTIGLIONCELLO All’interno degli eventi estivi 2014 dei Bagni Salvadori, si inaugura sabato 19 luglio alle ore 18.30 presso la sala espositiva “La Macchia” (via di Portovecchio, 12A) la mostra di pittura di Andrea Mancini dal titolo "i bagnanti" - opere fresche (wet paint) curata da Filippo Lotti. Questa esposizione, fatta in collaborazione con FuoriLuogo – servizi per l’Arte e con l’associazione culturale “La Ruga”, riunisce una ventina di opere frutto del lavoro artistico che il pittore fiorentino ha prodotto negli ultimi anni rappresentando “i bagnanti”, cioè i villeggianti di Castiglioncello. “L’idea – dice l’artista - mi apparve il giorno di ferragosto di qualche anno fa, nella baia infossata tra la Punta Righini e gli scogli del Quercetano. Le onde alte e ribelli di una libecciata frangevano schiumando l’aria, il fragore assordante dei cavalloni, le grida dei bimbi. Vedevo sullo sfondo le sagome indistinte della folla accalcarsi per il bagno dell’ora di punta, annebbiate dal salmastro che impregnava l’aria. Questo gioco di piani creava uno dei più belli scenari di vita contemporanea che avessi mai visto e che ricordavo sin dall’infanzia, da quando quel luogo iniziai a frequentarlo, dall’età di nove anni. Ben presto, sin dalle prime pennellate dei “bagnanti”, mi accorsi che stavo in realtà cercando di ritrarre “la luce” di quella esperienza visiva, folgorante, su quelle spiagge in quella precisa ora del giorno nei mesi estivi e pensai che niente capita a caso. Che anche i pittori della “macchia” di oltre cento anni prima, i Borrani, Sernesi, Abbati, il Cabianca, sostenevano che l’immagine del vero è un contrasto di macchie di colore e di chiaroscuro, iniziando di fatto quel rinnovamento artistico - proprio in quei luoghi - che dette vita alla pittura moderna italiana. Vidi così un segno in quella ispirazione, un richiamo ad unire passato e presente, a dare il mio personale contributo d’artista ad una rilettura storica in chiave contemporanea di quel luogo, che oltre ad essere luogo geografico e della memoria è per me un luogo dell’anima.” Andrea Mancini, classe 1958, è un artista completo: fotografo, graphic designer, illustratore, fumettista, creativo, scenografo e pittore. Dagli anni ‘90 espone opere in mostre collettive e personali in Italia, Giappone e Germania. Nel 1999 partecipa Nel 2000 consegue il Premio Fiorino per le arti visive. Nel 2002 alcune sue opere vengono acquisite dal Museo Marino Marini e dal Museo Diocesano di Firenze. Tiene workshop di illustrazione e pittura in scuole e accademie. Vive e lavora a Firenze. "Vorrei - dice lo scrittore fiorentino Francesco Recami (finalista Premio Strega 2010) - poter fare con la narrazione quello che riesce ad Andrea Mancini con la pittura. Dettagli di masse di bagnanti accalcati ed estraniati su spiagge che non si vedono, perché la visione è radente come quella dei bagnanti stessi, il loro sguardo va lontano, nonostante siano costretti ad una vicinanza inconsueta ed etologicamente inaccettabile con altre persone: quello dei Bagnanti è un iper-realismo quasi seriale, veloce e sintetico, dove il dettaglio è ancora più estraniante del totale. Non si tratta di scene perché non succede niente, sono fissati istanti di niente: persone che non si sa chi siano, cosa facciano, perché lo facciano, e a che cosa pensino. Sono al mare per divertirsi, distrarsi, rilassarsi, ma nulla di tutto ciò sembra accadere. Nessuno ha una storia dietro di sé né una storia davanti a sé, che sta per cominciare. Una pittura antinarrativa: può invece una narrazione essere antinarrativa? Qui alcuni telefonano, altri guardano davanti a sé, altri si mettono la crema, in realtà tutte queste persone aspettano soltanto che il tempo passi, ma il tempo non passa perché si è fermato. Le pennellate di luce danno e tolgono senso a questi individui, ammassati come copertoni in una discarica. Il pennello è apparentemente distratto e sicuramente veloce, le magistrali sgranature creano un effetto di ulteriore straniamento, oltre a quello ottenuto con l’estrapolazione del dettaglio. Le sagome vanno a creare delle composizioni plastiche quasi astratte, eppure la pittura mi pare dichiaratamente esistenzialista: come può un bagnante non provare un senso di nausea sartriana per i contorni della realtà senza definizione che ha intorno? Eppure il bagnante è contento di sé, almeno questo è quello che dice al telefonino. Sarebbe bello nella narrazione riuscire a dilatare il tempo fermandolo come fa Andrea Mancini e comporre narrazioni antinarrativiste di questo tipo, negli anni sessanta ne hanno fatte tante, ma poi sono naufragate perché il pubblico, i bagnanti stessi, non vogliono sapere dove sono e che cosa fanno, cioè niente." Al vernissage sarà presente Fabrizio Borghini con la troupe televisiva del programma “Incontri con l’Arte” di Toscana Tv per la realizzazione di un servizio sulla mostra. L’esposizione sarà visitabile fino al 27 luglio, ad ingresso libero, giovedì dalle 18 alle 20, venerdì, sabato e domenica dalle 18 alle 20 e dalle 21.30 alle 23.30. Per info: bagnisalvadori@hotmail.it, 0586 754194. Location: Castiglioncello | Li tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ARCHIVI DI STATO - ELISABETTA ROGAI startDate: 8/9/14 endDate: 8/31/14 Description: ELISABETTA ROGAI per i 100 anni di Forte dei Marmi Galleria Il Forte Antichità 9 agosto 2014 1914 – 2014 : 100 anni di FORTE DEI MARMI……glamour, turismo, grande cucina gourmet ma anche arte, fin dal 1500…..una lunga e sottile striscia di sabbia lunga 30 kilometri, incastonata fra monti e mare, anticamente un borgo, oggi il “posto” delle vacanze per antonomasia, file di tende e di ombrelloni in rigorosa precisione, una località che si offre alla frenetica danza del turismo, rumoroso e colorato, consumato in pochi giorni, lontano anni luce dalle spiagge discrete dei veri signori di una volta, ma che, all’apertura delle scuole, magicamente, si assopisce, la gente riprende i suoi ritmi, cadenzati come le onde, si torna a pescare, si buttano le reti, si ritorna i veri padroni del paese e rimangono i ricordi della stagione estiva. Il legame della Versilia con l’arte è datato, risale al 1500, quando Michelangelo sceglieva il marmo per le sue opere e lo faceva trasportare a mare dai carri trascinati da buoi, e poi avanti negli anni, fino al 1956 quando Henry Moore iniziò la sua collaborazione con gli scalpellini della zona, e poi le fonderie che hanno lavorato per artisti come Botero, Joan Mirò, Isamu Noguchi, Giacomo Manzù, ma anche pittori come Mario Marcucci, Lorenzo Viani, Carlo Carrà: la Versilia ha sempre avuto un fil rouge privilegiato con l’arte, artisti che qui hanno creato e lavorato, dalla natura della Versilia e dal suo mare traggono ispirazione, natura rivolta all’arte, a volte è dolce e spudorata nei colori e a volte dura e violenta. E poi, negli anni, grandi mostre ed eventi, in questi ultimi anni gestiti dalla sensibilità femminile, da donne che hanno sempre vissuto nel bello, amato l’arte, e che si sono sempre espresse nell’arte, come Elisabetta Rogai, l’artista fiorentina dalla bellezza rinascimentale che “racconta” le donne; quest’anno, proprio per dare una testimonianza all’arte della Versilia, il prossimo 9 agosto alle ore 19, 00, presenta una sua personale alla Galleria Il Forte Antichità di Patrizia Grigolini, “Archivi di stato”: i soggetti dei dipinti sono giovani donne senza tempo, icone di una contemporaneità che non toglie spazio a momenti di riflessione e analisi. Nei volti e nei corpi delle protagoniste c’è tutto l’universo emozionale di Elisabetta Rogai, il suo figurativo informale capace di instaurare un legame strettissimo con chi ammira le opere d’arte. La Rogai è una donna vera, che sa fare “squadra” con le donne, oltre a dipingerle, riesce a creare un magico incontro di donne, una sorta di gioco di squadra, donne che parlano alle donne, professioniste dedicate all’arte, alla terra, alle fragranze……..in sintesi alla bellezza: ma la sua pittura non è banale, le sue donne, dalle chiome fluenti mosse dal vento, novelle amazzoni che mostrano dolcezza e sensibilità, donne forti e sensuali, giochi di trasfigurazioni ispirate dalla sua fantasia, storie ed emozioni di donne viste in una ottica diversa secondo le modifiche del corso del tempo, donne nelle quali tutte noi ci ritroviamo e dalle quali possiamo trarre ispirazione.…e poi, l’arte che si tramuta, si evolve, cambia, immagina, incontra altre donne, altri eventi, altri sogni……scardinando il luogo comune che fra donne non ci possa essere complicità e amicizia, per Elisabetta Rogai il vino è il punto esatto in cui la terra incontra la poesia e lei domina il prodotto, lo usa, nel pieno rispetto della sua storia, per creare immagini ed emozioni, per fa parlare le sue donne, ebbre di vino, piene di fascino e sensualità. Le sue opere sono create con la tecnica di Enoart, una personalissima invenzione dell’artista, unica in Italia, che consiste nel dipingere usando il vino come colore. Dopo anni di studio e molti tentativi, attraverso l’aiuto del professor Roberto Bianchini (docente di chimica organica dell’Università degli Studi di Firenze) Elisabetta Rogai è riuscita a capire come “fissare” il vino sulla tela, un procedimento particolare che dona al quadro una vita vera e propria. Ciò che rende queste opere d’arte davvero particolari è il fatto che dopo un primo tratteggio della bozza del disegno fatta con il carboncino l’artista nella loro realizzazione usa solo ed esclusivamente vino rosso (e bianco per le sfumature) senza aggiungervi altri componenti. Un fissaggio naturale impedisce poi al vino di invecchiare oltre un certo limite, stabilito da Elisabetta: in questo modo i colori restano sempre relativamente luminosi, senza sbiadire troppo: la realtà che cambia a seconda del punto di osservazione dell’artista, ma rimane sempre arte pura. La mostra, che si inaugura il 9 agosto, andrà avanti fino alla fine del mese: nell’occasione dell’inaugurazione si brinderà con il vino “ I Balzini Pink Label” di Antonella D’Isanto e saranno degustati i formaggi pecorini “Forme d’arte” di Paolo Piacenti (le cui etichette sono tratte proprio dai quadri della Rogai) e le focaccine ripiene dell’atelier bar versiliese “Viennaluce” parte del gruppo “Nome” di Giacomo Menici. Dopo l’appuntamento estivo, per Elisabetta Rogai si aprirà un periodo di importanti esposizioni, tra cui quella in Palazzo Medici Riccardi a Firenze (dicembre 2014) e al Chiostro del Bramante a Roma (primavera 2015). Crediti Fotografici Fabrizio Gaeta Cristina Vannuzzi Landini Location: Via Carducci - Forte dei Marmi - Lucca tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: elisabetta.rogai@gmail.com email gestore : GALLERIA IL FORTE ANTICHITA' sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Seminaria Sogninterra startDate: 8/22/14 endDate: 8/24/14 Description: Il festival d’arte contemporanea SEMINARIA Sogninterra è un luogo di differenza e di stupore, di relazioni e di condivisione, che apre le porte del borgo medievale di Maranola. Nell’attraversamento di un percorso di circa un chilometro, tra luoghi pubblici e privati, i visitatori incontrano le opere di dodici artisti chiamati ad esplorare la dimensione fisica e sociale del borgo. Gli artisti invitati: Martina Angius, Andrea Aquilanti, Carlo Bernardini, Zaelia Bishop, Vincenzo Core, Iginio De Luca, Silvia Giambrone, Marina Paris, Giù Pioventini, Filippo Riniolo, Gino Sabatini Odoardi, Donatella Spaziani. La terza edizione del Festival nasce dopo un breve periodo di riflessione in cui l’associazione Seminaria ha deciso di biennalizzare questo importante appuntamento, nell’ottica di sviluppare una nuova forma di ideazione e partecipazione, tra curatori, artisti e abitanti. Quest’anno la direzione artistica di Marianna Fazzi e Isabella Indolfi, sarà supportata dal curatore Fabrizio Pizzuto, uno sguardo critico e storico volto ad ampliare gli orizzonti di un progetto in crescita. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Formia, è realizzata con il contributo dell’UnipolSai di Michele Gradone - divisione Unipol, e vede inoltre il coinvolgimento diretto anche di altre associazioni, come Amanda e la rete Salamandrina. Il contributo più grande alla realizzazione del Festival è però quello degli abitanti di Maranola, coinvolti in vari modi attraverso l’adesione volontaria e la partecipazione attiva, aprendo le loro case agli artisti, alle opere e ai visitatori. Il Festival Seminaria 2014 graviterà su prospettive capovolte e sullo scarto di senso che generano. Il sottotema “Alla riversa”, che in maranolese vuol dire “al contrario” parte dall’inversione fisica del percorso espositivo che quest'anno verrà affrontato “alla riversa”, appunto, rispetto alle precedenti edizioni. Si presume e si acconsente il ribaltamento della realtà stessa: guardare in basso per vedere il cielo e in alto per vedere la terra; sconvolgere le abitudini che facilmente diventano regole, e giocare seriamente attingendo dal disordine creativo. Un invito agli artisti a sovvertire le regole spaziali, fisiche e relazionali. Al contempo un'idea di recupero dei valori del tempo e di quelli del contesto, arte che ricontestualizza il territorio prevedendo il coinvolgimento e l'”invasione”: riconcepire un luogo per ricollocarlo, ripensarlo, coinvolgerlo e ridiscuterlo. Seminaria ripensa Maranola in definitiva, e invita gli artisti a dialogare con il borgo medievale e con le persone del luogo, attraverso una serie di mini-residenze che si svolgono prima del festival. In programma, numerosi eventi collaterali animeranno la piazza con musica, progetti speciali e prodotti tipici. Ingresso gratuito L’associazione culturale Seminaria Sogninterra nasce a Maranola nel 2011 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea e l’arte ambientale. Una visione impugnata come strumento atto a rendere manifeste non solo le qualità esteriori del piccolo borgo di Maranola ma anche e soprattutto la capacità endemica dei suoi abitanti a valorizzarle e sostenerle. L’arte vista come un’occasione di conoscenza ed esperienza del mondo. La ricerca curatoriale dell'associazione si focalizza sull’arte ambientale e relazionale, attraverso installazioni site specific che, dialogando con il luogo e i suoi abitanti, avvolgono lo spettatore in una fruizione immersiva. Una produzione partecipata e una distribuzione libera, nella convinzione che si possa dar vita ad un modello alternativo per un reale sviluppo economico, culturale e sociale del territorio. Con il contributo di Seminaria Sogninterra P.za Maggiore 40 - 04023 Maranola di Formia (LT) www.seminariasogninterra.it | info@seminariasogninterra.it Ufficio stampa: Flaminia Masotti Mob. 347. 7282302 | ufficiostampa@seminariasogninterra.it Location: Maranola di Formia - 04023 LAtina tipo di evento: rowid rowid: Festival di Arte Ambientale immagini: galleria immagini: https://www.youtube.com/watch?v=2BBmEF0OIis galleria-spazio-museo: email gestore : Maranola di Formia (LT) sponsor: www.seminariasogninterra.it Ufficio stampa: Flaminia Masotti | ufficiostampa@seminariasogninterra.it 347 7282302 lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: EXPO VISUM SILMA NEWS startDate: 8/11/14 endDate: 10/9/14 Description: "Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures” ospitata nelle sale del Palazzo del Governatore di Parma fino al 9 novembre 2014 Per tutto il mese di agosto l'esposizione resterà aperta con i seguenti nuovi orari di apertura: Lunedì chiuso Dal martedì al venerdì: 15.00 - 22.00 Sabato e domenica: 10.00 - 13.00 / 14.30 - 19.30 (La biglietteria chiude un'ora prima) Mercoledì 13 agosto, in occasione del compleanno di Alfred Hitchcock, tutti i visitatori riceveranno in omaggio la locandina ufficiale della mostra. Continuano inoltre, ogni mercoledì alle ore 17.00 fino al 27 agosto, gli appuntamenti con il laboratorio didattico "La finestra sul cortile" a cura dell'associazione culturale Patafisici-progettisti per l’Arte. Tutti i partecipanti, dopo essere stati introdotti nel mondo di Hitchcock, al secondo piano di Palazzo del Governatore in una sala allestita per ricreare l’atmosfera del set cinematografico, potranno rielaborare, attraverso il metodo degli storyboard, una propria versione del film. Il costo del laboratorio è di 7,00 euro per gli adulti e 5,00 euro per i bambini; all'attività si accede con il biglietto d’ingresso della mostra ed è necessaria la prenotazione al numero 339 3319373. I primi corpi di fabbrica del Palazzo del Governatore furono innalzati nel 1283: l’edificio si presentava inizialmente suddiviso in due parti separate dal vicolo di San Marco, oggi coperto dal voltone centrale. I paramenti esterni, in cotto, sono riconducibili al più tardo stile romanico testimoniato in città. Ad un porticato a piano terreno dovevano corrispondere due ordini di finestre bifore e trifore, e un’alta merlatura alla sommità. Il complesso fu sede del Capitano della città e, in seguito, del Governatore, dell’Uditore Civile e di altri magistrati comunali. Il Palazzo, che nel corso del tempo ospitò anche i legati papali inviati con funzione di governo, mantenne l’antica configurazione architettonica sino all’epoca farnesiana, allorché, dopo il 1606, a seguito del crollo della torre campanaria e della riedificazione del Palazzo Municipale, fu oggetto di un primo importante intervento di ristrutturazione che portò alla formazione del voltone sopra Vicolo san Marco e alla costruzione, sul medesimo, di una torre civica che, edificata solo nel 1673 dall’ingegnere piacentino G. B. Barattieri, dovette assumere la funzione dell’antica torre campanaria del Municipio. In essa venne pertanto ospitata l’antica campana del 1453, detta “di Terza”, che riportava i nomi degli Anziani dell’anno della fusione, quindi quella detta “di Alessi”, dal nome del suo autore, sostituita a sua volta, nel 1998, con una replica. Come molti palazzi affacciati su Piazza Grande, anche questo dovette conoscere nei secoli modifiche e riattamenti. In facciata l’immagine cinquecentesca della Vergine incoronata, dipinta da J. Zanguidi detto il Bertoja (1544-1574), venne sostituita dalla scultura dedicata dal Consiglio degli Anziani avente stesso soggetto, opera dello scultore J. B. Boudard. La facciata nel frattempo era stata rettificata e unificata in un contenuto stile “alla francese” da E. A. Petitot, mediante una serie di elementi decorativi quali il cornicione marcapiano e l’ornamento delle finestre. Nel 1829, su commissione della Duchessa Maria Luigia, furono realizzate le grandi meridiane della facciata per mano di L. Ferrari e L. Pazzoni, mentre nell’area antistante il Palazzo, al monumento borbonico dell’Ara Amicitiae (1769), opera del Petitot, fu sostituito nel 1893 quello a G. Garibaldi, opera di D. Calandra. Il Palazzo del Governatore ha mantenuto nel tempo il suo carattere di edificio pubblico (fino a pochi anni fa ha anche ospitato alcuni uffici comunali), e riporta in facciata, all’angolo con l’attuale via Cavour, l’immagine del mattone di Parma, l’unità di misura alla quale dovevano rifarsi nel Medio Evo fornaciai e costruttori. Enti organizzatori: Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, Alef – cultural project management Informazioni: www.ilmaestrodelbrivido.com Ufficio informazioni e Accoglienza turistica (IAT) Pizza Garibaldi, 1 Lunedì dalle 13.00 alle 19.00 Feriali dalle 9.00 alle 19.00 Domenica e festivi dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00 EXPO VISUM SILMA: “I contenuti degli articoli sono frutto di comunicati stampa e segnalazioni da internet. Eventi che riteniamo di interesse, lì segnaliamo alla vostra attenzione nella speranza di aver fatto cosa gradita”. Location: Piazza Garibaldi, 1 PARMA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: expovisumsilma@gmail.com email gestore : Palazzo del Governatore sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: THAT’S IT: contemporaneità a confronto startDate: 8/23/14 endDate: 8/29/14 Description: Sabato 23 agosto alle ore 18,30 presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto s’inaugura la mostra dal titolo THAT’S IT: contemporaneità a confronto. La mostra, organizzata dalla Galleria Marconi, IS Gallery, e Marche Centro d’Arte, con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto, presenta le opere di Federica Amichetti, Attinia, Roberto Cicchinè, Rocco Dubbini, Armando Fanelli, Pierfrancesco Gava, Carla Mattii, Rita Soccio ed è a cura di Nikla Cingolani che è anche autrice del testo critico. Sarà possibile visitare THAT’S IT: contemporaneità a confronto dal 23 al 29 agosto, tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00. La Palazzina Azzurra si trova in Viale Bruno Buozzi, 14 a San Benedetto del Tronto (AP). Il giorno dell’inaugurazione Rocco Dubbini presenterà una performance con il supporto della cooperativa sociale Meridiana. La curatrice Nikla Cingolani ha presentato il progetto su cui si basa THAT’S IT: contemporaneità a confronto con queste parole: “Attraverso le opere di otto artisti marchigiani, diverse per tematiche e ricerca, possiamo compiere una riflessione sulle urgenze del momento, grazie alla straordinaria sensibilità interpretativa di ciascuno di tradurre in immagini le proprie perplessità. L’arte, intesa come fare dilatato ed esteso, non risponde ad alcun obbligo linguistico e le loro espressioni diventano generali e fluide, spaziando alla sperimentazione in una continua metamorfosi. Federica Amichetti, Attinia, Roberto Cicchinè, Rocco Dubbini, Armando Fanelli, Pierfrancesco Gava, Carla Mattii, Rita Soccio, sono gli artisti a confronto i quali offrono un percorso di senso, dove l’arte diventa luogo di infiniti attraversamenti tra i diversi linguaggi. Il concept della collettiva è un’indagine sull’arte come elemento necessario per costruire l’immagine e la percezione di una regione caratterizzata da una molteplicità di culture e storie. In questo caso il pluralismo diventa spazio strutturale in cui la marchigianità non sia vista come una riduttiva caratteristica geografica, ma si ampli alla dissoluzione della stessa per ridefinirsi come territorio esperienziale universale. Il progetto è un’istantanea sul lavoro di questi artisti e la loro capacità di ascoltare quell’esigenza e quell’ombra, nell’esercizio di captare ciò che anima il vivere nell’epoca attuale. Dalla loro visione nasce l’amore per la bellezza in un tempo in divenire, capace di fissarsi per sempre in immagine che si ricordi. THAT’S IT. Ecco, questo è. L’opera è compiuta e il risultato lo abbiamo sotto i nostri occhi, ora.” TITOLO: THAT’S IT: contemporaneità a confronto CURATORE: Nikla Cingolani TESTO CRITICO: Nikla Cingolani SEDE: San Benedetto del Tronto, Palazzina Azzurra, Viale Bruno Buozzi, 14 TELEFONO: 0735 581139 PERIODO: 23 agosto – 29 agosto 2014 ORARIO: tutti i giorni 18-24 Un ringraziamento speciale a cooperativa sociale Meridiana INFO: Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galleriamarconi@vodafone.it blog http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi IS Gallery email isartgallery@gmail.com web www.is-gallery.com facebook https://www.facebook.com/isgallery.artecontemporanea Location: viale Buozzi San Benedetto del Tronto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://3.bp.blogspot.com/-SGANtPbwxz4/U-5iFAf4HyI/AAAAAAAAByw/sVdEhqrVr3U/s1600/that%27sit.jpg galleria-spazio-museo: galleriamarconi@vodafone.it email gestore : Palazzina Azzurra sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: ALIENS le forme alienanti del contemporaneo startDate: 8/30/14 endDate: 9/27/14 Description: ALIENS le forme alienanti del contemporaneo Casa di Ludovico Ariosto via Ludovico Ariosto, 67 Ferrara 30 agosto – 27 settembre 2014 inaugurazione seconda mostra, sabato30 agosto ore 18.30 Tutto pronto nella storica Casa di Ludovico Ariosto per dare il via, sabato 30 agosto dalle ore 18.30 alla terza mostra in programma per la sesta tappa di ALIENS – le forme alienanti del contemporaneo, il progetto nazionale itinerante, ideato da Sergio Curtacci, direttore del magazine d’arte contemporanea Frattura Scomposta, che dallo scorso 7 giugno fino al prossimo 27 settembre propone, a Ferrara, 110 giorni all’insegna dell’arte contemporanea con mostre e performance che vedono la partecipazione di più 70 artisti. Nunzio Paci, Sergio Padovani, Alessandra Baldoni, Jara Marzulli, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Vincenzo Colella, Maurizio L'Altrella, Alessio Bolognesi, Gabriela Bodin, Ciro Palladino, Cristiano De Matteis, Massimo Festi, Vania Elettra Tam, Franco Donaggio, Ivan Lardschneider, Daniele Cestari, Filippo Manfroni, Marco Besana, Marcello Carrà, Ilaria Margutti, Vittorio Comi: questi i ventidue artisti che fino al 27 settembre, ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario, coinvolgeranno il pubblico in una riflessione sulla tematica riguardante l’alienazione umana. La serata vedrà inoltre la partecipazione di Giancarlo Marcali, Paola Turroni e Carlo Monti, con la live performance ... ET NOS CEDAMUS AMORI; di Caterina Squillacioti, Elena Gabrielli e Elisabetta Tambornini (con costumi di: Elisa Occhini) con la live performance COME ANCORA NON SO; di Nicola Fornoni e Stefania Zorzi con la live performance CORPOCONTROCORPO in cui avverrà un abbraccio tra due corpi integralmente nudi; e di Solidea Ruggiero con le videoproiezione e reading musicale SKIN e la video perfomance IO CHE NON CONOSCO LA VERGOGNA. Nei giorni 29, 30 e 31 agosto, presso il parcheggio Diamanti in via Arianuova, Alessio Bolognesi e Cristiano De Matteis, realizzeranno il MURALE FERRARA SFIGGY FEARS in cui Sfiggy affronta le sue paure sopra un muro dipinto, per esorcizzare quelle che ognuno prova nella vita reale. Nell’opera a quattro mani di Alessio Bolognesi e Cristiano De Matteis, Sfiggy si trova ad affrontare i propri demoni, che lo circondano e lo sovrastano. I due artisti affrontano quindi su muro il concetto di alienazione, quella che deriva dai propri blocchi, dalle difficoltà reali e dall’incapacità di affrontarli, arrivando al punto di trovarsene sopraffatti, vinti, schiacciati. E lo fanno in modo ironico, inserendo il personaggio icona di Alessio - Sfiggy appunto - in un contesto nuovo, in cui diverse tecniche murali si fondono fino alla sovrapposizione con la particolare tecnica pittorica che Cristiano usa nelle proprie opere. ...Perchè le paure si possono affrontare anche ridendoci sopra! La tappa ferrarese, è patrocinata dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Ferrara e dai Musei Civici Arte Antica Ferrara e sostenuta dal Gruppo FINMATICA. SCHEDA INFORMATIVA Mostra collettiva arte contemporanea Titolo: ALIENS – le forme alienanti del contemporaneo Artisti: Vittorio Comi, Marianna Gasperini, Anna Turina, Tina Sgrò, Florencia Martinez – Angela Trapani, Anna Muzi, Antonio De Luca, Annalu’, Silvio Porzionato, Roberta Serenari, Vanni Cuoghi, Anna Madia, Marcella Bonfanti, Ketty Tagliatti, Cristina Iotti, Marica Fasoli, Elisa Anfuso, Francesca Marzorati, Marina Mancuso, Silvano Santi, Luca Zarattini, Sam Punzina, Fulvio Martini, Alberto Gallingani, Loredana Catania, Mauro Molle, Alice Olimpia Attanasio, El Gato Chimney, Milena Sgambato, Sonia Ceccotti, Max Gasparini, Giacomo Rossi, Cinzia Pellin, Gabriele Talarico, Ilaria Del Monte, Denis Riva, Valerio Spisani, Jessica Rimondi, Luca Valotta, Stefano Perrone, Barbara Bonfilio, Dorian Rex, Nunzio Paci, Sergio Padovani, Alessandra Baldoni, Jara Marzulli, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Vincenzo Colella, Maurizio L'Altrella, Alessio Bolognesi, Gabriela Bodin, Ciro Palladino, Cristiano De Matteis, Massimo Festi, Vania Elettra Tam, Franco Donaggio, Ivan Lardschneider, Daniele Cestari, Filippo Manfroni, Marco Besana, Marcello Carrà, Ilaria Margutti, Giovanna Lacedra, Salvatore Insana, Alberto Gallingani, Solidea Ruggiero, Annibale Covini, Nicola Fornoni, Massimiliano Manieri, Caterina Squillacioti, Paola Turroni – Carlo Monti, Roberto Milani, Francesca Fini, Mona Lisa Tina, Streamcolors INFO PUBBLICO CASA LUDOVICO ARIOSTO Via Ludovico Ariosto, 67 – Ferrara Inaugurazione: sabato 30 agosto 2014, ore 18.30 Orari: feriali 10.00 - 12.30 / 16.00 - 18.00; Chiuso lunedì Periodo mostra: 30/08 - 27/09 - 2014 INGRESSO GRATUITO CON IL PATROCINIO della REGIONE EMILIA ROMAGNA, del COMUNE DI FERRARA e dei MUSEI CIVICI ARTE ANTICA FERRARA COMITATO SCIENTIFICO E ORGANIZZAZIONE Alessio Bolognesi, Giovanna Lacedra, Vania Elettra Tam, Sergio Curtacci INFO Tel. 0532/244949 | www.fratturascomposta.it | info@fratturascomposta.it MAIN SPONSOR Gruppo FINMATICA PARTNER Chocolat, Hotel Carlton, Student’s Hostel Estense, Alloggio Cavour, B&B Privacy, iPuedes, Buskers Festival INFO STAMPA Ufficio stampa FLpress Flavia Lanza | Mobile: 340_9245760 | Mail: ufficiostampaflpress@gmail.com Location: Casa di Ludovico Ariosto - Via Ludovico Ariosto, 67 Ferrara tipo di evento: rowid: Mostra Collettiva immagini: galleria immagini: http://www.equilibriarte.net/images/uploads/vaniaelettratam/locandina-terza-tappa.jpg galleria-spazio-museo: sergio.curtacci@libero.it email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: BLUEBLUE AND MORE startDate: 9/8/14 endDate: 9/18/14 Description: BLUEBLUE AND MORE DI CATHY JOSEFOWITZ Sabato 6 settembre 2014 la galleria Susanna Orlando di Pietrasanta ospita un omaggio a Cathy Josefowitz, artista legata dal 1991 alla galleria e recentemente scomparsa. L’accurata selezione delle opere è stata fatta da Lei nel mese di Giugno, e riguarda i lavori eseguiti nel suo atelier di Ginevra al suo ritorno da un viaggio in Tunisia. Per comprendere il lavoro di questa giovane artista prematuramente scomparsa non si può prescindere dalla storia della sua famiglia, quello di vivere in un contesto culturalmente importante, fatta di collezioni, di musica, musicisti e direttori d’orchestra, colte frequentazioni, dipinti di espressionisti e impressionisti appesi alle pareti delle case di famiglia, e non si può prescindere neppure da quella naturale attitudine alla danza che era in Cathy e dai suoi gesti coreografati dal suo pensiero e animo artistico. Come ha scritto Philippe Daverio, nella introduzione alla mostra di Milano del 2012, i suoi lavori volteggiano tra i movimenti matissiani, e l’abbandono baconiano e al cromatismo vagamente kleeniano. Cathy si innamorò della Galleria di Susanna orlando mel ’91, e dopo pochi mesi macque la prima mostra: “BED&BREAKFAST”, dove Cathy aveva dipinto numerosissimi scontrini e fatture di hotel raccolte in giro per il mondo. Poi nel 1994 un omaggio a Rodin, in quel periodo abitava a Parigi con Beppe Sebaste, e, vicino al famoso Museo Rodin, nasce la mostra “24MILABACI” “Blue blue and more”, è il titolo nato da una sua frase riportata egregiamente dallo scrittore Beppe Sebaste nel testo che accompagna il catalogo : E mentre ti guardo nuotare e volteggiare nell’azzurro, e vorrei toccarti ma non ci riesco, mi accorgo che le parole più belle le hai usate tu accompagnando una delle tue ultime tele: blue, blue and more. Otto grandi tele, che fanno parte dell’ultima produzione della pittrice, sono il tema dominante della mostra. Protagonisti i cieli sempre più tersi e immateriali che vagamente si confondono con le visioni del quotidiano, oggetti danzanti nella scenografia delle luci e delle ombre. Alle tele si accompagnano 50 disegni, veri e propri appunti di viaggio dove si incontrano le pose dei personaggi di C.J. sempre in movimento a volte contorte a volte distese in un disarmante abbandono. Citava infatti, Philippe Daverio nella bella e penetrante introduzione della mostra “ Meditation In & Out” del 2012 a Palazzo Broggi di Milano: Matisse settantenne rifiugiato in Costa Ázzurra...contínuerà ad applicare il credo di un’estetica pura guardando filtrare nell'aisance la luce mediteranea attraverso un boccale di pesci rossi, col coÍore.... Da Matisse discende, forse inconsapevole, la visione di Cathty Josefowitz. Da trent’anni la vedo dipingere l'inquietudine de//a sua aisance adolescenziale. Col colore e con la forma. La ritrovo in un'esperienza ben più condensata oggi, stratificata. E'innegabile che la frequentazione mentale con Francis Bacon ha finito per fare da contrapposizione esistenziaie a Matisse. Che cosa ci può essere di più lontano dalle atmosfere ovattate di Nizza se non i corpi contorti della sofferenza baconiana?’ Dopo l’allestimento di Milano, questa di Pietrasanta, allestita con il contributo di Lorenzo Piqueras, allestitore di importanti mostre del Louvre, che si colloca come naturale epilogo e testimonianza della vitalità e della complessità di un’artista che, come lei stessa amava ripetere ha “scelto la pittura per esprimere il mondo: un palco teatrale dove tutto può accadere”. A proposito di palco-scenico, sempre dal ricordo della Tunisia, una laboriosa “ricostruzione scenografica“ di carte e collage di una piccola cittadina che appare agli occhi del visitatore come un teatrino. . Biografia Cathy Josefowitz nasce nel 1956 a New York. Sua madre dipinge, suo padre è produttore d dischi e direttore d’orchestra. Cresce in Svizzera; a 16 anni si trasferisce a Strasburgo dove studia scenografia al Théâtre national de Strasbourg, l’anno seguente è si iscrive alla Accademia di Belle Arti di Parigi. A 21 anni, nel 1977, torna negli Usa dove il teatro e la danza le aprono nuove prospettive. Studia «Performing Arts» al Dartington College of Arts nel 1979 ed entra in contatto con alcuni maestri della danza contemporanea che integrano la sua formazione. Dopo il diploma torna nuovamente in Europa, è la volta del Galles, dove fonda una compagnia di danza e teatro, «Research and Navigation» con Mara de Wit. E’ in questo periodo che la danza e la musica diventano parte integrante e fondamentale del suo lavoro da pittrice. Nel 1988, con il suo primo lavoro da coreografa, vince il concorso di coreografia a Vienna con lo spettacolo “Woodstock”. Ha insegnato a lungo danza sia in Svizzera sia in Italia (dove si era trasferita dopo l’incontro con lo scrittore Beppe Sebaste, col quale ha avuto il figlio Pierre). Il cineasta Francese Levy Kuentz assieme a suo fratello Stéphane, scenografo, hanno realizzato due documentari sul lavoro di Cathy, un nel 2003 e uno nel 2011. La sua prima personale risale al 1973 alla Galerie Helmina di Strasburgo, cui fece seguito nel 1975 quella alla Galerie La Puce à l’Oreille a Parigi. In Italia espone per la prima volta nel 1990 a Milano (Galleria Lusca). Dal 1991 inizia la collaborazione e l’amicizia con Susanna Orlando con la partecipazione a rassegne nella sua galleria. Fra le rassegne collettive a cui ha partecipato si ricordano quelle parigine: Salon des Femmes, Unesco (1976); Grands et jeunes d’aujourd’hui, (1995), Salon de mai (1996,1997). Muore nel giugno 2014. Evento: Blue blue and more Artista: Cathy Josefowitz Testo a cura di: Beppe Sebaste Allestimento a cura di: Lorenzo Piqueras Luogo: Galleria Susanna Orlando Studio. Via S.Stagi, 12 Pietrasanta -LU Inaugurazione: Sabato 06 settembre ore 18.00 Durata Mostra: 06 settembre – 18 settembre 2014 Galleria Susanna Orlando. Via Carducci, 10 - 55042 Forte dei Marmi LU. 0584 83163 Galleria Susanna Orlando Studio. Via S.Stagi, 12 - 55045 Pietrasanta LU. 0584 70214 Galleria Susanna Orlando. Via Garibaldi 8 -55045 Pietrasanta - LU Location: Galleria Susanna Orlando Studio Via S. Stagi, 12, Pietrasanta tipo di evento: rowid: Personale immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : Galleria Susanna Orlando Studio sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Dialoghi startDate: 5/9/14 endDate: 9/20/14 Description: Dialoghi è il titolo della mostra presentata da Galleria 33 e Loft 52100 dal 5 settembre ad Arezzo. Dialoghi è anche il titolo dell’opera simbolo della personale dell’artista Luigina Turri, che mette in relazione i due luoghi espositivi, due realtà dedicate all’arte. La galleria di via Garibaldi 33, nata nell’aprile 2013 e curata da Tiziana Tommei e lo spazio di design e arredamento di via Cesalpino 19, aperto il 5 aprile 2014 e gestito da Sara Mafucci. Due idee, prima ancora che ambienti, molto simili, che hanno inaugurato lo stesso giorno, ad un solo anno di distanza. Due progetti aperti alla creatività, al fermento culturale, alla capacità di inventare nuove soluzioni. Insomma, al passo con i tempi! L’opera scelta quale immagine della mostra, oltre che ideale manifesto della messa in comunicazione dei due soggetti ospitanti l’evento, è pienamente parlante in seno al corpus e all’iter artistico della sua artefice, l’artista veronese Luigina Turri. Il punto di partenza è la materia: la sua sostanza, il suo aspetto, la consistenza, la forma e il colore. Turri prende ispirazione da ciò che la circonda e dai materiali. L’importanza della “matericità” è un aspetto che resta fondamentale alla definizione l’opera, intrinseco anche al piano concettuale. C’è poi un’altra questione che identifica il lavoro di questa artista: il linguaggio non figurativo. Turri mette insieme, utilizzando un lessico polimaterico, quello che è il suo vissuto, traendo i mezzi dal quotidiano, dalla natura. Attraverso forme astratte scrive note biografiche, appunti di vita. Tutte la sua produzione è pervasa da una contagiosa joie de vivre: giochi materici e cromatici, tecniche e arti eterogenee, convivono simbioticamente, dialogano senza contrasto. Dialoghi è un’opera concepita per uno spazio sacro: l’altare di una chiesa. Il disegno originario prevedeva l’uso di materiali diversi, quali il ferro e il polistirolo, muovendo sempre dalla stessa scintilla: un modulo geometrico, compatto, lineare, potenzialmente reiterabile in infinite combinazioni, come una catena genetica. Ogni elemento è una cellula autonoma, che acquista nuovo corpo se messo in collegamento con un altro e questi con il contesto. L’oggetto di riferimento ufficiale è il rosario, ma quello che più emerge è la circolarità, non solo formale, ma del concept. Il filo di materiali diversi che caratterizza ogni singolo e la corda che coniuga in ensemble sempre nuovi ciascun elemento, come in una musica, rendono questa scultura dalla superficie grafica e pittorica e dal volume plastico e architettonico, un esempio di arte e design. Vincitrice del Premio Ora 2014, con una mostra personale che inaugurerà il 6 settembre p.v. presso Epa - En Plein Air Arte Contemporanea a Torino, Luigina Turri avvia il suo percorso nel 2001 con un’incessante attività espositiva di personali e collettive, sia in spazi pubblici che privati. Tra le personali si citano: Interni e dintorni, Nervi, Genova, 2014, 2012; Palazzo Contarelli, Correggio, Reggio Emilia, 2013, 2010; Spazio Alzaia Naviglio Grande, Milano, 2013, 2012; Racconti tessuti, Palazzo Brusani Bolasi, Carpi, Modena, 2010; Dialogo materico, Ufofabrik Contemporary Art Gallery, Moena, Trento, 2010; id. Galleria Massella, Verona, 2009; Il colore non a caso, Galleria d’Arte Metamorfosi, Reggio Emilia, 2006; personale, Galleria San Francesco, Modena, 2003. Tra le collettive: Assisi Arte, Pinacoteca comunale, Assisi, 2013, Arte sul Naviglio, Milano, 2013; Paris, Forum de l’Investissement, Palais de Congrès, Parigi, 2010; Internazionale 2009 e 2010, Villa Gualino, Torino, 2009, 2010; Clean Art, Galleria Primo Piano Arte Studio, Vicenza, 2009; 1000 artisti a Palazzo, a cura di Luciano Caramel, Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno, Milano, 2009; Collettiva d’arte contemporanea, Galleria La Girandola, Carpineto Romano, Roma, 2008; La luce si forma, Rocca del Boiardo, Scandiano, Reggio Emilia, 2006. Presente infine nelle fiere Immagina Arte in fiera, Reggio Emilia, 2012, 2010, 2006 e Kunstart, International Art Fair, Bolzano, 2010. La duplice mostra si propone quale antologica dell’artista. Saranno esposte presso Galleria 33 una parte della più recente produzione di Turri: una serie di collage su carta nei quali l’artista è intervenuta con pennellate di colori ad acqua, tagli netti e strappi a conferire spessore e movimento ad una superficie ritmata da nuance e grafie. La carta, inoltre, è un materiale caro all’autrice, che ha alle spalle un lungo trascorso da disegnatrice scientifica, grafica e illustratrice. In visione tra le due sedi, sarà proposta una selezione di lavori che attraversano l’ultimo decennio di produzione dell’artista: dalle Cromie del 2005-7, alle opere di grande formato del 2007-10, fino alle piccole tele 20x20 cm del 2012. La mostra Dialoghi di Luigina Turri inaugura venerdì 5 settembre alle ore 18 presso Galleria 33, in via Garibaldi 33 ad Arezzo, per proseguire alle ore 20 presso Loft 52100 in via Cesalpino 19. La personale dell’artista è visitabile fino al 20 settembre 2014 presso Galleria 33, aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30, mentre resterà in corso fino al 5 ottobre nello spazio di via Cesalpino, con orario 16 – 20. Sponsor tecnico del cocktail inaugurale è Baldetti, Produttore nella terra di Cortona, un’azienda fortemente legata al territorio e attiva da generazioni. Si trova in località Petraia, un paese a circa 300 metri sul livello del mare. Per l’occasione offrirà in degustazione Baldo, spumante Brut, e il vino bianco Chagré IGP Toscana. Per finire, Off Limits, selezione musicale by Mamo. Location: via Garibaldi 33, 52100 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleria33.it/wp-content/uploads/2014/08/invito-5-settembre.jpg galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: SENSAZIONI ARTISTICHE startDate: 9/4/14 endDate: 9/18/14 Description: La Galleria Wikiarte In collaborazione con la prestigiosa GALLERIA MENTANA In P.zza Mentana,2 - 50120 - Firenze (FI) È lieta di invitarvi GIOVEDÌ 04 SETTEMBRE 2014 ore 18.00 Durata mostra 04 - 18 settembre 2014 Alla inaugurazione della mostra SENSAZIONI ARTISTICHE seconda edizione Giunti al secondo evento del progetto Sensazioni Artistiche e, registrato il successo del primo, si evidenzia la certezza non solo della sua validità ma, soprattutto, della sua valenza storico-culturale. Se la storia di per sé è una "narrazione" elaborata tramite l'immaginazione e la ragione, una conoscenza ottenuta tramite indagine, la cultura, oltre essere il processo di costruzione di un patrimonio comportamentale etico ed estetico, oggi è fondamentalmente sopratutto per una visione identitaria e storicamente determinata. In sostanza, un’idea nata tra un importante ambiente, fisicamente ed idealmente, artistico e un protagonista editoriale, socialmente e culturalmente affermato, acquisisce una presenza di continuità inseribile, per l’appunto, in un processo di conservazione dei fatti. Questi ultimi sono degni di memoria perche formativi, esperienziali, illustrativi per l’artisticità contemporanea. L’insistenza su certe figure, la scoperta di altre, dimostra la dinamicità di questo opus secundum che di secondario ha solo il suo posizionamento cronologico. La seconda puntata di Sensazioni Artistiche offre, infatti, una molteplicità di visioni sempre in estensione che dimostrano quanto sia impossibile descrivere sufficientemente integralmente l’attuale fare estetico-artistico. Si rende, dunque, necessaria una operazione estesa nel tempo e nello spazio, abbastanza libera da ogni tipo di canoni, per poter abbracciare un ampio range di espressività, ma, nello stesso tempo, satura di competenze tali da permettere una selettività valente e verosimile in un sistema culturale sempre più mercantile e sempre meno etico. L’etica e l’estetica, invece, sono da sempre legate in quanto la prima, essendo il sentimento inter-soggettivo di rispetto e rapporto armonico con l’ambiente, ci permette di mantenere la seconda, essendo essa il sentimento inter-soggettivo di calarsi pacificamente nel mondo. Detto ciò, abbandoniamo le filosofie, perché è già evidente quanto urge ristabilire il nesso affettivo tra l’uomo e il suo habitat interiore ed esteriore. Da sempre compito dell’arte, questo legame è la linea guida per Sensazioni Artistiche, i cui creatori si pongono il compito di recuperare la linfa vitale della creatività ed evidenziarla, stabilizzarla e mantenerla in essere, lavorando su tutto quello che offre la scena artistica. E quali sono gli esecutori migliori di tale operazione, se non i protagonisti dell’esternazione di due delle principali espressioni estetiche dell’interiorità umana: le arti visive e la letteratura. Esposizioni ed edizioni catalogative sono il cimento fisico e imperituro nel tempo, la registrazione fenomenica di un complesso di convinzioni che unisce le due unità operative: la galleria Wikiarte e l’editore Mondadori. Le tante parole, dunque, non servirebbero a molto dal momento che si tratta di un’operazione conciliante tra l’arte visiva e quella affettiva. Si pensa all’ars di vivere la meraviglia dell’ingegno senza speculazioni e obbligatori coinvolgimenti pragmatici. La mente immaginale crea un stato d’animo globale che permette la mozione d’affetto, la stessa che ci porta ad avere una sensazione artistica non sempre legata a una risposta cognitiva o linguistica. Per questo spesso davanti a un’opera d’arte rimaniamo senza parole ma pieni di sentimenti. Denitza Nedkova ARTISTI IN MOSTRA Sauro Benassi – Stefano Bettini – Margherita Calzoni - Angelo Conte Fabio Dall'Olio - Giuseppe Dente - Mario Esposito - Antonella Falcioni Feofeo - Lucia Fiaschi - Ruth Helena Fischer - Rubens Fogacci - Enzo Forgione Gian Luca Galavotti - Filippo Guicciardi - Il Petroniano - Angelo Mancino Stefano Manzotti – Luisa Modoni – Dina Montesu - Milton Morales Ronak Moshiri - Yajaira M. Pirela - Marco Randazzo - Massimo Renzi Susanna Seilkopf - Sirenes - Glenda Tinti - Roberto Tomba - Luca Tridente Catalogo: Sensazioni Artistiche (secondo volume) Editoriale Giorgio Mondadori €.20,00 disponibile in Galleria Introduzione mostra a cura di: Denitza Nedkova (Critico d’Arte) Sponsorizzata da: www.virtualstudios.it www.genzianariccicomunicazione.it www.ilpensieroartistico.eu www.paolobalsamo.it www.lavoriedilionline.it Location: P.zza Mentana,2 - 50120 - Firenze (FI) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: MARIA KONONOV startDate: 9/3/14 endDate: 9/18/14 Description: La Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte in Via San Felice 18 – Bologna Mercoledì 3 settembre 2014 ore 18.00 All’ inaugurazione della mostra MARIA KONONOV curata e presentata dallo storico e critico dell’Arte Giorgio Gregorio Grasso Maria Kononov nasce nel 1997, in New Jersey, USA, dove comincia a disegnare per gioco quando aveva solo tre anni, spontaneamente prese carta e matita e iniziò a fare ritagli di cani e cavalli con cui giocare. Il talento insolito non passò inosservato e già allora i suoi compagni della scuola materna facevano la fila chiedendo a Maria di disegnare il loro animale preferito. Precocemente comincia a sperimentare diverse tecniche, il suo spettro di colori continuava a crescere, passando dai pennarelli inchiostri ai pastelli, dagli acquerelli a colori alle vernici naturali, esplorando inoltre le varie texture di carta, tessuti e alla fine di tele. A questo punto Maria si ritrova catapultata in mostre personali in tutto il mondo, da Bruxelles a Londra fino a Mosca. La giovane artista è inoltre attivamente coinvolta in mostre e aste di beneficenza,il cui ricavato viene donato agli orfanotrofi. Oggi, molte delle sue opere si trovano in collezioni private di tutto il mondo. Oltre alle mostre, le opere di Maria sono state pubblicate come copertine per i cinque libri scritti da suo nonno, il medico e scrittore Vladimir Naidin, e migliaia di biglietti di auguri sono stati venduti in tutto il mondo. Nel 2007, Maria realizza 20 bozzetti di abiti per ragazze e ragazzi della sua età. Da questi disegni verrà poi realizzata e presentata una sfilata di moda nel 2008. Mezzi di informazione e tv danno risalto all'evento e Maria è viene invitata a ripetere lo show a Mosca, dove la rivista Alef l’acclama come "stilista più giovane del mondo" Oggi, come molti giovani della sua età, Maria Kononov ama leggere e ascoltare musica, rilassandosi in lunghe passeggiate a cavallo. Ma la passione divorante di Maria rimane inesorabilmente l’arte. Qualsiasi paese visiti, Maria registra mentalmente le sue impressioni che riversa sulle sue tele, folklore di diversi paesi nutrono la sua fantasia: le statue prendono vita, i maiali volano attraversando il cielo e Pegaso parla alla luna. Il lavoro di Maria sostenuto dalla sua amatissima famiglia, matura ogni giorno , lasciando un segno costante nelle sue tele, che lasciano emozioni uniche ai fortunati visitatori che hanno modo di perdersi nelle sue opere. Sponsorizzata e pubblicizzata da: www.cemusa.com www.virtualstudios.it www.genzianariccicomunicazione.it www.ilpensieroartistico.eu www.paolobalsamo.it www.cemusa.com Durata mostra ed Eventi correlati Date mostra dal 6 al 18 settembre 2014 orari visite mostra presso la Galleria: mercoledì 3 settembre ore 18.00 inaugurazione sabato 6 settembre dalle 18.00 alle 20.00 da martedì 9 fino al 18 settembre dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato lunedì e domenica chiuso Info e contatti: Mail: info@wikiarte.com Sito: www.wikiarte.com Location: Via San Felice 18 – Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: STEFANO MAZZALI startDate: 9/12/14 endDate: 9/18/14 Description: STEFANO MAZZALI data venerdì 12 settembre 2014 dalle ore 18 durata gli scatti realizzati il 12 settembre rimarranno in esposizione fino al 18 luogo GALLERIA FORNI Via Farini, 26/F - Bologna NUOVO ORARIO GALLERIA 10,30 - 19 ORARIO CONTINUATO Dopo il successo ottenuto alla scorsa edizione di Arte Fiera, la Galleria Forni ospiterà il terzo set fotografico della performance dal titolo “Ellis Island”, un progetto di Stefano Mazzali sulle identità che gravitano attorno al mondo dell'arte e della fotografia. Non a caso, il progetto prende il nome dal famoso isolotto nella baia di New York ove, a cavallo del secolo scorso, gli aspiranti cittadini americani erano registrati dal servizio immigrazione con due scatti fotografici, uno di fronte e l’altro di profilo. Senza psicologia, con il gusto di un'azione che contempla il tempo del farsi come parte integrante dell'opera, Stefano Mazzali realizzerà una performance fotografica catturando i volti del pubblico, il giorno 12 settembre, dalle ore 18:00 nello spazio della Galleria Forni. Nel corso dello shooting verrà stampata la foto di ciascuna persona ritratta, che farà parte dell’allestimento e rimarrà esposta in galleria per una settimana. Mazzali intende“registrare il genere umano”, indistintamente, tanto i personaggi famosi quanto la gente comune, dimostrando quanto le caratteristiche fisiche possano rivelare della “dimensione metafisica” di una persona. Le persone fotografate vengono tutte egualmente ritratte con uno scatto frontale, che viene sovrapposto ad uno scatto di profilo, producendo così un risultato imprevedibile. Se il profilo evidenzia i lineamenti, la struttura, l’impronta genetica, il ritratto di prospetto è lo specchio della persona, è ciò che ciascuno vede di sé e che vuole mostrare. La sovrapposizione dei due scatti produce risultati sorprendenti che forniscono sì, una rappresentazione completa della fisionomia di una persona ma, nel contempo, ne rivelano aspetti imprevedibili. richiesta info e immagini: Galleria Forni Silvia Mainardi T. +39 051 231589 silvia.mainardi@galleriaforni.com Scrive il curatore Walter Guadagnini “Stefano Mazzali nel progetto Ellis Island sembra giocare su un doppio registro, da un lato quello della foto segnaletica, di una pratica che rimonta agli albori della fotografia evidenziandone almeno due caratteri primari, quelli di documento e di archivio (senza dimenticare i “13 Most Wanted Men” di Warhol), dall'altro quello della stratificazione dell'immagine come figura della memoria e della molteplicità della visione nella sua continua oscillazione tra realtà Un gioco di piani e volumi, sovrapposizioni e simmetrie che antepongono, sfumano o aggiungono dettagli al soggetto ritratto, sono spesso il risultato involontario del processo di sovrapposizione dei due scatti. Mazzali sembra abbandonarsi a questo criterio di casualità cogliendo il risultato di ciò che produce e guidandolo verso soluzioni estetiche, giochi cromatici e risultati plastici di grande fascinazione, come egli stesso afferma “senza psicologia, con il gusto di un'azione che contempla il tempo del farsi come parte integrante dell'opera.” Una seconda stampa, per chi lo desidera, potrà essere commissionata il giorno stesso della performance e ritirata in occasione del finissage, scegliendo fra tre formati: cm. 10 x 15 90 euro cm. 20 x 30 120 euro cm. 30 x 40 240 euro Il finissage avrà luogo venerdì 19 settembre 2014 dalle ore 18, nell’ambito del quale sarà peraltro disponibile il catalogo della performance. Ellis Island - immigrazioni fotografiche un progetto sulle identità nel mondo di Stefano Mazzali Location: Via Farini, 26/F - Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: JAMIE REID, RAGGED KINGDOM startDate: 9/12/14 endDate: 1/6/15 Description: JAMIE REID, RAGGED KINGDOM 12 settembre 2014-6 gennaio 2015 Galleria civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103 La Galleria civica di Modena inaugura venerdì 12 settembre 2014 alle 18.00 a Palazzo Santa Margherita la mostra "Jamie Reid. Ragged Kingdom", dedicata a Jamie Reid (1947), artista britannico legato al Situazionismo e ai movimenti anarchici, inventore della grafica dei Sex Pistols, per i quali dette vita a immagini radicalmente rivoluzionarie, divenute simbolo della prima ondata del punk inglese. Realizzata in collaborazione con la Isis Gallery di Brighton, con la partecipazione di ONO arte contemporanea, la mostra, sponsorizzata da Gruppo Hera, è inserita nel programma di eventi del festivalfilosofia, il cui tema, quest'anno, è stato individuato nel concetto di “gloria”. “Non esiste un solo modo di essere vicini ai nostri clienti – ha dichiarato Giuseppe Gagliano, Direttore Centrale Relazioni Esterne Gruppo Hera – accanto ai servizi che eroghiamo, infatti, c’è tutto un mondo di eventi e manifestazioni culturali che è importante promuovere e tutelare, perché rappresentano ingredienti essenziali della qualità della vita dei cittadini. Occuparci anche di questo è un obiettivo che cerchiamo di raggiungere tenendo insieme le tante realtà di eccellenza del nostro territorio. La Galleria Civica di Modena è una di queste”. Il lavoro di Reid, perfettamente in linea con il tema centrale del festival e allo stesso tempo sua antitesi, sovverte ogni gerarchia e ogni regola e spesso si esprime attraverso il ribaltamento dei piani, lo sberleffo sistematico, la smitizzazione. La regina d’Inghilterra con le svastiche sugli occhi, la Union Jack con le spille da balia e la scritta "Anarchy in the U.K." sono tra le più celebri icone di un periodo che vide la convivenza di profonde e radicali istanze di rinnovamento sociale con la “più grande truffa del Rock and Roll”. Disegni, dipinti, collage, fotografie per raccontare i migliori esiti del talento di un artista da sempre contrario al potere costituito, che ha aperto nuove strade nel mondo dell’immagine e della comunicazione. La sala principale di Palazzo Santa Margherita ospiterà la grande installazione che dà anche il titolo alla mostra ("Ragged Kingdom") composta da alcuni tepee indiani – figure di accoglienza, rifugio, protezione, dunque di pace e dialogo – dipinti dall’artista, all’interno dei quali ciascun visitatore troverà una pila di fogli stampati con cui potrà costruirsi il proprio personale “catalogo” della mostra. Al piano superiore invece circa sessanta disegni, dipinti, collage, grafiche, progetti, fotografie che raccontano in sintesi la carriera artistica di Reid a partire dagli esordi, durante i quali elabora lo stile e alcune immagini – si pensi agli autobus con destinazione "Nowhere" – che confluiranno poi nell'iconografia punk, per soffermarsi più approfonditamente sul periodo strettamente connesso con i Sex Pistols. Di questa intensa attività, durata dal 1976 al 1980, sono presenti in mostra una trentina di lavori, compreso un collage di quasi 8 metri di lunghezza ("Mural"), che ne rappresenta una vera e propria summa. Non manca una selezionata scelta di opere più recenti, nelle quali alle tematiche anarchiche e situazioniste si affiancano motivi legati a un universo magico e sciamanico molto caro all'artista espresso attraverso simboli cosmologici, druidici, esoterici Alla mostra si accompagna un progetto di crowdfunding, il sistema di finanziamento collettivo che mobilita persone e risorse a sostegno di un'idea. Per contribuire occorre collegarsi al sito www.com-unity.it, previa iscrizione gratuita. visual by Jamie Reid, © Jamie Reid courtesy Isis Gallery, UK Note biografiche Jamie Reid, nato a Croydon, nel Surrey, nel 1947, dopo aver frequentato l'Art College di Wimbledon e la Scuola d'Arte della sua città natale, nel 1966 progetta una copertina per la pubblicazione britannica "Heatwave". Nel 1970, insieme a Jeremy Brook e Nigel Edwards, lavora alla "Suburban Press", un organo di stampa radicale e neo-situazionista. Nel 1974 collabora al layout di "Leaving the 20th Century" di Christopher Gray. Nel 1975 Jamie si sposta sull'Isola di Lewis. Tra il 1976 e il 1980 Jamie lavora a tempo pieno con i Sex Pistols, sia alla produzione di opere d'arte che di materiale pubblicitario per una serie di singoli e di LP. Nel 1980 lavora al film "The Great Rock 'n' Roll Swindle" e produce opere d'arte per i nuovi protetti di Malcolm McLaren, i Bow Wow Wow. Jamie si trasferisce poi a Parigi dove lavora ad una rappresentazione teatrale inedita, "Chaos in Cancerland". Nel 1983 si trasferisce nel quartiere londinese di Brixton e tiene una mostra alla Brixton Art Gallery. Nel 1985 firma il manifesto del film "Letter to Brezhnev". Nel 1986 tiene una mostra alla Hamiltons Gallery, Mayfair, Londra. Tra il 1986 e il 1990 lavora per diversi studi grafici a Londra. Nel 1987, Faber and Faber pubblica "Up They Rise: The Incomplete Works of Jamie Reid", con un testo del giornalista musicale britannico Jon Savage. Jamie firma poi la copertina per il singolo "Revolution Baby". Nel 1989 viene pubblicato "Celtic Surveyor: More Incomplete Works of Jamie Reid". Jamie inizia poi a lavorare presso lo studio di registrazione Strongroom, East London, e dà vita alla produzione di murales, dipinti, logo e opere d'arte. Questo è un progetto particolarmente importante nella carriera dell'artista, al quale Jamie Reid ha lavorato per circa dieci anni. Uno Strongroom tepees sarà presente in mostra a Modena. Nel 1991 lavora al singolo "No Regrets" e dirige il video dello stesso singolo. Nel 1992 allestisce la mostra "Celtic Surveyor" alla Britannia Hall (Derry), mostra che ha poi aperto a Liverpool, a Manchester e a Berlino, e contemporaneamente firma la copertina per "Shamanarchy in the UK", una compilation dal collettivo londinese conosciuto come Evolution. Nel 1994 Jamie Reid ha donato copie di ''Peace Is Tough” (con immagine di John Wayne), e ''Corporate Slavery'', in favore di War Child. Nel 1995 lavora con Zion Train e partecipa alla prima "intervista interattiva" mondiale su CD-ROM.Nel 1996 dopo una visita alla Strongroom si forma il gruppo Sound System Afro-Celt. L'artista firma la copertina del loro primo album "Volume 1: Sound Magic". Fra il 1997 e il 1999 presenta la retrospettiva "Peace is Tough" a New York, Tokyo e in diverse città europee. Nel 1999 Sound System Afro-Celt pubblica il suo attesissimo secondo album "Volume Afro Celt Sound System 2", che incorpora ulteriori disegni a firma di Jamie Reid. Jamie espone poi alcuni dei suoi lavori presso il Workhaus, come parte della Biennale di Liverpool e sposa la sua musa, Maria. Nel 2000 decora la Magic Room del rock'n' roll Hotel Pelirocco di Brighton, nell'East Sussex. Nel 2001 "Peace Is Tough" apre al pubblico ad Arches, Glasgow e produce l'immagine "Maridala" per la campagna per la legalizzazione della Cannabis e opere per il terzo album di Afro Celt Sound System "Further In Time". Durante tutto questo periodo Jamie continua a produrre disegni, dipinti e foto utilizzati nei rituali sciamanici, festival ed eventi. E trova il tempo per produrre opere per una serie di altri artisti, tra cui Boy George di cui ha firmato la grafica dell'etichetta “More Protein”. Nel 2004 dà il suo contributo alla collettiva "Pax Britannica" allestita all'Aquarium Gallery di Londra: in mostra anche opere di Richard Hamilton, Anthony Caro e Ralph Steadman. Nel 2006 sempre all'Aquarium Gallery di Londra partecipa alla collettiva "Eightfold Year" che presenta 365 opere relative a tutte le tappe della vita: nascita, vita, declino e morte, sia dal punto di vista della vita umana che nella progressione delle stagioni. Nel 2007 nella stessa sede presenta "May Day May Day" una retrospettiva che ripercorre la sua carriera a partire dal 1968. Importanti collezioni private negli Stati Uniti e nel Regno Unito cominciano a ingressare pezzi e opere di Jamie Reid. È del 2008 la collaborazione con l'azienda di moda giapponese Comme des Garçons e le sue opere entrano nella collezione permanente della Tate Britain. Nel 2011 i teepees sono stati presentati per la prima volta come installazione nella mostra di Jamie Reid “Ragged Kingdom” alla Isis Gallery/Londonewcastle Depot a Londra nel 2011. Recentemente Jamie ha partecipato a mostre internazionali come Recontres Arles (2010) and Art IN the Streets at MoCA (2011). Ha collaborato con Shepard Fairey e ha realizzato importanti visuals per Free Pussy Riot e Occupy movements. mostra Jamie Reid. Ragged Kingdom sede Galleria Civica di Modena - Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena periodo 12 settembre 2014-6 gennaio 2015 organizzazione e produzione Galleria Civica di Modena Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di Gruppo Hera in collaborazione con Isis Gallery di Brighton con la partecipazione di Ono Arte Contemporanea, Bologna inaugurazione venerdì 12 settembre ore 18.00 preview per la stampa mercoledì 10 settembre ore 11.30 orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. apertura straordinaria in occasione del festivalfilosofia venerdì 12 settembre apertura dalle 9.00 alle 23.00, sabato 13 dalle 9.00 all'1.00, domenica 14 dalle 9.00 alle 21.00 ingresso gratuito ufficio stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano, Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it immagini e comunicati scaricabili www.clponline.it ufficio stampa Galleria civica di Modena, Cristiana Minelli tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it immagini e comunicati scaricabili nell'area giornalisti del sito della galleria informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it Museo Associato AMACI Location: Canalgrande 103, 41121 Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Aleksandra Zurczak GENESI startDate: 9/26/14 endDate: 10/24/14 Description: Aleksandra Zurczak GENESI testo in catalogo di Laura Vecere 26 settembre - 24 ottobre 2014 inaugurazione: venerdì 26 settembre, h 18.30 La galleria Il Ponte, dopo la pausa estiva, presenta la mostra di Aleksandra Zurczak, Genesi. Nello spazio lounge vengono esposti una serie di lavori grafici, disegni su carta, ed un'installazione scultorea del 2014 attraverso la quale l'artista paragona due forze: dinamica del cambiamento e sicurezza della stabilità. «I lavori della mostra Genesi parlano della rinascita. Rinascita interiore che trasforma esteriormente. Da dove viene? Dal buio...dal nero...dalla prigione. Perché solo essendo senza nulla diventiamo coscienti che abbiamo bisogno del tutto. Il mondo reale ci insegna che ci rendono felici: riposo, la vita facile senza i doveri e senza le responsabilità. Però non è forse la caduta che ci fa ricordare perché siamo caduti? Non forse le difficoltà e i momenti oscuri ci cambiano? Quando il cielo è senza la luna, fa paura. L'Oscurità fa paura. Però sul cielo più scuro meglio si vedono le stelle»... Aleksandra Zurczak nasce a Konin, Polonia, nel 1983. Si cimenta nella grafica, nella scultura, nel disegno, nella pittura e in forme di installazioni originali che ci portano in un altro mondo alla ricerca della vera dimensione della libertà. Diplomata in arti grafiche all’Accademia di Belle Arti di Poznan (Polonia), nel 2007 svolge uno stage presso la University of Tennessee a Knoxville (USA) praticando grafica e pittura. L'anno successivo vince una borsa di studio in Ungheria in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Budapest e nel 2009 ottiene una borsa di studio per accedere al biennio specialistico di pittura e scultura all’Accademia di Belle arti di Firenze, città dove vive attualmente. Tra le mostre personali in Italia e all'estero si segnalano Exit, Archispazio, Firenze (2014), Infinitive Story, Galleria Immaginaria, Firenze (2013), Passaggio, Galleria Il Ponte, Firenze (2010); Bastione, Galleria Lamelli, Cracovia (2009); C’era una montagna, Galleria MAMU, Budapest (2008); Centro di gravità, Galleria Enter, Poznan (2007); Comunità?, Galleria Fluorescent, Knoxville – USA (2006). Tra le collettive: Il segno come racconto, Galleria Il Ponte, Firenze (2013); News from nowhere, Srisa Project Space, Firenze (2012); Nopx|libro d'arte 2010|2011_ concorso Internazionale del libro d'Artista, Torino (2011); Where is the city, SUN studio74rosso, Firenze (2010); Centro di gravità, Centro d'Arte Contemporanea Pecci, Prato (2010); Antonym / Festival di Arte: Private Flat#6, Firenze (2010); Comunità?, V Biennale di Grafica, Galleria Arsenal, Poznan (2007). Ufficio stampa Susanna Fabiani Location: via di Mezzo, 42/b – 50121 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Ballata dei muridi in guerra startDate: 9/19/14 endDate: 11/10/14 Description: La mostra personale di DAVIDE SABA, Ballata dei muridi in guerra, visitabile presso la BLU GALLERY, è il secondo atto del progetto Arti da fiaba contemporanea, ideato dall'associazione culturale DIONISO NELLA BOTTE. Il primo atto, Un omaggio a Esopo, si è svolto a luglio del presente anno ed è consistito nella realizzazione di una mostra collettiva, in cui sei pittori si sono cimentati nell'illustrazione di sei fiabe originali. Ispirandosi all'autore greco, il progetto mirava a risolvere due difficili quesiti: è ancora possibile continuare a inventare fiabe in un contesto che risente di ventisette secoli di storia post-Esopo? E qual è la tecnica migliore, non solo per illustrare il libro, ma anche per esercitare una potenza mnemonica influenzata dall'arte contemporanea? Non avendo una risposta sicura a queste domande, il pubblico è stato invitato ad esprimere una propria opinione: ogni visitatore ha potuto votare quella che, a parer suo, era la sperimentazione più adatta al difficile mondo delle fiabe illustrate. Il contest si è risolto a favore di Davide Saba, ideatore di uno stile molto particolare che ha animato le tavole del racconto Il pollo e il presidente. L'ambito premio che l'artista ha ottenuto è visibile nella presente mostra, che si terrà dal 19 settembre all'11 ottobre: una seconda sfida, quella di raffigurare una storia più lunga ed articolata, sedici stanze di una ballata scritta apposta per l'occasione da Chiara Mascardi a nome di Dioniso nella Botte. Una storia dove gli atteggiamenti umani sfumano nelle rappresentazioni animali, dove dietro il racconto c'è anche l'intento di scherzare sui difetti e sulle fisime universali e di rivederci nelle miserie dei personaggi che vivono nella ballata. La Blu Gallery ha gentilmente accettato di ospitare questo esperimento, con entusiasmo e una certa dose di rischio, associandosi al nostro desiderio di mettere alla prova i confini tra pittura e illustrazione, tra narrazioni e tecniche vecchie e nuove. Il risultato è la favola che si snoda lungo le pareti della galleria, in cui Davide Saba ha messo a frutto anni della sua esperienza per farli confluire nel mestiere dell'illustratore contemporaneo. Al fuoco e al collage si mischiano nuovi materiali e nuove ricerche, mappe e rilievi che abbandonano la pagina per diventare delle opere a sé, che contengono il racconto pur mantenendo la propria indipendenza artistica. Location: Via Don Giovanni Minzoni 9 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.blugallery.it/ galleria-spazio-museo: info@blugallery.it email gestore : Blu Gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Carnage di Nicola Gnesi startDate: 10/11/14 endDate: 11/2/14 Description: A partire dall’11 ottobre, nell'ambito del programma "Autumn Issue", LABottega - Spazio per la Fotografia presenta “Carnage” di Nicola Gnesi, reduce dai successi dell’iniziativa “Ora d’aria”, il corso di formazione di fotografia destinato ai detenuti del carcere di Lucca. Carnage si compone di circa 20 still life in uno splendido bianco e nero che riflette un marcato stile personale. Relativamente al nuovo progetto l’autore racconta: “Dalla carne si riscoprono interiormente dei frammenti scomposti, rappresentati in un contesto che purifica ed esorcizza la vita contrapponendola tra il viscerale ed il sensuale. Infine dall'oscurità emerge una forma, rappresentata da una carneficina di suggestioni.” L’inaugurazione della mostra è prevista per l’11 ottobre alle ore 21 presso LABottega, dove rimarrà esposta fino al 2 novembre. Location: viale Apua 188, Marina di Pietrasanta tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: emanuela.clemente@seigradi.com email gestore : LABottega - Spazio per la Fotografia sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: "Stand Still" di Costanza Mansueti startDate: 9/14/14 endDate: 10/5/14 Description: Nell'ambito del programma "Autumn Issue", LABottega - Spazio per la Fotografia presenta "Stand Still" di Costanza Mansueti. La mostra è un progetto maturato nel corso degli ultimi viaggi di Costanza Mansueti negli Stati Uniti e Canada e si compone di 25 fotografie che rappresentano per lo più luoghi abitati e disabitati immersi nell'inverno americano, momenti bui e tetri ma anche attimi di luce in cui il sole arriva a sciogliere la neve, anche se per un solo momento. Le immagini di campagne si accostano a quelle di città affollate come New York seguendo un elemento comune, l'assenza di persone, rotto in un'unica fotografia in cui si intravedono delle sagome dietro una finestra di Philadelphia, in un ricordo vagamente hopperiano. Location: viale Apua, 188 - Marina di Pietrasanta tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: emanuela.clemente@seigradi.com email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Irma Blank. Artist’s books: editions and originals startDate: 9/20/14 endDate: 10/4/14 Description: Inaugurazione sabato 20 Settembre 2014 ore 18-22,30 alla presenza dell’artista presso P420, p.zza dei martiri 5/2, 40121 bologna mostra visitabile da mercoledi 17 Settembre in occasione di Artelibro fino al 4 Ottobre 2014 P420 presenta in galleria la produzione completa di libri d’artista in edizione limitata di Irma Blank ed alcuni originali in esemplare unico (inaugurazione sabato 20 Settembre ore 18.00 in p.zza dei martiri 5/2 a Bologna, mostra visitabile già da mercoledi 17 Settembre in occasione di Artelibro). Irma Blank (Celle, Germania, 1934) porta avanti una ricerca sul linguaggio lunga quasi mezzo secolo, trasgredendo le convenzioni linguistiche. Già fin dalla fine degli anni ’60 incomicia a realizzare opere in forma di libro e, dal 1974, a pubblicare libri d’artista in edizione limitata. «Il lavoro di un artista implicato nella scrittura non è propriamente il lavoro dello scrittore» scriveva Giorgio Verzotti nel 1984 curando la presentazione di un ricco numero di libri dell’artista di origine tedesca alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano «lo scrittore s’impegna sul piano del senso, un artista fa della scrittura sensata una pura immagine». Fatti di pagine bianche, di segni scritturali indecifrabili, di trascrizioni che tralasciano di riportare il senso delle parole, i libri di Irma Blank non raccontano, non descrivono, non informano, sono libri silenziosi che rimandano all’indicibile. Eppure i libri di Irma Blank sono carichi di significati. L’artista riscrive l’istituzione del sapere e ridiscute l’attribuzione alla parola di un valore come veicolo e impronta di potere. Mette in discussione il linguaggio, le lingue, in favore di un segno primordiale che precede ogni codifica. I suoi libri sono stati esposti al MoMA di New York (1992), al Centre Pompidou di Parigi (1985, 2010), alla Bibliothèque Nationale de France di Parigi (1981, 1996, 1997), a Documenta VI, Kassel (1977), alla Biennale di San Paolo (1981), alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (2000), alla GAM di Torino (1997), al Mart di Rovereto (2005, 2007) e al Museo del Novecento di Milano (2012) per citare alcune sedi. Per l’occasione sarà presentato il nuovo libro d’artista On line, di Irma Blank, edito da P420 in 200 esemplari numerati e firmati. All’inaugurazione sarà presente l’artista. Location: Piazza dei Martiri 5/2 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://p420.it/?p=exh&v=blank_books galleria-spazio-museo: info@p420.it email gestore : P420 Arte Contemporanea sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Giovanni Alfano - Opposizioni reali startDate: 9/20/14 endDate: 10/18/14 Description: Alla Galleria Marconi di Cupra Marittima riprendono gli appuntamenti espostivi, sabato 20 settembre 2014 alle ore 18.00 si inaugura infatti Opposizioni reali, mostra personale di Giovanni Alfano. La mostra organizzata dalla Galleria Marconi e da Marche Centro d’Arte, è a cura di Nikla Cingolani che si occupa anche del testo critico. Opposizioni reali è il primo appuntamento del ciclo di mostre Avere vent’anni che accompagnerà la Galleria Marconi per tutta la stagione espositiva 2014/2015. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La personale di Giovanni Alfano potrà essere visitata fino al 18 ottobre 2014 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30. Parlando del lavoro di Giovanni Alfano, la curatrice Nikla Cingolani ha scritto: “I soggetti di Giovanni Alfano si presentano bloccati e inermi, con le mani sul viso per proteggere la loro identità e nascondere i loro turbamenti, rivelando due forze contrarie: l’esporsi allo sguardo e, contemporaneamente, nascondere il proprio. Il risultato è quiete e silenzio. Dolore, disperazione, timidezza, paura, vergogna, sono alcune delle emozioni che non appartengono più solo al corpo e alla mente di ciascuno, ma sono ormai parti integranti dell’ambiente sociale, dei suoi valori e delle sue regole. Per questo i personaggi cercano di difendersi dall’interazione con gli altri, sottoponendosi tuttavia al loro sguardo. Dipinti en grisaille, in un grigio vellutato, investiti da una luce ampia e diffusa, ci introducono in un percorso di percezione e contemplazione più psicologica e introspettiva, senza l’intralcio dei colori.” Cosa vuol dire avere vent’anni? In qualche modo rappresenta l’incontro tra i sogni e le nuove prospettive, aspettative che si aprono, nuove direzioni che si prendono, eppure è il momento nella vita in cui ci si imbatte nelle vere responsabilità, nel dolore. È la crescita con uno sguardo al passato e l’occhio al futuro. Ancora una volta la Galleria Marconi prova a parlare di arte, cercando di rinnovarsi e di innovare ma con la responsabilità di sapere dove si trova e su quali basi deve continuare a crescere. Arrivare a vent’anni non è poco e non è facile, eppure è un punto fondamentale per continuare a crescere con i propri sogni e al di là delle illusioni. (http://youtu.be/Nvvu9fN9qeE) Marconi Gallery of Cupra Marittima starts again its exposition appointments, on Saturday 20th September at 6 p.m.there will be the opening of Giovanni Alfano sole exhibition. It is organized by Marconi Gallery and Marche Centro d'Arte, cured by Nikla Cingolani, author also of the critical text. Real Oppositions is the first appointment of the series of exhibitions called "Be twenty" which will accompany Marconi Gallery throughout the 2014/2015 expositions season. Marcony Gallery is in 70, c.so Vittorio Emanuele II in Cupra Marittima and the exposition by Giovanni Alfano can be visited until18th October 2014 Monday-Saturday 4,30 – 7,30 p.m. Explaining Giovanni Alfano work, Nikka Cingolani has written" Giovanni Alfano subjects are blocked and helpless, with their hands covering their faces in order to protect their identity and to keep their disturbances hidden, reveiling two opposing forces: exposing themselves to the eye and at the same time hiding their own. The result is stillness and silence.. Pain, hopelessness, shyness, fear, shame, are some of the emotions which don't belong only to one's body and mind any more, but are by now an integral part of the social environment, of its values and of its rules. For this reason the carachters try to defend themselves from the interaction with others, undergoing their sight anyway. Painted en grisaille, in a velvety grey, hit by a widespread and diffuse light, they introduce us in a path of perception and contemplation more psycological and introspective, without hindrance of colours." What means being twenty? It's in a way the meeting between dreams and new perspectives, expectations that open, new directions you take, yet it's the time of life in which we encounter the real responsibilities and sorrow. It is the growth with a look to the past and an eye to the future. Once again Marcony Gallery tries to talk about art, trying to renew and innovate but with the responsibility to know where it is and on what basis should it continue to grow. Arriving at twenty isn't little and it isn't easy, yet it is a key point to continue to grow with one's dreams beyond the illusions. (http://youtu.be/Nvvu9fN9qeE) scheda tecnica/technical card curatore/curator by Nikla Cingolani testo critico/art critic by Nikla Cingolani ufficio stampa/press agent by Dario Ciferri traduzione di/translation by Patrizia Isidori fotografia/photography Stefano Capocasa riprese video/video shooting Stefano Abbadini allestimenti/preparation Andrea Fontana dal 20 settembre al 18 ottobre from 20th september to 18th october orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30 opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m. info Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galleriamarconi@vodafone.it blog http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi Location: c.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tipo di evento: rowid: mostra immagini: galleria immagini: http://1.bp.blogspot.com/-_Wq34JsKkIw/VAyxLGSk9xI/AAAAAAAABzg/VlA-7tek4RE/s1600/bambino%2B2.jpg galleria-spazio-museo: galleriamarconi@vodafone.it email gestore : Galleria Marconi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: My Tuscan Experience – Feed Art Meet Art startDate: 10/5/14 endDate: 10/18/14 Description: La Galleria Arte a Colori e la Galleria iSculpture sono liete di presentare My Tuscan Experience – Feed Art Meet Art Mostra Collettiva: Arte A Colori (Colle Val d’Elsa) | 4 – 18 Ottobre 2014 Mostra Collettiva: iSculpture Gallery (San Gimignano) | 5 – 18 Ottobre 2014 L’opera d’arte trasmette e veicola messaggi e sensazioni, quasi sempre lo fa da sola, senza il bisogno del suo autore a fianco. Conoscere tuttavia la paternità dell’opera (quali mani l’hanno creata, quali pensieri l’hanno suggerita) è un’esperienza speciale e nel nostro caso anche sociale. Una esperienza che abbiamo fatto vivere attraverso una serie di incontri, che si concretizzano nella mostra collettiva Feed Art – Meet Art (Incontra l’arte – Nutri l’arte). Realizzato sotto l’Alto Patronato della Repubblica Italiana, dell’Unione Europea e della Regione Toscana, il progetto “My Tuscan Experience”, di cui la mostra è l’atto finale, ha coinvolto cinque strutture ricettive di alto pregio del territorio, due Gallerie d’Arte giovani e dinamiche, 14 artisti toscani: una comunione d’intenti ed un progetto creato per un pubblico selezionato che sceglie, come meta, la Val d’Elsa e le sue eccellenze. Leit-motiv dell’esperienza è stato il vocabolario delle parole utilizzate dagli artisti per descrivere il loro operato, che ha unito, e a volte diviso, la descrizione dell’opera d’arte. Le traduzioni istintive dei vocaboli, nelle varie lingue di appartenenza di chi era presente, è un atto per dimostrare che l’arte non ha bisogno di google traslation e di perfezionismi, ma ha bisogno di ritrovarsi nel gruppo e nel sociale. Ad ogni artista sono stati associati alcuni tag* verbali: un elenco di termini ed espressioni che ci ha permesso di annotare i differenti modi di dire degli ospiti stranieri e che ha la volontà di restituire all’opera “created in tuscany” una comprensione non provinciale. Gli Hotel della Rovere, Hotel Sovestro, Hotel Villa San Lucchese, Hotel Belsoggiorno hanno messo a disposizione i loro locali e la loro professionalità per una calorosa accoglienza e gli artisti delle rispettive Gallerie hanno reso speciale lo scambio visivo/verbale, partecipando in primis alla conversazione e alla ricerca. Presso le Gallerie Francesca Sensi Arte A Colori (Colle di Val d’Elsa) e iSculpture (San Gimignano) saranno esposte fino al 18 Ottobre 2014 le opere degli artisti: Elisa Bertaglia, Nicola Bertellotti, Matteo Cocci, Susan Leyland, Marco Manzella, Alessandro Reggioli, Tommaso Santucci, Mariano Fuga, Marco Cipolli, Irene Giannacchini, Fabrizio Lucchesi, Alessandro Marzetti, Simona Ragazzi e le parole in tag, come idea di una didascalia “internazionale” dei lavori presentati. Feet Art – Meet Art è una mostra collettiva pensata per la valorizzazione delle eccellenze (created in Toscana) ed è l’incipit di nuovo progetto chiamato “Turismo Esperienziale“. Location: Via Gracco del Secco 66 53034 Colle di Val d'Elsa (Si) - Italy Via Berignano 9 53037 San Gimignano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1466141190333974&set=gm.1472099836402336&type=1&theater galleria-spazio-museo: press@isculpture.it email gestore : Galleria Arte a Colori - Galleria iSculpture sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: MY SELF rossana ruggiero startDate: 10/4/14 endDate: 11/4/14 Description: Antiche Mura, in collaborazione con Galleria 33, presenta MY SELF, personale fotografica di Rossana Ruggiero. Le immagini, selezionate da Emozioni narrate, mostra presentata lo scorso 27 marzo presso Corpo e mente nell’ambito del progetto curato da Marco Botti L’incanto dell’essere tra corpo e mente, sono una sorta di racconto tutto costruito intorno ad un soggetto, che nel caso specifico è anche chi scrive - parafrasando chi sta dietro l’obiettivo. Testo critico Capita che, nell’intento di delineare e affermare chi siamo, si cerchi riscontro negli altri. Può succedere inoltre che, mossi dall’urgenza di liberarsi da ciò che pare stabilito, si scelga il ritiro in rifiuto all’alienazione del quotidiano. C’è poi, infine, la ricerca intesa come viatico per qualcosa che necessita di assoluta abnegazione: l’identità. Spesso la presenza di un corpo è sinonimo di assenza. Non è un paradosso, ma il sintomo di un’indagine analitica in atto. Nella fotografia di Rossana Ruggiero la presenza umana appare e scompare, è concreta, ma sembra fantasmica. Non è mai perfettamente riconoscibile. Ci appare incorporea, irreale, sorta di personificazione di emozioni, sentimenti, significati subliminali e mai persona viva e vera, in carne e ossa. Sul piano formale poi, la scelta cromatica e di luce concorre a determinare questo senso di presa di distanza dal reale, mentre i tagli danno respiro, lasciando al centro il soggetto. Sono scatti intimi, in cui la fotografa è anche protagonista della scena. Essa si pone al centro e al contempo si nega. I contesti cambiano, ma nel passaggio da ambienti chiusi a spazi aperti si avverte sempre il medesimo senso di ripiegamento interiore. Gioca con la sua immagine, muta la sua presenza e si mette sempre in trappola. C’è un distacco dal corpo, un tentativo di osservarsi da fuori, di trovare un punto di vista oggettivo, di mettersi a nudo e travestirsi, spogliandosi di ogni maschera e apparenza. My self è un progetto tripartito: sia sul piano formale, che del contenuto. Ed è proprio per questo che emerge chiaro il filo rosso che lo sottende: l’autorappresentazione e la pirandelliana ricerca del vero nella finzione. Se spesso la vita non permette di palesarsi senza filtri, si può tentare di ritagliarsi un tempo per affermare il proprio io, dare conto della propria presenza e cercare di far coincidere l’immagine che abbiamo di noi stessi con quella che gli altri hanno di noi. La predominanza assoluta dell’io è dichiarata e dall’eterogeneità dei luoghi scelti – meri sfondi – e dall’assenza di un intreccio. Non c’è narrazione e neanche simbiosi tra soggetto e ambiente. Non ci sono risposte o certezze, solo domande, frasi in sospeso. Si tratta di un progetto aperto, che nel tempo si svilupperà attraverso nuove sembianze, ma mantenendo fermo sempre il minimo comune denominatore scelto: l’identità. Biografia Rossana Ruggiero è nata a Salerno nel 1971. La sua passione per la fotografia inizia nel 2001. Apprende sia operando sul campo, affiancando professionisti, che studiando e frequentando corsi tecnici. Negli ultimi anni ha scelto la fotografia come mezzo d’espressione artistica. La sua prima personale risale al marzo 2014. Attualmente opera nell’ambito del collettivo fotografico La Pieve, partecipa a mostre collettive e porta avanti la sua ricerca fotografica personale. Informazioni tecniche MY SELF inaugura sabato 4 ottobre alle ore 18:00 al numero 35 di Piaggia di Murello ad Arezzo, presso il B&b Antiche Mura. Il Cocktail inaugurale è in collaborazione con il ristorante Le Rotte Ghiotte. Le stampe in mostra sono state realizzate dal laboratorio di grafica e stampa Luciferi Visionibus. Location: Piaggia di Murello 35 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleria33.it/wp-content/uploads/2014/10/cid_26CCC851-828B-4D32-A038-7C0A88A30F0E@station.jpg galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : ANTICHE MURA sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: PEP MARCHEGIANI - L’ irriverenza della provocazione nell’ Arte startDate: 10/11/14 endDate: 10/31/14 Description: La Galleria Pow Alessandro Icardi sabato 11 ottobre in via Rocciamelone 7C presenterà la personale di Pep Marchegiani Pep Marchegiani nasce nel 1971 a Montesilvano (Pescara) dove vive e lavora tutt’ora. Inizia la sua carriera molto giovane nel campo della moda, dove ancora oggi vanta prestigiose collaborazioni con aziende che promuovono la sua arte. Pep è considerato tra i maggiori esponenti della Pop Art a livello internazionale. La sua è una poetica del quotidiano, ispirandosi a fatti contemporanei e alle politiche sociali attuali. Ironizzare, portare all’estremo personaggi e cause della nostra società è una delle caratteristiche principali della sua arte. Pep Marchegiani sfida a spada tratta la serialità del mondo dell’arte provocandoli con irriverenza e ironia, diventando così l’autore di veri e propri attacchi d’arte. Esempi possono essere le sue performance in giro per l’Italia, come a Firenze che ha invaso il centro della città con versioni superdotate del David di Michelangelo. Una vera e propria provocazione lanciata all’allora sindaco della città nonché nostro attuale capo del Governo, Matteo Renzi, a svecchiare questa città troppo legata all’arte antica. O ancora quando ha messo in vendita la Reggia di Caserta, una denuncia al decadimento dei beni artistici e culturali italiani. Pep Marchegiani è un artista chiassoso e che non passa inosservato, un’arte di propaganda la sua e di denuncia dei problemi della società di oggi. Da voce alle provocazione che la società sta vivendo con opere pittoriche, sculture e digital art. Queste opere hanno una lettura ironica e un’affilata beffardaggine nei confronti di situazioni e fatti. Le sue provocazioni non sono uscite di scena senza portare un po’ di clamore grazie anche a importanti pubblicazioni da parte di importanti riviste e quotidiani. Molti critici scrivono di lui definendolo ″(...)un artista particolare, raro in quanto ritrae il personaggio reale e ben riconoscibile, dunque è un artista figurativo. Allo stesso modo lo astrae in un modo coloratissimo che vive di contrasti, ricchi di impazienti pulsioni. (...)″ La personale terminerà il 31 ottobre, giorno di Halloween. Gli orari della mostra saranno i seguenti: giovedì - venerdì - sabato dalle 15.00 alle 19.30 Location: Via Rocciamelone 7C, Pescara tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.pepmarchegiani.it/wp-content/uploads/2011/03/M002.jpg galleria-spazio-museo: verdiana.pow@gmail.com email gestore : Galleria Pow Alessandro Icardi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Elogio dell'abisso startDate: 10/18/14 endDate: 10/1/15 Description: Blu Gallery Sabato 18 Ottobre alle 18.00 inaugura la prima mostra personale dell'artista SICIOLDR "Elogio dell'abisso" Sicioldr è un pittore e illustratore italiano nato nel 1990 a Tarquinia. Che vive e lavora tra Tuscania e Perugia. Lavora principalmente con la pittura ad olio, matite e matite colorate. I suoi soggetti sono immagini surreali provenienti dall'inconscio che egli rappresenta con una miscela di tecniche contemporanee e tradizionali. Location: Via Don Giovanni Minzoni 9 Bologna tipo di evento: rowid: Mostra di arte contemporanea immagini: galleria immagini: http://www.blugallery.it/artisti/sicioldr/2895 galleria-spazio-museo: info@blugallery.it email gestore : Blu Gallery sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: FORMA startDate: 10/24/14 endDate: 11/23/14 Description: GALLERIA 33 presenta FORMA, personale di ROBERTO GHEZZI. Dal 24 ottobre al 23 novembre 2014 presso la Galleria di Tiziana Tommei in via Garibaldi 33 ad Arezzo saranno esposte opere della più recente produzione dell’artista cortonese. Tele ad olio di medio e grande formato, di cm 100x100 e 100x150, fino ad un inedito proposto in esclusiva per l’occasione: un dittico di oltre 2 metri di ampiezza. Reduce dalla mostra Sublimen curata da Giovanni Faccenda presso Museo Fondazione Luciana Matalon a Milano, Roberto Ghezzi torna dunque ad Arezzo con FORMA, mostra a cura di Tiziana Tommei. In parallelo l’artista esporrà dall’8 novembre al 6 dicembre 2014 a Roma presso il Chiostro del Bramante, mentre dal 3 al 30 aprile 2015 ha in programma una personale a Palazzo Medici Riccardi a Firenze. Roberto Ghezzi è nato a Cortona nel 1978, dove attualmente vive e lavora. Inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di famiglia, dove apprende le basi del disegno e della pittura ad olio. Negli anni approfondisce la tecnica del suo linguaggio presso la Scuola della Maestra Alivojvodic e frequenta i corsi di nudo, incisione e storia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti Di Firenze. Dagli anni Novanta espone con regolarità in personali e collettive, in Italia e all’estero. Attivo in premi e concorsi, ha ottenuto positivo e crescente riscontro di pubblico e critica, nonché di galleristi e collezionisti. Le sue prime opere hanno restituito il paesaggio attraverso il suo sguardo, con una mimesi del dato fenomenico che, negli anni, è andata dissolvendosi assumendo i toni della soggettività e della rarefazione formale. L’esigenza di confrontarsi, in maniera reiterata, con certi soggetti, diviene parametro di una dinamica evolutiva: stessi temi, diversi livelli concettuali, sempre e costantemente in divenire. La strada percorsa è quella del rinnovamento del concetto di pittura di paesaggio, così che la ripetizione del suo soggetto – il paesaggio appunto – non implica mai la proposta di uno stesso dipinto. E’ stato indicato dal Prof. Giovanni Faccenda tra gli artisti meritevoli di una segnalazione nell’edizione n° 50 del CAM (Catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondadori). Non fatevi ingannare dal mare calmo, dal dolce ondeggiare dell’acqua o dal volo ascensionale di un uccello. Non fermatevi ai profili montuosi avvolti dalle nebbie o ai cieli gravidi di nubi, andate oltre. Oltre l’orizzonte disegnato, superate la linea bianca e prolungate all’infinito lo spazio oltre il supporto, sia sul piano che in profondità. Scavate dentro quello che appare e cercate il significato vero di quanto è dato. Trovate il punto, il concetto. Sono oltre due anni che conosco e seguo con continuità il lavoro di Roberto Ghezzi. E ogni volta che mi mostra le sue “ultime” opere riesce sempre a sorprendermi. Mi colpisce, oggi, come in passato, la capacità di evolversi con rara, rarissima quanto estrema coerenza. Un procedere ponderato e misurato, in ossequio a principi mai traditi o negati, misto ad una capacità di reinventarsi costantemente mantenendo ferma la propria cifra stilistica. Il tutto, secondo un mai celato minimo comune denominatore: un’instancabile ricerca formale. Direttrici, rette, fulcri, piani: sono questi i vocaboli dell’opera di questo artista che, a dispetto della scelta di soggetti “sublimi”, non parte da essi per affermare ciò che sente, vede e ragiona. L’ossessiva proposta dei temi a lui cari, non va intesa quale sintomo di un interesse per essi, quanto invece per le strutture mentali di cui essi possono assumere la forma. Ghezzi non è attratto dall’orizzonte del mare piuttosto che da cime e cieli tempestosi, quanto dalla loro essenza formale. Essi si fanno veicoli di un messaggio tutto personale, interiore, ma che non riguarda la sfera emotiva o introspettiva. Roberto Ghezzi non ama psicologismi e simbolismi. Egli costruisce un discorso che è puramente formale e architettonico, nella misura in cui la sostanza si compenetra con la forma. Ogni sua tela si nutre di geometria, modularità e prospettiva. Equilibrio e ratio. Ghezzi fa scaturire la parvenza emozionale dalla logica. Egli parte da schemi mentali e li traspone sul supporto, strumentalizzando quello che appare come soggetto del quadro, ma che in realtà è solo un pretesto. L’oggetto raffigurato è scelto per la sua forma e per le potenzialità strutturali che sottende. Per questi motivi, quando mi sono trovata a scegliere un titolo per questa mostra ho pensato a “Forma”. Avrei potuto chiamarla anche “Teorema”. Lo spazio, il colore e una maniacale attenzione alla struttura compositiva. Ogni elemento, come in un’architettura, occupa il suo posto, millimetricamente cercato e fissato sulla tela. Le montagne sono fasci di linee convergenti verso un centro, un crogiolo di vettori che intercettano lo sguardo, guidandolo alla lettura dell’opera. Implicitamente vi è l’invito ad indagare l’aspetto processuale del dipinto, seguendo la mano del pittore, il tracciato materico e cromatico, le sovrapposte e ripetute pennellate, i ritocchi a secco, la trasparenza dell’ultimo strato di pittura. Blu di Parigi, verde smeraldo, rosso di cadmio e blu reale: una tavolozza ricercata, mai banale. Ogni colore non è mai unico, ma il prodotto di fattori cromatici eterogenei. Così come lo spazio è infinito. Il supporto esiste, ma viene continuamente negato e superato. La tela non pare avere un peso specifico o una sua concreta parvenza. Sparisce. La superficie è ricreata dallo spessore cromatico e trattata ora con ripetuti “tagli”, ora con una stesura lineare e a zolle. Un minimalismo costruttivo, geometrico, cromatico, ma sempre (ancora) ancorato ad un tramite figurativo con il reale. Nuovi valori plastici emergono nei lavori più recenti, dove il blu è dominante e i formati raddoppiano. Non basta più una tela. L’infinito non può essere restituito, ma sicuramente evocato. La mostra FORMA inaugura venerdì 24 ottobre alle ore 19 presso Galleria 33 in via Garibaldi 33 ad Arezzo. Sarà aperta e visitabile tutti i giorni fino al 23 novembre 2014 con orario 16.30 / 19.30 o su appuntamento. Location: via Garibaldi 33 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.robertoghezzi.it/le-opere/#gg_cg_1464 galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Daido Moriyama Visioni del mondo startDate: 11/22/14 endDate: 1/25/15 Description: Daido Moriyama Visioni del mondo Dopo la grande mostra dedicata a Edward Weston, il CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno, nuovamente in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e la sua Fondazione Fotografia ospita la mostra “Visioni del mondo” dedicata a Daido Moriyama, fotografo on the road, spirito libero e viaggiatore solitario, tra i maggiori protagonisti della fotografia contemporanea giapponese. Curata da Filippo Maggia e Italo Tomassoni, la mostra raccoglie una selezione di oltre 120 fotografie realizzate dagli anni sessanta fino ad oggi, che ripercorrono l’intensa carriera dell’artista evidenziandone il personale approccio col mondo e offrendo al contempo una lucida visione sulle trasformazioni che hanno segnato la storia giapponese. È una ricerca quotidiana senza fine quella che spinge Moriyama a realizzare migliaia e migliaia di scatti, per anni, per una vita. Immagini dai bianchi e neri contrastati, spesso sfocate, graffiate, sovraesposte o sgranate, che tracciano i contorni di un’esistenza priva di legami con un luogo d’origine o di vincoli dettati dalle convenzioni sociali. Per Moriyama ogni singola cosa che si offre al suo sguardo è degna di essere fotografata: non è importante il soggetto, né chi sia l’autore, perché non c’è distinzione tra la realtà vissuta e la realtà nell’immagine– spesso fotografie di fotografie tratte da magazine, poster, pubblicità, televisione si mischiano a quelle scattate dal vivo. Ciò che conta è il frammento di esperienza, parziale e permanente, che la fotografia può trovare, quell’unica verità che esiste solo nel punto in cui il senso del tempo del fotografo e la natura frammentaria del mondo si incontrano. La mostra conduce nell’universo visivo dell’autore, evidenziandone il personale approccio col mondo e offrendo al contempo una visione estremamente lucida sulle trasformazioni che hanno segnato la recente storia giapponese. Parallelamente alla mostra, sarà inoltre allestita una selezione di opere video di artisti dell’Estremo Oriente dalla collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Sotto il titolo Asian Contemporary, sono presentate le opere di Tabaimo, Yasumasa Morimura, Miwa Yanagi, Kimsooja e Yang Fudong. Il catalogo della mostra edito da Skira contiene molte delle opere in mostra accompagnate da un’intervista a cura di Filippo Maggia, da un testo critico di Akira Hasegawa e da una biografia approfondita redatta da Francesca Lazzarini. Questa esposizione rappresenta dunque un’occasione per scoprire un maestro della fotografia, le cui immagini rivelano una cifra stilistica personalissima e di straordinaria modernità. Biografia Hiromichi (Daido) Moriyama nasce a Ikeda-cho, Osaka, nel 1938. A causa del lavoro del padre, impiegato per una società di assicurazioni, trascorre l’infanzia trasferendosi in diverse città del Giappone. Nel 1961 si stabilisce a Tokyo dove entra in contatto con i fotografi Shomei Tomatsu ed Eikoh Hosoe, del quale diventa assistente. Poco dopo inizia la carriera da freelance e nel 1967 vince il premio della Japan Photo-Critics Association come artista emergente. Nel 1968 pubblica il suo primo grande libro Japan: A Photo Theater, che include anche la precedente serie Pantomime. Questo lavoro si pone in assoluta rottura con tutto ciò che fino ad allora era stata la fotografia giapponese: immagini di attori o militari americani si mescolano a scene di vita quotidiana e a scorci urbani, senza alcun riferimento al contesto o alla struttura narrativa d’insieme. Ogni frammento è rimescolato in un flusso unico, caratterizzato da uno stile diretto e istintivo. In quegli anni Moriyama collabora con diverse testate, la più importante delle quali - benché uscita in tre soli numeri - è “Provoke”, rivista d’avanguardia destinata a influenzare radicalmente la fotografia giapponese degli anni a venire. Definita dal suo stesso sottotitolo “Provocative material for thinkers”, la rivista sostiene l’idea che, in un mondo in cui le parole hanno perso la loro forza, solo la fotografia può raccogliere frammenti della realtà e presentarli come materiale capace di provocare pensiero. Non importa la composizione estetica perché l’obiettivo non è fare una bella fotografia: ogni scatto ha valore, al pari di un altro, anche quelli sbagliati, fuori fuoco, sgranati, presi senza inquadrare o a occhi chiusi. Quello di “Provoke” per Moriyama è un periodo di sperimentazione e di riflessione sulla fotografia, sulla sua essenza e sul ruolo del fotografo. In accordo con altri, arriva a sostenere il principio dell’anonimato: il fotografo è un selezionatore, è il primo spettatore di un’immagine più che il suo creatore. Gli scatti dal vivo si mescolano quindi a riproduzioni di foto tratte da magazine, poster, pubblicità o televisione. Nel 1968 Moriyama legge On the road di Jack Kerouac. La cultura della Beat generation va ad aggiungersi al suo immaginario, già influenzato da artisti come Andy Warhol e William Klein. Nello stesso anno compie un viaggio senza meta lungo le strade del Giappone, a bordo di una vecchia Toyota malandata, poi in autostop, fotografando qualsiasi cosa si presenti lungo il cammino. I suoi scatti confluiranno nella serie A Hunter del 1972, dove appare per la prima volta l’immagine del cane randagio, destinata a divenire una sorta di autoritratto del fotografo. Il libro afferma definitivamente lo spirito erratico di Moriyama, il suo vagabondare libero da imposizioni o convenzioni sociali, la sua natura anarchica. Le posizioni fin qui elaborate vengono portate all’estremo con Farewell Photography, volume pubblicato nel 1972. La serie include immagini prive di qualsiasi traccia riconoscibile, scatti dalle inquadrature casuali, dalle esposizioni improbabili, fotografie graffiate, sporche, sgranate, fatte di ombre e di bagliori accecanti. Il libro segna un nuovo momento di passaggio: Moriyama cade in una crisi profonda da cui uscirà solo nei primi anni ottanta. Gli scatti realizzati all’inizio di questo periodo hanno come soggetto la natura e le zone rurali del Giappone tradizionale, in cui l’autore sembra cercare rifugio. Nel 1982, dopo un lungo periodo di assenza, Moriyama torna alla fotografia con il libro Light and Shadow. La città fa di nuovo da sfondo al libero girovagare del fotografo. Il suo sguardo è come sempre capace di conferire valore a dettagli apparentemente insignificanti ma le immagini sembrano evocare con una diversa intensità emotiva i chiaroscuri della vita, i suoi contrasti. Negli anni Novanta arriva il successo internazionale che lo porta ad esporre in diverse gallerie e musei di tutto il mondo, tra cui il MoMA di San Francisco, che nel 1999 gli dedica la grande retrospettiva Daido Moriyama: stray dog consacrandolo come uno dei grandi autori della fotografia contemporanea. Da allora Moriyama non ha mai smesso di fotografare. Continua a percorrere le strade del mondo e a filtrare attraverso il suo sguardo ogni esperienza vissuta, senza mai tradire il suo spirito libero e anarchico, sempre fedele alla sua natura di cane randagio. Tra i numerosi musei e istituzioni che hanno presentato il suo lavoro: San Francisco Museum of Modern Art (1999, 2009); Metropolitan Museum di New York; Fotomuseum di Winterthur (1999), White Cube, Londra (2002), Fondation Cartier pour l’art contemporain, Parigi (2003), Kunsthaus di Graz; Museum of Contemporary Art di Vigo, Spagna (2005), Museum of Contemporary Art, Tokyo (2008), Tate Modern, Londra, Los Angeles County Museum of Art, Los Angeles (2012). Tra le principali pubblicazioni: Japan: A Photo Theater, Muromachi Shobo (1968), The Japanese Box, Edition 7L/Steidl (2001), transit, eyesencia, (2002), Daido Moriyama Complete Works vol.1, Daiwa Radiator (2001), Memories of a Dog, Nazraeli Press; Daido Moriyama Complete Works Vol.2/Vol.3/Vol.4, Daiwa Radiator (2004), Moriyama/Shinjuku/Araki, Heibonsha; Buenos Aires, Kodansha press (2005), Farewell Photography, Power Shovel Books, Tokyo (2006), Kyoku/Erotica, Asahi Shimbun Publications inc.(2007); Hokkaido, Rat Hole Gallery (2008); Daido Moriyama. Visioni del mondo, Skira (2010). 22 novembre 2014 – 25 gennaio 2015 Info CIAC: Via del Campanile, 13 – Foligno (PG), tel. 0742 357035 – 3404040625 www.centroitalianoartecontemporanea.com Apertura e orari mostra: Venerdì 15.30-19.00, Sabato e Domenica 10.00-13.00 – 15.30-19.00 Location: Via del Campanile, 13 – Foligno (PG) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/6076421284706550049 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 2 Informazioni cronologiche: Subject: Dirà l’argilla. la mano, la terra, il sacro startDate: 11/8/14 endDate: 2/15/15 Description: Dall’ 8 novembre 2014 al 15 febbraio 2015 (inaugurazione sabato 8 novembre ore 18) la settecentesca Mole Vanvitelliana di Ancona ospita nelle sale del Museo Omero la mostra di Paolo Annibali “DIRÀ L’ARGILLA la mano, la terra, il sacro”, con oltre 20 grandi sculture in terracotta realizzate negli ultimi tre anni, secondo un progetto unitario pensato per il Museo Omero. Flaminio Gualdoni, curatore della mostra, così scrive in catalogo, “Come il plasticatore antico Annibali sceglie l’argilla, giungendo nel proprio gioco di suggestione archeologica a fingere le tracce del colorire antico, ancora una volta raccorciando la distanza rispetto al mito d’una bellezza assoluta e in odore di metafisica... La sceglie perché la terra è la materia disponibile a tutte le forme, ripostiglio di tutte le memorie.” Le grandi sculture in terracotta, collocate come a ricostruire un antico tempio, sono inconsuete, disperatamente attuali, prive di enfasi eppure fortemente attrattive e seducenti nel loro silenzio spaziale. Una sorta di “monumento al nulla” – così Annibali – senza miti e senza eroi; dove gesti e sguardi rivelano il vuoto del presente e la distanza impenetrabile delle figure femminili del frontone. Oltre alle sculture, tutte inedite, anche 21 splendidi disegni a china e un’immensità di schizzi e bozzetti. L'allestimento degli architetti Massimo Di Matteo e Mauro Tarsetti, si articola in modo da fondere la fatica quotidiana del lavoro della scultura con la solennità delle opere finite. Entrare in questa sorta di laboratorio invaso da strumenti, appunti e disegni (intuizioni a volte realizzate) che percorrono tutta la sua carriera, è come entrare nell’intimo repertorio dell’artista. Seguono poi gruppo di “acròteri” – Cariatide, Hestia, La fine delle cose, Eroe sfinito, Maschere – e tutti i 21 disegni a china Autoritratto, Disperdersi, Il mare lontano, Eva. Per poi arrivare al tempio impossibile con le 12 metope: singole scene teatrali incastonate con la loro profondità in moduli di terracotta, racconti intimi, ricordi, epifanie, visioni da Album di famiglia a Bambina che sogna il mare. Di forte impatto le cinque figure femminili del frontone, cinque donne colte nei loro gesti quotidiani come truccarsi o specchiarsi. Il gruppo scultoreo, sospeso nella sua raggelante fissità su una tavola di acero, rappresenta il fulcro di questa acropoli contemporanea. Una mostra ideata per il Museo Omero, (che già ha già in collezione permanente quattro opere di Annibali), da vedere e da toccare, fruibile da parte di visitatori vedenti e non vedenti. La terracotta può esser toccata, esplorata con le mani, accarezzata ed è il materiale ideale per una mostra tattile. Oltre alle sculture, di particolare interesse anche la traduzione a rilievo dei magnifici disegni. Il catalogo, edito da De Luca Editori d’Arte, con gli interventi dello stesso Gualdoni, di Erri De Luca, del presidente del Museo Omero, Aldo Grassini, e dell’artista, raccoglie le foto di tutte le opere realizzate da Domenico Campanelli. La mostra è promossa dal Museo Tattile Statale Omero, con il Patrocinio della Regione Marche, in collaborazione con l’Associazione Per il Museo Omero Tattile Statale Omero ONLUS. Sponsor tecnici: Adriatica Legnami s.r.l., Cotto Santa Maria della Petrella s.r.l., Mobilificio Binni s.n.c. Location: Banchina da Chio, 28 - Ancona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@gabriellapapini.com email gestore : Museo Tattile Statale Omero sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: 1/2/2013 17:57:25 Subject: Edward Weston startDate: 12/16/12 endDate: 2/17/13 Description: Edward Weston Il ciac centro italiano arte contemporanea di foligno apre i suoi spazi all'opera di edward weston, artista americano considerato uno dei più grandi maestri della fotografia del novecento: la retrospettiva a lui dedicata, promossa dalla fondazione cassa di risparmio di foligno e curata da filippo maggia CIAC - CENTRO ITALIANO ARTE CONTEMPORANEA FOLIGNO (PERUGIA) - dal 16 dicembre 2012 al 17 febbraio 2013 Location: via del Campanile 13 FOLIGNO (PERUGIA) tipo di evento: rowid: 21002 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 42.952907 long: 12.705214 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: 5/12/2012 10:56:45 Subject: Egidio Addesse in mostra a Fiuggi dal 15 al 30 Dicembre 2012 startDate: 12/6/12 endDate: 12/30/12 Description: L'artista Addesse espone alla mostra ''Natale d'arte contemporanea'' nell'Officina della Memoria e dell'Immagine di Fiuggi dal 15 al 30 Dicembre 2012 Officina della memoria e dell'immagine Piazza Martiri di Nassiriya email: struttureculturalifiuggi@gmail.com Tel: 0775 548068 email: egidio.addesse@gmail.com cell: 334 3139298 Comune di Fiuggi Mostra dal 15 al 30 Dicembre 2012 Inaugurazione Sabato 15 Dicembre ore 16,30 Orario: 9,30 / 12,30 - 15,30 / 18,00 Tutti i giorni tranne la domenica mattina Ingresso libero. Nella Città di Fiuggi ------------------------------ Egidio Addesse, è presente mensilmente ad ogni mostra nell'Officina della Memoria e dell'Immagine ogni volta con cinque opere d'Arte sempre diverse, mai esposte in pubblico; si potranno inoltre visionare e acquistare anche delle interessanti serigrafie e stampe dell'Artista. Le sue opere mettono in evidenza l'innovazione, l'unicità, la profonda capacità creativa, toccando l'animo e l'immaginazione del fruitore. REGIONE LAZIO Assessorato Cultura, Sport, Politiche Giovanili e Turismo. Blog - http://www.culturalazio.it/community/Blog/archive/2012/10/30/arte-egidio-addesse-ferentino-frosinone-regione-lazio.aspx Facebook Fan - http://www.facebook.com/pages/Egidio-Addesse/180674771977325 Location: Piazza Martiri di Nassiriya Fiuggi tipo di evento: rowid: 104 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 41.791292 long: 13.2220042 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: 1/30/2013 11:58:10 Subject: osmosis startDate: 2/13/13 endDate: 2/13/13 Description: San Valentino: il maestro Igor Borozan. omaggio al patrono di Terni Presentata all'Altrocca l'opera omnia dedicata alla musica, alla danza e all'arte contemporanea spagnola Dopo l'esposizione presso il Taller del Prado, prestigiosa location di Madrid "Osmosis", l'opera omnia dedicata alla musica, alla danza e all'arte contemporanea spagnola viene presentata a Terni in occasione delle festività Valentiniane. Sarà la storica libreria Alterocca ad accogliere l'evento proponendolo al pubblico ternano il giorno 13 Febbraio. 'Osmosis' raccoglie ed assembla le varie parti di un mosaico, intenso e complesso. L'ultimo progetto editoriale del pittore è appunto, essenzialmente dedicato alla carta. La carta come palco di un teatro dove segni, forme e colori prendono vita mano a mano, intrecciando una storia lirica e tragica, un viaggio emotivo straordinario tra arte classica e contemporanea. Un percorso creativo tormentato, un' avventura artistica che spazia dal sacro al profano, dove l'inconscio si mescola con la 'superficie razionale', in un processo osmotico convulso. Alcune delle opere in catalogo sono un omaggio a Christian Azem, artista eccezionale che, attraverso la sua danza sperimentale, unisce magistralmente le tre religioni: ebrea cristiana e musulmana. Ed è proprio da questo imput che è partito il processo creativo che ha portato Borozan ad utilizzare dei frame fotografici che sono stati filtrati, reinterpretati. Ne sono nate delle opere di assoluta freschezza pittorica che sono state catalogate in una cartella di ben 18 stampe d'arte dedicate alla danza mistica di Cristhiane Azem. E proprio per questa miscellanea di 'ingredienti' è stato scelto il nome di "osmosi", come un fenomeno artistico di circolazione e distribuzione di diverse situazioni, persone e culture che si uniscono e si compenetrano. L'evento ternano è previsto per mercoledì 13 febbraio alle ore 18.30 presso la Libreria Alterocca di Terni. BAT Accademia Belle Arti di Terni associazione culturale Via XI Febbraio, 43 05100 Terni Italia Tel.(+39) 0744 402436 info@italianartschool.it - www.italianartschool.it © Location: corso tacito 29 terni 05100 tipo di evento: rowid: 35802 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 42.5636616 long: 12.6479378 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: L'ARTE DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA - FAR QUADRATO startDate: 4/20/13 endDate: 6/9/13 Description: Dal 20 aprile al 9 giugno 2013 il nuovo spazio espositivo MedioArea Gallery di Terni ospita la doppia personale “Far quadrato. Perino & Vele e Marco Neri”, a cura di Lorenzo Respi, primo capitolo del ciclo “Storie d’arte e vita” composto da quattro doppie personali che si succederanno in galleria fino a marzo 2014. Far quadrato è l’atto di contrazione di uno spazio senza confini, un infinito intangibile, che si dà ordine in forma di quadrilatero per relazionarsi con le altre geometrie. E’ la metafora di uno sforzo mentale di riduzione delle esperienze artistiche, è un flusso di pensieri che si raccolgono intorno a un’idea che esprime se stessa in un progetto culturale. Da questa idea curatoriale Perino & Vele e Marco Neri muovono per mettere in comune le proprie esperienze e confrontarsi liberamente su un terreno comune, quello dell’arte appunto, attraverso le opere, usando i propri linguaggi creativi, scultura e pittura, solo apparentemente antitetici. Location: Medioarea Gallery Terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Medioarea Gallery email gestore : info@ch2.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: ALCHIMIE - INCONTRI TEATRALI A FIESOLE startDate: 7/8/13 endDate: 7/13/13 Description: Teatro Solare di Fiesole è un ricco laboratorio di arti sceniche che divulga le proprie produzioni; è una vera e propria "impresa dello spettacolo" che si propone centro culturale e aggregativo di Fiesole, ponendosi come "polis nella polis". La molteplicità dei progetti rende possibile il confronto con artisti di tutto il mondo ed esperienze teatrali differenti che permette di costituire un riferimento artistico ed educativo per i cittadini fiesolani, ma anche per chi viene dall'esterno. Difatti, la rassegna "Alchimie - incontri teatrali a Fiesole" promuove spettacoli ma anche stage, laboratori, incontri con gli attori facendo così "teatro a tutto tondo". Per quanto riguarda esclusivamente le produzioni che dall'8 al 13 luglio saranno in scena, esse sono improntate sulla semplicità dell'allestimento e mettono in evidenza il lavoro attoriale e la profondità dei testi. Questi ultimi sono il frutto di un percorso, alcuni di uno studio su altri già esistenti che comunicano alti valori morali e civili. Dal Theatre du Soleil a testi di Joyce, Morante riveduti con un linguaggio scenico particolare, a esperienze di tipo "pedagogico" attraverso le quali spettacoli e stage e/o laboratori, incontri s'innestano fra loro per offrire una conoscenza della comunicazione e pedagogia del teatro a tutti. Probabilmente la caratteristica del festival che del Teatro Solare di Fiesole permette appunto, di non vedere la pratica scenica solo da un lato, quello dello spettatore, ma di entrare pienamente nell'aspetto educativo, formativo che esso ha sempre avuto da millenni. Per consultare il programma e le attività previste visitare il sito http://www.teatrosolare.it/alchimie.php Location: Via San Francesco - Fiesole tipo di evento: 11 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Basilica Sant'Alessandro email gestore : info@teatrosolare.it sponsor: Ufficio stampa: esterformato.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Giovanni Manunta Pastorello - Buon sangue non-mente da Design? Studio Associato startDate: 4/27/13 endDate: 6/29/13 Description: Presso Design? Studio Associato sabato 27 aprile 2013 alle 18.00, la Galleria Marconi, Design? Studio Associato e Marche Centro d’Arte presentano Buon sangue non-mente, mostra personale di Giovanni Manunta Pastorello. L’evento è a cura di Nikla Cingolani, autrice anche del testo critico. Design? Studio Associato è in via D’Annunzio n°36 a San Benedetto del Tronto. La personale di Giovanni Manunta Pastorello fa parte degli eventi che si affiancano all’Expò di arte contemporanea di Marche Centro d’Arte. “Buon sangue non-mente. Per Giovanni Manunta Pastorello la pittura è ‘l’unico pezzettino di metafisica rimasto all’umanità. Non si sa come funziona. Rimane questo mistero di un’immagine che appare.’ Erede della miglior tradizione pittorica, nei suoi lavori se ne ritrova le tracce. Dall’antico modo di preparare la tela al più moderno uso dell’acrilico, è arrivato dopo anni di studio meticoloso a definire una tecnica basata sulla padronanza del gesto che mutua con elementi contemporanei. Votato alla Pittura, quando viene chiamato, lui è pronto, attento, concentrato sull'atto da compiere, senza esprimere nessun concetto, nessun messaggio, nessuna storia, nessun simbolo. Lui è il mezzo, il pennello con cui la Signora si esprime. In accordo con il costante fluire della vita e del suo mutare, scioglie le catene dei pensieri, si libera dai condizionamenti fino ad ottenere uno stato di “non-mente”, condizione ideale per produrre la vera creatività.” (Nikla Cingolani) Grazie alla collaborazione con Design? Studio Associato la Galleria Marconi sbarca a San Benedetto del Tronto allestendo un nuovo spazio dedicato all'arte Contemporanea che si affianca a quello storico a Cupra Marittima. Alla base del secondo anno di collaborazione c’è sempre l’idea di diffondere sul territorio regionale la passione per l’arte e il design, due mondi che spesso si toccano e giocano a dialogare tra loro. La Galleria Marconi continua così la sua operazione di promozione artistica all’esterno del proprio ambiente, sperimentando luoghi altri rispetto a quelli canonici dell’arte. Design? Studio Associato si propone di superare i limiti di uno studio di architettura per diventare promotore di cultura e offrire nuove prospettive a chi frequenta i suoi spazi. Accomunati dallo stesso spirito critico di ricerca, applicato alle arti visive, all’architettura e alla progettazione, la collaborazione vuole dare il via ad un nuovo percorso di studio e sperimentazione attraverso l’analisi e la rielaborazione della realtà che ci circonda. “Ogni nuova stagione espositiva è come un nuovo inizio, un ripensare a quanto si è fatto per continuare a crescere sulle radici, si spera solide, che si sono messe. Quest’anno la Galleria Marconi ha compiuto 18 anni (ma la maturità è ancora lontana a venire). È un’occasione importante e il mio desiderio è di ringraziare quanti, magari solo per un attimo, un sorriso o una chiacchierata, si sono avvicinati all’attività della Galleria. Continuo a lavorare per l’arte, nonostante tutte le difficoltà, perché spero ancora che possa salvarci. Un abbraccio” (Franco Marconi) scheda tecnica/technical card curatore/curator by Nikla Cingolani testo critico/art critic by Nikla Cingolani ufficio stampa/press agent by Dario Ciferri traduzione di/translation by Patrizia Isidori relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities http://www.rivieraoggi.it riprese video/video shooting Stefano Abbadini allestimenti/preparation Marco Croci webmaster http://www.siscom.it Partner http://mcda.cocalosclub.it dal 27 aprile al 29 giugno from 27th april to 29th june orario: lunedì-venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 opening time: mon-fri 9 am to 1 pm - 2 pm to 6 pm sabato e domenica su appuntamento saturday and sunday on date info Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galleriamarconi@vodafone.it web http://www.siscom.it/marconi blog http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi Design? Studio Associato via Gabriele D’Annunzio, 36 63039 San Benedetto del Tronto (AP) tel 0735584088 email info@forsedesign.it web http://www.forsedesign.it Facebook Design? Studio Associato Location: va Gabriele D’Annunzio, 36 San Benedetto del Tronto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://3.bp.blogspot.com/-_R8_zLWEt0w/UXLXEjCt9II/AAAAAAAABUU/KAYOCuGZnq8/s640/Giovanni+Manunta+Pastorello+astratto+120x80+2013.jpg galleria-spazio-museo: Design? Studio Associato email gestore : galmarconi@siscom.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: PIRANDELLIANA 2013 NELL'ESTATE ROMANA startDate: 7/4/13 endDate: 8/4/13 Description: La compagnia teatrale La bottega delle maschere diretta da Marcello Amici presenta, dal 4 luglio al 4 agosto, nell’incantevole Giardino di Sant’Alessio all’Aventino, Pirandelliana 2013 con due messinscena che dilagano nel giuoco del teatro, dove si racconta, con l’arma antica dell’ironia e dell’umorismo, dell’uomo, della sua poesia, dei suoi sogni, delle sue metafisiche rivolte e delle sue disperate scoperte. E’ una programmazione unitaria per i suoi contenuti, per le tante linee trasversali che uniscono gli stessi concetti e gli stessi sogni. La regia ha trasformato l’intera allegoria in un grande abbozzo astratto, in un aereo e fantomatico concerto a più voci. Tutto diventerà polvere d’oro: dalle faville che sono in una notte d’estate all’Aventino, alle vicende sul palcoscenico, scricchiolio di cose immobili che al contatto con l’uomo si vivificano: è una rassegna dedicata al teatro di parola. La bottega delle maschere ha sviluppato una tesi, un progetto ambizioso, perché le voci di dentro non siano soltanto pensieri, ricordi, immagini. L’uomo ha bisogno di teatro dove basta immaginare e subito le figure, le memorie, le opinioni si fanno vive da sé, ritrovano i simboli e le valenze delle cose perdute. Si ride e si sorride e si riflette dinanzi al Palcoscenico di Pirandelliana 2013 (giunta alla XV edizione). Il berretto a sonagli apre la rassegna il 4 luglio e sarà in scena il martedì, il giovedì e il sabato. Pensaci, Giacomino! prosegue il 5 luglio e sarà in scena il mercoledì, il venerdì e la domenica. IL BERRETTO A SONAGLI … forse la più perfetta commedia di Pirandello: giudizio di Sciascia! Per dimostrarlo, la regia ha inserito anche un prologo: La verità, la novella prodromo della storia raccontata da Ciampa e, per farlo, ha adoperato anche come spettatori i personaggi della commedia, ai lati di un palcoscenico rimpiccolito dalle luci, come piccolo è il loro mondo dove l’apparenza conta più di qualsiasi altra cosa. Sulla scena, tutti a loro modo hanno un’agitazione che esprimono con la voce e con il corpo. Tutti, tranne Ciampa. La sua calma nasconde una profonda sofferenza: la ragione parla, mai grida. Nella novella, Tararà uccide la moglie; racconta tutto, punto per punto, al giudice che lo condanna a tredici anni di reclusione. Ciampa, invece, ha un lampo che consacrerà a pirandelliano il suo personaggio. Il suo carattere, scrive Pirandello a Martoglio che dirigeva le prove della messinscena ‘A birritta cu’ i ciancianeddi, interprete Angelo Musco, è pazzesco; questa la sua nota fondamentale. Gesti, andatura, modo di parlare, pazzeschi. Una maschera nuda che sottolinea il contrasto tra il sotterraneo fluire dei sentimenti e la rigidità delle forme che li imprigionano, tra verità e finzione. L’apparire conta più dell’essere: conservare il rispetto della gente, tenere alto il proprio pupo - quale si sia - per modo che tutti gli facciano sempre tanto di cappello! Poi, come tutto si placa dopo un temporale, anche qui, come nelle altre storie di Pirandello, non accade nulla: fingere ancora un pochino (tre mesi, in manicomio!) e ognuno potrà riprendersi il proprio posto nella società. Ciampa, in apparenza grottesco ma in realtà straziante, è una delle espressioni più moderne di tutta la galleria degli eroi pirandelliani. Un personaggio misero e titanico allo stesso tempo, eroico e pieno di umanità. Una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale contro una società ridicola. Un personaggio apparentemente piccolo, ma infinitamente grande. PENSACI, GIACOMINO! È il trionfo della spontaneità, della follia, dell'irrazionale. Irrazionale è tale solo in confronto a ciò che si è soliti chiamare ragione. In sé, è ragione, è logica anch'esso. Ciò che si chiama ragione non è una delle tante forme, delle tante ragioni possibili, che ha, certo, diritto di vivere e di affermarsi, ma ha torto, quando vuole negare la possibilità e il diritto di altre forme, di altre ragioni? La logica pirandelliana tocca il suo culmine in questo straordinario lavoro in cui si vede un marito forzare l'amante della moglie a tornare alla donna abbandonata e, quel che è più, ad avere ragione di agire così. Mai certa relatività delle costruzioni umane, che di fronte alla ragione e al comune diritto appare, e deve apparire, assurdità e follia, era stata sostenuta con violenza più acerba, più aperta e più lucidamente logica dall’Autore di Maschere nude. La regia ha colto, lavorando alla siciliana, i tratti umoristici della commedia e li ha estesi a quelli ombrosi, sghembi e ironici scovati tra le pieghe della messinscena. È un Pirandello fatto di apparente genuinità popolaresca, ma è sempre il raffinato, ironico e amletico scrittore pieno di rimandi e di sottili allusioni. Il sipario si apre su una scena futurista che rende subito evidente lo strano personaggio che emerge dalle atmosfere irrazionali dell’uomo di Girgenti, pronto a mettere in discussione, a inquadrare gli squilibri e quell’intricato mondo di passioni e doveri, di sostanza ed apparenza, che è la famiglia “allargata” in un interno. Commedia morale dunque, umoristica ma anche grottesca, con un personaggio che affronta l’ipocrisia del mondo senza la maschera di un ruolo sociale, quello di marito, un ruolo di cui si è liberato subito, dichiarando di non volerlo essere. Ma siamo certi che, dando un’anima a una bislacca marionetta, non si superi il limite, proprio di quel paradosso al quale ci si vuole sottrarre? In altri termini, l’amarezza della commedia, e quindi della sua umanità, non deriva forse dal contrasto tra uomini e burattini? Ma s’è mai visto un più tragico fantoccio del professor Agostino Toti, di questo dolce apostolo dell’assurdo, così liricamente pervaso della sete di stravagante carità? Ingresso € 12,00 (ridotto € 10,00) Inizio spettacoli ore 21.15 - apertura botteghino ore 20 - Lunedì riposo Informazioni e prenotazioni: 06.6620982 www.labottegadellemaschere.it info@labottegadellemaschere.it Location: Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino Piazza Sant'Alessio, 23- Roma tipo di evento: 11 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/108143260972716680420/albums/5903448584669165217 galleria-spazio-museo: La bottega delle Maschere email gestore : valebuf@yahoo.it sponsor: Ufficio stampa: esterformato.okarte lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: IL TESORO DI SAN GENNARO FA TAPPA A ROMA startDate: 10/30/13 endDate: 2/16/14 Description: Dal 30 ottobre 2013 al 16 febbraio 2014, il Museo Fondazione Roma, nella sede di Palazzo Sciarra, ospiterà la mostra IL TESORO DI NAPOLI. I Capolavori del Museo di San Gennaro, promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei in collaborazione con il Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli. L'esposizione curata da Paolo Jorio, direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro, e Ciro Paolillo, esperto gemmologo e docente di Storia, economia e produzione della gioielleria presso l'Università La Sapienza di Roma, con la consulenza di Franco Recanatesi, sarà un evento unico di grande rilevanza storica e artistica: per la prima volta, oltre 90 opere provenienti da una delle collezioni di arte orafa più importante al mondo, verranno presentate al di fuori delle mura della città partenopea accanto a documenti originali, dipinti, disegni, arredi sacri. La mostra offrirà l'occasione di approfondire da un punto di vista scientifico l'inestimabile valore artistico e culturale del Tesoro di San Gennaro per far riscoprire, tramandare e rivivere attraverso un viaggio nel tempo, Napoli e il suo nume tutelare, la sua storia, i suoi artisti e soprattutto l'inestimabile patrimonio che si è accumulato lungo sette secoli. Con venticinque milioni di devoti sparsi in tutto il mondo, San Gennaro è il santo cattolico più famoso e conosciuto nel mondo. La sua è una lunghissima storia legata strettamente a Napoli, tra devozione e pregiudizio, fede e incredulità, fino a una fortissima identificazione tra il Santo protettore e la coscienza di un popolo periodicamente minacciato da catastrofi naturali ed eventi storici. La mostra a Palazzo Sciarra si svilupperà secondo un percorso scientifico senza escludere un approccio anche emozionale, per descrivere quale è stata l'evoluzione del culto di San Gennaro a Napoli, il motivo per cui il Tesoro appartiene ad un'istituzione laica e come l'arte orafa partenopea si sia perfezionata nei secoli, dando vita a gran parte dei capolavori esposti. Per far comprendere l'impatto di questo appuntamento, basti dire che il Tesoro di San Gennaro, formatosi attraverso settecento anni di donazioni di papi, imperatori, re, ma anche di ex voto popolari, ha un valore storico superiore a quello dei Gioielli della Corona d'Inghilterra e dello Zar di Russia, come ha rilevato una ricerca pubblicata nel 2010 e compiuta da un'equipe di gemmologi coordinata dal Prof. Ciro Paolillo, curatore della mostra, che nell'arco di un triennio ha effettuato approfonditi studi su alcuni dei preziosissimi gioielli donati al Santo e che saranno esposti a Roma. Inoltre, al contrario di quanto accaduto per altri patrimoni dinastici ed ecclesiastici, il Tesoro si è mantenuto intatto dalla sua nascita ad oggi, senza mai subire spoliazioni e senza che i suoi preziosi fossero venduti per finanziare guerre, in un processo di acquisizione e ampliamento continuo. "Ritengo che sia di fondamentale importanza diffondere la conoscenza dell'inestimabile patrimonio che possiede il Nostro Paese, la cui conservazione e valorizzazione rappresentano un asset strategico del mercato culturale. Ed è proprio per l'impegno in tale settore che la Fondazione Roma, attraverso l'attività svolta dalla Fondazione Roma-Arte-Musei, è divenuta negli anni un punto di riferimento per l'incontro fra domanda e offerta di cultura nella Città Eterna", dichiara il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente di Fondazione Roma. "La mostra dedicata al Tesoro di San Gennaro" - prosegue il Prof. Avv. Emanuele - "si inserisce a pieno titolo nel progetto culturale promosso dalla nostra Istituzione, che ha come obiettivo quello della diffusione dell'arte in tutte le sue manifestazioni, quale elemento di crescita sociale. Quest'attenzione al rapporto tra cultura e società, rappresenta il trait d'union tra l'attività svolta dalla Fondazione e dal Museo di San Gennaro, che ha portato alla realizzazione di questo rilevante evento espositivo, permettendo al pubblico di ammirare, per la prima volta, opere che per la loro preziosità e per la loro forte connotazione identitaria non erano mai state esposte al di fuori delle mura di Napoli". "Ogni opera d'arte appartenente al Tesoro di San Gennaro", afferma Paolo Jorio, "esprime non solo la propria intrinseca ricchezza artistica, frutto dell'ineguagliabile maestria di scultori, di argentieri, di cesellatori, di saldatori, di mettitori d'insieme (come erano chiamati gli assemblatori del tempo), capaci di realizzare capolavori di rara bellezza con sapienza tecnica e creatività, ma narra anche la straordinaria storia di un popolo e della sua civiltà millenaria". "Una narrazione - continua Paolo Jorio - che mette sullo stesso piano il popolo napoletano e i regnanti europei che in modo trasversale e laico hanno reso omaggio a San Gennaro e donato a Napoli capolavori dal valore inestimabile". Il percorso espositivo ruoterà attorno ai due più straordinari capolavori del Tesoro: la Collana di San Gennaro, in oro, argento e pietre preziose, realizzata da Michele Dato nel 1679 e la Mitra, in argento dorato, 3326 diamanti, 164 rubini, 198 smeraldi e 2 granati, creata da Matteo Treglia nel 1713, di cui quest'anno si celebrano i 300 anni della realizzazione. La Collana di San Gennaro è uno dei gioielli più preziosi esistenti al mondo e la sua storia si intreccia indissolubilmente con il percorso della costante devozione tributata al Santo dalla città e dai regnanti nel corso dei secoli. Nel 1679 i Deputati decidono di utilizzare alcune gioie (tredici grosse maglie in oro massiccio al quale sono appese croci tempestate di zaffiri e smeraldi) per creare un magnifico ornamento per il busto, dando mandato a Michele Dato, cui si affiancarono altri artigiani, per consentire la realizzazione di un pezzo così impegnativo nell'arco di soli cinque mesi. Attualmente la collana comprende anche altri gioielli di diversa fattura e datazione e di provenienze illustri: una croce donata nel 1734 da Carlo di Borbone, una croce offerta dalla regina Maria Amalia di Sassonia, una ciappa in tre pezzi con diamanti e smeraldi, una croce di diamanti e zaffiri del 1775 donata da Maria Carolina d'Austria, una spilla a forma di mezza luna del 1799 donata dalla Duchessa di Casacalenda, una croce e una spilla in diamanti e crisoliti offerte da Vittorio Emanuele II di Savoia ed altri oggetti ancora. Particolare curioso è che nel 1933 Maria Josè, moglie di Umberto II di Savoia, si trovò a visitare la Cappella di San Gennaro in forma privata e non avendo portato con sé nulla da donare, si sfilò l'anello che indossava offrendolo al Santo. Questo dono regale trova ora posto sulla collana. Lo stesso Napoleone, che ovunque ha depredato e sottratto, quando approdò a Napoli non solo non prelevò nulla, ma unico caso nella storia, ha addirittura donato. Giuseppe Bonaparte, infatti, quando entrò a Napoli donò, su consiglio del fratello, nel 1806 una croce di diamanti e smeraldi di rara bellezza che poi la Deputazione volle inserire tra i gioielli donati dai sovrani che compongono il collare di San Gennaro dal valore inestimabile. Anche il cognato di Napoleone, Gioacchino Murat, che aveva sposato la bellissima Carolina Bonaparte, seguì il suggerimento dell'imperatore francese e volle donare nel 1808 un ostensorio in oro, argento con pietre preziose. Tutti e due i capolavori saranno esposti nella mostra di Roma. La venuta dei francesi a Napoli è testimoniata dall'unica iconografia conosciuta: un quadro del francese Hoffman, realizzato nel 1800 e recuperato dalla Deputazione a Parigi, dove si distingue l'altare maggiore del Duomo, sul quale sostano minacciose e armate le truppe francesi, comandate da Championet e da Mc Donalds, che "pretendono" che San Gennaro compia il miracolo della liquefazione davanti al popolo. Anche questo dipinto sarà esposto a Roma, come il quadro su San Gennaro, realizzato dal Solimena nel 1707, un autentico capolavoro cromatico più famoso al mondo perché da quell'anno tutte le immaginette del santo patrono di Napoli sono riprese da questo quadro. La Mitra, di cui quest'anno si celebra il 300° anniversario della realizzazione, venne commissionata dalla Deputazione per essere indossata dal busto durante la processione dei festeggiamenti nell'aprile del 1713. Vede la luce nell'Antico Borgo Orefici, voluto dai sovrani angioini, una vera fucina di talenti, fra cui l'autore: il maestro orafo Matteo Treglia. Il valore della mitra è enorme, sia per quanto concerne la materialità dell'oggetto, sia per la forte simbologia di cui è intrisa. 3964 pietre preziose tra cui diamanti, rubini e smeraldi ornano la Mitra, secondo una tradizione di costruzione di oggetti ecclesiastici legata alla simbologia delle pietre: lo smeraldo rappresentava l'unione della sacralità del Santo con l'emblema dell'eternità e del potere, i rubini il sangue dei martiri e i diamanti il simbolo della fede inattaccabile. Inoltre, le pietre raccontano un'altra affascinante vicenda. Si è scoperto, infatti, che alcune provengono da antiche cave dell'America latina. Come afferma Ciro Paolillo: "Grazie alla dedizione del Treglia oggi ci troviamo di fronte a una delle più belle collezioni di smeraldi degli antichi popoli sudamericani esistenti al mondo e per tale motivo queste pietre acquistano un valore, non solo per la loro preziosità ma anche per la loro storia". La mostra di Roma offrirà anche l'occasione per scoprire altri tesori come, ad esempio, la Croce in argento e coralli del 1707, dono della famiglia Spera, che testimonia la grande diffusione che ebbe a Napoli in epoca barocca l'uso del corallo accostato all'argento, sia in ambito laico che religioso. Il Calice in oro, rubini, smeraldi, brillanti dell'orafo di corte Michele Lofrano, commissionato da Ferdinando di Borbone e realizzato nel 1761. L'Ostensorio in argento e rubini (1808) donato come atto di devozione al santo patrono da Gioacchino Murat al suo arrivo in città su suggerimento di Napoleone. La Pisside gemmata in oro, rubini, zaffiri, smeraldi e brillanti (1831) offerta da Re Ferdinando II nel 1831. L'Ostensorio in oro, pietre preziose, perline, smalti (1837), uno splendido esempio di ripresa di modelli barocchi in un oggetto dai caratteri ormai neoclassici. L'ostensorio venne dato da Maria Teresa d'Austria in occasione delle sue nozze con Ferdinando II. Il Calice in oro zecchino (1849), donato da Papa Pio IX nel 1849 per ringraziare i napoletani dopo essere stato ospitato in asilo a causa dei moti mazziniani di Roma, è uno dei pochi di manifattura non napoletana essendo stato realizzato dall'orafo Valadier a Roma. La Croce episcopale in oro, smeraldi e brillanti, donata da Re Umberto I e Margherita di Savoia il 23 novembre 1878 nella prima visita a Napoli dopo la loro assunzione al trono, per rendere omaggio al Santo Patrono della città regalando così alla Cappella del Tesoro una croce in lapislazzuli e pietre preziose con laccio d'oro. Infine la Pisside in oro, corallo e malachite (1931), realizzata dalla famiglia Ascione di Torre del Greco e donata da Umberto di Savoia il 5 novembre 1931 quando si trasferì con la moglie José a Napoli. Lavoro di squisito gusto barocco sono i due Splendori, così chiamati proprio in virtù della magnificenza e dell'imponenza delle loro dimensioni (cm 370 di altezza), opera dell'argentiere Filippo del Giudice su disegno di Bartolomeo Granucci (1744); donati da re Carlo III di Borbone e dalla regina Maria Amalia di Sassonia, precedono la balaustra dell'Altare Maggiore. A tutto tondo i puttini sul globo terrestre e le sei virtù: Fede (il calice), Speranza (l'ancora) e Carità (donna che allatta bambino). Alle tre virtù teologali corrispondono, sull'altro candeliere, tre allegorie che forse esaltano i meriti di Carlo di Borbone, il quale contribuì con l'offerta di duemila ducati. Queste le tre allegorie: Fortezza (donna con elmo in testa, scudo sul braccio e lancia in mano), Mansuetudine (donna con agnello), Buon Governo (donna che regge il globo). Nei documenti appare chiaro che gli Splendori furono donati da Carlo III di Borbone e della regina Maria Amalia di Sassonia e commissionati dalla Deputazione stessa, senza specificare mai nomi precisi di alcun deputato. Accompagna la mostra un catalogo edito da Skira Location: Roma, Fondazione Roma Museo - Palazzo Sciarra (via Marco Minghetti, 22) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/108143260972716680420/albums/5918291535313171425 galleria-spazio-museo: Palazzo Sciarra email gestore : anna.defrancesco@clponline.it; marta.paini@clponline.it sponsor: 1046 Ufficio stampa: esterformato.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: TEATRO MANZONI DI ROMA. LA NUOVA STAGIONE startDate: 10/1/13 endDate: 6/15/14 Description: “Un matrimonio all’italiana” è il primo spettacolo che ha aperto qualche giorno fa la nuova stagione del Teatro Manzoni di Roma. Tale titolo rappresenta un po’ la chiave di lettura della programmazione 2013-2014: al centro la famiglia o tutti i tipi di relazioni che costituiscono il perno centrale della vita di ciascuno di noi. Si tratta di commedie brillanti i cui intrecci sono calibrati fra divertimento, paradossi, colpi di scena e temi attuali. Dal 1 al 27 ottobre lo spettacolo “Soli per caso” regia di Silvio Giordani, con Paola Gassmann e Pietro Longhi, porrà sulla scena il conflitto tra genitori e figli “bamboccioni” condito con imprevedibili colpi di scena. Dal 29 ottobre sino al 24 novembre Rita Forte sarà la protagonista di “Un’incantevole serata”, un’arguta commedia francese di Francis Joffo, per la regia e libero adattamento di Carlo Alighiero. “Anche nelle migliori famiglie” è invece il lavoro con il quale Maurizio Micheli torna al Manzoni dal 26 novembre al 22 dicembre. L’attore, autore della pièce, e il regista Federico Vigorito si avvalgono della parodia piccante ed esilarante che spesso diviene il modo più fedele per rappresentare la realtà e i suoi “valori”. Ancora Silvio Giordani firma la regia di “Ti amo da morire” con Miriam Mesturino e Pietro Longhi (dal 27 dicembre al 26 gennaio), raccontando le storie di un triangolo amoroso in bilico fra egoismo e compassione, tenerezza e crudeltà, e quindi le eterne sfumature del rapporto uomo-donna. Patrizia Pellegrino e Stefano Masciarelli dal 28 gennaio al 23 febbraio sono i protagonisti di “Qualcuno è perfetto”, testo di Marco Giacomazzi, regia di Antonello Capodici. Stavolta l’intrigo amoroso fra un musicologo e un’affascinante sedicente immobiliarista si tinge di farsa e di sogno, in un misto fra romanticismo e risate. Carlo Alighiero, Tiziana Foschi saranno in scena dal 25 febbraio al 23 marzo con “Ho sposato un colonnello!” di J.J. Bricaire e M. Lasaygues, per la regia di Carlo Alighiero; il cambio di sesso e diviene l’ingranaggio di una perfetta macchina di incredibile comicità che ha fatto tanto ridere il pubblico d’oltralpe. Dal 25 marzo Marco Falaguasta, Marco Fiorini, Pietro Scornavacchi, Francesca Nunzi rappresenteranno “L’Ultimo rigore” scritto e diretto da Marco Falaguasta, pièce in scena sino al 20 aprile che racconta di tre amici che, dopo anni, si ritrovano ad una partita di calcio sospesi fra i ricordi giovanili e l’evolversi delle loro vite. Dal 22 aprile al 18 maggio, invece, un testo del famoso autore Neil Simon, “California suite” per la regia di Massimiliano Farau allieterà il pubblico del Manzoni, con l’interpretazione di Paola Quattrini e Gianfranco D’Angelo; battute esilaranti e ritmo incalzante raccontano anche il lato più tragico di una storia. Infine, “Il poeta, l’onorevole e la signora” di Aldo Benedetti chiuderà la stagione dal 20 maggio a 15 giugno. Silvio Giordani questa volta mette in scena tre personaggi assai diversi: una scrittrice con idee di sinistra, un deputato di centro e un commediografo che ha tutta l’aria di somigliare al mitico Cyrano. Il programma del Teatro Manzoni non si ferma qui. Difatti, grazie al Direttore Artistico Luigi Tani, anche quest’anno, a partire dal 18 novembre, avrà luogo la rassegna “Lunedì sera il Manzoni non riposa”, cinque spettacoli che riportano sul palcoscenico la tradizione popolare romanesca; musica, canto e poesia. Location: Via Monte Zebio 14., 00195 Roma tipo di evento: 11 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/108143260972716680420/albums/5927567236662422385 galleria-spazio-museo: Teatro Manzoni di Roma email gestore : valebuf@yahoo.it sponsor: 10026 Ufficio stampa: ^esterformato.okarte@gmail.it lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna startDate: 2/1/14 endDate: 6/15/14 Description: LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna Forlì, Musei San Domenico Dal 1 febbraio al 15 giugno 2014 La magnifica rivoluzione floreale Per molti il Liberty è semplicemente un insieme di decorazioni in stile floreale che, all’inizio dello scorso secolo, hanno abbellito facciate di case e mobili, oggetti e, naturalmente, quadri e sculture. Che sia stato questo ma anche molto, molto di più, lo metterà in evidenza la grande esposizione che la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì sta programmando ai Musei San Domenico a partire dal primo febbraio del prossimo anno. Mostre sul Liberty, e sul primissimo scorcio del Novecento, in Italia se ne sono viste molte. Ma oggettivamente nessuna del livello e dell’importanza, oltre che imponenza, di questa. L’obiettivo di chi ci sta lavorando (il Comitato scientifico è presieduto da Antonio Paolucci, la curatela della mostra è di Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca, Alessandra Tiddia, la direzione generale di Gianfranco Brunelli) è decisamente ambizioso: offrire per la prima volta al pubblico italiano ed internazionale non una mostra qualsiasi ma la “grande mostra” sul Liberty. Indagandolo in modo non solo ampio ma senza restrizione di schemi: dalla ricerca dei modelli lontani, nel Rinascimento e in Botticelli in primis, ma anche inserendo il Liberty nei grandi movimenti europei del momento ed in particolare la Secessione viennese. A consentire una mostra di tale ampiezza e bellezza, oltre che alla capacità del committente e dei curatori, concorre l’ampiezza degli spazi del San Domenico. Qui si può agevolmente dipanare il racconto di ciò che il Liberty abbia significato in pittura e in scultura, nelle arti decorative, dalle vetrate ai ferri battuti, ai mobili, agli oggetti d’arredo, ai tessuti ed ai gioielli. Evidenziando certi temi e alcune soluzioni formali, sarà possibile tracciare una linea comune tra i dipinti di Previati, Nomellini, Baccarini, Kienerk, Grubicy de Dragon, Segantini, Pellizza da Volpedo, Longoni, Sartorio, De Carolis, Laurenti, Marussig, Zecchin, Chini, Casorati, Balla, Bucci, Boccioni, Dudreville, Innocenti, Bocchi, Viani e le sculture di Bistolfi, Ximenes, Trentacoste, Canonica, Rubino, Andreotti, Wildt, Martini, le vetrate e i ferri battuti di Mazzucotelli e Bellotto, le ceramiche di Galileo Chini, i manifesti di Dudovich, Terzi, Hohenstein, sottolineando, attraverso un apposito apparato grafico, i rapporti con la letteratura, tra D’Annunzio, Pascoli e Gozzano. Ma anche con la musica di Puccini, Mascagni e Ponchielli. Sarà dunque possibile sottolineare i molti punti di incontro, come nella ricorrente metamorfosi tra la figura umana, il mondo animale e quello vegetale, tra Liberty e Simbolismo. I confronti europei non potranno prescindere da autori come Klimt, Adler, Moser, Tiffany, Klinger, Boecklin, Van Stuck, Morris. Tutti presenti in mostra con opere attentamente selezionate. La mostra, com’è cifra consolidata delle esposizioni promosse dalla Fondazione forlivese, è “glocal”, nel senso che dà conto, estesamente, del Liberty in Italia e delle sue connessioni internazionali ma, al medesimo tempo, collega questo movimento al territorio. Così l’importanza che il Liberty ha avuto in terra forlivese e emiliano-romagnola è evidenziata in mostra ma da essa si proietta all’esterno, “sul campo”. La mostra è infatti il punto di partenza per un affascinante itinerario che non si limita a Forlì e Faenza, ma si estende all’intera regione. Di particolare importanza la collaborazione con grandi musei nazionali, tra i quali la Galleria d’Arte Moderna di Genova, la Galleria d’Arte Moderna di Milano, la Civica Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Wolfsoniana-Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo di Genova, il Mart-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, la Fondazione Musei Civici di Venezia. Location: Piazza Guido da Montefeltro, 12 47100 Forlì Provincia di Forlì-Cesena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10021 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: PRESENTAZIONE EVENTO UMBERTO BOCCIONI ALLA GALLERIA NAZIONALE DI COSENZA startDate: 10/30/13 endDate: 10/30/13 Description: Mercoledì 30 ottobre 2013, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma (Sala Graziella Lonardi Buontempo | MAXXI B.A.S.E.), dalle ore 18.00 alle ore 20.00, la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, diretta da Fabio De Chirico, presenta il progetto allestitivo relativo alle opere grafiche di Umberto Boccioni della Galleria Nazionale di Cosenza. Si tratta di una raccolta straordinaria che si compone di sessantacinque disegni e incisioni che rappresentano una sorta di diario per immagini. Le opere, disegni su carta eseguiti a grafite, penna, china, pastelli colorati, acquerelli e incisioni ad acquaforte e a puntasecca, provengono dalla prestigiosa collezione dell’americana Lydia Winston Malbin, che verso la metà degli anni ’50, acquista in Italia tantissime opere dalla sorella di Boccioni, Raffaella Callegari. Nel 1961, in occasione della mostra The Graphic Work of Umberto Boccioni, i disegni sono esposti nel Museum of Modern Art di New York. Nel 1990, dopo la morte di Lydia, la collezione viene smembrata e nel 1996 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali acquista dalla Finarte di Lugano i 65 disegni per la Galleria Nazionale di Cosenza. La raccolta attesta l’interesse di Boccioni per la grafica appresa come disegnatore presso un cartellonista romano e l’influenza esercitata dall’ambiente culturale della capitale. I disegni, in gran parte eseguiti sul recto e sul verso, sono firmati o siglati e investono un arco temporale che va dal 1906 al 1915, documentando l’arte di Boccioni dagli anni della formazione fino alla piena affermazione futurista. L’allestimento nasce da logiche e criteri di comunicatività ed idonei standard museali condivisi a livello europeo; lo studio della disposizione spaziale delle opere è stato affrontato in base ai criteri scientifici e indirizzi museologici dettati dalla Soprintendenza B.S.A.E della Calabria. Il progetto prevede la modulazione degli spazi disponibili identificando un percorso di visita che assicuri, oltre il rispetto delle necessarie procedure di tutela del materiale esposto, la piena leggibilità delle opere e dei sussidi didattici e didascalici. Il percorso espositivo risponde ad un criterio analitico sia cronologico che tematico dettato dalla Direzione Scientifica. L'articolazione delle opere è volta a garantire, attraverso la sua sistematicità, l'interesse dei visitatori. L’iniziativa vuole essere in particolare un momento di condivisione, di confronto e di scambio anche in relazione alle problematiche inerenti l’allestimento museale di opere d’arte moderna e contemporanea. Interverranno: Francesco Prosperetti, direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Fabio De Chirico, soprintendente Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; Luciano Garella, soprintendente Beni Architettonici e Paesaggistici delle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone; Maria Grazia Bellisario, direttore Servizio V Architettura e arte contemporanee, Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee; Maria Vittoria Marini Clarelli, soprintendente Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; Anna Mattirolo, Direttore MAXXI Arte Roma; Raffaele Di Vaio, architetto e Alessandro Goppion, Goppion S.p.A.. Modererà: Gemma - Anais Principe. Location: Via Guido Reni 4A Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MUSEO MAXXI email gestore : sbsae-cal.ufficiostampa@beniculturali.i sponsor: Ufficio stampa: esterformato.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: IL SOLE D'INVERNO. LA NASCENTE STAGIONE DI TEATRO A FIESOLE startDate: 11/4/13 endDate: 11/15/13 Description: Dopo l'ottima riuscita del festival “Alchimie” nell'ambito dell'Estate Fiesolana, il Teatro Solare presenta Il Sole d'Inverno, una breve stagione teatrale al Teatro di Caldine creata a partire dalla sinergia con la compagnia fiorentina Teatro dell'Elce. Due gli spettacoli in programma. Ercole e le stalle di Augia (4,5,6 novembre), raffinatissima riscrittura del mito firmata da Friedrich Dürrenmatt in un radiodramma del 1954, è la riproposizione in chiave ironica e iperbolica di una delle celebri fatiche dell'eroe greco: l'intero paese del re Augia è coperto di letame ed Ercole è chiamato a ripulirlo: benché l'eroe si riveli all'altezza dell'impresa, i notabili elei, arroccati ai piccoli privilegi che il letame garantisce loro, riescono a rimandarne continuamente l'esecuzione. Una metafora tristemente attuale dell'inerzia della politica di fronte al precipitare dei problemi della società. Farruscad e Cherestanì (7,8,11,12,13,14,15 novembre), tratto dalla fiaba teatrale “La donna serpente” di Carlo Gozzi, intreccia la trama favolosa e orientaleggiante dell'autore settecentesco con la vicenda di una misconosciuta compagnia teatrale nata tra gli operai delle cave, gli scalpellini, nella Maiano degli anni Trenta. Il testo di Gozzi – ispirato alla “Storia del Re Ruzvansciad e della principessa Sceheristany”, una delle fiabe della raccolta “Les mille et un jour” – narra l'avventurosa storia d'amore tra il principe Farruscad e la bellissima fata Cherestanì. Lo smarrimento del principe Farruscad, in balia di una realtà in continua metamorfosi, si manifesta in un gioco di specchi tra realtà e illusione, commedia e dramma, teatro e vita. 4-5-6 novembre, ore 20.45 ERCOLE E LE STALLE DI AUGIA dall'omonimo radiodramma di Friedrich Dürrenmatt adattamento e regia Marco Di Costanzo con Stefano Parigi suono Andrea Pistolesi musica originale Giovanna Bartolomei produzione Teatro dell'Elce in collaborazione con Teatro Excelsior Reggello con il sostegno di Regione Toscana Un eroe pieno di debiti e in crisi di motivazione per il suo mestiere. Il suo segretario, maltrattato e mal pagato, costretto a pubblicarne le imprese mitiche su riviste da parrucchiere per sbarcare il lunario. La sua compagna, tanto leggiadra e raffinata quanto ignara della drammatica situazione finanziaria. Un paese lontano ricoperto di letame e il suo parlamento, che offre un lauto onorario a chi saprà ripulirlo. “Ercole e le Stalle di Augia” pone a confronto gli alti ideali con la quotidianità gretta, l'eroismo con i debiti, la poesia con la propaganda, l'anelito a spiccare il volo con l'inerzia, dell'immenso, pesante, inamovibile strato di letame. Un solo attore, nello spazio vuoto, lotta eroicamente con un dramma che, grazie alla complicità dell'immaginazione dello spettatore, si sposta senza soluzione di continuità da Tebe a Elis, da rupi deserte a un'aula di parlamento, con dialoghi, dibattiti politici, un circo, scene di massa e peripezie avventurose. «La metafora colpisce lo spettatore che coglie l’exemplum e non può fare a meno di sentirsi del tutto partecipe alla vicenda narrata […]. Stefano Parigi, mirabile da un punto di vista recitativo, riesce a creare un’atmosfera che tiene con il fiato sospeso, fa ridere e riflettere, come il teatro dovrebbe, appunto, fare: mostrare la realtà e far tornare a casa lo spettatore con una consapevolezza in più. Ironico e malizioso, versatile ma sempre preciso nei suoi gesti, l’attore colpisce per i suoi movimenti e per il modo di usare gli oggetti scenici: uno sgabello, un foulard e un ombrello». Francesca Sacco, paneacqua.info (10 luglio 2012) «Uno spettacolo nitido, curato ed essenziale. Degna di nota la prova del protagonista, Stefano Parigi... un attore talentuoso, misurato e che supera a pieni voti questo lungo e difficile testo, con continui cambiamenti di personaggio e situazioni». Marco Menini, Krapp's Last Post (5 luglio 2012) «Protagonista della scena è Stefano Parigi, davvero incantevole nel suoi continui cambi di personaggi». Napoleone Zavatto, Mediaxpress (11 novembre 2012) «Il monologo variato su più voci, affidato a repentini trasformismi, accompagna il viaggio di Ercole e del suo seguito con giocolerie di scena che sono esaltazione del meccanismo teatrale, incanalate da una regia attenta e precisa». Michele Di Donato, LSD Magazine (11 novembre 2012) 7-8 e 11-12-13-14-15 novembre, ore 20.45 FARRUSCAD E CHERESTANÌ da "La donna serpente" di Carlo Gozzi adattamento e regia Marco Di Costanzo con Daniele Caini, Erik Haglund, Tatiana Muntoni suono Andrea Pistolesi arrangiamenti vocali Lucia Sargenti produzione Teatro dell'Elce in collaborazione con Teatro della Pergola, Teatro Solare, Teatro Excelsior Reggello con il sostegno di Regione Toscana Tre giovani attori squattrinati, ultimi superstiti di un ormai decaduto teatro di provincia, mettono in scena “La donna serpente” di Carlo Gozzi con le poche attrezzature loro rimaste dopo il tracollo economico della compagnia. Il testo di Gozzi – ispirato alla “Storia del Re Ruzvansciad e della principessa Sceheristany”, una delle fiabe della raccolta “Les mille et un jour” – narra l'avventurosa storia d'amore del principe Farruscad e della bellissima fata Cherestanì, regina del favoloso regno di Eldorado: un terribile incantesimo non permette a Cherestanì di diventare mortale come il suo amato se egli non supererà le tremende prove alle quali il re delle fate, Demogorgone, lo sottoporrà. Sarà anzi, Cherestanì, condannata a trasformarsi in un orribile serpente. Il principe Farruscad, dal canto suo, è in balia di una realtà in continua metamorfosi a causa degli incantesimi in atto e dei racconti contrastanti degli altri personaggi della vicenda, tanto da non saper distinguere tra amici e nemici, tra verità e illusione. «Il lavoro dell'Elce, “Farruscad e Cherestanì”, […] ha in sé del giocoso, del parodistico, del goliardico, del teatro nel teatro, e della metafora. Naif i tre interpreti che giocano sull'ingenuità sulla scena per costruire un varietà colorato con musichette e filastrocche, banjo e armonica, che li avvicina all'Orchestra del Titanic che continuava a suonare nonostante il transatlantico colasse a picco. Qui è la crisi, economica ma anche del teatro ma anche della società e dei valori, che se da una parte mette ansia dall'altra è fonte di gioia sperticata, alla maniera di Petrolini, amaro e geniale. Dai bauli escono mondi di tele e lenzuoli e abiti, i cambi costumi sono a vista, gli attori sono anche musicisti, campana tibetana, o rumoristi. Esponenti di una commedia dell'arte con guizzi curiosi l'Elce ha saputo, sperimentando anche nel linguaggio o nelle pose da cinema muto, rendere allegro ma non frivolo un lavoro che già funziona». Tommaso Chimenti, Corriere Nazionale (in occasione del primo studio presentato al Teatro della Pergola in maggio 2013) Location: Via Faentina 183 - Fiesole tipo di evento: 11 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Teatro di Caldina email gestore : info@teatrosolare.it sponsor: Ufficio stampa: esterformato.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: MACCHINE PER ABITARE. FOTOGRAFIE E DISEGNI D'ARCHITETTURA startDate: 11/23/13 endDate: 1/26/14 Description: MACCHINE PER ABITARE. FOTOGRAFIE E DISEGNI D'ARCHITETTURA DALLA COLLEZIONE DELLA GALLERIA CIVICA DI MODENA 23 novembre 2013-26 gennaio 2014 La Galleria civica di Modena inaugura sabato 23 novembre alle 17.30 "Macchine per abitare. Fotografie e disegni d’architettura dalla collezione della Galleria civica di Modena”, una mostra realizzata interamente con materiale proveniente dalle proprie raccolte. Curata da Francesca Mora e Gabriella Roganti, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la mostra propone al pubblico circa un centinaio di opere tra disegni e progetti di architettura, anche utopistica, sviluppati su carta assieme a immagini di architettura costruita, così come viene rappresentata dalla fotografia. Dal patrimonio della galleria sono stati selezionati studi di singoli edifici insieme a visioni urbane in modo da offrire una panoramica di alcune tra le voci italiane più significative dell’architettura contemporanea e delle sue diverse interpretazioni da parte di fotografi internazionali. Tra i disegni si segnalano i fogli di grandi architetti del Novecento come Carlo Aymonino, Andrea Branzi, Guido Canella, Paolo Portoghesi e Aldo Rossi, nonché di figure legate in particolare al territorio emiliano come Cesare Leonardi e Tullio Zini, a cui sono dedicate due piccole sezioni della mostra, arricchite da recenti donazioni. Ampio spazio è inoltre riservato al cospicuo Fondo Ico Parisi, dal quale sono stati estrapolati disegni realtivi a tre importanti progetti architettonici mai realizzati: dieci tavole dalla serie “I grattacieli”, studi preparatori per la facciata del Museo Gugghenheim di Venezia e per il progetto urbanistico “Operazione Arcevia”. Gli scatti dei fotografi, fra i quali Olivo Barbieri, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Naoya Hatakeyama, Mimmo Jodice, André Kertész, Jun Shiraoka, Wolf Reinhart, restituiscono in circa 40 immagini il diverso modo di vedere l'architettura attraverso l'obiettivo fotografico. La mostra è arricchita infine dalla proiezione di oltre quattrocento scatti tratti dal censimento fotografico del centro storico di Modena, commissionato a Paolo Monti nel 1973. Nella foto: Aldo Rossi, Macchina Modenese, 1983, Raccolta di disegno, Galleria civica di Modena Mostra Macchine per abitare. Fotografie e disegni d'architettura dalla collezione della Galleria civica di Modena curata da Francesca Mora e Gabriella Roganti sede Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103, Modena periodo 23 novembre 2013-26 gennaio 2014 inaugurazione sabato 23 novembre 2013, ore 17.30 organizzazione e produzione Galleria Civica di Modena Fondazione Cassa di Rispamio di Modena con il sostegno di Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna orari mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00. Lunedì e martedì chiuso. festività martedì 24 dicembre chiuso; mercoledì 25 dicembre apertura solo pomeridiana dalle 15.30 alle 19.00; giovedì 26 dicembre apertura festiva dalle 10.30 alle 19.00; sabato 1 gennaio 2014 apertura solo pomeridiana dalle 15.30 alle 19.00; lunedì 6 gennaio 2014 apertura festiva, dalle 10.30 alle 19.00 ingresso gratuito Ufficio Stampa Clp Relazioni Pubbliche, Milano Anna Defrancesco, tel. + 39 02 36755700, anna.defrancesco@clponline.it immagini e comunicati scaricabili ww.clponline.it Ufficio Stampa Galleria civica di Modena Cristiana Minelli, tel. +39 059 2032883, galcivmo@comune.modena.it Informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it Museo Associato AMACI Location: corso Canalgrande 103, 41121 Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Stanze a Dondolo startDate: 11/23/13 endDate: 1/16/14 Description: BLU GALLERY Prosegue la stagione espositiva con la personale di VIRGINIA MORI Sabato 23 Novembre alle ore 18.00 Inaugura Stanze a Dondolo Una serie di disegni semplici e immobili, realizzati con un mezzo altrettanto semplice: una penna bic nera. Immagini legate tra loro da un'atmosfera onirica e surreale, un viaggio tra gli incubi feroci dell'infanzia e le metafore di ossessioni intime quotidiane. La mostra rimane visitabile fino al 16 Gennaio 2014 Dal Martedì al Sabato - dalle 16.00 alle 19.00 Sarà disponibile in galleria il catalogo "Stanze a Dondolo e altre storie" STANZE A DONDOLO Una serie di disegni semplici e immobili, realizzati con un mezzo altrettanto semplice: una penna bic nera. Immagini legate tra loro da un'atmosfera onirica e surreale, un viaggio tra gli incubi feroci dell'infanzia e le metafore di ossessioni intime quotidiane. Inquadrature immobili e precise, senza la pretesa di stupire, ma che indicano il solo desiderio di "astrarsi, fantasticare, evadere per un tempo dalle incombenze e dalle ansie del reale" VIRGINIA MORI Biografia Nasce a Cattolica nel 1981. Vive e lavora a Pesaro.Si perfeziona in Illustrazione e Animazione all'Istituto Statale d'Arte di Urbino, esperienza formativa che contribuisce a costruire e consolidare il suo immaginario artistico e che le permette di muovere i primi passi nella realizzazione di corti di animazione tradizionale e nell'illustrazione. Partecipa a diversi eventi artistici in Italia e vince il premio "SRG SSR idee suisse" ad Annecy Call for project, che le permette di realizzare il corto di animazione "Il gioco del silenzio", premiato e selezionato in diversi festival internazionali e il premio "Abbaye de Fontevraud" che le permette di lavorare al suo prossimo film nella residenza dell'omonimo centro culturale francese nell'ottobre 2011. I suoi disegni a penna bic sono stati esposti in diverse collettive e personali ,in Italia e all'estero.Attualmente sta collaborando con il collettivo Withstand alla realizzazione di un videoclip musicale con la regia di Virgilio Villoresi. Location: Via Don G. Minzoni, 9 - 40121 - Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: BLU GALLERY email gestore : sponsor: 2406 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: CHROMOPHOBIA, la buova personale di Ryan Mendoza startDate: 11/29/13 endDate: 1/10/14 Description: Apre venerdì 29 novembre 2013 CHROMOPHOBIA l’attesa personale dell’artista Ryan Mendoza presso il nuovo spazio espositivo di ABC in Via Farini 30 a Bologna. In occasione della mostra, ideata e promossa da ABC con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, di Genus Bononiae e del CNA, Ryan Mendoza presenterà al pubblico circa quindici opere inedite. Artista statunitense ed europeo d’adozione; vive infatti tra Napoli e Berlino città che, culturalmente opposte, permettono, ciascuna a modo loro, maggiore indipendenza di ricerca e sperimentazione. E’ considerato dalla critica internazionale una delle personalità artistiche emergenti del contemporaneo e un autentico “caso” nel panorama dell’arte di questi ultimi anni; rappresentato in Italia dalla Galleria Massimo Minini di Brescia, Mendoza vanta esposizioni in gallerie e musei di grande prestigio tra i quali la White Cube di Londra. Recupera, controcorrente rispetto alla maggior parte degli artisti contemporanei, la pittura che, corposa e materica, rivela essere il mezzo più idoneo alla sua indagine sugli stati d’animo e sulla conoscenza dell’individuo e delle sue paure. Con uno sguardo rivolto ai grandi del passato e ai miti del Rinascimento e del Barocco come Goya, El Greco, Salvator Rosa, Caravaggio, Gericault o Delacroix, Mendoza apre un suo scenario personale ricco di stravolgimenti e alterazioni: prospettive sproporzionate, anatomie deformate e scenari metafisici creano un’atmosfera straniante. Le opere, grazie anche ad un sapiente uso della luce e ad una grande capacità di analisi fisiognomica, sembrano come guardarsi ad uno specchio; i protagonisti delle tele di Mendoza sono uomini, donne, ma soprattutto ragazze dallo sguardo assente, perso nel vuoto che suscitano nello spettatore un senso di mistero e una miriade di domande. Sono sagome imbrigliate nel colore pastoso dello sfondo che ricordano una presenza passata, memore di una vita precedente. Il titolo della mostra “CHROMOPHOBIA” riflette un’indagine profonda che presuppone un fuori e un dentro, luce e oscurità, paura e liberazione. L’intensità del colore e la sua sapiente trasposizione sulla tela rimandano alle pulsioni e agli atti sessuali che per l’artista sono la massima espressione della creatività e del profondo. La CHROMOPHOBIA emerge nel colloquio tra Ryan Mendoza e George W. Bush che costituisce il testo di apertura del catalogo. Il loro non è tanto uno scambio di battute quanto piuttosto un’analisi reciproca sul valore dell’arte in relazione alle fobie e alle proprie credenze. E’ un incontro che mantiene il lettore, come lo spettatore delle sue opere, in una continua tensione emotiva che genera domande profonde. Parte integrante della mostra sarà “Everything is Mine”, il diario che Ryan Mendoza scrive dopo il trasferimento dalla Pennsylvania a Berlino e che sarà pubblicato da Bompiani nel 2014. Un momento duro per l’artista che, ulcerato dal rimorso per aver abbandonato il padre in una casa di riposo americana, ritrova l’ottimismo nella capitale tedesca nella quale aspetta, come promesso, la visita del più importante critico d’arte al mondo. In cerca d’ispirazione, convince sua moglie ed alcuni loro conoscenti a posare nudi per lui: nasce “Everything is Mine” e si dimostra un racconto intimo nel quale è molto sottile il confine tra l’arte e la pornografia. Come anticipazione alla pubblicazione Mendoza tempesterà il pavimento dello spazio espositivo con alcune pagine del libro stampate in 4000 copie, di cui 200 porteranno la sua firma; il pubblico verrà così invitato ad un gioco interattivo di ricerca e sarà il primo lettore, in anteprima, del diario. Il periodo a Bologna di Ryan Mendoza sarà documentato da Paolo “Fiore” Angelini regista e sceneggiatore italiano. Ryan Mendoza ha collaborato con Irvin Welsh, Milan Kundera e Bernard-Henri Lévy suoi primi sostenitori. Agenzia di Comunicazione e ufficio stampa Culturalia di Norma Waltmann Bologna - Vicolo Bolognetti 11 tel : +39-051-6569105 mob: +39-392-2527126 email: info@culturaliart.com web: www.culturaliart.com Location: Via Farini 30 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: ABC email gestore : sponsor: 2448 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: B.N.R. startDate: 11/23/13 endDate: 1/27/14 Description: Dal 23 Novembre 2013 al 27 Gennaio 2014, ROMBERG Arte Contemporanea, ospiterà la mostra personale B.N.R. di Marianna Masciolini negli spazi espositivi del diciassettesimo piano della Torre Baccari a Latina, con la curatela di Italo Bergantini e Gianluca Marziani. Marianna Masciolini ci trascina silenziosamente in trame filamentose, nelle cuciture morbide del suo ordito sensoriale, nei tracciati vertiginosi della sua natura germinativa. Carte volumetriche e sculture installative sono il doppio filamento della mostra. Tutte le opere nascono da processi privati che rivelano il passo mistico della femminilità. Una genesi poeticamente asciutta, aerea nel proprio spiritualismo, dove le monocromie vibranti si accordano alle rime ventose dello spazio. Siamo in un moto volante scandito da sculture e geografie telluriche che galleggiano nell’atmosfera in una ragnatela di connessioni armoniche. Anche le carte ragionano in senso aereo, trascendendo la propria natura bidimensionale attraverso l’attrazione per l’aria. Dentro la vibrazione costante prende forma il linguaggio con i suoi contenuti, la superficie sviluppa metafore, la geometria indica le direzioni del viaggio mentale. Sol Niger, uno dei principali progetti in mostra, si compone di fili di seta nera cuciti su carta di cotone, che, nella semplicità e nitidezza del segno, tracciano i tragitti di un’anima che prende confidenza con il vuoto. Una gravità compressa nella fragile disposizione dei fili come a sviluppare una sorta di accordatura che produce musica dell’ascesi geometrica. Le cuciture tra la metafisica e l’iconografia orientale più ascetica si mescolano, attraverso la gestualità, alla visione olistica del simbolo, indicando tacitamente anche quella che é la provenienza artistica della Masciolini: il palcoscenico teatrale. Da una parte rimane vivo il controllo ritmico della complessità, il senso di una spazialità flessibile, il rapporto tra totalità e dettaglio; dall’altra tutto resta sotto le tracce dell’apparenza, il teatro esiste come attitudine istintiva, una radice di fondazione che sostiene il tronco delle visioni. B.N.R. é un viaggio nei tre colori alchemici: il bianco della terra alba su cui scrivere la rappresentazione del mondo, il nero come ingresso indispensabile nel sottosuolo più buio, il rosso della pulsione organica, del il sangue che scorre, della congiunzione tra opposti che sprigiona l’archetipo. *** Marianna Masciolini, nata a Foligno nel 1975 vive e lavora tra Assisi e Roma. La sua principale formazione nasce dal teatro, dove da attrice realizza le sue performances ed istallazioni. Dal 1997 inizia un lavoro di ricerca rivolto alle arti visive contemporanee che la porta alla realizzazione dei suoi primi lavori scultorei/istallativi sul concetto di attraversabilità visiva e fisica dello spazio. Selezionata alla biennale internazionale di scultura contemporanea della regione Piemonte, due volte finalista al Premio Terna per l’Arte contemporanea e premiata alla Gnam come artista emergente, tra le principali esposizioni ricordiamo Quick-exibhition al National Hotel di Miami per Art Basel Miami, Gravità al mo.ca studio di Roma, Sol Niger alla Rocca Paolina di Perugia e Retina Spaziale Are you, lavoro esposto al Museo Macro La Pelanda di Roma con la galleria Oredaria Arti Contemporanee per The Road to Comtemporary Art e al Museo Carandente Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto per la mostra +50 Sculture in città tra memoria (1962) e Presente (2012). Location: VIALE LE CORBUSIER 39, 04100 LATINA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10044 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Giulio Catelli. PREMIO MARINA DI RAVENNA 2013 startDate: 12/14/13 endDate: 1/12/14 Description: Il giovane pittore vincitore del Premio Marina di Ravenna espone al Museo d’Arte della Città di Ravenna, i lavori eseguiti durante il periodo di residenza d’artista. Il tema della mostra prende avvio da un verso di Nazım Hikmet “il più bello dei mari è quello che non navigammo”. Il mare, presente in questa nuova serie di dipinti dell’artista romano è inteso come metafora esistenziale “un frammento rubato a una visione casuale. Ma il punto di mira”, scrive Andrea Guastella nella presentazione in catalogo “è l’infinito. Lo spazio, il balenare della luce”. Location: Via di Roma ,13 Ravenna. tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://giuliocatelli.wix.com/giulio-catelli#!marina-di-ravenna/cklj galleria-spazio-museo: MAR Museo D’Arte della Città di Ravenna email gestore : giulio.catelli@yahoo.it sponsor: 2191 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: VIERNES”: UN LIBRO D’ARTE NEL LIBRO, ANTEPRIMA 2014 DEL MAESTRO IGOR BOROZAN. startDate: 7/13/13 endDate: 2/28/14 Description: “Viernes” è l'enorme contenitore dove confluiscono i fermenti creativi di Borozan di questo 2013. Un anno frenetico, denso di eventi e cambiamenti, non soltanto a livello personale, che hanno segnato in maniera esponenziale il suo "fare arte". Un libro d’arte nel libro stesso, si chiama “Viernes”, tra sacro e profano, raccoglie e racconta gli ultimi percorsi del maestro Igor Borozan, un intenso viaggio umano ed artistico. Ne è un esempio l’opera senza alcun dubbio più’ grandiosa catalogata all’interno del libro, "Jan MMXIII", l’installazione del maestro per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio 2013 promosse dal MiBAC. Un saio gigante, il più grande mai realizzato al mondo, per la cui realizzazione sono stati utilizzati ben 550 metri di stoffa grezza color avorio, ispirato ala figura mistica di San Francesco, esposto prima al Ponte delle Torri di Spoleto, successivamente ad Assisi come un benvenuto per la visita di Papa Francesco in Umbria. Tanti gli schizzi e i disegni inediti per questo mastodontico progetto selezionati ed inseriti in Viernes. Dal sacro al profano appunto, con la camicia che si tinge di nero ispirata a Gavrilo Princip, che nel 1914 ha dato inizio alla Prima Guerra Mondiale, di cui il prossimo 2014 ne sara’ la triste ricorrenza. Un'installazione ed un dipinto esposti a Palazzo Primavera di Terni per il Festival Popoli e Religioni. Un omaggio particolarmente sentito alla città di Sarajevo, teatro dell'evento che ha segnato la storia contemporanea. Il 2013 è sicuramente stato un anno di soddisfazioni, Borozan è infatti l'unico esponente italiano selezionato per la Settimana dell'Educazione Artistica dell'Unesco svoltasi nel mese di maggio per il progetto Enredadas 2013. Un evento di ampio respiro culturale organizzato dall'Università Autonoma di Madrid sotto il coordinamento della dott.ssa Angeles Saura, esperienza preziosa che ha permesso un confronto critico-operativo tra 9 Paesi e ben 24 Università sul livello mondiale. Il progetto ha coinvolto docenti artisti di Belle Arti in una grande mostra virtuale, un programma internazionale che cerca la conoscenza da percorsi formativi diversi, da artisti provenienti da tutto il mondo. E proprio in questo contesto, per lo Stato del Chile, è stato selezionato il suo primo libro d'arte "A Bebe - il Duende" realizzato su una particolare carta riciclata giapponese, che Borozan ha illustrato metaforicamente con le tecniche del pastello e del disegno colorato. Alcune delle immagini di questo suo primo Libro d'Arte sono inserite in "Viernes", da qui il concetto di Libro nel Libro. "Viernes" contiene anche l'opera creata per la ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, un grande quadro di forte impatto visivo in chiave espressionista surreale. Per la ricorrenza del primo bombardamento subito dalla citta’ di Terni, partecipa poi, con ben dodici delle sue camicie giganti, sospese sul palco, alla scenografia per lo spettacolo “Ascolta il nemico non tace” dando un valore universale alla condanna verso ogni tipo di conflitto. Grazie al suo "Abbozzo pittorico per Caravaggio", edito in occasione della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, Borozan è invitato, come ospite d'onore, per Bentornato Caravaggio, convention internazionale organizzata dall'associazione Decima Musa Caravaggio, una kermesse di eventi culturali per rendere omaggio al grande pittore Michelangelo Merisi. In Abbozzo Pittorico infatti Borozan cataloga i sui schizzi, i suoi abbozzi che rievocano il modus operandi del grande pittore. Il nome di Borozan viene così inserito nell'Archivio storico del comune di Caravaggio. Il viaggio continua e, contaminato dall'artista performativa madrilena Pilar Perez Camarero, crea una serie di dipinti molto particolari ed intriganti ispirati a Cappuccetto Rosso. Il Libro d’ Arte verra’ presentato a Terni, presso l’Accademia di belle Arti, in occasione dei festeggiamenti del Patrono della citta’ di terni, San Valentino, nonche’ Patrono universale dell’Amore. Location: Accademia belle Arti terni tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Accademia Belle Arti terni email gestore : info@italianartschool.it sponsor: 2446 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: TEATRO MANZONI DI ROMA. LA NUOVA STAGIONE startDate: 12/4/13 endDate: 12/15/13 Description: Un telefono squilla e la quotidianità di Clara ed Ettore si sfracella in un susseguirsi di situazioni assurde, grottesche, da non sembrare reali, da far credere ai protagonisti di vivere un incubo dal quale è impossibile uscire. Clara, (Nunzia Greco) impiegata ministeriale ed Ettore (Piergiorgio Fasolo) piccolo imprenditore, sono sposati da diversi anni, quando una telefonata gli comunica che devono recarsi in questura: il loro unico figlio amatissimo e viziatissimo ha cosparso di benzina un senzatetto, dopo averlo derubato..... Il loro mondo crolla, le loro “certezze” vanno in fumo …..e inevitabilmente si ritrovano a doversi confrontare....... In sala di attesa incontrano Orsetta (Evelina Nazzari) e Paolo (Alessandro Pala), un'attrice e un giornalista di un famoso quotidiano, sono stati convocati perché la madre di Orsetta, di oltre ottanta anni, è stata colta con le mani nel sacco!! E' accusata di un insolito furto, nonostante sia una donna facoltosa..... Anche a loro sembra di vivere un brutto sogno.... Divertente, ironica e amara la nuova commedia di Gianni Guardigli diretta da Giuseppe Venetucci, ci racconta i nostri giorni, la nostra epoca, caratterizzata da un profondo degrado culturale e sociale. Note di regia Questo nuovo testo di Gianni Guardigli affronta in maniera grottesca e dolente la crisi dell’individuo nell’Italia di oggi e nell’Europa. Il fascino della commedia consiste nel rapporto tra una banale realtà quotidiana e l’echeggiare di valori simbolici che la trascendono. Un affresco che mette in luce la crisi della nostra società contemporanea, imbevuta di quella che può definirsi una pseudocultura. Una gioventù abbandonata a se stessa da genitori impiegati tutti e due negli uffici, che sovente si è formata sulla pubblicità e sugli echi dei successi chiassosi nelle arti dello spettacolo, condannata alla mediocrità e che cerca di fuggire dalla noia quotidiana con un gesto clamoroso: il figlio Manfredi che tenta di dare fuoco al clochard dopo averlo derubato. L’Autore affronta tutti temi di attualità: l’assenza totale di meritocrazia perché sono le chiavi della politica ad aprire tutte le porte, il razzismo, la tragedia della emigrazione, la guerra, la truffa e l’inganno, la malattia, l’orrore della vecchiaia, il suicidio, i servizi sociali, lo sfacelo di una società priva di punti di riferimento. Una satira mordace con uno sguardo pieno di ironia sulle frustrazioni, sulla incomunicabilità che ci circonda, sull’inutilità della vita, sul senso del vuoto, del nulla, dove tutto è estremamente ripetitivo, la vita è come un tornante che si avvita su se stesso. Una cultura letteraria appare pur nel linguaggio spicciolo, un modesto repertorio di frasi fatte, immediato ed a volte spiritoso. La crisi della famiglia di oggi è vissuta nel rapporto madre-figlio e figlia madre, un amore visto con humour, senso di impotenza e profonda tenerezza. Due coppie di mezza età (Clara ed Ettore, Orsetta e Paolo) vivono nella stessa via della stessa città e non si conoscono, ma un vero coup de théatre dimostra che in realtà due di essi già si erano conosciuti. Un episodio apparentemente futile mette in contatto i quattro personaggi che si abbandonano alle loro confidenze, si scontrano, si riuniscono, si separano e si ritrovano. Alla fine si intravede un flebile barlume di speranza nel futuro, si sente da lontano la presenza di Dio. “Le affinità e le insanabili contraddizioni dovute a culture e estrazioni sociali diverse creano un tessuto di impietosa ironia, ma poi le intermittenze dell’anima provocano lampi di luce che segnano tracciati verso il futuro”, così l’Autore. Una lampadina accesa in pieno giorno ci ricorda il nostro buio interiore. Il nostro sforzo interpretativo sul testo è comunicare l’interiorità, scavando nel profondo dell’anima, in cui il non detto non è mai l’indicibile. “Ci si immerge sempre più in un percorso a più livelli in cui ogni tipo di pubblico può ritrovarsi e riconoscersi”. In scena al Teatro Belli (piazza S. Apollonia 11/a tel. 06/5894875 www.teatrobelli.it info@teatrobelli.it) dal 4 al 15 dicembre. Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17.30. Biglietto intero euro 18, ridotto euro 13. Comunicazione Carla Romana Antolini 393 9929813 crantolini@gmail.com Ufficio stampa Valeria Buffoni 347 4871566 valebuf@yahoo.it Location: Via Monte Zebio 14., 00195 Roma tipo di evento: 11 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Teatro Belli di Roma email gestore : valebuf@yahoo.it sponsor: Ufficio stampa: esterformato.okarte@gmail.it lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Mostra “La Via della Luce” di Norma Carrelli startDate: 12/8/13 endDate: 12/17/13 Description: Si inaugura domenica 8 dicembre ore 18 in corso Cerulli 27 a Teramo, presso il Salotto artistico culturale PHAROS di Giulietta Cerulli, la mostra della pittrice Norma Carrelli: ”La via della luce” a cura di Romolo Bosi. Vi saranno esposte le ultime opere della nota artista teramana, ispirate al sentimento della natura e dei suoi colori. Questa recente produzione rappresenta un ulteriore sviluppo dell’arte di Norma Carrelli che impegna il suo talento in un inedito percorso: quello dell’astrazione e della pittura segnica. L’evento prevede anche la presentazione del Calendario 2014 redatto e illustrato dalla stessa pittrice. La mostra resterà aperta fino al 17 dicembre 2013 con il seguente orario: 10,30/12,30-16,30/19,30. Info su: https://www.facebook.com/norma.carrelli Garage Factory di Norma Carrelli normacarrelli@libero.it tel. 349.1936341 Location: Corso Cerulli 27 - Teramo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Little Constellation al Teatro Titano startDate: 12/8/13 endDate: 12/12/13 Description: Domenica 8 dicembre, dalle ore 18 alle 22, presso lo storico scenario del Teatro Titano della Repubblica di San Marino verrà aperta la mostra d’arte contemporanea /ti’tano/ little constellation, progetto dell’omonimo Network sammarinese dedicato alla promozione dei giovani artisti provenienti dalle micro-aree geo-culturali e piccoli Stati d’Europa. La serata sarà aperta dagli On.Li Giuseppe Maria Morganti, Segretario di Stato per la Cultura e Matteo Fiorini, Segretario di Stato per il Territorio e le Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino, congiuntamente ad Emiliano Paoletti, Segretario Generale BJCEM - Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée. Grazie a un denso programma di performance, presentazioni, concerti, installazioni, buffet, visual set live e dj-set, l’evento si propone di offrire un’istantanea dettagliata del panorama artistico contemporaneo di giovani artisti operanti in realtà geo-culturali affini, quali: Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Montenegro, Monaco, San Marino, Canton Ticino, Isole Åland, Isole Faroe - Italia e Libano. L’evento costituisce l’ultima tappa di un percorso di ricerca iniziato nel 2011, articolatosi in incontri, laboratori, conferenze ed esposizioni presentate al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, alla Galleria Nazionale d’Islanda e al World Event Young Artists di Nottingham, per concludersi come progetto della Repubblica di San Marino alla Biennale dei Giovani Artisti - Mediterranea 16 Errors allowed, Ancona 2013. /ti’tano/ è una ricerca unica nel suo genere, utilizza le metodologie d’indagine proprie dell’antropologia culturale, basate sull’esperienza e la conoscenza diretta dei luoghi, per raccontare, per la prima volta, una serie di proposte emergenti del tutto inedite. Il progetto ha così l’ambizione di essere uno strumento per presentare un punto di vista del tutto peculiare, centrale e allo stesso tempo periferico, che mette in campo la capacità, anzi la possibilità, di ascoltare voci del tutto inattese all’interno del dibattito critico e artistico internazionale. Infine, proprio questa mostra, sarà l’occasione per presentare il volume pubblicato da Mousse Publishing, Milano, dedicato all’intero progetto. Un importante libro che permette di documentare e diffondere i risultati dell’intenso percorso di ricerca condotto. /ti’tano/ è stato un entusiasmante viaggio, reso possibile dai fondatori di Little Constellation, Rita Canarezza e Pier Paolo Coro, dal curatore Alessandro Castiglioni, dal sostegno della Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura, della Segreteria di Stato per il Territorio e le Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino e dell’Ufficio Attività Sociali e Culturali – affiliato e socio fondatore dell'Associazione Internazionale BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, a cui San Marino partecipa con il successo dei propri artisti dal 1992. La mostra resterà aperta fino al 12 dicembre, dalle ore 13 alle ore 20. Per info: www.littleconstellation.org Programma inaugurale domenica 8 dicembre, dalle 18 alle 22 interventi Giuseppe Maria Morganti Segretario di Stato Istruzione e Cultura, Repubblica di San Marino Matteo Fiorini Segretario di Stato Territorio e Politiche Giovanili, Repubblica di San Marino Emiliano Paoletti Segretario Generale BJCEM - Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée Alessandro Castiglioni Curatore /ti’tano/ ed Errors Allowed Performance A Reading Sculpture di Martina Conti - San Marino Micro area fashion clash dei Salon Liz - Liechtenstein con Anna Hilti, Stefanie Töny, Anita Zumbühl Concerto Note Ritmiche di Michele Pazzini Quartet - San Marino con Giovanni Benvenuti, Enrico Ronzani, Elisa Lazzarini Visual set live e dj-set Admiral Point Center di Viola Conti e Cubi - San Marino Installazioni e video Sigurdur Alti Sigursson – Islanda; Bergur Thomas Andreson - Islanda; Paul Hage Boutros - Libano, Dustin Cauchi Malta, Viola Conti - San Marino, Joan Martin Christiansen - Isole Faroer, Fedora Saura - Canton Ticino, Klaengur Gunnarson - Islanda, Anna Hilti - Liechtenstein, Vera Kox - Lussemburgo, Daniel Arellano Mesina - Andorra, Teodora Nikcevic - Montenegro, Minna Oberg - Isole Åland, Karin Ospelt - Liechtenstein, Michela Pozzi - San Marino, Simone Rastelli - San Marino, Arnaud Rolland - Monaco, Paolo Tognozzi - Italia, Leontios Toumpouris - Cipro. Edizioni Mousse Publishing Radio Rising Network Paolo Bartolini Biblioteca e Photo-set Valentina Tank Toccaceli Davide Farabegoli, Davide Pagliardini, documentazione Giulia Ceccoli, comunicazione Jenny Moretti Alilab, buffet Con la collaborazione di Repubblica di San Marino, Bjcem, Mediterranea 16, Ente Cassa di Faetano, Fondazione San Marino Location: Piazza Sant'Agata, Repubblica di San Marino tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : www.metamusa.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Inaugurazione Museo Casa Licini startDate: 12/14/13 endDate: 12/31/13 Description: Inaugurazione Museo Casa Licini 14 dicembre 2013, a Monte Vidon Corrado (FM) La dimora padronale settecentesca ristrutturata, immersa nel sinuoso paesaggio collinare marchigiano diventerà spazio per mostre d’arte internazionale Direttore artistico: Daniela Simoni Evento aperto il pubblico www.centrostudiosvaldolicini.it Infotel 334 9276790 Si inaugura sabato 14 dicembre la casa museo di Osvaldo Licini dopo un rigoroso intervento di restauro fortemente voluto dalla Provincia di Fermo, in collaborazione con la Regione Marche, con il Comune e con la sponsorizzazione di Guzzini. Osvaldo Licini, pittore astrattista, uno dei massimi esponenti del Novecento europeo, è indubbiamente il genius loci di Monte Vidon Corrado: la sua casa conserva negli arredi, negli oggetti, negli abiti appartenuti all’artista – generosamente donati dalla figlia adottiva della moglie, Caterina Celi Hellström - l’intensità di un vissuto forte, profondo, volontariamente trascorso tra quelle mura che si affacciano sul sinuoso paesaggio collinare sovrastato da un’immensa porzione di cielo. La dimora padronale settecentesca è strutturata su tre livelli: estremamente suggestiva è la cantina, dove si dice Licini tenesse le riunioni politiche; al secondo livello vi è la zona giorno che comprende anche un’ampia sala dove custodiva le sue opere; la cucina, così come il bagno al piano superiore, presentano nell’arredo e nell’organizzazione dello spazio una grande modernità probabilmente dettata dal gusto nordico di Nanny, la consorte svedese anche lei pittrice. Salendo le scale si compie una sorta di “scalata al cielo”: alzando lo sguardo, sul soffitto, si ammira la pittura murale realizzata da Licini agli inizi degli anni Quaranta sui toni freddi dell’azzurro e del grigio, in cui le linee sinuose evocano traiettorie astrali in uno spazio selenico. Sul terzo livello vi è la zona notte e lo studio con i cavalletti, i colori, la scrivania incrostata di impasti cromatici. È il piano più luminoso, in cui si aprono molte finestre sul paesaggio collinare: guardando oltre i vetri è facile riconoscere scorci riproposti nei dipinti. La camera di Licini è in stile costruttivista, sulla parete a cui è addossato il letto c’è un’“archipittura” giocata su di un modulo triangolare bianco, profilato di arancio su fondo nero. Queste conservate nella casa sono le uniche pitture su muro realizzate da Licini. In occasione dell’apertura della casa museo saranno esposti non solo i disegni dell’artista donati da Caterina Celi Hellström che costituiscono la collezione permanente del Centro Studi Osvaldo Licini, ma anche alcuni dipinti dell’artista di collezione privata. La casa museo e soprattutto lo spazio della cantina, ospiteranno mostre di arte contemporanea o legate all’arte del Novecento. Location: Monte Vidon Corrado (FM) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10049 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Donne in rivolta: “La Lex Oppia" e la libertà femminile nel mondo romano startDate: 12/8/13 endDate: 12/8/13 Description: REGGIO EMILIA, Musei Civici di Palazzo S. Francesco via Spallanzani n. 1 ingresso gratuito - info 0522 456816 domenica 8 dicembre 2013, ore 16 Donne in rivolta: “La Lex Oppia" e la libertà femminile nel mondo romano incontro con l’archeologa Laura Forte, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna La Lex Oppia è una delle leggi suntuarie più note nella storia di Roma repubblicana. Famosa per la sua austerità ma soprattutto per gravare esclusivamente sulle donne, fu approvata nel 215 a.C., nel bel mezzo della Seconda Guerra Punica e all’indomani della sanguinosa sconfitta di Canne (216 a.C.). Tesa a ridurre le spese voluttuarie e di lusso, limitava la possibilità per le donne di possedere oro o indossare vesti sgargianti, impedendo perfino gli spostamenti in carrozza entro un certo raggio. Vent’anni dopo, quando ormai Scipione aveva trionfato a Zama, era cessata l’emergenza e le casse dello Stato non erano più così sguarnite, i tribuni della plebe Marco Fundanio e Lucio Valerio proposero l’abrogazione della legge, ma si trovarono di fronte la fiera opposizione di Catone, il futuro censore, che all’epoca rivestiva la carica di console. Ne seguì un acceso dibattito in cui le donne non si limitarono a fare da spettatrici. Secondo gli storici, si riversarono in massa nelle strade per far sentire la propria voce, inviarono delegate a spiegare le ragioni della protesta ai magistrati finché alla fine ottennero l’abolizione della legge. L’incontro con l’archeologa Laura Forte passa in rassegna uno dei primi casi di rivendicazione di un diritto da parte delle donne e di esercizio di una pressione che oggi definiremmo “politica”, consentendo di riflettere sulla condizione giuridica ed economica delle donne romane, sullo sfondo di un momento cruciale per la storia repubblicana. Ingresso gratuito La conferenza fa parte del ciclo “Il Tè delle Muse”, promosso dai Musei Civici di Reggio Emilia. Seduto al tavolino, il pubblico sorseggia un tè, mentre un esperto racconta un tema legato alle arti o inerente alle collezioni museali in un clima di dialogo a più voci Location: REGGIO EMILIA, Musei Civici di Palazzo S. Francesco via Spallanzani n. 1 tipo di evento: 20 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Colori e Sorrisi startDate: 14 Dicembre 2013 endDate: 28 Dicembre 2013 Description: La Fondazione Fortunato e l'Anffas Macerata organizzano una mostra benefica di opere realizzate da Giuseppe Fortunato con i ragazzi dell'Anffas. Open day Sabato 14 Dicembre alle ore 18:00, mostra aperta tutti i giorni dal 14 al 28 Dicembre 2013. A cura del critico prof. Armando Ginesi Testimonial dell'evento l'attore Cesare Bocci Location: Piazza Vittorio Veneto 7 Macerata tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: PLAY THE GLASS BY HIROMI MASUDA startDate: 11/29/13 endDate: 1/8/14 Description: PLAY THE GLASS BY HIROMI MASUDA MOSTRA D'ARTE CONTEMPORANEA @ FIDENZA VILLAGE, FIDENZA (PR) 29 novembre 2013 | 8 gennaio 2014 Evento promosso da Fidenza Village e Fondazione D'Ars Oscar Signorini onlus Location: Fidenza Village tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5956182790393748849 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: “Contro Corrente” startDate: 12/12/13 endDate: 1/31/14 Description: Ultimi giorni per visitare le opere dei bambini di “Contro Corrente” Fino al 31 dicembre le opere “Contro Corrente” saranno visibili nelle città che hanno aderito al progetto Grande soddisfazione a conclusione del progetto per l’artista Pierluigi Monsignori Posty e la Fondazione Umbra per l’Architettura (FUA) PERUGIA, 17 dicembre 2013 - Il viaggio itinerante del pesce “Contro Corrente”, dell'artista di Umbertide Pierluigi Monsignori in arte Potsy, è terminato, ma le opere realizzate in questi mesi sono ancora visibili nelle varie città che hanno ospitato l’iniziativa fino al 31 dicembre 2013. I quattro pesci che nuotano contro corrente possono essere visti a: Perugia presso gli spazi esterni del museo del Cassero di Porta Sant’Angelo; Spoleto presso il cortile d’onore della Rocca Albornoziana; Foligno presso il cortile del Palazzo Trinci; Città di Castello nei giardini della Pinacoteca Comunale Il viaggio di Contro Corrente è iniziato a Perugia ed è arrivato nelle più belle piazze umbre, Spoleto, Foligno, Città di Castello fino ad Assisi ad incontrare Papa Francesco. Il progetto è stato promosso e sostenuto dalla Fondazione Umbra per l’Architettura (FUA), vanta il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia, della Fondazione “Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria”, dei Comuni di Perugia, Spoleto, Città di Castello e Foligno e del MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo). Contro Corrente non è solo un pesce che nuota contro corrente, ma un vero e proprio movimento, una filosofia di vita, un mattone posto per una società migliore, non solo un'utopia, o un'istallazione estemporanea. Il pesce, come ribadisce sempre l'artista Pierluigi Monsignori, rappresenta la famiglia ed un auspicabile ritorno a valori concreti e al tempo stesso trasmette altri importanti valori: quello dell’arte e della ricerca intima e personale. «Contro Corrente – ci tiene a sottolineare l’artista Potsy – così come l’altro mio progetto Plastic Food Project (nato nel 2010 come installazione di Land Art che utilizza materie plastiche riciclate), assume significati diversi in base alla sua collocazione. I pesci sono stati rivolti sempre con la testa rivolta verso il basso, proprio a simboleggiare il fatto che il pesce nuota contro corrente rispetto ai problemi. L’opera – prosegue l’artista – rappresenta anche la voglia di cambiamento, di vivere contro corrente e di promuovere azioni positive che possano portare a riflessioni evidenti sia per la vita sociale, sia verso un rispetto maggiore dell’ambiente in cui viviamo. L'ecosostenibilità del nostro pianeta dipende solo da noi e da come riusciamo ad impostare in maniera corretta la nostra quotidianità, soprattutto nei consumi. In Contro Corrente vengono continuate le linee di Plastic Food "Usa e Getta", dove veniva esposto in maniera esaustiva come il comportamento assunto dal consumismo nel corso del tempo abbia inequivocabilmente influito anche nella solidità dei rapporti affettivi e sociali in generale, ma solo come denuncia. Contro Corrente, diversamente, vuole essere un invito al cambiamento, al ritorno alle origini, a quei valori che hanno creato le nostre radici storiche. L'installazione vuole, inoltre, lanciare un appello internazionale affinché l'Europa non diventi uno contenitore ricco di rifiuti sociali e povero di valori, ma vuole smuovere le coscienze dei più, affinché i nostri valori sociali continuino ad essere gli stessi per tutti, nel rispetto delle esigenze nazionali. Questo concetto è di fondamentale importanza, perché solo stando uniti si potrà riuscire ad attraversare la crisi che stiamo vivendo, affinché l’Europa e gli atri continenti diventino “mattoni” dello stesso “pesce” che nuota Contro Corrente”. Il mattone è simbolo anche della “famiglia”, intesa come primo mattone della società, il nucleo centrale dove nascono e crescono i bambini, gli uomini e le donne di oggi e di domani». Il progetto Contro Corrente ha visto impegnati in prima persona gli architetti della FUA, che con la loro creatività e voglia di fare hanno portato, insieme a Potsy, il pesce nelle scuole e nelle piazze dell’Umbria. Come spiega Paolo Vinti, presidente FUA «Per la Fondazione – spiega il presidente - è stato un vero piacere collaborare ad un tale progetto. Questo è stato un lavoro per la società. Pierluigi con la sua opera ha cercato di sensibilizzare le persone alle cose dell'arte, con l'intenzione di aiutarle ad allargare lo sguardo, così come cerchiamo di fare noi con l'architettura affinché sia sempre più amata ed apprezzata da tutti. Il lavoro fatto con i bambini delle scuole in tanti posti della nostra regione, ci sembra vada nella giusta direzione, quella di contribuire ad educare le nuove generazioni: un investimento sicuro sul futuro. Con Pierluigi, con cui abbiamo collaborato con profitto anche in passato, non mancheranno nuove occasioni di operare assieme, anche perché non apprezziamo soltanto la sua produzione artistica ma anche il modo gentile e generoso con cui si relaziona con gli altri: la sua arte di vivere». “Contro Corrente” è stato realizzato con la collaborazione di Sistema Museo, Circo Instabile, associazione Voci e Progetti, l’educatrice Eleonora Giannelli. Vede la partecipazione di tanti altri soggetti: Liberodiscrivere Edizioni; Tuttoggi.info; Valley Life – Rivista Paneuropea; Dee Creative – Eventi e Comunicazione; Impresa edile MR Edilizia S.r.l.; Spring Color; Easyfilter; AB Company; Cantina La Veneranda; Città della Domenica; Bazzica Group; Fornaci Briziarelli di Marsciano, Asterisco Pubblicità; Genesi Gruppo Editoriale, Nuova PR. Location: Perugia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Mattia Barbieri _ Vedute. The new fragrance startDate: 1/17/14 endDate: 3/14/14 Description: Mattia Barbieri _ Vedute. The new fragrance inaugurazione 17 gennaio dalle ore 18 (galleria +) oltredimore presenta il 17 gennaio la mostra personale di Mattia Barbieri dal titolo VEDUTE. The new fragrance a cura di Maura Pozzati. “Veduta” è per l’artista un termine ambivalente, che rimanda ad un genere pittorico ma anche all’atto del “Vedere”. Il paesaggio è “veduta” e quindi imprescindibile dall’osservatore e dal modo in cui viene esperito e vissuto. Come scrive la critica d’arte e curatrice Maura Pozzati nel testo che accompagna la mostra “La veduta si porta dietro, come il paesaggio, il ricordo di qualche cosa che è stato visto ma anche percepito, ascoltato ma anche odorato, un momento incantato in cui il soggetto si perde nell’oggetto, il dentro con il fuori”. D’altra parte lo stesso Cézanne affermava che “Il paesaggio si rispecchia, si umanizza, si pensa in me. Io lo oggettivizzo, lo traduco, lo fisso sulla mia tela”. Non basta dunque una bella fotografia per catturare e restituire un paesaggio, bisognerebbe poterne distillarne il profumo per trasmettere le emozioni, la nostalgia, il sublime, il senso di totalità e di impotenza e la voglia di descriverlo o di dipingerlo. La percezione diretta della natura è di per se stessa ingannevole e si intreccia inscindibilmente con la storia di chi la traduce sulla tela. Barbieri intende aprire la Veduta ad un’interpretazione plurisensoriale: the new fragrance, quasi fosse una nuova essenza glam oltre a identificarsi con l’odore forte della pittura fresca, si fonde sorprendentemente con la fascinazione per la pittura paesaggistica del 1700 e la suggestione evocata dagli anonimi lombardi seicenteschi. La pittura di Mattia Barbieri è fatta di stratificazioni e cancellazioni: colori stesi sapientemente col pennello che simulano strade da percorrere con lo sguardo insieme a frammenti di natura morta, frutta fresca e colorata dipinta sopra l’abbraccio sfocato di una madonna con bambino, squarci di cielo interrotti da fredde scritte digitali. Nelle opere di Mattia Barbieri sono visibili contemporaneamente le intuizioni, le prove, gli errori, le solidificazioni, le tensioni, i rimandi continui tra i frammenti e la totalità: tutto questo è la new fragrance che l’artista ha distillato nel suo studio e portato nei nuovi spazi della (galleria +) oltredimore. Mattia Barbieri (Brescia, 1985), dopo la laurea all’Accademia di Brera di Milano, è stato protagonista di numerose mostre personali tra cui Pitture domestiche (2013), esposizione in due atti alla galleria Federico Luger di Milano e allo Studio Tommaseo di Trieste, e Aperò l’Barbieri (2007) alla Galleria 42 di Modena a cura di Maura Pozzati. Ha partecipato anche a importanti mostre collettive quali: La Pintura es una cosa de vida o muerte (2013), L.E.M. di Sassari, a cura di Alberto Zanchetta; la seconda Biennale Internazionale di Mosca per Giovani Artisti 2010 “Qui Vive?”: Attention! Border crossing, White Hall, Winzavod Contemporary Art Center, a cura di G.L.O.W. Platform; Drawings (2009), Pablo’s birthday, New York, a cura di Jimi Bingsley. Ha vinto il Premio Lissone nel 2013 e ha partecipato alla X edizione del Premio Cairo nel 2009. È membro attivo della rivista d’Artista E IL TOPO. (galleria +) oltredimore sede: Via del Porto 48 a/b, 40122 Bologna contact: +39 0516449537 info@oltredimore.it web: www.oltredimore.it social: www.facebook.com/OltreDimore; www.twitter.com/OltreDimore press: Irene Guzman +39 3491250956 press@oltredimore.it orari: martedì e mercoledì 14.30-19.30; giovedì e venerdì 12.00-20.00; sabato 11.00-19.00 e su appuntamento inaugurazione: 17 gennaio dalle ore 18.00 Sabato 25 gennaio 2014, in occasione di Arte Fiera 2014 e nell’ambito del circuito ART CITY BOLOGNA, (galleria +) oltredimore osserverà un’apertura straordinaria dalle ore 12.00 alle 24.00 Location: Via del Porto 48 a/b, 40122 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10058 Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: gruppo sloveno IRWIN startDate: 3/15/13 endDate: 6/2/14 Description: Dal 15 marzo al 2 giugno 2014, alla Galleria Civica di Modena si terrà, nella sede della Palazzina dei Giardini, l’esposizione dedicata al gruppo sloveno IRWIN, il collettivo più longevo del panorama artistico mondiale, curata da Julia Draganović e Claudia Löffelholz, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La storia di IRWIN nasce nel 1983 dal sodalizio di giovani artisti provenienti dai movimenti del punk e del graffitismo di Lubiana e prosegue l’anno dopo con la fondazione di un gruppo di artisti noto come Neue Slowenische Kunst (NSK), Nuova Arte Slovena, che coinvolgerà successivamente altri artisti attivi nella grafica, nella video arte e nella filosofia. Location: Galleria Civica di Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2280 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: LightRoom. Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza. startDate: 1/19/14 endDate: 2/15/14 Description: Domenica 19 gennaio alle 18 la Galleria Marconi di Cupra Marittima e Marche Centro d'Arte, in collaborazione con Celeste Network, presentano Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza, mostra collettiva che presenta le opere di Attinia, Cosimo Casoni, Silvia Mariotti e Giorgio Pignotti, artisti selezionati per il progetto LightRroom tra i partecipanti a Premio Celeste 2013, di cui Silvia Mariotti ha vinto il Premio Fotografia & Grafica Digitale. Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza è il titolo della mostra curata da Dario Ciferri, che è anche autore del testo critico, e potrà essere visitata fino al 15 febbraio 2014, presso gli spazi della Galleria Marconi (c.so Vittorio Emanuele, 70 - Cupra Marittima). Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza fa parte degli eventi che si affiancano all’Expo di arte contemporanea di Marche Centro d’Arte. LightRoom è un progetto nato per portare nella realtà le opere degli artisti che partecipano al Premio Celeste, in mostre che presentino al pubblico gli artisti più significativi che si muovono sul network. La Galleria Marconi ha aderito con entusiasmo al progetto, perché è convinta della bontà di esso e perché crede che ogni percorso che miri a promuovere seriamente l'arte contemporanea in Italia vada perseguito con onestà, entusiasmo e professionalità. “LightRoom offre alle gallerie e ai curatori una grande opportunità: poter incontrare nuovi artisti, accostando ricerche e linguaggi all'apparenza lontani tra loro. Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza accoglie al suo interno quattro percorsi diversi, apparentemente lontani tra loro, ma che riescono a raccontare la contemporaneità e il complesso rapporto che l'essere umano ha con essa. Sono quattro prospettive che l'arte può avere, un percorso culturale aperto al domani che si fonda su radici molto forti. Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c'è certezza non offre chiavi di lettura né inviti alla spensieratezza, non indica importanti spunti di riflessione generale, mostra il lavoro attuale di quattro artisti interessanti per la ricerca che stanno portando avanti. La speranza è di rivederli tra qualche anno cresciuti e realizzati, ma sempre con la freschezza che li contraddistingue ora. Un grande ringraziamento bisogna rivolgerlo a Lorenzo il Magnifico per i bellissimi versi che abbiamo preso in prestito per il titolo” (Dario Ciferri) Si ringrazia Studio d'Arte Cannaviello. scheda tecnica/technical card curatore/curator by Dario Ciferri testo critico/art critic by Dario Ciferri relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Nikla Cingolani fotografia/photography Stefano Capocasa riprese video/video shooting Stefano Abbadini allestimenti/preparation Marco Croci Partner Cocalo's Club Riviera Oggi dal 19 gennaio al 15 febbraio from 19th january to 15th february orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30 opening time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m. info Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galleriamarconi@vodafone.it blog http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ Facebook http://www.facebook.com/galleriamarconi twitter https://twitter.com/GalleriaMarconi Location: C.so Vittorio Emanuele, 70 63064 Cupra Marittima (AP) tipo di evento: rowid: mostra collettiva immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: galleriamarconi@vodafone.it email gestore : Galleria Marconi sponsor: 2255 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: INTERNO DOMESTICO MOSTRE IN APPARTAMENTO 1972 – 2013 startDate: 2/9/14 endDate: 2/19/14 Description: boîte e Galleria 33 si incontrano per la presentazione di INTERNO DOMESTICO MOSTRE IN APPARTAMENTO 1972 – 2013 edito da Fortino Editions sabato 8 febbraio 2014, ore 17.00 presso Galleria 33, via Garibaldi 33, Arezzo Intervengono: Federica Boràgina e Giulia Brivio (autrici), Esther Biavia Garibaldi 33 Arezncotti (curatrice di RSVP), Jacopo Figura (filosofo), Mario Cenci (presidente dell’Associazione Culturale Private Flat) Interno domestico è un viaggio in case private che, per un giorno o solo per poche ore, ospitano mostre d’arte contemporanea. Il libro nasce dalla curiosità di capire le ragioni di questo incontro fra arte e spazi domestici. Ripercorrendone le radici storiche e geografiche, individuate negli anni Settanta, si propone di documentare tante esperienze, italiane e internazionali, che rischierebbero, per la loro natura intima e informale, di essere dimenticate. Alla narrazione e al ricordo si affianca una specifica lettura sociologica ed estetica dell’opera d’arte suggerita dal contesto domestico. Questo studio è immaginato come una casa: il pavimento è la base teorica utile per leggere le opere, intorno al tavolo della cucina abbiamo accolto molti ospiti che hanno raccontato le loro mostre e qualcuno ha spedito cartoline che abbiamo attaccato sul frigorifero. Se “la casa ci consente di sognare in pace”, come scriveva Bachelard, l’arte nella casa è la condizione perfetta perché il sogno diventi realtà. Il libro contiene contributi di Federica Boràgina, Giulia Brivio, Viviana Checchia, Mario Cenci, Ermanno Cristini, Lucia Gasparini, Lia Lucchetti, Mattia Pellegrini, Cesare Pietroiusti, Luca Scarabelli. Interno domestico è un progetto realizzato da Boîte pubblicato da Fortino Editions. Chi siamo? boîte è una scatola d’arte, di studi e di altri pensieri. Nata per iniziativa di Federica Boràgina e Giulia Brivio a marzo 2009, è uno scrigno che custodisce un percorso di studio continuo, incontri e scontri fra diverse generazioni. Scatola piena di parole studiate e cercate con cura, chiede al lettore tempo: il tempo della lettura che è, per sua natura, il tempo della ricerca. Boîte è disponibile online su www.boiteonline.org e spedita a domicilio su abbonamento. Periodico semestrale / 250 copie numerate Galleria 33, spazio mostre in via Garibaldi ad Arezzo, è un luogo dedicato all'arte, attivo dal 5 aprile 2013. Il concept e la curatela sono di Tiziana Tommei, storica dell'arte e promoter. La mission della "33" è accogliere e promuovere progetti per l'arte e la fotografia, artisti noti e nuovi talenti. Dal 19 gennaio al 16 febbraio, Galleria 33 ospita la mostra “Ombre”, personale di Massimiliano Luchetti. Location: via Garibaldi 33 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleria33.it/wp-content/uploads/2014/02/Invito-a-Interno-Domestico.-Mostre-in-appartamento-1972-2013.jpg galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: 2294 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Vero su falso startDate: 2/14/14 endDate: 2/28/14 Description: "Vero su falso", la mostra di Marcello Gentili (avvocato parte civile processo "Condor") che sarà inaugurata venerdì 14 febbraio alle ore 18.30 presso la Casa per la Pace "La Filanda" (Via Canonici Renani, 8 - Casalecchio di Reno), con l'autore, Vera Vigevani Jarach, Anna Milazzo Cecchi e il Sindaco di Casalecchio di Reno Simone Gamberini. L'esposizione sarà visibile liberamente fino a venerdì 28 febbraio (lun-mar-mer-ven 16.30-19.00, mar e sab 10.00-12.00). Nelle giornate di martedì 18 e martedì 25 febbraio, dalle 11.00 alle 17.00, sono possibili visite guidate dall'autore per scuole o gruppi, su prenotazione presso Casalecchio delle Culture (051.598243 – info@casalecchiodelleculture.it). In occasione dell'inaugurazione, venerdì 14 febbraio alle ore 20.45, Casa per la Pace ospiterà la presentazione dei libri "I ragazzi dell'esilio. Argentina (1975-1984)" (24marzo ONLUS / Qudulibri, 2013) di Vera Vigevani Jarach, Diana Guelar e Beatriz Ruiz e "Anahí del mare. La dittatura in Uruguay, la notte di un popolo" (Infinito, 2012) di Anna Milazzo Cecchi, con le autrici Vera Vigevani Jarach (Madres de Plaza de Mayo - Linea Fundadora) e Anna Milazzo Cecchi, Marcello Gentili, Antonella Micele (Presidente Consiglio Comunale di Casalecchio di Reno), Simone Fabbri (Presidente Scuola di Pace di Monte Sole), Gian Luca Luccarini (Presidente Associazione Familiari Vittime degli eccidi nazifascisti di Grizzana-Marzabotto-Monzuno 1943-1944), Andrea Speranzoni (Avvocato di parte civile processo "Condor"), Patrizia Dughero e Simone Cuva (24marzo ONLUS / Qudulibri). Ingresso libero In collaborazione con "Percorsi di Pace", 24marzo ONLUS, Istituto Parri Bologna, Qudulibri, Scuola di Pace di Monte Sole e Associazione Familiari Vittime degli eccidi nazifascisti di Grizzana-Marzabotto-Monzuno 1943-1944 Per informazioni: Tel. 051.6198744 – E-mail percorsidipace@libero.it L'Istituzione Casalecchio delle Culture è nata nel 2006 come strumento di gestione e sviluppo del sistema culturale di Casalecchio di Reno, formato da strutture e servizi come Casa della Conoscenza, Biblioteca Comunale "Cesare Pavese", "Pubblico" - Il Teatro di Casalecchio di Reno, Centro Giovanile Blogos, Casa per la Pace "La Filanda" e Casa della Solidarietà "A. Dubcek", al fine di garantire la partecipazione dei cittadini e il miglioramento della qualità dell’offerta culturale. L'Istituzione gestisce per l'Amministrazione Comunale anche il sistema delle cerimonie civili, i gemellaggi istituzionali e la promozione di associazionismo e volontariato. Il Consiglio di Amministrazione, nominato dal Sindaco, è presieduto da Paola Parenti e composto da Alberto Alberani, Mauro Alboresi, Giancarla Codrignani e Raffaella Iacaruso. Per informazioni: 051.598243 – info@casalecchiodelleculture.it – www.casalecchiodelleculture.it Location: Via Canonici Renani, 8 - Casalecchio di Reno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5981431726105978625 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: SIRONI E LA GRANDE GUERRA startDate: 2/22/14 endDate: 2/22/14 Description: SIRONI E LA GRANDE GUERRA L’arte e la prima guerra mondiale dai futuristi a Grosz e Dix Sironi, I nuovi volumi della Kultur a cura di Elena Pontiggia Sabato, 22 febbraio 2014, ore 11 Conferenza stampa Palazzo de’ Mayo, Sala Capozucco - Ingresso Largo Martiri della Libertà - Chieti Interverranno Avv. Pasquale Di Frischia - Presidente della Fondazione Carichieti Dott.ssa Lucia Arbace – Soprintendente ai Beni storici artistici ed etnoantropologici dell’Abruzzo Elena Pontiggia – Storica dell’Arte e curatrice della mostra Sabato 22 febbraio 2014, ore 17 Conferenza di inaugurazione della mostra Palazzo de’ Mayo, Auditorium – Ingresso Corso Marrucino, 121 - Chieti Interverranno Avv. Pasquale Di Frischia - Presidente della Fondazione Carichieti Lucia Arbace – Soprintendente ai Beni storici artistici ed etnoantropologici dell’Abruzzo Elena Pontiggia – Storica dell’arte e curatrice della mostra Valentina Cocco- Organizzatrice della mostra per la Fondazione Carichieti Interverranno le autorità locali Sabato 22 febbraio 2014 ore 18 Apertura della mostra al pubblico Palazzo de’ Mayo S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee- Ingresso Corso Marrucino, 121 - Chieti Dopo i successi delle mostre dedicate a Mimmo Paladino, Giorgio de Chirico, Francis Bacon, Aligi Sassu, Emilio Greco e alla grande esposizione sui codici miniati “Illuminare l’Abruzzo”, la Fondazione Carichieti propone al pubblico ancora una volta una programmazione attenta e di alto livello scientifico. Mentre si avvicina il centenario della prima guerra mondiale (1914-1918), la Fondazione promuove e inaugura Sabato 22 febbraio una nuova esposizione dal titolo “Sironi e la Grande Guerra. L’arte e la prima guerra dai futuristi a Grosz e Dix” aperta al pubblico fino al 25 maggio 2014. Orari: Dal mart al ven 10-13; sab e dom 10-13 /16-20 Chiuso il lunedì Location: Corso Marrucino, 121 - Chieti tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10137 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: In-Transitions startDate: 3/5/14 endDate: 5/10/14 Description: IN-TRANSITIONS – La transizione esistenziale viene indagata dall'artista attraverso video pittorici che, in un fluire continuo di immagini e sensazioni, vogliono restituire l'idea di passaggio e cambiamento, di transizione, in un limbo di situazioni inafferrabili e mutevoli. L'io, ombra che si aggira alla ricerca di qualcosa di indefinito, si ritrova in uno stato di sospensione, di attesa. In parte consapevole di quel che e' stato e di quel che sarà. La transizione non giunge però a compimento, rimane anch'essa sospesa tra una 'serie' di possibilità in cui passato, presente e futuro si mescolano. I passaggi, i movimenti, i mutamenti non sono che transizioni mancate, in-transitions che si perdono nel groviglio esistenziale e vagano verso il nulla del caos. Si tratta di un'indagine spazio-tempo, una riflessione introspettiva che indaga sui mutevoli stadi che investono l'animo umano, dimora di inquietudini e incertezze. La riflessione sembra portarci verso un interrogativo che non trova risposte, ma si nutre di tracce, pensieri di cui le scie segnano solo un sentiero immaginario. Location: via S.Reparata n.8/A FIRENZE tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.exibart.com/profilo/imgpost/rev/624/rev139624(1)-ori.jpg galleria-spazio-museo: passegger@hotmail.it email gestore : Artsenal Ottovolarte sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: Femminilità del sacro, Mostra per il cinquantennale della Madonna delle Vertighe Patrona dell’Autostrada del Sole startDate: 7/10/14 endDate: 9/26/14 Description: Femminilità del sacro Per il cinquantennale della Madonna delle Vertighe Patrona dell’Autostrada del Sole 11 luglio - 26 settembre 2014 Verrà inaugurata giovedì 10 luglio, alle ore 18:00, presso il Museo del Cassero di Monte San Savino la mostra “Femminilità del sacro”, curata da Lucrezia Lombardo. L’esposizione, realizzata col Patrocinio del Comune di Monte San Savino, affronta il tema della sacralità del femminile, in occasione del cinquantennale della Madonna delle Vertighe, Patrona dell’Autostrada del Sole. Il sacro viene così esplorato alla luce delle rappresentazioni artistiche di quattro maestri contemporanei, di provenienza internazionale. Esporranno Ota Kohei, artista giapponese che, nella sua poetica, mette in luce il legame cosmico intercorrente tra tutte le forme viventi, Eliana Sevilliano, artista venezuelana, nella cui poetica il sacro viene visitato alla luce della lavorazione dei tessuti, materiali simbolo del femminile e, al tempo stesso, della manipolabilità della materia e Caterina Mariucci, autrice italiana di una serie di studi che analizzano il legame profondo che sussiste tra il sacro e la psiche umana. Chiude l’esposizione, con una rivisitazione personale della Pala delle Madonna delle Vertighe, Danielle Villicana D’Annibale, artista statunitense, autrice di una serie di affreschi policromi, che ripropongono un’iconografia sacra tradizionale, assolutamente innovativa per l’arte contemporanea. La mostra durerà fino al 26 Settembre 2014 e ospiterà anche una serie di conferenze aventi per tema il sacro e l’interpretazione di questo concetto all’interno dei differenti campi del sapere. La mostra sarà aperta al Museo del Cassero in piazza Gamurrini ad ingresso gratuito da giovedì a domenica dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:00. Location: piazza Gamurrini - Monte San Savino (AR) tipo di evento: rowid: mostra collettiva immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/150922015014803/photos/a.203316156442055.44921.150922015014803/615767828530217/?type=1&theater galleria-spazio-museo: email gestore : Museo del Cassero sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 3 Informazioni cronologiche: Subject: L’universo planetario del pittore Santonocito esposto alla “Milano Art Gallery” startDate: 7/8/14 endDate: 7/24/14 Description: Il talentuoso pittore contemporaneo Giuseppe Santonocito sarà protagonista di un'importante mostra dal titolo "Ispirazione onirica" che si terrà all'interno della storica "Milano Art Gallery" in via Alessi 11 a Milano, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes. La prestigiosa esposizione verrà allestita dal 9 al 24 Luglio 2014, con inaugurazione in data Mercoledì 9 Luglio alle ore 18.30. In riferimento al suo esordio nel mondo dell'arte e alla sua formazione in ambito racconta "Ho cominciato a dipingere circa 35 anni fa a livello professionale e sono totalmente autodidatta. Ho studiato esclusivamente per mio conto. Durante il percorso esistenziale ho affrontato tanti problemi e momenti difficili e quando ho capito, che la mia strada doveva orientarsi verso la pittura ho approcciato e approfondito la conoscenza dei grandi maestri del '500, facendo tutto per mio conto in modo graduale e progressivo. Poi, ho individuato il mio stile espressivo personale e ho sviluppato il tipo di pittura attuale, a cui mi dedico ormai da 25 anni". L'organizzatore Salvo Nugnes spiega "Nelle composizioni di Santonocito la struttura si modula e si dilata in una prospettiva di Universo Cosmico, un infinito sconfinato composto da scenari variopinti di suggestiva raffigurazione. Ci esorta ad una riflessione sui concetti di bellezza, proporzione e armonia, ma anche sul senso del vivere condividendo la propria consapevolezza interiore, senza temere di confrontarsi con i suoi aspetti più oscuri e vulnerabili. Gli occhi impressi sulle tele guardano curiosi, scrutano i segreti della mente e arrivano direttamente a penetrare nel cuore dell'attento e sensibile fruitore". Le originali opere di Santonocito, inoltre, fino al 24 Luglio, saranno esposte in mostra a Spoleto Arte, la prestigiosa rassegna artistica curata da Vittorio Sgarbi e diretta da Nugnes, presso Palazzo Leti Sansi. Location: Piazza del Mercato, Spoleto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: stampa.ufficiomilano@gmail.com email gestore : milano art gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 4 Informazioni cronologiche: Subject: Enrico Lombardi / Giorgio Tonelli - Inattuali startDate: 4/20/13 endDate: 6/2/13 Description: Rimini - dal 20 aprile al 2 giugno 2013 Enrico Lombardi / Giorgio Tonelli - Inattuali Location: Via Luigi Tonini 1 (47900), Rimini tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/112631464043071323208/albums/5874151299979213985 galleria-spazio-museo: www.museicomunalirimini.it email gestore : musei@comune.rimini.it sponsor: Ufficio stampa: Emma Partesotti emma.partes@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 4 Informazioni cronologiche: Subject: Paolo Ventura - Il teatro della memoria startDate: 3/16/13 endDate: 5/12/13 Description: Rimini - dal 16 marzo al 12 maggio 2013 Paolo Ventura - Il teatro della memoria FAR - GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Piazza Cavour 47900, Rimini Location: Piazza Cavour 47900, Rimini tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/112631464043071323208/albums/5874147015434451585/5874147013537162482 galleria-spazio-museo: www.riminifar.it www.museicomunalirimini.it email gestore : musei@comune.rimini.it sponsor: Ufficio stampa: Emma Partesotti emma.partes@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 4 Informazioni cronologiche: Subject: Madonne miracolose: percorso in bicicletta tra arte e fede startDate: 5/25/13 endDate: 5/25/13 Description: Rimini - 25/5/2013 - Chiesa della Colonnella, Chiesa di Santa Rita, Celletta della Madonna del Giglio - info e prenotazioni: 333/7352877 www.discoverrimini.it Location: Via Flaminia 96, 47900 Rimini tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/112631464043071323208/MadonneMiracolose?authuser=0&feat=directlink galleria-spazio-museo: www.discoverrimini.it email gestore : michela.cesarini@discoverrimini.it sponsor: Ufficio stampa: Emma Partesotti emma.partes@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 4 Informazioni cronologiche: Subject: Fellinianno 2013 startDate: 1/1/13 endDate: 12/31/13 Description: Rimini- Tutto il 2013 - Concerti, incontri, conversazioni, mostre, film, perfomance, balletti dedicati al regista Federico Fellini. Location: Via Gambalunga 27, 47900 Rimini tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://picasaweb.google.com/112631464043071323208/Fellinianno2013?authuser=0&feat=directlink galleria-spazio-museo: Cineteca Rimini - Museo civico Rimini email gestore : fondazione@federicofellini.it cineteca@comune.rimini.it musei@comune.rimini.it sponsor: 2349 Ufficio stampa: § Emma Partesotti emma.partes@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 4 Informazioni cronologiche: Subject: Alla scoperta di Tonino Guerra e Federico Fellini, CULTURA ON THE ROAD terzo appuntamento startDate: 5/12/13 endDate: 5/12/13 Description: Rimini - Domenica 12 maggio - Sulle tracce di Tonino Guerra e Federico Fellini, un itinerario percorrerà le loro storie attraverso i luoghi e le impronte lasciate nelle loro città d'origine, nonostante la naturale trasformazione degli spazi nel tempo. Location: Villa Franceschi Via Gorizia 2, 47838 Riccione tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : segreteria@coopkoine.it sponsor: Ufficio stampa: Emma Partesotti emma.partes@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro 4 Informazioni cronologiche: Subject: NOTTURNO D'ARTE Passeggiata culturale nel centro di Rimini startDate: 6/5/13 endDate: 9/18/13 Description: Rimini - Passeggiata culturale tra i viali e le piazze del centro di Rimini, in compagnia di uno storico dell'arte, per godere della bellezza dei più importanti edifici antichi, tra luci e notturni fascinosi. Info e prenotazione: 333 7352877 Discover Rimini Location: Corso d'Augusto, 47900 Rimini tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Emma Partesotti emma.partes@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: 12/16/2012 23:56:12 Subject: Lo sguardo di MICHELANGELO. ANTONIONI e le arti startDate: 3/10/13 endDate: 6/9/13 Description: Lo sguardo di MICHELANGELO. ANTONIONI e le arti Ferrara, Palazzo dei Diamanti Dal 10 marzo al 9 giugno 2013 Comunicato stampa Michelangelo Antonioni (1912-2007) è uno dei padri della modernità cinematografica. La sua opera ha oltrepassato i confini della settima arte: è stata profondamente ispirata dalle arti figurative e ha esercitato a sua volta su di esse un notevole ascendente, come sul cinema di ieri e di oggi. A celebrare il maestro ferrarese sarà una grande mostra, a cura di Dominique Païni ' già direttore della Cinémathèque Française e del Dipartimento per lo sviluppo culturale del Centre Pompidou ', organizzata da Ferrara Arte e dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara-Museo Michelangelo Antonioni, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. La rassegna, che si inserisce nel calendario delle celebrazioni per il centenario della nascita del regista, ripercorrerà la parabola creativa di Antonioni accostando i suoi lavori a opere di grandi artisti, come De Chirico, Morandi, Rothko, Pollock, Burri e Vedova, e offrendo un inedito e suggestivo dialogo tra film e pittura, letteratura e fotografia. Al pari di Roberto Rossellini, Michelangelo Antonioni ha contribuito al passaggio dalla vocazione realista del cinema italiano alla sua ambizione di farsi pensiero, come testimoniano Cronaca di un amore, La signora senza camelie e Il grido, contraddistinti da una scrittura cinematografica fatta di rotture, di misteri e di disgregazione. La trilogia in bianco e nero, costituita da L'avventura, La notte, L'eclisse, la sperimentazione cromatico-narrativa di Deserto rosso, i capolavori della maturità come Blow Up, Zabriskie Point, Professione: reporter e Identificazione di una donna, formano una costellazione di opere la cui forza non è stata ancora scalfita. Con film come questi egli ha sondato l'animo umano con sguardo innovatore, radiografando le inquietudini del mondo contemporaneo senza mai abbandonare eleganza e seduzione. Questa straordinaria carriera sarà raccontata a partire dal prezioso patrimonio di opere, oggetti e documenti relativi alla vita e al lavoro del regista di proprietà del Comune di Ferrara: i suoi film e documentari; le sceneggiature originali e le fotografie di scena; la biblioteca, la discoteca, gli oggetti personali e professionali che parlano delle passioni di Antonioni; l'epistolario intrattenuto con i maggiori protagonisti della vita culturale del secolo scorso, da Roland Barthes a Luchino Visconti, da Andrei Tarkovsky a Giorgio Morandi. Un'ampia selezione da questo fondo sarà presentata assieme a opere di altri artisti e testimonianze varie di registi, attori, letterati e intellettuali in un allestimento di grande fascino che metterà in scena un racconto per immagini, suoni e parole attorno ai temi e alle polarità che hanno segnato la poetica del maestro. Le leggendarie nebbie della bassa padana che compaiono nei suoi primi film verranno evocate in contrappunto ai deserti aridi e polverosi delle pellicole della maturità; a loro volta, le visioni della metropoli moderna, spesso ispirate alle atmosfere sospese della pittura metafisica, si alterneranno alle lucide premonizioni del disastro ecologico e della crisi finanziaria, sociale e ideologica che incombe sulla società dei consumi. Nel contempo, la bellezza 'notturna' della Bosè e la solarità della Vitti delineeranno i due poli dell'immaginario femminile di Antonioni, mentre l'indolenza dei suoi personaggi maschili sarà opposta alla rappresentazione della vitalità ribelle delle giovani generazioni. Sullo sfondo, come un autentico filo rosso lungo tutto il percorso espositivo, risalterà la costante seduzione del regista per l'immagine, sia essa un dettaglio catturato dalla realtà ' dal documentario all'ingrandimento fotografico ' o una reinvenzione fantastica, come negli acquerelli delle Montagne incantate. Ne emerge un ritratto artistico a tuttotondo che permette di documentare, con rara esaustività, la vita di uno dei più grandi cineasti del Novecento, gettando uno sguardo nuovo sul suo lavoro e offrendo una testimonianza viva della sua forza creativa e dell'intramontabile attualità della sua poetica e della sua opera. In attesa dell'apertura dell'esposizione, le celebrazioni per il centenario della nascita di Antonioni saranno inaugurate, a partire dal 29 settembre 2012, da un calendario di iniziative quali la presentazione della rassegna cinematografica completa dell'opera del maestro, organizzata da Arci Ferrara e dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara-Museo Michelangelo Antonioni, e da un convegno internazionale dedicato al regista, a cura dell'Università degli studi di Ferrara. Il ricco programma dell'anno antonioniano sarà inoltre caratterizzato da una serie di appuntamenti che coinvolgeranno il mondo associazionistico ferrarese. Lo sguardo di MICHELANGELO. ANTONIONI e le arti Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 10 marzo ' 9 giugno 2013 Mostra a cura di Dominique Païni, organizzata da Ferrara Arte e dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara-Museo Michelangelo Antonioni, in collaborazione con la Cineteca di Bologna Informazioni Call Center Ferrara Mostre e Musei, tel. 0532 244949 diamanti@comune.fe.it www.palazzodiamanti.it Ufficio stampa Studio ESSECI ' Sergio Campagnolo, tel. 049 663499 info@studioesseci.net www.studioesseci.net Location: Corso Ercole I D'Este 21 44121 Ferrara tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 44.8422381 long: 11.6214319 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: love is in the air startDate: 3/22/13 endDate: 3/22/13 Description: Love is in the air di Loredana Galante Incontri sul contemporaneo - Secondo ciclo a cura di Stefano Ferrari e Mona Lisa Tina venerdì 22 Marzo dalle 11.00 alle 13.00. aula 2 del Complesso di S. Cristina piazzetta Morandi, 2 - Bologna intervento dell’artista Gli incontri del contemporaneo sono organizzati in collaborazione con PsicoArt e con il gruppo Psicologia e arte contemporanea della IAAP (International Association for Art and Psychology)-Sezione di Bologna e con il patrocinio della Scuola di Specializzazione in Beni Storici Artistici Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - www.loredanagalante.it http://www.artepsicologia.com/ http://www.psicoart.unibo.it/ Location: Piazzetta Morandi, 2 Bologna tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10200418135112643&set=a.1078257113353.13882.1134002203&type=1&theater galleria-spazio-museo: Complesso di S. Cristina email gestore : info@loredanagalante.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: Serramazzoni, la città delle Rose startDate: 11/5/13 endDate: 5/19/13 Description: A Maggio vi aspettano due fine settimana di percorsi ed eventi nella natura per raccontare la straordinaria biodiversità di un territorio unico e dei suoi prodotti. Le rose selvatiche popolano da sempre le colline di Serramazzoni, comune dell’Appennino Modenese che vanta una biodiversità straordinaria. Il clima ed il terreno particolari di quest’area si sono rivelati il luogo ideale per la creazione del Museo Giardino della Rosa Antica, oggi uno dei punti di riferimento a livello internazionale per le rose antiche. Nasce così il progetto Serramazzoni città delle rose, creato per offrire ad appassionati di rose, natura, arte e cultura una serie di eventi e percorsi unici alla scoperta dei tesori del suo immenso territorio (oltre 93 km²), con la partecipazione dell’Associazione Serramazzoni Turismo, numerosi operatori, associazioni ed artisti. Sarà il mese di maggio il momento clou, nel quale si svolgeranno le due manifestazioni che inaugurano il progetto Città delle Rose: a Serramazzoni Guirlande d’Amour (nome che rievoca le corone di fiori che cingevano il capo delle ragazze nelle antiche feste delle rose), che prenderà il via il fine settimana dell’11/12 maggio; al Museo Giardino della Rosa Antica Rosa Sensosa il successivo 18/19 maggio. Programma completo su www.museoroseantiche.it Location: 41028 Serramazzoni MO tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/100492479025172817362/albums/5861875208846800385 galleria-spazio-museo: email gestore : www.museoroseantiche.it press@museoroseantiche.it sponsor: Ufficio stampa: chiaratognacci.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: ASIAN FILM FESTIVAL startDate: 6/4/13 endDate: 11/4/13 Description: Asian Film Festival è un appuntamento consolidato nel panorama italiano per appassionati di cinema e dell'Asia che nel 2013, nel mese di aprile, celebrerà la sua undicesima edizione. Il festival, con le sue sezioni competitive, i focus, le retrospettive, gli incontri e i dibattiti con il pubblico è un momento fondamentale di conoscenza e apertura al dialogo non limitato al cinema, ma aperto alla cultura e alla conoscenza reciproca tra realtà italiana e i paesi asiatici. Asian Film Festival presta da sempre molta attenzione alla Cina e al suo cinema. Uno degli aspetti più interessanti dell’undicesima edizione di Asian Film Festival sarà un focus sulle registe cinesi Emily Tang, Li Yu, Huang Ji e Song Fang e il loro sguardo sulla società contemporanea cinese. Il Festival è realizzato in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Università di Modena e Reggio Emilia, Istituto Confucio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, GIO e Council of Cultural Affairs of Taiwan, Singapore Film Commission. FONDAZIONE PALAZZO MAGNANI Corso Garibaldi 31 I-42121 Reggio Emilia Tel.: +39 (0522) 44 44 46 Fax.: +39 (0522) 44 44 36 www.palazzomagnani.it Location: Cinema AlCorso, corso Garibaldi 14, Reggio Emilia Palazzo Magnani, corso Garibaldi 29/31, Reggio Emilia tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/100492479025172817362/albums/5861870053496398593 galleria-spazio-museo: Fondazione Palazzo Magnani email gestore : www.palazzomagnani.it sponsor: Ufficio stampa: chiaratognacci.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: Dagli Etruschi all’invasione dei “Vandali” startDate: 4/14/13 endDate: 4/14/13 Description: Marzabotto (BO) – Domenica 14 aprile 2013, visita agli scavi (14.30) e spettacolo con Gian Antonio Stella (16.30) Dagli Etruschi all’invasione dei “Vandali” ore 14.30 - VISITA GUIDATA AL MUSEO E ALL'AREA ARCHEOLOGICA DELLA CITTÀ DI KAINUA a cura del Direttore Paola Desantis MARZABOTTO (BO) Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria”, Via Porrettana Sud n. 13 ore 16.30 - “VANDALI! L'ASSALTO ALLE BELLEZZE D'ITALIA” di e con Gian Antonio Stella e con la partecipazione straordinaria del Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari MARZABOTTO (BO) Teatro Comunale, Via Matteotti. Una visita guidata al Museo Etrusco come antipasto allo spettacolo “Vandali”, di e con Gian Antonio Stella. Succede domenica 14 aprile a Marzabotto dove alle 14.30 Paola Desantis condurrà una visita guidata al museo e agli scavi della città etrusca di Kainua (ingresso 2 euro, info 051 932353) Alle 16.30 al Teatro Comunale (Via Matteotti), Gian Antonio Stella porta in scena il suo spettacolo Vandali! L’assalto alle bellezze d’Italia, con duetto finale con il Soprintendente Archeologo, Filippo Maria Gambari (ingresso 8 euro, info 051 932907) Possibilità di acquistare il pacchetto “Un giorno a Marzabotto” (30 euro) comprendente pranzo o cena al Ristorante MISA (051 932800), visita guidata al Museo (ore 14.30) e spettacolo (ore 16.30) Info 051 932907 - 334 6933488 Il tempio di Apollo a Selinunte ingabbiato da anni dalle impalcature perché nessuno le smonta. La campagna veneta di Palladio e Giorgione rovinata da un caos di villette, ipermercati e capannoni. I mosaici di Pompei che si sgretolano perché l'ultimo mosaicista è in pensione da 10 anni mentre il commissario spende 103mila euro per censire 55 cani randagi. La tenuta agricola di Cavour cannibalizzata dai teppisti. Il villaggio preistorico di Nola affogato nell'acqua perché la pompa non funziona. La tracotanza di un abusivismo che, di condono in condono, è salito a 4 milioni e mezzo di alloggi nei quali vivono undici milioni di italiani. Le uniche ricchezze che abbiamo, il paesaggio, i siti archeologici, i musei, i borghi medievali, la bellezza, sono sotto attacco. Un incubo culturale. Eravamo i primi al mondo nel turismo: siamo precipitati al 28° posto e il portale italia.it, costato milioni di euro, è 184.594° fra i siti web più visitati del pianeta. Una classe dirigente seria sarebbe allarmatissima. La nostra no. E si tiene stretti tutti i privilegi. Le sole auto blu costano due volte e mezzo l'intero stanziamento per i Beni culturali, più che dimezzato in 10 anni. La serrata denuncia di uno scempio in uno spettacolo di e con Gian Antonio Stella in veste di narratore e Gualtiero Bertelli e i suoi musicisti a “raccontare” l'Italia con le loro musiche. Al termine, una parte dedicata al Museo Etrusco di Marzabotto: Stella dialogherà di questo e altro con il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari Domenica 14 aprile il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” è aperto dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30 (ingresso € 2,00) www.archeobologna.beniculturali.it Location: Via Porrettana Sud n. 13, Marzabotto(BO) Palazzo Magnani, corso Garibaldi 29/31, Reggio Emilia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” email gestore : sba-ero.stampa@beniculturali.it sponsor: Ufficio stampa: Chiara - chiaratognacci.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: EmersonControl Techniques le suona ad Arte con Unidrive M startDate: 5/21/13 endDate: 5/23/13 Description: Nei giorni 22 e 23 maggio 2013 Emerson Control Techniques presenterà la nuovissima gamma di prodotti UNIDRIVE M (convertitori da 0,25 kW a 1,2 MW) a SPS IPC DRIVES presso la fiera di Parma, stand F050 al Padiglione 2. L’azienda ha pensato a una presentazione molto originale e assolutamente ‘non convenzionale’, prendendo in prestito due artisti dalla 54a Biennale Venezia, che ha visto Vittorio Sgarbi in qualità di organizzatore. Mercoledi 22 maggio (tra le ore 11 e le ore 16) si esibirà l’artista Miky Degni nella realizzazione di una tela di grande formato ispirata al mondo della tecnologia. Durante l’esibizione dipingerà un’opera che farà da scenografia allo stand, ma soprattutto al mondo Emerson Control Techniques e ai sistemi che essa produce con successo da anni. Miky Degni è graphic designer e artista e dal 1990 lavora con la sua boutique creativa nel cuore di Milano. Ha all’attivo numerose collaborazioni con aziende di rilevanza nazionale e internazionale, dove mescola sapientemente grafica, design, arte e comunicazione. Giovedi 23 maggio (alle ore 11,30) invece sarà protagonista Andy che si esibirà in un dj set di musica elettronica pensata e progettata per questo evento. Andy, artista a tutto tondo, nei primi anni 90 fonda con Morgan i Bluvertigo, dove contribuisce con sax, tastiere e sintetizzatori alla composizione di tre album. Tutt’ora è attivo nel campo della musica come compositore di colonne sonore e produttore di band emergenti. Andy è anche fondatore di FluOn, che riassume nel nome una filosofia di arte e di vita. FLU come la fluorescenza, ON come acceso. Emerson Control Techniques, che da qualche anno collabora con l’agenzia Segnidegni, ha accolto con entusiasmo l’idea di comunicare il suo know how con due protagonisti del made in Italy. Occasione questa, che vuole enfatizzare l’arte e la cultura come veicolo di comunicazione per l’industria. Location: Viale Delle Esposizioni, 393/A 43126 Parma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Fiere di Parma email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Ylenia Rea yleniarea.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: La donna in Etruria: forme e sostanza del ruolo femminile dall’archeologia startDate: 5/9/13 endDate: 5/16/13 Description: Attraverso lo studio degli oggetti tipici del mondo femminile (“le forme”) l'archeologia consente di ricostruire, almeno in parte, la “sostanza” del ruolo della donna nel mondo etrusco-italico, sia sotto il profilo socio-culturale, che religioso e politico. L’archeologa Simona Carosi passa in rassegna sia i contesti dell’Etruria vera che le testimonianze, ricche di valenze, dell’Etruria Padana, tracciando un quadro generale dell’universo “in rosa” del mondo etrusco fatto di vita domestica e cittadina, integrazione o isolamento, predominio o minoranza La conferenza di Simona Carosi rientra nel ciclo di incontri dedicati a “Il mondo degli Etruschi” in programma al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara fino al 16 maggio. Per dieci giovedì, gli archeologi della Soprintendenza Valentino Nizzo, Mario Cesarano, Paola Desantis, Caterina Cornelio e Simona Carosi, oltre al Soprintendente Filippo Maria Gambari, provano a sfatare qualche “mito” e svelare qualche presunto “mistero”, senza nulla togliere al fascino che avvolge da secoli una delle Civiltà più importanti dell’Italia preromana. Un modo per fare il punto sulle tante questioni in apparenza ancora irrisolte, dall'enigma della lingua al falso problema della loro origine, cercando al tempo stesso di capire, con l’aiuto della documentazione archeologica, perché nel corso dei secoli tanti autori antichi e moderni abbiano voluto attribuire a questo popolo caratteristiche peculiari e spesso contrastanti, con intenti che, lungi dall'essere storici e descrittivi, si sono poi rivelati talvolta fuorvianti se non proprio ideologicamente orientati Ecco l’ultimo incontro Giovedì 16 maggio 2013, ore 16 L’eredità dell’alfabeto etrusco: da Golasecca alle Rune Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici Emilia-Romagna Primi tra tutti i popoli celtici a evolversi verso la scrittura, i portatori della cultura di Golasecca adattano fin dal VII secolo a.C. l'alfabeto etrusco per scrivere nella propria lingua. L'alfabeto moderno, con consonanti e vocali, non sillabico, arriva così in modo precoce nel centro dell'Europa, solo un secolo dopo l'adozione da parte degli Etruschi delle lettere greche e circa due secoli dopo l'adattamento alla lingua dei Greci delle lettere fenicie. Trasmettendosi e rafforzandosi durante l'età del Ferro presso i popoli celtici della Cisalpina occidentale, a partire dal II secolo a.C. questa modalità scrittoria (alternativa all'alfabeto latino) si diffonde su bastoncini di legno di faggio nel mondo germanico, in particolare in ambito sacro e magico. È così che nascono le rune. Definite nelle forme a partire dal II sec. d.C., si diffonderanno fino alla Scandinavia e saranno usate fino all'avanzato Medioevo. Il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari, illustra come, attraverso i Celti cisalpini, la scrittura etrusca possa essere considerata la prima forma diffusa di alfabetizzazione dell'Europa barbarica. Le lezioni, aperte a tutti, puntano in particolare al mondo della scuola; è anche previsto, a richiesta, il rilascio di un attestato di partecipazione. Le conferenze sono gratuite; l’ingresso al Museo costa € 5,00 (gratuito per gli under 18, gli over 65, studenti e docenti delle facoltà umanistiche, di architettura e delle Accademie di Belle Arti, previa esibizione del tesserino, ridotto a € 3,00 per i giovani tra i 18 e i 25 anni). L’evento è promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna; coordinamento scientifico e organizzazione a cura di Valentino Nizzo, Archeologo del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara Location: Via XX Settembre 122, Ferrara tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Archeologico Nazionale email gestore : Informazioni e aggiornamenti sui siti www.archeobologna.beniculturali.it www.archeoferrara.beniculturali.it sezione”news” o telefonando al numero 0532 66299 sponsor: Ufficio stampa: Ylenia Rea yleniarea.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: TUTTO IN UNA NOTTE: DAGLI ETRUSCHI A SEXUS ET POLITICA startDate: 5/18/13 endDate: 5/18/13 Description: Apertura straordinaria dalle 20 a mezzanotte con ingresso gratuito, visita guidata di Paola Desantis (ore 19) e spettacolo musicale Sexus et Politica, dall’album di Giorgio Gaber su testi e musica di Virgilio Savona tratti dai classici della letteratura latina (ore 22) Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di Marzabotto (BO) Prendi tre stimati professionisti diversamente giovani, affetti da goliardia, aggiungi un quarto meno âgé in odor di lauro, spalma l’aplomb del Signor G sull’album “Sexus et Politica”, testi elaborati dai classici latini da Virgilio Savona, storico alfiere del Quartetto Cetra, e fai precedere il tutto da una passeggiata in una città etrusca unica al mondo, guidati dall’archeologa Paola Desantis Ecco servita la Notte dei Musei 2013 nella sua declinazione marzabottese: sabato 18 maggio apertura straordinaria e gratuita del museo dalle 20 a mezzanotte, con cultura e divertimento assicurato Alle ore 19, la direttrice del museo e degli scavi di Marzabotto, Paola Desantis, guida il pubblico alla scoperta di questa eccezionale testimonianza dell’epoca etrusca. Marzabotto/Kainua è una città vissuta solo due secoli (dalla fine del VI alla metà del IV secolo a.C.) ma che conserva nell’impianto, nelle strade, nei quartieri, nelle aree sacre e in quelle funerarie lo stesso aspetto di 2500 anni fa. Dopo la visita al museo, che espone i reperti provenienti da oltre un secolo e mezzo di scavi nella città e nelle sue necropoli, ci si potrà rifocillare all’interno dell’area archeologica o nei tanti ristoranti della zona, aspettando le 22, ora d’inizio dello spettacolo Sexus et Politica Strana storia quella di questo disco misconosciuto interpretato da Giorgio Gaber su testi e musica di Virgilio Savona. Correva l’anno 1970; l’indimenticato componente del Quartetto Cetra propone al Signor G una serie di testi recuperati dall’antica Roma, da lui stesso elaborati e musicati. È l’incontro tra due artisti di razza, perfetta unione di intelligenza, curiosità e originalità. Spetta a Mimmo, Porfirio, Guido e Ferdinando, al secolo Domenico Florio, Alfonso Zandi, Guido Rotolo e Ferdinando Fiandaca, ridare vita a questo album singolare e certamente anomalo nella discografia di Gaber, 12 brani liberamente tratti dalla letteratura latina. Dalla politica alla filosofia, dai temi erotici a quelli sociali, i testi di Orazio, Ovidio, Tizio, Catone, Giovenale, Properzio, Marco Aurelio e Lucilio ci appaiono di sconcertante attualità e anche i brani più piccanti hanno una purezza raramente riscontrabile nella letteratura "sexy" contemporanea. Un po’ ci manca la voce di Gaber ma il nostro quartetto sa riproporre nel proprio humor sottile e misurato un intrattenimento colto tutto da gustare. Lo spettacolo è a prenotazione obbligatoria al numero 328 2196637 oppure via mail zandip@tiscali.it Sabato 18 maggio il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto sarà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 24 (zona archeologica dalle 8 alle 20), con ingresso gratuito dalle 20 a mezzanotte. Possibilità di ristoro presso il Bar Kainua dell’area archeologica (info 349 5680082) Location: Via Porrettana Sud 13, Marzabotto (BO) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto (BO) email gestore : (info 349 5680082) sponsor: Ufficio stampa: Ylenia Rea yleniarea.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: Inaugurazione della Tomba del guerriero di Ponte del Castello sepoltura umbra del VI secolo a.C. startDate: 5/16/13 endDate: 5/20/13 Description: orari di apertura del Museo Civico di Castel Bolognese dal 16 al 20 maggio giovedì 16 maggio dalle 18 alle 22 venerdì 17 maggio dalle 19 alle 22 sabato 18 maggio dalle 16 alle 22 domenica 19 maggio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 22 lunedì 20 maggio dalle 16 alle 22 Istituito nel 1999, il Museo Civico di Castel Bolognese vantava già un’interessante sezione archeologica. Giovedì 16 maggio, alle ore 18, sarà inaugurato il nuovo allestimento che ha come fulcro l’esposizione della tomba di guerriero, databile al VI secolo a.C., rinvenuta nel 2011 in località Ponte del Castello. In questa occasione saranno presentati anche i nuovi pannelli di carattere didattico-illustrativo. Saranno presenti le archeologhe Monica Miari e Claudia Tempesta della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. Nella primavera 2011, i lavori di posa di un metanodotto portarono alla scoperta di una tomba di guerriero risalente al VI secolo a.C. Il defunto, deposto supino in una fossa in nuda terra, era accompagnato da un ricco corredo composto da vasellame ceramico, armi e ornamenti. Le armi - due punte di lancia e un giavellotto in ferro - erano deposte lungo il fianco sinistro dell'inumato, con i puntali all'altezza dei piedi, accanto a due piattelli e a un piccolo boccale in ceramica purtroppo non ricomponibile. Lungo il fianco destro erano allineati numerosi vasi in ceramica, tra cui un dolio, quattro grandi olle, una grande coppa su alto piede con quattro anse, tazze e calici in ceramica d'impasto bruno e nerastro. La tipologia dei materiali ceramici riporta alla sfera del simposio e del banchetto funebre: parlano in tal senso la presenza dei vasi potori, l'ostentazione del numero di vasi contenitori e la presenza, accanto ad una delle olle, di un coltello in ferro riconducibile al taglio cerimoniale delle carni. Il vasellame da simposio, così come le armi nelle tombe dei guerrieri e i ricchi gioielli nelle tombe femminili principesche, sono elementi indicativi di uno status sociale elevato e di un'adesione ai valori propri delle società aristocratiche del tempo, in Etruria come in Grecia, come presso le popolazioni umbre. Il ritrovamento di Ponte del Castello è pertanto da ricondurre alla penetrazione a nord degli Appennini di genti di origine umbra e trova precisi confronti in alcuni contesti coevi della Romagna, quali la necropoli di Montericco (Imola), di Russi, di San Martino in Gattara e di Via Bisaura a Faenza. Gli scavi sono stati diretti da Monica Miari, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, ed eseguiti dalla società ARes s.r.l. di Caserta per il committente Snam Rete Gas; responsabile di cantiere Ylenia Borgonovo. Il restauro dei materiali, finanziato da Geopavia s.r.l. e dal Comune di Castel Bolognese, è stato realizzato da Marica Ossani e da Kriterion di Bologna con il coordinamento di Virna Scarnecchia per la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. Location: viale Umberto I n. 50 Castel Bolognese (RA) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Civico email gestore : Info: Servizio cultura e biblioteca Biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” piazzala Poggi n. 6 - 48014 Castel Bolognese (Ra) tel. 0546.655849 - 655827 cultura@comune.castelbolognese.ra.it - dalpane@racine.ra.it www.comune.castelbolognese.ra.it Museo Civico viale Umberto I n. 50 Castel Bolognese (Ra) tel. 0546.50909 sponsor: Ufficio stampa: Ylenia Rea yleniarea.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: DALLE STELE AI CORREDI Le tombe 1, 7, 8 e 9 della necropoli orientalizzante di Marano startDate: 5/16/13 endDate: 5/17/13 Description: Conferenza stampa per presentare il nuovo allestimento del Museo. Il MUV, che fino ad ora ospitava solo le stele del sepolcreto della necropoli villanoviana del VII sec. a.C. di Marano di Castenaso (BO), si arricchirà dal 17 maggio dei materiali dei corredi appartenenti alle tombe 1, 7, 8 e 9. Con il nuovo allestimento si potrà offrire ai visitatori una visione completa sia delle caratteristiche materiali delle sepolture, che degli aspetti culturali che interessano la necropoli nel contesto storico di riferimento. Intervengono Per il Comune di Castenaso Stefano Sermenghi, Sindaco Giorgio Tonelli, Assessore alla cultura Rita Rimondini, Direttore del MUV Per la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna Filippo Maria Gambari, Soprintendente Caterina Cornelio, Archeologo Direttore Coordinatore Antonella Pomicetti, Funzionario Restauratore L'inaugurazione e la presentazione al pubblico del rinnovato MUV avrà luogo presso il MUV stesso venerdì 17 maggio alle ore 17, alla presenza del Direttore Generale per le Antichità Luigi Malnati, del Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna Filippo Maria Gambari, del Sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi e dell'Assessore alla cultura Giorgio Tonelli Location: via Tosarelli n. 191 Villanova di Castenaso (BO) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MUV – Museo della civiltà Villanoviana email gestore : Informazioni presso Ufficio Stampa del MUV dott.ssa Marina Sindaco tel. 051-780021 marina.sindaco@comune.castenaso.bo.it sponsor: Ufficio stampa: Ylenia Rea yleniarea.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: Le Mummie di Roccapelago (XVI-XVIII sec.): vita e morte di una piccola comunità dell'Appennino modenese startDate: 5/25/13 endDate: 10/27/13 Description: Lo studio dei resti mummificati rivela curiosità, usi, abitudini, religiosità, malattie e costumi di una collettività montana tra il XVI e il XVIII secolo. Museo "Sulle orme di Obizzo di Montegarullo” e Chiesa della Conversione di San Paolo dal 25 maggio al 27 ottobre 2013 orari di apertura mostra: dal 25 maggio al 21 luglio sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 dal 26 luglio fino al 1 settembre tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 settembre e ottobre: solo sabato e domenica, dalle 10.30 alle 12 e dalle 15 alle 17 ingresso gratuito al di fuori di questi orari, sono possibile aperture straordinarie su appuntamento chiamando il fisso 0536 71890 oppure il cellulare3293814897 info mostra su http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/roccapelago_2012.htm Iniziative in programma nella Chiesa della Conversione di San Paolo, a Roccapelago, collegate alla mostra e promosse da Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Associazione Pro-Rocca e Parrocchia di Roccapelago 13 luglio 2013 ore 17 ARCHEOLOGIA DELLA FEDE NEL MODENESE: DAI CONTESTI FUNERARI TARDO ANTICHI ALLA SCOPERTA DELLA CRIPTA CIMITERIALE DI ROCCAPELAGO (XVI-XVIII SEC.) Le indagini archeologiche condotte nell’ultimo decennio nel Modenese hanno restituito numerose testimonianze di devozione popolare (tombe di pellegrini, medagliette devozionali e una rara lettera di rivelazione trovata tra le mummie di Roccapelago) che saranno illustrate e commentate nel corso della conferenza. Relatore: Donato Labate, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna. 20 luglio 2013 ore 17 INCONTRO A ROCCAPELAGO “LE MUMMIE: STORIA E SUGGESTIONE DI UNA PICCOLA COMUNITÀ” L’evento alternerà parti più strettamente scientifiche con la recita di brani presi dai registri parrocchiali di Roccapelago; i diversi interventi tratteranno i temi più suggestivi, al fine di far meglio comprendere la struttura sociale e il modo di pensare degli abitanti di questo piccolo borgo dell’Appennino modenese. Sarà richiesto l’intervento attivo del pubblico nella ricostruzione storica e di vita della comunità. L’iniziativa è ideata dall’associazione Rocca et Labora. Ideazione del progetto, Vania Milani. Archeoantropologi: Mirko Traversari e Vania Milani. Artisti teatrali: Maria Grazia Biondi. Tutor della discussione logopedista: Annarosa Biondi. Fotografia scientifica: Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna, Archeologa Barbara Vernia. Fotografia video e assistenza tecnica: Massimo Tramontano, Annarosa Biondi, Simone Nicolini. 27 luglio 2013 ore 20:30 IN SCENA “VITA VISSUTA” Visita con voci narranti e letture. I dati acquisiti dagli antropologi e archeologi insieme ai dati storici saranno rappresentati in una atmosfera coinvolgente. L’iniziativa è stata ideata dall’associazione Rocca et Labora. Ideazione del progetto, Vania Milani. Testi scientifici: Mirko Traversari, Vania Milani. Voci narranti: Annarosa Biondi, Maria Grazia Biondi, Linda Mimma. Fotografia video e assistenza tecnica: Massimo Tramontano, Annarosa Biondi, Simone Nicolini 20 agosto 2013 ore 17 RELAZIONE "DALLO SCAVO ALLA MOSTRA " Dal fascino della scoperta al ritorno in cripta delle mummie. La proiezione di video e di immagini del territorio intorno a Roccapelago daranno il ritmo alla conversazione guidata dai relatori. Le importanti informazioni acquisite sui resti umani insieme ai reperti recuperati nello scavo con i corpi mummificati consentiranno una concreta riflessione sulla vita dei membri di questa comunità. Relatori: Mirko Traversari, Vania Milani, Thessy Schoenholzer Nichols L’iniziativa è stata ideata dall’associazione Rocca et Labora. Ideazione del progetto: Vania Milani. Artisti teatrali: Maria Grazia Biondi. Tutor della discussione logopedista: Annarosa Biondi. Fotografia video e assistenza tecnica: Massimo Tramontano, Annarosa Biondi, Simone Nicolini Location: Pievepelago (MO), località Roccapelago tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/104311439808305408216/albums/5880511259283399617 galleria-spazio-museo: Museo "Sulle orme di Obizzo di Montegarullo” e Chiesa della Conversione di San Paolo email gestore : http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/roccapelago_2012.htm sponsor: Ufficio stampa: §Ylenia Rea yleniarea.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: IL GUERCINO RITROVATO A PALAZZO DUCALE A MODENA startDate: 9/22/13 endDate: 11/20/13 Description: IL GUERCINO RITROVATO A PALAZZO DUCALE A MODENA Dal 22 settembre un’esposizione straordinaria a Palazzo Ducale di Modena: “Giuseppe e la moglie di Putifarre”, capolavoro ritrovato del Guercino, sarà visibile al pubblico nella Sala del Trono, in una mostra organizzata dalla Zanasi Foundation e curata da Nicholas Turner e Federica Gasparrini. Modena si prepara a essere protagonista di un’esposizione tra le più suggestive dell’anno: dal 22 settembre al 20 novembre, presso la Sala del Trono di Palazzo Ducale, il pubblico potrà ammirare “Giuseppe e la moglie di Putifarre”, capolavoro del Guercino recentemente ritrovato ed entrato nella collezione della Zanasi Foundation. “Giuseppe e la moglie di Putifarre” fu eseguito dal Guercino nel 1631 per Francesco I d’Este, duca di Modena, e successivamente venne disperso. Gli studiosi erano perfettamente a conoscenza dell’esistenza del capolavoro, proprio grazie alla notevole mole di documentazione esistente sul Guercino, ma il passaggio del dipinto per molte famiglie private ne fece perdere le tracce. Si pensa che fu Laura Martinozzi, membro del governo modenese molto stimata dalla famiglia d’Este, a ricevere in dono il quadro e a portarlo con sé nelle maggiori corti europee una volta ritiratasi a vita privata. Dopodiché il capolavoro passò nelle proprietà di varie famiglie della nobiltà umbro-marchigiana, fino all’acquisizione da parte della Zanasi Foundation, avvenuta nel 2011. Dunque, dopo secoli in cui se ne persero completamente le tracce, questa straordinaria opera sarà visibile al grande pubblico a Modena, in una mostra curata da Nicholas Turner e Federica Gasparrini, ospitata negli spazi di uno dei più prestigiosi edifici seicenteschi italiani, Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare. Nicholas Turner, curatore dell’esposizione insieme a Federica Gasparrini, considerato universalmente “l’erede” di Sir Denis Mahon nonché il più grande esperto vivente del Guercino, dice: «Senza dubbio, Giuseppe e la moglie di Putifarre è uno dei dipinti da galleria più strabilianti prodotti dal Guercino nel 1631, durante il cosiddetto periodo transizionale, in un momento particolarmente produttivo della sua carriera». Questa mostra sarà il primo grande evento della Zanasi Foundation. Creata recentemente dal professor Stefano Zanasi, internazionalmente noto per la sue esperienza nella chirurgia protesica mininvasiva di rivestimento e per l’impiego clinico in ortopedia delle cellule staminali, la fondazione è nata con lo scopo di promuovere l’arte, la cultura, la ricerca scientifica e la tecnologia in ambito medico. «Dal mio lavoro e dalla mia passione per l’arte – dice Zanasi - ho imparato che l’amore della bellezza è unico in ogni campo. L’arte di per sé significa realizzazione di un gesto che debba dare piacere a chi lo esegue e a chi fondamentalmente lo fruisce, intersecandosi pertanto in un’unica performance che si accomuna con quella del gesto chirurgico. Ringrazio la Città di Modena e il Generale Giuseppenicola Tota, comandante dell’Accademia Militare, per aver accettato di ospitare questa significativa manifestazione culturale». La giornata di inaugurazione invece si terrà il 21 settembre e comincerà alle 11.30, presso l’Aula Magna di Palazzo Ducale, con una conferenza stampa moderata da Marco Carminati, noto storico dell’arte e giornalista, che interloquirà con i curatori Turner e Gasparrini e con il Presidente Zanasi. Un ospite speciale parteciperà alla conferenza: Horacio Pagani, fondatore della Pagani Automobili, casa automobilistica italiana specializzata nella produzione di auto d’eccellenza tecnologica. Pagani spiegherà la connessione tra innovazione tecnologica e culturale dell’intera operazione, proprio perché nella serata l’auto Huayra, capolavoro d’avanguardia progettato proprio da Pagani, sarà visibile nel cortile di Palazzo Ducale. La giornata riprenderà alle 17, con una straordinaria tavola rotonda sul Guercino, tenuta da Nicholas Turner, Federica Gasparrini, Thierry Morel e Stefano Zanasi, al termine della quale la mostra aprirà al pubblico invitato. Una mostra imperdibile dunque, dedicata a un Maestro assoluto, nato a Cento nel 1591 e morto a Bologna nel 1666, dopo aver lasciato all’umanità alcune delle più straordinarie opere mai realizzate. In allegato: • l'immagine dell'opera • Comunicato stampa in formato pdf “Giuseppe e la moglie di Putifarre” Palazzo Ducale, Modena Dal 22 settembre al 20 novembre 2013 Orari Dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00 Sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 Ingresso Gratuito Location: Palazzo Ducale, Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Emilia Informazioni cronologiche: Subject: Taisuke Koyama | Rainbow Variations and Other Works startDate: 12/10/13 endDate: 11/30/13 Description: METRONOM annuncia RAINBOW VARIATIONS AND OTHER WORKS prima personale in Italia del fotografo giapponese TAISUKE KOYAMA. La mostra, curata da Selva Barni e Francesco Zanot, sarà inaugurata sabato 12 ottobre e rimarrà aperta fino al 30 novembre 2013. Rainbow Variations and Other Works presenta il lavoro dell'artista giapponese Taisuke Koyama attraverso una selezione di opere realizzate dalla fase iniziale della sua carriera fino alle ricerche più recenti. Filo conduttore di questo percorso è la trasformazione della realtà in immagini che sfidano le aspettative di chi guarda e la sua capacità di riconoscervi porzioni del proprio mondo, mettendo in discussione i processi della percezione e della rappresentazione visiva come forme di conoscenza. TAISUKE KOYAMA | RAINBOW VARIATIONS AND OTHER WORKS A cura di Selva Barni e Francesco Zanot Opening 12 ottobre 2013 ore 18.30 METRONOM Viale G. Amendola 142, Modena Location: Viale G. Amendola 142, Modena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.metronom.it/backend/gallery/img_upload/img_big/130724160250_taisuke_koyama_3.jpg galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Lazio Informazioni cronologiche: Subject: Bolsena Photo Festival startDate: 8/23/13 endDate: 9/1/13 Description: Circuito espositivo dedicato al medium fotografico che per dieci giorni, 23 Agosto – 1 Settembre, coinvolgerà locali e spazi espositivi di Bolsena attraverso un percorso di mostre fotografiche inerenti diversi temi e caratterizzato da un iniziativa culturale ricca di incontri, seminari, workshop, musica e molto altro. Location: 01023 Bolsena VT tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103971275635342191670/albums/5870499362224738097 galleria-spazio-museo: Bolsena email gestore : www.bolsenaphotofestival.sitiwebs.com bolsenaphotofestival@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Valentina Saulli valentina.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Lazio Informazioni cronologiche: Subject: "PERCORSI METAFISICI" di Tancredi Fornasetti startDate: 5/3/13 endDate: 5/9/13 Description: "PERCORSI METAFISICI" di Tancredi Fornasetti 3B GALLERY Via Bezzecca 3, Roma (Porta Pia) Inaugurazione 3 maggio alle ore 18.30 Tancredi Fornasetti esprime la sua arte pittorica attraverso un linguaggio "non oggettivo". Il "non oggettivo" riguarda essenzialmente la forma come intuizione della formatività, ovvero la forma prius della figura e cioè un fare che al tempo stesso inevitabilmente genera un'invenzione: nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu (niente è nell’intelletto se prima non sia stato nei sensi). E' in questo quadro che dunque va letta la pittura di Tancredi Fornasetti, dove l’intersecarsi delle figure architettonico-geometriche crea strutture “impossibili” ma al tempo stesso realizzabili secondo una loro propria architettura. Tancredi Fornasetti lavora sul rapporto Spazio-Colore il quale si può definire come il fulcro di quella stretta connessione e interazione di due forze opposte, una analitica e l'altra sintetica, una centrifuga e l'altra centripeta. L'insieme delle forme è sempre complesso, dove la realtà è del tutto apparente e si manifesta con più dinamiche spaziali e più sonorità cromatiche, creando luoghi metafisici dove tutto è possibile anche se apparentemente fermo. Il colore suggerisce forti contrasti armonici, dando profondità e poesia a strutture apparentemente fredde connotandole di grande emotività. In questi spazi anticlassici i blocchi architettonici si soffocano l'uno contro l'altro in modo armonico, emettendo una loro logica di energie cromatico-dinamiche. Tra le linee diagonali ed oblique, ovvero quelle linee che hanno la facoltà di mediare le forze dell'attività e della passività, lo spettatore è invitato ad "entrare dentro". In tali strutture vitali Tancredi Fornasetti genera atmosfere di luoghi vissuti tra realtà e immaginazione dove il tempo sembra apparentemente fermo, accettando i piani che diluisce con una serie di slittamenti che si fingono sia come spessori che come profondità. Le strutture assumono una caratterizzazione “umana” attribuendosi una vita propria, specchio dei sentimenti che l’uomo esprime. Il tutto è condotto secondo la legge della forma dissonante e delle strutture sincopate e il risultato genera un rovesciamento dello spazio cubico di marca umanistico-rinascimentale da horror pleni il quale dà allo spettatore una specie di vertigine nel guardare. E' come se fosse impazzito il polo magnetico della percezione, sia mentale che spaziale. (Testo di Manuela Van) A Cura di Alexander Bracci Location: Via Bezzecca, 3 00185 Roma tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103971275635342191670/albums/5873444042950638961 galleria-spazio-museo: 3B GALLERY email gestore : arte3b.gallery@yahoo.it sponsor: Ufficio stampa: Valentina Saulli valentina.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Lazio Informazioni cronologiche: Subject: CROSSWISE! FOTOGRAFIA GUIDO GAZZILLI Credo startDate: 5/7/13 endDate: 5/20/13 Description: GUIDO GAZZILLI Credo OPENING 7 MAGGIO 2013 H 19.00 Dal 8.05 al 20.05.2013 art_core_gallery via dei Marrucini 1/1A ROMA Gli spazi di art_core_gallery accolgono la seconda edizione della manifestazione CROSSWISE! ideata ed organizzata dalla Fondazione VOLUME! nata con la volontà di coniugare una molteplicità di linguaggi, creando un luogo di incontro e comunicazione fra differenti ambiti artistici. Questa edizione vede protagonista la fotografia, in un ciclo di appuntamenti che indaga le differenti declinazioni della ricerca contemporanea, dalla fotografia di reportage e documentaria, fino ai più sperimentali progetti di artisti emergenti. Ad ampliare gli intenti del ciclo di mostre, un autore sarà invitato a riflettere sul lavoro del fotografo in mostra, attraverso una composizione letteraria che accompagnerà le immagini, raccontandole, allargandone lo spazio visivo e creando uno stimolo verso differenti punti di vista. Guido Gazzilli Credo Credo raccoglie una selezione di scatti tratti dal reportage realizzato da Guido Gazzilli a Roma, tra Piazza San Pietro e Castel Gandolfo, nel periodo che va dall'annuncio dell'addio al pontificato di Benedetto XVI alla proclamazione del suo successore. La ricerca del fotografo, nata dalla curiosità di indagare le motivazioni che animano giovani della sua stessa generazione, i Papa Boys, ad aggregarsi e ad attendere il volgersi degli eventi, si allarga, naturalmente, ad una panoramica più generale, volta a ritrarre le diverse figure che hanno popolato le due piazze durante quei particolari giorni. La volontà di rendere i caratteri di una umanità che differisce per provenienza, generazione e intenti, restituisce ciò che è avvenuto attraverso un’unica grande storia, un unico sguardo universale. Ciò che ne risulta è una visione capace di superare l'hic et nunc dello scatto, evocando una dimensione più estesa, comune a differenti esperienze di condivisione collettiva. Testi inediti di Dario D’Amato accompagneranno le foto in mostra, letti da Annalisa Dianti Cordone e Biagio Forestieri. Inaugurazione: 7.05.2013 ore 19:00 Date: dal 08.05.2013 al 20.05.2013 Ingresso: gratuito Orari: Lunedì: 12,30 – 17,00 Martedì - Venerdì: 12,30 – 02,00 Sabato e Domenica: 17,00 – 02,00 Location: via dei Marrucini 1/1A, 00185 ROMA tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103971275635342191670/albums/5874822901499748641 galleria-spazio-museo: art_core_gallery email gestore : press@fondazionevolue.com sponsor: Ufficio stampa: Valentina Saulli valentina.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Lazio Informazioni cronologiche: Subject: Claudio Verna I colori agili a cura di Davide Ferri Opening Giovedì 16 Maggio 18.30-21.00 startDate: 5/16/13 endDate: 7/20/13 Description: La galleria Monitor è lieta di presentare la mostra personale di Claudio Verna (Guardiagrele, 1937), a cura di Davide Ferri, frutto di un lavoro di analisi, discussione e studio portato avanti nell'arco dell'ultimo anno. Per la prima volta nelle sale di una galleria privata verrà esposto un corpo di opere che abbraccia tutto l'arco della ricerca di Verna: dalle prime rarissime tele dei tardi anni '60, come l'Omaggio a Licini, 1966-67, ai raffinati lavori pittorici degli ultimi anni, tra cui Andante Appassionato, 2012, passando con Collage n.5, attraverso le sperimentazioni dei primi anni '80, per offrire una lettura inedita e trasversale dell'attività di uno degli artisti più interessanti della scena artistica attuale. Per dirla con Davide Ferri, “la mostra da Monitor […] non è un’antologica, non nasce all’insegna del best of, ma vuole provare a scardinare l’idea di un Verna campione della Pittura Analitica e basta, della Pittura Pittura, di un Verna anni Sessanta/Ottanta/Novanta, di un Verna richiudibile in serie, bloccato nelle periodizzazioni o nelle asperità concettuali degli anni Settanta.” Per molti anni infatti, la pittura di Verna è stata confinata alle grandissime sperimentazioni dei tardi anni '60. Sono di fatto stati anni fondamentali, che hanno visto nella produzione dell'artista abruzzese, da sempre attivo a Roma, la realizzazione di alcuni capolavori, sufficienti da soli a garantirgli un posto di rilievo nella storia della pittura italiana del XX secolo. Compito della mostra negli spazi di Monitor è dunque quello di uscire fuori da questi schematismi per restituire all'artista la felice definizione che Maurizio Fagiolo dall'Arco scrisse in un suo testo: “il primo momento della ricerca (e l’ultimo, perché ognuna di queste proposte vale per tutto il percorso di Verna) è quanto mai imprevedibile. Il pittore dichiara prima di tutto di non conoscere il fine della ricerca, di non aver già catturato l’impalpabile essenza del Quadro: sa di non sapere. A la recherche… allora (con tutto il carico di Memoria che questa operazione sottintende). Sapere che cosa è il colore, che cosa è lo spazio, che cosa è la storia della pittura, sapere altri fini e forse anche i mezzi, ignorare semplicemente come si può cominciare da capo. Dire: Un quadro è un quadro (come, secondo Gertrude, “una rosa è una rosa”), forse questa è la partenza giusta. (Claudio Verna, Giancarlo Politi Editore, 1979). Il “quadro” inteso come “oggetto pittorico” è dunque una delle linee guida di questa mostra eterogenea, dagli accostamenti inediti e suggestivi. Continua Davide Ferri: nella mostra infatti “ci sono sei dipinti -due/tre di molti anni fa, certo, ma ci sono proprio perché i dipinti del presente ne hanno chiamato la presenza. Tra questi sei dipinti, ce ne sono alcuni recentissimi e altri fondamentali ma non troppo noti, proprio perché “di transizione” o “di passaggio” e che per questa ragione sfuggono alle classificazioni: Pittura del 1976, in cui cambia il rapporto tra progetto ed esperienza – in particolare nella pennellata come presenza, libera, “di sensazione”, per la prima volta slegata dal disegno e dalla geometria; l’Omaggio a Licini, del 1966, dove un minimalismo alla Frank Stella si incontra con la volatilità e la leggerezza di una figura di Licini. E ancora: ci sono altri lavori poco visti per via del loro carattere di tentativo, di eccezione -come i due collage in mostra, in uno dei quali viene riutilizzato lo scarto dei dipinti maggiori, il nastro adesivo usato per tracciare contorni e linee- e alcuni disegni realizzati la scorsa estate a Rapicciano, in Umbria, dove Verna è solito trascorrere l'Estate, ed è un accostamento inedito per l'artista, che in genere espone i dipinti e le carte separatamente. Insomma, c’è un’apparente incostanza in questa mostra e da questa potrebbe riemergere un codice (come direbbe Verna) o magari, soltanto, una specie di inaspettata, elegante difformità.” (Estratto dal testo di Davide Ferri, Claudio Verna, I colori agili, Roma 2013). Location: via sforza Cesarini 43a, 00186 Roma tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103971275635342191670/albums/5878258841489018577 galleria-spazio-museo: MONITOR Palazzo Sforza Cesarini email gestore : monitor@monitoronline.org www.monitoronline.org sponsor: Ufficio stampa: Valentina Saulli valentina.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Lazio Informazioni cronologiche: Subject: Mostra Alfredo Di Bacco startDate: 6/4/13 endDate: 6/14/13 Description: Sarà inaugurata martedì 4 giugno 2013 alle ore 17,00, presso l’Archivio di Stato di Sulmona (viale Sant’Antonio, 30), la mostra personale dell’artista Alfredo Di Bacco, dal titolo Mondi svelati, curata dal critico d’arte, dott.ssa Chiara Strozzieri. L’autore abruzzese è noto al pubblico nazionale per una ricerca figurativa improntata sui valori estetici classici e per l’adesione, negli anni ’80, agli ideali della Pittura Colta. Teorizzata dal critico Italo Mussa, questo tipo di pittura è stata messa in pratica da un gruppo di pittori, amanti del rigore estetico, che non disdegnano contaminazioni surreali e metafisiche. La mostra di Sulmona vuole fare una panoramica sull’ultima produzione di Di Bacco, basata sullo svelamento di significati allegorici attraverso un uso sapiente dei colori caldi e dell’elemento luce. L’artista sceglie figure mitologiche e le mischia a personaggi comuni, che appartengono invece al nostro tempo e ne portano i riferimenti sociali e le problematiche. La mostra resterà aperta fino al 14 giugno negli orari d’ufficio dell’Archivio di Stato. Catalogo di mostra in omaggio. Per info: 0864 31690. Location: Archivio di Stato, Sulmona tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103971275635342191670/albums/5888562509371652081/5888563493129059154?pid=5888563493129059154&oid=103971275635342191670 galleria-spazio-museo: Archivio di stato, Sulmona email gestore : sponsor: 2439 Ufficio stampa: valentina saulli valentina.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Lazio Informazioni cronologiche: Subject: Francesco Parisi Opere grafiche dalla raccolta del Museo dell’Opera di Guido Calori startDate: 6/30/13 endDate: 9/2/13 Description: FONDAZIONE MUSEO DELL’OPERA DI GUIDO CALORI Francesco Parisi Opere grafiche dalla raccolta del Museo dell’Opera di Guido Calori a cura di Michele Benucci e Renzo Margonari Domenica 30 giugno, ore 18.00 COCKTAIL Domenica 30 giugno, nella suggestiva cornice del chiostro del Museo dell’Opera di Guido Calori a San Gemini, proseguendo un percorso di ricerca sull’incisione contemporanea e dopo la rassegna dedicata a Duilio Rossoni, si inaugura la mostra allo xilografo Francesco Parisi ch presenta una selezione della sua produzione grafica donata alla raccolta del museo. Di particolare rilievo è l’ultima serie di grandi xilografie dal titolo Lamed Vav che propone una lettura eterodossa del mito ebraico dei trentasei giusti. Nelle quattro incisioni che costituiscono la serie, popolate da belve feroci immerse in desertiche atmosfere, il tempo dell’attesa si dispiega nei suoi momenti essenziali, mischiando e permutando un minuscolo mazzo di arcani, con una discrezione nella manipolazione degli strumenti simbolici che ne esalta l’essenziale ricchezza. Come sottolineato da Renzo Margonari nel saggio introduttivo “l’immaginario di Francesco Parisi attrae la nostra attenzione, così come appare fuori moda, lontano dalle maniere e dai temi contemporanei delle arti figurative, da considerare persino bizzarro. E’ inevitabile ammirare le sue singolari capacità esecutive, anch’esse demarcate da un’immaginazione fantastica remota, già appartenuta all’arte della visione nei secoli trascorsi, fino ai primi del Novecento”. In equilibrio fra modernità e tradizione Francesco Parisi rappresenta luoghi e atmosfere densi di significati, dove nudi maschili e femminili rimandano ad antichi rituali, i cui richiami formali sono riconducibili alle linee e alle allucinanti allegorie della scuola fantastica e visionaria da William Blake ad Austin Osman Spare. Durante l’esposizione sarà proiettato un video dell’artista dal titolo Lamed Vav. L’esposizione è corredata da un catalogo con testi di Renzo Margonari, Michele Benucci e Daniele Capuano. Quodlibet edizioni. La mostra rimarrà aperta fino al 2 settembre. Il volume e l’esposizione sono stati realizzati con il contributo della Regione Umbria Nato a Roma nel 1972 Francesco Parisi ha esposto presso la Galleria d´Arte Moderna di Cagliari, il Kultur Institute Villa Romana Florenz di Firenze, la Galleria Comunale d´Arte di Ciampino oltre che in numerose gallerie private di Roma, Parigi, Torino, Monaco, New York. È stato invitato in più di un´occasione dal Centre for the Graphic Arts Frans Masereel (Kasterlee, Belgio) e collabora con il Centre for the Books Arts di New York. È docente di Tecnica dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Il catalogo completo delle incisioni è stato pubblicato nel 2005 a cura di Arianna Mercanti e Maria Teresa Benedetti (Edizioni Officine Vereia). Storico dell´incisione ha pubblicato il Catalogo Completo dell´Opera Grafica di Duilio Cambellotti (Edizioni Novecento, 2007), quello di Publio Morbiducci (Edizioni TIF, 2012) e numerosi saggi e articoli sull´incisione del Novecento. Location: Via del Tribunale 52, San Gemini, Terni tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/103971275635342191670/albums/5894439036464220529 galleria-spazio-museo: Museo dell’Opera di Guido Calori email gestore : www.museocalori.it info@museocalori.it sponsor: Ufficio stampa: Valentina Saulli valentina.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Marche Informazioni cronologiche: Subject: Mostra fotografica di Francesco Esse “Aniuomini” startDate: 9/7/13 endDate: 10/20/13 Description: Mostra fotografica di Francesco Esse “Aniuomini” Castello Brancaleoni Via Brancaleoni Piobbico (PU) Dal 10 agosto al 20 settembre Inaugurazione 7 settembre 2013 Ore 18.00 L’Associazione Arte per le Marche, da sempre impegnata a promuovere gli artisti del territorio, è lieta di presentare in collaborazione con il Comune di Piobbico l’ultimo escursus fotografico di Francesco Esse. Le opere sono esposte al Castello Brancaleoni dal 10 di agosto al 20 settembre 2013 e il 7 settembre alle 18.00 avrà luogo l’inaugurazione e l’ incontro con l’autore. Francesco Esse vive e lavora nelle Marche in un angolo nascosto ai più, ma carico di segni, di genti, di volti, di paesaggi che caratterizzano il mondo contadino e l’opre ad esso legata. Dalle foto di Esse traspare l’amore per questa vita e per gli esseri che ne fanno parte e non a caso pecore, maiali, galline, mucche e pastori, massaie, lavoranti agricoli sono i soggetti dei “quadri” fotografici. Proprio di quadri si tratta, in ognuno si consuma il momento colto, quel momento che solo l’occhio attento di F.E. poteva immortalare come lo sguardo delle pecore in piena notte o quello fiero delle mucche o quello spaventato del tacchino. Un osservatore attento non potrà non notare i volti e le mani di coloro che vivono a contatto con gli animali e leggerne la storia nel solco delle rughe scavate dalla vita all’aria aperta. Le foto di Esse sono il racconto di un uomo scevro da orpelli che vuol trasmettere ai suoi simili il frutto del suo girovagare “libero” tra le campagne e narrarne gli aspetti più inconsueti. Per info: http://www.comune.piobbico.pu.it/ ilaria.aluigi@gmail.com giorgiomochi@gmail.com ermes.blasi@gmail.com Franco Esse: frankesse.ph@gmail.com / franco_esse@libero.it Castello Brancaleoni tel/fax 0722 99120 Ufficio Stampa Arte per le Marche Giuliana de Antonellis Email:arteperlemarche@libero.it Cell.3460841246 / 3398279339 Location: Castello Brancaleoni via Brancaleoni Piobbico (PU) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Castello Brancaleoni email gestore : sponsor: Ufficio stampa: redazione OK ARTE lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Marche Informazioni cronologiche: Subject: STEFANO TONTI - Tra sogno e realtà. Nuovi orizzonti startDate: 10/5/13 endDate: 10/27/13 Description: STEFANO TONTI - Tra sogno e realtà. Nuovi orizzonti Between dream and reality. New horizons Galleria Artemisia Arte Contemporanea - Via Nino Bixio, 43 Falconara M. (An) dal 05 al 27 ottobre 2013 S’inaugura sabato 5 ottobre TRA SOGNO E REALTA’. NUOVI ORIZZONTI, la personale di Stefano Tonti alla Galleria Artemisia Arte Contemporanea di Falconara M. (An), in occasione della Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI. La pittura di Stefano Tonti, artista e docente di Pedagogia e didattica dell’arte all’ Accademia di Belle Arti di Firenze, di forte impronta poetica, è affascinata dalle forme perfette della classicità e restituisce la nostalgia della bellezza attraverso il frammento e la citazione affidando spesso alla memoria la ricostruzione archetipica dell’immagine. I nuovi orizzonti sono nuove dimensioni in cui il dato reale trasfigurato viene superato e tutto si trasforma in poesia; di fronte a questi paesaggi l’osservatore si trova in uno stato meditativo in cui dimenticatosi della materialità s’immerge nella propria sfera spirituale come un pesce nelle profondità degli abissi o innalza il proprio pensiero guidato dalla leggera danza di foglie o piume(elementi ricorrenti nelle opere di Stefano Tonti) accarezzate dal vento. Attraverso l’utilizzo di tecniche diverse come smalto, collage, décollage e pastello, Tonti restituisce allo spettatore rappresentazioni sentimentali ai confini tra sogno e realtà. Orari di apertura: tutti i giorni 10.30 – 12.30 17.30 – 19.30 Lunedì chiuso. Ingresso libero. Inaugurated Saturday, October 5th BETWEEN DREAMS AND REALITY '. NEW HORIZONS, the exhibition by Stefano Tonti at Artemisia Gallery of Contemporary Art in Falconara M. (An), on the occasion of the Day of Contemporary Art organized by AMACI. The painting by Stefano Tonti, artist and professor of pedagogy and art education 'Academy of Fine Arts in Florence, in the strongly poetic, is fascinated by the perfect forms of classicism and returns the nostalgia of beauty through the fragment and the quote entrusting often to mind the archetypal image reconstruction. The new horizons are new dimensions in which the real figure is exceeded and transfigured everything turns into poetry in front of these landscapes the observer is in a meditative state in which the materiality forgot immersed in their own spiritual sphere like a fish in the depths of the abyss, or elevates their thoughts guided by the light dance of leaves or feathers (recurring elements in the works of Stefano Tonti) caressed by the wind. Through the use of different techniques such as enamel, collage, pastel and décollage, Tonti returns the viewer sentimental representations on the border between dreams and reality. Opening hours: daily 10:30 to 12:30 17:30 to 19:30 Closed on Mondays. Admission is free. Location: Galleria Artemisia Arte Contemporanea - Via Nino Bixio, 43 Falconara M. (An) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Thu Nov 22 2012 22:25:37 GMT+0100 (CET) Subject: Puer Natus. L'infanzia di Gesù nei corali miniati del Duomo di Siena startDate: 12/1/12 endDate: 1/27/13 Description: 'Puer Natus. L'infanzia di Gesù nei corali miniati del Duomo di Siena' A Siena, il 1 dicembre 2012 apre al pubblico 'Puer Natus. L'infanzia di Gesù nei corali miniati del Duomo di Siena', mostra realizzata dall'Opera della Metropolitana e dedicata alle sontuose pergamene miniate tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo per la Cattedrale di Santa Maria Assunta. In prossimità del Santo Natale sarà possibile ammirare, nella Cripta sotto il Duomo e nella Libreria Piccolomini, una sorta di prezioso 'Presepe' costituito dalle magnifiche miniature dedicate all'Annunciazione, alla Natività, all'Adorazione dei Magi e alla Presentazione al Tempio di Gesù. I corali presentati in mostra nella Libreria Piccolomini saranno aperti, per la prima volta, ad una carta (pagina) diversa rispetto a quella dell'esposizione permanente. In Cripta, l'infanzia di Gesù sarà illustrata, in questa occasione straordinaria, attraverso alcuni preziosi corali della fine del XIII secolo provenienti dal Museo e dall'Archivio dell'Opera del Duomo. Essi rappresentano un tassello fondamentale per la ricostruzione della storia della miniatura tra la fine del Duecento e gli inizi del Cinquecento e fanno parte di un corpus di circa trentacinque codici realizzato per la Cattedrale di Siena in due diverse serie: una risalente alla fine del Duecento, l'altra alla seconda metà del Quattrocento. Tra gli autori più rappresentativi da rilevare è la presenza del Terzo Maestro dei Corali del Duomo, attivo alla fine del XIII secolo e autore della splendida Natività riferibile a quella affrescata pochi anni prima nella Cripta; e quella di Girolamo da Cremona e Liberale da Verona che, nell'ultimo quarto del XV secolo, crearono splendide lettere miniate come quella raffigurante l'Adorazione dei Magi. Il percorso espositivo è completato da una sezione multimediale che permetterà al visitatore di 'sfogliare' su touch-screen le preziose carte, ammirando nei dettagli la bellezza delle miniature. La visita nei locali della Cripta sotto il Duomo sarà accompagnata dall'ascolto di brani di canto gregoriano legati alla liturgia del Tempo di Natale. Nell'ambito della mostra verranno realizzati percorsi guidati per adulti e bambini. Puer natus. L'infanzia di Gesù nei corali miniati del Duomo di Siena. Siena, Cripta sotto il Duomo ' Libreria Piccolomini 1° Dicembre 2012 ' 27 Gennaio 2013 Prezzi: ' 8,00 Opa Si Pass all inclusive ticket (Puer Natus, Cripta sotto il Duomo, Libreria Piccolomini, Cattedrale, Battistero, Museo dell'Opera) Gratuito: bambini fino a 11 anni; residenti e nati a Siena Per info, prenotazioni e tour guidati Opera ' Civita Group 0577 286300 opasiena@operalaboratori.com - www.operaduomo.siena.it Ufficio Stampa Barbara Izzo ' Arianna Diana Tel 06 692050220-258 izzo@civita.it; www.civita.it Opera - Civita Group Salvatore La Spina Tel 055 290383 ' 331 5354957 ufficiostampa@operalaboratori.com; www.operalaboratori.com Location: Piazza Duomo Siena tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5813751833842720641 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.3170627 long: 11.3288502 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: 01/15/2013 13:09:26 Subject: Lusso ed eleganza La porcellana francese a corte e la manifattura Ginori (1800 - 1830) startDate: 3/19/13 endDate: 6/23/13 Description: Lusso ed eleganza La porcellana francese a corte e la manifattura Ginori (1800 - 1830) Firenze, Museo degli Argenti 19 marzo - 23 giugno 2013 La mostra è dedicata al primo trentennio di attività della manifattura Ginori di Doccia, un fenomeno di portata europea anche grazie all'intenso scambio che caratterizzò il primo trentennio del XIX secolo con le manifatture francesi, in particolare con Sèvres. Location: Piazza dei Pitti 1 50125 Firenze tipo di evento: rowid: 28201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7649908 long: 11.2481591 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: 01/15/2013 13:12:02 Subject: Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze startDate: 3/26/13 endDate: 10/6/13 Description: Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze Firenze, Museo delle Cappelle Medicee 26 marzo - 6 ottobre 2013 Con questa mostra il Museo delle Cappelle Medicee ricorda l'incoronazione del primo pontefice di casa Medici, Giovanni, figlio di Lorenzo il Magnifico, ripercorrendo le sue iniziative e i suoi lasciti in campo artistico per la città natale e i luoghi della famiglia, in un periodo di sbalorditiva creatività culturale tra Firenze e Roma. NELLO SPLENDORE MEDICEO PAPA LEONE X E FIRENZE Museo delle Cappelle Medicee 25 marzo - 6 ottobre 2013 Il Museo delle Cappelle Medicee celebrerà la figura di Leone X, primo papa di Casa Medici, a cinquecento anni dall'elezione al soglio pontificio. Dall'angolo visuale fiorentino, la mostra seguirà la vita di Giovanni, figlio secondogenito di Lorenzo il Magnifico, dalla nascita a Firenze nel 1475 fino al 9 marzo 1513, quando venne eletto papa, e al suo breve ritorno in patria nel 1515. Le prime sezioni dell'esposizione saranno dedicate all'educazione del futuro papa. Fin dalla nascita a contatto col colto entourage umanistico sostenuto dal padre, Giovanni venne educato dai più importanti letterati e fu in rapporto con i maggiori artisti del tempo fra i quali il giovane Michelangelo. Eletto cardinale in tenera età, Giovanni subì le drammatiche sorti della sua famiglia che nel 1494 fu cacciata da Firenze dove poté fare ritorno solo nel 1512. Opere di Botticelli, Andrea Sansovino, Granacci, Ghirlandaio e Perugino illustreranno questa parte del percorso. Nella seconda sezione della mostra questi avvenimenti saranno ripercorsi anche per tramite della produzione artistica fiorentina, e s' intersecheranno con le vicende del giovane cardinale di cui saranno evidenziati quegli interessi e passioni che sbocciarono al tempo della sua elezione al soglio pontificio col nome di Leone, nome da lui scelto non solo per celebrare alcuni suoi eminenti predecessori, ma anche per evocare il leone (marzocco),l'animale simbolo di Firenze. La terza sezione sarà dedicata al pontificato di Leone X e ai riflessi che ebbe nell'Urbe. Gli anni del papato leonino furono celebrati come una nuova 'età dell'oro' in cui la capitale della cristianità poté rivivere per opera non solo di artisti, ma anche di poeti e di umanisti, le istanze del mondo classico. Sono questi gli anni in cui si iniziarono o si proseguirono le grandi fabbriche di Roma: fra le altre la basilica di San Pietro, mentre Raffaello dette seguito a straordinarie imprese pittoriche. Ritratti del Papa e suoi stemmi e simboli saranno affiancati da alcuni dei progetti leonini per Roma. Raffaello, Bugiardini, Della Robbia, Giuliano da Sangallo rappresenteranno la sezione nella quale si farà riferimento anche alla 'questione luterana'. Mentre il Sanzio dava la propria impronta alla Roma leonina, la presenza di un Medici sul trono di Pietro richiamò nell'Urbe un gran numero di fiorentini, anche artisti che, proprio in virtù di quello straordinario clima di munificenza e fasto, speravano di ottenere dal papa commissioni di rilievo. Tuttavia l'occasione di celebrare il pontefice fu data a questi artefici dall'ingresso di Leone X a Firenze, il 30 novembre del 1515. Il papa, infatti, entrò in città attraverso un itinerario reso suggestivo dai numerosi apparati effimeri posti in luoghi simbolo del percorso viario e che furono realizzati dai più celebrati artisti: del seguito papale - di cui faceva parte il cugino Giulio de' Medici, futuro papa Clemente VII - della complessa impresa decorativa, e delle opere realizzate da pittori e scultori si darà ampiamente conto nella quinta sezione, dove saranno esposti anche alcuni preziosi manufatti eseguiti in città per solennizzare il pontificato di Leone X. La complessità di tale impresa (testimoniata dai diaristi, da preziosi documenti e da qualche oggetto giunto fino a noi) e l'opera per essa svolta da artisti fra i più celebrati sarà evocata attraverso disegni e tavole di quei pittori fra gli altri: Baldassarre Peruzzi, Rosso Fiorentino, Ridolfo del Ghirlandaio. Al contempo numerose saranno le oreficerie, i codici miniati e i parati che, raffinatissimi, furono realizzati a Firenze per celebrare il pontificato leonino. L'ultima sezione dell'esposizione illustrerà la cura profusa dai papi Medici, Leone X prima e Clemente VII poi, nella realizzazione di progetti architettonici promossi a Firenze dalla loro casata. Si ripercorrerà così la storia del complesso laurenziano a partire dall'affidamento a Michelangelo del progetto della facciata (mai realizzata) di San Lorenzo, e dei lavori della Sagrestia Nuova che, tra interruzioni e riprese, rimase incompiuta alla partenza definitiva del Buonarroti alla volta di Roma, nel 1534 e si presenterà, per la prima volta al pubblico, la straordinaria forma poliedrica scelta da Michelangelo per il coronamento della lanterna della Sagrestia Nuova. Location: Piazza di Madonna degli Aldobrandini 6 50123 Firenze tipo di evento: rowid: 25805 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7748716 long: 11.2527742 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: 01/15/2013 13:07:19 Subject: Norma e capriccio. Spagnoli in Italia agli esordi della maniera moderna startDate: 3/5/13 endDate: 5/26/13 Description: Norma e capriccio. Spagnoli in Italia agli esordi della maniera moderna Firenze, Galleria degli Uffizi 5 marzo ' 26 maggio 2013 La mostra mette a fuoco l'intenso scambio artistico fra grandi pittori e scultori spagnoli - a partire da Alonso Berruguete - e artisti fiorentini e italiani del Rinascimento inoltrato, entro i codici espressivi della prima 'maniera'. Location: Piazzale degli Uffizi 6 50122 Firenze tipo di evento: rowid: 28001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7685179 long: 11.2555395 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: 1/14/2013 14:47:12 Subject: UN'IDEA DI BELLEZZA startDate: 3/29/13 endDate: 7/29/13 Description: UN'IDEA DI BELLEZZA Vanessa Beecroft, Chiara Camoni, Andreas Gefeller, Alicja Kwade, Jean-Luc Mylayne, Isabel Rocamora, Anri Sala e Wilhelm Sasnal 29 marzo-28 luglio 2013 Anteprima stampa: mercoledì 27 marzo 2013 Inaugurazione: giovedì 28 marzo 2013 Centro di Cultura Contemporanea Strozzina Palazzo Strozzi, Firenze Un'idea di bellezza, che inaugura giovedì 28 marzo al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Palazzo Strozzi a Firenze, propone un percorso di ricerca tra le opere di otto artisti contemporanei di provenienza internazionale - Vanessa Beecroft, Chiara Camoni, Andreas Gefeller, Alicja Kwade, Jean Luc Mylayne, Isabel Rocamora, Anri Sala, Wilhelm Sasnal - per ripensare oggi l'esperienza della bellezza da diversi punti di vista: quello di ciascuno degli artisti, che entra in dialogo con la sensibilità dei visitatori attualizzando domande di carattere universale. Abbiamo bisogno della bellezza' Costituisce ancora un valore, un obiettivo o uno strumento per gli artisti contemporanei' La mostra crea una riflessione in chiave contemporanea su uno dei temi dominanti di tutta la storia dell'arte, affrontando non solo la necessità della bellezza, ma anche la funzione, il valore e la finalità. Il mondo attuale è erede di un processo storico e filosofico che ha separato arte e bellezza, intesa come sinonimo convenzionale di armonia o come espressione di una visione del mondo inadatta ad esprimere la complessità e le contraddizioni della modernità. Parallelamente, nel suo utilizzo quotidiano, la parola 'bellezza' è sempre più banalizzata e svilita, utilizzata come sinonimo di apprezzamento (mi piace / non mi piace) o come segno di un atteggiamento edonistico e superficiale caratteristico della tendenza all'estrema estetizzazione che viviamo. Riscoprire un'idea di bellezza oggi significa impostare un'esperienza diversa della realtà, alla ricerca di un valore, di un momento spirituale o di un approfondimento di un'intuizione intellettuale. La bellezza sorge così dalla capacità di ripensare al nostro modo consueto di vederla, coglierla e riconoscerla anche in un oggetto, in un momento o in un gesto della vita quotidiana. Questa mostra propone un percorso in cui il pubblico si trova a confronto con opere che sollecitano la partecipazione fisica ed emotiva. Gli artisti in mostra esaltano il tema della soggettività dello sguardo, producendo e provocando nei visitatori risposte individuali che possono diventare strumento per nuove connessioni con gli altri e con il mondo. Da un lato si confrontano e reinventano tecniche o generi tradizionali dell'arte come il tema del paesaggio e della figura umana, dall'altro si pongono come in ascolto della natura catturando momenti e frammenti oppure riflettono sul potere della bellezza nella sua dimensione sociale o nella capacità di trasformazione che ha su ciascuno di noi. Le opere di un maestro della pittura contemporanea come Wilhelm Sasnal (Polonia, 1972) testimoniano una produzione che pone al centro una riflessione sul valore dell'immagine pittorica. Quasi ponendosi come un pittore di quadri di storia applicato al mondo contemporaneo, Sasnal affronta nelle sue opere temi e contenuti fortemente eterogenei, da immagini intime e cariche di emotività della sua vita familiare a rappresentazioni e composizioni di natura astratta fino a elaborazioni di soggetti e modelli tratti dalla storia dell'arte o dai mezzi di comunicazione contemporanei. Chiara Camoni (Italia, 1974) propone una riflessione sulla capacità di scoprire la bellezza tramite 'incontri' con cose e persone della quotidianità. La videoinstallazione Mefite narra l'esperienza di un luogo di morte e bellezza, la Valle d'Ansanto, un ambiente tanto suggestivo e affascinante quanto mortifero e distruttivo. In Mosaico, l'artista utilizza scarti della produzione del marmo per un'installazione che diviene una sorta di anti-monumento in cui contrapporre l'effimerità del lavoro dell'uomo rispetto al ciclo eterno della natura. I disegni delle serie Capolavori e Amanuense nascono invece dal lavoro con l'anziana nonna Ines Bassanetti. Ogni giorno Chiara chiede un disegno diverso a Ines: copie di grandi opere della storia dell'arte o trascrizioni di testi di filosofia testimoniano un lavoro artistico che diviene pratica di vita in un processo di crescita e arricchimento reciproco. Il rapporto con la natura è cruciale anche per il fotografo Jean-Luc Mylayne (Francia, 1946). Protagonisti delle sue opere sono sempre uccelli, colti in immagini solo apparentemente spontanee. Esse sono in realtà il risultato di un paziente e colto studio della natura e dei suoi ritmi, unito a un sapiente lavoro di costruzione di punti di vista e messa a fuoco. Le sue fotografie propongono così una profonda riflessione filosofica sul rapporto tra uomo e natura, conducendoci a riflettere sulla capacità dello sguardo di trovare ma anche costruire la bellezza. Gli interventi, spesso discreti e minimali, di Alicja Kwade (Germania/Polonia, 1979) possono sovvertire la gravità, trasformare pietre in gioielli, liquefare un oggetto o un materiale solido, ibridare elementi organici e inorganici, creare simmetrie o assonanze inaspettate. L'artista gioca con la percezione e l'immaginazione dell'osservatore, cercando una ri-attivazione dello sguardo, costringendo a ripensare il nostro modo di guardare la realtà e a trovare quel senso nascosto, quella bellezza che normalmente non riusciamo a cogliere. In Japan Series il fotografo Andreas Gefeller (Germania, 1970) crea immagini in cui unisce la manipolazione digitale delle immagini con la tradizione artistica del calligrafismo giapponese. Soggetti ordinari come pali della luce, lampioni o piantagioni agricole sono ripresi da punti di vista inconsueti e rielaborati in post-produzione. Queste fotografie impongono un ripensamento del nostro usuale rapporto con la realtà: re-immaginare il mondo che conosciamo tramite il potere del nostro sguardo, scoprendo legami, immagini, disegni nascosti che sono sempre potenzialmente di fronte ai nostri occhi. Vanessa Beecroft (Italia, 1969) presenta in mostra una testimonianza del ricco sviluppo del suo lavoro. La costruzione dei suoi tableaux vivants popolati dalle sue celebri figure femminili nude si declina in media diversi: la performance, il video, la fotografia, la scultura. Il tema del corpo della donna, il richiamo alla scultura classica, il contrasto tra momenti temporali diversi sono alcuni degli elementi che si uniscono insieme per una riflessione sul rapporto tra opera d'arte e pubblico e sull'aspettativa e la ricerca della bellezza nell'arte e nel mondo. Isabel Rocamora (Regno Unito/Spagna, 1968) si occupa della relazione tra corpo, spazio e identità, secondo una personale forma espressiva che parte dalla performance. Nella videoinstallazione Body of War l'artista crea una coreografia partendo dal combattimento corpo a corpo di due coppie di soldati inglesi. La destrutturazione del ritmo dei loro movimenti, le riprese ravvicinate sui corpi o ampie sul paesaggio, la liricità della colonna sonora coinvolgono lo spettatore in un'esperienza fortemente fisica che trasforma i gesti di una violenza meccanica e disumanizzata in una danza sublime. Il lavoro di Anri Sala (Albania, 1974) esplora temi sociali, culturali e politici che caratterizzano la società contemporanea, spesso partendo da punti di vista particolari per creare simboli o narrazioni che assumono un valore collettivo. Il video Dammi i colori, parte anche dalla collezione della Tate Modern di Londra, documenta la trasformazione della città di Tirana a seguito dell'azione dell'artista Edi Rama divenuto sindaco della capitale albanese nel 2000. L'artista-sindaco divenne fautore di una controversa ribellione fatta di colori e vitalità da contrapporre al grigio degrado sociale e urbano. Sala ci porta così a riflettere sulla forza reale o utopica dell'arte nella creazione di una bellezza collettiva e sociale che trasformi la vita quotidiana di tutta una comunità. Accompagna la mostra un catalogo bilingue (italiano/inglese) pubblicato da Mandragora, con contributi di Franziska Nori (direttore CCC Strozzina), Elaine Scarry (Professor of Aesthetics, Harward University), James Hillman (psicanalista e filosofo) e Gianluca Garelli (Professore di Estetica, Università degli Studi di Firenze). La mostra Un'idea di bellezza si tiene in contemporanea con la mostra La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze 1400-1460 (Palazzo Strozzi, Firenze, 23 marzo-18 agosto 2013 ). Curata da Beatrice Paolozzi Strozzi, direttore del Museo Nazionale del Bargello, e da Marc Bormand, Conservateur en chef al Dipartimento di Scultura del Museo del Louvre, la mostra illustrerà la genesi di quello che ancora oggi si definisce il 'miracolo' del Rinascimento, attraverso 140 capolavori di alcuni dei più grandi maestri della prima metà del Quattrocento a Firenze. Con il supporto di: Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi - Regione Toscana - Unicoop Firenze, Ataf. Con il patrocinio di: Istituto Polacco di Roma Coordinate della mostra Sede: Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Fondazione Palazzo Strozzi Palazzo Strozzi, 50123 Firenze Orari: martedì-domenica, 10.00-20.00; giovedì 10.00-23.00; lunedì chiuso Ingresso: (biglietto valido 30 giorni) ' 5,00 intero; ' 4,00 ridotto (universitari e altre riduzioni); ' 3,00 scuole; ingresso gratuito giovedì 18.00-23.00. Speciale biglietto congiunto con la mostra La primavera del Rinascimento. La Scultura e le arti a Firenze 1400-1460 (Palazzo Strozzi, 23 marzo-18 agosto 2013): ' 12,50 intero; ' 10,00 ridotto (universitari e altre riduzioni); ' 5,00 scuole. Location: Palazzo Strozzi 50123 Firenze tipo di evento: rowid: 26402 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7712689 long: 11.2522716 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: 1/22/2013 19:16:39 Subject: Gente di Paese 2 startDate: 3/2/13 endDate: 2/26/13 Description: Torna dopo la prima edizione, a poco più di un anno di distanza, la fortunata mostra fotografica "Gente di paese" dedicata alle persone e ai personaggi di Ponte a Egola. Nel 2011 è iniziato un percorso ricognitivo, un racconto per immagini, il racconto di un paese attraverso le persone che lo vivono e lo animano ogni giorno con i loro mestieri e le loro attività. Sono i volti a raccontare attraverso gli scatti di Aurelio Cupelli, fotografo non nuovo a questo tipo di documentazione artistica. Sono, quelle di questa mostra, le immagini di uomini e donne che si raccontano e raccontano i loro mestieri. Sono volti di persone e di personaggi non solo ponteaegolesi ma anche di quanti nel paese svolgono la loro attività oppure ponteaegolesi che il lavoro ha portato lontano dal territorio. Location: San Miniato Pisa tipo di evento: rowid: 32201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.6772333 long: 10.8225732 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Da Boldini a De Pisis startDate: 2/19/13 endDate: 5/19/13 Description: Da Boldini a De Pisis Firenze accoglie i capolavori di Ferrara Firenze, Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti e Villa Bardini 19 febbraio ' 19 maggio 2013 La mostra esporrà nelle due prestigiose sedi museali dell'Oltrarno fiorentino ' la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti e Villa Bardini della Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze (Costa San Giorgio, n. 2) - un'ampia rassegna dell' intero percorso museale delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Con questo evento espositivo si è voluto in primis rispondere al disagio subito dalle Gallerie ferraresi a causa dei gravi danni subiti dagli ambienti di Palazzo Massari, sede delle collezioni dell'Ottocento e del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis, a causa del sisma che ha colpito nel maggio 2012 l'Emilia Romagna. Dopo avere presentato una significativa scelta delle collezioni a Palazzo dei Diamanti, la direzione dei musei ferraresi, non rassegnandosi alla necessità di ricoverare le opere in deposito, ha domandato e ottenuto ospitalità dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze, così da consentire ad un pubblico più vasto la visione almeno temporanea di alcuni di questi capolavori, riassumibili nella sintetica cifra da Boldini a De Pisis. 'Firenze ha risposto positivamente a questa iniziativa, in virtù di quella solidarietà tra istituzioni che ha avuto la sua prima, immediata motivazione nella consapevolezza di quanto sia importante mantenere viva l'attenzione su quell'evento drammatico, ma che ha trovato anche ulteriori motivi di sintonia nelle corrispondenze tra le raccolte ferraresi e fiorentine e nei legami che alcuni artisti rappresentati in mostra intrecciarono con la nostra città' (Simonella Condemi e Alessandra Griffo). A Villa Bardini 26 opere documenteranno le collezioni ferraresi prendendo avvio dal Romanticismo storico di Gaetano Turchi, Massimiliano Lodi, Girolamo Domenichini e Giovanni Pagliarini seguito dagli autoritratti dei principali artisti locali ' da Giuseppe Mentessi a Giovanni Boldini ' per giungere al simbolismo di Gaetano Previati con il capolavoro assoluto Paolo e Francesca (1909), tratto dall'omonimo canto dantesco. Qui sarà presente in particolare un nucleo rilevante di ritratti del grande Giovanni Boldini, opere di tono internazionale, condotte secondo uno stile ormai maturo, con una perfezione formale che aveva ormai raggiunto livelli di qualità tali da superare molti contemporanei. Alla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti si esporranno invece 35 opere, tra dipinti e sculture: dal simbolismo letterario di Giovanni Muzzioli e Gaetano Previati, alle allegorie malinconiche nelle sculture di Angelo Conti ed Arrigo Minerbi. Anche in questa sede, in cui si traduce il nuovo pensiero del primo Novecento, si potranno ammirare tre capolavori di Giovanni Boldini intriganti per il sapore inedito, rispetto al repertorio consueto del pittore: due nature morte (Un angolo della mensa del pittore; Le mele calville) e la Marina a Venezia con scansioni geometriche simile ad una composizione manga giapponese. Rimanendo a questi souvenirs d'artista di città europee, un' altra Venezia di Giuseppe Mentessi (Sagrato della Basilica di San Marco), e l'inquadratura del ponte di Charing-Cross a Londra di Alberto Pisa. A documentare il passaggio al futurismo saranno una tela di Arnoldo Bonzagni ed un Bronzo di Annibale Zucchini; mentre la corrente che perseguì la ripresa della tradizione classica, con evidenti riprese dai maestri Rinascimentali ferraresi, sarà rappresentata dal Ritratto della sorella (1921) di Achille Funi di cui si esporrà anche le sue suggestioni dall'antico del Foro romano. Ancora da segnalare in mostra il Bove di Carrà, dove sembra che il peso ed il valore di un' intera tradizione italica trovi corpo, come il buio della pena si annida nel corpo della madre del carcerato di Mario Pozzati. Un'amplificazione in linea con i monumentali progetti della politica del Regime, sarà quella che si documenta nella forma a larghe campiture utilizzata da Mario Sironi nello studio per un mosaico del Palazzo di Giustizia di Milano. Vi saranno poi ritratti e geometrie dai toni ribassati nelle nature morte di Roberto Melli, che potrà risultare una vera scoperta per il grande pubblico. L' omaggio al Novecento ferrarese si concluderà con una tra le più importanti collezioni di opere del grande artista ' poeta Filippo De Pisis, che racconta la sua personalissima visione d'artista attraverso nature morte, ritratti, vedute parigine, fiori raccontati e dipinti con una forma coinvolgente e sintetica. In parallelo a questa sezione novecentesca, la Galleria d'arte moderna propone una piccola ma significativa selezione dai suoi depositi presentando al pubblico opere poco viste degli stessi autori presenti in mostra ovvero Boldini, Minerbi, De Pisis, Carrà e Sironi. Per concludere con le parole della Soprintendente Cristina Acidini, la mostra fiorentina offrirà 'Quei capolavori di artisti di prima grandezza nel nostro recente passato, l'Otto e il Novecento che conducono verso la contemporaneità, (e che) non hanno bisogno di commento: quelli di Boldini e De Pisis sono i più famosi e i più amati, ma la selezione è ampia e varia, e consente di aprire prospettive non ovvie anche ad un pubblico di amatori informati'. La mostra è stata realizzata in collaborazione tra le Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara, la Fondazione Ferrara Arte e la Galleria d'arte moderna di Firenze e la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze ed è stata curata da Maria Luisa Pacelli, Barbara Guidi e Chiara Vorrasi già per la sua prima edizione in Palazzo dei Diamanti a Ferrara, con il coordinamento oltre che la cura in questa seconda edizione fiorentina di Simonella Condemi e Alessandra Griffo per la sezione della Galleria d'arte moderna e di Carlo Sisi per quella di Villa Bardini Promotori dell'evento espositivo il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti e e la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. . Salvatore La Spina Opera Laboratori Fiorentini SpA ' Civita Group Ufficio Stampa - Firenze Musei Tel. +39 055 290383 ' 331 5354957 Fax +39 055 264406 Location: Palazzo Pitti Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/photos/101955915531759079012/albums/5841497691982394545'banner=pwa galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7651818 long: 11.250273 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Marta Gierut. Il volto e la maschera startDate: 2/10/13 endDate: 3/3/13 Description: Marta Gierut. Il volto e la maschera Sculture Dipinti Disegni Poesie - a cura di Giovanni Faccenda - Pietrasanta (Lucca) - Palazzo Panichi 10 febbraio ' 3 marzo 2013 La retrospettiva di Marta Gierut, giovane poetessa e artista scomparsa nel 2005, svela per la prima volta in modo esaustivo il suo percorso creativo fatto di sculture (tra cui quelle dedicate al ciclista Marco Pantani e al letterato Piero Bigongiari) e di dipinti, dove emergono intensi autoritratti, tratti da serie taluni denominate 'Camminando in un'Anima' e 'Davanti allo specchio', oltre che alcune grafiche. Di interesse pure la serie delle cosiddette 'Farfalle'. Sono esposte altresì varie liriche, selezionate tra il corpus delle seicento ritrovate dopo la sua scomparsa: circa duecento sono state raccolte nel volume di recente pubblicazione 'Il volto e la maschera, poesie e opere', edito nel novembre 2012, da Giorgio Mondadori, che accompagna la mostra, con testi di Manlio Cancogni, Giovanni Faccenda, Rosangela Mura e Roberto Valcamonici. Marta Gierut è nata a Pietrasanta, in Provincia di Lucca nel 1977 ed è deceduta per propria volontà a Massarosa nel 2005. Allieva del pittore e scultore Franco Miozzo, ha frequentato l'Istituto Statale d'Arte 'Stagio Stagi' di Pietrasanta e successivamente l'Accademia di Belle Arti di Carrara. Ha studiato a fondo l'attività di alcuni dei più interessanti creativi tra cui Vladimir Majakovskij, Vincent Van Gogh, Hermann Hesse. Le sue opere sono state acquisite da istituzioni pubbliche quali il Museo dei Bozzetti di Pietrasanta, quello della Resistenza a Sant Anna di Stazzema, il Telesia Museum di San Roberto, e i Comuni di Forte dei Marmi e di Cascina oltre che essere acquisite in collezioni private. Di sua ideazione è il monumento intitolato 'Il volto e la maschera' posto in Marina Pietrasanta e inserito nel 'Parco della Scultura', accanto a lavori di Fernando Botero, Pietro Cascella, Novello Finotti, Jean Michel Folon, Franco Miozzo, Igor Mitoraj, Francesco Messina, Kan Yasuda e altri ( www.museodeibozzetti.com). Le liriche di Marta Gierut sono raccolte altresì nei volumi editi dall'omonimo Comitato Artistico Documentario che la ricorda: 'Camminando in un'Anima' e 'In Franco Miozzo', nonché contenute nell'e-book 'La valigia. Trentacinque poesie' consultabile su you tube. Intensi gli scritti a lei dedicati nel corso del tempo che accompagnano le varie pubblicazioni. Manlio Cancogni: «... a giudicare dall'abbondante e vario materiale che ha lasciato l'aspettava un grande avvenire d'artista. O forse mi sbaglio; essa aveva già dato moto e per quanto giovanissima poteva dirsi pienamente soddisfatta». Giovanni Faccenda: «Parole ' verrebbe da dire ' assemblate sulla carta come fossero di creta, messaggi racchiusi in fogli bianchi destinati ad attraversare i mari perigliosi dell nostra esistenza, conforti inattesi, dono, non certo ultimo, di chi ebbe a vivere più vite, paradossalmente di un vecchio ottuagenario». Rosangela Mura: «Camminare fra le sue poesie significa perdersi in un labirinto di sentimenti e di pensieri che deviano, tornano su se stessi, si avvolgono e si dipanano. Ma i passi non portano a nessuna meta, se non ci si abbandona al labirinto stesso, al suo fluire misterioso ma definito, ordinato secondo un disegno segreto di armonia[ ...] È il mondo dell'arte visiva, la sua arte, che sottintende a tutti i versi e li intesse di colori e della bianca solidità del marmo. Marta modella e impasta le parole come se avesse sempre tra le mani scalpelli, pennelli, creta. La poesia si fa statua e quadro, il dipinto si materializza in cadenze ritmiche». Roberto Valcamonici: «Marta Gierut è con tutta evidenza un'artista che ha espresso con le sue opere i sentimenti che sentiva ardere dentro di sé e l'intensità con cui li ha provati è tale da coinvolgere lo spettatore nelle sue stesse emozioni. La sua pittura - come prova il bel volume Marta Gierut ' Il volto e la maschera, poesie e opere, pubblicato di recente da Giorgio Mondadori - non può essere fruita, dunque, in modo disgiunto dalla sua poesia, perché i due linguaggi sono l'espressione della stessa cosa. Sono, in particolare, l'espressione di una profonda sensibilità che è il frutto del solitario processo di immedesimazione fisiologica dell'artista nel tentativo di recuperare la parte del proprio vissuto legato al desiderio di ascoltare la solitudine propria degli altri, nell'attesa di incontri dello spirito, dove siano il sogno e la poesia a guidare i nostri perc messaggio più autentico che promana dall'intera opera di Marta è quello di credere che se la felicità può essere raggiunta, essa dipende dalla capacità che ognuno di noi manifesta di salvare l'infinita complessità del proprio mondo interiore. Tutta la sua opera è fondata sulla consapevolezza che la solitudine è un silenzio che va ascoltato, perché è una forza misteriosamente generatrice capace di offrire la possibilità di trovare il vero significato del nostro vivere. Separarsi temporaneamente dal mond esterno per rientrare nella propria interiorità e nella piena libertà della propria immaginazione ha il pot di consentire alle cose di essere individuate e quindi, anche, di poter esistere come opere d'arte, di estrema delicatezza e sensibilità». Dino Carlesi: «... più drammatico l'omaggio a Pantani: la sofferenza è dominante, la superficie è tormentata, gli occhi tendenti alla disperazione e quelle tre piccole lacerazioni tra i due occhi indicano come la preoccupazione possa tramutarsi in tragedia. Il personaggio pare sentire il proprio pensiero, l'io al proprio problema esistenziale». Raffaello Bertoli: «... Marta Gie ha dipinto, ha scritto, ha scolpito, assimilando, prima, le molte contraddizioni e i singulti contemporanei Ricerche esteriori e decalcomanie, che finirebbero per costringere alla rinuncia del mondo esteriore. Il NO di Marta Gierut si stampa, nero nel nero, dietro un obliquo velo di tristezza, sui suoi quadri: non rinuncia alla sua identità, né alla profondità dell'io, per una maschera tragica o tragicomica. Chi ci ha traditi' Chi ci ha immersi nell'ambiguità ossessiva del nulla' Dall'Eva di Masaccio al Grido di Munch passano secoli. Gli occhi dell'anima delle Ninfee di Monet e le scacchiere colorate di Mondrian sono invece continue...La durata della vita è il perdurare del pensiero. Chi più pensa più vive. Misurata così, vita di Marta è stata lunga e laboriosa. Poesie, quadri, disegni e sculture lo dimostrano. E lo dimostreranno». Enrico Guarnieri: «La sua pittura è caratterizzata da un elevato potere di sintesi, sempre tematicamente incentrata sull'uomo che evidenzia con una tavolozza composta di pochi essenziali colori e dove la figura, resa con le principali notazioni anatomiche, è colta in ambienti spogli volte appena accennati, facendo così trasparire dalle sue opere solitudine e miseria. Questo non è che un modo di rappresentare la realtà, perché quando lo ritiene necessario, Marta sa essere sottile e complessa come nell'autoritratto verde, dove la figura intera è rappresentata in un ambiente articolato, dai colori acidi, in una composizione dai sottili rimandi e proiezioni dovuta anche all'espediente dello specchio che ha illustri precedenti in Van Eych e in Velázquez e in cui ci mostra una verità riflessa. Specchio non più dipinto, ma reale viene usato sul verso di alcune sue opere, che esposte in sequenza su una struttura in ferro permettono di osservarle da ambo i lati creando, con un complesso gioco psicologico, il totale coinvolgimento dello spettatore». Bruna Nizzola: «Le sue parole, bellissime, cariche di pathos, conoscono anche un tenero approccio alla bellezza della natura e un intenso, totale abbandono all'amore. Quanto amore! E se ricorda ciò che di triste c'è nel suo passato lo fa senza ombra di rancore». Manrico Testi: «Per circoscrivere la nostra analisi al campo scultoreo, già nel 1994 Marta è pervenuta a quest'opera ' 'Il volto e la maschera' ' che rappresenta un punto di partenza, e al tempo stesso di approdo di notevole livello artistico-espressivo, di una linea evolutiva proseguita nel 1995 con le penetranti rappresentazioni di Piero Bigongiari e di Gino 'Rinaldo' Bramanti, e nove anni dopo, col sentito, ispirato, 'Omaggio a Marco Pantani' in cui la giovane scultrice ha magistralmente interpretato e capito l'inquietante, dolorante figura del grande scalatore romagnolo, disperatamente solo e incapace di perpetuare e sopravvivere al suo esaltante mito. Così Marta, giovanissima, ma già fornita di un ricco bagaglio formativo, di un'acuta sensibilità e di notevolissime capacità plastico-espressive, ci ha consegnato questa scultura di grande spessore etico e umano, oltre che artistico». Amedeo Lanci: «La farfalla dell'autostrada. Che bella la luce quando Marta mi chiamava per vedere qualche suo dipinto e mi leggeva una poesia come se fosse il continuo del quadro. Provavo a essere severo nel giudizio che mi chiedeva, poi con un sorrisino birbone e simpatico mi faceva notare che i verdi stesi in un modo quasi 'strusciato' era un pregio della sua acerba fruttuosità. Dotata di una sensibilità d'artista come i grandi della letteratura, i suoi scritti mettono in imbarazzo molte persone che possono avere la possibilità di leggerli, per quella semplicità di linguaggio attuale e disarmante, linguaggio giovane, maturato alle dure esperienze che la vita regala alle farfalle dell'autostrada. Conservo molte lettere che ci siamo scritte quando per annullare la distanza volevamo parlare d'arte e della vita. A volte le confidavo cose mie molto serie, lei mi scriveva delle sue e soprattutto della forte voglia e del piacere che nutriva nel dipingere e scrivere poesie. Quello che mi faceva leggere, rivelava la capacità che aveva nel far sentire il forte disagio che i giovani di oggi attraversano in mezzo a troppo materialismo (...). Ragazza bella, artista ispirata dal destino. Anche se ha studiato all'Accademia, quello che usciva dal suo pennello e dalla sua penna rivela una personale espressione sconvolgente per la semplicità dei gesti e del fantastico modo di scrivere che tocca l'anima e i sentimenti. Un quadro speciale per lei era un suo dipinto con verdi acidi che segnano una figura vista da dietro mentre si guarda in uno specchio nero. Forse Dino Campana avrebbe avuto piacere di avere Marta Gierut come sua amica. Penso che certe volte la Luna non esca e il Sole giochi il suo eterno chiaroscuro, mentre la farfalla parte per un lunghissimo viaggio, ma sta tornando in mezzo a noi con le sue opere». Titolo: Il volto e la maschera. Sculture, dipinti, disegni e poesie. Autore: Marta Gierut (1977-2005). Data: Dal 10 febbraio al 3 marzo 2013. Luogo: Pietrasanta; Palazzo Panichi, Via del Marzocco n°2 (ang. Piazza Duomo). Curatore dell'esposizione: Giovanni Faccenda, critico d'arte. Orari:16/19. Sabato e domenica anche 10-13. Lunedì chiuso. Ingresso libero. Note: Il 10 febbraio 2013 ad ore 10,30 presentazione sia della mostra, sia del volume di Marta Gierut 'Il volto e la maschera, poesie e opere' nel Chiostro di Sant'Agostino (Via S. Agostino, 1). Ad ore 12,00 inaugurazione ufficiale presso Palazzo Panichi. Info: Centro Culturale 'Luigi Russo', Pietrasanta. 0584/795500. www.museodeibozzetti.it oppure lodovico@gierut.it www.gierut.it Cell. 3803941442. Ufficio Stampa | Assessorato alla Cultura: Tel. 0584/795226 F 0584 795221, e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it www.comune.pietrasanta.lu.it Location: Via del Marzocco n°2 Pietrasanta; Lucca tipo di evento: 5 rowid: 40002 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/photos/101955915531759079012/albums/5841515725690848225'banner=pwa galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.9584848 long: 10.2309237 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Gattinoni, la Vespa e la tivù - Il made in Italy è di moda startDate: 3/22/13 endDate: 3/5/13 Description: "Gattinoni, la Vespa e la tivù, Il made in Italy è di moda" Mostra a cura di Stefano Dominella in collaborazione con la Fondazione Piaggio. Dall’incontro tra la Fondazione Piaggio e Gattinoni nasce l’idea di trasformare la mostra "Gattinoni, la televisione è di moda", ideata e curata da Stefano Dominella e presentata nel 2011 a Roma a Palazzo Valentini, in un’esposizione che celebra due icone del made in Italy nel mondo: l’Alta Moda della Maison Gattinoni e la Vespa, il veicolo a due ruote più diffuso e famoso al mondo, vera icona dello stile italiano. Location: Viale Rinaldo Piaggio 7, Pontedera (PI) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Piaggio email gestore : museo@piaggio.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: "SANDRO CHIA" Storie trascese di teatro latente startDate: 3/23/13 endDate: 5/5/13 Description: L'Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo presenta l'opera di Sandro Chia, negli spazi della GCAC di Arezzo, dal 23 marzo al 5 maggio 2013. Sandro Chia: storie trascese di teatro latente sarà inaugurata alla presenza dell'artista, e consta di quasi quaranta opere, fra dipinti e sculture monumentali. Arezzo si appresta quindi a mostrare il lavoro di uno dei protagonisti dell'attualità espressiva internazionale - per la cura di Fabio Migliorati con il sostegno di BCC Montepulciano, il contributo di ATAM, il coordinamento di Francesco Magi. Arezzo accoglie il linguaggio ibrido di passato e contemporaneità di Chia, il quale presenta un progetto di lavori dai primi anni Ottanta a oggi. Le opere, tutte di notevoli dimensioni, alcune ormai storiche (presentate alla Biennale di Venezia, come in rassegne estere di prestigio), si dividono in dipinti e sculture - anche nello spazio open all'ingresso e nell'atrio della storica Galleria Comunale d'Arte Contemporanea della città. Scrive Fabio Migliorati in un originale testo che tratta della figura di Sandro Chia a partire dal paragone intravisto con la filosofia di F.W. Nietzsche: Il passato, per Nietzsche come per Chia, non tende tanto alla rivalutazione, alla rivisitazione, alla citazione, quanto alla ri-vita. Il presente, per entrambi, va oltre la somma degli anni: libero di ritrovare e ritrovarsi. Si giunge più in là del divenire nel tempo; si sospende tale necessità e si è liberi di usare gli anni trascorsi. Sandro Chia in un eterno ritorno… alla pittura che ama e che vive perché deve! La storia vuole servire il presente; è un momento della decisione creativa che intende anche far tornare il passato: lo permette, quale atto della prestazione umana libera e compiuta e cosciente. I valori si istituiscono, fino a rendere l'umanità creatrice di valori… L'artista è capace di "far essere" una sostanza, di realizzarla nel più ampio uso delle esperienze altre e altrui: l'originalità diventa istanza di volontà; diviene incanto, nel potere di creare e ricreare infinite possibilità espressive. Sandro Chia, come Nietzsche, esalta il ruolo dell'espressività ibrida; fra le sue mani sgorga un mondo che non teme di reinventarsi - figlio dell'antichità arcaica figurale, della mitologia, dell'italianità rinascimentale o bambocciate o barocca, della ripresa novecentesca più ordinata. Quel mondo, energico e vitale, è vero per forma e colore, ma anche filmico e scenico: intrattenuto tra mimesi e idea, con la stabilità formata della massa e le placide certezze di colori elaborati. Quel mondo ricorda e sorprende; descrive e ristora; aiuta e invita: a guardare, vedere, capire ancora, sempre di nuovo. E appena lo si è gustato, dopo l'amplesso misterioso ma immediato di estasi e magia, ecco la voce di Zarathustra! Sandro Chia: storie trascese di teatro latente è documentata in un catalogo Maretti Editore; voluta e realizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo, con la collaborazione di BCC Montepulciano, ATAM, Auto Italia Service, EDIL Nannini. Sarà inaugurata alla presenza del Sindaco di Arezzo, Avv. Giuseppe Fanfani; dell'Assessore alla Cultura, Prof. Pasquale Giuseppe Macrì; dell'artista; del Direttore di BCC Montepulciano filiale di Arezzo, Dr. Fabrizio Cartoni; del Presidente di ATAM, Francesco Falsini; dell'editore, Christian Maretti; del curatore, Fabio Migliorati, Direttore per le Attività Espositive di Arezzo. Location: Piazza San Francesco 4, 52100 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117621119871971693497/albums/5858086038879604897 galleria-spazio-museo: Galleria Comunale D'Arte Contemporanea email gestore : ufficiocultura@comune.arezzo.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: La personale di Sabrina Cerrai startDate: 3/27/13 endDate: 5/31/13 Description: Ancora un appuntamento con le opere di giovani pittori del territorio all’Osteria Bernardo a Pisa in piazza San Paolo all’Orto 1. E’ dedicata a Sabrina Cerrai la personale che si inaugura mercoledì 27 marzo alle 18.30. “Colori accesi e voglia di vitalità e ottimismo che vorrei accendere in tutti coloro che si avvicinano alle mie opere …vorrei trasmettere energia e rinnovati stimoli …” queste le parole della giovane artista di Fauglia. Il vernissage della mostra è previsto per mercoledì 27 marzo dalle 18:30 alle 20:00 quando sarà offerto un aperitivo al quale parteciperà anche la stessa Sabrina Cerrai. La mostra sarà visitabile ogni giorno negli orari di apertura dell’Osteria (19.00-22:30 dal martedì al venerdì e anche dalle 12.30 alle 14.30 il sabato e la domenica ) fino al 31 maggio 2013 Location: Piazza San Paolo All’Orto,1 Pisa tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Osteria da Bernardo email gestore : info@osteriabernardo.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: “Trasparenze di un Sogno” di Francesco Cremoni, a cura di Enrica Frediani startDate: 4/6/13 endDate: 4/30/13 Description: “Il sole, la luce, l’aria, il mare, il vento, l’acqua, l’amore nell’accezione più ampia del termine, è parte di un sogno. Il sogno della vita. Francesco Cremoni ne carpisce i segreti più profondi, i significati più intimi traducendoli in forme poetiche il cui lirismo è scritto nella leggerezza del battito d’ali di una farfalla che si libra nell’aria Messaggero, 2013; nelle trasparenze di finissime mussole, lacerate da venti impetuosi, che aderiscono alla sinuosità del corpo di Afrodite, Nostalgia di Afrodite, 2012; Figura nel vento, 2009; Danza del desiderio, 2013; disegnandovi melodiose scansioni ritmate da intervalli materici; nell’intercalare umbratile del sofisticato turbinio di pieni e vuoti, a mostrare l’estrema sensibilità alle variazioni di luce esaltando la peculiarità del lapideo ed evidenziandone i riferimenti classici; nell’acqua cristallina che crea vortici e rifrazioni luminose attraversando impetuosa le superfici marmoree, Sottili trasparenze, 2013; nell’effigiare esplosioni solari o incidendo arabeschi su figurazioni astrali, Esplosione, 2012; Sentieri di luna, 2013. Emozioni, sentimenti, stati d’animo entrano nel sogno rendendolo vivo … , i pensieri si affollano nella mente, scavano nel subconscio, affiorano dal profondo turbamenti, suggestioni e tornano vorticosamente in superficie, travolgenti emozioni: Trasparenze di un sogno, 2009; Dentro un pensiero, 2013. L’artista riflette sulla statuaria greca, rivisita le immagini di classica memoria, ne coniuga il potere evocativo e simbolico con una scultura che s’investe della più solare e aperta tradizione mediterranea. Fonde l’antico con l’attuale fino ad arrivare a interpretazioni astrali caratterizzate da una sintesi plastica e strutturale che trova la sua dimensione più consona nelle opere monumentali dove manifesta una vocazione per l’architettura. Nel suo “sentire”colto e appassionato, nell’accorarsi alle sorti dell’umanità, Cremoni studia le civiltà più antiche. Sarà proprio lo studio delle popolazioni celtiche e delle costellazioni dello zodiaco a fornire all’artista l’idea per la sua ultima opera monumentale: “Tempo rivelato”2008, complesso scultoreo composto da dodici grandi colonne in marmo ordinario. L’intera opera è ispirata al calendario celtico dell’albero e racchiude tutte le conoscenze di questo popolo sulla vegetazione boschiva, sulla sua magia e su una antichissima suddivisione del tempo. E il sogno, l’agognato desiderio di materializzazione dell’idea e l’impossibile divengono, nella scultura di Francesco Cremoni, realtà.” Location: Forte dei Marmi – Via M. Civitali 33 a Vittoria Apuana e Via Mazzini 153 tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Ugo Guidi e Logos Hotel email gestore : museougoguidi@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: "SPAZIO TRANSITI" - a cura di Paolo Campiglio con la collaborazione di Chiara Gatti startDate: O5/30/2013 endDate: 10/30/13 Description: Con la stagione primavera-estate 2013 s’inaugura a Marina di Scarlino (Gr) uno spazio dedicato all’arte contemporanea. Il progetto, ideato e sostenuto da Leonardo Ferragamo, con il coordinamento di Nicolò Sabellico, rappresenta un’iniziativa importante nel panorama dei porti turistici italiani. “Coniugare l’arte e il mare, fiori all’occhiello della cultura e dell’identità del nostro Paese, e innovare il comparto nautico attraverso la promozione di eventi culturali che coinvolgano nuovi ambienti e nuovi mondi,” (Nicolò Sabellico), sono i presupposti da cui prende vita questo nuovo centro espositivo, fucina e punto di incontro di artisti affermati e giovani emergenti. Per cinque mesi uno dei punti di approdo più rinomati della Maremma Toscana, location strategica che ha sedotto, e ancora oggi seduce, sportivi e turisti provenienti da tutto il mondo, si trasformerà in una vera “isola culturale” con una fitta rassegna di mostre ed eventi d’arte che coinvolgeranno alcuni protagonisti della scena artistica italiana e internazionale. Le loro opere – dipinti, sculture, fotografie e installazioni monumentali site-specific – occuperanno gli spazi aperti della struttura, le zone verdi e lo Spazio Transiti, un ambiente di circa 100 metri quadrati, dove verranno allestite, di volta in volta, cinque esposizioni legate ad altrettanti percorsi tematici. Temi trainanti di questo inedito progetto, l’energia, risorsa legata al genius loci e ingrediente propulsore del fare arte, il tempo, variabile sfuggevole e patrimonio antropologico, il viaggio, spostamento fisico e condizione randagia dell’esistenza, l’ombelico del mondo, metafora di un punto di contatto fra cielo e terra e passaggio verso un'altra dimensione, e l’acqua, archetipo junghiano che genera, uccide e preserva lasciando affiorare resti e segreti. Con lo “Spazio transiti” Marina di Scarlino intende allestire, su modello anglosassone e in linea con una vocazione per l'arte entrata nella filosofia delle maggiori aziende e maison italiane, un centro dedicato alla ricerca estetica, entro una struttura e un contesto altamente sofisticati che si caratterizzano come luogo di sosta e di permanenza, non solo di transito. Accanto ai servizi e alle opportunità commerciali per il turista, oltre che per gli appassionati del mare e della vela, Marina di Scarlino offre per la prima volta un innovativo modello di coesistenza tra proposta artistica e paesaggio toscano che si inserisce in un disegno più ampio di riqualificazione del luogo e di valorizzazione delle risorse naturali del territorio. La selezione degli artisti offre un quadro composito dell'arte contemporanea italiana e verte sul dialogo fra nomi consolidati (alcuni scelti per la prossima Biennale di Venezia) e ultime generazioni, emersi recentemente nelle più note manifestazioni e nei premi nazionali. Un connubio che rispecchia il volto stesso del Porto di Scarlino dove la tradizione abbraccia la direzione giovane ed energica di un team di curatori sensibili ai valori sociali e culturali del luogo. ARTISTI COINVOLTI: Gregorio Botta, Marc Bowditch, Silvia Camporesi, Renzo Chiesa, Marco Di Giovanni, Alberto Gianfreda, Mirco Marchelli, Elena Modorati, Daniela Novello, Patrizia Novello, Paola Pezzi, Daniele Salvalai, Lucia Sammarco, Nanni Valentini, Nicola Villa, Velasco Vitali. Location: Marina di Scarlino 58020 Scarlino Grosseto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : anteapress@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: ALIK CAVALIERE - "METAMORFOSI" lavori su carta 1959-62 startDate: 4/6/13 endDate: 5/20/13 Description: ALIK CAVALIERE (Roma 1926 - Milano 1998) Ha studiato a Milano presso l'Accademia di Brera sotto Manzù, Funi e Marino Marini. Per oltre trenta anni ha svolto la sua attuività didattica all' Accademia di Brera succedendo a Marino Marini nella cattedra di Scultura. Subito dopo i suoi esordi Alik Cavaliere ha sviluppato il proprio lavoro verso esiti espressionisti e visionari, catterizzati da una modellazione molto scabra nella scultura e fortemente espressiva nel disegno e sulla carta. Nascono così tra il 1959 e il 1963 tutta una serie di lavori chiamati Giochi proibiti e in seguito Metamorfosi, che esporrà poi alla Biennale di Venezia del 1964. Una imponente serie di opere realizzata in scultura o su carta il cui soggetto era improntato su l'incontro/scontro tra l'essere umano e la natura: una natura sia vegetale che animale da lui vista come terreno ostile, bestiale. In piena epoca esistenzialista la sua ricerca diventava una metafora della difficile relazione tra l'esistenza umana e i fenomeni naturali ma anche tra gli istinti primitivi e il pensiero razionale, tra la ragione e la violenza. Un tema che rimarrà centrale in tutta la sua ricerca artistica anche futura. In questa mostra a Livorno sono esposte alcune tecniche miste su carte di grande formato appartenenti proprio al ciclo delle "Metamorfosi". Un ciclo di opere rimaste ancora inedite e riordinate oggi in occasione della mostra grazie alla collaborazione del Centro Artistico Alik Cavaliere di Milano. Nel catalogo che accompagna la mostra introduzione di Flaminio Gualdoni. Location: Piazza Repubblica 12, Livorno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Roberto Peccolo email gestore : galleriapeccolo@libero.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: THE EYES OF MICHELANGELO ANTONIONI startDate: 4/6/13 endDate: 4/29/13 Description: MOSTRA DI PITTURA, RASSEGNA CINEMATOGRAFICA E CONVERSAZIONI AL CINEMA CAFFE' LANTERI Nel centenario della nascita di Michelangelo Antonioni le Associazioni culturali Vinylik e Pisa Film Forum, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma, portano a Pisa la mostra delle opere pittoriche di Miria Malandri, che dipinge i più suggestivi istanti filmici del regista ferrarese. La mostra si sviluppa all'interno di un affascinante percorso di destini incrociati: cinema, pittura, costume, paesaggio, scrittura e fotografia. L'inaugurazione della mostra è sabato 6 aprile alle ore 18.00 presso il Cinema Caffè Lanteri. Nell'occasione interverrà il curatore della mostra, arch. Alberto Squarcia di Studio Archeo900, e di seguito prenderanno la parola la pittrice Miria Malandri ed Elisabetta Antonioni, nipote del Maestro e Presidente dell'Associazione Michelangelo Antonioni. Un intermezzo jazz di Gina Giani & the Leaning Power (Gina Giani, Georges Caratonis, Gigi Rombi, Fabrizio Sodini, G. Michele Pileri) e un aperitivo con prodotti delle eccellenze toscane chiuderanno l'evento. La mostra ad ingresso libero è allestita nei locali del Cinema Caffè Lanteri dal 6 al 29 Aprile, tutti i giorni dalle 9.00 alle 22.00 e il sabato dalle 15.00 alle 22.00. L’esposizione delle opere si svilupperà nelle tre sale del caffè del cinema (sala diner americana, salottino fantascienza e bar-caffè all'italiana), restaurate nel 2012 secondo le mode e i modi del cinema anni '50. Il ciclo di conferenze e film dedicati a Michelangelo Antonioni inizierà lunedì 8 aprile con la presentazione del Prof. Lorenzo Cuccu e la proiezione dei documentari Gente del Po (1947), L’amorosa Menzogna (1949), La Villa dei Mostri (1950), Lo Sguardo di Michelangelo (2004). Lunedì 15 aprile avverranno le conversazioni L'Avventura di perdersi e ritrovarsi, il mistero della parola, della scrittrice Paola Alberti e Sul Costume parte prima, di Bruna Niccoli storica del Costume e Diego Fiorini della Fondazione Cerratelli; a seguire la proiezione L'avventura(1961). Lunedì 22 aprile si parla di Paesaggio: spazio simbolico con l'architetto Chiara Ciampa (ARSPAT Associazione per il Restauro del Paesaggio e del Territorio) e Blow Up un'avventura fotografica con il fotografo Rudy Pessina (Presidente associazione culturale Imago). Lunedì 29 aprile conversazione Sul Costume parte seconda con Bruna Niccoli storica del Costume e Diego Fiorini della Fondazione Cerratelli; a seguire proiezione La notte (1961). Le proiezioni sono in pellicola 35mm, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, al Cinema Caffè Lanteri in via San Michele 46, Pisa. Location: via San Michele 46, Pisa tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117621119871971693497/albums/5862642394373191377 galleria-spazio-museo: Cinema Caffè Lanteri email gestore : caffe@cinemalanteri.com sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: "Aleksandra Zurczak, Francesco Chiacchio. Il segno come racconto" a cura di Andrea Alibrandi startDate: 4/19/13 endDate: 7/20/13 Description: La galleria Il Ponte presenta il lavoro di due giovani artisti trentenni: Aleksandra Zurczak e Francesco Chiacchio, attraverso un nucleo di loro opere legate dal filo rosso del segno come racconto. Entrambi lavorano su carta attraverso il fondamentale uso del bianco e nero e sono legati dalla passione per il libro “illustrato”. Il verbo illustrare può risultare riduttivo, ma individua la loro necessità di raccontare per immagini, che non rappresentano, ma rimandano, rievocano, alludono,... lontane dal frastuono della contemporaneità e oltre questa. Nel procedere forte e inciso della fusaggine di Aleksandra Zurczak, matasse dense e intricate si organizzano a definire forme che rimandano a elementi naturali. Il loro apparire quasi contrasta e si contrappone alla densità di un materiale segnico che, travalicando la bidimensionalità, talvolta trova spazio in forme scultoree: elementi esterni che interagiscono con la superficie. Nelle immagini che prendono forma e si stagliano su fondali di carte vissute – recuperate da una loro precedente esistenza – si delineano i “personaggi” di Francesco Chiacchio. Legati al ritmo: musica, movimento, suono; grandi silhouette nere, marcate dai grumi di pastello a olio, vi affiorano, emergendo dalla nostalgia di un lontano passato. Aleksandra Zurczak nasce a Konin, Polonia, nel 1983. Si cimenta nella grafica, nella scultura, nel disegno, nella pittura e in forme di installazioni originali che ci portano in un altro mondo alla ricerca della vera dimensione della libertà. Diplomata in arti grafiche all’Accademia di Belle Arti di Poznan (Polonia), nel 2007 svolge uno stage presso la University of Tennessee a Knoxville (USA) praticando grafica e pittura. L'anno successivo vince una borsa di studio in Ungheria in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Budapest e nel 2009 ottiene una borsa di studio per accedere al biennio specialistico di pittura e scultura all’Accademia di Belle arti di Firenze, città dove vive attualmente. Tra le mostre personali in Italia e all'estero si segnalano Passaggio, Galleria Il Ponte, Firenze (2010); Bastione, Galleria Lamelli, Cracovia (2009); C’era una montagna, Galleria MAMU, Budapest (2008); Centro di gravità, Galleria Enter, Poznan (2007); Comunità?, Galleria Fluorescent, Knoxville – USA (2006). Tra le collettive: Il segno come racconto, Galleria Il Ponte, Firenze (2013); News from nowhere, Srisa Project Space, Firenze (2012); Centro di gravità, Centro d'Arte Contemporanea Pecci, Prato (2010); Comunità?, V Biennale di Grafica, Galleria Arsenal, Poznan (2007). Francesco Chiacchio vive e lavora a Firenze. La sua opera va dal collage al disegno. Illustra libri - segnaliamo Germinal, di Emile Zola, Eli Readers (2013); Rimosauri, di Chicco Gallus, Motta Junior (2011); Dall'Atlante agli Appennini, di Marta Attanasio, Orecchio Acerbo (2008); 90 secondi all'inferno - storie jazz, di Massimo Basile, Gianluca Monastra, Vanni Editore (2007) - dischi e disegna fumetti. Dal 2010 al 2012 illustra le pagine culturali del quotidiano nazionale La Repubblica. Nel 2009 realizza lavori per il progetto multimediale “X, Suite per Malcom”, composto dal sassofonista Francesco Bearzatti per il suo quartetto “Tinissima”, eseguito in Europa e negli Stati Uniti. Riguardo le installazioni multimediali, segnaliamo il lavoro per le proiezioni live nelle collaborazioni con Valentino Griscioli e Antonio Vanni per Monk'n'roll, composto da Francesco Bearzatti per il quartetto Tinissima. Riguardo le mostre, segnaliamo la sua presenza alla Fiera di arte moderna e contemporanea Armory Show di New York (2013); Il segno come racconto, Galleria Il Ponte, Firenze (2013); Suite for Malcom, Palazzo Martinengo, Sondrio (2011); Suite for Malcom, Auditorium Parco della Musica, Rome, e Futuro Anteriore, Castel Sant'Elmo, Napoli (2010). Location: Via di mezzo 42/b, Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Il Ponte email gestore : susy@galleriailponte.com sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Incontri della XXXIII Stagione Concertistica Orchestra da Camera Fiorentina startDate: 4/9/13 endDate: 4/28/13 Description: Martedì 9 Aprile 2013 C.LOMBARDO, CIN CI LA' Operetta completa ***** Martedì 16 Aprile R.BENATZKY AL CAVALLINO BIANCO Operetta Completa ***** Domenica 28 e Lunedì’ 29 Aprile “NIGHT OF THE AMERICAN STARS” inizio concerti ore 21:00 Auditorium Santo Stefano al Ponte Vecchio Via Por Santa Maria Firenze Location: Via Por Santa Maria, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Auditorium Santo Stefano al Ponte Vecchio email gestore : info@orcafi.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: “La malattia della morte” di Marguerite Duras startDate: 4/9/13 endDate: 4/9/13 Description: L'Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Sergio Givone, intervista Gianluigi Tosto. Si tratta dell’ultimo appuntamento della rassegna "Anteprime vi racconto il mio assolo", organizzata dal Teatro del Cestello in collaborazione con l’Associazione Culturale "La Nottola di Minerva" Martedì 9 aprile ore 18:00 al SUC delle Murate. Ingresso libero. Location: SUC Spazi Urbani Contemporanei - Le Murate Piazza delle Murate, 50122 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Suc-Le Murate email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: "LA FIGURAZIONE INEVITABILE Una scena della pittura oggi" A cura di Marco Bazzini e Davide Ferri startDate: 3/24/13 endDate: 7/8/13 Description: Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta un progetto espositivo inedito per l’Italia, un paese in cui le mostre dedicate alla pittura del nostro tempo sono assai rare e poco programmate dai musei. Un progetto che non nasce con lo spirito del censimento ampio e pur sempre non esaustivo, come nella tradizione delle esposizioni proposte in questi ultimi anni dal museo pratese, ma che vuole essere una prima proposta per rivitalizzare quel dibattito intorno alla pittura che da troppo tempo e ingiustamente è stato da noi marginalizzato. La figurazione inevitabile vuole indagare, attraverso le opere di alcuni pittori internazionali appartenenti alla generazione nata dopo gli anni sessanta (e che, in molti casi, espongono per la prima volta nel nostro paese), alcuni aspetti della pittura in generale, e della figurazione intesa come approdo irrinunciabile e al contempo problematico, conseguenza dello iato prodottosi tra pittura e rappresentazione, e tra pittura e racconto, che inizia nel diciannovesimo secolo e arriva fino ai giorni nostri. Esiste una linea nella pittura attuale, che rinvia ad una figurazione con precauzioni, a tratti anche analitica, metapittorica? Esiste un approccio alla figurazione semplicemente incidentale, apparentemente svagato e automatico (che è pur sempre una forma di prudenza o di pudore di fronte all’immagine dipinta)? È possibile che l’impulso a dipingere figure, a descrivere, a indicare, avvenga assieme alla presa di coscienza di una difficoltà, cioè quella legata all’impossibilità di continuare a considerare il quadro come una finestra, ovvero uno spazio di rappresentazione coerente? Ed è possibile che, in alcuni casi, questa difficoltà diventi essa stessa racconto, rappresentazione? La mostra sviluppa un percorso a partire da queste domande, e presenta, all’interno delle sale del museo alcuni lavori, o serie di lavori, utili a ricomporre l’idea di una figurazione inevitabile: i dipinti, ad esempio, che coniugano una dimensione oggettuale, materiale del quadro e del dipingere (la superficie, il rovescio, la tavolozza, la cornice, ecc..) con la figurazione; quelle opere che contengono lacune, zone irrisolte, cioè che rinviano al non finito; quelle in cui il dato figurativo emerge dall’astrazione per aggiustamenti, improvvisazioni o fugaci rimandi; quei dipinti che, pur figurativi, presentano zone di apertura o frequenti riferimenti all’astrazione; quelli infine che testimoniano di un combattimento, di un tentativo di resistenza all’immagine e alla figura. Sono tutti aspetti e questioni che non riguardano soltanto il presente, ma che rinviano ad una storia della pittura dentro la quale sia l’artista che lo spettatore sono immersi. L’obiettivo che la mostra si pone è quello di indicare le risposte attuali più interessanti, che sono già punti di riferimento all’interno del rinnovamento che il medium pittura sta attraversando in questi ultimi anni. Opere di: Richard Aldrich, Mamma Andersson, Helene Appel, Michael Bauer, Luca Bertolo, Joe Bradley, Peter Linde Busk, Pierpaolo Campanini, William Daniels, Avner Ben – Gal, Thomas Helbig, Merlin James, Rezi van Lankveld, Katy Moran, Marco Neri, Alessandro Pessoli, Tal R, Matthias Weischer. Location: Viale della Repubblica 277, Prato. tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117621119871971693497/albums/5865916326547586225 galleria-spazio-museo: Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci email gestore : info@centropecci.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: "I LIBRI DI ETTORE SOTTSASS" a cura di Giorgio Maffei e Bruno Tonini startDate: 3/24/13 endDate: 6/2/13 Description: Dopo la grande personale a lui dedicata nel 1999, il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci dedica al genio di Sottsass una particolare esposizione dei suoi libri d'artista: creazioni artistiche che Ettore Sottsass ha scritto, illustrato e curato nell'arco di sessant'anni, dal 1947 al 2006. Figura di immenso valore per tutto l’universo design, Soottsass è difficilmente inquadrabile in una definizione: è stato designer, urbanista, pittore, viaggiatore, fotografo e soprattutto architetto. Questa esposizione è un omaggio a un artista la cui attività ha segnato profondamente il design moderno e contemporaneo. In realtà Ettore Sottsass non voleva essere chiamato artista, ma architetto, nel senso di: «colui che si cura degli altri». Nei molteplici ruoli di architetto, ceramista, designer industriale, fotografo, pubblicista e teorico, ha smantellato con profonda ironia la cultura del funzionalismo, rifiutando sempre le logiche del marketing, della moda, del consumismo esasperato e ha tracciato nuove strade di collaborazione con il mondo dell’industria, disegnando oggetti destinati a regalare gioia, forma, vitalità, come quelli inconsueti e irriverenti realizzati con Memphis: “Io penso che il futuro inizi solo quando il passato è stato completamente smantellato, la sua logica ridotta a polvere e la nostalgia è quanto solo rimane.” Il gusto di Sottsass per il sarcasmo, l'autoironia, e il paradosso nasce già a partire dall’ascendenza austriaca del suo nome, ereditato dalla famiglia originaria del Tirolo e che letteralmente significa "Sotto el sass", sotto il sasso. Un nome difficile da pronunciare con le doppie "t" e le doppie "s", complicato da scrivere, tanto che gli sarebbe piaciuto pubblicare un elenco delle storpiature e che lo spinse in alcune occasioni a presentarsi come il signor "Sottosasso". La mostra, a cura di Giorgio Maffei e Bruno Tonini, è ordinata in tre diverse parti: la prima comprende i testi e i manifesti che documentano il percorso creativo di Sottsass nel design, la seconda include la produzione legata all’illustrazione, alla fotografia e alla letteratura, la terza ed ultima alla dinamica e colorata produzione di Memphis. I libri, le riviste e i manifesti esposti documentano la poliedrica attività che egli svolse nell’arco di sessant’anni tra il 1947 e il 2006; opere/libro la cui connotazione è quella di essere in qualche modo delle creazioni artistiche realizzate sulla carta stampata e per cui Sottsass eseguì appositamente un testo, delle illustrazioni o anche solo delle invenzioni grafiche. “Le parole, i segni, le canzoni, le costruzioni, i colori artificiali, sono sistemi inventati e no per sapere di esistere, sono materiali che si usano per descrivere l’esistenza, materiali che si usano in continuazione, che non si possono non usare, come non si può non usare l’ossigeno dell’aria, sono come le vele di una barca, inventate dagli uomini per navigare nell’oscurità del cosmo, per navigare senza naufragare - se possibile - anzi per poter andare di quà e di là, se possibile, da un porto all’altro, per trovare altre tribù, per provare, forse per capire, forse per trovarsi un posto, fermarsi e credere finalmente che quel posto sia il centro di tutto lo spazio”. Location: Viale della Repubblica 277, Prato. tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci email gestore : info@centropecci.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: PAOLO SCHEGGI INTERCAMERA PLASTICA E ALTRE STORIE - PAOLO SCHEGGI E L'ATELIER DI MODA DI GERMANA MARUCELLI - ZONE RIFLESSE. LA VITA E LE OPERE DI PAOLO SCHEGGI NELLA FOTOGRAFIA DI ADA ARDESSI startDate: 3/24/13 endDate: 6/30/13 Description: Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica a Paolo Scheggi (Settignano, Firenze 1940 - Roma 1971) un articolato percorso espositivo incentrato sulla presentazione dell'Intercamera plastica, ambiente monocromatico praticabile che entra per l'occasione nella collezione del Museo d'arte contemporanea della Toscana, grazie alla disponibilità e generosità di Franca e Cosima Scheggi. Realizzato nel 1966-67 e ricostruito nel 2007, questo progetto sperimentale approfondisce le ricerche di integrazione plastica e modulazione inter-spaziale con l'architettura iniziate da Scheggi nei primi anni Sessanta a Milano. Intorno all'Intercamera plastica ruoterà, negli spazi espositivi al piano terra del Centro Pecci, il nuovo appuntamento dedicato alla riappropriazione delle ricerche artistiche ed esperienze radicali dell'ultimo mezzo secolo in Toscana, dopo quelle di Gianni Pettena, Superstudio, Mario Mariotti, Lapo Binazzi e UFO. Parte dell'esposizione ripercorrerà la collaborazione di Paolo Scheggi con la "sarta intellettuale" di origine fiorentina Germana Marucelli, presentando alcune sue creazioni del 1961 e 1962, abiti dipinti da Scheggi oggi conservati a Milano, insieme a fotografie di Ada Ardessi dell'atelier milanese progettato dallo stesso Scheggi, che documentano l'integrazione plastica fra arte, architettura e moda, così come tra forma, stile, abito e abitazione. A Prato, città del tessuto e dell'arte contemporanea, abiti e fotografie saranno esposti accanto alla modulazione geometrica, cromatica e ambientale del Wall Drawing #736 di Sol LeWitt, progetto site specific concepito nel 1993 dall'artista americano per lo spazio circolare d'ingresso al piano terra del museo. Allo sguardo parallelo, al talento fotografico di Ada Ardessi sarà dedicata l'esposizione allestita nella lounge del Centro Pecci,intitolata Zone riflesse. La vita e le opere di Paolo Scheggi nella fotografia di Ada Ardessi. Attraverso decine di fotografie di Ada Ardessi e opere di Scheggi dal 1964 al 1970, questo percorso traspone in memoria la folgorante esperienza artistica e umana di Scheggi e l’esplorazione multidimensionale della sua ricerca. In concomitanza con il progetto proposto al Centro Pecci, dal 23 febbraio al 15 aprile la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia presenta una sala personale dedicata a Scheggi, all'interno della mostra Postwar. Protagonisti italiani a cura di Luca Massimo Barbero, che include l'acquisizione di un'opera di Scheggi nella prestigiosa collezione veneziana. Location: Viale della Repubblica 277, Prato. tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117621119871971693497/albums/5865921729153647617 galleria-spazio-museo: Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci email gestore : info@centropecci.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: "L'avventura", film in pellicola datato 1961 startDate: endDate: 4/15/13 Description: Proseguono le iniziative abbinate alla mostra The Eyes of Michelangelo Antonioni al Cinema Caffè Lanteri, via San Michele 46 a Pisa. Lunedì 15 aprile alle ore 18.30 si terrà la conversazione "L'avventura di perdersi e ritrovarsi, il mistero della parola" della scrittrice Paola Alberti, mentre alle ore 19.00 Bruna Niccoli storica del Costume e Diego Fiorini della Fondazione Cerratelli parleranno dei costumi di scena nella conversazione "Sul Costume, parte prima". Alle ore 19.30 ci sarà la proiezione di Antonioni "L'avventura", film in pellicola datato 1961. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito. Location: via San Michele degli Scalzi 46, Pisa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: CINEMA CAFFE LANTERI email gestore : caffe@cinemalanteri.com sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Appuntamenti con.....1 ora sulla storia di Firenze startDate: 4/15/13 endDate: 5/20/13 Description: Ciclo di incontri annuali promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e dall'Università di Firenze. Gli incontri, sono tenuti da docenti universitari, che mirano ad avvicinare studenti e cittadini ad una serie di temi di grande interesse culturale e di attualità. Lo scopo è di fornire conoscenze, ma anche strumenti critici per una migliore comprensione del passato e della contemporaneità. Lunedì 15 Aprile ore 18.00 (Sala Conferenze - piano terra): Firenze sacra nel medioevo a cura di Anna Benvenuti Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disbonibili. ***** I successivi incontri si terranno tutti i Lunedì alla Sala Colombaria ore 18.00 22 Aprile Roma antica nella Firenze del rinascimento a cura di Ida Gilda Mastrorosa 29 aprile L'eresia alla corte di Cosimo a cura di Lucia Felici 6 maggio La Toscana medicea fra Seicento e Settecento a cura di Giovanni Cipriani 13 maggio Firenze una capitale antica per uno Stato nuovo a cura di Simonetta Soldani 20 maggio Dal Fascismo alla Liberazione con proiezione di un filmato sulla liberazione di Firenze a cura di Simone Neri Serneri Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disbonibili Location: Via dell'Oriuolo 26, Firenze. tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Biblioteca delle Oblate email gestore : bibliotecadelleoblate@comune.fi.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: LE DONNE, GLI AMOR, FIRENZE IO CANTO... ultimo incontro del Ciclo di conferenze a cura di Anita Tosi startDate: endDate: 4/20/13 Description: "LE DONNE, GLI AMOR, FIRENZE IO CANTO..." ultimo incontro del Ciclo di conferenze a cura di Anita Tosi Sabato 20 aprile 2013 ore 17.00 La donna gentile Petrarca e Laura Salone de' Dugento Palazzo Vecchio Le donne protagoniste nella poesia e nella vita dei poeti: Dante, Petrarca e Boccaccio. Come cambia attraverso i secoli il ruolo, l’importanza, la visione della figura femminile nella letteratura del medioevo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti Location: Piazza della Signoria, 50122 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Vecchio Salone de’Dugento email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - ossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: "DELICACY / Delicatezza" Workshop di Narrative & Staged Photography cura di Vincenza de Nigris startDate: 4/20/13 endDate: 4/21/13 Description: Sono aperte fino a Martedì 16 Aprile le Preiscrizioni (gratuite e non impegnative) al Workshop "DELICACY / Delicatezza" a cura di Vincenza de Nigris. Il Workshop (8 ore - 160 Euro), si svolgerà Sabato 20 Aprile e Domenica 21 Aprile presso il Gav del Q.3 del Comune di Firenze, (Via Gran Bretagna 48) e sarà finalizzato, alla progettazione e realizzazione di un portfolio dei partecipanti e alla sua pubblicazione in un Multimeda Fotografico sul sito Deaphoto. Attestato di Frequenza per tutti i partecipanti. "La Narrative & Stage photography viene usata principalmente per costruire racconti aperti, spesso fatti anche solo di un'immagine ma può essere usata anche per creare still life o immagini di moda. La realizzazione di un set prevede l'utilizzo di luci, oggetti, vestiti, persone attraverso le quali è possibile mettere in scena l'idea che si vuole esprimere. La finalità del workshop è la realizzazione di un progetto collettivo che, attraverso l’esempio e la conoscenza del lavoro di alcuni autori contemporanei, partendo dalla stesura di uno storyboard e l’allestimento di un set fotografico, affronti il tema della delicatezza intesa sia come stato d’animo ma anche scelta visiva e cromatica. Il progetto realizzato sarà pubblicato in un Multimedia fotografico nel sito Deaphoto". (Vincenza de Nigris) Calendario del Workshop Sabato 20 Aprile ore 15-18 e Domenica 21 Aprile ore 10-16 Location: Via Gran Bretagna 48, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Gav email gestore : deaphoto@tin.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Ritratto e Movimento - Veronica Gaido startDate: 5/25/13 endDate: 6/2/13 Description: PIETRASANTA (LU)_ Acqua, anima e sofferenza, tre elementi fondamentali sui quali si concentra Veronica Gaido che presenta, dal 24 maggio al 2 giugno, nell’ambito della rassegna FOTOGRAFE di Obiettivo Pietrasanta, il progetto “Ritratto e Movimento”. Un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta. Gaido mette a fuoco la realtà perduta per ricominciare un nuovo viaggio, una nuova vita. Il viaggio inteso come elemento che rompe la monotonia della vita e porta l’individuo a confrontarsi con sempre nuove realtà, alla continua ricerca di una forma di esistenza che possa allontanare il pericolo della sofferenza. Viaggio, dunque, con funzione portante di vero e proprio maestro di vita, non da intendersi soltanto nella forma materiale di spostamento fisico, ma anche virtuale per l’abbandono nei piaceri e nella scoperta di una rinascita o di una nuova vita come per i profughi nelle immagini in mostra, dove si legge la circolarità infinita della triade nascita-vita-morte. In questo suo ultimo progetto Veronica Gaido riscopre numerosi sillogismi con il mondo che la circonda e riesce a realizzare le sue visioni nei vari luoghi che ultimamente ha visitato come Kulna, Dhaka, Delhi, Varanasi, Marakkesh, Massaciuccoli, Cervaiole, etc. Una continua ricerca di crescita e la voglia di andare verso un luogo in cui esista la salvezza dell’anima e si possa abbandonare tutto il peso delle delusioni vissute. La mostra offre un percorso pulito in cui fruire le opere dell’artista nella loro completezza e nella posizione specifica data dall’allestimento, un’operazione studiata appositamente per la Sala del Capitolo dove saranno posizionati quattro schermi su cui gireranno le immagini; un progetto che tiene conto dello spazio espositivo e in base ad esso si relaziona. La mostra, a cura di Enrico Mattei e Roberto Mutti, si articolerà attraverso le due tematiche scelte e prenderà forma negli scatti di Veronica Gaido che grazie al mezzo fotografico recupera realtà troppo spesso lasciate andare con indifferenza. Cenni biografici | Veronica Gaido, muove i primi passi nel mondo fotografico ancora adolescente, trasferendosi prima a Milano, dove studia all'Istituto Italiano di Fotografia e poi, nelle grandi metropoli per ampliare le sue esperienze frequentando work-shop cosmopoliti. Fotografa di moda, collabora con i più importanti brand e case editrici nazionali dai primi anni Novanta che la portano a NewYork e Miami per le prime campagne pubblicitarie anche se, il suo occhio, va oltre ritraendo personaggi e cantanti internazionali, per realizzare le copertine degli album. Nell’ agosto del 2002 tiene la sua prima mostra " Sabbie Mobili" presso Massimo Rebecchi a Forte dei Marmi, curata da Maurizio Vanni. Dopo l'esperienza fotografica, Veronica Gaido ha sentito l'esigenza di cambiare, di esplorare nuove prospettive utilizzando un "drone" per riprese aeree dedicandosi alla creazione del video della Fondazione Henraux che presenterà alla Triennale di Milano nel 2012, anno della prima edizione del premio della Fondazione Henraux. Nello stesso anno, la fotografa fa parte della giuria Premio Fondazione Henraux, presieduta da Philippe Daverio, creando il progetto "Consapevolezza della Materia" che porterà a Paris Photo e curando il catalogo interamente del premio. Nel 2013 inizia un tour tra India, Bangladesh e Africa che darà luce al progetto "Atman" curata da Enrico Mattei e Roberto Mutti per iniziare una mostra itinerante che toccherà Pietrasanta, Milano, Londra, Parigi e New Delhi. Location: Via Sant'Agostino, 1, 55045 Pietrasanta Lucca tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Complesso di Sant’Agostino email gestore : f.vanelli@statuaria-arte.it sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: "I want it all" Anthony Moman startDate: 6/3/13 endDate: 7/13/13 Description: Mostra dedicata al pittore inglese Anthony Moman. L'evento si terrà a Palazzo Pfanner dal 3 al 13 giugno. Anche se non specificato sulla locandina, l'ingresso è a pagamento e il costo è di € 4,50 (€ 4,00 per studenti, over 65 e ragazzi dai 12 ai 16). Ingresso è gratuito solo per i bambini fino ai 12 e per i portatori di handicap. Location: Via degli asilii 33, Lucca tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Pfanner email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Rossella Mazzarella - rossellamazzarella.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Giovanni Frangi Sherazade startDate: 9/14/13 endDate: 12/12/13 Description: Il Museo Nazionale di San Matteo di Pisa Giovanni Frangi Sherazad Notte dopo notte, per Mille e una notte, Sherazade desta lattenzione del suo re raccontandogli le sue storie, sospendendole al loro concludersi per rinviare il finale alla notte successiva. Così le opere di Giovanni Frangi penetrano gli ambienti austeri del San Matteo di Pisa, lambiscono i capolavori del Medio Evo e del Rinascimento che qui sono custoditi, creando lattesa del dopo, conducendo il visitatore lungo un percorso dove inizio e fine coincidono. Per questa sua importante mostra-istallazione site specific, Frangi ha creato nuove creature, traendole dalla natura: tronchi, sassi, boschi. Guardati a vista dai grandi Crocefissi, dalle Sacre Passioni, dai fondi ori del San Matteo, museo certo tra i più ricchi e suggestivi dItalia. Sherazade è una mostra promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Artistici, Storici ed Etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno, Museo nazionale di San Matteo, a cura di Dario Matteoni e Massimo Recalcati. Quello della natura è un tema ricorrente nellopera di Frangi. Fin dai suoi esordi, il percorso dellartista milanese si è concentrato nellindagare il mondo naturale in molti suoi aspetti particolari e, allinterno di quei confini, Frangi ha sempre trovato la sua ispirazione. Ladesione alla realtà lo porta a ricreare coi mezzi diversi una realtà trasfigurata che è tipica della sua cifra espressiva, utilizzando un movimento lento di avvicinamento al dato naturale e in parallelo a un suo allontanamento fantastico . Il dialogo con le opere e con la struttura architettonica del Museo di San Matteo diventa lelemento determinante di questa esposizione in cui interagiscono lavori degli anni passati con alcuni recenti. Qui Sherazade, che da il titolo alla mostra, è una scultura in cui una forma di un tronco, diventato rosa, sembra strisciare e muoversi sul pavimento a farsi strada tra i capolavori del San Matteo. Come altre sculture serpente, alcune in gommapiuma o in gesso dipinto o altre ancora in poliuretano rigido, reperti che conducono il visitatore, alla stregua dei sassi di Pollicino, in un percorso di andata e ritorno senza soluzione di continuità. Passando per un ambiente dove grandi dipinti di boschi cupi, cresciuti tra cascate e rocce, si specchiano su opere subacquee, filamenti limacciosi di una alga pluricellulare. Altrove, quadri di sassi si confrontano con un disegno su tela di un parco milanese, ospite inatteso. Con un piccolo lago finto in cui le piante si riflettono come in un cartoon. In una terza stanza cinque dipinti, meglio sinopie, propongono paesaggi visti dallalto. Qui lorizzonte si perde oltre il limite della tela, nellazzurro del cielo. Il viaggio pisano di Giovanni Frangi è fatto di contrasti, di cortocircuiti inaspettati, a suggerire diverse chiavi di lettura di ogni singola opera. Il tutto nel contesto, potentissimo, del Museo nazionale di San Matteo. Qui le opere di Frangi si confrontano con una incredibile collezione di sculture lapidee e lignee, con capolavori assoluti dal primo Medioevo al Cinquecento. Emozionano le testimonianze di ignoti maestri del più intenso romanico non meno dei capolavori di Giovanni Pisano e di Donatello. Così come i dipinti che documentano ciò che di meglio ha saputo offrire larte in Toscana e a Pisa dagli esordi del secondo millennio al Cinquecento, compresi i capolavori di Simone Martini, Ghirlandaio, Masaccio. Se non bastasse, il San Matteo propone anche codici miniati, ceramiche, oreficerie in un incredibile, e purtroppo scarsamente noto, grandioso affresco del Medioevo. In questa raffinata Teca dellantico, il direttore, Dario Matteoni, ha voluto proporre un confronto, site specific, con larte contemporanea, invitando grandi artisti doggi ad un confronto con i maestri di ieri. Giovanni Frangi e Sherazade hanno accolto la sfida. Giovanni Frangi. Sherazade. Pisa, Museo di San Matteo (Piazza San Matteo in Soarta 1). Mostra promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo - Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Artistici, Storici ed Etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno, Museo nazionale di San Matteo, a cura di Dario Matteoni e Massimo Recalcati. Orario:8,30 19,30, festivi 8,30 13,30. chiuso il lunedì. Ingresso al Museo e alla Mostra: interi euro 5 ridotti euro 2,50. Catalogo a cura di Massimo Recalcati con un intervento di Dario Matteoni. Info: tel.: 0039 050 541865 sbapsae-pi.museosanmatteo@beniculturali.it dario.matteoni@beniculturali.it Inaugurazione: sabato 14 settembre ore 17.30 Location: Piazza San Matteo in Soarta 1, Pisa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Humanitas Machinarum (Il lavoro dipinto) – opere 2005-2013 startDate: 9/22/13 endDate: 10/27/13 Description: FIRENZE Si inaugura sabato 21 settembre 2013 alle 17 al Palazzo Mediceo di Seravezza la mostra di pittura, scultura e incisione dell’artista Marcello Scarselli dal titolo “HUMANITAS MACHINARUM (il lavoro dipinto)”. Seconda tappa del percorso espositivo itinerante che l’artista pisano sta portando in giro per la Toscana e che lo ha visto protagonista lo scorso gennaio a Palazzo Medici Riccardi di Firenze e poi lo porterà in un’altra prestigiosa location come il Museo Piaggio di Pontedera L’esposizione, patrocinata da Regione Toscana, Provincia di Lucca e Città di Seravezza e fatta in collaborazione con FuoriLuogo – servizi per l’Arte e con l’associazione culturale “La Ruga” è curata da Giupeppe Cordoni e Filippo Lotti, curatori anche del catalogo che accompagna la mostra. Il ventaglio tematico di “Humanitas Machinarum” (Il lavoro dipinto) è racchiuso in una serie di opere realizzate tra il 2005 e il 2013; sono un resoconto artistico, un excursus, un viaggio attraverso il periodo storico (gli anni Settanta e Ottanta) in cui Scarselli era operaio in fabbrica, un momento decisivo, fondamentale, della sua formazione umana e professionale. Dalla “fabbrica”, dall’osservazione del lavoro, ha assimilato il suo linguaggio e da essa si è nutrito di situazioni esistenziali intense dalle quali è scaturita una linea pittorica che ha travalicato il “reale” trasformandolo in astrazione informale. La sua “mano libera”, scevra di stereotipi e pregiudizi, ha reso, attraverso la peculiarità del linguaggio “scarselliano”, la sua poetica e la ricerca artistica e stilistica, l’umanità del lavoro e delle macchine. Il suo lavoro artistico (pittura, scultura e incisione) si è, indubbiamente, ispirato alla presenza del vissuto e del suo ricordo, di quella quotidianità di un tempo che, sedimentata nel ricordo, racchiude in sé anche momenti di sofferenza che il tempo ha trasformato in deflagrazioni cromatiche capaci di rappresentare la gioia di Marcello Scarselli, pittore, disegnatore e scultore. Inizia la sua carriera artistica negli anni ’70 partecipando a numerose mostre collettive intervenendo nell’animato dibattito estetico di quel periodo. Al suo esordio improntata ad una rappresentazione d’un “vero” tradizionalmente inteso, l’opera di Scarselli, volge sempre più verso l’idea d’un “reale” pittorico ritrovato interiormente raccontato attraverso tecniche e contenuti d’avanguardia, la cui evoluzione espressiva è soggetta ad una costante ricerca. Come dice il critico Giuseppe Cordoni: “gran parte della critica ha più volte già rimarcato la duttile complessità e l’eclettismo stilistico che alimenta la sintesi a cui il linguaggio di Scarselli a mano a mano perviene: espressionismo astratto ed informale, gestualità segnica e onirismo infantile”. Dal canto suo Elena Capone sottolinea “quel suo agile appropriarsi d’una modernità che prende in prestito tecniche e procedure arcaiche, in un astrattismo ibrido in cui affiorano forme riconoscibili e familiari; un’indagine artistica che fa del silenzio e dell’introspezione il suo motivo conduttore complesso, infinito e mai risolto”. La sua professione di pittore si consolida negli anni sia attraverso una costante attività espositiva sia in Italia che all’estero (Austria, Belgio, Germania, Francia, Svizzera), con antologiche personali d’ampio respiro. La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 27 ottobre 2013. Orario di apertura: dal 22 al 30 settembre: dal martedì al sabato 15.00/19.00; domenica 10.30/12.30 e 15.00/19.00; dal 1 al 27 ottobre: venerdì e sabato 15.00/19.00; domenica 10.30/12.30 e 15.00/19.00. Per info: Fondazione Terre Medicee 0584 757443, info@terremedicee.it; Pro Loco 0584 757325, info@prolocoseravezza.it. Location: Viale Leonetto Amadei , Seravezza Lucca tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Emergenze acustiche startDate: 10/19/13 endDate: 1/19/14 Description: Tenuta Dello Scompiglio SPE – Spazio Performatico ed Espositivo Roberto Pugliese “Emergenze acustiche” a cura di Angel Moya Garcia Inaugurazione 19 ottobre ore 16.00 – 19.30 dal 19 ottobre 2013 al 19 gennaio 2014 In occasione dell’inizio del secondo anno di attività dello SPE – Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio, l’artista Roberto Pugliese (Napoli, 1982) presenta l’installazione sonora “Emergenze acustiche“. Il progetto nasce dalla volontà di analizzare la Tenuta come un processo sistemico in cui interazione, composizione e interdisciplinarità evidenziano il ruolo teoreticamente centrale dell’osservatore, attraverso l’indagine sulle relazioni che intercorrono tra spazio, suono e individuo. La "Teoria generale dei sistemi" di Ludwig von Bertalanffy, in cui il biologo austriaco afferma come nei più diversi fenomeni -economici, epideomologici, ambientali o sociali- sia necessario un approccio che analizzi non solo i singoli elementi, ma l'intera realtà generata dall'interazione di tutti i componenti del sistema, viene adottata dall’artista per ideare una sorta di “tessitura di suoni” sulla realtà dello Scompiglio. L’inserimento di dati numerici, derivati dalle attività culturali e didattiche, dalla produzione di vino, olio e miele, dal cippato di legna, dall’orto biodinamico o dalla produttività della cucina, in un software realizzato ad hoc e costituito da una serie di processi genetici, costituisce la base per una composizione elettroacustica che si dilata per tutto lo spazio espositivo. Una grande installazione sonora in cui 80 tubi in plexiglas di diverso diametro e lunghezza, che agiscono come casse di risonanza della composizione, suggeriscono le connessioni tra i vari settori della Tenuta in maniera organica, partecipativa e articolata. Modulando il percorso, suggerendo la direzione dello sguardo e incitando il movimento continuo, invitano ogni visitatore a immergersi nell’ambientazione per diventare partecipe e regista della costruzione organica del luogo, sottolineando come l’individuo non possa essere solo un ricettore passivo di stimoli provenienti da un mondo esterno, ma, in un senso molto concreto, è egli stesso a creare il proprio universo. -- La ricerca di Roberto Pugliese (Napoli, 1982) trae energia principalmente da due correnti artistiche, quella della sound art e quella dell’arte cinetica e programmata. Servendosi dell’utilizzo di apparecchiature meccaniche pilotate da software che interagiscono tra di loro, con l’ambiente che le circonda e con il fruitore, intende esaminare nuovi punti di ricerca su fenomeni legati al suono, sull’analisi dei processi che la psiche umana utilizza per differenziare strutture di origine naturale da quelle artificiali (sia acustiche che visive), sul rapporto tra uomo e tecnologia e sul rapporto tra arte e tecnologia, dando un ruolo non di secondaria importanza all’aspetto visivo. Il suono diventa quindi sia oggetto di ricerca, sia mezzo di espressione acustica e visiva, energia vitale che anima l’inanimato, guida per analizzare e stimolare la psiche e la percezione umana. L’idea di creare un rapporto attivo tra opera e fruitore, lo spinge a dare vita anche a dimensioni nelle quali è il suono a muoversi, realizzando diverse prospettive sonore per l’ascoltatore. L’arte esce da una realtà bidimensionale per creare delle vere e proprie ambientazioni sonore e o visive. In questo modo il fruitore viene immerso totalmente in mondi percettivi che lo accompagnano nell’esperienza sensoriale. -- Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All'interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all'Azienda Agricola e all'Osteria, opera l'omonima Associazione Culturale. L'Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni, teatro per ragazzi; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone percorsi all‘aperto, lezioni Metodo Feldenkrais ®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). -- Spazio Performatico Espositivo - SPE Informazioni e prenotazioni: biglietteria@delloscompiglio.org |0583 971125 Associazione Culturale Dello Scompiglio Via di Vorno, 67 | 55012 Vorno, Capannori (LU) | www.delloscompiglio.org |0583 971475 | 338 7884145 Ufficio Stampa Tenuta Dello Scompiglio Angelica D’Agliano | 339 8077411 | angelica@delloscompiglio.org -- con la sponsorizzazione tecnica di: Monacor e Technosmart Location: Via di Vorno, 67 Vorno, Capannori tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: https://www.facebook.com/events/653522361346320/ email gestore : sponsor: 10014 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: La Collezione del Museo Ugo Guidi Testimonianze di esposizioni al MUG startDate: 9/28/13 endDate: 10/16/13 Description: La Collezione del Museo Ugo Guidi Testimonianze di esposizioni al MUG Opere degli Artisti: Ernesto Treccani - Paolo Pratali & Akio Takemoto - Miguel Ausili - Stefano Paolicchi - Battista Antonioli - Monica Michelotti - Michele Peri - Pippo Altomare - Graziano Guiso - Laura Viliani - Roberto Tigelli - Antonino Bove - Oronzo Ricci e Vittoria Romei - Carlo Volpi - Serena Pruno - Arturo Puliti - Sandro Borghesi - Luigi Mormorelli - Francesco Siani - Elisa Corsini - Renato Carozzi – Glauco Di Sacco – Renato Santini – Elena Zanellato - Mariano Domenici – Giorgio Michetti - Luciano Pera – Enzo Tinarelli – Clelia Cortemiglia - Serale Liceo Artistico Carrara - Liceo Passaglia Lucca – Flavio Bartolozzi – Maria Corte – Julio Silva – Fabio Maestrelli - Tatiana Lawresz – Mario Carchini (Cobàs) – Lucilla Gattini – Simona Bertocchi – Maura Jasoni – Stefano Graziano – Maria Rita Vita – Giuseppe Menozzi – Cate Maggia – Gabrio Ciampalini – Giuseppe Bianco – Giulio Ciniglia – Antonio Barberi – Chirin Malla – Tatiana Paoli - Ilaria Bonuccelli - Alberto Pistoresi - Armando Xhomo – Mauro Griotti – Davide Foschi – Mario Tamberi – Enzo Marco – Vezio Moriconi – Mario Colzi – Marcello Bertini – Marco Gondoli – Alba Gonzales – Maria Conserva – Antonio Giovanni Mellone – Rita Paola – Alessandro Giorgi – Giuseppe Bartolozzi Clara Tesi – Aleandro Roncarà – Francesco Di Traglia. La mostra allestita nel “Museo Ugo Guidi” (MUG) di Forte dei Marmi – Via M. Civitali 33 sarà inaugurata Sabato 28 Settembre alle ore 17 con introduzione critica di Giammarco Puntelli Visite in altri giorni fino al 16 ottobre 2013 su appuntamento al 347-3481300 a seguire al Logos Hotel – via Mazzini 153 Forte dei Marmi – sarà inaugurata la mostra, promossa dal MUG, della pittrice torinese Renata Ferrari a cura di Giammarco Puntelli La mostra sarà visitabile tutti i giorni con orario 10-23 fino al 16 ottobre 2013 Mostra realizzata col contributo di Logos Hotel e la partecipazione della Banca Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana - Parco delle Apuane - Italia Nostra sez. Massa-Montignoso – Piccolo Teatro della Versilia – Fondazione Peccioliper. Con l’adesione del Comune di Forte dei Marmi, dell’Unione Europea, dell’International Council Of Museums, Regione Toscana, Toscana Musei, Edumusei, Provincia di Lucca, Sistema Museale della Provincia di Lucca, APT Versilia, Fondazione R. Del Bianco. Memoria fotografica di Antonio Raffaelli – Presidente Ass. Versiliese Audiovisivi Didattici A.V.A.D. Partner Speciale: La Capannina di Franceschi con lo “ Spazio Museo Ugo Guidi / MUG Space” dove sono presenti “Due Totem” in bronzo, “Putto” bronzo e 4 tempere di Ugo Guidi per tutto il 2013. Partner: Città Infinite - Polo Istruzione Professionale “E.Barsanti” Massa e Carrara – Historia vbc - Liceo Artistico “S.Stagi” Pietrasanta - Comitato Archivio Artistico Documentario Gierut - Acomus International - Galatea Versilia Media Partner: BestVersilia.com - Arte in Toscana www.arteintoscana.it - Life Beyond Tourism - La Parola al Cittadino – La Parentesi della Scrittura – Reality Magazine GPS: LAT:43.972477 N - LON:10.154887 E MUSEO UGO GUIDI - MUG Via M. Civitali 33 Forte dei Marmi tel. 348-3020538 Audioguida gratuita: 800 390583 - 571 www.ugoguidi.it museougoguidi@gmail.com Location: Via M. Civitali 33 Forte dei Marmi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MUSEO UGO GUIDI - MUG email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: PHOTO LUcca eXhibitions startDate: 11/23/13 endDate: 12/15/13 Description: PHOTO LUcca eXhibitions Lucca Dal 23 novembre al 15 dicembre 2013 Photolux è il nuovo Festival internazionale di fotografia a Lucca. Prende nome dalla luce, che in quanto essenza stessa della fotografia, è il simbolo di questo progetto organizzato dall’Associazione Culturale Photolux con la direzione artistica di Enrico Stefanelli. Lucca con il suo centro storico è la scenografia perfetta per accogliere un evento che già oggi si preannuncia importante per le proposte che metterà in programma. Per tre settimane tra novembre e dicembre i palazzi storici della città accoglieranno mostre, workshop e dibattiti. Tema dell’edizione: URBIS – Visioni Urbane di Grandi Fotografi L’edizione 2013 del Photolux Festival sarà l’edizione della città. Nato dalla volontà di rendere omaggio a Gabriele Basilico, recentemente scomparso, le cui visioni rigorose del paesaggio e dell'architettura urbani hanno fatto scuola, il tema, Urbis, è incentrato proprio sulle visioni urbane dei grandi fotografi. Città è un concetto ampio che in sé racchiude non solo la diversità e la complessità proprie di ogni singola città, ma anche quelle delle diverse città nel mondo, dalla piccola cittadina di provincia alla grande metropoli. Oggi rappresenta sopratutto lo spazio che più densamente e numerosamente abitiamo: la popolazione mondiale è ormai quasi in prevalenza una popolazione di cittadini. Proprio per questo è un luogo plurale, vario, stratificato, articolato su vari livelli che si intrecciano: storico, architettonico, sociale e umano. Proprio la pluralità e la densità ontologiche degli spazi urbani fanno sì che la città non sia più solo un ambiente da ritrarre, ma piuttosto un testo, nel tempo sempre più complesso, di cui è possibile dare molteplici chiavi di lettura. Per costituzione ha sempre rappresentato un centro di infinite possibilità fotografiche, sia a livello tematico che stilistico o compositivo, ed è da sempre un soggetto particolarmente amato dai fotografi. Di alcune di esse, come Parigi o New York, sono state scattate talmente tante fotografie da formare esse da sole un capitolo fondamentale della storia del linguaggio fotografico. La nostra rassegna non si propone di offrire una visione esaustiva del rapporto città- fotografia, quanto piuttosto di portarne diversi esempi che esemplifichino in parte la varietà e la diversità delle opere che sono state prodotte in relazione a questo spazio. La città che vediamo nelle fotografie esposte è non solo documentata ma immaginata, rielaborata, interpretata, presentata in modi in cui di solito è difficile vederla. Grazie a queste opere diventa chiaro che essa non è solo più un contenitore, uno spazio da riempire, ma ha vita propria ed è diventato a sua volta un agente attivo che influenza coloro che lo abitano e ne modifica modi e abitudini: reciproco è, infatti, il rapporto di influenza che si stabilisce tra lo spazio urbano e l’uomo – l’uomo che plasma lo spazio e a sua volta lo spazio che plasma chi lo vive. Le mostre del Photolux Festival 2013: “The Places We Live”. Un complesso e ampio progetto del giovane fotografo Jonas Bendiksen dell’agenzia Magnum che vuole presentare le condizioni di vita nei quartieri poveri in diverse città del mondo mostrandoci così anche gli aspetti più duri dell’inurbamento e della sviluppo degli spazi urbani che in certi casi significa il crescere smisurato e scomposto delle favelas e delle baraccopoli. A Real Collegio. “Nightscapes”. Questa retrospettiva si propone di mostrare come si è evoluto il modo con cui l’autore Luca Campigotto guarda alla città, dai primi scatti in bianco e nero di “Venetia Obscura” fino al suo ultimo lavoro, a colori, “Gotham City”. A Palazzo Ducale. “Sitting on the Wall: Haikou”. Il progetto è stato realizzato nella città di Haikou, dove Weng Fen vive, e affronta il tema del processo di modernizzazione e di urbanizzazione cominciato negli anni Ottanta in Cina. Le giovani ragazze ritratte di spalle guardano a questo futuro che sta trasformando radicalmente non solo il paesaggio, ma anche i suoi abitanti, e sembrano sospese in attesa di capire che cosa diventerà la Cina di domani. A Palazzo Guinigi. “Parigi”. La mostra è un’anteprima dell’ultimo lavoro realizzato da Maurizio Galimberti e dedicato alla città di Parigi. Come sempre nella forma della pellicola istantanea, saranno presentati una selezione degli scatti più significativi realizzati e riportati nelle diverse modalità tecniche che l’artista predilige: i mosaici, le polaroid singole, i ready-made e le impossible. A Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. “La Città Invisibile”. Irene Kung ha realizzato questi scatti in diverse città del mondo: sono tutte realtà metropolitane che l’autrice ha osservato e trasformato, rendendole luoghi avulsi non solo dal tessuto urbano che li circonda, ma anche dal tempo. I monumenti immortalati dalla fotografa, pur essendo riconoscibili, sembrano così immersi in un’atmosfera indefinita e sospesa. A Palazzo Guinigi. “Taking My Time”. Grazie alla collaborazione tra il Photolux Festival e Cortona On The Move – Fotografia in Viaggio, a Lucca sarà esposta una parte , quella dedicata alle sue visioni urbane, della retrospettiva dedicata a Joel Meyerowitz. A Real Collegio. “Reconstruction.” La mostra di Boris Mikahilov sarà composta dalle foto di due serie diverse At Dust e Promzona realizzate a quasi 20 anni di distanza l’una dall’altra. Nonostante il gap temporale, i due progetti sono accomunati dal tema che affrontano, ovvero l’importanza del passato nel costruire l’immagine di oggi. A Villa Bottini. “Meadowlands”. Il titolo del progetto fa riferimento a una regione e un luogo – un parco sportivo e di divertimenti, nel New Jersey, a nord ovest di New York, vicino al fiume Hackensack. Ritraendo questi luoghi e i suoi abitanti, Gergely Szatmári si propone di affrontare i temi della superficialità, dell’inerzia e dei suoi risultati: frustrazione, depressione, rassegnazione, rinuncia e passività totale. A Palazzo Guinigi. “New York Sleeps”. Tutti conoscono New York come “la città che non dorme mai”, ma Christopher Thomas con le sue fotografie ha cercato di superare il rumore che costantemente la sovrasta per cogliere l’essenza della sua struttura. Le immagini ci raccontano di una New York notturna, silenziosa e soprattutto deserta. A Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. “SYL – Support Your Locals”. Il progetto è stato realizzato da Lorenzo Tricoli in collaborazione con micamera ed è dedicato al quartiere Isola di Milano, soggetto negli ultimi anni ad un intenso processo di gentrificazione che ne ha trasformato il tessuto urbano e sociale. A Real Collegio. Vincitori del Roberto Del Carlo Photolux Contest 2013. Il vincitore della categoria Open e i vincitori selezionati nella categoria PhotoVogue saranno in esposizione insieme ai grandi autori del Festival. A Real Collegio e Palazzo Ducale. “City Coasts”. Nelle comunità umane fotografate da Massimo Vitali ci sono tipi specifici di consuetudini sociali da osservare in alcune delle loro configurazioni caratteristiche. Gli istinti che Vitali vede nei suoi soggetti potrebbero essere la nostra più grande risorsa e capacità di recupero; potrebbero anche però essere la vera ragione della mancanza e della perdita di oggi. Perché uniformarsi al mondo significa anche permettere al mondo di uniformarci. A Palazzo Ducale. “World Press Photo 2013”. La mostra itinerante del World Press Photo raccoglie le fotografie vincitrici dell’ultima edizione del concorso. A Chiesa dei Servi. “Lucca Città delle Mura”. La mostra realizzata dall’Archivio Fotografico Lucchese, che vuole celebrare il Cinquecentenario del monumento simbolo della città con le foto di cinque autori toscani di epoche diverse. A Villa Bottini. “Corviale”. Andrea Boccalini per Leica Camera Italia. Attraverso il suo reportage che documenta la realtà del Corviale, un villaggio-grattacielo sito a Roma, vuole mostrarci come al degrado urbanistico, politico e istituzionale non corrisponde necessariamente anche degrado umano. A Real Collegio. Tutte le informazioni sul Festival su www.photoluxfestival.it Location: Lucca tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: DA DONATELLO A LIPPI. Officina Pratese startDate: 9/13/13 endDate: 1/13/14 Description: DA DONATELLO A LIPPI. Officina Pratese Prato, Museo di Palazzo Pretorio Dal 13 settembre 2013 al 13 gennaio 2014 La mostra Da Donatello a Lippi. Officina pratese mette in luce, come mai era stato fatto prima, il ruolo cruciale che Prato ha avuto nella storia del Rinascimento. Negli splendidi spazi del Museo di Palazzo Pretorio, che riapre dopo 16 anni, dal 13 settembre al 13 gennaio opere provenienti da tutto il mondo saranno la testimonianza di una stagione artistica straordinaria, di cui furono protagonisti fra gli altri Donatello, Paolo Uccello, Filippo e Filippino Lippi. "Non si può capire il Rinascimento, senza conoscere Prato", secondo Keith Christiansen, tra i maggiori esperti al mondo di arte rinascimentale. "È con questa mostra - sottolinea il sindaco Roberto Cenni - che per Prato può nascere una stagione nuova, grazie all'arte e alla bellezza. Riaprire Palazzo Pretorio con capolavori che arrivano da musei così prestigiosi, è una straordinaria occasione di speranza per una città che grazie alla cultura può e deve trovare nuovi orizzonti di crescita". La mostra è curata da Andrea De Marchi (università di Firenze) e da Cristina Gnoni (Soprintendenza ai beni artistici di Firenze, Prato e Pistoia) e si avvale di un comitato scientifico di rilevanza internazionale. Con l'alto patronato del Presidente della Repubblica ha il contributo della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, e il sostegno di sponsor privati, tra cui Moretti Gallery. L'organizzazione è del Comune, insieme a MondoMostre: un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, decisiva per il futuro della cultura. La storia dell'officina pratese inizia grazie alla fabbrica del Duomo. Nel 1428 Donatello e Michelozzo furono chiamati a realizzare il magnifico pulpito per l'ostensione della sacra cintola, la cintura che secondo tradizione la Vergine consegnò a San Tommaso al momento dell'assunzione e che nel 1141 fu portata in città dalla Terra Santa dal mercante Michele Dagomari. Da allora fu oggetto di una straordinaria venerazione, diventando il tesoro più prezioso della città e il fulcro delle sue vicende artistiche. Ancora oggi le cinque ostensioni annuali dal pulpito di Donatello raccolgono in piazza migliaia di persone. Poco dopo, Paolo Uccello fu incaricato di affrescare la cappella dell'Assunta: era un giovane irrequieto e geniale, e la mostra documenta in modo spettacolare, per la prima volta, la sua produzione di quegli anni formidabili. Due opere da citare e soprattutto da vedere: la splendida Natività di Karlshure, per la prima volta in mostra, e il San Giorgio e il Drago, da Melbourne. Ma è soprattutto a Filippo Lippi, che la mostra è dedicata, all'artista che Vasari definì "il più singolare maestro del tempo suo", e che a Prato dipinse i suoi capolavori, a partire dagli affreschi del Duomo, iniziati nel 1452. "Razionalità e potentissima fantasia - dice l'assessore alla cultura Anna Beltrame - l'uso audace e sapiente del colore, la stupefacente bellezza dei volti e delle figure, la capacità di trasmettere emozioni, fanno di Filippo uno straordinario narratore di storie, un precursore della maniera moderna, dei grandi maestri dell'arte del Cinquecento, a cominciare da Michelangelo e da Leonardo, alle cui sperimentazioni nella tecnica dell'affresco egli preparò il terreno, proprio a Prato". Gli affreschi del Duomo furono completati solo nel 1466, anche per lo scandalo suscitato dalla passione per suor Lucrezia Buti, che frate Filippo convinse a fuggire dal convento di Santa Margherita, folgorato dalla sua "bellissima grazia". Fu un amore duraturo, dal quale nacque Filippino, che a Prato iniziò a dipingere e che, dopo la morte del padre, si affidò alla guida di Botticelli, di cui Filippo era stato maestro. Di Lucrezia fra Filippo ci ha lasciato immagini indelebili, raffigurandola più volte nelle sue opere: dalla Salomè del Duomo, alla Santa Margherita della Madonna con la Cintola, l'immagine simbolo della mostra. Tante sono le storie, le idee, le innovazioni, dell'Officina Pratese, anche grazie ad altri artisti, come Fra Diamante e il Maestro della Natività di Castello, Maso di Bartolomeo, Zanobi Strozzi, Domenico di Michelino. La mostra vuole offrire, attraverso una scelta di opere tutte di grande qualità, alcuni squarci di luce su queste personalità, per aiutare a capire meglio quanto a Prato di loro è rimasto. Al tempo stesso si prefigge alcune operazioni esemplari di ricostruzione di opere che erano a Prato e che sono state smembrate, riunendo predelle e pale ora divise fra i musei pratesi e le collezioni straniere (l'Assunta di Zanobi Strozzi dipinta per il Duomo, ora a Dublino, e la predella del Museo di Palazzo Pretorio; il capolavoro del Maestro della Natività di Castello, la pala di Faltugnano ora nel Museo dell'Opera del Duomo, la cui predella è spartita fra la National Gallery di Londra e la Johnson Collection di Philadelphia). Vengono così riportate a Prato opere che si trovano in importanti musei stranieri, come la pala di Budapest di fra Diamante. Infine, intorno ai capolavori del Rinascimento pratese, Roberto Piumini ha creato un percorso di poesia pensato per i bambini, e per gli adulti che dei bambini hanno ancora la libertà di sguardo. È il più grande scrittore italiano di testi per l'infanzia, ma è anche l'autore di un incantevole racconto sull'amore tra Filippo e Lucrezia, ripubblicato in questa occasione. Da Donatello a Lippi è dunque una mostra da non perdere, per il rigore con cui è stata costruita, per la bellezza e le emozioni che può regalare, per una città che merita di essere scoperta. Per informazioni: www.palazzopretorio.prato.it Ufficio Stampa: Ufficio Stampa del Comune di Prato: Ufficiostampa@comune.prato.it In collaborazione con: StudioESSECI, Sergio Campagnolo - tel. 049.663499 gestione1@studioesseci.net, www.studioesseci.net MondoMostre, Federica Mariani - tel. 366/6493235 federicamariani@mondomostre.it, www.mondomostre.it Location: Prato, Museo di Palazzo Pretorio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo di Palazzo Pretorio email gestore : sponsor: 2054 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: 100001 Subject: SAM DURANT - DATABASE II Edizione startDate: 4/20/13 endDate: 12/14/13 Description: DATABASE II Edizione 20 aprile / 14 dicembre 2013 Città di Carrara Museo Civico del Marmo, Centro Arti Plastiche, Site-Specific Locations SAM DURANT Propaganda of the deed. I protagonisti dell’azione anarchica Centro Arti Plastiche, Carrara 19 ottobre – 25 novembre 2013 A cura di Federica Forti Il Comune di Carrara e l’Associazione culturale Ars Gratia Artis presentano, presso il Centro Arti Plastiche di Carrara, dal 19 ottobre al 25 novembre, Propaganda of the deed. I protagonisti Si tratta della mostra personale dell’artista statunitense Sam Durant, prodotta da Franco Soffiantino. L’evento, curato da Federica Forti, rientra nel programma espositivo della seconda edizione di DATABASE, progetto di ampio respiro che raccoglie in sé mostre ed attività culturali. DATABASE è ideato e realizzato da Ars Gratia Artis in collaborazione con il Comune di Carrara. La mostra presenta il progetto “Propaganda of the deed”, frutto del fascino che la città di Carrara ha esercitato sull’artista Sam Durant, dopo la sua partecipazione alla XIV Biennale di Scultura di Carrara. In questa occasione Durant ha infatti avuto modo di approfondire la conoscenza dei laboratori artigiani, delle segherie e della storia di questa città in cui l’estrazione del marmo è legata in modo imprescindibile alla storia del movimento anarchico a cavallo tra XIX e XX secolo. E’ proprio qui infatti che hanno avuto i natali importanti esponenti del movimento nazionale ed internazionale, uno fra tutti, Gino Lucetti, noto per il fallito attentato a Mussolini, a cui furono dedicati il “battaglione Lucetti” ed una piazza nel centro di Carrara. Anche Renzo Novatore (di Arcola), poeta futurista, ed esponente di punta della frangia individualista del movimento nella organizzato da in collaborazione con DATABASE II Edizione 20 aprile / 14 dicembre 2013 Città di Carrara Museo Civico del Marmo, Centro Arti Plastiche, Site-Specific Locations Sono loro, assieme ad altri importanti personalità quali Errico Malatesta, Carlo Cafiero, Francesco Saverio Merlino, Marie Louise Berneri (le donne hanno giocato ruoli chiave nella storia del movimento), i protagonisti del lavoro di Durant che, dopo essere stato esposto tra le altre sedi al MACRO di Roma (mostra “La stessa storia” a cura di Bartolomeo Pietromarchi), torna a Carrara Una storia dell’azione (Propaganda dell’azione è il titolo tradotto) raccontata da Durant con i ritratti a busto e la replica delle casse per contenere la dinamite, tutte opere in marmo che rendono monumentale, storicizzano e fermano nel tempo una storia senza fine, quella di un ideale che promuove azioni in nome della libertà. Volutamente non finiti questi busti ci ricordano l’utopia del pensiero anarchico, ma anche l’incredibile attualità di un pensiero che oggi più che mai sembra offrire spunti. Fa parte del percorso espositivo un focus sul movimento carrarese che comprende la proiezione del film documentario “Non son l’uno per cento” (2006) del regista Il progetto curatoriale di Federica Forti per la prima volta rilegge le vite ed i pensieri dei personaggi ritratti contestualizzando la produzione di Sam Durant nell’attualità dell’utilizzo del marmo in arte contemporanea. Concordemente al volere dell’artista, vengono ricordati nelle didascalie delle opere tutti gli artigiani e lo staff del laboratorio che ha reso possibile la realizzazione di questo lavoro. Sarà infatti dedicata una sala all’installazione esatta del laboratorio di scultura Telara Studio d’Arte così come si è conservata dopo la lavorazione delle opere di Durant: i modelli in gesso delle teste dei personaggi anarchici, fotografie fornite dall’artista per la realizzazione dei modelli in creta, strumenti di lavoro, esposti in questa occasione allo scopo di documentare le varie fasi della lavorazione. Si potranno inoltre consultare documenti e testi scritti dai protagonisti scelti da Sam Durant: fonti dirette che permettono di avvicinarsi al pensiero ma anche alle vite di questi protagonisti. Durante l’opening si terrà il concerto del gruppo carrarese di fama internazionale “Les Anarchistes” e sarà aperto un talk tra l’artista Sam Durant, la curatrice Federica Forti e gli autori invitati a dare un contributo critico in catalogo: Giovanna Bernardini, Assessore alla Cultura del Comune di Carrara, il critico Stefano Taccone e gli artisti Massimo Mazzone e Gian organizzato da in collaborazione con DATABASE II Edizione 20 aprile / 14 dicembre 2013 Città di Carrara Museo Civico del Marmo, Centro Arti Plastiche, Site-Specific Locations Sam Durant, artista americano attivo a Los Angeles e tra i più significativi protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale. Ha partecipato a numerose biennali tra cui a Panamá, Sydney, Venezia e Whitney. Le sue opere sono esposte in molte collezioni pubbliche tra cui The Art Gallery of Western Australia a Perth, Tate Modern a London, Project Row Houses a Houston, e il Museum of Modern Art di New York. La sua ricerca si concentra da sempre su tematiche sociali, politiche e culturali proprie della storia americana – dal movimento per i diritti civili alla musica rock del sud –, ma è anche legata alle tragedie politiche e sociali che attraversano la società contemporanea. Di recente si è inoltre interessato alla storia italiana, in particolare alle vicende del movimento anarchico attivo in Italia alla fine del XIX Conferenza e anteprima stampa: Venerdì 18 ottobre ore 12.00 Inaugurazione: Sabato 19 ottobre ore 18:00 Sede espositiva: Centro Arti Plastiche, Via Canal del Rio – 54033 Carrara Catalogo: a cura di Ars Gratia Artis con testi critici di Federica Forti, Giovanna Bernardini (Assessore alla Cultura del Comune di Carrara), Massimo Mazzone, Stefano Taccone e Gian Maria Tosatti. Promossa e organizzata da: Comune di Carrara, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Ars Gratia Con Il patrocinio di: Regione Toscana Main Sponsor: Camera di Commercio Massa Carrara, Admiral Tecnomar, NCA, Fondazione Cassa di Risparmio Con il supporto di: Franco Soffiantino Contemporary Art Production, Telara Studio d'Arte Apertura mostra al pubblico: 19 ottobre – 25 novembre Orari: Lunedì – Mercoledì 9.00 – 13.00 Giovedì – Venerdì - Sabato 9.00 – 13.00 / 15.00 - 18.00 Ingresso mostra: 2 €, inaugurazione ingresso gratuito La mostra è inserita nella II Edizione di DATABASE, progetto ideato e realizzato da Ars Gratia Artis in collaborazione con il Comune di Carrara. Informazioni, aggiornamenti e calendario attività: www.database-carrara.com e-mail: info@database-carrara.com Facebook: data Base Carrara +39 349 7252647 organizzato da in collaborazione con DATABASE II Edizione 20 aprile / 14 dicembre 2013 Città di Carrara Museo Civico del Marmo, Centro Arti Plastiche, Site-Specific Locations Chiara Musso press.database.carrara@gmail.com cmussoufficiostampa@gmail.com Location: Via Canal del Rio – 54033 Carrara tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5929860351547211601 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: PRIMA E DOPO LA SECESSIONE ROMANA. startDate: 7/20/13 endDate: 11/3/13 Description: PRIMA E DOPO LA SECESSIONE ROMANA. Pittura in Italia 1900-1935 Viareggio, Centro Matteucci per l’Arte Moderna Dal 20 luglio al 3 novembre 2013 con il Patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Lucca e Comune di Viareggio Il Centro Matteucci per l'Arte Moderna prosegue nella sua indagine sul migliore collezionismo italiano del secolo passato e dal 20 luglio al 3 novembre 2013 presenta nella sede di Viareggio la mostra Prima e dopo la Secessione Romana. Pittura in Italia 1900-1935. Costruita intorno a un nucleo portante di opere provenienti da una raffinata raccolta di arte italiana tra le due guerre, la rassegna rappresenta una deliberata novità per il Centro Matteucci, sinora impegnato a scandagliare in ogni mostra un'unica collezione: in questo caso si è invece voluto ampliare lo sguardo rispetto al periodo storico così ben rappresentato da quella raccolta e ricostruire, seppure sinteticamente, un quadro più vasto, ripercorrendo con esempi di grande qualità, scelti in poche e selezionate altre collezioni private, la cultura artistica italiana negli anni che dalla Belle Epoque attraversano la Grande Guerra, si nutrono felicemente del successivo clima europeo del “rappel à l'ordre” e approdano agli esiti, lungamente rimossi per ragioni ideologiche, ma ormai riconosciuti nel loro valore internazionale, del rinnovato classicismo degli anni Venti e dei primi anni Trenta. La mostra si apre dunque allo scoccare del XX secolo, quando si pongono le basi di tanta parte dell'arte successiva, e prima di giungere agli anni tra le due guerre appunta il suo interesse sull'avventura delle Secessioni Romane, tanto affascinante quanto poco indagata dopo lo studio pionieristico del 1987 di Rossana Bossaglia con Mario Quesada e Pasqualina Spadini. Tre le sezioni che la compongono: “Sotto l'impulso del nuovo secolo”, “Il clima delle Secessioni Romane” e “Ritorno all’ordine. Novecento Italiano e oltre”, affidate rispettivamente alla cura di Ada Masoero, Susanna Ragionieri e Nicoletta Colombo. È Giuseppe Pellizza da Volpedo ad aprire la sezione “Sotto l'impulso del nuovo secolo” con L’annegato, 1894, opera fondamentale di un percorso di ricerca tecnica che lo avrebbe portato agli esiti altissimi de Il quarto Stato ed esempio di quel “socialismo umanitario” che arricchisce il divisionismo italiano di contenuti inediti rispetto al pointillisme francese. Lo stesso spirito innerva Lo Scaccino, 1900, di Medardo Rosso (unica scultura in mostra) e ispirerà tante opere divisioniste di Giacomo Balla. Di cui è però esposta qui la precoce Scena notturna, Parigi, 1900, gemella di quella conservata al Museo del Novecento di Milano. Dei “futuri futuristi” sono in mostra con lui Umberto Boccioni, con il ritratto della madre intenta a cucire, 1907, splendido fusain appartenuto a Lamberto Vitali; Carlo Carrà, con un precoce gioiello divisionista come La strada di casa, 1900, e Gino Severini, con il Ritratto del pittore Utter, 1910-1911, un pastello divisionista che, ritraendo il giovane compagno di Suzanne Valadon, prova tra l'altro la partecipazione del nostro artista al migliore ambiente artistico parigino del tempo. Di tema futurista (Macchina in corsa, 1911-1912), ma dai modi schiettamente divisionisti è anche il dipinto di Aroldo Bonzagni, che fu tra i primi firmatari dei manifesti pittorici futuristi del 1910 ma che subito si ritirò, pur continuando a condividere con i compagni d’avventura la passione per il dinamismo e la velocità. Con Giovanni Costetti (Ritratto di Papini, 1903) e Ardengo Soffici (Giocatori di carte, 1909), si entra invece nel fervido ma assai diverso clima culturale della Firenze d'inizio secolo, in cui l'omaggio a Böcklin e la memoria rinascimentale del primo si intreccia con la potente lezione di Cézanne del secondo, frutto della sua conoscenza entusiasta, e di prima mano, dell'impressionismo e del post-impressionismo, avvicinati sin dal 1900 a Parigi e poi promossi instancabilmente in Italia. La vicenda delle Secessioni Romane - quattro grandi esposizioni che si susseguono nella capitale dal 1913 al 1916, affrontata nella seconda sezione, rappresenta uno snodo cruciale nella cultura artistica italiana del primo novecento. Per la prima volta, ed in modo più radicale rispetto alla Biennale di Venezia, si avvia un confronto diretto con le presenze ed i linguaggi internazionali del contemporaneo - innanzitutto francesi, ma anche mitteleuropei e nordici - destinato non solo a provocare il necessario e da più parti invocato aggiornamento, ma a porre le basi per la costruzione di uno stile moderno. Nate dopo l’esplosione futurista per opporsi al passatismo dell'arte ufficiale, ma in polemica con il movimento marinettiano, mai presente come gruppo in alcuna delle esposizioni, le Secessioni ebbero anime molteplici, rappresentando il complesso panorama dell'arte italiana alla ricerca di una propria identità: divisionista, sintetista, cézanniana, espressionista, primitivista. Una galleria di opere che riunendo fra gli altri i nomi di Gino Rossi, Felice Casorati, Armando Spadini, Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Ferruccio Ferrazzi, Felice Carena, ben rappresenta la temperatura variabile di un linguaggio mobile e in costruzione che la tragica cesura della prima guerra mondiale avrebbe indirizzato verso gli esiti affascinanti e controversi dei decenni successivi. La sezione “Ritorno all’ordine. Novecento Italiano e oltre” prende le mosse da una data precoce, il 1914, con Nascita di Virgilio Guidi e con lo storico Cocomero, fruttiera e bottiglia di Ardengo Soffici. Gli anni postbellici, a partire dal 1916, introducono in ambito italiano e europeo al clima complesso del “rappel à l’ordre”, diffuso dal 1919 ma già presentito da un quinquennio. Lo slancio visionario accelerato dalla guerra conferma la comune tendenza a purificare e a ricostruire le forme, aprendo a una moderna stagione classica, i cui esiti sono percorsi in mostra per tappe essenziali: dalla temperie pre-metafisica di Marina con conchiglie 1916 di Filippo de Pisis, per la via del realismo sintetico di Ardengo Soffici, tra 1919 e 1920. La ricomposizione spaziale e i valori sintetici della nuova classicità sono testimoniati da opere esemplari come Testa di San Giovanni 1921 di Giorgio de Chirico, che riporta al clima di “Valori Plastici”; Ritratto di Renato Gualino del 1923, che sigla il “Realismo Magico” di Felice Casorati e da Ritratto della moglie 1920 di Piero Marussig, tra Jugend e protonovecento. Opere di Achille Funi e Mario Sironi partecipano della classicità matura del Novecento Italiano e Les italiens de Paris, Giorgio de Chirico, Mario Tozzi, Massimo Campigli e Filippo de Pisis, sono rappresentati con temi parigini e nature morte. La rassegna approda infine ai segnali di superamento del Novecento Italiano attraverso le suggestioni espressionistiche di Ottone Rosai (Case nei dintorni di Firenze,1932) e di Fausto Pirandello, qui con un capolavoro come La scala 1934. “PRIMA E DOPO LA SECESSIONE ROMANA. Pittura in Italia 1900-1935” Viareggio, Centro Matteucci per l’Arte Moderna, via D’Annunzio 28. 20 luglio - 3 novembre 2013. Info: tel. 0584 430614; fax 0584 54977 info@centromatteucciartemoderna.it www.centromatteucciartemoderna.it Orari: 20 luglio-15 settembre tutti i giorni dalle 17 alle 23 sabato e domenica 10-13 17-23 16 settembre – 3 novembre Dal martedì al venerdì 15.30-19.30 sabato e domenica 10-13 15.30-19.30 Chiuso il lunedì Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net Location: Viareggio, Centro Matteucci per l’Arte Moderna, via D’Annunzio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Fotosintesi-Per un immaginario essenziale della fotografia startDate: 10/12/13 endDate: 11/10/13 Description: Fotosintesi è la terza collettiva fotografica di Garage Bonci, il più grande spazio espositivo privato di Pietrasanta. Dal 12 ottobre otto artisti - Aqua Aura, Raffaella Badalotti, Lorenza Ceruti, Carola Gatta, Stefano Germi, Jule Hering, Stefano Lanzardo e Maurizio Vezzoli -, tracciano, con i loro lavori, le linee essenziali della fotografia contemporanea. Ritratto, paesaggio e concettuale si ritrovano qui a parlare lo stesso linguaggio, fatto di toni netti ed immediati, mai retorici. Fotosintesi-Per un immaginario essenziale della fotografia, è aperto dal venerdì alla domenica, dalle 17 alle 21, fino al 10 novembre 2013. Location: piazza della Repubblica, 3 Pietrasanta tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Mattia Corvino e Firenze. startDate: 10/10/13 endDate: 1/6/14 Description: Mattia Corvino e Firenze. Arte e umanesimo alla corte del re di Ungheria Firenze, Biblioteca Monumentale, Museo di San Marco 10 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014 Il 10 ottobre 2013, nell’anno della cultura italiana in Ungheria e ungherese in Italia, si aprirà al Museo di San Marco una mostra incentrata sulla figura di Mattia Corvino, re d’Ungheria dal 1458 al 1490, e, sulla trama di rapporti che legarono quel re all’Umanesimo e a Firenze, alla sua cultura e alla sua arte. E’ inevitabile che ciò comporti uno sguardo parallelo su Lorenzo il Magnifico, che di quella cultura e di quell’arte fiorentina fu assertore e propagatore, oltre che mecenate, e della storia fiorentina di quegli anni fu protagonista. “Nei rispettivi scenari di città, palazzi, cenacoli di intellettuali, grandeggiano i due protagonisti Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico e re Mattia Corvino, uniti non solo e non tanto da relazioni diplomatiche quanto dalla comune personale passione per il sapere antico e moderno racchiuso nei libri, a loro volta custoditi in biblioteche insigni anche per la loro bellezza” (Cristina Acidini). L’idea di realizzare a Firenze una simile esposizione è stata concepita dal Soprintendente, Cristina Acidini, dopo la visione delle mostre realizzate a Budapest nel 2008 per il 550simo anniversario dell’ inizio del regno di Mattia Corvino in Ungheria, dal Museo Storico di Budapest e da altre istituzioni, che hanno aperto nuove e stimolanti prospettive di conoscenza sulle relazioni intercorse tra l’Ungheria e l’Italia già a partire dal Trecento e sulla diffusione dell’Umanesimo in terra ungherese. La mostra si è concretizzata in un progetto espositivo, elaborato congiuntamente da studiosi ungheresi e fiorentini: Péter Farbaky, storico dell’arte e vicedirettore del Museo Storico di Budapest, Dániel Pócs, storico dell’arte dell’ Istituto di Storia dell’Arte dell’Accademia delle Scienze , Enikő Spekner storico e András Végh archeologo - storico, entrambi del Museo Storico di Budapest, Magnolia Scudieri, direttore del Museo di San Marco, e Lia Brunori. La scelta di San Marco come sede non è casuale, dato il ruolo ricoperto nello sviluppo della cultura umanistica dalla Biblioteca del convento domenicano, nel cui ambiente monumentale la mostra è stata allestita. Costruita per volere di Cosimo de’ Medici nel 1444 e arricchita della straordinaria raccolta di testi appartenuti all’umanista Niccolò Niccoli, essa fu la prima biblioteca “pubblica” del Rinascimento, dove, in epoca laurenziana, si incontravano personaggi come Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Agnolo Poliziano. Tra questi, sono da annoverare anche coloro che direttamente, o indirettamente, entrarono in contatto con Mattia Corvino o con il suo ambiente. La mostra si è posta, quindi, l’obiettivo di delineare, un panorama sulla capacità di penetrazione e di diffusione della cultura fiorentina in territorio ungherese, tramite gli umanisti e gli artisti, e sul suo utilizzo per costruire una rappresentazione celebrativa del re ungherese, che voleva raggiungere una posizione egemonica in Europa e porsi agli occhi degli altri potenti come il principale difensore della Cristianità contro il pericolo ottomano. Pertanto, dopo aver tratteggiato l’ambiente culturale in cui si colloca la vicenda biografica e la formazione culturale di Mattia Corvino, la mostra cerca di ricostruire, attraverso l’esposizione di opere di artisti fiorentini appartenute o donate al re ungherese e di artisti ungheresi influenzati dai fiorentini, i contatti di quest’ultimo con Firenze. Tali contatti, avvenuti per lo più tramite i suoi emissari e consiglieri, risulteranno determinanti per le scelte culturali e artistiche che portarono al rinnovamento „rinascimentale” della corte ungherese. Esso interessò sia l’architettura che la decorazione scultorea del Palazzo di Buda e della residenza estiva di Visegrád, testimoniato in mostra da reperti scultorei „all’antica” , di grande importanza sul piano documentario, anche se frammentari, recuperati in scavi recenti. La mostra - promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il Museo di San Marco, Firenze Musei e l’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze - è stata ideata da Cristina Acidini e, come il catalogo edito da Giunti, curata da Péter Farbaky, Dániel Pócs, András Végh, Enikö Spekner, Magnolia Scudieri e Lia Brunori. Enel sostiene “Un anno ad arte 2013”, e quindi questa mostra che ne fa parte, confermando l'attenzione per la valorizzazione culturale e artistica del patrimonio culturale e artistico della città di Firenze. Enel opera sul territorio fiorentino per coniugare l’innovazione tecnologica con la tradizione della cultura fiorentina e italiana, di cui questa iniziativa è espressione di grande spessore. Location: Firenze, Biblioteca Monumentale, Museo di San Marco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Firenze, Biblioteca Monumentale, Museo di San Marco email gestore : sponsor: 2455 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Fotosintesi startDate: 10/12/13 endDate: 11/10/13 Description: Fotosintesi, letteralmente. In senso lato – e al Garage Bonci dal 12 ottobre al 10 novembre 2013 -, foto-sintesi come selezione: selezione di artisti – otto, come sempre nell’ex officina di piazza della Repubblica a Pietrasanta -, selettivo il loro percorso, focalizzato su un’essenzialità fatta ora di concetto, ora di soggetto. fotosintesi-Per un immaginario essenziale della fotografia propone al pubblico versiliese le opere di Aqua Aura, Raffaella Badalotti, Lorenza Ceruti, Carola Gatta, Stefano Germi, Jule Hering, Stefano Lanzardo e Maurizio Vezzoli, otto nomi già affermati nella Fine Art Photography. Ad accomunarli il gusto per una linea pulita, che non pecca in abbondanza regalando allo spettatore una storia priva di eccessi retorici. Guarda al ritratto, forma essenziale di rappresentazione umana, Aqua Aura, che però maschera i suoi Portraits Survivants con inquietudini che raccontano di crisi ora fisiche, ora emotive. Guarda al murales, prima e primitiva forma di espressione pittorica, Stefano Germi, che raccoglie 7 anni di lavoro di Blu, anonimo street artist italiano tra i più importanti al mondo, in immagini che sono al tempo stesso arte e documento. Primitiva anche l’ispirazione di Stefano Lanzardo: i corpi della serie Rock Carving sono insieme radiografie e graffiti incisi sulla pellicola, memoria archeologica delle rocce di Begby, in Norvegia. Di contro, moderni gli scenari aperti da Carola Gatta. Mare o metropoli che sia, la fotografa romana cerca e cattura la luce per fare del bianco – White il titolo del lavoro presentato a fotosintesi -, l’essenza stessa dell’immagine, annullando il superfluo, lasciando impresso nell’opera solo quel che l’artista ha davvero visto. Il bianco e nero è fondamentale nella descrizione della natura fatta da Raffaella Badalotti: semplice e complicato, elemento duale per eccellenza, il bianco e nero filtrato dall’obbiettivo dell’artista ne La poesia dei contrasti è pennello e compasso che trasforma ciliegi e tulipani in segni grafici ora dolci, ora affilati. Senza il colore, invece, si annullerebbe la vivacità delle opere di Maurizio Vezzoli: rosso e viola, giallo e verde squillano in A filo d’acqua, serie frutto di una ricerca curiosa e raffinata sui voli acquatici di mele, limoni e cavolfiori. Ancora bianco e nero per le scie di Lorenza Ceruti – quasi fossero disegni a pastello, nei suoi scatti figure e pensieri sfumano veloci. Di nuovo il colore per descrivere le Geometrie urbane di Jule Hering – spazi metropolitani come forme solide, scattati in virtù del loro equilibrio razionale. fotosintesi-Per un immaginario essenziale della fotografia, dal 12 ottobre al 10 novembre, aperto dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 21. Ingresso libero. Garage Bonci piazza della Repubblica 3 Pietrasanta info@garagebonci.it fb Garage Bonci Pietrasanta Location: piazza della Repubblica 3 Pietrasanta tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5932090382495765409 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: RAIMUND GIRKE dipinti e carte 1956-1990" startDate: 10/19/13 endDate: 11/15/13 Description: RAIMUND GIRKE "dipinti e carte 1956-1990" Mostra n. 362 Inaugurazione: sabato 19 Ottobre 2013 alle ore 18,00 Periodo espositivo: da sabato 19 Ottobre al 15 Novembre 2013 Sede mostra: Galleria Peccolo, piazza Repubblica 12 Livorno Orari : 10/13 - 16/20 festivi e lunedì chiuso RAIMUND GIRKE (Heinzendorf 1930 - Colonia 2002) Fin dagli inizi della sua attività pittorica, durante la metà degli anni ' 50, Girke abbandona gli stilemi informali allora in auge per concentrarsi sull'astrattismo e sulla ricerca attorno al bianco e alle innumerevoli variazioni a cui questo colore può dar luogo. Nei suoi quadri costituiti da pochi colori e assolutamente privi di riferimenti figurativi domina un gesto pittorico, ad intreccio, simile alla trama di una maglia che si evolve nel decennio seguente verso una ulteriore riduzione della scala cromatica che lo avvicina quasi al monocromo. Nella seconda metà degli anni '70 torna ad una pittura dalla gestualità più raffreddata dove il bianco diviene l'unico colore. Ora è la luce, che il quadro cattura che è chiamata a diventarne parte costituente e a definire toni e opacità delle varie stesure del bianco. Questa fase della pittura di Girke sarà testimoniata a "Documenta 6 " alla quale l'artista prenderà parte nel 1977. Durante gli anni '80 e '90 Girke riveste ufficialmente un ruolo di primo piano nell'ambiente artistico tedesco. Nel corso di questo ventennio nel suo lavoro si osservano delle novità: il bianco comincia a mischiarsi a varie tonalità di grigio e di azzurro. L'elemento gestuale si rafforza portando le pennellate ad intrecciarsi nuovamente tra loro ma restano invariati il sostanziale rigore dell'insieme e l'esiguità della scelta cromatica. Alcune delle opere presenti in questa mostra sono state da lui realizzate durante un soggiorno di vacanza-lavoro trascorso tra il 1988-1989 nel Monferrato. Le opere di Raimund Girke sono state esposte in numerosi musei e i suoi lavori sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private d' Europa e degli Stati Uniti . Nel catalogo, edito per l'occasione dalla Galleria Peccolo, sono riprodotte le opere in mostra e il saggio introduttivo è di Claudio Cerritelli. Location: piazza Repubblica 12 Livorno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: tornabuoni Arte - ARTE ANTICA - NUOVO CATALOGO 2013-2014 startDate: 10/5/13 endDate: 1/31/14 Description: PRESENTAZIONE DEL NUOVO CATALOGO DELLA GALLERIA TORNABUONI ARTE IN FIRENZE - VIA MAGGIO 40r - TEL. 055 2670260 - FAX 055 2678032 - www.tornabuoniarte.it - antichita@tornabuoniarte.it Location: VIA MAGGIO 40r - FIRENZE tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5932488549613302609 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10022 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: A Siena per la prima volta il Palazzo Pubblico apre le sue stanze segrete startDate: 10/26/13 endDate: 11/3/13 Description: Per la X edizione del Trekking Urbano il celebre palazzo comunale medioevale che si affaccia su Piazza del Campo, rivela le sue opere d’arte più intime e “nascoste” A Siena per la prima volta il Palazzo Pubblico apre le sue stanze segrete Visite guidate per il decennale del turismo lento in 4 giorni: sabato 26, domenica 27 ottobre e sabato 2 novembre e domenica 3 Dalle lupe lapidee attribuite a Giovanni Pisano, agli affreschi di maestri quali Sano di Pietro, Giovanni Antonio Bazzi detto "Il Sodoma”, Il Vecchietta o Bernardino Mei. Dai fondi oro dei maestri trecenteschi come Lippo Memmi, ai lavori di Domenico e Rutilio Manetti, Deifebo Burbarini, Astolfo Petrazzi, Bernardino Mei, Francesco Rustici che raccontano di un fulgido e per certi aspetti ancora misterioso Seicento senese. A Siena, in occasione della X edizione del Trekking Urbano, si aprono per la prima volta le “stanze segrete” di Palazzo Pubblico e si invitano i visitatori a intraprendere un vero e proprio viaggio nell’arte, alla scoperta di capolavori che normalmente non sono accessibili in quanto parte degli arredi degli uffici comunali. Un’opportunità straordinaria quella per cui i visitatori, con occhi del tutto nuovi, potranno osservare i luoghi di uno dei palazzi più celebrati del medioevo europeo e rivivere un passato ricco di storia e cultura che va dalla fine del ‘300 fino al 900. Quattro i giorni in cui ‘le stanze segrete’, nel decennale del turismo lento, potranno essere ammirate con visita guidata solo su prenotazione: sabato 26, domenica 27 ottobre e sabato 2 novembre e domenica 3. “Abbiamo deciso di aprire al pubblico le stanze in cui ogni giorno si svolgono le funzioni amministrative – spiega Sonia Pallai, assessore al Turismo del Comune di Siena - perché siamo fortunati ad operare in ambienti che contengono tanti capolavori. Per la prima volta, abbiamo fatto in modo da permettere sia ai cittadini e che agli ospiti in visita a Siena, di ammirare con occhi nuovi i tesori che rendono unico il palazzo che è la casa di tutti i senesi”. Così, il Palazzo Comunale, celebre nel mondo per il ciclo lorenzettiano di affreschi con le Allegorie del Buono e Cattivo Governo, o per la luminosa Maestà di Simone Martini capolavori commissionati dal Governo dei Nove (in carica 1287 al 1355) che si assicurò l’opera dei maggiori artisti del tempo per rappresentare il proprio programma politico, rivela per questa occasione al pubblico sei “stanze segrete” e due atri. Un insieme di capolavori che rappresenta un unicum, la cui visita offre un suggestivo e interessante spunto di riflessione sulla storia civile e politica della città, della sua organizzazione, delle sue strutture di giustizia. Per informazioni e prenotazioni: 0577 286300 sienastanzesegrete@operalaboratori.com Le stanze segrete rientrano nel ricco programma del Trekking Urbano che Siena, città capofila, ha voluto organizzare alla grande con ben dieci giorni di appuntamenti tra arte, divertimento, suspense e sport (25 ottobre – 3 novembre). Per conoscere tutti i dettagli: http://www.comune.siena.it/Il-Turista/Trekking-urbano Il Trekking Urbano è presente anche su Facebook: Trekking Urbano, su Twitter: @Trekking_Urbano e anche su Instagram e Pinterest. Il percorso di visita Sala delle Lupe Il luogo deve il suo nome alle due Lupe trecentesche opere lapide poste sulla parete di sinistra, attribuite a Giovanni Pisano. Nella sala è presente la statuetta del Mosé di Antonio Federighi e nella parete destra della terza campata vi è l'affresco con Santi e beati Pietro Alessandrino, Ambrogio Sansedoni e Andrea Gallerani, di Sano di Pietro (1446). Sul fondo il Monumento ai dipendenti comunali caduti nella Prima Guerra Mondiale, realizzato dallo scultore Ettore Brogi nel 1931 e l’opera Aquila Imperiale di Giovanni Antonio Bazzi detto "Il Sodoma" (1535): di recente fattura invece sono gli stemmi del Capitano del Popolo, I tre Terzi e altri eseguiti tra gli anni 70' 80' da Cesare Olmastroni. Stanza del Sale "Madonna della Misericordia circondata da angeli e Santi" Nell’intradosso si affacciano finte nicchie con figure di santi e Beati senesi, ai lati vi è l’affresco "S.Martino e il povero e San Bernardino”, eseguito da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta (1453-57 ca.) Cappella dei Nove - Cristo Benedicente con i quattro Evangelisti, opera di Famiglia Memmi, con ripresa posteriore di Bartolomeo Fredi (1390 ca.) - Bartolomeo di Fredi, Annunciazione (1390 ca.) - Bartolomeo di Fredi, Il Beato Andrea Gallerani (1390 ca.) - Lippo Memmi, San Tommaso d'Aquino (1326 ca.) - Lippo Memmi, Sant’Antonio Abate (1326 ca.) - Giorgio Bandini, Lupa Senese con i gemelli Aschio e Senio (fine secolo scorso) Atrio - Domenico Manetti, "Le squadre senesi mandate al recupero dei luoghi di Terra Santa” (1650) Ex sala Giunta - Galleria di dieci personaggi illustri di storia senese affrescati nella fascia superiore delle quattro pareti - Stemma di Siena con una grande lupa, contornato da stemmi delle città di Montalcino, Massa, Chiusi e Grosseto nella parte centrale del soffitto - Vergine che consegna la città al Podestà. Tutto il ciclo è stato eseguito da Umberto Giunti nel 1926. - Veduta di Piazza del Campo durante il corteo delle contrade del 15 agosto 1546, Anonimo sec. XVIII olio su tela. - Veduta di Piazza del Campo durante la caccia ai tori del 15 agosto 1546, Anonimo sec. XVIII olio su tela. - Generale Ottavio Piccolomini con armatura e bastone comando - dipinto su tela seconda metà del 600' Cancelleria di Biccherna La volta a botte della sala è decorata con un ciclo pittorico di affreschi eseguito da più mani entro la prima metà del secolo XVII: - Astolfo Petrazzi, San Giuseppe in Gloria,(1639 ca.) - Rutilio Manetti, Episodio della vita di S.Vittore, (1636 ca.) - Astolfo Petrazzi, Il Martirio di S. Crescenzio, (1639 ca.) - Astolfo Petrazzi, Il Martirio di S. Savino, (1630 ca.) - Astolfo Petrazzi, S. Ansano battezzatore (1630 ca.) - Astolfo Petrazzi, L'arcivescovo di Magonza rende noti ai rappresentanti di Siena i privilegi fiscali concessi dall'imperatore Federico alla città, (1627 ca.) - Bernardino Mei, Pio II Piccolomini dona Radicofani a Siena (1633 ca.) - Bernardino Mei, Incoronazione papale di Pio II Piccolomini (1633 ca.) - Astolfo Petrazzi, La Vergine Assunta (1639 ca.) - Domenico Manetti, David e la donna di Thecua, (1646) - Domanico Manetti, Rebecca al pozzo (1649) - Sano di Pietro, S. Bernardino (1450 ca.) - Arcangelo Salimbeni, Verità e Memoria (1579 ca.) - Arcangelo Salimbeni, Giustizia e Pace, (1578 ca.) - Francesco Rustici, Il Matrimonio di Luigi XVIII con Anna d'Austria (1616) - Francesco Rustici, Carlo dei Medici insignito della porpora (1616) Bilanceria di Biccherna La volta a botte della sala è decorata con un ciclo pittorico di affreschi eseguito da più mani entro la prima metà del secolo XVIII che si può considerare la naturale prosecuzione del ciclo che è nella Cancelleria di Biccherna: - Deifebo Burbarini, Decorazione della volta (1655) - Deifebo Burbarini, La forza Militare impone i tributi ad un vinto (1655) - Deifebo Burbarini, La Città di Siena alla quale i fondatori Aschio e Senio offrono vassoi carichi di monete d'oro (1655) - Deifebo Burbarini, L'Architettura urbana prende visione di un progetto del Palazzo Pubblico, (1655) - Deifebo Burbarini, L'Autorià sovrana di Siena e la parte intellettiva della città rendono grazie a Dio (1655) - Domenico Manetti, Emilia Pannocchieschi d'Elici presenta il vescovo di Siena il progetto del monastero di S. Marta, da lei fondato.(1655 ca.) - Francesco Nasini, Alessandro VII dona preziose reliquie alla città di Siena (1658) - Deifebo Burbarini, Alessandro VII dona la rosa d'oro al Duomo di Siena (1664) - Francesco Nasini, L'arrivo a Siena da Genova della salma del cardinal Petroni (1678 ca.) - Antonio Gregori, La partenza di Maria dei Medici quale promessa sposa di Enrico IV di Francia (1601 ca.) - Deifebo Burbarini, Alessandro III benedice Federico Barbarossa (1667) - Antonio Nasini, Pio II tiene udienza all'aperto sotto un castagno (1674) - Annibale Mazzuoli, Enrico IV prostrato davanti a Gregorio VII alla presenza della contessa Matilde (1695) - Giuseppe Nicola Nasini. Bartolomeo Sozzini ambasciatore di Siena ricevuto da Alessandro VI (1712) - Bartolomeo Neroni detto il Riccio, Madonna col il Bambino tra i santi , Galgano, Michele, Giovanni Battista (1537) - Cappucciaio di provenienza MPS mobile fine 300' inizi 400' Ufficio di Gabella Soffitto completamente decorato con tempere e stucchi all'inizio del XX secolo(1922) eseguito da Pietro Bianchi e lo stuccatore lunganese Pietro Rossi. - Resurrezione di Giovanni Antonio Bazzi detto "Il Sodoma" DISCALIE FOTO: n.136 : “ S.Pietro Alessandrino tra i Beati Andrea Gallerani e Ambrogio Lorenzetti” Sano di Pietro (1446) Cancelleria di Biccherna, Palazzo Pubblico Siena. Bilanceria 10 Arcone : Decorazione dell' arcone di accesso, sec.XVI(1585) , Bilanceria di Biccherna, Palazzo Pubblico Siena. Blianceria 1 : “Il martitio di S.Savino” Astolfo Petrazzi (1630 ca.), Cancelleria di Biccherna Palazzo Pubblico Siena. Cancelleria 20 : “L'Annunciazione” Francesco Nasini 1689, Cancelleria di Biccherna Palazzo Pubblico Siena. Ufficio stampa per la X Giornata Nazionale del Trekking Urbano Sonia Corsi 3351979765 Daniela Fabietti 335 1979415 Elena Giovenco 3315353540 Agenzia Freelance info@agfreelance.it ; www.agfreelance.it; (su facebook Agenzia Freelance; su twitter: AgFreelanceNews) Segreteria organizzativa Comune di Siena Ufficio Turismo 0577 292128 turismo@comune.siena.it Location: Piazza del Campo, Siena tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5933894069487579073 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Ugo Nespolo: L'arte dell'Ironia startDate: 8/22/13 endDate: 10/30/13 Description: Selezione d'artista: Opere uniche su legno e su carta francese, Multipli, Oggetti design La mostra è visibile anche online: http://www.galleriaoltremare.it/area-esposizioni/esposizione.php catalogo in galleria Location: via Marconi 1d, Castiglioncello Livorno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleriaoltremare.it/area-esposizioni/esposizione.php galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Propaganda of the deed. I protagonisti dell'azione anarchica startDate: 10/19/13 endDate: 11/25/13 Description: Il Comune di Carrara e l’Associazione culturale Ars Gratia Artis presentano, presso il Centro Arti Plastiche di Carrara, dal 19 ottobre al 25 novembre, Propaganda of the deed. I protagonisti dell’azione anarchica. Si tratta della mostra personale dell’artista statunitense Sam Durant, prodotta da Franco Soffiantino. L’evento, curato da Federica Forti, rientra nel programma espositivo della seconda edizione di DATABASE, progetto di ampio respiro che raccoglie in sé mostre ed attività culturali. DATABASE è ideato e realizzato da Ars Gratia Artis in collaborazione con il Comune di Carrara. La mostra presenta il progetto “Propaganda of the deed”, frutto del fascino che la città di Carrara ha esercitato sull’artista Sam Durant, dopo la sua partecipazione alla XIV Biennale di Scultura di Carrara. In questa occasione Durant ha infatti avuto modo di approfondire la conoscenza dei laboratori artigiani, delle segherie e della storia di questa città in cui l’estrazione del marmo è legata in modo imprescindibile alla storia del movimento anarchico a cavallo tra XIX e XX secolo. E’ proprio qui infatti che hanno avuto i natali importanti esponenti del movimento nazionale ed internazionale, uno fra tutti, Gino Lucetti, noto per il fallito attentato a Mussolini, a cui furono dedicati il “battaglione Lucetti” ed una piazza nel centro di Carrara. Anche Renzo Novatore (di Arcola), poeta futurista, ed esponente di punta della frangia individualista del movimento nella provincia della Spezia. Sono loro, assieme ad altri importanti personalità quali Errico Malatesta, Carlo Cafiero, Francesco Saverio Merlino, Marie Louise Berneri (le donne hanno giocato ruoli chiave nella storia del movimento), i protagonisti del lavoro di Durant che, dopo essere stato esposto tra le altre sedi al MACRO di Roma (mostra “La stessa storia” a cura di Bartolomeo Pietromarchi), torna a Carrara alle sue origini. Una storia dell’azione (Propaganda dell’azione è il titolo tradotto) raccontata da Durant con i ritratti a busto e la replica delle casse per contenere la dinamite, tutte opere in marmo che rendono monumentale, storicizzano e fermano nel tempo una storia senza fine, quella di un ideale che promuove azioni in nome della libertà. Volutamente non finiti questi busti ci ricordano l’utopia del pensiero anarchico, ma anche l’incredibile attualità di un pensiero che oggi più che mai sembra offrire spunti. Fa parte del percorso espositivo un focus sul movimento carrarese che comprende la proiezione del film documentario “Non son l’uno per cento” (2006) del regista Antonio Morabito. Il progetto curatoriale di Federica Forti per la prima volta rilegge le vite ed i pensieri dei personaggi ritratti contestualizzando la produzione di Sam Durant nell’attualità dell’utilizzo del marmo in arte contemporanea. Concordemente al volere dell’artista, vengono ricordati nelle didascalie delle opere tutti gli artigiani e lo staff del laboratorio che ha reso possibile la realizzazione di questo lavoro. Sarà infatti dedicata una sala all’installazione esatta del laboratorio di scultura Telara Studio d’Arte così come si è conservata dopo la lavorazione delle opere di Durant: i modelli in gesso delle teste dei personaggi anarchici, fotografie fornite dall’artista per la realizzazione dei modelli in creta, strumenti di lavoro, esposti in questa occasione allo scopo di documentare le varie fasi della lavorazione. Si potranno inoltre consultare documenti e testi scritti dai protagonisti scelti da Sam Durant: fonti dirette che permettono di avvicinarsi al pensiero ma anche alle vite di questi protagonisti. Durante l’opening si terrà il concerto del gruppo carrarese di fama internazionale “Les Anarchistes” e sarà aperto un talk tra l’artista Sam Durant, la curatrice Federica Forti e gli autori invitati a dare un contributo critico in catalogo: Giovanna Bernardini, Assessore alla Cultura del Comune di Carrara, il critico Stefano Taccone e gli artisti Massimo Mazzone e Gian Maria Tosatti. Sam Durant, artista americano attivo a Los Angeles e tra i più significativi protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale. Ha partecipato a numerose biennali tra cui a Panamá, Sydney, Venezia e Whitney. Le sue opere sono esposte in molte collezioni pubbliche tra cui The Art Gallery of Western Australia a Perth, Tate Modern a London, Project Row Houses a Houston, e il Museum of Modern Art di New York. La sua ricerca si concentra da sempre su tematiche sociali, politiche e culturali proprie della storia americana – dal movimento per i diritti civili alla musica rock del sud –, ma è anche legata alle tragedie politiche e sociali che attraversano la società contemporanea. Di recente si è inoltre interessato alla storia italiana, in particolare alle vicende del movimento anarchico attivo in Italia alla fine del XIX secolo. SCHEDA TECNICA: Conferenza e anteprima stampa: Venerdì 18 ottobre ore 12.00 Inaugurazione: Sabato 19 ottobre ore 18:00 Sede espositiva: Centro Arti Plastiche, Via Canal del Rio – 54033 Carrara A cura di: Federica Forti Catalogo: a cura di Ars Gratia Artis con testi critici di Federica Forti, Giovanna Bernardini (Assessore alla Cultura del Comune di Carrara), Massimo Mazzone, Stefano Taccone e Gian Maria Tosatti. Promossa e organizzata da: Comune di Carrara, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Ars Gratia Artis. Con Il patrocinio di: Regione Toscana Main Sponsor: Camera di Commercio Massa Carrara, Admiral Tecnomar, NCA, Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. Con il supporto di: Franco Soffiantino Contemporary Art Production, Telara Studio d'Arte Apertura mostra al pubblico: 19 ottobre – 25 novembre Orari: Lunedì – Mercoledì 9.00 – 13.00 Giovedì – Venerdì - Sabato 9.00 – 13.00 / 15.00 - 18.00 Ingresso mostra: 2 €, inaugurazione ingresso gratuito La mostra è inserita nella II Edizione di DATABASE, progetto ideato e realizzato da Ars Gratia Artis in collaborazione con il Comune di Carrara. Informazioni, aggiornamenti e calendario attività: www.database-carrara.com e-mail: info@database-carrara.com Facebook: data Base Carrara +39 349 7252647 Ufficio stampa: Chiara Musso press.database.carrara@gmail.com cmussoufficiostampa@gmail.com Location: Centro Arti Plastiche, Via Canal del Rio – 54033 Carrara tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Tornabuoni Arte apre e va subito in Bianco (Italia) - da venerdì 4 ottobre 2013 startDate: 10/4/13 endDate: 12/3/13 Description: Tornabuoni Arte apre e va subito in Bianco (Italia) - da venerdì 4 ottobre 2013. C’è un nuovo spazio per l’arte contemporanea in riva all’Arno. Tornabuoni Arte apre venerdì 4 ottobre 2013 in Lungarno Cellini 3 con una mostra, Bianco Italia. Una scelta che ha quasi il sapore della provocazione in un momento così difficile sotto il profilo economico e ancor di più in una città, come Firenze, rimasta ferma al Rinascimento. La galleria è già da sola un gioiello architettonico, grazie al sapiente lavoro dello studio Archea Associati. Imponente lo spazio espositivo: oltre 500 metri quadri su due piani e un giardino delle sculture che grazie alle ampie finestre si apprezza pure dalla strada. L’onore e il merito di questa operazione va alla famiglia Casamonti che negli ultimi vent’anni ha organizzato molte mostre proprio accanto alla galleria e che, per passione, in oltre un secolo di attività ha raccolto una splendida collezione d’arte. Location: Lungarno Cellini 3 - FIRENZE tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: tornabuoniArte - NUOVO CATALOGO 2013-2014 startDate: 10/5/13 endDate: 1/31/14 Description: tornabuoniArte - INTRODUZIONE AL NUOVO CATALOGO 2013-2014 - Inauguriamo questo nuovo catalogo con l’omaggio ad un aspetto dell’arte pittorica forse definitivamente tramontato. Si tratta del modus pingendi che contraddistingue in modo particolare i grandi pittori veneti cinquecenteschi e i maestri più celebrati del Barocco, per riemergere a sprazzi con artisti quali Delacroix e Boldini: parliamo della ‘maestria’, della sapienza del tocco, della destrezza nel dipingere ‘di colore’. Frutto della combinazione tra innato talento e anni di pratica e studio. L’occasione ci è data da un piccolo capolavoro che ci onoriamo di presentare in questa edizione, l’Olindo e Sofronia di Luca Giordano. Come noto, il seicentesco pittore napoletano, campione dei virtuosi del pennello al pari di un Rubens o di un Velazquez, era detto ‘Luca fa presto’, un appellativo sicuramente tra i più calzanti mai assegnati ad un artista. Pare che il soprannome sia nato con l’incitamento che faceva il padre all’enfant prodige negli anni dell’apprendistato – “Luca, sbrigati, fa presto!” – mentre lo imboccava durante il lavoro per non fargli perdere tempo. La tela che presentiamo, dipinta nel pieno della sua forza creativa dall’artista ormai entrato nella propria maturità, trasuda maestria, estro, abilità, gioia creativa. La stesura del soggetto, un epico condensato di virtù cristiane e umane tratto dalla Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, è sapiente. La composizione è orchestrata creando una ellissi di teste che raggiunge l’apice con la bionda testa di Sofronia. Il candido corpo della ragazza che si staglia sui dominanti toni bruni è il momento culminante del quadro; la bellezza della fanciulla è resa ancora più dirompente dal contrasto prodotto con il manigoldo in primo piano che si approssima con le fascine, il volto debitamente nascosto a suggerire alla nostra immaginazione quanto di più brutto. I delicati, diafani incarnati di lei prendono forza dall’essere contrapposti ai volgari muscoli e alla carnagione scura dello sgraziato corpo del carnefice, raffigurato con lo sguardo rivolto alla sua vittima. Dove però il pittore si esalta è appunto nella conduzione pittorica, paragonabile, nel suo virtuosismo, ad un perforante trillo di Farinelli o ad una fulminante scala di Paganini. Solo una visione ravvicinata può rendere conto di come il pittore costruisca le forme con il colore, di come anche i minimi dettagli siano realizzati con estrema rapidità, senza disegno o esitazioni, con pennellate talvolta corpose, talaltra più liquide, che si sovrappongono con magistrale sicurezza. Sublime tocco di classe, i segni tracciati con il retro del pennello sul colore ancora fresco con cui l’artista delinea le lamine che compongono gli spallacci di Clorinda, la musulmana di buon cuore che salverà i due innamorati del fronte opposto. L’opera del Giordano è un vero e proprio fuoco d’artificio che illumina questo catalogo, del quale andiamo a evidenziare, come di consueto, altri motivi di interesse. L’affascinante Madonna con il Bambino del dipinto ricondotto a Rossello di Jacopo Franchi, in bilico tra Lorenzo Monaco e la cosiddetta “pittura di luce”, ci riporta a quella transizione tra il Gotico e il Rinascimento che sicuramente si protrasse per alcuni decenni del Quattrocento, rammentandoci quanto approssimative siano le categorie che spesso usiamo per dare ordine alle manifestazioni artistiche. Oscillante tra eleganze gotiche e novità rinascimentali anche le due tavole raffiguranti, nella ricostruzione di Alessandro Delpriori, i santi Giacomo Maggiore e Giovanni Evangelista, interessante aggiunta all’esiguo corpus del napoletano Giovanni da Gaeta, ricondotte dallo studioso alla fase giovanile. Tra i recuperi di particolare rilievo sono sicuramente da segnalare i quattro pannelli attribuiti dallo stesso Delpriori all’eccentrico pittore bolognese Amico Aspertini: l’episodio con la sibilla Tiburtina che indica in alto all’imperatore Augusto la superiorità divina, in particolare, ha momenti di notevole altezza, come negli edifici bramanteschi presenti sul fondo, dalla fuga dei pilastri sulla sinistra, delineata con una impeccabile prospettiva assecondata da un sapiente uso della luce, alla fantasiosa tribuna, con la sua cupoletta sorretta da svelte colonnine. I reperti classici sparsi all’intorno, lo studio accurato dell’abbigliamento rimandano a quel recupero archeologizzante dell’antico che viene inaugurato da Donatello e esportato in tutta l’Italia settentrionale grazie alla attenta ricezione operata dal Mantegna. Una maestria tutta diversa da quella del Giordano, ma sempre degna di nota, quella che ammiriamo nella realizzazione dell’olandese Jan van Bunnik. Un paesaggio ricco di dettagli, aneddoti, minuzioso fino al maniacale, ma di grande piacevolezza. Per concludere, non senza una venatura di tristezza nel considerare quanta sapienza artigiana poteva esprimere ancora agli albori del secolo scorso la nostra città, segnaliamo il tavolo con il piano in pietre dure della celebrata manifattura Ugolini, risalente alla fine dell’Ottocento. Il ‘commesso’ è sin dalla fine del sedicesimo secolo l’espressione artistica più tipica di Firenze, città della quale questi manufatti assecondavano convincentemente il connaturato anelito all’eternità. Una miracolosa unione delle virtù dell’uomo, capace con uno strenuo lavoro manuale di tagliare i durissimi materiali impiegati e di creare con il proprio gusto fantastiche combinazioni, e della sorprendente varietà delle formazioni minerali, in una perfetta combinazione di arte e naturalia. Location: VIA MAGGIO 4r - FIRENZE tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10022 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: PATRIZIA PEPE TEMPORARY EXHIBITION_CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM startDate: 11/20/13 endDate: 2/28/14 Description: OPENING CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM DANIEL GONZÁLEZ A cura di Ronaldo Fiesoli Testo critico di Marco Tagliafierro 20 Novembre 2013– 28 Febbraio 2014 La sede Patrizia Pepe è caratterizzata da spazi in cui l’aspetto creativo è l’elemento centrale. E’ proprio nell’head quarter che il Brand, con il passare degli anni, ha rafforzato il legame con la cultura ospitando esposizioni d’arte contemporanea. In questa occasione Patrizia Pepe ospita l’artista argentino Daniel González. CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM Nella factory di Prato, Daniel González unisce fashion, musica e arte in una combinazione esplosiva. Per il progetto CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM l’artista ha creato diverse sculture ambientali formate da decine di altoparlanti di varie misure, rivestiti da una iconografia fantastica creata con paillettes e glitter. Sbarcato nella hall come una navicella spaziale, il CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM sarà pieno di colore, musica e luci al laser. Una vera “macchina di musica-estetica che canta e racconta storie attraverso gli ambienti d'ingresso, la mensa, la sala conferenze fino alla palestra”. Ogni installazione avrà una propria playlist scelta in base alla funzionalità dello spazio. Il CRIMINAL AESTHETIC FASHION è un protagonista come ognuno di noi vorrebbe essere, “anti-conformista quanto basta, politically uncorrect, immerso nella società contemporanea che si scontra tutti i giorni contro l’appiattimento delle emozioni e cerca in ogni modo di essere se stesso”. Come uno storyteller contemporaneo, Daniel González racconterà storie attraverso le immagini e la musica alle persone che quotidianamente vivranno gli spazi della factory, offrendo la possibilità di vivere la “bellezza” anche nella consuetudine del quotidiano. L’arte di Daniel González nasce dalla ricerca sul rito della celebrazione e si declina in progetti pubblici, banner-painting di paillettes e pezzi unici indossabili presentati in performance ad alto impatto. González crea mondi deliranti, sexy e energetici: spazi dove le convenzioni esistenti collassano. Inaugurazione: 20 Novembre 2013 h 17.30_19.30 Orario d’apertura: lunedì/venerdì 9.30/12.30 - 14.00/18.00 solo su appuntamento Per informazioni: tel. 055 87 444 1 Location: VIA GOBETTI 7/9 - CAPALLE (FIRENZE) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2794 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: performance di Lindsay Kemp startDate: 11/9/13 endDate: 11/9/13 Description: SABATO 9 novembre alle ore 21 performance di Lindsay Kemp e inaugurazione della mostra dei suoi disegni. Disegni danzanti Spero che i miei disegni non abbiano bisogno di aiuto per fare il viaggio dalla mia mano al tuo occhio… e dal tuo occhio all’immaginazione che tutto comprende senza parole. Sono cartoline spedite da istanti volanti, elettrocardiogrammi di vitalità, doni. Come danzatore, so che ogni istante della danza è irripetibile e impossibile da catturare: sono attimi che si accendono e spariscono per sempre. Ecco perché in scena ogni momento deve essere vissuto all’ennesima potenza. E ecco perché quando disegno devo iniziare e finire in pochi istanti, senza pensare o riflettere o esitare. Pochi rapidi gesti, per far partire una freccia che vuole arrivare allo spettatore con la stessa spontanea immediatezza con la quale io l’ho trasmessa alla carta. Nessuna correzione, tranne quella di una nuova pagina bianca e, subito, un altro disegno. Ecco perché ricorro sempre agli stessi facilmente riconoscibili leitmotiv, le stesse figure che fanno gli stessi gesti, perché così la mia mano è libera di volare . La ripetizione crea scioltezza. Migliaia di variazioni sugli stessi temi. Quando disegno c’è musica, nella stanza o nel silenzio. E così nasce la danza di un nuovo danzatore dentro di me, che nell’istante balza fuori come un lampo o un angelo dal mio corpo, una linea nera che atterra sul bianco splendore della pagina… e esegue la sua danza, l’unica, quella per la quale forse verrà ricordato, fatta da lui, non da me. Ma sul palcoscenico di carta bianca come su quello nel teatro, la danza è anche equilibrio e tecnica, accumulo di stimoli e influenze. E così la mia galleria di eroi e archetipi – di marinai e toreri, ballerine e madri, angeli e diavoli – si veste di echi di Cocteau, Miró, Picasso, Matisse, di calligrafia giapponese e grafiti preistorici. Il cuore di ciascuno è pieno di danzatori ma l’importante è osare, alzare il sipario e mostrarli al mondo. Sciogliere il nodo e farlo diventare una linea, un sorriso. Per te. Lindsay Kemp LINDSAY KEMP breve biografia Dopo gli studi al Bradford College of Art, Kemp ha sempre affiancato il disegno e la pittura alle altre attività creative, con cui spesso sono connessi… soprattutto nel caso dei disegni per i suoi costumi teatrali. Numerose le mostre in tanti paesi e continenti diversi. Specialmente degno di nota quella alla Fundación Miró a Barcellona (maggio 1980), una grande mostra arricchita da un montaggio altamente teatrale e da varie performance, reso possibile dell’entusiasmo e ammirazione di Miró in persona per il teatro ed i disegni di Kemp… grande successo e grande incoraggiamento. I suoi lavori si trovano in moltissime collezioni pubbliche e private in ogni parte del mondo (incluso il New York Museum of Modern Art e il Victoria & Albert Museum a Londra), e sono particolarmente quotati in Giappone, dove tre mostre personali gli hanno decretato un grande successo. Location: piazza Repubblica 12 - 57123 LIVORNO tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5940901142552495041 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: A Palazzo Pitti di Firenze la grande mostra dedicata agli Impressionisti startDate: 9/23/13 endDate: 1/6/14 Description: Il 23 settembre è partita a Palazzo Pitti di Firenze la grande mostra dedicata agli Impressionisti, l’evento artistico più importante dell'autunno fiorentino. Fino al 5 gennaio 2014. cose da vedere a Firenze Le pennellate intrise di colore e di luce degli impressionisti saranno al centro degli eventi dell’autunno fiorentino, con la grande mostra sugli Impressionisti, concordata con il Museo D’Orsay di Parigi, luogo che raccoglie la più ricca e significativa testimonianza di opere impressioniste. Per gli impressionisti oggetti e persone erano trattati con la stessa pennellata, decisa, ampia, ricca di atmosfera, attraverso le cangianti condizioni di luce che si manifestavano durante la giornata, perché, la loro pittura avveniva esclusivamente en plein air. Il nome Impressionismo fu dato durante la mostra Exposition Impressioniste, partendo dal titolo di un quadro di Monet, Soleil Levant. Una pittura fatta di luci ed ombre, colori forti e vividi, impression de la realité. La mostra ospiterà 12 capolavori del periodo impressionista, da Edgar Degas, presente con due celebri opere, tra cui la famosa tela Répétition d'un ballet sur la scène del 1874, a Claude Monet, Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pissarro, Henri Fantin-Latour fino a Paul Guigou,. Le sale di Palazzo Pitti si animeranno di intramontabili capolavori, nel segno della reciprocità tra istituzioni ed in seguito ai prestiti fatti all’Orangerie di Parigi lo scorso 10 aprile per la mostra di grande successo “Les macchiaioli, des impressionistes italiens?”. Secondo la Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini, con questa mostra “Si potrà così offrire ai visitatori della Galleria d’arte moderna, temporaneamente privati di alcuni dipinti dei Macchiaioli, una significativa rassegna di capolavori dell’Ottocento francese più o meno legati all’Impressionismo, che non rappresenta un semplice prestito, bensì il punto d’arrivo di un lavoro comune”. Firenzemadeintuscany, con la sua guida aggiornata sugli principali eventi artistici, culturali, musicali, eno-gastronomici presenti in città e nel territorio toscano, ci accompagnerà giorno per giorno alla scoperta di questa straordinaria mostra con approfondimenti, interviste, ma anche viste alla città basate su percorsi originali, fuori dai soliti itinerari turistici. I capolavori dell’arte Impressionista saranno esposti presso il Salone da Ballo del Quartiere d’Inverno di Palazzo Pitti dal 23 settembre 2013 al 5 gennaio 2014. Location: Palazzo Pitti, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2104 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: I GRANDI APPUNTAMENTI DELLA MUSICA – startDate: 11/8/13 endDate: 12/9/13 Description: Un Festival che omaggia la musica con estro e libertà, coniugando il pianismo romantico di Liszt e Thalberg con quello jazz di Rita Marcotulli, la musica popolare con la contemporanea, il barocco con lo swing. Un Festival che cerca, sceglie ed esalta le contaminazioni, la sperimentazione e l’innovazione. Un Festival che dà ampio spazio alle star come Francesco Nicolosi, Mariano Rigillo, Rita Marcotulli, Chiara Caselli e Ara Malikian ma anche ad artisti ora lanciatissimi come il sofisticato ensemble Soqquadro Italiano. E come un grande amico, Giorgio Albiani, che attorno alla sua chitarra ha raccolto I Viulàn. Il Festival di Arezzo 2013 è GREEN: giovane, estroso e curioso Arezzo. L’edizione 2013 di uno dei rari festival invernali – I GRANDI APPUNTAMENTI DELLA MUSICA – si colora di verde, esattamente dell’emerald, ancora una volta scelto e lanciato internazionalmente da Pantone: la moda e il design ne sono stati entusiasti. Noi egualmente. Non ne abbiamo fatto una scelta di immagine ma un indirizzo creativo. Che cosa è green del nostro Festival? I giovani, innanzitutto. I talenti del Conservatorio di Musica di Cesena e quelli della classe di Composizione di Andrea Portera presso la Scuola di Musica di Fiesole. I bambini, quelli che “aiuteranno” un grande violinista a suonare le ”Quattro Stagioni” di Vivaldi. Gli evergreen Viulàn ma anche una delle nostre sedi, la lussuriosa Serra di Ca de Frati. Insomma, siamo da sempre green nel cuore, quest’anno ancora di più. L’edizione 2013 del Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica”, ricca di contenuti artistici e spettacolari che ne rinvigoriscono il carattere innovativo, si svolgerà dall’8 novembre al 9 dicembre, grazie alla promozione di Arezzo Città del Vasari, del Teatro dei Ricomposti e dell’associazione Pro Anghiari, oltre che con il sostegno principale di Caffè River, Chimet, Power-one, Italfimet, Lem, Fior, Gimet Brass, Corpo Vigili Giurati, Tenuta Sette Ponti, Dea Gioielli, Lungarno 23 Firenze, GP Rent, Viapiana, Ca de Frati e Unoaerre: un parterre straordinario di aziende vitali che credono nel valore della cultura, che investono nella cultura, che pensano alla cultura come a uno dei motori verdi dell’economia italiana. Un Festival che è piaciuto ai Media, ben tre di loro ne sono i Partner: La Nazione, Agenzia Impress e Ufficio Stampa, Promozione e Relazioni Esterne ∙ Via Guido Monaco 32 ∙ 52100 Arezzo ∙ T 0575 401751 direzione@igrandiappuntamentidellamusica.it ∙ info@arezzocittadelvasari.it ∙ www.arezzocittadelvasari.it Gli Artisti si esibiranno in un contenitore ampio che mette a loro disposizione tanti palcoscenici straordinari: la Serra Eventi di Ca de Frati, il Teatro Virginian e il Teatro Comunale di Anghiari, il Salone delle Feste del Circolo Artistico e l’Auditorium del Liceo Scientifico Francesco Redi. Un Festival curioso che vuole incuriosire. E che ospita, ad ingresso gratuito, un unico infiltrato non artista, TOMASO MONTANARI: intellettuale coraggioso, storico dell’arte fiorentino con cattedra all’Università Federico II di Napoli, scrive per Il Fatto quotidiano e Il Corriere della sera. I suoi libri sono stati tutti un successo e hanno fatto discutere. Qui parlerà di “Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l'arte e la storia delle città italiane”. (Teatro Virginian, 2 dicembre ore 18) Il Festival verrà inaugurato da un grande duo, il pianista FRANCESCO NICOLOSI e l’attore MARIANO RIGILLO: Verdi, Wagner, D’Annunzio e il Circolo Artistico Internazionale di Via Margutta, questo il programma con il quale il Festival celebrerà insieme tre anniversari importanti, affidandoli a Francesco Nicolosi, grande erede della Scuola pianistica napoletana e ad un attore del calibro di Mariano Rigillo. Nicolosi suona trascrizioni e parafrasi di Liszt e Thalberg da Verdi e Wagner; Mariano Rigillo legge alcuni fulminanti scritti di D’Annunzio sulla musica. (Salone delle Feste del Circolo Artistico, 8 novembre ore 21) L’ensemble del momento, SOQQUADRO ITALIANO, per la prima volta ad Arezzo Who’s afraid of Baroque? Titolo sicuramente curioso, preso in prestito dal famoso testo teatrale di Albee “Who’s afraid of Virgina Wolf”. Who’s afraid of Baroque? Non è un concerto e nemmeno uno spettacolo teatrale ma un divertente spaccato sulla musica e sulla cultura italiana del Seicento. Un continuo dialogo tra antico e moderno, un raffinato gioco di fusione, volto a spaziare tra improvvisazione jazz e arte della diminuzione, tra lazzi della Commedia dell’Arte e atmosfere swing. Claudio Borgianni attinge a piene mani dal repertorio musicale e letterario del Seicento, smembrandolo, deformandolo, ed infine ricomponendolo per poter tracciare i punti di continuità che ci legano a quel mondo. Vincenzo Capezzuto, voce magica dalla tessitura rara ed indefinita, già primo ballerino ed artista poliedrico è “la voce e il corpo” del progetto, sempre in bilico tra espressività colta e immediatezza popolare. (Teatro Virginian, 15 novembre ore 21) Il suono delle montagne, con I VIULAN, GIORGIO ALBIANI, FRANCESCO SANTUCCI e SILVIO TROTTA L'instancabile ed appassionata ricerca effettuata sulle montagne dell'Appennino tosco-emiliano dal fondatore dei Viulàn, Lele Chiodi, anche in collaborazione con Francesco Guccini, ha ormai superato i trent’anni ma è ben lontana dal terminare. L'amore per la propria terra, i suoi colori, i suoi valori, i suoi dialetti, la sua musica, sono il motore di questo entusiasmo. Qui la proposta è esclusiva e si deve alla voglia del Festival di proseguire nella proposta della musica popolare italiana, unita alla sensibilità di Giorgio Albiani nell’arrangiare quei canti per farli arditamente dialogare con la sua chitarra e i fiati estrosi di Francesco Santucci. Le nostre montagne ci ascoltano e si fanno interpretare da strumenti insoliti e interpreti d’eccellenza. (Teatro Comunale dei Ricomposti di Anghiari, 17 novembre ore 18). Ufficio Stampa, Promozione e Relazioni Esterne ∙ Via Guido Monaco 32 ∙ 52100 Arezzo ∙ T 0575 401751 direzione@igrandiappuntamentidellamusica.it ∙ info@arezzocittadelvasari.it ∙ www.arezzocittadelvasari.it La rosa bianca. Note che parlano parole che suonano. Omaggio a Tonino Guerra di e con RITA MARCOTULLI e CHIARA CASELLI A poco più di un anno dalla scomparsa di Tonino Guerra, il Festival di Arezzo lo ricorda con questo concerto che unisce le musiche della grande Rita Marcotulli e la voce intensa di Chiara Caselli che lo dedicano alle sue parole che sgorgano da sé una fontana che conserva la freschezza e il fervore innocente della profondità Le parole più giuste per presentare questo mix esplosivo di jazz e letteratura sono di Chiara Caselli. Eccole: "Devo molto a Tonino Guerra. come spettatrice, ma non solo. Con lui, le sue parole, ho fatto uno dei miei film che amo di più, l'episodio di "La domenica specialmente" diretto da Marco Tullio Giordana. Ero ancora agli inizi e ricordo la preparazione maniacale del monologo per il provino e l'attenzione di Marco Tullio, e le parole di Tonino. Era come tuffarsi in un torrente di acqua fresca. Ritrovai le inflessioni della sua lingua, che è anche la mia, siamo della stessa terra, l'Emilia Romagna. Lui di Romagna io di Bologna, e li ho sempre un po’ invidiati. La stessa cadenza leggera e dolce della mia, della nostra terra, la riproporrò con le poesie e i racconti di Tonino che leggerò sulle musiche, con le musiche di Rita Marcotulli. E' stata una scoperta meravigliosa, lo sarà per tutti”. (Salone delle Feste del Circolo Artistico, 25 novembre ore 21) Voyage à Paris avec Edith et… con il RARE DUO Lo spettacolo, allestito in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Edith Piaf, Francis Poulenc e Jean Cocteau, ricrea l’atmosfera parigina degli anni vissuti da quei grandi. Il mezzosoprano VALENTINA VANINI e il pianista MARCO SANTHIA’ alternano canzoni della Piaf con letture di brani che Jean Cocteau scrisse appositamente per lei e musiche di Francis Poulenc, compositore capace di dipingere miniature tanto audaci e spiritose, quanto sentimentali e maliziose. Un omaggio forte, affidato a due artisti di “rare” sensibilità. (Teatro Comunale dei Ricomposti di Anghiari, 2 dicembre ore 18) Green Festival. I giovani compositori di Fiesole e il TANGRAM CHAMBER PROJECT Un settimino di archi e fiati formato da talenti cresciuti nel vivaio rigoglioso di Fiesole, il TANGRAM CHAMBER PROJECT, eseguirà le musiche dei giovani compositori della classe di Andrea Portera presso la Scuola di Musica di Fiesole: veri talenti che sono stati invitati a creare in omaggio al tema del green. Hanno composto musiche ispirate alla natura toscana e ad alcune pagine memorabili della letteratura europea. E’ lo spirito più autentico del Festival 2013, accentuato dall’esecuzione nella rigogliosa Serra Eventi di Ca de Frati: nell’occasione il Festival si congederà per il 2013 con una gran festa, anzi con il brunch offerto a tutti gli intervenuti. (Serra Eventi di Ca de Frati, 8 dicembre ore 11) Ufficio Stampa, Promozione e Relazioni Esterne ∙ Via Guido Monaco 32 ∙ 52100 Arezzo ∙ T 0575 401751 direzione@igrandiappuntamentidellamusica.it ∙ info@arezzocittadelvasari.it ∙ www.arezzocittadelvasari.it Le mie prime Quattro Stagioni : ARA MALIKIAN, ARA MALIKIAN ENSEMBLE e TONY CONTARTESE Ad Ara Malikian, uno dei più straordinari violinisti del mondo, è affidata la chiusura del Festival. Ara Malikian – qui insieme all’ottimo Ensemble che lo accompagna in giro per il mondo e alla voce di Tony Contartese – propone le Quattro Stagioni di Vivaldi trasmettendo ai bambini l’esperienza della musica in modo ludico ed eloquente, spiegando e mettendo in scena prima di ogni movimento i sonetti che lo stesso compositore compose per quei concerti. I versi, che fanno riferimento a situazioni, fenomeni naturali, animali, personaggi e stati dell’animo, danno forma alla musica e qui vengono utilizzati per dare forma teatrale al concerto. Per una fantastica esperienza musicale che vede coinvolti i bambini ma che seduce anche gli adulti. I Grandi Appuntamenti della Musica amano i “piccoli” e dedicano loro il più gioioso dei concerti di Natale. (Salone delle Feste del Circolo Artistico, 2 dicembre ore 18) APERITIVO IN CONCERTO. I giovani talenti del Conservatorio di Musica “Bruno Maderna” di Cesena Il green dei bambini ma anche quello dei giovani talenti chiamati ad esibirsi e l’altro degli studenti del Liceo Scientifico “Francesco Redi” di Arezzo: I Grandi Appuntamenti della Musica amano veramente i giovani. E per i giovani di maggior talento ha ideato Aperitivo in concerto che, grazie all’ accordo con il Conservatorio di Musica “Bruno Maderna” di Cesena, per tutte le domeniche del Festival presenterà i loro talenti (i laureandi del Triennio e del Biennio) in matinée presso il Teatro Virginian di Arezzo. I concerti, della durata di 50 minuti, inizieranno alle 11, subito dopo verrà offerto l’aperitivo. Ecco i magnifici 4 GREEN del Conservatorio di Cesena (1 solista e 3 gruppi, ci sono 2 o 3 aretini tra di loro): MARCO RIZZELLO, pianoforte TRIO IMPROVVISO, Serena Meloni, Emanuele Massotti e Gianmarco Rossi, chitarre TRIO CONTRASTI, pianista Kim Fabbri, violinista Giuseppe Mengoli, clarinettista Xhovan Dimo LE VOCI DEL BAROCCO, soprano Vittoria Giacobazzi, contraltista Jacopo Facchini, cembalista Ludovico (Teatro Virginian, le domeniche 10/17/24 novembre e 1 dicembre, sempre alle 11, a seguire l’aperitivo) I concerti nell’Auditorium del Liceo Scientifico “Francesco Redi” E poi, come sempre, i concerti dei “grandi” in esclusiva per gli studenti del Liceo Scientifico Francesco Redi: tre dei concerti più prestigiosi verranno proposti, con programmi appositamente studiati, agli studenti di questo liceo: lì c’è un laboratorio musicale che funziona benissimo, un auditorium e docenti straordinari che preparano i temi dei concerti. Ovviamente, tutto gratuitamente per gli studenti: gli artisti che hanno accettato di tenere questi concerti-incontri-lezioni sono Ara Malikian, Giorgio Albiani con i Viulàn. Francesco Santucci e Silvio Trotta, infine Soqquadro Italiano. Tre lezioni di storia della musica in musica, che spazieranno dal canto popolare al barocco più conturbante sino alle vette violinistiche di Bach. Ufficio Stampa, Promozione e Relazioni Esterne ∙ Via Guido Monaco 32 ∙ 52100 Arezzo ∙ T 0575 401751 direzione@igrandiappuntamentidellamusica.it ∙ info@arezzocittadelvasari.it ∙ www.arezzocittadelvasari.it INGRESSI, BIGLIETTI, ABBONAMENTI, GRATUITA’ Biglietto per i concerti dell’8, 15, 25 Novembre e del pomeriggio del 9 Dicembre € 15,00 (Ridotto per giovani fino a 30 anni, over 65, soci del Teatro di Anghiari e Amici del Festival € 10,00) Al concerto “Le mie prime Quattro Stagioni” i bambini fino a 10 anni entreranno con un biglietto di € 1,00 Biglietto per i concerti mattutini di “Aperitivo in concerto” (10, 17,24 Novembre e 1 Dicembre) € 5,00 Biglietto per i concerti pomeridiani del 17 Novembre e dell’1 Dicembre ad Anghiari € 10,00 (Ridotto per giovani fino a 30 anni, over 65, soci del Teatro di Anghiari e Amici del Festival € 5,00) Biglietto per il concerto del Green Festival, l’8 Dicembre a Ca de Frati € 10,00 Gli ingressi ai concerti mattutini del 16, 18 Novembre e del 9 Dicembre sono riservati esclusivamente agli studenti del Liceo Scientifico “Francesco Redi” La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dei concerti I biglietti sono in vendita nei giorni feriali anche presso la sede del Festival L’incontro con Tomaso Montanari Gold (7 concerti, 8/15/17/25 Novembre, 1/8/9 Dicembre: pomeridiani, serali e Ca de Frati) € 10,00 Green (4 concerti, 8/15/25 Novembre e pomeridiano del 9 Dicembre) € 35,00 www.arezzocittadelvasari.it Ufficio Stampa, Promozione e Relazioni Esterne ∙ Via Guido Monaco 32 ∙ 52100 Arezzo ∙ T 0575 401751 direzione@igrandiappuntamentidellamusica.it ∙ info@arezzocittadelvasari.it ∙ www.arezzocittadelvasari.it Location: Anghiari, Arezzo tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5941396994280607505 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: ANDY WARHOL . UNA STORIA AMERICANA La “capitale” delle arti diventa New York startDate: 10/12/13 endDate: 2/2/14 Description: ANDY WARHOL . UNA STORIA AMERICANA La “capitale” delle arti diventa New York Il Palazzo d'arte e cultura di Pisa, per tutti “Palazzo Blu” dalla tonalità blu-turchina della sua struttura, da qualche tempo si distingue per eventi espositivi di grande rilievo per l’importanza dei protagonisti proposti. Negli ultimi anni le esposizioni dedicate a Chagall, a Mirò, a Picasso e a Kandinsky, hanno attirato qui oltre 300mila visitatori, ottenendo lusinghieri riscontri di pubblico e critica. Ora questo museo dedicato all’arte contemporanea apre le sue porte al genio eclettico Andy Warhol. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Palazzo Blu (gestita dalla Fondazione Caripisa), prodotta in collaborazione con GAmm Giunti e The Andy Warhol Museum di Pittsburgh, è curata da Walter Guadagnini e Claudia Beltramo Ceppi. Tra le opere in mostra, 150 circa, vediamo 20 fotografie Polaroid che mostrano l’itinerario creativo del maggior esponente della Pop Art. I capolavori esposti oltre che da Pittsburgh (sua città natale), che custodisce larga parte del lascito dell'artista americano, provengono da alcune collezioni storiche, tra le quali quelle delle gallerie Sonnabend, Goodmann e Feldman di New York, del Museo d’arte moderna e contemporanea Berardo di Lisbona, del Museo d’arte moderna di Nizza, dell’Albertina e del Mumok di Vienna, ma anche da raccolte pubbliche e private italiane, come la Collezione Lucio Amelio o la Collezione Unicredit. Questi eccezionali prestiti consentono in tal modo di rivisitare l'intero percorso creativo di uno dei più singolari protagonisti dell’arte internazionale del secondo Novecento. Il percorso inizia con i suoi autoritratti, di seguito vediamo il suo amore per la natura con le immagini di fiori. Incontriamo poi i suoi temi principali come i Brillo Box, o le (zuppe) “Campbell Soup”, icone della Pop Art, in cui egli egli esprime la sua critica verso la società consumistica americana del suo tempo, compreso il Dollaro. Si prosegue con la sezione dedicata alle tele dedicate ai Most Wanted Men (Uomini più ricercati) e alle Electric Chair (Sedie Elettriche), che intepretano in modo seriale e proiettano l’incubo della violenza, che termina con il dipinto raffigurante un teschio. Arriviamo al gruppo di ritratti ripetuti, cambiando tonalità cromatiche e segno grafico, dei personaggi tipici del secolo, iniziando con Marilyn Monroe, quindi Liz Taylor, Mao e Richard Nixon, per cui diventano le “icone” del secolo. Sono presenti inoltre fotografie, disegni e opere su tela come “Knives” (coltelli), nota negli ultimi anni come immagine di copertina di “Gomorra” di Roberto Saviano, e lavori astratti. Stupenda è la sezione dedicata al Vesuvio, per cui egli scrive: “Per me l’eruzione è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario e anche un grande pezzo di scultura… il Vesuvio è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale.” Per capire meglio la sua arte e il suo modo di entrare nell’immaginario collettivo, citiamo una sua frase: “Tutte le mie immagini sono la stessa cosa…ma sono anche molto diverse…cambiano con la luce dei colori, col momento e con l’umore…la vita non è forse una serie di immagini che cambiano mentre si ripetono?” Ecco perché la sua pittura, pur con base la fotografia, è grande arte che ci restituisce i cambiamenti sociali e politici del suo tempo attraverso il filtro del suo sguardo acuto. Possiamo dire, quindi, che, dopo di lui, il concetto di “Arte” non fu più lo stesso. A corredo la Casa Editrice Gamm Giunti ha pubblicato un esaustivo catalogo, fondamentale strumento per lo studio dell’artista e del suo tempo. Alcune notizie sui “padroni di casa”. Posto sul Lungarno meridionale nel cuore del centro storico della città, Palazzo Blu si propone come moderno strumento per l'arricchimento dell'offerta culturale della città e s'inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione turistica del circuito di musei che si affacciano sul Lungarno, l'arteria di grande valore storico che attraversa la città da est a ovest. La struttura ospita ampi spazi per esposizioni temporanee, un moderno auditorium, l'esposizione permanente delle collezioni d'arte della Fondazione, un complesso di mobili, dipinti e sculture che, riproposti all'interno delle sale arredate, rievocano il fascino e il prestigio di una antica dimora signorile. Palazzo Blu – Lungarno Gambacorti 9, Pisa; 12 ottobre 2013-2 febbraio 2014 Orari: lunedì-venerdì 10-19; sabato e domenica 10-20 Info: tel. 050-2204650; www.palazzoblu.org ; www.mostrawarhol.it Fabio Giuliani Location: Lungarno Gambacorti 9, Pisa tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5943868168388023441 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10027 Ufficio stampa: §^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: FASHION EVENTS DI MARINA DI CAMPO startDate: 11/5/13 endDate: 11/30/13 Description: L’ISOLA D’ELBA E I MEDITERRANEAN DREAMS FASHION EVENTS DI MARINA DI CAMPO PROTAGONISTI NEI SERVIZI DEL NETWORK INTERNAZIONALE DI MODA E COSTUME “FAHION ONE”. Dopo il successo dell’evento unico che ha visto sfilare a Luglio 10 stilisti internazionali di alta moda in uno scenario incredibilmente affascinante appositamente creato sulla spiaggia di Marina di Campo tra gli stabilimenti Da Sergio e Paglicce Beach, arriva ora il lancio della manifestazione elbana grazie ai servizi appena diffusi da Fashion One, Official Media Partner, su tutte le sue piattaforme internazionali. Fashion One trasmette in più di 120 paesi in tutto il mondo e raggiunge oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo. Con uffici nelle capitali più importanti del mondo, tra cui: New York, Londra, Hong Kong, Milano e Parigi, Fashion One distribuisce e produce alcuni dei programmi di intrattenimento di moda più conosciuti. Il Chief Editor di Fashion One Thibault Briere aveva così commentato: "La filosofia di Fashion One è quella di mostrare moda ed eventi di lifstyle al nostro pubblico portando intrattenimento, ma anche ispirazione nei nostri programmi. I Mediterranean Dreams Fashion Events sono l'esempio perfetto di un progetto originale per promuovere i talenti emergenti, ma anche l'industria turistica dell'Isola d'Elba." Attualmente è possibile vedere i primi tre servizi, realizzati dalla troupe televisiva invitata alle serate del 6 e7 Luglio scorsi, direttamente sul portale di FashionOne: http://www.fashionone.com/video/Events-Mediterranean-Dreams-Fashion-Event-42204.html?v=PXosp-IvZec oppure sul sito dell’evento http://www.Mediterranean-Dreams.it Il primo video è completamente incentrato sulla piacevole scoperta dell’Isola d’Elba, sia da parte della giornalista norvegese Maiken Lorentz che degli stilisti, quale location esclusiva per eventi di alta moda. Alcuni di loro, come Maison CVF, Textures e Heather Jones intervistati dalla troupe televisiva hanno tenuto a sottolineare anche il perfetto connubio tra la bellezza naturale dell’isola con l’ottima organizzazione di un evento internazionale così nuovo e impegnativo. Il secondo servizio è dedicato allo stilista VITTORIO MARTIRE ed alla collezione di calzature da donna Primavera-Estate 2014 “ANGELS”. Le scarpe firmate da questo brand, tutte prodotte artigianalmente ed orgoglio del MADE IN ITALY, arricchite con Swarovski, tessuti e materiali molto ricercati, hanno accompagnato sulla passerella gli abiti degli altri stilisti, dando loro ancora maggiore risalto e splendore. Produttori di calzature da generazioni, con un importante show-room a Milano in via Montenapoleone, negli ultimi due anni hanno arricchito la propria forza sul mercato iniziando a creare Women Collections, sia da giorno che da sera, grazie alla collaborazione con la designer Alexandra Baburina. http://www.fashionone.com/video/Designers-Vittorio-Martire-Mediterranean-Dreams-2013-33867.html?v=v8QyG4n3wtU Il terzo servizio è un’intervista a Kunal Gupta, Proprietario e Creative Director di Textures, marchio americano che ha presentatoll’Isola d’Elba la sua prima collezione donna Lounge Wear. I modelli – una selezione degli oltre 200 vestiti realizzati per l’intera collezione primavera-estate 2014 - sono eleganti e raffinati, ma al tempo stesso comodi e portabili in più occasioni, ispirati ad una donna moderna ed indipendente, sicura delle proprie scelte in fatto di moda e stile. http://www.fashionone.com/video/Designers-TEXTURES-Mediterranean-Dreams-2013-33866.html?v=188q7gOkyQo Prossimamente in uscita anche i servizi realizzati a Marina di Campo dalla troupe di Fashion One a Heather Jones International e Maison CVF. Federica Berselli di MDC Marina-di-Campo.it, organizzatrice dell’evento insieme a GreenPebbles.com e Unconventional Fashion District, scrive: "La presenza del network FASHION ONE alle nostre serate e la diffusione dei reportage realizzati ha garantito alla prima edizione dei Mediterranean Dreams Fashion Show un ingresso trionfale dell’Isola d’Elba nel mondo dell’alta moda. Siamo certi che questo potrà essere il primo passo per contribuire ad attirare nuovamente sulla nostra bellissima isola anche quel target di turismo elegante e raffinato che spesso finisce per preferire altre località." ____________________________________________ Organizzatori dei MEDITERRANEAN DREAMS FASHION EVENTS sono Unconventional Fashion District (www.unconventionalfashiondistrict.com), Green Pebbles Switzerland (www.greenpebblesblog.com) e il portale Marina-di-Campo.it (www.Marina-di-Campo.it) che lavorano insieme dal 2012 per rilanciare l’immagine di Marina di Campo dopo la terribile alluvione del 2011. Sponsor degli eventi sono i principali imprenditori elbani – ACQUA DELL’ELBA, BLU NAVY, LOCMAN, NOCENTINI GROUP, M.V.D. – che vedono nella moda un potente strumento per far conoscere al mondo la naturale bellezza dell’Isola d’Elba. ACQUA DELL’ELBA: Profumi unici creati e fatti a mano all’Isola d’Elba con materie prime naturali e tecniche artigianali. Acqua dell'Elba ha 19 negozi monomarca all'Isola d'Elba, 1 negozio monomarca a Siena, 1 negozio in partnership a Como e 1 a Venezia. A maggio è stato inaugurato un corner a La Rinascente di Milano. www.acquadellelba.it – email: info@acquadellelba.it - Tel. 0565 99513 - Fax 0565 998075 BLU NAVY: BLU NAVY è la compagnia di navigazione elbana che opera sulla tratta Piombino-Portoferraio. Nata nel 2010, fin dall’inizio ha posto tra i suoi obbiettivi quello di aumentare la capacità competitiva del territorio integrando l’accoglienza sull’Elba e il trasporto marittimo, grazie anche a importanti accordi di collaborazione con l’Associazione Albergatori Elbana e un’articolazione di prezzi vantaggiosi per il turista che sceglie l’Elba in ogni stagione. BLU NAVY dispone di un moderno vettore capace di trasportare 600 persone e 210 veicoli ad una velocità di 16 nodi. www.blunavytraghetti.com – email: info@blunavytraghetti.com 0565.225833 .0565.220880 LOCMAN: LOCMAN ITALY viene fondata nel 1986 all'Isola d'Elba e dalla più bella delle isole dell'Arcipelago Toscano ha lanciato la sua proposta nel design di orologi ai mercati di tutto il mondo. Oggi dispone di uffici distaccati a Milano, Firenze, New York, e di una rete di boutique monomarca situate nelle vie internazionali dello shopping esclusivo, da via Tornabuoni a Firenze, a Ginza nel cuore di Tokyo o la centralissima via Gonzaga a Milano. www.locman.it - email: info@locman.it – Tel. 0565.979003 - Fax. 0565.979707 NOCENTINI GROUP: 13 aziende leader dei settori di riferimento con oltre 300 dipendenti. Conad, Conad Superstore, Discount Dico, Bata Superstore, Euronics, Bar dell’Arcipelago, Panificio Nocentini, Upim e Valburger. Un punto di riferimento per l’Elba tutta. www.nocentinigroup.com – email: info@nocentinigroup.com – Tel. 0565.915892 - Fax. 0565.916333 M.V.D.: MVD compie 25anni. Leader nel settore del mondo edile e del termosanitario, da sempre MVD si è contraddistinta per proporre innovazioni permettendo alla propria clientela di realizzare in stile, moda e benessere la propria casa. Due punti vendita con relativi showroom, Portoferraio e Marina di Campo. La loro pubblicità preferita? " La bellezza nella semplicità". Location: MARINA DI CAMPO tipo di evento: 15 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5942835959569344337 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: BILL VIOLA startDate: 12/17/13 endDate: 12/22/13 Description: AMICI DEGLI UFFIZI DAL 17 DICEMBRE 2013 BILL VIOLA E IL NUOVO APPUNTAMENTO ESPOSITIVO CON I MAI VISTI FIRENZE - GALLERIA DEGLI UFFIZI Fino al 22 dicembre 2013, nella ex-chiesa di San Pier Scheraggio sarà esposto il video Self Portrait-Submerged che il grande artista americano Bill Viola donerà agli Amici degli Uffizi e che andrà ad arricchire le collezioni della Galleria fiorentina. Fino al 2 febbraio 2014, nella Sala delle Reali Poste, si potrà visitare la mostra DIETROFRONT. Il lato nascosto delle collezioni. Due importanti appuntamenti chiudono il programma di celebrazioni dei vent’anni di vita dell’Associazione Amici degli Uffizi. La Galleria degli Uffizi di Firenze dal 17 al 22 dicembre 2013 ospita nella ex-chiesa di San Pier Scheraggio l’opera Self Portrait, Submerged, 2013 di Bill Viola (New York, 1951) che l’artista americano donerà agli Amici degli Uffizi e che arricchirà le collezioni del museo fiorentino. Il video appartiene alla serie Water Portraits, un ulteriore momento della sua lunga esplorazione dell'elemento acqua che per Viola contraddistingue il cambiamento, il passaggio del tempo ed è una metafora per la nascita e la rinascita. Su uno schermo al plasma verticale, Self Portrait, Submerged raffigura lo stesso Viola immerso nell'acqua. I suoi occhi sono chiusi e lui sembra essere completamente rilassato, in pace. Solo le increspature dell'acqua animano i suoi movimenti, mentre il suono dell’acqua corrente permea lo spazio come sogni che filtrano attraverso il suo ambiente. La mostra DIETROFRONT. Il lato nascosto delle collezioni, dal 17 dicembre 2013 al 2 febbraio 2014, rivelerà, attraverso quaranta opere, le storie contenute nel loro retro, ovvero nel lato quasi mai visibile, in cui si troveranno sorprendenti scoperte come altri dipinti, bozzetti, prove di pittura, poesie, annotazioni manoscritte, numeri di antichi inventari, cartellini di esposizioni o attestazioni di proprietà, ceralacche e molto altro ancora. L’esposizione, ideata dalla Galleria degli Uffizi, organizzata dall’Associazione Amici degli Uffizi e curata da Giovanna Giusti, col contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è parte del ciclo I MAI VISTI, che ogni anno presenta aspetti della collezione del museo fiorentino poco noti al grande pubblico. Secondo Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, “Il retro protagonista, dunque, con opere scelte, in questa bella mostra curata con acutezza da Giovanna Giusti d’intesa con Antonio Natali, dalle sale e dei depositi degli Uffizi. Dall’alto delle Sale Rosse nel braccio di Ponente, il Nano Morgante di Agnolo Bronzino (per lungo tempo oggetto di un sapientissimo restauro da parte di Ezio Buzzegoli), ne è l’ideale capofila, grazie all’invenzione del suo autore di dipingere la veduta frontale del nano di corte in atti da cacciatore su una faccia della tela, e la veduta tergale del nano stesso, con le prede, sull’altra. Ma si arriva anche ai giorni d’oggi, dove un altro “Nano” (Silvano Campeggi, grande pittore e illustratore che ha creato nel secolo appena concluso le icone del cinema internazionale) rivolge all’osservatore la schiena dritta e la chioma bianca, per rivelare il tre quarti del volto solo sulla tela retrostante in un intrigante doppio autoritratto”. Come commenta Antonio Natali, Direttore degli Uffizi, “I visitatori della Galleria sentono il fascino delle grandi opere esibite nelle sale del museo fiorentino, ma sovente ancor più sono attratti dall’idea che ognuna di esse nasconda un mistero. E il più delle volte è anche vero; soprattutto perché raramente gli storici dell’arte s’impegnano a ricostruire le trame iconologiche sottese ai quadri (che dunque restano appunto misteriosi). Di sicuro però è vero che nessuno dei visitatori può vedere cosa celi il retro di una tela o di una tavola, giacché la faccia che a lui si mostra è quella nobile. La parte posteriore resta un mistero. In questo senso l’esposizione odierna sarà anche un bel divertimento intellettuale”. “Credo che sia uno straordinario modo per concludere un anno storico per gli Amici degli Uffizi - sottolinea il presidente Maria Vittoria Rimbotti. Per i nostri venti anni di vita offriamo alla città il capolavoro di Bill Viola, uno dei maggiori artisti a livello globale, e il nuovo appuntamento con I mai visti che valorizza e fa conoscere quei tesori che la Galleria degli Uffizi conserva”. “Con questa scelta di opere - afferma Giovanna Giusti, curatrice dell’esposizione - il visitatore curioso sarà coinvolto, con ‘visibilità bifronte’, anche nel mondo riservato agli ‘addetti ai lavori’; cosicché insieme a dipinti, mobili o sculture di altissimo pregio, anche misteriosi numeri barrati, una volta decifrati, riveleranno il loro contributo importante nel chiarire il percorso collezionistico delle opere”. Il percorso espositivo di Dietrofront, composto da dipinti, marmi antichi, maioliche, uno stipo e un altare, offrirà una doppia visibilità delle opere, presentandone il recto e il verso. I segni che spesso questi capolavori celano nella parte non visibile al pubblico sono in grado di raccontare la loro vita e il loro cammino collezionistico. Ad esempio, tra le opere del Quattrocento, la scena dell’Annunciazione è dipinta nel retro delle tavole dei nobili ritratti dei Baroncelli, mentre nel Trittico di Froment, che nella severità della cultura d'Oltralpe scandisce episodi della vita di Cristo, culminanti al centro nella resurrezione di Lazzaro, le ante chiuse presentano, insieme alla Madonna col Bambino, i committenti dell’opera. Esempi di raffinata e rarissima combinazione sono costituiti dalla Deposizione di Gerard David, che conserva nel retro una matrice d'incisione, dove sono raffigurati i progenitori, e da una preziosa ‘custodia’ di Jan Brueghel il vecchio, che proteggeva, riproponendolo in copia, l’originale di Dürer raffigurante Il Grande Calvario, opera che a sua volta ha nel retro un Paesaggio dipinto dal medesimo Brueghel; mentre il doppio Palma il Vecchio riunisce un ritratto di donna e l’autoritratto del pittore veneto. Anche un Altare da viaggio, racchiuso in un prezioso baule, in uso alla Corte medicea e uno stipo ottocentesco riservano altre sorprese. Liriche trascritte sul retro di ritratti ampliano la sfera intima dell'autore con dediche d'amore (Alfieri e la contessa d'Albany dipinti dal Fabre) o accompagnano l’autoritratto che viene offerto in dono (Pier Leone Ghezzi e Giovanni Camillo Ciabilli). Talvolta gli autoritratti degli artisti, come nel caso di Mosè Bianchi, Luigi Russolo, Gregorio Sciltian e altri, conservano nel verso la scelta di un riuso del supporto, testimoniato da un’altra pittura. Il visitatore sarà idealmente condotto all’interno dell’atelier al momento della creazione, dove torneranno in superficie curiosità come una scena d’ambiente con un gatto e un topo o ritratti capovolti. In alcuni casi, l'opera nasce in doppio, come nell'autoritratto del brasiliano Camara che pare sprofondare nella tavola per ricomparire sul retro, o come nella doppia effigie di Nano Campeggi, di recente acquisizione, che si mostra di spalle nel recto, mentre fa affiorare sul verso un bozzetto del suo volto giovane e sorridente . Oltre a quelle provenienti dalle collezioni degli Uffizi, la mostra ne ospiterà altre, concesse in prestito dalla Galleria Palatina, dal Museo del Bargello, dalla Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti, dalla Villa Medicea della Petraia e dall’Opificio delle Pietre Dure. Firenze, novembre 2013 BILL VIOLA. Self portrait-Submerged Firenze, Galleria degli Uffizi - ex chiesa di San Pier Scheraggio 17 – 22 dicembre 2013 Orari: da martedì a domenica, ore 10.00 - 17.00 Ingresso libero DIETROFRONT. Il lato nascosto delle collezioni Firenze, Galleria degli Uffizi - Sala delle Reali Poste 17 dicembre 2013 - 2 febbraio 2014 Orari: da martedì a domenica, ore 10.00 - 17.00 Ingresso libero Informazioni: tel. (+39) 055 285610 - (+39) 055 2646456 info@amicidegliuffizi.it Catalogo in mostra Location: Firenze, Galleria degli Uffizi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Origano, di Carmelo Lombardo e Beatrice Nencini startDate: 11/16/13 endDate: 11/27/13 Description: Origano di Carmelo Lombardo e Beatrice Nencini Pittura e scultura figurativa dal 16 al 27 novembre 2013 alla Villicana D’Annibale Galleria d’Arte La Villicana D’Annibale Galleria d’Arte di via Cavour 85, ad Arezzo, inaugura sabato 16 novembre 2013, alle ore 18, la mostra intitolata Origano del pittore Carmelo Lombardo e della scultrice Beatrice Nencini. L’esposizione, a cura di Danielle Villicana D’Annibale e Filippo Lotti, comprende dipinti a olio e sculture in bronzo e vetroresina e proseguirà fino a mercoledì 27 novembre 2013 con il seguente orario: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 20 (chiuso domenica e lunedì). In mostra le opere di due artisti che contemplano la figura umana in modi diversi: Lombardo attraverso il sogno, la Nencini tramite una personale interpretazione della realtà. Carmelo Lombardo, pittore simbolista e concentrato nell’arte figurativa fin dagli anni Settanta, dopo la recente partecipazione alla prima Biennale di Palermo, inaugurata da Vittorio Sgarbi, espone nella sua città d’adozione una selezione di intriganti tele, recenti e non. Artista che dipinge con passione e costanza, per Lombardo la vita senza l’arte è come il cibo senza spezie. Nei suoi lavori più recenti ricorrono spesso due elementi, i cipressi e le piramidi, che creano un bellissimo movimento che accoglie lo spettatore e lo trascina in un viaggio fantasioso e piccante. Come ha detto Ivan Bruschi, ideatore della Fiera Antiquaria di Arezzo, “È forse una mia impressione, ma quando guardo le tele di Carmelo Lombardo, mi pare di traversare un sogno, non nebuloso, ma netto, ben delineato sia nel segno che nei colori maggiormente eletti, come i bianchi, gli azzurri e i gialli. […] Carmelo ha infatti la rara capacità di spingere fuori del tempo persone e cose, per noi soltanto relitti, di un ricordo momentaneamente perduto nella memoria”. Accanto alle opere di Lombardo saranno esposte alcune sculture in bronzo di Beatrice Nencini. L’artista toscana trae ispirazione dal quotidiano, dalla consapevolezza che la frenetica vita di oggi ti toglie molto più di quello che ti dà senza che tu te ne accorga. I suoi lavori nascono dall'osservazione del comportamento umano, con i suoi limiti e debolezze. La Nencini cattura la quotidianità, osserva e scolpisce. Affascinata dai rapporti tra le persone, essa porta avanti una ricerca figurativa sulla scia della grande tradizione fiorentina. Come afferma il critico d’arte Roberto Milani, “La sua è un’arte intelligente dove la mera estetica, comunque sempre fondamentale, è sostenuta, sorretta da profondi spunti di riflessione. Con gesto maschio plasma la materia, che essa sia bronzo, resina o quant’altro. Con raffinato gusto estetico modella le forme e infine con la gentilezza tipica del femminile, pone l’accento sui fatti della quotidianità. Ecco perché nonostante la cifra stilistica sia un netto rimando a un classicismo moderno, si può tranquillamente, e a pieno titolo, definire Beatrice Nencini una scultrice contemporanea”. Brevi biografie: Carmelo Lombardo è nato a Caltanissetta, ma si è formato artisticamente in Toscana. Apprende i primi rudimenti di pittura dal padre Giuseppe. Nel vivace ambiente aretino degli anni Sessanta è accolto ancora adolescente nel gruppo dei pittori locali, affermandosi ben presto per serietà di lavoro e originalità di visione. Negli anni Settanta frequenta, tramite la galleria Orfino di Venezia, i grandi artisti italiani del momento: da Cesetti a Migneco, da Monachesi a Guttuso. A Roma diviene invece amico dello scrittore e critico d’arte Franco Cagnetta. Superati gli schemi culturali e compositivi di provincia, egli matura concetti ed esperienze che lo portano a essere accolto a Parigi nel gruppo internazionale di artisti denominato “Figuration Critique”, fondato nel 1978 da Maurice Rapin e Mirabelle Dors. Ancora oggi Lombardo vive e lavora ad Arezzo. Beatrice Nencini è nata a Siena e attualmente risiede e lavora nella campagna di Castelfiorentino (Fi). Si diploma nel 1987 presso l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze, nella sezione Decorazione Plastica. In seguito frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Ha lavorato nell’ambito della scenografia presso la ditta Scenotek, realizzato arredi per piscine in Germania e costruito, per un teatro sull’acqua sul lago di Costanza, una piattaforma galleggiante illuminata con fibre ottiche. Dopo un’attività professionale decennale, continua la collaborazione con fonderie artistiche toscane ed emiliane, artisti come Galligani, Borghi e Talani, e comuni come quello di Pontedera (Pi) per la realizzazione di opere scultoree in vari materiali come il bronzo, l’alluminio, l’ottone, la terracotta e le resine. www.villicanadannibale.com Location: via Cavour 85, Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Giorgio Vasari e l’Allegoria della Pazienza startDate: 11/26/13 endDate: 1/5/14 Description: Giorgio Vasari e l’Allegoria della Pazienza Firenze, Galleria Palatina, Palazzo Pitti 26 novembre 2013 – 5 gennaio 2014 La Galleria Palatina organizza una mostra incentrata su uno dei più significativi dipinti delle collezioni medicee, l’Allegoria della Pazienza, oggi conservata nella Sala di Prometeo, ed appartenuta al cardinale Leopoldo de’ Medici. L’opera, assegnata al Parmigianino negli inventari di Palazzo Pitti, catalogata nelle prime guide del museo sotto il nome di Francesco Salviati, attribuita poi a Girolamo Siciolante da Federico Zeri ed oggi riconosciuta come frutto di collaborazione tra Giorgio Vasari e lo spagnolo Gaspar Becerra, ha una storia collezionistica complessa, che coinvolge alcuni importanti personaggi legati alla corte di Cosimo I e allo stesso Giorgio Vasari. Fu infatti Bernardetto Minerbetti, vescovo di Arezzo e ambasciatore di Cosimo I, nonché fine uomo di lettere, patrono dell’Accademia degli Umidi, a chiedere all’aretino, poco dopo il 1550, un dipinto che rappresentasse in modo nuovo ed emblematico la virtù principale del suo carattere, ovvero l’arte della Pazienza. Vasari accetterà, proponendo al suo committente un’invenzione ispirata alla statuaria antica, arricchita da un raffinato repertorio simbolico allusivo al tempo e alla vita umana. E così prende corpo l’invenzione di una giovane donna avvinta da una catena ad una roccia, attende pazientemente che dal vaso ad acqua sgorghino le gocce necessarie a corrodere la pietra restituendole la libertà. Questa immagine, erudita e coltissima, avrebbe raccolto un grande successo ben oltre i confini di Firenze, giungendo ben presto alla corte ferrarese di Ercole II d’Este, che non esitò a ricavarne la sua ‘impresa’. A pochi anni dal dipinto per Minerbetti, il duca Ercole II d’Este commissionò infatti una nuova versione della Pazienza a Camillo Filippi, per destinarla alla cosiddetta “Camera della Pazienza”, nella torre di Santa Caterina del castello ferrarese. Il duca fece introdurre la stessa personificazione anche nel verso di una celebre medaglia coniata da Pompeo Leoni nel 1554, sul basamento di un suo busto scolpito da Prospero Sogari Spani e in una serie di monete coniate dalla zecca di Ferrara. Ma perché l’invenzione vasariana ebbe tanto successo? E perché la virtù della Pazienza era considerata così importante nell’arte e nella letteratura del pieno Rinascimento? La mostra, a cura di Anna Bisceglia così come il catalogo edito sa Sillabe, indaga su questi aspetti seguendo il filo delle committenze, le fonti letterarie, i percorsi degli artisti, sullo sfondo complesso e affascinante dell’Italia delle corti. Accanto all’Allegoria della Pazienza figura la versione dello stesso tema eseguita da Camillo Filippi e conservata presso la Galleria Estense di Mantova (1554 ca), da cui proviene anche il busto di Ercole II scolpito da Prospero Sugari (1556 ca), sul cui basamento è effigiata la stessa virtù, e le medaglie di Pompeo Leoni sempre per il Duca (Firenze, Bargello, 1558 ca). Accanto a queste, ad illustrare il motivo iconografico nella sua complessa genesi, è prevista una grande tavola proveniente dall’Accademia di Venezia. Essa è parte di un soffitto a scomparti lignei eseguiti per la famiglia Corner nel 1542; inoltre la piccola tavoletta degli Uffizi, nota erroneamente come Artemisia che piange Mausolo, ma che deve riconoscersi invece come una Pazienza, alcuni disegni e incisioni del Gabinetto Disegni e stampe di Firenze e del Cabinet del Dessins du Louvre. Link ad alcune immagini in mostra: http://www.civita.it/servizio/sala_stampa/giorgio_vasari_e_l_allegoria_della_pazienza Ufficio Stampa Salvatore La Spina - Tel. 055 290383 - Cell. 331 5354957 - ufficiostampa@operalaboratori.com; s.laspina@operalaboratori.com Barbara Izzo e Arianna Diana - Civita - Tel. 06 692050220-258 - Cell. 348 8535647 - izzo@civita.it - diana@civita.it Location: Firenze, Galleria Palatina, Palazzo Pitti tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2103 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: GIANFRANCO CHIAVACCI startDate: 12/8/13 endDate: 2/9/14 Description: DALL’8 DICEMBRE 2013 AL 9 FEBBRAIO 2014 PISTOIA CELEBRA GIANFRANCO CHIAVACCI CON UN’ANTOLOGICA SULLA SUA RICERCA FOTOGRAFICA a cura di Valerio Dehò In Palazzo Fabroni, 155 tra vintage fotografici in bianco e nero e a colori, opere d’arte concettuali e optical, e “sculture fotografiche”, Inaugurazione: sabato 7 dicembre 2013, ore 18.00 A Pistoia, dall’8 dicembre 2013 al 9 febbraio 2014, una mostra dal titolo Fotografia totale approfondirà l’opera di Gianfranco Chiavacci (Pistoia, 1936-2011) un maestro della sperimentazione, un ricercatore sfrenato che per cinquant’anni ha lavorato sui codici iconografici e sui temi concettuali dietro l’approccio scientifico, concentrando i maggiori sforzi tra fotografia e pittura. L’antologica, curata da Valerio Dehò con il patrocinio del Comune di Pistoia e della Regione Toscana, presenta in Palazzo Fabroni (via di S. Andrea 18) un percorso che raccoglie 155 tra vintage fotografici in bianco e nero e a colori, opere d’arte concettuali e optical, e “sculture fotografiche”, dove verrà evidenziata l’originalità del pensiero di Chiavacci che trae origine dalla sua originaria vocazione astratta e dal suo concetto binario della forma e dello spazio. Quando negli anni Settanta Gianfranco Chiavacci si accosta alla sperimentazione attorno alla tecnologia, con un uso non convenzionale della macchina fotografica, riflette una sensibilità condivisa da un grande settore del mondo dell’arte internazionale. La sua attenzione al sistema numerico binario, che l’artista esercita in successive declinazioni, e con diversi medium, a partire dal decennio precedente, esprime il bisogno di sintetizzare un rapporto inevitabile con la “macchina”, tanto nella struttura fisica quanto negli apparati teorici. Chiavacci elabora in modo autonomo questa tensione (in parte anche autobiografica, legata com’è alla sua professione di programmatore che lo poneva quotidianamente a contatto con l’elettronica) tra l’artista e la presenza ineludibile della tecnologia. Come ricorda il curatore Valerio Dehò nel suo testo in catalogo: “La fotografia di Chiavacci vuole essere totale non piatta e banale, ma rivela da un lato tutta la sua fisicità di chimica e fisica che interagiscono con la luce dal bianco del non esposto al nero del completamente esposto. Inoltre può anche diventare astratta, in quanto non più legata all’emotività, al ricordo, al fermare le sensazioni fuggenti, uscendo così dal naturale scandendo “un percorso per ritrovare l’artificiale creazione ed espansione dell’esperienza fisica.” L’opera, ogni opera d’arte, si afferma come deviazione rispetto a un sistema di regole. Ed è esattamente quanto avviene nelle fotografie di Chiavacci, nel momento in cui la luminosità, il colore, gli effetti del movimento vengono resi secondo una possibilità compresa dallo strumento (questo è il metodo) ma non prevista dalle sue regole (ed ecco il linguaggio). Gli oggetti astratti che compaiono nelle stampe fotografiche contengono un carattere bidimensionale che va oltre la loro natura fisica. Siamo negli anni Settanta e Chiavacci intravede nella semplice azione di fotoimpressione della pellicola futuri accessi alla tridimensionalità digitale. Così, la ricerca quasi cinquantennale di Chiavacci intorno alla “grammatica binaria” (un percorso articolato, ricchissimo di variazioni e deroghe da se stesso) diventa più chiara e più efficace visivamente proprio nella fase in cui si discosta dalla rappresentazione in codice. Parlando di se stesso, Chiavacci ricordava come “mi venne spontaneo pensare a un lavoro nel quale fosse possibile ottenere il massimo delle modificazioni con una grammatica o sintassi rigide, precalcolate, e quindi di creare, al posto del bit elettronico, il bit spaziale”. “Fotografia totale” fornisce una sintesi di una ricerca durata cinquanta anni e testimonia di un rigore, affatto formale, che sorprende al pari della sua straordinaria capacità di sperimentare soluzioni e percorsi nuovi, usando numerosi materiali e altrettante tecniche espressive. Accompagna la mostra un catalogo edito da Damiani. Cenni biografici Gianfranco Chiavacci nasce il 1 dicembre 1936 e muore il 1 settembre 2011 a Pistoia, città dove ha sempre lavorato e abitato. Interessato all’arte storica fin da ragazzo, nei primissimi anni Cinquanta inizia a dipingere, prima da semplice autodidatta osservando le opere del passato e poi, seguendo le mostre e sempre più l’ambiente artistico toscano, traendo ispirazione da quelle di arte contemporanea. Le sue prime opere pittoriche sono della metà degli anni Cinquanta e mostrano un interesse per il clima informale di quegli anni e per la lezione dell’astrattismo internazionale che conosce tramite cataloghi e riviste. Si avvicina alle esperienze di Arte Visuale e Cinetica con i cui esponenti viene in contatto a Firenze, in particolare nella Galleria Numero di Fiamma Vigo, vivace luogo di dibattito sui problemi della ricerca artistica. Nel 1964-65, inizia un rapporto di amicizia e di collaborazione sul piano teorico con il conterraneo artista Fernando Melani che durerà fino alla morte di questi nel 1985. Nel 1962, per motivi di lavoro, inizia a frequentare i corsi IBM per programmatore e questo lo introduce al pensiero scientifico di cui si trova riscontro nei primi tentativi di mutuare il linguaggio informatico in pittura. L'impiego del linguaggio binario, sugli allora mastodontici elaboratori elettronici, e lo studio della sua logica trova applicazione già nei primi lavori del 1963. L’assunzione della binarietà, definita dall’artista stesso “come logica a due stati e come tecnica-processo strumentale per creare e indagare sperimentalmente il mondo formale attinente alla bidimensionalità” diviene nucleo fondante della sua ricerca teorica e operativa fino agli ultimi lavori del 2007 quando dichiara di essere giunto a uno stato conclusivo. L’artista non usa mai la macchina informatica per la produzione delle opere ma la logica binaria a essa inerente come processo logico-esecutivo; quindi il suo interesse non è per la tecnica ma per il pensiero che la sostiene. La vasta produzione artistica è spesso accompagnata da testi teorici presentati autonomamente o in occasione di esposizioni personali. Particolarmente interessante è la ricerca iniziata nei primissimi anni Settanta che riguarda la fotografia che pratica da sempre e di cui conosce i principali esponenti e sperimentatori storici delle avanguardie e del dopoguerra. Anche in questo caso Chiavacci è interessato alla logica del mezzo, al processo esecutivo della nascita dell’immagine fotografica, alla possibilità di intervenire sugli aspetti linguistici e alle capacità di astrazione dell’immagine. Questa ricerca, che durerà con costanza fino a metà degli anni Ottanta, si svolge parallelamente a quella pittorica; seppur più sperimentale, al pari di questa giunge a risultati qualitativamente molto alti e interessanti dal punto di vista innovativo. Attuata sia con mezzi semplici che con tecniche e materiali sofisticati offre risultati inediti in campo italiano, in quegli anni ancora pioneristici per questa disciplina. La produzione fotografica di Gianfranco Chiavacci abbraccia non solo riflessioni concettuali sulla processualità fotografica ma ricerche sul movimento dell’oggetto nello spazio, sulla dimensionalità, sul colore e sulla definizione di tempo: tutto questo in sintonia con le speculazioni del migliore pensiero di quegli anni. Nel 1977 nel testo Fare fotografia rende pubblica la teorizzazione e i risultati del suo lavoro. Nel 2007 in una vasta mostra antologica a Pistoia per la prima volta vengono posti a confronto i due percorsi, quello pittorico e quello fotografico. Pistoia, novembre 2013 GIANFRANCO CHIAVACCI Fotografia totale 8 dicembre 2013 – 9 febbraio 2014 Pistoia, Palazzo Fabroni - Arti visive contemporanee (via Sant'Andrea 18) Orari: dal giovedì alla domenica, il 23, 24, 31 dicembre e il 6 gennaio, ore 10.00/13.00 - 15.00/18.00. 25 dicembre e 1° gennaio 2014: 16.00/19.00. 23 gennaio 2014: apertura prolungata fino alle ore 24.00 Biglietti: intero € 3.50; ridotto € 2.00 Catalogo Damiani INFO tel. 0573 371817 fax 0573 371382 fabroni.artivisive@comune.pistoia.it www.comune.pistoia.it/musei Location: Palazzo Fabroni, Pistoia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10028 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUND SYSTEM - Daniel Gonzàlez startDate: 11/20/13 endDate: 2/28/14 Description: La sede Patrizia Pepe_Un luogo per l’arte Mercoledì 20 novembre 2013 - h 17.30 OPENING CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM DANIEL GONZÁLEZ A cura di Ronaldo Fiesoli Testo critico di Marco Tagliafierro 20 Novembre 2013– 28 Febbraio 2014 La sede Patrizia Pepe è caratterizzata da spazi in cui l’aspetto creativo è l’elemento centrale. E’ proprio nell’head quarter che il Brand, con il passare degli anni, ha rafforzato il legame con la cultura ospitando esposizioni d’arte contemporanea. In questa occasione Patrizia Pepe ospita l’artista argentino Daniel González. CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM Nella factory di Prato, Daniel González unisce fashion, musica e arte in una combinazione esplosiva. Per il progetto CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM l’artista ha creato diverse sculture ambientali formate da decine di altoparlanti di varie misure, rivestiti da una iconografia fantastica creata con paillettes e glitter. Sbarcato nella hall come una navicella spaziale, il CRIMINAL AESTHETIC FASHION SOUNDSYSTEM sarà pieno di colore, musica e luci al laser. Una vera “macchina di musica-estetica che canta e racconta storie attraverso gli ambienti d'ingresso, la mensa, la sala conferenze fino alla palestra”. Ogni installazione avrà una propria playlist scelta in base alla funzionalità dello spazio. Il CRIMINAL AESTHETIC FASHION è un protagonista come ognuno di noi vorrebbe essere, “anti-conformista quanto basta, politically uncorrect, immerso nella società contemporanea che si scontra tutti i giorni contro l’appiattimento delle emozioni e cerca in ogni modo di essere se stesso”. Come uno storyteller contemporaneo, Daniel González racconterà storie attraverso le immagini e la musica alle persone che quotidianamente vivranno gli spazi della factory, offrendo la possibilità di vivere la “bellezza” anche nella consuetudine del quotidiano. L’arte di Daniel González nasce dalla ricerca sul rito della celebrazione e si declina in progetti pubblici, banner-painting di paillettes e pezzi unici indossabili presentati in performance ad alto impatto. González crea mondi deliranti, sexy e energetici: spazi dove le convenzioni esistenti collassano. Inaugurazione: 20 Novembre 2013 h 17.30_19.30 Orario d’apertura: lunedì/venerdì 9.30/12.30 - 14.00/18.00 solo su appuntamento Per informazioni: tel. 055 87 444 1 Location: VIA GOBETTI 7/9 - CAPALLE (FIRENZE) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2794 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: I VIULàN, voci startDate: 11/17/13 endDate: 11/18/13 Description: I VIULàN, voci GIORGIO ALBIANI, chitarra FRANCESCO SANTUCCI, sassofono e fiati etnici SILVIO TROTTA, chitarra battente, mandolino e mandoloncello in una nuova produzione esclusiva del Festival: IL SUONO DELLE MONTAGNE Domenica 17 Novembre alle ore 18 nel Teatro Comunale di Anghiari e il giorno dopo, Lunedì 18 Novembre, gli stessi si esibiranno nel concerto inedito STORIE DI CANTASTORIE per il Festival giovane, nel Liceo Scientifico “Francesco Redi” di Arezzo ArezzO. Il Festival I Grandi Appuntamenti della Musica presenta la prima produzione esclusiva dell’edizione 2013: le voci dei Viulàn, la chitarra di Giorgio Albiani, il sassofono e altri fiati etnici di Francesco Santucci, la chitarra battente il mandolino e il mandoloncello di Silvio Trotta, tutti insieme per un affresco sonoro imperdibile, “Il suono delle montagne” (domenica 17 novembre ore 18, Teatro Comunale di Anghiari). “Ci sono due vie fondamentali di riproposizione della musica popolare: la prima è seguire la tradizione cercando di riprodurre seguendo in maniera filologicamente esatta i modi di questo cantare, riproducendo lo stile, le sfumature ed anche i tic dei canterini, l’altra è cercare di dare una nuova veste al materiale reperito, sempre nel rispetto della tradizione, ma andando dove l’istinto musicale, la conoscenza di più stili e di diverse possibilità sonore, il gusto personale potevano condurre. E questa è la strada scelta. Il risultato è una serie di brani, ninna nanne, ballate, canti a contrasto, filastrocche, ricchi di suggestione, che danno emozioni nuove a brani vecchi di secoli." (Francesco Guccini) Il progetto nasce dall’incontro del gruppo di ricerca “I Viulàn”, autentici e moderni cantastorie, con Giorgio Albiani e Francesco Santucci. Musicisti dalle formazioni diverse – popolare, classica e jazz – che condividono una profonda affinità oltre che la stessa visione artistica, si uniscono per rivisitare le pagine più belle e rare della musica popolare del centro Italia. Così, proponendo un differente approccio ai repertori popolari, le musiche hanno l’opportunità di vivere una seconda vita. Il lavoro di arrangiamento di Giorgio Albiani, sublimato dall’utilizzo dei linguaggi musicali attuali mediati dall’arte di Francesco Santucci, si carica di un pathos nuovo, che coinvolge l’ascoltatore in maniera diretta, senza passare attraverso la serie di referenze culturali e storiche che, inevitabilmente, un concerto di musica popolare evoca. L'instancabile ed appassionata ricerca effettuata dal fondatore dei Viulàn, Lele Chiodi, anche in collaborazione con Francesco Guccini nel territorio del Frignano sulle montagne dell'Appennino Tosco-Emiliano, ha ormai superato i trent’anni, ma è ben lontana dal terminare. L'amore per la propria terra, i suoi colori, i suoi valori, i suoi dialetti, la sua musica, sono il motore di quest’entusiasmo. Di mese in mese, vengono registrati nuovi brani ormai sulla bocca di pochi anziani, con la sensazione di avere salvato dall'oblio un frammento di noi stessi e delle nostre tradizioni culturali, sulle quali più o meno inconsciamente siamo tutti radicati. Dentro le voci di Lele Chiodi, Carlo Pagliai e Lauro Bernardoni – I Viulàn – soffia il vento delle loro montagne, gli odori e i colori delle loro foreste e delle loro tradizioni. Ad aggiungere un fascino particolare ed un originale colore musicale, contribuiscono in modo determinante la chitarra e gli arrangiamenti di Giorgio Albiani. Musicista di estrazione classica, ma eclettico e sensibile a tutte le influenze e stili musicali, Albiani ha sviluppato un gioco di ritmi, armonie e contrappunti ponendosi a tutti gli effetti come la quarta voce di questo ensemble. Solo Albiani, musicista estroso e imprevedibile, poteva pensare di inserire in questo affresco sonoro la voce potente del sassofono di Francesco Santucci, un musicista jazz sensibile e virtuoso. Con grande leggerezza, i plettri di Silvio Trotta aggiungono colori antichi e familiari esaltando l’ironia che anima le storie e gli aneddoti raccontati con la mimica dei personaggi che si rappresentano. Il concerto a cui si assiste è un evento per un verso immutato nel tempo e per l'altro reso attuale dalla sensibilità di uomini di oggi con tutto il bagaglio del loro vissuto artistico e culturale. I Viulàn, unici testimoni della musica dell’Appennino tosco-emiliano, si esibiscono nei più importanti Festival di musica, apprezzati da direttori artistici di eventi di musica etnica, jazz e classica. Per questa peculiarità hanno avuto l'opportunità di esibirsi tra gli altri al Festival di Edimburgo, FolkEst, "Suoni delle Dolomiti", Arena del Sole di Bologna accanto ad interpreti come i Kronos Quartet, Tatiana Gridenko, Mario Brunello, Ralph Towner ed hanno condiviso il palco di artisti del mondo rock come i Jethro Tull. Hanno ricevuto il Disco d’argento della casa discografica EMI per la ricerca etnomusicologica, sono stati insigniti del Premio "Quartetto Cetra", accanto alla Nuova Compagnia di Canto Popolare. I Viulàn sono il primo gruppo italiano a ricevere il 2° premio al Festival Unesco Sharq Taronalari di Samarcanda e hanno all’attivo numerose registrazioni e partecipazioni a trasmissioni di Rai, BBC ed altre emittenti nazionali ed internazionali. Giorgio Albiani, diplomato in Chitarra con il massimo dei voti, si perfeziona all’Ecole Normale di Parigi, sotto la guida del M° Ponce ottenendo il 1° premio con menzione al "Concour d’Execution" 1990 e l’anno seguente al "Concour de Concertisme". Contemporaneamente si laurea con 110 e lode in Composizione e Musica Elettronica presso Il Conservatorio di Firenze. Ha tenuto recital solistici in teatri come il Theatre Du Forum Des Halles, Centre Pompidou e Salle Cortot a Parigi, la Morgan Library di New York, l’Oratorio del Gonfalone di Roma. Collabora tra gli altri con il quartetto di chitarre Opera Nova, il trio vocale i Viulàn, l’Ensemble de guitare de Paris. Le sue produzioni discografiche hanno vinto numerosi premi della critica internazionale: Lira Gillar (Svezia), “Bravò” (Francia), oltre a nomination a Festival come il “Soundtrack Cologne 8.0” di Colonia (DE). Come compositore e sound engineer ha collaborato con artisti quali Davide Riondino, Sandro Lombardi, Riccardo Cucciolla, Simona Marchini e case editrici e discografiche come Warner Bros, Garzanti, CGD East West. Francesco Santucci, diplomato sotto la guida di Galigani, si è perfezionato successivamente alla Duke University di Durhan (North Carolina) con P. H. Jeffrey. Ha iniziato la sua carriera insieme al Perugia Jazz Quartet e con la Perugia Big Band. Ha collaborato con numerosi artisti alternando l'attività jazzistica a quella classica. Attualmente è primo sassofono dell'Orchestra ritmico-leggera della RAI. E' anche compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra. Le sue composizioni sono edite da Riverberi Sonori. Silvio Trotta, polistrumentista e appassionato ricercatore, ha fondato i “Musicanti del Piccolo Borgo”. Collabora con molti gruppi e musicisti tra i quali spiccano “Tintilia”, Riccardo Marasco e “Musici di Acanto”. E’ direttore artistico di “Pifferi Muse e Zampogne” ed ha all’attivo numerose produzioni discografiche di musica popolare di notevole successo ed importanza musicologica. Lunedì 18 novembre alle ore 11, i Viulàn, Giorgio Albiani, Francesco Santucci e Silvio Trotta terranno un concerto della sezione “Il Festival giovane”: agli studenti che parteciperanno al concerto esclusivo e gratuito, gli artisti proporranno il programma “Storie di cantastorie”, ballate, filastrocche e ninnenanne dell’Italia centrale narrate, spiegate, suonate e cantate. L’edizione 2013 del Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica” è promossa da Arezzo Città del Vasari, con la collaborazione e il sostegno del Teatro dei Ricomposti, associazione Pro Anghiari, Caffè River, Chimet, Power-one, Italfimet, Lem, Fior, Gimet Brass, Corpo Vigili Giurati, Tenuta Sette Ponti, Dea Gioielli, Lungarno 23 Firenze, GP Rent, Viapiana, Ca de Frati e Unoaerre: un parterre straordinario di aziende vitali che credono nel valore della cultura, che investono nella cultura, che pensano alla cultura come a uno dei motori verdi dell’economia italiana. INGRESSO CONCERTO 15 NOVEMBRE ORE 21 Biglietto € 10,00 (Ridotto per giovani fino a 30 anni, over 65, soci del Teatro di Anghiari e Amici del Festival € 5,00) La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dei concerti I biglietti sono in vendita nei giorni feriali anche presso la sede di via Guido Monaco 32 ad Arezzo INGRESSO CONCERTO 18 NOVEMBRE ORE 11 Riservato agli studenti del Liceo Scientifico “Francesco Redi” di Arezzo Location: Anghiari tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Close up Omaggio a Pietro Grossi Pigro: startDate: 12/6/13 endDate: 12/20/13 Description: Close up Omaggio a Pietro Grossi Pigro: interdisciplinarietà e computer a cura di Lucilla Saccà 6 dicembre 2013 - 20 dicembre 2014 inaugurazione venerdì 6 dicembre, h 18.30 in contemporanea con la mostra: 1962-1978. 24 opere di G. Baruchello Nell'ambito dei close up, la galleria Il Ponte presenta nello spazio lounge una mostra dedicata al Maestro Pietro Grossi, grande rinnovatore della musica contemporanea, compositore, programmatore, insegnante, pioniere della musica sperimentale e della computer music. L'esposizione si svolge in concomitanza con quella al Dipartimento SAGAS, Biblioteca Umanistica, Università degli Studi di Firenze: Pietro Grossi. Dal violoncello alla Computer Art (inaugurazione 21 novembre) e con la Giornata di audizioni della produzione musicale del Maestro (25 novembre presso SAGAS in via Gino Capponi). La sua attività ha portato la ricerca musicale della neoavanguardia fiorentina degli anni Sessanta e Settanta all'interno del dibattito internazionale e ha proposto sperimentazioni, assolutamente innovatrici, divenute poi di uso corrente. L'esposizione in galleria evidenzia lo stretto rapporto che Grossi riscontra, fin dai primi anni '60 (tanto da partecipare nel 1962 a Musica e segno, mostra dei cosiddetti "grafici musicali", curata da Giuseppe Chiari e Sylvano Bussotti ), fra arte e musica, che presentano – come scrive in Marcatre nel 1965 – affinità nella "... riduzione dei mezzi, nella concentrazione di ricerca di valori con un minor numero di mezzi possibile. Vedo che i quadri usano pochi colori; noi usiamo pochi suoni e cerchiamo di ottenere da essi tutti i valori che possono dare." In questi anni il legame con l'arte visiva si evidenzia attraverso alcuni suoi spartiti e nella grafica della sua musica programmata, anche influenzati dalla "constatazione dell'esistenza di un'area artistico-culturale comune...tra un certo tipo di manifestazioni visuali (arte neo-concreta - arte programmata - optical art, ecc.), le esperienze di poesia concreta e di musica elettronica programmata" – sottolineata nel 1967 da Lara Vinca-Masini. Ma a partire dalla metà degli anni '80, Pietro Grossi indirizza le ricerche estetiche maturate in campo musicale, anche con l'ausilio di Marcella Chelotti, sua compagna di vita ed artista essa stessa, nell'ambito dell'arte. Si dedica così a quella che definisce Homeart, arte grafica domestica, “creata da e per se stessi, estemporanea effimera, oltre la sfera del giudizio altrui”, utilizzando software di grafica computerizzata da lui stesso programmati, attraverso cui realizzare in casa propria, molteplici "copie uniche", dei veri e propri Homebook e degli Alfabeti ricostruiti attraverso al creazione di disegni computerizzati che reinventano graficamente ogni singola lettera. Pietro Grossi Venezia nel 1917 - Firenze 2002 Vedasi biografia allegata... Ufficio stampa Susanna abiani(susy@galleriailponte.com) - dettagli e materiale fotografico disponibili su richiesta Location: Galleria Il Ponte - Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Conservatorio di Musica “Bruno Maderna” di Cesena startDate: 11/24/13 endDate: 11/24/13 Description: Aperitivo in concerto progetto in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Bruno Maderna” di Cesena Domenica 24 Novembre alle ore 11 nel Teatro Virginian di via de’ Redi 12 ad Arezzo il terzo concerto dei giovani di talento DUO CONTRASTI Xhovan Dimo, clarinetto Kim Fabbri, pianoforte ArezzO. Finalmente domenica! Parafrasando Truffaut, il Festival I Grandi Appuntamenti della Musica occupa tutte le domeniche del suo pubblico con la rassegna green Aperitivo in concerto che, grazie all’accordo con il Conservatorio di Musica “Bruno Maderna” di Cesena, presenta in matinée presso il Teatro Virginian di Arezzo i talenti laureandi del Triennio e del Biennio specialistico. I concerti, della durata di 50 minuti, iniziano alle 11, subito dopo viene offerto l’aperitivo. Il prossimo concerto è veramente speciale, sia per la qualità dei giovani musicisti che per il repertorio affrontato: si tratta del DUO CONTRASTI, ovvero la pianista Kim Fabbri e il clarinettista Xhovan Dimo, impegnati in uno spettacolare programma comprendente musiche di Martinů, Debussy, Bucchi, Poulenc e Kovács. Xhovan Dimo nasce a Fier (Albania) nel 1990. Comincia a studiare clarinetto all’età di 10 anni presso la Scuola Artistica Jakov Xoxa di Fier con Albert Gerro, conseguendo nel 2008 il diploma con il massimo dei voti. Frequenta successivamente l’Akademia e Arteve di Tirana dove studia con Kristo Dako ottenendo nel 2011 il diploma accademico con il massimo dei voti. E’ attualmente iscritto al Biennio Specialistico presso il Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena, nella classe di Piero Vincenti. Nel 2010 partecipa al “Tirana Music Festival” sotto la direzione artistica di Marsida Koni e Piero Vincenti, vincendo una borsa di studio. Ha vinto per due anni consecutivi il primo premio al Concorso Internazionale per giovani musicisti “Luigi Zanuccoli”. Ha partecipato a master class con Maestri di fama internazionale quali Calogero Palermo, Nicola Bulfone, Antonio Fraioli, Antonio Tinelli, Corrado Giuffredi, Ricardo Morales e Nuno Pinto. Ha avuto occasione di esibirsi in diverse formazioni cameristiche (dal duo al sestetto) per le rassegne “Suona Francese”, “Musica tra le antiche mura” e nell’ambito del “Jce Network Festival”. Ha collaborato con diverse orchestre quali l’Orkestra frymore e qytetit di Fier, l’Orchestra e la Big Band dell’Akademia e Arteve di Tirana, la Banda delle Forze Armate della Repubblica Albanese, l’Orkestra e Operas dhe Baletit di Tirana e l’Orchestra del Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena. Attualmente collabora con l’Orkestra Rinore Shqipetare (Orchestra Giovanile Albanese). E’ primo clarinetto e clarinetto solista del Maderna Clarinet Consort, ensemble di clarinetti diretto da Piero Vincenti, che ha avuto il privilegio di esibirsi con solisti del calibro di Fabrizio Meloni, Gabriele Mirabassi, Corrado Giuffredi, Rocco Parisi e Antonio Saiote. Nel 2013 è stato invitato ad esibirsi in qualità di solista al 40° ClarinetFest (Festival mondiale del Clarinetto) nell’area riservata ai migliori studenti dei Conservatori italiani e in rappresentanza dell’Albania. Kim Fabbri nasce a Cesena nel 1991 ed ha i primi approcci con il pianoforte all’età di quattro anni. Nell’anno 2011 si diploma con il massimo dei voti, lode e menzione speciale presso il Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena. E’ attualmente iscritta al Biennio Specialistico nella classe di Luigi Tanganelli. Ha ottenuto il Primo Premio ed il Primo Premio Assoluto in diversi concorsi pianistici sia nazionali che internazionali. Ha partecipato a master class con Maestri di fama internazionale quali Oxana Yablonskaya, Massimiliano Damerini, Leonid Margarius, Piernarciso Masi e Nuno Pinto. Nell’estate dell’anno 2012 ha collaborato come pianista accompagnatrice all’undicesimo Concorso Nazionale di Esecuzione per Clarinetto “Omaggio a Ciro Scarponi” di Assisi. Nel 2013 è stata invitata a partecipare, in qualità di pianista accompagnatrice, al 40° ClarinetFest. Fin da giovanissima ha iniziato a tenere concerti da solista e in formazioni cameristiche, dal duo al sestetto. Ha anche interpretato il Concerto K 40 di Mozart e il Concerto n. 1 di Beethoven per pianoforte e orchestra. Dal 2011 collabora attivamente con la violinista Francesca Temporin insieme alla quale ha tenuto concerti in diverse città italiane, rappresentando anche il Conservatorio di Cesena nell’occasione di una registrazione per Radio Vaticana. Dopo il concerto, aperitivo per tutti con lo spumante rosè siciliano della Tenuta Sette Ponti, accompagnato da tante leccornìe: concerto e aperitivo al prezzo unico di euro 5,00! L’edizione 2013 del Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica” è promossa da Arezzo Città del Vasari, con la collaborazione del Teatro dei Ricomposti di Anghiari e il sostegno dell’associazione Pro Anghiari, Caffè River, Chimet, Power-one, Italfimet, Lem, Fior, Gimet Brass, Corpo Vigili Giurati, Tenuta Sette Ponti, Dea Gioielli, Lungarno 23 Firenze, GP Rent, Viapiana, Ca de Frati e Unoaerre: un parterre straordinario di aziende vitali che credono nel valore della cultura, che investono nella cultura, che pensano alla cultura come a uno dei motori verdi dell’economia italiana. INGRESSO CONCERTO DOMENICA 24 NOVEMBRE ORE 11 Biglietto unico € 5,00, compreso l’aperitivo La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio dei concerti I biglietti sono in vendita nei giorni feriali anche presso la sede di via Guido Monaco 32 ad Arezzo Location: via de’ Redi 12 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Il Cappello fra Arte e Stravaganza startDate: 12/3/13 endDate: 5/18/14 Description: Il Cappello fra Arte e Stravaganza Firenze, Galleria del Costume di Palazzo Pitti 3 dicembre 2013 - 18 maggio 2014 La Galleria del Costume apre le porte ad un accessorio destinato a non passare inosservato. Si tratta della prima mostra monografica dedicata al cappello, le cui collezioni, patrimonio del museo - ascrivibili alla generosità di molti donatori - ammontano a oltre mille unità custodite solitamente nei depositi, di cui soltanto una parte sarà destinata alla mostra. Pur prevalendo esemplari di note firme di casa di moda fra cui Christian Dior, Givenchy, Chanel, Yves Saint Laurent, John Rocha, Prada, Gianfranco Ferré e celebri modisti internazionali del presente e del passato come Philip Treacy, Stephen Jones, Caroline Reboux, Claude Saint-Cyr, Paulette, è anche la prima volta che sono presenti in esposizione manufatti di modisterie italiane e fiorentine, di alcune delle quali si conosceva appena l’esistenza. Ed ecco che il cappello diviene ‘opera’ d’arte, con una sua armonia estetica cui contribuiscono la conformazione ‘scultorea’, la componente cromatica e la raffinatezza ornamentale. Scrive il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini: «E’ il cappello mutevole e soggettivo, il cappello “opera d’arte”, il cappello “oggetto di design” del Novecento e del terzo millennio, quello cui si rivolge l’attenzione di questa mostra». Un cappello che, come la Direttrice della Galleria del Costume di Palazzo Pitti Caterina Chiarelli sottolinea, può essere studiato da un punto di vista storico - artistico ma può anche essere interpretato sotto un profilo puramente estetico, prendendosi così la libertà di formulare giudizi o esprimersi mediante aggettivi omnicomprensivi quali bello, fantasioso, fantastico e divertente. Sulla finalità didattica prevale in mostra quella ludica e questo è il messaggio che desideriamo lanciare e di cui scrive Katia Sanchioni La mostra annovera importanti prestiti di Cecilia Matteucci Lavarini, collezionista privata di haute couture nonché illustre donatrice della Galleria del Costume, che si caratterizzano nel percorso per valore, gusto e stile. Questa è anche l’occasione per esporre gli straordinari bozzetti realizzati appositamente dal Maestro Alberto Lattuada e per riproporre all’attenzione gli esemplari creati da Clemente Cartoni, celebre modista romano degli anni Cinquanta-Sessanta. Alla realizzazione della mostra, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti con Firenze Musei, ha contribuito Il Consorzio Il Cappello di Firenze (Angiolo Frasconi, bettina®-Raffaello Bettini, Luca della Lama prodotto e distribuito da Facopel Produzione, Grevi, Corti by Cleò , Marzi Cappelli Firenze, Nanà Firenze by MazzantiPiume, Luigi & Guido Tesi , Soprattutto… Cappelli, Trendintex, Memar, Fratelli Reali & C spa, Santelli Francesca, Inverni Firenze 1892, Michelagnoli Giuseppe & Figli, Ambuchi e Bandinelli) di cui sono esposti alcuni fra gli esemplari più caratteristici delle principali aziende toscane della manifattura del cappello, eredi dell’antica lavorazione artigianale del Cappello di Paglia di Firenze. Il catalogo, edito da Sillabe, è corredato dalle schede storico-scientifiche di Simona Fulceri e da testi di Katia Sanchioni, Aurora Fiorentini, Dora Liscia Bemporad, Nicola Squicciarino. Location: Firenze, Galleria del Costume di Palazzo Pitti tipo di evento: 15 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5948845075685537425 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2970 Ufficio stampa: ^§ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Trascrizioni sul corpo startDate: 11/30/13 endDate: 1/7/14 Description: Trascrizioni sul corpo a cura di Simona Caramia Mostra n. 365 Inaugurazione: sabato 30 Novembre 2013 alle ore 18,00 Periodo espositivo: dal 30 Novembre 2013 al 7 Gennaio 2014 Sede mostra: Galleria Peccolo, piazza Repubblica 12 Livorno Orari : 10/13 - 16/20 festivi e lunedì chiuso Dal 30 novembre 2013 al 7 gennaio 2014 la Galleria Peccolo di Livorno ospita "Trascrizioni sul corpo", mostra a cura di Simona Caramia (critico e curatore indipendente), che analizza il ruolo del corpo all’interno del contesto artistico e culturale: "oggetto & soggetto" su cui trascrivere ed imprimere una storia, attraverso cui raccontare quel frammento di realtà di cui si è parte. Partendo dall’unità del proprio linguaggio formale e materiale, Karin Andersen & Christian Rainer, Tania Brassesco&Lazlo Passi Norberto, Giulia Caira, CORPICRUDI, Danilo De Mitri, Antonella Gandini, Robert Gligorov, Urs Lüthi, Charlotte Moorman, Orlan, Jo Spence, Elvira Todaro, Michele Zaza esprimono, attraverso la propria arte, una personale e particolare frequentazione delle cose del mondo, modi differenti di intendere - attraverso la fotografia e il video. Il corpo, frutto delle interazioni di Natura e Cultura e delle loro ambivalenze, è caratterizzato da una sorta di itinerario nella storia dell’uomo, dalle società arcaiche a quella odierna tecnologizzata. Sommerso dai segni con cui la società l’ha connotato di volta in volta, il corpo è stato esperito e utilizzato differentemente: organismo da sanare, forza lavoro da impiegare, carne da purificare, inconscio da liberare, supporto di segni da trasmettere. Nella pratica più recente dell’arte, il corpo - proprio o altrui - diventa nuova materia da plasmare e su cui intervenire, attraverso il quale veicolare messaggi di grande immediatezza. Durante l’inaugurazione (sabato 30 novembre, ore 18.00) sarà presentato il catalogo della mostra, edito dalla Galleria Peccolo, contenete testo critico di Simona Caramia e apparato iconografico delle opere esposte. Si ringraziano per la courtesy: Galleria Bianconi, Galleria Elefante, TrafficGallery, Galleria Guidi&Schoen, Galleria Pack. per info: Galleria Peccolo Piazza Repubblica 12 57123 LIVORNO tel/fax +39.0586.888509 e-mail: galleriapeccolo@libero.it http//mostre-e-dintorni.blogspot.com Location: piazza Repubblica 12 Livorno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2078 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Notturni Urbani / Novoli - Firenze 2013 startDate: 14 dicembre 2013 endDate: 8 gennaio 2014 Description: Notturni Urbani Novoli / Firenze 2013 Testo di Introduzione alla Mostra a cura di Sandro Bini Il Progetto “Notturni Urbani” nato nel 2004 mira ad un’analisi territoriale complessiva, su zone differenziate, dell'Area Metropolitana Fiorentina, con locations che sono di volta in volta individuate, in base a criteri topografici: una geografia urbana che privilegia, con la visione notturna, le architetture di luce e le gerarchie sociali degli spazi (dai transiti dei nodi nevralgici agli aspetti più malinconici e desolanti della città diffusa). Il lavoro di quest’anno presenta un’esplorazione notturna del Quartiere di Novoli con sedici fotografie a colori di otto fotografi. L’esito espositivo finalizza un percorso progettuale che ha visto i fotografi impegnati muoversi secondo percorsi prestabiliti e rigorose procedure fotografiche (cavalletto e pose lunghe) che agevolano una visione più lenta e concentrata sulle strutture architettoniche e sugli spazi urbani. In sintonia con le più recenti tendenze della fotografia contemporanea del Territorio, attenta ad analizzare le attuali condizioni di strutturazione e fruizione del nostro paesaggio quotidiano, le visualizzazioni notturne hanno interessato alcune arterie principali del Quartiere in cui più evidentemente si manifestano gli aspetti urbanistici, economici e sociali di questa importante zona della città. Alberto Ianiro, Giovanni de Leo, Michelangelo Chiaramida, Niccolò Vonci, Sabrina Ingrassia, Sandro Bini, Silvia Giannini, Stefano Ermanni ________________________________________ ASSOCIAZIONE CULTURALE DEAPHOTO / Didattica e progettazione fotografica Via delle Mimose, 7 - 50142 Firenze – Tel fax 0550517721 - Cell. 3388572459 www.deaphoto.it - deaphoto@tin.it Location: San Donato - Via di Novoli 10 - Firenze - tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : deaphoto@tin.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: La ribollita startDate: 12/2/13 endDate: 12/8/13 Description: L’evento "LA RIBOLLITA " ideato da Mat&AleCo (Matteo Licitra e Maria Alessandra Columbu), e adottato dal Direttore Artistico della IX New Florence Biennale Rolando Bellini, vuole essere un crogiuolo dove arte, filosofia, psicoanalisi, tradizione, sociologia, scienza, musica, cibo e innovazione tecnologica, si intrecciano con una partecipazione allargata al dibattito sull'attuale momento, dove sapori e nutrimenti diversi contribuiscono alla nascita di un nuovo panorama culturale e di nuovi circuiti. L’evento "LA RIBOLLITA ", come la minestra ribollita, si paleserà in più episodi nell’arco del 2014, sempre arricchiti da nuovi apporti, e si concluderà con un’asta sotto gli auspici umanitari dell’ONU. Parte del ricavato, infatti, detratte le spese d’asta, sarà devoluto all’International Fund for Agricultural Development; il restante 50% sarà riconosciuto agli artisti che avranno partecipato all’asta con un’opera. Location: Via Toscanella 18 nero – Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: http://www.florencebiennale.org/ribollita.php email gestore : info@macprogetti.it sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: 5.Sensi startDate: 12/15/13 endDate: 12/15/13 Description: Domenica 15 dicembre a Palazzo Gatteschi va in scena 5.Sensi, una serata dedicata all’arte con menù d’autore. Prenotazione obbligatoria. Alle 18.30 di domenica 15 dicembre nelle sale di Palazzo Gatteschi – via Falterona 104 Porrena Poppi Arezzo – avrà luogo 5.Sensi, un evento che mette al centro l’arte in molteplici declinazioni: pittura, scultura, musica ed enogastronomia. Il CONCEPT dell’iniziativa, patrocinata dal Comune di Poppi, è di Tiziana Tommei, curatrice d’arte, e il titolo 5. Sensi trae ispirazione dalla riflessione sull’eterogeneità di forme che l’arte può assumere, coinvolgendo tutti i nostri sensi. Da questa idea è partito lo chef Shady Hasbun, per rendere omaggio ad arti figurative e musica, con un itinerario di sapori, che farà appello ai 5. Sensi: un menù d’autore, ideato ad hoc dal patron di Le Rotte Ghiotte, nel quale la creatività culinaria interpreta pittura, musica e scultura. Ad invadere gli antichi spazi del palazzo e dislocate su tre livelli – dalle cantine al piano nobile – saranno le opere di scultura di Antonio Massarutto e la pittura di Roberto Ghezzi e Katarina Alivojvodic. L’intera serata, dal cocktail al dessert, sarà accompagnata dai vini di Tenuta la Pineta e dalle composizioni musicali del Trio Frescobaldi. Per partecipare alla serata la prenotazione è obbligatoria chiamando il 339 8438565 o scrivendo a tyzy84@gmail.com entro l’8 dicembre. Il costo a persona per cocktail e cena è di 33 euro, vini inclusi. La LOCATION che farà da teatro all’evento è la dimora settecentesca Palazzo Gatteschi che, dopo il successo di “Respiro blu”, cena d’artista con mostra di pittura e ceramiche di Franco Fedeli, torna per l’occasione ad aprire le sue porte all’arte. Il PROGRAMMA della serata inaugurerà con un concerto strumentale di Giulia Borri al flauto, Camilla Gori al violino e Filippo Pantieri al clavicembalo, mentre, in concomitanza, sarà servito un cocktail di benvenuto dedicato al primo dei 5 sensi, il TATTO, e quindi una selezione di finger food freddi e caldi. A seguire la cena, nel corso della quale, la performance gastronomica sarà interrotta da momenti musicali, a cura del Trio Frescobaldi: intermezzi strumentali di violino e flauto desunti da un repertorio antico e barocco. La musica, e dunque l’UDITO, diviene entreé con una vellutata di patate con pane croccante al tartufo e Quiche alla pancetta. Si prosegue il percorso con il GUSTO e un risotto al taleggio e pere al sapore di Sangiovese: un primo agrodolce e di carattere, ispirato alla pittura di R. Ghezzi. Come secondo arriva in tavola lombo di suino con mele caramellate al profumo di camomilla e miele, accompagnato da cipolline borrettane all’aceto balsamico: una composizione che colpisce l’OLFATTO e che riecheggia le sfumature delle opere visionarie dipinte da K. Alivojvodic. A chiudere il pasto è l’omaggio alle creazioni scenografiche e concettuali di A. Massarutto: uno spettacolo di bavarese alla ricotta e arancio, per il 5 senso, la VISTA. Gli ARTISTI in mostra sono: Katarina Alivojvodic, Roberto Ghezzi, Antonio Massarutto. Katarina Alivojvodic è nata nel 1973 a Belgrado, in Iugoslavia. Nel 1993 si diploma in Design Industriale alla Scuola di Design di Belgrado e nel 1999 in Progettazione Grafica e Imballaggio all’Accademia d’Arti Applicate della stessa città. L’artista ha preso parte a numerose mostre e rassegne in Italia, Iugoslavia, Danimarca, Cina e Francia. Le sue opere si trovano sia in collezioni pubbliche (Banca d’Italia e Camera dei Deputati) che private (Serbia, Italia, Francia, Spagna, Cina, Danimarca e Grecia). Dopo la guerra nei Balcani l’artista si trasferisce in Italia dove oggi porta avanti, parallelamente alla pittura, l’impegno sul piano didattico mediante la direzione di corsi di disegno e pittura. Roberto Ghezzi è nato a Cortona nel 1978, dove attualmente vive e lavora. Inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di scultura e pittura di famiglia, dove apprende le basi del disegno e della pittura ad olio. Negli anni approfondisce la tecnica di linguaggio artistico presso la Scuola della Maestra Alivojvodic e successivamente frequentando i corsi di nudo, incisione e storia dell’arte presso l’Accademia delle Belle Arti Di Firenze. Dagli anni Novanta espone con regolarità in personali e collettive, in Italia e all’estero. Attivo in premi e concorsi, ha ottenuto positivo e crescente riscontro da parte di critici, pubblici, galleristi e collezionisti. Antonio Massarutto è uno scultore e designer che vive e lavora in Toscana. Dal 2010 ha stabilito il suo atelier a Cortona, trovando ispirazione nel paesaggio e nel ricco patrimonio artistico e culturale. Tuttavia, la natura circostante gli suggerisce anche un nuovo percorso: infatti i suoi animali, sculture zoomorfe raffiguranti cinghiali o cervi e realizzati con la tecnica denominata ecotassidermia, svelano la sua intima conoscenza del mondo faunistico. Le opere già presentate nel suo showroom cortonese sono entrate a far parte di collezioni pubbliche e private, catturando l’attenzione dei visitatori durante appuntamenti quali Cortona On The Move e Artour-O, a Londra e Firenze. Lo CHEF, Shady Hasbun, nato nel 1980 a Firenze ma cresciuto in Palestina, ha sviluppato la passione per la cucina parallelamente agli studi universitari, tanto che, dopo la Laurea in Beni Culturali avvia un iter professionale che lo porta ad approfondire la cucina toscana e mediterranea. Dal 2011 nel suo ristorante in via Monte Falterona 34 ad Arezzo, Le Rotte Ghiotte, propone piatti della tradizione toscana rivisitati con estro e sperimentazione, su suggestioni cromatiche e profumi di provenienza mediorientale. E’ Console e Ambasciatore del Medio Oriente all’interno dell’Accademia Italiana Gastronomica Storica, membro de “Les Disciples d’Auguste Escoffier” e Consigliere dell’Associazione Cuochi di Arezzo. Partecipaa trasmissioni televisive sia locali (Teletruria e Italia 7) che nazionali (“La Prova del Cuoco” e “Occhio alla spesa”) e collabora con Alex Revelli e Susanna Cutini, curando pubblicazioni e articoli su “Tacuinum de’ Eccellentissimi” e “Tacuinum Bizantino”. Il VINO offerto è di Tenuta la Pineta, una giovane azienda vitivinicola a conduzione familiare, situata nel comune di Castiglion Fibocchi, su terreni collinari incastonati tra Valdarno e Pratomagno. La grande passione della famiglia Scortecci, unita alla preziosa opera di validi e preparati collaboratori, portano ad esprimere ai massimi livelli qualitativi la grande potenzialità di questo territorio baciato dalla natura. Tutti i prodotti sono realizzati in quantità limitate, e proprio per questo possono godere delle massime cure, nei minimi dettagli. Il Chianti, vino di punta dell’azienda, il Passito e l’olio extravergine di oliva hanno ottenuto importanti riconoscimenti da primarie guide di settore, a dimostrazione che la strada della qualità intrapresa è quella giusta. Tra le sei etichette di vini prodotti, sono stati selezionati per la serata sono: Spépero, Toscana Bianco IGT 2012, da uve trebbiano toscano e malvasia; Persìmo, Toscana Rosato IGT 2011, da uve sangiovese e cabernet sauvignon; Il Guido, Chianti DOCG 2010, da uve sangiovese, cabernet sauvignon e canaiolo. Location: via Falterona 104 Porrena Poppi Arezzo tipo di evento: 13 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: “LA FORTUNA DEI PRIMITIVI” TESORI D’ARTE DALLE COLLEZIONI ITALIANE FRA SETTE E OTTOCENTO startDate: 6/24/14 endDate: 12/8/14 Description: “LA FORTUNA DEI PRIMITIVI” TESORI D’ARTE DALLE COLLEZIONI ITALIANE FRA SETTE E OTTOCENTO Galleria dell’Accademia 24 Giugno - 8 Dicembre 2014 La mostra - la prima dedicata all’argomento nel suo complesso – si propone di offrire un punto critico- bibliografico su questo importantissimo fenomeno culturale riguardante la storia del gusto e del collezionismo in Italia, tra la fine del Sette e l‘inizio dell’0ttocento, che esercitò tra l’altro una rilevante influenza diretta sulla formazione delle grandi raccolte d’arte pubbliche nei maggiori paesi europei. Partendo dal fondamentale contributo di Giovanni Previtali (La fortuna dei primitivi. Dal Vasari ai Neoclassici, Torino, 1964), pubblicato giusto cinquant’anni fa, il Comitato scientifico della mostra composto da storici dell’arte, del collezionismo e della critica d’arte, intende approfondire questo tema sin qui relativamente trascurato. Dai pionieristici studi di Venturi, Previtali, Haskell e Pomian sono stati compiuti fino a oggi significativi progressi, e i tempi sono oramai maturi per ragionare su tale fenomeno e soprattutto su coloro che collezionarono con una certa sistematicità (non solo quindi occasionalmente) i primitivi, e non ultimo su quanti si adoperarono a procurare siffatte tavole e preziosi fondi oro (mercanti, agenti, procacciatori, restauratori). Individuare Firenze come luogo privilegiato per una simile mostra è quasi scontato, per la ricchezza che l’area tosco-fiorentina ha avuto, storicamente, nella produzione di opere Tre e Quattrocentesche: quasi tutte le raccolte di primitivi vantavano infatti opere provenienti da questa area geografica. La mostra passerà in rassegna le principali personalità che agirono in prima linea in questo recupero, esponenti della chiesa (dai semplici abati ai più potenti cardinali), ma anche nobiluomini, oltre a quegli eruditi i quali non si sottrassero al sensibile richiamo di quelle fragili e preziose testimonianze artistiche. Nelle sale saranno dunque esposti esemplari artistici (pitture, sculture, oggetti di arte suntuaria e codici miniati) appartenuti alle collezioni di Francesco Raimondo Adami, Stefano Borgia, Angelo Maria Bandini, Alexis-François Artaud de Montor, Joseph Fesch, Teodoro Correr, Girolamo Ascanio Molin, Alfonso Tacoli Canacci, Sebastiano Zucchetti, Anton Francesco Gori, Agostino Mariotti, Matteo Luigi Canonici, Giuseppe Ciaccheri, Tommaso degli Obizzi, Gabriello Riccardi, Giovan Francesco De Rossi, Guglielmo Libri, per citare solo i nomi più noti. Un dialogo serrato che accompagnerà il visitatore in una sorta di passeggiata ideale nell’ltalia collezionistica della fine del XVIII e degli inizi del XIX secolo, invitandolo a confronti visivi stringenti, nel tentativo di cogliere il gusto, I’occhio e la sensibilità estetica dei diversi collezionisti, le cui raccolte sono messe per la prima volta a confronto. Accanto alle pitture, che costituirono all’epoca il principale interesse dei collezionisti, ci sono altre sezioni, altrettanto importanti, legate alla miniatura e alla scultura, volendo testimoniare in tal modo la circolarità degli interessi di quanti si adoperarono, con atteggiamento pioneristico, nel tentativo di salvaguardare siffatte testimonianze storico - erudite, quotidianamente minacciate dal rischio della distruzione o dell’abbandono. Il vasto pubblico della Galleria dell’Accademia potrà apprezzare una selezione di opere d’arte di alto, e in molti casi, altissimo livello, fondata su un serio progetto scientifico, che offrirà una conferma ulteriore dei vertici qualitativi raggiunti dall’arte italiana dal Duecento al Quattrocento. Tra gli artisti in mostra figurano, tra gli altri, il Maestro della Maddalena, Arnolfo di Cambio, Bernardo Daddi, Taddeo Gaddi, Nardo di Cione, Lippo Memmi, Ambrogio Lorenzetti, Pietro da Rimini, il Beato Angelico, Filippo Lippi, Andrea Mantegna, Cosmè Tura, Piermatteo d’Amelia e Giovanni Bellini. ll catalogo della mostra verrà a costituire verosimilmente il testo di riferimento dedicato a questo specifico tema nel suo insieme, sin qui non disponibile. Location: Galleria dell’Accademia , Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria dell’Accademia email gestore : sponsor: 2268 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: PURO SEMPLICE E NATURALE NELL’ARTE A FIRENZE TRA CINQUE E SEICENTO startDate: 6/17/14 endDate: 11/2/14 Description: PURO SEMPLICE E NATURALE NELL’ARTE A FIRENZE TRA CINQUE E SEICENTO Galleria degli Uffizi 17 giugno - 2 novembre 2014 Giorgio Vasari nelle pagine delle Vite (1568) assegnava un ruolo fondativo nella ‘rinascita’ dell’arte moderna ai fiorentini Andrea del Sarto e fra’ Bartolomeo, affiancandoli ai triumviri Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Eccellente e di elevato ingegno, la loro produzione, incardinata sull’esercizio costante del disegno, si segnalava per onestà d’invenzione e perfetta imitazione della natura, dalla carne alla vivezza degli affetti. Oltre un secolo dopo Filippo Baldinucci nelle Notizie de’ professori del disegno (1681- 1728), confermando il dettato vasariano, vedeva nella fedeltà ai valori espressi da quei capofila di primo Cinquecento la strategia necessaria per superare l’impasse manierista, e al tempo stesso per istituire un linguaggio moderno, aderente alle nuove esigenze spirituali proprie del Concilio di Trento. In questo quadro il registro neorinascimentale di Santi di Tito e di Jacopo da Empoli, insistentemente sottolineato dallo storiografo, costituiva la ragione essenziale per riconoscere a questi due maestri il ruolo di riformatori delle arti figurative a Firenze sullo scadere del Cinquecento. La strenua difesa, al limite dell’autarchia, di una tradizione fiorentina fondata sulla perfetta misura e serena espressività, intimamente confidenziale, interessata alla resa accostante del dato quotidiano, in una semplicità di schemi talora arcaizzante, dalla tecnica pittorica nitida e compatta, avrebbe trovato ulteriori paladini fino alla metà del Seicento, in particolare con l’emblematica personalità di Lorenzo Lippi. Pur dichiarando apertamente la grandezza di questi artisti, Vasari e Baldinucci non nascondevano la loro predilezione, l’uno per una grandeur romana, l’altro per una libera sensibilità barocca, condizionando forse con ciò la fortuna storiografica di questa linea e la sua popolarità. Così solo a partire dagli anni Venti del Novecento con Hermann Voss, e dagli anni Cinquanta e Sessanta con le originali intuizioni e le lucide analisi di Mina Gregori e Fiorella Sricchia, si è cominciato a ritessere quel sottile filo che legava i maestri del primo Cinquecento a quelli del Seicento maturo, precisandone il carattere di novità nella tradizione. La mostra punta ad illustrare questa identità dell’arte fiorentina, attraverso un ricco e serrato contrappunto tra pittura e scultura, articolato in nove sezioni che raggruppano circa ottanta opere e trentacinque artisti. Dopo una scenografica ouverture dedicata a due protagonisti emblematici, Andrea del Sarto e Santi di Tito (sezione 1), e dopo un omaggio al disegno dal vero come strumento di conoscenza (sezione 2), nella prima parte della mostra (sezioni 3-6) si potrà seguire in senso diacronico la persistenza di piacevole chiarezza e quieta grandezza di questo corso dell’arte fiorentina, restituendo così, accanto ai maestri fondatori, un più adeguato ruolo ai Della Robbia e ai Sansovino, a Franciabigio, Bugiardini e Sogliani, artisti ‘mediatori’ verso Bronzino, Poggini, Giovanni Bandini e la più tarda generazione di Ciampelli, Tarchiani, Vannini e Antonio Novelli. Nella seconda parte (sezioni 7-9), si potrà verificare, in un confronto diretto incentrato su tre temi (l’espressione degli affetti, l’evidenza degli oggetti quotidiani, la nobile semplicità degli eventi sacri), l’effettiva consistenza di questo particolare lascito culturale. Ne scaturisce una connotazione delle arti figurative in linea con le nuove forme di spiritualità variamente ispirate alla tradizione di austerità savonaroliana. Non manca infine un’evidente consonanza con gli svolgimenti puristici del dibattito sulla lingua, elaborati in seno all’Accademia Fiorentina e a quella della Crusca. La mostra offre dunque l’occasione di sovvertire il luogo comune di una cultura civica fiorentina passatista, disvelando i mutamenti semantici e le istanze di novità insiti nella fedeltà all’antico dei suoi artefici, e dunque, invertendo una celebre formula critica, di mettere in luce la ‘novità della tradizione’. Location: Galleria degli Uffizi , Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria degli Uffizi email gestore : sponsor: 2269 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: JACOPO LIGOZZI “PITTORE UNIVERSALISSIMO” startDate: 5/27/14 endDate: 9/28/14 Description: JACOPO LIGOZZI “PITTORE UNIVERSALISSIMO” (VERONA 1547 - FIRENZE 1627) Galleria Palatina 27 maggio - 28 settembre 2014 Nell’ambito delle iniziative previste per Un Anno ad Arte 2014 dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria Palatina in collaborazione con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi dedica una mostra monografica al pittore Jacopo Ligozzi. Nato a Verona nel 1547 e discendente da una famiglia di ricamatori milanesi, figlio del pittore Giovanni Ermanno, Ligozzi svolse una iniziale attività in terra veronese, spostandosi però ben presto a Firenze dove nel 1577 è documentata la sua presenza presso la corte granducale di Francesco I e dove rimase stabilmente fino alla morte, nel 1627, impiantando una solida bottega. La lunga e complessa vicenda artistica di questo pittore è stata indagata dagli importanti studi di Mina Bacci (Jacopo Ligozzi e la sua posizione nella pittura fiorentina, in Proporzioni, IV,1963, pp. 46-84) e più recentemente dagli interventi dedicati a settori specifici della sua attività da Alessandro Cecchi (Per Jacopo Ligozzi disegnatore di apparati festivi e costumi teatrali, in ‘ Verona Illustrata’, 1997, pp. 5-14), da Lucia Tongiorgi Tomasi (I ritratti di piante di Jacopo Ligozzi, Ospedaletto 1993) e da Lucilla Conigliello (Alcune note su Jacopo Ligozzi e sui dipinti del 1594, in Paragone, XLI, 1990, 485, pp. 21-42) che ha curato anche una mostra dedicata alla sua produzione aretina (Jacopo Ligozzi: le vedute del Sacro Monte della Verna. I dipinti di Poppi e Bibbiena a cura di L. Conigliello, Poppi 1992) e una rassegna incentrata sui disegni conservati nella collezione del Cabinet des Dessins du Louvre (2005). I risultati delle ricerche finora condotte, cui si lega la cospicua serie di referti documentari che consentono di ricostruire ad annum la vita di Jacopo, e soprattutto la presenza del nucleo maggiore di opere sue nelle collezioni di Palazzo Pitti e nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, spiega la necessità di questa mostra che intende illustrare per la prima volta in modo organico l’arco di attività del pittore, mettendo in evidenza i diversi ambiti nei quali si trovò ad operare e la sua poliedrica e versatile fisionomia all’interno del panorama fiorentino. Per questa ragione si è ritenuto opportuno articolare l’esposizione in sezioni tematiche, a partire dai primi tempi presso la corte medicea, dalla quale Jacopo si fece apprezzare fin dal suo arrivo come disegnatore di naturalia, attraverso la raffinata produzione di disegni acquerellati o lumeggiati in oro (illustrati in mostra da una scelta di fogli provenienti dal nucleo del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi) e successivamente come ritrattista (in particolare il bel ritratto femminile oggi agli Uffizi, e lo splendido Ritratto di Maria Gonzaga del Museo Nacional di Lisbona), ma anche sapiente regista di insiemi decorativi (come nel caso delle pitture, oggi perdute, che ornavano lo zoccolo e le finestre della Tribuna degli Uffizi, ordinategli da Francesco I nel 1584, e di quelli, perduti anch’essi, della grotta di Teti nella villa di Pratolino). Jacopo fu inoltre pittore di storia, in occasione dell’allestimento dei grandi dipinti su lavagna nel soffitto del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio o ancora per gli apparati in occasione delle nozze di Ferdinando I e Cristina di Lorena (documentati dallo studio preparatorio conservato oggi al British Museum di Londra). Accanto a queste imprese, Ligozzi si distinse infine come sapiente e delicatissimo progettista di abiti e ricami per tessuti, nonché di manufatti in pietre dure. Riguardo a queste ultime tipologie, si prevede di esporre alcuni disegni per ricami, nonché i piani in commesso marmoreo eseguiti su suo disegno dall’Opificio mediceo, conservati rispettivamente in Galleria Palatina, al Museo degli Argenti e al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure. Si intende inoltre dare particolare attenzione al tema delle ‘allegorie morali’ e soprattutto della ‘Vanitas’, che Jacopo affrontò in molte occasioni, e che costituiscono uno dei punti di maggiore interesse e di approfondimento della sua produzione; sarà significativa in tal senso la presenza di opere quali l’Allegoria della Redenzione oggi Locko Park, l’Allegoria dell’Amore che difende la Virtù contro l’Ignoranza e il Pregiudizio commissionata probabilmente da Francesco I (coll. Baroni a Londra), o ancora l’Avarizia (New York, Metropolitan Museum). La seconda parte della mostra prenderà in esame la produzione religiosa, alla quale il pittore si dedicò fin dagli anni del servizio presso la corte medicea e che intensificò sempre più, dopo la sua caduta in disgrazia, negli anni Novanta. Le grandi pale d’altare eseguite per chiese fiorentine, dalla SS. Annunziata, a Santa Maria Novella, Ognissanti e Santa Croce, nonché per le chiese dell’Aretino, per Lucca e San Gimignano, testimoniano la sua originale adesione alle istanze di pittura devota e riformata che improntavano la cultura figurativa fiorentina tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo. In tal senso, si prevede di documentare questo aspetto attraverso la presenza in mostra del San Girolamo sorretto dall’angelo appartenente alla chiesa di San Giovannino degli Scolopi, del Martirio di Santa Dorotea di Pescia, dell’Adorazione della Croce il cui recente ritrovamento nella chiesa di Sant’Andrea a Percussina costituisce una importante addizione al corpus dell’artista. Location: Galleria Palatina, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Palatina email gestore : sponsor: 2103 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: BACCIO BANDINELLI SCULTORE E MAESTRO startDate: 4/9/14 endDate: 7/13/14 Description: BACCIO BANDINELLI SCULTORE E MAESTRO (1493-1560) Museo Nazionale del Bargello 9 aprile - 13 luglio 2014 Baccio Bandinelli, “artista di fama eterna”: è questo il giudizio conclusivo della Vita dedicatagli da Vasari, che la mostra intende quasi provocatoriamente confermare per restituire infine al Bandinelli la sua posizione di merito nel panorama della scultura italiana della Maniera e per ristabilire la verità su un artista condannato all’ostracismo dalla critica negli ultimi due secoli, fino ad oggi. La biografia del Bandinelli - dopo quelle di Michelangelo, del Vasari stesso e di Raffaello - è la più estesa fra le Vite vasariane: è uno scritto tormentato, considerando l’odio tra i due artisti, ma in cui Vasari è infine costretto ad ammettere la grandezza di Baccio, “terribile di lingua e d’ingegno”. Alla fine del Cinquecento, l’ammirazione per l’artista è esplicita nelle Bellezze della città di Firenze del Bocchi (1591) e cresce poi per tutta l’età barocca, raggiungendo il suo apice durante il Neoclassicismo, fra il XVIII e il XIX secolo. Comincia appunto nell’Ottocento il declino della sua fortuna, a partire dal Burckhardt, per arrivare fino a noi, attraverso i giudizi negativi e talvolta addirittura sprezzanti del Berenson, del Pope-Hennessy e di molti altri studiosi. In epoca barocca e per tutto il Neoclassicismo, invece, Bandinelli era considerato con Michelangelo il massimo scultore della sua epoca ed è innegabile che nella scultura fiorentina del Cinquecento, assieme a Jacopo Sansovino e al Cellini, egli sia la figura di maggior rilievo. I suoi committenti principali furono dapprima i due papi di casa Medici - Leone X e Clemente VII - e poi il duca Cosimo I: nessun dubbio è possibile sul livello che allora si richiedeva ad un artista per ambire a simili incarichi, che videro Bandinelli primeggiare su tutti i concorrenti (spesso di gran nome) e assicurarsi, a Firenze e non solo, le imprese artistiche più impegnative e più rappresentative della prima metà del secolo, mantenendo un indiscusso credito e prestigio. La mostra presenterà tutte le sue opere di scultura e di pittura il cui trasferimento sia possibile, i disegni e le stampe di sua invenzione, bronzetti, medaglie e un raro modello in cera proveniente da Montpellier. Accanto ai capolavori come il Bacco di Palazzo Pitti, le opere presenti al Bargello, o i rilievi marmorei del coro del Duomo, saranno esposti i busti-ritratto di Cosimo I e il magnifico Mercurio giovanile del Louvre; in pittura, la Leda e il cigno (da Parigi), unico dipinto del Bandinelli sicuramente autografo e mai presentato in una mostra, e il celebre Ritratto di Baccio Bandinelli dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. Saranno esposti inoltre i rilievi (in marmo, stucco e bronzo, provenienti da vari musei esteri) che gli sono riferiti con certezza, o che direttamente derivano da suoi originali, a confronto con studi grafici preparatori. Considerando la ricchezza del materiale, la mostra si estenderà anche in una parte della Sala di Michelangelo, oltre alle due sale solitamente adibite alle mostre temporanee del Bargello. I grandi monumenti pubblici, profani e sacri, necessariamente assenti dalla mostra, saranno ampiamente illustrati e commentati in un’apposita sezione del catalogo, al pari delle opere esposte, e saranno documentati in mostra attraverso un video, realizzato per l’occasione. Si prevede un’ampia campagna fotografica ex-novo di molte delle opere del Bandinelli. I saggi introduttivi del catalogo - affidati a specialisti e studiosi, italiani e stranieri - illustreranno tutti i principali aspetti della sua personalità artistica ed approfondiranno anche il suo ruolo essenziale di fondatore di un’accademia, capace di promuovere lo status sociale dell’artista, con notevole anticipo rispetto al Vasari e a Federico Zuccari. Per la prima volta, una mostra monografica verrà dedicata a questo “universale artefice” - per riprendere un’altra citazione del Vasari - che fu il “Maestro” di un’intera generazione di artisti e che, insieme a Michelangelo, Raffaello, Vasari e Cellini, ci ha lasciato tra i più estesi carteggi di artefici del Cinquecento. Location: Museo Nazionale del Bargello, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5992518594775226097 galleria-spazio-museo: Museo Nazionale del Bargello email gestore : sponsor: 2147 Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: JACQUES VILLEGLE' startDate: 12/14/13 endDate: 2/16/14 Description: JACQUES VILLEGLE' dallo strappo al segno a cura di Fabio Migliorati e Dominique Stella AREZZO Galleria Comunale d'Arte Contemporanea 14 dicembre 2013 - 16 febbraio 2014 La mostra JACQUES VILLEGLE' - dallo strappo al segno, a cura di Fabio Migliorati e Dominique Stella, è ospitata con orgoglio dalla GCAC di Arezzo, dal 14 dicembre 2013 al 16 febbraio 2014. Dedicata a Jacques Villeglé, presente all'evento, propone il lavoro dell’artista Nouveau Réaliste attraverso un'antologica di quasi sessanta opere: dai “décollages d’affiches” degli anni Sessanta, ai manifesti strappati del Duemila, includendo i recenti lavori dedicati alla memoria di Dante o l'Aretino, omaggio alla città di Arezzo, elaborati secondo la sua tecnica di segni sociopolitici. La mostra mette in rilievo il carattere innovativo delle “tecniche di recupero” predilette dall’artista, che consentono un’interpretazione anarchica e allo stesso tempo poetica del mondo. Rappresentano un brano di sostanza vivente che Villeglé deruba alla cultura urbana, restituendola sotto forma di testi la cui lettura resta enigmatica. Costituiscono un linguaggio "altro", una realtà "altra": scrittura poetica di una cultura urbana caotica, vivace e, ormai, divenuta realtà. Per tutti appartiene al movimento dei Nouveaux Réalistes – la storia lo ha così catalogato – per un breve momento che, tuttavia, lega la sua avventura personale a quegli incontri decisivi che gli storici ricordano come momento privilegiato della vita di un artista. Certo, la sua appartenenza agli affichistes rappresenta un istante essenziale della sua avventura che si confonde con la storia del movimento, al quale però egli partecipa in modo determinante sulla base di un’esperienza personale che conduceva già da molti anni. C'è infatti un Villeglé prima degli affichistes, dal 1945 al 1960, anni in cui la sua avventura si lega strettamente a quella del suo compatriota bretone Raymond Hains: un Villeglé affichista (1960-1968) all’interno del gruppo dei Nouveaux Réalistes; un Villeglé autonomo, libero, impegnato in una ricerca che egli costruisce, senza incrinature, a partire dai manifesti prelevati nel corso del tempo sulle strade che lo conducono da Parigi a Buenos Aires; un Villeglé testimone di un’arte urbana che non si smentisce e che gli ha permesso di realizzare un’opera definita attorno a temi specifici, proponendo così una lettura sempre rinnovata del "La mia generazione, quella della post-storia non ha determinato i grandi cambiamenti dell’avanguardia dell’inizio del XX secolo, ma ha affinato le ricerche dei suoi predecessori, apportato forme nuove, coltivato un certo spirito di apertura e un comportamento ironico, e inventato tecniche artistiche (l’appropriazione dei manifesti lacerati è una di queste: inventato con Raymond Hains, a Parigi, nel 1949)". J. V. JACQUES VILLEGLE' - dallo strappo al segno è documentata in un catalogo a cura di Dominique Stella, con testi di Catherine Elkar (Direttrice Frac Bretagna), Sophie Duplaix (conservatrice en chef delle Collezioni Contemporanee del Centre Pompidou, Parigi), Fabio Migliorati (Direttore Attività Espositive del Comune di Arezzo). Sarà realizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo, con la collaborazione di Agnellini Arte, e inaugurata alla presenza di Jacques Villeglé; del Sindaco di Arezzo, Avv. Giuseppe Fanfani; dell'Assessore alla Cultura e al Turismo, Prof. Pasquale Giuseppe Macrì; di Dominique Stella; di Fabio Migliorati; di Roberto Agnellini. AREZZO Galleria Comunale d'Arte Contemporanea piazza S.Francesco, 4 inaugurazione: sabato 14 dicembre 2013, ore 18.00 presente l'artista catalogo in sede GCAC - Arezzo: ingresso libero / free entrance da giovedì a domenica (11.00-13.00 / 16.00-20.00) Location: GCAC, Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 3021 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: UNA VOLTA NELLA VITA TESORI DAGLI ARCHIVI E DALLE BIBLIOTECHE DI FIRENZE startDate: 1/28/14 endDate: 4/27/14 Description: UNA VOLTA NELLA VITA TESORI DAGLI ARCHIVI E DALLE BIBLIOTECHE DI FIRENZE Galleria Palatina 28 gennaio - 27 aprile 2014 Tre documenti archivistici di Michelangelo; un disegno di Raffaello; il certificato di battesimo di Leonardo da Vinci e un altro testo che reca le sue postille; una lezione scritta di Galileo sull’Inferno di Dante; opere di Andrea Mantegna, Alessandro Allori e Giovanni Stradano; autografi di Girolamo Savonarola, Poliziano, Cosimo I de’ Medici, Joachim Winckelmann, Ugo Foscolo, Giuseppe Pelli Bencivenni, Giovanni Fabbroni, Pietro Vieusseux, Eugenio Barsanti, Vasco Pratolini, Eduardo De Filippo e Dino Campana, del Premio Nobel Eugenio Montale, presente anche con due inediti acquerelli. Tutto questo, e molto altro, è possibile ammirare nella mostra che apre il programma di “Un anno ad arte 2014” dal titolo Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze in programma dal 28 gennaio al 27 aprile 2014 nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Promossa dal Polo Museale Fiorentino, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica della Toscana, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il settore Biblioteche, Archivi, Istituti Culturali della Regione Toscana, Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la mostra nasce da un progetto sostenuto dalla Fondazione Florens per i beni culturali e ambientali, è diretta da Alessandro Cecchi (Direttore della Galleria Palatina) e curata dallo studioso e storico Marco Ferri. Obiettivo dell’esposizione - che propone all’attenzione dei visitatori ben 133 pezzi tra documenti manoscritti, libri e disegni, provenienti da 33 enti cittadini - è offrire a tutti l’opportunità “unica” di ammirare tesori cartacei custoditi in alcuni dei principali “scrigni” culturali della città. E tra questi non mancherà una selezione di inediti, sequenza di “mai visti” di carta che arrivano da vari archivi e biblioteche. Il primo riguarda Michelangelo Buonarroti ed è una paginetta recante alcuni Schizzi di blocchi di marmo con sagoma per una crocifissione, in pratica le istruzioni per “cavare” dalla montagna alcuni blocchi lapidei tra cui uno a forma di croce pronto per essere scolpito. Mostrato a Vienna nel 1997, il documento custodito nell’Archivio della Fondazione Casa Buonarroti in Italia non è mai stato esposto in pubblico. Grazie alla mostra di Palazzo Pitti, per la prima volta si potranno ammirare antichi manoscritti - tra cui un corale del XIII secolo - provenienti dagli archivi della Misericordia di Firenze, del Convento della Santissima Annunziata e dei Buonuomini di San Martino, enti che non avevano mai effettuato prestiti. E ancora: tra i documenti e i libri si segnalano il primo vocabolario della Crusca del 1612, l’edizione de Le vite di Vasari del 1568, il primo numero di Topolino del 1932, un copialettere di Bianca Cappello, una mezza dozzina di esemplari della Divina Commedia (tra cui una con le illustrazioni di Alessandro Botticelli), l’atto di concessione del re Luigi XI di Francia a Piero de’ Medici per inserire i gigli di Francia nello stemma della dinastia toscana, la legge di Pietro Leopoldo di Lorena che nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana, il Libro di Montaperti, il Testamento di Folco Portinari, un papiro del I secolo avanti Cristo. A questa parata di meraviglie si aggiungono documenti e libri che arrivano da un archivio e da una biblioteca momentaneamente non accessibili al pubblico: l’Archivio dell’Accademia degli Immobili, che rappresenta la “memoria” documentaria del Teatro della Pergola, e la Biblioteca della Banca CR Firenze che dovrebbe aprire al pubblico entro il 2014 in via Bufalini. Nell’ambito della mostra, l’Accademia dei Georgofili proporrà, tra i vari pezzi archivistici, anche un inedito disegno (degli anni Quaranta del Novecento per una pubblicazione per ragazzi) realizzato da Sergio Tofano, in arte Sto, mentre dalla Biblioteca degli Uffizi arriverà una delle numerose missive appartenenti al fondo delle cosiddette “Carte Fedi”, in cui figurano le tante lettere – tutte inedite - raccolte da Anna Franchi che riportavano disegni e schizzi dei pittori macchiaioli più famosi, da Lega a Fattori, a Signorini. La mostra si apre con un pannello che riporta la lettera che Giovanni Fabbroni, quale rappresentante del Governo provvisorio delegato dalla Reggenza della Toscana, scrisse nel 1800 all’allora primo console di Francia, Napoleone Bonaparte, con cui richiese “protezione per le arti e la scienza e si implorano immunità e salvezza per tutti i pubblici stabilimenti destinati all’istruzione”. Prosegue poi con le teche - una per ogni ente - nelle quali sono visibili i “gioielli” selezionati per l’esposizione, ognuno corredato di didascalia. In aggiunta al percorso espositivo principale, una limitata sezione sarà dedicata alle conseguenze patite dal patrimonio archivistico e librario fiorentino in due momenti drammatici della storia cittadina: l’alluvione del 1966 e la bomba di via dei Georgofili del 1993. Nella teca che concluderà il percorso, i visitatori avranno la possibilità di vedere da vicino tre pezzi archivistici e librari ancora alluvionati e non restaurati, oltre a un libro sventrato dall’ordigno che esplose 21 anni fa. Sarà un monito per tutti, per rammentare che il nostro patrimonio culturale, soprattutto quello “meno frequentato” dalle esposizioni, non solo è degno di essere ammirato, ma necessita di tutte le nostre attenzioni. Presentazione di Cristina Acidini Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze La vivacità delle ricerche e la qualità dei risultati che si conseguono nei musei del Polo Museale Fiorentino, in un’attività che non conosce soste e che consente lo sviluppo di più progetti espositivi in contemporanea, si manifestano pienamente nel programma espositivo “Firenze 2014 Un anno ad arte”, giunto all’ottava edizione come un gradito e ricorrente appuntamento con i visitatori. E piace credere che i visitatori apprezzino le mostre che ampliano e rinnovano l’offerta museale permanente, visto il trend complessivamente positivo dell’affluenza. Con entusiasmo e con coraggio i partner tradizionali, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Firenze Musei, pur a fronte della generale contrazione delle risorse destinate alla cultura affiancano il Polo museale in un’impresa impegnativa, qual è quella che si preannuncia: organizzare nove mostre nell’arco dell’anno. La stessa fiducia mostrano gli editori dell’ATI concessionaria, Giunti e Sillabe, che mantengono il medesimo alto livello nel pubblicare i cataloghi. Come e più che in passato, la serie delle mostre vede chiamati a sostenere impegni ingenti i massimi musei, le Gallerie degli Uffizi, dell’Accademia e Palatina, ognuno dei quali assumerà gli onori e gli oneri di due mostre. In linea generale, si tratta di mostre che sviluppano ed ampliano temi e vocazioni delle raccolte, valorizzando il patrimonio permanente con opportune integrazioni e accostamenti, all’insegna di una varietà che ad ogni edizione spazia lungo le coordinate della storia e della geografia. L’esordio sarà singolare: una rassegna di opere cartacee - documenti e libri - che in virtù dei prestiti generosamente concessi dai colleghi di archivi e biblioteche di Firenze renderanno visibili picchi altissimi della storia e della cultura, noti agli addetti ai lavori e a pochi altri, evocando nel contempo il nobile fantasma della Biblioteca Palatina in Palazzo Pitti. La Sala Bianca ospiterà poi la prima mostra monografica completa di Jacopo Ligozzi, cui il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi affiancherà una selezione di tavole miniate dall’artista veronese, dove attraverso l’illustrazione botanica sono raggiunti vertici di ineguagliata bellezza. Da un’altra regione e da un altro ambito culturale proviene - grazie alla signora Bianca Maria e alla famiglia - una selezione della collezione del Maestro Molinari Pradelli, che riecheggia i motivi del Seicento fiorentino nelle nuove sale or ora aperte negli Uffizi; quella che seguirà, sarà la prima grande mostra dedicata alla pittura del “naturalismo” fiorentino tra l’estremo XVI e il XVII secolo, attitudine mentale e spirituale prima ancora che artistica, in cerca di un perimetro e di un nome. Nel frattempo la Galleria dell’Accademia (in partenariato con il Museo Nazionale della Fotografia Alinari) avrà reso omaggio a Michelangelo Buonarroti nel 450° anno della morte, con una mostra dedicata alle immagini potenti e universalmente diffuse dell’arte e specialmente della statuaria del sommo artista, dalla pittura di storia alla fotografia contemporanea. Una mostra sul collezionismo dei “Primitivi” toccherà poi un’altra grande area artistica presente nella Galleria, con la pittura del Tre e del Quattrocento. Altri tre musei sono protagonisti delle mostre restanti. Nel Museo degli Argenti saranno valorizzati i magnifici reliquiari medicei, con una speciale attenzione per l’identificazione di reliquie di Santi oggi poco noti o dimenticati, e tuttavia importanti nella devozione sei-settecentesca. Il Museo Nazionale del Bargello proporrà la prima mostra mai dedicata a Baccio Bandinelli, non solo dotato scultore (ed eterno rivale di Michelangelo), ma anche disegnatore e formatore di giovani attraverso una sua precoce “accademia”. La Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, infine, ricorderà il centenario della sua fondazione proponendo una prova di allestimento per le collezioni del Novecento (attualmente non esposte) e rielaborando il percorso per valorizzare entro le proprie raccolte il nucleo fortemente identitario dei Macchiaioli. Mentre un criterio di equa distribuzione situa le mostre in luoghi d’eccellenza di qua e di là d’Arno, altrettanto equilibrata varietà si ritrova nella cronologia, che va dai “Primitivi” al Novecento, e nella tipologia, che annovera le creazioni delle arti “maggiori” figlie dirette del padre Disegno - per dirla in termini accademici - ma anche manoscritti, libri, fotografie, suppellettili sacre e molti altri generi di testimonianze, in un composto che è riprova dell’unità del sapere e della trasversalità dell’espressione artistica, in cerca della bellezza. Location: Galleria Palatina , Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.unannoadarte.it/tesoro-galleria.html galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10054 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: SACRI SPLENDORI IL TESORO DELLA ‘CAPPELLA DELLE RELIQUIE’ IN PALAZZO PITTI startDate: 5/20/14 endDate: 9/28/14 Description: SACRI SPLENDORI IL TESORO DELLA ‘CAPPELLA DELLE RELIQUIE’ IN PALAZZO PITTI Museo degli Argenti 20 maggio - 28 settembre 2014 Nel 1616 veniva consacrata con cerimonia solenne la ‘Cappella delle Reliquie’ in Palazzo Pitti, luogo simbolo della devozione delle granduchesse di Toscana e degli ultimi granduchi della famiglia Medici. Costruita da Cosimo I negli anni Sessanta del Cinquecento, la cappella, a pianta ottagonale, dal 1610 fu oggetto di importanti lavori di abbellimento voluti dall’arciduchessa d’Austria e granduchessa di Toscana Maria Maddalena d’Asburgo, moglie di Cosimo II de’ Medici, per custodirvi i reliquiari preziosi che costituivano una parte importante delle sue collezioni. Animata da un profondo spirito religioso, Maria Maddalena si dedicò all’acquisizione di reliquie sin dal suo arrivo a Firenze, nel 1608, usufruendo dell’apporto di illustri corrispondenti, tra i quali l’arcivescovo di Siena Camillo Borghese, il nunzio papale a Napoli Paolo Emilio Filonardi, l’arcivescovo di Genova Domenico Marini e il cardinale Scipione Caffarelli Borghese. Altrettanto decisivo fu il ruolo di Cristina di Lorena, suocera di Maria Maddalena, alla quale si deve la creazione del primo, cospicuo nucleo di reliquiari confluito poi alla sua morte nella raccolta della nuora. In pochi anni Maria Maddalena riunì nella ‘Cappella delle Reliquie’ uno straordinario insieme di opere che fu accresciuto ulteriormente dalla granduchessa Vittoria della Rovere e da suo figlio, il granduca Cosimo III, diventando uno dei più vasti tesori sacri d’Europa. Attraverso un minuzioso lavoro di archivio la mostra intende restituire un’immagine di queste preziosissime collezioni, testimonianza della profonda devozione della famiglia granducale e al contempo simbolo di prestigio e di magnificenza, fonte di denaro e coagulo di identità collettiva. La prima sezione della mostra sarà dedicata a Maria Maddalena d’Austria e presenterà una selezione di opere scelte tra le oltre quattrocento descrittenel più antico inventario della cappella, redatto nel 1616 e aggiornato sino al 1635. Lo studio di questo importante documento oltre a consentire nuove identificazioni di reliquiari appartenuti all’arciduchessa ha permesso di precisare come il sontuoso ambiente avesse l’aspetto di una vera e propria Wunderkammer devozionale, quasi un’antitesi della ‘profana’ Tribuna degli Uffizi, con armadi decorati da pannelli dipinti da Giovanni Bilivert, Filippo Tarchiani, Fabrizio Boschi e Matteo Rosselli al cui interno trovarono posto non solo le preziose custodie per sacri resti ma anche oggetti liturgici e manufatti profani realizzati in materiali rari e pregiati: dal corallo alle variopinte pietre dure, dall’ambra del baltico agli esotici ebano e avorio. Accanto a questi lavori saranno presentate, inoltre, alcune opere appositamente commissionate da Maria Maddalena e da Cosimo II per farne dono a importanti luoghi di culto. Le successive sezioni della mostra saranno incentrate sulle figure di Vittoria della Rovere e del figlio Cosimo III. Quest’ultimo, in particolare, si dedicò all’incessante ricerca di reliquie, soprattutto di quelle appartenute a personaggi che provenivano da regioni remote, facendo realizzare per esse straordinarie custodie frutto della collaborazione fra esperti scultori e i maestri orafi operanti nelle botteghe di corte, tra i quali spiccano i nomi di Massimiliano Soldani Benzi, Cosimo Merlini il Giovane e Giuseppe Antonio Torricelli coadiuvati da Giovan Battista Foggini, poliedrico progettista di reliquiari di grande fasto e dalle forme ricercate. Il tesoro della ‘Cappella delle Reliquie’ rimase pressoché inalterato in Palazzo Pitti fino al 1785, quando il granduca Pietro Leopoldo di Lorena ordinò la consegna di oltre cento reliquiari alla basilica di San Lorenzo in cambio di diciotto vasi in pietre dure appartenuti a Lorenzo il Magnifico chiesti per la Regia Galleria degli Uffizi. Tale evento costituì il prodromo della disgregazione della collezione di reliquie dei granduchi medicei: di lì a poco gli oggetti più preziosi furono smantellati per recuperare l’oro, l’argento e le pietre preziose di cui erano costituiti; quei pochi che furono risparmiati dalla distruzione finirono per essere trasferiti nella nuova Cappella Palatina mentre altri furono consegnati all’arcivescovo di Firenze Antonio Martini perché li distribuisse alle pievi e chiese della diocesi. Grazie alle ricerche condotte durante i lavori di preparazione per la mostra è stato possibile riconoscere un discreto numero di questi reliquiari che dopo più di duecentoventi anni torneranno ad essere esposti a Palazzo Pitti. Presentazione di Cristina Acidini Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze La vivacità delle ricerche e la qualità dei risultati che si conseguono nei musei del Polo Museale Fiorentino, in un’attività che non conosce soste e che consente lo sviluppo di più progetti espositivi in contemporanea, si manifestano pienamente nel programma espositivo “Firenze 2014 Un anno ad arte”, giunto all’ottava edizione come un gradito e ricorrente appuntamento con i visitatori. E piace credere che i visitatori apprezzino le mostre che ampliano e rinnovano l’offerta museale permanente, visto il trend complessivamente positivo dell’affluenza. Con entusiasmo e con coraggio i partner tradizionali, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Firenze Musei, pur a fronte della generale contrazione delle risorse destinate alla cultura affiancano il Polo museale in un’impresa impegnativa, qual è quella che si preannuncia: organizzare nove mostre nell’arco dell’anno. La stessa fiducia mostrano gli editori dell’ATI concessionaria, Giunti e Sillabe, che mantengono il medesimo alto livello nel pubblicare i cataloghi. Come e più che in passato, la serie delle mostre vede chiamati a sostenere impegni ingenti i massimi musei, le Gallerie degli Uffizi, dell’Accademia e Palatina, ognuno dei quali assumerà gli onori e gli oneri di due mostre. In linea generale, si tratta di mostre che sviluppano ed ampliano temi e vocazioni delle raccolte, valorizzando il patrimonio permanente con opportune integrazioni e accostamenti, all’insegna di una varietà che ad ogni edizione spazia lungo le coordinate della storia e della geografia. L’esordio sarà singolare: una rassegna di opere cartacee - documenti e libri - che in virtù dei prestiti generosamente concessi dai colleghi di archivi e biblioteche di Firenze renderanno visibili picchi altissimi della storia e della cultura, noti agli addetti ai lavori e a pochi altri, evocando nel contempo il nobile fantasma della Biblioteca Palatina in Palazzo Pitti. La Sala Bianca ospiterà poi la prima mostra monografica completa di Jacopo Ligozzi, cui il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi affiancherà una selezione di tavole miniate dall’artista veronese, dove attraverso l’illustrazione botanica sono raggiunti vertici di ineguagliata bellezza. Da un’altra regione e da un altro ambito culturale proviene - grazie alla signora Bianca Maria e alla famiglia - una selezione della collezione del Maestro Molinari Pradelli, che riecheggia i motivi del Seicento fiorentino nelle nuove sale or ora aperte negli Uffizi; quella che seguirà, sarà la prima grande mostra dedicata alla pittura del “naturalismo” fiorentino tra l’estremo XVI e il XVII secolo, attitudine mentale e spirituale prima ancora che artistica, in cerca di un perimetro e di un nome. Nel frattempo la Galleria dell’Accademia (in partenariato con il Museo Nazionale della Fotografia Alinari) avrà reso omaggio a Michelangelo Buonarroti nel 450° anno della morte, con una mostra dedicata alle immagini potenti e universalmente diffuse dell’arte e specialmente della statuaria del sommo artista, dalla pittura di storia alla fotografia contemporanea. Una mostra sul collezionismo dei “Primitivi” toccherà poi un’altra grande area artistica presente nella Galleria, con la pittura del Tre e del Quattrocento. Altri tre musei sono protagonisti delle mostre restanti. Nel Museo degli Argenti saranno valorizzati i magnifici reliquiari medicei, con una speciale attenzione per l’identificazione di reliquie di Santi oggi poco noti o dimenticati, e tuttavia importanti nella devozione sei-settecentesca. Il Museo Nazionale del Bargello proporrà la prima mostra mai dedicata a Baccio Bandinelli, non solo dotato scultore (ed eterno rivale di Michelangelo), ma anche disegnatore e formatore di giovani attraverso una sua precoce “accademia”. La Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, infine, ricorderà il centenario della sua fondazione proponendo una prova di allestimento per le collezioni del Novecento (attualmente non esposte) e rielaborando il percorso per valorizzare entro le proprie raccolte il nucleo fortemente identitario dei Macchiaioli. Mentre un criterio di equa distribuzione situa le mostre in luoghi d’eccellenza di qua e di là d’Arno, altrettanto equilibrata varietà si ritrova nella cronologia, che va dai “Primitivi” al Novecento, e nella tipologia, che annovera le creazioni delle arti “maggiori” figlie dirette del padre Disegno - per dirla in termini accademici - ma anche manoscritti, libri, fotografie, suppellettili sacre e molti altri generi di testimonianze, in un composto che è riprova dell’unità del sapere e della trasversalità dell’espressione artistica, in cerca della bellezza. Location: PALAZZO PITTI, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Pitti email gestore : sponsor: 2104 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: QUESTIONI DI FAMIGLIA Vivere e rappresentare la famiglia oggi startDate: 3/14/14 endDate: 7/20/14 Description: QUESTIONI DI FAMIGLIA Vivere e rappresentare la famiglia oggi Artisti: Guy Ben-Ner, Sophie Calle, Jim Campbell, John Clang, Nan Goldin, Courtney Kessel, Ottonella Mocellin+Nicola Pellegrini, Trish Morrissey, Hans Op de Beeck, Chrischa Oswald, Thomas Struth 14 marzo-20 luglio 2014 Centro di Cultura Contemporanea Strozzina Palazzo Strozzi, Firenze Questioni di famiglia. Vivere e rappresentare la famiglia oggi propone opere di undici artisti internazionali (Guy Ben-Ner, Sophie Calle, Jim Campbell, John Clang, Nan Goldin, Courtney Kessel, Ottonella Mocellin+Nicola Pellegrini, Trish Morrissey, Hans Op de Beeck, Chrischa Oswald, Thomas Struth) che permettono di investigare immagini, dinamiche e strutture che definiscono il concetto di famiglia nel mondo contemporaneo. La riflessione della mostra è dedicata a due fronti principali, da una parte l’analisi di quelle dinamiche che caratterizzano una famiglia, dall’altra una ricognizione sull’immagine della famiglia e su ciò che si nasconde dietro di essa. I video, le fotografie e le installazioni in mostra affrontano e decostruiscono questo concetto, unendo la soggettività autobiografica di ciascun artista a una ricerca di significato collettivo e riflettendo su quei legami culturali, morali, etici, biologici che definiscono e individuano una famiglia. Parlare di questo tema significa riflettere sulla contraddizione tra l’individualismo dell’uomo contemporaneo e la persistenza di modelli sociali ed esigenze relazionali che trovano nella famiglia il nucleo fondamentale. Allo stesso tempo, la disputa su “cosa è famiglia” si accompagna alla vasta riflessione sociologica che ha individuato la famiglia come luogo primario di socializzazione ed educazione, ma anche come luogo di disuguaglianza. Ogni individuo ha una propria personale esperienza di famiglia, ma quando andiamo a cercare una definizione condivisa che cosa intendiamo con questo termine? La sua apparente naturalezza trova un proprio fondamento nell’articolo 29 della Costituzione italiana, dove si afferma che “la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio”. Tuttavia, come provocatoriamente afferma la sociologa Chiara Saraceno, “non vi è nulla di meno naturale della famiglia”. Questo concetto si è trasformato nel corso dei secoli, sempre ponendosi come specchio ma anche come strumento attivo delle trasformazioni della società: dalla familia latina al concetto di stirpe nobiliare, fino alla famiglia borghese dell’Ottocento. Negli ultimi decenni, stiamo vivendo una ulteriore e decisiva evoluzione di questo concetto. Fenomeni come la bassa natalità, la secolarizzazione, la crisi dell’istituto del matrimonio, il nuovo ruolo della donna, l’affermazione sociale e politica delle unioni omosessuali hanno aperto dibattiti e riflessioni in una re-definizione dell’immagine e del funzionamento stesso della famiglia. Il catalogo bilingue (italiano/inglese) che accompagna la mostra è pubblicato da Mandragora e contiene, tra gli altri, testi critici dello storico Paul Ginsborg (Università degli Studi di Firenze) e della sociologa Chiara Saraceno (honorary fellow presso il Collegio Carlo Alberto di Torino; già professore presso l’Università di Torino e il Centro di ricerca sociale di Berlino). In contemporanea a Palazzo Strozzi si svolge Pontormo e Rosso Fiorentino. Le divergenti vie della "maniera" (Palazzo Strozzi, Firenze, 8 marzo-20 luglio 2014) a cura di Antonio Natali e Carlo Falciani, che vede riuniti per la prima volta i capolavori dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione. La mostra è organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi. Con il supporto di: Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi – Regione Toscana – Ataf, Unicoop Firenze. Coordinate della mostra Sede: Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Fondazione Palazzo Strozzi Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, 50123 Firenze Orari: martedì-domenica, 10.00-20.00; giovedì 10.00-23.00; lunedì chiuso Ingresso: (biglietto valido 30 giorni) € 5,00 intero; € 4,00 ridotto convenzioni; € 3,00 studenti e altre riduzioni; ingresso gratuito giovedì 18.00-23.00. Speciale biglietto congiunto con la mostra Pontormo e Rosso Fiorentino: € 10,00 intero; € 9,50 gruppi prenotati; € 5,00 ridotto (ragazzi dai 7 ai 18 anni, universitari e altre riduzioni). Informazioni: T. 055 2645155 / www.strozzina.org Ufficio stampa: Alessandra Santerini, T. +39 335 6853767, alessandrasanterini@gmail.com Chiara Costa, T. +39 349 1981349, chiara.a.costa@gmail.com Lavinia Rinaldi, Fondazione Palazzo Strozzi, T. +39 055 3917122, F. +39 055 2646560, l.rinaldi@palazzostrozzi.org Promozione: Susanna Holm - Sigma CSC, T. +39 055 2340742, susannaholm@cscsigma.it Immagini allegate: TRISH MORRISSEY Hayley Coles, June 17th, 2006 Series “Front” C-Print 101,6 x 80 cm © Trish Morrissey THOMAS STRUTH The Falletti Family, Florence, 2005 C-Print 142 x 183,2 cm Courtesy De Pont museum of contemporary art, Tilburg NL Location: Palazzo Strozzi, Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5956206024137011345 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10056 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Albero. omnia tempus habent startDate: 12/22/13 endDate: 1/6/14 Description: A nove mesi dalla sua apertura, la 33 mette in mostra un’opera sperimentale, ideata e realizzata da Luciferi, alias Luca de Pasquale e Enrico Fico, intitolata Albero. Omnia tempus habent. L’opera sarà svelata domenica 22 dicembre alle ore 18 in via Garibaldi 33, Arezzo. Esclusivamente per l’occasione sarà possibile vederla da vicino, circumnavigandola. Infatti, fino al 6 gennaio, Albero resterà al centro della 33, ma visibile solo dall’esterno. Albero non viene proposto come esempio di originale creazione artistica, ma come veicolo di un messaggio generazionale, un monito a riflettere sulla contemporaneità. Totalmente alieno da qualsivoglia interpretazione religiosa, Albero parla della condizione interiore delle nuove generazioni e delle difficoltà materiali che l’uomo moderno incontra nel tentativo di rapportarsi al suo tempo e all’ambiente in cui opera. In altri termini non vuole essere un’opera d’arte o costituire qualcosa di nuovo nella sua forma. È una metafora, che si origina da un’esigenza profonda e personale, ma, allo stesso tempo, capace di assumere valenza collettiva. Un “nuovo nato” che, nudo e privo di difese, rimuove il passato e ribalta la sua posizione nel mondo, capovolgendo lo sguardo verso quel suolo che lo ha espulso, per attingere dall’alto l’energia di cui necessita per rinnovarsi. Ha rami proiettati verso il basso, ma non cerca di ancorarsi a terra e non mostra le radici, ma solo il suo scheletro. Esiste, appartiene al presente ed è una prova tangibile di speranza e rinascita. «Interpelliamo l’albero con le grida e le rivendicazioni di una generazione che non riesce più a comprendere quale sia il verso giusto in cui guardare il mondo, quale sia la prospettiva corretta perché questo acquisti un senso»: questo è il nocciolo del progetto di Luciferi, rispetto al quale l’albero rappresenta una «rilettura postmoderna di un simbolo universale e polisemantico». Il duo scrive in merito: «l’albero, l’elemento terrestre per eccellenza, viene innestato nella dimensione uranica: l’inversione diventa la cifra di rilettura della contemporaneità, soprattutto nel momento conclusivo del ciclo del tempo che segna la fine, ma che nell’inversione è in realtà un inizio. L’inversione della prospettiva diventa la chiave di volta per comprendere il senso della realtà attuale. Il bianco è il suo colore, contiene tutto lo spettro cromatico e, come il nero, simboleggia un confine, quello iniziale della vita. L’essenzialità delle forme concretizza l’approccio ermeneutico della decodifica del mondo». È dunque l’albero dell’inizio, della vita. Questa entità, orfana del proprio apparato radicale, cerca nuova linfa nella dimensione celeste, nell'ignoto, in un luogo insondato, fuori dalle coordinate spazio temporali della realtà data. Si rigenera volgendo i rami alla terra che l’ha dapprima generata e poi ripudiata, e rispetto alla quale prova un sentimento dolente d'inappartenenza. L’opera non nasce dalla contemplazione di una dimensione fenomenica, ma da un’emergenza interiore, dal bisogno di riflettere sul sé, scatenando quesiti. Essa muove dall'urgenza di penetrare la realtà del nostro tempo, attraverso l'interrogazione della coscienza e lo scavo in profondità nell'interiorità umana. In linea con il messaggio dell’opera proposta, come cocktail d’inaugurazione sarà offerto un pasto povero ed essenziale: pane e acqua. L’iniziativa è in collaborazione con lo studio di sperimentazione fotografica Luciferi Visionibus, che propone, fino al 6 gennaio, nella sua sede in via de Redi 15 ad Arezzo, l’esito di un progetto, opera di un collettivo di sei fotografi, dedicato al medesimo tema, l’albero. Una mostra, quest’ultima, in cui passato e presente convivono: la cianotipia, antica tecnica di stampa fotografica, reinterpreta e affianca forme e mezzi della contemporaneità. Location: via Garibaldi 33, 52100 Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria 33 email gestore : sponsor: 2294 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: A Siena la magia e le suggestioni del deserto startDate: 2/7/14 endDate: 2/21/14 Description: Dalle foto di HEINZ HOMATSCH alla musica di Omara Moctar in arte BOMBINO, dal 7 al 21 febbraio la città del Palio si offre come luogo ideale per raccontare la cultura Tuareg A Siena la magia e le suggestioni del deserto L’iniziativa nasce dell’associazione culturale The BSide, in collaborazione con Università degli Studi di Siena, Sonar - Casa della Musica e Cacio & Pere A Siena la magia e le suggestioni del deserto. Dal 7 al 21 febbraio 2014 artisti internazionali che operano in campi culturali diversi, s’incontrano nella città del Palio per raccontare il mondo dei Tuareg. Dalle foto di HEINZ HOMATSCH alla musica di Omara Moctar in arte BOMBINO, Siena si offre come luogo ideale per raccontare le suggestioni del Sahara. L’iniziativa che nasce dell’associazione culturale The BSide, in collaborazione con Università degli Studi di Siena, vuole aprire una finestra sulla vita Tuareg e sulla musica come elemento culturale e identitario del popolo del deserto. Il “viaggiatore fotografo” viennese HEINZ HOMATSCH presentata la mostra fotografica “Desert is freedom, music is life” che verrà allestita presso i locali di Cacio & Pere a Siena (7/21 febbraio, via dei Termini, 70, tutti i giorni tranne la domenica dalle ore 10 alle 22, info 0577 226804 - 3316420975) Heinz Homatsch è nato a Vienna ma trapiantato in Toscana, a Casole d'Elsa in provincia di Siena è un fotografo di fama internazionale e ha ricevuto moltissimi premi in tutto il mondo. Il percorso fotografico di “Desert is freedom, music is life” si snoda tra le immagini della città di Timbuktu e della sua biblioteca oggi distrutta, i ritratti del popolo Tuareg e dei loro accampamenti nel deserto per soffermarsi sul Festival du Desert in Mali che evento culturale e musicale. Cuore dell’evento senese sarà il concerto dell’artista Omara Moctar in arte BOMBINO che avrà luogo venerdì 14 febbraio alle ore 22, presso l’Auditorium Sonar a Colle val d’Elsa (Colle Val d'Elsa – SI, via Talamone 1 a; info 3387365036, www.sonarlive.com) Lo chiamano blues del deserto, quello del 33enne chitarrista e cantante Bombino. Omara, Tuareg berbero parte di quelle comunità che vivono di pastorizia nomade attraversando i territori desertici del Niger, è balzato agli onori della cronaca grazie a Dan Auerbach (frontman di Black Keys), che ha portato l’artista sahariano a Memphis per registrare il suo terzo strepitoso disco che propone le sonorità universali capaci di unire nord e sud del mondo. Nella foto: Heinz Homatsch, Monna Lisa di Mali Tutte le foto sono reperibili al sito: http://www.fotocommunity.it/fotografo/heinz-homatsch/foto/872277 . Info: www.sonarlive.com; tel. 3387365036 SONAR, La casa della Musica è in via Talamone 1 a Colle Val d'Elsa (Siena). Location: Colle Val d'Elsa, via Talamone 1 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Auditorium Sonar email gestore : sponsor: 10070 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: UNA VOLTA NELLA VITA. Tesori dagli Archivi e dalle Biblioteche di Firenze/ startDate: 1/28/14 endDate: 4/27/14 Description: Firenze, Galleria Palatina/UNA VOLTA NELLA VITA. Tesori dagli Archivi e dalle Biblioteche di Firenze/ 28 Gennaio - 27 Aprile 2014 Posta in arrivo x Salvatore La Spina - Opera Laboratori Fiorentini spa tramite gmail.com 10 gen (1 giorno fa) a Salvatore ufficiostampa@operalaboratori.com; s.laspina@operalaboratori.com Barbara Izzo e Arianna Diana - Civita Tel. 06 692050220-258 - Cell. 348 8535647 izzo@civita.it - diana@civita.it per Firenze e la Toscana Camilla Speranza - Tel. 055 217265 - Cell. 333 5315190 – camilla.speranzaufficiostampa@gmail.com UNA VOLTA NELLA VITA TESORI DAGLI ARCHIVI E DALLE BIBLIOTECHE DI FIRENZE Firenze, Galleria Palatina 28 gennaio - 27 aprile 2014 Tre documenti archivistici di Michelangelo; un disegno di Raffaello; il certificato di battesimo di Leonardo da Vinci e un altro testo che reca le sue postille; una lezione scritta di Galileo sull’Inferno di Dante; opere di Andrea Mantegna, Alessandro Allori e Giovanni Stradano; autografi di Girolamo Savonarola, Poliziano, Cosimo I de’ Medici, Joachim Winckelmann, Ugo Foscolo, Giuseppe Pelli Bencivenni, Giovanni Fabbroni, Pietro Vieusseux, Eugenio Barsanti, Vasco Pratolini, Eduardo De Filippo e Dino Campana, del Premio Nobel Eugenio Montale, presente anche con due inediti acquerelli. Tutto questo, e molto altro, è possibile ammirare nella mostra che apre il programma di “Un anno ad arte 2014” dal titolo Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze in programma dal 28 gennaio al 27 aprile 2014 nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Promossa dal Polo Museale Fiorentino, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica della Toscana, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il settore Biblioteche, Archivi, Istituti Culturali della Regione Toscana, Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la mostra nasce da un progetto sostenuto dalla Fondazione Florens per i beni culturali e ambientali, è diretta da Alessandro Cecchi (Direttore della Galleria Palatina) e curata dallo studioso e storico Marco Ferri. Obiettivo dell’esposizione - che propone all’attenzione dei visitatori ben 133 pezzi tra documenti manoscritti, libri e disegni, provenienti da 33 enti cittadini - è offrire a tutti l’opportunità “unica” di ammirare tesori cartacei custoditi in alcuni dei principali “scrigni” culturali della città. E tra questi non mancherà una selezione di inediti, sequenza di “mai visti” di carta che arrivano da vari archivi e biblioteche. Il primo riguarda Michelangelo Buonarroti ed è una paginetta recante alcuni Schizzi di blocchi di marmo con sagoma per una crocifissione, in pratica le istruzioni per “cavare” dalla montagna alcuni blocchi lapidei tra cui uno a forma di croce pronto per essere scolpito. Mostrato a Vienna nel 1997, il documento custodito nell’Archivio della Fondazione Casa Buonarroti in Italia non è mai stato esposto in pubblico. Grazie alla mostra di Palazzo Pitti, per la prima volta si potranno ammirare antichi manoscritti - tra cui un corale del XIII secolo - provenienti dagli archivi della Misericordia di Firenze, del Convento della Santissima Annunziata e dei Buonuomini di San Martino, enti che non avevano mai effettuato prestiti. E ancora: tra i documenti e i libri si segnalano il primo vocabolario della Crusca del 1612, l’edizione de Le vite di Vasari del 1568, il primo numero di Topolino del 1932, un copialettere di Bianca Cappello, una mezza dozzina di esemplari della Divina Commedia (tra cui una con le illustrazioni di Alessandro Botticelli), l’atto di concessione del re Luigi XI di Francia a Piero de’ Medici per inserire i gigli di Francia nello stemma della dinastia toscana, la legge di Pietro Leopoldo di Lorena che nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana, il Libro di Montaperti, il Testamento di Folco Portinari, un papiro del I secolo avanti Cristo. A questa parata di meraviglie si aggiungono documenti e libri che arrivano da un archivio e da una biblioteca momentaneamente non accessibili al pubblico: l’Archivio dell’Accademia degli Immobili, che rappresenta la “memoria” documentaria del Teatro della Pergola, e la Biblioteca della Banca CR Firenze che dovrebbe aprire al pubblico entro il 2014 in via Bufalini. Nell’ambito della mostra, l’Accademia dei Georgofili proporrà, tra i vari pezzi archivistici, anche un inedito disegno (degli anni Quaranta del Novecento per una pubblicazione per ragazzi) realizzato da Sergio Tofano, in arte Sto, mentre dalla Biblioteca degli Uffizi arriverà una delle numerose missive appartenenti al fondo delle cosiddette “Carte Fedi”, in cui figurano le tante lettere – tutte inedite - raccolte da Anna Franchi che riportavano disegni e schizzi dei pittori macchiaioli più famosi, da Lega a Fattori, a Signorini. La mostra si apre con un pannello che riporta la lettera che Giovanni Fabbroni, quale rappresentante del Governo provvisorio delegato dalla Reggenza della Toscana, scrisse nel 1800 all’allora primo console di Francia, Napoleone Bonaparte, con cui richiese “protezione per le arti e la scienza e si implorano immunità e salvezza per tutti i pubblici stabilimenti destinati all’istruzione”. Prosegue poi con le teche - una per ogni ente - nelle quali sono visibili i “gioielli” selezionati per l’esposizione, ognuno corredato di didascalia. In aggiunta al percorso espositivo principale, una limitata sezione sarà dedicata alle conseguenze patite dal patrimonio archivistico e librario fiorentino in due momenti drammatici della storia cittadina: l’alluvione del 1966 e la bomba di via dei Georgofili del 1993. Nella teca che concluderà il percorso, i visitatori avranno la possibilità di vedere da vicino tre pezzi archivistici e librari ancora alluvionati e non restaurati, oltre a un libro sventrato dall’ordigno che esplose 21 anni fa. Sarà un monito per tutti, per rammentare che il nostro patrimonio culturale, soprattutto quello “meno frequentato” dalle esposizioni, non solo è degno di essere ammirato, ma necessita di tutte le nostre attenzioni. Location: Firenze, Galleria Palatina tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10054 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: ALESSANDRO GIORGI startDate: 1/12/14 endDate: 1/15/14 Description: ALESSANDRO GIORGI “ I Giocolieri” Sculture per Interni a cura di Giovanna Riu Il Museo Ugo Guidi e gli Amici del Museo Ugo Guidi presentano la mostra “Alessandro Giorgi – I Giocolieri – Sculture per Interni” a cura di Giovanna Riu, realizzata nel “Museo Ugo Guidi” – MUG - di Forte dei Marmi, via Civitali 33 e al Logos Hotel, via Mazzini 153, che sarà inaugurata domenica 12 gennaio 2014 alle ore 17 al MUG alla presenza dell’artista con ingresso libero. Nell’occasione sarà presentato il volume edito dal Museo Ugo Guidi con le opere sul tema proposto contenente anche immagini relative alle opere monumentali realizzate dall’artista a Carrara, Marina di Massa e Viareggio. L’esposizione al Museo Ugo Guidi è l’inizio di una serie di mostre che l’artista ha in programma per il 2014 in varie gallerie italiane. L’esposizione sarà visitabile fino al 15 gennaio 2014 al museo su appuntamento al 348-3020538 o museougoguidi@gmail.com, al Logos Hotel su appuntamento al 0584-880678. “Progettare un edificio, un oggetto, una scultura o un’installazione fa parte di un unico processo di invenzione (o reinvenzione) dello spazio, risultati diversi che nascono da una comune esperienza. - Così presenta l’arte di Alessandro Giorgi il critico Luca Beatrice – Alessandro Giorgi, architetto ma anche artista, designer e poeta visuale, da alcuni decenni ha messo in discussione i confini del suo operare, anche prima che il cosiddetto “crossover” interdisciplinare diventasse quell’atteggiamento così ricorrente ai giorni nostri. Si muove infatti all’interno della rifondazione concettuale della pratica che nasce da una nuova sensibilità estetica verso forme e materiali. La definizione di “architetto” raggruppa tali e tante attività che tutte insieme costituiscono un’unica e indissolubile forma mentis. L’interazione tra le arti plastiche e l’architettura è diventata, per Giorgi, una vera e propria filosofia di vita, le cui premesse traggono origine dal terreno fertile della cultura degli anni ’60. Le tendenze e le ricerche innovative che hanno caratterizzato quell’epoca, forse irripetibile, sono parte integrante della sua formazione e del suo percorso. Più che l’architettura, paradossalmente, è stata l’esperienza visiva a influenzare e guidare le sue successive fasi creative …. …. Allo stesso modo, l’arte e l’architettura subiscono le sollecitazioni del quotidiano, relazionandosi con la città e gli elementi di arredo urbano. La poetica di Alessandro Giorgi riunisce acutamente i principi delle due discipline, sia a livello concettuale che linguistico .…” Il MUG ha il sostegno di Logos Hotel e la partecipazione della Banca Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana, del Parco delle Apuane, di Italia Nostra sez. Massa-Montignoso, del Piccolo Teatro della Versilia e della Fondazione Peccioliper. Con l’adesione del Comune di Forte dei Marmi, dell’Unione Europea, dell’International Council Of Museums, Regione Toscana, Toscana Musei, Edumusei, Provincia di Lucca, Sistema Museale della Provincia di Lucca, APT Versilia, Fondazione R. Del Bianco. Memoria fotografica della mostra: Antonio Raffaelli, presidente Ass. Versiliese Audiovisivi Didattici. Partner Speciale: La Capannina di Franceschi con lo “ Spazio Museo Ugo Guidi / MUG Space”. Partner: Città Infinite, Polo Istruzione Professionale “E. Barsanti” Massa e Carrara, Historia vbc, Liceo Artistico “Stagio Stagi” Pietrasanta, Comitato Archivio Artistico Documentario Gierut, Acomus International, Galatea Versilia. Media Partner: Arte in Toscana www.arteintoscana.it, BestVersilia.com, Life Beyond Tourism, La Parentesi della Scrittura, Reality Magazine. Per raggiungere il museo col GPS: LAT:43.972477 N - LON:10.154887 E Info: museougoguidi@gmail.com / 0585 348510 / 3483020538 www.ugoguidi.it Ufficio Stampa: Associazione “Amici del Museo Ugo Guidi onlus” - Info: 348-3020538 – 0585-348510 "Ugo Guidi Museum" and "Friends of the Museum Ugo Guidi non-profit organization " present the exhibition Alessandro Giorgi "The Jugglers" Sculptures for Interior by Giovanna Riu The Ugo Guidi Museum and Friends of the Museum Ugo Guidi present the exhibition " Alessandro Giorgi - The Jugglers - Sculptures for Interior" edited by Giovanna Riu, made in "Ugo Guidi Museum" - MUG - Forte dei Marmi, Civitali 33 str., which will be inaugurated Sunday, January 12, 2014 at 17 MUG in the presence of the artist with free admission. Occasion will be presented the book edited by Ugo Guidi Museum with the works on the proposed topic also contains images of the monumental works by the artist in Carrara, Marina di Massa and Viareggio. The exhibition at the Museum Ugo Guidi is the beginning of a series of exhibitions that the artist is scheduled for 2014 in several Italian galleries. The exhibition will be open until January 15, 2014 to the museum by appointment at 348-3020538 or museougoguidi@gmail.com . "Designing a building, an object, a sculpture or an installation is part of a single process of invention (or reinvention) of space, different results that arise from a common experience. - So art critic Luca Beatrice presents Alessandro Giorgi’s work - Alessandro Giorgi, an architect but also an artist, designer and visual poet, for several decades has challenged the boundaries of his work, even before the so-called "crossover" interdisciplinary become so recurrent that attitude to this day. It moves from the interior of the conceptual foundations of the practice that comes from a new aesthetic sensibility towards forms and materials. The definition of "architect" consolidate these and the many activities that together constitute a single and indivisible mindset. The interaction between the visual arts and architecture has become, to Giorgi, a true philosophy of life, whose premises stem from the fertile soil of the culture of the '60s. The trends and innovative research that characterized that era, perhaps unique, are an integral part of his training and his path. More than architecture, paradoxically, it was the visual experience to influence and guide the subsequent phases creative ........ Similarly, the art and architecture suffer from the stresses of everyday life, engaging with cities and urban elements. The poetics of Alessandro Giorgi brings sharply to the principles of the two disciplines, both conceptually and linguistically .... " Location: Forte dei Marmi, via Civitali 33 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Ugo Guidi e Logos Hotel email gestore : sponsor: 2138 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Massimiliano Luchetti "Ombre” startDate: 1/19/14 endDate: 2/16/14 Description: Domenica 19 gennaio 2014 Galleria 33 inaugura “Ombre”, personale dell’artista pietrasantino Massimiliano Luchetti, a cura di Tiziana Tommei. Il vernissage avrà luogo in via Garibaldi 33 ad Arezzo, a partire dalle ore 18.00. La mostra è patrocinata da Provincia di Arezzo e Comune di Arezzo. Si ringrazia per il supporto tecnico al cocktail inaugurale il ristorante Le Rotte Ghiotte e l’azienda agricola Carlo Tanganelli. Massimiliano Luchetti è nato nel 1975 a Pietrasanta. Nel 1992 frequenta un corso artistico presso lo studio d’arte F. Palla e nel 2008 tiene la sua prima personale presso la Galleria Petrarte di Pietrasanta. Una tecnica lenta e riflessiva, fatta di velature successive, stratificazioni sovrapposte, abrasioni e sottrazioni, che rappresenta il medium ideale per il passaggio in una dimensione, quella della pittura, in grado di riflettere sulle proprie capacità di mettere in scena verità più forti di quelle comuni. Cavalieri, relitti, isole, fortificazioni, terre inesplorate, mondi che appartengono ad un passato remoto, indefinito. Soggetti che perdono consistenza, sfumano e appaiono come fantasmiche presenze sospese nel vuoto. Il mondo che Luchetti costruisce e destruttura sulla tela non può avere contorni netti e figure delineate, perché non rappresenta una dimensione onirica in cui quello che si sogna ci appare più vero del reale e quasi tangibile. Egli da forma ad un’elaborazione mentale del sé. Crea, mediante il suo lavoro, una zona di passaggio, un limbo. Non luoghi ultraterreni, ma realtà palpabili, che possiedono un proprio peso specifico, occupando un’area di sviluppo attraverso la quale invadere lo spazio. I suoi dipinti sono anime carnali, dotate di vita propria e, allo stesso tempo, di una fisicità concreta, data, visibile. Lo provano il rumore della tela dispiegata sulla superficie del pavimento e l’odore forte della pittura. Ma è maggiormente il non detto, il celato e ciò che muta con il tempo e lo spazio a renderle esseri a sé stanti. Assorbono il riguardante in un vortice di sensazioni da metabolizzare lentamente. Accompagnano in un’esperienza totalizzante – basta osservarle per provare qualcosa di nuovo, unico, non banale, che conduce oltre la pura visione. Il pittore non restituisce ciò che vede e le sue opere non derivano da una sorta di abbandono dei sensi di fronte al reale. Al contrario, esse costituiscono tappe di un iter interiore, squisitamente mentale, cerebrale. Provocano una senso di vertigine, e appaiono come visioni che trascendono l’hic et nunc, trasportando verso l’ignoto. Non danno certezze o punti fermi a cui appellarsi. Mettono in scena ombre di figure e oggetti desunti dal vocabolario figurativo dell’artista, che nei lavori più recenti procedono inesorabili verso l’astrazione, traducendosi in proiezioni di un mondo reale inteso come pura finzione. A proposito della serie di “Mappe”, la produzione più attuale del suo corpus, M. L. afferma: «Le Mappe assumono le sembianze di “porte”, bisogna varcarle per poi esplorare lo spazio celato dietro di esse e farsi condurre alla sublimazione del viaggio, alla scoperta di un nuovo mondo. Starà al singolo individuo leggere il proprio Io e domandarsi se intraprendere o no il cammino nelle profondità di queste terre ». La mostra sarà visitabile fino al 16 febbraio 2014, ad ingresso libero e con i seguenti orari: da mercoledì a venerdì h 16.30|19.30; sabato e domenica h 11.00|13.00 e 16.30|19.30. Inoltre, sabato 8 febbraio alle ore 17.00, presso Galleria33, sarà presentato il libro “Interno domestico. Mostre in appartamento 1972-2013” a cura di Federica Boràgina e Giulia Brivio (Fortino Edition, 2013). Infine, dal 25 gennaio al 2 febbraio Galleria 33 sarà presente a “Chimera Arte Arezzo” ad Arezzo Fiere e Congressi - Via Spallanzani, 23 – proponendo tre artisti selezionati, a rappresentare passato, presente e futuro della galleria. Oltre a Massimiliano Luchetti, saranno esposte opere di Ilaria Margutti, artista straordinaria che ha tenuto una personale nel luglio 2013 presso la galleria di via Garibaldi, e Guglielmo Alfarone, giovane e promettente pittore nato in Italia, ma attivo a Londra, che sarà in mostra dal 5 aprile 2014 alla 33 Location: Via Garibaldi 33, Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.massimilianoluchetti.it/portfolio.html galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: 2294 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Massimiliano Luchetti. "Ombre” startDate: 1/19/14 endDate: 2/16/14 Description: Domenica 19 gennaio 2014 Galleria 33 inaugura “Ombre”, personale dell’artista pietrasantino Massimiliano Luchetti, a cura di Tiziana Tommei. Il vernissage avrà luogo in via Garibaldi 33 ad Arezzo, a partire dalle ore 18.00. La mostra è patrocinata da Provincia di Arezzo e Comune di Arezzo. Si ringrazia per il supporto tecnico al cocktail inaugurale il ristorante Le Rotte Ghiotte e l’azienda agricola Carlo Tanganelli. Massimiliano Luchetti è nato nel 1975 a Pietrasanta. Nel 1992 frequenta un corso artistico presso lo studio d’arte F. Palla e nel 2008 tiene la sua prima personale presso la Galleria Petrarte di Pietrasanta. Una tecnica lenta e riflessiva, fatta di velature successive, stratificazioni sovrapposte, abrasioni e sottrazioni, che rappresenta il medium ideale per il passaggio in una dimensione, quella della pittura, in grado di riflettere sulle proprie capacità di mettere in scena verità più forti di quelle comuni. Cavalieri, relitti, isole, fortificazioni, terre inesplorate, mondi che appartengono ad un passato remoto, indefinito. Soggetti che perdono consistenza, sfumano e appaiono come fantasmiche presenze sospese nel vuoto. Il mondo che Luchetti costruisce e destruttura sulla tela non può avere contorni netti e figure delineate, perché non rappresenta una dimensione onirica in cui quello che si sogna ci appare più vero del reale e quasi tangibile. Egli da forma ad un’elaborazione mentale del sé. Crea, mediante il suo lavoro, una zona di passaggio, un limbo. Non luoghi ultraterreni, ma realtà palpabili, che possiedono un proprio peso specifico, occupando un’area di sviluppo attraverso la quale invadere lo spazio. I suoi dipinti sono anime carnali, dotate di vita propria e, allo stesso tempo, di una fisicità concreta, data, visibile. Lo provano il rumore della tela dispiegata sulla superficie del pavimento e l’odore forte della pittura. Ma è maggiormente il non detto, il celato e ciò che muta con il tempo e lo spazio a renderle esseri a sé stanti. Assorbono il riguardante in un vortice di sensazioni da metabolizzare lentamente. Accompagnano in un’esperienza totalizzante – basta osservarle per provare qualcosa di nuovo, unico, non banale, che conduce oltre la pura visione. Il pittore non restituisce ciò che vede e le sue opere non derivano da una sorta di abbandono dei sensi di fronte al reale. Al contrario, esse costituiscono tappe di un iter interiore, squisitamente mentale, cerebrale. Provocano una senso di vertigine, e appaiono come visioni che trascendono l’hic et nunc, trasportando verso l’ignoto. Non danno certezze o punti fermi a cui appellarsi. Mettono in scena ombre di figure e oggetti desunti dal vocabolario figurativo dell’artista, che nei lavori più recenti procedono inesorabili verso l’astrazione, traducendosi in proiezioni di un mondo reale inteso come pura finzione. A proposito della serie di “Mappe”, la produzione più attuale del suo corpus, M. L. afferma: «Le Mappe assumono le sembianze di “porte”, bisogna varcarle per poi esplorare lo spazio celato dietro di esse e farsi condurre alla sublimazione del viaggio, alla scoperta di un nuovo mondo. Starà al singolo individuo leggere il proprio Io e domandarsi se intraprendere o no il cammino nelle profondità di queste terre ». La mostra sarà visitabile fino al 16 febbraio 2014, ad ingresso libero e con i seguenti orari: da mercoledì a venerdì h 16.30|19.30; sabato e domenica h 11.00|13.00 e 16.30|19.30. Inoltre, sabato 8 febbraio alle ore 17.00, presso Galleria33, sarà presentato il libro “Interno domestico. Mostre in appartamento 1972-2013” a cura di Federica Boràgina e Giulia Brivio (Fortino Edition, 2013). Infine, dal 25 gennaio al 2 febbraio Galleria 33 sarà presente a “Chimera Arte Arezzo” ad Arezzo Fiere e Congressi - Via Spallanzani, 23 – proponendo tre artisti selezionati, a rappresentare passato, presente e futuro della galleria. Oltre a Massimiliano Luchetti, saranno esposte opere di Ilaria Margutti, artista straordinaria che ha tenuto una personale nel luglio 2013 presso la galleria di via Garibaldi, e Guglielmo Alfarone, giovane e promettente pittore nato in Italia, ma attivo a Londra, che sarà in mostra dal 5 aprile 2014 alla 33 Location: Via Garibaldi 33, Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.massimilianoluchetti.it/portfolio.html galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: 2294 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Nuovissimo Almas lejanas/Almas de distância startDate: 2/1/14 endDate: 4/6/14 Description: Associazione Culturale Dello Scompiglio -------------------------------------- Nuovissimo Almas lejanas/Almas de distância 1 febbraio – 6 aprile 2014 SPE - Spazio Performatico ed Espositivo - Tenuta Dello Scompiglio 1 febbario 2014 - inaugurazione testata cinema.video L’Associazione Culturale Dello Scompiglio, diretta dalla performer e regista Cecilia Bertoni, propone uno sguardo non convenzionale sull’universo latinoamericano contemporaneo attraverso una doppia rassegna di Cinema e Video Arte. “Nuovissimo”, a cura di José Gatti e Suzy Capó, e “Almas lejanas/Almas de distância”, curata da Fabrizio Pizzuto e Angel Moya Garcia, con appuntamenti ogni fine settimana, dall’1 febbraio al 6 aprile, nello SPE – Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca). Nuovissimo Rassegna sul Cinema Latinoamericano Contemporaneo a cura di José Gatti e Suzy Capó La rassegna propone la proiezione di due diversi film il sabato, alle ore 18.00 e alle ore 21.00, con replica la domenica alle ore 16.00 e alle ore 19.00, per un totale di 8 appuntamenti e 16 lungometraggi in rappresentanza di 10 Paesi dell'America Latina. Alla domenica, nell’intervallo fra i due film, sono previsti incontri, tavole rotonde e osservatori critici alla presenza dei curatori e di altri esperti ed operatori di settore. Almas lejanas /Almas de distância Rassegna di Video Arte latinoamericana a cura di Fabrizio Pizzuto e Angel Moya Garcia La rassegna offre uno sguardo inedito, per prospettive, intenti e logiche narrative, sul panorama culturale latinoamericano contemporaneo, attraverso la proiezione, ogni settimana dal giovedì alla domenica a partire dalle ore 14.00, di minipersonali di alcuni dei videoartisti più rappresentativi, insieme a una selezione di festival e rassegne incentrate sullo sguardo latinoamericano. programma dettagliato delle rassegne in allegato -------------------------------------- Biglietti Nuovissimo. Una Rassegna sul Cinema Latinoamericano Contemporaneo intero: 7,00 euro a film ridotto: 5,00 euro a film (per chi vede due film nello stesso giorno o nello stesso weekend; adulti over 65; ragazzi fino a 18 anni; studenti; soci dei circoli dei cinema cittadini) abbonamenti abbonamento 8 film: 30 euro | abbonamento 12 film: 45 euro | abbonamento 16 film: 55 euro abbonamento “osservatorio degli studenti”, 8 film: 18 euro Almas lejanas/Almas de distância - Rassegna di Video Arte Latinoamericana intero: 5 euro L’ingresso è gratuito per chi acquista un biglietto della rassegna cinema nello stesso giorno. -------------------------------------- Dalle ore 14.00 è possibile visitare lo SPE e scoprire i vari elementi visivi della performance Trilogia dell’Assenza distribuiti negli spazi. Nel mezzanino allestito con immagini, foto ed oggetti, è possibile sfogliare e consultare le riviste degli Appunti della regista della Trilogia dell’Assenza e il catalogo della mostra Il Cimitero della Memoria. -------------------------------------- Contatti e prenotazioni Biglietteria SPE APERTURA SPE: ore 14.00 tel. +39 0583 971125 biglietteria@delloscompiglio.org Associazione Culturale Dello Scompiglio Via di Vorno, 67 – Vorno, Capannori (LUCCA) tel. +39 0583 971475 info.ac@delloscompiglio.org -------------------------------------- Osteria Cucina Dello Scompiglio L’ osteria, subito fuori le mura della Tenuta, sarà aperta sia prima che dopo gli appuntamenti delle rassegne, dandovi la possibilità di fare uno spuntino, prendere l’aperitivo o cenare nei suoi spazi interni ed esterni. Per gli orari dettagliati dell'Osteria Cucina Dello Scompiglio visita il sito. Informazioni e prenotazioni: 0583/971473 – 338 6118730 Sono previste riduzioni del 10% sul menu alla carte alla Cucina Dello Scompiglio presentando il biglietto degli spettacoli. Location: Via di Vorno, 67 – Vorno, Capannori (LUCCA) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10087 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: “TAROT”, mostra di Massimiliano Merle startDate: 1/29/14 endDate: 2/1/14 Description: “TAROT”, mostra di Massimiliano Merler, presso il Dove Design, piazza stazione 11/a, Pietrasanta, in collaborazione con il Centro Studio Sirio Giannini di Seravezza, visitabile fino al 1 febbraio 2014, si presenta come interpretazione giocosa dei ventidue arcani maggiori dei tarocchi e nove illustrazioni rappresentative del mondo onirico dell’artista che indaga sul tema “esoterico o essoterico?”. >> In occasione del finissage, "LAP-OESIA DANCE", si ripropone il “POETOC, singolar tenzone poetica”, sabato 1 febbraio alle 18.30, una sorta di corrida letteraria inventata dall’artista, dove ogni partecipante dispone di cinque minuti per leggere una poesia, questa volta sul tema: "esoterico? seh...erotico!". Location: piazza stazione 11/a, Pietrasanta tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: “Nuovissimo” / Almas lejanas/Almas de distância” startDate: 1/2/14 endDate: 6/4/14 Description: L’Associazione Culturale Dello Scompiglio, diretta dalla performer e regista Cecilia Bertoni, propone uno sguardo non convenzionale sull’universo latinoamericano contemporaneo attraverso una doppia rassegna di Cinema e Video Arte - “Nuovissimo”, a cura di José Gatti e Suzy Capó, e “Almas lejanas/Almas de distância”, curata da Fabrizio Pizzuto e Angel Moya Garcia - con appuntamenti ogni fine settimana, dall’1 febbraio al 6 aprile, nello SPE – Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca). “Nuovissimo”, rassegna sul cinema latinoamericano contemporaneo, curata da José Gatti e Suzy Capó, propone otto appuntamenti con la proiezione di sedici lungometraggi provenienti da dieci Paesi dell'America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Guatemala, Messico, Paraguay, Perù, Venezuela) presentati il sabato alle ore 18.00 e alle ore 21.00 e replicati, a pellicole alternate, la domenica alle ore 16.00 e alle ore 19.00. Sono inoltre previsti incontri e osservatori critici alla presenza dei curatori e di esperti del settore nell’intervallo fra i due film della domenica. “Oggi – sottolinea José Gatti,uno dei curatori - assistiamo a un vero e proprio boom di film provenienti dall’America Latina con nuovi registi alla ribalta nei festival internazionali; film che ottengono incassi elevati, autori che fanno notizia per la loro celebrità. Ma la cosa forse più sorprendente rispetto al riconoscimento internazionale è come il cinema latinoamericano sia riuscito a (ri)conquistare il pubblico nazionale, che dagli anni Ottanta si sottraeva ai film ‘di casa’. Che cosa è successo? Che cosa si è modificato nello scenario latinoamericano? I cambiamenti sono forse dovuti alla crescita economica (in parte effettiva, in parte esagerata) di cui hanno goduto i paesi dell’America Latina negli ultimi dieci anni? O piuttosto sono attribuibili al progresso tecnologico, che ha reso più accessibili e meno costosi i processi legati alla produzione cinematografica? Per non parlare delle nuove leggi, che dovrebbero tutelare le produzioni locali e garantirne l’accesso al pubblico. Sarebbe sciocco cercare una risposta unica a queste ipotesi, ma attraverso questa rassegna cercheremo tuttavia di individuare alcune possibilità.” “Almas lejanas /Almas de distância” rassegna di Video Arte a cura di Fabrizio Pizzuto e Angel Moya Garcia La rassegna offre uno sguardo inedito, per prospettive, intenti e logiche narrative, sul panorama culturale latinoamericano contemporaneo, attraverso la proiezione fino al 6 aprile dal giovedì alla domenica dalle ore 14.00 di minipersonali di alcuni dei videoartisti più rappresentativi, insieme a una selezione di festival e rassegne fondate sullo sguardo latinoamericano. “A partire dal lavoro ‘Beloved’, incentrato sulle radici, di Cesar Meneghetti – spiegano i curatori Fabrizio Pizzuto e Angel Moya Garcia - si sviluppa un percorso sullo sguardo latinoamericano, attraverso una rassegna di videoarte che prevede un totale di 11 appuntamenti con la partecipazione di 6 artisti latinoamericani, alcuni residenti in Europa, e cinque realtà dedicate alla videoarte d’oltreoceano, con sede in Europa e in Sudamerica. La rassegna ‘Almas lejanas/Almas de distância’ tuttavia non è incentrata sulla nostalgia ma sull'appartenenza. Il ragionamento video degli artisti e delle realtà selezionate è variegato e si occupa di mostrare una panoramica di diversi modi di fare immagine-video. Lo spostamento crea spaesamento ma anche riposizionamento, cultura che si arricchisce, visione che indaga, sovrapposizione di culture visive. Si tratta di distanza intesa anche come oggettivazione, sguardo dell'anima. Qualcosa che si sente, che giunge dalla terra, dalle origini e si mescola alle conoscenze. Qualcosa che lascia una traccia, che talvolta si tende inconsapevolmente a rifiutare. Uno stato d’animo che non si può evitare, che segna irrimediabilmente chi siamo. Un richiamo-visione che si muta in percezione. Un'appartenenza.” "Nuovissimo” Rassegna sul Cinema Latinoamericano Contemporaneo Proiezioni sabato, ore 18.00 e ore 21.00; domenica, ore 16.00 e ore 19.00 1-2 febbraio O som ao redor [Drammatico/Thriller, Kleber Mendonça Filho, Brasile, 2012, 131'] 7 cajas [Azione, Juan Carlos Maneglia e Tana Schémbori, Paraguay, 2012, 100] 8-9 febbraio Estômago [Commedia, Marcos Jorge, Brasile/Italia, 2007, 100'] La jaula de oro [Drammatico, Diego Quemada-Diez, Guatemala/Spagna/Messico, 2013, 102'] 15-16 febbraio No [Drammatico, Pablo Larraín, Cile/Messico, 2012, 118'] O ano em que meus pais saíram de férias [Drammatico, Cao Hamburger, Brasile, 2006, 110'] 1-2 marzo Una Noche [Drammatico, Lucy Mulloy, Cuba/USA/GB, 2012, 90'] El chico que miente [Drammatico, Marité Ugas, Venezuela, 2010, 100'] 8-9 marzo Saneamento básico, o filme [Commedia, Jorge Furtado, Brasile, 2007, 112'] Edificio Royal [Commedia, Iván Wild, Colombia/Venezuela, 2012, 90'] 22-23 marzo Lake Tahoe [Drammatico, Fernando Eimbcke, Mexico, 2008, 89'] Violeta se fué a los cielos [Drammatico, Andrés Wood, Cile/Argentina/Brasile, 2011, 110] 29-30 marzo El abrazo partido [Commedia drammatica, Daniel Burman, Argentina, 2004, 99'] Contracorriente [Drammatico, Javier Fuentes-León, Perù, 2009, 100'] 5-6 aprile Un Cuento Chino [Commedia drammatica, Sebastián Borensztein, Argentina, 2011, 93'] Infancia clandestina [Drammatico, Benjamín Ávila, Argentina/Brasile, 2011, 112'] "Almas lejanas/Almas de distância” Rassegna di Video Arte Latinoamericana Proiezioni dal giovedì alla domenica, a partire dalle ore 14.00 1-2 febbraio Cesar Meneghetti - Brasile 6-9 febbraio Videoakt Bienal Internacional de Videoarte de Barcelona Sezione latinoamericana a cura di Angie Bonino 13-16 febbraio Angie Bonino - Perú 20-23 febbraio Associazione Culturale Progetto LiminalB Selezione a cura di Federica Matelli 27 febbraio-2 marzo Bruno Antonio Menei Hurtado – Venezuela 6-9 marzo Lakino, Festival di Video Arte Latinoamericana a Berlino - Selezione a cura di Martin Capatinta 13-16 marzo Patricia Bentancur- Uruguay 20-23 marzo InMediterraneum - Festival Internacional Simultáneo de Videoarte Selezione a cura di Fabrizio Silvestre 27-30 marzo Concept in progress - Argentina Jesus Garces Lambert - Messico 3-6 aprile Festival Videobabel Perù - Selezione a cura di Vera Tyuleneva Biglietti "Nuovissimo. Una Rassegna sul Cinema Latinoamericano Contemporaneo" intero: 7,00 euro a film ridotto: 5,00 euro a film (per chi vede due film nello stesso giorno o nello stesso weekend; adulti over 65; ragazzi fino a 18 anni; studenti; soci dei circoli dei cinema cittadini) abbonamenti abbonamento 8 film: 30 euro | abbonamento 12 film: 45 euro | abbonamento 16 film: 55 euro abbonamento “osservatorio degli studenti”, 8 film: 18 euro "Almas lejanas/Almas de distância” - Rassegna di Video Arte Latinoamericana” intero: 5 euro L’ingresso è gratuito per chi acquista un biglietto della rassegna cinema nello stesso giorno. Info e prenotazioni Biglietteria dello SPE Via di Vorno, 67 - Vorno (LU) dal giovedì alla domenica dalle ore 14.00 tel. 0583971125 | biglietteria@delloscompiglio.org Associazione Culturale Dello Scompiglio Via di Vorno, 67 - Vorno (LU) tel. 0583971475 | info.ac@delloscompiglio.org Location: Via di Vorno, 67 - Vorno (LU) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.delloscompiglio.org/cultura/arti-visive.html galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: LE STANZE DELLE MUSE startDate: 2/11/14 endDate: 5/11/14 Description: LE STANZE DELLE MUSE DIPINTI BAROCCHI DALLA COLLEZIONE DI FRANCESCO MOLINARI PRADELLI Galleria degli Uffizi 11 febbraio - 11 maggio 2014 Nota a livello internazionale, la raccolta Molinari Pradelli è la più significativa formatasi a Bologna nel Novecento e si segnala, oltre che per la consistenza delle opere e la selezionata qualità, per la specifica connotazione conferitale dal gusto raffinato del celebre direttore d’orchestra Francesco Molinari Pradelli (1911-1996) attraverso i numerosi viaggi e le relazioni internazionali sull’onda del successo della professione. Francesco Molinari Pradelli nasce a Bologna nel 1911 e frequenta il Liceo musicale “Gian Battista Martini” sotto la guida di Filippo Ivaldi per il pianoforte e di Cesare Nordio per la direzione d’orchestra. Completa la propria formazione musicale a Roma, dove, già alle prime esibizioni, la stampa lo definisce, nel 1938, “direttore di sicuro avvenire” mentre Arturo Toscanini lo segnala come giovane che “ha del talento e farà carriera”. A Roma si distingue nella direzione di concerti avendo come solisti Arturo Benedetti Michelangeli e Wilhelm Kempff. Negli anni quaranta compare sulle scene a Milano, Pesaro, Trieste, Bologna e Firenze dirigendo in particolare pezzi di Mozart, Beethoven, Brahms, Wagner. Ha inizio, con la tournée ungherese del 1949, il successo internazionale che lo porta sul podio dei principali teatri europei e americani con un repertorio di trentatre concerti e di ventotto realizzazioni operistiche, dal 1938 al 1982. Tra le affermazioni più lusinghiere si ricordano gli spettacoli dell’Arena di Verona: il Guglielmo Tell di Rossini (1965), la Norma di Bellini con la Montserrat Caballé (1974), replicata a Mosca, e inoltre la Carmen di Bizet nel 1961 con cantanti d’eccezione e la Turandot di Puccini in uno spettacolo del 1969 che vide il debutto di Plácido Domingo. Non si possono tralasciare le sei stagioni consecutive all’Opera di Vienna e soprattutto i grandi successi nei teatri americani, dapprima a San Francisco poi, dal 1966, al Metropolitan di New York. Assidua fu la sua presenza a Firenze per oltre trent’anni, a partire dal 1942, come direttore dell’orchestra del Teatro Comunale con una decina di concerti sinfonici di sicuro successo nei quali ricorrenti furono i nomi di Beethoven, Rossini, Brahms, Caikovskij, Wagner. Risale alla stagione 1964-65 la direzione dell’opera verdiana Forza del destino, da tempo nel suo repertorio, mentre data al 1967 il debutto lirico al Maggio Musicale Fiorentino con il moderno recupero di Maria Stuarda di Donizetti, cui seguirono la direzione della Carmen (1968) e Lohengrin (1971). A partire dagli anni Cinquanta il maestro ha coltivato una crescente passione per la pittura raccogliendo dapprima dipinti dell’Ottocento, quindi rivolgendosi alla pittura barocca spinto da un’attrazione del tutto originale verso il genere della natura morta i cui studi erano allora alle origini, con un’ottica che univa al piacere del possesso e all’apprezzamento estetico il desiderio di conoscenza sollecitato dalle visite ai musei e alle mostre nelle città in cui la carriera professionale lo portava. Ne sono testimonianza la quantità di libri e riviste specialistiche presenti nell’abitazione, le fotografie, gli appunti delle ricerche storico-artistiche condotte con la consultazione delle fonti storiografiche, la fitta corrispondenza epistolare e le relazioni con gli storici dell’arte, da Roberto Longhi a Federico Zeri, da Francesco Arcangeli a Carlo Volpe, da Ferdinando Bologna a Marcel Roethlinsberger, da Erich Schleier a Giuliano Briganti e a Mina Gregori. La collezione di circa duecento quadri che nel corso del tempo rivestirono le pareti della residenza bolognese e quindi della villa a Marano di Castenaso è stata ammirata dai maggiori storici dell’arte del Novecento, europei e americani. Come la mostra documenta attraverso la selezione di cento dipinti, il maestro privilegiò rigorosamente la pittura del Seicento e del Settecento documentando le diverse scuole italiane, senza eccezione, con specifica attenzione ai bozzetti e ai modelletti. E se prevalenti sono i dipinti di figura della scuola emiliana - con opere di Pietro Faccini, Mastelletta, Guido Cagnacci, Marcantonio Franceschini e soprattutto i fratelli Gandolfi - e di quella napoletana – con dipinti di Luca Giordano, Micco Spadaro, Francesco De Mura, Lorenzo De Caro etc. -, non mancano capolavori di artisti veneti - Palma il Giovane, Alessandro Turchi, Sebastiano Ricci, Giovanni Battista Pittoni -, di artisti liguri e lombardi - Bernardo Strozzi, Bartolomeo Biscaino, Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, fra Galgario, Giuseppe Bazzani - e di artisti romani quali Gaspard Dughet, Pier Francesco Mola, Lazzaro Baldi, Paolo Monaldi. A conferire alla collezione, molto precocemente, una notorietà internazionale furono tuttavia i numerosi dipinti di natura morta di artisti come Jacopo da Empoli, Luca Forte, Giuseppe Recco, Cristoforo Munari, Arcangelo Resani, Carlo Magini , segno di un intuito fuori dal comune che fece del noto direttore d’orchestra un autentico conoscitore della pittura barocca italiana, antesignano dei moderni studi sulla natura morta. Location: Galleria degli Uffizi, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2269 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: ANDY WARHOL. Una storia americana startDate: 1/9/14 endDate: 2/9/14 Description: PISA BLU | Palazzo d’arte e cultura Prorogata fino al 9 febbraio 2014 la mostra ANDY WARHOL Superati i 60.000 visitatori www.mostrawarhol.it Un grande successo di pubblico continua a caratterizzare la mostra che BLU | Palazzo d’arte e cultura di Pisa dedica all’arte di ANDY WARHOL. La rassegna, infatti, ha superato la soglia dei 60.000 visitatori che hanno apprezzato le 230 opere che costruiscono del percorso espositivo, realizzato in esclusiva per Pisa, grazie alla collaborazione con l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh. A tal proposito, gli organizzatori hanno deciso di prorogare la chiusura a domenica 9 febbraio 2014. Una scelta obbligata, nonostante il numero di visitatori in costante crescita e le numerose richieste di gruppi e singoli avrebbero consigliato una proroga più lunga, in quanto l’esposizione verrà ospitata - dal 3 marzo al 28 maggio - da uno dei più importanti musei della Finlandia, il Sara Hildén Art Museum. In questo modo, BLU Palazzo d’Arte e Cultura rafforza la propria vocazione di promotore dell’immagine e della presenza di Pisa nel panorama culturale nazionale ed europeo. Si conferma, quindi, anche per questo nuovo appuntamento, l’affermazione della qualità scientifica dei progetti di Palazzo Blu avviati nel 2009 dalla Fondazione Palazzo BLU di Pisa in collaborazione con Giunti Arte mostre e musei, dedicate a maestri del Novecento come Chagall, Miró, Picasso e Kandinsky, che hanno portato nelle sale del palazzo sul Lungarno pisano oltre 400.000 persone. ANDY WARHOL. Una storia americana, curata da Walter Guadagnini e Claudia Zevi, ripercorre l’itinerario creativo dell’autore che ha rivoluzionato l’arte del XX secolo, grazie al lavoro di ricerca condotto negli archivi dell’Andy Warhol Museum di Pittsburgh e al supporto di alcune storiche collezioni, come quelle delle gallerie Sonnabend, Feldman, Goodman di New York, di grandi musei europei come il Museo d’arte moderna e contemporanea Berardo di Lisbona, il Museo d’arte moderna di Nizza, l’Albertina e il MUMOK di Vienna. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Palazzo Blu, prodotta da GAmm Giunti. Catalogo GAmm Giunti. Pisa, gennaio 2014 ANDY WARHOL. Una storia americana Pisa, Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9) PROROGATA FINO AL 9 FEBBRAIO 2014 Orari Lunedì – venerdì 10.00 – 19.00 Sabato – domenica 10.00 – 20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima) www.mostrawarhol.it Per informazioni: tel 050-3198830 Location: Lungarno Gambacorti 9, Pisa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10027 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: PURI SEGNI startDate: 2/22/14 endDate: 4/3/14 Description: PURI SEGNI dal tratteggio razionale al “ghirigoro” istintivo nell’astrazione contemporanea una rassegna di opere su carta dal 1943 al 2013 in catalogo prefazione: Elio Cappuccio e Demetrio Paparoni schede sugli artisti: Roberto Lacarbonara. Mostra n. 366 Inaugurazione: sabato 22 febbraio 2014alle ore 18,30 Periodo espositivo: dal 22 febbraio al 3 aprile 2014 Sede mostra: Galleria Peccolo, piazza Repubblica 12 Livorno Orari : 10/13 - 16/20 festivi e lunedì chiuso Dal 22 febbraio al 3 aprile 2014 alla Galleria Peccolo di Livorno sarà inaugurata un'ampia rassegna di opere su carta dedicata all'arte astratta degli ultimi settant'anni, Curata da Roberto Peccolo e introdotta in catalogo da un saggio di Elio Cappuccio e Demetrio Paparoni, la mostra è suddivisa in 2 sezioni e ripercorre le diverse tappe e gli sviluppi dell'arte astratta dai primi anni del dopoguerra ai nostri giorni. La prima sezione è dedicata alle esperienze legate all'informale del dopoguerra – include opere di Vedova, Scanavino, Accardi e Dorazio – e si spinge fino a Fontana e Agnetti; la seconda sezione è dedicata invece agli anni settanta e giunge ai nostri giorni, muove dunque dalla pittura analitica e attraverso la nuova astrazione americana anni novanta giunge alle esperienze più recenti. Questa sezione prevede anche opere di Mimmo Paladino e Domenico Bianchi. Nel catalogo della mostra, edito dalla Galleria Peccolo, le opere in mostra sono accompagnate da schede critiche redatte da Roberto Lacarbonara Sempre Sabato 22 febbraio, alle ore 17.30, Giancarlo Bertoncini, Elio Cappuccio ed Roberto Peccolo presenteranno alla Libreria Erasmo di Via Avvalorati 62 il nuovo libro di DemetrioPaparoni "Il Bello, il Buono e il Cattivo" (come la politica ha condizionato l'arte negli ultimi cento anni), edito da Ponte alle Grazie. La mostra alla galleria Peccolo si inaugurerà al termine della presentazione del libro. Location: piazza Repubblica 12 Livorno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2078 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Marcello Scarselli startDate: 3/9/14 endDate: 4/5/14 Description: Genere: mostra di pittura, scultura e incisione Artista: Marcello Scarselli Titolo: Humanitas MachinÆ (Il lavoro dipinto) – opere 2005-2013 A cura di: Giuseppe Cordoni e Filippo Lotti Con la collaborazione di: Riccardo Ferrucci e Roberto Milani; per la Fondazione Piaggio: Sabrina Caredda e Annalisa Rossi Allestimento mostra: Filippo Lotti; per la Fondazione Piaggio: Nicolino Di Carlo, Sergio Galli Inaugurazione: sabato 8 marzo 2014 - ore 17.30 c/o: Museo Piaggio, Viale Rinaldo Piaggio 7 - Pontedera (Pi) Durata: 9 marzo – 5 aprile 2014 Orario: dal martedì al venerdì 10-18, sabato 10-13 e 14-18. Apertura straordinaria la seconda domenica del mese 10-18. Ingresso gratuito. Chiuso il lunedì. Info: Fondazione Piaggio 0587 27171 - museo@museopiaggio.it Con il patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pontedera In collaborazione con: FuoriLuogo – servizi per l’Arte, Casa d’Arte San Lorenzo, Associazione Culturale “La Ruga” Con il contributo di: Geofor, Banca di Pisa e Fornacette Catalogo in mostra PONTEDERA. Si inaugura sabato 8 marzo 2014 alle 17.30 al Museo Piaggio di Pontedera la mostra di pittura, scultura e incisione dell’artista Marcello Scarselli dal titolo “Humanitas Machinæ (il lavoro dipinto)”. Terza e ultima tappa del percorso espositivo itinerante che l’artista pisano ha portato in giro per la Toscana e che lo ha visto protagonista nel gennaio dello scorso anno a Palazzo Medici Riccardi di Firenze e poi, in settembre, in un’altra prestigiosa location, Palazzo Mediceo di Seravezza. L’esposizione, organizzata per la sua terza tappa dalla Fondazione Piaggio e fortemente voluta dal suo Presidente Riccardo Costagliola, è patrocinata da Regione Toscana, Provincia di Pisa e Comune di Pontedera e fatta in collaborazione con FuoriLuogo – servizi per l’Arte, con l’associazione culturale “La Ruga” e Casa d’Arte San Lorenzo è curata da Giupeppe Cordoni e Filippo Lotti (curatori anche del catalogo) in collaborazione con Riccardo Ferrucci e Roberto Milani e, per la Fondazione Piaggio, Sabrina Caredda e Annalisa Rossi. Il prezioso e importante lavoro artistico di Marcello Scarselli è sancito anche dall’importanza di questa mostra che nel chiudere il ciclo delle esposizioni ne è anche il fulcro ideale dato che tutto il progetto è nato da qui: “L’Azienda Piaggio, nel cui indotto ho lavorato per anni – dice Scarselli - e i suoi lavoratori sono stati la partenza da cui ho tratto l’ispirazione per queste opere, quindi questo per me è come un ritorno. Ho dedicato diversi anni a questo progetto che mi sta molto a cuore ed ho dipinto con impeto senza trovarmi mai senza argomenti. Spero che il mio lavoro di oggi, da artista, venga apprezzato”. Il ventaglio tematico di “Humanitas Machinæ” (Il lavoro dipinto) è racchiuso in una serie di opere realizzate tra il 2005 e il 2013; sono un resoconto artistico, un excursus, un viaggio attraverso il periodo storico (gli anni Settanta e Ottanta) in cui Scarselli era operaio in fabbrica, un momento decisivo, fondamentale, della sua formazione umana e professionale. Dalla “fabbrica”, dall’osservazione del lavoro, ha assimilato il suo linguaggio e da essa si è nutrito di situazioni esistenziali intense dalle quali è scaturita una linea pittorica che ha travalicato il “reale” trasformandolo in astrazione informale. La sua “mano libera”, scevra di stereotipi e pregiudizi, ha reso, attraverso la peculiarità del linguaggio “scarselliano”, la sua poetica e la ricerca artistica e stilistica, l’umanità del lavoro e delle macchine. Il suo lavoro artistico (pittura, scultura, incisione e persino installazioni) si è, indubbiamente, ispirato alla presenza del vissuto e del suo ricordo, di quella quotidianità di un tempo che, sedimentata nel ricordo, racchiude in sé anche momenti di sofferenza che il tempo ha trasformato in deflagrazioni cromatiche capaci di rappresentare la gioia di Marcello Scarselli. Inizia la sua carriera artistica negli anni ’70 partecipando a numerose mostre collettive intervenendo nell’animato dibattito estetico di quel periodo. Al suo esordio improntata ad una rappresentazione d’un “vero” tradizionalmente inteso, l’opera di Scarselli, volge sempre più verso l’idea d’un “reale” pittorico ritrovato interiormente raccontato attraverso tecniche e contenuti d’avanguardia, la cui evoluzione espressiva è soggetta ad una costante ricerca. “Credo di aver sempre cercato di esprimermi attraverso il disegno e la pittura – aggiunge Scarselli. Ho iniziato ispirandomi a ciò che realmente vedevo intorno a me, man mano che la mia esperienza cresceva sentivo sempre di più il desiderio di esprimere i miei sentimenti e di far vedere agli altri le cose reali attraverso la mia immaginazione fino ad arrivare all’informale, al fascino del segno nella sua gestualità. Ho continuato, ho portato sulle tele visioni dettate dalla memoria, ho scavato dentro il mio interiore portandomi sempre al limite ed oltre , accarezzando la gioia e la sofferenza. Per me si fa arte quando si dipinge ad occhi chiusi, si crea una strana sensazione ed è il sentimento che guida”. Come dice il critico Giuseppe Cordoni: “gran parte della critica ha più volte già rimarcato la duttile complessità e l’eclettismo stilistico che alimenta la sintesi a cui il linguaggio di Scarselli a mano a mano perviene: espressionismo astratto ed informale, gestualità segnica e onirismo infantile”. Dal canto suo Elena Capone sottolinea “quel suo agile appropriarsi d’una modernità che prende in prestito tecniche e procedure arcaiche, in un astrattismo ibrido in cui affiorano forme riconoscibili e familiari; un’indagine artistica che fa del silenzio e dell’introspezione il suo motivo conduttore complesso, infinito e mai risolto”. La sua professione di pittore si consolida negli anni sia attraverso una costante attività espositiva sia in Italia che all’estero (Austria, Belgio, Germania, Francia, Svizzera), con antologiche personali d’ampio respiro fino all’ultima mostra in Portogallo organizzata dal Centrum Sete Sois Sete Luas di Pontedera. La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 5 aprile 2014. Orario di apertura: dal martedì al venerdì 10-18, sabato 10-13 e 14-18. Apertura straordinaria la seconda domenica del mese 10-18. Ingresso gratuito. Chiuso il lunedì. Per info: Fondazione Piaggio 0587 27171 - museo@museopiaggio.it Location: Viale Rinaldo Piaggio 7 - Pontedera (Pi) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2141 Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Gente di Paese 3 startDate: 3/9/14 endDate: 3/30/14 Description: Gente di Paese 3 Racconto fotografico di persone e personaggi di Ponte a Egola attraverso le foto di Francesco Sgherri Genere: mostra fotografica Fotografo: Francesco Sgherri Titolo: Gente di Paese A cura di: Filippo Lotti Inaugurazione: domenica 9 marzo 2014 - ore 17.30 Luogo: Ponte a Egola | Pi - c/o Associazione Culturale “La Ruga” via 1° Maggio, 200 – sala “Marinella Marianelli” Durata: 9 – 30 marzo 2014 Orario di apertura: lunedì, mercoledì e domenica 16.30 - 19.30; martedì 21.45 - 23.45. Ingresso libero. In collaborazione con: FuoriLuogo – servizi per l’Arte Media partner: Radio Bruno Toscana; Toscana Tv Info: 339 23 93 899 – info@laruga.it PONTE A EGOLA Torna dopo le prime due edizioni, a poco più di un anno di distanza, la fortunata rassegna fotografica "Gente di paese" dedicata alle persone e ai personaggi di Ponte a Egola. Nel 2011 è iniziato questo percorso ricognitivo, che non è altro che un racconto per immagini, il racconto di un paese attraverso le persone che lo vivono quotidianamente con i loro mestieri e le loro attività, ogni anno immortalati dagli scatti di un fotografo diverso. Quest’anno le foto sono di Francesco Sgherri, fotografo professionista sanminiatese, classe 1966, figlio d’arte, titolare dell’omonimo negozio di foto ottica di San Miniato Basso. “Posso dire di essere stato concepito in camera oscura – dice Sgherri -, tra l'ingranditore, la carta fotografica e le vasche per sviluppare fotografie in bianco e nero. Sono sempre stato appassionato al lavoro di mio padre, fotografo fin dagli anni ‘50. Mi ricordo ancora quando mi portava con sé a fare i matrimoni ed io scattavo con la mia reflex, naturalmente tutte le inquadrature degli sposi erano prese dal basso essendo io piccolo…”. «A circa 15 anni – prosegue Sgherri – ho iniziato a fare da solo i miei primi matrimoni. Mi portava l'autista degli sposi, non avendo ancora la patente, così praticamente è iniziata la mia carriera. Passione e sentimento hanno fatto di me un fotografo, tanti stage e master sulla fotografia, hanno contribuito a fare di me un professionista». La mostra ideata dal curatore d’arte Filippo Lotti e realizzata dall’associazione culturale “La Ruga”, è composta di ventiquattro foto (tutte in formato 40x60 cm) e sarà visitabile da domenica 9 marzo 2014, con inaugurazione alle ore 17.30, nella sala Marinella Marianelli, sede dell’associazione, a Ponte a Egola (via 1° Maggio, 200) in provincia di Pisa. Sono, quelle di questa mostra, le immagini di uomini e di donne che si raccontano e raccontano i loro mestieri. Sono i volti di persone e di personaggi non solo ponteaegolesi ma anche di quanti nel paese svolgono la loro attività oppure paesani che il lavoro ha portato fuori. Gli scatti hanno colto lo spirito dei vari lavori e le varie professioni, dei mestieri, delle passioni: ci sono il Mister Massimiliano Alvini, allenatore della blasonata squadra di calcio ponteaegolese, la Tuttocuoio, fotografato durante un allenamento e poi Renzo Baronti detto “Calistri” che della compagine neroverde ne è un po’ il tuttofare, c’è l'agente immobiliare Renzo Matteoli (conosciuto con il soprannome di “Migliotto”) il riparatore di elettrodomestici Antonio Bassi, l’estetista Laura Brunetto, Edda Fasce della tabaccheria “Non solo tabacchi”, il tipografo Armando Fermalvento, Alberto Fioravanti, titolare de La Palextra, e anche sua moglie, Iovana Cappelli che fa la cartolaia. E poi ancora Suor Rosetta, direttrice della scuola materna parrocchiale “Stellato Spalletti”, l’avv. Chiara Rossi, fotografata nel suo ufficio al Comune di San Miniato, qui nelle vesti di vice sindaco e assessore alla cultura e Marta Salvini, banconista della Coop “La Risorta” di Ponte a Egola. Poi ci sono il venditore di vini Roberto Scutaro, Il veterinario dott. Sabato Moscia, il barbiere Antonio Greco, la negoziante Paola Signorini, Giuseppina Soldaini del negozio di abbigliamento “Bonnie and Clyde” e l’eclettico Stefano Vincenti (per tutti Bubi), musicista e componente del gruppo musicale degli “Homo Sapiens”. Per quanto riguarda il settore conciario, simbolo del territorio, e i lavori relativi all’indotto, i protagonisti degli scatti di Sgherri sono le tre sorelle Beatrice, Greta e Melissa Calvetti, imprenditrici, il rappresentante di pellami Gian Luca Couston, l’imprenditore conciario Giovanni Tempesti, Simona Marianelli della conceria l’Artigiano del Cuoio, l’ing. Mario Serrini, fondatore della Italprogetti, ditta specializzata nella costruzione di macchinari per conceria e Emiliano Savino, operaio nel settore terziario e camionista. «In questa nuova edizione del progetto, così come nelle precedenti – dice Filippo Lotti – ho scelto i soggetti da fotografare non seguendo un criterio ben definito. In effetti questo è un reportage sulla vita paesana quindi ho voluto che fosse soltanto una rendicontazione che rimanesse nel tempo a testimonianza di un vissuto di questa comunità, in una sorta di archivio della memoria. Ho lavorato a questo progetto con entusiasmo e passione come in tutte le cose che faccio ma ancor di più per quelle che riguardano il mio paese e questo è spesso possibile grazie all’aiuto sia materiale che morale degli amici de “La Ruga”. Ogni anno invito un fotografo diverso che si impegna ad interpretare in maniera sempre differente e originale i propri soggetti così da non appiattire questo progetto e da suscitare sempre interesse e partecipazione. Questo è solo il terzo tassello di un’idea di più ampio respiro ed a lungo termine e la speranza è di riuscire a trovare contributi per una pubblicazione che raccolga tutti gli scatti eseguiti negli anni passati e quelli che verranno». «Quest’anno sono stato invitato dall’amico Filippo – dice il fotografo Francesco Sgherri – a fotografare i 24 soggetti della mostra “Gente di Paese” di Ponte a Egola. L’idea mi è piaciuta fin da subito, così con Filippo, abbiamo iniziato questa “avventura fotografica” un lunedì dell’ottobre scorso, precisamente la mattina del 7 e abbiamo terminato lunedì 3 febbraio di quest’anno. Le “sfide” sono state principalmente due: quella di usare un solo obiettivo a ottica fissa e quella di non usare assolutamente illuminazione artificiale aggiuntiva tipo flash, usando così solo l’illuminazione che era disponibile nell’ambiente di lavoro del soggetto, questo ha comportato non pochi problemi, uno su tutti quello di cercare di evitare il più possibile di creare fotografie mosse. Questo mi ha permesso di poter ritrarre il soggetto nel proprio ambiente di lavoro, senza artefatti di nessun tipo, riproducendo una situazione assolutamente naturale e di concentrarmi sull’espressione del soggetto stesso. Successivamente durante la scelta degli scatti migliori e nella post-produzione ho deciso se mantenere lo scatto a colori o convertirlo in bianconero, per poi stampare delle immagini cercando di ricreare un effetto pellicola con tanto di grana». La vita di un piccolo centro di provincia è diverso da quello di una città, grande o piccola che sia. È fatta di sguardi, di persone, di racconti, di memoria. Come nelle due edizioni precedenti questo progetto si propone di invitare le persone a mantenere vivo il ricordo. Il ricordo che viene tramandato dagli anziani ma anche quello di un aneddoto che col passare del tempo diventa quasi leggenda. Attraverso l'occhio di un obbiettivo si colgono quelle sfumature che rendono vero il racconto e si fissano nella mente le persone. Persone uniche, straordinarie, vere. Vere come solo la "gente di paese” lo è. Ad integrare la mostra sarà presentato un video del backstage dei servizi fotografici girato e montato dallo stesso Lotti. L’inaugurazione della mostra sarà ripresa dalle telecamere di Toscana Tv per la rubrica “Incontri con l’Arte” di Fabrizio Borghini. L'esposizione sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 30 marzo, con il seguente orario: lunedì, mercoledì e domenica dalle 16.30 alle 19.30; martedì dalle 21.45 alle 23.45. Per info: 339 23 93 899 – info@laruga.it Location: via 1° Maggio, Ponte a Egola, Pisa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Anteprima Poetóc startDate: 2/21/14 endDate: 3/8/14 Description: dal 21 febbraio 2014 al 8 marzo 2014 presso il la Libreria Baroni via San Frediano, 26, Lucca. “Il paese dei Tarahumara è pieno di segni, di forme, d’effigi naturali, che non sembrano affatto nati dal caso, come se gli dèi, che qui si sentono ovunque, avessero voluto significare i loro poteri con queste strane firme in cui è la figura dell’uomo a venir perseguita da ogni parte”. (Antonin Artaud) La mostra si presenta come l’interpretazione giocosa della simbologia dei ventidue arcani maggiori dei Tarocchi e altre illustrazioni rappresentative di una ricerca sulla distinzione e dilemma: esoterico e/o essoterico (?). Il giorno dell’inaugurazione, e nel corso del contesto espositivo, tutti i venerdì, invito libero dell’artista ai partecipanti alla lettura di una poesia, o un testo, suo o di chi più gli aggrada, sui temi proposti. “POETÓC, singolar tenzone poetica” venerdì 21 febbraio 2014: INAUGURAZIONE. Anteprima Poetóc. Letture da Antonin Artaud e Gustave Flaubert. venerdì 28 febbraio 2014: “esoterico e/o essoterico (?)”. Letture da Leopoldo Maria Panero di Alessandro De Francesco. venerdì 7 marzo 2014: “esoterico? seh...erotico!”. Letture da Mae West e Anne Sexton di Jeana Veltri. Maschere di Lucia Bini. L’incontro tra arte, letteratura, poesia e giornalismo, è la riflessione che il Centro Studi Sirio Giannini rinnova in questa occasione alla Libreria Baroni, a Lucca; lo scorso autunno con “Tra luce e buio: santi e mostri”, suggellando l’intesa con il collettivo CAM/ON circuito OFF, presso La Badia di Camaiore ed , un mese dopo, con il salotto artistico letterario: “Seggiola, Tavolo, Pietra. La forma della lettura, la sostanza della scrittura” presso il Tetro Scuderie Granducali, nell’Area Medicea di Seravezza. Note biografiche dell’artista: "Starsene a casa, con un foglio bianco, come un bambino” (Robert Louis Stevenson) Massimiliano Merler, vive e opera a Camaiore, ha collaborato con varie riviste di montagna e anche di satira come “Frigidaire”, illustra il libro “Toscanità - Arrampicate scelte” scritto da Andrea Gobetti, Ed. Pezzini, 1998. Ha esposto a Viareggio, Pietrasanta, Camaiore, Seravezza. Location: via San Frediano, 26, Lucca tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10147 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Le Vite di Giorgio Vasari “riscritte” da Giancarlo Dal Pozzo startDate: 2/21/14 endDate: 2/21/14 Description: Venerdì 21 febbraio alle ore 18 nell’Aula Magna “Giorgio Vasari” dell’Istituto Buonarroti di Arezzo si terrà la presentazione dell’ultimo volume delle Vite di Giorgio Vasari “riscritte” da Giancarlo Dal Pozzo. Nell’occasione, Carmela Sutera Sardo leggerà la Vita di Properzia de’ Rossi, artista bolognese passata alla storia come la poetica scultrice di noccioli di pesche. Continua il progetto I Colori del libro che, ad Arezzo, si svolge grazie all’associazione Arezzo Città del Vasari in collaborazione con toscanalibri.it e agenziaimpress.it. Dopo lo straordinario incontro di gennaio con Tomaso Montanari e il dibattito infiammato che ne seguì, è la volta della presentazione del terzo e ultimo volume delle Vite di Giorgio Vasari “riscritte” in italiano moderno. Un lungo cinquecentenario della nascita di Vasari, quello prodotto da Giancarlo Dal Pozzo con la collaborazione dell’editore Passigli: iniziato nell’anno effettivo delle celebrazioni, il 2011, con il primo volume che conteneva alcune delle Vite dei più eccellenti pittori, si conclude con questo terzo volume che ora si presenta ad Arezzo, quello delle Vite dei più eccellenti scultori e architetti, da Arnolfo di Cambio a Michelangelo, ma anche di Ghiberti, Brunelleschi, Donatello, Verrocchio e Bramante. Pertanto, finita la sbornia delle mostre e dei nuovi studi dedicati all’artista aretino nell’anno del cinquecentenario, questa godibile riproposta delle Vite ne mantiene viva la presenza presso un pubblico più vasto. L'importanza de Le Vite di Giorgio Vasari è indiscussa: si tratta infatti del primo tentativo di riunire in un'opera di grande ampiezza e respiro la storia delle arti moderne, intendendo per moderne le arti figurative che hanno la loro radice nella rivoluzione di Cimabue e di Giotto. In più, la narrazione delle vite degli artisti, ricche di aneddoti e particolari, ricostruisce in maniera assai godibile un'intera civiltà. Trattandosi di un testo cinquecentesco, il lettore moderno è frenato dalla difficoltà di lettura di una lingua arcaica e ostica. Inoltre, la mancanza nel testo delle riproduzioni delle opere che il Vasari via via illustra, costringe a una ricerca ulteriore. La trilogia certosinamente curata da Giancarlo Dal Pozzo ha risolto entrambi i problemi: i testi sono stati 'riscritti' in un italiano moderno che riesce a mantenere la musicalità di quello originale, pur essendo perfettamente comprensibile al lettore d’oggi. Che, essendo abituato alle illustrazioni, nei tre volumi ne troverà a bizzeffe e molto ben riprodotte. Una novità alla quale finora nessuno aveva pensato e che ha aperto anche al grande pubblico un tesoro godibilissimo di informazioni e aneddoti su una stagione artistica irripetibile. Un ripasso della storia dell’arte dei due secoli che l’hanno cambiata definitivamente, rivelandola come il frutto più succoso della genialità italiana. La presentazione, che l’Autore illustrerà con numerose proiezioni, è ad ingresso gratuito. Location: Istituto Buonarroti di Arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Venti giovani artisti al Frantoio startDate: 2/21/14 endDate: 2/22/14 Description: Venti giovani artisti al Frantoio Si apre venerdì 21 febbraio 2014 alle ore 18.30 la mostra dal titolo 20x1 – Artisti al Frantoio, curata da Sara Bandini e Carlotta Mazzoli in collaborazione con l'Associazione La Stazione Centro Giovani di San Miniato Basso. La mostra segna il ritorno nei suggestivi spazi dell'ex Frantoio di San Miniato (via Ser Ridolfo 5) degli eventi dell'associazione, dopo il grande successo della mostra GATTAROSSA COMING SOON: allegoria del viaggio, dello scorso novembre. In esposizione le opere di un gruppo di giovani artisti del circondario: il gruppo, composto da circa una ventina di ragazzi e ragazze, riunisce studenti del Liceo Artistico “Virgilio” di Empoli: Avenir Arapi, Elena Cannatà, Patrick Casella, Jacopo Galli, Pietro Giorgi, Islam Kodzokov, Chiara Massara, Federico Micheloni, Jimmy Milani, Filippo Mitolo, Giacono Montanelli, Gabriele Pizzo, Francesco Romeo, Gabriele Rosati, Martina Salotti, Alessandro Scardigli e Simone Tamburini. Tutti gli studenti appartengono al trienni del liceo: l'idea della mostra nasce in seguito ad alcune attività didattiche, ma in maniera autonoma ed indipendente rispetto al percorso scolastico degli artisti che sono riusciti a mettere insieme un gruppo di giovani artisti molto promettenti senza l'appoggio della scuola o dei professori. La mostra, che sarà aperta solamente per la serata di venerdì 21 ed per il pomeriggio di sabato 22 febbraio, si inserisce all'interno del progetto St.Art – La Stazione dell'Arte. St.Art nasce come ciclo espositivo, con mostre e performance di vario genere, da realizzarsi, con il supporto dell'associazione, negli spazi del territorio comunale, per avvicinare la città al mondo dell'arte contemporanea. L'Associazione La Stazione nasce nel 2006, grazie a giovani volontari e al Comune di San Miniato, che pur tra mille difficoltà si sono impegnati in questo progetto: La Stazione è uno spazio aperto, che si rivolge a tutti i giovani tra i 18 e i 35 anni del Valdarno Inferiore, dell'Empolese-Valdelsa e oltre, con attività, laboratori, spazi espositivi, eventi e servizi. L'opening della mostra sarà arricchito dal djset di Daniele Mansaku, Dario Giustini e Emanuele Rinaldi della radio Barre di Plutonio – BDP on air (https://www.facebook.com/BarreDiPlutonioOnAir). Location: via Ser Ridolfo 5, San Miniato tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: CORTOCIRCUITI COGNITIVI startDate: 2/3/14 endDate: 3/22/14 Description: Galleria 33 presenta “Cortocircuiti cognitivi”, personale dell’artista Pierluigi Fresia, a cura di Tiziana Tommei, in mostra dal 2 al 22 marzo 2014 in via Garibaldi 33 ad Arezzo. Pierluigi Fresia è nato ad Asti nel 1962, vive e lavora a Pino Torinese - Torino. Attivo in Italia e all’estero dal 1993. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni d’arte private, di fondazioni e musei – tra cui la GAM di Torino. Sono state presentate in numerose fiere d’arte, tra le quali: Arco di Madrid, Artissima a Torino, Artefiera a Bologna, Arteverona a Verona, MIA e Miart a Milano. Nel corso della sua carriera ha esposto in molteplici spazi pubblici e privati. Tra le personali si citano: Galleria Martano, Torino nel 2013, 2010, 2004, 1998; Galleria G7, Bologna, 2008, 2003 e 2000; Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Mombercelli, 2011; Galleria Milano, Milano, 2009; Galleria Leonardi V-idea, Genova, 2000. Si ricorda inoltre la sua presenza alla XXIV Biennale di Scultura di Gubbio, alla rassegna Fotografia Europea 2010 di Reggio Emilia. Pierluigi Fresia non è semplicemente un fotografo, forse è un poeta, certamente è un artista. Non parla un linguaggio mutuato dai manifesti pubblicitari e i suoi lavori non sono fotografie su cui ha impresso frasi o parole. Non sono mera somma d’immagine e scrittura. Le sue opere sono concetti intrisi di esistenzialismo. In esse lo spaziotempo non è dimensione fisica e il rapporto tra immagine e scrittura è sovvertito: cos’è immagine nella sua opera? La fotografia o la parola? La seconda. Essa é anche elemento compositivo, al pari della presenza umana - raramente rappresentata, ma sempre avvertita. La fotografia fa da quinta prospettica, da scena, perché la realtà vera non può essere catturata, restituita o rappresentata. La risultante non è all’interno dell’opera, ma nella mente del riguardante. C’è la volontà di coinvolgere attivamente l’interlocutore, che osserva, legge, cerca il nesso tra immagine e testo, non lo trova e fruga nel bagaglio di proprie conoscenze, cercando risposte e certezze. L’artista non possiede alcuna verità, ma invita alla costruzione di storie personali, soggettive: ogni opera è un racconto in potenza, l’incipit è dato e le variazioni sono infinite. Fresia destabilizza, disorienta, costringe a riflettere su se stessi attraverso apparenti rebus, lasciando la libertà di creare e ricreare qualcosa che esiste solo in chi si sofferma di fronte a ciò che è dato. Sul piano formale, la ricerca estetica è fondamentale ed estesa ad ogni dettaglio, non solo all’immagine fotografica, ma, in primis, all’aspetto e alla posizione delle parole. A livello compositivo, le fotografie propongono tagli e inquadrature centrali, apparentemente semplici e d’immediata lettura. L’iter innescato è tutt’altro che lineare: il significato rimbalza dalla rappresentazione al testo e da questo di nuovo all’immagine per arrivare al vero soggetto dell’opera, che coincide con l’ingegno di chi guarda, il quale può far sua l’opera solo nel momento in cui raggiunge la consapevolezza che l’unica verità assoluta è la relatività. La vernice è fissata domenica 2 marzo alle ore 18 presso Galleria 33, in via Garibaldi 33 ad Arezzo. L’artista sarà presente all’inaugurazione. La mostra è visitabile fino al 22 marzo 2014 ad ingresso libero e con i seguenti orari: dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30; sabato dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19.30; domenica su appuntamento. L’evento è in collaborazione con Luciferi Visionibus, studio di grafica e fotografia che, per tutta la durata della mostra, sarà spazio collaterale, esponendo nella sua sede in via de Redi 15 opere dell’artista. Si ringrazia per il supporto tecnico al cocktail inaugurale Agricola Buccelletti Winery, longeva ed innovativa azienda vitivinicola di Castiglion Fiorentino, attualmente gestita da Lidia Castellucci e Roberta Giaccherini. Per l’occasione sarà offerto “Alò”, passito di Aleatico IGT Toscana, prodotto in edizione limitata in partnership con Martina Frappi. Location: via garibaldi 33 arezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleria33.it/mostre/cortocircuiti-cognitivi/ galleria-spazio-museo: info@galleria33.it email gestore : Galleria 33 sponsor: 2294 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Trasmutazioni startDate: 3/1/14 endDate: 3/31/14 Description: In mostra disegni a china e a inchiostro sia su carta che su tela raffiguranti viaggi fantastici. A proposito dell'uso del nero di Joanna Brzescinska-Riccio, se taluni affermano che non è un colore, ne ammiro però una modulazione che, opposta al bianco, è pienamente positiva, trattandosi di un autentico mezzo espressivo per raccontare, per veicolare un’interiorità inesausta che va sempre verso la libertà espressiva. Il suo rosso, poi, quello della passione e del sacrificio e della spiritualità, è morbido e va al dunque senza tentennamenti di sorta, esso ci accompagna con disegni a china o ad inchiostro quali, per esempio, “Trasmutazione”, “Doppler” e “Anima delle pietre”, ma in lei – è opportuno chiarirlo – pulsa la vita e l’oltre, un oltre fatto di mistero, un oltre che pone l’interrogativo su chi siamo e da dove veniamo, e dove arriveremo”. Cura artistica di Lodovico Gierut. Location: Piazza Sant’Omobono 27, Pisa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: lodovico@gierut.it email gestore : Culture Club, tel. 3275342233. sponsor: 10150 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Kilowart, concorso di idee rivolto ad artisti under 35 startDate: 2/27/14 endDate: 3/22/14 Description: Kilowatt Festival, manifestazione dedicata al teatro d’innovazione, alla danza contemporanea, alla scena musicale e artistica, in occasione della XII edizione in programma dal 18 al 26 luglio 2014, lancia per la prima volta il concorso Kilowart, rivolto ad artisti italiani tra i 18 e i 35 anni, per la realizzazione di un progetto nell’ambito della sezione “arti visive” della rassegna, a cura di Saverio Verini. Kilowart – a cui è possibile partecipare inviando le candidature entro il 22 marzo 2014 – intende sviluppare una nuova modalità di interazione tra artista, pubblico e territorio. Il bando è rivolto infatti a progetti che prevedano la partecipazione attiva dei cittadini nella realizzazione di un lavoro (installazione, pittura, scultura, videoproiezione, performance ecc.) in grado di indagare il contesto di Sansepolcro tra storia e prospettive, punti critici e aspettative. Il confronto con la comunità locale è un aspetto fondante del concorso: il progetto vincitore dovrà essere sviluppato dall’artista nel corso di una residenza a Sansepolcro di due mesi, dal 18 maggio al 18 luglio, giorno dell’inaugurazione del Festival. I luoghi principali di lavoro saranno gli spazi teatrali del complesso ex Misericordia, recentemente al centro di un progetto di riqualificazione che l’ha riconsegnato alla comunità: un luogo prezioso per la città, per il quale Piero della Francesca dipinse il Polittico della Misericordia, attualmente al Museo Civico. Novità di Kilowart, in linea con la vocazione partecipativa del Festival, è la composizione del comitato di selezione che, con l’inserimento di una rappresentanza di soggetti non appartenenti al “sistema dell’arte”, costituisce un’esperienza pressoché inedita nel panorama nazionale. Il comitato sarà composto da un operatore del settore, Ilaria Gianni (critica d’arte e curatrice); dal direttore artistico di Kilowatt Luca Ricci (autore e regista teatrale); da un rappresentante dell'Istituzione Biblioteca Museo di Sansepolcro; da un gruppo di dieci cittadini-non-addetti-ai-lavori del territorio. Per leggere il bando completo: http://www.kilowattfestival.it/bando-kilowart-2014/ Location: complesso ex Misericordia via ex Misericordia, Sansepolcro (Arezzo) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info.kilowart@gmail.com email gestore : Kilowatt Festival sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Per una notte agli Uffizi startDate: 2/22/14 endDate: 2/22/14 Description: Una notte davvero indimenticabile quella vissuta da un selezionato gruppo di visitatori insieme al noto critico Vittorio Sgarbi, in veste di "cicerone" per un'inedita guida tra i pregiati tesori dell'arte contenuti nelle sale del museo degli Uffizi a Firenze. L'appuntamento è stato organizzato dal rinomato manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes, in data sabato 22 febbraio dalle ore 19.00, appositamente al di fuori del regolare orario di apertura, proprio per consentire all'esclusiva cerchia degli invitati di poter godere al meglio delle spiegazioni descrittive del professore, senza ingerenze di disturbo esterno. Salvo Nugnes spiega "Un appuntamento artistico culturale molto stimolante e arricchente, che ha riscosso un successo clamoroso. Sgarbi accolto assai calorosamente, ha regalato le sue consolidate conoscenze incantando i presenti con erudito carisma. Nella piena padronanza della materia ha intrattenuto gli ospiti lungo un percorso di assoluto fascino, esaminando con dettagliata precisione le magnifiche opere racchiuse nell'illustre sede. Sono certo, che ciascuno conserverà il ricordo indelebile nel tempo di un'esperienza così interessante". E sottolinea "Si può pianificare la realizzazione del progetto anche in altre importanti strutture, pubbliche e private. Il campo d'applicazione è estremamente versatile e modulabile, in base alle caratteristiche peculiari distintive dei luoghi e alla tipologia delle creazioni in essi raccolte. La visita guidata da Sgarbi può essere concepita e personalizzata ad hoc per soddisfare le particolari esigenze e richieste della committenza e dei fruitori". Per ricevere ulteriori delucidazioni informative si può contattare i seguenti riferimenti: PROMOTER ARTE via Donizetti n.55, Milano - Tel. 02.76280638 via della Chimica n.12, Roma - Tel. 06.54220848 via Cavour n.9, Bassano d.G. (VI) - Tel. 0424.237636 www.promoterarte.it – info@promoterarte.it Location: Piazzale degli Uffizi, 6, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Vittorio Sgarbi agli Uffizi Subject: 02/22/14 startDate: 2/22/14 endDate: 2/22/14 Description: L'inestimabile patrimonio racchiuso e custodito tra le storiche mura della Galleria degli Uffizi a Firenze. E' stato raccontato in tutto il suo splendore attraverso le esperte parole di una guida molto speciale, il professor Vittorio Sgarbi. L'evento, organizzato dal noto manager produttore e agente dei vip Salvo Nugnes si è svolto sabato 22 febbraio dopo l'orario di apertura ufficiale, in versione notturna ed è stato riservato ad un ristretto gruppo a numero chiuso, previamente selezionato su invito per la prestigiosa occasione.Si tratta di un'iniziativa di elevato spessore artistico culturale, poiché gli Uffizi da parecchi anni vantano un primato da record come struttura museale più visitata in ambito nazionale. La presenza di Sgarbi ha garantito un plus valore al contesto della visita guidata, offrendo la possibilità di approfondire in formula di nuova chiave di lettura interpretativa le meravigliose opere conservate in loco. Si è creata un'atmosfera di forte suggestione emozionale, una proiezione di intenso trasporto e coinvolgimento da parte del pubblico, che ha potuto assistere in forma inedita ad una sublime lectio magistralis sulla storia dell'arte.Questo progetto è estendibile anche ad altre importanti realtà istituzionali e private. La preziosa partecipazione di Sgarbi consente di approcciare le più svariate argomentazioni e tematiche, con uno stile di apprendimento ben comprensibile e adatto per ogni target di fruitori.Chi desiderasse avere ulteriori informazioni e ragguagli in riferimento all'iniziativa in oggetto può rivolgersi ai seguenti contatti:PROMOTER ARTEvia Donizetti n.55, Milano - Tel. 02.76280638via della Chimica n.12, Roma - Tel. 06.54220848 via Cavour n.9, Bassano d.G. (VI) - Tel. 0424.237636www.promoterarte.it – info@promoterarte.it Location: Piazzale degli Uffizi, 6, Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: GIANNI PIACENTINO startDate: 3/7/14 endDate: 5/18/14 Description: GIANNI PIACENTINO Roma, Giacomo Guidi Arte Contemporanea - Palazzo Sforza Cesarini Opening: venerdì 7 marzo 2014 ore 18.30 Dal 7 marzo al 18 maggio 2014, Giacomo Guidi Arte Contemporanea è lieta di presentare la mostra personale di Gianni Piacentino. In mostra una selezione di opere dell’artista dagli anni ’90 ad oggi che testimoniano la grande vitalità e versatilità della sua produzione nell’ultimo ventennio, oltre alla versione 2013 di un suo classico veicolo con telaio in tubi e serbatoio triangolare. Il lavoro di Gianni Piacentino risulta essere un caso unico nel panorama italiano e internazionale. Piacentino esordí nel ‘65 con grandi tele monocrome e nel ‘66 con grandi elementi geometrici finiti con colori assolutamente inventati, contemporanei all’arte minimal americana ancora sconosciuta in Europa (allora di totale cultura pop). L’attenzione al suo lavoro è sempre stata più internazionale che italiana. Inizialmente associato appunto con l’Arte Povera, ha partecipato alle prime mostre del movimento presso la galleria Gian Enzo Sperone di Torino nel 1966 e alle più importanti collettive di Arte Povera, in particolare, “Arte Povera Più Azioni Povere” presso l’ex arsenale di Amalfi nel 1968 - e poi alla mostra “Prospect ‘68” alla Kunsthalle di Düsseldorf. Piacentino ha però sviluppato un proprio linguaggio autonomo distaccandosi dal gruppo. I simboli o forme geometriche dei suoi primissimi lavori (pali, triangoli, croci, dischi, trapezi), lasciano prima il posto a oggetti di uso quotidiano (tavoli, portali, finestre), e conseguentemente, dalla fine degli anni ’60, le sue sculture minimaliste si traducono in forme aereodinamiche che tendono sempre più a celebrare il mito della velocità e dei motori, il movimento e la dinamicità della macchina. Piacentino é sia artista che costruttore, unisce un approccio estetico ad una maniacale autodisciplina e perfezionismo tecnico nella resa formale - è stato infatti anche consulente di un produttore di vernici speciali, progettista e “passeggero” di Sidecar da corsa. La sua passione per “L’Estetica della Tecnica” diventerà il suo marchio di fabbrica. Le sue opere sono oggetti improbabili, prototipi impossibili di veicoli, automobili, motocicli e velivoli, contemporaneamente metafore di un oggetto e indagine costante del rapporto tra creatività artistica e processo industriale, del confine tra arte e oggetti reali. Egli rimane una figura di grande rilevanza in virtù dell’originalità e della contemporaneità della sua visione. Nato a Coazze (Torino) nel 1945, Gianni Piacentino vive e lavora a Torino. Le opere di Piacentino sono state esposte in numerose gallerie e istituzioni pubbliche nazionali e internazionali quali il Centre d’Art Contemporain di Ginevra, il Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, la Nationalgalerie di Berlino, il MoMA PS1 di New York, la Gesellschaft für Aktuelle Kunst di Brema, lo University Museum di Sydney, il Museum am Ostwall di Dortmund e il Palais des Beaux Arts, Bruxelles. Nel 1970 inizia la collaborazione col grande collezionista e gallerista tedesco Reinhard Onnasch con mostre personali a Colonia nel 1970 e 1974, a New York nel 1975 e a Berlino nel 1983 e 2008. Ha inoltre partecipato a Documenta 6 a Kassel (1977), alla XLV Biennale di Venezia (1993) e alla Quadriennale di Roma (nel 1973 e nel 2005). GIANNI PIACENTINO Roma, Giacomo Guidi Arte Contemporanea - Palazzo Sforza Cesarini Opening: venerdì 7 marzo 2014 ore 18.30 Dal 7 marzo 2014 al 18 maggio 2014 Orari: da martedì a sabato, dalle 11.00 alle 13.30, dalle 14.30 alle 19.30. Informazioni: Tel.06 68801038 / Mob. 393 8059116 www.giacomoguidi.it; info@giacomoguidi.it Catalogo: Giacomo Guidi Arte Contemporanea Location: Via Scaloni 1, Roma tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: GIACOMO GUIDI ARTE CONTEMPORANEA email gestore : info@giacomoguidi.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: La Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti startDate: 12/1/13 endDate: 10/31/14 Description: La Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti Siena, Cripta sotto il Duomo 1 dicembre 2013 – 31 ottobre 2014 Prosegue con successo l’esposizione della Madonna del Latte dipinta da Ambrogio Lorenzetti. Il prezioso dipinto, proveniente dal Museo Diocesano di Arte Sacra di Siena, è ospitato eccezionalmente nei locali adiacenti la Cripta sotto il Duomo ed ha già visto, in poco meno di due mesi, la presenza di circa ventimila visitatori. Si tratta di un capolavoro della pittura italiana ed europea del Trecento, esempio insigne di maternità per la resa dei sentimenti e considerato da alcuni studiosi “unico” nel Trecento per la sua “sacralità umanizzata”. Per dare la possibilità anche al pubblico internazionale di ammirare la preziosa tempera su tavola, icona della pittura senese, l’Opera della Metropolitana ha deciso di prorogare l’esposizione fino al 31 ottobre 2014. La Madonna di Ambrogio Lorenzetti, simbolo della Chiesa, nutre con la Grazia divina i fedeli in modo che essi possano dare alla luce in se stessi il Verbo divino e divenire così “altri Cristi”. Lo sguardo penetrante del Figlio sembra quasi un invito all’osservatore perché come Lui attinga alle sorgenti della salvezza. L’iconografia della Madonna del Latte si sviluppa a partire dal XIII secolo, con ampio sviluppo in Toscana, sulla scorta di nuovi fermenti sociali e religiosi diffusi nella comunità dei fedeli che tendono a instaurare un rapporto di umanità con le figure della fede cristiana. Ma al di là dei vari esemplari presenti a Siena e altrove, la Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti può considerarsi il paradigma iconografico di questo soggetto. L’allestimento è stato realizzato negli spazi suddetti con il supporto di pannelli, video e touchscreen. In occasione della proroga sarà inoltre creato un percorso all’interno del Complesso monumentale del Duomo (Museo e Cattedrale) al fine di illustrare la tematica della Madonna del Latte. Durante il periodo dell’esposizione saranno inoltre organizzate visite guidate lungo l’itinerario mariano (Madonna del latte di Paolo di Giovanni Fei e Polittico di Gregorio di Cecco nel Museo dell’Opera, Altare Piccolomini in Duomo). La mostra offre inoltre la possibilità di estendersi con il percorso Viae, dedicato alla Vergine Maria. L’itinerario comprende, oltre alla Cattedrale, la Collegiata di Provenzano e la Basilica di Santa Maria dei Servi. L’evento, fortemente voluto dall’Opera della Metropolitana di Siena, è organizzato da Opera-Civita group. Scheda tecnica La Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti Siena, Cripta sotto il Duomo 1 Dicembre 2013 – 31 Ottobre 2014 Orario: tutti i giorni dalle 10,30 alle 19,00 Prezzi: € 8,00 Cripta sotto il Duomo Gratuito: bambini fino a 11 anni; residenti e nati a Siena € 12,00 Opa Si Pass all inclusive ticket (La Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti, Cripta sotto il Duomo, Libreria Piccolomini, Cattedrale, Battistero, Museo dell’Opera e Panorama dal Facciatone) Per info, prenotazioni e tour guidati Opera – Civita Group 0577 286300 Location: Duomo, Siena tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: IL DUOMO DI SIENA RIAPRE LA SUA PORTA DEL CIELO startDate: 3/1/14 endDate: 1/6/15 Description: IL DUOMO DI SIENA RIAPRE LA SUA PORTA DEL CIELO Dal 1° marzo 2014 al 6 gennaio 2015 Siena, Cattedrale Il Duomo di Siena riapre la sua “Porta del Cielo”. Dal primo marzo è possibile ammirare nuovamente la sommità dell’imponente fabbrica. Il percorso, aperto per la prima volta la scorsa primavera, ha permesso di accedere ad una serie di locali mai aperti al pubblico ed utilizzati solo dalle maestranze dirette dai grandi architetti che si sono avvicendati nei secoli. Dopo la grande affluenza di pubblico italiano e straniero della passata stagione, il Rettore dell’Opera della Metropolitana, Mario Lorenzoni, ha promosso anche per l’anno in corso, l’apertura straordinaria della Porta del Cielo. Si accede al percorso attraverso la magnifica facciata, la quale è fiancheggiata da due imponenti torri terminanti con guglie di svariate forme che si proiettano verso l’alto. All’interno di queste si inseriscono scale a chiocciola, quasi segrete perché nascoste alla vista dei visitatori, che portano ai tetti del Duomo. Una volta giunti sopra le volte stellate della navata destra si inizia un itinerario riservato a piccoli gruppi, accompagnati da un’esperta guida, che riserva una serie di scoperte ed emozioni. Sarà infatti possibile camminare ‘sopra’ il sacro tempio e ammirare suggestive viste panoramiche ‘dentro’ e ‘fuori’ della cattedrale. Saranno aperte al visitatore le multicolori vetrate di Ulisse De Matteis con la rappresentazione degli Apostoli, dalle quali i turisti si affacceranno all’interno della cattedrale con la vista del pavimento, dei principali monumenti scultorei e dell’interno della cupola con il ‘Pantheon’ dei santi senesi, i quattro Patroni, santa Caterina e san Bernardino, i ‘giganti’ dorati che proteggono dall’alto la comunità dei fedeli. Si percorre dunque il ballatoio della cupola dal quale sarà possibile contemplare l’altar maggiore, la copia della vetrata di Duccio di Buoninsegna, con al centro la mandorla di Maria Assunta, e i capolavori scultorei. Dall’affaccio della navata sinistra è possibile ammirare uno splendido panorama sulla Basilica di S. Domenico, la Fortezze Medicea, l’intera cupola della cappella di S. Giovanni Battista, il paesaggio circostante fino alla Montagnola senese. Si entra infine dietro il prospetto della facciata nel terrazzino che si affaccia su Piazza del Duomo con la vista dello Spedale di S. Maria della Scala e si accede al ballatoio della controfacciata da dove si ha una vista generale sulla navata centrale e lo sguardo è accompagnato dal ritmo scandito dalle teste dei papi e degli Imperatori, attraverso le tarsie con i filosofi del mondo antico che proferiscono sentenze. La “porta del cielo” si apre dunque ai visitatori come salissero attraverso la scala apparsa in sogno a Giacobbe, la cui cima raggiungeva il cielo e gli angeli di Dio salivano e scendevano (Genesi 28,10-22). Nel sogno Dio promette a Giacobbe la terra sulla quale egli stava dormendo e un’immensa discendenza. Al suo risveglio Giacobbe esclama «Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo», verso utilizzato dalla liturgia nella messa della dedicazione delle cattedrali. Ma ‘porta del cielo’, secondo le litanie lauretane, è anche la Vergine, definizione che meglio esprime la potenza e la bontà di Maria, la quale come Madre di Cristo e dell'umanità, concorre alla nostra salvezza eterna in Cielo ove lei è ‘Regina assunta’. Il percorso “dall’alto” permetterà infatti di comprendere meglio la dedicazione del Duomo di Siena all’Assunzione della Madonna e il forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli con la loro ‘patrona’: Sena vetus civitas Virginis. L’Opera della Metropolitana ha inoltre istituito un nuovo biglietto integrato, OpaSiPass Plus che permette, oltre alla visita guidata della Porta del Cielo, l’accesso a tutte le altre sedi museali del Complesso monumentale del Duomo. L’iniziativa, fortemente voluta dall’Opera della Metropolitana di Siena, è organizzata da Opera – Civita Group. In allegato il comunicato stampa Immagini della Porta del Cielo scaricabili dal link: http://www.civita.it/servizio/sala_stampa/siena_la_porta_del_cielo Location: Siena, Cattedrale tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5987768856914523009 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Roberto Kusterle: Antologica startDate: 4/26/14 endDate: 6/1/14 Description: Pietrasanta (LU)_ La mostra “Roberto Kusterle: Antologica” rende omaggio alla produzione fotografica dell’ultimo decennio di uno degli artisti tra i più conosciuti e ri-conosciuti in Italia. La mostra viene ospitata a Palazzo Panichi (via del Marzocco n. 2/angolo Piazza del Duomo) da sabato 26 aprile a domenica 1 giugno. Goriziano, classe 1948, Roberto Kusterle è stato vincitore del “Premio Spilimbergo” 2012 e di altri riconoscimenti a carattere nazionale ed internazionale ed ha all’attivo anche mostre, fra le altre, in Slovenia, Bruxelles e New York. Partendo dalla serie “Anakronos”, che lo ha reso celebre per i mondi onirici che creava come veri e propri set, con personaggi e sculture senza ritocco digitale, si arriva alle ultime opere in cui unisce lo scatto analogico alla post produzione digitale, fondendo due o più scatti. Sono in esposizione anche opere della serie “Segni di Pietra” con cui ha vinto il prestigioso “Premio Spilimbergo” nel 2012, ospitate anche presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano nella collettiva dedicata alle “Wunderkammer”. La mostra ricrea, attraverso un percorso nelle diverse stanze del Palazzo, un piccolo viaggio nei mondi onirici di Kusterle, mantenendo inalterata la sua poetica e visionarietà: un amore per l’Uomo e la Natura, in un’auspicabile fusione tra queste due entità che, alla fine, si appartengono inevitabilmente. Prima dell’inaugurazione, sabato 26 aprile 2014, alle ore 17.30, Roberto Kusterle presenterà, presso il salone “Annunziata” del Chiostro di Sant’Agostino, il suo ultimo libro fotografico “Abissi e basse maree”. La mostra è un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura, del “Gruppo Fotografico Iperfocale” di Pietrasanta e della “mc2gallery” di Milano, con il patrocinio della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. -Il “Gruppo Fotografico Iperfocale”, nato nel 2013 ed ospite della Croce Verde di Pietrasanta (LU), promuove e diffonde la fotografia in tutte le sue forme attraverso l’organizzazione di mostre, incontri culturali e corsi formativi. Iscritto alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, allestisce e pubblicizza importanti esposizioni di autori di fama internazionale. Il Presidente del G.F. Iperfocale è Libero Musetti, Benemerito della Fotografia Italiana, ideatore e direttore artistico, dal 2004 al 2011, di “Seravezza Fotografia” e di altre importanti manifestazioni artistiche e culturali, con all’attivo anche numerosi cataloghi e pubblicazioni. -La “mc2gallery” di Milano, il cui direttore artistico è Claudio Composti, ha collaborazioni, fra le altre, con famose gallerie d’arte e gli artisti da loro rappresentati hanno esposto le loro opere in importanti musei internazionali. Numerose anche le mostre e le pubblicazioni curate. TITOLO: Roberto Kusterle: Antologica DATE: 26 marzo – 1 giugno 2014 INAUGURAZIONE: sabato 26 aprile, ore 17.30 SEDE: Palazzo Panichi, Via del Marzocco ang. Piazza Duomo, Pietrasanta (LU) ORARI: mercoledì/venerdì 16.00/19.30 sabato- domenica 10.00/13.00 e 16.00/19.30 Location: Via del Marzocco Pietrasanta (LU) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10165 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Museo d’Arte Sacra di San Gimignano startDate: 3/9/14 endDate: 5/31/14 Description: Il nuovo allestimento del Museo d’Arte Sacra di San Gimignano Con il 2014, il Complesso monumentale del Duomo di San Gimignano presenta il nuovo Museo d’Arte Sacra. Il prezioso Museo si mostra ora con un diverso allestimento delle sale e svela tesori che, per motivi di restauro, sono stati a lungo nascosti. La raccolta museale ospita opere d’arte e oggetti liturgici provenienti dalla Collegiata e dalle chiese del comprensorio, ed è stato riallestito, in particolare, per conferire un giusto rilievo alla grande pala di Fra Paolino da Pistoia che ha fatto il suo ritorno in museo dopo un’assenza di oltre un decennio. Il restauro ha conferito splendore non soltanto all’opera, ma anche alla cornice. La pala di Fra Paolino, eseguita nel 1525, raffigura la Madonna col Bambino e i santi Gimignano, Domenico, Antonino, Girolamo, Caterina d’Alessandria e Lucia. Nella predella si vedono a sinistra Santa Caterina da Siena, al centro la Visitazione e, a destra, Tobiolo e l’Angelo. Fra’ Paolino il cui vero nome era Paolo di Bernardino del Signoraccio si formò nella bottega del padre e, nel 1503, entrò nel convento dei Domenicani di Pistoia, l’ordine dei padri che aderivano alle idee del Savonarola. La pala si trova nella medesima sala ove si ammira la celebre “Madonna della rosa” di Bartolo di Fredi, simbolo del Museo. Dopo il restauro ritorna anche la cornice cinquecentesca originale del dipinto che rappresenta la Sacra Famiglia con San Giovannino, copia da Andrea del Sarto. Adesso quadro e cornice sono riuniti dopo molti anni. La cornice giaceva infatti nei depositi in attesa del ripristino, lungo e complesso. Come osserva la direttrice del Museo d’Arte sacra, Susan Scott, che ha seguito i lavori, “la prima sala del museo è stata completamente riallestita e si presenta adesso di grande impatto. Entrando, il visitatore vede subito la bella tavola della Sacra Famiglia con San Giovannino nella parete di fondo. Nella stessa sala, inoltre, sono tornati ad essere visibili due curiosi quadri di Matteo Rosselli dopo essere stati nascosti alla vista dei visitatori del Museo per una quindicina di anni. Sono opere del quinto decennio del XVII secolo che creano suggestivi giochi ottici. A seconda di come si pone lo spettatore, raffigurano un doppio ritratto del Redentore o della Santa Maria Maddalena, San Francesco o Santa Chiara. Siamo infine molto contenti di un importante lascito dello studioso Gabriele Borghini, di recente scomparso, relativo a due grandi tele ottocentesche raffiguranti Santa Fina, che sono importanti per la storia dell’iconografia della santa. Le tele adesso sono esposte nella grande sala degli arredi sacri, una volta la loggia sopra il battistero di fianco al Duomo.” Anche monsignor Mauro Fusi, proposto della Collegiata, si ritiene soddisfatto del nuovo allestimento ed è grato ad una famiglia senese che ha concesso in deposito permanente al Museo un altarolo di scuola fiorentina eseguito tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento. “Il dipinto che raffigura la Madonna col Bambino – osserva ancora monsignor Fusi – è preziosa testimonianza della grande devozione privata nei confronti della Vergine Maria”. I visitatori potranno ammirare il nuovo Museo con l’ausilio dell’audioguida gratuita. La nuova audioguida vi accompagnerà attraverso i capolavori della Collegiata, le Storie del Vecchio e Nuovo Testamento, la cappella di Santa Fina, gioiello del Rinascimento, dunque nel Museo d’Arte sacra, che risulta di estremo interesse per conoscere il patrimonio storico, artistico, culturale della città di San Gimignano e oltre. Il nuovo allestimento del Museo è stato fortemente voluto dal Duomo di San Gimignano. Con il biglietto dell’ingresso viene consegnata gratuitamente un’audioguida realizzata da Opera Laboratori Fiorentini Civita Group. Il nuovo allestimento del Museo d’Arte Sacra di San Gimignano Con il 2014, il Complesso monumentale del Duomo di San Gimignano presenta il nuovo Museo d’Arte Sacra. Il prezioso Museo si mostra ora con un diverso allestimento delle sale e svela tesori che, per motivi di restauro, sono stati a lungo nascosti. La raccolta museale ospita opere d’arte e oggetti liturgici provenienti dalla Collegiata e dalle chiese del comprensorio, ed è stato riallestito, in particolare, per conferire un giusto rilievo alla grande pala di Fra Paolino da Pistoia che ha fatto il suo ritorno in museo dopo un’assenza di oltre un decennio. Il restauro ha conferito splendore non soltanto all’opera, ma anche alla cornice. La pala di Fra Paolino, eseguita nel 1525, raffigura la Madonna col Bambino e i santi Gimignano, Domenico, Antonino, Girolamo, Caterina d’Alessandria e Lucia. Nella predella si vedono a sinistra Santa Caterina da Siena, al centro la Visitazione e, a destra, Tobiolo e l’Angelo. Fra’ Paolino il cui vero nome era Paolo di Bernardino del Signoraccio si formò nella bottega del padre e, nel 1503, entrò nel convento dei Domenicani di Pistoia, l’ordine dei padri che aderivano alle idee del Savonarola. La pala si trova nella medesima sala ove si ammira la celebre “Madonna della rosa” di Bartolo di Fredi, simbolo del Museo. Dopo il restauro ritorna anche la cornice cinquecentesca originale del dipinto che rappresenta la Sacra Famiglia con San Giovannino, copia da Andrea del Sarto. Adesso quadro e cornice sono riuniti dopo molti anni. La cornice giaceva infatti nei depositi in attesa del ripristino, lungo e complesso. Come osserva la direttrice del Museo d’Arte sacra, Susan Scott, che ha seguito i lavori, “la prima sala del museo è stata completamente riallestita e si presenta adesso di grande impatto. Entrando, il visitatore vede subito la bella tavola della Sacra Famiglia con San Giovannino nella parete di fondo. Nella stessa sala, inoltre, sono tornati ad essere visibili due curiosi quadri di Matteo Rosselli dopo essere stati nascosti alla vista dei visitatori del Museo per una quindicina di anni. Sono opere del quinto decennio del XVII secolo che creano suggestivi giochi ottici. A seconda di come si pone lo spettatore, raffigurano un doppio ritratto del Redentore o della Santa Maria Maddalena, San Francesco o Santa Chiara. Siamo infine molto contenti di un importante lascito dello studioso Gabriele Borghini, di recente scomparso, relativo a due grandi tele ottocentesche raffiguranti Santa Fina, che sono importanti per la storia dell’iconografia della santa. Le tele adesso sono esposte nella grande sala degli arredi sacri, una volta la loggia sopra il battistero di fianco al Duomo.” Anche monsignor Mauro Fusi, proposto della Collegiata, si ritiene soddisfatto del nuovo allestimento ed è grato ad una famiglia senese che ha concesso in deposito permanente al Museo un altarolo di scuola fiorentina eseguito tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento. “Il dipinto che raffigura la Madonna col Bambino – osserva ancora monsignor Fusi – è preziosa testimonianza della grande devozione privata nei confronti della Vergine Maria”. I visitatori potranno ammirare il nuovo Museo con l’ausilio dell’audioguida gratuita. La nuova audioguida vi accompagnerà attraverso i capolavori della Collegiata, le Storie del Vecchio e Nuovo Testamento, la cappella di Santa Fina, gioiello del Rinascimento, dunque nel Museo d’Arte sacra, che risulta di estremo interesse per conoscere il patrimonio storico, artistico, culturale della città di San Gimignano e oltre. Il nuovo allestimento del Museo è stato fortemente voluto dal Duomo di San Gimignano. Con il biglietto dell’ingresso viene consegnata gratuitamente un’audioguida realizzata da Opera Laboratori Fiorentini Civita Group. Location: Duomo di San Gimignano. tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5988895380273935505 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: “Il Volo della Farfalla” startDate: 3/16/14 endDate: 3/30/14 Description: Comune di Viareggio Musei Civici di Villa Paolina Bonaparte Via Machiavelli, 2 Viareggio (Lucca) Grazia Leoncini “Il Volo della Farfalla” Dipinti A cura di Cristiana Ramacciotti e Lodovico Gierut 16-30 marzo 2014 “Il percorso di un’Anima speciale che ha riempito la propria Vita di colore”. Inaugurazione domenica 16/3/2014, ore 16,30. Orario 15,30-19,30. Ingresso Libero. Dal martedì alla domenica. Lunedì chiuso. Mostra con vari patrocini tra cui Comitato Archivio artistico-documentario Gierut www.gierut.it – Comune di Massarosa – Museo “Ugo Guidi”, Forte dei Marmi – Cartiere Magnani di Pescia – Circolo Filatelico “Giacomo Puccini”, Torre del Lago/Viareggio. La “Polifonica Città di Viareggio” renderà omaggio all’Artista il 30 marzo 2014. Info: viareggiocultura@comune.viareggio.lu.it cristiana.ramacciotti@gmail.com lodovico@gierut.it “Grande mostra nelle Sale Monumentali di Villa Paolina a Viareggio della pittrice Grazia Leoncini, da poco scomparsa. Vengono presentate soprattutto tecniche miste che mettono in risalto le figure di donne, spesso senza volto, per lasciare spazio all'immaginazione, aventi un'aria sognante e fantasiosa, proprio come la sua. “Il Volo della Farfalla” è il tracciato un' anima sfuggente e libera nelle proprie creazioni. Si tratta di una significativa retrospettiva da visitare, un viaggio nel tempo incantato di un'artista vivace e forte che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerla”. (Cristiana Ramacciotti). * Grazia Leoncini è nata a Viareggio nel 1949 e scomparsa a Massarosa nel 2013, sposata e con due figli, l’artista è stata sempre apprezzata da critici e da esperti d’arte, come da giornalisti e da poeti, e dai tanti colleghi con i quali ha partecipato mostre di gruppo anche a livello nazionale. Ha tenuto personali a Viareggio, Brescia, Seravezza, Milano, Pietrasanta. Sue opere sono state esposte anche nel 2013 nelle mostre/documento “Il Comprensorio dell’Altissimo” (Cardoso di Stazzema, Palazzo della Cultura, agosto 2013, Celebrazioni Lodo di Papa Leone X) e “Azzano e il Popolo della Montagna” (Sala espositiva Pubblica Assistenza). Inserita in molti cataloghi quali “La valle di Marmo”, “Segni del dolore. La dimensione sacra della sofferenza”, “La spiaggia e il melograno”, “Massaciuccoli. Il lago degli artisti”, “Versilia Wine Art. Etichette d’autore”, “La mia Versiliana”, sulla sua attività hanno scritto qualificate firme, come Lodovico Gierut che le ha dedicato – nel 2007 – l’esaustiva monografia “Essere ed Oltre” in cui ne ha opportunamente messo in luce sia la grandi doti, esternate soprattutto con l’uso del pastello nell’esaltazione della figura femminile interpretata nelle varie dimensioni, come una sensibilità e una generosità “sopra le righe” nonché “la leggiadria e l’eleganza del segno”. Tra gli esperti del settore che ne hanno scritto di recente, all’inizio del 2014, Giovanni Faccenda: “Il segno, libero, continua a partecipare remote trepidazioni, un universo complesso e variegato nel quale Grazia Leoncini sapeva addentrarsi con intima consapevolezza. Restano, di questa pittrice dall’anima buona e candida, fogli e ritratti colmi di un’umanità ormai rara da trovare, il senso, profondissimo, della verità che è come la luce flebile di una stella lontana nel buio della notte che, ogni sera, ci cancella come gesso sulla lavagna”. Ha illustrato alcuni libri di Bruna Nizzola e suoi dipinti sono collocati in spazi pubblici e privati: Comuni di Viareggio e di Camaiore, Museo della Carta di Pescia, Casa delle Donne in Viareggio. Ha documentazioni conservate sia nell’Archivio del “Comitato Archivio documentario Gierut”, sia in alcune delle massime Biblioteche Pubbliche, oltre che nell’”Archivio Grazia Leoncini” tenuto dalla figlia Cristiana Ramacciotti. Location: Via Machiavelli, 2 Viareggio (Lucca) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5990937101618679601 galleria-spazio-museo: Musei Civici di Villa Paolina Bonaparte email gestore : sponsor: 10175 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: SULLA SUPERFICIE DELLA LUCE startDate: 3/22/14 endDate: 5/10/14 Description: SULLA SUPERFICIE DELLA LUCE Riccardo Guarneri – Gioni David Parra a cura di Matteo Galbiati Galleria Liba – Pontedera (Pisa) 22 marzo – 10 maggio 2014 Inaugurazione sabato 22 marzo 2014 ore 18.30 Inaugura il prossimo 22 marzo alla Galleria Liba di Pontedera la bi-personale degli artisti Riccardo Guarneri (1933) e Gioni David Parra (1962). In mostra le opere dei due artisti toscani, di diversa generazione e formazione, si confronteranno in un dialogo serrato riflettendo su linguaggi che procedono tanto per comuni e condivisi temi e reciproche sensibilità e affinità, quanto per differenti e autonome singolarità e proprietà. Questa mostra si inserisce nella linea programmatica che la Galleria Liba sta seguendo ormai da diversi anni: le scelte e le proposte ricadono sempre su artisti impegnati in una riflessione seriamente profonda sul valore e il senso del fare pittura, in cui l’espressione pittorica, perseguendo vie aniconiche e astrattive, rinnova sempre i propri postulati e la propria evidenza narrativa. L’impegno rimane quello di dichiararne ancora l’attualità e il valore vivo in una contemporaneità caotica, disordinata e disorientata come l’attuale. Qui l’incontro e il confronto con due modi di intendere la pittura passa attraverso le ricerche di due artisti che, generazionalmente distanti, sono avvicinabili per gli spunti che i loro lavori offrono nel reciproco dialogo: accanto a sensibilità comuni vissute e predicate sul senso del colore e sul rapporto con la luce e la profondità dello spazio, si ritrovano anche quelle distanze che ne dimostrano la non omologazione di genere e lasciano trapelare un differente approccio con la materia e la sostanza del fare pittura. La libertà immaginativa delle visioni pittoriche di Riccardo Guarneri viene filtrata attraverso geometrie in dissolvenza, in cui il colore, velato e semitrasparente, sembra perdersi nei confini labili delle figure. Una luce divampante sembra assorbire (o restituire?), poco a poco, le energie del tessuto cromatico che si fa delicatamente evanescente. La superficie fa emergere energie, forze e dinamiche in un punto precario di equilibrio, raggiunto con misura e meticolosità. Guarneri concede alla vista immagini diafane, frutto di una memoria pescata da lontano e ce le restituisce in tutta la loro maestosa delicatezza. Qui il gesto pittorico si dichiara in uno spazio rinnovabile, sempre soggetto a spinte estatiche che ne alterano le profondità e gli spessori. Una storia che viaggia sempre su un crinale imprevedibile e mutevole. In Parra, restando vero questo valore di ricerca oltre il visibile, al contrario, questa riflessione sulla forza segnica del colore e dell’impronta figurale si inscrive – lui è anche scultore – in un linguaggio in cui la presenza fisicamente tattile della materia diventa elemento centrale. La proliferazione tecnica delle sue opere sviluppa un rapporto tangibile e concreto del loro esserci, o meglio, dell’affermazione della loro esistenza. La pittura polimaterica di Parra si fa solida e concreta e la “pelle” della sostanza cromatica diventa reale intercettatore delle relazioni e sollecitazioni esterne. La monocromia vibrante delle sue tele, dove piccoli addensamenti paiono far attecchire qualcosa che spinge da sotto la superficie in uno stato ancora germinale ed embrionale delle cose, mostra come l’agire dell’artista sia votato ad una sperimentazione continua, ad una messa in prova che riparte sempre da quel punto preciso dove la materia intercetta la sensibilità della luce. L’intervento luminifico pare svegliare e attivare quella rutilante e incontenibile voglia e carica d’essere che trapassa l’integrità, apparentemente immota, di ogni suo lavoro. Una mostra dove la Pittura, pratica solerte e mai scaduta, sollecita in loro ancora vivissime dinamiche, fisiche e percettive, che dal mondo dei sensi accompagnano lo sguardo all’universo del pensiero e dell’intelletto, svelando, sotto la superficie di una luce inafferrabile, la profondità amplissima dell’atto creativo. Atto creativo – quello pittorico – che torna ad essere generante e generativo, che torna ad essere fine e nuovo inizio di qualcosa che sposta sempre oltre l’orizzonte inafferrabile del proprio intrigante mistero. SCHEDA TECNICA Titolo: Sulla superficie della luce. Riccardo Guarneri – Gioni David Parra Artisti: Riccardo Guarneri e Gioni David Parra A cura di: Matteo Galbiati Periodo espositivo: 22 marzo – 10 maggio 2014 Inaugurazione: 22 marzo 2014 ore 18:30 Sede: Galleria Liba Indirizzo: Via G. Bruno 9, 56025 Pontedera (PI) Orario: giovedì, venerdì e sabato 17.00-19.30 Ingresso: libero Telefono: +39 347 2320947 E-mail: libarte@tiscali.it Website: www.gallerialiba.com LIBA Via G. Bruno 9 - 56025 Pontedera (PI) Tel. 3472320947 libarte@tiscali.it www.gallerialiba.com Location: Via G. Bruno 9, 56025 Pontedera (PI) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : Centro 2 sponsor: 10176 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Donne e miti startDate: 4/5/14 endDate: 5/11/14 Description: Donne e miti pittura e scultura Elio De Luca Genere: mostra di pittura e scultura Artista: Elio De Luca Titolo: “Donne e miti” A cura di: Filippo Lotti Inaugurazione: sabato 5 aprile 2014, ore 17.00 Luogo: Fiesole (Fi), Sala del Basolato (Palazzo Comunale, piazza Mino da Fiesole) Durata: 6 aprile – 11 maggio 2014 Orario apertura mostra: dal martedì al sabato 15.30-19.30; domenica 10.00-13.00; Pasqua e lunedì di Pasqua 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Ingresso libero. Info: 055 5961293, infomusei@comune.fiesole.fi.it, www.museidifiesole.it. Mostra organizzata da: Comune di Fiesole Con il patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze In collaborazione con: Comune di Pontassieve; FuoriLuogo – servizi per l’Arte; Associazione Culturale “La Ruga”; La saletta dell’Arte di Taranto; Art’ù – fonderia artistica Media partner: Toscana Tv, Radio Bruno Toscana Catalogo in mostra a cura di Filippo Lotti, con testi critici di Pier Francesco Listri e Daniela Pronestì FIESOLE. Si inaugura sabato 5 aprile alle ore 17.00 nella Sala del Basolato di Fiesole la mostra di pittura e scultura dell’artista pratese Elio De Luca dal titolo “Donne e miti” alla presenza del Sindaco Fabio Incatasciato, dell’assessore alla cultura Paolo Becattini e del giornalista Pier Francesco Listri che ha fatto un saggio critico sul catalogo. La mostra, che gode del patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze e realizzata in collaborazione con il Comune di Pontassieve, è curata da Filippo Lotti: rientra in un unico percorso artistico che prende il via proprio da Fiesole per proseguire, in contemporanea, nella Sala delle Colonne di Pontassieve (inaugurazione il 6 aprile alle 17); mostre riunite sotto uno stesso titolo ma che presentano due aspetti distinti del lavoro di De Luca. “Due mostre – dice Lotti - che rientrano in un unico percorso artistico che vede esposte le opere di Elio De Luca in altrettanti spazi, belli e prestigiosi, messi a disposizione dai comuni di Fiesole e di Pontassieve: rispettivamente la Sala del Basolato e la Sala delle Colonne. Importanti location che, negli anni, hanno ricevuto autorevoli consensi grazie soprattutto ai lungimiranti assessori alla cultura Paolo Becattini e Alessandro Sarti molto attivi nel campo dell'arte contemporanea, troppo spesso relegata al ruolo di Cenerentola in questa nostra Toscana ricca di bellezze ma sospese e bloccate al Rinascimento. Ma l’arte è andata oltre e queste mostre ne sono fervida testimonianza. Mostre riunite sotto uno stesso titolo, un unico catalogo, un’unica idea ma che presentano due aspetti distinti del lavoro di De Luca. E proprio dalla dicotomia che si evince dal titolo delle mostre si intuisce il duplice aspetto artistico. Tredici nuovi dipinti di medie e grandi dimensioni, tutti pastelli a olio su carta intelata, per Fiesole, integrati con un’altra decina di opere provenienti dalla mostra tenutasi a Palazzo Venezia a Roma nel 2010 e da collezioni private”. L’inaugurazione sarà ripresa da Toscana Tv per la trasmissione “Incontri con l’Arte”, il programma ideato e condotto da Fabrizio Borghini. La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino all’11 maggio 2014. Orario di apertura: dal martedì al sabato 15.30-19.30; domenica 10.00-13.00; Pasqua e lunedì di Pasqua 15.30-19.30. Per info: 055 5961293, infomusei@comune.fiesole.fi.it, www.museidifiesole.it. Scheda dell’artista – ELIO DE LUCA Da oltre quarant’anni sulla scena artistica nazionale, Elio De Luca ha conquistato notorietà e mercato affinando la sua tecnica su figure emblematica, sospese in uno stupore che diresti malinconico, ma che a ben vedere rivela addentellati esistenziali nell’allure narrativa novecentesca. Non si sa mai se siamo noi a guardare i suoi personaggi o se sono loro, con i grandi occhi, che scrutano, dubbiosi e intristiti, il teatro umano al di qua della tela. L’artista calabrese (1950, Pietrapaola, Cosenza), si trasferisce giovanissimo a Prato dove si diploma presso la Scuola d'Arte Leonardo da Vinci. In questa città, dove ha tenuto la sua prima mostra alla storica Galleria Muzzi nel 1972, ha da sempre affiancato alla continua attività di ricerca, un percorso espositivo piuttosto regolare. Ma dal 1998, dopo l’antologica che il Comune di Prato gli ha dedicato in Palazzo Datini, la frequenza e l’importanza di rassegne, incarichi e riconoscimenti sono state sempre maggiori. Nel 2001 espone alla Galleria Arte Capital di Brescia con l'importante catalogo della mostra curato dal critico Tommaso Paloscia; nel 2002 è chiamato a realizzare l'VIII Palio della Costa Etrusca. Nello stesso anno la Galleria Comunale del Castello Aragonese di Taranto ospita la mostra itinerante "Fermate il Tempo", accompagnata dall'omonima e prestigiosa monografia curata dal museologo e storico dell'arte Maurizio Vanni e nel 2003 un’altra personale viene allestita a Firenze, nel Palagio di Parte Guelfa, con un catalogo curato da Giovanni Faccenda e successivamente a Palazzo Panciatichi (in questa occasione un’opera viene acquisita dalla Pinacoteca regionale). Nel 2004 la mostra itinerante, "Il palcoscenico dell'esistenza" viene presentata presso l'appena restaurato Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino. Nel 2005 realizza la personale “Mater Terrae” nella città di Matera. Questo è anche l'anno della definitiva consacrazione internazionale di De Luca, invitato ad esporre al M'ARS Contemporary Art Museum di Mosca insieme ad un selezionato gruppo di artisti internazionali. In seguito, la pittura di De Luca si è fatta più “plastica” e raffinata, ottenendo consensi: l’artista viene invitato, nel 2006, al Foreign Art Museum di Riga, in Lettonia, mentre gli viene organizzata la personale “Di luce e d’ombra” presso i Musei Civici della Città di Lecco. Nello stesso anno De Luca è uno degli artisti selezionati per partecipare alla mostra "Rifiuti preziosi - Il Nouveau Réalisme e la cultura contemporanea", tenutasi a Firenze nei prestigiosi locali di Palazzo Strozzi. Nel 2007 è stato uno degli artisti selezionati per rappresentare l’Istituto di Cultura Italiana all’Artist Istanbul Art Fair di Istanbul. Dello stesso mese la partecipazione, con cinque grandi opere, alla mostra "Artisti italiani contemporanei" presso il Boca Raton Gallery Centre, in Florida, mentre nel 2009 Poppi gli ha dedicato un’antologica alla Galleria Comunale d’Arte Moderna. Tra il 2009 e il 2011 tre mostre collettive curate da Filippo Lotti: “Vedoquadro, cento artisti nel formato trenta per trenta” a Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno (Pi) e all’Accademia dei Ravvivati di Piombino (Li); “La ciliegia, frutto d’arte” al Castello dei Vicari di Lari (Pi); "50 pittori toscani per 50 cantanti toscani", in dodici location della Toscana. Nel 2010 è da segnalare una retrospettiva al Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma. Del 2012 la mostra alla Dogana Veneta del Comune di Lazise (Verona) e del 2013 “Il cercatore di sogni” alla Galleria SpaziArti di Milano e “Nuvole spettinate” alla Sala Ugo Capocchini di Barberino Val d'Elsa (Fi). De Luca partecipa assiduamente alle più importanti fiere d'arte: Artefiera Bologna, Expo Arte Bari, Arte Padova, Arte Parma. Molte le città in cui l'artista presenta i suoi lavori: tra queste Roma, Firenze, Siena, Crotone, Pietrasanta, Lecce, Massa, Verbania, Pistoia, Milano, Taranto, Bari, Torino, Brescia, Forte dei Marmi, Lecco. Sue opere entrano a far parte di collezioni pubbliche e private anche in Germania, Francia, Olanda, Belgio, Australia e Stati Uniti d'America. Hanno scritto di lui, tra gli altri, Franz Borghese, Dino Carlesi, Umberto Cecchi, Alessandro Coppellotti, Giovanni Faccenda, Marco Fagioli, Gerardo Gelardi, Pier Francesco Listri, Flavia Maccelli, Sandro Malucchi, Nicola Nuti, Tommaso Paloscia, Daniela Pronestì, Paolo Suggelli, Franco Riccomini, Daniela Romano, Giancarlo Sergio, Riccardo Tempestini, Maurizio Vanni, Anna Vasta. Location: Palazzo Comunale, piazza Mino da Fiesole tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5992891617208913361 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10182 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: BACCIO BANDINELLI SCULTORE E MAESTRO (1493-1560) startDate: 4/9/14 endDate: 7/13/14 Description: BACCIO BANDINELLI SCULTORE E MAESTRO (1493-1560) Firenze, Museo Nazionale del Bargello 9 aprile - 13 luglio 2014 Baccio Bandinelli, “artista di fama eterna”: è questo il giudizio conclusivo della Vita dedicatagli da Vasari, che la mostra intende quasi provocatoriamente confermare per restituire infine al Bandinelli la sua posizione di merito nel panorama della scultura italiana della Maniera e per ristabilire la verità su un artista condannato all’ostracismo dalla critica negli ultimi due secoli, fino ad oggi. La biografia del Bandinelli - dopo quelle di Michelangelo, del Vasari stesso e di Raffaello - è la più estesa fra le Vite vasariane: è uno scritto tormentato, considerando l’odio tra i due artisti, ma in cui Vasari è infine costretto ad ammettere la grandezza di Baccio, “terribile di lingua e d’ingegno”. Alla fine del Cinquecento, l’ammirazione per l’artista è esplicita nelle Bellezze della città di Firenze del Bocchi (1591) e cresce poi per tutta l’età barocca, raggiungendo il suo apice durante il Neoclassicismo, fra il XVIII e il XIX secolo. Comincia appunto nell’Ottocento il declino della sua fortuna, a partire dal Burckhardt, per arrivare fino a noi, attraverso i giudizi negativi e talvolta addirittura sprezzanti del Berenson, del Pope-Hennessy e di molti altri studiosi. In epoca barocca e per tutto il Neoclassicismo, invece, Bandinelli era considerato con Michelangelo il massimo scultore della sua epoca ed è innegabile che nella scultura fiorentina del Cinquecento, assieme a Jacopo Sansovino e al Cellini, egli sia la figura di maggior rilievo. I suoi committenti principali furono dapprima i due papi di casa Medici - Leone X e Clemente VII - e poi il duca Cosimo I: nessun dubbio è possibile sul livello che allora si richiedeva ad un artista per ambire a simili incarichi, che videro Bandinelli primeggiare su tutti i concorrenti (spesso di gran nome) e assicurarsi, a Firenze e non solo, le imprese artistiche più impegnative e più rappresentative della prima metà del secolo, mantenendo un indiscusso credito e prestigio. La mostra presenterà tutte le sue opere di scultura e di pittura il cui trasferimento sia possibile, i disegni e le stampe di sua invenzione, bronzetti, medaglie e un raro modello in cera proveniente da Montpellier. Accanto ai capolavori come il Bacco di Palazzo Pitti, le opere presenti al Bargello, o i rilievi marmorei del coro del Duomo, saranno esposti i busti-ritratto di Cosimo I e il magnifico Mercurio giovanile del Louvre; in pittura, la Leda e il cigno (da Parigi), unico dipinto del Bandinelli sicuramente autografo e mai presentato in una mostra, e il celebre Ritratto di Baccio Bandinelli dell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston. Saranno esposti inoltre i rilievi (in marmo, stucco e bronzo, provenienti da vari musei esteri) che gli sono riferiti con certezza, o che direttamente derivano da suoi originali, a confronto con studi grafici preparatori. Considerando la ricchezza del materiale, la mostra si estenderà anche in una parte della Sala di Michelangelo, oltre alle due sale solitamente adibite alle mostre temporanee del Bargello. I grandi monumenti pubblici, profani e sacri, necessariamente assenti dalla mostra, saranno ampiamente illustrati e commentati in un’apposita sezione del catalogo, al pari delle opere esposte, e saranno documentati in mostra attraverso un video, realizzato per l’occasione. Si prevede un’ampia campagna fotografica ex-novo di molte delle opere del Bandinelli. I saggi introduttivi del catalogo - affidati a specialisti e studiosi, italiani e stranieri - illustreranno tutti i principali aspetti della sua personalità artistica ed approfondiranno anche il suo ruolo essenziale di fondatore di un’accademia, capace di promuovere lo status sociale dell’artista, con notevole anticipo rispetto al Vasari e a Federico Zuccari. Per la prima volta, una mostra monografica verrà dedicata a questo “universale artefice” - per riprendere un’altra citazione del Vasari - che fu il “Maestro” di un’intera generazione di artisti e che, insieme a Michelangelo, Raffaello, Vasari e Cellini, ci ha lasciato tra i più estesi carteggi di artefici del Cinquecento. Location: Firenze, Museo Nazionale del Bargello tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5992518594775226097 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2147 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Ralph Rumney startDate: 4/12/14 endDate: 5/20/14 Description: Ralph Rumney un protagonista del Situazionismo retrospettiva di opere 1957-1995 Mostra n. 367 Inaugurazione: sabato 12 aprile 2014 alle ore 18,00 Periodo espositivo: dal 12 aprile al 20 maggio 2014 Sede mostra: Galleria Peccolo, piazza Repubblica 12 Livorno Orario : 10/13 - 16/20 festivi e lunedì chiuso Ralph Rumney (Newcastle, GB 1934 - Manosque, F 2002 ) Sabato 12 aprile 2014 alle ore 18 si inaugura presso la Galleria Peccolo di Livorno la prima succinta mostra retrospettiva italiana dell'artista, inglese di nascita, ma che ha operato gran parte della sua vita in Francia e lavorato a Parigi negli anni 1950/70; gli anni d'oro della Parigi dell'Esistenzialismo e dell' Ecole de Paris che dominava tutta la scena artistica francese ed europea. Ma erano anche gli anni in cui iniziava la ribellione dei giovani artisti emergenti e più sperimentali che si confrontavano tra loro e con il mondo: i Novo-Realisti di Pierre Restany con i pittori "autre" informali; i Situazionisti che si opponevano ai Lettristi di Isou, in una atmosfera di fermento creativo tipica delle giovani generazioni seriamente impegnate a voler cambiare lo stato delle cose, in campo artistico e non. Una situazione che esploderà nel suo culmine con il maggio '68 parigino e la rivolta studentesca. Anni formativi in cui prendevano forza le idee e le teorie di Guy Debord con la sua interpretazione della nascente "Società dello Spettacolo" e della critica alla Società dei consumi. Ralph Rumney aveva incontrato già prima del 1957 Guy Debord e condiviso con lui le idee e la fondazione del gruppo Situazionista. Il "Situazionismo" quale gruppo artistico e di pensiero fu fondato durante quella estate in Liguria a Cosio d'Arroscia, riunione a cui parteciparono, oltre a Debord e Rumney, Pinot-Gallizio, Piero Simondo, il musicista Walter Olmo, Michèle Bernstein e Asger Jorn. Se nel gruppo Situazionista Guy Debord era il Re-Imperatore Rumney ne fu considerato il "Console". In quegli stessi anni Rumney era spesso presente anche in Italia, a Venezia e a Milano dove incontrava Manzoni, Fontana e tutti gli altri frequentatori del Bar Giamaica e della scena artistica milanese. Aveva esposto con successo dipinti su tela, alcuni dei quali sono oggi in Collezione delle Civiche Raccolte del Comune di Milano, e le sue tavole di legno che ricopriva di foglia oro e argento nella Galleria Appollinaire e in altre gallerie milanesi e partecipato anche al Premio della città di Lissone per giovani artisti. Terminata l'esperienza con il Situazionismo e dopo dolorose vicende personali si trasferisce a Manosque, nel sud della Francia, dove vivrà isolato fino alla morte, avvenuta nel 2002, continuando a lavorare alle sue opere della serie dei collages oppure continuando a ricoprire tavole di legno con foglia oro e argento a creare sontuose "icone" astratte colme di luce riflessa: tavole di meditazione dalla sacralità quasi religiosa. Nel catalogo, edito dalle Edizioni Peccolo, una prefazione dello specialista francese del Situazionismo Yan Ciret, del critico italiano Sandro Ricaldone e una scheda riguardante gli anni milanesi di Rumney a cura della D.ssa Renata Ghiazza, Conservatore della Casa-Museo Boschi Di Stefano di Milano. Location: Galleria Peccolo, piazza Repubblica 12 Livorno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2078 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: SULLA SUPERFICIE DELLA LUCE startDate: 3/22/14 endDate: 5/10/14 Description: SULLA SUPERFICIE DELLA LUCE Riccardo Guarneri – Gioni David Parra a cura di Matteo Galbiati Galleria Liba – Pontedera (Pisa) 22 marzo – 10 maggio 2014 Inaugurazione sabato 22 marzo 2014 ore 18.30 Inaugura il prossimo 22 marzo alla Galleria Liba di Pontedera la bi-personale degli artisti Riccardo Guarneri (1933) e Gioni David Parra (1962). In mostra le opere dei due artisti toscani, di diversa generazione e formazione, si confronteranno in un dialogo serrato riflettendo su linguaggi che procedono tanto per comuni e condivisi temi e reciproche sensibilità e affinità, quanto per differenti e autonome singolarità e proprietà. Questa mostra si inserisce nella linea programmatica che la Galleria Liba sta seguendo ormai da diversi anni: le scelte e le proposte ricadono sempre su artisti impegnati in una riflessione seriamente profonda sul valore e il senso del fare pittura, in cui l’espressione pittorica, perseguendo vie aniconiche e astrattive, rinnova sempre i propri postulati e la propria evidenza narrativa. L’impegno rimane quello di dichiararne ancora l’attualità e il valore vivo in una contemporaneità caotica, disordinata e disorientata come l’attuale. Qui l’incontro e il confronto con due modi di intendere la pittura passa attraverso le ricerche di due artisti che, generazionalmente distanti, sono avvicinabili per gli spunti che i loro lavori offrono nel reciproco dialogo: accanto a sensibilità comuni vissute e predicate sul senso del colore e sul rapporto con la luce e la profondità dello spazio, si ritrovano anche quelle distanze che ne dimostrano la non omologazione di genere e lasciano trapelare un differente approccio con la materia e la sostanza del fare pittura. La libertà immaginativa delle visioni pittoriche di Riccardo Guarneri viene filtrata attraverso geometrie in dissolvenza, in cui il colore, velato e semitrasparente, sembra perdersi nei confini labili delle figure. Una luce divampante sembra assorbire (o restituire?), poco a poco, le energie del tessuto cromatico che si fa delicatamente evanescente. La superficie fa emergere energie, forze e dinamiche in un punto precario di equilibrio, raggiunto con misura e meticolosità. Guarneri concede alla vista immagini diafane, frutto di una memoria pescata da lontano e ce le restituisce in tutta la loro maestosa delicatezza. Qui il gesto pittorico si dichiara in uno spazio rinnovabile, sempre soggetto a spinte estatiche che ne alterano le profondità e gli spessori. Una storia che viaggia sempre su un crinale imprevedibile e mutevole. In Parra, restando vero questo valore di ricerca oltre il visibile, al contrario, questa riflessione sulla forza segnica del colore e dell’impronta figurale si inscrive – lui è anche scultore – in un linguaggio in cui la presenza fisicamente tattile della materia diventa elemento centrale. La proliferazione tecnica delle sue opere sviluppa un rapporto tangibile e concreto del loro esserci, o meglio, dell’affermazione della loro esistenza. La pittura polimaterica di Parra si fa solida e concreta e la “pelle” della sostanza cromatica diventa reale intercettatore delle relazioni e sollecitazioni esterne. La monocromia vibrante delle sue tele, dove piccoli addensamenti paiono far attecchire qualcosa che spinge da sotto la superficie in uno stato ancora germinale ed embrionale delle cose, mostra come l’agire dell’artista sia votato ad una sperimentazione continua, ad una messa in prova che riparte sempre da quel punto preciso dove la materia intercetta la sensibilità della luce. L’intervento luminifico pare svegliare e attivare quella rutilante e incontenibile voglia e carica d’essere che trapassa l’integrità, apparentemente immota, di ogni suo lavoro. Una mostra dove la Pittura, pratica solerte e mai scaduta, sollecita in loro ancora vivissime dinamiche, fisiche e percettive, che dal mondo dei sensi accompagnano lo sguardo all’universo del pensiero e dell’intelletto, svelando, sotto la superficie di una luce inafferrabile, la profondità amplissima dell’atto creativo. Atto creativo – quello pittorico – che torna ad essere generante e generativo, che torna ad essere fine e nuovo inizio di qualcosa che sposta sempre oltre l’orizzonte inafferrabile del proprio intrigante mistero. SCHEDA TECNICA Titolo: Sulla superficie della luce. Riccardo Guarneri – Gioni David Parra Artisti: Riccardo Guarneri e Gioni David Parra A cura di: Matteo Galbiati Periodo espositivo: 22 marzo – 10 maggio 2014 Inaugurazione: 22 marzo 2014 ore 18:30 Sede: Galleria Liba Indirizzo: Via G. Bruno 9, 56025 Pontedera (PI) Orario: giovedì, venerdì e sabato 17.00-19.30 Ingresso: libero Telefono: +39 347 2320947 E-mail: libarte@tiscali.it Website: www.gallerialiba.com LIBA Via G. Bruno 9 - 56025 Pontedera (PI) Tel. 3472320947 libarte@tiscali.it www.gallerialiba.com Location: Via G. Bruno 9, 56025 Pontedera (PI) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10176 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: “Donne e miti” di Elio De Luca a Pontassieve startDate: 4/7/14 endDate: 5/11/14 Description: “Donne e miti” di Elio De Luca a Pontassieve Genere: mostra di pittura Artista: Elio De Luca Titolo: “Donne e miti” A cura di: Filippo Lotti Inaugurazione: domenica 6 aprile 2014 ore 17.30 Luogo: Pontassieve (Fi), Sala Delle Colonne (Palazzo Comunale, via Tanzini 32) Durata: 7 aprile – 11 maggio 2014 Orario apertura mostra: martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 16.00 - 19.00; venerdì 09.30 - 12.30. Chiuso il lunedì. Ingresso libero. Info: Comune di Pontassieve - Dipartimento Cultura 055 83 60 343/344 www.comune.pontassieve.fi.it/cultura - cultura@comune.pontassieve.fi.it Mostra organizzata da: Comune di Pontassieve Con il patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze In collaborazione con: Soprintendenza Speciale per i Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze; Accademia di Belle Arti di Firenze; FuoriLuogo – servizi per l’Arte; Associazione Culturale “La Ruga”; La saletta dell’Arte di Taranto; Art’ù – fonderia artistica Media partner: Toscana Tv, Radio Bruno Toscana Catalogo in mostra a cura di Filippo Lotti, con testi critici di Pier Francesco Listri e Daniela Pronestì PONTASSIEVE. “Donne e miti”, questo il titolo della mostra di pittura di Elio De Luca, organizzata dal Comune di Pontassieve e curata da Filippo Lotti, che si inaugurerà nella sala del Consiglio Comunale domenica 6 aprile 2014 alle ore 17.30 alla presenza del Sindaco Marco Mairaghi, dell’assessore alle Politiche Culturali Alessandro Sarti, di Filippo Lotti, curatore della mostra e della storica dell’arte Daniela Pronestì che, insieme al giornalista Pier Francesco Listri ha curato i testi critici del catalogo. “Con De Luca – dice Filippo Lotti - abbiamo scelto di far scrivere i due testi critici del catalogo ad altrettante firme importanti dell’arte fiorentina. Due personaggi di distinta estrazione e di diversa generazione storica. Questo quasi a chiedere una differente interpretazione dell’arte di De Luca, non solo stilisticamente ma stimolando noi per primi una lettura da occhi di diversa formazione culturale”. Questa mostra rientra in un unico percorso artistico che prende il via dalla Sala del Basolato di Fiesole (inaugurazione il 5 aprile alle 17) e prosegue nella Sala delle Colonne di Pontassieve, mostre riunite sotto uno stesso titolo ma che presentano due aspetti distinti del lavoro di De Luca. "Ho preparato le due mostre – spiega De Luca – quella di Pontassieve e quella di Fiesole pensando agli spazi che mi sono stati messi a disposizione dai due comuni. Tredici nuovi dipinti di medie e grandi dimensioni, tutti pastelli a olio su carta gialla intelata, per Fiesole, integrati con un’altra decina di opere provenienti dalla mostra tenutasi a Palazzo Venezia a Roma nel 2010 e da collezioni private. Cinque di questi dipinti, per il tema trattato andranno ad allestire una sala espositiva del Basolato; rappresentano le anime sconfitte di coloro che sono stati veramente feriti dalla vita o da altri esseri umani che, non avendo coscienza o ignorando volutamente l'esistenza della propria anima e di quella altrui, non pongono nessun freno alle proprie distruttive azioni". "La mostra di Pontassieve – continua De Luca – è composta da tredici grandi tele a soggetto mitologico: dal Ratto di Europa, Eracle nel giardino delle Esperidi, Il sogno di Arianna e altri tra gli episodi più noti di questo fantastico mondo antico. La tecnica usata è quella del "cemento" con una variante: le tele di juta sono state sabbiate e dipinte con colori a pigmento naturale e olio. Il risultato che ho cercato di ottenere è quello di un affresco sbiadito e consumato dal tempo". L’inaugurazione sarà ripresa da Toscana Tv per la trasmissione “Incontri con l’Arte”, il programma condotto da Fabrizio Borghini. La mostra sarà aperta, ad ingresso libero, secondo il seguente orario: martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 16.00 - 19.00; venerdì 09.30 - 12.30. Chiuso il lunedì. Per info: Comune di Pontassieve - Dipartimento Cultura 055 83 60 343/344. Location: Pontassieve (Fi), Sala Delle Colonne (Palazzo Comunale, via Tanzini 32) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10188 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Centro-Toscana Informazioni cronologiche: Subject: Premio Celeste 2014 startDate: 4/15/14 endDate: 6/15/14 Description: Il Premio Celeste 2014, giunto alla sua XI edizione, ha come obiettivo principale quello di constatare il punto di arrivo dell’arte contemporanea in Italia e lo fa come ogni anno invitando artisti italiani ed internazionali che lavorano sul territorio a condividere e promuovere i propri lavori. L’opportunità è quella di essere valutati da un comitato di selezione di qualità presieduto quest’anno dal curatore Lorenzo Benedetti, nuovo direttore del prestigioso de Appel Centre di Amsterdam. Maggiori informazioni: http://www.premioceleste.it/premioceleste2014/ In palio 20.500 euro di premi in denaro e l’opportunità di esporre in 10 gallerie: NUOVO Premio Progetto 4.000 euro Premio Pittura & Disegno 4.000 euro Premio Fotografia & Grafica Digitale 4.000 euro Premio Video & Animazione 4.000 euro Premio Installazione, Scultura & Performance 4.000 euro Premio del Pubblico 500 euro Il comitato di selezione è composto da: - Lorenzo Bruni, curatore indipendente, Base e Museo Riso; - Cecilia Casorati, presidente dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte, Italia; - Stefano Chiodi, storico e critico, fondatore di Doppiozero; - Daniele De Luigi, curatore indipendente, tra i curatori del festival Fotografia Europea; - Adrienne Drake, direttrice della Fondazione Giuliani; - Daria Filardo, curatrice e docente d’arte allo IED; - Pietro Gaglianò, studioso dei linguaggi contemporanei; - Ilaria Gianni, direttore artistico alla Nomas Foundation; - Chiara Pirozzi, curatrice indipendente; - Silvano Manganaro, redattore della rivista Drome Magazine; - Lisa Pedicino, curatrice del Kunstraum Walcheturm, Zurigo. Il termine ultimo per partecipare è il 15 giugno 2014. La quota di adesione è di 50 euro per un singolo lavoro e 90 euro per candidare un progetto artistico che può comprendere fino a 10 opere. Il promotore del Premio Celeste 2014 è il social network di arte contemporanea più grande d’Italia, Celeste Network, che con 57.000 utenti iscritti, rappresenta una realtà importante per chi vuole emergere e mostrare il proprio lavoro ad un pubblico interessato. Per partecipare registrati gratuitamente al sito http://www.premioceleste.it/ita_auth_login/ Vai nella tua pagina di amministrazione e clicca sul box grafico ‘Partecipa al Premio Celeste 2014’. Contatti: Celeste Network www.premioceleste.it info@premioceleste.it Tel: +39 05771521988 Location: via Sangallo 23, Poggibonsi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@premioceleste.it email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: 01/10/2013 12:33:59 Subject: Vincenzo Cabianca. il Maestro della Luce startDate: 1/12/13 endDate: 1/26/13 Description: Vincenzo Cabianca. il Maestro della Luce dal 12/01/2013 al 26/01/2013 Via Cattoria 5/A 6900 Lugano -CH- LA MOSTRA: Il Butterfly Institute Fine Art di Lugano, Svizzera, inaugura i suoi spazi completamente rinnovati proponendo una mostra monografica dedicata a Vincenzo Cabianca (1827-1902), considerato dalla critica 'il più macchiaiolo dei Macchiaioli'. Una rassegna, ordinata con gli stessi presupposti di spettacolarità e rigore scientifico dovuti a qualsivoglia evento culturale di rango. Una formula espositiva innovativa che coniuga le diverse esperienze maturate dall'Istituto, offrendo agli spettatori la godibilità di un percorso eterogeneo destinato a appagare gli appetiti dei grandi appassionati d'arte europei. Attesi, infatti, alla preview da Basilea, Parigi, Londra, collezionisti privati e direttori di importanti musei. Alcuni dipinti sono veri e propri capisaldi della produzione dell'artista e, fra questi, strappato all'oblio di una semisconosciuta raccolta privata e ritornato sul mercato dopo cinquant'anni, il capolavoro di Cabianca, 'Acquaiole della Spezia' Questa vasta tela, è un'icona assoluta dell'arte ottocentesca e fa idealmente da pendant a 'L'Alzaia' di Telemaco Signorini, aggiudicata in un'asta Sothebys del 2003 per 4,2 milioni di euro e altra punta d'eccellenza, anch'essa del 1864, della esigua produzione dei Macchiaioli, accomunati da quel particolare formato fortemente allungato longitudinalmente e schiacciato perpendicolarmente e da una vera e propria inondazione di luce che pervade le emblematiche e monumentali figure che animano le due straordinarie tele. VINCENZO CABIANCA fu il più trasgressivo dei novatori fiorentini e i suoi quadri costituiscono un baluardo di avanguardia artistica e di potenza espressiva, costruita attraverso l'utilizzo esasperato di forti contrasti luministici, frutto delle ricerche effettuate en plein air, nella metà dell'800 sulla costa ligure e tirrena. Fra le opere esposte: 'Monachina al chiar di Luna', 1889, dove una semplice suora assume una dignità ieratica che niente concede all'aneddoto o al pittoresco, raccolta in meditazione nell'intimità mistica di un antico monastero, riparata dalla dolce luce lunare dalle tese del suo grande e bianchissimo cappello. Fra i più acuti interpreti del lessico macchiaiolo Cabianca seppe unire la semplicità propria dei grandi concetti al orprendente e inaspettato punto di vista del genio. Location: Via Cattori 5/A 6900 Lugano -CH- tipo di evento: 5 rowid: 21406 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5831782988122060289 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: § lat: 45.9927716 long: 8.9448536 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: NORMA PICCIOTTO ALLA TRIENNALE INTERNATIONALE D'ART CONTEMPORAIN DE PARIS 2013 startDate: 1/10/13 endDate: 1/26/13 Description: NORMA PICCIOTTO ALLA TRIENNALE INTERNATIONALE D'ART CONTEMPORAIN DE PARIS 2013 DAL 10 AL 26 GENNAIO 2013 VERNISSAGE: 9 GENNAIO, ore 18 La Triennale Internationale d'Art Contemporain de Paris 2013 presenta 85 artisti internazionali selezionati da un prestigioso comitato scientifico. Tra gli artisti presenti ci sarà la fotografa italiana Norma Picciotto con 4 opere: SGUARDO ' L'ENIGMA 1 - L'ENIGMA 2 ' L'ENIGMA 5 Dice la curatrice, Gigliola Foschi: 'In queste immagini Norma Picciotto prosegue con rigore e originalità creativa la sua ricerca artistica e spirituale; in lei infatti, il mezzo fotografico si rivela strumento di indagine interiore, veicolo per un viaggio mistico fra gli archetipi e le visioni che sorgono dalla profondità della psiche. L'artista intraprende una odissea visiva tra le questioni ultime che da sempre agitano l'umanità intera. Da dove veniamo' Dove andiamo' Viaggiatrice dello spirito, Norma Picciotto affronta questi enigmi adottando uno sguardo che si fa mistico anche grazie all'utilizzo di una bolla di sapone che come una lente si può paragonare al 'terzo occhio' che secondo gli antichi sapienti permette di vedere l'invisibile e le relazioni nascoste tra le cose. Attraverso la bolla, i frammenti più disparati del mondo, rivelano la loro nascosta natura di archetipi e ricomponendosi vengono a formare un nuovo, inaspettato insieme.' Il 9 gennaio, in occasione del vernissage, ci sarà un concerto dell'ensemble Billy-Robert, che eseguirà musiche di Paganini, Vivaldi, Bartok, Piazzolla. Dal 10 al 26 gennaio 2013 dalle ore 14 alle 19 ' tutti i giorni salvo la domenica CITE' INTERNATIONALE DES ARTS 18, RUE DE L'HOTEL DE PARIS 75004 PARIS Norma Picciotto è nata a Milano nel 1953, dove vive e lavora. Nel 1973 fonda insieme a Giancarlo De Bellis, che diventerà suo marito, l'agenzia De Bellis: una tra le più note agenzie fotogiornalistiche di Milano che realizzava foto di cronaca per i principali quotidiani e periodici italiani. Dagli anni '70 fino agli anni '90 Norma Picciotto documenta le rivolte di piazza, il terrorismo, gli eventi di cronaca nera e giudiziaria e s'impegna a dare un'impronta internazionale all'agenzia De Bellis, fino ad essere la prima agenzia in Italia a ricevere in tempo reale le foto della prima guerra del Golfo. Chiusa l'agenzia nel 2000, Norma Picciotto inizia a viaggiare e fotografare in giro per il mondo. Nello stesso tempo si appassiona all'elaborazione digitale delle immagini di cui sperimenta e approfondisce le potenzialità espressive. Ha al suo attivo diverse mostre in spazi prestigiosi in Italia e all'estero. www.normapicciotto.it Location: 18 RUE DE L'HOTEL DE PARIS 75004 PARIS tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5831179437356610545 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 48.8539107 long: 2.3572942 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: New Order: British Art Today startDate: 4/26/13 endDate: 9/6/13 Description: London UK – On 26 April 2013, the Saatchi Gallery will launch a new programme of exhibitions which will continue the Gallery’s 25-year-long support of emerging artists and its drive to make contemporary art as widely available as possible to a British and international audience. An entire floor of the Gallery in the King’s Road will be devoted to exhibiting artists in the early stages of their careers. Throughout the year the exhibitions will reflect the Gallery’s unique ability to respond quickly to some of the most exciting work being made by artists working in the UK. The first in this series of exhibitions is New Order: British Art Today, featuring 17 young artists based in the UK. The work of this new generation of artists offers an arresting insight into the nature of Britain today: somewhat nebulous in its identity, somewhat uncertain of itself, recent spikes of national cohesion – the 2011 royal wedding, the 2012 Olympics – are blasts of pageantry, quickly silenced, sometimes soured. The symbols of national identity seem more and more inarticulate and dislocated from the experience of actually living here. DAL 10 AL 26 GENNAIO 2013 VERNISSAGE: 9 GENNAIO, ore 18 La Triennale Internationale d'Art Contemporain de Paris 2013 presenta 85 artisti internazionali selezionati da un prestigioso comitato scientifico. Tra gli artisti presenti ci sarà la fotografa italiana Norma Picciotto con 4 opere: SGUARDO ' L'ENIGMA 1 - L'ENIGMA 2 ' L'ENIGMA 5 Dice la curatrice, Gigliola Foschi: 'In queste immagini Norma Picciotto prosegue con rigore e originalità creativa la sua ricerca artistica e spirituale; in lei infatti, il mezzo fotografico si rivela strumento di indagine interiore, veicolo per un viaggio mistico fra gli archetipi e le visioni che sorgono dalla profondità della psiche. L'artista intraprende una odissea visiva tra le questioni ultime che da sempre agitano l'umanità intera. Da dove veniamo' Dove andiamo' Viaggiatrice dello spirito, Norma Picciotto affronta questi enigmi adottando uno sguardo che si fa mistico anche grazie all'utilizzo di una bolla di sapone che come una lente si può paragonare al 'terzo occhio' che secondo gli antichi sapienti permette di vedere l'invisibile e le relazioni nascoste tra le cose. Attraverso la bolla, i frammenti più disparati del mondo, rivelano la loro nascosta natura di archetipi e ricomponendosi vengono a formare un nuovo, inaspettato insieme.' Il 9 gennaio, in occasione del vernissage, ci sarà un concerto dell'ensemble Billy-Robert, che eseguirà musiche di Paganini, Vivaldi, Bartok, Piazzolla. Dal 10 al 26 gennaio 2013 dalle ore 14 alle 19 ' tutti i giorni salvo la domenica CITE' INTERNATIONALE DES ARTS 18, RUE DE L'HOTEL DE PARIS 75004 PARIS Norma Picciotto è nata a Milano nel 1953, dove vive e lavora. Nel 1973 fonda insieme a Giancarlo De Bellis, che diventerà suo marito, l'agenzia De Bellis: una tra le più note agenzie fotogiornalistiche di Milano che realizzava foto di cronaca per i principali quotidiani e periodici italiani. Dagli anni '70 fino agli anni '90 Norma Picciotto documenta le rivolte di piazza, il terrorismo, gli eventi di cronaca nera e giudiziaria e s'impegna a dare un'impronta internazionale all'agenzia De Bellis, fino ad essere la prima agenzia in Italia a ricevere in tempo reale le foto della prima guerra del Golfo. Chiusa l'agenzia nel 2000, Norma Picciotto inizia a viaggiare e fotografare in giro per il mondo. Nello stesso tempo si appassiona all'elaborazione digitale delle immagini di cui sperimenta e approfondisce le potenzialità espressive. Ha al suo attivo diverse mostre in spazi prestigiosi in Italia e all'estero. www.normapicciotto.it Location: Duke Of York's HQ King's Rd, London SW3 4RY, Regno Unito tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos?hl=it&tab=wq#photos/101006967876736743665/albums/5864054772464540465 galleria-spazio-museo: Saatchi Gallery email gestore : sponsor: Ufficio stampa: irene.brustia@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: LUCY DODD, JUTTA KOETHER, NORA SCHULTZ, VIOLA YESILTAC DEATH BY WATER. DEATH BY FIRE. 17 May - 22 June 2013 startDate: 5/17/13 endDate: 6/22/13 Description: La Galleria Campoli / Presti è lieta di presentare una mostra sul lavoro artistico di quattro artisti. Quattro artisti: quattro elementi. Quattro mura, anche. Ma la mostra ne sottolinea principalmente due: l'acqua e il fuoco. Acqua prima - poi fuoco. Ma mai escludendo terra e aria (come sarebbe anche solo possibile?). Ma la fantasia finale qui è il mare che squilla. L'idea è di associare le tecnologie di scrittura, e con loro tutte le relative tecnologie sulla pittura con acqua e trasformazioni acquose; quindi aggiungere a questo non solo il ricordo di due iscrizioni su tombe inglesi, ma anche l'immagine di una cortina di fiamme in aumento sopra le onde. E' ancora suave mari magno contro et in Arcadia ego. "This Grave contains all that was Mortal of a Young English Poet Who on his Death Bed in the Bitterness of his Heart at the Malicious Power of his Enemies Desired these Words to be engraven on his Tomb Stone: Here lies One Whose Name was writ in Water. 24 February 1821" “Qui giace un uomo il cui nome fu scritto nell'acqua” Location: 6 rue de Brasque 75003 Paris tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.vielmetter.com/files/img/14/Jutta_Koether_1223376081_0.jpg galleria-spazio-museo: Campoli - Presti Gallery email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Anna Premoli lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: The Titian Experience: A National Gallery Festival Tour startDate: 5/23/13 endDate: 7/21/13 Description: La National Gallery di Londra offre un'inusuale esperienza per la celebrazione di "Diana e Callisto" di Tiziano, dipinto recentemente acquisito nella collezione. Ispirato alle "Metamorfosi" di Ovidio, l'opera affascina per la sua ricca colorazione, la complessità compositiva e per una bellezza e inventiva che ne fanno una delle opere più importanti dell'epoca rinascimentale e dell'intera storia dell'arte. L'opera verrà presentata in forma multimediale attraverso un "cinema mobile" che farà tappa in alcuni dei più importanti festival della nazione britannica. Sulla parte esterna del cinema si troveranno riproduzioni di Diana e Callisto e due opere a questa connesse - "Diana e Atteone" e "La morte di Atteone". Passando all'interno sara' possibile visualizzare un breve filmato che approccia il lavoro di Tiziano e aspira a darne una descrizione da una prospettiva odierna e contemporanea, che darà modo di conoscere meglio la narrazione dell'opera: il mito della dea Diana e la ninfa Callisto, che ha inspirato questa straordinaria e immortale opera pittorica. La National Gallery offre questo nuovo e curioso approccio per favorire un maggior coinvolgimento e sensibilizzazione del pubblico a una produzione pittorica cosi' classica e tradizionale. Sara' anche possibile parlare con i curatori e altri addetti della National Gallery che saranno a disposizione per presentare l'opera e rispondere a eventuali domande. 23 Maggio–2 Giugno (Hay Festival) 22–23 Giugno (Grassington Festival) 6–7 Luglio (Buxton Festival) 18–21 Luglio (Latitude Festival) Location: United Kingdom tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos?hl=it galleria-spazio-museo: National Gallery - Londra email gestore : anna.okarte@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Anna Premoli lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: DAL 23 AGOSTO AL 1° SETTEMBRE 2013 SI RINNOVA IL LEGAME DI ST. MORITZ ART MASTERS CON LA FOTOGRAFIA D’AUTORE startDate: 8/23/13 endDate: 9/1/13 Description: In programma mostre, workshop, proiezioni di film e artist talk con le più importanti personalità di quest’arte. Torna a St. Moritz e in tutta l’Engadina uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’estate. Dal 23 agosto all’1 settembre 2013 è in programma la sesta edizione di St. Moritz Art Masters, il festival dedicato all’arte contemporanea ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku, che “ha trasformato - come afferma lo stesso Opoku - la tarda estate di questa regione, in una tarda estate dell’arte”. Anche quest’anno, si rinnova il legame tra St. Moritz Art Masters e la fotografia d’autore attraverso mostre, workshop, proiezioni di film e artist talk con le più importanti personalità di quest’arte. Uno dei momenti più attesi dal pubblico sarà la rassegna, dal titolo Emotional Stories, in programma al Kempinski Grand Hotel des Bains di St. Moritz Bad, curata da Amedeo M. Turello, che analizzerà i temi affrontati dalla grande fotografia contemporanea, confrontandoli con quelli espressi dagli artisti provenienti dalla Cina, il paese ospite di questa edizione. Il percorso espositivo ruota attorno alle immagini di Liu Heung Shing (1951), vincitore del Premio Pulitzer, che testimonierà lo sviluppo del fotogiornalismo in Cina a partire dalla Rivoluzione Culturale fino ai nostri giorni, e si confronterà col lavoro di stelle della fotografia internazionale, quali Patrick Demarchelier, Bruno Ehrs, Hans Georg Esch, Mimmo Jodice, Peter Lindbergh, Steve McCurry, Joel Meyerowitz, Paolo Solari Bozzi. Attraverso il lavoro di questi artisti, si documenta come la fotografia sia diventata un mezzo narrativo, capace di descrivere particolari accadimenti storici o attimi della vita di tutti i giorni. Questi maestri sono in grado di riprodurre in una singola immagine, sia che si tratti di momenti intimi o di paesaggi particolarmente significativi, una serie di emozioni come se si trattassero di fotogrammi di una pellicola cinematografica. I visitatori saranno portati a contatto col potere evocativo delle immagini. La forza narrativa del mezzo produrrà momenti di meditazione, stimolati dai maggiori esponenti della fotografia mondiale. All’Hotel Suvretta House di St. Moritz Suvretta si terrà una personale dedicata agli scatti di Chen Fuli che presenterà un punto di vista poetico sulla tradizione culturale del suo paese Amedeo M.Turello e altri celebri fotografi animeranno, venerdì 30 e sabato 31 agosto, un workshop nel quale si parlerà di fotografia ritrattistica, figurativa e di moda, offrendo ai partecipanti la straordinaria opportunità di osservare gli artisti all’opera. Lo scopo è che ogni allievo possa ampliare le proprie aspettative rispetto al mezzo. Durante i due giorni di workshop è assicurata la costante presenza dei fotografi. Le domande d’ammissione, in inglese, dovranno essere inviate a: event@stmoritzartmasters.com Le richieste saranno valutate nell’ordine d’arrivo. Prezzo del workshop di due giorni, incl. snack e pranzi al Nira Alpina Hotel: CHF 480 (incl. IVA). Da sempre, l’Engadina ha attratto e ispirato artisti, sceneggiatori, scrittori e filosofi. L’obiettivo del St. Moritz Art Masters è quello di ripercorrere questa storia, collegando un vasto territorio che da St. Moritz si spinge per tutta l’Engadina, combinando le tradizioni locali con le suggestioni della cultura internazionale. Non è un caso che la nazione ospite d’onore di St. Moritz Art Masters 2013 sia la CINA. Il paese asiatico sta vivendo una stagione artistica di grande vivacità che, partendo dalle proprie millenarie tradizioni, si apre verso le esperienze degli altri paesi. St. Moritz Art Masters getterà uno sguardo più attento sul divenire artistico di un Paese, che per la maggior parte degli occidentali resta un mistero. A St. Moritz Art Masters 2013 si troveranno le opere delle giovani promesse della città di Chongqing, ricca di tradizioni accademiche e situata nella provincia di Sichuan, nella Cina sudoccidentale, affiancate a quelle di premiate personalità artistiche o di riconosciuti precursori come Ai Weiwei e Fang Lijun; dal fotogiornalista Liu Heung Shing fino all’affascinante fotografo d’arte Chen Fuli, le cui fantasiose opere sfiorano il confine con la pittura, dal singolare linguaggio visivo dei dipinti di Shao Fan, ai neon di Su-Mei Tse, Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2003. Il visitatore di St. Moritz Art Masters potrà in questo modo apprezzare una panoramica quanto mai varia e genuina dell’arte più attuale e della nuova società affermatasi nella Repubblica popolare della Cina. Per dieci giorni, oltre 30 location, tra musei, gallerie, hotel di lusso e gli spazi aperti di St. Moritz e dell’Engadina ospiteranno mostre personali e collettive – tutte gratuite - di grandi artisti del nostro tempo. Il percorso si apre dal centro di St. Moritz Dorf con le sculture in bronzo dell’artista americano Donald Baechler (Hotel Badrutt’s Palace), proseguendo con le sedie giganti del francese Sébastien de Ganay (Hotel Kulm), e con tre umoristici lavori in acciaio dello svizzero Olaf Breuning, disposte nel centro pedonale di St. Moritz. Nella chiesa francese di St. Moritz (piazza Paracelsus), Robert Wilson, una delle personalità artistiche americane più complesse e interessanti, esporrà Snowly Owl, una videoinstallazione, composta da alcuni tableaux-vivant digitali che riproducono delle civette, apparentemente statiche ma che si animano improvvisamente davanti allo spettatore. St. Moritz, giugno 2013 ST. MORITZ ART MASTERS 2013 St. Moritz (Svizzera) Dal 23 agosto all’1 settembre 2013 Ufficio Stampa per l’Italia CLP Relazioni Pubbliche Marta Paini, tel. 02.36755700 marta.paini@clponline.it Location: St.Moritz tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : marta.paini@clponline.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: CAROL RAMA. Oltre l'opera grafica startDate: 6/29/13 endDate: 9/15/13 Description: ASCONA (Svizzera) - MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA CAROL RAMA. Oltre l’opera grafica DAL 29 GIUGNO AL 15 SETTEMBRE 2013 La rassegna presenterà 100 lavori dell’artista torinese, alcuni mai esposti prima, che appartengono alla sua produzione grafica più recente, provenienti dalla Collezione Masoero di Torino. Ascona, Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) Dal 29 giugno al 15 settembre 2013, il Museo Comunale di Ascona ospiterà una mostra dedicata a Carol Rama (Torino, 1918). La rassegna, curata da Mara Folini, direttrice del Museo di Ascona, e Alexandra Wetzel, profonda conoscitrice del lavoro dell’artista, presenterà 100 opere, alcune mai esposte prima, che appartengono alla sua produzione grafica più recente, realizzate nella stamperia di Franco Masoero, che per Carol Rama è stata atelier, luogo di creazione, di scambio e d’incontri. L’iniziativa offrirà un compendio dei soggetti e delle ossessioni che l’artista ha inseguito per tutta la vita, ma concedono anche uno sguardo sul suo modo di procedere, di vivere l’arte, di prendersi gioco dei propri tormenti; sarà l’occasione per immergersi nel mondo fantastico, di bizzarrie, di racconti accennati e allusioni mitiche e leggendarie, della quasi centenaria guerriera dell’arte, insignita del Leone d’oro alla carriera in occasione della 50.ma Biennale di Venezia. Il rapporto tra Carol Rama e l’incisione è abbastanza recente. L’artista ha approfondito questa tecnica a partire dal 1993, dopo un primo contatto avvenuto cinquant’anni prima. In pochi anni, fino al 2005, ha realizzato più di 150 incisioni originali, ricreando il suo personale universo affollato di figure e di oggetti. Carol Rama ha esplorato fin nei suoi minimi aspetti il mezzo espressivo, sia che si trattasse di acquaforte, acquatinta, vernice molle e qualche rarissimo intervento a puntasecca, accompagnata dall’amico Franco Masoero, stampatore e pure complice delle sue sperimentazioni che trasgrediscono i confini della calcografia ortodossa. Infatti, una volta stampata, l’opera poteva diventare oggetto d’interventi successivi eseguiti a mano. Spesso queste ingerenze finali – soprattutto ad acquerello e smalto da unghie – sono diventate parte integrante della tiratura; in altri casi sono rimaste prove d’artista, arricchite o addirittura rivoluzionate da successive elaborazioni. Molte di queste incisioni diventate “uniche” escono ora per la prima volta dai cassetti del laboratorio di Franco Masoero, dove sono nate e gelosamente custodite. Carol Rama amava lavorare su fogli prestampati, progetti d’architettura disegnati dagli amici, persino un fax con una poesia di Edoardo Sanguineti, “affinché - afferma - mi aiutino a inventare un’immagine erotica, sentimentale, un’immagine privata insomma, ma che non sia poi così legata a me”. Diversi lavori hanno infatti una base progettuale, realizzata con la tecnica della fotoincisione, sulla quale l’artista agiva in un secondo tempo, mettendo in evidenza il soggetto. Il gesto lento e sicuro di Carol Rama sulla lastra era capace di creare incisioni ad acquaforte e a vernice molle che emozionano per la loro semplicità, conferendo leggerezza a soggetti che altrimenti sarebbero potuti risultare sgraditi, financo osceni, come nella serie dei Cadeau. Il suo lavoro, molto spesso, prevedeva degli interventi successivi, con l’aggiunta di decorazioni che diventavano dei pattern, ovvero modelli che si ripetevano, come i grafemi attorno alle scarpe del ciclo dei Feticci. In questo suo modus operandi, Carol Rama non dimenticò tuttavia di sperimentare inserimenti cromatici, realizzati ad acquerello, a smalto o a collage, e successivamente apposti sul foglio stampato, come la lingua rossa che guizza dalla bocca in Naïr. A tal proposito, ad Ascona si potranno ammirare le varianti dei tre Cadeau, in cui l’acquerello s’insinua nelle configurazioni delineate dal tratto nella vernice molle. Questo gioco tra sfondo e soggetto, tra immagine prestampata e intervento, caratterizza anche due cicli di opere uniche, esposte ad Ascona, su tela e su carta al tino. Su questi supporti sono state riportate le matrici di alcune incisioni che sono servite a Carol Rama per intervenire con pittura e collage. È il caso di La mucca pazza (2001), la serie in cui mammelle e dentature di mucca si muovono e si ripetono con ritmo musicale; o delle tele del 2002, dove l’elemento prestampato provvede a infrangere il rigore della struttura geometrica, realizzata con camere d’aria di bicicletta, con carta vetro o con qualche vecchio objet trouvé. Accompagna la mostra un catalogo con testi di Mara Folini e Alexandra Wetzel. Cenni biografici Carol Rama (Torino 1918) è un'artista autobiografica. Ogni personaggio, ogni oggetto che compare sulla scena dell'opera trova il suo riscontro nella storia e nella memoria di Carol. Corpi femminili troncati, dentiere, letti di contenzione, sedie a rotelle, animali, scarpe e altro, sono i soggetti dei primi acquerelli, che negli anni della loro esecuzione (1936-1946) furono talmente anacronistici da risultare inaccettabili (la sua prima personale nel 1945 fu bloccata, le opere sequestrate). Questi lavori riflettono le angosce e le fantasie di una giovane donna, che ha dovuto di colpo confrontarsi con gli aspetti più traumatici della vita, dopo un'infanzia piuttosto protetta nella casa paterna. È del 1948 la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia. Negli anni cinquanta, Carol sente il bisogno di uscire dai confini dell'autobiografia e entra a far parte del gruppo del MAC (Movimento Arte Concreta) torinese, elaborando un suo personale concetto di astrazione. A partire dagli anni sessanta la sua ricerca torna a scavare nel repertorio intimo, unendo la realtà di oggetti usati al suo intrinseco estro pittorico. Nascono dei dipinti definiti "bricolages" dall'amico Edoardo Sanguineti, il quale accompagna Carol e la sua opera fin dagli anni sessanta. Gli amici hanno un grande ruolo nella vita di Carol, a cominciare da quelli che frequenta a Torino, come Felice Casorati, Albino Galvano, Italo Calvino, Massimo Mila, Carlo Mollino e altri ancora. Durante i soggiorni del 1970 e 1971 con il suo gallerista Luciano Anselmino a Parigi e a New York, conosce Andy Warhol, Orson Welles e soprattutto Man Ray, che continua a frequentare fino alla morte di lui. Il lavoro degli anni settanta è insieme intimo e di ampio respiro. Su formati spesso considerevoli, Carol Rama appende o stende e incolla camere d'aria che le ricordano la fabbrica di biciclette del padre imprenditore. Le camere d'aria, spesso usurate riparate rattoppate, creano una materia viva, pittorica, con un effetto visivo e tattile che ricorda l'anatomia umana. In seguito all'incontro con Lea Vergine, il 1980 la vede presente con numerosi lavori degli anni trenta e quaranta nella mostra itinerante sulle grandi artiste del Novecento, intitolata "L'altra metà dell'avanguardia". Curata da Lea Vergine, le viene allestita nel 1985 la prima mostra antologica nel sagrato del Duomo di Milano. Ora inizia a essere apprezzato il lavoro dei primi anni, e questa è forse una delle ragioni per cui Carol torna alla figurazione, dall'inizio degli anni ottanta, con opere piene di fantasia, di bizzarrie, di racconti accennati e di allusioni privatissime. Carol Rama non ha più abbandonato il figurativo, ma col tempo le figure e i personaggi, legati sempre alla sua storia personale, si sono fatti più essenziali, quasi emblematici. Mostre pubbliche, come la sala personale alla XLV Biennale di Venezia nel 1993, la collettiva del 1996 Inside the Visibile all'ICA di Boston (poi a Washington, Boston, Perth) o l'antologica allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1998, poi a Boston) la portano all'attenzione del pubblico internazionale. Carol Rama è ormai conosciuta dalla cerchia degli estimatori dell'arte contemporanea, ma il grande riconoscimento pubblico le arriva soltanto nel 2003, quando le viene conferito il Leone d'oro alla carriera in occasione della 50. Biennale di Venezia. Nel 2004 le viene allestita un'ampia antologica presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, che in seguito viene presentata al Mart di Rovereto e al Baltic Museum di Gateshead (GB). Il Museo cittadino di Ulm (D) e la Galerie im Taxispalais a Innsbruck (A) organizzano anch'essi nel 2004-2005 una grande mostra retrospettiva. L'estate del 2006 vede l'esposizione "Trama doppia" ad Alghero in Sardegna, con una personale di Carol Rama interpretata dallo stilista Antonio Marras. Nell'autunno dello stesso anno esce il Catalogo ragionato dell'opera incisa di Carol Rama, presentato in occasione di una mostra antologica di incisioni al Museo di Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia. La mostra "La passione secondo ABO", curata da Achille Bonito Oliva in occasione del Ravello Festival 2007, è incentrata sull'opera figurativa di Carol Rama. Sempre nel 2007, Gillo Dorfles presenta una rassegna di opere su carta al Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea di Paestum. Nell’estate del 2008 Marco Vallora cura una grande mostra antologica di Carol Rama al Palazzo Ducale di Genova, in occasione del novantesimo anniversario della nascita. Ascona (Svizzera), giugno 2013 CAROL RAMA Oltre l’opera grafica Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) 29 giugno - 15 settembre 2013 Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18 domenica e festivi: 10.30-12.30 lunedì chiuso Ingresso: intero 15 fr. (13 €); ridotto 10 fr (9 €); gratuito per ragazzi fino a 18 anni Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch Sito internet: http://www.museoascona.ch Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche Anna Defrancesco tel. 02.36 755 700 anna.defrancesco@clponline.it; www.clponline.it Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it e su www.museoascona.ch Per la Svizzera: Augusto Orsi, tel. 0041.(0)91.7515045; orsi@ticino.edu Location: Via Borgo 34, Ascona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Arte Ascona email gestore : museo@ascona.ch sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: LA SESTA EDIZIONE DI ST. MORITZ ART MASTERS startDate: 8/23/13 endDate: 9/1/13 Description: DAL 23 AGOSTO ALL’1 SETTEMBRE 2013 LA SESTA EDIZIONE DI ST. MORITZ ART MASTERS Per dieci giorni, la regione svizzera dell’Engadina rinnova l’appuntamento con i protagonisti dell’arte contemporanea. Oltre 30 location tra musei, gallerie, hotel di lusso e gli spazi aperti del territorio ospiteranno mostre personali e collettive – tutte gratuite - di grandi artisti del nostro tempo, tra cui Robert Wilson, Donald Baechler, Jan Fabre, Hubert Kiecol, Olaf Breuning, Sébastien de Ganay, Enzo Cucchi, Claudia Losi, Ai Weiwei. L’OSPITE D’ONORE DI ST. MORITZ ART MASTERS 2013 SARÀ LA CINA www.stmoritzartmasters.com Joel Meyerowitz - Camel Coats, New York City, 1975, © St. Moritz Art Masters 2013 Torna a St. Moritz e in tutta l’Engadina uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’estate. Dal 23 agosto all’1 settembre 2013 è in programma la sesta edizione di St. Moritz Art Masters, il festival dedicato all’arte contemporanea ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku, che “ha trasformato - come afferma lo stesso Opoku - la tarda estate di questa regione, in una tarda estate dell’arte”. St. Moritz Art Masters rivela il suo profondo legame con la contemporaneità sin dall’immagine guida, curata quest’anno dall’artista tedesco Tobias Rehberger che interpreta in maniera innovativa, attraverso il suo linguaggio più caratteristico, i confini e i rapporti tra arte e design. Il motivo creato per St. Moritz Art Masters rappresenta una trasposizione astratta del massiccio del Corvatsch in contrasto con la rappresentazione quasi naif della bellezza delle montagne con la loro forza primigenia. Da sempre, l’Engadina ha attratto e ispirato artisti, sceneggiatori, scrittori e filosofi. L’obiettivo del St. Moritz Art Masters è quello di ripercorrere questa storia, collegando un vasto territorio che da St. Moritz si spinge per tutta l’Engadina, combinando le tradizioni locali con le suggestioni della cultura internazionale. Non è un caso che la nazione ospite d’onore di St. Moritz Art Masters 2013 sia la CINA. Il paese asiatico sta vivendo una stagione artistica di grande vivacità che, partendo dalle proprie millenarie tradizioni, si apre verso le esperienze degli altri paesi. St. Moritz Art Masters getterà uno sguardo più attento sul divenire artistico di un Paese, che per la maggior parte degli occidentali resta un mistero. A St. Moritz Art Masters 2013 si troveranno le opere delle giovani promesse della città di Chongqing, ricca di tradizioni accademiche e situata nella provincia di Sichuan, nella Cina sudoccidentale, affiancate a quelle di premiate personalità artistiche o di riconosciuti precursori come Ai Weiwei e Fang Lijun; dal fotogiornalista Liu Heung Shing fino all’affascinante fotografo d’arte Chen Fuli, le cui fantasiose opere sfiorano il confine con la pittura, dal singolare linguaggio visivo dei dipinti di Shao Fan, ai neon di Su-Mei Tse, Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2003. Il visitatore di St. Moritz Art Masters potrà in questo modo apprezzare una panoramica quanto mai varia e genuina dell’arte più attuale e della nuova società affermatasi nella Repubblica popolare della Cina. Per dieci giorni, oltre 30 location, tra musei, gallerie, hotel di lusso e gli spazi aperti di St. Moritz e dell’Engadina ospiteranno mostre personali e collettive – tutte gratuite - di grandi artisti del nostro tempo. Il percorso si apre dal centro di St. Moritz Dorf con le sculture in bronzo dell’artista americano Donald Baechler (Hotel Badrutt’s Palace), proseguendo con le sedie giganti del francese Sébastien de Ganay (Hotel Kulm), e con tre umoristici lavori in acciaio dello svizzero Olaf Breuning, disposte nel centro pedonale di St. Moritz. Nella chiesa francese di St. Moritz (piazza Paracelsus), Robert Wilson, una delle personalità artistiche americane più complesse e interessanti, esporrà Snowly Owl, una videoinstallazione, composta da alcuni tableaux-vivant digitali che riproducono delle civette, apparentemente statiche ma che si animano improvvisamente davanti allo spettatore. L’itinerario tra gli highlights di questa edizione prosegue verso Sils-Maria, dove l’artista concettuale norvegese Rune Guneriussen presenterà una serie di fotografie al Waldhaus Sils Hotel e un’installazione luminosa con lampade inserite in mezzo alla natura. A Zuoz, davanti all’Hotel Engadina, si potrà ammirare In Utero, una grande scultura in acciaio (6 metri d’altezza) dell’artista ceco David Cerny, che riproduce una figura femminile inginocchiata; avvicinandosi a essa, il visitatore potrà vedere una videoproiezione. Sempre a Zuoz, nel centro cittadino, il tedesco Hubert Kiecol posizionerà tre sculture in cemento; sono tre scale, uno dei soggetti spesso usati da Kiecol che, liberate dalla loro funzione e dalla quotidianità dell’oggetto, riescono a trasmettere un elemento poetico di notevole significato. L’Italia sarà rappresentata da artisti quali Enzo Cucchi che alla Villa Flor di S-Chanf presenterà i disegni originali realizzati per illustrare il libro Bellante, accompagnati dal libro stesso e dai lavori correlati. Claudia Losi, alla Galerie Monica De Cardenas di Zuoz proporrà una mostra con una serie di nuove sculture in cemento che si focalizzano sulla relazione tra uomo e natura. Molto interessante è l’operazione di Letizia Cariello che, in collaborazione con Adolfo Conti, alla Chesa Colani di Madulain, cura “L’arte al cinema”, un ciclo di video per discutere se sia più opportuno un approccio da cineasta piuttosto che neutro, per presentare l’arte all’interno dei documentari. Alcune riflessioni su questo e altri argomenti saranno stimolati da tre dei più significativi documentari sull‘arte: “LËN” di Elia Romanelli, vincitore dell‘Asolo Art Film Festival; “Herculaneum. Diari del Buio e della Luce” di Marcellino De Baggis, Italia; “Opalka, one life, one oeuvre” di Andrzej Sapija, Polonia. Anche quest’anno il tetto dell’Hotel Crystal di St. Moritz ospiterà il “Black Box Project, un’installazione di Kerim Seiler che si trasforma in atelier, in cui l’artista sudafricano Gerald Machona e la cinese Li Li si alterneranno per lavorare e creare le proprie opere. Il “Black Box” è un progetto ideato dalla Fondazione St. Moritz Art Masters, creata nel 2009 dall’ideatore del festival Monty Shadow, che ha lo scopo di presentare i migliori progetti artistici che pongono l’accento sul linguaggio globale della cultura, promuovendo la visibilità internazionale degli autori stessi. ARTISTI CINESI A ST. MORITZ ART MASTERS Il viaggio di St. Moritz Art Masters nell’arte cinese inizia, idealmente, dalla Chiesa Protestante di St. Moritz con il gigantesco albero in bronzo di Ai Weiwei, uno degli artisti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale che riprende nelle forme e nelle sembianze un’identica scultura in legno conservata a Pechino. Nelle vicinanze, al Posthaus, Su-Mei Tse, Leone d’oro alla Biennale del 2003, installerà quattro neon che raffigurano gli ideogrammi cinesi dei punti cardinali; quattro grandi simboli che oltrepassano il loro significato e diventano immagini astratte. Al Kempinski Grand Hotel Des Bains di Saint Moritz Bad, la sede che accoglierà la sezione dedicata alla fotografia, a cura di Amedeo M. Turello, la mostra di Liu Heung Shing, vincitore del Premio Pulitzer, testimonierà lo sviluppo del fotogiornalismo in Cina a partire dalla Rivoluzione Culturale fino ai nostri giorni, e si confronterà col lavoro di stelle della fotografia internazionale, quali Patrick Demarchelier, Mimmo Jodice, Peter Lindbergh, Joel Meyerowitz e Ferdinando Scianna. All’Hotel Suvretta House di St. Moritz Suvretta si terrà una rassegna dedicata alle fotografie di Chen Fuli che presenterà un punto di vista poetico sulla tradizione culturale del suo paese, mentre alla Palace Galerie di St. Moritz saranno esposte una decina di incisioni su legno di Fang Lijun e le opere del pittore e scultore Shao Fan. St. Moritz Art Masters si fa portavoce di un importante quanto inedito approfondimento storico e critico di una delle realtà artistiche cinesi più vivaci, ma scarsamente conosciute in Europa. Una mostra, infatti, analizzerà le istanze artistiche provenienti dalla provincia di Sichuan, in particolare dalla città-stato di Chongqing. Presentati da Yang Shu, curatore e docente al Sichuan Fine Arts Institute, il gruppo di giovani artisti offre una prospettiva unica, de-centralizzata del Paese, lontano dai punti nevralgici politici ed economici della Cina. Yang Mian guiderà il gruppo composto da colleghi più giovani come Wang Haichuan (fotografia) e Li Yi Fan (video). L’esposizione è sostenuta e organizzata da Artalliance, network d’arte svizzero, e da “Organhaus Art Space”, un’organizzazione artistica indipendente di Chongqing. Uli Sigg, ex ambasciatore svizzero in Cina, è uno dei più appassionati e importanti collezionisti d’arte contemporanea cinese. Per St. Moritz Art Masters 2013, curerà la mostra collettiva alla Turnhalle di St. Moritz di cinque giovani artisti - Liu Wei, Xue Feng, Ni Youyu, Li Zhenwei, Li Xi. LE INIZIATIVE COLLATERALI: ST. MORITZ MASTERS FOUNDATION NIGHT, WORKSHOP, WALK OF ART, SAMposium ST. MORITZ MASTERS FOUNDATION NIGHT Anche quest’anno si terrà la ST. MORITZ MASTERS FOUNDATION NIGHT, il ricevimento di beneficenza volto a sostenere le attività della fondazione, in programma venerdì 30 agosto. Per informazioni e prenotazioni: foundation@stmoritzartmasters.com e dai primi giorni di luglio su www.stmoritzartmasters.com. WORKSHOP PHOTO Il 30 e 31 agosto si terrà il WORKSHOP DI FOTOGRAFIA con Amedeo Turello e altri celebri autori che guideranno i partecipanti nel mondo della fotografia focalizzando l’attenzione in particolare sui ritratti, paesaggi e scatti di moda. Il workshop offrirà ai partecipanti l’opportunità di osservare gli artisti all’opera. Lo scopo è che ogni allievo possa ampliare le proprie aspettative rispetto al mezzo. Le domande d’ammissione dovranno essere inviate in lingua inglese a event@stmoritzartmasters.com; costo 480 CHF. WALK OF ART Si conferma l’appuntamento con WALK OF ART, il tour guidato che collega oltre 30 spazi espositivi e che propone ai visitatori un suggestivo itinerario, attraverso St. Moritz, Zuoz e Sils, tra sculture ambientali in acciaio, bronzo, cemento. Le informazioni saranno disponibili a partire da metà agosto su www.stmoritzartmasters.com. St. Moritz Art Masters SAMposium Tornano gli incontri di St. Moritz Art Masters SAMposium che, per tutta la durata della manifestazione, vedrà l’alternarsi di conferenze e dibattiti gratuiti con artisti ed esperti, nella Mercedes-Benz Art Lounge, uno spazio d’incontro e informazione, accolto dal Posthaus di St. Moritz. Il programma dettagliato sarà disponibile da luglio su www.stmoritzartmasters.com. E.A.T. (Engadin Art Talks) Tra le iniziative del St. Moritz Art Masters si segnala inoltre la quarta edizione degli E.A.T. (Engadin Art Talks), avviati e fondati da Cristina Bechtler, curati da Hans Ulrich Obrist, co-direttore della Serpentine Gallery di Londra e da Beatrix Ruf, direttore della Kunsthalle di Zurigo. Il tema del simposio “Fantasmi e misteri” vedrà artisti nazionali e internazionali, architetti e scrittori, discutere delle loro opere, in riferimento ai panorami dell’Engadina. Ulteriori informazioni su www.stmoritzartmasters.com. St. Moritz, maggio 2013 Ufficio Stampa per l’Italia CLP Relazioni Pubbliche Marta Paini, tel. 02.36755700 marta.paini@clponline.it Location: Via Bronzetti 27, St Moritz tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Giancarlo e Giovanni Cerri, due generazioni di artisti milanesi startDate: 8/24/13 endDate: 10/18/13 Description: Giancarlo e Giovanni Cerri, due generazioni di artisti milanesi Dal 24 agosto al 18 ottobre 2013 Inaugurazione: sabato 24 agosto ore 11,00 Frankfurter Westend Galerie Arndtstrasse 12 – Francoforte sul Meno 60325 Germania www.div-web.de Si inaugura sabato 24 agosto alle ore 11 alla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte sul Meno la mostra dei due artisti milanesi Giancarlo Cerri e Giovanni Cerri. La mostra presenta una selezione di opere che mettono a confronto i due linguaggi – molto diversi e ben distinti – dei due artisti; di Giancarlo Cerri (Milano, 1938) sono esposte le “Sequenze”, tele caratterizzate da un’astrazione che ha la sua forza nel contrasto cromatico, qui nella sua estrema sintesi e risolto in grandi campiture di rossi, gialli e verdi contrapposti a un nero sontuoso e raffinato. Dal testo critico in catalogo, di Gian Marco Walch: […]“Il rosso è la forza del quadro, il giallo la luce, il nero il mistero. Il nero, per me, è fondamentale. Lo amo perché è virile, fortemente erotico nella sua spiritualità”: solo in apparenza contrastanti il giudizio di Cerri e quello di Renoir, che nel nero vedeva “la regina dei colori”, più consoni il Cerri e il Rimbaud del nero “corsetto peloso delle mosche scintillanti”. In realtà, se scientificamente è il bianco, l’antico germanico “blanch”, lo “splendente”, il colore che contiene in sé tutto lo spettro elettromagnetico, poeticamente il nero di Cerri finisce per essere il sintetico arcobaleno di tutti i colori che regala insieme forza, luce, mistero alle “Sequenze”, le sue opere più personali. Probabilmente anche le opere di cui Giancarlo va più orgoglioso, rappresentate qui a Francoforte, tanto dalle coraggiose “Grandi sequenze”, gigantesche più che grandi, verticalità che sfiorano i due metri, quanto dalle più raccolte “Minisequenze”: tele che si affidano senza mezze tinte ai colori primari, e che richiedono la sicurezza del gusto estetico, la decisione della scelta cromatica. Giovanni Cerri (Milano, 1969) invece presenta paesaggi urbani in cui emerge il tratto essenziale che delinea e disegna strade, incroci, orizzonti di una città deserta, forse abbandonata o forse solo immaginaria e dipinta in presa diretta da un sogno. Dal testo critico in catalogo, di Gian Marco Walch: […] Etica e speranza. Si è aperta a nuove luminosità, la pittura più recente di Giovanni Cerri. Come abbiamo scritto in altra occasione, nello scorso decennio Cerri ha ricreato scorci cittadini, squarci metropolitani, animati solo da tralicci, muraglie, relitti di archeologie industriali, bloccati in una luce acida, quando non livida. Ora ha alzato lo sguardo, verso scorci e squarci molto più ampi di cielo. Ha preso mentalmente appunti, poi, in studio, ha rielaborato muri sbrecciati e ferri rugginosi. Oggi quei falansteri abbandonati, quelle ruote panoramiche su cui salgono aliene presenze notturne, le osserva da lontano. E la città che dipinge, con pennellate di magistrale evanescenza, è una città fantasma, meglio, insieme reale e irreale, la sua città, tutte le città. […] Catalogo in galleria con testi di Felix Semmelroth, Salvatore Sanna e Gian Marco Walch. La mostra proseguirà fino al 3 ottobre con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì: 10.00-13.00 15.00-19.00 sabato su appuntamento. Location: Arndtstrasse 12 – Francoforte sul Meno 60325 Germania tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Frankfurter Westend Galerie email gestore : sponsor: Ufficio stampa: redazione OK Arte lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ALBERTO BIASI opere dal 1959 al 2013 startDate: 9/27/13 endDate: 11/26/13 Description: ALBERTO BIASI opere dal 1959 al 2013 a cura di Marco Meneguzzo in collaborazione con Archivio Alberto Biasi inaugurazione giovedì 26 settembre 2013 alle ore 17 presso la nuova sede di via Nassa 3A a Lugano Per inaugurare la nuova, prestigiosa sede svizzera della sua galleria, nel cuore di Lugano, Allegra Ravizza ha scelto una selezionatissima antologica di Alberto Biasi (Padova 1937), tra i fondatori del Gruppo Enne e uno tra i più importanti esponenti italiani dell’arte cinetica. In mostra ci saranno opere rare e scelte tra il ricco percorso dell’artista, avviato nel 1959 con le prime esposizioni del nascente Gruppo Enne, contraltare padovano del milanese Gruppo T. A questo periodo risalgono le celebri opere intitolate Torsioni e Dinamiche, in cui un raffinato intreccio di lamelle in pvc determina una percezione virtuale e quasi ipnotica del movimento, grazie ai leggeri spostamenti del punto di vista dell’osservatore. Lo spazio, che già in queste opere, così come nelle precedenti Trame appariva inafferrabile, diventerà caleidoscopico nei celebri Light prisms (realizzati dal 1962), dove un fascio di luce bianca, passando attraverso prismi di cristallo ruotanti, si scompone nelle tonalità dell’iride sempre cangianti, facendosi dell’ambiente in cui lo spettatore è immerso. Da allora la ricerca di Biasi si sviluppa nell’ambito delle variazioni percettive con la realizzazione dei Politipi, sintesi di geometria e movimento, sino alla produzione più recente dove la collocazione spaziale dell’opera si fa dinamica, infrangendo lo spazio che la circonda. Di tutta questa vicenda saranno testimoni le opere esposte, scelte tra quelle che maggiormente rappresentano la sua articolata ricerca, sia dal punto di vista storico (molti i lavori che risalgono agli anni Sessanta) che formale-concettuale. A queste si aggiunge un importante corpus di introvabili documenti storici – manifesti, inviti, locandine, scritti, raccolti grazie alla collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi – a sottolineare l’intenzione della galleria di svolgere anche un ruolo di divulgazione scientifica e storica dell’arte recente. Infine, Alberto Biasi ha ideato per l’occasione il cartoncino d’invito – in edizione numerata - che sarà un vero e proprio multiplo d’arte cinetica. La mostra e il catalogo, realizzati in collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi, sono a cura di Marco Meneguzzo. Indirizzo e contatti : GALLERIA ALLEGRA RAVIZZA, via Nassa 3A, 6900 Lugano - CH - II floor Mob: IT: +39 393 335 62 37 • CH: +41 78 97 60 926 Email: art@allegraravizza.com Skype: allegra.ravizza.art.project Website: www.allegraravizza.com orari: dal 27 settembre al 26 novembre 2013 dal martedì al venerdi dalle 11:30 alle 18 sabato su appuntamento Location: Via Nassa 3A, Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: AL MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA DI ASCONA (SVIZZERA) PROROGATA FINO AL 29 SETTEMBRE LA MOSTRA CAROL RAMA Oltre l’opera grafica startDate: 8/31/13 endDate: 9/29/13 Description: AL MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA DI ASCONA (SVIZZERA) PROROGATA FINO AL 29 SETTEMBRE LA MOSTRA CAROL RAMA Oltre l’opera grafica La rassegna presenta 100 lavori dell’artista torinese, alcuni mai esposti prima, che appartengono alla sua produzione grafica più recente, provenienti dalla Collezione Masoero di Torino. A seguito dell’ottimo riscontro di pubblico, la mostra CAROL RAMA. Oltre l’opera grafica, ospitata dal Museo Comunale di Ascona, sarà prorogata fino a domenica 29 settembre. La rassegna, curata da Mara Folini, direttrice del Museo di Ascona, e Alexandra Wetzel, profonda conoscitrice del lavoro dell’artista, presenta 100 opere, alcune mai esposte prima, che appartengono alla sua produzione grafica più recente, realizzate nella stamperia di Franco Masoero, che per Carol Rama (Torino, 1918) è stata atelier, luogo di creazione, di scambio e d’incontri. L’iniziativa offre un compendio dei soggetti e delle ossessioni che l’artista ha inseguito per tutta la vita, ma concede anche uno sguardo sul suo modo di procedere, di vivere l’arte, di prendersi gioco dei propri tormenti; è l’occasione per immergersi nel mondo fantastico, di bizzarrie, di racconti accennati e allusioni mitiche e leggendarie, della quasi centenaria guerriera dell’arte, insignita del Leone d’oro alla carriera in occasione della 50.ma Biennale di Venezia. Il rapporto tra Carol Rama e l’incisione è abbastanza recente. L’artista ha approfondito questa tecnica a partire dal 1993, dopo un primo contatto avvenuto cinquant’anni prima. In pochi anni, fino al 2005, ha realizzato più di 150 incisioni originali, ricreando il suo personale universo affollato di figure e di oggetti. Carol Rama ha esplorato fin nei suoi minimi aspetti il mezzo espressivo, sia che si trattasse di acquaforte, acquatinta, vernice molle e qualche rarissimo intervento a puntasecca, accompagnata dall’amico Franco Masoero, stampatore e pure complice delle sue sperimentazioni che trasgrediscono i confini della calcografia ortodossa. Infatti, una volta stampata, l’opera poteva diventare oggetto d’interventi successivi eseguiti a mano. Spesso queste ingerenze finali – soprattutto ad acquerello e smalto da unghie – sono diventate parte integrante della tiratura; in altri casi sono rimaste prove d’artista, arricchite o addirittura rivoluzionate da successive elaborazioni. Molte di queste incisioni diventate “uniche” escono ora per la prima volta dai cassetti del laboratorio di Franco Masoero, dove sono nate e gelosamente custodite. Accompagna la mostra un catalogo Armando Dadò Editore, con testi di Mara Folini e Alexandra Wetzel. Cenni biografici Carol Rama (Torino 1918) è un'artista autobiografica. Ogni personaggio, ogni oggetto che compare sulla scena dell'opera trova il suo riscontro nella storia e nella memoria di Carol. Corpi femminili troncati, dentiere, letti di contenzione, sedie a rotelle, animali, scarpe e altro, sono i soggetti dei primi acquerelli, che negli anni della loro esecuzione (1936-1946) furono talmente anacronistici da risultare inaccettabili (la sua prima personale nel 1945 fu bloccata, le opere sequestrate). Questi lavori riflettono le angosce e le fantasie di una giovane donna, che ha dovuto di colpo confrontarsi con gli aspetti più traumatici della vita, dopo un'infanzia piuttosto protetta nella casa paterna. È del 1948 la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia. Negli anni cinquanta, Carol sente il bisogno di uscire dai confini dell'autobiografia e entra a far parte del gruppo del MAC (Movimento Arte Concreta) torinese, elaborando un suo personale concetto di astrazione. A partire dagli anni sessanta la sua ricerca torna a scavare nel repertorio intimo, unendo la realtà di oggetti usati al suo intrinseco estro pittorico. Nascono dei dipinti definiti "bricolages" dall'amico Edoardo Sanguineti, il quale accompagna Carol e la sua opera fin dagli anni sessanta. Gli amici hanno un grande ruolo nella vita di Carol, a cominciare da quelli che frequenta a Torino, come Felice Casorati, Albino Galvano, Italo Calvino, Massimo Mila, Carlo Mollino e altri ancora. Durante i soggiorni del 1970 e 1971 con il suo gallerista Luciano Anselmino a Parigi e a New York, conosce Andy Warhol, Orson Welles e soprattutto Man Ray, che continua a frequentare fino alla morte di lui. Il lavoro degli anni settanta è insieme intimo e di ampio respiro. Su formati spesso considerevoli, Carol Rama appende o stende e incolla camere d'aria che le ricordano la fabbrica di biciclette del padre imprenditore. Le camere d'aria, spesso usurate riparate rattoppate, creano una materia viva, pittorica, con un effetto visivo e tattile che ricorda l'anatomia umana. In seguito all'incontro con Lea Vergine, il 1980 la vede presente con numerosi lavori degli anni trenta e quaranta nella mostra itinerante sulle grandi artiste del Novecento, intitolata "L'altra metà dell'avanguardia". Curata da Lea Vergine, le viene allestita nel 1985 la prima mostra antologica nel sagrato del Duomo di Milano. Ora inizia a essere apprezzato il lavoro dei primi anni, e questa è forse una delle ragioni per cui Carol torna alla figurazione, dall'inizio degli anni ottanta, con opere piene di fantasia, di bizzarrie, di racconti accennati e di allusioni privatissime. Carol Rama non ha più abbandonato il figurativo, ma col tempo le figure e i personaggi, legati sempre alla sua storia personale, si sono fatti più essenziali, quasi emblematici. Mostre pubbliche, come la sala personale alla XLV Biennale di Venezia nel 1993, la collettiva del 1996 Inside the Visibile all'ICA di Boston (poi a Washington, Boston, Perth) o l'antologica allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1998, poi a Boston) la portano all'attenzione del pubblico internazionale. Carol Rama è ormai conosciuta dalla cerchia degli estimatori dell'arte contemporanea, ma il grande riconoscimento pubblico le arriva soltanto nel 2003, quando le viene conferito il Leone d'oro alla carriera in occasione della 50. Biennale di Venezia. Nel 2004 le viene allestita un'ampia antologica presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, che in seguito viene presentata al Mart di Rovereto e al Baltic Museum di Gateshead (GB). Il Museo cittadino di Ulm (D) e la Galerie im Taxispalais a Innsbruck (A) organizzano anch'essi nel 2004-2005 una grande mostra retrospettiva. L'estate del 2006 vede l'esposizione "Trama doppia" ad Alghero in Sardegna, con una personale di Carol Rama interpretata dallo stilista Antonio Marras. Nell'autunno dello stesso anno esce il Catalogo ragionato dell'opera incisa di Carol Rama, presentato in occasione di una mostra antologica di incisioni al Museo di Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia. La mostra "La passione secondo ABO", curata da Achille Bonito Oliva in occasione del Ravello Festival 2007, è incentrata sull'opera figurativa di Carol Rama. Sempre nel 2007, Gillo Dorfles presenta una rassegna di opere su carta al Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea di Paestum. Nell’estate del 2008 Marco Vallora cura una grande mostra antologica di Carol Rama al Palazzo Ducale di Genova, in occasione del novantesimo anniversario della nascita. Ascona (Svizzera), agosto 2013 CAROL RAMA Oltre l’opera grafica Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) Prorogata fino al 29 settembre 2013 Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18 domenica e festivi: 10.30-12.30 lunedì chiuso Ingresso: intero 10.- fr.sv. (9 €); ridotto 7.- fr.sv.(6€); gratuito per ragazzi fino a 18 anni Catalogo: Armando Dadò Editore, Locarno (35.- fr. sv.) Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch Sito internet: http://www.museoascona.ch Location: Via Borgo 34, Ascona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo comunale d'Arte moderna di Ascona email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: TIMELESS VINYLS startDate: 10/31/13 endDate: 1/31/14 Description: TIMELESS VINYLS 127, rue de Turenne - 75003 Paris tel. +33 09 80656869 Lunedì dalle 14.00 alle 19.30, dal Martedì al Sabato dalle 11.00 alle 19.30 http://www.timelessvinyls.com/fr/ CRIS THELLUNG ROCK AROUND THE CLIC a cura di Stefano Bianchi Parigi, dal 31 Ottobre 2013 al 31 Gennaio 2014 Inaugurazione: giovedì 31 Ottobre alle ore 18.00 Fotografo appassionato, viaggiatore instancabile, musicologo irriducibile, Cris Thellung trasferisce (sempre e comunque sul filo del paradosso) gli idoli del rock e le copertine dei loro dischi dentro imprevedibili scenari, paesaggi, scorci urbani. Talvolta li mette a confronto con opere d’arte, trasformando ogni scatto fotografico in una spiazzante, ironica messinscena. Nella serie Rock Around The Clic, la copertina di “Let It Bleed” dei Rolling Stones incontra il coniglio suonatore scolpito da Barry Flanagan e fotografato da Thellung alla Royal Academy of Arts di Londra. Una sinfonia di colori, inoltre, cita sullo sfondo la pittura futurista di Nicolay Diulgheroff. Sempre a Londra, davanti al cartello stradale che segnala Abbey Road (celebre in tutto il mondo per essere stata immortalata sulla copertina dell’omonimo album dei Beatles), al posto di John Lennon, Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison ci sono 4 suricati realizzati dal Cracking Art Group italiano. Ad Hyde Park, invece, una sedia a sdraio ricorda poeticamente “Imagine” di John Lennon. L’ha creata Yoko Ono, nello stile neo dadaista del gruppo Fluxus. In Camden High Street, un telone oscura un palazzo inondato di graffiti e “tags”. Sopra, c’è un’immagine gigante dei Clash in concerto: memoria incancellabile del punk, che travolse il quartiere con un magma incandescente di suoni anarchici. Fotografando infine un dettaglio della Battersea Power Station (su un cielo cromatico che ricorda la psichedelia e la pittura visionaria di Vincent Van Gogh), Cris Thellung ha voluto rendere omaggio all’album “Animals” dei Pink Floyd. Geniale, poi, il tributo ai Led Zeppelin: in una cabina telefonica londinese, l’ombra del dirigibile che identifica la band si proietta sulle acque del Lac Vert, nella Haute-Savoie. L’immagine degli U2, invece, viene catapultata a Fez, città santa del Marocco dove la band irlandese registrò “No Line On The Horizon”. Molteplici, in questo caso, le citazioni: da una panoramica delle mura della Medina, alla cover del disco, fino a “Boy”, “The Unforgettable Fire” e “Zooropa”. La famosa copertina di “Loaded” dei Velvet Underground (opera del grafico Stanislaw Zagorski) che mostra un’entrata della metropolitana da cui escono mefitiche esalazioni, ha come via di fuga la parete di “azulejos” portoghesi di un ristorante nel porto di Rotterdam, dove molti anni fa c’era una casa di tolleranza. Fra le decorazioni, spiccano il volto di Marilyn Monroe e la “skyline” di New York: a significare l’emigrazione oltreoceano, per costruirsi una nuova vita. Lungo la Senna di Parigi, sospinte da un soffio di vento, le camaleontiche trasformazioni di Madonna danno un tocco di teatralità a un bouquiniste mentre dal rock prende a delinearsi, sdoppiandosi, il ritratto di Jim Morrison dei Doors: tatuato sui muri di quella Place des Vosges dove per pochi mesi, nel 1971, amò trascorrere il suo tempo. Scrivendo poesie. Stefano Bianchi Cris Thellung (1951), vive e lavora a Milano. Ha partecipato alle ultime due edizioni del PhotoFestival (http://photofestivalmilano.tumblr.com), importante circuito espositivo dedicato alla fotografia d’autore. A Parigi e ai registi della Nouvelle Vague ha dedicato la serie fotografica Rue du Tournage. Certificazione Cartaluce (www.cartaluce.it) stampe inkjet formato 50x70 su carta cotone moab entrada, carta cotone 100% valorizza l’opera grazie ad un’elevata precisione nella descrizione dei dettagli e un’ottimizzazione nell’utilizzo dei pigmenti colore. Ponti x l’Arte (http://pontixarte.myblog.it) è un progetto curato da Eleonora Tarantino (giornalista pubblicista/art consultant) e Stefano Bianchi (giornalista professionista/critico d’arte). Lo scopo è organizzare mostre (personali e collettive) riservate a tutti coloro che desiderano conoscere e collezionare Arte Contemporanea, portando le opere anche in locations inconsuete, fuori dagli abituali circuiti di gallerie e musei. Per informazioni: Press&Media Eleonora Tarantino Mob: 3356926106 pressmedia@coolmag.it © Cris Thellung 2013 le immagini ad alta definizione sono disponibili in formato digitale inviare richiesta a: pressmedia@coolmag.it Media Partner Location: 127, rue de Turenne - 75003 Paris tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: I paesaggi di Carrà 1921-1964 startDate: 9/22/13 endDate: 1/19/14 Description: Conferenza stampa: venerdì 20 settembre 2013, ore 11.00 Vernice: sabato 21 settembre 2013, ore 17.00 a cura di Simone Soldini e di Elena Pontiggia comitato scientifico Elena Pontiggia, Luca Carrà, Chiara Gatti, e Simone Soldini (direttore Museo) catalogo edito dal Museo d’arte Mendrisio, circa 150 pagine di testi e apparati e riproduzione delle opere in mostra Pino sul mare 1921, Crepuscolo 1922, L’attesa 1926, L’estate 1930 (Museo del Novecento di Milano), I nuotatori 1932 (MART Museo di arte moderna e contemporanea, Trento e Rovereto), Capanni al mare 1927 (GAM, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino), Canale a Venezia 1926 (Kunsthaus di Zurigo), Lo Squero di San Trovaso 1938, I contadini della Versilia 1938 sono alcuni dei capolavori che costellano la mostra sui paesaggi di Carlo Carrà al Museo d’arte di Mendrisio. Curata da Elena Pontiggia e da Simone Soldini, in collaborazione con Chiara Gatti e Luca Carrà, si tratta della prima ampia retrospettiva allestita da un museo svizzero sull’opera di questo grande protagonista della pittura moderna europea. Figura di importanza capitale nella storia dell’arte moderna italiana, Carrà fu tra i fondatori del movimento futurista nei primissimi anni del ‘900. I viaggi nelle capitali europee, ma soprattutto a Parigi, dove frequentò tra gli altri Apollinaire e Picasso, lo misero in contatto con le altre avanguardie europee, facendolo conoscere internazionalmente. La prima guerra mondiale sancì la fine del Futurismo e determinò l’inizio di un breve, fecondo periodo metafisico in cui Carrà entrò in stretti rapporti con i fratelli De Chirico. Gli anni tra il 1915 e il 1920 furono un momento decisivo, di svolta, per l’uomo e per l’artista. Legatosi d’amicizia con Soffici e Papini, Carrà cominciò un intenso periodo di meditazione sulla pittura italiana del ‘300 e del ‘400 che sfociò nei sorprendenti scritti su Giotto, Paolo Uccello, Piero della Francesca e Masaccio. Il recupero in chiave moderna dei “primitivi”, e in primo luogo di Giotto, lo condusse a una pittura – come ebbe a dire – di «forme primordiali», dove la natura si rivela in tutta la sua essenza spirituale. Sintesi, forza plastica, spazialità, architettura accordata a colori tonali: cominciava su queste basi la terza, più lunga e più intensa stagione, quella del «realismo mitico». Essa si aprì con un capolavoro assoluto della storia dell’arte europea del ‘900, presente nella mostra di Mendrisio: Pino sul mare del 1921, dipinto da Carrà appena quarantenne e che venne acquistato dal compositore Alfredo Casella, amico del pittore e figura di primo piano nella cultura europea del ‘900. «Con questo dipinto – scrisse Carrà nella sua autobiografia – io cercavo di ricreare una rappresentazione mitica della natura». Al capolavoro del ’21 ne seguirono altri, una stretti lunga serie di opere che scaturì in gran parte da un’immersione totale nel paesaggio: i monti della Valsesia, le marine di Forte dei Marmi, la laguna veneziana, le campagne e i laghi lombardi, le alpi apuane. Il paesaggio fu spunto continuo di sperimentazione; da una pittura di sintesi Carrà poteva passare a una forma mediata di impressionismo, da un’immagine realista a una visione onirica e surreale, sempre ottenendo risultati di straordinaria intensità. In questo concetto di rappresentazione mitica della natura rientrò a partire dalle grandi composizioni d’inizio anni ‘30 anche la figura: Estate, I nuotatori, I contadini della Versilia sono alcuni capolavori di questo genere, ben documentato in mostra. Grazie ai contributi dell’Archivio Carrà, degli Archivi del ‘900 del MART e del Gabinetto Vieusseux di Firenze si è potuto allestire per l’occasione una sezione dedicata alla figura – importantissima – del Carrà teorico e pubblicista (si ricordino solo i contributi a “Valori plastici” e “l’Ambrosiano”) attraverso un vasto e prezioso materiale documentario. A margine della retrospettiva viene presentata una selezione di opere di autori ticinesi, dipinte tra il 1920 e il 1950, che intende gettare un po’ di luce sulla grande influenza esercitata da Carrà su un contesto locale, di provincia italiana del Nord come il Ticino; cioè, sul suo determinante ruolo nel passaggio da un’arte ancora ottocentesca ad una moderna. Orari ma-ve: 10.00 – 12.00 / 14.00 – 17.00 sa-do: 10.00 – 18.00 lunedì chiuso, tranne festivi Entrata Fr 10.- ridotto Fr 8.- Info www.mendrisio.ch/museo museo@mendrisio.ch Ufficio Stampa: Studio ESSECI di Sergio Campagnolo tel. +39 049 66 34 99 info@studioesseci.net twitter: @studioesseci Location: Piazza San Giovanni, Mendrisio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10015 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: I PAESAGGI DI CARRA' 1921-1964 startDate: 9/22/13 endDate: 1/19/14 Description: Vernice: sabato 21 settembre 2013, ore 17.00 a cura di Simone Soldini e di Elena Pontiggia comitato scientifico Elena Pontiggia, Luca Carrà, Chiara Gatti, e Simone Soldini (direttore Museo) catalogo edito dal Museo d’arte Mendrisio, circa 150 pagine di testi e apparati e riproduzione delle opere in mostra Pino sul mare 1921, Crepuscolo 1922, L’attesa 1926, L’estate 1930 (Museo del Novecento di Milano), I nuotatori 1932 (MART Museo di arte moderna e contemporanea, Trento e Rovereto), Capanni al mare 1927 (GAM, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino), Canale a Venezia 1926 (Kunsthaus di Zurigo), Lo Squero di San Trovaso 1938, I contadini della Versilia 1938 sono alcuni dei capolavori che costellano la mostra sui paesaggi di Carlo Carrà al Museo d’arte di Mendrisio. Curata da Elena Pontiggia e da Simone Soldini, in collaborazione con Chiara Gatti e Luca Carrà, si tratta della prima ampia retrospettiva allestita da un museo svizzero sull’opera di questo grande protagonista della pittura moderna europea. Figura di importanza capitale nella storia dell’arte moderna italiana, Carrà fu tra i fondatori del movimento futurista nei primissimi anni del ‘900. I viaggi nelle capitali europee, ma soprattutto a Parigi, dove frequentò tra gli altri Apollinaire e Picasso, lo misero in contatto con le altre avanguardie europee, facendolo conoscere internazionalmente. La prima guerra mondiale sancì la fine del Futurismo e determinò l’inizio di un breve, fecondo periodo metafisico in cui Carrà entrò in stretti rapporti con i fratelli De Chirico. Gli anni tra il 1915 e il 1920 furono un momento decisivo, di svolta, per l’uomo e per l’artista. Legatosi d’amicizia con Soffici e Papini, Carrà cominciò un intenso periodo di meditazione sulla pittura italiana del ‘300 e del ‘400 che sfociò nei sorprendenti scritti su Giotto, Paolo Uccello, Piero della Francesca e Masaccio. Il recupero in chiave moderna dei “primitivi”, e in primo luogo di Giotto, lo condusse a una pittura – come ebbe a dire – di «forme primordiali», dove la natura si rivela in tutta la sua essenza spirituale. Sintesi, forza plastica, spazialità, architettura accordata a colori tonali: cominciava su queste basi la terza, più lunga e più intensa stagione, quella del «realismo mitico». Essa si aprì con un capolavoro assoluto della storia dell’arte europea del ‘900, presente nella mostra di Mendrisio: Pino sul mare del 1921, dipinto da Carrà appena quarantenne e che venne acquistato dal compositore Alfredo Casella, amico del pittore e figura di primo piano nella cultura europea del ‘900. «Con questo dipinto – scrisse Carrà nella sua autobiografia – io cercavo di ricreare una rappresentazione mitica della natura». Al capolavoro del ’21 ne seguirono altri, una stretti lunga serie di opere che scaturì in gran parte da un’immersione totale nel paesaggio: i monti della Valsesia, le marine di Forte dei Marmi, la laguna veneziana, le campagne e i laghi lombardi, le alpi apuane. Il paesaggio fu spunto continuo di sperimentazione; da una pittura di sintesi Carrà poteva passare a una forma mediata di impressionismo, da un’immagine realista a una visione onirica e surreale, sempre ottenendo risultati di straordinaria intensità. In questo concetto di rappresentazione mitica della natura rientrò a partire dalle grandi composizioni d’inizio anni ‘30 anche la figura: Estate, I nuotatori, I contadini della Versilia sono alcuni capolavori di questo genere, ben documentato in mostra. Grazie ai contributi dell’Archivio Carrà, degli Archivi del ‘900 del MART e del Gabinetto Vieusseux di Firenze si è potuto allestire per l’occasione una sezione dedicata alla figura – importantissima – del Carrà teorico e pubblicista (si ricordino solo i contributi a “Valori plastici” e “l’Ambrosiano”) attraverso un vasto e prezioso materiale documentario. A margine della retrospettiva viene presentata una selezione di opere di autori ticinesi, dipinte tra il 1920 e il 1950, che intende gettare un po’ di luce sulla grande influenza esercitata da Carrà su un contesto locale, di provincia italiana del Nord come il Ticino; cioè, sul suo determinante ruolo nel passaggio da un’arte ancora ottocentesca ad una moderna. Orari ma-ve: 10.00 – 12.00 / 14.00 – 17.00 sa-do: 10.00 – 18.00 lunedì chiuso, tranne festivi Entrata Fr 10.- ridotto Fr 8.- Info www.mendrisio.ch/museo museo@mendrisio.ch Ufficio Stampa: Studio ESSECI di Sergio Campagnolo tel. +39 049 66 34 99 info@studioesseci.net twitter: @studioesseci Location: Piazza San Giovanni, Mendrisio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10015 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: CRIS THELLUNG ROCK AROUND THE CLIC startDate: 10/31/13 endDate: 1/31/14 Description: CRIS THELLUNG ROCK AROUND THE CLIC a cura di Stefano Bianchi Parigi, dal 31 Ottobre 2013 al 31 Gennaio 2014 Inaugurazione: giovedì 31 Ottobre alle ore 18.00 Fotografo appassionato, viaggiatore instancabile, musicologo irriducibile, Cris Thellung trasferisce (sempre e comunque sul filo del paradosso) gli idoli del rock e le copertine dei loro dischi dentro imprevedibili scenari, paesaggi, scorci urbani. Talvolta li mette a confronto con opere d’arte, trasformando ogni scatto fotografico in una spiazzante, ironica messinscena. Nella serie Rock Around The Clic, la copertina di “Let It Bleed” dei Rolling Stones incontra il coniglio suonatore scolpito da Barry Flanagan e fotografato da Thellung alla Royal Academy of Arts di Londra. Una sinfonia di colori, inoltre, cita sullo sfondo la pittura futurista di Nicolay Diulgheroff. Sempre a Londra, davanti al cartello stradale che segnala Abbey Road (celebre in tutto il mondo per essere stata immortalata sulla copertina dell’omonimo album dei Beatles), al posto di John Lennon, Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison ci sono 4 suricati realizzati dal Cracking Art Group italiano. Ad Hyde Park, invece, una sedia a sdraio ricorda poeticamente “Imagine” di John Lennon. L’ha creata Yoko Ono, nello stile neo dadaista del gruppo Fluxus. In Camden High Street, un telone oscura un palazzo inondato di graffiti e “tags”. Sopra, c’è un’immagine gigante dei Clash in concerto: memoria incancellabile del punk, che travolse il quartiere con un magma incandescente di suoni anarchici. Fotografando infine un dettaglio della Battersea Power Station (su un cielo cromatico che ricorda la psichedelia e la pittura visionaria di Vincent Van Gogh), Cris Thellung ha voluto rendere omaggio all’album “Animals” dei Pink Floyd. Geniale, poi, il tributo ai Led Zeppelin: in una cabina telefonica londinese, l’ombra del dirigibile che identifica la band si proietta sulle acque del Lac Vert, nella Haute-Savoie. L’immagine degli U2, invece, viene catapultata a Fez, città santa del Marocco dove la band irlandese registrò “No Line On The Horizon”. Molteplici, in questo caso, le citazioni: da una panoramica delle mura della Medina, alla cover del disco, fino a “Boy”, “The Unforgettable Fire” e “Zooropa”. La famosa copertina di “Loaded” dei Velvet Underground (opera del grafico Stanislaw Zagorski) che mostra un’entrata della metropolitana da cui escono mefitiche esalazioni, ha come via di fuga la parete di “azulejos” portoghesi di un ristorante nel porto di Rotterdam, dove molti anni fa c’era una casa di tolleranza. Fra le decorazioni, spiccano il volto di Marilyn Monroe e la “skyline” di New York: a significare l’emigrazione oltreoceano, per costruirsi una nuova vita. Lungo la Senna di Parigi, sospinte da un soffio di vento, le camaleontiche trasformazioni di Madonna danno un tocco di teatralità a un bouquiniste mentre dal rock prende a delinearsi, sdoppiandosi, il ritratto di Jim Morrison dei Doors: tatuato sui muri di quella Place des Vosges dove per pochi mesi, nel 1971, amò trascorrere il suo tempo. Scrivendo poesie. Stefano Bianchi Cris Thellung (1951), vive e lavora a Milano. Ha partecipato alle ultime due edizioni del PhotoFestival (http://photofestivalmilano.tumblr.com), importante circuito espositivo dedicato alla fotografia d’autore. A Parigi e ai registi della Nouvelle Vague ha dedicato la serie fotografica Rue du Tournage. Certificazione Cartaluce (www.cartaluce.it) stampe inkjet formato 50x70 su carta cotone moab entrada, carta cotone 100% valorizza l’opera grazie ad un’elevata precisione nella descrizione dei dettagli e un’ottimizzazione nell’utilizzo dei pigmenti colore. Ponti x l’Arte (http://pontixarte.myblog.it) è un progetto curato da Eleonora Tarantino (giornalista pubblicista/art consultant) e Stefano Bianchi (giornalista professionista/critico d’arte). Lo scopo è organizzare mostre (personali e collettive) riservate a tutti coloro che desiderano conoscere e collezionare Arte Contemporanea, portando le opere anche in locations inconsuete, fuori dagli abituali circuiti di gallerie e musei. Per informazioni: Press&Media Eleonora Tarantino Mob: 3356926106 pressmedia@coolmag.it Location: Rue de Turenne 127, Parigi tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5922329861494859777 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: §Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Giorgio Kiaris - Cromografie startDate: 9/10/13 endDate: 10/31/13 Description: LA PRIMA MOSTRA NEGLI U.S.A. DELL’ARTISTA ITALIANO GIORGIO KIARIS NY, 22 Luglio 2013 – La galleria S Artspace di New York, Lower-East Side, è lieta di presentare la prima mostra negli Stati Uniti del noto artista italiano Giorgio Kiaris. Questa personale, a cura di Vera Agosti, ospita le opere più recenti dell’artista, intitolate “Cromografie”. L’inaugurazione è prevista per mercoledì 9 ottobre 2013, ore 18-20 presso S Artspace Gallery, 345 Broome Street, NY. La mostra sarà visitabile fino al 31 ottobre 2013. “Ogni collezione è l’inizio di un nuovo viaggio, con qualunque riferimento ....” Attratto dagli artisti del XX secolo, Giorgio Kiaris non ha nulla in comune con gli esperti del web o i mixed-media artist che rompono ogni legame con i codici e le regole della pittura classica. In verità, le opere di Giorgio Kiaris sono strettamente legate agli eventi naturali e, di conseguenza, la sua pittura si riferisce a temi ecologici: la terra, il mare e le stagioni. I suoi quadri raccolgono un’energia cromatica che enfatizza il loro valore in un’eterogenea varietà di toni e colori. La creatività di Kiaris non è accidentale, ma sempre il frutto di un sottile calcolo. “Sono riuscito a trovare l’equilibrio primigenio, grazie all’analisi di tre elementi: totalità, trasformazione, autoregolazione. Questo mi conduce a una scelta matura e tutti quelli che vedono i miei lavori arrivano alla coscienza di chi siamo tutti.” Un ritorno alla purezza, alla bellezza e alla poesia che gli dà una sensazione di appagamento, che porta a un assoluto equilibrio di segni e colori nelle sue opere; l’artista continua a seminare i semi e i frutti dell’intelligenza sulle tele. “Ora più che mai, dovremmo guardare alla natura come se guardassimo dentro noi stessi; senza di essa, non saremmo chi siamo.” Giorgio Kiaris è nato a Roma nel 1968. Dopo il diploma in arte, è diventato l’assistente di Gastone Biggi, viaggiando per l’Europa e gli Stati Uniti. La sua arte è stata influenzata dal teatro, dalla musica e dalla natura. La sua ultima produzione è stata presentata nella personale “Sinergie”, a Milano, nel febbraio 2012. S Artspace Gallery si trova nel cuore del Lower East Side in NYC. S Artspace Gallery offre un palcoscenico agli artisti contemporanei giovani e al centro della loro carriera, provenienti principalmente dall’Europa, dall’America latina e dai Caraibi per esporre le loro emozioni attraverso l’arte. I direttori, Catherine Testorf ed Elizabeth Rosso, si impegnano per portare sulla vibrante scena artistica di NYC opere originali ed innovative. La galleria S Artspace è situata al 345 di Broome Street, NYC (tra Elizabeth e Bowery). Per maggiori informazioni, visitate www.sohotelartspace.com Per interviste, si prega di contattare : USA: Elizabeth Rosso, Tel. # + 917/362-4987 E-mail: erosso@sohotelartspace.com ITALY: Elite Shopping TV Milano E-mail: artivisive@bhtv.it Location: S Artspace, 345 Broome Street, New York tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ALBERTO BIASI opere dal 1959 al 2013 startDate: 9/27/13 endDate: 11/26/13 Description: ALBERTO BIASI opere dal 1959 al 2013 a cura di Marco Meneguzzo in collaborazione con Archivio Alberto Biasi. Inaugurazione giovedì 26 settembre 2013 alle ore 17 presso la nuova sede di via Nassa 3A a Lugano orari: dal 27 settembre al 26 novembre 2013 dal martedì al venerdi dalle 11:30 alle 18 sabato su appuntamento Per inaugurare la nuova, prestigiosa sede svizzera della sua galleria, nel cuore di Lugano, Allegra Ravizza ha scelto una selezionatissima antologica di Alberto Biasi (Padova 1937), tra i fondatori del Gruppo Enne e uno tra i più importanti esponenti italiani dell’arte cinetica. In mostra ci saranno opere rare e scelte tra il ricco percorso dell’artista, avviato nel 1959 con le prime esposizioni del nascente Gruppo Enne, contraltare padovano del milanese Gruppo T. A questo periodo risalgono le celebri opere intitolate Torsioni e Dinamiche, in cui un raffinato intreccio di lamelle in pvc determina una percezione virtuale e quasi ipnotica del movimento, grazie ai leggeri spostamenti del punto di vista dell’osservatore. Lo spazio, che già in queste opere, così come nelle precedenti Trame appariva inafferrabile, diventerà caleidoscopico nei celebri Light prisms (realizzati dal 1962), dove un fascio di luce Via Nassa 3A, II floor, 6900 Lugano | www.allegraravizza.com | art@allegraravizza.com Cel CH +41 789760926 | Cel.IT +39 3933356237 bianca, passando attraverso prismi di cristallo ruotanti, si scompone nelle tonalità dell’iride sempre cangianti, facendosi dell’ambiente in cui lo spettatore è immerso. Da allora la ricerca di Biasi si sviluppa nell’ambito delle variazioni percettive con la realizzazione dei Politipi, sintesi di geometria e movimento, sino alla produzione più recente dove la collocazione spaziale dell’opera si fa dinamica, infrangendo lo spazio che la circonda. Di tutta questa vicenda saranno testimoni le opere esposte, scelte tra quelle che maggiormente rappresentano la sua articolata ricerca, sia dal punto di vista storico (molti i lavori che risalgono agli anni Sessanta) che formale-concettuale. A queste si aggiunge un importante corpus di introvabili documenti storici – manifesti, inviti, locandine, scritti, raccolti grazie alla collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi – a sottolineare l’intenzione della galleria di svolgere anche un ruolo di divulgazione scientifica e storica dell’arte recente. Infine, Alberto Biasi ha ideato per l’occasione il cartoncino d’invito – in edizione numerata - che sarà un vero e proprio multiplo d’arte cinetica. La mostra e il catalogo, realizzati in collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi, sono a cura di Marco Meneguzzo. Location: Via Nassa 3A, Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: UN MONDO IN TRASFORMAZIONE. L'Ottocento tra poesia rurale e realtà urbana startDate: 10/13/13 endDate: 1/12/14 Description: UN MONDO IN TRASFORMAZIONE. L'Ottocento tra poesia rurale e realtà urbana Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio) - Canton Ticino, Svizzera Dal 13 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014 Due date emblematiche, quelle del 1830 e del 1915, a racchiudere le immagini dei cambiamenti della società, sia contadina che urbana, fissati sulla tela dai maggiori artisti attivi in area lombarda e ticinese in quei decenni. Questo l’affascinante racconto che la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate (Mendrisio) propone dal 13 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014 con la grande mostra “Un mondo in trasformazione. L'Ottocento tra poesia rurale e realtà urbana” a cura di Giovanni Anzani ed Elisabetta Chiodini. La rassegna ripercorre i cambiamenti intervenuti in questo momento storico cruciale. Lo fa attraverso una novantina di capolavori eseguiti dai maggiori protagonisti della cultura figurativa ottocentesca lombarda e ticinese. L’oculata scelta delle opere si prefigge d’illustrare l’evoluzione della pittura di paesaggio, rurale e urbano, tra il 1830 e il 1915 con le conseguenti implicazioni sulla società. Non solo paesaggi quindi, ma anche scene di vita quotidiana. Lungo il percorso della mostra il visitatore avrà modo di immergersi nell’ambiente cittadino ottocentesco attraverso le suggestive vedute di Lugano e Milano, dipinte da artisti quali Giovanni Migliara, Giuseppe Canella e Carlo Bossoli, che testimoniano le significative modifiche dell’assetto urbano. Da queste vedute tipiche dell’epoca romantica si passa a una visione della città più attenta ai mutamenti della modernità: irrompono infatti la presenza della ferrovia, dell’industria e del disagio sociale, ma anche nuovi momenti ricreativi, dedicati allo svago collettivo e privato. Tra i principali interpreti di questo mondo in trasformazione troviamo Carcano, Franzoni, Feragutti Visconti e Mosè Bianchi che con Corso di Porta Ticinese tratteggia i contorni di una Milano fumosa e brulicante di vita, mentre con Lavandaie immortala la fatica di umili donne iscritte in un paesaggio che conserva ancora cadenze bucoliche. Quadri in cui la denuncia sociale si fa più esplicita sono ad esempio Alveare di Luigi Rossi, Ritorno dal lavoro e L’abbruttito di Pietro Chiesa, Venduta! di Angelo Morbelli, dipinto che ritrae l’annichilente realtà della prostituzione minorile. A quest’ultimo artista, portavoce delle diverse declinazioni del suo tempo, la mostra dedica un’intera sala. I mutamenti delle abitudini e dei costumi della società strettamente connessi al nuovo paesaggio, inteso come luogo abitato e vissuto, compongono l’universo artistico di numerosi pittori. Accanto alla fatica della vita contadina e alla miseria che alberga nelle zone suburbane, trovano spazio i lussi e i sollazzi della borghesia descritti in quadri che trasmettono la spensieratezza delle classi sociali più agiate. Alla trasfigurazione della città si affiancano i paesaggi della campagna ticinese e lombarda che paiono cristallizzati in una visione idealizzata dai toni lirici. Profondi mutamenti stilistici stravolgono l’arte del XIX secolo: una diversificazione di linguaggi che spazia da influenze scapigliate a ricerche più schiettamente veriste per approdare al divisionismo di Segantini, Longoni, Pellizza da Volpedo, Berta e Sottocornola e aprire una finestra sulla prima fase del Novecento con le opere prefuturiste di Boccioni. I vari nodi della mostra verranno sottolineati da testi poetici e in prosa, coevi ai dipinti e a loro legati per tematiche o atmosfere, al fine di evocare in maniera ancor più vibrante lo spirito dell’epoca. ___________________________________________________________ Mostra a cura di: Giovanni Anzani ed Elisabetta Chiodini Coordinamento scientifico e organizzativo: Mariangela Agliati Ruggia e Alessandra Brambilla Allestimento: Nomadesigners Informazioni: Pinacoteca cantonale Giovanni Züst CH-6862 Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera Tel. +41 (0)91 816 47 91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest Orari, prezzi e servizi: Da martedì a venerdì: 09.00-12.00 / 14.00-18.00 Sabato, domenica e festivi: 10.00-12.00 / 14.00-18.00 Chiuso: il lunedì; 24,25,31/12 e 1/01. Altri festivi aperto. Ingresso: CHF 10.-/€8,70; ridotto (pensionati, studenti, gruppi): CHF 8.-/€6,50; gratuito per le scuole ticinesi. Visite guidate su prenotazione anche fuori orario; bookshop; audioguide; parcheggi nelle vicinanze. Ufficio stampa per la Svizzera: Pinacoteca Züst – Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera Tel. +41 (0)91 816.47.91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest per l’Italia: Studio ESSECI – Sergio Campagnolo – Padova, Italia Tel. +39 049.663.499; info@studioesseci.net; www.studioesseci.net COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l’ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall’autostrada Milano-Lugano l’uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è all’inizio della piazza della chiesa parrocchiale, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi con la navetta “CittàBus” linea 3 – corse ogni mezzora – o a piedi, in 10 minuti. Location: Pinacoteca Züst – Rancate , tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2830 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: TEFAF , Maastricht startDate: 3/14/14 endDate: 3/23/14 Description: TEFAF , Maastricht Olanda Dal 14 al 23 marzo 2014 È universalmente riconosciuta come la fiera più importate al mondo, TEFAF definisce lo standard dell’eccellenza nel mercato dell’arte. Un evento realmente unico da non perdere per collezionisti e responsabili di museo e appassionati d’arte in genere. Poiché presenta oltre 260 tra le gallerie più importanti al mondo provenienti da 20 paesi, possiamo dire che TEFAF è un’esposizione che si arricchisce di continuo delle migliori opere d’arte attualmente presenti sul mercato internazionale. In aggiunta alle tradizionali aree dedicate ai dipinti antichi dei grandi maestri e alle opere d’arte antica, a TEFAF è possibile vedere e acquistare un’ampia scelta di opere d’arte moderna e contemporanea, come pure alta gioielleria, Design del XX secolo e opere su carta. TEFAF Maastricht non ha eguali per il livello di qualità e per il metodo impiegato per stabilire la garanzia e l’autenticità di ogni singolo dipinto ed oggetto proposto. I galleristi che vi partecipano sono ammessi solo dopo aver superato un severo e selettivo iter. Il Comitato di Vetting di TEFAF infatti, considerato come un “precursore del settore”, coinvolge non meno di 175 esperti internazionali specializzati in 29 differenti settori, che esaminano ogni singola opere d’arte all’interno della Fiera per qualità, autenticità e condizioni. In questo modo gli acquisti a TEFAF possono svolgersi in totale sicurezza e fiducia. Per avere un’idea più ampia vi segnaliamo la piattaforma TEFAF . Molti ed interessanti video sulla fiera e sugli oggetti, interviste con collezionisti ed esperti: http://www.tefaf.com/DesktopDefault.aspx?tabid=24 Info: TEFAF, The European Fine Arts Fair MECC (Maastricht Exhibition & Congress Centre) Forum 100 6229 GV Maastricht Olanda Location: 6229 GV Maastricht, Holland tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: DOMENICA REGAZZONI DUO...TRIO...QUARTETTO... startDate: 10/8/13 endDate: 10/9/13 Description: PARLAMENTO EUROPEO Strasburgo DOMENICA REGAZZONI DUO...TRIO...QUARTETTO... 8 - 9 ottobre 2013 Domenica Regazzoni Chiave di violino spezzata, 2013 Domenica Regazzoni dà vita ad un intimo connubio tra arte e musica. Lo spazio antistante la Galleria Nord del Parlamento Europeo diventa lo scenario della personale dellartista italiana che attraverso venticinque opere, incisioni e tavole di legno polimateriche rielaborate, realizzate negli ultimi dieci anni, dà vita ad un singolare connubio tra larte dei suoni e quella delle forme e dei colori. Primaria fonte di ispirazione dellartista è il ricordo del padre Dante, scomparso nel 1999, grande maestro liutaio, erede di predecessori quali Stradivari e Amati. Dalla memoria è nata la necessità di una ricostruzione affettiva e simbolica della figura paterna, ma nello stesso tempo la fantasia dellartista celebra in chiave contemporanea la tradizione di tutti i liutai italiani: abili tecnici e artisti anchessi a tutti gli effetti. Lesposizione comprende, sia opere degli anni 2002-2006, dove sono messi in risalto come ha scritto in un suo saggio Gillo Dorfles "non quadri, ma documenti di unartigianalità familiare e insieme invenzioni autonome in chiave di sol di piccoli trofei lignei", sia opere più recenti molto suggestive e poetiche che, liberate dal ricordo paterno, richiamano attraverso i colori il mondo dellarte e al tempo stesso quello della musica. Coordinate Titolo Domenica Regazzoni. Duo...Trio...Quartetto... Sede PARLAMENTO EUROPEO - Strasburgo Date 8 9 ottobre 2013 Info www.regazzoni.net Ufficio Stampa Irma Bianchi Comunicazione tel 02 89404694 info@irmabianchi.it - www.irmabianchi.it Location: PARLAMENTO EUROPEO - Strasburgo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: FIAC 2013 startDate: 10/24/13 endDate: 10/27/13 Description: FIAC 2013 24-27 ottobre 2013 Grand Palais Stand 0.C52 ALTERAZIONI PERCETTIVE La galleria A arte Studio Invernizzi presenta in occasione di FIAC 2013 una mostra in cui le opere dell’artista francese François Morellet, caratterizzate da una continua ricerca relativa alle diverse possibilità espressive della linea come mezzo di rottura della regola geometrica consolidata e dello spazio delimitato dalla tela, dialogheranno con quelle scelte dell’artista italiano Gianni Colombo, che ha posto particolare attenzione nell’indagare e modificare la percezione dello spettatore attraverso il coinvolgimento sensoriale visivo aperto ad una costante sperimentazione. L’artista francese Michel Verjux realizzerà per questa occasione una proiezione luminosa che stimola l’osservatore a interrogarsi su una nuova immagine, ora messa in evidenza. L’opera dialogherà con le sovrapposizioni architettoniche in plexiglas di Francesco Candeloro, che svelano i particolari di diverse città in una nuova percezione visiva, e creerà uno straniante spaesamento anche in relazione alle pitture di Nelio Sonego, appartenenti al ciclo “Orizzontaleverticale” dove la posizione decentrata dei segni verso il bordo esterno della tela spinge l’osservatore a ridefinire lo spazio della percezione visiva. Location: Avenue Winston Churchill, 75008 Paris tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: GLASSTRESS WHITE LIGHT / WHITE HEAT startDate: 11/27/13 endDate: 2/23/14 Description: GLASSTRESS WHITE LIGHT / WHITE HEAT a cura di Adriano Berengo e James Putnam fino al 24 novembre 2013 - Venezia Evento collaterale alla 55. Esposizione Internazionale dArte la Biennale di Venezia Palazzo Cavalli Franchetti / Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Berengo Centre for Contemporary Art and Glass Scuola Grande Confraternita di San Teodoro dal 27 Novembre 2013 al 23 febbraio 2014 - Londra London College of Fashion The Wallace Collection Helen Storey, The Dress of Glass and Flame, 2013, vetro pyrex, bioetanolo, corde in acciaio, cocci di vetro di Murano e cristallo, cm 39x32x21 GLASSTRESS. White Light / White Heat, levento collaterale alla Biennale di Venezia, a cura di Adriano Berengo e James Putnam, prosegue a Venezia fino al 24 novembre e arriva a Londra a partire dal 27 novembre fino al 23 febbraio. Grazie al grande successo della mostra di Venezia, giunta alla terza edizione, Berengo Studio, Venice Projects, London College of Fashion e la Wallace Collection di Londra, lavorando in stretta collaborazione, hanno ideato e realizzato la prima edizione inglese di Glasstress. Nelle sedi del London College of Fashion e della Wallace Collection di Londra sarà esposta unaccurata selezione di opere degli artisti che attualmente sono presenti a Venezia, molti dei quali si sono confrontati per la prima volta con la lavorazione del vetro. Ognuno di loro, attraverso una molteplicità di espressioni artistiche, ha dato vita a straordinarie opere, performances e progetti speciali studiati ad hoc per levento, mostrando un approccio al materiale estremamente personale. I lavori, di alto valore artistico e comunicativo, sono il risultato di unintensa sinergia con i maestri vetrai, che hanno collaborato con gli artisti nella fase esecutiva allinterno della fornace del Berengo Centre, messa a loro disposizione. Lentusiasmo e lo spirito di gruppo hanno contribuito positivamente alla creazione di lavori che mettono in risalto le caratteristiche del vetro: la superficie, i colori, le trasparenze, i riflessi e che spaziano da opere di forte impatto, spettacolari per forme dimensioni e cromie, dal carattere magnetico, a creazioni estremamente semplici, lineari, austere, essenziali; ricche di carica emotiva, di concetti e tematiche legate alla nostra contemporaneità. Gli artisti: Alice Anderson, Polly Apfelbaum, Miroslaw Balka, Loris Cecchini, Chivers Mat, Tracey Emin, Paul Fryer, Hew Locke, Alastair Mackie, Cornelia Parker, Meekyoung Shin, Javier Perez, Recycle Group, Koen Vanmechelen, Ilya & Emilia Kabakov, Ron Arad, Mat Collishaw, Tim Noble e Sue Webster, Gavin Turk, Ivyone Koo, Oksana Mas e Thomas Schutte. Berengo Studio rappresenta una delle esperienze più innovative nellutilizzo del vetro per esprimere le diverse espressioni artistiche della contemporaneità. Fondato nel 1989 da Adriano Berengo, ha lobiettivo di avvicinare al mondo del vetro artisti contemporanei internazionali affinché, nellantica fornace di Berengo in collaborazione con i maestri vetrai, gli artisti possano esprimere la propria ricerca nel linguaggio tridimensionale della pasta vitrea. Da Berengo Studio si incontrano giovani artisti agli esordi, e numerosi artisti affermati e emergenti, le cui opere sono in gran parte esposte in importanti musei e collezioni private. Gli artisti che collaborano con Berengo Studio normalmente utilizzano materiali espressivi differenti dal vetro e per tale ragione nellapproccio con il nuovo medium portano sempre una originale e più libera interpretazione delle possibilità di questo straordinario materiale. Il London College of Fashion, leader mondiale nella formazione, nella ricerca e nella consulenza per la moda, offre un portfolio unico di corsi specializzati, da quelli brevi ai post-laurea. La gamma di materie proposte segue lintero processo della moda dalla creazione, alla produzione, alla promozione e la gestione e la commercializzazione di tali attività. Molti dei corsi sono unici in tutto il Regno Unito e, messi a confronto con altri istituti specializzati di tutto il mondo, offrono agli studenti un'esperienza senza pari. L'attività del College è incentrata sullo sviluppo delle idee: il suo staff e gli studenti studiano teoria della moda insieme alla pratica, storica e culturale, per mettersi alla prova sfidando gli scenari sociali, politici ed etici. Inoltre, il suo business progressista e gli stretti rapporti instaurati con industrie di moda e lifestyle di tutto il mondo sono alla base della missione verso "La moda del futuro". Ogni settore dellindustria della moda di oggi trova protagonisti i laureati al LCF, da designer affermati come Jimmy Choo OBE e Beatrix Ong OBE (calzature), a stelle nascenti come William Tempest (fashion designer, stimato imprenditore e presidente del British Fashion Council), Harold Tillman CBE, ma anche giornalisti di moda come Melanie Rickey e Sarah Harris. La Wallace Collection è un museo nazionale situato in una tenuta storica di Londra. La collezione al suo interno è stata acquisita principalmente nel XIX secolo da parte del terzo e quarto Marchese di Hertford e da Sir Richard Wallace. Nelle 29 gallerie sono esposti quadri francesi del 700, mobili e porcellane insieme a una delle più belle collezioni al mondo di dipinti antichi. In mostra in quattro gallerie, anche una magnifica collezione di armi e armature principesche oltre a significanti esposizioni di scatole d'oro, miniature, sculture e opere d'arte medievali e rinascimentali. www.fashion.arts.ac.uk Adriano Berengo nasce a Venezia e si laurea presso l' Università Ca' Foscari di Venezia nel 1976. Completa la sua formazione con studi post-laurea in Letterature Comparate presso SUNY, ottenendo un dottorato di ricerca. Nello stesso anno fonda "Gradiva", una rivista interdisciplinare. Dal 1977 al1981, Berengo insegna Inglese e Letteratura in Italia. Nel 1982, diventa direttore artistico della Salviato & Company Glass Works, fondando il Berengo Studio nel 1989 per promuovere il vetro come mezzo artistico. Nel 2007 crea invece Venice Projects, un'organizzazione dedicata agli artisti che hanno raggiunto una statura tale da essere in concorso alla Biennale di Venezia. Berengo ha organizzato molte mostre personali e collettive presso musei e istituzioni culturali internazionali per promuovere gli artisti e il loro lavoro. James Putnam è un curatore e scrittore indipendente. Ha fondato il Programma di Arti e Culture Contemporanee del British Museum, di cui è stato anche curatore dal 1999 al 2003. Il suo libro Art and Artifact The Museum as Medium/Arte e Manufatto II Museo come Mezzo (Thames & Hudson, 2000/10) indaga linterazione tra gli artisti contemporanei ed il museo. Ha curato una serie, tuttora in corso, di progetti acclamati dalla critica con artisti contemporanei presso il Museo di Freud di Londra fra i quali Sophie Calle, Sarah Lucas, Tim Noble, Sue Webster e Mat Collishaw. È stato nominato curatore di Arte allArte 9, in Toscana, nel 2005, e ha fatto parte del comitato curatoriale delledizione 2006 della Triennale dArte di Echigo-Tsumari in Giappone. Nel 2009 ha curato gli eventi collaterali Distortion (Distorsione) e Library (Biblioteca) nellambito della LIII edizione della Biennale di Venezia. È stato il curatore della Biennale di Busan, in Corea del Sud (2010). Più di recente ha curato la mostra The Knowledge (Il Sapere) nellambito della LIV edizione della Biennale di Venezia (2011), che prevedeva uninstallazione site-specific di Chiharu Shiota. Dal 2003 al 2004 è stato professore invitato Museologia presso la New York University ed è attualmente Senior Research Fellow, Mostre, presso la prestigiosa scuola di moda del London College of Fashion, Università delle arti di Londra. Coordinate mostra Titolo GLASSTRESS. WHITE LIGHT / WHITE HEAT A cura di Adriano Berengo e James Putnam Sedi - Venezia - Palazzo CavalliFranchetti / Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Campo S. Stefano, 2847 | Fermata Accademia - Berengo Centre for Contemporary Art and Glass Campiello della Pescheria, Murano - Scuola Grande Confraternita di San Teodoro San Marco, 4810 | Fermata Rialto Date fino al 24 novembre 2013 Orari tutti i giorni dalle 10 alle 18 per le tre sedi Ingresso unico per le tre sedi: intero euro 10 ridotto euro 8 per gruppi, over 65 e bambini Sedi - Londra - Wallace Collection, Hertford House, Manchester Square, Londra, W1U 3BN - London College of Fashion, 20 John Princes Street W1G 0B Date 27 novembre 2013 - 23 febbraio 2014 Info London College of Fashion: Lynsey Fox : 020 7514 2998, l.fox@fashion.arts.ac.uk Info tel. +39 041739453 francesca@veniceprojects.com - luca@veniceprojects.com www.glasstress.org - facebook.com/Glasstress - @Glasstress Catalogo con testi di Adriano Berengo, James Putnam, Frances Corner Ufficio stampa Irma Bianchi Comunicazione tel. +39 02 8940 4694 - info@irmabianchi.it testi e immagini scaricabili www.irmabianchi.it Location: 20 John Princes Street W1G 0B, London tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2924 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: INTERNATIONAL PHOTOGRAPHY AWARDS 2013 startDate: 10/27/13 endDate: 10/27/13 Description: COMUNICATI I VINCITORI DELL’INTERNATIONAL PHOTOGRAPHY AWARDS 2013, LE PREMIAZIONI IL 27 OTTOBRE NICOLA UGHI PREMIATO PER IL RITRATTO DI ANDREA BOCELLI Il fotografo toscano si aggiudica il secondo posto nella categoria Portraits - People del prestigioso premio I.P.A. con un’immagine del tenore, grande appassionato di cavalli, scattata per il magazine internazionale Equestrio. Con altre 6 fotografie conquista ben 7 menzioni d’onore. Bocelli_NPP-bassa IL PREMIO I.P.A. A NICOLA UGHI – Il fotografo vince nuovamente un premio (a cui si aggiungono7 menzioni d’onore) al prestigioso International Photography Awards edizione 2013, le cui premiazioni ufficiali avverranno il prossimo 27 ottobre a New York presso la sede della Lucie Foundation. Nicola Ughi si aggiudica infatti il secondo posto nella categoria Portraits - People con un’immagine del grande tenore Andrea Bocelli. Scattata durante un reportage realizzato per il magazine internazionale Equestrio, la foto è stata pubblicata lo scorso maggio nel numero Summer 2013 dell’edizione italiana, svizzera e francese della testata. Il servizio, composto di una lunga intervista di 8 pagine e di 3 immagini dell’artista,in cui traspare tutto il suo amore per i cavalli, nasce dalla collaborazione tra Nicola Ughi e la giornalista Caterina Vagnozzi. UGHI COMUNICAZIONE - Il fotografo toscano infatti esegue anche lavori corporate nell’ambito dell’attività dell’agenzia Ughi Comunicazione, esperta nella gestione e coordinamento e valorizzazione delle sponsorizzazioni nel mondo dell’equitazione. LA GIORNALISTA - Caterina Vagnozzi è invece una protagonista del mondo equestre internazionale da ben venticinque anni sia come giornalista che come titolare della società EquiEquipe, insignita nel 2012 con il “Best Press Office Award”, premio destinato al miglior ufficio stampa delle 13 tappe della Rolex FEI World Cup Western European League 2011-2012. ANDREA BOCELLI - Nella sua lunga intervista ad Andrea Bocelli, Caterina Vagnozzi racconta la grande passione del maestro per i cavalli, che è solito montare tutte le volte che torna a casa a Lajatico (PI). Bocelli infatti è legato al mondo equestre sin dall’infanzia. “Cavalcare – racconta nell’intervista - è stato il mio sport preferito sin da quando ero bambino …i cavalli erano la mia bicicletta, la mia moto …”. In genere la sua famiglia e i suoi amici cavalcano con lui: “… ma - racconta ancora - mi piace anche andare da solo, con il mio cavallo, a sperimentare la bellezza e la magia della campagna intatta della mia regione”. Dei cavalli Andrea Bocelli apprezza l’intelligenza, la loro capacità di esprimere affetti, le loro abilità atletiche, l’intima relazione che si sviluppa quando li cavalchi, la loro capacità di catalizzare le emozioni e gli stati d’animo del loro cavaliere. EQUESTRIO - Prestigiosa rivista trimestrale, Equestrio è distribuita in 6 paesi di 3 continenti diversi in 6 edizioni differenti. Lanciata in Svizzera nel 2003, la testata ha cambiato l'immagine dell'editoria equestre mondiale ottenendo sin da subito un enorme consenso grazie ai suoi contenuti innovativi: informazioni e servizi puntuali sulle competizioni equestri, reportage realizzati con foto di altissima qualità tecnica ed estetica, celebrazione dello stile di vita di chi frequenta il mondo dei cavalli, attenzione all’arte, alla cultura, ai viaggi e al lusso. Grazie alla sua prospettiva internazionale e alla sua qualità editoriale ha suscitato l’interesse degli Emirati Arabi e nel 2004 è stata lanciata anche in Dubai. In versione francofona, dal 2006 è stata pubblicata e diffusa anche in Francia. Nel 2008 il lancio della rivista in Italia, dove l’attenzione per gli sport equestri è in continua crescita. Nell’estate 2008, in occasione delle olimpiadi, nasce l’edizione cinese. Nella primavera del 2013 viene diffusa per la prima volta l’edizione USA. IL FOTOGRAFO – Nicola Ughi arriva alla fotografia professionale dopo la sua laurea in storia. Si dedica infatti a tutt’altro prima di iscriversi nel 2006 alla scuola John Kaverdash di Milano dove incontra il critico Sandro Iovine, che considera il suo maestro. Si specializza nella fotografia di paesaggio, nel ritratto ambientato, nel reportage (in particolare industriale) e nella fotografia equestre – il suo primo servizio di successo, realizzato con due colleghi, fu proprio sul cavallo da corsa Varenne. I suoi scatti sono stati pubblicati sulle più prestigiose testate italiane. PREMI, PUBBLICAZIONI, MOSTRE - Con Alessandro Fasolo Garzia, Nicola Ughi vince nel 2008 il terzo premio della sezione “advertising – calendars” dell'International Photography Awards. Nel 2011 vince il primo premio del concorso internazionale “Obiettivo Agricoltura” dellasezione “Il lavoro nei campi ed i suoi frutti”. Nel 2013 vince un Nikon FIOF Gold Award e il secondo premio della categoria “storie” dello stesso concorso (premiato a nel castello di Barletta nell’aprile di quest’anno). Pubblica due libri con la Pacini Editore: “San Rossore, Reportage da un ippodromo” nel 2007 e “TERRA di Giacomo Puccini” nel 2009. Nel novembre 2012 esce per ETS “Tra foce e pineta”. La mostra tratta dal libro è esposta a Bruxelles nell’estate 2013. Infine proprio con “Tra foce e pineta” vince il primo premio della sezione “Memoria e litorale pisano” dell’XI Premio nazionale di narrativa e saggistica. Attualmente Il fotografo continua la sua ricerca sul paesaggio in connessione al ritratto come espressione della memoria storica dei luoghi e dei territori che egli esplora. I.P.A. - Aggiudicarsi un premio all’International Photography Awards non è facile. Nicola Ughi ha infatti partecipato a un concorso che nel 2013 ha visto 15.000 partecipanti, tra professionisti e dilettanti, provenienti da 103 paesi di ogni parte del globo. Il premio nasce dall’iniziativa dell’americana Lucie Foundation, che annuncerà ufficialmente alla stampa e al pubblico, durante una cerimonia di gala in ottobrea New York, i vincitori di tutte le categorie. Missione della fondazione è quella di onorare i maestri della fotografia, di scoprire nuovi ed emergenti talenti e di promuovere l’apprezzamento della fotografia a ogni livello in tutto il mondo. Dal 2003 a oggi IPA ha avuto il privilegio e l’opportunità di conoscere e fare conoscere moltissimi autori che poi hanno avuto riconoscimenti locali e internazionali. PREMI E MENZIONI I.P.A. 2013 A NICOLA UGHI Premi: People / Portrait – Andrea Bocelli 2ND Place Menzioni d’onore: Special Panoramic – The big dip People / Portrait – NataleChiudani on Almero People / Lifestyle - Far from the mass Special / Travel /Tourism – A walk in London People / Other – A walk in London Deeper Perspective – Birth People / Other – San Remo second row Info per la stampa: Alessandro Luigi Perna Cultura & Giornalismo Progetti Editoriali History&Photography Tel. 0039.02.54010248 Cell. 0039.338.5953881 perna@alessandroluigiperna.com www.alessandroluigiperna.com Location: New York tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: DEA ORH ART GALLERY DI PRAGA: BRACO DIMITRIJEVIĆ startDate: 10/24/13 endDate: 11/20/13 Description: Intervistato Braco Dimitrijević, uno dei più importanti e premiati artisti a livello internazionale, nonché pioniere dell'Arte Concettuale, originario di Sarajevo. Le sue opere sono state presentate nei contesti delle gallerie e dei musei più influenti del mondo, come la Sperone Westwater di New York, la Tate Gallery di Londra, il Museo Ludwig di Colonia, l'Israel Museum di Gerusalemme. L'artista, cha ha partecipato ben sette volte alla Biennale di Venezia e tre volte alla Documenta di Kassel, inaugurerà la mostra personale Giovedì 24 Ottobre 2013, presso la rinomata Dea Orh Art Gallery di Praga. Dea Orh Gallery e una delle più importanti e prestigiose gallerie private della Repubblica Ceca, l'unica ad aver creato una piattaforma teorica e pratica per gli studi di potenzialità, tecniche, tecnologie e filosofie relative al medium della pittura nella produzione artistica contemporanea. Nel processo di continua ricerca, la parte teorica si trasforma in pratica, tramite la realizzazione di straordinarie mostre d'arte in loco, nonché la partecipazione ad esposizioni e fiere internazionali, come la Biennale d'Arte di Venezia e la Art Basel. L'obiettivo principale è quello di valorizzare e dar spazio soprattutto agli artisti del panorama ceco, ma non solo. Come Braco Dimitrijević, la Dea Orh supporta anche artisti dall'estero, al fine di dar loro il giusto valore e merito. Di seguito l'intervista all'artista. 1- Si considera un artista ispirato dall'arte informale o da una particolare corrente/movimento artistico? Diciamo che sono ispirato da un'attività culturale. L'artista contemporaneo è obbligato a riferirsi all'eredità culturale che ha ricevuto. 2- Quando e come è iniziata la sua carriera artistica? Ho tenuto la mia prima mostra all'età di 10 anni, durante la quale ho esposto 40 oli su tela. Successivamente ho continuato, ma mi rendevo conto che la pittura non riusciva ad esprimere la complessità del mio pensiero. Ho dunque smesso e mi sono dedicato alle competizioni di sci alpino, che per me, a quei tempi, rappresentava la possibilità di potermi esprimere nello spazio. Negli anni '67 e '68 ho incominciato con gli interventi nello spazio urbano con mio lavoro “passanti casuali”. 3- Lei parla del suo famoso progetto denominato "Casual Passer-By"; da cosa è stato ispirato e come lo ha realizzato? Ho iniziato pensando ai geni dei tempi passati, precursori dei tempi, come El Greco, Kafka e molti altri. Geni riconosciuti solo in seguito per l'importanza ed il valore della loro opera, ma incompresi ai loro tempi. Mi sono ispirato al fatto che c'è molta gente, anche ai nostri giorni, non in sintonia con il loro periodo storico, che quindi resta incompresa; gente che magari è geniale, ma che resta sconosciuta, nascosta nell'ombra. Ritengo che ogni persona possa essere geniale, fino a prova contraria. Il mio desiderio è proprio quello di dare visibilità a queste persone, promuoverle, per cui nelle mie installazioni inserisco soggetti sconosciuti, partendo proprio dal presupposto che ognuno di noi possa esser geniale. 4- La grandiosa mostra allo zoo di Parigi nel 1998 e il progetto di connessione tra animali e opere d'arte; Parto dalla relazione cosmica tra l'essere vivente in generale e l'arte. Gli animali sono esseri viventi e io ho voluto e voglio tuttora mostrare e far capire come gli animali e la loro psicologia non sia molto diversa da quella degli umani, anzi. Nell'installazione delle gabbie di gatti selvatici a Parigi erano state inserite opere d'arte. all'interno della gabbia dei leoni. Io ho fatto ricostruzione della mostra Degenerate Art della Monaco di Baviera del anno 1936, in gabbia dei leoni, quali non le avevano distrutte. Mentre l'essere umano distruggeva, l'animale aveva un atteggiamento più civile rispetto all'uomo di quel periodo. In queste installazioni si mettono a confronto gli animali, gli oggetti o le opere d'arte. Vengono messi a confronto due modelli culturali: quello del mondo occidentale e quello del mondo animale che vive in armonia con la natura. Dopotutto, se qualcuno guarda la terra dalla Luna, non vi è alcuna distanza tra il Louvre e lo zoo! 5- Il lavoro di installazioni denominato "Triptychos Post Historicus"? Quanti esemplari sono stati prodotti? Ho fatto 500 installazioni in vari musei del mondo, come al Tate Gallery, Guggenheim Museum di New York, Louvre, Musee Orsay o Musee National d Art Moderne Centre Georges Pompidou. Trattasi di trittici: la prima parte del trittico è rappresentata da un quadro storico che rappresenta un valore spirituale e storico, la seconda parte da un oggetto del quotidiano, la terza parte dalla frutta, che esiste senza convenzioni culturali perché appartiene alla natura e quindi esiste indipendentemente dall'uomo. Il trittico rappresenta il Cosmo in piccolo, la trinità di valori diversi che coesistono. 6- Quali sono le sue prossime mostre e che opere verranno esposte? Esporrò a Praga dal 25 Ottobre al 20 Novembre 2013 e poi a Parigi. A Praga, alla Dea Orh Art Gallery, esporrò quadri e sculture recenti, tra i quali un trittico: una citazione di Brâncuşi, affiancata ad un trombone, per quanto riguarda l'oggetto quotidiano e, come frutto, una noce di cocco. 7- Come concepisce l'arte? Vedo l'arte come una passeggiata, una lunga passeggiata durante la quale l'artista migliora il mondo. Location: Praga, Repubblica Ceca, via Kozi 917/3, 110 00 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Photography Exhibition ADRISTORICAL LANDS startDate: 10/30/13 endDate: 11/8/13 Description: ADRISTORICAL LANDS History, Culture, Tourism, Arts and Ancient Crafts in the European Adriatic Territory Photography Exhibition 30 OCTOBER – 8 NOVEMBER 2013 European Commission Representation in the UK, Europe House,32 Smith Square, London SW1P 3EU Prof. Stefano Papetti and Toby White on East meets West: art, architecture and Adriatic lifestyle 31 OCTOBER 2013- Italian Cultural Institute,39 Belgrave Square, London SWL!X 8NX Il 29 Ottobre si aprirà a Londra una mostra fotografica sulle varie realtà dei Partners del Progetto EUROPEO ADRISTORICAL LANDS. L’esposizione avrà luogo alla Europe House, sede della Comunità Europea nel distretto centrale di Westminster e rimarrà aperta fino all’8 Novembre. Le foto artistiche del prestigioso appuntamento sono di Sergio Ramazzotti, Renato Gatta e Ignacio Maria Coccia per i Borghi fortificati delle Marche (tra i quali Corinaldo, Camerino, San Ginesio, Ripatransone, Gradara) e si riferiscono in particolare ai circuiti della Regione Marche denominati “I borghi più belli d’Italia” e i paesi “Bandiera arancione”. Il circuito delle “Case d’Artista” (da Raffaello a Lorenzo Lotto, Gioacchino Rossini, Giacomo Leopardi, Osvaldo Licini, fino ai contemporanei Eliseo Mattiacci, Paolo Icaro e Giuliano Giuliani), è affidato alle foto di Gianni Ummarino ed è stato ideato e progettato dall’Associazione Le Marche Segrete. Nell’ambito di questa mostra il 31 Ottobre avrà luogo all’Istituto Italiano di Cultura (Belgrave Square ore 18.30) una interessante conferenza dibattito tra il Prof. Stefano Papetti (Direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno) ed il giornalista inglese Toby White, che nelle Marche ha partecipato in primavera ad incontri culturali Italia-Croazia.. La conferenza intende sottolineare i caratteri culturali che accomunano i paesi che si affacciano sull'Adriatico, un mare che anziché dividere le popolazioni ha invece contribuito ad unirle, facilitando le comunicazioni fra Oriente ed Occidente e dando vita a quella realtà che potremo definire come l'ecumene adriatico. Questo il tema che sarà approfondito e dibattuto in ambito storico e scientifico con i rappresentanti della stampa: East meets West: art, architecture and Adriatic lifestyle. Per questi due eventi, la mostra londinese e la conferenza-dibattito, l’Associazione Le Marche Segrete ha ricevuto una medaglia di bronzo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Finalità e obiettivi del progetto ADRISTORICAL LANDS – 8 Paesi EU Identificare l’Adriatico come un’unica destinazione turistica attraverso una forte azione di promozione culturale di sette Paesi con gli “Itinerari turistici dell’Adriatico: questo l’obiettivo di “Adristorical Lands”, un Progetto Europeo (Programma di Cooperazione transfrontaliero IPA-Adriatico), che vede insieme Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Italia, Montenegro, Slovenia. Sono Partner del Progetto: Regione Molise; Regione del Veneto; Associazione Città murate del Veneto; Regione Marche; Associazione Le Marche Segrete (Marche); Regione Abruzzo; Confesercenti Abruzzo; Provincia di Bari (Regione Puglia); Agenzia per lo Sviluppo della Dalmazia (Spalato e Hvar) Croazia; Agenzia per lo Sviluppo turistico della Erzegovina (Bosnia); Museo del Mare di Pirano (Slovenia); Comune di Lezha (Albania); Ministero della Cultura e dello Sport del Montenegro, Informest, Provincia di Ravenna. Location: 32 Smith Square, London SW1P 3EU tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: GLASSTRESS WHITE LIGHT / WHITE HEAT startDate: 11/8/13 endDate: 11/24/13 Description: GLASSTRESS WHITE LIGHT / WHITE HEAT a cura di Adriano Berengo e James Putnam fino al 24 novembre 2013 - Venezia Evento collaterale alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia Palazzo Cavalli - Franchetti / Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Berengo Centre for Contemporary Art and Glass Scuola Grande Confraternita di San Teodoro dal 27 novembre 2013 al 23 febbraio 2014 - Londra London College of Fashion The Wallace Collection Helen Storey, The Dress of Glass and Flame, 2013, vetro pyrex, bioetanolo, corde in acciaio, cocci di vetro di Murano e cristallo, cm 39x32x21 GLASSTRESS. White Light / White Heat, l'evento collaterale alla Biennale di Venezia, a cura di Adriano Berengo e James Putnam, prosegue a Venezia fino al 24 novembre e arriva a Londra a partire dal 27 novembre fino al 23 febbraio. Grazie al grande successo della mostra di Venezia, giunta alla terza edizione, Berengo Studio, Venice Projects, London College of Fashion e Wallace Collection di Londra, lavorando in stretta collaborazione, hanno ideato e realizzato la prima edizione inglese di Glasstress. Nelle sedi del London College of Fashion e della Wallace Collection di Londra sarà esposta un'accurata selezione di opere degli artisti che attualmente sono presenti a Venezia, molti dei quali si sono confrontati per la prima volta con la lavorazione del vetro. Ognuno di loro, attraverso una molteplicità di espressioni artistiche, ha dato vita a straordinarie opere, performances e progetti speciali studiati ad hoc per l'evento, mostrando un approccio al materiale estremamente personale. I lavori, di alto valore artistico e comunicativo, sono il risultato di un'intensa sinergia con i maestri vetrai, che hanno collaborato con gli artisti nella fase esecutiva all'interno della fornace del Berengo Centre, messa a loro disposizione. L'entusiasmo e lo spirito di gruppo hanno contribuito positivamente alla creazione di lavori che mettono in risalto le caratteristiche del vetro: la superficie, i colori, le trasparenze, i riflessi e che spaziano da opere di forte impatto, spettacolari per forme dimensioni e cromie, dal carattere magnetico, a creazioni estremamente semplici, lineari, austere, essenziali; ricche di carica emotiva, di concetti e tematiche legate alla nostra contemporaneità. Alcuni degli artisti invitati: Alice Anderson, Polly Apfelbaum, Miroslaw Balka, Chivers Mat, Tracey Emin, Paul Fryer, Hew Locke, Alastair Mackie, Cornelia Parker, Meekyoung Shin, Javier Perez, Recycle Group, Koen Vanmechelen, Ilya & Emilia Kabakov, Ron Arad, Mat Collishaw, Tim Noble e Sue Webster, Gavin Turk, Ivyone Koo, Oksana Mas. Berengo Studio rappresenta una delle esperienze più innovative nell'utilizzo del vetro per esprimere le diverse espressioni artistiche della contemporaneità. Fondato nel 1989 da Adriano Berengo, ha l'obiettivo di avvicinare al mondo del vetro artisti contemporanei internazionali affinché, nell'antica fornace di Berengo in collaborazione con i maestri vetrai, gli artisti possano esprimere la propria ricerca nel linguaggio tridimensionale della pasta vitrea. Da Berengo Studio si incontrano giovani artisti agli esordi, e numerosi artisti affermati e emergenti, le cui opere sono in gran parte esposte in importanti musei e collezioni private. Gli artisti che collaborano con Berengo Studio normalmente utilizzano materiali espressivi differenti dal vetro e per tale ragione nell'approccio con il nuovo medium portano sempre una originale e più libera interpretazione delle possibilità di questo straordinario materiale. www.berengo.com Il London College of Fashion, leader mondiale nella formazione, nella ricerca e nella consulenza per la moda, offre un portfolio unico di corsi specializzati, da quelli brevi ai post-laurea. La gamma di materie proposte segue l'intero processo della moda dalla creazione, alla produzione, alla promozione e la gestione e la commercializzazione di tali attività. Molti dei corsi sono unici in tutto il Regno Unito e, messi a confronto con altri istituti specializzati di tutto il mondo, offrono agli studenti un'esperienza senza pari. L'attività del College è incentrata sullo sviluppo delle idee: il suo staff e gli studenti studiano teoria della moda insieme alla pratica, storica e culturale, per mettersi alla prova sfidando gli scenari sociali, politici ed etici. Inoltre, il suo business progressista e gli stretti rapporti instaurati con industrie di moda e lifestyle di tutto il mondo sono alla base della missione verso "La moda del futuro". Ogni settore dell'industria della moda di oggi trova protagonisti i laureati al LCF, da designer affermati come Jimmy Choo OBE e Beatrix Ong OBE (calzature), a stelle nascenti come William Tempest (fashion designer, stimato imprenditore e presidente del British Fashion Council), Harold Tillman CBE, ma anche giornalisti di moda come Melanie Rickey e Sarah Harris. www.fashion.arts.ac.uk La Wallace Collection è un museo nazionale situato in una tenuta storica di Londra. La collezione al suo interno è stata acquisita principalmente nel XIX secolo da parte del terzo e quarto Marchese di Hertford e da Sir Richard Wallace. Nelle 29 gallerie sono esposti quadri francesi del '700, mobili e porcellane insieme a una delle più belle collezioni al mondo di dipinti antichi. In mostra in quattro gallerie, anche una magnifica collezione di armi e armature principesche oltre a significanti esposizioni di scatole d'oro, miniature, sculture e opere d'arte medievali e rinascimentali. www.wallacecollection.org Adriano Berengo nasce a Venezia e si laurea presso l' Università Ca' Foscari di Venezia nel 1976. Completa la sua formazione con studi post-laurea in Letterature Comparate presso SUNY, ottenendo un dottorato di ricerca. Nello stesso anno fonda "Gradiva", una rivista interdisciplinare. Dal 1977 al1981, Berengo insegna Inglese e Letteratura in Italia. Nel 1982, diventa direttore artistico della Salviato & Company Glass Works, fondando il Berengo Studio nel 1989 per promuovere il vetro come mezzo artistico. Nel 2007 crea invece Venice Projects, un'organizzazione dedicata agli artisti che hanno raggiunto una statura tale da essere in concorso alla Biennale di Venezia. Berengo ha organizzato molte mostre personali e collettive presso musei e istituzioni culturali internazionali per promuovere gli artisti e il loro lavoro. James Putnam è un curatore e scrittore indipendente. Ha fondato il Programma di Arti e Culture Contemporanee del British Museum, di cui è stato anche curatore dal 1999 al 2003. Il suo libro 'Art and Artifact - The Museum as Medium'/'Arte e Manufatto - II Museo come Mezzo' (Thames & Hudson, 2000/10) indaga l'interazione tra gli artisti contemporanei ed il museo. Ha curato una serie, tutt'ora in corso, di progetti acclamati dalla critica con artisti contemporanei presso il Museo di Freud di Londra fra i quali Sophie Calle, Sarah Lucas, Tim Noble, Sue Webster e Mat Collishaw. È stato nominato curatore di Arte all'Arte 9, in Toscana, nel 2005, e ha fatto parte del comitato curatoriale dell'edizione 2006 della Triennale d'Arte di Echigo-Tsumari in Giappone. Nel 2009 ha curato gli eventi collaterali 'Distortion' ('Distorsione') e 'Library' ('Biblioteca') nell'ambito della LIII edizione della Biennale di Venezia. È stato il curatore della Biennale di Busan, in Corea del Sud (2010). Più di recente ha curato la mostra 'The Knowledge' ('Il Sapere') nell'ambito della LIV edizione della Biennale di Venezia (2011), che prevedeva un'installazione site-specific di Chiharu Shiota. Dal 2003 al 2004 è stato professore invitato presso la New York University ed è attualmente Senior Research Fellow presso la prestigiosa scuola di moda del London College of Fashion, Università delle Arti di Londra. Coordinate mostra Titolo GLASSTRESS. WHITE LIGHT / WHITE HEAT A cura di Adriano Berengo e James Putnam Sedi - Venezia - Palazzo Cavalli-Franchetti / Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti Campo S. Stefano, 2847 | Fermata Accademia - Berengo Centre for Contemporary Art and Glass Campiello della Pescheria, Murano - Scuola Grande Confraternita di San Teodoro San Marco, 4810 | Fermata Rialto Date fino al 24 novembre 2013 Orari tutti i giorni dalle 10 alle 18 per le tre sedi Ingresso unico per le tre sedi: intero euro 10 - ridotto euro 8 per gruppi, over 65 e bambini Sedi - Londra - Wallace Collection, Hertford House, Manchester Square, Londra, W1U 3BN - London College of Fashion, 20 John Princes Street W1G 0B Date 27 novembre 2013 - 23 febbraio 2014 Info London College of Fashion: Lynsey Fox : 020 7514 2998, l.fox@fashion.arts.ac.uk Info tel. +39 041739453 francesca@veniceprojects.com - luca@veniceprojects.com www.glasstress.org - facebook.com/Glasstress - @Glasstress Catalogo con testi di Adriano Berengo, James Putnam, Frances Corner Ufficio stampa Irma Bianchi Comunicazione tel. +39 02 8940 4694 - info@irmabianchi.it testi e immagini scaricabili www.irmabianchi.it Location: London College of Fashion, 20 John Princes Street W1G 0B tipo di evento: 15 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ART MARKET BUDAPEST startDate: 11/28/13 endDate: 1/12/13 Description: ACAF-ARTEMISIA GALLERY VI INVITA A ART MARKET BUDAPEST BUDAPEST 28 NOVEMBER - 1 DECEMBER, 2013 In collaborazione con UFOFABRIK Contemporary Art Gallery REGOLAMENTO Art.1 - Finalità Selezione di artisti per la Fiera Internazionale ART MARKET BUDAPEST che si svolgerà dal 28 novembre al 1 dicembre 2013, MILLENARIS PARK – BUDAPEST. La partecipazione alla fiera avviene esclusivamente su selezione. Alle selezioni possono partecipare gli artisti di qualsiasi nazionalità, senza limiti di età, operanti in qualsiasi ambito artistico e creativo. Sono consentite tutte le tecniche artistiche ed il tema è libero. Le dimensioni massime consigliate sono di 80x100 cm. Art. 2 - Criteri di ammissione è richiesto il versamento della quota d’iscrizione come conferma di partecipazione, solo se si supera la selezione. (290,00 euro per un metro quadro di parete – x 2 metri quadri 550 – La regolarizzazione della iscrizione può avvenire in un’unica operazione anticipata oppure è possibile suddividerla in due rate pari al 50% cadauna. A garanzia di partecipazione va versata nell’immediato la caparra scegliendo una delle seguenti modalità di pagamento: PayPal Con carta di credito attraverso PayPal: m.frassetto@libero.it Bonifico Bancario: Pagamento con bonifico - ACAF-ARTEMISIA GALLERY – IBAN - IT33F0542811101000000019147 – -Banca Popolare di Bergamo Sede - O direttamente in sede - Causale – partecipazione expo Venezia settembre : Rimborso spese ART MARKET BUDAPEST nome, cognome dell'artista. Art. 3 - Termini e modalità di partecipazione Ciascun artista può partecipare alle selezioni inviando via email da n. 1 a 10 immagini di opere realizzate, formato .jpg. Preferibile nominare le immagini con autore_titolo_misure. Il modulo di partecipazione, le immagini delle opere ed il materiale documentario (CV + Biografia) dovranno pervenire al seguente indirizzo di posta elettronica: galleria.artemisia.bg@gmail.com La selezione avverrà sulla base delle immagini ricevute. Per consentire un adeguato coordinamento organizzativo si suggerisce di inviare nel più breve tempo possibile il modulo di partecipazione attiguo. Si declina ogni responsabilità del mancato funzionamento dell'indirizzo di posta elettronica. Art.4 – Accordo commerciale In caso di vendita l’artista dovrà corrispondere la percentuale del 20% alla galleria. Di Ugo Fabrik – nulla è dovuto ad ACAF-Artemisia Gallery Art.5. Fasi e scadenze Agli artisti selezionati saranno richieste le opere originali selezionate, queste dovranno essere spedite oppure pervenire direttamente in fiera, nei termini e nelle modalità indicate in fase progettuale. Art.6. Impegno professionale L’artista è consapevole che l’adesione alle proposte espositive è da intendersi come iscrizione ufficiale ai servizi professionali forniti dalla galleria , che curerà e gestirà personalmente l’evento coadiuvata da propri collaboratori di fiducia. L’artista non può interferire in merito alle scelte del curatore, che saranno finalizzate alla qualità dell’evento culturale. Art.7. Esonero responsabilità civile e penale per danni L’artista esonera la galleria, e tutti i suoi collaboratori da qualsiasi responsabilità civile e penale per danni di qualsiasi natura alle opere e/o agli imballaggi con cui esse pervengono. L’assicurazione per danni o furto non è compresa nella quota d’iscrizione. Si consiglia di assicurare autonomamente le opere più fragili. Acaf-Artemisia Gallery è presente solo in veste di collegamento con la galleria ospitante. Gli artisti che presenziano all’evento tramite noi, Manlevano l’Associazione ed il suo Presidente per qualsiasi danno furto, imballaggio, trasporto e qualsivoglia altro, è delegato agli artisti una assicurazione sui propri lavori. Firma per accettazione di questa regola (obbligatorio)…………………………………………………. Art.8. Garanzia di originalità delle opere L’artista è l’unico garante dell’originalità delle opere che presenta ed è responsabile di eventuali segnalazioni di plagio, essendo consapevole che alla Fiera ART MARKET BUDAPEST possono essere esposte solo opere originali. Art.9 – Consenso - L’artista accetta il presente regolamento in tutti i suoi punti, nessuno escluso.Ciascun candidato autorizza espressamente Ufofabrik Contemporary Art Gallery e Acaf-Artemisia Gallery nonché il suo rappresentante legale a trattare i dati personali trasmessi ai sensi della legge 675/96 (“legge sulla Privacy”) e successive modifiche D.lgs.196/2003 (codice Privacy), anche ai fini dell’inserimento in banche dati gestite dalle persone suddette. Ogni partecipante al concorso concede in maniera gratuita a Ufofabrik Contemporary Art Gallery nonché il suo legale rappresentante i diritti di riproduzione delle opere e dei testi rilasciati al premio, al fine della redazione del catalogo, l’eventuale pubblicazione sul sito web del premio e delle altre forme di comunicazione, promozione e attività dell’organizzazione. Il materiale informatico e la documentazione inviata non verrà restituita. Gli organizzatori del concorso avranno diritto di decisione finale su tutto quanto non specificato nel presente bando. L’organizzazione si riserva il diritto di apportare variazioni al bando qualora se ne presenti la necessità. L’adesione e partecipazione al premio implica l’accettazione incondizionata di tutti gli articoli del presente bando. Art.10- Eventuali controversie. Foro competente. Qualora non si addivenga ad una soluzione amichevole, il Foro competente per ogni controversia sarà il Foro di Trento. Data……………………………………………………………….. firma…………………………………………….. Modulo definitivo di partecipazione ACAF-ARTEMISIA GALLERY VI INVITA A ART MARKET BUDAPEST BUDAPEST 28 NOVEMBER - 1 DECEMBER, 2013 IN COLLABORAZIONE CON UFOFABRIK Contemporary Art Gallery Il presente modulo di iscrizione deve essere spedito, firmato e compilato, via email a: galleria.artemisia.bg@gmail.com entro e non oltre il 15 ottobre 2013 Il sottoscritto/ta Cognome…………………………………………..Nome----------------------- via------------------------------------- Cap……………………….città…………………………..Stato-----------------------------------tel.------------------------cell-------------------- Sito web…………………………………………………. Partecipo con n. opere al costo complessivo di euro Opera n.1 titolo……………………………………tecnica…………………………….dimensioni-………………………………….prezzo Opera n.1 titolo……………………………………tecnica…………………………….dimensioni-………………………………….prezzo Opera n.1 titolo……………………………………tecnica…………………………….dimensioni-………………………………….prezzo Opera n.1 titolo……………………………………tecnica…………………………….dimensioni-………………………………….prezzo Dichiaro di aver letto e accettato il regolamento in tutti i punti, nessuno escluso. Del bando sono, inoltre, al corrente che sono compresi i seguenti servizi: Da parte di Galleria Ugo Fabrik Iscrizione e gestione amministrativa dell’evento -Allestimento e disallestimento -Assistenza alla vendita Guardiania -Costi di gestione dell’evento -Progetto grafico dell’evento –Inviti -Promozione dell’evento Servizio di Ufficio Stampa -Inserimento dell’evento nel sito ufficiale: www.ufofabrik.co.uk Possibilità di vendita delle opere, il 20% di percentuale d’intermediazione per la vendita di ogni opera Da parte di ACAF-Artemisia Gallery Catalogo omaggio agli artisti – inserimento evento nel portale e siti internet settoriali, vile di invito personalizzato Servizi non compresi: Costi di spedizione e logistica l’invio delle opere andata e ritorno è compito degli artisti - Assicurazione per danni e furto – PayPal Con carta di credito attraverso PayPal: m.frassetto@libero.it Bonifico Bancario: Pagamento con bonifico - ACAF-ARTEMISIA GALLERY – IBAN - IT33F0542811101000000019147 – -Banca Popolare di Bergamo Sede - O direttamente in sede - Causale – partecipazione expo Venezia settembre : Rimborso spese ART MARKET BUDAPEST nome, cognome dell'artista L’artista esonera la galleria, e tutti i suoi collaboratori da qualsiasi responsabilità civile e penale per danni di qualsiasi natura alle opere e/o agli imballaggi con cui esse pervengono. L’assicurazione per danni o furto non è compresa nella quota d’iscrizione. Si consiglia di assicurare autonomamente le opere più fragili. Acaf-Artemisia Gallery è presente solo in veste di collegamento con la galleria ospitante. Gli artisti che presenziano all’evento tramite noi, Manlevano l’Associazione ed il suo Presidente per qualsiasi danno furto, imballaggio, trasporto e qualsivoglia altro, è delegato agli artisti una assicurazione sui propri lavori. Firma per accettazione di questa regola (obbligatorio)…………………………………………………. Location: BUDAPEST - ENTE FIERA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: NANDA VIGO startDate: 12/5/13 endDate: 1/31/14 Description: NANDA VIGO from 1963 to 2013 Inaugurazione: giovedì 5 dicembre 2013 ore 17 dal 5 dicembre 2013 al 31 gennaio 2014 Orari: dal martedì al venerdì dalle 11.30 alle 18 Sabato su appuntamento La mostra presentata presso la Galleria Allegra Ravizza è un omaggio all'attività artistica di Nanda Vigo degli ultimi cinquant'anni. La mostra racconta il lavoro di Vigo dai primi anni Sessanta, quando l’artista avviò le proprie ricerche per la realizzazione dei Cronotopi. Queste opere, etimologicamente tempo-spazio, sono concepite da Vigo quali filtri visivi della realtà in cui siamo immersi, intensificandone e spingendone la percezione oltre i limiti del concreto. I materiali che le caratterizzano - il vetro e l’alluminio – provenienti dalla sfera industriale, si oppongono al naturale corso della luce dando luogo a mutazioni e impressioni incerte dello spazio. Partendo dall'esposizione dei celebri Cronotopi, la mostra ripercorre la virtuosa parabola artistica Vigo fino ad arrivare ai lavori più recenti, caratterizzati da un nuovo utilizzo del cristallo nero, che diviene la cornice di un evento luminoso che penetra nell’ambiente ampliando i confini fisici dell’opera. Nel corso dei cinquant’anni della sua carriera, Nanda Vigo ha affinato la sua padronanza del concetto di luce portando le proprie sperimentazioni sempre più lontano. Già dalle prime creazioni, infatti, la luce e il vetro si palesano come elementi costanti d’indagine affrontatati interdisciplinarmente nell’arte, nel design e in architettura. In mostra saranno presentate, insieme a un corposo nucleo di documenti storici, opere inedite del 1965 venute recentemente alla luce grazie alle ricerche avviate dall’Archivio Nanda Vigo. Dopo la mostra a Berna del 1965 presso la Galerie Aktuel con Castellani e Bonalumi, Nanda Vigo presenta la sua prima personale in Svizzera. Deutsche Fassung Eröffnung: Donnerstag, 5. Dezember 2013, 17 Uhr von 6. Dezember 2013 bis 31. Januar 2014 Dienstags bis freitags von 11.30 bis 18 Uhr am Samstag mit Termin Die Ausstellung bei der Galerie Allegra Ravizza freut sich auf eine Huldigung der fünfzigjährigen künstlerischen Tätigkeit Nanda Vigo präsentieren zu können Diese Ausstellung umfasst die Arbeit von Vigo seit den ersten sechziger Jahren, als die Künstlerin Ihre Forschungen über die „Cronotopi“ begann. Diese Werke, etymologisch Zeit-Raum, werden von Vigo als Sehfilter für die Wirklichkeit, wo man total versunken ist, ausgedacht. Diese Filter vertiefen unsere Wahrnehmung der Realität und sie bringen sie über die konkreten Grenzen. Das bezeichnende Material ihre Arbeit – das Glass und das Aluminium – stamm aus der industriellen Sphäre; es behindert den freien Lauf des Lichts und so können diese Kunstwerke unsichere Veränderungen und Eindrücke des Raums verschaffen. Diese Ausstellung will die virtuose künstlerische Laufbahn von Nanda Vigo wieder erleben; von der Gestaltung der Cronotopi bis die neuesten Werke, die Nanda Vigo mit dem schwarzen Kristall charakterisiert. Er wird den Rahmen eines Lichtereignisses und verbreit die dinglichen Grenzen der Werke. Im Lauf der fünfziger Jahre ihrer Karriere verfeinert Nanda Vigo ihren Lichtsbegriff und bringt ihre Versuche immer noch weiter. Schon seit dem ersten Schaffen werden das Glas und das Licht doch als ständigen Elementen ihrer Forschung kennzeichnet, die die Künstlerin gleichzeitig in der Kunst, in dem Design und in der Architektur behandelt. Die jetzige Ausstellung stellt zur Verfügung des Publikums, zusammen mit einem bedeutenden Kern von historischen Dokumenten, unveröffentlichte Werke auf das 1965 vor, die das Archiv Nanda Vigo kürzlich ans Tageslicht gebracht hat. Nach der Ausstellung 1965 bei der Galerie Aktuell mit Castellani und Bonalumi, stellt Nanda Vigo ihre Einzelausstellung in der Schweiz vor. Location: Via Nassa 3/A 6900 Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Allegra Ravizza. email gestore : sponsor: 3 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Sotheby’s di New York batterà all’asta 40 icone del design e dell’innovazione startDate: 11/23/13 endDate: 11/23/13 Description: Sabato 23 novembre Sotheby’s di New York batterà all’asta 40 icone del design e dell’innovazione, scelte da Jonathan Ive, designer Apple, e da Marc Newson, designer industriale tra i più influenti al mondo. I due guru del design, insieme a Bono degli U2, hanno organizzato la “Jony & Marc’s (RED) Auction”, una raccolta fondi per la lotta contro AIDS, Tubercolosi e Malaria. Tra gli oggetti selezionati anche un’eccellenza italiana: il Telescopio Astrografo RILA 400 realizzato da Officina Stellare, azienda che progetta e produce telescopi anche per clienti internazionali come SOFIA (Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy) – NASA’s Ames Research Center California e MIT di Boston. Bono, Jony e Marc raccontano l’iniziativa al seguente link: http://www.sothebys.com/en/specials/RED/RED-Main.html Alleghiamo comunicato stampa, un’immagine del telescopio e il logo di Officina Stellare. Location: New York tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: NANDA VIGO LIGHTS FOREVER startDate: 12/5/13 endDate: 1/31/14 Description: NANDA VIGO LIGHTS FOREVER Nanda Vigo, Genesis light, 2006, cristallo nero e neon rosso, diam. esterno cm 85, interno cm 11 Inaugurazione: giovedì 5 dicembre 2013 ore 17 dal 5 dicembre 2013 al 31 gennaio 2014 Orari: dal martedì al sabato dalle 11.30 alle 18 La mostra presentata presso la Galleria Allegra Ravizza è un omaggio all'attività artistica di Nanda Vigo degli ultimi cinquant'anni. La mostra racconta il lavoro di Vigo dai primi anni Sessanta, quando l’artista avviò le proprie ricerche per la realizzazione dei Cronotopi. Queste opere, etimologicamente tempo-spazio, sono concepite da Vigo quali filtri visivi della realtà in cui siamo immersi, intensificandone e spingendone la percezione oltre i limiti del concreto. I materiali che le caratterizzano - il vetro e l’alluminio – provenienti dalla sfera industriale, si oppongono al naturale corso della luce dando luogo a mutazioni e impressioni incerte dello spazio. Partendo dall'esposizione dei celebri Cronotopi, la mostra ripercorre la virtuosa parabola artistica Vigo fino ad arrivare ai lavori più recenti, caratterizzati da un nuovo utilizzo del cristallo nero, che diviene la cornice di un evento luminoso che penetra nell’ambiente ampliando i confini fisici dell’opera. Nel corso dei cinquant’anni della sua carriera, Nanda Vigo ha affinato la sua padronanza del concetto di luce portando le proprie sperimentazioni sempre più lontano. Già dalle prime creazioni, infatti, la luce e il vetro si palesano come elementi costanti d’indagine affrontatati interdisciplinarmente nell’arte, nel design e in architettura. In mostra saranno presentate, insieme a un corposo nucleo di documenti storici, opere inedite del 1965 venute recentemente alla luce grazie alle ricerche avviate dall’Archivio Nanda Vigo. Dopo la mostra a Berna del 1965 presso la Galerie Aktuel con Castellani e Bonalumi, Nanda Vigo presenta la sua prima personale in Svizzera. Biografia Nanda Vigo è nata a Milano nel 1936. Vive e lavora tra Milano e l’Africa orientale. Dimostra interesse per l’arte fin dalla tenera età, quando ha occasione di trascorrere del tempo in compagnia di Filippo de Pisis, amico di famiglia, e di osservare le architetture di Giuseppe Terragni da cui - si può azzardare a dire - ha imparato l’attenzione alla luce. Dopo essersi laureata all'Institut Polytechnique di Lausanne e un importante stage a San Francisco, nel 1959 Vigo apre il proprio studio a Milano. Da quel momento il tema essenziale della sua arte diventa il conflitto/armonia tra luce e spazio, che l’artista utilizza nel proprio lavoro, anche come architetto o designer. Dal 1959 frequenta lo studio di Lucio Fontana prima, e poi si avvicina agli artisti che avevano fondato la galleria Azimut a Milano, Piero Manzoni ed Enrico Castellani. In quel periodo tra i diversi viaggi per le mostre in tutta l’Europa (più di 400 mostre collettive e personali), Vigo conosce gli artisti e i luoghi del movimento ZERO in Germania, Olanda e Francia. Nel 1959 inizia la progettazione della ZERO house a Milano, terminata solo nel 1962. Tra il 1964 e il 1966 ha partecipato ad almeno tredici mostre ZERO, compresa NUL 65 allo Stedelijk Museum di Amsterdam e ZERO: An Exhibition of European Experimental Art alla Gallery of Modern Art di Washington D.C. Nel 1965 l’artista ha curato la leggendaria mostra ZERO avantgarde nello studio di Lucio Fontana a Milano, con la partecipazione di ben 28 artisti. Tra il 1965 e il 1968 ha progettato e creato con Gio Ponti la Casa sotto la foglia, a Malo (Vi). Nel 1971 Vigo viene premiata con il New York Award for Industrial Design per il suo sviluppo delle lampade (Lampada Golden Gate) e nello stesso anno progetta e realizza uno dei suoi progetti più spettacolari per la Casa-Museo già di Remo Brindisi a Lido di Spina (Fe). Nel 1976 ha vinto il 1° Premio St. Gobain per il design del vetro. Nel 1982 l’artista ha partecipato alla 40a Biennale di Venezia. Dal 2006, in permanenza al Museo del Design della Triennale, sono presenti i lavori di Vigo. Nel 2007 ha curato l’allestimento della mostra “Piero Manzoni - Milano et Mitologia” a Palazzo Reale a Milano. Nella sua attività Vigo opera con un rapporto interdisciplianare tra arte, design, architettura, ambiente, è impegnata in molteplici progetti sia nella sua veste di architetto che di designer che di artista. Quello che contraddistingue la sua vivace carriera è l’attenzione e la ricerca dell’Arte, che la spinge ad aprire collaborazioni con i personaggi più significativi del nostro tempo ed a intraprendere sempre progetti volti alla valorizzazione dell’Arte come la mostra ITALIAN ZERO & avantgarde 60’s al MAMM Museum di Mosca. Dal mese di aprile 2013 alcune opere di Vigo sono presenti nella collezione del Ministero degli Affari Esteri. Location: Via Nassa 3/A 6900 Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2443 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: FOTOGRAFIA ITALIANA AD ARLES startDate: 11/30/13 endDate: 12/14/13 Description: FOTOGRAFIA ITALIANA AD ARLES 3 Mostre – 3 Libri – 3 Progetti A cura dell’Archivio Fotografico Italiano 30 novembre – 14 dicembre 2013 – Palais de L’Archevèchè – Place de la Republique – Arles (FR) L’Archivio Fotografico Italiano, con il patrocinio del comune francese di Arles, del Club Des Jumelage de la Ville d’ Arles, e nell’ambito degli eventi inseriti nel programma di Marseille Provence 2013 – Capitale Europèenne de la Culture, che ha concesso il patrocinio all’evento, siamo lieti di annunciare l’evento fotografico dal titolo: Fotografia Italiana ad Arles 3 mostre – 3 libri – 3 Progetti A cura dell’Afi - Archivio Fotografico Italiano La rassegna, organizzata dall’Afi in terra francese, è finalizzata a rafforzare una collaborazione culturale nata circa dieci anni or sono, che ha permesso all’Archivio di presentare diverse mostre e libri in occasione dei RIP internazionali. In particolare segnaliamo la presentazione in anteprima dei seguenti libri:L’Ame d’Arles Fotografie di: Claudio Argentiero, Andrea Bertani, Alfiuccia Musumeci, Fabio Preda, Mario Vidor Il progetto editoriale, voluto dall’Afi e dal comune di Arles, e inserito nell’ambito degli eventi per Marseille Provence 2013 – Capitale Europea della Cultura, che ha patrocinato la pubblicazione, rappresenta un omaggio a un territorio che i fotografi dell’Afi amano per la ricchezza di ambienti e storie che racchiude, sotto il punto di vista paesaggistico, storico, artistico e culturale. Curiosità e fascino sono i termini per sintetizzare un’esperienza che ha condotto gli autori a esplorare le antichità della città di Arles, percorrerne i vicoli tra i chiari e scuri, tra architetture dai toni sfumati, tornando la notte per coglierne cromatismi seducenti, pervenendo alla Camargue, accompagnati da un silenzio spezzato da effluvi salmastri e che il mistral esalta. Questa è l’anima di Arles che gli autori hanno inseguito. Un elenco di sensazioni che il libro e la mostra desiderano trasmettere a quanti non conoscono questi luoghi e ad altri che hanno vissuto le stesse percezioni. LA LUCE INCISA Fotografie di Elio Ciol – Libro in mostra "La luce incisa", un’esauriente antologica delle fotografie di Elio Ciol, che propone le immagini più caratteristiche della sua terra d’origine, dove i campi, le vigne e i suoi famosi gelsi sono i protagonisti di un paesaggio faticosamente lavorato, dal quale l’uomo è riuscito a trarne beneficio, contribuendo ad arricchirlo. La sua è una fotografia che si rifà ai grandi classici della tradizione paesaggistica americana, ove l’elemento grafico tende a predominare, grazie anche ad una curatissima stampa in bianco e nero. Anche l’uso dosatissimo dell’infrarosso conferisce alle sue immagini un tocco di suggestione onirica che migliora, dal punto di vista estetico, le atmosfere nostrane, avvicinando così i nostri paesaggi a quelli ritratti da Ansel Adams o Minor White. Elio Ciol (Casarsa della Delizia, Pordenone 1929), Inizia giovanissimo a lavorare nel laboratorio del padre, acquisisce esperienza tecnica ed elabora un personale modo di esprimersi attraverso la fotografia, soprattutto riguardo al paesaggio. È sempre alla ricerca di nuove dimensioni espressive. Dal 1955 al 1960 è attivo nel circolo fotografico “La Gondola” di Venezia. Nel 1962 partecipa come fotografo di scena al film Gli Ultimi di Vito Pandolfi e Padre David Maria Turoldo. L'anno dopo, 1963, a Milano, collabora con Luigi Crocenzi alla realizzazione della Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e il linguaggio delle immagini. Ha esposto in mostre personali e collettive, in Italia e all'estero. Sue fotografie sono presenti in collezioni private e in istituzioni pubbliche, in Italia e all'estero. Molti i premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività. Nel dicembre 2001 il New York Times gli ha dedicato uno spazio nella sezione Arts and Leisure. Collabora con importanti case editrici. Ha contribuito alla realizzazione di oltre duecento volumi. Da sessant'anni Elio Ciol scrive con la luce, tracciando un lungo e affascinante itinerario fotografico. È autore di numerosi libri fotografici. Alcuni dei riconoscimenti più recenti: 1922, Londra, Premio Kraszna Krausz per il fotolibro Assisi, a pari merito con i libri di Sebasti?o Salgado, Paul Strand e Irving Penn; 1995, Spilimbergo, Premio Speciale Friuli Venezia Giulia Fotografia; 1996, Londra, Premio Kaszna Krausz per il fotolibro Venezia a pari merito con Robert Doisneau, Eric Hartmann e Naomi Rosemblum; 1997, Amsterdam, World Press Photo, terzo premio nella categoria Natura e Ambiente; 2003, Padova, Premio Foto Padova 2003 per il miglior fotolibro con il volume Ascoltare la luce. TERRE DEL RISO – Genti, luoghi, memorie e incanti Fotografie di Claudio Argentiero – Libro in mostra Claudio Argentiero da molti anni lavora nel territorio Piemontese, trovando in questi luoghi gli elementi distintivi che caratterizzano la sua visione, prevalentemente interessata alla vita agreste e alla ricerca dei segni del paesaggio, tratteggiati da secoli dall’uomo.Rendere valore alla Terra, significa ritrovare una forte identità, facendo risaltare gli elementi che caratterizzano la cultura del territorio nei suoi più vari elementi, come le acque, le fattorie, le colture, la vegetazione, gli scenari e l’uomo, nel suo lavoro quotidiano. Si possono cogliere così linee ordinate, profili ondulati, specchi d’acqua, geometrie e forme astratte, che si ritrovano spesso nel volto di donne e uomini che della campagna hanno fatto la propria vita. Ma il paesaggio non è solo una bella scena, come spesso pensa la gente, ma rappresenta la vera identità dei luoghi del nostro vivere, e solo studiandolo è possibile carpire quelle relazioni che innescano l’individuale percezione, educando la nostra coscienza.L’indagine fotografica proposta in questo libro, esplora vari aspetti del mondo agricolo, cercando di afferrarne l’anima, le singolarità, le atmosfere e le tradizioni in un susseguirsi di vedute e storie rivelate. Un nuovo e inedito libro che l’autore ha voluto fortemente, per chiudere un percorso lungo quasi dieci anni in cui s’intrecciano incontri che hanno contraddistinto e rafforzato il legame con una terra autoctona capace di donare bellezza anche nei rapporti umani.Claudio Argentiero da oltre venticinque anni si occupa di fotografia. Il suo percorso si snoda tra lavori su committenza e ricerca personale.E’ da sempre interessato alla documentazione del territorio e dei suoi mutamenti, producendo immagini per mostre e libri, collaborando con enti pubblici e privati. Dal 1988 cura e organizza mostre ed eventi fotografici di rilievo.E’ ideatore e curatore del Festival Fotografico Italiano, dal 2013 Europeo, e di molte rassegne annuali, tra cui quelle organizzate presso la storica Villa Pomini di Castellanza, da oltre quindici anni. Ama il b/n, che ha sempre stampato personalmente, sperimentando la fotografia infrarosso, le antiche tecniche e le più moderne tecnologie digitali fine art, in stretta collaborazione con EPSON, in qualità di stampatore certificato.Ha esposto in importanti spazi in Italia e all’estero, e ad Arles (Francia), tempio della fotografia mondiale, in contemporanea ai RIP dal 2005 al 2013, realizzando, con altri autori, due libri sulla cittadina francese, capitale della fotografia internazionale.Ha al suo attivo svariati libri, e nuovi sono in fase di realizzazione, di cui tre della collana A.F.I. in uscita nel 2013. I suoi lavori sono stati pubblicati su diverse testate del settore e d’arte. Da qualche anno si dedica con particolare interesse anche al ritratto, alla ricerca di un proprio stile, lavorando in stretto contatto con diversi artisti. E’ ideatore e Presidente dell’Archivio Fotografico Italiano, per il quale cura progetti a livello europeo, oltre ad essere photoeditor dei libri da collezione della collana A.F.I. Sue immagini fanno parte di collezioni pubbliche private, anche straniere. Informazioni: Luogo: Palais de L’Archevéchè – Place de la Rèpublique – Arles (FR) Periodo espositivo: 30 novembre – 14 dicembre 2013 Inaugurazione: sabato 30 novembre 2013 ore 11 – alla presenza delle autorità Segreteria organizzativa: Afi / e-mail: info@archiviofotografico.org Sito web: www.archiviofotografico.org Contatti: Claudio Argentiero T.347 5902640 / e-mail: claudio.argentiero@alice.it Location: Palais de L’Archevéchè – Place de la Rèpublique – Arles (FR) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: L’ARTE DEL BODY PAINTING. startDate: 11/23/13 endDate: 11/24/13 Description: APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE CON L’ARTE DEL BODY PAINTING. DAL 23 AL 24 NOVEMBRE ANDRA’ IN SCENA, PRESSO IL CENTRO ESPOSIZIONI LUGANO, IL PRIMO SWISS BODYPAINTING ART FESTIVAL. EMOZIONI PER TUTTI. www.swissbodypainting.ch Lugano, 22 novembre 2013. La città di Lugano protagonista di un evento che segnerà la storia dell’arte contemporanea, la prima edizione della kermesse Swiss Bodypainting Art Festival. L’appuntamento è al Centro Esposizioni Lugano da sabato 23 a domenica 24 novembre. Swiss Bodypainting Art Festival si rivolge a un pubblico molto ampio. Da appassionati d’arte a cittadini curiosi, da famiglie al completo a turisti e ospiti internazionali, l’evento saprà certamente stupire e lasciare nei visitatori un ricordo indelebile. Un tuffo nel mondo della creatività e dell’immaginario portato ai massimi livelli. La cultura della body art, diffusa dalla fine degli anni ’60, prende spunto proprio da questo concetto. Utilizzare colori, immagini e applicazioni per dare vita a mondi straordinari, reali o fantastici. In quest’atto creativo il corpo umano diventa una tela o una scultura dinamica sulla quale l’artista imprime immagini ed emozioni, un flusso creativo che il pubblico presente potrà seguire fin dalla fase progettuale al compimento dell’opera. Il tema protagonista della prima edizione di Swiss Bodypainting Art Festival sarà affascinante e coinvolgente quanto la città che ospita l’appuntamento: il Rinascimento Location: Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Ciriaca+R @TEA-TENERIFE ESPACIO DE LAS ARTES| for TIME IS LOVE 6 startDate: 11/29/13 endDate: 12/1/13 Description: Ciriaca+R @TEA-TENERIFE ESPACIO DE LAS ARTES| for TIME IS LOVE 6 22/11/2013 Did you lose it ? After STIFTELSEN 3,14 Foundation, Bergen (Norway),Macro Museum in Rome, London, Teheran, New York, Amsterdam the video I’M BARE-dedicated to my computer by CIRIACA+ERRE will be screening for Time is Love.6 at TEA-TENERIFE ESPACIO DE LAS ARTES Av de Sebastian 10 - 38003 Santa Cruz de Tenerife - Spain are you there? Hope you can enjoy it! TIME IS LOVE.6 [Show 7] International video art program- Curated by Kisito Assangni - 29 November - 1 December 2013 I’m bare…dedicated to my computer by Ciriaca+Erre 2009 this video shows us how the frontiers between public and private identity become blurred. By using her computer and sharing the vehemence of an unexpected cry the artist makes us notice this emerging phenomenon. The cry is the symbol of baring oneself from any convention, imposed education, and rigidity. It is conceived as a liberating wave in which one submerges so as to regenerate. While watching the video you are left out of breath but when you become a child you succeed in getting pleasure of this intense pain. Ciriaca+Erre makes us muse to what extent the computer, realized as a cold machine, is becoming a continuation of our intimacy. As the artist declares, it is a window to internal and external world of these boxes (houses, machines, etc.) in which we are tamed to live. http://www.youtube.com/watch?v=Mliwo3y5p-0 Time is Love Screening is a roving international video art program on the theme of love in hard times. Since 2008 the project has been exploring forms of artistic expression rising from society and the new media’s use of technology. The loving feelings recover the desert of our biggest troubles as our most beautiful enjoyments. The selected artists venture on the thread of this tricky ambivalence. They deliver us without concession a range of complexities and passions generated by human relationships. Each of the artists leads an interdisciplinary practice bringing a questioning and a criticism on a system of relation to others which appears to us as being dying. Special thanks to Montse Arbelo & Joseba Franco. www.espacioenter.com www.teatenerife.es www.timeisloveshow.org Location: Av de Sebastian 10 - 38003 Santa Cruz de Tenerife - Spain tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ALBERTO BIASI FROM 1959 TO 2013 startDate: 12/1/13 endDate: 12/19/13 Description: ALBERTO BIASI FROM 1959 TO 2013 a cura di MARCO MENEGUZZO In occasione di Open Gallery # 6, la Galleria Allegra Ravizza presenta una selezionatissima antologica di Alberto Biasi (Padova 1937), tra i fondatori del Gruppo Enne e uno tra i più importanti esponenti italiani dell’arte cinetica. In mostra ci saranno opere rare e scelte tra il ricco percorso dell’artista, avviato nel 1959 con le prime esposizioni del nascente Gruppo Enne, contraltare padovano del milanese Gruppo T. A questo periodo risalgono le celebri opere intitolate Torsioni e Dinamiche, in cui un raffinato intreccio di lamelle in pvc determina una percezione virtuale e quasi ipnotica del movimento, grazie ai leggeri spostamenti del punto di vista dell’osservatore. Lo spazio, che già in queste opere, così come nelle precedenti Trame appariva inafferrabile, diventerà caleidoscopico nei celebri Light prisms (realizzati dal 1962), dove un fascio di luce bianca, passando attraverso prismi di cristallo ruotanti, si scompone nelle tonalità dell’iride sempre cangianti, facendosi dell’ambiente in cui lo spettatore è immerso. Da allora la ricerca di Biasi si sviluppa nell’ambito delle variazioni percettive con la realizzazione dei Politipi, sintesi di geometria e movimento, sino alla produzione più recente dove la collocazione spaziale dell’opera si fa dinamica, infrangendo lo spazio che la circonda. Di tutta questa vicenda saranno testimoni le opere esposte, scelte tra quelle che maggiormente rappresentano la sua articolata ricerca, sia dal punto di vista storico (molti i lavori che risalgono agli anni Sessanta) che formale-concettuale. A queste si aggiunge un importante corpus di introvabili documenti storici – manifesti, inviti, locandine, scritti, raccolti grazie alla collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi – a sottolineare l’intenzione della galleria di svolgere anche un ruolo di divulgazione scientifica e storica dell’arte recente. La mostra e il catalogo, realizzati in collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi, sono a cura di Marco Meneguzzo. Ha il piacere di invitarvi a OPEN GALLERY # 6 DOMENICA 1 DICEMBRE 2013 DALLE 15.00 ALLE 20.00 ORE 17 | APERITIVO IN GALLERIA Per l’occasione la galleria rimarrà aperta anche sabato 30 novembre dalle 14 alle 18 Open Gallery # 6 dà la possibilità due volte l’anno a tutte le gallerie, agli spazi d’arte e ai musei della città di Lugano di aprire le loro porte in contemporanea e gratuitamente. Location: Via Nassa 3A - 6900 Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Allegra Ravizza email gestore : sponsor: 2443 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Contemporaryart exhibition“Inside”: Valentina Schiaffino startDate: 12/9/13 endDate: 12/14/13 Description: contemporaryart exhibition“Inside” Royal Opera Arcade Gallery– London 9- 14 Dicembre2013 Vernissage: 9 Dicembre, h.18:00 SCHIAFFINO Valentina Schiaffino, Distorsione, tecnica mista su tela www.roa-galleria.com5b Pall Mall – London - Open 10.30 – 7 pm La rassegna espositiva Inside, a cura di Rosi Raneri (critico d’arte e direttore artistico) e dello staff della RoaGalleria, intende presentare l’interiorità espressiva di artisti nazionali e internazionali operanti all’interno dell’attuale panorama artistico contemporaneo. “Tra gli artisti in mostra è da notare la singolare presenza dell’artista Valentina Schiaffino, la quale intraprende la via dell’arte per superare un disturbo bipolare che contraddistingue la sua personalità. L’arte diviene per lei una catarsi, una stanza vuota dove conoscere e superare le proprie sofferenze. Esemplare è l’opera in mostra Distorsione, dove la figura si contorce sul proprio male, sprofonda nel dolore per poi risalire nella gioia manifestata dalla tavolozza brillante dei colori utilizzata in altre sue opere. Tramite la dualità bipolare può così permettere alla sua personalità di presentare a livello visivo le proprie emozioni in tutta la loro natura.”. (Rosi Raneri) Location: www.roa-galleria.com5b Pall Mall – London tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Alfred e Gisela Andersch - Lei crea nello spazio, io nel tempo startDate: 3/16/14 endDate: 6/1/14 Description: Il Museo di Ascona presenterà dal 16 marzo al 18 maggio 2014 la mostra “Alfred e Gisela Andersch - Lei crea nello spazio, io nel tempo” a cura di Peter Erismann. Punto focale dell’esposizione è il rapporto eccezionale che la coppia Alfred e Gisela Andersch ha saputo alimentare nel corso del suo sodalizio più che quarantennale. Alfred fu un grande scrittore anti nazista, narratore, poeta, saggista, giornalista radiofonico e sceneggiatore; Gisela pittrice autodidatta che seppe arricchirsi degli stimoli e degli insegnamenti della Germania pre-nazista, come il razionalismo del secondo Bauhaus, l’influenza degli ambienti francesi di Abstraction-Création e di quelli olandesi di De Stijl. In occasione del centenario della coppia (lei nasce nel 1913, lui nel 1914), la mostra vuole mettere in luce lo scambio tra il mondo “orale” dello scrittore e quello visivo della pittrice, e dare prova di come Alfred e Gisela si sostenessero incessantemente nei loro rispettivi percorsi professionali. Location: Museo di Ascona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2163 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Luigi Russolo al di là della materia startDate: 9/15/14 endDate: 11/15/14 Description: “Luigi Russolo al di là della materia” è il titolo della mostra che si terrà al Museo Comunale di Arte Moderna di Ascona dal 15 settembre al 15 novembre 2014. L’esposizione, a cura di Mara Folini, Anna Gasparotto e Franco Tagliapietra, intende far conoscere l’opera tarda di Russolo, attraverso un percorso a ritroso lungo le fasi artistiche delle sue opere pittoriche e grafiche più significative. 30 dipinti, 20 incisioni, e un esemplare ricostruito di Intonarumore (apparecchio da lui inventato nel 1913 per “intonare e regolare armonicamente e ritmicamente” i rumori, come i suoni della contemporaneità), costituiscono un’importante occasione per approfondire il vasto mondo filosofico dell’artista, a contatto con i movimenti avanguardistici del secolo scorso. La mostra di Ascona analizzerà, per la prima volta, l’affinità intellettuale del pittore con la colonia degli artisti di Monte Verità. Location: Museo Arte Moderna, Ascona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2163 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Art Masters startDate: 8/22/14 endDate: 8/31/14 Description: Anche nel 2014 la regione svizzera dell’Engadina rinnova l’appuntamento con i protagonisti dell’arte contemporanea. Dal 22 al 31 agosto 2014 è in programma la settima edizione di St. Moritz Art Masters, il festival dedicato all’arte contemporanea ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku. Per dieci giorni, musei, gallerie, hotel di lusso e molti spazi aperti ospiteranno mostre personali e collettive - tutte gratuite - di grandi artisti contemporanei. Dopo Brasile e Cina, ospiti delle precedenti edizioni, il 2014 sarà rappresentato da un interessante focus sull’India, paese con uno scenario artistico di straordinaria vitalità. Location: Engadina tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Zao Wou-Ki. Retrospettiva startDate: 9/15/13 endDate: 3/2/14 Description: Titolo: Zao Wou-Ki. Retrospettiva Data inizio: Data fine: 15.09.2013 02.03.2014 Luogo: Pinacoteca, Casa Rusca, Locarno orari: ma - do 10.00 - 12.00 / 14.00 - 17.00 La città di Locarno può vantare di possedere una collezione d'arte moderna di tutto rispetto, di importanza internazionale, frutto dell'intraprendenza e della generosità di persone che hanno capito la valenza di questo territorio che durante il XX secolo è divenuto una sorta di crocevia di spiriti creativi. Le mostre dedicate alle collezioni della città di Locarno rientrano nella politica culturale che mira a valorizzare questo patrimonio di proprietà pubblica. Nelle nostre collezioni incontriamo i nomi di numerosi protagonisti delle avanguardie europee, che hanno trovato nella persona dello scultore Remo Rossi (1909-1982) quei sentimenti di accoglienza e disponibilità altrove carenti. Sempre Remo Rossi è l’artefice dell’importante operazione culturale coronata con l’apertura, nel 1966, del Museo d’arte contemporanea negli spazi Castello Visconteo. Dapprima la donazione da parte di Jean Arp e Marguerite Arp-Hagenbach – il fulcro del nuovo museo, inaugurato il 10 aprile 1966 –, poi l’incremento di quel patrimonio su iniziativa di altri artisti o collezionisti – esemplare il gesto di Charlotte Pierburg che nel 1977 legò a Locarno un’opera storica di Paul Klee: Wohin? Junger Garten, 1920, testimonianza di quella che i nazisti consideravano “arte degenerata” (Entartete Kunst). L’incremento maggiore del nostro patrimonio è giunto ancora una volta da quel crogiuolo d’arte rappresentato dalla famiglia di Remo Rossi: un felice concorso di circostanze associa al nostro scultore la figura di Nesto Jacometti (1898 – 1973), il geniale editore d’arte, fratello di Luigina, la madre di Remo. Nesto Jacometti ci ha donato in eredità un fondo di opere che a poco a poco si va riscoprendo e valorizzando. Oggi attingiamo dal copioso fondo del suo Lascito per mettere in luce l’opera di Zao Wou-Ki (1920-2013), l’artista francese di origini cinesi con il quale Jacometti intrecciò forti legami di amicizia, tanto che il nostro editore gli consacrerà, nel 1955, il primo catalogo ragionato della sua produzione calcografica e litografica. La collezione donata alla città di Locarno rappresenta con tutta certezza un unicum nell’ambito delle istituzioni pubbliche che conservano opere di Zao Wou-Ki; alcune cifre bastano per descrivere la consistenza del corpus: l’opera grafica edita da Jacometti fra gli anni 1950 e 1965, in sodalizio con Klipstein & Co, all’insegna della Guilde Internationale de la Gravure o attraverso la sua geniale creazione – L’Oeuvre Gravée –, conta in totale 52 pezzi; la collezione privata dell’editore presenta invece una tipologia che comprende 45 pezzi originali fra oli, tempere e carte mentre sono 47 le stampe realizzate da altri editori. La mostra retrospettiva dedicata a Zao Wou-Ki ci invita a conoscere anche la sua produzione recente, le cui opere provengono dalla Successione Zao Wou-Ki. Zao Wou-Ki è un mediatore di culture – una che è ancorata alla tradizione secolare cinese, l’altra orientata invece verso gli orizzonti estremi dell’astrazione. Zao Wou-Ki nasce a Pechino il 1° febbraio 1920, frequenta in seguito la Scuola di belle arti di Hangzhou sotto la guida del maestro Lin Fengmian. Proprio quest’ultimo suggerisce a Zao Wou-Ki di inoltrare, nel 1947, la richiesta del visto per la Francia. Senza esitare sceglie Parigi, per lui capitale delle arti. Ottenuto il visto nel 1948, arriva a Parigi il primo aprile dello stesso anno. Ben presto Zao Wou-Ki diventa attore sulla scena parigina delle arti, allora molto ricca. Si costruisce una famiglia artistica fra coloro che si affermeranno protagonisti. Li incontra alla Galerie Pierre Loeb (Jean-Paul Riopelle, Maria-Helena Vieira da Silva, Georges Mathieu), nei laboratori di incisione (il poeta Henri Michaux, i pittori Antoni Clavé, Johnny Friedlaender), alla Galerie de France (Pierre Soulages, Hans Hartung, Alfred Manessier). Grazie all’amico Johnny Friedlaender, la Svizzera occuperà un posto importante nella sua carriera. Per lui non sarà un paese fra tanti poiché proprio in Svizzera avverranno gli incontri decisivi per l’evoluzione della sua arte. Paradossalmente il legame fra Zao Wou-Ki e la Svizzera ha origine in Cina. Si tratta del rapporto fondamentale con la pittura di Paul Klee. A Shanghai, Zao Wou-Ki possedeva, nella sua collezione di libri d’arte, un’opera su Klee che suo zio gli aveva portato da un soggiorno in Europa. L’influsso della pittura di Klee sarà determinante nella sua opera verso la metà degli anni 1950. Nel 1951, a Berna, dove si trova per una mostra delle sue incisioni allestita da Nesto Jacometti alla Galleria Klipstein, ha l’occasione di vedere alcune opere di Paul Klee. L’incontro può dirsi essenziale poiché gli consente di capire che la pittura non è necessariamente la rappresentazione oggettiva delle cose. Klee usa linee, frecce, punti, lettere che significano qualcosa di diverso da ciò che rappresentano. Questa scoperta, per Zao Wou-Ki quasi iniziatica, gli aprirà le porte dell’astrazione permettendogli di trovare la propria. La comprensione del processo artistico di Paul Klee indurrà Zao Wou-Ki a recuperare una parte dell’eredità culturale cinese per abbandonare a poco a poco la figurazione che sente troppo vincolante. Zao Wou-Ki stravolge il senso dei segni cinesi arcaici dei bronzi e delle iscrizioni funerarie per entrare in un altro mondo rappresentativo. Tale rivoluzione plastica, pur realizzandosi materialmente nel suo laboratorio parigino, nasce intellettualmente in Svizzera. L’opera e il pensiero di Zao Wou-Ki a nostro avviso sono emblematici, tali da farci capire un particolare approccio che ha segnato l’evoluzione del suo “far pittura”, legato intimamente alla poesia, alla scrittura che si è trasmutata in calligrafia e poi in segni simbolici, in colori esuberanti che lo hanno aperto a una nuova luce. Il legame ideale che Locarno ha forgiato con Zao Wou-Ki è di quelli inscritti in una memoria che non possiamo dimenticare, abbandonare all’oblio, sottolineata dalla mostra personale di Zao Wou-Ki tenutasi nel 1961 alla Casa del Negromante (32 litografie, 20 incisioni e 8 acquerelli), luogo storico che ha cadenzato per più di un decennio la vita culturale di Locarno con rassegne collettive di artisti locali o di spessore internazionale, organizzate da Virgilio Gilardoni e Nesto Jacometti. entrata: Adulti Fr. 8.-- / Ragazzi, ridotti Fr. 5.-- Location: Pinacoteca, Casa Rusca, Locarno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10063 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ALFRED E GISELA ANDERSCH startDate: 3/16/14 endDate: 5/18/14 Description: ALFRED E GISELA ANDERSCH Lei crea nello spazio, io nel tempo 16 marzo - 18 maggio 2014 Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) IL PROGRAMMA ESPOSITIVO 2014 DEL MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA DI ASCONA - SVIZZERA Dal 16 marzo al 18 maggio, una mostra approfondirà il sodalizio tra lo scrittore, poeta e saggista Alfred Andersch e sua moglie Gisela, pittrice. E dal 15 settembre al 15 novembre, la rassegna “Luigi Russolo al di là della materia” analizzerà l’opera tarda dell’artista italiano, attraverso i suoi lavori grafici e pittorici più significativi, lungo un percorso che, dal periodo prefuturista e futurista, risale fino a quello simbolista. Il programma 2014 del Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona si aprirà il 16 marzo con la mostra Alfred und Gisela Andersch “Lei crea nello spazio, io nel tempo”. Fino al 18 maggio, l’esposizione, curata da Peter Erismann, in collaborazione con il Museum Strauhof di Zurigo, analizzerà il rapporto che ha legato, per più di quarant’anni, Alfred Andersch, grande scrittore anti nazista che è stato narratore, poeta, saggista, giornalista radiofonico e sceneggiatore per la libertà democratica, a sua moglie Gisela, pittrice autodidatta che ha saputo arricchirsi degli stimoli e degli insegnamenti della Germania pre-nazista, ovvero quelli razionalisti e puristi del secondo Bauhaus, degli ambienti francesi di Abstraction-Création e di quelli olandesi di De Stijl. Il percorso presenterà opere pittoriche e grafiche di Gisela Andersch, affiancate da un vasto numero di testi, saggi, poesie, pubblicazioni e libri di Alfred Andersch e da una serie di fotografie scattate durante i lunghi viaggi intrapresi dalla coppia, dalla Scandinavia alla Sicilia. Alfred, dopo essere stato per anni politicamente attivo come membro fondatore del Gruppo 47 e influente giornalista e critico radiofonico, si dedicò alla libera professione e alla piena libertà di espressione, risiedendo a Berzona, nella Valle Onsernone. Dal canto suo, Gisela si mantenne per tutta la vita nell’ambito dell’arte astratta, analitica e geometrica, consapevole che questa rappresentasse per lei quel linguaggio universale, libero da ogni costrizione mimetica. Dal 1958 in avanti, proprio a Berzona - in un ritiro voluto per la creatività e la promozione della libertà di pensiero - Alfred e Gisela Andersch saranno tra gli animatori della cultura locale, continuando la loro attività comune e mantenendosi in contatto con gli intellettuali e gli artisti internazionali in Germania e in Italia, oltre che con quelli residenti in Ticino, quali Valenti, Arp, Bissier, Nicholson, Golo Mann, Max Frisch e altri. In occasione del centenario della coppia (lei nasce nel 1913, lui nel 1914), l’iniziativa metterà in luce lo scambio tra il mondo “orale” dello scrittore e quello visivo della pittrice, e mostrerà come Alfred e Gisela si siano reciprocamente sostenuti nei loro rispettivi percorsi professionali. Così, se negli anni Cinquanta, Gisela curò la veste grafica delle pubblicazioni radiofoniche della Rundfunks Stuttgart e del leggendario giornale letterario d’avanguardia Texte und Zeichen, ai quali collaborò Alfred Andersch, lui scrisse i testi critici per i cataloghi della compagna, rivelando la profonda conoscenza della sua poetica artistica in un contesto internazionale. Contemporaneamente alla mostra asconese, Casa Pinacoteca Rusca a Locarno, dal 16 marzo al 18 maggio, nelle sale della Sinopia, ospiterà un’altra iniziativa dedicata alla coppia Alfred e Gisela Andersch, dal titolo Alfred Andersch. Sensazioni dal Ticino. Gisela Andersch. Forme, disegni e pitture, con 40 fotografie di Alfred Andersch scattate in Ticino negli anni 1950-60, oltre a poesie dello scrittore e a opere pittoriche di Gisela Andersch. L’evento espositivo autunnale, in programma dal 15 settembre al 15 novembre 2014, vedrà protagonista il grande futurista italiano Luigi Russolo (1885-1947). La mostra, curata da Mara Folini, Anna Gasparotto e Franco Tagliapietra, presenterà 30 opere pittoriche, 20 incisorie, e un esemplare ricostruito di ‘Intonarumore’ (apparecchio inventato da Russolo nel 1913 per “intonare e regolare armonicamente e ritmicamente” i rumori, come i suoni della contemporaneità), come occasione di riflessione e approfondimento del vasto mondo filosofico dell’artista, a contatto con i movimenti più all’avanguardia del secolo scorso, sia in ambito pittorico che musicale. La rassegna intende chiarire l’articolato concetto di “classico-moderno”, teorizzato dall’artista negli anni Quaranta della sua vita, dopo l’incontro a Parigi (1938) con il magnetista teosofo Guido Torre, attraverso lo studio comparato di documenti (diari, epistole, cataloghi) e opere, allo scopo di rintracciare, tra continuità e cesure, le suggestioni filosofiche che hanno fatto da sfondo alla particolare concezione russoliana attorno al concetto di “spirituale nell’arte”. L’interesse di Luigi Russolo per l’occulto – pittore, compositore, creatore di strumenti musicali (i cosiddetti intonarumori) e tra i maggiori esponenti del futurismo – è infatti ravvisabile nell’intera sua produzione pittorica ed è elemento basilare della sua poetica musicale del rumore, così come è sotteso a tutta la sua creazione pittorica tutta rivolta verso un’altra realtà, oltre le forme naturali, cosmica. Tra i molteplici collegamenti (diretti, mediati o indiretti), che la mostra di Ascona vuole indagare, si accennerà, per la prima volta, anche a quello con la colonia degli artisti di Monte Verità, con il quale il pensiero e la vita di Luigi Russolo appaiono molto affini, nel testimoniare la medesima costellazione di idee antipositiviste, mistiche e occulte. Questa poetica sarà approfondita attraverso puntuali riferimenti biografici e documentaristici, oltre a raffronti iconografici tra le opere dell’artista stesso. Il 2014 si chiuderà – dall’11 ottobre al 7 dicembre, nella sede di Casa Serodine - con un omaggio a Maurice Frido (1926), pittore francese che ad Ascona ha trovato una patria ormai da più di cinquant’anni e che ne ha vissuto appieno l’ambiente culturale e artistico della città. Ascona (Svizzera), gennaio 2014 ALFRED E GISELA ANDERSCH Lei crea nello spazio, io nel tempo 16 marzo - 18 maggio 2014 Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) LUIGI RUSSOLO Al di là della materia 15 settembre - 15 novembre 2014 Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) MAURICE FRIDO Un omaggio 11 ottobre - 7 dicembre 2014 Ascona (CH), Casa Serodine (piazza San Pietro) Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18 domenica e festivi: 10.30-12.30 lunedì chiuso Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch Sito internet: http://www.museoascona.ch Ufficio stampa Location: Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2163 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ARTE CONTEMPORANEA: Francesco Pedrini startDate: 1/22/14 endDate: 2/13/14 Description: ARTE CONTEMPORANEA: L’artista Francesco Pedrini e il suo viaggio ai confini del mondo per catturare il senso dell’energia infinita. L’avventura è la prima fase di progetto artistico sul tema del rapporto tra stelle ed energia. OGGI la partenza verso i deserti del Cile. Bergamo, 22 gennaio 2013 - "L'energia infinita. Un viaggio ai confini del mondo". Ovvero, un artista e il suo cammino tra gli osservatori astronomici dei deserti del Cile, per catturare il concetto di energia attraverso le stelle. E materializzarlo poi in un’opera artistica maturata da questa straordinaria esperienza di vita. Questa è l'ultima avventura di ABenergie, azienda che opera a livello nazionale nel settore delle energie rinnovabili. Un percorso, che anno dopo anno esplora il rapporto tra natura ed energia rinnovabile attraverso l'opera di un artista. Quest'anno il tema sono le stelle, come sintesi dell'incontro tra cielo e terra. Ancora una volta il protagonista sarà l'artista bergamasco Francesco Pedrini, cui è stato affidato l’arduo compito di concettualizzare in un’opera d’arte il rapporto tra stelle ed energia. E la sua opera inizierà proprio con un viaggio nei deserti del Cile, alla scoperta delle stelle più lontane e degli spazi infiniti dell'universo. "Le stelle sono il più grande simbolo dell’energia, e" - spiega Alberto Ciampi direttore marketing di ABenergie che dal "campo base" coordinerà il progetto - "solo un artista, grazie alla sua sensibilità, è colui che più di ogni altro può catturarla" In questo viaggio di tre settimane, da Santiago fino al nord del Cile, e ritorno, passando da quota zero a oltre 5000 metri sul livello del mare, attraversando i deserti cileni e incontrando architetture, persone e culture a lui e noi remote, l'artista - collezionando, spunti, storie, materiali, influenze culturali ed emotive - maturerà la sua opera, che oggi egli stesso non sa cosa sarà, ma cui darà vita al ritorno da questa importante esperienza di vita. Un cammino nel corso del quale l'artista visiterà osservatori astronomici più importanti al mondo, alla scoperta delle stelle più lontane e degli spazi infiniti dell’universo. Da Santiago fino al nord del Cile. Tutto in tre settimane. Un percorso avventuroso da esplorare in jeep, tra strade impervie e desolate, passando da quota zero a oltre 5.000 metri sul livello del mare. Un viaggio tra territori, architetture, persone e culture . Quotidianamente Francesco invierà qui al “campo base” le sue testimonianze: foto, video, disegni, pensieri; e quotidianamente, tramite i nostri media predisposti dall’azienda, verrà documentato questo viaggio straordinario. Un resoconto che già si preannuncia spettacolare: impressioni, incontri, curiosità, misteri, imprevisti, sogni e leggende dal “paradiso dell’astronomia”. Un viaggio che sarà condiviso con tutti coloro che vorranno prendervi parte attraverso stimoli, riflessioni, commenti attraverso l’apposito blog sul sito www.abenergie.it, www.pensoinverde.it, nonché Facebook e Twitter con l’hastag #energiainfinita I preparativi del viaggio, iniziati da più di un mese. In serata l’arrivo in Cile. Poi due settimane di “ascesa” verso Nord e una settimana per tornare a Santiago del Cile. Rientro in Italia previsto il 13 febbraio prossimo.Da quel giorno Francesco Pedrini inizierà a dare forma e vita alla sua opera. Location: Santiago del Cile tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: MAURICE FRIDO startDate: 10/11/14 endDate: 12/7/14 Description: MAURICE FRIDO Un omaggio 11 ottobre - 7 dicembre 2014 Ascona (CH), Casa Serodine (piazza San Pietro) IL PROGRAMMA ESPOSITIVO 2014 DEL MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA DI ASCONA - SVIZZERA Dal 16 marzo al 18 maggio, una mostra approfondirà il sodalizio tra lo scrittore, poeta e saggista Alfred Andersch e sua moglie Gisela, pittrice. E dal 15 settembre al 15 novembre, la rassegna “Luigi Russolo al di là della materia” analizzerà l’opera tarda dell’artista italiano, attraverso i suoi lavori grafici e pittorici più significativi, lungo un percorso che, dal periodo prefuturista e futurista, risale fino a quello simbolista. Il programma 2014 del Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona si aprirà il 16 marzo con la mostra Alfred und Gisela Andersch “Lei crea nello spazio, io nel tempo”. Fino al 18 maggio, l’esposizione, curata da Peter Erismann, in collaborazione con il Museum Strauhof di Zurigo, analizzerà il rapporto che ha legato, per più di quarant’anni, Alfred Andersch, grande scrittore anti nazista che è stato narratore, poeta, saggista, giornalista radiofonico e sceneggiatore per la libertà democratica, a sua moglie Gisela, pittrice autodidatta che ha saputo arricchirsi degli stimoli e degli insegnamenti della Germania pre-nazista, ovvero quelli razionalisti e puristi del secondo Bauhaus, degli ambienti francesi di Abstraction-Création e di quelli olandesi di De Stijl. Il percorso presenterà opere pittoriche e grafiche di Gisela Andersch, affiancate da un vasto numero di testi, saggi, poesie, pubblicazioni e libri di Alfred Andersch e da una serie di fotografie scattate durante i lunghi viaggi intrapresi dalla coppia, dalla Scandinavia alla Sicilia. Alfred, dopo essere stato per anni politicamente attivo come membro fondatore del Gruppo 47 e influente giornalista e critico radiofonico, si dedicò alla libera professione e alla piena libertà di espressione, risiedendo a Berzona, nella Valle Onsernone. Dal canto suo, Gisela si mantenne per tutta la vita nell’ambito dell’arte astratta, analitica e geometrica, consapevole che questa rappresentasse per lei quel linguaggio universale, libero da ogni costrizione mimetica. Dal 1958 in avanti, proprio a Berzona - in un ritiro voluto per la creatività e la promozione della libertà di pensiero - Alfred e Gisela Andersch saranno tra gli animatori della cultura locale, continuando la loro attività comune e mantenendosi in contatto con gli intellettuali e gli artisti internazionali in Germania e in Italia, oltre che con quelli residenti in Ticino, quali Valenti, Arp, Bissier, Nicholson, Golo Mann, Max Frisch e altri. In occasione del centenario della coppia (lei nasce nel 1913, lui nel 1914), l’iniziativa metterà in luce lo scambio tra il mondo “orale” dello scrittore e quello visivo della pittrice, e mostrerà come Alfred e Gisela si siano reciprocamente sostenuti nei loro rispettivi percorsi professionali. Così, se negli anni Cinquanta, Gisela curò la veste grafica delle pubblicazioni radiofoniche della Rundfunks Stuttgart e del leggendario giornale letterario d’avanguardia Texte und Zeichen, ai quali collaborò Alfred Andersch, lui scrisse i testi critici per i cataloghi della compagna, rivelando la profonda conoscenza della sua poetica artistica in un contesto internazionale. Contemporaneamente alla mostra asconese, Casa Pinacoteca Rusca a Locarno, dal 16 marzo al 18 maggio, nelle sale della Sinopia, ospiterà un’altra iniziativa dedicata alla coppia Alfred e Gisela Andersch, dal titolo Alfred Andersch. Sensazioni dal Ticino. Gisela Andersch. Forme, disegni e pitture, con 40 fotografie di Alfred Andersch scattate in Ticino negli anni 1950-60, oltre a poesie dello scrittore e a opere pittoriche di Gisela Andersch. L’evento espositivo autunnale, in programma dal 15 settembre al 15 novembre 2014, vedrà protagonista il grande futurista italiano Luigi Russolo (1885-1947). La mostra, curata da Mara Folini, Anna Gasparotto e Franco Tagliapietra, presenterà 30 opere pittoriche, 20 incisorie, e un esemplare ricostruito di ‘Intonarumore’ (apparecchio inventato da Russolo nel 1913 per “intonare e regolare armonicamente e ritmicamente” i rumori, come i suoni della contemporaneità), come occasione di riflessione e approfondimento del vasto mondo filosofico dell’artista, a contatto con i movimenti più all’avanguardia del secolo scorso, sia in ambito pittorico che musicale. La rassegna intende chiarire l’articolato concetto di “classico-moderno”, teorizzato dall’artista negli anni Quaranta della sua vita, dopo l’incontro a Parigi (1938) con il magnetista teosofo Guido Torre, attraverso lo studio comparato di documenti (diari, epistole, cataloghi) e opere, allo scopo di rintracciare, tra continuità e cesure, le suggestioni filosofiche che hanno fatto da sfondo alla particolare concezione russoliana attorno al concetto di “spirituale nell’arte”. L’interesse di Luigi Russolo per l’occulto – pittore, compositore, creatore di strumenti musicali (i cosiddetti intonarumori) e tra i maggiori esponenti del futurismo – è infatti ravvisabile nell’intera sua produzione pittorica ed è elemento basilare della sua poetica musicale del rumore, così come è sotteso a tutta la sua creazione pittorica tutta rivolta verso un’altra realtà, oltre le forme naturali, cosmica. Tra i molteplici collegamenti (diretti, mediati o indiretti), che la mostra di Ascona vuole indagare, si accennerà, per la prima volta, anche a quello con la colonia degli artisti di Monte Verità, con il quale il pensiero e la vita di Luigi Russolo appaiono molto affini, nel testimoniare la medesima costellazione di idee antipositiviste, mistiche e occulte. Questa poetica sarà approfondita attraverso puntuali riferimenti biografici e documentaristici, oltre a raffronti iconografici tra le opere dell’artista stesso. Il 2014 si chiuderà – dall’11 ottobre al 7 dicembre, nella sede di Casa Serodine - con un omaggio a Maurice Frido (1926), pittore francese che ad Ascona ha trovato una patria ormai da più di cinquant’anni e che ne ha vissuto appieno l’ambiente culturale e artistico della città. Ascona (Svizzera), gennaio 2014 ALFRED E GISELA ANDERSCH Lei crea nello spazio, io nel tempo 16 marzo - 18 maggio 2014 Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) LUIGI RUSSOLO Al di là della materia 15 settembre - 15 novembre 2014 Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) MAURICE FRIDO Un omaggio 11 ottobre - 7 dicembre 2014 Ascona (CH), Casa Serodine (piazza San Pietro) Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18 domenica e festivi: 10.30-12.30 lunedì chiuso Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch Sito internet: http://www.museoascona.ch Location: Ascona (CH), Casa Serodine (piazza San Pietro) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2163 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: LUIGI RUSSOLO startDate: 9/15/14 endDate: 11/15/14 Description: LUIGI RUSSOLO Al di là della materia 15 settembre - 15 novembre 2014 Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) IL PROGRAMMA ESPOSITIVO 2014 DEL MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA DI ASCONA - SVIZZERA Dal 16 marzo al 18 maggio, una mostra approfondirà il sodalizio tra lo scrittore, poeta e saggista Alfred Andersch e sua moglie Gisela, pittrice. E dal 15 settembre al 15 novembre, la rassegna “Luigi Russolo al di là della materia” analizzerà l’opera tarda dell’artista italiano, attraverso i suoi lavori grafici e pittorici più significativi, lungo un percorso che, dal periodo prefuturista e futurista, risale fino a quello simbolista. Il programma 2014 del Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona si aprirà il 16 marzo con la mostra Alfred und Gisela Andersch “Lei crea nello spazio, io nel tempo”. Fino al 18 maggio, l’esposizione, curata da Peter Erismann, in collaborazione con il Museum Strauhof di Zurigo, analizzerà il rapporto che ha legato, per più di quarant’anni, Alfred Andersch, grande scrittore anti nazista che è stato narratore, poeta, saggista, giornalista radiofonico e sceneggiatore per la libertà democratica, a sua moglie Gisela, pittrice autodidatta che ha saputo arricchirsi degli stimoli e degli insegnamenti della Germania pre-nazista, ovvero quelli razionalisti e puristi del secondo Bauhaus, degli ambienti francesi di Abstraction-Création e di quelli olandesi di De Stijl. Il percorso presenterà opere pittoriche e grafiche di Gisela Andersch, affiancate da un vasto numero di testi, saggi, poesie, pubblicazioni e libri di Alfred Andersch e da una serie di fotografie scattate durante i lunghi viaggi intrapresi dalla coppia, dalla Scandinavia alla Sicilia. Alfred, dopo essere stato per anni politicamente attivo come membro fondatore del Gruppo 47 e influente giornalista e critico radiofonico, si dedicò alla libera professione e alla piena libertà di espressione, risiedendo a Berzona, nella Valle Onsernone. Dal canto suo, Gisela si mantenne per tutta la vita nell’ambito dell’arte astratta, analitica e geometrica, consapevole che questa rappresentasse per lei quel linguaggio universale, libero da ogni costrizione mimetica. Dal 1958 in avanti, proprio a Berzona - in un ritiro voluto per la creatività e la promozione della libertà di pensiero - Alfred e Gisela Andersch saranno tra gli animatori della cultura locale, continuando la loro attività comune e mantenendosi in contatto con gli intellettuali e gli artisti internazionali in Germania e in Italia, oltre che con quelli residenti in Ticino, quali Valenti, Arp, Bissier, Nicholson, Golo Mann, Max Frisch e altri. In occasione del centenario della coppia (lei nasce nel 1913, lui nel 1914), l’iniziativa metterà in luce lo scambio tra il mondo “orale” dello scrittore e quello visivo della pittrice, e mostrerà come Alfred e Gisela si siano reciprocamente sostenuti nei loro rispettivi percorsi professionali. Così, se negli anni Cinquanta, Gisela curò la veste grafica delle pubblicazioni radiofoniche della Rundfunks Stuttgart e del leggendario giornale letterario d’avanguardia Texte und Zeichen, ai quali collaborò Alfred Andersch, lui scrisse i testi critici per i cataloghi della compagna, rivelando la profonda conoscenza della sua poetica artistica in un contesto internazionale. Contemporaneamente alla mostra asconese, Casa Pinacoteca Rusca a Locarno, dal 16 marzo al 18 maggio, nelle sale della Sinopia, ospiterà un’altra iniziativa dedicata alla coppia Alfred e Gisela Andersch, dal titolo Alfred Andersch. Sensazioni dal Ticino. Gisela Andersch. Forme, disegni e pitture, con 40 fotografie di Alfred Andersch scattate in Ticino negli anni 1950-60, oltre a poesie dello scrittore e a opere pittoriche di Gisela Andersch. L’evento espositivo autunnale, in programma dal 15 settembre al 15 novembre 2014, vedrà protagonista il grande futurista italiano Luigi Russolo (1885-1947). La mostra, curata da Mara Folini, Anna Gasparotto e Franco Tagliapietra, presenterà 30 opere pittoriche, 20 incisorie, e un esemplare ricostruito di ‘Intonarumore’ (apparecchio inventato da Russolo nel 1913 per “intonare e regolare armonicamente e ritmicamente” i rumori, come i suoni della contemporaneità), come occasione di riflessione e approfondimento del vasto mondo filosofico dell’artista, a contatto con i movimenti più all’avanguardia del secolo scorso, sia in ambito pittorico che musicale. La rassegna intende chiarire l’articolato concetto di “classico-moderno”, teorizzato dall’artista negli anni Quaranta della sua vita, dopo l’incontro a Parigi (1938) con il magnetista teosofo Guido Torre, attraverso lo studio comparato di documenti (diari, epistole, cataloghi) e opere, allo scopo di rintracciare, tra continuità e cesure, le suggestioni filosofiche che hanno fatto da sfondo alla particolare concezione russoliana attorno al concetto di “spirituale nell’arte”. L’interesse di Luigi Russolo per l’occulto – pittore, compositore, creatore di strumenti musicali (i cosiddetti intonarumori) e tra i maggiori esponenti del futurismo – è infatti ravvisabile nell’intera sua produzione pittorica ed è elemento basilare della sua poetica musicale del rumore, così come è sotteso a tutta la sua creazione pittorica tutta rivolta verso un’altra realtà, oltre le forme naturali, cosmica. Tra i molteplici collegamenti (diretti, mediati o indiretti), che la mostra di Ascona vuole indagare, si accennerà, per la prima volta, anche a quello con la colonia degli artisti di Monte Verità, con il quale il pensiero e la vita di Luigi Russolo appaiono molto affini, nel testimoniare la medesima costellazione di idee antipositiviste, mistiche e occulte. Questa poetica sarà approfondita attraverso puntuali riferimenti biografici e documentaristici, oltre a raffronti iconografici tra le opere dell’artista stesso. Il 2014 si chiuderà – dall’11 ottobre al 7 dicembre, nella sede di Casa Serodine - con un omaggio a Maurice Frido (1926), pittore francese che ad Ascona ha trovato una patria ormai da più di cinquant’anni e che ne ha vissuto appieno l’ambiente culturale e artistico della città. Ascona (Svizzera), gennaio 2014 ALFRED E GISELA ANDERSCH Lei crea nello spazio, io nel tempo 16 marzo - 18 maggio 2014 Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) LUIGI RUSSOLO Al di là della materia 15 settembre - 15 novembre 2014 Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) MAURICE FRIDO Un omaggio 11 ottobre - 7 dicembre 2014 Ascona (CH), Casa Serodine (piazza San Pietro) Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18 domenica e festivi: 10.30-12.30 lunedì chiuso Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch Sito internet: http://www.museoascona.ch Ufficio stampa Location: Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2163 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Venezia s'invita a Marsiglia startDate: 11/2/14 endDate: 5/16/14 Description: Venezia s'invita a Marsiglia all'Istituto Italiano di Cultura Venezia sarà protagonista a Marsiglia lungo il primo semestre 2014 nell'ambito delle manifestazioni, organizzate dall'Istituto Italiano di Cultura. Questa scelta, fatta dalla Direzione dell'Istituto, non è causale, ma vuole portare un forte messaggio della città lagunare, che è, non solo sede di importanti appuntamenti culturali come la Biennale, ma anche una fucina d'avvenimenti dove si alternano le espressioni artistiche alimentate dall'unicità del luogo. Venezia, città d’arte per eccellenza, meta di turisti e celebri viaggiatori, crocevia di culture e di antiche tradizioni, sarà presente con la pittura e la scultura, la fotografia, il cinema, le sue maschere, l’artigianato, la musica. Venezia a Marsiglia sarà il tramite per un messaggio all'Europa nel corso del 2014 che vedrà il semestre di Presidenza Italiana dell'Unione Europea. L'apertura dell'articolato ciclo, l'11 febbraio , è affidata a Mimmo Fabrizi, romano di nascita, veneziano d'adozione, che, stregato dalla bellezza e dalla magia della città dei dogi, ne ha fatto uno dei suoi lavori fondamentali. A Marsiglia il fotografo porterà una serie di immagini, cariche di colori, rubate nelle strade animate dal Carnevale. Immagini capaci di trasmettere la gioia e il desiderio di far festa abbandonando il triste quotidiano per mascherarsi in un arcobaleno di colori, ma non trascurerà di farci conoscere anche l'altra Venezia, quella dei monumenti carichi di storia, quella delle luci madreperlacee e dei silenzi interrotti dallo scorrere dell'acqua dei canali. Lo stesso giorno sarà sempre il carnevale d'attualità. Infatti mentre a Venezia si apriranno ufficialmente le manifestazioni, all'Istituto Italiano di Cultura Roberta Lombardo Hurstel, giornalista veneziana, accompagnerà il pubblico in una passeggiata attraverso i secoli per illustrare le origini della manifestazione che, negli anni dello splendore della Serenissima, si sviluppo' a tal punto, da durare alcuni mesi, in una successione di feste a palazzo, di rappresentazioni a teatro e, naturalmente, di giochi in piazza. A completare questo appuntamento di apertura l'omaggio di un' artista, Gigi Bon, alla Serenissima, con una piccola, ma selezionata mostra del suo incredibile Bestiario, dove il Rhino detta legge raccontando la storia affascinante di una Venezia di miti e leggende. Per l'artista è un appuntamento significativo con Marsiglia che la vide esporre la sua prima scultura, un rinoceronte, ed iniziare la sua attività creativa, proprio nella città mediterranea, al Chateu d'If, alla fine degli anni '80. Il publico, per l'occasione, potrà anche ammirare una serie di oggetti di artigianato veneziano: maschere di cartapesta realizzate secondo la più antica tradizione, vasi della storica Ditta Venini, opere scultoree ed infine alcuni costumi antichi, eccezionalmente concessi in prestito all'Istituto Italiano dal Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma ed esposti per la prima volta in questa occasione, per testimoniare quella che era la cultura e la tradizione veneziana tra Otto e Novecento Infine non sarà trascurata la gastronomia alla quale sarà dedicato un atelier di cucina per apprendere le ricette tipiche del Carnevale: galani e frittelle. Questo primo gruppo di rassegne resterà aperto al pubblico fino al 10 aprile 2014 Anche il cinema avrà il suo spazio con due proiezioni cinematografiche dedicate alla città: Dieci Inverni di Valerio Mieli (25 febbraio) e il film del regista padovano Andrea Segre che, con Io sono Li, ha conquistato il premio Lux 2012 del Parlamento Europeo (6 marzo). Cinema e Musica si alterneranno il 27 marzo con, nell'ambito del festival Mars en Baroque, la proiezione del film Venezia Salva della regista Serena Nono, la cui colonna sonora è affidata all’ensemble barocco Concerto Soave. A seguire il concerto dell'Orchestra da Camera di Venezia, gruppo cameristico che da anni opera a Venezia, in Italia e all'estero, con Riccardo Alfaré e Pia Elina Pulkkinen, violini, Lorenzo Parravicini violoncello e Mario Parravicini al clavicembalo. Il programma sarà imperniato su L'ultima stagione musicale della Repubblica Serenissima, con musiche di Antonio Vivaldi, Giovanni Benedetto Platti, Baldassarre Galuppi e Ferdinando Giuseppe Bertoni. Il 10 aprile sarà Saverio Simi de Burgis, critico e storico, docente di Storia dell’Arte Contemporanea e di Storia e Metodologia all’Accademia di Belle Arti di Venezia parlerà appunto della storica istituzione, voluta dal Senato della Serenissima, che fu la culla di alcuni degli artisti che segnarono capitoli fondamentali della Storia dell'Arte. Il 15 aprile, Luigi Alberotanza, già Direttore dell'Istituto di Scienze Marine del CNR, parlerà del progetto M.O.S.E, legato alla problematica dell'acqua alta. Una situazione a cuore dei veneziani e non solo che vedono la città sempre più fragilie e colpita dal fenomeno delle inondazioni, dopo il tragico evento del 4 novembre 1966. Sempre il 15 aprile, la città lagunare salirà ancora una volta alla ribalta con due esposizioni fotografiche, di genere completamente diverso, ma con una tematica comune: VENEZIA. Passeggiata nel sogno di Etta Lisa Basaldella, fotogiornalista, viaggiatrice infaticabile, da una quarantina d'anni fotografa il mondo, ma il suo cuore ritorna sempre a Venezia e alle sue mille sfaccettature. Mirella La Rosa presenta, con Emozioni d'acqua, una Venezia diversa, una Venezia d'acqua e di luce, una Venezia di emozioni vissute e trasmesse, una Venezia sognata, che gioca a nascondino con sé stessa tra il reale e l'irreale. Le rassegne resteranno aperte al pubblico fino al 16 maggio. per informazioni: Istituto Italiano di Cultura Contacts presse: 6, rue Fernand Pauriol – 13005 Marsiglia Roberta Lombardo Hurstel tel. 04 91 48 51 94 – fax 04 91 92 67 90 + 33 6 10564251//+ 33 9 65036606 iicmarsiglia@esteri.it www.iicmarsiglia.esteri.it hurstel.roberta@orange.fr Location: Istituto Italiano di Cultura 6, rue Fernand Pauriol – 13005 Marsiglia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: hurstel.roberta@orange.fr email gestore : Istituto Italiano di Cultura Marsiglia sponsor: 10102 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Nicoletta Rusconi Art Projects e il Gruppo Coeclerici insieme per l'arte startDate: 2/7/14 endDate: 3/2/14 Description: Nicoletta Rusconi Art Projects e il Gruppo Coeclerici insieme per l'arte Nicoletta Rusconi Art Projects ha il piacere di annunciare la partecipazione del fotografo e artista italiano Francesco Pignatelli (Milano, 1972) alla prestigiosa mostra internazionale "A Season of Triumphs" che inaugurerà il 7 febbraio al Central Exhibition Hall Moscow Manege di Mosca in occasione dell'apertura dei XXII Giochi Olimpici Invernali di Sochi. Ricorrendo quest'anno il 100esimo anniversario dell’adozione ufficiale della bandiera olimpica, Francesco Pignatelli è stato scelto, insieme ad altri quattro artisti di fama internazionale, per realizzare un'opera ispirata a uno dei 5 elementi della natura che, secondo lo psichiatra e antropologo svizzero Carl Gustav Jung, simboleggiano i 5 cerchi olimpici. L’interpretazione filosofica junghiana vede infatti l'anello come un simbolo di vitalità. E i cinque anelli interconnessi riflettono le cinque energie della creazione: legno, fuoco, acqua, terra e metallo. Con il video +Fragile, prodotto in esclusiva da Nicoletta Rusconi Art Project con il prezioso supporto del Gruppo Coeclerici, Francesco Pignatelli si ispira alla figura del legno realizzando un film in cui il lirismo dell'omonimo ciclo di opere fotografiche a tema boschivo (2006-2013) viene indagato e trasfigurato ai fini di una nuova narrazione, nel solco della ricerca di un nuovo territorio di immagini possibili. Scrive la curatrice Paola Bonini, autrice del testo di presentazione dell'opera di Francesco Pignatelli: “il video +Fragile ci trascina nei boschi di Francesco Pignatelli, luoghi che grazie alla tecnica del rovesciamento cromatico siamo obbligati a guardare con occhi nuovi, ritrovandone tutto l’eterno significato simbolico: il bosco ci chiama, come nelle fiabe, lungo i sentieri brillanti che il negativo incide al posto delle ombre, e allo stesso tempo ci spaventa, perché come non mai, stravolto nelle sue luci, incarna l’ignoto.” La suggestione prodotta dell'avvicinamento della macchina da presa che indaga la superficie delle opere fotografiche, permette all'osservatore di entrare in un mondo dove sempre più labili appaiono i confini tra opera e immagine, grazie anche all'ausilio dei suoni che evocano il richiamo della natura: "allo stupore per il colore si aggiunge quello per i movimenti quasi impercettibili, fluidi, che nello zoom sembrano rendere irrequieto ogni dettaglio. E mentre il movimento implacabile in avanti obbliga lo spettatore ad avvicinarsi come per un’inattesa forza di gravità verso il cuore di ogni lavoro, i suoni della natura lo avvolgono: il bosco, nel suo fascino e nella sua fragilità, diviene così un’esperienza multisensoriale, totale". La mostra "A Season of Triumphs" è parte del programma ufficiale delle Olimpiadi e di “Sochi 2014 Culture”, ed è sostenuta dal Governo della Città di Mosca. Il Moscow Manege, sede della mostra, è un importante edificio storico nel centro di Mosca, costruito nel periodo imperiale e anticamente adibito a maneggio. Inaugurato dallo zar Alessandro I, fin dal 1957 è stato utilizzato ed è tutt'ora sede di mostre prestigiose (http://www.moscowmanege.ru) La mostra inaugurerà il 7 febbraio 2014, giorno dell'inaugurazione dei XXII Giochi Olimpici Invernali di Sochi, e si potrà visitare fino al 2 marzo 2014. L'opera + Fragile di Francesco Pignatelli è prodotta da: Con il contributo del Gruppo: Francesco Pignatelli, artista e fotografo, è nato a Milano nel 1971, dove vive e lavora. La sua produzione fotografica interpreta differenti aspetti della realtà cercando un punto di vista inconsueto, in grado di trasformare l'immagine di ciò che vediamo. L’uso della stampa in negativo/colore, in particolare, motivo che ritorna sovente nella sua produzione, sospende le immagini in una dimensione fuori dal tempo, spingendo l'osservatore a guardare la realtà in maniera più contemplativa, come se egli non ne fosse parte integrante. In quindici anni di carriera artistica, Pignatelli ha realizzato numerose mostre e progetti in gallerie private e spazi pubblici italiani e internazionali. Nicoletta Rusconi Art Project, fondata da Nicoletta Rusconi nel 2013, è una realtà operativa in campo artistico e culturale che si occupa della realizzazione di progetti indipendenti in collaborazione con artisti di fama internazionale e imprese italiane interessate ad investire nella produzione di opere, mostre ed iniziative culturali. Fondata da Nicoletta Rusconi, dopo l'esperienza di Fotografia Italiana e dell'omonima galleria d'arte contemporanea si pone l'obiettivo di creare una solida sinergia tra il sistema impresa, gli artisti e l'arte. Il Gruppo Coeclerici, fondato a Genova nel 1895, svolge la propria attività attraverso la divisione Mining che si occupa dell’estrazione di carbone energetico da miniere di proprietà, la divisione Trading operante principalmente nella commercializzazione di materie prime quali carbone, antracite, coke, minerale di ferro; la divisione Logistica che opera nel settore della logistica integrata, dall’attività di cabotaggio a quella di trasporto e trasbordo, e la divisione Armatoriale che opera a servizio della divisione trading attraverso navi in contratto di time-charter. Nell’esercizio 2012 ha raggiunto un fatturato di circa 600 milioni di Euro, 1.000 dipendenti e uffici in Europa, Asia e Americhe. Location: Central Exhibition Hall Moscow Manege di Mosca tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Art Innsbruck 2014 startDate: 2/20/14 endDate: 2/23/14 Description: Art Innsbruck 2014 18a Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea Dal 20 al 23 Febbraio 2014 Vernissage su invito Mercoledì 19 Febbraio alle ore 19:30 Presso Padiglione D+E della Fiera di Innsbruck (Austria) Stand C/12 Espongono gli artisti: ART NOU ROBERTO BIANCHI BRUNO CARATI BERNARDO CECCHETTI LUCA MARCHETTI - L M ART CATIA MASSA SUSANNA ANNA REDAELLI CHIARA ROSSATO GIO SCIELLO GEORGETA STEFANESCU NADIA VALENTE ART NOU group: CINTA AGELL MONTSE BOSCH CAVEDO SABELA BAÑA CELIA BAYONA MANUEL BENJUMEDA MARISSA CALBET ROSALIA COLOMER XAVIER FLORENSA ESPERANZA GARCIA CHUCA GARROTE HEBER LUIS GIL JOSEFINA GIMENEZ CLARA GRACIA NIETTO TERESA PIJUAN VICTORIA RODRIGO ANA MARIA SOLANAS ANDRES VIJANDE Un appuntamento fisso nel calendario d’arte internazionale: la 18° edizione della fiera d’arte di Innsbruck si tiene dal 20 al 23 febbraio 2014. La 18° edizione della ART Innsbruck si terrà dal 20 al 23 febbraio 2014 nel padiglione D ed E della fiera di Innsbruck confermandosi come piattaforma per collezioni internazionali. Con la ART Innsbruck di quest’anno, oltre ai grandi nomi dell’arte austriaca saranno presenti i maestri russi, oltre alle collezioni d’arte contemporanea di ben 10 nazioni e 70 gallerie mondiali tra le più note. All’interno dei padiglioni fieristici la Galleria Sabrina Falzone presenterà un percorso espositivo di valorizzazione dell’arte iberica e italiana, annoverando tra i suoi artisti validi esponenti delle arti visive operanti in Spagna e in Italia. Questo connubio artistico è innanzitutto un incontro culturale tra due realtà sociali contraddistinte da un inedito parallelismo evidente anche nell’ambito creativo. Il gruppo Art Nou rappresenta la creatività spagnola ed è composto da Cinta Agell, Montse Bosch Cavedo, Sabela Baña, Celia Bayona, Manuel Benjumeda, Marissa Calbet, Rosalia Colomer, Xavier Florensa, Esperanza Garcia, Chuca Garrote, Heber Luis Gil, Josefina Gimenez, Clara Gracia, Teresa Pijuan, Victoria Rodrigo, Ana Maria Solanas e Andres Vijande. La creatività italiana è, invece, rappresentata dagli artisti Bruno Carati, Bernardo Cecchetti, Luca Marchetti L M Art, Catia Massa, Susanna Anna Redaelli, Gio Sciello, Nadia Valente, Roberto Bianchi e la scultrice Chiara Rossato, regina della terracotta. Dulcis in fundo saranno visionabili anche le opere dell’artista Georgeta Stefanescu che vive tra la Svizzera e la Francia. Info: Stand C/12 Fiera di Innsbruck indirizzo: South entrance, Ing.-Etzel-Straße Vernissage su invito: 19 febbraio h.19.30 Orari di apertura: dal 20 al 22 febbraio h.11-20 e il 23 febbraio h.11-19 Biglietto d’ingresso: 11 euro a persona oppure 18 euro se si entra in coppia Catalogo disponibile in fiera: 10 euro Pacchetto Fiera comprende Biglietto d'ingresso+Catalogo 18 euro www.galleriasabrinafalzone.com Location: Fiera di Innsbruck (Austria) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: GIANFRANCO ZAPPETTINI startDate: 2/13/14 endDate: 4/5/14 Description: Ravizza intestazione è lieta di presentare GIANFRANCO ZAPPETTINI a cura di Marco Meneguzzo Inaugurazione: giovedì 13 febbraio 2014 ore 17 dal 13 febbraio al 5 aprile 2014 Orari: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 18 Lunedì su appuntamento Galleria Allegra Ravizza, via Nassa 3A, II floor, 6900 Lugano Quanto profonda può essere una superficie? Quanto può nascondere e svelare un quadro in cui il colore bianco appare l’unico protagonista? Qual è il grado zero e qual è il fine ultimo della Pittura? In oltre cinquant’anni di carriera, Gianfranco Zappettini ha cercato e ancora oggi continua a cercare le risposte a queste domande. La sua ricerca ha toccato i campi della linguistica negli anni Settanta e della metafisica nei decenni a noi più vicini, avendo come obiettivo una pittura che non necessitasse di null’altro che se stessa, come linguaggio autonomo e come simbolo carico di valenze superiori. Nella personale alla Galleria Allegra Ravizza di Lugano, curata da Marco Meneguzzo, le opere proposte esemplificano alcuni momenti di questa ricerca, offrendo all’osservatore alcune possibili risposte a tali quesiti, e invitandolo a valicare le proprie capacità di percezione e di attenzione di fronte al quadro. Per Zappettini la Pittura è un linguaggio vero e proprio, capace come tutti i linguaggi di esprimere una definizione del mondo circostante, dell’arte e al contempo di se stesso nei propri elementi di base: il colore, la superficie e le modalità con cui questi due elementi entrano in contatto. I “bianchi” e le “tele sovrapposte” hanno costituito quarant’anni fa due dei pilastri della Pittura Analitica, quella situazione europea nata e sviluppatasi a cavallo tra Italia e Germania e che coinvolse anche artisti da Francia, Paesi Bassi e Inghilterra: attraverso opere e scritti teorici, Zappettini chiarì come la Pittura doveva ripartire, dopo l’avvento di Concettuale e Arte Povera, da un “grado zero” per ritrovare la propria ragion d’essere e reagire a chi ne proclamava avventatamente la presunta “morte”. Negli anni Duemila Zappettini ha saldato il vuoto, ricercato pazientemente in anni di indagine interiore, alla propria continua analisi della Pittura, riscoprendo così il ruolo della Pittura come parte della Tradizione e ricettacolo da sempre privilegiato di simboli e dei molteplici significati cui essi rimandano. Dalle possibilità metafisiche del blu della notte cosmica e del Non Manifestato, l’artista ha ritrovato il colore bianco come simbolo invece della Manifestazione, passando attraverso il rosso della gnosi e della passione. Con le “reti sovrapposte”, presentate per la prima volta nella personale di Lugano, l’indagine di questi ultimi quindici anni sulla (apparente) dualità di trama e ordito – verticalità e orizzontalità, nell’eterno viaggio della spola sul telaio – il maestro italiano raggiunge un ulteriore livello di essenzialità e rigore. Come la Pittura negli anni Settanta era indagata da Gianfranco Zappettini attraverso un meticoloso processo di lavoro in cui il pittore deve annullarsi per lasciare l’opera unica protagonista, così negli ultimi lavori la Pittura diventa metodo quotidiano, tramite il quale l’uomo si arrende all’armonia cosmica ed estingue il proprio io nel perenne, alchemico tentativo di realizzare l’Opera per eccellenza. Alberto Rigoni per la Fondazione Zappettini Biografia Gianfranco ZAPPETTINI è nato nel 1939 a Genova. Vive e lavora a Chiavari. Nel 1962 tiene la sua prima personale a Palazzetto Rosso di Genova ed entra nello studio genovese dell’architetto tedesco Konrad Wachsmann e assieme al pittore tedesco Winfred Gaul frequenta l’ambiente artistico in Germania e Olanda. Nel 1971 è invitato alla mostra “Arte concreta” al Westfälischer Kunstverein di Münster, a cura di Klaus Honnef. Espone nelle principali mostre sulla situazione della Pittura di quegli anni: “Tempi di percezione” (Livorno, 1973), “Un futuro possibile. Nuova Pittura” (Ferrara, 1973), “Geplante Malerei” (Münster e Milano, 1974), “Analytische Malerei” (Düsseldorf, 1975), “Concerning Painting...” (itinerante in vari musei olandesi, 1975-1976). Nel 1977 è invitato a “documenta 6” di Kassel e nel 1978 è presente alla mostra “Abstraction Analytique” al Museo d’Arte Moderna di Parigi. Di recente si è concentrato sul valore metafisico della trama e dell’ordito. Nel 2007, la Fondazione VAF-Stiftung di Francoforte gli ha dedicato un’imponente monografia a cura di Volker Feierabend e Marco Meneguzzo. Tra le recenti mostre collettive vanno ricordate “Pittura analitica. I percorsi italiani. 1970-1980”, Museo della Permanente (Milano, 2007), “Pittura aniconica”, Casa del Mantegna (Mantova, 2008), “Analytica”, Annotazioni d’Arte (Milano, 2008), “Pensare pittura”, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce (Genova, 2009), “Analytische Malerei”, Forum Kunst (Rottweil, 2011). Tra le personali dedicategli in quasi cinquant’anni di attività da spazi pubblici e privati, vanno almeno citate quelle tenute al Westfälischer Kunstverein (Münster, 1975), all’Internationaal Cultureel Centrum (Anversa, 1978), al Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce (Genova, 1997), al CAMeC-Centro d’Arte Moderna e Contemporanea (La Spezia, 2007), al Forum Kunst (Rottweil, 2007, con Paolo Icaro), al Lucca Center of Contemporary Art (Lucca, 2012). Nel 2013 ha esposto anche alla MAAB Gallery di Milano nella mostra “Erben – Viallat – Zappettini: tre maestri della pittura analitica europea”. Location: Galleria Allegra Ravizza, via Nassa 3A, II floor, 6900 Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2443 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: WHITE Marmi e dipinti, dall’antichità a oggi startDate: 2/21/14 endDate: 3/9/14 Description: ST. MORITZ (SVIZZERA) ALLA CHIESA PROTESTANTE DAL 21 FEBBRAIO AL 9 MARZO 2014 LA MOSTRA WHITE Marmi e dipinti, dall’antichità a oggi L’esposizione presenta 20 capolavori che spaziano dall’antichità fino ai nostri giorni. È il colore bianco a legare tra loro sculture classiche della Roma del II secolo, di Jean Arp, Ai Weiwei, Tom Sachs, e tele di Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana e altri. L’iniziativa è il preludio invernale alla settima edizione di St. Moritz Art Masters, in programma dal 22 al 31 agosto 2014. www.stmoritzartmasters.com Dal 21 febbraio al 9 marzo 2014, alla Chiesa Protestante di St. Moritz (Svizzera) si terrà la mostra WHITE. Marmi e dipinti dall’antichità a oggi. La rassegna, curata da Gian Enzo Sperone e Marco Voena, preludio invernale alla settima edizione di St. Moritz Art Masters, in programma dal 22 al 31 agosto 2014, presenterà 20 capolavori che spaziano dall’antichità classica fino ai nostri giorni, il cui comune denominatore è caratterizzato dal colore bianco. Il percorso espositivo prende avvio da una Vestale acefala, Roma II secolo d.C., e prosegue con un’elegante Latona di Gioacchino Fortini (Firenze, 1670-1736), fino a giungere alle sculture più moderne, come Mediterranean Sculpture I di Jean Arp (1941), Marble Doors di Ai Weiwei del 2007 e Brute di Tom Sachs (2009-2010). A fare da contrappunto alle opere plastiche, vi saranno le tele di alcuni maestri italiani degli anni sessanta, quali Lucio Fontana, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Paolo Scheggi, che parteciparono all’esperienza della galleria milanese Azimut, fondata nel 1959 da Piero Manzoni e dallo stesso Bonalumi. White esplora la forza comunicativa e l’eleganza del bianco percorrendo l’arte trasversalmente lungo i secoli. L’accostamento di artisti, di tecniche e di linguaggi espressivi molto distanti fra loro, genereranno nello spettatore un’impressione di purezza e di semplicità, dando vita a un confronto non più esclusivamente cromatico ma soprattutto formale. E dopo questo momento invernale, tutta l’attenzione si concentrerà sull’appuntamento estivo, dal 22 al 31 agosto 2014, per la settima edizione del St. Moritz Art Masters, il festival dedicato all’arte contemporanea ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku che trasformerà nuovamente St. Moritz e l’Engadina in un centro artistico e culturale, con mostre personali e collettive – tutte gratuite - di grandi artisti del nostro tempo, oltre a conferenze, simposi e altre attività, inserite in uno scenario unico. Dopo gli approfondimenti dedicati al Brasile e alla Cina, questa edizione si focalizzerà sull’arte e la cultura dell’India. Dietro il mercato dell’arte indiana contemporanea, sviluppatosi appena negli ultimi anni, si nasconde uno scenario artistico di straordinaria vitalità. Accanto all’avanguardia indiana, affermatasi a partire dal 1947 – dopo l’Indipendenza – e che soltanto ora gode di un tardivo riconoscimento internazionale, negli ultimi anni si sono sviluppati centri per i giovani artisti a Mumbai e a Nuova Delhi. Informazioni su St. Moritz Art Masters 2014 e resoconti sull’anno passato sono disponibili al link www.stmoritzartmasters.com. St. Moritz, gennaio 2014 WHITE. Marmi e dipinti, dall’antichità a oggi St. Moritz (Svizzera), Chiesa Protestante (via Maistra 18 - zona pedonale) Dal 21 febbraio al 9 marzo 2014 Orari: Dal lunedì alla domenica, dalle 13 alle 19 Domenica 23 febbraio e 9 marzo, dalle 13 alle 16 In collaborazione con SPERONE | VOENA Ingresso libero Informazioni Office St. Moritz Mailbox 82 CH-7500 St. Moritz Tel +41 81 833 10 28 Fax +41 86 081 833 10 28 info@stmoritzartmasters.com www.stmoritzartmasters.com Location: Chiesa Protestante di St. Moritz tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: WHITE Marmi e dipinti, dall’antichità a oggi startDate: 2/21/14 endDate: 3/9/14 Description: ST. MORITZ (SVIZZERA) ALLA CHIESA PROTESTANTE DAL 21 FEBBRAIO AL 9 MARZO 2014 LA MOSTRA WHITE Marmi e dipinti, dall’antichità a oggi L’esposizione presenta 20 capolavori che spaziano dall’antichità fino ai nostri giorni. È il colore bianco a legare tra loro sculture classiche della Roma del II secolo, di Jean Arp, Ai Weiwei, Tom Sachs, e tele di Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana e altri. L’iniziativa è il preludio invernale alla settima edizione di St. Moritz Art Masters, in programma dal 22 al 31 agosto 2014. www.stmoritzartmasters.com Dal 21 febbraio al 9 marzo 2014, alla Chiesa Protestante di St. Moritz (Svizzera) si terrà la mostra WHITE. Marmi e dipinti dall’antichità a oggi. La rassegna, curata da Gian Enzo Sperone e Marco Voena, preludio invernale alla settima edizione di St. Moritz Art Masters, in programma dal 22 al 31 agosto 2014, presenterà 20 capolavori che spaziano dall’antichità classica fino ai nostri giorni, il cui comune denominatore è caratterizzato dal colore bianco. Il percorso espositivo prende avvio da una Vestale acefala, Roma II secolo d.C., e prosegue con un’elegante Latona di Gioacchino Fortini (Firenze, 1670-1736), fino a giungere alle sculture più moderne, come Mediterranean Sculpture I di Jean Arp (1941), Marble Doors di Ai Weiwei del 2007 e Brute di Tom Sachs (2009-2010). A fare da contrappunto alle opere plastiche, vi saranno le tele di alcuni maestri italiani degli anni sessanta, quali Lucio Fontana, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Paolo Scheggi, che parteciparono all’esperienza della galleria milanese Azimut, fondata nel 1959 da Piero Manzoni e dallo stesso Bonalumi. White esplora la forza comunicativa e l’eleganza del bianco percorrendo l’arte trasversalmente lungo i secoli. L’accostamento di artisti, di tecniche e di linguaggi espressivi molto distanti fra loro, genereranno nello spettatore un’impressione di purezza e di semplicità, dando vita a un confronto non più esclusivamente cromatico ma soprattutto formale. E dopo questo momento invernale, tutta l’attenzione si concentrerà sull’appuntamento estivo, dal 22 al 31 agosto 2014, per la settima edizione del St. Moritz Art Masters, il festival dedicato all’arte contemporanea ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku che trasformerà nuovamente St. Moritz e l’Engadina in un centro artistico e culturale, con mostre personali e collettive – tutte gratuite - di grandi artisti del nostro tempo, oltre a conferenze, simposi e altre attività, inserite in uno scenario unico. Dopo gli approfondimenti dedicati al Brasile e alla Cina, questa edizione si focalizzerà sull’arte e la cultura dell’India. Dietro il mercato dell’arte indiana contemporanea, sviluppatosi appena negli ultimi anni, si nasconde uno scenario artistico di straordinaria vitalità. Accanto all’avanguardia indiana, affermatasi a partire dal 1947 – dopo l’Indipendenza – e che soltanto ora gode di un tardivo riconoscimento internazionale, negli ultimi anni si sono sviluppati centri per i giovani artisti a Mumbai e a Nuova Delhi. Informazioni su St. Moritz Art Masters 2014 e resoconti sull’anno passato sono disponibili al link www.stmoritzartmasters.com. St. Moritz, gennaio 2014 WHITE. Marmi e dipinti, dall’antichità a oggi St. Moritz (Svizzera), Chiesa Protestante (via Maistra 18 - zona pedonale) Dal 21 febbraio al 9 marzo 2014 Orari: Dal lunedì alla domenica, dalle 13 alle 19 Domenica 23 febbraio e 9 marzo, dalle 13 alle 16 In collaborazione con SPERONE | VOENA Ingresso libero Informazioni Office St. Moritz Mailbox 82 CH-7500 St. Moritz Tel +41 81 833 10 28 Fax +41 86 081 833 10 28 info@stmoritzartmasters.com www.stmoritzartmasters.com Location: Via Maistra 18, St. Moritz tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Venezia sconosciuta. startDate: 2/11/14 endDate: 2/11/14 Description: L'Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, con il patrocinio del Comune di Venezia e della RAI Radiotelevisione italiana, nell'ambito di un vasto progetto, dedicato a Venezia e voluto dalla dott.ssa Roberta Alberotanza, direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura a Marsiglia, martedi' 11 febbraio 2014, apre le anifestazioni, con un articolato programma, In apertura alle ore 17,30, un filmato, messo cortesemente a disposizione dalla RAI sulla Venezia sconosciuta. A seguire l'inaugurazione delle esposizioni di Mimmo Fabrizi che farà rivivere il fascino della città lagunare e la magia della festa attraverso le immagini di due mostre, diverse, ma indissolubilmente legate VENEZIA E IL SUO CARNEVALE Una trentina di fotografie illustreranno i momenti magici di una delle feste più colorate della stagione veneziana. L'occhio attento del fotografo ha saputo fermare l'attimo fugace dove i colori vivaci delle maschere giocano a nascondino con i monumenti carichi di storia della città lagunare. Costumi stravaganti ed originali si mescolano ad abiti preziosi in puro stile settecentesco, ma l'elemento fondamentale è la maschera, come nell'epoca d'oro della Serenissima, obbligatoria per conservare l'anonimato. Maschere di tutti i tipi dalla tradizionale bauta ad altre dalle forme rivisitate che sanno celare la fisonomia, ma lo sguardo diviene impersonale e senza espressione. Mimmo Fabrizi ha saputo dare un'anima a queste immagini, l'anima stessa di Venezia. Un'anima che muta come muta la luce. Un gioco costante tra cielo e acqua che regala una luminosità madreperlacea capace di rendere unica la città, quasi irreale o frutto di un sogno. Accanto a questa sezione Mimmo Fanrizi ha voluto presentare un'altra Venezia, una VENEZIA PANORAMICA una trentina di immagini, realizzate in un formato insolito, per cogliere in un colpo d'occhio le mille sfumature dell'incanto veneziano. Come Jacopo de' Barbari, allo scoccare del 1500, Mimmo Fabrizi ha voluto, ai giorni nostri, riprendere Venezia dall'alto, nel suo insieme, non con la matita e la carta come il famoso incisore, ma con il grandangolo per immortalare l'unicità, ma anche la fragilità della città circondanta dai canali, che sembra sospesa tra cielo e acqua. Una Venezia, a contrasto della sezione del Carnevale, vuota, non più sfondo per una parata multicolore, ma protagonista che, conscia della propria bellezza si esibisce in tutta la ricchezza dei suoi monumenti. Mimmo Fabrizi originario della provincia di Viterbo si interessa giovanissimo alla fotografia all'inizio degli anni '70 lavorando con lo scultore Pascal de Vautibault alla sede romana dell'Accademia d'Arte di Francia a Villa Medici. Comincia quindi con il fotografare le sculture, ma ben presto la passione per il viaggio e la voglia di scoprire nuovi orizzonti lo porterà dapprima ad attraversare l'America Latina dove capturerà la realtà sociale. Di ritorno a Roma entrerà all'Istituto Europeo di Fotografia, ma Venezia lo strega ed entra nel suo cuore tanto che decide di stabilirsi negli anni 90 fondando Chroma Image, ma senza abbandonare il suo vagandora attraverso il mondo, che documenta in varie esposizioni. Nel 95 scopre Cuba, che lo ispira per la realizzazione di numerosi volumi ed esposizioni. La giornata non finirà di stupirci presentando una piccola, ma raffinata selezione, come un gioiello, del lavoro di un'insolita artista veneziana Gigi Bon. MIRABILIA UN MONDO MERAVIGLIOSO E FANTASTICO Faranno parte del percorso espositivo alcuni bronzi, realizzati ancor oggi con il metodo della cera persa che raffigurano perlopiù animali metamorfici che si arricchiscono e impreziosiscono sposandosi a oggetti di grande forza come conchiglie , coralli , coco de mer, ed altre trouvailles inusuali. Il rinoceronte è il soggetto preferito dall'artista, che si immedesima in esso affascinata dalla forza inaudita dell'animale; ma il rinoceronte è anche pacatezza, senza dimenticare il legame profondo con il liocorno, dove il sogno mitico si identifica nella forza virile. Gigi Bon ne sa captare tutto il significato e ce lo rimanda arricchito di simboli ed esternazioni, costringendoci a vedere nel distacco indifferente della potenza una realtà pacata e riflessiva in contrapposizione al chiasso, al caos, alla frenesia del nostro essere. Come evocata dagli studioli principeschi del XVI e XVII secolo , Gigi ha costruito la sua arte , o meglio continua ad accrescerla e svilupparla nei più differenti modi, in una corsa verso nuovi assemblaggi, nuove composizioni, nuove sfide, guidata da una fantasia inesauribile, ma soprattutto dall'emozione costante che le ispira la sua città: Venezia Mirabilia è da sempre la stessa Venezia con la sua vocazione di stupire con merci esotiche e preziose e sempre nuove , con regali che le navi, fin dalla fine del secolo XI, avevano l’ordine di portare alla loro città, con i quali poi poteva ricoprirsi di abbaglianti ornamenti: bassorilievi scolpiti, rivestiture di marmo, statue di porfido, capitelli e are. Gigi Bon laureata in Giurisprudenza con un brillante passato di consulente finanziario, non ha esitato a voltare pagina per dedicarsi alla realizzazione dei suoi sogni e della sua creatività. Le sua sculture, i suoi ritratti immaginari, le sue surreali tecniche miste sono ormai nelle collezioni private di tutto il mondo. A conclusione di questa serata eccezionale sarà il Carnevale di Venezia ad affascinare grazie a Roberta Lombardo Hurstel, giornalista veneziana, che accompagnerà il pubblico in una passeggiata attraverso i secoli per illustrare le origini della manifestazione che, negli anni dello splendore della Serenissima, si sviluppo' a tal punto, da durare alcuni mesi, in una successione di feste a palazzo, di rappresentazioni a teatro e, naturalmente, di giochi in piazza. A corollario di questi eventi maggiori, il pubblico potrà scoprire tutta una serie di preziosa oggettistica ed ammirare il frutto di un artigianato ancor oggi attivo a testimonanza del savoir faire veneziano, dalle maschere di cartapesta realizzate secondo la più antica tradizione, ai vasi della storica Ditta Venini, alle opere scultoree. Chiuderanno il percorso alcuni costumi antichi, eccezionalmente concessi in prestito all'Istituto Italiano di Marsiglia dal Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma ed esposti per la prima volta in questa occasione. Un modo per far conoscere e comprendere quella che era la cultura e la tradizione veneziana tra Otto e Novecento Le esposizioni resteranno aperte al pubblico fino al 10 aprile 2014 lunedì - giovedì 10.00-12.30 e 14.30-17.00 Venerdì 10.00-12.00 ingresso libero Location: Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10102 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: "VIERNES" del maestro Igor Borozan approda al Taller del Prado di Madrid. Curatore, Juan Antonio Molina startDate: 2/21/14 endDate: 2/27/14 Description: “Viernes” è l'enorme contenitore dove confluiscono i fermenti creativi di Borozan di questo 2013. Un anno frenetico, denso di eventi e cambiamenti, non soltanto a livello personale, che hanno segnato in maniera esponenziale il suo "fare arte". Un libro d’arte nel libro stesso, si chiama “Viernes”, tra sacro e profano, raccoglie e racconta gli ultimi percorsi del maestro Igor Borozan, un intenso viaggio umano ed artistico. Ne è un esempio l’opera senza alcun dubbio più’ grandiosa catalogata all’interno del libro, "Jan MMXIII", l’installazione del maestro per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio 2013 promosse dal MiBAC. Un saio gigante, il più grande mai realizzato al mondo, per la cui realizzazione sono stati utilizzati ben 550 metri di stoffa grezza color avorio, ispirato ala figura mistica di San Francesco, esposto prima al Ponte delle Torri di Spoleto, successivamente ad Assisi come un benvenuto per la visita di Papa Francesco in Umbria. Tanti gli schizzi e i disegni inediti per questo mastodontico progetto selezionati ed inseriti in Viernes. Dal sacro al profano appunto, con la camicia che si tinge di nero ispirata a Gavrilo Princip, che nel 1914 ha dato inizio alla Prima Guerra Mondiale, di cui il prossimo 2014 ne sara’ la triste ricorrenza. Un'installazione ed un dipinto esposti a Palazzo Primavera di Terni per il Festival Popoli e Religioni. Un omaggio particolarmente sentito alla città di Sarajevo, teatro dell'evento che ha segnato la storia contemporanea. Il 2013 è sicuramente stato un anno di soddisfazioni, Borozan è infatti l'unico esponente italiano selezionato per la Settimana dell'Educazione Artistica dell'Unesco svoltasi nel mese di maggio per il progetto Enredadas 2013. Un evento di ampio respiro culturale organizzato dall'Università Autonoma di Madrid sotto il coordinamento della dott.ssa Angeles Saura, esperienza preziosa che ha permesso un confronto critico-operativo tra 9 Paesi e ben 24 Università sul livello mondiale. Il progetto ha coinvolto docenti artisti di Belle Arti in una grande mostra virtuale, un programma internazionale che cerca la conoscenza da percorsi formativi diversi, da artisti provenienti da tutto il mondo. E proprio in questo contesto, per lo Stato del Chile, è stato selezionato il suo primo libro d'arte "A Bebe - il Duende" realizzato su una particolare carta riciclata giapponese, che Borozan ha illustrato metaforicamente con le tecniche del pastello e del disegno colorato. Alcune delle immagini di questo suo primo Libro d'Arte sono inserite in "Viernes", da qui il concetto di Libro nel Libro. "Viernes" contiene anche l'opera creata per la ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, un grande quadro di forte impatto visivo in chiave espressionista surreale. Per la ricorrenza del primo bombardamento subito dalla citta’ di Terni, partecipa poi, con ben dodici delle sue camicie giganti, sospese sul palco, alla scenografia per lo spettacolo “Ascolta il nemico non tace” dando un valore universale alla condanna verso ogni tipo di conflitto. Grazie al suo "Abbozzo pittorico per Caravaggio", edito in occasione della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, Borozan è invitato, come ospite d'onore, per Bentornato Caravaggio, convention internazionale organizzata dall'associazione Decima Musa Caravaggio, una kermesse di eventi culturali per rendere omaggio al grande pittore Michelangelo Merisi. In Abbozzo Pittorico infatti Borozan cataloga i sui schizzi, i suoi abbozzi che rievocano il modus operandi del grande pittore. Il nome di Borozan viene così inserito nell'Archivio storico del comune di Caravaggio. Il viaggio continua e, contaminato dall'artista performativa madrilena Pilar Perez Camarero, crea una serie di dipinti molto particolari ed intriganti ispirati a Cappuccetto Rosso, con un messaggio esplicito riferito alla denuncia verso la violenza sulle donne. Il nuovo Libro d’ Arte verra’ presentato a Madrid presso il prestigioso Taller del Prado il 20 febbraio 2014 alle h 20. Location: Taller del prado via gran calle 16, Madrid tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10133 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: LUCIA PESCADOR INTERIORS startDate: 5/8/14 endDate: 5/18/14 Description: LUCIA PESCADOR INTERIORS Catalogo in galleria con testo introduttivo di Alberto Crespi. L'esposizione proposta nella nostra sede di New York dall' 8 aprile al 18 maggio p.v. In allegato il comunicato stampa, l'invito e due immagini delle opere in esposizione. artecentro@lattuadastudio.it 02 29 00 00 71 Location: New York tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5981648096158976369 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Nuova Pittura Italiana startDate: 3/4/14 endDate: 3/4/14 Description: Dopo le Gallerie “Opere scelte “ di Torino; “Spazio Aquadro” di Roma; “Associazione Culturale Luidig” di Benevento e, nel prossimo 13 marzo, “Interno 18” di Cremona, abbiamo il piacere di annunciare che il gruppo “ Nuova Pittura Italiana” esporrà , il 4 marzo 2014, al Centro Culturale “Parobrod” di Belgrado, via Kapetan Misina , 6°, aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 11:00 alle 20:00. Il gruppo caratterizzato principalmente dal mezzo di espressione e dalla affinità generazionale, è nato presso questa Galleria ed è composto da: · Giuseppe Abate, nato a Bari nel 1987, vive e lavora a Milano. · Elena Ascari, nata nel 1981 a Modena, dove vive e lavora. · Irene Balia, nata a Iglesias nel 1985, vive e lavora a Milano. · Anna Caruso, nata a Cernusco sul Naviglio nel 1980, vive e lavora a Milano. · Cosimo Casoni, nato a Firenze nel 1990, vive e lavora a Milano. · Enej Gala, nato a Nova Gorica (Slovenia) nel 1990, vive e lavora a Venezia. · Riccardo Giacomini, nato nel 1988 a Motta di Livenza, vive e lavora a Treviso. · Matteo Giagnacovo, è nato a Milano nel 1986, dove vive e lavora. · Bruno Marrapodi, è nato a Milano nel 1982, dove vive e lavora. · Silvia Mei, nata a Cagliari nel 1985, vive e lavora a Milano. · Isabella Nazzarri, nata a Livorno nel 1987, vive e lavora a Milano. · Chiara Sorgato, nata a Padova nel 1985, vive e lavora a Milano. · Elena Vavaro, è nata a Castelvetrano nel 1988, dove vive e lavora. Location: via Kapetan Misina, Belgrado tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Melbourne scopre Piranesi startDate: 2/18/14 endDate: 5/24/14 Description: Melbourne scopre Piranesi. Una serie di eventi porta in Australia l’opera del grande incisore italiano. Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) , architetto, antiquario, vedutista, disegnatore ma soprattutto “incisore”, è considerato uno dei più grandi esponenti dell’arte del disegno di tutti i tempi, nonché uno dei più illustri esempi del contributo italiano all’arricchimento del Dal 22 febbraio presso la Biblioteca Nazionale di Melbourne, una delle più affascinanti sedi espositive di tutta l’Australia, si potranno ammirare le sue straordinarie incisioni, ed in particolare le sue “Vedute di Roma”, 135 stampe della città eterna. Si tratta della più grande esibizione mai realizzata in Australia, che offrirà al pubblico l’occasione di vedere le preziose opere che erano parte delle collezioni raccolte dai nobili inglesi che per primi si trasferirono in quelle terre e che ora sono custodite nella Biblioteca e in altri musei. In tutte queste opere emerge l’incredibile conoscenza prospettica, archeologica e urbanistica di Piranesi nonché il suo amore incondizionato per la Roma classica e L’evento sarà accompagnato da altre due importanti mostre: la prima, “Piranesi Effect”, dal 18 febbraio al 24 maggio allo Ian Potter Museum dell’Università di Melbourne, dove saranno esposte opere artisti contemporanei australiani ispirate ai classici di Piranesi; la seconda, dal 26 febbraio presso l’Istituto Italiano di Cultura, “A Traveller’s Dream: Piranesi and Rome”, che presenta gli scatti di Graziano Panfili realizzati nei luoghi che ispirarono Il Console Generale d’Italia a Melbourne, Marco Maria Cerbo, ha commentato sottolineando come l’interesse per Piranesi sia il segno di una passione per la cultura e l’arte italiane che cresce di anno in anno e che coinvolge tutta la metropoli australiana. Questa passione si riverbera anche nella vita quotidiana di Melbourne, caratterizzata da molti spunti di “italianità”: del resto, le centinaia di migliaia di connazionali e di loro discendenti che vi risiedono hanno custodito e diffuso come un tesoro prezioso l’eredità Il contenuto di questo comunicato stampa puo’ essere interamente riprodotto. Si prega d’inviare articoli correlate al seguente indirizzo: segreteria.melbourne@esteri.it Siamo a disposizione per eventuali informazioni e chiarimenti a riguardo. Location: Ian Potter Museum Melbourne tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Daros Latinamerica Collection startDate: 2/21/14 endDate: 4/27/14 Description: FONDATION BEYELER Daros Latinamerica Collection 21 febbraio –27 aprile 2014 Con Daros Latinamerica è ospite alla Fondation Beyeler una delle più importanti collezioni di arte contemporanea latinoamericana a livello internazionale. La scelta delle opere, alquanto densa, presenta la produzione attuale di artiste e artisti affermati provenienti da diversi paesi del Sud America. Nei suoi lavori il pittore argentino Guillermo Kuitca si confronta costantemente con spazi architettonici e geografici che egli traspone in immagine secondo una personale interpretazione poetica. Tra queste si annoverano rilievi in tutte le scale, che spaziano dalle carte geografiche e mappe cittadine fino alle proiezioni e piante di edifici insigni. “La mappa era per me un mezzo per perdermi, non per ritrovarmi“ (Guillermo Kuitca, 2006). Attraverso la scelta del colore, il contrasto, la ridipintura e la sfumatura l’artista giunge ad assimilare una carta geografica a un tessuto o a un reticolo di vene. Kuitca accentua questa ambiguità tra collocazione e immaginazione in una serie di dipinti cui fanno da supporto dei materassi. In tal modo l'artista riconosce anche il letto, o meglio il materasso, come territorio immediato che egli possiede e abita. Le mutue relazioni tra luoghi, cose e persone sono al centro delle sculture dell'artista colombiana Doris Salcedo. Seggiole, armadi e tavoli vengono strappati alla loro funzione originale, accavallati, affastellati gli uni sugli altri o addirittura riempiti di cemento e rimodellati in nuove compagini scultoree. Sebbene o proprio perché privati del loro valore d'uso, per associazione di idee questi mobili ibridi rimandano ancor più alla casa e alla patria distrutte o perdute. Anche video-artisti quali Santiago Sierra o Melanie Smith si sono dedicati, con i loro lavori su Città del Messico, al fenomeno del massiccio inurbamento e ai rapporti fisici, funzionali e sociali che ne conseguono. Le loro opere sono inserite in una delle due programmazioni filmiche. Punti focali della seconda programmazione sono i video della cubana Ana Mendieta. Le sue performance di rottura trattano la presenza del corpo nella sua caducità. L'esposizione culmina con un'installazione dell'artista concettuale brasiliano Cildo Meireles. Sul pavimento all’interno di una tenda nera, accessibile al pubblico, si accumulano migliaia di monete; dal centro una fragile colonna di ostie sale verso il soffitto fatto di ossa bovine. Il carattere sacrale di tale spazio intende significare la tragica storia delle missioni nel continente sudamericano. L'inequivocabile contenuto simbolico delle ossa e delle monete evoca immagini di genocidio e avidità di guadagno che conferiscono all'opera anche una valenza politica attuale. Così si esprime Meireles: “Mi è venuto in mente di costruire un'opera in cui si possa entrare e che subito richiami questa equazione: potere materiale + potere spirituale = tragedia.” La mostra, che include dipinti, sculture, video e un'installazione, è a cura di Sam Keller (direttore, Fondation Beyeler), del Dr. Hans-Michael Herzog (direttore artistico, Daros Latinamerica) e di Ioana Jimborean (curatrice associata, Fondation Beyeler). Gli artisti Juan Carlos Alom (nato nel 1964 all'Avana, Cuba, dove vive e lavora) Guillermo Kuitca (nato nel 1961 a Buenos Aires, Argentina, dove vive e lavora) Jorge Macchi (nato nel 1963 a Buenos Aires, Argentina, dove vive e lavora) Cildo Meireles (nato nel 1948 a Rio de Janeiro, Brasile, dove vive e lavora) Ana Mendieta (nata nel 1948 all'Avana, Cuba; morta nel 1985 a New York, USA) Oscar Muñoz (nel 1951 a Popayán, Columbia; vive e lavora a Cali, Columbia) Miguel Angel Ríos (nato nel 1943 a Catamarca, Argentina, vive e lavora a Città del Messico, Messico, e a New York, USA) Miguel Ángel Rojas (nato nel 1946 in Bogotá, Columbia, dove vive e lavora) Doris Salcedo (nata nel 1958 a Bogotá, Columbia, dove vive e lavora) Melanie Smith (nata nel 1965 a Poole, Gran Bretagna, vive e lavora a Città del Messico, Messico) Santiago Sierra (nato nel 1966 a Madrid, dove vive e lavora; è stato attivo diversi anni a Città del Messico, Messico) Daros Latinamerica Daros Latinamerica è un'istituzione artistica fondata nel 2000 dalla svizzera Ruth Schmidheiny con sede a Zurigo, che si dedica alla promozione, cura e raccolta di arte contemporanea latinoamericana. Con una vivace attività espositiva internazionale, numerose pubblicazioni, la più ricca biblioteca specialistica sul tema, nonché una rete di contatti internazionali in costante espansione, Daros Latinamerica crea le premesse per un dialogo continuo fra l'arte e gli artisti del Sud America e un pubblico internazionale . Dopo dieci anni di mostre di successo nella zona della Löwenbräu a Zurigo, dal marzo 2013 Daros Latinamerica ha spostato il centro delle sue attività nella Casa Daros a Rio de Janeiro. La Casa Daros è una piattaforma per le arti e la cultura e rappresenta una base tra Rio de Janeiro, il Brasile, l'America latina e il resto del mondo. Al di là di ogni costrizione politica e sociale, la Casa Daros deve generare un consistente e durevole campo gravitazionale, nel quale sui piani più diversi ci si confronti con l'arte in modo emozionante, produttivo e permanente. Parallelamente alle esposizioni di Rio de Janeiro, la Daros Latinamerica Collection viene esibita nel contesto di diversi progetti di collaborazione in musei e istituzioni di tutto il mondo. Didascalia: Juan Carlos Alom Habana Solo, 2000 Single channel video, transferred from 16mm film, 15:00 min, b/w, sound Daros Latinamerica Collection, Zürich Video Still: Zoe Tempest, Zürich © the artist Maximum print size: 20 x 27 cm Ulteriori informazioni: Elena DelCarlo, M.A. Head of PR / Media Relations Telefono + 41 (0)61 645 97 21, presse@fondationbeyeler.ch, www.fondationbeyeler.ch Fondation Beyeler, Beyeler Museum AG, Baselstrasse 77, CH-4125 Riehen (Svizzera) Per l‘Italia: Francesco Gattuso +39 335 678 69 74, gatmata@libero.it Orari di apertura della Fondation Beyeler: tutti i giorni 10.00 –18.00, mercoledì fino alle 20.00 Location: Fondation Beyeler, Beyeler Museum AG, Baselstrasse 77, CH-4125 Riehen (Svizzera) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10017 Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ELEMENTS OF NATURE startDate: 3/1/14 endDate: 3/9/14 Description: MARCO PASERI espone alla GALLERIA “HALLE 50” di MONACO L’artista MARCO PASERI parteciperà alla collettiva d’arte internazionale ELEMENTS OF NATURE, che avrà luogo dal 1 al 9 marzo 2014 a MONACO DI BAVIERA, presso la prestigiosa GALLERIA “Halle 50” in Via Domagkstrasse, 33. Paseri sarà presente con “RINASCIMENTO”, un inno alla gioia, caratterizzato da colori vivaci ed armonia di forme e da bizzarri personaggi e strani animali si rincorrono senza tempo in uno spazio senza confini dove sogno e realtà si confondono con leggenda e fantasia. Il vernissage sarà il 1 marzo e vedrà la presenza di numerose personalità del mondo dell’arte. L’esposizione è patrocinata dal Dipartimento della Cultura Bavarese, dal Domagkateliers e da Artnations e sarà uno degli avvenimenti più importanti della stagione bavarese. La Galleria “Halle 50” è uno spazio bellissimo, molto luminoso, uno dei più grandi di Monaco nel quale sono state effettuate le più interessanti esposizioni d’arte degli ultimi anni. Gli artisti partecipanti sono 50, provenienti da 25 nazioni nel mondo, sono stati selezionati da un Comitato di Selezione Internazionale composto da curatori d’Arte, galleristi, affermati artisti e giornalisti di diverse testate che scrivono su riviste del settore. Gli artisti, attraverso le loro opere (pittura, scultura, video, installazioni, fotografia), interpretano a loro modo i vari elementi della Natura: Acqua, Aria, Fuoco e Terra; aprendoci così a una diversa visione di ciò che ci circonda e del mondo in cui viviamo, regalandoci con fantasia e immaginazione una realtà alternativa a noi molto vicina e piena di sorprese. All’interno dell’esposizione ci saranno diversi eventi collaterali dove musica, filosofia e cortometraggi, ci accompagneranno e completeranno questo rendez-vous all’insegna dell’Arte che vedrà protagonisti alcuni tra i maggiori esponenti dell’Arte contemporanea presenti nel panorama internazionale. Curatrice dell’esposizione è la Dr. Lusine Breitscheidel www.marcopaseri.it marco.paseri@tiscali.it Location: Via Domagstrasse 33 - MONACO di BAVIERA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.marcopaseri.it/index.php?option=com_content&view=article&id=17&Itemid=135 galleria-spazio-museo: marco.paseri@tiscali.it email gestore : Galleria "Halle 50" sponsor: 10149 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Call For Papers startDate: 3/5/14 endDate: 3/25/14 Description: mostra Call For Papers, dedicata alle opere su carta di Italo Bressan, Franco Marrocco e Alessandro Savelli. L'evento - realizzato con la collaborazione della Building Bridges Foundation e dell'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles - consolida la nostra tradizione di scambi culturali con l'estero ed è un'importante occasione per presentare negli Stati Uniti i lavori di tre importanti artisti della scena milanese. Call For Papers a cura di Anna Dusi e Giovanni Iovine c/o Bergamot Station Arts Center 2525 Michigan Avenue Santa Monica, CA - USA Inaugurazione: 5 marzo 2014, ore 18.00 Location: 2525 Michigan Avenue Santa Monica, CA - USA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ALFRED E GISELA ANDERSCH startDate: 3/16/14 endDate: 6/1/14 Description: AL MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA DI ASCONA (SVIZZERA) DAL 16 MARZO AL 1° GIUGNO 2014 UNA MOSTRA CELEBRA ALFRED E GISELA ANDERSCH L’esposizione approfondisce il sodalizio tra lo scrittore, poeta e saggista Alfred Andersch e sua moglie Gisela, pittrice, in occasione del centenario della loro nascita. Gisela Andersch, Axe 34, 1973 © Annette Korolnik-Andersch, Carona Dal 16 marzo al 1° giugno 2014, al Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona si tiene la mostra Alfred e Gisela Andersch. “Lei crea nello spazio, io nel tempo”. La rassegna, curata da Peter Erismann, in collaborazione con il Museum Strauhof di Zurigo, analizza il rapporto che ha legato, per più di quarant’anni, Alfred Andersch - grande scrittore anti nazista che è stato narratore, poeta, saggista, giornalista radiofonico e sceneggiatore per la libertà democratica - a sua moglie Gisela, pittrice autodidatta che ha saputo arricchirsi degli stimoli e degli insegnamenti della Germania pre-nazista, ovvero quelli razionalisti e puristi del secondo Bauhaus, degli ambienti francesi di Abstraction-Créatione di quelli olandesi diDe Stijl. In occasione del centenario della coppia (lei nasce a Wuppertal nel 1913, lui a Monaco di Baviera nel 1914), l’iniziativa focalizza la propria attenzione sullo scambio reciproco tra il mondo della parola e il mondo delle immagini, descrivendo come Alfred e Gisela si siano costantemente accompagnati e sostenuti, nel rispettivo percorso professionale, in tutta la loro vita insieme, mantenendo per quasi tre decenni un solido legame con il territorio del locarnese. Infatti, dal 1958 in avanti, i due si trasferirono a Berzona, in valle Onsernone, in un ritiro voluto per la creatività e la promozione della libertà di pensiero. Alfred e Gisela Andersch saranno tra gli animatori della cultura locale, continuando la loro attività comune e mantenendosi in contatto con gli intellettuali e gli artisti internazionali in Germania e in Italia, oltre che con quelli residenti in Ticino, quali Valenti, Arp, Bissier, Nicholson, Golo Mann, Max Frisch e altri. L’esposizione presenta opere pittoriche e grafiche di Gisela Andersch, affiancate da un vasto numero di testi, saggi, poesie, pubblicazioni e libri di Alfred Andersch e da una serie di immagini fotografiche colte durante i loro viaggi, dalla Scandinavia alla Sicilia. Il percorso si apre proprio con le fotografie dei due coniugi scattate a Berzona negli anni Sessanta da Monique Jacot, oltre a oggetti che documentano alcuni momenti salienti della vita dei due artisti. A seguire, si ripercorre la genesi creativa di Gisela quando, dopo aver frequentato per molti anni l’ambito figurativo, all’inizio degli anni Cinquanta, si converte all’astrattismo geometrico, sostenuta da Max Bill che nel 1963 l’aiuta a organizzare la sua prima personale a Zurigo. Di questo periodo, vengono proposte quattro serie di quadri e di disegni, come Thema e Varationen von 1,2,3, rispettivamente del 1963 e del 1965. L’attività di Alfred - come scopritore di nuovi talenti e come promotore di iniziative culturali, editoriali e radiofoniche nel dopoguerra - è il tema che viene affrontato nella sezione dedicata all’intera collana di studio frankfurt (anticipatrice della futura giovane letteratura della Germania occidentale), ai sedici numeri di Texte und Zeichen (promotori di autori quali Samuel Beckett, Jorge Luis Borges, Pablo Neruda, Elio Vittorini, Dylan Thomas, Cesare Pavese) e alle piccole pubblicazioni curate nell’ambito del programma radiofonico Radio Essay. Queste edizioni, realizzate graficamente da Gisela, saranno affiancate dalle sue serie colorate Kreisphasen 1, 2, 3 (1962) e dalle pitture Rot steigend (1961) e Erster Schnee (1960). Il percorso continua con una selezione di sei opere di Gisela Andersch, costruite partendo da un’analisi sulla funzione strutturante dell’asse. Questi lavori, realizzati a partire dal 1968 a seguito di una lunga e grave malattia, rispondono a un desiderio di dare ordine alla sua vita e al mondo, come superamento del dolore. Ci si sofferma quindi sull’attività dello scrittore Alfred Andersch, iniziata nel 1952 con la pubblicazione del suo primo libro Le ciliegie della libertà, continuata nel 1957 con Zanzibar, ovvero l’ultimo perché, nel 1961 con La rossa e completata infine con Winterspelt. Le edizioni originali di questi libri sono accompagnate dalle opere che Gisela ha realizzato sugli stessi temi, come Häuser im Gespräch (Winterspelt darstellend) del 1954, e un acquarello con tratti a china, dal titolo Dorf in der Eifel. La mostra si chiude con la serie fotografica dei loro viaggi, dalla Scandinavia alla Sicilia. Completa l’esposizione la proiezione del film intervista Mann und Frau im Gehäuse (1973) di Percy Adlon, girato interamente a Berzona, dove la coppia ha vissuto dal 1958. In contemporanea, dal 16 marzo al 1° giugno, la Pinacoteca Casa Rusca a Locarno, nello spazio della Sinopia, ospita la rassegna Alfred Andersch - Sensazioni dal Ticino: fotografie e poesia. Gisela Andersch - Forme, disegni e pitture, che presenta una scelta di poesie di Alfred Andersch dedicate al Ticino, accompagnate da fotografie che lui stesso ha scattato in Ticino negli anni 1950-60, e da disegni e opere pittoriche di Gisela Andersch. Tra le altre iniziative, dal 6 aprile al 2 novembre 2014 al Museo Onsernonese di Loco, la mostra ALFRED ANDERSCH L’utopia della libertà / Die Utopie der Freiheit, a cura di Maria Rosaria Regolati Duppenthaler e di Mattia Mantovani, approfondirà la figura dello scrittore, lungo un percorso biografico e letterario che metterà in luce gli aspetti salienti della sua vicenda umana e artistica, evidenziando la relazione con Berzona e la cultura italiana. Alfred e Gisela Andersch. Una doppia biografia Le biografie di Gisela e Alfred sono segnate dalle due guerre mondiali, dalla ricostruzione della Germania e dalle dispute ideologiche di quegli anni. Alfred Andersch nacque il 4 febbraio 1914 a Monaco di Baviera. Dopo il ginnasio e la formazione professionale come libraio, divenne responsabile organizzativo dell’Associazione dei Giovani Comunisti della Baviera meridionale. Nel 1933 fu internato nel campo di concentramento di Dachau. Successivamente lavorò come impiegato, tra l’altro anche come direttore pubblicitario; nel 1936 sposò Angelika Albert e dalla loro unione nacque una figlia. Nel 1941 fu reclutato nell’esercito tedesco; nel 1943 si separò dalla sua prima moglie. Nel 1944 disertò sul fronte italiano e, come prigioniero di guerra, fu trasferito negli Stati Uniti. Al suo ritorno lavorò come pubblicista, fu il curatore di Texte und Zeichen, una rivista molto importante per la scoperta di molti giovani talenti e sviluppò innovativi programmi radiofonici. Dal 1952 pubblicò romanzi, libri di viaggio, racconti, saggi e radiodrammi. Gisela Andersch nacque il 3 novembre 1913 a Elberfeld (oggi Wuppertal). Si sposò molto presto ed ebbe un figlio e una figlia. Cercò la sua strada di artista da autodidatta, frequentando però anche diverse scuole e confrontandosi con i movimenti astratti coevi. Gisela e Alfred si conobbero nel 1940 e da questo incontro nacque un’unione che durò tutta la vita, contrassegnata dalla condivisione dei loro lavori: sin dall’inizio furono legati dalla ricerca di un linguaggio espressivo proprio, la scrittura e la pittura. Dopo la fine della seconda guerra mondiale e dopo aver vissuto insieme in diversi luoghi, i due artisti decisero di andare a vivere in un antico castello nella regione di Eifel. Nel 1950 Gisela e Alfred si sposarono; la famiglia visse quindi ad Amburgo e a Stoccarda, prima di trasferirsi nel 1958 in Svizzera, a Berzona, nel Canton Ticino. Nella loro casa ticinese, ognuno degli artisti sviluppò la propria arte, interrotta da viaggi e da lunghi soggiorni, in Scandinavia e in Italia. Alfred Andersch morì il 21 febbraio 1980, Gisela il 31 ottobre 1987; ora entrambi sono sepolti a Berzona. Ascona (Svizzera), marzo 2014 ALFRED E GISELA ANDERSCH. Lei crea nello spazio, io nel tempo Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) 16 marzo - 18 maggio 2014 Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18; domenica e festivi: 10.30-12.30; lunedì chiuso Ingresso: Intero, CHF 10; ridotto, CHF 7; ragazzi fino a 18 anni, ingresso gratuito Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch Sito internet: http://www.museoascona.ch Location: via Borgo 34, ASCONA (SVIZZERA) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2163 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Gerhard Richter startDate: 5/18/14 endDate: 9/7/14 Description: Gerhard Richter 18 maggio – 7 settembre 2014 Gerhard Richter (*1932, vive e lavora a Colonia) è considerato uno dei maggiori artisti del nostro tempo. Nei sessant’anni della sua attività artistica ha prodotto un corpus di lavori assai eterogeneo per temi e stili. La Fondation Beyeler gli dedica una grande mostra senza precedenti in Svizzera. Per la prima volta i riflettori sono puntati sulle sue serie, i cicli e gli spazi, e quindi su un aspetto finora ancora poco indagato della sua opera. Dagli anni 1960 Richter si è sempre confrontato con le serie oltre che con l’opera singola, come testimoniano i suoi precoci dipinti sia fotorealistici sia astratti, i lavori con specchi e vetro o i recenti cicli di stampe digitali del 2013. Nel contempo Richter ha guardato fin dall’inizio anche alla presentazione della propria arte in connessione con l’architettura, realizzando più volte opere destinate a un determinato luogo. Nel corso dei decenni sono nati così numerosi cicli e spazi che in vario modo suscitano riflessioni sul mutuo rapporto fra immagine singola, insieme di opere e spazio espositivo. Nel lavoro di Richter le serie partono da spunti e interrogativi diversi: vi sono gruppi di opere legate tra loro dall’affinità contenutistica del soggetto, come esemplificato da Acht Lernschwestern (Otto infermiere tirocinanti) del 1966 fino a 18. Oktober 1977 (18 ottobre 1977) del 1988; in altri casi l’artista ha affrontato il tema secondo diverse varianti, cosicché è il nesso tra motivo e variazione a essere decisivo, come posto in luce da Verkündigung nach Tizian (Annunciazione secondo Tiziano) del 1973 fino a S. mit Kind (S. con bambino) del 1995. Quanto agli insiemi di dipinti astratti, essi creano uno spazio immaginativo allargato in cui il singolo quadro e l’impressione generale rimandano costantemente l’uno all’altra, per esempio in Wald (Foresta) del 2005 o in Cage del 2006. Questi e altri aspetti del lavoro di Gerhard Richter sulle serie e gli spazi sono documentati per la prima volta nella densissima mostra alla Fondation Beyeler. * Gli inizi dell’interesse di Richter per l’interazione di pittura e spazio risalgono agli anni 1950, quando egli attese allo studio della pittura parietale presso l’Accademia d’arte di Dresda. Dagli elaborati di quel tempo si evince quanta attenzione già allora rivolgesse al contesto architettonico. Ma la ricerca assidua su spazi e forme di presentazione dell’arte diviene evidente soprattutto nei numerosi schizzi dell’Atlas eseguiti a partire dagli anni 1960, in cui sono progettati spazi espositivi sia utopici sia reali che esplorano in maniera fondamentale e varia il rapporto che unisce immagine e architettura, dove peraltro i confini fra arte e spazio si fanno sfumati. In un’intervista Richter ha sottolineato il suo alto interesse per lo spazio: “Ho un mio sogno – che i quadri si tramutino in ambiente e diventino essi stessi architettura.” Accanto all’inclinazione per l’architettura gioca un ruolo fin dalle opere giovanili anche il lavoro su dipinti composti di più parti. Quale esempio precoce la mostra propone Acht Lernschwestern (Otto infermiere tirocinanti), 1966, sequenza degli otto ritratti delle giovani donne assassinate che la stampa aveva pubblicato all’epoca dei fatti. Negli anni 1970 a tali gruppi di opere contenutisticamente affini si era aggiunto un altro genere di cicli, miranti a sondare la relazione tra tema e variazione. Nei dipinti della Verkündigung nach Tizian (Annunciazione secondo Tiziano),1973, Richter si è accostato al modello del 1535 attraverso successive versioni, nel corso delle quali andava accentuandosi progressivamente l’astrazione della visione pittorica. Richter in proposito ha affermato: “Il fattore determinante era il tentativo di copiare il dipinto. Il non riuscirci mi mostrava le difficoltà che abbiamo per il fatto che tutta quella cultura si è perduta, ma è nostro compito partire da questo presupposto e farne qualcosa.” Le composizioni, oggi conservate in diverse raccolte, eccezionalmente si possono qui ammirare nel loro insieme. Un altro nucleo centrale di opere degli anni Settanta è formato da Grau (Grigio), del 1975, che Richter ha allestito come insieme nel museo Abteiberg a Mönchengladbach. Sulla nascita dei suoi quadri grigi ha detto: “È cominciata con piccoli lavori, che semplicemente ho ridipinto di grigio, e con immagini fotografiche, che ho strofinato finché non si vedeva assolutamente più nulla. Quindi ho constatato il manifestarsi di differenze qualitative, dopo di che era emozionante vedere perché uno era buono e l’altro meno buono o meno brutto e così via.” Ne è derivata una serie che anche nella negazione attraverso il colore grigio rivela qualità artistiche nella variazione. I cicli dei dipinti astratti, di cui tra gli altri sono in mostra Bach, del 1992, Wald (Foresta), del 2005, e Cage, del 2006, già nel loro processo pittorico sono trattati diversamente rispetto ai quadri singoli. Richter ha detto al riguardo: “Nel caso dei dipinti astratti, tutti nascono in una sola volta. Non è che uno venga terminato e poi arrivi il secondo, bensì tutti i quadri sono impostati allo stesso momento. Inizialmente hanno tutti lo stesso status, ma poi apprendono gli uni dagli altri. Li posso dunque confrontare fra loro.” Dai reciproci rapporti tra le singole tele ha origine un nuovo, ampliato spazio pittorico. In questi cicli astratti anche i titoli hanno un significato importante. Per esempio Cage (2006) prende la denominazione dalla musica di John Cage che Richter ascoltava durante il lavoro sui quadri; il ciclo Wald (Foresta) del 2005 prese le mosse da fotografie di passeggiate nei boschi. Tuttavia, i dipinti non sono figurativi, bensì tematizzano in modo astratto l’impressione di potersi perdere nella foresta: “È descritta piuttosto la sensazione che si prova in un bosco sconosciuto.” Allo spazio materiale concreto si affianca lo spazio immaginario delle composizioni astratte Il ciclo 18. Oktober 1977 (18 ottobre 1977) eseguito nel 1988 occupa un posto particolare sia nella mostra sia nell’opera di Richter. Esso è frutto di una pluriennale riflessione sulla storia tedesca relativamente alla Rote Armee Fraktion / Frazione Armata Rossa (RAF). La sequenza comprende 15 dipinti desunti da fotografie riportate dalla stampa, dei quali alcuni – come i tre quadri Tote (Morta) – sono in sé variazioni sul tema. I dipinti non forniscono risposte alle domande sull’ideologia politica, bensì mettono in rilievo l’incertezza, i dubbi, ma anche l’insistito e condensato confronto. Lo spazio diventa ambiente storico, la cui osservazione offre lo spunto per ulteriori riflessioni sulla possibilità di rappresentare la storia in pittura. In Verkündigung nach Tizian (Annunciazione secondo Tiziano) Richter aveva affrontato il modello storico-artistico. La serie S. mit Kind (S. con bambino), realizzata nel 1995 sulla base di fotografie di famiglia, mette in gioco in un altro modo e su un piano emotivo il rapporto fra tradizione e tempo presente. Richter a questo proposito: “In fondo non si può più dipingere una maternità. Sarebbe del tutto reazionario. Sembrerebbero delle madonne. Un po’ della difficoltà si fa sentire quando si raschia ciò che si è dipinto, lo si ripassa con la spatola e lo si fa riemergere. Per questo la serie è derivata dai tentativi di farne comunque un quadro. Sono in realtà tutti dipinti danneggiati o insopportabilmente stucchevoli.” Questi approcci pittorici malgrado i dubbi sul mantenimento del soggetto sono palesati dallo spazio. Tali dipinti formano un tutt’uno, a differenza delle serie che pur esplorando un determinato tema vanno tuttavia osservate nelle loro singole componenti, come le nature morte: “La maggior parte delle serie sono differenti anche perché rappresentano tentativi diversi. Invero questi hanno uno stesso soggetto, ma non sono mai stati pensati per essere mostrati insieme. Per esempio le immagini di candele. Ci sono però anche dipinti veramente coerenti fra loro, che trattano un tema in variazioni così diverse da essere esibiti l’uno accanto all’altro. Di conseguenza sono adatti a uno spazio”. Sono questi i gruppi di opere su cui è incentrata la mostra. In Spiegeln (Specchi), su cui dagli anni 1990 Richter ha lavorato con crescente intensità, il rapporto con lo spazio denota una nuova qualità. Se prima si guardavano dei quadri, ora sono lo spazio espositivo stesso e i visitatori ad apparire sulle superfici di vetro specchiante. Anche l’architettura delle sale diviene parte dei quadri. I piani degli oggetti riflettenti, degli spazi e dell’immagine speculare che cambia di continuo si sovrappongono. L’esperienza dell’osservatore fa consapevolmente parte dell’opera. A formare uno spazio sono in mostra Vier graue Spiegel (Quattro specchi grigi), del 2013. Il carattere di oggetto rivestito da questi specchi monocromi è ancor più accentuato nei lavori sulle lastre di vetro. Nella sequenza con 12 lastre e nel castello di carte con 7 lastre, ambedue del 2013, hanno luogo molteplici trapassi, dallo sguardo attraverso le lastre e lo spazio immaginativo dei riflessi fino alla presenza tangibile delle stesse lastre di vetro quali oggetti. “Il vetro è qualcosa di molto affascinante: in quanto lastra trasparente ci separa e ci protegge dalla realtà che ci mostra come fosse un quadro. E in quanto specchio ci rivela un’immagine che non è là dove la vediamo. La lastra medesima è ciò che si va guardato soltanto se la esponiamo come oggetto. La cosa mi ha molto intrigato.” Ai lavori più recenti in mostra appartiene anche la serie delle Strip (Strisce), sempre del 2013. Esse si basano sulla fotografia di un dipinto astratto del 1990, i cui particolari in seguito sono stati ingranditi col computer e poi riflessi più volte. La questione del potenziale artistico insito nella serialità e ripetizione assume qui una luce nuova. Complessivamente la mostra presenta dunque numerosi aspetti legati al significato di serie, ciclo e spazio nell’opera di Richter, estendendosi dagli ambienti tematici a quelli che illustrano il processo lavorativo, dagli spazi immaginativi ampliati ai rapporti reciproci diretti tra spazio immaginativo e spazio espositivo nelle sale dei vetri e specchi. L’osservatore non solo si muove da un’opera all’altra, ma anche da una sala all’altra, in cui di volta in volta viene a trovarsi nel mezzo di un insieme. In ciascuna di queste aree si creano nuovi riferimenti tra le opere di Richter e il contesto del luogo. Le serie in mostra sono ripetutamente contrappuntate da opere singole dell’artista; tra queste figurano dipinti che hanno raggiunto lo status di icona, come Betty, del 1988, o Lesende (Lettrice), del 1994. Esse rompono la successione degli spazi e invitano ad addentrarsi oltre nella riflessione sul rapporto tra opera singola e gruppo di opere nella produzione di Richter. * Gerhard Richter è nato a Dresda nel 1932. Dapprima studiò all’Accademia d’arte della sua città natale. Nel 1961 fuggì nella Repubblica Federale e proseguì gli studi all’Accademia di Düsseldorf, presso la quale dal 1971 al 1994 ricoprì la carica di professore titolare. Nel 1972 espose nel padiglione tedesco alla Biennale di Venezia come pure alla Documenta di Kassel, dove era rappresentato anche nel 1977, 1982, 1992 e 1997. Nel 2002 il Museum of Modern Art di New York lo ha celebrato con un ampio evento espositivo. Da ultimo nel 2011/12 la retropspettiva Panorama ha fatto tappa alla Tate Modern di Londra, alla Neue Nationalgalerie di Berlino e al Centre Georges Pompidou di Parigi. “L’arte come elemento della nostra folle capacità di sperare fa sì che possiamo sopportare la nostra costante pazzia e la nostra brutalità senza limiti.” Gerhard Richter La rassegna è concepita in stretta collaborazione con l’artista e l’archivio Gerhard Richter. Curatore ospite della mostra è Hans Ulrich Obrist, condirettore della Serpentine Gallery londinese. Obrist è amico di lunga data di Gerhard Richter nonché straordinario conoscitore della sua opera. Da oltre vent’anni realizza progetti in comune con l’artista. Inoltre è autore di numerose pubblicazioni sul pittore tedesco. Per lo svizzero Hans Ulrich Obrist questa è la prima grande mostra curata in patria. La mostra si realizza con il sostegno di Sam Keller, direttore della Fondation Beyeler, e di Michiko Kono, Associate Curator presso la Fondation Beyeler. La mostra è corredata di un catalogo in lingua tedesca ed in lingua inglese, con testi di Georges-Didi Huberman, Dietmar Elger, Michiko Kono e Dieter Schwarz e di un’intervista a Gerhard Richter di Hans Ulrich Obrist. Un particolare ringraziamento va a Dieter Schwarz per la sua partecipazione al dialogo riguardante la concezione della mostra ed a Dietmar Elger per il sostegno all’allestimento della mostra. Location: Fondation Beyeler, Beyeler Museum AG, Baselstrasse 77, CH-4125 Riehen (Svizzera) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10180 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: FABRIZIO PLESSI IN EUROPA startDate: 3/15/14 endDate: 6/1/14 Description: LE MOSTRE DI FABRIZIO PLESSI IN EUROPA Fino al 1° giugno 2014, alla Fondation François Schneider di Wattwiller in Francia, l’esposizione presenta una serie di grandi installazioni video sul tema dell’acqua. Al Museo Ludwig di Budapest, fino al 13 aprile 2014, la prima personale di Plessi in un paese dell’Europa dell’Est racconta miti, simboli e tradizioni della cultura mediterranea nel cuore della Mitteleuropa. Dopo la grande eco di critica e stampa, seguita all’apertura del Plessi Museum al passo del Brennero, Fabrizio Plessi è attualmente protagonista di due personali in Europa. La prima, in programma fino al 1° giugno 2014 alla Fondation François Scnheider di Wattwiller nell’Alsazia francese, presenta una serie di grandi installazioni sul tema dell’acqua. Il luogo, d’altronde, non poteva che ispirare questo genere di lavori, visto che la reputazione di Wattwiller è da secoli intimamente legata alle sue acque minerali, conosciute probabilmente anche dagli antichi romani. Alla Fondation Schneider, che conserva in permanenza sculture di importanti artisti quali Pol Bury e Niki de Saint-Phalle, Fabrizio Plessi esporrà alcune delle sue opere più conosciute, come Foresta sospesa (1999) dove 6 tronchi d’albero di grandi dimensioni (6 metri d’altezza) sono appesi al soffitto e dal fondo dei quali scende una pioggia elettronica, o Videoland (1987), costituita da quattro strutture in ferro circolare nelle quali cadono a intervalli regolari delle pietre, il cui suono riecheggia come un concerto d’acqua. “Per me - afferma Fabrizio Plessi - la Fondation Schneider appare come un tempio laico favoloso, inglobato nella natura e agganciato al cielo da un visionario che ha saputo concentrare all’interno del suo spazio la totalità dell’energia che lo circonda”. “Quando ho scoperto per la prima volta questo luogo - continua Plessi - ho immediatamente compreso che l’emozione che esso racchiude era in perfetta armonia con quella che avrebbe potuto esprimere il mio lavoro”. La seconda iniziativa, la prima personale di Plessi in un paese dell’Europa dell’Est, si tiene al Museo Ludwig di Budapest fino al 13 aprile 2014. L’esposizione racconta i miti, i simboli e le tradizioni della cultura mediterranea nel cuore della Mitteleuropa, attraverso installazioni la cui struttura e chiave di lettura è data da quell’inarrestabile “flusso elettronico” di acqua e di fuoco che costituisce la cifra forse più riconoscibile dei suoi lavori. Venezia, marzo 2014 Location: Fondation François Schneider, Wattwiller tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: René Paresce, peintre italien de l’entre guerre. Inventaire de l’œuvre startDate: 3/26/14 endDate: 3/26/14 Description: René Paresce, peintre italien de l’entre guerre. Inventaire de l’œuvre Rachele Ferrario, historienne de l’art, commissaire des Archives Paresce, et Bruno Mantura, surintendant vicaire auprès de la Galleria Nazionale di Arte Moderna, et spécialiste de l’art figuratif italien du XXe siècle, présentent au public parisien le Catalogo ragionato des œuvres du célèbre peintre et intellectuel, qui dans l’entre deux guerre fut avec De Chirico, Severini, Campigli et De Pisis le protagoniste de la grande saison des Italiens à. Publié par les éditions Skira, et fruit d’une longue recherche fondée sur des matériaux inédits, le catalogue Ferrario permet de rendre à Paresce la place qui fut la sienne dans la culture artistique italienne et européenne entre 1912 et 1936, en éclairant son appartenance à la koiné stylistique parisienne et son rôle d’interprète excentrique. Institute Culurel Italien – Hôtel de Galliffet 73, rue de Grenelle 75007 Paris Location: 73, rue de Grenelle 75007 Paris tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: La folla startDate: sabato 12 aprile 2014 endDate: sabato 12 aprile 2014 Description: L’Associazione “Fare arte nel nostro tempo / Making art in our time” presenta a Lugano nell’Aula Auditorio dell’Università della Svizzera Italiana la seconda giornata del ciclo di incontri di VISIONI IN DIALOGO che ha per tema “La folla”. Jacques Lévy, geografo ed esperto di teoria dello spazio delle città e della società, introdurrà il tema. Intervengono e confrontano i differenti punti di vista estetici, artistici, scientifici sul tema della folla Michele Parrinello, fisico esperto in dinamica molecolare, Hou Hanru, storico dell’arte e curatore, direttore del MAXXI di Roma, Du Zhenjun, artista, Marco Müller, direttore artistico di festival cinematografici, produttore e docente. Dopo il saluto dell’on. Giovanna Masoni Brenni, Vice Sindaco e Capo Dicastero delle Attività Culturali della Città di Lugano, l’incontro è introdotto da Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale d’Arte e del Museo d’Arte, Lugano e moderato da Elena Volpato, storica dell’arte e curatrice. Location: Via Giuseppe Buffi 13, Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: alessandrasanterini@gmail.com email gestore : Università della Svizzera Italiana sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Oltre startDate: 4/8/14 endDate: 5/4/14 Description: DOMANI 8 APRILE 2014 AL MUSEO REGIONALE DI CAPODISTRIA UN’IMPORTANTE PERSONALE DEL FOTOGRAFO TRIESTINO CLAUDIO SACCARI S’inaugura domani martedì 8 aprile alle 18 al Museo Regionale di Capodistria, situato nel prestigioso Palazzo Belgramoni Tacco e diretto da Luka Juri, una fascinosa rassegna dedicata all’artista-fotografo triestino Claudio Saccari e curata da Marianna Accerboni, che introdurrà l’esposizione: in mostra più di una quarantina di immagini realizzate per la maggior parte tra il 2013 e il 2014 sull’amato tema del paesaggio. L’itinerario, ideato da Saccari ad hoc per la mostra, parte da Trieste, scende a Capodistria e lungo la costa fino a Pirano, da dove risale attraverso la parte interna collinare della Slovenia sino a Lubiana. Da qui entra nella Venezia Giulia attraverso Tarvisio per ritornare a Trieste, passando per il Carso triestino e sloveno e concludersi a Capodistria. Si ripete ancora una volta in questa mostra l’incanto estetico e concettuale, che ha affascinato di recente il pubblico di Bruxelles, dove Saccari ha esposto con grande successo. Fino al 4 maggio (orario: da mart a ven 9 - 17/ sab, dom e festivi 11 - 17/ lun e 1° maggio chiuso/ sab 2 maggio 11 - 20/ info 348 4503368). Artista calibrato e immaginifico - scrive Marianna Accerboni - Saccari ha dimostrato già ripetutamente un personalissimo talento nel raccontare le anime dei luoghi e delle persone, riuscendo a inserire nelle proprie immagini un melange di mistero e sensibilità, estro fantastico e poetico, temperati da un senso della misura che non limita, ma anzi - magicamente - rende ancora più incisivo e convincente il suo messaggio artistico. Dopo aver sondato e narrato la realtà, attraverso la capacità di cogliere nel paesaggio e negli esseri umani l’attimo fuggente, secondo il concetto espresso un secolo fa dal celebre fotografo francese Henri Cartier-Bresson, ma anche il palpito sociale e umano di un ambiente, Saccari si lancia in un’interpretazione originale e molto propria della sua città, delle sue mille anime e del suo fascino di porta d’Oriente, che, per consolidata tradizione, è abituata a ospitare genti diverse, anche se talvolta conflittuali, accogliendole nel suo golfo cristallino. Qui, quando soffia la Bora scura, emergono atmosfere sottilmente legate al concetto di sturm und drang (tempesta e impeto), movimento culturale tedesco che contribuì alla nascita del Romanticismo. E la città si trasforma, come scriveva agli inizi del ‘900 nel suo libro Viaggio in Dalmazia il grande giornalista, drammaturgo e regista austriaco Hermann Bahr, in uno straordinario non luogo. La mostra s’intitola Oltre, avverbio che sintetizza bene l'operare artistico di Saccari, il cui obiettivo coglie le immagini non solo nella Città di Trieste, ma anche nella vicina Slovenia; con una tecnica che spesso lo porta a superare schemi tradizionali, fino ad arrivare appunto oltre, con un processo creativo che si avvale di "applicazioni" sofisticate, proprie dell'arte digitale. Con grande sensibilità, perizia tecnica e calibrata originalità Saccari ci consegna immagini di una città speciale, multietnica come Trieste, elegante nelle sue architetture, in cui s’intrecciano echi di culture diverse, incorniciate da una natura, dove in modo a volte fiabesco e inconsueto l’anima mitteleuropea incontra la luce del Sud; ovvero paesaggi ammantati da un'atmosfera fatata. In bianco e nero e a colori Il fascino del mare, il lavoro, la natura nel suo aspetto più aspro e inconsueto, alcune caratteristiche uniche di questa città speciale, come la varia umanità che popola Trieste (Suonatore di flauto con il suo compagno, Suonatore rumeno di sax) si susseguono nell’icasticità del bianco e nero. Nel colore si svela invece una sorta di pittorialismo contemporaneo che caratterizza la fine creatività di Saccari: coadiuvato dalla posizione geografica di Trieste (il famoso architetto Richard Rogers affermò che la luce del suo golfo è unica tra i porti d’Europa); così come egli compone una serie di “vedute” genuine (nel porticiolo di Isola), o nell’afflato espressionista e surrealista (Podgorad) che s’intreccia - coerentemente con le tendenze dell’arte contemporanea - a un lieve sentire neoromantico di grande bellezza; oppure quando la lettura proposta va oltre e si avvale di messaggi metaforici ('Uniti cresciamo' a Bukovica). Magistrale è poi l’interpretazione della pesca nel mare appena dorato dell’alba; efficace e poetica, mai eccessiva, è la resa dei controluce e della nebbia e spesso compare una personalissima e originale reinterpretazione cromatica dei luoghi. L’artista e il suo percorso nel tempo 1984 - 2014 Dopo aver abbandonato nel 1984 la camera oscura, in cui vigeva molto la casualità, nel corso del tempo e attraverso una quantità immensa di scatti (dai 50.000 in su), Saccari ha saputo affrontare più tematiche: dal paesaggio alla presenza dell’uomo, dalla poesia delle diverse etnie che popolano il mondo, all’introspezione, suscitando nel fruitore la sensazione di assistere a una sorta d’interpretazione panica del contemporaneo. Se nel paesaggio, uno spunto pittorico eccellente gli ha consentito di evocare, mediante un contrappunto cromatico spesso audace e armonico, l’anima dei luoghi e la magia della natura, non sono mancati riferimenti sentimentali e intuitivi, che si sono addentrati nell’animo dei soggetti ritratti per cogliere il senso più profondo dell’esistenza: visioni coinvolgenti e a loro modo essenziali e atarassiche, ma nel contempo venate di passione, spesso proposte quale simbolo del suo sognare la vita, dall’autore, la cui famiglia (il cognome oscillò nel tempo da Sacher a Scakar) è dalla metà del ‘700 originaria del Carso; germinando da una cultura di matrice nordica, che spesso ci riconduce a un mondo educato a emozionarsi per i versi di Rilke e il grigio-scuro fantasticare kafkiano. O a gioire sulle note della musica mozartiana o per i cromatismi audaci di un genio della Secessione quale Klimt. Claudio Saccari è nato a Trieste dove vive e opera. Ha iniziato a fotografare nel 1964 e ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Giornalista e pubblicista dal 1976, ha collaborato a riviste e quotidiani di prestigio. Le sue fotografie sono state pubblicate su Israel Forum, Panorama, Imagen y Sonido, Turismo e Oggi. Ha esposto ai saloni internazionali di Bordeaux, Praga, Reus e Belgrado. Di lui hanno scritto molti critici insigni, tra cui Marianna Accerboni, Carlo Milic, Sergio Molesi, Claudio Martelli, Vittorio Sutto. DOVE: Museo Regionale di Capodistria · Via Kidric 19 · Capodistria (Slovenia) QUANDO: 8 aprile - 4 maggio 2014 ORARIO: da mart a ven 9 - 17/ sab, dom e festivi 11 - 17/ lun e 1° maggio chiuso/ sab 2 maggio 11 - 20 A CURA DI: Marianna Accerboni INFO: 338 8873069 Con cortese preghiera di pubblicazione / diffusione Location: · Via Kidric 19, Slovenia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: marianna.accerboni@gmail.com email gestore : Museo Regionale di Capodistria sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Antonella Lagana'-Exposition internationale d'Art Contemporain-Artistes du Monde startDate: 4/17/14 endDate: 4/20/14 Description: Evento patrocinato da S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco. Sabato 19 vendita all'asta della collezione privata del Principe Alberto di Monaco. Antonella Lagana' e' presente con 4 quadri lirico-spaziali Location: Monaco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: antonellalagan@ymail.com email gestore : Espace Le'o Ferre' sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: PHOTOS OF PAVIAfrom the 19th to the 21st century startDate: 4/17/14 endDate: 6/1/14 Description: PHOTOS OF PAVIA from the 19th to the 21st century fino al 1° giugno 2014 Coral Gables Museum Miami, USA Da Pavia a Miami, andata e ritorno. Un'accurata selezione di immagini della nostra bella città - alcune scelte dall'archivio Chiolini e da quello Nazzari, altre invece firmate da noti fotografi pavesi contemporanei -, partite dai Musei civici del Castello Visconteo, sono atterrate sul suolo della Florida, per debuttare da protagoniste nella mostra PHOTOS OF PAVIA from the 19th to the 21st century, in programma fino al 1° giugno 2014 negli spazi del Coral Gables Museum. Il museo, situato a Coral Gables, a sud ovest della città di Miami, sede dell'Università di Miami (una delle principali degli Stati Uniti), si dedica principalmente ad esposizioni di architettura, paesaggio urbano, design e fotografia. Location: Coral Gables Museum Miami, USA tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Tapestry startDate: 5/3/14 endDate: 5/29/14 Description: Tapestry Mostra personale di Chiara Polizzi a cura di Virginia Glorioso Opening sabato 3 maggio 2014 ore 19:00 in mostra fino al 29 maggio 2014 Il 3 maggio 2014 presso la Victoria Hall Gallery di Radstock s’inaugurerà Tapestry, la mostra personale della giovane artista siciliana Chiara Polizzi. L’esposizione presenterà alcune opere inedite realizzate proprio per questa occasione e concepite per creare un dialogo equilibrato con lo spazio e l’aria artisticamente dinamica della Victoria Hall Gallery. Dalle sue tele affiora lentamente il soggetto rappresentato. Volti che emergono da un mare composto dalle più varie cromie e da uno strato di aggressivi e taglienti graffi. Chiara Polizzi realizzando da sé parte della materia prima da lei utilizzata, affronta una questione a lei molto cara. Riflette, infatti, sulla possibilità che il mondo sociale, politico, culturale, familiare che la circonda tenda spesso ad inglobarla, annullarla, sentendosi come se stesse lentamente uniformandosi alla tappezzeria che caratterizza gli ambienti a lei familiari. La mostra sarà accompagnata da un video realizzato dall’artista stessa con la collaborazione del danzatore Claudio Cangialosi della Semperoper Ballet di Dresda e dal musicista Vito Amato. Biografia Chiara Polizzi, nasce a Partinico nel 1987, è un’artista emergente di Borgetto cittadina in cui vive e lavora. Dopo i primi studi continua la sua formazione all’Istituto Statale d’Arte di Palermo. Nel 2011 si laurea in Arte sacra contemporanea indirizzo Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo con il massimo dei voti. Studia presso il medesimo istituto per conseguire il diploma di II livello in Pittura. Dal 2007 ha partecipato a mostre collettive ed eventi culturali a Palermo e provincia, Trapani e Roma. Durante i quali ha ricevuto importanti riconoscimenti per meriti artistici e culturali. La prima parte della sua produzione è legata all’arte tradizionale d’ispirazione seicentesca, ma negli ultimi tre anni si è aperta alla sperimentazione di nuovi linguaggi. Dal 2010 collabora con professionisti che provengono dal mondo della musica, della danza e del cinema, la troviamo infatti in veste di scenografa nel cortometraggio “Almadarig” (2012) con la regia di Maddelisa Polizzi regista emergente diplomata alla NUCT di cinecittà a Roma. Location: Church Street, Radstock (UK) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10202875979694168&set=gm.612087172216724&type=1&theater galleria-spazio-museo: virginiaglorioso@gmail.com email gestore : Victoria Hall Gallery sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ITINERARI CULTURALI DEL CONSIGLIO D'EUROPA startDate: 5/13/14 endDate: 6/6/14 Description: L'Istituto Italiano di Cultura a Marsiglia, in collaborazione con il Consiglio d'Europa e il Comitato Europeo di Marsiglia organizza la mostra ITINERARI CULTURALI DEL CONSIGLIO D'EUROPA L'esposizione verrà inaugurata alle ore 19,30 di martedi' 13 maggio 2014, nella sede dell'Istituto (6, rue Fernand Pauriol - Marsiglia) ed è organizzata in occasione della Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione (il secondo semestre 2014). Il programma degli Itinerari Cuturali è stato ideato dal Consiglio Europeo nel 1987 con il fine di dimostrare, attraverso un viaggio spazio-temporale, che il patrimonio e la cultura dei differenti Paesi Europei integrandosi danno origine ad un patrimonio culturale comune. La lettura di detti itinerari ci porta a comprendere e mette in evidenza i principi fondamenti del Consiglio d' Europa: i diritti dell'uomo, la democrazia culturale, la diversità e l'identità, il dialogo, lo scambio e l'arricchimento reciproco al di là delle frontiere e dei secoli. Nel corso di quest'anno 2014 contiamo gà 29 itinerari, ma il programma è in continua evoluzione. L'Europa è una delle destinazioni turistiche più frequentate nel mondo proprio per questa sua importante eredità culturale e per la grande diversità, senza trascurare l'inesauribile bagaglio storico e i suoi incredibili paesaggi. Possiamo quindi definire, senza ombra di dubbio, che questa mostra sarà un viaggio virtuale attraverso l'Europa, un modo per apprendere come le varie popolazioni cooperano e interagiscono attraverso le proprie conoscenze, confrontandosi, ma anche come siano capaci di generare delle grandi emozioni. Questa mostra vuole essere, nello spirito degli organizzatori, un viaggio attraverso l'Europa, ma soprattutto un modo di sormontare il tempo passato e di ritrovare le tracce delle nostre radici e dei nostri valori comuni ( come per esempio: la strada dei Fenici, l'Itinerario di Saint Martin di Tours....) L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 6 giugno 2014 lunedì - giovedì 10.00-12.30 e 14.30-17.00 Venerdì 10.00-12.00 ingresso libero Location: Marsiglia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Paolo Ciabattini - Lost in (Heaven) startDate: 3/6/14 endDate: 6/29/14 Description: Comunicato Stampa Paolo Ciabattini Lost in (Heaven) A cura di Accademia Russa di Belle Arti Opening: 3 Giugno 2014 dalle h 18,30 alle h 21,00 03 - 29 Giugno 2014 Museo “Galleria Zurab Tsereteli” Mosca Testo di Martina Cavallarin Il percorso artistico espositivo di Paolo Ciabattini prosegue al Museo d’Arte di Zurab Tsereteli di Mosca, una personale che rappresenta una tappa internazionale importante nella ricerca dell’artista milanese. Presentata dall’Accademia Russa di Belle Arti e dalla Fine Art Gallery moscovita l’esposizione segna un passaggio di ricerca e sperimentazione che si è andato a evolvere nel tempo attraverso una ricerca architettonica costituita da studi sullo spazio, su strutture interne ed esterne, su scale cromatiche che hanno portato Paolo Ciabattini ad approdare a un codice poetico fatto di sola pittura. Il nucleo centrale della sua sperimentazione parte dal luogo in cui i lavori nascono, grandi cantieri estemporanei e precari, in cui le tele non hanno obblighi formali o misure standard e le sedimentazioni di materia e colore sono gettiti energetici, gestuali e intimisti. Il site specific è costretto poi a sottoporsi al transito nello spazio espositivo pubblico e nello spazio domestico privato, luoghi nei quali le dimensioni fuori scala possibili nell’atelier della fabbrica, costituiscono una sfida e spostano la narrazione e la potenza estrema dei dipinti in un’area più concettuale e contemporanea. Il titolo della mostra Lost (in Heaven) è già una dichiarazione d’intenti, una modalità artistica, un impianto culturale, ma soprattutto esistenziale di Paolo Ciabattini di intendere la vita senza filtri, senza reticenze, vissuto con la spregiudicatezza e il coraggio di artista puro e incondizionato. La produzione delle opere in mostra è interamente concepita e realizzata in uno studio russo nel quale le fasi del lavoro sono registrate e documentate a voler suggellare un’ulteriore modulazione tra lo spirito moderno della pittura informale e la sua discontinuità anteriore con la tradizione stessa per un impianto artistico tra passato e presente, estetica moderna e identità contemporanea. © Martina Cavallarin Per informazioni: Accademia Russa di Belle Arti Tel. +7 495 637 2569 www.rah.ru www.tsereteli.ru Fine Art Gallery Tel. +7 499 251 7649 pr@galleryfineart.ru Location: via Prechistenca 19, Moscow tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: p.ciabattini@gmail.com email gestore : Museo “Galleria Zurab Tsereteli” Mosca sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: FRANÇOIS MORELLET MARIO NIGRO RODOLFO ARICÒ GÜNTER UMBERG startDate: 6/19/14 endDate: 6/22/14 Description: A ARTE INVERNIZZI ART BASEL 2014 1922 GIUGNO 2014 HA LL 2.0 ST A N D B3 FRANÇOIS MORELLET MARIO NIGRO RODOLFO ARICÒ GÜNTER UMBERG A arte Invernizzi presenta ad Art Basel 2014 una mostra che intende far dialogare le opere di François Morellet, Mario Nigro, Rodolfo Aricò e Günter Umberg. Con questo progetto si vogliono far interagire, in un percorso fatto di analogie e diversità, le opere di Mario Nigro con quelle del francese François Morellet ed i lavori di Rodolfo Aricò con quelli del tedesco Günter Umberg, artisti che mantengono col proprio linguaggio una prospettiva ed un riferimento ad una dimensione internazionale, pur muovendosi attraverso una progressione artistica coerente e personale. In mostra verranno presentati lavori di Mario Nigro degli anni Cinquanta appartenenti al ciclo dello “Spazio totale” e due dipinti del ciclo “Analisi della linea” (appartenenti alla serie presentata l’anno seguente alla XXXIX Biennale di Venezia), che si interrogano sull’utilizzo della linea come mezzo di definizione spaziale progressiva e si aprono ad uno stringente dialogo con le opere, realizzate per l’occasione, di François Morellet, che sin dagli anni Cinquanta ha indagato le possibilità espressive delle direttrici ortogonali sia dipinte che luminose e le loro potenzialità di rottura dei margini dello spazio definito della tela. I lavori di Rodolfo Aricò, che si concentrano sulle variazioni luminose e tonali date da continue stratificazioni di colore, appartenenti al ciclo delle “Assonometrie” degli anni Sessanta (presentate anche nella sala personale della Biennale di Venezia del 1968) e degli anni Ottanta, come Cenere (realizzati dopo la partecipazione dell’artista alla XL Biennale di Venezia del 1982 ed alla XLII Biennale di Venezia del 1986), verranno fatte interagire con opere, pensate per questo progetto, di Günter Umberg, che vibrano nell’incontro della luce con il pigmento puro applicato a più riprese sul supporto, donando una sensazione visiva tattile alle superfici. VIA DOMENICO SCARLATTI 12 20124 MILANO TEL. FAX 02 29402855 INFO@AARTEINVERNIZZI.IT WWW.AARTEINVERNIZZI.IT Location: Basilea tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Giovanni Fattori & Friends - 15 capolavori in vendita startDate: 7/8/14 endDate: 7/26/14 Description: GIOVANNI FATTORI & friends 15 capolavori in vendita 8 – 26 luglio 2014 da martedì a sabato | 9.30 – 12.30 | pomeriggio su appuntamento Butterfly Intitute Fine Art Viale Cattori 5/A – Lugano (CH) info@butterlyinstitute.com www.giovannifattori.net | www.butterflyinstitute.com Ufficio Stampa | Anna Orsi – PressArt cell.+39 335 6783927 | tel. +39 02 89010225 anna.orsi@pressart.eu Continuando il percorso di grandi rassegne e mostre monografiche Bautterfly Insititute Fine Art presenta una mostra che è l’una e l’altra: Giovanni Fattori & Friends, curata da Tiziano Panconi, premio Foedus alla carriera 2013, notissimo in ambito internazionale e considerato tra i più autorevoli esperti e critici della pittura italiana dell’Ottocento. Dal 8 al 26 luglio 2014, difatti, la galleria luganese espone dieci importanti opere di Giovanni Fattori che possono essere considerate a tutti gli effetti una monografica d’eccellenza, cui fanno da corona altre opere di artisti toscani dell’epoca, quali i Macchiaioli Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca e Ludovico Tommasi, poi Ruggero Panerai e Luigi Bechi, che in aperto dialogo con le opere del maestro livornese diventano una rassegna tematica di uno dei massimi capitoli della pittura italiana dell’Ottocento: La Macchia. In mostra anche opere di Mario Puccini - allievo di Fattori all’Accademia, del postmacchiaiolo Oscar Ghiglia e di Giovanni Boldini. In prima battuta la mostra indaga l’opera di del padre dei Macchiaioli il quale, nonostante temi e soggetti diversi, è rimasto sempre fedele alle sue più intime inclinazioni e alla remota formazione mentale, nondimeno andando oltre la macchia per abbracciare il respiro più ampio del Naturalismo europeo. In seconda istanza, inserire il corpus monografico in una visione più ampia da vita ad un percorso destinato ad soddisfare l’interesse del mondo collezionistico internazionale. Interesse sicuramente accresciuto anche dall’ulteriore duplice valenza di questa mostra che coniuga il rigore e la documentazione storico-critica di una mostra culturale - della quale offre anche la godibilità - con il mercato, dando forma a un evento di assoluta rilevanza, perché mai negli ultimi cinquant’anni un nucleo così cospicuo e importante di opere di Fattori è stato posto in vendita in un’unica occasione. Ne risulta una mostra dalla formula innovativa, unione delle diverse competenze di Butterlfly Institute Fine Art, che vanno dai servizi di consulenza e advisoring alla compravendita di opere di grandi maestri, dall’esposizione permanete dei medesimi, all’organizzazione di mostre ed eventi di rilevanza internazionale, anche per conto di Istituzioni e Musei pubblici e privati. Immagine simbolo della mostra è Pattuglia di cavalleria, un olio su tela da annoverare tra i capisaldi del suo catalogo pittorico, datato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. E’ una tela di piccole dimensioni in cui la profondità prospettica suggerita dallo sterrato e dall’esercito che s’allontana è messa in risalto dalle due possenti figure dei militari in primo piano a definire un cono visuale che porta all’orizzonte e restituisce il senso della vastità degli spazi maremmani. All'interno di questa natura l’esercito assume il significato simbolico della supremazia dell’uomo sulla natura ma, in contrasto, evidenzia come questi soldati siano parte integrante della natura. Nel catalogo pittorico di Fattori il tema militare occupa una parte importante, al suo interno il soggetto rappresentato in uno degli altri dipinti esposti, L’incontro, è con certezza uno dei più frequenti. Come in tutte le tele realizzate negli anni della maturità, Fattori rende attraverso una forte caratterizzazione l’onere d’esser soldato che in quest’opera evidenzia nell’incontro tra i due militi in diversa divisa, dietro ai quali si apre la vastità di una terra aspra e dura. Come nelle opere coeve si percepisce una visione della vita nostalgica, sopraffatta da un sentimento di inquietudine mosso da una realtà diversa da quella immaginata negli anni giovanili dei fervori patriottici, ma anche disillusa dallo scorrere del quotidiano e dalla coscienza delle tristi condizioni dei diseredati siano essi uomini o animali come in Cavallo morto o Mandriana… Una rassegna, dunque, che a buon titolo s’inserisce come un evento importante nell’articolato e ricco programma espositivo della città di Lugano dove il Maestro della Macchia ritorna a molti anni dall’ultima presenza al Museo Cantonale d’Arte, per altro allora dedicata alla sua opera d’incisore. Location: Via Cattori 5/A Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://giovannifattori.net/press-area/ galleria-spazio-museo: infobutterflyinstitute.com email gestore : Butterfly Institute Fine Art sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Art Basel 2014 startDate: 6/19/14 endDate: 6/22/14 Description: A arte Invernizzi ART BASEL 2014 19-22 giugno Hall 2.0 Stand B3 François Morellet Mario Nigro Rodolfo Aricò Günter Umberg A arte Invernizzi presenta ad “Art Basel 2014” una mostra che intende far dialogare le opere di François Morellet, Mario Nigro, Rodolfo Aricò e Günter Umberg. Con questo progetto si vogliono far interagire, in un percorso fatto di analogie e diversità, le opere di Mario Nigro con quelle del francese François Morellet ed i lavori di Rodolfo Aricò con quelli del tedesco Günter Umberg, artisti che mantengono col proprio linguaggio una prospettiva ed un riferimento ad una dimensione internazionale, pur muovendosi attraverso una progressione artistica coerente e personale. In mostra verranno presentati lavori di Mario Nigro degli anni Cinquanta appartenenti al ciclo dello “Spazio totale” e due dipinti del ciclo “Analisi della linea” (appartenenti alla serie presentata l’anno seguente alla XXXIX Biennale di Venezia), che si interrogano sull’utilizzo della linea come mezzo di definizione spaziale progressiva e si aprono ad uno stringente dialogo con le opere, realizzate per l’occasione, di François Morellet, che sin dagli anni Cinquanta ha indagato le possibilità espressive delle direttrici ortogonali sia dipinte che luminose e le loro potenzialità di rottura dei margini dello spazio definito della tela. I lavori di Rodolfo Aricò, che si concentrano sulle variazioni luminose e tonali date da continue stratificazioni di colore, appartenenti al ciclo delle “Assonometrie” degli anni Sessanta (presentate anche nella sala personale della Biennale di Venezia del 1968) e degli anni Ottanta, come Cenere (realizzati dopo la partecipazione dell’artista alla XL Biennale di Venezia del 1982 ed alla XLII Biennale di Venezia del 1986) verranno fatte interagire con opere, pensate per questo progetto, di Günter Umberg, che vibrano nell’incontro della luce con il pigmento puro applicato a più riprese sul supporto, donando una sensazione visiva tattile alle superfici. Location: Messeplatz 10 Basel tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : A arte Invernizzi sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: ETEROGENESI -Sergio Tumminello startDate: 6/10/14 endDate: 7/9/14 Description: La galleria d'arte Evartspace invita dal 11 giugno al 10 luglio 2014 l'artista Romano Sergio Tumminello a presentare il solo show ETEROGENESI composto da due serie Paturnio e Tanit. Sergio Tumminello nasce nel centro di Roma, da sempre connotato da palazzi Patrizi, chiese meravigliose, botteghe e laboratori centenari. I suoi luoghi, percorsi dall'infanzia alla prima maturità sono gli stessi degli artisti che hanno lasciato tali meraviglie e che portano i segni della memoria di un genius loci. Questo ambiente ha permesso a Tumminello di vivere la sua vocazione artistica con progettualità e di diventare un artista totale: il suo principale mezzo di espressione è la scultura ma il suo lavoro prospera altrettanto bene in pittura, disegno e video. La prima serie esposta mette in scena Paturnio, nato da una ricerca iniziata nel 1998, a volte "momento umano" a volte "pellegrino", Paturnio è principalmente una forma, biomorfa , un piccolo uomo che incarna il paradigma di Origine. Quanto a Tanit, complemento femminile opposto di Paturnio, rappresenta una figura ancestrale protettrice di crescita e fertilità. Quest'ultima ha preso a vita nelle mani di Tumminello nel 2013 durante la residenza dell'artista a Gibellina in Sicilia, presso la Fondazione Orestiadi, invitato dal Prof. Achille Bonito Oliva, responsabile della sezione arti Visive della Fondazione. Sergio Tumminello, come ricorda il direttore Enzo Fiammetta, è tra gli ultimi artisti che Gibellina e la Fondazione Orestiadi hanno accolto in residenza, sulla scia di una lunga tradizione di ricerca e sperimentazione che ha reso questo luogo famoso in tutto il mondo e che ha visto negli anni la presenza di artisti di fama mondiale, tra i tanti ricordiamo Carla Accardi, Richard Long, Alberto Burri, Mario Schifano, Pietro Consagra, Mimmo Paladino, Bob Wilson, Joseph Beyus. ETEROGENESI, simboleggia la nascita dell’atto creativo così come la diveristà di rappresentazione di quest’ultimo. Si tratta di una spedizione organizzata dall’artista : innanzitutto una forma identificabile dalle sue linee e in seguito da una moltitudine di rappresentazioni, tutte diverse in materiali e spazi. Una sorpresa dopo l'altra che cattura le sinapsi. Dentro o fuori ? Se la semplicità della forma suscita l’interesse del pubblico è, quindi, l'inizio del viaggio interiore. Il percorso di mostra è arricchito dalle prestigiose collaborazioni che vanta l’artista, quali la partecipazione del Maestro Claudio Abate, Galleria Mucciaccia - Roma, Takeawaygallery - Roma, Galleria Pio Monti, OnePieceart Olimpia Orsini - Roma, Rossana Caleca: Artisti nel Piatto - Patti, Romana Telai - Roma, Spedart Trasporti Internazionali d'arte - Roma, Laboratorio Angeli - Pietrasanta, Ditta Poggi - Roma. Flaminia Scauso - Curatore: Tumminello è un artista che consacra la sua creatività nell’ambito della contemplazione. Si tratta della la riscoperta dell'arte come fenomeno estetico come lo era per l'arte classica, dove le sculture erano semplici, regolari e prive di dettagli, a volte anche ritenute inutili. Trovarsi di fronte alle opere di Sergio Tumminello significa godere in maniera formale della teoria sul Neoclassicismo Johann Joachim Winckelmann che descrive come "l'unico modo per diventare grandi è quello di imitare gli antichi". Naturalmente, il termine “imitare” implica un processo di "estrazione e distillazione" necessario "per raggiungere la reale semplicità della Natura". Location: 12 Grand Rue, 1204 Ginevra Svizzera tipo di evento: rowid: Mostra d'Arte Contemporanea immagini: galleria immagini: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.583903841725770.1073741832.127687464014079&type=1 galleria-spazio-museo: press@primamusa.com email gestore : www.evartspace.com sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Prix du Livre (rencontres Arles) startDate: 7/7/14 endDate: 9/21/14 Description: con il libro "WRITINGS" dal 7 luglio al 21 settembre 2014 , sarò presente a questa edizione di Prix du Livre in Rencontres d'Arles 2014 (F) , l'esposizione si terrà al Theatre Antique d'Arles , per chi si troverà ad Arles buona visione ! Antonio Sassu & Gruppo Sinestetico www.grupposinestetico.it ____________________________________ Édition 2014 PRIX DU LIVRE La 45ème édition des Rencontres d’Arles (F) se déroulera du 7 juillet au 21 septembre 2014. Créé lors de la fondation du festival il y a 44 ans, le prix du Livre récompense aujourd’hui deux catégories d’ouvrages, accompagnant l’extraordinaire développement de l’édition photographique et contribuant ainsi à sa plus large diffusion esposition Theatre Antique d'Arles Prix du livre d’auteur et historique 2014 : plus de 600 livres en libre consultation. www.rencontres-arles.com Tél. +33 (0)4 90 96 76 06 prix@rencontres-arles.com 2014 EDITION BOOK AWARDS The 45th edition of the Rencontres d’Arles (F) will take place from July 7th to September 21st 2014. The Book Award was created 44 years ago at the birth of the festival. It has been developed and grants nowadays two categories of books, as a contribution to the extraordinary expansion of photography publishing and to its optimal distribution Theatre Antique d'Arles Prix du livre d’auteur et historique 2014 : plus de 600 livres en libre consultation www.rencontres-arles.com Tél. +33 (0)4 90 96 76 06 prix@rencontres-arles.com comunication from www.grupposinestetico.it comunicazione da www.grupposinestetico.it Location: Theatre Antique d'Arles tipo di evento: rowid: Book-Photographie immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : Theatre Antique d'Arles sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: VIDEONSIGHT® HOTEL PROJECT: the PHOENICIA, Beirut, Lebanon. startDate: 9/17/14 endDate: 12/17/14 Description: VIDEONSIGHT® HOTEL PROJECT: the PHOENICIA, Beirut, Lebanon. Opening : 17 Settembre 2014, h 17.00 Dal 17 Settembre 2014 il prestigioso Hotel Phoenicia di Beirut, perla storica e iconica del Middle East, diventera' spazio espositivo per un selezionato numero di Video d’Artista tratti dalla famosa ed estesa Collezione Videoinsight® . In differenti luoghi dell’Hotel gli ospiti potranno relazionarsi con 21 Video d’Arte Contemporanea di fama internazionale dotati di Alto Impatto Videoinsight®. Questa data segna l’inizio della collaborazione artistica tra l’Hotel Phoenicia e la Fondazione Videoinsight®, la quale offrira’ ai clienti la possibilita’ di interagire in modo permanente e senza alcun costo, con molteplici Video d’Artista appartenenti alla Collezione Videoinsight® in tutte le Rooms e le Suites, attraverso il nuovo Canale di Video Arte Videoinsight®. Videoinsight® Foundation Giovanna Giovannelli www.fasv.it videoinsight@videoinsight.it Location: Phoenicia Hotel Beirut tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.fasv.it/2014/08/27/videoinsight-hotel-project-the-phoenicia-beirut/ galleria-spazio-museo: videoinsight@videoinsight.it email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Maria Lucrezia Schiavarelli NUTRICE startDate: 9/13/14 endDate: 9/19/14 Description: Maria Lucrezia Schiavarelli NUTRICE Opening Saturday 13th September 2014, 6.30 p.m Exhibition 13th - 19th September 2014 Atelierhof Kreuzberg, Schleiermacherstrasse 31-37, 10961 Berlin Opening hours: Monday-Friday from 2 to 6 p.m. and by appointment The show is going to be exhibited at Villa Contemporanea in Monza from Saturday 4th October 2014 until 20th December 2014. A publication with the contribution of critic Massimo Marchetti (both in Italian and in English) will also be available, showing photos of the Berlin’s installation. The project “Nutrice” started from the impulse to evoke, by means of a ritual gesture, the ties and the connections that unite man and nature through culture and food. Cycles, as defined by the natural succession of the days in the week, regulate life from time immemorial, just like the movement of the planets in the sky and the time of sowing and harvesting in agriculture. The correspondence of natural cycles and energies was reflected in the micro and macrocosm, generating a whole wealth of knowledge where every aspect of the universe was taken into account, a knowledge designed to mix, combine and join, of which only distant echoes remain in our contemporary culture. The installation presented in this exhibition is inspired by Steiner’s anthroposophy and it gives shape to that tradition that was able to feel the harmonious cohesion between the grains, the days of the week and the planets. The seven most important seeds for human nutrition are bound together through the slow gesture of sewing, a symbol referring not only to astronomy as well as astrology, but also to Roman myths and to several folk traditions - which still persist in some areas in the South - to mark a sequence of drapes representing the fundamental principle of natural cycles that has regulated human development since its beginning. Location: Schleiermacherstrasse 37, 10961 Berlin tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Clicking the moment startDate: 9/10/14 endDate: 9/24/14 Description: Dal 10 al 24 settembre sarò presente con alcune mie opere alla collettiva "Clicking the moment:the ephemeral and its opposite" presso la galleria Vierraumladen di Berlino - dopo le esposizioni della stessa mostra a New York e a Milano – TINA PAROTTI Pittrice ed appassionata d'Arte contemporanea, apre nel 1999 la sua galleria a Milano in cui espone, accanto alle proprie, opere di artisti impegnati nella ricerca di nuovi linguaggi espressivi. Nel 2006 apre anche la sua casa-galleria ad Arconate, dove dal 2009 trasferisce tutta l'attività. Socia della "Permanente" di Milano espone continuamente in collettive e personali, in Italia e all'estero. Sue opere si trovano un po' ovunque nel mondo, sia in collezioni private che pubbliche. Location: vierraumladen Berlin tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/6057436544327715713 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: LineS for Stars startDate: 9/25/14 endDate: 9/26/14 Description: “LINES FOR STARS” Il prossimo giovedì 25 settembre 2014, a partire dalle ore 19.15, si svolgerà in Svizzera, a Lugano, l’evento “LineS for Stars”. Nello Showroom Mercedes-Benz “Dream Car”, in occasione della presentazione dei nuovi prodotti e della nuova linea Mercedes, l’artista contemporaneo Maxtin esporrà le sue opere. Il tema dell’evento svizzero è la linea, quella che unisce, in questo caso, un’automobile a un’opera d’arte. Un insieme di linee che definiscono stili diversi, ma protagonisti, contemporaneamente, di un’esposizione. È la stessa ricerca estetica e di eleganza che disegna un’automobile a contraddistinguere le linee di Maxtin, perfettamente geometriche e ben definite. Il suo è un gioco di forme, di incastri perfetti, in cui l’arte prende vita, in cui il mondo prende vita, interamente “ricostruito” dall’artista. Proprio come nella costruzione di un prodotto automobilistico, generata da un incontro di linee, così nell’arte, quell’ incontro è concepito e definito dall’artista nella sua opera; è semplicemente il prodotto a cambiare. È ancora una volta la semplicità e l’eleganza dello stile e del disegno a dare vita a nuove forme d’arte, quadri o automobili che siano. L' Evento-spettacolo curato da Silence & Light Production, accessibile solo ed esclusivamente su invito, sarà presentato dal critico d’arte Luca Caricato, esperto vinciano , noto per alcune comparsate televisive con Sgarbi e Augias, affiancato dalla giornalista Ivana Cretier. Faranno da apertura all’evento il Direttore della Mercedes, Andrea Gianotti e l’artista Massimo Basile, in arte Maxtin, oltre naturalmente alla presenza di numerosi ospiti dello spettacolo, dello sport, della politica e giornalisti vari. Successivamente la presentazione, si proseguirà con uno standing dinner curato da Gabbani Lugano e con una degustazione di ottimi vini della Casa Vinicola Delea. Il maestro pasticciere Mario Bacillieri delizierà gli invitati, preparando per l’occasione una torta speciale. Il tutto naturalmente accompagnato da una scena musicale in cui si alterneranno tre noti Deejay e che renderà imperdibile e suggestivo “LineS for Stars”. Il Team: Fabrizio Tommasini, supervisore evento; Luca Congedo, Direttore artistico; Fabrizio Rosso, Direttore creativo; Ernesto Galizia, Direttore Arch/Location; Enrico Ricciardi, Direttore della fotografia; Sara Fuoco, Luca Favre e Matteo Rossinelli, Fotografi. Media Partners sono : The Excellence Magazine, Biancoscuro Magazine e ExpoArt Magazine. - INGRESSO SOLO SU INVITO - -Cristiana Elena Iannelli- Location: VIA PIAN SCAIROLO, LUGANO-PAZZALLO ( SVIZZERA ) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.youtube.com/watch?v=F8xS-4b90y4&feature=youtu.be galleria-spazio-museo: maxtinart@gmail.com email gestore : Atelier Mercedes-Benz sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: THAT'S ALL FOLKS! startDate: 9/30/14 endDate: 12/10/14 Description: MAG presenta That’s all folks! a cura di Salvatore Marsiglione e Tomoharu Aoyama Inaugurazione martedì 30 settembre ore 18:30 dal 30 settembre al 12 ottobre 2014 MAG Japan - presso la GalleryTOMO 1F Aoyama BLD 633 Shimogoryomaecho nakagyo-ku Kyoto 6040995 Japan Tel: +81 075 5854160 info: +39 3287521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.magcomo.it Con il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Osaka. Con il Patrocinio della Fondazione Kyoto City International. Con il Patrocinio dell’Associazione Archivio Luigi Russolo. La MAG - Marsiglione Arts Gallery con il Patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Osaka, della Fondazione Kyoto City International e dell’Associazione Archivio Luigi Russolo, presentano la prima mostra personale in Giappone del controverso e politicamente scorretto artista milanese Max Papeschi. Universalmente riconosciuto come vero protagonista della giovane arte contemporanea italiana, smentite le aspre critiche del passato, interprete di molte mostre in gran parte del mondo e ora anche scrittore, con l’uscita nello scorso aprile del suo libro autobiografico Vendere svastiche e vivere felici, edito da Sperling & Kupfer. Rappresentato dalla MAG e presentato a Kyoto nella sua sede giapponese con la sua partner GalleryTOMO, avremo l’onore ed il piacere di inaugurare l’inizio dell’attività espositiva della MAG in Giappone che vuole rappresentare un ponte tra i due paesi così diversi, ma storicamente uniti. Sempre spiazzante con la sua graffiante ironia, rivela una profonda conoscenza della storia moderna e contemporanea, affianca icone mediatiche a figure storiche esprimendo una denuncia sociale e politica mettendoci di fronte a quello che di negativo c’è nella società globalizzata. L’artista in questa prima personale, giapponese, presenta una vasta espressione delle sue opere tratte dall’ultima serie a fondo bianco La Société du Spectacle, che dopo il grande successo della mostra di maggio a San Francisco, quella di Como con 8301 visitatori e quella di Parigi, continua il tour mondiale con questa presenza in oriente nella sede giapponese della MAG. Salvatore Marsiglione Location: 1F Aoyama BLD 633 Kyoto tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : MAG Japan - presso la GalleryTOMO sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: MEDITERRANEO CHE UNISCE - JOURNEE DE LA MEMOIRE ET DES MIGRANTS startDate: 3/10/13 endDate: 10/30/14 Description: ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA In onore della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea 2014 In occasione della commemorazione della giornata del 3 ottobre 2013, consacrata al ricordo di tutti i migranti morti in mare nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, l'Istituto Italiano di Cultura a Marsiglia ha deciso di rendere omaggio alle 368 vittime del naufragio di Lampedusa allestendo, nella sede dell'Istituto (6, rue Fernand Pauriol), un percorso della memoria, che verrà inaugurato alle ore 18.00 di venerdi' 3 ottobre 2014. MEDITERRANEO CHE UNISCE JOURNEE DE LA MEMOIRE ET DES MIGRANTS Il progetto, che vuole sottolineare la drammaticità dei tragici eventi, quasi quotidiani, ma anche la dimensione umana dello spirito dell'accoglienza e la sensibilità per le culture dei migranti, si suddivide in tre esposizioni: Mar Mediterraneo - Spiritualità, Mito, Tempo presente di Luigi Camarilla dove l'artista presenta opere d’arte che realizza con il legno recuperato sulla spiaggia, testimonianza del passaggio delle barche dei pescatori e dei migranti. Si tratta di veri e propri esempi di arte contemporanea, altari, come li definisce l'artista, che richiamano nelle forme e nei colori accesi l’azzurro del cielo e il verde del mare di Lampedusa, e il rosso vivo di cui purtroppo spesso queste acque si tingono. La memoria del Mare - Oggetti migranti nel Mediterraneo, a cura di Anna Chiara Cimoli, è uno sguardo alla Tunisia attraverso le foto di Mattia Insolera e Alessandro Brasile che hanno immortalato la casa-museo del tunisino Mohsen Lihidheb. L’artista ha in pochi anni realizzato un vero e proprio luogo di memoria delle migrazioni umane creando, come ha fatto Luigi Camarilla, sculture con gli oggetti portati a riva dai flutti e abbandonati sulla spiaggia. Lipadusa di Calogero Cammalleri. La fondazione Benetton ha chiesto a Calogero Cammalleri di rendere omaggio a Lampedusa, la porta d’Europa. E' nata cosi' Lipadusa-storie di vita e di mare, una serie di fotografie che illustrano la vita quotidiana degli abitanti di Lampedusa. Non solo migranti, quindi, ma anche pescatori, bambini, animali, che diventano il soggetto principale di una mostra che vuole mettere l’accento sulla vita quotidiana che continua nonostante i tragici fatti di cui tutti siamo a conoscenza. In questa occasione sarà inoltre proiettato il film - documentario Lipadusa, ritorno in Sicilia, che illustra l’attività e le opere dell’artista Alcune pagine dell'Odissea di Omero, lette dall'attore e regista Orlando Forioso, accompagneranno il visitatore durante l'inaugurazione. Con queste letture, l'artista vuole fare una similitudine tra il viaggio di Ulisse e quello ugualmente pieno di pericoli ed incognite dei migranti, anche se costoro, a differenza dell’eroe omerico, non ritornano all’Itaca natale ma, al contrario, approdano in terra straniera per cominciare una nuova vita spesso più difficile e irta di ostacoli del viaggio intrapreso. Nell'introduzione al catalogo, la direttrice dell'Istituto, Roberta Alberotanza, ricorda che nel Fedone, Socrate scrisse Viviamo intorno a questo nostro mare come formiche, o come rane intorno ad uno stagno, per riferirsi al Mar Mediterraneo e alle civiltà che fin dai tempi più antichi vi sono fiorite attorno. Parole che trova capaci a caratterizzare il Mediterraneo come Mare Nostrum inteso come culla della nostra civiltà, ma anche come mare degli altri, vero crocevia di popoli, culture e lingue diverse. La mostra fotografica sull’isola di Lampedusa, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Benetton e Fabrica (centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton Luigi Camarilla è nato a Siracusa nel 1959. Dopo il diploma in arti plastiche conseguito a Milano, ha intrapreso varie esperienze tra creazione artistica e scrittura. Nel 1966, lascia Milano per tornare nella sua terra d’origine; tra l’Etna e lo Stromboli. Attualmente lavora ad un complesso progetto artistico Altari del Mediterraneo nel quale si mescolano pittura, scultura e scrittura. L'esposizione resterà aperta al pubblico fino al 30 ottobre 2014 da lunedì a giovedì 9.30-12.30 e 14.30-17.30 Venerdì 9.30-12.30 ingresso libero per informazioni: Istituto Italiano di Cultura Contacts presse: Camilla Trombi, Giada Vigato 6, rue Fernand Pauriol – 13005 Marsiglia Roberta Lombardo Hurstel tel. 04 91 48 51 94 – fax 04 91 92 67 90 + 33 6 10564251//+ 33 9 65036606 iicmarsiglia@esteri.it ; www.iicmarsiglia.esteri.it hurstel.roberta@orange.fr . Location: 6, rue Fernand Pauriol – 13005 Marsiglia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: hurstel.roberta@orange.fr email gestore : Istituto Italiano di Cultura sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Il magazzino dei Re ad Art Market Budapest startDate: 10/9/14 endDate: 10/12/14 Description: IREMIDA alla fiera dell’est - IREMIDA , SILVANO CEI, DANIELE COMPAGNONE E GIOVANNI SESIA saranno presenti CON IL MAGAZZINO DEI RE ad ART MARKET BUDAPEST INTERNATIONAL CONTEMPORARY ART FAIR. Dal 9 al 12 ottobre 2014 presso MILLENARIS CULTURAL CENTER, BUDAPEST, ...la più importante fiera dell’arte nel cuore dell’Europa dell’est, una fiera rivolta alle giovani generazioni di gallerie e artisti. aquifante Location: Millenaris Buda Hungary tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: graziano.cattini@fastwebnet.it email gestore : Il magazzino dei Re sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Nirvana - Les étranges formes du plaisir startDate: 10/28/14 endDate: 4/26/15 Description: NIRVANA- LES ÉTRANGES FORMES DU PLAISIR @MUDAC Musée de Design et d’Art appliqués Contemporains - Losanna (CH) Dal 29 Ottobre 2014 al 26 Aprile 2015 Cura: Marco Costantini, Susanne Hilpert Stuber Alcuni degli 80 artisti esposti (in ordine alfabetico): Arte Contemporanea _ Milena Altini (IT) _ Nobuyoshi Araki (JP) _ Erwin Olaf (NL) _ Mustafa Sabbagh (IT) _ Markus Schinwald (AT) _ Mario Testino (IT) Design _ Matteo Cibic (IT) _ Zaha Hadid (UK-IRQ) _ Ugo La Pietra (IT) _ Marc Newson (AU) _ Karim Rashid (EG) _ Ettore Sottsass (IT) _ Matteo Thun (IT) _ Mark Woods (UK) Moda _ Givenchy (FR) _ Charlie Le Mindu (FR) _ Gianmarco Lorenzi (IT) _ Maison Martin Margiela (FR) _ Walter Van Beirendonck (BE) _ Betony Vernon (USA) "Nirvana. Les étranges formes du plaisir" è la prima collettiva svizzera di respiro internazionale dedicata alle forme di edonismo erotico nella creatività odierna, esplorando non solo il campo del design, ma anche quello della moda e dell’arte contemporanea; al contempo, Nirvana è il primo studio globale sull’influenza dell’erotismo nel design, nella moda e nell’arte. Audace, lussuriosa e misteriosa, l’esibizione presenta I lavori di circa 80 artisti e designers, per un totale di oltre 200 tra oggetti-feticcio ed installazioni. La mostra propone una selezione di lavori di designers contemporanei che attingono all’iconografia del piacere all’interno del loro operato, trovando ispirazione non solo nella letteratura erotica e fetish, ma anche in immagini, oggetti ed indumenti ai quali essi fanno costante riferimento. I visitatori avranno così modo di scoprire feticci finemente realizzati, spesso rari o inaccessibili ai più, fabbricati con materie prime usualmente associate al mondo dei beni di lusso - sia che si tratti di artigianato, che di arte contemporanea. La collettiva ci invita così ad un confronto con le nostre idee e percezioni sul piacere. Ci obbliga ad osservare in che modo le sue forme di espressione possano travalicare quella linea tesa tra privato e pubblico, quando esse sono materia di moda, di design o di arte. I designers ricoprono il corpo di indumenti attillati e di tessuti sensuali, decorandoli con accessori piacevoli tanto per l’estetica quanto per l’erotica, creando arredi dalle forme esplicite ed evocative, opere d’arte all’interno delle quali bellezza e perfezione sono contaminate (e potenziate) da un inconfondibile odore di zolfo. Nirvana ci dimostra che il desiderio sociale di piacere sensuale non accenna a diminuire, nell’era digitale all’interno della quale siamo chiamati a vivere. L’esibizione punta il riflettore su quelle particolari forme di design, di moda e di arte contemporanea che ci accompagnano in un processo di ineluttabile presa di coscienza: il suo scopo è quello di esaminare il nostro modo di rapportarci ad oggetti che incarnano la reificazione delle nostre percezioni inconsce sulla sessualità, e delle nostre nozioni intime sul piacere. All’interno della mostra, i tabù saranno sovvertiti mediante l’uso di forme e materiali inusitati, nonché attraverso una particolare attenzione a quei dettagli che rappresentano il terreno comune con ciò che l’industria della moda considera “haute couture”. Tanto artisti celebri, quanto giovani emergenti, gli uni di fianco agli altri, metteranno allo stesso modo in luce le loro differenti influenze, rendendo pubblico ciò che solitamente resta per eccellenza privato. E tutti loro ci obbligheranno ad interfacciarci con i nostri giudizi di valore sulle pratiche erotiche esibendo oggetti inaspettatamente di lusso, confezionati seguendo le regole dei più alti standard artigianali in materia di lavorazione della pelle, del vetro e dei metalli più preziosi. NIRVANA _ SCHEDA TECNICA Apertura al pubblico _ Martedì 28 Ottobre 2014 dalle 18.00 Giorni & Ore _ 29 Ottobre 2014 - 26 Aprile 2015 Martedì - Domenica 11.00-18.00 _ Festivi: aperto seguendo gli orari feriali (lunedì incluso) Durante le festività natalizie: 24 e 31.12.2014: 11.00-16.00 _ 25.12.2014 e 01.01.2015: chiuso Sede espositiva _ MUDAC - musée de design et d’arts appliqués contemporains _ Place de la Cathédrale 6 _ CH-1005 Lausanne _ www.mudac.ch Elenco degli Artisti _ Abdi Abdelkader, DZ - Milena Altini, IT - Nobuyoshi Araki, JP - Bina Baitel, FR - David Baskin, USA - Yves Béhar, CH - François Berthoud, CH - Barbara Bloom, USA - Antoine Boudin, FR - Pierre Charpin, FR - Petros Chrisostomou, UK - Matteo Cibic, IT - Matali Crasset, FR - Charlie Davidson, SE - Marc Dibeh, LB - Patrycja Domanska, PL - Éditions de Parfums Frédéric Malle, FR - Anika Engelbrecht, DE - Matthew Epler, USA - État Libre d’Orange, FR - Naomi Filmer, UK - Sylvie Fleury, CH - Björn Franke, DE - Rachel Freire, UK - Marie Garnier, FR - Christian Ghion, FR - Givenchy, FR - Heeley, FR - Roberto Greco, IT - Julian Hakes, UK - Zaha Hadid, UK-IRQ - Sophie Hanagarth, CH - Jaime Hayon, SP - Dejana Kabiljo, HR - Cary Kwok, HK - Masaya Kushino, JP - Ugo La Pietra, IT - Jacques Le Corre, FR - Lubin, FR - Charlie le Mindu, FR - Gianmarco Lorenzi, IT - Sarah Lucas, UK - Maison Martin Margiela, FR - Maître Parfumeur et Gantier, FR - Luc Mattenberger, CH - Gabriel Moginot, FR - Eelko Moorer, NL - Nasomatto, NL - Mark Newson, AU - Magdalene Odundo, KEN - Erwin Olaf, NL - Oriza L. Legrand, FR - Parfum d’Empire, FR - Parfumerie Générale, FR - Kate Peters, UK - Karim Rashid, EG - Mustafa Sabbagh, IT - Olivier Schawalder, CH - Markus Schinwald, AT - Ettore Sottsass, IT - Studio Job, BE & NL - Jean-Baptiste Sibertin Blanc, FR - Caro Suerkemper, DE - Gianluca Tamburini, IT - Noritaka Tatehana, JP - Mario Testino, IT - Matteo Thun, IT - Morgane Tschiember, FR - Walter Van Beirendonck, BE - Atelier Van Lieshout, BE - Lucas Van Vugt, NL - Nick Veasey, UK - Olivier Védrine, FR - Jean-Luc Verna, FR - Betony Vernon, USA - Vero Profumo, CH - Rein Vollenga, NL - Mark Woods, UK - Jeff Zimmermann, USA - Nika Zupanc, SI Catalogo _ Testi di Marco Costantini (curatore, storico dell’arte, Losanna), Susanna Kumschick (etnologa, vice-direttrice/curatrice, Gewerbemuseum, Winterthour), Denyse Beaulieu (giornalista, Parigi), Joel Vacheron (sociologo, Londra), e Luca Marchetti (semiologo, Ginevra/Parigi). Main Image _ Mustafa Sabbagh, Just in Black (2014) Fotografia a stampa lambda Dimensioni: 100 x 90 cm Immagine © Mustafa Sabbagh Location: Place de la Cathédrale 6 - Lausanne tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: press@mustafasabbagh.com email gestore : MUDAC - Musée de Design et d'Arts appliqués Contemporains sponsor: Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Estero Informazioni cronologiche: Subject: Coralli e Corsari del nostro mare Mediterraneo startDate: 11/6/14 endDate: 12/17/14 Description: In occasione della XIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo e in onore del Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea 2014 CORALLI E CORSARI DEL NOSTRO MARE MEDITERRANEO conferenze e mostre Giovedì 6 novembre 2014, ore 18 L’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia continua, con questi eventi, il ciclo dedicato al mar Mediterraneo, crocevia di popoli e di diverse culture, visto non solo come principale via di accesso e di immigrazione in Europa, ma anche come testimone di un interessante e affascinante passato. Un passato ricco di storia che sarà presentato, il prossimo 6 novembre, in uno dei suoi molteplici aspetti con le conferenze e le mostre sui temi del corallo e dei corsari del Mediterraneo. L’esposizione Corsari del Nostro Mare, curata da Davide Gnola, direttore del Museo della Marineria di Cesenatico, presenterà armi, carte nautiche, documenti d’archivio e altri oggetti databili tra il ‘500 e l’800, epoca in cui la corsareria e la pirateria ebbero fine nel Mediterraneo. La lavorazione del corallo sarà il secondo grande tema che verrà approfondito, presentando i preziosi gioielli del XIX° e XX° secolo provenienti dal Museo del Corallo Ascione di Torre del Greco. L'esposizione è curata da Filomena Maria Sardella e Caterina Ascione. Completerà la rassegna una parte della collezione di gioielli contemporanei delle artiste Loredana Boboli de Lama e Isabella Astengo che lavorano questo prezioso materiale in maniera raffinata e nel totale rispetto della natura. Nell'introduzione al catalogo, la Direttrice dell'Istituto, Roberta Albertanza, spiega come siano legate da un filo rosso le due tematiche: la lavorazione del Corallo e la storia dei Corsari nel Mediterraneo....A quel tempo la lavorazione e la pesca del corallo, materiale preziosissimo, comportava molti rischi per gli addetti ai lavori, tra questi la possibilità di essere assaliti da bande di pirati, che spesso facevano di questo materiale l’oggetto delle loro scorrerie attaccando le navi che lo trasportavano o le cosidette coralline, le barche dei pescatori di coralli. Talvolta accadeva persino che ai corsari venisse richiesta protezione dagli stessi pescatori e commercianti di coralli... L'Alberotanza, inoltre, sottolinea anche il lato curioso di questo prezioso elemento che, nei secoli, si è trovato sospeso tra superstizione e religione..... Il corallo è un antichissimo amuleto di valore apotropaico per i neonati, ancora oggi diffuso. Secondo la tradizione pagana i rametti appuntiti infilzavano il malocchio lanciato per invidia, mentre per i cristiani il suo colore rosso ricordava il sangue di Cristo, infatti veniva usato già nel medioevo per i reliquiari della Croce. Il corallo assume così la valenza di simbolo della doppia natura di Cristo, umana e divina. Per questo si trova in numerosi dipinti rinascimentali, come la Madonna del solletico di Masaccio, la Madonna di Senigallia e la Pala di Brera di Piero della Francesca..... La serata sarà aperta alle ore 18 dalle conferenze di Filomena Maria Sardella: Gioielli di rosso corallo, l'evoluzione del gusto di Caroline Murat e Maria Carolina Borbone e di Caterina Ascione: Un filo rosso tra Marsiglia e Torre del Greco. La lavorazione del corallo dall'arrivo di Martin ai giorni nostri. Seguiranno i contributi di Davide Gnola e dell’autore Giovanni Panella sul legame tra coralli e corsari. L’inaugurazione delle due mostre avrà luogo alle ore 19.30. Le esposizioni resteranno aperte al pubblico fino al 17 dicembre 2014; da lunedì a giovedì 9.30-12.30 e 14.30-17.30 - Venerdì 9.30-12.30 Contacts presse: Roberta Lombardo Hurstel + 33 6 10564251//+ 33 9 65036606 hurstel.roberta@orange.fr Location: 6, rue Fernand Pauriol - Marsiglia/francia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: hurstel.roberta@orange.fr email gestore : Istituto Italiano di Cultura Marsiglia sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: 12/13/2012 14:13:36 Subject: Agorà miniartextil a Montrouge startDate: 2/1/13 endDate: 2/24/13 Description: MINIARTEXTIL ITINERANTE: AL VIA L'ORGANIZZAZIONE DELLA SECONDA TAPPA Per la XXII edizione di miniartextil, Como, città natale della mostra, ha riservato alla manifestazione la sua sede più prestigiosa, la settecentesca Villa Olmo, direttamente affacciata sul lago. Dopo il successo della prima tappa comasca nella nuova sede, miniartextil, una mostra unica riconosciuta a livello internazionale, conferma il suo carattere itinerante, in Italia e oltre confine, e si sposta per il nono anno consecutivo a Parigi ' Montrouge, un vitale centro culturale. L'idea di scambio e confronto tra diverse realtà culturali, ben presente nel taglio itinerante della mostra, si pone come un tratto distintivo di miniartextil, ulteriormente sottolineato quest'anno dal tema portante della manifestazione, Agorà. La trasferta francese riserba un'importante novità: Agorà miniartextil viene infatti allestita, dal 1° al 24 febbraio 2013, nel nuovo spazio de Le Beffroi, un teatro anni Trenta appena restaurato e divenuto punto di riferimento per le attività culturali e artistiche della città. A MINIARTEXTIL LA NUOVA SEDE DE LE BEFFROI L'antico teatro di Montrouge, Le Beffroi, torna ad essere il punto di riferimento culturale della cittadina francese, dedicato a conferenze, mostre, convegni, seminari, concerti ed eventi. Il teatro fu costruito negli anni Trenta dall'architetto Henri Decaux. Divenuto simbolo della città, per il suo campanile alto 43 metri con 27 campane, Le Beffroi ha subito, dal 2002 ad oggi, un importante intervento di restauro. Il Comune di Montrouge ha voluto riqualificare l'edificio mantenendo intatta l'architettura e gli elementi decorativi degli anni Trenta. L'intervento di restauro ha valorizzato la struttura e ha collocato in ogni sala attrezzature professionali idonee per la nuova destinazione d'uso. La stagione 2012/2013 a Le Beffroi è stata inaugurata lo scorso 28 settembre e vede in calendario diverse proposte culturali che coinvolgono teatro, cinema, concerti e mostre dedicate a tutte le fasce di pubblico. Le opere della mostra Agorà miniartextil verranno ospitate nelle ampie e luminose sale al piano terra intitolate a Nicole Ginoux. LE OPERE CHEZ LE BEFFROI Le grandi installazioni e i minitessili che hanno affascinato il pubblico di Villa Olmo, non mancheranno di sorprendere anche a Montrouge. I minitessili esposti provengono da un concorso internazionale indetto ogni anno dall'associazione Arte&Arte, poi selezionati da una giuria internazionale, presieduta dal curatore Luciano Caramel. Le grandi installazioni sono opere realizzate da artisti individuati ed invitati dall'Associazione culturale. Gli 11 artisti internazionali ospitati a Le Beffroi sono i giapponesi Kiyonori Shimada con l'installazione percorribile Division e Nahoko Kojima con il delicato intaglio che da forma a Cloud Leopard, il rumeno Martin Emilian Balint che colora l'ambiente con Sun Beings: centinaia di icosaedri rossi allestiti accanto alla vivace installazione della artista tedesca Irene Anton, realizzata con collant e palloncini multicolori. Dalla Norvegia giungono i telai di Tonje Hoydahl Sorli. Colpiscono non per le cromie ma per la leggerezza e la capacità di dialogare con lo spazio, i lavori dell'inglese Richard Sweeney, del portoghese David Oliveira e dell'italiana Patrizia Polese. Dopo la tappa italiana tornano a Parigi le opere delle artiste francesi Mahé Boissel e Nathalie Boutté. Infine un omaggio alla città natale della mostra: Piazza Cavour, cuore e agorà principale di Como, è presentata nella città francese attraverso l'opera del fotografo Francesco Corbetta, un grande pannello con tessuto ad intreccio. AGORA' MINIARTEXTIL A MONTROUGE Inaugurazione venerdì 1° febbraio ore 19.00. Preview stampa dalle 12.00 alle 16.00. Dal 1° al 24 febbraio 2013 - Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19, giovedì fino alle 21.00 Ingresso libero - Info: 0039 01-46127574 culture(at)ville-montrouge.fr Beffroi Place Emile Cresp, 2 - 92120 Montrouge INFO STAMPA: Arte&Arte - press@miniartextil.it tel. +39 031 305621 FB: miniartextil como - TWITTER: Arte&Arte Location: Place Emile Cresp 2 Montrouge tipo di evento: rowid: 12808 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 48.8189451 long: 2.3198827 Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: 12/20/2012 19:02:05 Subject: MITOPOIESIS startDate: 6/4/13 endDate: 6/27/13 Description: Il termine mythos è tradizionalmente ricondotto a quelle forme di narrazione poetica che pullulavano nella classicità greca, quando il mito veniva inteso anche come un discorso alogico e dogmatico, che non prevedeva alcuna dimostrazione; filosofi come Platone o Parmenide se ne servivano per spiegare profonde verità difficilmente intellegibili. La valentia mitopoetica, in fondo, altro non è che la capacità dello spirito umano di creare epopee fantastiche, o di trasfigurare epicamente eventi attinenti alla realtà. Questa capacità creativa appare evidente e allo stesso tempo fuorviante, nell'opera di Luigi Cervone che, attraverso la propria letteratura figurativa, costruisce un mito ben preciso: quello dell’uomo. Si tratta però di un uomo che, eludendo qualsiasi aspirazione al trascendentale o all'ideale estetico classico, è percepito e scandagliato solo ed esclusivamente sul piano umano: nelle sue tese anatomie i muscoli guizzano e si contraggono a fior di pelle, le vene pulsano vive e i volti esasperano i propri lineamenti. Sebbene, in qualche caso, questa creazione del mito dell’uomo potrebbe essere accostata alla costruzione dell’ Übermensch di stampo nietzschiano - un discepolo di Dionisio che accetta ed estremizza la propria individualità, e riesce a superarsi in ogni attività perché «ha la potenza di tramontare»- o alla concezione del Superuomo estetico dannunziano - un uomo che, estenuato dalla propria raffinatezza, si erge sull’umanità per quella spiccata sensibilità che amplifica in lui la capacità di percezione del piacere estetico – nella maggior parte dei casi Cervone se ne discosta perchè dipinge uomini che si coprono il volto, temono la luce o vi si rivolgono assetati, celano sé stessi dietro vincoli materiali. Uomini che rinascono, infrangono i propri limiti e si reinventano; uomini spogli di fregi e orpelli, privi di mirabolanti capacità innate. S'intuisce così che questi uomini hanno conquistato faticosamente il loro vigore, superando le proprie fragilità: il sacrificio, le rinunce, le umiliazioni, le cadute e le paure sono il loro punto di partenza per acquisire la coscienza di sé e quella forza necessaria ad oltrepassare i confini fisici della tavola che li accoglie. Corifeo di questa filosofia sull’uomo, Luigi Cervone plasma i suoi “giganti buoni” che tuttavia spaventano: non sono superuomini, ma ciò che ciascun uomo potrebbe essere, se avesse coscienza di quanta forza può germogliare dalle proprie debolezze, innate o indotte che siano. Ogni tentativo di lettura iconologica non può prescindere dunque da questa chiave interpretativa, in cui anche la capacità mitopoietica viene rivisitata secondo una visione filosofica originariamente immanente, che si eterna solo dopo la conclusione dell'opera d'arte. Cervone dispiega una serie di miti conosciuti, ma allo stesso tempo nuovi per contenuti e soggetti. Anelito mitopoietico presenta un dio-padre, saldamente ancorato alla terra, che – lungi dalla noncuranza tipica degli dei, piuttosto con sforzo immane - genera strali di luce o di dannazione per i suoi figli. Il mito della caverna di Platone è esplicito in Hairesis, con l’inconsueta rappresentazione della figura umana rivolta verso l’osservatore e non - come ci si attenderebbe - verso la parete sulla quale la luce proietta le ombre. L’illusione quindi coincide con lo spettatore, denudato della propria consistenza materica e di ogni traccia del suo passaggio. Un novello Narciso, che non si fonde nella sua stessa immagine, ma vi si eleva alla ricerca di un'armonia tra le sue sfaccettature, prende vita ne Gli argini usurpati, in cui si ravvisa anche il mito di Giano bifronte, rivisitato secondo una nuova luce: l’uomo possiede la capacità di rigenerarsi e duplicarsi formalmente uguale, ma sostanzialmente diverso. Accinctio e Ovunque le parole alludono alla leggendaria arte del Bushido – la morale del guerriero – che, nonostante gli ostacoli fisici e i vincoli che pendono dall'alto come corde, insegna al guerriero come rialzarsi e riprendere la propria battaglia, o come prepararsi sapientemente ad affrontarne una nuova. Insinuandoci condiscendenti nelle pieghe dei drappi gualciti, nei solchi delle rughe che cantano il proprio vissuto, nelle contorte nodosità del canapo, nelle linee che segnano le mani, o lasciandoci traghettare fiduciosi lungo i sentieri che le vene, la pelle e le striature dei muscoli disegnano, coglieremo tutta l’eleganza e la poeticità dell'arte di Cervone. E conserveremo nell'animo l'eco delle sue accattivanti riflessioni sul mistero dell’uomo; un mistero che, parafrasando Dostoevskij, occorre tentare di risolvere senza timore di affrontarlo, perchè solo così si può essere uomini. (Vernissage 4 giugno ore 18, Carre Dor Contemporary Art Design Ewellery) Location: 5 rue Princesse Caroline, 98000 Monaco tipo di evento: rowid: 17604 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Carre Dor Contemporary Art Design Ewellery email gestore : www.carredor-monaco.com sponsor: Ufficio stampa: Ylenia Rea yleniarea.okarte@gmail.com lat: 41.8996708 long: 12.4685967 Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: MAURICE HENRY PARIGI-MILANO VIAGGIO DI UN SURREALISTA startDate: 4/18/13 endDate: 5/25/13 Description: MAURICE HENRY Parigi-Milano, viaggio di un surrealista A cura di Susanne Capolongo e Stefano Cortina Dal 18 aprile al 25 maggio 2013 Galerie Orenda Art, rue de Verneuil 54, Parigi (Francia) Inaugurazione: giovedì 18 aprile ore 18,30 La Galleria Cortina Arte in collaborazione con la Galerie Orenda cura l’esposizione di Maurice Henry che si inaugurerà a Parigi il 18 aprile 2013. Parigi - Milano il viaggio di un surrealista è la mostra che si terrà prima a Parigi e poi in ottobre a Milano dedicata a Maurice Henry artista francese tanto amato in patria quanto in Italia. Parigi è la sua città di adozione sin dal 1927 dove artisticamente ha sviluppato il suo spirito surrealista insieme ad Andrè Breton, Maurice Henry è da considerarsi un artista a tutto tondo, è stato vignettista, cronista, critico, cineasta, scenografo, sceneggiatore, grafico, fotografo, pittore, scultore, musicista e poeta. E’ a Milano dove, giunto nel 1968, diviene anche maestro della tela, dove i suoi pensieri e i suoi disegni trovano una nuova ispirazione, finalmente si può dedicare totalmente alla pittura, attività da sempre agognata. Si presenta l'occasione di ammirare importanti opere pittoriche, acquerelli, chine e una serie di serigrafie per ripercorrere sessant’anni e più di vita artistica dedicata al pensiero surrealista principio cardine di tutta l'esistenza di Maurice Henry. Catalogo in lingua francese e italiana con testi di Susanne Capolongo e un ricco apparato iconografico con foto di Vittorio Pigazzini Cortina Arte Edizioni – Orenda Art International Location: rue de Verneuil 54, Parigi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: GALERIE ORENDA PARIS email gestore : superiena01@gmial.com sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: STEWART UOO AND JANA EULER: OUTSIDE INSIDE SENSIBILITY - WHITNEY MUSEUM OF AMERICAN ART (NY) startDate: 5/10/13 endDate: 8/10/13 Description: Stewart Uoo e Jana Euler sono due artisti emergenti il cui lavoro interroga come forze culturali, tecnologiche e sociali plasmano il contemporaneo "sé". Per questa mostra , i Cyborg utopici di s.Uoo sono giustapposti con i ritratti multistrato di J.Euler all'interno di un ambiente progettato da Uoo. Viste insieme, le opere suggeriscono nuovi modi di pensare la ritrattistica contemporanea. Stewart Uoo e Jana Euler: Outside Inside Sensibility è organizzata dal curatore Jay Sanders. Location: 945 Madison Ave. at 75th St. New York, NY 10021 tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://lh6.googleusercontent.com/-ybEkcNT2RH8/UX-J0g8zaQI/AAAAAAAAAXA/tG2_fev_vd8/w307-h264/0213.jpg galleria-spazio-museo: WHITNEY MUSEUM OF AMERICAN ART (NY) email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Marta Zanetta lat: https://www.google.com/fusiontables/embedviz?viz=CARD&q=select+*+from+1NXX0jhKo_Dg_bXfbjmdcOu--ySJ0SZxpi9a2_IE+where+col1+contains+ignoring+case+'STEWART+UOO+AND+JANA'+order+by+col2+desc&tmplt=3&cpr=1 long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: PUNK: Chaos to Couture . May 9–August 14, 2013 startDate: 5/5/13 endDate: 8/19/13 Description: La mostra, PUNK: Caos to Couture, organizzata dal Costume Institute, esaminerà l'eredità del punk, dalla sua nascita nel 1970 fino all' influenza continua su alta moda oggi. Il rapporto tra il concetto di punk di 'fai da te' e il concetto di couture sarà confrontato e contrastato attraverso materiali, tecniche e abbellimenti decorativi. Vesti "original punk" saranno giustapposti con Mode recenti, direzionale per illustrare come progettisti hanno preso in prestito simboli visivi di punk nella loro ricerca di nuovi ideali di bellezza e nuove definizioni di fashionability. Presentato come un'esperienza multimedia coinvolgente in gallerie a tema, i vestiti saranno animati con periodo music video e specifiche tecniche audio. I circa 50 designer in mostra vanno da Miguel Adrover e Azzedine Alaïa Yohji Yamamoto e Vivienne Westwood. La mostra è resa possibile dalla Moda Operandi. Ulteriore supporto è fornito da Condé Nast casa editrice e specializzata in servizi di moda e design. Location: The Metropolitan Museum of Art 1000 Fifth Avenue New York, New York 10028-0198 tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113843064482147590349/albums/5872996121838189297/5872996137895513858?authkey=COb_zZ3I1_XvAQ galleria-spazio-museo: The Metropolitan Museum of Art - NY email gestore : # martazanetta84@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Marta Zanetta lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: ‘O BOSQUEXO DO MUNDO’ / MARCO, Museo de Arte Contemporánea de Vigo /Auditorio de Galicia, Santiago de Compostela /Fundación Luis Seoane, A Coruña. startDate: 4/19/13 endDate: 9/15/13 Description: Il disegno del mondo è una mostra collettiva curata da Cervini e Ángel Alberto Gonzalez-Alegre, e co-prodotto da MARCO, Museo de Arte Contemporanea de Vigo, l'Auditorio de Galicia, e Luis Seoane Fondazione. Un impegno per campioni di produzione stesso diventa estesa a tre scuole, come nuova esperienza di co-produzione e la messa in rete. Una volta chiuso a MARCO, lo spettacolo sarà recarsi negli altri due siti, Santiago de Compostela e La Coruña, rispettivamente. Il titolo della mostra, attraverso la ricchezza e l'ambiguità del termine 'schizzo' come punta o progetto prima dell'esecuzione di un lavoro, così come un'immagine mentale, come idea latente nella mente dell'artista e il loro ambiente di lavoro. In un lavoro congiunto di ricerca e di dialogo con gli artisti, curatori avvicinarono ciascuno dei laboratori e siti produttivi, per selezionare o salvare un certo numero di materiali che sono parte essenziale della struttura delle opere, e di fornire nuove letture e anche nuove domande circa la sua origine e il significato. Così, con opere in diversi media, il campione è costituito principalmente da note, schizzi, e pezzi non finiti. Il SKETCH DEL MONDO 'porta le sale del Museo una collezione di oggetti utili, e documenti, notebook, layout, rassegna stampa, video, foto, repertori di immagini, testi e altri, i gesti e materiali trovati ... - che si trova alla base o, per così dire, nella zona di influenza di ogni artista, il loro compito e la loro particolare visione del mondo. La selezione si estende su diverse generazioni di artisti che hanno iniziato la sua carriera negli anni Ottanta, anche i più giovani, nati all'inizio dello stesso decennio, o immediatamente prima, negli anni Settanta. Gli autori che lavorano nei più diversi campi creativi, utilizzando tecniche e materiali, disegno, incisione, pittura, collage, scultura, fotografia, video, installazione ... - a volte funziona come metodo di ricerca, come il supporto o materiale di supporto per opere. Insieme con un lavoro approfondito per l'esposizione di opere e materiali di piccolo formato, il montaggio della mostra si avvale della peculiare distribuzione degli spazi al piano terra del marchio. Artisti e opere sono raggruppate in dialogo con patii e gallerie, tra cui pezzi su misura per la configurazione delle stanze. La mostra è completata da una letteratura campione nel Centro-Biblioteca di Documentazione del Museo, una selezione di pubblicazioni e riferimenti web circa gli artisti partecipanti. Nelle parole di commissari, "una proposta che, per aspetto e il montaggio della mostra, indaga gli interstizi che documentalismo aperto tra il puro e l' ambiente o l'impianto. Un montaggio che mette in scena lo status ambiguo di 'schizzo'... c'è ancora molto lavoro" Location: Rua Príncipe 54 36202 Vigo (Pontevedra) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MARCO - Museo Arte Contemporanea de Vigo email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Marta Zanetta lat: http://www.okarte.it/estero-3/161-eventi-estero/13925-o-bosquexo-do-mundo-marco-museo-de-arte-contemporanea-de-vigo-auditorio-de-galicia-santiago-de-compostela-fundacion-luis-seoane-a-coruna long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: Albemarle Gallery - London startDate: 4/19/13 endDate: 5/11/13 Description: Jeong Woojae | The Girl And Her Dog. Jeong Woojae è nato in Corea nel 1983. Ha una laurea in Belle Arti presso Chugye University e un Master in Fine Art di Hong-Ik University. I dipinti di Jeong sono espressioni affascinanti e giocose del legame tra gli esseri umani e i loro animali. A prima vista, potrebbero sembrare una semplice celebrazione del loro soggetto animale, ma le opere vanno oltre il semplice realismo - un incantesimo che Jeong è pronto a distruggere. Per Jeong, ogni ingrediente della sua composizione ha una risonanza simbolica; le sue composizioni di animali sono il vocabolario attraverso il quale si rivolge un particolare malessere contemporaneo. Preoccupato per la natura sempre più insensibile della nostra società frenetica, Jeong sostiene che l'umanità ha bisogno di ravvivare la nostra natura primitiva e abbracciare una sorta di purezza di Stato - qualcosa che continua ad esistere solo nei nostri animali. Come è evidente dalla sua inversione della scala compositiva, Jeong è desideroso di esplorare la natura complementare del rapporto tra esseri umani e animali, e di esprimere il doppio ruolo che entrambi i partner godono come badante e curata in una volta. Anche se esteriormente il rapporto tra animale e proprietario è di superiorità umana, ogni animale dona al suo proprietario conforto, il bisogno umano di base per l'amicizia e l'affetto. Lavoro di Jeong cerca di affrontare la contraddizione umana interiore che deriva dal possesso di un animale - in una volta si evidenzia la nostra insicurezza emotiva e necessità di sostegno, e tuttavia si risolve contemporaneamente questo desiderio, fornendo la guarigione e il conforto che ci rende più forti. Per Jeong, il vuoto emotivo prevalente della società moderna esalta l'importanza di queste relazioni, gonfiando o affidamento su di loro e permettendo loro di essere iper-realizzato. In altre immagini, la dimensione ingrandita del cane potrebbe sentirsi minaccioso, ancora pittura di Jeong è chiaramente celebrato come protettore e guardiano. Jeong utilizza il carattere della ragazza nei suoi dipinti, in bilico in adolescenza, per rispecchiare il proprio sé. Preso tra la dipendenza dell'infanzia e sicurezza di sé della vita adulta, lei incapsula proprie ansie dell'artista sulle responsabilità fiorenti e le ansie di indipendenza. Lavorare da fotografie di luoghi reali a Seoul, la specificità della provenienza ancora queste scene nel mondo reale, ma la loro natura deserta assicura che l'attenzione della composizione è sempre il legame tra i soggetti. Un pittore di squisita tecnica, il lavoro di Jeong è notevole per la delicatezza dei suoi colori e la maestria delle sue pennellate. La sua incredibile dispiegamento di luce diventa una espressione letterale del calore della comunione tra la ragazza e il suo cane. Albemarle Gallery 49 Albemarle Street London W1S 4JR Tel : 0207 499 1616 Location: 49 Albemarle Street London W1S 4JR tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://lh6.googleusercontent.com/-v3crEfMCzRE/UX-OfiN9U7I/AAAAAAAAAYw/M_EdlfaZYGg/w177-h120/jeong_woojae_____gleamingwhisper__112.1x162.2cm__oil_on_canvas__2013.jpg galleria-spazio-museo: Albemarle Gallery - LONDON email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: 2445 Ufficio stampa: Marta Zanetta lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: ROSSELLA BISCOTTI - The Trial startDate: 5/11/13 endDate: 7/20/13 Description: Il 7 aprile 1979, un certo numero di militanti e intellettuali, ex membri di Potere Operaio (Workers Power) e di Autonomia Operaia, sono stati arrestati in tutta Italia con l'accusa di terrorismo. Essi sono stati accusati di essere leader dell'organizzazione armata delle Brigate Rosse, e per il rapimento e dell'esecuzione di Aldo Moro. Come capo del partito cristiano-democratico, Moro era alla vigilia di un "compromesso storico" tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista Italiano. Prove per sostenere l'accusa era, e rimane infondata, ma la maggior parte delle inquisitorie si sono svolte in carcere dal 1979 fino alla chiusura del processo nel 1984. E' da questa raccolta di testimonianze audio, raccolte tra 1982 e il 1984 che l' artista Rossella Biscotti prende come punto di partenza per la mostra. Il cuore del processo è un montaggio audio di sei ore di registrazioni in aula originali. lo spettacolo inaugurerà 11 maggio e il 12 maggio con due giorni di traduzione simultanea dal vivo da Italiano a Inglese. L'atto di traduzione è al centro della mostra, sia come trasferimento e l'incarnazione della lingua del processo storico nel tempo presente. Proiettata sul muro è un film muto in bianco e nero che traccia una performance tenuta nel palazzo di giustizia di massima sicurezza, progettato da architetto razionalista Luigi Moretti nel 1934, in cui le prove hanno avuto luogo. Resti prese dal tribunale, panche di legno e le chiavi, sono presenti in mostra, attivando la storia dell'edificio palazzo di giustizia. Una serie di serigrafie rosse sono appesi al muro, e la documentazione delle precedenti prestazioni di traduzione sono in vista. Nel corso della mostra, Cantucci, Yates McKee, (co-direttore della rivista Marea: Occupy Theory, Occupy Strategy), e gli ospiti speciali saranno co-facilitare un gruppo di lettura dedicato ai lasciti storici di Autonomista marxismo rispetto a recenti lotte inclusi ma non limitati a quelli affiliati con Occupy. Processo deve essere situato entro il periodo di agitazione sociale e politica attraversata da Italia a cominciare la sua ascesa nella produttività economica dopo la seconda guerra mondiale. Prima del suo scioglimento, nel 1973, il movimento di Potere Operaio era influente nel spinge per un'alleanza tra le proteste studentesche libertarie del 1968 e il movimento autonomo dei lavoratori del 1969. Questo fatto da sfondo contro il quale Autonomia Operaia sarebbe emerso a metà degli anni 1970 come una rete rizomatica di intellettuali in tutta Italia. I pensatori del movimento dell'Autonomia italiana sono stati i primi a riconoscere una massiccia integrazione del lavoro, lo sfruttamento e la creatività che gli artisti di tutto il mondo continuano a cimentarsi ancor oggi. Dispiegando un momento decisivo della sua storia, Rossella Biscotti ci ricorda che il nostro lavoro avviene ancora all'interno di un progetto politico, anche se il suo nome non è evidente. Inaugurazione: Sabato 11 maggio, 6-8pm e-flux 311 East Broadway New York Martedì-Sabato 12 - 18:00pm Ingresso libero Location: New York East Broadway, 311 (2nd Floor) 212 6193356 tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: E-FLUX New York East Broadway, 311 (2 ° piano) 212 6193356 email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Marta Zanetta lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: . . . AS APPLE PIE! Whitney Museum of American Art New York startDate: 6/8/13 endDate: 7/9/13 Description: Le immagini, come le parole, possono innescare una risposta culturale o emotiva e un pathos nazionale condiviso. Artisti che hanno impiegato le immagini, a volte semplicemente, spesso obliquamente-al fine di commentare un paese, la sua gente, i suoi obiettivi politici o sociali, e la sua immagine di sé. Questa mostra esplora il fenomeno attraverso un'installazione rotante, della collezione del Museo Whitney, costituita da disegni di un gruppo eterogeneo di artisti tra cui Robert Bechtle, Enrique Chagoya, Howard Cook, William N. Copley, Edward Hopper, Willard Midgette, Joseph Pennell, Benton Spruance e Stow Wengenroth. . . . AS APPLE PIE è organizzato da David Kiehl, Curator, Prints. Location: 945 Madison Avenue a 75th Street New York, NY 10021 (212) 570-36 tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Whitney Museum of American Art 945 Madison Avenue a 75th Street New York email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Marta Zanetta martazanetta84@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: Miti e misteri. Il simbolismo e gli artisti svizzeri. startDate: 9/15/13 endDate: 1/12/14 Description: La stagione espositiva autunnale è nuovamente caratterizzata da una grande mostra tematica che si snoda attraverso le sale del Museo Cantonale d’Arte di Lugano e del Muse d’Arte dopo essere stata presentata in forma ridotta in primavera al Kunstmuseum di Berna. Curata da Valentina Anker, l’esposizione offre uno straordinario viaggio nell’immaginario simbolista a cavallo tra Otto e Novecento attraverso le opere dei principali protagonisti elvetici in dialogo con quelle dei loro colleghi europei. Saranno presenti tra gli altri Arnold Böcklin, Augusto e Giovanni Giacometti, Johann Heinrich Füssli, Ferdinand Hodler, Giovanni Segantini, Carlos Schwabe, Albert Trachsel, Félix Vallotton, Albert Welti ma anche Edoardo Berta, Adolfo Feragutti Visconti, Filippo Franzoni, Luigi Rossi così come Jean-Joseph Carriès, William Degouve de Nuncques, Fernand Khnopff, Gustave Moreau, Gaetano Previati, Odilon Redon, Auguste Rodin, Franz von Stuck, Hans Thoma, Jan Toorop. L’esposizione indagherà tematiche quali il sogno, il subconscio, l’ibrido, la violenza e la morte, la natura sublime e inquietante, la figura femminile angelica e al tempo stesso demoniaca, il cosmo e l’infinito, ecc. offrendo al visitatore la possibilità di scoprire i diversi linguaggio con cui gli artisti, durante un periodo ricco di cambiamenti, hanno dato forma alle loro speranze e aspettative, ma soprattutto ai loro fantasmi e alle loro inquietudini. Location: Villa Saroli, Viale Stefano Franscini 9 CH-6900 Lugano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo d'Arte di Lugano email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: 2160 Ufficio stampa: Marta Zanetta martazanetta84@gmail.com lat: http://www.okarte.it/estero-3/161-eventi-estero/13887-miti-e-misteri-il-simbolismo-e-gli-artisti-svizzeri long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: IN PARTS! Whitney Museum of American Art New York startDate: 6/13/13 endDate: 9/1/13 Description: Un serie di immagini strettamente correlate che insieme esprimono una visione artistica nella sua interezza. Questa installazione in corso, tratte da un'ampia partecipazione di disegni e opere su tela provenienti dalla collezione del Museo, che presenta alcuni esempi di questo processo creativo. Opere di Dotty Attie, Mark Bradford, Carroll Dunham, Dan Flavin, Jasper Johns, Elizabeth Murray, Lorna Simpson, Joyce Trieman, e Terry Winters, tra gli altri artisti, saranno esposte a rotazione. In Parts! è curata da David Kiehl. Location: 945 Madison Avenue a 75th Street New York, NY 10021 (212) 570-36 tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Whitney Museum of American Art 945 Madison Avenue a 75th Street New York email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Marta Zanetta martazanetta84@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: RON MUECK, un'esposizione d'eccezione per la Fondation Cartier. startDate: 4/16/13 endDate: 10/27/13 Description: RON MUECK Ron Mueck è stato invitato a presentare la sua nuova scultura presso la Fondation Cartier pour l'art contemporain dal 16 aprile al 27 ottobre 2013. Questa è la sua prima grande mostra in Europa dopo la mostra Fondation Cartier di grande successo del 2005. Oltre a sei importanti sculture recenti la mostra comprende tre prodotte appositamente per questo evento. Un nuovo film di registrare la loro creazione è stata fatta per l'occasione da Gautier Deblonde. Rivelare l'artista solitario al lavoro enfatizza ulteriormente la sensibilità e la potenza della scultura di Ron Mueck e mette in evidenza la sua particolare risonanza per il nostro tempo. Una mostra Ron Mueck è un evento raro. sede a Londra, Ron Mueck ha avuto mostre di grande successo in tutto il mondo, dal Giappone all'Australia, la Nuova Zelanda e Messico, ma gli spettacoli del suo nuovo lavoro in Europa non sono state frequenti le occorrenze. Mueck lavora lentamente nel suo piccolo studio di North London, rendendo il tempo stesso un elemento importante nel suo processo creativo. Le sue figure umane sono meticolosamente dettagliata, con sorprendenti cambiamenti di scala che li posto più lontano possibile dal realismo accademico come sono dalla pop art e iperrealismo. Location: 261, boulevard Raspail 75014 Paris tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113843064482147590349/albums/5887761498711227729/5887761645147697170?authkey=CLLY1bu_47fXlAE&pid=5887761645147697170&oid=113843064482147590349 galleria-spazio-museo: Fondation Cartier pour l'art contemporain email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Marta Zanetta martazanetta84@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: Claes Oldenburg: The Street and The Store startDate: 4/14/13 endDate: 8/5/13 Description: Audaci, spiritose e attraenti raffigurazioni di Claes Oldenburg di oggetti quotidiani chi gli hanno fatto guadagnare la reputazione come uno dei più importanti artisti del 20 ° secolo. La mostra prende in esame gli inizi della straordinaria carriera di Oldenburg con uno sguardo approfondito ai suoi primi due grandi corpi di lavoro: The Street (1960) e The Store (1961-1964). Durante questo periodo intensamente produttivo Oldenburg ha ridefinito il rapporto tra pittura e scultura e tra soggetto e forma. The Street comprende oggetti in cartone, tela, e il giornale che insieme creano un panorama coinvolgente di una città vivace e grintoso. Store dispone di sculture dipinte a colori vivaci e rilievi scultorei a forma di evocare prodotti commerciali e comestibles. In The Store, sigarette, lingerie, e hamburger tutti diventano temi vitali per l'arte. Location: 11 WEST 53 STREET, NEW YORK, NY 10019 tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: The Museum of Modern Art, New York. email gestore : martazanetta84@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Marta Zanetta martazanetta84@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: LE SCULTURE DI ETTORE GRECO startDate: 9/25/13 endDate: 10/6/13 Description: PARIGI ESPACE PIERRE CARDIN 25 SETTEMBRE – 6 OTTOBRE 2013 LE SCULTURE DI ETTORE GRECO Sarà Ettore Greco (Padova, 1969), una delle voci più importanti della scultura italiana contemporanea, il protagonista della mostra che dal 25 settembre al 6 ottobre apre il calendario espositivo dell’Espace Pierre Cardin di Parigi dopo la pausa estiva. Il percorso espositivo raccoglie venti opere, in gesso, creta, plastecrete, bronzo, insieme con bozzetti, frammenti di sculture e disegni, volti a ricreare un esposizione-laboratorio dove il visitatore potrà conoscere l’arte dello scultore padovano, considerato uno degli eredi della grande scultura francese che ha Rodin come capo fila. La mostra Issue de secours (uscita di sicurezza) documenta il rapporto viscerale che Greco intrattiene con la lavorazione della materia, sia essa creta, gesso o bronzo. Il titolo, infatti, si riferisce al fatto che la scultura rappresenta per l’artista un modo di incanalare idee, energie e sensazioni che se non trovassero una via d’espressione potrebbero soverchiarlo. Modellare, scolpire diventa dunque una necessità, un desiderio profondo di ritorno alla terra, ai suoi riti e ai suoi tempi. L’esposizione mette in luce questo rapporto singolare: uomo-materia, senza sviluppare un tema preciso, ma evidenziando il processo creativo che Ettore Greco chiama significativamente “caos”. Da quest’ultimo nasce tutto: “la forma in sé non esiste, se prima un'idea non attraversa il caos della coscienza” (Mattia Signorini). L’iniziativa è accompagnata da un catalogo bilingue (francese/italiano) a cura di Laura Marchesini, con testi di Pierre Cardin, Laura Marchesini e dello scrittore Mattia Signorini; fotografie di Pierantonio Tanzola. La vocazione dell’Espace Pierre Cardin è quella di promuovere a livello internazionale artisti emergenti e affermati, mettendo a disposizione una location espositiva di eccezione, in una delle capitali europee dell’arte. La mostra patrocinata e fortemente voluta da Pierre Cardin suggella l’apprezzamento e la stima che lo stilista francese porta, ormai da anni, verso l’opera di Ettore Greco. Parigi, 19 settembre 2013 Breve biografia: Ettore Greco è nato a Padova nel 1969 e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1992. Nel 1994 ha aperto un suo atelier e due anni più tardi ha tenuto la prima mostra personale. Dal marzo del 2011 un suo San Sebastiano è in permanenza al Vittoriale degli Italiani, la casa-museo di Gabriele d’Annunzio a Gardone Riviera (Bs) e dal giugno dello stesso anno Ettore Greco è presente alla 54° Biennale di Venezia. Le sue sculture sono state esposte in molte città, tra cui Milano, Torino, Firenze, Berlino, Parigi, New York. ETTORE GRECO. Issue de Secours Parigi, Espace Pierre Cardin (3, avenue Gabriel) 25 settembre - 6 ottobre 2013 Inaugurazione martedì 24 settembre ore 19.00-21.00 Orari di apertura: 11.00-18.00 Ingresso libero Info: tel. 01 42669553 Jean-Pascal Hesse jphesse@pierrecardin.fr Iniziativa promossa dall’Espace Cardin di Parigi e dalla galleria d’arte Maurizio Nobile Bologna-Paris Location: Avenue Gabriel 3, Parigi tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: Thomas Schütte startDate: 10/6/13 endDate: 2/2/14 Description: Thomas Schütte 6 ottobre 2013 – 2 febbraio 2014 Quest’autunno, la grande mostra organizzata dalla Fondation Beyeler è dedicata all’opera figurativa di Thomas Schütte. “Donne” (Frauen) d’acciaio più grandi del naturale, imponenti “spiriti” (Geister) di bronzo, figurine di plastilina in miniatura che sembrano caricature, teste a dimensione naturale e figure in ceramica, delicati ritratti all’acquerello e autoritratti eseguiti allo specchio: l’opera di Schütte riflette il gusto dell’artista per la sperimentazione, e si lascia difficilmente classificare. Protagoniste dell’esposizione sono la pittura e la scultura figurative, e con esse la forma umana nelle sue diverse manifestazioni. Residente a Düsseldorf, lo scultore e disegnatore tedesco Thomas Schütte (*1954) è uno degli artisti più affascinanti e innovatori della sua generazione. Fra il 1973 e il 1981 egli studiò alla Kunstakademie Düsseldorf (Accademia di Belle Arti), frequentando dapprima i corsi di Fritz Schwegler, poi quelli di Gerhard Richter. Düsseldorf, Colonia e la Renania erano all’epoca il centro artistico europeo più vitale. Lì, con una presenza ineguagliata nel resto del vecchio continente, si incontravano anche la avanguardie americane, soprattutto Minimal Art e Conceptual Art. Centro nevralgico di questo scenario era la galleria di Konrad Fischer, dove nel 1981 il giovane e allora ancora sconosciuto Thomas Schütte poté allestire la sua prima mostra personale. Fu l’inizio di una sorprendente carriera, da allora ininterrotta e in costante evoluzione. Schütte raggiunse la celebrità all’inizio degli anni Ottanta, esponendo in varie mostre oggetti e modelli architettonici che egli soltanto raramente ha poi trasformato in edifici reali. Un’eccezione fu Eis (Gelato), una sorta di gelateria che nel 1987 fu molto frequentata a Kassel in occasione della documenta 8. Quasi in contemporanea a questi lavori concettuali, Schütte iniziò anche a sviluppare la propria opera figurativa, dapprima realizzando piccole figure e teste modellate e assemblate con diversi materiali. I tempi non erano evidentemente ancora maturi per questo genere di arte, o almeno non lo furono fino al 1992, quando durante la DOCUMENTA IX le colorate figure di ceramica Die Fremden (Gli stranieri) raccolsero ampio consenso. D’un tratto fu chiaro che, accanto alle costruzioni-modello, Schütte aveva iniziato a sviluppare un’opera scultorea al cui centro dominava la figura umana. Un tema insolito a quell’epoca, che divenne sempre più importante per il lavoro dell’artista. Si è così venuta costituendo un’opera figurativa impressionante, di un radicalismo e una forza innovatrice che sembravano ormai impensabili in quest’ambito. Da allora Schütte prosegue il proprio lavoro in entrambi i campi, con perseveranza e successo, presentandosi talvolta come costruttore di modelli architettonici utopici e reali, talaltra mostrando nuovi gruppi di figure o teste. Il loro trait d’union è sempre il disegno, vera e propria linea rossa che attraversa l’intera opera di Schütte. L’esposizione della Fondation Beyeler è nata in stretta collaborazione con Thomas Schütte. La ricca selezione di sculture, disegni e acquerelli che vi sono presentati offre un’idea esaustiva della sua creazione artistica figurativa degli ultimi trent’anni. Le sculture in mostra sono sia allestite all’interno del museo, sia installate con prominenza nel parco della Fondation Beyeler, e alle opere già famose se ne affiancano altre meno note e lavori del tutto inediti. Anche gli acquerelli e i disegni esposti rivestono un ruolo centrale per l’elaborazione del tema della figura umana nell’opera di Schütte. Ci sono fogli isolati o, molto più spesso, blocchi o serie di disegni eseguiti di getto o durante un lungo lasso di tempo. Una serie può per esempio assumere la funzione di un diario, come nel caso delle Aufzeichnungen aus der 2. Reihe (Annotazioni dalla seconda fila); oppure tentare di catturare l’essenza di una certa persona, di Luise; o ancora scaturire dal desiderio di esplorare e immortalare oggetti o fiori in tutta la loro ordinaria bellezza. Nella loro levità, questi acquerelli, disegni e acqueforti presentano un mondo d’immagini completamente affrancate dalla pesantezza materica della scultura. All’ingresso della mostra, di fronte al museo, si erge il gruppo di quegli „stranieri“ (Die Fremden) che già nel 1992 aveva dimostrato tutta l’efficacia e la complessità del rapporto intrattenuto da Schütte con la figura umana: chiusi in se stessi, lo sguardo abbassato, valigie e sacche da viaggio alla mano, questi personaggi di ceramica stanno in piedi all’aperto, alla mercé del buono e del cattivo tempo. Sono appena arrivati o stanno partendo? Sono qui per una visita, per chiedere asilo o soltanto di passaggio? Certe figure, come per esempio United Enemies (Nemici uniti) accompagnano Thomas Schütte da molti decenni. Quelle modellate nel 1994 con la pasta Fimo, una specie di plastilina, e in seguito legate insieme, fanno sembrare lo spettatore un gigante e sorprendono per il loro aspetto di bambole e l’estetica da bricolage. Vent’anni più tardi, le doppie sculture in bronzo patinato alte quasi quattro metri ciascuna trasformano il visitatore stesso in miniatura. Se nel primo caso ci si trova di fronte una figurina, certo curiosa ma pur sempre affidabile, nel secondo si deve alzare lo sguardo verso un’enorme scultura in bronzo dalla provenienza misteriosa. Tale cambiamento di scala è un esempio tipico del procedimento artistico adottato da Schütte. Egli fa sempre i conti con lo spettatore, con noi, che siamo parte del gioco. Le sculture di Schütte “si mettono in mostra”, non sono autonome e indipendenti bensì sempre in relazione con il loro ambiente e con chi le circonda. Da molti anni l’abile gioco di alternanze fra monumentalità e intimità accompagna le figure di Schütte nello spazio pubblico, dove sono visibili a tutti – visitatori e passanti. Le sue sculture all’aperto, come per esempio gli United Enemies, al Central Park di New York, o Vater Staat (Padre Stato), che si erge di fronte alla Neue Nationalgalerie di Berlino, si inseriscono con la massima naturalezza nella quotidianità di una città. Un aspetto che l’estate scorsa ha dimostrato molto bene il gruppo di sculture Vier Grosse Geister (Quattro grandi spiriti), che si è potuto ammirare in tre diverse ubicazioni, a Zurigo, Ginevra e Berna, prima della presentazione a Riehen. Grazie a loro anche quest’anno la Fondation Beyeler ha onorato la propria tradizione di presentare l’arte nello spazio urbano, così da renderla accessibile a un ampio pubblico. Con le sue piccole e grandi sculture di bronzo, acciaio, alluminio, ceramica, vetro, legno e cera, Thomas Schütte riprende quella lunga tradizione della scultura figurativa che la storia del XX secolo aveva messo in discussione. I suoi personaggi si collocano senza dubbio nel presente, sia per l’effetto immediato che esercitano, sia per la loro esecuzione tecnica. Osservando figure e teste che recano titoli pregni di significato come Vater Staat, United Enemies, Fratelli o Walser’s Wife (La moglie di Walser) si è tentati di indagare la storia, i modelli di riferimento, le critiche sociali e le interpretazioni filosofiche che vi stanno a monte. Questo tuttavia non è che un aspetto. Si rimane legati a queste figure, alla loro presenza possente: esse si propongono in modo così stranamente diverso da quanto si conosce o ci si attende, sono familiari e allo stesso tempo affatto inconsuete. Sembrano costruite al bricolage, gonfiate a dismisura, potenti e violente, brutte e grossolane, ma poi di nuovo oltremodo delicate, belle e sensibili. Molti sono gli elementi che accomunano l’opera di Thomas Schütte e la Fondation Beyeler. Nella collezione del museo la figura umana si manifesta in maniera imponente nell’opera di artisti moderni quali Paul Cézanne, Henri Matisse, Pablo Picasso, Alberto Giacometti o Francis Bacon. Alcune generazioni più tardi, Thomas Schütte indaga la natura umana sotto un segno decisamente diverso, e lo fa rappresentando figure e teste. Un aspetto che è possibile apprezzare alla perfezione visitando il museo e il parco della Fondation Beyeler. Il progetto d’arte nello spazio pubblico Vier Grosse Geister è stato possibile grazie al sostegno di JTI; di Simone e Peter Forcart-Staehelin; della fondazione Georg und Bertha Schwyzer-Winiker Stiftung. Accompagna la mostra il catalogo in tedesco Thomas Schütte. Figur pubblicato presso la casa editrice Walther König. Il catalogo contiene una prefazione un saggio di Adrian Searle, interviste di Theodora Vischer con l’artista come pure una conversazione tra Gerhard Richter e Thomas Schütte. La pubblicazione di 193 pagine, corredata da circa 250 illustrazioni a colori, è ottenibile al prezzo di 59 CHF (edizione per il museo ISBN 978-3-906053-11-0). Foto per la stampa ottenibili all’indirizzo http://pressimages.fondationbeyeler.ch Ulteriori informazioni: Elena DelCarlo, M.A. Head of PR / Media Relations Telefono + 41 (0)61 645 97 21, presse@fondationbeyeler.ch, www.fondationbeyeler.ch Fondation Beyeler, Beyeler Museum AG, Baselstrasse 77, CH-4125 Riehen (Svizzera) Per l‘Italia: Francesco Gattuso +39 335 678 69 74, gatmata@libero.it Orari di apertura della Fondation Beyeler: tutti i giorni 10.00 –18.00, mercoledì fino alle 20.00 Location: Baselstrasse 77, Riehen tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Vier Grosse Geister email gestore : sponsor: 10017 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: IL GATTO DI PENELOPE ARAZZI DI BERTHE BERETTA startDate: 10/12/13 endDate: 12/15/13 Description: ASCONA (SVIZZERA) AL MUSEO COMUNALE DI ARTE MODERNA DAL 12 OTTOBRE AL 15 DICEMBRE 2013 LA MOSTRA IL GATTO DI PENELOPE ARAZZI DI BERTHE BERETTA Berthe Beretta, Arazzo, Via delle Querce Dal 12 ottobre al 15 dicembre 2013, il Museo comunale d’arte moderna di Ascona (Svizzera) ospita una personale di Berthe Beretta, danese di nascita ma svizzera d’adozione, che ha nell’antica e nobile disciplina tessile dell’arazzo la sua cifra espressiva più caratteristica. Curata da Mara Folini, direttrice del Museo di Ascona, l’esposizione ruota attorno a Via delle Querce, un arazzo lungo 385 e alto 153 cm, che qui viene presentato per la prima volta; si tratta di un’opera che ha richiesto un lungo tempo di realizzazione - quasi vent’anni - e che condensa tutta l’iconografia tipica della sua creatività, così ricca di simbologie, che Berthe Beretta assume dall’osservazione e dal vivere in simbiosi con la natura, con le piante e con gli animali, ma nella quale conserva anche i ricordi e le esperienze, a volte dolorose, della sua vita più intima e personale. E in particolare i gatti, ritratti ora morbidamente accovacciati, ora in atto di arrampicarsi su alberi, che hanno condiviso la sua esistenza e che si sente quasi naturalmente in dovere di tesserli. D’altronde, il titolo che caratterizza questa rassegna, Il gatto di Penelope, la rappresenta appieno, riconoscendosi come tessitrice che lavora al suo telaio, attorniata dai suoi gatti che giocano con i gomitoli. Il percorso espositivo, allestito al museo asconese, prosegue con una serie di arazzi di minore dimensione, accompagnati dai set fotografici che seguono l’evolversi del suo lavoro nel tempo. Chiude idealmente la mostra, il servizio fotografico “Un anno nel giardino” nel quale Berthe Beretta coglie con l’obiettivo della sua fotocamera il naturale mutamento delle stagioni; sono immagini che l’artista utilizzava per creare i propri soggetti, ma che nel tempo hanno assunto un intrinseco valore artistico. Di lei, il regista tedesco Werner Weick, che le ha dedicato un suo film-documentario presente in mostra, ha detto “Berthe Beretta ha dato un senso e un ordine alle sue giornate intrecciando i fili - piccoli e grandi - della sua esistenza”. Accompagna la mostra un catalogo con testi di Berthe Beretta Boserup, Mara Folini e Francesca Rigotti Note biografiche Berthe Beretta è nata a Copenhagen nel 1937. Nel 1947 Berthe seguì a Ginevra i genitori, esperti di economia e sociologia - la madre Ester Boserup Børgesen ha elaborato teorie sul progresso umano in opposizione a Thomas Robert Malthus ed è stata membro associato estero della ‘National Academy of Sciences’ americana. Proprio a Ginevra studiò, dal 1954 al 1958, alla Scuola delle Arti Decorative, dove ben presto comprese che quella della tessitura era la strada da seguire. Sul lago Lemano conobbe anche l’uomo che nel 1959 sarebbe diventato suo marito: Efrem Beretta, personalità di spicco della vita culturale di Ascona, di fatto direttore del Museo Comunale d’Arte Moderna dal 1981 al 1992 e presidente della Fondazione Marianne Werefkin di Ascona fino al 2012, anno della sua morte. Ascona (Svizzera), settembre 2013 BERTHE BERETTA Il gatto di Penelope Ascona (CH), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34) 12 ottobre - 15 dicembre 2013 Orari: dal martedì al sabato, 10-12; 15-18 domenica e festivi: 10.30-12.30 lunedì chiuso Ingresso: intero 10.- fr.sv.; ridotto 7.- fr.sv.; gratuito per ragazzi fino a 18 anni Catalogo: testi di: Berthe Beretta Boserup, Mara Folini e Francesca Rigotti, 19.- fr.sv. Visite guidate con l’artista: per gruppi fino a max 25 persone, solo su prenotazione, 150.- fr.sv.; + biglietto singolo ridotto per partecipante. Informazioni: tel. +41 (0)91 759 81 40; museo@ascona.ch Sito internet: http://www.museoascona.ch Location: Via Borgo 34, Ascona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MUSEO COMUNALE D'ARTE MODERNA DI ASCONA email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: UN MONDO IN TRASFORMAZIONE. L'OTTOCENTO TRA POESIA RURALE E REALTA' URBANA startDate: 10/13/13 endDate: 1/12/14 Description: Due date emblematiche, quelle del 1830 e del 1915, a racchiudere le immagini dei cambiamenti della società, sia contadina che urbana, fissati sulla tela dai maggiori artisti attivi in area lombarda e ticinese in quei decenni. Questo l'affascinante racconto che la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate (Mendrisio) propone dal 13 ottobre 2013 al 12 gennaio 2014 con la grande mostra "Un mondo in trasformazione. L'Ottocento tra poesia rurale e realtà urbana" a cura di Giovanni Anzani ed Elisabetta Chiodini. La rassegna ripercorre i cambiamenti intervenuti in questo momento storico cruciale. Lo fa attraverso una novantina di capolavori eseguiti dai maggiori protagonisti della cultura figurativa ottocentesca lombarda e ticinese. L'oculata scelta delle opere si prefigge d'illustrare l'evoluzione della pittura di paesaggio, rurale e urbano, tra il 1830 e il 1915 con le conseguenti implicazioni sulla società. Non solo paesaggi quindi, ma anche scene di vita quotidiana. Lungo il percorso della mostra il visitatore avrà modo di immergersi nell'ambiente cittadino ottocentesco attraverso le suggestive vedute di Lugano e Milano, dipinte da artisti quali Giovanni Migliara, Giuseppe Canella e Carlo Bossoli, che testimoniano le significative modifiche dell'assetto urbano. Da queste vedute tipiche dell'epoca romantica si passa a una visione della città più attenta ai mutamenti della modernità: irrompono infatti la presenza della ferrovia, dell'industria e del disagio sociale, ma anche nuovi momenti ricreativi, dedicati allo svago collettivo e privato. Tra i principali interpreti di questo mondo in trasformazione troviamo Carcano, Franzoni, Feragutti Visconti e Mosè Bianchi che con Corso di Porta Ticinese tratteggia i contorni di una Milano fumosa e brulicante di vita, mentre con Lavandaie immortala la fatica di umili donne iscritte in un paesaggio che conserva ancora cadenze bucoliche. Quadri in cui la denuncia sociale si fa più esplicita sono ad esempio Alveare di Luigi Rossi, Ritorno dal lavoro e L'abbruttito di Pietro Chiesa, Venduta! di Angelo Morbelli, dipinto che ritrae l'annichilente realtà della prostituzione minorile. A quest'ultimo artista, portavoce delle diverse declinazioni del suo tempo, la mostra dedica un'intera sala. I mutamenti delle abitudini e dei costumi della società strettamente connessi al nuovo paesaggio, inteso come luogo abitato e vissuto, compongono l'universo artistico di numerosi pittori. Accanto alla fatica della vita contadina e alla miseria che alberga nelle zone suburbane, trovano spazio i lussi e i sollazzi della borghesia descritti in quadri che trasmettono la spensieratezza delle classi sociali più agiate. Alla trasfigurazione della città si affiancano i paesaggi della campagna ticinese e lombarda che paiono cristallizzati in una visione idealizzata dai toni lirici. Profondi mutamenti stilistici stravolgono l'arte del XIX secolo: una diversificazione di linguaggi che spazia da influenze scapigliate a ricerche più schiettamente veriste per approdare al divisionismo di Segantini, Longoni, Pellizza da Volpedo, Berta e Sottocornola e aprire una finestra sulla prima fase del Novecento con le opere prefuturiste di Boccioni. I vari nodi della mostra verranno sottolineati da testi poetici e in prosa, coevi ai dipinti e a loro legati per tematiche o atmosfere, al fine di evocare in maniera ancor più vibrante lo spirito dell'epoca. Mostra a cura di: Giovanni Anzani ed Elisabetta Chiodini Coordinamento scientifico e organizzativo: Mariangela Agliati Ruggia e Alessandra Brambilla Allestimento: Nomadesigners Informazioni: Pinacoteca cantonale Giovanni Züst CH-6862 Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera Tel. +41 (0)91 816 47 91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest Orari, prezzi e servizi: Da martedì a venerdì: 09.00-12.00 / 14.00-18.00 Sabato, domenica e festivi: 10.00-12.00 / 14.00-18.00 Chiuso: il lunedì; 24,25,31/12 e 1/01. Altri festivi aperto. Ingresso: CHF 10.-/€8,70; ridotto (pensionati, studenti, gruppi): CHF 8.-/€6,50; gratuito per le scuole ticinesi. Visite guidate su prenotazione anche fuori orario; bookshop; audioguide; parcheggi nelle vicinanze. Ufficio stampa per la Svizzera: Pinacoteca Züst - Rancate (Mendrisio), Canton Ticino, Svizzera Tel. +41 (0)91 816.47.91; decs-pinacoteca.zuest@ti.ch; www.ti.ch/zuest per l'Italia: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo - Padova, Italia Tel. +39 049.663.499; info@studioesseci.net; www.studioesseci.net COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l'ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall'autostrada Milano-Lugano l'uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è all'inizio della piazza della chiesa parrocchiale, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi con la navetta "CittàBus" linea 3 - corse ogni mezzora - o a piedi, in 10 minuti. Location: Via Pinacoteca Zust, Rancate tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2830 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: GIANFRANCO CHIAVACCI CON UN’ANTOLOGICA SULLA SUA RICERCA FOTOGRAFICA a cura di Valerio Dehò startDate: 12/8/13 endDate: 2/9/14 Description: DALL’8 DICEMBRE 2013 AL 9 FEBBRAIO 2014 PISTOIA CELEBRA GIANFRANCO CHIAVACCI CON UN’ANTOLOGICA SULLA SUA RICERCA FOTOGRAFICA a cura di Valerio Dehò In Palazzo Fabroni, 155 tra vintage fotografici in bianco e nero e a colori, opere d’arte concettuali e optical, e “sculture fotografiche”, Inaugurazione: sabato 7 dicembre 2013, ore 18.00 A Pistoia, dall’8 dicembre 2013 al 9 febbraio 2014, una mostra dal titolo Fotografia totale approfondirà l’opera di Gianfranco Chiavacci (Pistoia, 1936-2011) un maestro della sperimentazione, un ricercatore sfrenato che per cinquant’anni ha lavorato sui codici iconografici e sui temi concettuali dietro l’approccio scientifico, concentrando i maggiori sforzi tra fotografia e pittura. L’antologica, curata da Valerio Dehò con il patrocinio del Comune di Pistoia e della Regione Toscana, presenta in Palazzo Fabroni (via di S. Andrea 18) un percorso che raccoglie 155 tra vintage fotografici in bianco e nero e a colori, opere d’arte concettuali e optical, e “sculture fotografiche”, dove verrà evidenziata l’originalità del pensiero di Chiavacci che trae origine dalla sua originaria vocazione astratta e dal suo concetto binario della forma e dello spazio. Quando negli anni Settanta Gianfranco Chiavacci si accosta alla sperimentazione attorno alla tecnologia, con un uso non convenzionale della macchina fotografica, riflette una sensibilità condivisa da un grande settore del mondo dell’arte internazionale. La sua attenzione al sistema numerico binario, che l’artista esercita in successive declinazioni, e con diversi medium, a partire dal decennio precedente, esprime il bisogno di sintetizzare un rapporto inevitabile con la “macchina”, tanto nella struttura fisica quanto negli apparati teorici. Chiavacci elabora in modo autonomo questa tensione (in parte anche autobiografica, legata com’è alla sua professione di programmatore che lo poneva quotidianamente a contatto con l’elettronica) tra l’artista e la presenza ineludibile della tecnologia. Come ricorda il curatore Valerio Dehò nel suo testo in catalogo: “La fotografia di Chiavacci vuole essere totale non piatta e banale, ma rivela da un lato tutta la sua fisicità di chimica e fisica che interagiscono con la luce dal bianco del non esposto al nero del completamente esposto. Inoltre può anche diventare astratta, in quanto non più legata all’emotività, al ricordo, al fermare le sensazioni fuggenti, uscendo così dal naturale scandendo “un percorso per ritrovare l’artificiale creazione ed espansione dell’esperienza fisica.” L’opera, ogni opera d’arte, si afferma come deviazione rispetto a un sistema di regole. Ed è esattamente quanto avviene nelle fotografie di Chiavacci, nel momento in cui la luminosità, il colore, gli effetti del movimento vengono resi secondo una possibilità compresa dallo strumento (questo è il metodo) ma non prevista dalle sue regole (ed ecco il linguaggio). Gli oggetti astratti che compaiono nelle stampe fotografiche contengono un carattere bidimensionale che va oltre la loro natura fisica. Siamo negli anni Settanta e Chiavacci intravede nella semplice azione di fotoimpressione della pellicola futuri accessi alla tridimensionalità digitale. Così, la ricerca quasi cinquantennale di Chiavacci intorno alla “grammatica binaria” (un percorso articolato, ricchissimo di variazioni e deroghe da se stesso) diventa più chiara e più efficace visivamente proprio nella fase in cui si discosta dalla rappresentazione in codice. Parlando di se stesso, Chiavacci ricordava come “mi venne spontaneo pensare a un lavoro nel quale fosse possibile ottenere il massimo delle modificazioni con una grammatica o sintassi rigide, precalcolate, e quindi di creare, al posto del bit elettronico, il bit spaziale”. “Fotografia totale” fornisce una sintesi di una ricerca durata cinquanta anni e testimonia di un rigore, affatto formale, che sorprende al pari della sua straordinaria capacità di sperimentare soluzioni e percorsi nuovi, usando numerosi materiali e altrettante tecniche espressive. Accompagna la mostra un catalogo edito da Damiani. Cenni biografici Gianfranco Chiavacci nasce il 1 dicembre 1936 e muore il 1 settembre 2011 a Pistoia, città dove ha sempre lavorato e abitato. Interessato all’arte storica fin da ragazzo, nei primissimi anni Cinquanta inizia a dipingere, prima da semplice autodidatta osservando le opere del passato e poi, seguendo le mostre e sempre più l’ambiente artistico toscano, traendo ispirazione da quelle di arte contemporanea. Le sue prime opere pittoriche sono della metà degli anni Cinquanta e mostrano un interesse per il clima informale di quegli anni e per la lezione dell’astrattismo internazionale che conosce tramite cataloghi e riviste. Si avvicina alle esperienze di Arte Visuale e Cinetica con i cui esponenti viene in contatto a Firenze, in particolare nella Galleria Numero di Fiamma Vigo, vivace luogo di dibattito sui problemi della ricerca artistica. Nel 1964-65, inizia un rapporto di amicizia e di collaborazione sul piano teorico con il conterraneo artista Fernando Melani che durerà fino alla morte di questi nel 1985. Nel 1962, per motivi di lavoro, inizia a frequentare i corsi IBM per programmatore e questo lo introduce al pensiero scientifico di cui si trova riscontro nei primi tentativi di mutuare il linguaggio informatico in pittura. L'impiego del linguaggio binario, sugli allora mastodontici elaboratori elettronici, e lo studio della sua logica trova applicazione già nei primi lavori del 1963. L’assunzione della binarietà, definita dall’artista stesso “come logica a due stati e come tecnica-processo strumentale per creare e indagare sperimentalmente il mondo formale attinente alla bidimensionalità” diviene nucleo fondante della sua ricerca teorica e operativa fino agli ultimi lavori del 2007 quando dichiara di essere giunto a uno stato conclusivo. L’artista non usa mai la macchina informatica per la produzione delle opere ma la logica binaria a essa inerente come processo logico-esecutivo; quindi il suo interesse non è per la tecnica ma per il pensiero che la sostiene. La vasta produzione artistica è spesso accompagnata da testi teorici presentati autonomamente o in occasione di esposizioni personali. Particolarmente interessante è la ricerca iniziata nei primissimi anni Settanta che riguarda la fotografia che pratica da sempre e di cui conosce i principali esponenti e sperimentatori storici delle avanguardie e del dopoguerra. Anche in questo caso Chiavacci è interessato alla logica del mezzo, al processo esecutivo della nascita dell’immagine fotografica, alla possibilità di intervenire sugli aspetti linguistici e alle capacità di astrazione dell’immagine. Questa ricerca, che durerà con costanza fino a metà degli anni Ottanta, si svolge parallelamente a quella pittorica; seppur più sperimentale, al pari di questa giunge a risultati qualitativamente molto alti e interessanti dal punto di vista innovativo. Attuata sia con mezzi semplici che con tecniche e materiali sofisticati offre risultati inediti in campo italiano, in quegli anni ancora pioneristici per questa disciplina. La produzione fotografica di Gianfranco Chiavacci abbraccia non solo riflessioni concettuali sulla processualità fotografica ma ricerche sul movimento dell’oggetto nello spazio, sulla dimensionalità, sul colore e sulla definizione di tempo: tutto questo in sintonia con le speculazioni del migliore pensiero di quegli anni. Nel 1977 nel testo Fare fotografia rende pubblica la teorizzazione e i risultati del suo lavoro. Nel 2007 in una vasta mostra antologica a Pistoia per la prima volta vengono posti a confronto i due percorsi, quello pittorico e quello fotografico. Pistoia, novembre 2013 GIANFRANCO CHIAVACCI Fotografia totale 8 dicembre 2013 – 9 febbraio 2014 Pistoia, Palazzo Fabroni - Arti visive contemporanee (via Sant'Andrea 18) Orari: dal giovedì alla domenica, il 23, 24, 31 dicembre e il 6 gennaio, ore 10.00/13.00 - 15.00/18.00. 25 dicembre e 1° gennaio 2014: 16.00/19.00. 23 gennaio 2014: apertura prolungata fino alle ore 24.00 Biglietti: intero € 3.50; ridotto € 2.00 Catalogo Damiani INFO tel. 0573 371817 fax 0573 371382 fabroni.artivisive@comune.pistoia.it www.comune.pistoia.it/musei Location: Via Sant'Andrea 18, Pistoia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10028 Ufficio stampa: Giulia Zanesi email:giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: WHAT IS IT LIKE DISEGNI DI HANS KNAPP startDate: 4/12/14 endDate: 5/18/14 Description: A MERANO ARTE DAL 12 APRILE AL 18 MAGGIO 2014 LA MOSTRA WHAT IS IT LIKE? DISEGNI DI HANS KNAPP Inaugurazione: venerdì 11 Aprile, ore 19.00 Durata della mostra: 12 Aprile – 18 Maggio A cura di Valerio Dehò Dal 12 aprile al 18 maggio, Merano Arte ospita la personale di Hans Knapp (Bressanone, BZ, 1945), dal titolo What is it like?, che presenta disegni, bozzetti e collage realizzati dall'artista altoatesino nel corso di tutta una vita. L’iniziativa avrà un ulteriore approfondimento, dall’11 aprile al 31 maggio 2014, al Museo Diocesano di Bressanone, dove si proporrà una selezione di lavori fotografici, oggetti e installazioni. La cifra caratteristica del lavoro di Knapp risiede nella pratica quotidiana, continua e ossessiva del disegno e dei collage. Per Knapp, il disegnare significa liberare la psiche da antiche e nuove paure, ricordi, desideri. Dopo aver disegnato una moltitudine di piccoli o grandi lavori e aver riempito pagine e pagine di fitti disegni in cui appaiono forme ricorrenti, segni che si succedono, figure umane, l'artista le assembla in un unico grande foglio secondo una logica particolare, che non simula mai una storia vera e propria perché non vogliono limitarsi a diventare un solo racconto, bensì tanti racconti possibili. Nelle sue opere giocano un ruolo rilevante le architetture, ma anche i ricordi e le sensazioni che l’artista porta con sé sin dall’infanzia perché la sua arte è in effetti una sorta di diario inconscio scritto giorno per giorno. I disegni di Knapp, montati su grandi fogli bianchi in forma di collage, mostrano nella loro organizzazione anche aspetti interessanti che rimandano al vuoto, al silenzio. L’alternarsi di vuoto/pieno dà la possibilità allo spettatore di immaginare, di riempire il vuoto con qualcosa che appartiene a lui e non all’artista. I collage assumono un valore e un'importanza particolare nel suo lavoro, in quanto sono realizzati non con stampe o immagini trovate, come avviene solitamente, bensì con soggetti tratti da disegni da egli stesso precedentemente realizzati. Tecnica profondamente legata a una prassi meticolosa e riflessiva, il collage permette una forma di dislocazione artistica nel tempo e nello spazio. Più che alla versione fotografica del collage, quella detta del cut-up, l’orientamento creativo di Knapp è soprattutto riconducibile alla versione dei papiers collés di Picasso e Braque. I collage di Hans Knapp non raccontano nulla della realtà, non criticano e non si appellano ad alcunché di esterno, la loro funzione è rinnovata perché rimane pressoché privata, tutta legata al momento espressivo intimo e immaginifico del disegno. Le opere sono intrise di un vissuto visionario che appartiene solo e soltanto all’interiorità dell’artista, alla sua ossessione. Ad innestarsi è un dialogo interno, una riflessione sul fare artistico e sul disegno visto come espressione primaria che accompagna l’artista da tutta una vita. Il titolo generale della mostra, "What is it like?" richiama in senso significativo il titolo di un articolo del filosofo americano Thomas Nagel pubblicato nel 1974 sulla rivista "Philosophical Review": "What Is it Like to Be a Bat?" (Cosa si prova ad essere un pipistrello?). In questo testo, uno dei più influenti scritti di filosofia della mente degli anni Settanta, Nagel sostiene l'irriducibilità della coscienza all'attività cerebrale. S'interroga rispetto al fatto se l'esperienza cosciente (“quel che si prova a essere un pipistrello”) coincida effettivamente con la coscienza (“quel che si prova a essere una coscienza che sente, che prova qualcosa”). Hans Knapp. Note biografiche 1945: nato a Bressanone/Alto Adige; cresciuto a Bressanone, consegue il diploma nel 1964 Studi 1966 - 70: Accademia di Belle Arti a Monaco di Baviera e a Vienna; Laurea in Grafica e Pittura conseguita a Vienna con il Prof. Max Melcher; 1972 – 92: Insegnante presso varie scuole in Alto Adige dal 1992: libero artista a Bressanone; 1994 matrimonio con Eva Leitner, 1996 nascita della figlia Sophia. Tra il 1972 e il 1992 lavora in maniera piuttosto ritirata. Oltre ad insegnare a scuola disegna molto, produce moltissimi schizzi e bozzetti per immagini, oggetti e installazioni: un archivio che cresce tutt'oggi (e più rapidamente dei progetti effettivamente eseguiti). Congiuntamente a e nel suo lavoro artistico, si confronta intensamente con tematiche di matrice aristico-filosofica (come ad esempio la questione del libero arbitrio). 1993: Mostra sul progetto Tholos presso la Galleria ar/ge Kunst, Bolzano, a cura di Marion Piffer 1998: Kunstforum International presenta il progetto Tholos (nel volume 142, pagine 172-181 e nel volume 143, pagina 121). 1999: gli viene commissionato un lavoro dal Liceo „J.Ph. Fallmerayer“ di Bressanone, un'installazione con Il nastro di Möbius e 25 immagini: „Peripatoimen – Gehen wir einmal“ 2005: mostra „Maybe there is a frame problem: neue Arbeiten zum Tholos-Projekt“ presso la Galleria Prisma, Südtiroler Künstlerbund, Bolzano (con catalogo). 2009: partecipazione alla mostra provinciale Labyrinth::Freiheit „100 testi sulla libertà“ 2011: Galleria Civica di Bressanone: Installazioni MOSTRE PERSONALI: Galleria Comunale di Bressanone (1985), Casa Ragen, Brunico (1992), Galleria museo ar/ge Kunst Bolzano (1993), Galleria Prisma, Bolzano (2005), Kunstforum Unterland, Egna (2007), Galleria Civica di Bressanone (2011). MOSTRE COLLETTIVE: Südtiroler Künstlerbund: Castel Ganda, Appiano (1988), Regensburg, artisti di Bressanone (1994), Seminario maggiore di Bressanone (1994), St. Pölten, Südtiroler Kulturwochen (1998), Castel Mareccio „2 Prozent“ - Kunst am Bau (2000), „vorOrt“, Völs am Schlern (2006), Südtiroler Künstlerbund: Kunst und Sakralraum, Museo Diocesano di Bressanone (2006), Mostra provinciale Labyrinth::Freiheit (2009, Regensburg, gemellaggio Bressanone - Regensburg (2011) Merano, marzo 2014 Mostra: WHAT IS IT LIKE? Hans Knapp A cura di: Valerio Dehò Inaugurazione: 11 Aprile 2014, ore 19.00 Durata della mostra: 12 Aprile – 18 Maggio 2014 Luogo della mostra: Merano Arte - Edificio Cassa di Risparmio Altra sede della mostra: Museo Diocesano di Bressanone P.zza Palazzo Vescovile, 2 http://www.dioezesanmuseum.bz.it In concomitanza con la mostra a Merano, Il Museo Diocesano di Bressanone ospita una mostra che espone le opere fotografiche, gli oggetti e le installazioni di Hans Knapp Inaugurazione: 10 Aprile 2014, ore 19.00 Durata della mostra: 11 Aprile – 31 Maggio 2014 Location: Portici 163, Merano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Europa 2 Informazioni cronologiche: Subject: ASSOCIAZIONE “FARE ARTE NEL NOSTRO TEMPO / MAKING ART IN OUR TIME” startDate: 4/12/14 endDate: 4/12/14 Description: ASSOCIAZIONE “FARE ARTE NEL NOSTRO TEMPO / MAKING ART IN OUR TIME” Seconda giornata del ciclo di incontri VISIONI IN DIALOGO La folla Crescita demografica in alcune zone del mondo, stagnazione in altre, folle materiali e immateriali... sabato 12 aprile 2014 ore 11 - 17 Aula Auditorio Università della Svizzera Italiana Lugano L’Associazione “Fare arte nel nostro tempo / Making art in our time” presenta a Lugano nell’Aula Auditorio dell’Università della Svizzera Italiana la seconda giornata del ciclo di incontri di VISIONI IN DIALOGO che ha per tema “La folla”. Jacques Lévy, geografo ed esperto di teoria dello spazio delle città e della società, introdurrà il tema. Intervengono e confrontano i differenti punti di vista estetici, artistici, scientifici sul tema della folla Michele Parrinello, fisico esperto in dinamica molecolare, Hou Hanru, storico dell’arte e curatore, direttore del MAXXI di Roma, Du Zhenjun, artista, Marco Müller, direttore artistico di festival cinematografici, produttore e docente. Dopo il saluto dell’on. Giovanna Masoni Brenni, Vice Sindaco e Capo Dicastero delle Attività Culturali della Città di Lugano, l’incontro è introdotto da Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale d’Arte e del Museo d’Arte, Lugano e moderato da Elena Volpato, storica dell’arte e curatrice. “Lo sviluppo attuale tende a incrementare le folle anonime dell’urbanizzazione, del consumo, del tempo libero, le folle immateriali della globalizzazione e dei nuovi mezzi di comunicazione – dice Cristina Bettelini, presidente dell’Associazione – La moltitudine disegna omogeneità ma anche confini. Gli spostamenti di popolazione e le migrazioni possono rinforzare vincoli di appartenenza ed esclusione. Soggettivamente l’idea di moltitudine può implicare forza e identificazioni condivise, ma anche anonimato e annientamento”. “Fare arte nel nostro tempo / Making art in our time” è un’associazione privata senza fini di lucro nata nel 2012. Il ciclo VISIONI IN DIALOGO, ideato e organizzato dall’Associazione in collaborazione con il Museo Cantonale d’Arte, Lugano, propone due volte all’anno giornate di incontri aperte al pubblico per riflettere su alcuni aspetti dell’arte visiva e dell’essere nel mondo oggi attraverso lo sguardo di protagonisti e di esperti di discipline diverse. Il filo conduttore degli incontri sono temi riguardanti arte e identità, arte e cultura, arte e metodo sui quali si confrontano un artista, uno storico dell’arte, un filosofo, un sociologo, uno scienziato attraverso relazioni tematiche e dibattito. Un contributo all’avventura della conoscenza su temi attuali e insieme universali, che offrono possibilità di interpretazioni diverse e antitetiche ma anche di incontro, con la premessa che la complessità non è solo nelle cose ma comprende anche il punto di vista di chi le osserva. Le giornate di VISIONI IN DIALOGO a Lugano avranno cadenza semestrale. Il prossimo incontro, sul IL RAPPORTO OSSERVATORE / OSSERVATO si terrà nell’autunno 2014 e COME INTERPRETARE IL TEMPO? nella primavera 2015. L’obiettivo è di completare il ciclo con dieci temi per altrettanti incontri. Gli interventi dei relatori in video, le loro biografie, interviste brevi e altre informazioni relative ai programmi sono disponibili sul sito dell’Associazione www.associazione-nel.ch L’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili: per ragioni organizzative si prega di confermare la propria partecipazione a participate@associazione-nel.ch Con il contributo di: In collaborazione con: Museo Cantonale d’Arte Museo d’Arte, Lugano Partners: Pro Museo associazione degli Amici del Museo Cantonale d’Arte Società Ticinese di Belle Arti L’Ideatorio Università della Svizzera Italiana Chiassoletteraria Info: Associazione “Fare arte nel nostro tempo/Making art in our time” info@associazione-nel.ch www.associazione-nel.ch Ufficio stampa: Alessandra Santerini cell. +39 3356853767 email alessandrasanterini@gmail.com per la Svizzera Italiana Benedetta Giorgi Pompilio cell. +41 (0)763846535 email: benedetta.giorgi@ti.ch La seconda giornata del ciclo di incontri di Visioni in dialogo La folla Sabato 12 aprile 2014 Ore 11 – 17 Aula Auditorio, Università della Svizzera Italiana Via Giuseppe Buffi 13, Lugano Ore 11 Saluti ufficiali On. Giovanna Masoni Brenni, Vicesindaco e Capo del Dicastero Cultura della Città di Lugano Introduzione di Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale d’Arte e del Museo d’Arte, Lugano, Modera Elena Volpato 11:15 Relazione di Jacques Lévy geografo esperto di teoria dello spazio delle società e delle città, Politecnico Federale Losanna 11:50 Relazione di Michele Parrinello, fisico esperto in dinamica molecolare, Politecnico Federale Zurigo e Università della Svizzera Italiana Pausa Ore 14 Relazione di Elena Volpato, storica dell’arte e curatrice, Galleria d’Arte Moderna (GAM), Fondazione Torino Musei 14:15 Relazione di Hou Hanru, storico dell’arte e curatore, direttore artistico del Museo MAXXI, Roma Pausa 15.30 Du Zhenjun, artista, in dialogo con Elena Volpato e Hou Hanru 16:00 Presentazione di Marco Müller, direttore artistico di festival cinematografici, produttore e docente universitario 16:40 Discussione e chiusura Location: Via Giuseppe Buffi 13, Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi lat: long: Nome Sponsor: Associazione culturale OK ARTE Location sponsor: Corso Buenos Aires 45 Milano Logo: Link: http://www.okarte.it |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Thu Dec 13 2012 19:39:27 GMT+0100 (CET) Subject: LA BIBLIOTECA ALEXANDRINA startDate: 12/21/12 endDate: 12/28/12 Description: Con il patrocinio della Provincia di Firenze Con la collaborazione di Morgana Edizioni - Archivio della Voce dei Poeti - La Barbagianna: una casa per l'arte contemporanea L'Associazione culturale MultiMedia91 ha il piacere di invitarvi alla mostra di libri-opera LA BIBLIOTECA ALEXANDRINA a cura di Alessandra Borsetti Venier Firenze, Palazzo Medici Riccardi, Sala Pistelli, via Cavour 1 Inaugurazione venerdì 21 dicembre 2012 alle ore 17.30 Interverranno: Valentino Fraticelli già direttore della Biblioteca Moreniana Aldo Frangioni redattore Culturacommestibile.com Nel 2010, in occasione dei 25 anni della fondazione di Morgana Edizioni di Alessandra Borsetti Venier, è stata ideata e costruita la Biblioteca Alexandrina: si tratta di una scultura formata da tre sezioni che raccoglie i libri-opera di vari autori invitati a partecipare con un loro lavoro sul tema: Tracce terrestri prima dell'Apocalisse. La Biblioteca Alexandrina è formata in totale da 100 libri che hanno le seguenti caratteristiche: formato base cm 5 x h cm 7, pagine 200 rilegate a filo refe con copertina rigida. Gli autori (artisti visivi, scrittori, poeti, musicisti, intellettuali) hanno realizzato il contenuto del loro minuscolo libro-opera durante le tre Rassegne 'Incontri d'Arte' alla Barbagianna: una casa per l'arte contemporanea. Autori dei libri-opera: Ahmed Ben Dhiab - Romano Bacci - Tomaso Binga - Alessandro Bini / Bruno Magrini - Julien Blain - Gianni Broi - Gloria Campriani - Carlo Cantini - Gianni Caverni - Andrea Chiarantini - Massimo D'Amato - Andrea Dami - Luca De Silva - Andrea Del Sere - Giampaolo Di Cocco - Gianni Dorigo - Gianpietro Fabre e Suming Xue - Alessandro Facchini / Maria Pia Moschini - Giovanni Fassio - Simonetta Filippi - Luciana Floris / Fausto De Landro - Raffaella Formenti - Lorenzo Fontanelli - Kiki Franceschi - Aldo Frangioni - Ignazio Fresu - Caroline Gallois - Monica Barbara Gazzo - Giovanna Giusti - Cristina Gozzini - Andrea Granchi - Raffaella Grilli - Lucy Jochamowitz - Paolo Iacuzzi - Laura Landi - Melania Lanzini - Vincenzo Lauria - Mario Lovergine - Medardo Lupi - Diego Manca - Riccardo Mansani - Maria Grazia Maramotti - Aroldo Marinai - Andrea Marini - Donatella Mei - Enzo Minarelli - Massimo Mori - Janet Mullarney - Lisa Nocentini - Laura Nuti - Giuliana Occupati - Marco Palladini - David Palterer - Rita Pedullà - Lorenzo Pezzatini - Mario Piatti - Vaclav Pisvejc - Giampiero Poggiali Berlinghieri - Angelo Pretolani - Giada Primavera - Luisa Puttini e David Hall - Angelo Ricciardi - Elena Salvini Pierallini - Gianna Scoino - Edda Sensini - Sabine Stange - Nino Tricarico - Caterina Trombetti - Stefano Turrini - Giovanna Ugolini / Liliana Ugolini - Paolo Vannini - Franca Vannoni - Margherita Verdi - Laura Viliani - Deva Wolfram L'INSTALLAZIONE RESTERÀ ESPOSTA DAL 21 AL 28 DICEMBRE 2012 MultiMedia91 335 6676218 multimedia91@alice.it - www.multimedia91.it ufficio stampa: Katia Moretti 338 3860047 katia.moretti@tiscali.it Location: via Cavour 1 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5821545476273110545'sqi&sqsi galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Viola Pellegrini lat: 43.7748864 long: 11.2559049 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: 1/25/2013 9:39:30 Subject: PRESENTAZIONE del 'tragi/comico' startDate: 1/31/13 endDate: 1/31/13 Description: PRESENTAZIONE del 'tragi/comico' ROMANZO DI ALESSANDRO BINI, SIETE QUI Al Caffè Letterario Le Murate, Piazza delle Murate - Firenze Giovedì 31 gennaio 2013 ore 18.00 Dopo il successo condiviso con l'autore Bruno Magrini di 'Good bye Kareggi' e di 'Pronto dottore ho un dolore intercostiero', mixati da Katia Beni e Anna Meacci nel recente spettacolo 'Ticket & Tac' messo in scena al Teatro di Rifredi, lo scrittore fiorentino Alessandro Bini presenta il suo primo romanzo 'Siete Qui', giovedì 31 gennaio 2013 ore 18.00 al Caffè Letterario Le Murate. In una Firenze un po'dissacrata, vista non con gli occhi del turista ma più di un condannato a morte scivolato nei fuochi di una tragi/Commedia dell'arte della sopravvivenza, Teo, padre separato di Miranda e pittore di ingorghi, arranca per le vie della città paralizzata da un traffico caotico e ben poco rinascimentale. È la 'supertorrida' estate del 2003, si quella più calda del secolo e il protagonista, spossato dalla routine di una letale sopravvivenza, come un 'morto vivente' tutte le mattine si alza per trovarsi regolarmente imbottigliato nel traffico tra gli eterni cantieri della città 'bella e impossibile'. Nell'immane fatica l'unica certezza sembra essere che la vita è tutt'altro che suegno... come diceva Calderon de la Barca, ma 'l'incubo di un incubo'. Un raffinato excursus sui fatti della storia recente, dal crollo del Muro di Berlino all'arrivo di un capitalismo strampalato e inarrestabile 'come un autobus il cui autista si è buttato dallo sportello', eppure rincorso per primo da operai e disoccupati frustrati; dalla strategia del terrore scatenata l'11 settembre ai bombardamenti mediatici del 'Quarto potere' televisivo dal volto siliconato e claunesco di giornaliste urlanti una valanga di scemenze. La pena di Teo è la pena di tanti, radicata nel fallimento dei vari livelli della vita familiare e sociale. Il protagonista, ben consapevole dell'autocommiserazione continua che getta in faccia al lettore, sa che gran parte dei lettori, come gran parte degli uomini, non hanno in realtà 'una vita tanto rocambolesca' e tutto sommato molto diversa dalla sua. Solo il genuino rapporto con la piccola Miranda e l'incontro con una timida ragazza che ha sofferto la cattiveria della sorte sulla sua giovane e martoriata pelle, sembrano poterlo sollevare ma non ancora riscattare dal quotidiano sopravvivere in un mondo dominato dall'idiozia. Con acuta e sottile ironia e una capacità di scrittura davvero notevoli, Alessandro Bini, al suo esordio come romanziere, è riuscito a farci ancora una volta sorridere ma anche riflettere sulla comune condizione di tanti che come il protagonista del suo romanzo si arrabattano per una sopravvivenza un po' più dignitosa. Introduce Chiara Dino giornalista del Corriere Fiorentino; letture di Alba Grigatti attrice; musica di Alex Biagi; sarà presente l'autore. Alessandro Bini è nato e vive a Firenze dove si è laureato in filosofia. Autore teatrale, ha scritto insieme a Bruno Magrini per Morgana Edizioni i testi dello spettacolo 'Good bye Kareggi', un piccolo caso letterario a Firenze con le sue tremila copie vendute, la raccolta di atti unici 'Copriti, ti si vede la psiche', entrambi accompagnati da una prefazione di Alessandro Benvenuti e l'ultimo 'Bus and the city' con prefazione di Anna Meacci. Con Bruno Magrini si è formato alla scuola di scrittura di Barbara Nativi e ha vinto premi teatrali a Roma, Napoli e Milano. Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo 'Siete Qui' (Edizioni della Meridiana), vincitore ex-aequo, come testo inedito, del Premio Palazzo al Bosco. I suoi spettacoli, sempre prodotti in copia con Bruno Magrini, sono stati allestiti e premiati a Roma (Premio Teatro in Movimento, patrocinato dall'associazione Fonopoli di Renato Zero, Premio Palcoscenico per la Storia), Napoli (menzione speciale di Manlio Santanelli al Napoli Drammaturgia in Festival) e Milano. Il libro può essere richiesto a Edizioni della Meridiana, www.edmeridiana.com Info, Caffè Letterario le Murate tel. 055 2346872, www.lemurate.it Ufficio stampa, Katia Moretti, katia.moretti@tiscali.it - tel. 338 3860047 illustrazione copertina Maria Grazia Giardinelli Location: Piazza delle Murate - Firenze tipo di evento: rowid: 34001 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.8414318 long: 11.2104271 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Subject: TEATRO FANTASTICO di Sandro Tolemaios Becucci startDate: 4/13/12 endDate: 5/23/12 Description: Sabato 13 aprile alle ore 16,30 si inaugura nella Biblioteca Comunale la mostra Teatro Fantastico del pittore Sandro Becucci, in arte “Tolemaios”. L’iniziativa rientra nel progetto Percorsi d’arte in Biblioteca curata da Roberta Fiorini. Nel simbolismo dell'opera pittorica di “Tolemaios” - spiega nella nota introduttiva alla presentazione Roberta Fiorini - realismo e fantastico si incontrano stabilendo uno speciale equilibrio espressivo. La sua ricerca è informata dai temi della mitologia, della storia dell'arte, di culture e religioni diverse, che l'artista intesse tra loro con grande forza evocativa attribuendo all'immagine ed al suo complesso impianto scenico e narrativo un sapore di teatralità che diviene originale e distintiva del suo stile. Info: 055/8360344 – 346 cultura@comune.pontassieve.fi.it Orario Biblioteca: Lun 15.00 /19.00 - Mar, Mer, Gio, Ven 9.00/19.00 - Sabato 10.00/13.30 e 14.30/18.00 Sandro Becucci è nato nel 1957 a Firenze dove risiede. Dopo gli studi artistici ed esperienze nel campo del teatro sperimentale, a metà degli anni Settanta inizia un percorso nel mondo dell’arte e dell'artigianato artistico fondando l' “Atelier d’Arte I MASCHERERI” per la creazione di maschere e sculture in cartapesta, frutto di una ricerca artistica e iconografica sul teatro, la maschera, i riti ad essa connessi e il carnevale, che saranno esportate in tutto il mondo. Parallela-mente avvia la sua ricerca pittorica e nel 1981 tiene la prima mostra alla Ken’s Art Gallery di Firenze, seguita da altre sia in Italia che all’estero (invitato negli Stati Uniti, in Giappone, a Singapore e in Germania). A partire dagli anni Novanta coltiva anche la sua seconda passione: la musica, come percussionista, batterista e cultore della musica latina e caraibica che lo vede anche organizzatore di eventi e festival, attività che si conclude nel 2002 insie-me a quella dell' “Atelier”. Nel 2005 inizia a dedicarsi alla serie di dipinti denominati “Le Sante sospese” che diverrà protagonista per diversi anni, con mostre personali quali quel-le tenutesi presso la cripta della Cisterna Medievale di S. Maria a Monte (Pisa), la Galleria La Soffitta di Sesto Fiorentino, Il Caffè storico e letterario “Giubbe Rosse” di Firenze, “La legge della seduzione”, Studio D’Ippolito, Firenze, e con la partecipazione a fiere d'arte e rassegne come “New code”, nuovi codici d’arte visiva, Museo del Castello Estense, Ferrara, “Fantasmagorica”, Arte Fantastica Contemporanea, Forte S. Gallo di Nettuno (Roma) e “Pelle” a “Simultanea - Spazi d’Arte” di Firenze. Ufficio Comunicazione – Comune di Pontassieve Tel. 055.83.60.287 – 055.83.60.202 – Fax 055.83.60.310 – info@comune.pontassieve.fi.it Location: Biblioteca Comunale di Pontassieve Via Tanzini, 23 50065 Pontassieve Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://concorsiarte.it/wp-content/uploads/2013/02/Sandro-Tolemaios-Becucci-Lultima-Acropoli.jpg galleria-spazio-museo: Biblioteca Comunale di Pontassieve email gestore : cultura@comune.pontassieve.fi.it sponsor: Ufficio stampa: Claudia Pino claudiapino.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Subject: Pitti Immagine Uomo 2013 startDate: 6/18/13 endDate: 6/21/13 Description: Nella bellissima location della Fortezza da Basso è iniziato l'evento di riferimento per il menswear nazionale ed internazionale. Pitti Uomo 2013 si presenta con un forte accento internazionale, visto che il 40% delle aziende presenti provengono da ben 30 paesi diversi. Accanto all'evento per uomo ci sarà la novità di Pitti W con circa 70 collezioni donna. A coronamento del grande evento saranno presenti special guests d'eccezione come Elisabetta Canalis, Skin e Filippo Magnini. Location: Viale Filippo Strozzi, 1, Firenze tipo di evento: 15 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Fortezza da Basso email gestore : http://www.pittimmagine.com/corporate/fairs/uomo.html sponsor: Ufficio stampa: Riccardo Domini riccardo.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Subject: Polimoda Fashion Show 2013 startDate: 6/18/13 endDate: 6/18/13 Description: Martedì 18 Giugno, nella bellissima cornice di Villa Favard a Firenze, si è svolto l'annuale appuntamento con le creazioni degli studenti del Polimoda, la più prestigiosa scuola di moda di Firenze. gli originali modelli sono stati esposti in cinque sfilate consecutive, a partire dalle 10:00 fino alle 20:00. L'evento è stato diretto da Patrick De Muynck a capo del dipartimento Design della scuola. Location: Via Curtatone, 1, Firenze tipo di evento: 15 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117080969766230504551/albums/5891600943080984113?pid=5891610953928353442&oid=117080969766230504551 galleria-spazio-museo: Villa Favard email gestore : http://www.polimoda.com/it/news-events/fashion-show.html sponsor: Ufficio stampa: Riccardo Domini riccardo.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Subject: Pitti Immagine Filati 2013 startDate: 7/3/13 endDate: 7/5/13 Description: L'evento di Pitti riservato a Filati, fibre e settori merceologici o complementari alla filatura e alla maglieria. Location: Viale Filippo Strozzi, 1, Firenze tipo di evento: 15 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Fortezza da Basso email gestore : info@pittimmagine.com sponsor: Ufficio stampa: Riccardo Domini riccardo.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Subject: "Luce e Materia" startDate: 10/26/13 endDate: 11/7/13 Description: Galleria Mentana Importante rassegna internazionale "Luce e Materia", dedicata alla scultura e fotografia- dal 26 ottobre al 7 novembre 2013.- è aperta la selezione. Invitiamo gli artisti a contattarci al seguente indirizzo mail: galleriamentana@galleriamentana.it Location: Piazza Mentana 2 - 50122 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: http://www.galleriamentana.it/video-mostre.html galleria-spazio-museo: Galleria Mentana email gestore : sponsor: Ufficio stampa: redazione OK ARTE lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Subject: S-TRE-S ALESSANDRAJANE - DONATELLA MEI - MARTA SANSONI startDate: 9/11/13 endDate: 11/8/13 Description: La sede Patrizia Pepe_Un luogo per l’arte Mercoledì 11 settembre 2013 - h 17.30 OPENING S-TRE-S ALESSANDRAJANE - DONATELLA MEI - MARTA SANSONI A cura di Ronaldo Fiesoli 11 Settembre– 8 Novembre 2013 La sede Patrizia Pepe è caratterizzata da spazi in cui l’aspetto creativo è l’elemento centrale. E’ proprio nell’head quarter che il Brand, con il passare degli anni, ha rafforzato il legame con la cultura ospitando esposizioni d’arte contemporanea. In questa occasione Patrizia Pepe si apre al mondo del design coinvolgendo tre art designer che, pur provenendo da ambiti differenti, instaurano un rapporto dialettico tra loro. Alessandrajane lavora con i tessuti; si esprime attraverso complessi e sofisticati interventi di drappeggio con stoffe, nastri, filati, spille… . Costruisce tagliando, decostruendo, riassemblando, trasformando. Progetta e mostra, all’interno della hall, verso la parete alla sinistra dello scalone rosso, architetture per il corpo, sul corpo; abiti, dove la figura assume una eroica, extra-naturale dimensione. Donatella Mei sceglie di ottenere, in questo luogo, col supporto di materiali variamente traslucidi, opalescenti, fluorescenti, un confronto con gli attributi di trasparenza, luce, leggerezza,colore. Il progetto rimanda al disegno di natura: tavola botanica, entomologica, erbario; dà forma a gioielli e lavori che si strutturano, articolano, come piccoli eden. La superficie della grande vetrata che riflette le opere, permette un dialogo col giardino. Marta Sansoni presenta un percorso composto, disegnato, da oggetti lievi, controllati, trattenuti; candidi arredi in legno laccato, raccolti dentro una bassa pedana circolare. La natura di-mostrata ne suggerisce le forme. Piccoli animali, anch’essi bianchi, accentuano la derivazione da un naturale-ideale, come antidoto salvifico, dal presente-reale. Ronaldo Fiesoli 11 Settembre 2013 h 17.30_19.30 lunedì/venerdì 9.30/12.30 - 14.00/18.00 solo su appuntamento Per informazioni: tel. 055 87 444 1 Sede Patrizia Pepe Via Gobetti7/9 50013 Capalle - Firenze Location: VIA GOBETTI 7 - CAPALLE, FIRENZE tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5924329487990401521 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: ^ paoloruggeri.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Subject: 12 capolavori dal Museo d’Orsay startDate: 9/24/13 endDate: 1/5/14 Description: Dal prossimo 24 settembre fino al 5 gennaio 2014 Firenze ospiterà nella Reggia di Palazzo Pitti una preziosa rassegna di pittura impressionista. 12 capolavori dal Museo d’Orsay saranno esposti nel Salone da Ballo del Quartiere d’Inverno della Galleria d’arte moderna. Lo straordinario evento è frutto di uno scambio fra i due importanti istituti museali francese e italiano. Infatti il Museo d’Orsay, nel segno della reciprocità, ha prestato i 12 capolavori impressionisti a seguito dell’importante contributo della Galleria d’arte moderna che ha reso possibile la realizzazione a Parigi, presso il Museo de l’Orangerie dal 10 aprile al 22 luglio scorsi, della mostra “I macchiaioli des impressionistes italiens?” “Si tratta (…) di una mostra selettiva e meditata che, nel prendere le distanze dall’inflazionata usanza di esporre una “manciata” di quadri impressionisti per garantire agli organizzatori un sicuro successo ovunque nel mondo, si propone di rinnovare per i Fiorentini e per il pubblico internazionale di Palazzo Pitti l’incontro con la pittura impressionista entro la cornice dei confronti, delle suggestioni, dei ritmi dei quali solo Palazzo Pitti è depositario” (Cristina Acidini). 19 capolavori dei maggiori protagonisti del movimento toscano, oltre al prezioso Album lo Zibaldone di Telemaco Signorini, sono usciti per tre mesi dalla galleria fiorentina, l’istituzione che possiede la più importante raccolta di opere del movimento macchiaiolo. Così la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti ha voluto dare il proprio sostanziale contributo a questo scambio culturale che mette in luce sincronicità del sentire e analogie di ricerca fra artisti francesi e italiani nella seconda metà dell’Ottocento. Due Degas, due Monet, due Cézanne, due Renoir, due Pissarro, un Fantin Latour oltre ad un’ opera di Paul Guigou in mostra potrebbero suggerire ulteriori strade di studio e ricerca tese a mettere in luce alcune possibili contaminazioni tra le due culture francese e toscana, che possono aver costituito un punto di riferimento essenziale anche per le esperienze del nostro Novecento. Le opere provenienti dal Museo d’ Orsay troveranno ad accoglierle in mostra due Pissarro Il taglio della siepe e l’Approssimarsi della bufera, oltre ad un piccolo olio di Alphonse Maureau Sulle rive della Senna, che facevano parte della collezione di Diego Martelli - critico d’arte molto vicino ai pittori macchiaioli nonché uno dei primi sostenitori in Italia dell’impressionismo - e furono da lui legati al museo con atto testamentario del 1894. Martelli aveva del resto sempre sperato, e lo aveva scritto più volte, di unire queste sue opere ad alcune tele di Fattori, di Gioli e di altri esponenti del movimento macchiaiolo per dimostrare, attraverso un confronto diretto tra le opere, le somiglianze tra i due linguaggi. La mostra non intende dare una lettura critica né trovare corrispondenze tra i diversi modi di intendere il vero ma, semplicemente, esporre queste opere impressioniste e di altri esponenti di punta dell’ Ottocento francese come una rara occasione per riflettere sul pensiero culturale e filosofico che aveva portato a risultati così moderni già verso il settimo decennio dell’Ottocento. Location: Palazzo Pitti, Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5926408777492178433 galleria-spazio-museo: Palazzo Pitti email gestore : sponsor: 2104 Ufficio stampa: # lat: http://www.okarte.it/centro/159-eventi-centro-italia/16151-12-capolavori-dal-museo-d-orsay long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze Informazioni cronologiche: Subject: Un mare d’inchiostro. Trenta anni di attività della Scuola Internazionale di Grafica d’Arte Il Bisonte startDate: 11/6/13 endDate: 11/29/13 Description: Firenze celebra l’Incisione contemporanea con due grandi mostre Nata in Europa nel XV secolo e sviluppatasi nel corso dei secoli successivi, l’incisione è stata una delle maggiori espressioni dell’epoca rinascimentale, e la sua invenzione è legata alla diffusione dell’uso della carta e all’introduzione del torchio e quindi della stampa, divenendo presto il mezzo che meglio rispondeva alla richiesta di moltiplicare opere letterarie e figurative. Attraverso l’incisione di traduzione, l’Europa ha così conosciuto l’iconografia della pittura e della scultura. La storia dell’incisione originale moderna si apre con l’opera di William Blake e Francisco Goya. Dell’arte incisoria si appropriarono poi i “romantici”, gli “impressionisti”, i “simbolisti”, gli “espressionisti”, i “macchiaioli”, i “cubisti” e così via dicendo, fino ad arrivare ad giorni nostri. Nonostante ciò, l’arte incisoria è ancora considerata un prodotto artistico prevalentemente destinato ad élites di intenditori. Firenze, con l’intento di far conoscere e diffondere tra un pubblico più vasto tale arte, dedica due mostre all’incisione che apriranno il 6 e 7 novembre, in due templi della grafica d’arte: l’Accademia delle Arti del Disegno e la Galleria del Bisonte. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per i 30 anni di attività della Scuola Internazionale di Arte Grafica del Bisonte ed è promossa, tra gli altri, dalla Regione Toscana, dalla Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno. Nella prima mostra, antologica, dal titolo Un mare d’inchiostro. Trenta anni di attività della Scuola Internazionale di Grafica d’Arte Il Bisonte, in programma – dal 6 al 30 novembre – nella Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, saranno presentate circa 70 opere selezionate dall’archivio della Scuola del Bisonte, che conserva oltre 7.000 opere, che coprono le più svariate tecniche della grafica d’arte studiate e sperimentate dai migliori discenti dei corsi e dai maestri incisori che si sono succeduti dal 1983 al 2012. Al fine di avvicinare il pubblico alla raffinata arte dell’incisione e della stampa manuale, l’esposizione sarà integrata da una sezione didattica. Nella seconda, dal titolo, Un mare d’inchiostro. La generazione del Bisonte, in programma – dal 7 al 29 novembre – presso l’omonima galleria di Via San Niccolò, cuore della Rive Gauche fiorentina, sarà presentata una collettiva in cui artisti affermati a livello nazionale e internazionale, già allievi della scuola (i nomi non sono ancora stati ufficializzati) saranno messi a confronto con giovani “artisti – allievi” del Bisonte, che con successo stanno portando avanti la loro ricerca in campo grafico. Le due mostre saranno corredate da un unico catalogo, edito da Polistampa, curato dal Prof. Rodolfo Ceccotti, direttore della Scuola e Accademico Odinario delle Arti del Disegno (Classe di Pittura). Location: Firenze, Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: 12/30/2012 22:33:59 Subject: HUMANITAS MACHINARUM (Il lavoro dipinto) startDate: 1/11/13 endDate: 1/21/13 Description: FIRENZE Si inaugura venerdì 11 gennaio 2013 alle ore 16.30 a Firenze presso la sala espositiva 'La Limonaia' di Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour (sede della Provincia di Firenze) la mostra di pittura, scultura e incisione dell'artista Marcello Scarselli dal titolo 'HUMANITAS MACHINARUM (il lavoro dipinto)'. L'esposizione, patrocinata da Regione Toscana e Provincia di Firenze e fatta in collaborazione con FuoriLuogo ' servizi per l'Arte e con l'associazione culturale 'La Ruga' è curata da Giupeppe Cordoni e Filippo Lotti, curatori anche del catalogo che accompagna la mostra. Il prezioso e importante lavoro artistico di Marcello Scarselli è sancito anche dall'importanza di questa mostra itinerante che toccherà altre due prestigiose location in Toscana: Palazzo Mediceo di Seravezza e il Museo Piaggio di Pontedera. Marcello Scarselli, artista pisano: pittore, disegnatore e scultore. Inizia la sua carriera artistica negli anni '70 partecipando a numerose mostre collettive intervenendo nell'animato dibattito estetico di quel periodo. Al suo esordio improntata ad una rappresentazione d'un 'vero' tradizionalmente inteso, l'opera di Scarselli, volge sempre più verso l'idea d'un 'reale' pittorico ritrovato interiormente raccontato attraverso tecniche e contenuti d'avanguardia, la cui evoluzione espressiva è soggetta ad una costante ricerca. Come dice il critico Giuseppe Cordoni: 'gran parte della critica ha più volte già rimarcato la duttile complessità e l'eclettismo stilistico che alimenta la sintesi a cui il linguaggio di Scarselli a mano a mano perviene: espressionismo astratto ed informale, gestualità segnica e onirismo infantile'. Dal canto suo Elena Capone sottolinea 'quel suo agile appropriarsi d'una modernità che prende in prestito tecniche e procedure arcaiche, in un astrattismo ibrido in cui affiorano forme riconoscibili e familiari; un'indagine artistica che fa del silenzio e dell'introspezione il suo motivo conduttore complesso, infinito e mai risolto'. La sua professione di pittore si consolida negli anni sia attraverso una costante attività espositiva sia in Italia che all'estero (Austria, Belgio, Germania, Francia, Svizzera), con antologiche personali d'ampio respiro. La mostra resterà aperta ai visitatori fino al 21 gennaio 2013. Orario di apertura: tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19. Chiuso il mercoledì. Per info: info@scarselli-art.com. Location: Via Camillo Benso Cavour 1 Firenze tipo di evento: 5 rowid: 18802 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/photos/101955915531759079012/albums/5827877336318589457'banner=pwa galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7748864 long: 11.2559049 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: 12/16/2012 22:48:28 Subject: L'ALCHIMIA E LE ARTI startDate: 12/15/12 endDate: 2/3/12 Description: L'ALCHIMIA E LE ARTI Firenze, Galleria degli Uffizi Sabato 15 Dicembre 2012 - Domenica 3 Febbraio 2013 Allegati: Comunicato stampa FIRENZE - GALLERIA DEGLI UFFIZI DAL 15 DICEMBRE 2012 AL 3 FEBBRAIO 2013 L'ALCHIMIA E LE ARTI. La Fonderia degli Uffizi: da laboratorio a stanza delle meraviglie La mostra esaminerà attraverso sessanta opere (dipinti, sculture, incisioni, codici manoscritti, antichi rimedi farmaceutici e testi a stampa illustrati) alcuni aspetti della passione dei sovrani medicei per l'alchimia tra Cinque e Seicento. Alla Galleria degli Uffizi di Firenze, dal 15 dicembre 2012 al 3 febbraio 2013, si terrà la mostra ARTI ED ALCHIMIA. La Fonderia degli Uffizi da Laboratorio a stanza delle meraviglie, che esaminerà attraverso sessanta opere (dipinti, sculture, incisioni, codici manoscritti, antichi rimedi farmaceutici e testi a stampa illustrati) alcuni aspetti della passione dei sovrani medicei per l'alchimia tra Cinque e Seicento. Location: GALLERIA DEGLI UFFIZI Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7679689 long: 11.2555637 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: 11/25/2012 15:15:17 Subject: VOC/AZIONI 3 startDate: 11/28/12 endDate: 11/28/12 Description: ASSOCIAZIONE CULTURALE MULTIMEDIA91 e ARCHIVIO DELLA VOCE DEI POETI Mercoledì 28 novembre 2012 dalle ore 17.00 alle 19.30 Firenze - Palazzo Medici Riccardi, Sala Pistelli - Via Cavour 1 III Rassegna internazionale VOC / AZIONI 3 conoscere = conoscersi con la voce dei poeti Saluto del Presidente della Provincia Andrea Barducci Interverranno Alessandra Borsetti Venier, editore e presidente di MultiMedia91 Liliana Ugolini, poeta e collaboratrice dell'Archivio della Voce dei Poeti per la poesia multimediale Giuliana Occupati, scrittrice e collaboratrice dell'Archivio della Voce di Poeti per la poesia lineare Katia Moretti, ufficio stampa dell'Archivio della Voce di Poeti Paolo Fabrizio Iacuzzi poeta e direttore del Fondo Bigongiari di Pistoia Letture dei poeti Sauro Albisani Gladys Basagoitia Dazza Gian Paolo Roffi e Francesco De Martino al sax Caterina Davinio Verranno presentati alcuni documenti eccezionali della sezione storica dell'Archivio della Voce dei Poeti con proiezioni audio/video Si ascolteranno le voci originali registrate di: Giorgio Caproni Wislawa Szymborska Piero Bigongiari Virginia Woolf Info MULTIMEDIA91 TEL. 055 8398747 - 335 6676218 Ufficio stampa Katia Moretti multimedia91@alice.it - www.multimedia91.it Con il patrocinio di REGIONE TOSCANA - PROVINCIA DI FIRENZE - COMUNE DI FIRENZE - COMUNE DI PONTASSIEVE Con la collaborazione di MULTIMEDIA91 - ARCHIVIO DELLA VOCE DEI POETI - FONDO P. BIGONGIARI - BIBLIOTECA SAN GIORGIO PISTOIA MORGANA EDIZIONI - LA BARBAGIANNA: UNA CASA PER L'ARTE CONTEMPORANEA Location: via Cavour 1 Firenze tipo di evento: rowid: 1602 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 43.7748864 long: 11.2559049 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: LA PRIMAVERA DEL RINASCIMENTO Scultura e arti a Firenze nel 1400-1460 startDate: 3/23/13 endDate: 9/18/13 Description: In tutto il mondo Firenze è conosciuta come la madrepatria del Rinascimento. Ed è per questo che Palazzo Strozzi inebria i suoi visitatori con una mostra sulla sua genesi,attraverso sezioni tematiche,di quello che è stato l'inizio di uno stile conosciuto e amato in tutto il mondo. Si parte dalla scultura,l'arte che per prima vide grandi suoi interpreti dal '400 al '460,iniziando da un percorso storico che spiega come ebbe inizio la “riscoperta” dell'Antico. La “Rinascita” del Due e Trecento e i suoi grandi nomi,da Pisano al Cambio sino ad arrivare alla ricchezza e alla maestosità del Gotico pressochè francese. Ed è proprio da questi nomi che si partì all'epoca in merito alla costruzione di Santa Maria del Fiore(chiamato dei fiorentini semplicemente il Duomo) e del suo lungo cantiere che vide passare grandi scultori del tempo che ne esaltarono sempre più l'importanza e della chiesa e di Firenze. La loro maestria e il loro modello consentirono poi la nascita e l'evoluzione dell' amabile pittura con l'eccelso stile di grandi artisti del calibro di Paolo Uccello e Masaccio. Vi sono dunque capolavori provenienti da importanti musei di tutto il mondo,impossibili da perdere. La mostra è itinerante,infatti,dopo la data toscana si sposterà a settembre al Museè du Luvre parigino. Da non perdere. Location: Piazza degli Strozzi, 50123 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/photos/113412550200528599559/albums/5864920553235019073/5864920556125349394?authkey=CNCVhLrPvoTi3AE galleria-spazio-museo: Palazzo Strozzi email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano, maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: MOSTRA E ASTA ALLA GALLERIA PANANTI startDate: 4/4/13 endDate: 4/20/13 Description: La nota Galleria Pananti di Firenze,fondata nel 1968,è tra le prime gallerie che vede protagonisti attraverso diversi eventi e aste,artisti di ogni genere,quali pittori,poeti,scultori e quant'altro. Essa da sempre organizza eventi,mostre e aste appunto,che la fanno diventare una delle gallerie più importanti. COMUNICATO STAMPA DELL'EVENTO: La Casa d’Aste Pananti presenta dal 4 al 19 aprile un’importante mostra-asta nella sua sede di Palazzo Ridolfi. Per la prima volta, infatti, una Casa d’Aste presenterà una raccolta di opere dei maggiori autori della pittura dell’ottocento un vero e proprio cammino nella pittura italiana di quel periodo. Un catalogo curato dal Professor Andrea Baboni, storico dell’arte e curatore di importanti mostre sui Macchiaioli e sui pittori dell’ottocento italiano, con schede tecniche e approfondimenti dettagliati oltre che informazioni bibliografiche sulle opere è stato edito per l’occasione. L’esposizione che sarà aperta a collezionisti e appassionati tutti giorni dalle 10 alle 19 con orario continuato e si concluderà con una vendita all’incanto delle opere in sessione unica, sabato 20 aprile alle ore 16. Tra le 66 opere che verranno presentate alla mostra ricordiamo: del pittore veneziano Federico Zandomeneghi, due capolavori: “Camille” ritratto di giovane ragazza, un pastello su cartone cm. 50.2 x 42.5 (lotto 25 stima 60.000/80.000) e “Riposo” (Femme en chemise) olio su tela cm. 54 x 45 (lotto 26 stima 180.000/250.000). Di piena espressione macchiaiola è il dipinto di Giovanni Fattori, “ Marina con ragazzo che dorme” un olio su tavola di cm 28,5x 68 (lotto 6 stima 150.000/180.000). Sempre di 'poetica macchiaiola' è il bellissimo dipinto di Odoardo Borrani, “Porta a San Frediano”, pregevole documento degli studi dal vero e testimonianza storica della sua rappresentazione (1870/75) di Firenze com'era (lotto 18 stima 80.000/100.000.) Di Giovanni Boldini, è “Ritratto di giovane donna” bellissima e dolce rappresentazione psicologica del personaggio ritratto (lotto 28 stima 90.000/110.000.) Poeticissimo e storico è il dipinto del Maestro livornese Adolfo Tommasi, eseguito nel 1881 “Sull'imbrunire”, (via Cento Stelle a Firenze), un olio su tela di grandi e inconsuete dimensioni, cm 53x120,5 (lotto 42 stima 80.000/85.000.) Tra gli splendidi capolavori selezionati, segnaliamo il lotto che aprirà la vendita all’incanto del 20 aprile: “La mia modella” di Domenico Induno un ovale, olio su tela cm 98,5x78,5 (lotto 1 stima 75.000 / 85.000). Di Francesco Lojacono, “Palermo, veduta costiera con monte Pellegrino”, dipinto di grande respiro pittorico, poetico e scenografico e di ragguardevoli dimensioni, cm 50x110 (lotto 23 stima 80.000/100.000) Cristiano Banti è rappresentato da un pregevole dipinto “La Marchesa Vettori con il piccolo Mario Banti” (figlio dell'Artista) in un interno del palazzo (lotto 5 stima 40.000/60.000.) Di Silvestro Lega “Strada di paese” poetico dipinto di paesaggio suburbano tipico delle strade di paese, ritratto nei pressi di Firenze (1890 circa) (lotto 10 stima 35.000/55.000.) Di rara datazione (1880/1885), è l'opera del grande pittore macchiaiolo Telemaco Signorini “La pecora smarrita”, olio su cartoncino riportato su tavola (lotto 19 stima 60.000/80.000). Capolavoro di Adriano Cecioni è il dipinto “Gioie materne”, succosa e divertente scenetta familiare fra le mura domestiche, in cui si evidenzia una fine cura dei dettagli che riporta a una vena espressionista (lotto 22 stima 40.000/60.000). Del Maestro Ruggero Panerai sono presenti due pregevoli dipinti, un 'pendant' di vita militare, soggetto tanto caro ai Macchiaioli, di cui l'artista faceva parte: “Artiglieria in marcia” (lotto 54 stima 65.000/75.000) e “Manovre militari” (lotto 55 stima 65.000/75.000) entrambi di grandi dimensioni cm 80x120. Al termine dell'esposizione le opere saranno poste in vendita, presso la Casa d’Aste Pananti, via Maggio 15, in un'unica sessione d'asta, sabato 20 aprile alle ore 16,00. Catalogo on line su: www.pananti.com Location: Via Maggio 15 50123 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5867080327732029169 galleria-spazio-museo: Palazzo Ridolfi-Casa d'aste Galleria Pananti email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: CINZIA FIASCHI Fiammetta parla al suo libro startDate: 4/18/13 endDate: 4/19/13 Description: Doppio appuntamento che vede protagonosta l'artista Cinzia Fiaschi,performer visiva in collaborazione con l'associazione La Nottola di Minerva e la Galleria d'Arte 166a di Firenze,nonchè il caffè letterario Le Murate. L'artista darà “spazio e forza” all'opera psicologica letteraria del grande scrittore,di cui il settimo centenario della nascita,Giovanni Boccaccio “Elegia di Madonna Fiammetta”. Saremo davanti a “due monologhi”e quello della protagonista dell'opera e quello della Fiaschi,che si intersecano e dialogano con il pubblico attraverso un'action painting fisica e mentale. Ci si troverà coinvolti in pensieri,sentimenti, colori e parole che vibrano e danzano tra di loro chiedendo il bisogno di essere visti,ascoltati. A cura di Elisa Favilli,storica dell'arte. Performance: 18 APRILE presso CAFFE' LETTERARIO “LE MURATE”,via del Proconsolo 16 alle 18:00 Vernissage: 19 APRILE presso “GALLERIA 166a”,via Cavour 166R alle 18:00 Il dipinto rimarrà inoltre esposto al pubblico presso la Galleria 166a in Via Cavour 166R a Firenze dal 19Aprile all'11 Maggio 2013. Location: Via Camillo Benso Cavour, 166R 50129 Firenze/ Via Murata 1522 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Caffè letterario Le Murate Galleria 166a email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: L’editore Alessandra Borsetti Venier presenta la sua casa editrice MORGANA EDIZIONI che dal 1985 fa arte in forma di libro startDate: 4/17/13 endDate: 4/17/13 Description: L’editore Alessandra Borsetti Venier presenta la sua casa editrice MORGANA EDIZIONI. L'editrice presenta e discute "l'arte del libro" ovvero attraverso la sua creativa ed innovativa idea,ci porta negli "spazi" più nascosti dell'editoria soprattutto dell'editoria d'arte. Perchè anche la scrittura è un'opera d'arte,così come un libro è una galleria che la contiene. Location: Via Giampaolo Orsini 73 50126 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5867185818179291105 galleria-spazio-museo: Teatro Affratellamento email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: THE DALI' UNIVERSE startDate: 1/2/13 endDate: 5/25/13 Description: Continua a Palazzo Medici Riccardi di Firenze sito in una delle più importanti vie della Città, una superba mostra su Salvador Dalì. Uno dei più grandi,forse il più grande e conosciuto artista sel Surrealismo mondiale. L'itinerante mostra The Dalì Universe, ospita al suo interno più di 100 opere,dall'inequivocabile stile. Propone sculture,illustrazioni,utensili ed oggetti di design,famosi e meno famosi,che l'artista era dedito a creare durante la sua ampia produzione. Una mostra che insegna a conoscere la polivalenza di Dalì appunto e la sua estrema contemporaneità. Inoltre,al suo interno, laboratori e guide per tutta la famiglia. Fino al 25 Maggio 2013! Location: Via Camillo Cavour 3, 50129 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5866282290534658241/5866282293336156418 galleria-spazio-museo: Palazzo Medici Riccardi email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: GRANDI INCONTRI CON LA LETTERATURA startDate: 4/18/13 endDate: 4/18/13 Description: COMUNICATO STAMPA: L’Associazione culturale MultiMedia91 presenta il quarto appuntamento della Rassegna annuale 2012-2013 “5 Grandi Incontri con la Letteratura”, a cura della poetessa e scrittrice fiorentina Maria Grazia Maramotti, giovedì 18 aprile dalle 17.00 alle 19.00 nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1 Firenze. L’incontro è dedicato al poeta e scrittore Paolo Ruffilli e alla presentazione del suo libro Affari di cuore, Einaudi Editore 2011. Dopo l’intervista all’autore da parte della curatrice Maria Grazia Maramotti seguirà l’intervento critico di Giuseppe Panella, docente di Filosofia presso la Scuola Superiore Normale di Pisa. In Affari di cuore, silloge pubblicata con Einaudi nel 2011, Paolo Ruffilli fa una perlustrazione del labirinto-corpo nelle sue reattive manifestazioni d'amore come fosse l'esperire di un mondo dibattuto tra luce e ombra, punto di partenza e di arrivo, cardine di licenza delle pulsioni e purezza del sentire, cono metamorfico che prelude al dischiudersi di qualcosa di nuovo. Il tutto in gallerie memoriali stilate con voracità adolescenziale seppure condotte con eleganza di stile". Prossimo incontro: 23 maggio Giulio Ferroni, ordinario di Letteratura italiana all’Università di Roma “La Sapienza”, con il libro dal titolo provvisorio, Ultimi poeti Giudici e Zanzotto, Il Saggiatore, con intervento di Simona Costa, professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre. Location: Via Cavour 1 50129 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Medici Riccardi email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: ART IS NOW! startDate: 4/27/13 endDate: 5/22/13 Description: COMUNICATO STAMPA: La Galleria360 è lieta di invitarla all'inaugurazione di "ART is NOW" Sabato 27 Aprile ore 18:30 per una speciale mostra collettiva che vedrà la partecipazione di 4 artisti internazionali che si confronteranno con i loro diversi stili e tecniche utilizzate Durante la serata inaugurale verrà realizzata una performance dal vivo da parte dell'artista Graeme Swanson a partire dalle ore 18:30 A seguire aperitivo con la presenza degli artisti e dello staff della Galleria360 per maggiori informazioni: www.galleria360.it Galleria360 Via il Prato 11/r Florence Italy 50123 Phone: + 39 055 2399570 Cell: +39 329 1035619 Cell: +39 329 1034908 Web site: www.galleria360.it mail: info@galleria360.it Facebook Fan Page: http://www.facebook.com/pages/Galleria-360/283632538355966 Location: Via Il Prato, 11, 50123 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5869667117312755841 galleria-spazio-museo: GALLERIA 360 email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: 77 MOSTRA DELL'ARTIGIANATO-FIRENZE 2013 startDate: 4/20/13 endDate: 4/28/13 Description: Come dal 1931,ovvero settantasette anni fa,l'egemonia dell'artigianato fiorentino continua ad avere grande successo. Specialmente in un luogo giovane e ricco di eventi culturali come la Fortezza Da Basso,fortezza medicea che da sempre ospita la Fiera. L'arte artigiana,l'arte bella prende vita in differenti padiglioni che ospitano vari artisti,che si dedicano a varie e allettanti opere sfiziose,che potranno arredare i vostri ambienti o quello che desiderate. Biglietti Prezzo Intero 5,00 (festivi e prefestivi) Ridotto 4,00 (feriali) Multingresso 10,00 (2 adulti + 2 bambini under 14) Ingresso della fiera: dalle 10 alle 23. Per maggiori info: www.firenzefiera.it Location: Viale Filippo Strozzi, 1 50123 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5869322593653471425 galleria-spazio-museo: Fortezza da Basso email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: L’energia della Coppia, che dorme a ovest e si sveglia a est startDate: 4/5/13 endDate: 5/5/13 Description: Nel bellissimo parco d'arte,le opere di Pazzagli fluttuano e si inglobano nella natura dando una sensazione di tutt'uno tra uomo-arte-ambiente e bellezza. Approfittate dell'occasione per "toccarle" con mano. COMUNICATO STAMPA: L’energia della Coppia, che dorme a ovest e si sveglia a est Di dimensioni 9m X6m ciascuna, Capace di produrre 6KW/h L’opera sarà presentata da Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Comunale di Firenze, con il patrocinio del Comune di Firenze L’evento sarà ripreso da Rai 3 e TV TOSCANA . Vi aspettiamo per l’Inaugurazione Sabato 4 Maggio dalle ore 16:30 alle 19:30, Aperitivo Martini Royale Il Parco, che misura 23.900 mq e espone oltre 200 opere, sarà aperto anche il giorno seguente, Domenica 5 Maggio, ore 10:00-13:00 e 16:30-19:30, Aperitivo, e tutti gli altri giorni 16:00-19:30 Nell’occasione saranno offerte a prezzi speciali opere di vari artisti Firenze, Via Sant’Andrea a Rovezzano, 5, 50136, tel. 055691114 o 3483300352, www.pazzagli.com Location: Via Sant’Andrea a Rovezzano, 5, 50136 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5873522145322868513 galleria-spazio-museo: Parco d'arte Pazzagli email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: "SUBURBIA" Vuoto e smarrimento in periferia. startDate: 5/25/13 endDate: 5/26/13 Description: Comunicato stampa: "SUBURBIA" Vuoto e smarrimento in periferia. Workshop cura di Francesca Loprieno Sono aperte fino a Martedì 21 Maggio le Preiscrizioni (gratuite e non impegnative) al Workshop "SUBURBIA" a cura di Francesca Loprieno. Il Workshop (8 ore - 160 Euro), si svolgerà Sabato 25 e Domenica 26 Maggio presso il Gav del Q.3 del Comune di Firenze, (Via Gran Bretagna 48) e sarà finalizzato, alla progettazione e realizzazione di un portfolio dei partecipanti e alla sua pubblicazione in un Multimeda Fotografico sul sito Deaphoto. Attestato di Frequenza per tutti i partecipanti. "L’obiettivo primario di “Suburbia” è quello di guidare gli studenti nello sviluppo di un progetto personale di esplorazione e narrazione delle periferie urbane a partire dalla propria esperienza. Attraverso la fotografia si vuole cercare di dare un senso al vuoto e allo smarrimento interiore che domina la società contemporanea. Gli studenti saranno sollecitati, attraverso l'analisi delle opere di autori importanti, ad esercitare la propria percezione visiva per cercare di capire cosa si nasconde dietro una determinata scelta stilistico-fotografica." (Francesca Loprieno) Calendario del Workshop Sabato 25 Maggio ore 15-18 e Domenica 26 Aprile ore 11-17 Programma / Modalità di iscrizione Informazioni e Preiscrizioni: Deaphoto cell 338 8572459 / deaphoto@tin.it Location: Via Gran Bretagna,48 50126 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Gav-Q3 Firenze email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: NOTTE BIANCA FIRENZE 2013 startDate: 4/30/13 endDate: 1/5/13 Description: Comunicato stampa: Notte Bianca Firenze: il 30 aprile la quarta edizione della manifestazione. Concerti e installazioni spettacolari come tributo alla fantasia. Cambiando la prospettiva può nascere una nuova visione, un nuovo sogno, un nuovo futuro. E’ con questo auspicio che si presenta la quarta edizione della Notte Bianca di Firenze, che il prossimo 30 aprile terrà la città e il pubblico con il naso all’insù. Il programma si ispira simbolicamente al celebre libro mettendo in scena il tema “volare” inteso come un'interpretazione dai significati metaforici, suggestivi e fantasiosi. Il ricco programma di eventi a cura del direttore artistico Felice Limosani coinvolgerà il cuore di Firenze con grandi installazioni, performance, musica e proiezioni. L’obiettivo è di rendere memorabile la serata per un pubblico di oltre 100.000 persone e rappresentare con una metafora la speranza e il cambiamento desiderati dal gabbiano Jonathan. Il suddetto è scricabile in pdf quì sul sito dell'evento: http://www.nottebiancafirenze.it/index.html L'intero programma con orari e luoghi è visibile seguendo questo link: http://www.nottebiancafirenze.it/programma.html Location: Firenze 50100 tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5871549939954343361 galleria-spazio-museo: In giro per la città email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: STREET PHOTOGRAPHY startDate: 4/27/13 endDate: 6/5/13 Description: COMUNICATO STAMPA: STREET PHOTOGRAPHY Sono aperte fino a Lunedì 6 Maggio (ad esaurimento posti disponibili) le Preiscrizioni (gratuite e non impegnative) al Corso di Street Photography organizzato da Deaphoto in collaborazione con il Quartiere 3 del Comune di Firenze. Il Corso (20 ore 200 Eu), è condotto da Sandro Bini, e ha come obbiettivo quello di fornire una preparazione professionale sulle tipologie, i modelli e le tecniche narrative della fotografia di strada, attraverso la progettazione e la realizzazione di un reportage sul Territorio e la produzione di un Multimedia fotografico. Le lezioni in aula si svolgeranno presso il Centro Gioveni Gavinuppia Q.3 Via G.Bretagna 48 (Firenze), il Giovedì ore 21-23 a partire da Martedì 7 Maggio. E' necessaria una conoscenza base di tecnica fotografica. Attestato di Frequenza per tutti i partecipanti. "Per street photography intendiamo un tipo di fotografia di tendenza umanistica, prevalentemente urbana, che ha come interesse principale e l’uomo e le situazioni umane e come campo di azione la strada, intesa come luogo di osservazione privilegiato della realtà sociale, contenitore visivo di storie, vicende, destini, segni, tracce." (Sandro Bini ) Calendario del Corso STREET PHOTOGRAPHY Martedì ore 21-23 Maggio 7-14-21-28 Giugno 1*-4-8*-11-15*-18 *esercitazioni esterne sabato ore 11-13 Programma dettagliato / Modalità di iscrizione. Derive Urbane / Firenze DU012 (Video fotografico Corso 2011-2012) Informazioni e Preiscrizioni: Tel 0550517721 / cell 338 8572459 www.deaphoto.it - deaphoto@tin.it Location: Via Gran Bretagna, 48 50126 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5871553642978796193 galleria-spazio-museo: Centro Gioveni Gavinuppia Q.3 FIRENZE email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: "Festival delle Belle Arti e della Cultura del XXI Secolo" startDate: 5/7/13 endDate: 5/14/13 Description: Comunicato stampa: Il Museo d'Arte Bellini aprirà le porte dal 7 al 14 Maggio 2013 alla mostra d'arte contemporanea dal titolo "Festival delle Belle Arti e della Cultura del XXI Secolo". In occasione del vernissage della mostra, l'astrattista Alessandro Giorgetti (artista della galleria Deodato Arte di Milano), presenterà Yellow, una delle opere del progetto 'Spartiti nell'Astratto' un gruppo di tele fuse con alcune partiture originali dell'omonimo musicista del 1800 ritrovate dopo la disastrosa alluvione del 1966, che si abbatté anche sulla basilica-santuario della SS. Annunziata di Firenze. La rassegna, organizzata dall' associazione culturale La Rosa dei Venti troverà spazio nelle nuove sale dell' ex Armeria quattrocentesca, al piano terra del Palazzo. Il museo è nel suo interno circondato da festoni policromi robbiani, da arazzi di manifattura medicea, da aggraziate savonarole. Affreschi della scuola di Giotto, busti di Donatello, ritratti di Tintoretto e ancora Della Robbia, Giambologna, Sansovino e altri migliaia di capolavori, antichi e contemporanei che assieme condurranno a quella fusione tra storia e presente, memoria e modernità. Un cameo, quello di Giorgetti, che crea l'evento nell'evento e si confà perfettamente con l'atmosfera della rassegna. L'arte musicale di ieri resuscita e rivive in simbiosi in un'opera d'arte contemporanea. In occasione di questa anteprima, l'opera Yellow sarà devoluta, alla basilica-santuario dove rimarrà esposta a tempo indeterminato. La direzione artistica dell’evento ha preferito privilegiare una linea estremamente moderna e concettuale dai colori essenziali fino alle nuove sperimentazioni tecniche e digitali al fine di evidenziare proprio l’evoluzione dell’arte dal passato ai tempi attuali. Sede: Museo Bellini, Via Lungarno Soderini 5, Firenze Location: Via Lungarno Soderini,5 50124 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5872728123236133441 galleria-spazio-museo: Museo D'Arte Bellini email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: PAESAGGIO ITALIA Incontro con Maurizio Galimberti startDate: 5/7/13 endDate: 5/7/13 Description: Martedì 7 Maggio alle ore 18 presso la Libreria Brac (Via dei Vagellai 18r, Firenze) incontro con MAURIZIO GALIMBERTI, (www.mauriziogalimberti.it ) artista e fotografo di fama internazionale che ci parlerà del suo recente volume Paesaggio Italia, catalogo della Mostra Mostra a cura di Benedetta Donato, dal 16 febbraio al 12 maggio 2013 presso l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti - Palazzo Cavalli Fianchetti (Campo Santo Stefano 2842, Venezia) che raccoglie vent’anni di ricerca e sperimentazione artistica con la Polaroid. L’incontro è organizzato dalla Libreria Brac in collaborazione con l’Associazione Culturale Deaphoto (www.deaphoto.it). A presentare e dialogare con l’artista Sandro Bini e Michelangelo Chiaramida di Deaphoto. Maurizio Galimberti. Paesaggio Italia / a cura di Benedetta Donato Con più di 300 pagine e oltre 300 opere:le Polaroid di questo libro di Galimberti mettono in scena un nuovo e sorprendente Viaggio in Italia, per certi tratti un percorso visivo, per altri fortememte autobiografico, in cui Galimberti non si risparmia. Un grande libro per appassionati di fotografia e di manipolazione delle immagini a sviluppo immediato, una tecnica che ha preceduto di molto la strada delle elaborazioni che si fanno oggi con la fotografia digitale. Una ricerca iniziata oltre vent'anni fa. Ai primissimi scatti realizzati negli anni '90 si affiancano gli inediti degli ultimissimi anni. Il risultato è un lavoro sul tema del viaggio in Italia che, per la prima volta, riesce a mettere insieme tutte le forme creative sperimentate dall'instant artist con la sua Polaroid. Location: Via dei Vagellai, 18 50122 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/posts galleria-spazio-museo: Libreria BRAC tramite DEAPHOTO email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: La responsabilità dell'occhio/Paolo Masi startDate: 5/11/13 endDate: 9/20/13 Description: Comunicato stampa: inaugurazione sabato 11 maggio ore 18 presentazione ore 18:15 interverranno: Carlo Frittelli, Flaminio Gualdoni, Paolo Masi 11 maggio - 20 settembre 2013 lun - sab ore 10:00-13:00 | 15:30-19:30 www.frittelliarte.it/paolomasi Frittelli arte contemporanea è lieta di presentare La responsabilità dell'occhio, un'ampia personale di Paolo Masi che inaugura nel giorno del suo ottantesimo compleanno, l'11 maggio 2013, e ripercorre alcune tappe fondamentali del suo percorso artistico fino alla fervida stagione recente. Alcune ampie installazioni di oggi, edite e inedite, si incrociano con documenti storici come i Cartoni, le Tessiture, i Dripping, che dagli anni '70 lo hanno visto protagonista di un rapporto analiticamente agguerrito e politicamente visionario con lo spazio del vedere. "io non mi fermo molto sul piano solo intellettuale, ma mi fermo sul piano fisico, cioè la mano a un certo punto si rifiuta di fare un gesto che ha fatto troppe volte e devo scoprire un gesto diverso, un modo diverso di affrontare la superficie, di affrontare la pittura". (Paolo Masi) È in corso di preparazione il volume monografico, introdotto da un saggio di Flaminio Gualdoni e ricco di testimonianze dell'artista, edito da Gli Ori, che sarà presentato ai primi di giugno al Museo Pecci di Prato. La monografia ricostruisce tutta la lunga vicenda operativa di Masi, dal superamento della cultura informale al ruolo di fondatore e protagonista di alcune vicende che hanno fatto di Firenze un polo attivo della pratica contemporanea internazionale: dal gruppo Centro F/Uno negli anni '60 a spazi di autonoma elaborazione e proposta come Zona e Base. Scrive Gualdoni: "I fili tesi sulla parete come a tracciare grandiose archipitture liciniane, le barre d'alluminio, i plexiglas portatori del loro colore, gli specchi, i raggi luminosi d'artificio, pongono primariamente in evidenza il processo formativo, l'aspetto dell'azione e il suo ruolo modificante in seno alla fruzione e alla concezione stessa del luogo". Location: Via Val di Marina, 15 50127 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5874041312031148833 galleria-spazio-museo: FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: Nidomondo | Luca Matti startDate: 5/10/13 endDate: 5/10/13 Description: inaugurazione venerdì 10maggio 2013 ore 17 www.frittelliarte/lucamatti Comunicato stampa: Siete invitati il 10 maggio 2013 all'inaugurazione della scultura di Luca Matti, realizzata grazie al contributo di HiRef S.p.a. e donata da Frittelli arte contemporanea al Comune di Firenze, che è stata collocata nel giardino di via Val di Marina, di fronte all'ingresso della galleria. Location: Via Val di Marina,15 50127 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5874041312031148833 galleria-spazio-museo: FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA email gestore : sponsor: Ufficio stampa: §Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: Pino Pascali disegnatore startDate: 5/11/13 endDate: 7/20/13 Description: inaugurazione sabato 11 maggio ore 18 11 maggio - 20 luglio 2013 lun - sab ore 10:00-13:00 | 15:30-19:30 www.frittelliarte/pascalidisegnatore Comunicato stampa: Frittelli Arte Contemporanea è lieta di presentare al pubblico una vasta rassegna di lavori per la pubblicità di Pino Pascali, eseguiti tra il 1958 e il 1967, durante la lunga e proficua collaborazione con Sandro Lodolo, il cui studio (Lodolofilm) produsse decine di sigle TV, caroselli e pubblicità. La mostra, allestita nella Sala Collezione, presenta Pino Pascali disegnatore evidenziando come le tematiche caratterizzanti la sua scultura siano in realtà già presenti e comincino ad esprimersi in questi disegni sin dalla fine degli anni cinquanta. Per l'occasione sono state raccolte oltre 50 opere. Una ricca collezione di disegni realizzati da Pascali in occasione di diversi progetti televisivi e pubblicitari che si propone come un ulteriore strumento di conoscenza della vicenda artistica e umana di Pascali. Location: via Val di Marina,15 50127 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5874041312031148833 galleria-spazio-museo: FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: OPEN SCHOOL-NOTTE BLU DELLA FOTOGRAFIA startDate: 11/5/13 endDate: 11/5/13 Description: In occasione del Festival d'Europa, la FSM organizza l'Open School, una giornata di orientamento per entrare in contatto e conoscere da vicino l’offerta formativa della scuola. L'anno passato, nel corso dell'Open School 2012, la FSM realizzò una campagna dal titolo PROFESSIONE FOTOGRAFO, che ritraeva alcuni studenti della scuola ed il cui intento era quello di dare risalto alla mission della FSM e al Corso Triennale di Fotografia, a venti anni dalla sua istituzione. Punta di diamante dell'offerta formativa della FSM, il Corso Triennale è rivolto a coloro che vogliono fare della fotografia la propria professione e pensato per offrire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie ad inserirsi nel mondo della fotografia con le peculiarità e varietà che lo caratterizzano. Quali sono le effettive possibilità lavorative di quanti desiderano intraprendere la carriera di fotografo ed hanno le competenze necessarie per farlo? Qual è il panorama della fotografia professionale dell'Europa contemporanea? Attraverso quali modalità l'Italia può rendersi competitiva nel contesto internazionale? Con l'Open School 2013 la FSM si propone come luogo deputato a trovare risposta a questi interrogativi, a offrire un quadro storico-culturale dei cambiamenti che hanno dato nuova struttura al mercato fotografico europeo, ma soprattutto a innescare un dialogo costruttivo tra studenti, professionisti e addetti ai lavori con cui condividere e arricchirsi reciprocamente. PROGRAMMA DELLA GIORNATA Pillole di sapere fotografico (mini corsi gratuiti) tra cui: Il racconto fotografico tra documentazione e interpretazione – Pietro Paolini | Terraproject Uso delle luci in studio – Paolo Cagnacci Gli smartphone e la fotografia on-the-road – Alessandra Capodacqua Usare Lightroom per creare un libro fotografico – Bärbel Reinhard Le ultime tendenze nella fotografia contemporanea – Margherita Abbozzo Ritratti in galleria: Set fotografico di ritratto – Paolo Cagnacci Portfolio night: I docenti della scuola offriranno un servizio di consulenza personalizzata aperto a chi non ha studiato fotografia ma vorrebbe consigli e opinioni sulle sue fotografie. Massimo Agus, Martino Marangoni e Margherita Verdi. Per informazioni: Fondazione Studio Marangoni Via San Zanobi 19R – 32R 50129 Firenze T 055 280368 M 345 7206260 F 055 215052 openschool@studiomarangoni.it www.studiomarangoni.it www.m-mag.it Location: Via San Zanobi,19 50129 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Fondazione Studio Marangoni email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: I VIAGGIATORI. Mostra personale di NEJDET VERGILI startDate: 5/9/13 endDate: 5/25/13 Description: Mostra personale di NEJDET VERGILI artista turco di notevole spessore. Colori,dissolvenza e consapevole passione si riscontrano nelle sue opere che dal 9 Maggio verranno esposte per allietare il pubblico. Ma lasciamo le parole al critico d’arte Umberto Putzu che segue con passione il lavoro dell’artista: “Quando [nel 2010] ho presentato per la prima volta alla galleria FYR di Firenze il pittore di Istanbul Nejdet Vergili mi aveva subito colpito, come ho scritto:“L’uso consapevole della tecnica pittorica…la dissolvenza dei suoi colori tra sfumature, fraseggi, luci e ombre in un lirismo di continuo gioco”. Vedere le sue opere oggi è una viva testimonianza del continuo essere in movimento della sua arte. Dalla primaria “evanescenza in gioco” sta sviluppando un’intensa trama dove colori e immagini si sovrappongono, mettendo a fuoco, un’immediata ma discreta fusione tra oriente e occidente, anche grazie alla leggerezza [apparente] del suo stile. Il delicato “svolgersi” delle sue opere riesce a fondere, con il dono della naturalezza, l’elegiaca poeticità di archetipi paesaggi, fatti di vibrazioni in colore. La tessitura avvolgente abbraccia l’intera visione delle sue “scene” con aulica armonia, ma con consapevolezza [talvolta quasi fotografica] della vita quando è fuggente, sospesa nell’attimo… in un gioco di libertà. Le sue figure, che abbiamo chiamato anche “angeli”, appaiono e scompaiono come autentici “viaggiatori” in un labirinto di specchi, ma con discrezione e gentilezza in gioiosa armonia con il contesto, le immagini, la natura. Nejdet Vergili, nella sua ricerca evita effetti spettacolari (oggi troppo abusati) e contrasti violenti tra i colori, per dedicarsi a sempre più morbidi contrappunti tonali su base monocromatica. Un modo chiaro per dire: possiamo essere creativi anche usando le variazioni di un solo colore. Un’avvincente delicatezza della pittura che si esprime con fascino discreto e l’eleganza d’essere artista oggi: dalla Turchia a un mondo aperto a cio che è sentita espressione d’arte, orizzonte… senza artificiosi contrasti.” Location: Via dei Fossi, 55 50123 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5875661636373113697 galleria-spazio-museo: Galleria Antichità Via dei Fossi - Firenze email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: FRANCO MAURO FRANCHI-“Waiting Sogni Mediterranei - Fiesole preview” startDate: 5/10/13 endDate: 5/21/13 Description: FIRENZE Si inaugura venerdì 10 maggio alle ore 17.30 la ArtGallery Il Cesello (Via Maggio 71/r) di Firenze, la mostra di pittura e scultura del maestro Franco Mauro Franchi dal titolo “Waiting Sogni Mediterranei - Fiesole preview” curata da Rossana Corsi e Filippo Lotti. Questa mostra, come se ne evince dal titolo, fa da anteprima alla mostra omonima “Sogni Mediterranei” che si terrà al museo civico archeologico e nell'area archeologica di Fiesole dal 1 giugno al 1 settembre prossimo. In questa esposizione, fatta in collaborazione con FuoriLuogo servizi per l’Arte e con l’associazione culturale “La Ruga”, possiamo ammirare una ventina di lavori tra dipinti e sculture che testimoniano l’importanza del serio lavoro compiuto dall’artista livornese nel corso degli ultimi anni. In particolare, oltre a dipinti e studi preparatori, una serie di sculture in bronzo fuse proprio dalla storica fonderia artistica Il Cesello di Campi Bisenzio. Lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo esprimendo un senso della forma ampia e solare che aspira a rappresentare nell’immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l’universo. Donne giunoniche di una leggerezza infinita, affascinanti e misteriose: «le imponenti forme di Franchi – dice il critico d’arte Marco Moretti -, eccelse ed eccessive allegorie di un’abbondanza atavicamente implicita nelle germinazioni della terra. Niente è materiale nello spazio e, forse, paradossalmente, neppure queste veneri che nello spazio si ergono come colline antropomorfe». Un percorso senza grandi deviazioni, quello di Franco Mauro Franchi (Castiglioncello, Livorno, 1951), scultore, pittore, disegnatore formatosi all’Istituto Statale d’Arte di Lucca e poi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Franchi ha costruito le sue forme su un segno corposo e ben strutturato: dipanato con morbidezza nella pittura e sinuosamente avviluppato intorno alla materia nella scultura. Inizia il suo intenso percorso espositivo alla fine degli anni Sessanta, non ancora ventenne, esponendo nella galleria dell’artista e amico Sirio Bandini a Cecina. Intanto prende corso la sua carriera d’insegnamento, che lo porterà, nel 1989, a ottenere la cattedra di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Foggia, poi a Bologna e infine a Carrara dove oggi è titolare della cattedra di scultura. Dal 1978 comincia a eseguire opere monumentali, prima a Cecina (la Fontana in Piazza della Libertà), poi in numerosi altri spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Partecipa ad importanti rassegne, come la Quadriennale di Roma, e allestisce personali in luoghi istituzionali come il Museo Fondation Gianadda di Martigny (Svizzera), Fort Barraux Grenoble (Francia), Belle Usine di Fully (Svizzera), Villa Medicea di Cerreto Guidi (Fi), Museo Archeologico di Firenze (2006), Galleria comunale Casa Frabboni, San Pietro in Casale (Bo). In particolare, nel 2005 espone una grande scultura del peso di 9 tonnellate, in marmo bianco e bardiglio, alla Fiera Internazionale M.I.B.A. di Ingoldstadt (Germania). Da segnalare anche le tre mostre curate da Filippo Lotti: “Le forme liberate” (2010), Castello dei Vicari, Lari (Pi) e quelle del 2011 ”La miniera, la materia, le forme” alla Sala Calderai di Montecatini Val di Cecina (Pi) e “Mediterranea” nella sala espositiva “La Macchia” di Castiglioncello. Nel 2011 partecipa alla LIV Biennale di Venezia, Sala Nervi, Torino. Nel 2012 realizza, per la chiesa di San Luigi Gonzaga a Ponte a Egola (Pi), una stazione della Via Crucis. Dello stesso anno l’importante mostra collettiva “Le avventure della forma” al Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu). La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 21 maggio prossimo ma le opere potranno essere visionate in galleria fino alla fine di luglio. Orario di apertura: dal lunedì al venerdì 11.00 -19.30 (orario continuato), sabato su appuntamento. Per info: 055 9755481 - info@artgalleryilcesello.com. Orario: dal lunedì al venerdì 11.00 -19.30 (orario continuato), sabato su appuntamento. Ingresso libero Info: info@artgalleryilcesello.com In collaborazione con: FuoriLuogo – servizi per l’Arte, Associazione Culturale “La Ruga” Location: Via Maggio, 71 50125 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5876279646382744897 galleria-spazio-museo: Firenze - c/o ArtGallery Il Cesello email gestore : sponsor: 2456 Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: BOBOLI: I SEGRETI DEGLI ALBERI startDate: 5/12/13 endDate: 5/19/13 Description: Boboli: i Segreti degli alberi Passeggiata storico-botanica nel Giardino del Re 12 e 19 maggio 2013 Giardino di Boboli – Firenze Le due domeniche centrali del mese di maggio, il 12 e il 19 dalle ore 10 alle ore 11.30 avranno luogo nel Giardino di Boboli due interessanti visite alla riscoperta dei “patriarchi” verdi di Boboli: dalla monumentale Ginkgo biloba, originaria dell’Asia e diffusa in Europa nel 1750, al Kaki virginiana dai piccoli frutti dolcissimi, all’imponente Cedrus Libani, alla particolarissima collezione delle Cycas, palme originarie della Cina e del Giappone. E ancora i segreti del Giardino botanico superiore, con le sue piante acquatiche e un raro esemplare di Sophora japonica. Novanta minuti di passeggiata tra curiosità storiche e botaniche, raccontate dalla giornalista Mara Amorevoli in compagnia di Ilaria Cutino esperta di scienze forestali e operatrice Open Lab. Un viaggio assolutamente inedito che permetterà di individuare la metamorfosi dell’originario “Orto dei Pitti” fino all’attuale giardino-museo all’aperto. Il percorso prenderà inizio dal cinquecentesco Anfiteatro disegnato dal Tribolo, proseguirà verso le sistemazioni seicentesche di Giulio Parigi autore dei labirinti, delle ragnaie e del Viottolone dei cipressi per arrivare alle trasformazioni avute nel corso nel ‘700 con le serre di ananassi, gli orti botanici e lo “Stanzone” dei vasi per gli agrumi progettato da Zanobi del Rosso e al grande viale carrozzabile che attraversa i labirinti risalente al 1830. Una sosta alla Meridiana permetterà di approfondire il discorso sull’origine dell’orto-giardino, mentre ad Annalena si potranno ammirare i grandi alberi del giardino. La visita si concluderà alla Botanica superiore con visita alle serre ottocentesche e agli spazi delle piante acquatiche. Un’immersione primaverile per scoprire la complessa architettura vegetale del Giardino di Boboli con i suoi 4464 esemplari di piante. I partecipanti dovranno prenotare tramite il call center di Firenze Musei ( 055 294883 ) - il biglietto d’ingresso al Giardino di Boboli € 10.00 - prenotazione di € 3.00 - Appuntamento presso la biglietteria di Palazzo Pitti 10 minuti prima della visita. Al termine della passeggiata i partecipanti potranno proseguire la visita in tutte le altre zone del Giardino di Boboli e visitare il Museo delle Porcellane ,il Museo degli Argenti, la Galleria del Costume e il Giardino Bardini compresi nel prezzo del biglietto. Location: Piazza Pitti, 1 50125 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5876801191421655281 galleria-spazio-museo: GIARDINO DI BOBOLI email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: DUE EVENTI IN PARALLELO startDate: 5/25/13 endDate: 6/19/13 Description: Per la sua mostra presso la Galleria 360 di Firenze l`artista fotografa tedesca Ursa Schöepper presenta i suoi cicli fotografici più importanti,mettendo in discussione il ruolo che oggi ha la fotografia. Non più una semplice trasposizione della realtà attraverso l'obbiettivo fotografico, ma il tentativo di andare oltre quello che l`immagine può rappresentare. Le opere presentate in mostra simboleggiano il ruolo liberatorio che la manipolazione fotografica ha prodotto oggi in termini artistici. Attraverso la manipolazione digitale la fotografia non è più mera rappresentazione realistica ma diventa realtà quasi virtuale. E` il caso del ciclo fotografico cui appartengono "Strutture interne Brandeburgo ". Il "mascheramento", invece dei più grandi musei del mondo, in piena linea con le ideologie del cubismo, restituisce questi stessi edifici alla città. L'effetto è stato raggiunto attraverso giochi di luci e di ombre. Il calcolo matematico del rigore architettonico cede il passo alle leggi del processo creativo con il quale l'artista interviene modificando le immagini. Un nuovo concetto di spazio viene rappresentato in Library1, Library2 , dove l'ordine rigoroso tipico delle librerie viene sdrammatizzato dall'uso del colore. Mentre con "Hommage a Bauhaus" rende omaggio ai principi della scuola che ebbe al centro della sua ricerca il rapporto tra tecnologia a cultura. Inoltre nella stessa serata inaugurale verrà presentata la mostra collettiva "I linguaggi dell'arte" che vedrà la partecipazione di artisti internazionali. Il tentativo è quello di accendere i riflettori su artisti già molto conosciuti all'estero e che grazie all'ospitalità della Galleria360 di Firenze, sarà possibile vedere anche in Italia. Galleria360 Via il Prato 11/r Florence Italy 50123 Phone: + 39 055 2399570 Cell: +39 329 1035619 Cell: +39 329 1034908 Web site: www.galleria360.it mail: info@galleria360.it Facebook Fan Page: http://www.facebook.com/pages/Galleria-360/283632538355966 Location: Via il Prato, 11 50123 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria 360 email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: FESTIVAL OF CONTEMPORARY VISIONS-ARTCLOUD #2 startDate: 5/18/13 endDate: 5/31/13 Description: Day One Art Firenze in collaborazione con Multiverso,da Aprile,allieta gli spettatori in una rassegna artistica nonchè mostra collettiva di artisti di varie nazionalità. Caratterizzato in quattro sessioni-ARTCLOUD,una per ogni mese primaverile, in location ogni volta nuove. Adesso è la volta di ARTCLOUD# 2. Un evento che si caratterizza in diverse sfumature di pensieri,gesti,visioni,tecniche e musica, che si intersecano per dar spazio ad una molteplicità di idee che dialogano tra di loro e con il pubblico. L'idea,l'immagine primordiale di ognuno di noi in quanto essere creativo,è quì espletata e "messa in scena" in un grande Festival. Il Festival delle visioni contemporanee appunto. Gli artisti di questo secondo appuntamento sono: Valentina Loretelli,Valeria Calabria,Jean Marc La Roque,Damiano Serra,Aaf Woldinga,Genya Krikova,Marea Atkinson e Walter Accigliaro. Inaugurazione Sabato 18 Maggio alle ore 18:00 presso Multiverso in via Campo d'Arrigo 40!! Location: Via del Campo D'Arrigo 40 50131 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5877876176551612929 galleria-spazio-museo: MULTIVERSO email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: ASTA2013-a sostegno delle attività culturali della Fondazione Studio Marangoni startDate: 5/23/13 endDate: 5/24/13 Description: Il 23 e 24 maggio 2013, la Fondazione Studio Marangoni presenta al Museo Marino Marini di Firenze un evento eccezionale a sostegno delle proprie attività culturali: ASTA2013 che, dopo il grande successo dell'esperienza del 2011, sarà riproposta nella sua seconda edizione. ASTA2013 nasce con l’intento di sostenere le attività collaterali della FSM che, al fanco della sua ventennale attività didattica, si contraddistingue per la proposta di una ricca offerta culturale con cui favorire la conoscenza dell’arte fotografca in Italia: dalle conferenze alle mostre, dai salotti fotografci al magazine online. Per promuovere questa importante iniziativa è stata scelta un’immagine oltremodo emblematica che racchiude in sé la natura di entrambe le prestigiose istituzioni, il Museo Marino Marini e la Scuola di Fotografa della FSM, accomunate dalla medesima volontà di esser luogo del contemporaneo, d’incontro e di formazione. La FSM ha scelto lo scatto di un’ex studentessa del Corso Triennale di Fotografa per presentare le due giornate all’insegna della fotografa contemporanea all’interno dell’ex Chiesa di San Pancrazio. ASTA2013 costituirà un’importante occasione per raccogliere fondi, ma anche una felice circostanza per collezionisti, amanti dell’arte e appassionati di fotografa per potersi aggiudicare opere uniche, circondati dagli sguardi delle bagnanti, dei giocolieri e dei cavalieri dello scultore pistoiese Marino Marini. Tra coloro che hanno deciso di supportare le iniziative culturali della FSM donando un loro scatto: Andrea Abati, Eleonora Accorsi, Marc Peter Adams, Massimo Agus, Marco Ambrosi, Marina Arienzale, Hide Ashizawa, Simone Bacci, Emanuele Baciocchi, Fabio Barile, Giorgio Barrera, Gabriele Basilico, Samuele Benelli, Maurizio Berlincioni, Mathieu Bernard-Reymond, Carmelo Bongiorno, Fabio Boni, Michele Borzoni, Paolo Cagnacci, Andras Calamandrei, Marco Calò, Daniela Cammilli, Ronni Campana, Luca Campigotto, Alessandra Capodacqua, Riccardo Cavallari, Margherita Cesaretti, Matteo Cesari, Barbara Chiarini, Annalisa Cimmino, Lois Conner, Paolo Corti, Costanza De Rogatis, Edoardo Delille, Alessio Del Lama, Filippo Del Vita, Alessandro Destro, Federica Di Giovanni, Luca Di Salvo, Marco Dolf, Simone Donati, Carlo Furgeri, Sally Gall, Gabriele Galimberti, Laura Garcia Serventi, Elena Givone, Francesco Gnot, Claudio Gobbi, Ken Grant, Liliana Grueff, Guido Guidi, Sabine Korth, Marco Lachi, Cosmo Laera, Marco Lanza, Karin Mack, Ferruccio Malandrini, Martino Marangoni, Gianluca Maver, Alessandro Mencarelli, Monika Merva, Sandro Michahelles, Antonella Monzoni, Abelardo Morell, Francesca Nicolosi, Silvia Noferi, Petri Nuutinen, Keisuke Otobe, Alessandro Pace, Pierpaolo Pagano, Pietro Paolini, Ippolita Paolucci, Federico Patellani, Cosimo Piccardi, Viola Pinzi, Bernard Plossu, Mark Power, Marta Primavera, Niccolò Rastrelli, Baerbel Reinhard, Simon Roberts, Norma Rossetti, Lorenzo Rugiati, Osvaldo Sanviti, Sandro Scalia, Raffaello Scatasta, Ciro Frank Schiappa, Helen Sear, Massimo Siragusa, Massimo Stefanutti, Daniela Tartaglia, George Tatge, Toni Thorimbert, Giuseppe Toscano, Paolo Ventura, Margherita Verdi, Denise Vernillo, Davide Virdis, Massimo Vitali, Jay Wolke, Paolo Woods, Cristina Zamagni ASTA2013 si svolgerà giovedì 23 maggio dalle 14 alle 20 e venerdì 24 maggio dalle 10 alle 20, orario in cui l'asta sarà dichiarata chiusa. In un'asta silenziosa le offerte non vengono annunciate, ma registrate su una lista posta accanto a ogni fotografa. Quando l'asta viene chiusa, l'offerta massima si aggiudica la fotografa. La base d'asta è decisa dall'autore stesso. Chi non potrà partecipare di persona all'asta, potrà visionare le opere nella galleria online della Fondazione Studio Marangoni www.studiomarangoni.it e fare la propria offerta telefonando ai numeri telefonici: +39 345 7206206 e +39 348 9791450. Non si accettano offerte via email. Location: Piazza San Pancrazio 1, 50123 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5878946084379445217 galleria-spazio-museo: Museo Marino Marini email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: "Architecture, Metamorphoses" e "Linguaggi dell'arte" startDate: 5/25/13 endDate: 5/19/13 Description: La Galleria360 è lieta di invitarla all'inaugurazione di due eventi in parallelo: la mostra personale dell'artista tedesca Ursa Schoepper dal titolo: "Architecture, Metamorphoses" e la mostra collettiva: "Linguaggi dell'arte" inoltre durante la serata sarà possibile degustare tre differenti qualità di vino offerte dall'azienda vinicola "Sclavia" un evento da non perdere!!! Per la sua mostra presso la Galleria 360 di Firenze l`artista fotografa tedesca Ursa Schoepper presenta i suoi cicli fotografici più importanti,mettendo in discussione il ruolo che oggi ha la fotografia. Non più una semplice trasposizione della realtà attraverso l'obbiettivo fotografico, ma il tentativo di andare oltre quello che l`immagine può rappresentare. Le opere presentate in mostra simboleggiano il ruolo liberatorio che la manipolazione fotografica ha prodotto oggi in termini artistici. Attraverso la manipolazione digitale la fotografia non è più mera rappresentazione realistica ma diventa realtà quasi virtuale. E` il caso del ciclo fotografico cui appartengono "Strutture interne Brandeburgo". Il "mascheramento", invece dei più grandi musei del mondo, in piena linea con le ideologie del cubismo, restituisce questi stessi edifici alla città. L'effetto è stato raggiunto attraverso giochi di luci e di ombre. Il calcolo matematico del rigore architettonico cede il passo alle leggi del processo creativo con il quale l'artista interviene modificando le immagini. Un nuovo concetto di spazio viene rappresentato in Library1, Library2 , dove l'ordine rigoroso tipico delle librerie viene sdrammatizzato dall'uso del colore. Mentre con "Hommage a Bauhaus" rende omaggio ai principi della scuola che ebbe al centro della sua ricerca il rapporto tra tecnologia a cultura. Inoltre nella stessa serata inaugurale verrà presentata la mostra collettiva "I linguaggi dell'arte" che vedrà la partecipazione di artisti internazionali. Il tentativo è quello di accendere i riflettori su artisti già molto conosciuti all'estero e che grazie all'ospitalità della Galleria360 di Firenze, sarà possibile vedere anche in Italia. per maggiori informazioni: www.galleria360.it Galleria360 Via il Prato 11/r Florence Italy 50123 Phone: + 39 055 2399570 Web site: www.galleria360.it mail: info@galleria360.it Facebook Fan Page: http://www.facebook.com/pages/Galleria-360/283632538355966 Location: Via il Prato, 11 50123 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria 360 email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: TREE HAND-Esposizione personale di Marta Maretti startDate: 5/22/13 endDate: 5/22/13 Description: Il 22 Maggio alle 22 al nuovo esilarante FUK - Florence Unpopular Kafé nel centro storico di Firenze,ci sarà l'inaugurazione di un'esposizione esplosiva che vede come protagonista l'artista Marta Maretti. Ecco cosa dice l'artista a proposito della sua collezione: "Lasciatevi attraversare dalla consapevolezza di cio' che e' stato, di cio' che e' e di quello che ci sara'.. La consapevolezza fornisce il materiale "grezzo" a partire dal quale si possono sviluppare idee soggettive circa la loro esperienza, il passo successivo alle idee e' arrivare alla parte inconscia, diventando integramente conscia: questa e' illuminazione." Sarete allietati per le prossime settimane,gustandovi un'ambiente giovane dinamico e...unpopular! In più per mantenere il ritmo artistico special dj set SCAR DUGGHY con una selezione di musica funky, house, uk bass, garage... Non manca proprio nulla. Solo voi. Location: Via Giuseppe Verdi,19 50122 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: FUK FIRENZE email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: Federico Guida:dipinti contemporanei in scena aperta startDate: 5/23/13 endDate: 6/25/13 Description: Il 23 Maggio 2013 si apre questa interessante mostra personale dell'artista milanese Federico Guida presso la Galleria Frascione Arte presso il Palazzo Ricasoli-Firidolfi in via Maggio 5 a Firenze. Egli con i suoi contemporanei dipinti spazia nell'inconscio dello spettatore e lo segue portandolo all'interno di uno spazio mutevole,ma al contempo fatto di consapevole ricerca e importanza nell'oggetto simbolico.La prostra proseguirà fino al 25 Giugno.Via Inaugurazione alle ore 18:30. Location: Via Maggio, 5 50125 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://lh6.googleusercontent.com/-aErrbLSGePU/UZvGfNIMv1I/AAAAAAAAAhg/3EPg__ay5Os/w1000-h594-no/invitoverdeb%255B3%255D.png galleria-spazio-museo: Galleria Frascione email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: VISITE GUIDATE ED APERTURA STRAORDINARIA DEL CORRIDOIO VASARIANO startDate: 5/21/13 endDate: 9/30/13 Description: Alla scoperta dei segreti del corridoio vasariano: un tour, insolito, ricco di suggestioni e visioni inedite, con il direttore degli Uffizi Antonio Natali. Questa la proposta di WWW.FIRENZEMADEINTUSCANY.COM, una guida esclusiva dedicata a Firenze e alla Toscana che offre al turista esigente percorsi segreti e suggestivi. Food, Artigianato, Shopping, Arte, itinerari esclusivi e pacchetti alternativi pensati per il turista colto ed esigente, o semplicemente affascinato dalle meraviglie del territorio toscano, che non si vuole omologare alla massa ma scegliere percorsi diversi, suggestioni che mettono al centro del tour una visione insolita, un punto di vista “altro” di Firenze e dintorni. In collaborazione con le principali istituzioni della città, la redazione di WWW.FIRENZEMADEINTUSCANY.COM, è alla continua ricerca di percorsi alternativi e originali che valorizzino il patrimonio enogastronomico toscano e fiorentino, nonché il patrimonio paesaggistico, architettonico, storico artistico. Un occhio di riguardo è dato agli eventi musicali, alle rassegne, ai festival, agli eventi teatrali, cinematografici e culturali presenti in città, per vivere Firenze e la Toscana al massimo, godendo di ogni aspetto legato alla squisita ospitalità e al lifestyle, alla storia, alla cultura, alla gastronomia, aspetti che rendono questa città unica al mondo. Tra le varie iniziative speciali di WWW.FIRENZEMADEINTUSCANY.COM, segnaliamo la visita al corridoio Vasariano con la guida d’eccezione del Direttore degli Uffizi, Antonio Natali. Si tratta di un tour esclusivo, in un’ala del Museo realizzata da Giorgio Vasari, normalmente chiusa al pubblico, un tempo rifugio della Famiglia De Medici, un corridoio ricco di meraviglie non solo artistiche: “Dal ‘500 al ‘900, 450 volti dei grandi maestri della pittura e della scultura scandiscono un viaggio attraverso l’arte. Occhi e mani che hanno creato capolavori, testimoniano il loro passaggio e la loro opera, raccontano come è cambiato il modo di rappresentarsi, le epoche in cui hanno vissuto, il loro personalissimo modo di essere. In realtà la collezione di autoritratti completa vanta 1750 opere – tra le quali moltissimi nomi contemporanei che per adesso trovano posto solo nelle mostre. Gian Lorenzo Bernini, Annibale Carracci, Francesco Primaticcio, Lavinia Fontana, Federico Barocci e poi i grandi maestri del Novecento come Ligabue, De Chirico, Manzù, Balla, Paladino, Fontana, Pistoletto, Carrà, solo per citarne alcuni, senza dimenticare importanti artisti stranieri sia del passato come Rembrandt, Reynolds, Ingres, Ensor, che del p resente come Chagall, Rauschenberg, Joseph Beuys.” Il corridoio Vasariano, è un vero e proprio miracolo di architettura cinquecentesca e si snoda con un percorso soprelevato sulla città di Firenze. Un percorso indimenticabile e un’esperienza unica, nel cuore di una città che, nonostante il turismo di massa, ha sempre e comunque ancora molto da scoprire. Location: Piazza della Signoria, 50122 Firenze tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Corridoio Vasariano-Uffizi email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: Il Sogno nel Rinascimento startDate: 5/21/13 endDate: 9/15/13 Description: “Se il sogno è di per sé fenomeno notturno e spesso inquietante, coincidente con una vacatio dell’anima cosciente che spalanca le porte della più abissale interiorità umana (ma anche, secondo radicate credenze, apre varchi al Divino), la rappresentazione del sogno è per gli artisti d’ogni tempo una sfida giocata sul duplice terreno della convenzione e della fantasia. E nel Rinascimento, le risposte artistiche a questa sfida furono – lo vedrà chi visita la mostra o sfoglia il catalogo – quanto mai varie e illuminanti” (Cristina Acidini). Le parole della Soprintendente Cristina Acidini introducono con efficacia alla mostra che offrirà al visitatore la possibilità di addentrarsi per la prima volta in un argomento così coinvolgente e affascinante come il Sogno nel Rinascimento, cercando di metterne in luce la ricchezza e varietà. Il tema del sogno assume infatti un rilievo particolare nella mitologia antica e nella cultura del Rinascimento, come dimostra il suo diffondersi nelle arti figurative ed in particolar modo in opere di soggetto religioso o legate alla riscoperta dei miti antichi. Profetico o premonitore, illustrato da episodi celebri dell’Antico Testamento (i sogni del Faraone spiegati da Giuseppe ebreo, il sogno di Giacobbe, etc.) o dall’agiografia visionaria (sogni di Costantino, di san Francesco, di santa Orsola, etc.), il sogno si offre anzitutto come manifestazione e rivelazione di un altro mondo. Esso manifesta altresì, in senso profano, le possibilità induttive e speculative offerte all’animo umano; trasfigura il vissuto quotidiano e rivela la sua dimensione erotica; viene ad occupare un ruolo prezioso nella teoria e pratica dell’arte, non meno attente all’attività onirica che la letteratura, la filosofia o la medicina. “Il taglio iconografico e iconologico scelto, inconsueto per le esposizioni italiane, consentirà al pubblico di guardare con occhi diversi ad opere celebri come, ad esempio, il Sogno del Cavaliere di Raffaello della National Gallery di Londra, cui, per la prima volta, sarà accostata la fonte principale fornita al Sanzio, il poema latino dei Punica di Silio Italico, stampato a Roma fra il 1471 e il 1472” (Alessandro Cecchi). Varie sezioni articoleranno la mostra, cominciando da quelle che definiscono e precisano il contesto nel quale il sogno si manifesta: la notte, il sonno. La Notte, che inaugura il percorso espositivo, vi sarà rappresentata con tutta la sua complessa simbologia ed in particolare attraverso alcune delle tante derivazioni plastiche e pittoriche tratte dalla Notte che Michelangelo scolpì nella Sagrestia Nuova, per il monumento funebre in memoria a Giuliano de’ Medici. La sezione successiva, intitolata La Vacanza dell’anima, metterà in primo luogo in risalto le opere legate al sonno, ne presenterà poi altre inerenti ai miti della classicità come il Fregio della Villa Medicea di Poggio a Caiano di Bertoldo, ma anche opere letterarie come la celebre Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, in cui il sogno svolge un ruolo fondamentale. Li affiancano dipinti e incisioni di soggetto mitologico e allegorico, alcuni per la prima volta esposti a Firenze come il Sogno del cavaliere di Raffaello della National Gallery di Londra e il dipinto con Venere e Amore addormentati e spiati da un satiro del Correggio proveniente dal Museo del Louvre. Visioni dell’Aldilà tratterà il tema del sogno nella tradizione biblica e religiosa, con esempi grafici e pittorici dei secoli XV e XVI, dal Sogno di Giacobbe all’Interpretazione dei sogni da parte di Giuseppe, ai Sogni e Visioni di sante e santi come Elena, Orsola, Caterina d’Alessandria, Agostino, Girolamo. Di importanza fondamentale è la sezione intitolata La vita è sogno, che trae origine dall’eccezionale fortuna iconografica di un disegno di Michelangelo, Il Sogno o la Vanità dei desideri umani, come dimostra il gran numero di riprese e copie che ne sono state eseguite, fra le quali quelle di Giulio Clovio, Francesco del Brina, Battista Franco, etc. Nella stessa sezione I sogni del principe, presentano la figura di Francesco de’ Medici ed il suo particolare e fecondo rapporto con il sogno, di cui ci sono pervenute varie testimonianze, spesso impregnate di fantastica teatralità (come L’Allegoria dei Sogni del Naldini che si trova nello Studiolo), in questo simbolicamente rivelatrici di quanto e come il Sogno fosse al centro del dibattito culturale della fine del Rinascimento. Sono, in questo ambito, presentati disegni, documenti, dipinti fra i quali il Ritratto di Bianca Cappello di Alessandro Allori con al verso l’iconografia del celebre Sogno di Michelangelo e, sempre dell’Allori la rara Spalliera di letto dai motivi onirici, conservata nel Museo Nazionale del Bargello. La penultima sezione Sogni enigmatici e visioni da incubo presenterà opere inquietanti e di difficile interpretazione come la stampa raffigurante Il sogno del dottore di Albrecht Dürer dove è difficile comprendere se l’artista abbia rappresentato un sognatore tentato da Venere oppure i pericoli dell’accidia, o Cibele che si prende gioco di un alchimista addormentato davanti al suo forno. Ancora opere da incubo, abitate dal Diavolo inteso come Separatore, il grande Trasgressore e provocatore di incubi, che si affaccia quando la sovranità del giorno si arrende e appare il lato oscuro delle cose: ed ecco le visioni dell’Inferno o le Tentazioni di Sant’Antonio, di Bosch, Brueghel, Jan Mandijn e Met de Bles. La mostra si conclude con un richiamo all’Aurora considerata nel Rinascimento come lo spazio - tempo dei sogni veri (rappresentata da un dipinto di Battista Dossi) per aprirsi, infine, al Risveglio (con il Risveglio di Venere di Dosso Dossi, Bologna, Collezione Unicredit Banca) come espressione della ciclicità paradigmatica e complementare del tempo. La mostra - promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze Musei e l’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze - è stata organizzata dalla stessa Soprintendenza del Polo Museale di Firenze e dalla Réunion Musées Nationaux Grand Palais di Parigi dove avrà una seconda sede al Musée du Luxembourg (9 ottobre 2013 - 26 gennaio 2014 - con la cura di Chiara Rabbi Bernard, Alessandro Cecchi e Yves Hersant, che hanno curato anche il catalogo edito da Sillabe. Location: Piazza dè Pitti, 50125, Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5880550677755275889 galleria-spazio-museo: Palazzo Pitti-Galleria Palatina email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: 5 GRANDI INCONTRI CON LA LETTERATURA (Quinto incontro) startDate: 5/23/13 endDate: 5/23/13 Description: Sala Pistelli, Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour 1, Firenze Giovedì 23 maggio 2013 dalle 17 alle 19 L’Associazione culturale MultiMedia91 presenta il quinto appuntamento della Rassegna annuale 2012-2013 “5 Grandi Incontri con la Letteratura”, a cura della poetessa e scrittrice fiorentina Maria Grazia Maramotti, giovedì 23 maggio dalle 17.00 alle 19.00 nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1 Firenze. L’incontro è dedicato allo scrittore e critico Giulio Ferroni e alla presentazione del suo libro Gli ultimi poeti Giudici e Zanzotto, Il Saggiatore 2013. Dopo l’intervista all’autore da parte della curatrice Maria Grazia Maramotti seguirà l’intervento critico di Simona Costa, professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Come si legge nell'introduzione al libro, Gli ultimi poeti Giudici e Zanzotto è un percorso emotivo e concettuale attraverso le differenze e le sostanze di questi due grandi interpreti della letteratura italiana. Con la passione dello studioso e la fermezza del critico,Giulio Ferroni ci rende una testimonianza limpida ed essenziale, un confronto dialogico tra due uomini che con la loro morte hanno chiuso definitivamente una stagione unica e irripetibile. Note biografiche dell’autore Giulio Ferroni (Roma, 1943) è storico della letteratura, critico letterario, scrittore e giornalista. I suoi studi sul Cinquecento italiano sono in parte raccolti nei volumi: Mutazione e riscontro nel teatro di Machiavelli (1972); Le voci dell’istrione. Pietro Aretino e la dissoluzione del teatro (1977); Il testo e la scena (1980). Ha pubblicato altri saggi su Ariosto, Machiavelli, Castiglione, Caro, Cellini, su problemi storiografici e sulle questioni teoriche riguardanti il Rinascimento. Ha approfondito le questioni relative al comico, con il volume Il comico nelle teorie contemporanee (1974). Ha raccolto l'esperienza dello studio delle più diverse zone della letteratura italiana, in un’ampia Storia della letteratura italiana, in 4 volumi apparsi presso l’Einaudi Scuola, 1991. Al piano della polemica politico-culturale appartengono le lettere raccolte nel volume Lettere a Belfagor di Gianmatteo del Brica (1994), il saggio La scena intellettuale. Tipi italiani(1998), e il più recente Dizionarietto di Robic. Centouno parole per l’altro millennio (2000). Una sintesi della sua prospettiva insieme “teorica” e militante è data dal volume Dopo la fine. Sulla condizione postuma della letteratura (1996). Sui problemi della scuola il volume La scuola sospesa. Istruzione, cultura e illusioni della riforma (Einaudi contemporanea, 1997). Attualmente collabora alle pagine culturali dell’ “Unità”. Dal 1982 è professore ordinario di letteratura italiana presso l’Università “La Sapienza” di Roma. La rassegna è aperta a tutti e l’ingresso è libero Info: Associazione culturale MULTIMEDIA91, Firenze, 335 6676218 Ufficio stampa: Katia Moretti, 338 3860047 katia.moretti@tiscali.it - www.multimedia91.it Location: Via Cavour 1, 50129 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Medici Riccardi email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: I “Sogni Mediterranei” di Franco Mauro Franchi nel ricordo della scultura etrusca startDate: 6/1/13 endDate: 9/1/13 Description: La mostra rientra nel calendario dell’Estate Fiesolana 2013 Orario: tutti i giorni 10.00 -19.00 Ingresso: 12 € intero - 8 € ridotto - venerdì, sabato e domenica comprensivo dell’Area Archeologica, del Museo Civico Archeologico e del Museo Bandini (in occasione del Centenario di quest’ultimo, anche lunedì 3 e 10 giugno); 10€ intero – 6 € ridotto lunedì, martedì, mercoledì e giovedì (con Museo Bandini chiuso) Info: Biglietteria dei Musei - Via Portigiani, 3 Tel. 055 5961293 - Fax 055 5961280 www.museidifiesole.it - infomusei@comune.fiesole.fi.it In collaborazione con: FuoriLuogo – servizi per l’Arte, Associazione Culturale “La Ruga” Sono figure che richiamano la scultura etrusca le opere realizzate dello scultore livornese Franco Mauro Franchi ospitate nell’Area e nel Museo Archeologico di Fiesole (via Portigiani, 1) in occasione della mostra antologica di scultura “Sogni Mediterranei”, in programma dall’1 giugno all’1 settembre, promossa dal Comune di Fiesole e curata da Filippo Lotti. L’esposizione, che verrà inaugurata sabato 1 giugno alle ore 17.30 e rientra nel calendario dell’Estate Fiesolana 2013, raccoglie una trentina di opere di grandi e medie dimensioni eseguite con varie tecniche: in bronzo, vetroresina e terracotta. Sculture che ricordano lo stile artistico degli etruschi, da cui l’artista è stato influenzato sin dai tempi della sua infanzia trascorsa a Tarquinia: quei personaggi dall’aspetto pacificamente enigmatico in pose conviviali e appartenenti ad un passato molto lontano ora rivivono nell’interpretazione di Franchi. Le opere di grandi e medie dimensioni saranno collocate nell’Area Archeologica, “queste – spiega il curatore Filippo Lotti – si relazionano all'ambiente esterno mantenendo una sorta di distacco partecipato emergendo proprio come isole, e ben si armonizzano con i resti archeologici”. All’interno del Museo, invece, saranno esposte opere di misura più contenuta. “Franchi lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo esprimendo un senso della forma ampia e solare che aspira a rappresentare nell’immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l’universo – afferma Lotti – Donne giunoniche di una leggerezza infinita, affascinanti e misteriose”. “Il mio primo approccio con il mondo della scultura – dice Franchi - è avvenuto durante la mia infanzia a Tarquinia, dove mi recavo con i miei genitori a trovare i nostri parenti che abitavano proprio dietro il palazzo Vitelleschi, sede del museo Etrusco. In quel luogo magico e misterioso che frequentavo quotidianamente, durante i soggiorni tarquiniesi, ho avuto le mie più forti suggestioni plastiche quando osservavo quelle figure, spesso obese, distese sul loro letto sarcofago, con lo sguardo perso all’orizzonte, che io immaginavo marino. Oggi ho l’opportunità di portare le mie sculture nell’antica dimora dei loro progenitori e già sto pregustando l’idea che loro, come isole, emergano e si presentino nelle varie postazioni del parco archeologico mostrando che i loro sogni possano materializzarsi in un luogo da sogno com’è Fiesole”. “Proseguiamo nella valorizzazione del contemporaneo che bene si intreccia non soltanto con la storia di Fiesole nella sua Area Archeologica – afferma Paolo Becattini, assessore alla Cultura del Comune di Fiesole –, ma anche con il festival dell’Estate Fiesolana, L’Area diventa in questa occasione lo scenario ‘illuminante’ delle curve di Franchi” Location: via Portigiani 1, 50014 Fiesole Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://lh6.googleusercontent.com/-sKHJ0VGfWag/UaT241riXuI/AAAAAAAAAmY/Ti1WK7nZE98/w544-h819-no/Franchi.JPG galleria-spazio-museo: Area e Museo Archeologico di Fiesole email gestore : sponsor: 2437 Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: “GIUGNO D’AFRICA” , rassegna d'arte contemporanea africana startDate: 6/15/13 endDate: 6/29/13 Description: “GIUGNO D’AFRICA” , rassegna d'arte contemporanea africana Dal 15 al 29 giugno presso il Foyer dell'Auditorium al Duomo e Caffè Astra al Duomo - via de’ Cerretani 54/r, Firenze Opening sabato 15 giugno h. 18 Martedì 11 giugno ore 11.30 - Conferenza stampa e preview della mostra presso Palazzo Coppini, sala Komech 1° piano, via del Giglio, 10, Firenze Tra i relatori: le rappresentanti di DAY ONE, la dott.ssa Michaela Zackova Rossi (Fondazione Romualdo del Bianco), Mr. Kobina Arkaah (Presidente Solid Rock Association – Ghana) e rappresentati del Comune di Firenze (Assessorato alla Cultura e Assessorato alla Cooperazione Internazionale). DAY ONE presenta la rassegna “Giugno d’Africa”, in collaborazione con la Solid Rock Association (Ghana), con il patrocinio del Comune di Firenze e il supporto di Auditorium al Duomo, Caffè Astra al Duomo, Fondazione Romualdo del Bianco, Croce Rossa Italiana e portale Lyfe Beyond Tourism. “Giugno d’Africa” è la prima tappa di un progetto che vuole essere pluriennale e diventare un'appuntamento di scambio artistico e culturale tra l’Africa e l’Italia. Saranno presentate al pubblico italiano le opere dei giovani talentuosi artisti: Sonny Osei Owusu, Agbo Kosi e Julius Atsu. Location: via del Giglio, 10 50100Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Palazzo Coppini, sala Komech email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: FLORILEGIO 10 ARTISTI A CONFRONTO (presentano la mostra la Tartaglia Arte, 166A e Merlino Bottega d'Arte) startDate: 6/18/13 endDate: 6/27/13 Description: venerdì 21 giugno alle ore 18,00 il critico Giorgio Di Genova presenterà, presso la Merlino Bottega d'Arte, i 10 tomi della sua "Storia dell'arte italiana del '900" Florilegio è un termine che si utilizza per indicare una raccolta della parte migliore di uno o più scrittori, di opere intere o più spesso di brani. Scippando il termine alla produzione letteraria, la mostra Florilegio. 10 artisti a confronto, che si inaugura martedì 18 giugno alle ore 18,00, a cura di Riccardo Tartaglia, Stefania Alba e ideata da Giorgio Di Genova, autore dei 10 tomi della monumentale Storia dell’arte italiana del ‘900 per generazioni, ha raccolto alcune opere di 10 pittori e scultori di varie generazioni e di differenti linguaggi e tecniche, nonché di diverse regioni, con l’intento di restituire un paradigmatico spaccato delle attuali ricerche artistiche, affidandole a 4 opere di ciascuno, cioè 3 realizzate nel Terzo millennio più una propedeutica, in quanto realizzata negli anni m’90. Il confronto si svolgerà a Firenze in due sedi, la galleria 166arte, che riunirà le opere degli anni ’90, e nella galleria Merlino Bottega d'Arte, avrà per protagonisti Antonio Fiore, Alba Gonzales della generazione anni trenta, Maurizio Attisani, Renzo Eusebi, Gianfranco Mascelli, Adriana Pignataro, Vito Sardano della generazione anni Quaranta, Anna Iskra Donati, Rosario Genovese della generazione anni Cinquanta e Salvatore Sava della generazione anni Sessanta. In concomitanza della mostra sarà edito da TAAR un catalogo con due riproduzioni delle opere esposte da ciascun artista ed un testo di Di Genova, che il 21 giugno alle ore 18 all’interno della mostra presso Merlino Bottega d'Arte, presenterà la sua Storia dell’arte italiana del ‘900, per meglio inquadrare gli artisti del Florilegio e nel contempo collocare le loro ricerche sulle direttrici delle tendenze di ieri e di oggi. Location: Via delle Vecchie carceri,1 50122 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5887949956697660081 galleria-spazio-museo: Merlino Galleria d'arte-166A email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: "TOURISM in Florence" Storia di un assegnato: origine, gestione e sviluppo di un servizio fotografico commissionato. startDate: 6/11/13 endDate: 6/16/13 Description: "TOURISM in Florence" Storia di un assegnato: origine, gestione e sviluppo di un servizio fotografico commissionato. Workshop di fotogiornalismo a cura di Emanuele Cremaschi e Lara Pettinelli. Sono aperte fino a Martedì 11 Giugno le Preiscrizioni (gratuite e non impegnative) al Workshop di fotogiornalismo "TOURISM in Florence" a cura di Emanuele Cremaschi (fotografo) e Lara Pettinelli (photo editor). Il Workshop (8 ore - 160 Euro), si svolgerà Sabato 15 e Domenica 16 Giugno presso il Gav del Q.3 del Comune di Firenze, (Via Gran Bretagna 48) e sarà finalizzato, alla progettazione e realizzazione di un portfolio dei partecipanti e alla sua pubblicazione in un Multimeda Fotografico sul sito Deaphoto. Attestato di Frequenza per tutti i partecipanti. "Come nasce un assegnato fotografico? Quali sono le fasi attraverso le quali l'idea di un Photo editor, tramite la professionalità del Fotografo, vede la sua realizzazione sulle pagine di un giornale? Quali sono i ruoli di queste due figure legate dallo stesso obiettivo e come si rapportano fra loro? Il workshop si propone di rispondere a tutte le domande che gravitano attorno allo sviluppo di un assignment editoriale: dal giusto modo di proporre un portfolio o un progetto fotografico alle redazioni, ai passaggi che ne regolano la realizzazione, attraverso la definizione di ruoli e compiti di Fotografo e Photo editor in fase di produzione e sarà finalizzato allo svolgimento di un tema sul Turismo a Firenze con la realizzazione di un multimedia fotografico che sarà pubblicato sul sito e i social network Deaphoto." (Emanuele Cremaschi e Lara Pettinelli) Calendario del Workshop Sabato 15 Giugno ore 15-19 Domenica 16 Giugno ore 15-19 Informazioni e Preiscrizioni: tel 0550517721 cell 338 8572459 www.deaphoto.it - deaphoto@tin.it Location: Via Gran Bretagna, 48 50100 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Gav del Q.3 del Comune di Firenze email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: SUMMER ART FLORENCE startDate: 6/21/13 endDate: 7/17/13 Description: Altro splendido appuntamento alla Galleria 360 che ospita ed inaugura dal 21 Giugno una frizzante e colorata mostra dal gusto estivo! Firenze si colora e si riveste di contemporaneità,grazie agli artisti internazionali scelti per l'occasione. "Summer Art Florence" è appunto una collettiva che prevede artisti di vario genere e stile, caratterizzati dalla forza delle loro idee tramutate in colore. Differenti stili e generi appunto che vanno dall'astratto al figurativo in un confluire di differenti attenzioni artistiche. Vernissage, Venerdì 21 Giugno alle ore 19 via il Prato 11,con degustazione di vini e prodotti toscani. Location: Via il Prato, 11 50123 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria 360 email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: L'INCREDIBILE RACCOLTO startDate: 6/18/13 endDate: 6/22/13 Description: CELC – CONFEDERAZIONE EUROPEA DEL LINO E DELLA CANAPA PRESENTA UNA DISTESA DI LINO IN CITTA’ PIAZZA SANTA MARIA NOVELLA, FIRENZE 18 - 22 GIUGNO 2013 SAVE THE DATE COCKTAIL DI INAUGURAZIONE MARTEDI 18 GIUGNO, 18.00-21.00 In collaborazione con il Centro Lino Italiano, Pitti Immagine e il Salone internazionale della moda maschile Pitti Uomo. Da Piazza del Grand-Palais a Parigi direttamente a Piazza Santa Maria Novella a Firenze, un eccezionale allestimento ideato da Hilton McConnico che, dopo aver affascinato la Ville Lumière, approda nella Città D’Arte per eccellenza! Questo adagio del buonsenso agricolo è considerato uno slogan e suona come una parola d’ordine. Un lino dei campi che si trasforma in lino delle città invitandoci a una scampagnata nel cuore di Firenze, in una scenografia di Hilton McConnico. La mostra per il grande pubblico fuori le mura LINCREDIBILE RACCOLTO sconvolge il nostro paesaggio: un appuntamento organizzato in collaborazione con il Salone internazionale della moda maschile Pitti Uomo. Piazza Santa Maria Novella, da martedì 18 a Sabato 22 giugno 2013, una parentesi agricola ci teletrasporta in un campo di lino in piena macerazione. Un’iniziativa che permette di ricordare che il lino non è una pianta esotica e che l’85% della produzione mondiale ha origine qui in Europa e che interpella il visitatore attraverso l’immensa diversità di un lino che si è liberato da tanti preconcetti. La sola fibra tessile vegetale del nostro continente si mostra per la prima volta in tutti i suoi settori di applicazione. Un casco da moto, gli sci, una bicicletta, una poltrona, una valigia, una tavola da surf, illuminazioni urbane e una sedia… il loro collegamento? Il lino, in versione composita, nuovo materiale in fibra e resina che ispira i designer contemporanei. Ma allora perché queste scarpe da tennis e questa marinara in maglia? Sempre il lino: outdoor e idrorepellente per le prime, in filato Nm 39 per l’altro (39 km. di filo in ogni chilogrammo per le maglie ultraleggere). Il percorso dell’esposizione conduce verso una navata effimera, tessile e sensoriale, che immerge il pubblico in tutta la diversità del lino: una selezione di più di 300 referenze da scoprire, toccare, sfiorare, soppesare… dimostrativi del saper fare di filatori e tessitori europei. Dal voile al batista ultraleggera ai tessuti d’arredamento pesanti da 1 kg. al m2. Un’esposizione di foto di più di 40 inediti di Sébastien Randé mostrano l’umanità di tutta la filiera Lino e ci ricorda la nostra vicinanza a questa coltivazione, alla sua localizzazione e alla sua identità europea. Una fresca area relax di Lino accoglierà espositori e visitatori all’interno della Fortezza, legame ideale con LINCREDIBILE RACCOLTO. Ingresso libero, Piazza Santa Maria Novella, dal 18 al 22 giugno 2013, dalle 09.00 alle 19.00 Location: Piazza Santa Maria Novella,50100 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5890807868200147889 galleria-spazio-museo: Piazza Santa Maria Novella email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: 32 ANNI DI VITA CIRCA-PINO PASCALI RACCONTATO DA AMICI E COLLABORATORI startDate: 6/21/13 endDate: 6/21/13 Description: Alla Frittelli Arte Contemporanea,Venerdi 21 Giugno alle 17:30,verrà presentata una monografia dell'artista Pino Pascali. Il volume si propone di far conoscere la vasta attività artistica di Pino Pascali,soprattutto la cine-televisiva a cui si dedicò come disegnatore ed ideatore. Si "leggerà" un racconto, si percepirà un ricordo che appunto,diversi collaboratori ed amici ci svelano nel libro. Tra le testimonianze: Achille Bonito Oliva,Michelangelo Pistoletto e molti altri. Location: Via Val di marina 15,50100 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Frittelli Arte Contemporanea email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano maria.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Firenze 2 Informazioni cronologiche: Subject: Pedalando nel passato: storie di uomini e di mestieri startDate: 6/20/13 endDate: 11/17/13 Description: La bicicletta ha una storia ricca di interessanti sorprese. La mostra, che si articola in due sezioni, illustra alcune delle tappe più significative dello sviluppo dei veicoli a due ruote. Nella prima sezione sono esposti antichi bicicli che fanno parte delle collezioni del Museo Galileo, solitamente conservati nei depositi. Gravemente danneggiati durante l’alluvione di Firenze del 1966 e successivamente restaurati, sono stati donati da vari collezionisti. La raccolta spazia dalla draisina, l’antenato della bicicletta che si spingeva con i piedi, allo “scuotiossa”, il primo velocipede dotato di pedali e freni, ai bicicli dalle grandi ruote anteriori fino ai più recenti “bicyclette” e “bicicletto”. La seconda sezione è dedicata alle cosiddette “biciclette dei mestieri”. Vere e proprie botteghe ambulanti, questi veicoli sono stati modificati e attrezzati con vari strumenti per lo svolgimento di diverse attività. Risalenti al periodo tra i primi anni del Novecento e il secondo dopoguerra, offrono uno spaccato di vita popolare e documentano antichi mestieri, come l’arrotino, il calzolaio, il burattinaio, alcuni dei quali oggi scomparsi. Le biciclette esposte costituiscono una selezione della collezione di Marco Paoletti. La mostra è ideata e curata dal Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza, in collaborazione con Comune di Firenze, Collezione Marco Paoletti, Fondazione Sistema Toscana, Opera Laboratori Fiorentini – Civita Group e con la partecipazione di Biblioteca delle Oblate – Archivio Storico Comunale Firenze. L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto del museo. Location: Piazza dei Giudici 1, 50122 Firenze tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/113412550200528599559/albums/5891632683480336625 galleria-spazio-museo: MUSEO GALILEO email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Maria Di Gaetano lat: http://www.okarte.it/centro-4/159-eventi-centro-italia/13878-pedalando-nel-passato long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Italia Informazioni cronologiche: Subject: NaturBio Festival startDate: 5/4/14 endDate: 6/4/14 Description: LA VALERA DI ARESE SI VESTE DI GREEN Sabato 5 e domenica 6 aprile 2014 torna NaturBio Festival, mostra-mercato di prodotti biologici e consumo consapevole. La location sarà, ancora una volta, la splendida Villa La Valera di Arese, alle porte di Milano. Giunto ormai alla sua quinta edizione, NaturBio Festival si conferma un punto di riferimento non solo per gli appassionati del mondo bio-ecologico, ma anche per tutti coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta a questa tematica estremamente interessante e sempre più attuale. Anche quest'anno non ci saranno solo espositori, ma sarà una vera e propria Festa di Primavera: ospiteremo infatti, nel giardino della villa, dimostrazioni di qi-gong, pilates e thai-chi, arti marziali, ginnastica posturale, danze popolari dal mondo, attività diverse tra loro, ma accomunate dall’obiettivo del raggiungimento di uno stato di benessere generale. 50 espositori guideranno gli ospiti attraverso un percorso alla ricerca del vivere sano: prodotti biologici, biodinamici e a km zero saranno infatti i protagonisti del settore alimentare, mentre tessuti, abbigliamento, accessori e cosmetici saranno i protagonisti della zona dedicata al consumo critico. Un'intera area sarà poi riservata alle arti per la salute: shiatsu, riflessologia plantare, ayurveda e molto altro: sarà possibile provare tutti questi trattamenti nelle zone relax del secondo piano della villa. L’edizione di quest’anno si presenta ricca di nuove idee e novità: oltre alla parte espositiva, abbiamo voluto incrementare i momenti di condivisione, inserendo una serie di incontri e seminari dedicati alla cucina, ai bambini e al vivere sano. Dopo il successo dello scorso anno abbiamo confermato anche il percorso di giochi con l'associazione di volontariato “Amici dei Pompieri” di Garbagnate Milanese che regalerà ai bambini l’emozione di essere “pompieri per un giorno”. Anche quest'anno il Comune di Arese ha confermato il Patrocinio della manifestazione. Il programma completo e costantemente aggiornato sarà disponibile sul sito www.naturbiofestival.com Ricordiamo che l'ingresso sarà gratuito così come la partecipazione ad ogni seminario. NaturBio Festival 5-6 aprile 2014 dalle 10 alle 18.30 Villa La Valera Via S. Allende, 9 Arese (MI) Ingresso Gratuito Ufficio Stampa NaturBio Festival: Monica 3402886650 press@naturbiofestival.com Location: NaturBio Festival 5-6 aprile 2014 dalle 10 alle 18.30 Villa La Valera Via S. Allende, 9 Arese (MI) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.naturbiofestival.com/gallery/ galleria-spazio-museo: info@naturbiofestival.com email gestore : Villa La Valera sponsor: Ufficio stampa: NaturBio Festival lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: LONDRA Informazioni cronologiche: Subject: LONDON /UK La Donna Bifronte - Arte la mia Seconda Pelle- The Two-Faced Woman - Art is my Second Skin startDate: 10/22/14 endDate: 10/25/14 Description: Rosa Didonna nuovamente a Londra dal 18 ottobre al 25 -2014 nei pressi della liverpool street e precisamente alla Trispace Galleria Unità N001 Il Biscuit Factory 100 Clements Strada Londra Presente Rosa Didonna LONDON /UK La Donna Bifronte - Arte la mia Seconda Pelle- The Two-Faced Woman - Art is my Second Skin vernissage -22 ottobre alle 19.30 a Londra Rosa Didonna opera come poetessa che crea emozioni attraverso la sua arte della sua seconda pelle, ella lo crea con l’uso di un fluido inedito da lei stessa creato al momento della preparazione prima di entrare in scena in tutt’uno con la metodologia adottata nella composizione del suo palcoscenico costituendo una visione pittorica attorno al titolo. Il particolare estro del messaggio della mostra- performance “La Donna Bifronte Arte la mia seconda pelle si presenta in maniera sublime e con magica alchimia si trasfigura in un insieme armonico,elegante,limpido con una immagine toccante della stessa sua figura sacerdotale d’Arte di cui lei è consacrata dalla nota critica d’arte Antonella Marino .Ecco quindi il segreto comunicativo di contaminazione -filosofico,onirico,illusionistico,della geniale artista qual’ è Rosa Didonna talento che compete in campo internazionale dove sicuramente offre la vera essenza dell’Arte. Trispace Galleria è luogo che la ospita. Il messaggio della Sibilla Rosa Didonna consacrata sacerdotessa della verità è nell'arte degli scritti ermetici della Sibilla Cumana. Rosa Didonna installa nella mostra e performance "Two-Faced Woman - L'arte è la mia seconda pelle" un'ondata senza precedenti di femminilità mettendo in comunicazione la differenza della donna in Occidente e l'Oriente. Per quanto riguarda la donna occidentale, la società ha sviluppato un sistema della mercificazione del corpo, il sistema pone la donna orientale ancora in lotta per il futuro dei loro figli. Per unire questi due mondi oro per un mondo totalmente diverso, a quanto pare, Rosa Didonna utilizzando un sistema anti-magnetico in cui i due opposti si attraggono e si respingono a vicenda, un'evocazione di tessuto bianco che definisce i bordi delle pietre spazio circondato da lapidazione e la violenza; mentre la donna occidentale vuole essere un fermo-immagine del messaggio negativo in un positivo-negativo-positivo unendoli in un unico emblema immaginario tra Oriente e Occidente. La mostra nella Galleria Trispace racconta di un corpo femminile che mette in evidenza ciò che per l'Oriente è velato, sacro e proibito. L'elemento comune è il seme naturale di rinnovamento rinascita dell'Arte in cui la stessa Didonna Sacerdotessa in Art, mostra il suo potere della Verità Biedrica di entrambi i mondi e le loro innumerevoli riflessioni sulla storia. Inoltre, non lo trasmette solo come forma di tono moralistico alla sua poetica, ma lo segue attraverso la sua seconda pelle in una doppia figura femminile contaminando il mondo, allo stesso tempo, il suo messaggio è di rigenerazione nel contesto della società di oggi. L'obiettivo è quello di guidare lo spettatore nella scena all'interno della sua mimo profetico come parte attiva dell'opera d'arte. Tutto dovrebbe essere una visione in cui tutti possono essere coinvolti nel ringiovanimento della sua arte. Rosa Didonna va a vivere la conoscenza impeccabile della città di Londra, in particolare la Galleria .Trispace con la passione che unisce la ricerca come strumento per lo sviluppo e la diffusione dell'Arte senza confini, senza limiti, senza parola, senza condizioni, ma unisce tutti i popoli nel ringiovanimento d'Arte nel mondo. E 'l'incontro tra il loro lavoro e il recupero di contemporaneità tra Arte e dialogo universale. La mostra comunica la contaminazione dei luoghi della diversità di tutte le Arti. Si integra con il contesto del territorio in grado di dare nuova visibilità, sollevando dubbi sul tipo di rapporto, stupore, comunicazione, risveglio e concentrarsi sull’ obiettivo primario di rafforzare la creatività universale in un singolo gioco immaginario d’A arte alla memoria simbolica del luogo che lo ospita. L'elemento comune è il seme naturale di rinnovamento rinascita dell'arte in cui la stessa Didonna Sacerdotessa in Art, mostra il suo potere della Verità Biedrica di entrambi i mondi e le loro innumerevoli riflessioni sulla storia. L'obiettivo è quello di guidare lo spettatore nella scena all'interno della sua mimo profetico come parte attiva dell'opera d'arte. Tutto dovrebbe essere una visione in cui tutti possono essere coinvolti nel ringiovanimento della sua Arte. Trispace Gallery Unit N001 The Biscuit Factory 100 Clements Road London Present Rosa Didonna The Two-Faced Woman - Art is my Second Skin vernissage -22 October at 19.30 in London Rosa Didonna work as a poet who creates emotions through his art his second skin, she creates it with the use of a fluid from her unpublished itself created at the time of preparation before going on stage at one with the methodology adopted in composition of his stage constituting a pictorial vision around the title. The special flair of the message of Vieuw- performance "Two-Faced Woman Art is my second skin" is presented in a sublime and magical alchemy and is transformed into a harmonious, elegant, with a clear picture of the same her priestly figure of Art of which she is consecrated by the famous art critic Antonella Marino. So here is the secret communication of contamination - philosophical, dream, illusion, the brilliant artist who is Didonna Rosa, talent competing in the international arena where surely offers the true essence of art. Trispace Gallery is the place that hosts it. The message of the Sibyl Rosa Didonna consecrated priestess of truth is in the art of the Hermetic writings of the Cumaean Sibyl. Rosa Didonna installed in the exhibition and performance "Two-Faced Woman - Art is my second skin" unprecedented wave of femininity putting in communication the difference of the western and eastern woman. As for the western woman, the company has developed a system of commodification of the body, the system places the oriental woman still fighting for the future of her children. To merge these two worlds gold for a totally different world, it seems, Rosa Didonna using an anti-magnetic system in which the two opposites attract and repel each other, an evocation of white fabric that defines the boundary of the space stones surrounded by stoning and violence; while the Western woman wants to be a still-image of the negative message in a positive-negative-positive uniting them in a single emblem imaginary between East and West. The exhibition in the Gallery Trispace tells of a female body that highlights what the East is veiled, sacred and forbidden. Rosa Didonna goes to live impeccable knowledge of the city of London, in particular the Galleria Trispace with the passion that unites the research as a tool for the development and dissemination of Art without borders, without limits, without a word, without any conditions, but combines all peoples in the modernization of art in the world. And the meeting between their work and the recovery of the contemporary dialogue, between art and universal. The exhibition communicates the contamination of the places in the variety of Arts.Integrates with the context of the territory in a position to give new visibility, raising questions about the type of relationship, stupor, communication, awakening and focus on 'primary goal to enhance universal creativity in a single game in the fictional art symbolic memory of the place it occupies. The common element is the natural seed of renewal, rebirth of art in which the same Didonna Priestess in Art, shows his power of Truth both worlds and their countless reflections on history. The goal is to lead the viewer into the scene inside his prophetic mime as an active part of the artwork. Everything should be a vision in which everyone can be involved in the rejuvenation of his art. Per info:Rosa Didonna Art Director GLOBALART Cell.347/1843201 Tel. 080/4782863 GLOBALART Via Ugo Foscolo 29- 70016 Noicattaro (BA) info@globalartweb.org www.globalartweb.org https://www.facebook.com/rosa.didonna.9 http://www.facebook.com/www.youtube.com /user/globalartdidonna www.rosadidonna.jimdo.com Location: Trispace Galleria Unità N001 Il Biscuit Factory 100 Clements Strada tipo di evento: 100 Clements Strada rowid: MOSTRA immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : GALLERIA sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lazio Informazioni cronologiche: Subject: Epifanie startDate: 3/28/14 endDate: 4/22/14 Description: EPIFANIE_x000a_Mostra Fotografica di FRANCESCO ASTIASO GARCIA_x000a_a cura di Giorgio Capogrossi_x000a__x000a_Vernissage: Venerdi 28 Marzo ore 18:00_x000a_Orario Apertura Mostra: dal 28 Marzo al 22 Aprile 2014_x000a_INGRESSO LIBERO_x000a__x000a_Il giorno Venerd� 28 Marzo 2014 alle ore 18:00 si inaugura la mostra fotografica "Epifanie" dell'artista Francesco Astiaso Garcia._x000a_La mostra ospitata dall'Atelier Montez di Roma in via di Pietralata 147/A sar� aperta e visitabile gratuitamente dal 28 Marzo al 22 Aprile 2014._x000a_Francesco Astiaso Garcia, artista italo-spagnolo, � pittore, fotografo, scultore e si cimenta con tecniche sperimentali contemporanee definendosi "poeta dell'immagine"; ha girato il mondo realizzando affreschi e pitture murali in Europa, Stati Uniti, America Centrale, America Latina e Cina. I suoi quadri sono stati esposti e apprezzati dal pubblico in numerose sedi, fra cui basti citare la galleria Astarte a Parigi, il Museo Nazionale di Malta e le Sale del Bramante a Roma._x000a_A soli 30 anni ha suscitato interesse nel mondo artistico per la sua capacit� di rappresentare la figura umana in modo da fissarne sulla tela l'essenza spirituale._x000a_La mostra raccoglie pi� di 60 opere fotografiche. _x000a_Epifanie � il nome che scelto dall'artista per questa mostra; un'epifania � una rivelazione spirituale, un punto di non ritorno in seguito al quale non � pi� possibile vedere le cose con gli occhi di prima._x000a_L'Epifania svela i significati pi� profondi dell'esistenza e ci porta oltre l'apparenza delle cose._x000a_Questa mostra vuole essere un Cantico delle Creature visivo._x000a_San Francesco ha cantato in poesia le meraviglie della natura, Francesco Astiaso Garcia desidera farlo con le immagini._x000a_"I cieli narrano la gloria di Dio, _x000a_l'opera delle sue mani annuncia il firmamento._x000a_Il giorno al giorno ne affida il messaggio_x000a_e la notte alla notte ne trasmette notizia._x000a__x000a_Non � linguaggio e non sono parole_x000a_di cui non si oda il suono._x000a_Per tutta la tera si diffonde il loro annuncio_x000a_e ai confini del mondo il loro messaggio."_x000a__x000a_Le parole del Salmo 18 sono un inno al creato, un inno alla Bellezza come manifestazione della gloria e dell'amore di Dio. Il creato annuncia la sapienza e la presenza del Creatore, l'annuncia in una forma visiva, senza parole, senza che se ne possa udire la voce._x000a_Non tutti gli uomini per� conservano la capacit� di vedere il creato e riconoscervi l'impronta di Dio, perci� sono necessari gli artisti che non si limitano a mostrare le cose belle ma insegnano piuttosto a riconoscere la Bellezza, a ritrovare il senso semplice e profondo delle cose entrando nella contemplazione del mistero. _x000a_VIA DI PIETRALATA 147/A 00158 ROMA_x000a_WWW.MONTEZ.IT_x000a__x000a__x000a_Fare arte significa mostrare Dio in ogni cosa e rivelare il cielo sulla terra._x000a__x000a_"La natura � un insieme di simboli e geroglifici che il poeta interpreta e traduce. Egli � il decifratore del linguaggio segreto dell'universo" (Benjamin)_x000a__x000a_"L'autentica bellezza schiude il cuore umano alla nostalgia, al desiderio profondo di conoscere, di amare, di andare verso l'altro... Se accettiamo che la bellezza ci tocchi intimamente, ci ferisca, ci apra gli occhi, allora, riscopriamo la gioia della visione, della capacit� di cogliere il senso profondo del nostro esistere, il Mistero di cui siamo parte e da cui possiamo attingere la pienezza, la felicit�, la passione dell'impegno quotidiano...". (Benedetto XVI)_x000a__x000a_La Bellezza della natura non � frutto del caso ma di una sapienza amorevole che fa bene ogni cosa e ci riempie della sua presenza rassicurante._x000a_Quando leggiamo un libro che ci piace, vediamo un film che ci parla o ascoltiamo una musica che ci commuove, la prima cosa che facciamo � cercare l'autore;_x000a_dovremmo fare lo stesso di fronte alla meraviglia della natura, _x000a_sono tante le domande che sorgono spontanee:_x000a__x000a_Chi � che dipinge il cielo ogni momento con mille sfumature diverse?_x000a_Chi dice al mare dove si deve fermare e agli alberi fin dove devono crescere?_x000a_Chi ha stabilito il numero dei semi di un girasole?_x000a_Chi ha creato l'occhio, capace di contenere nella sola pupilla intere montagne?_x000a__x000a_L'uomo pu� vivere senza il pane, pu� vivere senza la scienza, ma non pu� vivere senza la Bellezza! In questo senso "la Bellezza salver� il mondo" (Dostoevskji)._x000a__x000a_L'animo umano � abitato dal desiderio di trascendere tutti i limiti; la Bellezza � fragile custode di questo insopprimibile anelito! _x000a_Lo stupore e la curiosit� non dovrebbero essere prerogative esclusive degli artisti, lo sguardo deve penetrare tutto come la pioggia che quando cade vigorosa non risparmia nulla._x000a_Peppino Impastato in uno dei memorabili dialoghi del capolavoro cinematografico "I Cento Passi" dice:_x000a_"la Bellezza � importante, non ci vuole nulla a distruggere la Bellezza.. E allora invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte le manifestazioni e 'ste fesserie, bisognerebbe ricordare alla gente cos'� la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla."_x000a__x000a_Francesco Astiaso Garcia sar� presente all'inaugurazione della mostra per conoscere i visitatori e rispondere alle domande della stampa. _x000a_Altre informazioni sull'artista ed il catalogo digitale della mostra sono disponibili su www.francescoastiasogarcia.com Location: Via di Pietralata, 147/a, Roma tipo di evento: rowid: Mostra fotografica immagini: galleria immagini: www.montez.it galleria-spazio-museo: segreteriamontez@libero.it email gestore : Atelier Montez sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lazio Informazioni cronologiche: Subject: Epifanie startDate: 3/28/14 endDate: 4/22/14 Description: EPIFANIE Mostra Fotografica di FRANCESCO ASTIASO GARCIA a cura di Giorgio Capogrossi Vernissage: Venerdi 28 Marzo ore 18:00 Orario Apertura Mostra: dal 28 Marzo al 22 Aprile 2014 INGRESSO LIBERO Il giorno Venerdì 28 Marzo 2014 alle ore 18:00 si inaugura la mostra fotografica “Epifanie” dell'artista Francesco Astiaso Garcia. La mostra ospitata dall'Atelier Montez di Roma in via di Pietralata 147/A sarà aperta e visitabile gratuitamente dal 28 Marzo al 22 Aprile 2014. Francesco Astiaso Garcia, artista italo-spagnolo, è pittore, fotografo, scultore e si cimenta con tecniche sperimentali contemporanee definendosi “poeta dell'immagine”; ha girato il mondo realizzando affreschi e pitture murali in Europa, Stati Uniti, America Centrale, America Latina e Cina. I suoi quadri sono stati esposti e apprezzati dal pubblico in numerose sedi, fra cui basti citare la galleria Astarte a Parigi, il Museo Nazionale di Malta e le Sale del Bramante a Roma. A soli 30 anni ha suscitato interesse nel mondo artistico per la sua capacità di rappresentare la figura umana in modo da fissarne sulla tela l'essenza spirituale. La mostra raccoglie più di 60 opere fotografiche. Epifanie è il nome che scelto dall'artista per questa mostra; un'epifania è una rivelazione spirituale, un punto di non ritorno in seguito al quale non è più possibile vedere le cose con gli occhi di prima. L'Epifania svela i significati più profondi dell'esistenza e ci porta oltre l'apparenza delle cose. Questa mostra vuole essere un Cantico delle Creature visivo. San Francesco ha cantato in poesia le meraviglie della natura, Francesco Astiaso Garcia desidera farlo con le immagini. “I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia. Non è linguaggio e non sono parole di cui non si oda il suono. Per tutta la tera si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio.” Le parole del Salmo 18 sono un inno al creato, un inno alla Bellezza come manifestazione della gloria e dell'amore di Dio. Il creato annuncia la sapienza e la presenza del Creatore, l'annuncia in una forma visiva, senza parole, senza che se ne possa udire la voce. Non tutti gli uomini però conservano la capacità di vedere il creato e riconoscervi l'impronta di Dio, perciò sono necessari gli artisti che non si limitano a mostrare le cose belle ma insegnano piuttosto a riconoscere la Bellezza, a ritrovare il senso semplice e profondo delle cose entrando nella contemplazione del mistero. VIA DI PIETRALATA 147/A 00158 ROMA WWW.MONTEZ.IT Fare arte significa mostrare Dio in ogni cosa e rivelare il cielo sulla terra. “La natura è un insieme di simboli e geroglifici che il poeta interpreta e traduce. Egli è il decifratore del linguaggio segreto dell'universo” (Benjamin) “L'autentica bellezza schiude il cuore umano alla nostalgia, al desiderio profondo di conoscere, di amare, di andare verso l'altro... Se accettiamo che la bellezza ci tocchi intimamente, ci ferisca, ci apra gli occhi, allora, riscopriamo la gioia della visione, della capacità di cogliere il senso profondo del nostro esistere, il Mistero di cui siamo parte e da cui possiamo attingere la pienezza, la felicità, la passione dell'impegno quotidiano...”. (Benedetto XVI) La Bellezza della natura non è frutto del caso ma di una sapienza amorevole che fa bene ogni cosa e ci riempie della sua presenza rassicurante. Quando leggiamo un libro che ci piace, vediamo un film che ci parla o ascoltiamo una musica che ci commuove, la prima cosa che facciamo è cercare l'autore; dovremmo fare lo stesso di fronte alla meraviglia della natura, sono tante le domande che sorgono spontanee: Chi è che dipinge il cielo ogni momento con mille sfumature diverse? Chi dice al mare dove si deve fermare e agli alberi fin dove devono crescere? Chi ha stabilito il numero dei semi di un girasole? Chi ha creato l'occhio, capace di contenere nella sola pupilla intere montagne? L'uomo può vivere senza il pane, può vivere senza la scienza, ma non può vivere senza la Bellezza! In questo senso “la Bellezza salverà il mondo” (Dostoevskji). L'animo umano è abitato dal desiderio di trascendere tutti i limiti; la Bellezza è fragile custode di questo insopprimibile anelito! Lo stupore e la curiosità non dovrebbero essere prerogative esclusive degli artisti, lo sguardo deve penetrare tutto come la pioggia che quando cade vigorosa non risparmia nulla. Peppino Impastato in uno dei memorabili dialoghi del capolavoro cinematografico “I Cento Passi” dice: “la Bellezza è importante, non ci vuole nulla a distruggere la Bellezza.. E allora invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte le manifestazioni e 'ste fesserie, bisognerebbe ricordare alla gente cos'è la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla.” Francesco Astiaso Garcia sarà presente all'inaugurazione della mostra per conoscere i visitatori e rispondere alle domande della stampa. Altre informazioni sull'artista ed il catalogo digitale della mostra sono disponibili su www.francescoastiasogarcia.com Location: Via di Pietralata, 147/a, Roma tipo di evento: rowid: Mostra fotografica immagini: galleria immagini: www.montez.it galleria-spazio-museo: segreteriamontez@libero.it email gestore : Atelier Montez sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia Informazioni cronologiche: Subject: Punti di Vista startDate: 9/29/14 endDate: 4/10/14 Description: MOSTRA COLLETTIVA ALL’UMANITARIA- CHIOSTRO DEI GLICINI PUNTI di VISTA Dal 29 settembre al 4 ottobre 2014 dalle ore 16 alle ore 20 Inaugurazione lunedì 29 settembre 2014 ore 18 SOCIETA' UMANITARIA MILANO – CHIOSTRO DEI GLICINI Via Francesco Daverio 7 Milano A cura di Vanna Mazzei Fausta DOSSI, Matteo LAUSETTI, Lucio PERNA, Cinzia VENEGONI ROCCHI Quattro artisti selezionati per raccontarsi al pubblico non solo attraverso il linguaggio dell’arte visiva, ma anche della parola, per offrire allo spettatore una chiave di lettura sul tema prescelto dall’artista e sul suo percorso di analisi. “Una mostra - sottolinea la curatrice, Vanna Mazzei, - concepita “ dalla parte del pubblico “ che verrà immediatamente informato, fin dall'inizio del percorso espositivo del “ punto di vista “ dell'artista sugli argomenti che le opere in mostra propongono e rappresentano. Un modo per superare quella troppo nota e diffusa diffidenza del grande pubblico di “non addetti ai lavori” verso l'arte contemporanea e la sua comprensione”. Fausta Dossi, Matteo Lausetti, Lucio Perna e Cinzia Venegoni Rocchi, sono stati selezionati dalla curatrice perché hanno in comune il senso della sperimentazione e ciascuno segue percorsi diversi e si esprime con un linguaggio personalissimo. Ecco come si raccontano al pubblico: Fausta Dossi: “…..Ho il bisogno istintivo di poter agire sulla massa plastica realizzando parti mobili su perni, così da modificare i volumi, le prospettive, il gioco della luce sulla superficie …. in modo da evidenziare l’articolazione ed un’eventuale rotazione che apra spazi. .. Le opere pittoriche (presentano parti) cucite su tela come fossero paesaggi dimenticati, il segno che nella scultura è mobile sulla tela l’ho voluto come fosse provvisorio…”. Matteo Lusetti: “Nelle mie opere emerge l’urgenza di sondare percorsi espressivi personali e intensi che parlano di quella parte di noi più intima e nascosta dove tutto diventa eccessivo, scomposto, frammentato, contrastato e contraddittorio. .. Sono opere da tastare, da sentire, con tutti i sensi per perdersi nei rilievi e nelle asperità delle tele alla ricerca del fragile ed effimero equilibrio che la vita ci permette nella speranza di una soluzione all’eterna domanda mai chiaramente espressa. Quale serenità è possibile per noi?”…… Lucio Perna: “ Le opere che ho selezionato per questa mostra hanno tutte lo stesso titolo: CONFINI. Ma i miei “ confini “ non rappresentano luoghi ricavati dalla geografia fisica o politica, sono piuttosto manifestazione e rappresentazione di un’idea. Il mio “ Punto di vista “ è che l’arte sia allo stesso tempo strumento e luogo di libertà intellettuale. Strumento di indagine e di conoscenza impiegata per individuare, di volta in volta, nuovi confini in una geografia non più e non solo fisica ma psicologicamente, culturalmente ed emozionalmente aderente all’esigenza di nuove libere spazialità” Cinzia Venegoni Ronchi: “Ferro, rame, piombo sono materiali forti, pesanti, duri che, attraverso il mio lavoro si rivelano in tutta la loro morbidezza e precarietà. Il piombo si lascia modellare docilmente fino ad assumere un aspetto quasi liquido. Il ferro e' saldato ma si muove, ondeggia. Il rame riflette e illumina nel suo ruolo cromatico. Infine il legno, vivo e pulsante di suo, si colora e si sfalda nella sua potenza. L'arte e' comunicazione e l'artista, testimone del suo tempo, ne rivela i messaggi,i contenuti, i "punti di vista". Il senso di precarietà, instabilità e costrizione porta con sé' sempre e comunque una speranza di rinascita,una ricerca continua del bagliore della vita. Catalogo in sede Location: Via Francesco Daverio 7 Milano tipo di evento: rowid: mostra collettiva immagini: galleria immagini: http://milanoartexpo.files.wordpress.com/2014/09/lucio-perna-confini-incompiuti-2014-tm-su-tela70x80.jpg?w=410 galleria-spazio-museo: ms@spaziotadini.it email gestore : SOCIETA' UMANITARIA MILANO – CHIOSTRO DEI GLICINI sponsor: Ufficio stampa: Melina Scalise-Spazio Tadini lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia Informazioni cronologiche: Subject: Visita guidata al Museo di Arte Antica e Pietà Rondanini di Michelangelo startDate: 10/19/14 endDate: 10/19/14 Description: domenica 19 ottobre 2014 ore 15:30( ritrovo 15 min. prima) Museo di Arte Antica presso il Castello Sforesco – piazza Castello Milano (MI) Situato all’interno del Castello Sforzesco, il Museo di Arte Antica raccoglie sculture e oggetti che datano dal periodo paleocristiano e medioevale a quello rinascimentale particolarmente riferite all’arte lombarda e milanese. Costituisce una delle raccolte più significative dell’Italia settentrionale. Tra i 2000 pezzi in esposizione si distinguono in particolare il Monumento sepolcrale di Bernabò Visconti, il Monumento funebre di Gaston de Foix capolavoro del Bambaja e lo splendido busto della Mora. Chiude l’esposizione la celebre Pietà Rondanini di Michelangelo. Durata: 1 ora e 30 minuti circa Costo € 12,00 a persona comprensivo del biglietto d’ingresso. Per prenotazioni: Paola Raverdino cell. 347-1502956 e-mail: paola@raverdino.it Ritrovo vicino all’ingresso del Museo, nel cortile detto dell’elefante (il secondo del Castello con la vasca nel mezzo) La visita è condotta da guida turistica autorizzata dalla Provincia di Milano. Location: piazza Castello 1 Milano tipo di evento: rowid: visita guidata immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: paola@raverdino.it email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ALIENS LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO startDate: 2/7/13 endDate: 3/2/13 Description: ALIENS LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO A cura di Sergio Curtacci e Salvatore Marsiglione graphic designer Vania Elettra Tam public relations Irene Lucia Vanelli Artisti partecipanti: Alessio Bolognesi, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annalù, Cristiano De Matteis, Daniela Montanari, Emila Sirakova, Fabio Usvardi, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, ILV - Irene Lucia Vanelli, Momò Calascibetta, Nicola Felice Torcoli, Roberta Ubaldi, Silvio Porzionato, Tina Sgrò, Vania Elettra Tam, Willow. Dal 7 febbraio al 2 marzo 2013 Marsiglione Arts Gallery Via Vitani, 31 22100 Como Tel:+39 328 7521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.marsiglioneartsgallery.com La Marsiglione Arts Gallery è lieta di presentare Aliens -le forme alienanti del contemporaneo- una collettiva di 19 giovani artisti a cura di Sergio Curtacci e Salvatore Marsiglione. Il primo progetto artistico del 2013 della MAG, nasce dall’incontro delle energie e dei pensieri di chi l’ha curata, che con l’appoggio di tutti i soggetti coinvolti, ha prodotto un collettiva di artisti, noti e meno noti del panorama contemporaneo italiano. Le energie, le idee e lo spirito collaborativo di tutti, hanno dato vita ad una visione ampia della proposta artistica italiana, 19 artisti che hanno in comune il fatto di essere diversi tra loro. Il percorso installativo guida il pubblico partendo da un opera di Alessio Bolognesi, che con il suo Sfiggy viene in pace, ma ciò nonostante viene abbattuto perché diverso, si prosegue con un opera che è il fermo immagine dell’equilibrio precario di una figura femminile, opera inedita della serie SOSpesa di Vania Elettra Tam; il confine della new pop viene oltrepassato con un opera iperrealista di Daniela Montanari, che mette l’accento su un aspetto della sua personalità attraverso la precisione del primo piano. Sempre nella sala principe della galleria, ci s’imbatte in un totem di opere piccole dell’artista italiano, nato in svizzera, Giancarlo Marcali che con scatole di specchi, lastre radiografiche e immagini addentra nell’interno dei corpi che muoiono e risorgono; in netto dialogo il Bastone magico di Nicola Felice Torcoli che crea, distrugge e ricompone opere attraverso la frammentazione delle tele. Opera espressione della fragilità è quella di Irene Lucia Vanelli che da psichiatra analizza gli stati d’animo e li rappresenta in sagome tridimensionali, aprendo con la sua verticalità i lavori a seguire. Un quadro dipinto su tavola del siciliano Momò Calascibetta ritrae satiricamente l’abbraccio di due amanti a confronto con i due pesci sul tavolo; a seguire un opera della torinese, residente in Francia, Anna Frida Madia che presenta il ritratto di Calipso con un occhio piumato a rappresentare un occhio magico in grado di scrutare gli eventi futuri; per finire un disegno su vari strati di carta oleata della performer bulgara Emila Sirakova che affronta il corpo umano proiettando su di esso il proprio ego. Proseguendo nelle sale si passa dall’unica fotografia esposta in mostra, dell’artista bresciano Gianluca Chiodi che presenta un opera ironica, grottesca e riflessiva sugli eccessi della chirurgia estetica e sul Fashion Victim. Nell’ambiente successivo si ha subito l’incontro visivo con un opera installativa di Annalù che unisce la scultura di un tronco di corteccia con le maschere psichiatriche dipinte a lato, dove ogni fruitore vede immagini diverse e strettamente riconducibili al proprio essere. Al suo fianco le monocromie del piemontese Silvio Porzionato dipingono una donna bambina, con la sua innocenza e la sua spiccata innata sensualità. Dall’altro lato, proprio a chiudere lo spazio dei bianchi e neri troviamo una rielaborazione pittorica su immagine fotografica originale del romano Cristiano De Matteis, simbolo dell’indifferenza che è l’essenza della disumanità. A completare questo secondo ambiente abbiamo due opere gestuali, un interno della calabrese Tina Sgrò, forte, riflessiva e di gran carattere, affiancata da un ritratto di Fabio Usvardi che con le mani dipinge e descrive la fragilità della condizione umana. Gli spazi della galleria continuano per arrivare al salone dedicato all’incontro; sopra il divano bianco vi è appeso un fantastico e divertente dipinto di Willow, artista milanese ed esponente di quella corrente che sta in mezzo tra la POP ed il design. Al suo fianco un dittico della palermitana Angela Viola, un contrasto cromatico, un dualismo nella forma che convoglia infine in un unica atmosfera sospesa, rarefatta, essenziale e vagamente inquietante. Si continua il percorso con due mani che disgregano la materia, olio su lamiera ossidata della pittrice umbra Roberta Ubaldi, una compenetrazione cromatica e materica tra pittura e supporto. Si conclude con un opera assolutamente contemporanea per tecnica, messaggio e cromatismo della milanese Anna Caruso, che riesce a fondere il mondo reale e tangibile con quello intellettivo ed emozionale tipico del vivere quotidiano. Salvatore Marsiglione ALIENS by Sergio Curtacci La pratica artistica contemporanea si situa in un contesto sociale caratterizzato da due fenomeni complementari e ugualmente significativi, da una parte il predominio delle immagini sul linguaggio e dall’altra il diffondersi dell’esperienza della solitudine e dell’indifferenza, dimensioni esistenziali che non riconducono più necessariamente all’altro di sé. Entrambi i fenomeni hanno origine nella facilità di accesso alla comunicazione visiva di massa e nel voler esaltare e rivendicare la libertà individuale, diffusa e supportata dagli apparati pubblicitari. Se nell’età moderna il rapporto tra l’individuo e la massa viveva nell’alternanza di due movimenti antitetici, la perdita del soggetto nella folla o al contrario, il potere assoluto rivendicato dalla coscienza individuale, nelle forme di solitudine della modernità, l’antitesi vitale della contemporaneità si è oggi ridotta a forme banali di pseudo socialità e ad una sterile contrattualità con il mondo. Le identità sono sempre più provvisorie e legate alle funzioni transitorie degli utenti dei vari sistemi: stradale, commerciale, bancario, ecc... Siamo soli ma al tempo stesso accomunati agli altri da relazioni di tipo contrattuale o da norme prescrittive. L’esercizio di queste pratiche solipolistiche ha trasformato la coesistenza sociale in un arcipelago di individualità contigue ma distinte, sostanzialmente indifferenti le une alle altre. Come alieni ci muoviamo sulla terra, osservando tutto con distacco, leggiamo libri e giornali in metropolitana senza accorgerci (o meglio dire non volendo accorgercene) del violento scippo che si sta consumando accanto a noi. Ma la vera tragedia risiede nel fatto che non riusciamo a capire neppure ciò che stiamo leggendo. Invitiamo amici a pranzo o a cena, dispensiamo loro sorrisi ed attenzioni, poi li incrociamo il giorno dopo per strada e ci volgiamo dall’altra parte per non doverli salutare, o peggio fermarci a scambiare poche parole che, spesso e volentieri, riteniamo possano tradursi in inutili convenevoli. Dopo l’11 settembre 2001 se vogliamo, tutto ciò si è acuito, all’indifferenza ed al fastidio si è aggiunta la paura, il terrore del diverso, guardiamo gli altri come potenziali nemici, ci muoviamo con circospezione... Meglio rimanere a casa e nascondersi dietro al monitor di un computer e navigare in internet per ore, magari con identità fittizie, proponendoci agli altri come eroi moderni senza macchia e senza paura, per tornare il giorno dopo i soliti alieni, visitatori timorosi del pianeta terra. Location: Via Vitani, 31 22100 Como tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5845598863769992113 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2188 Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 01/05/2013 15:46:39 Subject: Alla Galleria ab/arte di Brescia "Geometrie e tagli di luce nelle incisioni di Luigi Corsini" startDate: 1/12/13 endDate: 9/2/13 Description: A cinque anni dalla morte, una monografia e un'antologica di Luigi Corsini segue i momenti più significativi della sua vita artistica tra Urbino, Roma e Brescia, e consente di conoscere una delle personalità dell'arte italiana. A cura di Riccardo Prevosti. Presentazione di Andrea Barretta Solo gli artisti sono capaci di privilegiate creatività e solo chi ha costruito la sua arte sul rigore, su tempi dilatati, su esperienze con risonanze emotive, può accostarsi a una piacevolezza assicurata da una semplificazione geometrica tale da impedire ogni tipo di evocazione, ma generando in modo intuitivo una duratura contemporaneità. E l'incisione che consiste in un impegno preciso nelle sue tecniche all'acquaforte, all'acquatinta, alla puntasecca e a tutto quanto da Dürer in poi è entrato a far parte di questo affascinante mondo della calcografia, rappresenta il fulcro del lavoro di un vero artista: Luigi Corsini. E se dovessi riandare con la memoria ai nostri pur fugaci incontri e ad una conoscenza accreditata al tempo della sua partecipazione alla mostra di cui avevo curato il catalogo: Poetica dell'incisione, al Chiostro di San Giuseppe in Brescia nel 1988, il ricordo è per una persona in grado di esaltare la propria intelligenza con un sorriso, con una risata aperta e leggibile come una sorta di leggerezza che coglie quando si è a contatto con chi è in grado di trasfondere emozioni e cultura. Luigi Corsini nasce a Urbino nel 1937. Frequenta l'Istituto Statale di Belle Arti e consegue il diploma di abilitazione all'insegnamento della calcografia nel 1958 con i maestri Renato Bruscaglia, Leonardo Castellani e Arnaldo Battistoni, e di Nunzio Gulino per il disegno prospettico ed architettonico. Si è perfezionato nella stamperia 2 RC di Roma e il suo approdo a Brescia risale alla metà degli anni Sessanta. Qui, oltre che docente in vari istituti, è stato il divulgatore della calcografia, in una città dove non esistevano occasioni artistiche di questo tipo, mentre in pochi anni il suo studio sarà tra i principali in Italia settentrionale. Costante, infatti, il suo lavoro di approfondimento tecnico e di riferimento come maestro stampatore, anche per i tanti artisti che frequentavano il suo laboratorio: a questi anni risalgono anche i primi contatti con alcuni giovani desiderosi di condividere con lui interessi e riflessioni, come testimonia il suo divenire l'animatore del 'Gruppo culturale grafica Brescia', che confluirà nel 1978 nella Bottega d'Arte di Via Benedetto Croce. L'anno dopo si affiancherà una 'scuola', allo scopo di valorizzare e diffondere la conoscenza delle tecniche calcografiche, e si chiamerà Laboratorio l'acquaforte (poi trasformato nel 1982 in Gruppo l'Acquaforte). Qui insegna l'intransigenza sul metodo, e questo ha fatto sì che ancora oggi molti incisori bresciani, cresciuti ai suoi consigli e alle sue 'lezioni', siano apprezzati artisti, perché l'amico Luigi soleva dire che bisognava lavorare sulla distinzione e non sulla confusione. Probabilmente, però, questo ha giocato a sfavore dell'artista Corsini che, a parte, le cinque personali - la prima a Orvieto nel 1978 - e le pur molte importanti collettive, come quella del 1996 al 'Gabinetto delle stampe antiche e moderne' di Bagnacavallo dal titolo La scuola urbinate dell'incisione a cura di Floriano De Santi, forse, dicevamo, ha foraggiato una certa incomprensione nella fortuna critica ed espositiva, tanto che non ci sono contributi significativi nello studio della sua produzione fino a questa antologica a cura di Riccardo Prevosti per la Galleria ab/arte, che finalmente Brescia dedica al maestro urbinate che vanta sue opere nelle raccolte di importanti collezionisti e diversi riconoscimenti. La sua ricerca prende le mosse negli anni Sessanta, l'epoca del post-modernismo, appunto, del difficile rapporto tra figurativi e astrattisti, e si rivela subito con una sua carica individuale poco spartendo con i presupposti dei vari movimenti; il suo lavoro anzi si poneva fin dall'inizio oltre la configurazione del neo-espressionismo, per la caratteristica del suo incidere autenticamente vitale, pur con una partecipazione al concettuale e in un rifiuto del citazionismo. Così le sue acqueforti hanno profondità assunte nei toni e nelle vibrazioni dei passaggi al torchio, delle diverse impressioni, e il rigore non di virtuosismi tecnici ma se mai di invenzioni delle forme. E richiama la poetica dell'astrazione geometrica di Mondrian sebbene non ne riproduca i tratti, verso una direzione che riesce a coniugare tendenze europee in uno stile proprio; verso una sua poetica che si evolve secondo modalità diverse, perché diversa la sua esperienza di vita, per nulla visionaria o ingenua, ma alla ricerca di un segno quasi primordiale. Per riassumere il complesso svolgimento dell'arte incisoria corsiniana nella storia italiana del XX secolo - per non dimenticare una grande eredità incisoria che altri continuano - servirebbero ancora altri orizzonti d'indagine, altri significati. Servirebbe chiedere in prestito ad altre discipline artistiche la legittimazione nella calcografia dell'uso di mezzi di 'ricerca', senza ipocrisie né alibi, ma chiaro gesto intellettuale nel ribaltare i canoni tradizionali, nell'apprezzare i valori plastici sul foglio di carta - cultura dello spazialismo - e come se il piano lineare non potesse bastare, come a rappresentare gli aspetti dell'esistenza in cui ritroviamo tutti i germi di una dialettica che ne è stata la premessa. Immagini di luce e colore: reinterpretazione poetica di una storia che si fa memoria e suggestione di paesaggi umani, di coinvolgimento a guardare il futuro. Sarà l'ultima linea luminosa di Luigi Corsini, a motivare una traccia della propria esistenza su amati fogli stampati dal suo fedele torchio. Il 17 settembre 2007 muore a Brescia e viene traslato nella sua natia Urbino. (Dal testo critico di Andrea Barretta) Orari Da giovedì a sabato 9,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30 Su appuntamento al di fuori dei giorni indicati e degli orari indicati. Location: Vicolo San Nicola6 - Brescia tipo di evento: rowid: 22201 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.5373027 long: 10.2152988 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 01/08/2013 12:15:29 Subject: EDI BRANCOLINI " il mito: ieri, oggi e domani" startDate: 1/10/13 endDate: 2/10/13 Description: EDI BRANCOLINI " il mito: ieri, oggi e domani" a Mantova in Via Cappello, 17 (tel. 0376.324260). Inaugurazione: GIOVEDI' 10 GENNAIO alle ore 17.00 alla presenza dell'artista. La personale resterà aperta al pubblico fino al 7 febbraio 2013. Orario: 10.00-12.30 / 16.00-19.30, chiuso festivi. Location: Via Cappello 17 Mantova tipo di evento: 5 rowid: 22003 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5831108213181741297 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.15888 long: 10.7920623 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 01/02/2013 15:28:12 Subject: LUIGI RUSSOLO - L'ARTE DEI RUMORI startDate: 3/11/13 endDate: 4/6/13 Description: Celebrazione della pubblicazione del Manifesto dell'Arte dei Rumori del poliedrico e futurista Luigi Russolo, con l'apertura della mostra della Mag di Como,dedicata proprio all'artista. Dipinti, incisioni e disegni preparatori che conducono l'occhio e la mente dello spettatore verso una dimensione di ricerca, contrasti e intimità: si passa morbidamente tra le linee decise e marcate del futurismo a spazi sinuosi e armonici che ricordano il Romanticismo. Le opere proposte derivano tutte dall'Archivio Luigi Russolo, gestito proprio dalla Mag stessa: una selezione di circa trenta opere che permette di svolgere un rapido excursus nel cuore e nella mente geniale dell'artista. Contrastante il silenzio che emanano alcuni lavori se confrontato con l'amore per la sonorità di Russolo: basti ricordare che proprio lui fu il creatore dell'intonarumori, macchine sperimentali che hanno dato il "la" a molte innovazioni musicali. Location: Via Vitani 31-33, 22100 Como tipo di evento: 5 rowid: 19801 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/106750288138578497952/albums/5854435275462260145?authkey=COfF-MP7yfmTLQ galleria-spazio-museo: MAG - Marsiglione Arts Gallery email gestore : info@marsiglioneartsgallery.com sponsor: 2188 Ufficio stampa: lat: 45.598457 long: 9.0150839 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 11/18/2012 20:57:49 Subject: MANLIO RHO - GUAZZI startDate: 11/24/12 endDate: 12/20/12 Description: MANLIO RHO - GUAZZI sabato 24 novembre 2012 ore 18,00 Via Diaz 3 , Como 24 novembre ' 20 dicembre 2012 Da martedì a sabato 15,30 ' 19 chiuso lunedì e festivi Como, via Diaz 3 www.robertalietti.com info@robertalietti.com tel. 031242238 A partire dal 1954 fino alla morte, avvenuta nel 1957, Manlio Rho realizza un consistente numero di carte utilizzando pasta d'amido monocroma su cui interviene secondo la tecnica scultorea del 'levare'. Si tratta di un nutrito gruppo di 'guazzi', alcuni caratterizzati da una struttura compositiva geometrica, altri invece fortemente e sorprendentemente dinamici. In mostra circa venti opere, databili tra il 1954 e il 1957, di varie dimensioni, in gran parte mai esposte. Location: Via Diaz 3 Como Italia tipo di evento: rowid: 205 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.8100882 long: 9.0807223 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Thu Nov 22 2012 22:04:12 GMT+0100 (CET) Subject: mostra personale di gianni d'adda. startDate: 11/24/12 endDate: 12/16/12 Description: Viaggio nella pittura - dal 24 novembre al 16 dicembre 2012 - comune di brembate sotto - bg - villa tasca - via s. vittore. mostra personale di gianni d'adda. organizzazione comune e pro loco di brembate Location: via s. vittore Brembate Bergamo tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5813745728688442241 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.6053024 long: 9.5584386 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 01/02/2013 17:30:38 Subject: Omar Galliani / Alessandro Busci - Un Passaggio di Generazione (Centro di Gravità Permanente) startDate: 11/24/12 endDate: 3/3/13 Description: Omar Galliani / Alessandro Busci - Un Passaggio di Generazione (Centro di Gravità Permanente) la mostra curata da flavio caroli si propone nel segno della ricerca della qualita` come 'centro di gravita` permanente', ed e` concepita come un duplice percorso espositivo, coerente e intimamente collegato, secondo un impianto antologico che segue una ritmica scandita per decenni, nella presentazione MAGA - MUSEO D'ARTE DI GALLARATE GALLARATE (VARESE) - dal 24 novembre 2012 al 3 marzo 2013 Location: Via Egidio de Magri 21013 Gallarate Varese tipo di evento: rowid: 21401 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.6540945 long: 8.7985906 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 1/18/2013 14:17:37 Subject: Concorso EROS miniartextil como 2013 startDate: 1/18/13 endDate: 4/20/13 Description: La manifestazione d'arte tessile contemporanea Miniartextil, unica nel suo genere in Italia e tra le più accreditate a livello internazionale, è giunta alla 23° edizione. La mostra 'Eros - 2013 miniartextil como' avrà luogo dal 12 ottobre al 1 dicembre 2013. Non è richiesta alcuna quota d'iscrizione, e che come per le passate edizioni sarà selezionato dalla giuria il vincitore del premio 'Antonio Ratti'. Infine sarà scelto dai membri dell'Associazione il vincitore del premio 'Arte&Arte'. Il lavoro selezionato sarà acquisito e farà parte della Collezione Arte&Arte. Dal 2011 è stato istituito il Premio Montrouge: Il Sindaco e il servizio culturale del Comune francese selezioneranno un'opera, che verrà acquisita e rimarrà nella collezione del Comune. I 54 minitessili selezionati verranno pubblicati anche sulla pagina Facebook di miniartextil Como e saranno soggetti a votazione (aperta dal 12 Ottobre 2013 al 1 Dicembre 2013) da parte del pubblico virtuale. Il vincitore che avrà ottenuto il maggior numero di 'Mi piace' verrà proclamato il giorno 2/12/2013 su Facebook. La scadenza per l'invio del CD e della scheda di adesione è fissata improrogabilmente entro il giorno 20 aprile 2013 (fa fede il timbro postale). Scopo della manifestazione è mettere in evidenza e divulgare la fiber art come mezzo espressivo dell'arte contemporanea. Info e regolamento sul sito www.miniartextil.it Location: via Pannilani 23 22100 Como tipo di evento: rowid: 30601 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.8048281 long: 9.0990524 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 1/23/2013 22:14:58 Subject: ETTORE SPALLETTI SOL LEWITT startDate: 2/2/13 endDate: 3/31/13 Description: ETTORE SPALLETTI SOL LEWITT inaugurazione sabato 2 febbraio ore 18 fino a fine marzo 2013 Continuano, forse per tutta la stagione, le doppie personali che celebrano i quarant'anni di attività della nostra galleria. Fondata nel 1973, anche gli inviti di quest'anno tornano al formato originario A4, più semplici, più minimalisti, e li manterremo così per tutto il 2013. Dopo due grandi fotografe, Francesca Woodman e Letizia Battaglia, dopo due tra i più interessanti pittori del panorama internazionale, quali Carla Accardi e Peter Halley, è ora la volta di due poeti, difficili da inquadrare: Ettore Spalletti e Sol LeWitt. Per queste mostre presenteremo sovente opere provenienti dalla nostra storia, mostre costruite con lavori della galleria, integrati a seconda dei casi con opere nuove. L'idea è che dopo quarant'anni abbiamo un'esperienza che ci permette, come un piccolo museo, di costruire mostre a partire dalla collezione. Una stagione 'diversa' per così dire, non più solo delegata alla bravura, al gusto, al capriccio dell'artista, ma qualcosa che ci vede responsabili in prima persona. Un libro ' forse due ' racconterà per episodi la storia di un'avventura nata quasi per caso, poi lungamente inseguita ed accresciuta. Di questa storia sono parte integrante e fondamentale sia Ettore Spalletti che Sol LeWitt, 'nostri artisti' e quasi subito cari amici con cui abbiamo trovato una consonanza che questa mostra vuole testimoniare. Di Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, 1940) presentiamo tavole, grandi vasi, sculture in alabastro: e come abbiamo imparato, opere con l'azzurro del cielo, il marrone della terra, il verde dei prati, il rosa dell'incarnato. Il lavoro di Spalletti si pone da sempre tra pittura e scultura, in un tentativo, riuscito, di felice coniugazione dei due momenti. L'arte italiana nasce dal connubio di questi opposti, la scultura era dipinta, in Grecia, quindi a Roma, ma anche a Siena con Jacopo o Valdambrino, con le grandi cornici, le soase, i leggii. Arte e Architettura inoltre hanno da sempre operato per fondare la nostra cultura, per costruire le nostre città. Sol LeWitt (1928-2007), maestro indiscusso dell'arte concettuale, ha radicalmente modificato la nostra visione dell'arte attraverso una grammatica di linee, semplici forme geometriche e loro combinazioni, spostando l'equilibrio della creazione dalla realizzazione all'ideazione. Un artista che deve molto all'Italia, dove ha abitato, dove ha lavorato per lunghi anni, quell'Italia da cui ha preso ispirazione per i colori, restituendo nel contempo i suoi tesori di semplici intuizioni combinatorie. Come un musicista che lavora sulla serialità dei suoni, così LeWitt lavorava sulle forme e sui colori. In mostra avremo sculture dei vari periodi, wall drawing e gouaches a formare, con le opere di Ettore Spalletti, un contrappunto pittorico di grande momento. Due grandi amici del nostro passato che sono tuttora ben presenti nel nostro programma e dai quali molto ci aspettiamo per il nostro futuro. Massimo Minini La galleria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 19.30, sabato dalle 15.30 alle 19.30 Location: Via Apollonio 68 - 25128 Brescia tipo di evento: 5 rowid: 33001 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5836768131436075681 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.5462247 long: 10.2238628 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 01/24/2013 22:42:26 Subject: "Neshamah il respiro conduce all'anima" startDate: 2/9/13 endDate: 2/23/13 Description: La parola NESHAMAH, in ebraico viene utilizzata per indicare sia l''anima', sia il 'respiro'. In sé potrebbe dare l'impressione di contraddizione, ma guardando oltre il primo senso interpretativo si coglie che la contraddizione rilevata nel duplice significato del termine non è poi così vera. Di fatto il 'respiro' non è altro che un 'alito vitale' senza il quale la vita stessa sarebbe impossibile. Esso, quindi, è ciò che si colloca in intimità profonda con l''anima', l'essenza ultima e primordiale della vita stessa. Non a caso il 'respiro' ci rende consapevoli della nostro esistere. Un'esistenza troppo spesso vissuta in modo troppo personalizzato e povera di sentimenti. Una condizione questa che turba la nostra coscienza perché estranea alla natura umana, nata per vivere in relazione con il suo simile. La vita individuale e una vita intimamente sofferta, solitaria. Una condizione esistenziale che si affaccia alla coscienza nel momento in cui la nostra 'anima' pretende una spiegazione per la nostra scelta di essere soli, nonostante il nostro agire insieme agli altri. Una solitudine contro la quale l''anima' lotta, e per costringerci ad abbandonare questa condizione di criticità sofferta ci obbliga a 'guardarci dentro', ad iniziare un 'colloquio intimo' con la nostra coscienza. Le ferite della nostra vita interiore, considerate secondo la significazione offerta dalla parola NESHAMAH, diventano le quindi 'vie d'accesso' alla unicità della coscienza umana. Unica e irripetibile. Simile, ma fondamentalmente diversa da tutte le altre. Ciascuno è se stesso e ciò che lo avvicina al suo prossimo è la sensibilità verso l'altro e le cose' così ciascuno di noi impara ad interpretare il Mondo e a partecipare agli avvenimenti dell'Universo secondo il proprio modo di intendere la Vita ed il Creato. Un modo diverso, ma universalmente valido, perché proprio della natura dell'Uomo. Questo percorso conduce alla scoperta di sé e, per conseguenza, obbliga ciascuno di noi a compiere un lungo percorso di ricerca interiore, fino a raggiungere l'essenza spirituale che si cela in ogni cosa' in breve, la trascendenza che si manifesta in ogni 'opera d'arte.' Location: Piazza Garibaldi Gallarate 21013 tipo di evento: rowid: 33801 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: 45.66084 long: 8.7919699 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Il gira cavallo startDate: 2/9/13 endDate: 2/21/13 Description: Galleria Arianna Sartori è lieta di invitarVi alla mostra dell'artista MICHELE VOLPE "Il gira cavallo" a Mantova in Via Cappello, 17 (tel. 0376.324260). Inaugurazione: Sabato 9 febbraio alle ore 17.30 alla presenza dell'artista. La personale resterà aperta al pubblico fino al 21 febbraio 2013. Orario: 10.00-12.30 / 16.00-19.30, chiuso festivi. Location: Via Cappello 17 Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.15888 long: 10.7920623 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Vanni Viviani, l'inconscio universale startDate: 2/16/13 endDate: 3/16/13 Description: Le sue 'mele' sono oggetto e paesaggio, corpo e sentimento, descrizione e inganno; ma anche allusione. A cura di Andrea Barretta e di Vincenzo Bruno Allestimento di Riccardo Prevosti Vanni Viviani nasce nel 1937 a San Giacomo delle Segnate (Mantova), si trasferisce giovanissimo a Bolzano dove inizia l' attività artistica, improntata inizialmente sulla figurazione pittorica e scultorea. Nel 1963 vive e opera a Parma, partecipando attivamente alle avanguardie emiliano-lombarde, ove si segnala tra i giovani protagonisti di corrente sul simbolo per la sua inconfondibile personalità, il soggiorno parmense si identifica nel ciclo di opere realizzate con spighe di grano applicate, rappresentanti in emblema, l'affollata umanità. Negli anni '70 si trasferisce in via Brera a Milano, capitale dell'arte europea ed è nell'ambito milanese che avverte il bisogno di passare dalla collettività delle spighe all'individualità della 'mela', simbolo allusivo, frutto delle religioni, delle favole, della scienza e degli eroi, evocante con la sua capacità descrittiva e citazionista importanti momenti del passato, dal Pomo d'oro di Paride alla religiosità di Piero della Francesca, alla catarsi dell'Ultima Cena leonardesca per finire col surrealismo magrittiano con la mela simbolo di vita, di sensualità, luogo delle idee, con un' ineguagliabile capacità di rappresentare la storia e i sentimenti dell'uomo attraverso questa metafora. La critica lo segue con crescente interesse nella sua parabola creativa. Luigi Carluccio scriveva: 'Viviani, un caso della pittura italiana contemporanea'. Mario De Micheli: 'Viviani, prodigioso giardiniere di un incorrotto pomario'. Renzo Margonari: 'Viviani, non dipinge mele ma nudi umani'. Nei primi anni '70 l'artista su invito della scrittrice ed amica Milena Milani inaugura uno studio estivo nell'Eden privato di Villa Faraggiana ad Albissola (Savona) dove per vent'anni opera nel campo della ceramica artistica, realizzando moltissime opere uniche. Nel 1975 porta a compimento 'Monumentalmente vostro', la grande opera che trova accomunati quarantanove tra gli artisti più significativi dell'area lombarda. Nel 1983 realizza il 'Convito di Pietra' citando in dieci grandi opere l'Ultima Cena di Leonardo, e l'alto profilo artistico dell'opera viene proposto per rappresentare l'arte italiana a Melbourne in Australia. Iniziano poi i frequenti viaggi in Sud America, dove conosce Oscar Niemeyer, il grande architetto, inventore di Brasilia, diventano amici, e le pomacee curve trovano corrispondenza fra le ali architettoniche di una Brasilia metafisica, tanto che 'Arquiteturas de Leonardo a Niemayer' è la grande mostra-omaggio all'amico, ospitata al Museo d'Arte Contemporanea di San Paolo. Viviani nel 1988 lascia il vecchio quartiere di Brera a Milano, ritorna al paese nel mantovano e alle proprie origini virgiliane, inventa una sua personalissima casa in un palazzo settecentesco e la chiama Ca di Pom: qui lavora alacremente e addensa di significati la sua opera, concretizza il suo universo alla conquista della sua più intima identità. Nel 1995 Alitalia per l'arte nell'ambito di far conoscere le più significative espressioni dell'arte contemporanea italiana, lo invita nei propri spazi presso l'aeroporto J. F. Kennedy di New York a presentare una selezione antologica della sua opera, 'The Big Apple' è il titolo emblematico della vicenda artistica del maestro italiano. E' del 1998 'Pisaneide': in quindici grandi opere l'artista interpreta una rovinosa caduta della storica torre in Piazza dei Miracoli a Pisa, come a rappresentare nella sua provocazione sibillina, l'ipotesi di una caduta degli ideali che solo gli strumenti dell'amore possono evitarci. Nel 2001 lo Young Museum di Revere (Mantova) gli dedica la personale 'Geometrie del Seme' con opere realizzate a cavallo del terzo millennio. Nel 2002 Viviani realizza il suo sogno, donando Ca di Pom alla Fondazione Banca Agricola Mantovana per farne un Centro Culturale e Museo Vanni Viviani, aperto a tutte le istanze dell'arte, promuovendo in particolare l'attività dei giovani. L'ultima grande esposizione antologica 'Pom Aria' alle Fruttiere di Palazzo Te a Mantova (2002) sintetizza la sua vita artistica, dalle spighe alle mele per concludersi con grandi sculture in lamina di ferro svuotate, che evidenziano nella negatività della rappresentazione 'l'anima' dei suoi personaggi da Adamo a Dafne e agli Angeli Totemici. La mostra resterà aperta con i seguenti orari: dal giovedì al sabato 9,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30 Location: Vicolo San Nicola 6 Brescia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.5373027 long: 10.2152988 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: FIORI nella ROCCA. Mostra mercato di piante rare startDate: 4/13/13 endDate: 4/14/13 Description: Week end dedicato a fiori, arte, storia - Per i bambini l'Hortus conclusus FIORInellaROCCA. Mostra mercato di piante rare Lonato del Garda (Brescia). Rocca Visconteo-Veneta, 13-14 aprile 2013 'I Fiori amano le Regine': in mostra gli abiti di Marie Amélie d'Orléans, ultima Regina del Portogallo 'I Fiori amano le Regine', ovvero le creazioni floreali di Giusy Ferrari Cielo dedicate a Marie Amélie d'Orléans, ultima Regina del Portogallo, celebratissima per la sua raffinata eleganza,di cui sarà esposta un sofisticata selezione di abiti del guardaroba privato, creati da importanti maisons francesi: questa una delle tante curiosità che accoglieranno i visitatori di Fiori nella Rocca, ricca e curiosa mostra mercato di piante e fiori rari, che si terrà sabato 13 e domenica 14 aprile 2013 nella straordinaria cornice della Rocca visconteo-veneta di Lonato del Garda (Brescia). Provenienti dalla Collezione di Mara Bertoli, che riuscì ad acquisire un intero baule con i capi che saranno per la prima volta esposti a Lonato, gli abiti permettono di comprendere il gusto della moda femminile nella seconda metà dell'Ottocento: ad essi si ispireranno le fantasiose composizioni di Giusy Ferrari Cielo, nota Giudice internazionale e insegnante dell'Istituto Italiano Floreale. Il Garden Club Brescia e la Fondazione Ugo Da Como hanno selezionato anche per la sesta edizione di 'Fiori nella Rocca ' importanti vivaisti italiani, appassionati coltivatori e ricercatori di essenze rare, tra cui i più noti produttori di erbacee perenni, rose, peonie, piante aromatiche, medicinali e orticole particolari, agrumi, ulivi e palmizi, pelargoni a foglia profumata, imperiali e miniatura, iris, lavande, hemerocallis, clematis, piante acquatiche, piante grasse, tillandsie, frutti antichi e piante forestali. Un percorso multicolore e profumato, che condurrà i visitatori alla scoperta della Rocca edificata nel XII secolo, una fra le più imponenti fortificazioni della Lombardia, da cui si gode un'impareggiabile vista sul bacino del basso lago di Garda. Accanto a fiori e piante, i gazebo di artigiani che realizzano oggetti e decorazioni per il giardino, un suggestivo angolo caffetteria e un ristorante a buffet per una pausa di gusto e relax, l'Hortus Conclusus con animazione per i bambini. Fra i molti eventi che animeranno la manifestazione, 'Un Bouquet per la mia casa', lezioni gratuite che permetteranno ai partecipanti di creare un piccolo cesto di fiori per la loro abitazione e apprendere i segreti dell'arte della composizione floreale per ricreare da soli nuove soluzioni che coloreranno e profumeranno gli ambienti della casa. Docente d'eccezione sarà Giusy Ferrari Cielo. Natura e storia: la manifestazione coniuga un evento dedicato ad un settore di mercato in continua crescita e a cui ci si rivolge con sempre maggiore attenzione con il patrimonio storico, artistico e culturale custodito all'interno del complesso museale di Lonato del Garda. La grandiosa Rocca visconteo veneta è Monumento Nazionale dal 1912. La sua posizione strategica è stata lodata anche da Napoleone Bonaparte, ultimo ospite illustre del castello. La Casa del Podestà è una fra le più affascinanti Case'Museo italiane: edificata nel Quattrocento e radicalmente ristrutturata all'inizio del '900 per volere del senatore Ugo Da Como, che aveva acquisito una serie di antichi edifici ai piedi del castello per ricostruire e ridare evidenza alla cittadella medievale di Lonato, permette di immergersi nel gusto altoborghese per l'abitazione di fine Ottocento. I visitatori saranno accompagnati alla scoperta delle sue 20 sale, arredate con mobili ed oggetti d'epoca, che racchiudono straordinarie collezioni ed opere d'arte, nonché una Biblioteca ricca di preziosi manoscritti, codici miniati e del 'libro più piccolo del mondo'. Alcuni appuntamenti di FIORI NELLA ROCCA 2013 Lezioni, mostre, visite guidate, presentazioni, conferenze FIORI NELLA ROCCA scopre la vegetazione spontanea autoctona Grazie ad un progetto di collaborazione biennale tra la Fondazione Ugo Da Como e il Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia, sarà presentato al pubblico il censimento completo della vegetazione spontanea che cresce sulle mura della Rocca di Lonato. I visitatori potranno osservare la flora grazie a visite guidate. Sarà presentata anche una piccola guida fotografica che illustra i cambiamenti e l'alternarsi della vegetazione nel corso delle stagioni. FIORI NELLA ROCCA e LonatoBìo Mercato biologico nel cortile di Via Ugo Da Como FIORI NELLA ROCCA per i bambini, l' Hortus conclusus Hortus conclusus è l'area dedicata ai bambini con laboratori, spazi, giochi e iniziative pensate per i più piccoli. I bambini potranno effettuare gratuitamente le attività, mentre i genitori visiteranno la mostra mercato e faranno i loro acquisti per il giardino. Se mamma o papà desiderano rimanere con i loro piccoli le attività sono aperte anche a loro. * "Fiorigami" e "Piastre in fiore" sono le attività che insegnano a costruire fiori di carta e piastrelle fiorite per portare a casa un ricordo della manifestazione * "Fiori animati" è il teatrino animato di FIORI NELLA ROCCA in cui le rose, le margherite, i girasoli diventano protagonisti di divertenti scenette * "Fiabe in fiore" è la narrazione coinvolgente di storie e fiabe dedicate al mondo vegetale e degli animali: alternativo momento di distensione e relax per allietare le fatiche dell'essere bambino! * "Fiori d'aria" sono le sculture di palloncini a forma di fiore che verranno regalati a tutti i bambini * "Mai's'fioriti" costruzione di fiori con il granoturco colorato secondo la fantasia di ogni bambino FIORI NELLA ROCCA per i Garden Club La manifestazione di Lonato è stata ideata nel 2008 dalla Presidente del Garden Club Brescia, che ha voluto rinnovare la tradizionale idea del concorso floreale proponendo un'iniziativa rivolta al grande pubblico di appassionati del verde e dei giardini. Sin dalla prima edizione, durante il pomeriggio di sabato un appuntamento speciale è riservato ai Garden Club italiani che visitano FIORI NELLA ROCCA. FIORI NELLA ROCCA e l'arte della composizione floreale Una straordinaria mostra e le lezioni gratuite aperte al pubblico. Giusy Ferrari Cielo, insegnante, dimostratrice, giudice internazionale IIDFA e pluripremiata a livello internazionale nei concorsi di composizione floreale, apre le porte del suo straordinario mondo di colori e profumi per far ammirare a tutti i visitatori della manifestazione le sue straordinarie composizioni. Per chi vorrà prenotarsi Giusy Ferrari Cielo, svelerà i segreti per creare un perfetto bouquet per la propria casa: equilibrio, linee, colori, forme, relazione con l'ambiente e stile sono le caratteristiche fondamentali che anche i meno esperti potranno facilmente apprendere per realizzare la propria composizione. FIORI NELLA ROCCA e l'editoria La presentazione di nuove edizioni dedicate alla cultura dei giardini e del paesaggio caratterizza da sempre la manifestazione di Lonato. Un particolare legame con la casa editrice Olschki di Firenze permette l'organizzazione di incontri culturali con gli autori di importanti volumi. Quest'anno la presentazione inaugurale sarà dedicata allo splendido libro illustrato L'arcipelago nascosto curato da Paola Muscari, paesaggista, e Maria Pia Cunico, architetto del paesaggio, che racconta che giardino incredibile è il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. La seconda presentazione sarà dedicata al libro di Guido Giubbini Storie di giardini. Antichità e Islam. Il giardino europeo dal Cinquecento al Settecento. Lo storico curatore della rivista Rosanova presenta il primo volume della sua opera. FIORI NELLA ROCCA per la fotografia Si inaugura nel corso di questa edizione della manifestazione la prima Mostra dedicata alla fotografia naturalistica. Nel ventennale della scomparsa di Franco Rapuzzi, storico fotografo bresciano, FIORI NELLA ROCCA vuole rendere omaggio alla sua arte con questa piccola esposizione delle più belle immagini della natura ritratte durante le innumerevoli uscite sul territorio bresciano. Programma completo su www.fiorinellarocca.it BIGLIETTO D'INGRESSO Euro 5,00 Bambini fino a 12 anni gratis La visita guidata alla Casa-museo di Ugo Da Como prevede un supplemento di Euro 3,00 Giornata Speciale Garden Euro 20,00 (riservato Soci Garden Club) orari di apertura Dalle 9.00 alle 18.00 servizi Caffetteria e ristorante a buffet Servizio gratuito di cariolaggio per le piante acquistate fino al parcheggio di carico e scarico merce COME ARRIVARE In auto: Autostrada A4 Milano-Venezia ' uscita Desenzano del Garda ' 4 Km in direzione Lonato In treno: linea ferroviaria Milano-Venezia ' stazione di Lonato oppure da Desenzano del Garda-Sirmione, proseguendo in pullman fino a Lonato INFORMAZIONI Fondazione Ugo Da Como ' Via Rocca, 2 ' Lonato del Garda (Brescia) Tel. 0309130060 www.fiorinellarocca.it Location: Via Rocca 2 25017 Lonato del Garda Brescia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.3687194 long: 10.5633277 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Sonia Vanini startDate: 3/9/13 endDate: 3/24/13 Description: Inaugura sabato 9 marzo 2013 la seconda mostra del calendario espositivo dello Spazio Zero di Gallarate, organizzata da METAMUSA Arte ed Eventi con il Patrocinio del Comune di Gallarate Assessorato alla Cultura. Saranno le opere di Sonia Vanini a dar vita ad una mostra singolare, in cui trovano spazio visioni oniriche e animali fantastici, colori e materie, tele e ceramiche. Una ricerca interiore, un viaggio nella mente, quello che Sonia Vanini compie ogni volta che si appresta a realizzare un'opera nel suo laboratorio, che rappresenta una parte sostanziale del suo mondo creativo, dove tutto ciò che è stato ideato, immaginato, sognato, diviene realtà materiale. In esso trova posto tutto ciò che occorre per lavorare, accumulato negli anni, magari sull'onda dell'idea di un progetto da realizzare, prima o poi. Tra gli scaffali ed i cassetti trovano posto i colori ad olio, gli smalti, gli stucchi, le sgorbie e tutto ciò che è necessario a rendere concreta l'idea, permettendo all'artista di destreggiarsi tra il tornio e i cavalletti, nell'atmosfera contaminata da tante tracce di lavori passati e del seme di quelli futuri. La mostra resterà aperta sino a domenica 24 marzo 2013. Sonia Vanini SPAZIO ZERO, via Ronchetti n. 6 Gallarate VA tel./fax 0331.777472 Dal 9 al 24 marzo 2013 Inaugurazione sabato 9 marzo ore 18.00 Orario: da martedì al sabato 17.00-19.00 domenica 10.00-12.30/17.00-19.00; lunedì chiuso Location: via Ronchetti n. 6 Gallarate VArese tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5842652473910846449 galleria-spazio-museo: Spazio Zero email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 45.6992364 long: 8.8123809 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 2/12/2013 14:43:02 Subject: Una Domenica in Franciacorta tra giardini e castelli startDate: 7/4/13 endDate: 10/29/13 Description: Dopo il lungo periodo invernale riapriranno al pubblico la prima Domenica di Aprile i giardini e le sale di Castello Quistini, storica dimora storica franciacortina. Con l'arrivo della Primavera e della bella stagione inizia per tutti la voglia di organizzare gite all'aria aperta. Ville, castelli, parchi e giardini si confermano sempre tra le mete ideali per gli amanti delle gite fuori porta e Castello Quistini, dimora storica del 1500 con giardino botanico in provincia di Brescia, è senz'altro una piacevole meta per tutti, grazie al perfetto mix di storia, natura, architettura e botanica. Castello Quistini si trova a Rovato, a pochi chilometri da Brescia e da Bergamo, tra le terre del vino della Franciacorta. Una decina di anni fa, grazie alle idee e all'impegno della famiglia proprietaria, all'interno delle mura del palazzo furono progettati una serie giardini con collezioni di rose antiche e inglesi pronte a fiorire a partire da Maggio, speciali varietà di ortensie e peonie, frutti antichi e piccoli orti con collezioni di piante officinali. Aperto tutte le Domeniche e festivi a partire dal 7 Aprile, con il biglietto di ingresso si avrà accesso al tour intitolato 'Tra rose, storia e leggenda' che vuole essere un percorso storico tra alcune delle sale del palazzo ma non solo: fiori , piante, giardini e collezioni botaniche vi accompagneranno tra i giardini per una passeggiata. In attesa delle spettacolari fioriture di Maggio si potranno ammirare le prime fioriture stagionali delViburnum Opulus e Carlcephalum, Clematis Armandii, dei tulipani e delle diverse varietà di alberi da frutto. La Franciacorta è famosa in tutto il mondo per il vino ma è anche una terra ricca di ville e palazzi aperti al pubblico che portano avanti con vigore il ricordo della vita della nobiltà dell'epoca e che, come nel caso di Castello Quistini, hanno saputo ricreare una nuova atmosfera tra i giardini. Con il biglietto di ingresso verrà consegnata una mappa dei palazzo con le descrizioni delle sale e dei giardini. Per chi preferisce la classica visita guidata alle ore 11,00 e alle ore 16,00 di ogni Domenica e festivo verrà organizzata una visita guidata intitolata 'tra rose, storia e leggenda' per spiegare e illustrare gli aspetti e le caratteristiche riguardanti il palazzo e i giardini. Il tour tra i giardini è arricchito da alcuni oggetti misteriosi nascosti in natura: figure d'animali realizzati con materiali riciclati affiorano dall'acqua del laghetto o tra i cespugli di rose e vi accompagneranno in questo magico itinerario. Castello Quistini è aperto tutte le Domeniche e festivi a partire dal 7 Aprile dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00. Visita guidata alle ore 16,00. Per informazioni potete consultare il sito internet www.castelloquistini.com , telefonare al 320 8519 177 oppure diventare fan della pagina facebook a questo indirizzo: www.facebook.com/castelloquistini . *** Andrea Mazza Ufficio stampa Castello Quistini www.castelloquistini.com www.facebook.com/castelloquistini +39 3391351913 Castello Quistini www.castelloquistini.com www.facebook.com/castelloquistini info@castelloquistini.com Via Sopramura 3/A 25038 Rovato (Bs) +39 320 8519177 Location: Via Sopramura 3/A, Rovato (Brescia) tipo di evento: rowid: 41401 immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: GIUSEPPE GABELLONE startDate: 3/8/13 endDate: 5/5/13 Description: GIUSEPPE GABELLONE 8 marzo – 5 maggio 2013 A cura di Alessandro Rabottini Location: Via San Tomaso, 53, Bergamo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 1/8/2013 18:11:14 Subject: REBUS Un progetto artistico di Monica Marioni a cura di Ivan Quaroni startDate: 2/21/13 endDate: 3/17/13 Description: REBUS Un progetto artistico di Monica Marioni a cura di Ivan Quaroni SAN PIETRO IN ATRIO Via Odescalchi, Como Dal 21 Febbraio al 17 Marzo 2013 Vernissage Giovedì 21 Febbraio 2013, ore 18.30 Un viaggio nell’inconscio, un affresco della psicologia del profondo. REBUS, il nuovo progetto itinerante di Monica Marioni a cura di Ivan Quaroni, dopo essere stato presentato alle Gallerie del Chiostro del Bramante a Roma riscuotendo un grande successo di pubblico e stampa, arriva all’ex Chiesa di San Pietro in Atrio a Como dal 21 febbraio al 17 marzo 2013, per poi toccare le città di Vicenza e Milano tra maggio e settembre, e infine proseguire all’estero. La mostra, che per l’appuntamento a San Pietro in Atrio ha avuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della città di Como, presenta i lavori esposti a Roma più ulteriori opere recentissime, nell’ottica di una mostra in progress, che ad ogni nuovo allestimento svela un nuovo step del complessivo progetto REBUS. Dunque una ventina di opere a tecnica mista raffiguranti principalmente figure intere, volti, situazioni. Il bianco, il rosso e il nero i colori principali, a macchie o come punti focali da cui partire, comunque sempre ad esaltare la linea, che diventa protagonista mentre prende forma su cartone o carta di giornale, in particolare della rivista “Corrente”, che uscì per la prima volta nel 1938 e prendeva il nome dall’omonimo movimento artistico che cercava un rinnovamento dell’arte italiana in chiave europea. La scelta di Monica Marioni non è dunque casuale. L’artista infatti, sempre assidua nella ricerca della propria perfezione artistica e intellettuale, e che con il progetto REBUS segna una nuova personale fase artistica, ha fatto ristampare su carta identica all’originale alcuni numeri del periodico “Corrente” per poi riutilizzarli come supporto su cui dipingere. Ecco perché per Monica Marioni quelle pagine di giornale non sono semplici materiali sostitutivi su cui lavorare, ma sin dall’idea originale le sue nuove tele: che maggiormente esaltano i suoi soggetti senza tempo, svelando all’osservatore più attento il dialogo intimo con le parole o le frasi che l’artista sceglie come scenografia della sua rappresentazione pittorica. Sullo sfondo infatti nessun riferimento oggettivo permette di collocare quei volti e quelle figure in un preciso contesto storico: eppure tutto appare facilmente riconoscibile, quasi “familiare”. Monica Marioni riesce dunque a innescare curiosità e animus, in una strana dinamica interiore e fisica che risponde all’attrattiva del visitatore. REBUS è un tutto da decifrare partendo da segni visivi riconoscibili collettivamente. Monica Marioni compie uno scrupoloso lavoro di raccolta di immagini - che spesso si possono recuperare nel proprio immaginario perché facilmente collocabili - per offrirle al pubblico rivisitate attraverso un segno personalissimo. Ma l’artista suggerisce in punta di piedi senza invadere la dimensione fantastica di chi osserva i suoi dipinti: Michelangelo, Dante Alighieri, ma anche personaggi dei fumetti come il supercriminale Joker, le donne di Manara, i volti di Modigliani, Egon Schiele. Spiega Ivan Quaroni:“Per la prima volta, con Rebus, la Marioni prende esplicitamente le mosse dall’immaginario collettivo, saccheggiando quel gigantesco serbatoio iconografico che è internet. Ispirandosi alle centinaia d’immagini del web e interiorizzando i segni di maestri riconosciuti e autori ignoti, l’artista compie un’operazione concettuale, intesa a innescare nell’osservatore un senso di “familiarità” con le opere”. Tutti gli artisti sanno che ogni fase della propria crescita artistica è un confrontarsi sempre più doloroso e intimo con loro stessi. Tutti gli artisti cercano, scrutano, indagano, si rapportano continuamente alla loro propria arte, spesso la creano per deturparla subito dopo; rubano, impagliano, sacrificano, prendono appunti, disegnano, tracciano, imprimono, a loro modo trascorrono interminabili giornate a creare immagini il più illuminanti possibili della propria interiorità, cercando di raggiungere la perfezione. REBUS è dunque un viaggio nel labirinto geniale di un’artista capace di esprimersi con ogni mezzo espressivo. Rebus è lo specchio dell’anima, contorta, spezzata e ricomposta, di Monica Marioni oggi, della sua individualità e femminilità. L’artista ridisegna ancora una volta se stessa, questa volta in forma primordiale, ritornando al disegno, l’espressione artistica più primitiva, “la prima e più immediata forma di creazione d’immagini, quella più vicina alla sorgente dei pensieri e delle emozioni e che, dunque, meglio si presta alla rappresentazione di pulsioni represse e immagini rimosse” come scrive Ivan Quaroni. Un progetto artistico di Monica Marioni A cura di Ivan Quaroni www.monicamarioni.com Orari di apertura al pubblico: da Mercoledì a Sabato 16.00-20.00; Domenica 10.00-19.00 Inaugurazione: giovedì 21 febbraio ore 18.30 Informazioni al pubblico: 031 252352 Ingresso libero Catalogo: Maretti Editore, 64 pagine, € 15,00 Ufficio stampa Progetto Rebus: Studio de Angelis, Milano Stefano De Angelis | tel. 02 324377c. 345 7190941 | info@deangelispress.it | Sonia Dametto | c. 388 1020425 | sonia@deangelispress.it www.deangelispress.it Location: Via Odescalchi 22100 Como CO tipo di evento: 5 rowid: 23601 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/101955915531759079012/albums/5834127178799046097 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: 41.8997518 long: 12.4714469 Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: POP, REALISMI E POLITICA. Brasile – Argentina, anni Sessanta startDate: 3/8/13 endDate: 5/26/13 Description: POP, REALISMI E POLITICA. Brasile – Argentina, anni Sessanta 8 marzo – 26 maggio 2013 A cura di Paulo Herkenhoff e Rodrigo Alonso Location: Via San Tomaso, 53, Bergamo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: GIOVANNA BOLOGNINI startDate: 3/8/13 endDate: 4/7/13 Description: GIOVANNA BOLOGNINI Disegni scultura 8 marzo – 7 aprile 2013 A cura di M. Cristina Rodeschini Location: Via San Tomaso, 53, Bergamo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: BUILD SOLUTIONS. ETICA E BUSINESS NEL PROCESSO EDILIZIO startDate: 4/4/13 endDate: 7/4/13 Description: FIERA DI BERGAMO DAL 4 AL 7 APRILE 2013 BUILD SOLUTIONS Etica e business nel processo edilizio Build Solutions, parte integrante dell’edizione 2013 di EDIL, presenterà 16 progetti architettonici già realizzati o in fase di cantierizzazione, attraverso una mostra e dei workshop. Build Solutions è un progetto innovativo che, per la prima volta, ristabilisce i ruoli dei progettisti e delle imprese edili per valorizzare le competenze nel ciclo di realizzazione del processo edilizio. La 27a edizione di EDIL, la rassegna delle macchine, dei materiali, delle attrezzature e dei servizi per l’edilizia civile ed industriale, la ristrutturazione e il recupero edilizio, in programma alla Fiera di Bergamo dal 4 al 7 aprile 2013, si arricchirà di una sezione innovativa: la prima edizione di BUILD SOLUTIONS. Etica e business nel processo edilizio che indagherà il progetto dalla fase di cantiere alla sua realizzazione. Build Solutions è promosso da Ente Fiera Promoberg, in collaborazione con ANCE BERGAMO - Associazione Nazionale Costruttori Edili, LIA BERGAMO - Liberi Imprenditori Associati, AAB - Associazione Artigiani Bergamo e CNA BERGAMO - Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa., ed è curato da EN SPACE: Sabina Antonini con Alessandra Coppa; progetto grafico di Marialuisa Pina Borgato. Build Solutions è un progetto innovativo che, per la prima volta, attraverso 16 progetti architettonici già realizzati o in fase di cantierizzazione, una mostra e workshop, evidenzierà in modo strutturato e organico, la sostenibilità reale del processo edilizio nelle nuove costruzioni e nei progetti di recupero, con l’obiettivo di ristabilire i ruoli dei progettisti e delle imprese edili per valorizzare le competenze nel ciclo di realizzazione, dal prodotto-manufatto fino alla gestione della messa in opera.I progetti selezionati da Build Solutions, infatti, metteranno in luce un momento anche parziale del processo di lavorazione e progettazione, anche solo di un componente, di un materiale o di un manufatto che risponda ai requisiti green, in tutte quelle fasi - siano esse i procedimenti di lavorazione, i sistemi costruttivi o di montaggio, le modalità di trasporto o di manutenzione, le scelte dei macchinari, ecc - che precedono la consegna del lavoro al committente. Tra questi si segnalano: ABDA architetti - Botticini De Appolonia e Associati Architetto Laura Truzzi ARDEA, Arturo Montanelli C+S Associati, Alessandra Segantini e Carlo Cappai CityEdge, Daniel Libeskind EN SPACE Facchinetti & Partners, Massimo Facchinetti, Carlo Bono, Alessandra Boccalari Maurizio Varratta Architetto M.U.D.A.RCHITECTS, Raffaele Santacroce, Chiara Bignotti, Matteo Agnelli PARK Associati Richard Meier & Partners Architects LLP Studio Terragni, Attilio Terragni Studio Maffi Progettazioni TOTALTOOL, Giulio Ceppi Build Solutions occuperà un’area di circa 800 mq della Fiera di Bergamo. Quattro sono le aree in cui si suddivide: - BUSINESS GALLERY identifica la parte più partecipata del progetto. Durante tutta la durata della fiera EDIL 2013 sarà il luogo dell’interazione e dello scambio di informazioni tra aziende, imprese e progettisti e committenti illuminati in qualità di proprietari o titolari dei singoli interventi nel campo delle costruzioni, interessati a scoprire le soluzioni più innovative dal punto di vista della sostenibilità e della qualità. - le FACTORY LAB, riservate alle eccellenze fra imprese/aziende, metteranno in mostra alcune fasi individuate del ‘processo edilizio’ selezionato. - EXHIBITION sarà luogo della mostra nella quale verranno esposti i 16 progetti architettonici selezionati. - WORKSHOP vedrà un susseguirsi d’incontri, tavole rotonde e discussioni-dibattito sui temi sviluppati da Build Solutions. Location: Via Lunga, 24125 Bergamo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 11/27/2012 12:11:51 Subject: TERESA NOTO SIMMETRIE E SINCRONIE "luce materia energia" startDate: 3/3/13 endDate: 3/31/13 Description: ZANINI CONTEMPORARY GALLERY presenta TERESA NOTO SIMMETRIE E SINCRONIE "luce materia energia" La mostra è patrocinata dal Comune di San Benedetto Po (MN) Vernissage DOMENICA 3 MARZO 2013 alle ore 18.00 presentazione a cura del Prof. GIORGIO DI GENOVA Durata della Mostra: 3 – 31 MARZO 2013 Via Virgilio 7, San Benedetto Po (Mantova) Tutti i giorni: 10-12 / 15.30-19.00 zaninicontemporary@gmail.com / 360.952089 – 335.6716531 www.zaniniarte.com "La Noto si specchia nella materia anche quando sembra stravolgerla, modificarla in modo arbitrario, personale. In realtà qualunque manipolazione è lecita se a sua volta espressione. La comprensione del mondo non è qualcosa che può ricadere solo nella fredda razionalità, è un sentimento che genera la poesia delle cose, derivato dalla convinzione che il significato primo possa essere quello non del calcolo matematico ma dell'intuizione lirica. E' questo il contributo che l'artista Teresa Noto può dare alla nostra vita". Vittorio Sgarbi L'artista Teresa Noto nasce a Palermo il 30 settembre 1947; da diversi anni vive e lavora a Correggio Micheli nel Parco del Mincio - Bagnolo San Vito (Mantova). Completati gli studi accademici, dal 1978 persegue la pratica pittorica sperimentando varie modalità esecutive e matura in una decina d’anni una personale chiave espressiva, presentando una prima fase di lavoro nel 1986 nella personale di Casalmaggiore. Le immagini oniriche e lo smontaggio della narrazione simbolica che le grandi tele mettono in scena sono state oggetto d'analisi dettagliate in pagine critiche, tra le altre, diGianMaria Erbesato, Franco Monteforte, Angelo Andreotti e Francesco Bartoli nei successivi percorsi di crescita e maturazione nell'imaginerie dell'artista. Nel 1994-1995 Teresa documenta il percorso del suo lavoro in una serie di mostre personali allestite in importanti gallerie pubbliche: l’ Antico Castello sul Mare di Rapallo; il Palazzo del Governo di Sondrio, la Rocca Possente di Stellata, Ferrara, il Complesso Sant'Agostino di Pietrasanta (Lucca), e la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, curate da Angelo Andreotti e Franco Monteforte. Da questo momento si assiste a una rarefazione della materia e della figurazione, a favore di una geometria e di una scansione spaziale nel ciclo delle Cattedrali, comprese neLe geometrie dello spirito, mostra curata da Mauro Corradini nel 1999 al Palazzo Ducale di Mantova. Una pittura, questa, tessuta nella luce che emerge dalla soglia dell'immaginario e che trova nell'astrazione e nel rinvio a tensioni teosofiche kandischiane, il suo momentaneo approdo. Nel 2000 Partecipa alla grande mostra Arte a Mantova 1950-1999 a Palazzo Ducale di Mantova, curata da Claudio Cerritelli e Bruno Bandini e nel 2005 è presentata da Vittorio Sgarbi alla mostra personale "Assonanze" ordinata al Fashion District di Mantova. Sempre del 2005 è la mostra curata da Roberto Roda " La nemica del cuore" alla Pinacoteca Comunale di Bondeno di Ferrara, nello stesso anno Giorgio Di Genova la inserisce nella Storia dell'Arte Italiana per Generazioni invitandola ad esporre nella mostra "Generazione Anni Quaranta" al Museo d'Arte Moderna “ G. Bargellini” di Pieve di Cento, Bologna. In seguito, nel 2006, Giorgia Cassini cura per la Fondazione Bam-MPS , la mostra personale "Invito a Palazzo", a Palazzo Strozzi di Mantova, scrivendo che: ”Teresa Noto è una delle personalità più interessanti della scena contemporanea: nessun dogma è valido per la sua pittura. Crea opere che oscillano tra il figurativo e l'astratto e dove mai esprime significazioni assiomatiche in favore o contro la rappresentazione in pittura. Nelle opere più recenti, l'artista propone un'alta qualità pittorica ed uno stile, impressionante in termini di energia creativa..." Nel 2009 è invitata da Giorgio Di Genova a partecipare alla XXXVI Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea - Premio Sulmona e nello stesso anno cura la mostra personale "Energia Contemporanea" al Castello dei Pico di Mirandola presentata da Gianpaolo Ziroldi e Angelo Andreott. Nel 2010 è invitata alla XIV Biennale D'Arte Sacra Contemporanea al Museo Stauros di San Gabriele (L'Aquila)con catalogo a cura di Giorgio Di Genova che scrive:"Teresa Noto, per esprimere la sua vocazione al trascendentale si affida a interpretazioni della luce, che il suo pennello restituisce in conformazioni differenziate, ma sempre riconducibili al cielo, come sta ad attestare il ricorrente colore azzurro. Naturalmente il suo discorso esula dal naturalismo, per cui le sue morfologie sono evocative di un sentire intimo che ora s'accende in fiamme ed ora si espande in circolarità anche concentriche. Teresa Noto attinge al proprio interiore bagaglio ancestrale e tradizionale, che attribuisce alla fiamma ed al cerchio simbologie trascendentali e spirituali espresse con gli strumenti del comunicare informale, quali il segnismo ed il gestualismo...". Segue l’invito a partecipare al Premio Internazionale Limen Arte 2010 a Vibo Valentia, con il monocromo bianco Mandala del 1997, e nel 2011 cura la mostra personale "In Lucem" al foyer del Teatro Sociale di Mantova presentata da Gianfranco Ferlisi. E sempre nel 2011 espone alla rassegna Arte a Mantova 2000-2010curata da Claudio Cerritelli alla Casa del Mantegna ed è invitata da Vittorio Sgarbi alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia - Palazzo delle Esposizioni di Torino. Nel 2012 su invito di Giorgia Cassini partecipa alla Biennale d'Arte Contemporanea "Emotion Art"al Castello di Montaldo, Torino, poi alla collettiva " Identità femminili dell'arte contemporanea a Mantova", MUVI, Viadana, (Mantova ) e alla "New Opening, Zanini Contemporary Gallery", San Benedetto Po ( Mantova ) e sul finire dell’anno è invitata a interpretare il Canto XXVI e il XXVII della Divina Commedia, le quali opere vengono esposte nella mostra "Dante e i fraudolenti" curata da Giorgio Di Genova al Museo Fortunato Bellonzi, di Torre de’ Passeri, Pescara. Location: Via Virgilio, 11, San Benedetto Po MN (mantova) tipo di evento: 5 rowid: 41000 immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/photos/101955915531759079012/albums/posts/5841822942725929458 galleria-spazio-museo: ZANINI CONTEMPORARY GALLERY email gestore : zaninicontemporary@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: KLEE-MELOTTI MUSEO D'ARTE, LUGANO startDate: 3/17/13 endDate: 6/30/13 Description: Klee – Melotti Museo d’Arte, Lugano 17 marzo – 30 giugno 2013 Conferenza stampa: venerdì 15 marzo 2013, ore 11.30 Inaugurazione: sabato 16 marzo 2013, ore 17.00 dal 17 marzo al 30 giugno 2013 il Museo d’Arte di Lugano presenta la mostra Klee - Melotti, un dialogo ideale fra il pittore svizzero-tedesco Paul Klee, massimo protagonista della ricerca visiva del Ventesimo secolo, e lo scultore italiano Fausto Melotti, figura fondamentale della scena italiana del Novecento. Conferenza stampa: venerdì 15 marzo 2013, alle ore 11.30. Inaugurazione: sabato 16 marzo 2013, ore 17.00. L’esposizione, a cura di Guido Comis, Museo d’Arte e di Bettina Della Casa, Museo Cantonale d’Arte di Lugano, segna un’altra tappa importante nel percorso verso il nuovo centro culturale LAC (Lugano Arte e Cultura) la cui apertura è prevista per il 2014. Il LAC nascerà dalla fusione del Museo d’Arte di Lugano e del Museo Cantonale d’Arte, già oggi uniti sotto un’unica direzione, e si avvia a diventare uno dei più importanti centri espositivi a livello Europeo. La mostra dedicata a Klee e Melotti propone uno sguardo inedito sui due artisti, attraverso più di settanta dipinti, acquerelli e disegni di Klee (1879–1940) e circa ottanta sculture e disegni di Melotti (1901–1986). Le opere in mostra, provenienti da importanti istituzioni internazionali e prestigiose collezioni private, formulano un dialogo sorprendente che, proprio a Lugano, tradizionale crocevia fra Svizzera e Italia, assume un significato simbolico oltre che storico-artistico. Le opere pittoriche di Klee sono governate da ritmi e geometrie sempre diverse, che danno vita a soggetti esili e acrobatici, e racchiudono in composizioni d’apparente immediatezza il complesso divenire della natura. Analogamente, i fili metallici che Melotti salda e intreccia in strutture aeree ubbidiscono a cadenze musicali, assecondano e contraddicono proporzioni matematiche, disegnano essenziali figure d’uomini e d’animali evocando una dimensione mitica. In allegato il comunicato stampa, il programma dei concerti legati alla mostra, alcune immagini in bassa definizione e l'elenco di quelle disponibili ad uso stampa. Restiamo a disposizione per maggiori informazioni e per l'invio di immagini in alta risoluzione. Un saluto cordiale, Maria Chiara Maria Chiara Salvanelli: mariachiara.salvanelli@ddlstudio.net +39 333 4580190 Alessandra de Antonellis: alessandra.deantonellis@ddlstudio.net +39 339 3637388 Margherita Baleni: margherita.baleni@battage.net +39 347 4452374 Location: Via Riva Caccia 5, Lugano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5850054242017840897/5850054245374969250 galleria-spazio-museo: Museo d'Arte di Lugano email gestore : mediazione@lugano.ch sponsor: Ufficio stampa: §Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: DAVIDE GENNA Ancora e ancora a cura di Stefano Bianchi startDate: 6/3/13 endDate: 8/5/13 Description: DAVIDE GENNA Ancora e ancora a cura di Stefano Bianchi Dal 6 Marzo all’8 Maggio 2013 Inaugurazione: Aperitivo “Cibarsi” mercoledì, 6 Marzo 2013 alle ore 19.30 L’Enoteca Zanini, in collaborazione con Ponti x l’Arte, ospita la personale del giovane artista milanese Davide Genna (classe 1983). Attivista della sperimentazione che si sta sviluppando a Milano (ma non solo), protagonista delle neo avanguardie, ha esposto nel 2010 le sue opere nella collettiva MostraMi (Palazzo dei Giureconsulti) dove si è aggiudicato il primo premio del pubblico, nonché nella manifestazione di arti contemporanee Venduto (quartiere dell’Ortica). Nel 2011, allo Spazio Ponti, Genna ha dato vita insieme a Riccardo Bonfadini alla bi-personale Duello Pop. Quest’anno, all’ex cinema Augusteo, ha preso parte alla rassegna China Made in Italy organizzata dal collettivo Tomato catch-up. La neo avanguardia è il “filtro” dell’arte di Davide Genna. Le sue tridimensionali tecniche miste su tavola, impeccabili dal punto di vista estetico e concettuale, evolvono e rilanciano quell’arte cinetica che Günther Uecker elaborò negli Anni ’60 all’interno del Gruppo Zero. Ma se il tedesco allineava sulla superficie dei quadri sequenze matematiche di chiodi, l’artista milanese posiziona con precisione logica e razionale pezzetti di carta o di canna modellati a forma di filtro che rimandano al «gesto di fumare, soprattutto sigarette col filtro lungo», spiega, «che poi si trasformano in vettori simbolici per testimoniare l’esperienza vissuta». Nell’inarrestabile susseguirsi di ordine e disciplina, fisicità e pensiero, Genna accumula ossessivamente filtri per dare vita a sculture/installazioni da parete sottoforma di monocromi dal taglio minimalista che rimandano ai lavori di Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, e allineamenti estremi che confluiscono nella barra spaziatrice della tastiera del computer: in questo caso, isolata e tradotta in puro elemento geometrico/decorativo. A queste opere che hanno l’indubbio merito di “raccontarsi” in modo differente (basta mutare il raggio d’osservazione) va aggiunta la Prospettiva Plastica realizzata con Riccardo Bonfadini: una materica mappa del mondo che sonda il terreno fertile della Pop Art. Va dunque alla ricerca dell’àncora perduta, Davide Genna. A caccia del tesoro concettuale. E dopo aver osservato i suoi lavori che inanellano sorprendenti colpi d’occhio e inaspettati punti di vista, viene voglia d’esclamare: ancòra. Stefano Bianchi Oltre a selezionate etichette e prelibati menù, i titolari Daniela Della Giovanna e Nicola Zanini (campione italiano dei sommelier) offrono alla clientela mostre d'arte contemporanea. Ponti x l’Arte (http://pontixarte.myblog.it) è un progetto curato da Eleonora Tarantino (giornalista pubblicista/art consultant) e Stefano Bianchi (giornalista professionista/critico d’arte). Lo scopo è organizzare mostre (personali e collettive) riservate a tutti coloro che desiderano conoscere e collezionare Arte Contemporanea, portando le opere anche in locations inconsuete, fuori dagli abituali circuiti di gallerie e musei. Per informazioni: Press&Media Eleonora Tarantino mob. 3356926106 - pressmedia@coolmag.it Location: Via Borgo Santa Caterina 90/a, Bergamo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Enoteca Zanini email gestore : info@enotecazanini.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ETTORE SPALLETTI SOL LEWITT startDate: 1/3/13 endDate: 3/28/13 Description: GALLERIA MASSIMO MININI Via Apollonio 68 - 25128 Brescia tel. 030383034 info@galleriaminini.it www.galleriaminini.it ETTORE SPALLETTI SOL LEWITT la mostra prosegue fino a fine marzo 2013 Continuano, forse per tutta la stagione, le doppie personali che celebrano i quarant'anni di attività della nostra galleria. Fondata nel 1973, anche gli inviti di quest'anno tornano al formato originario A4, più semplici, più minimalisti, e li manterremo così per tutto il 2013. Dopo due grandi fotografe, Francesca Woodman e Letizia Battaglia, dopo due tra i più interessanti pittori del panorama internazionale, quali Carla Accardi e Peter Halley, è ora la volta di due poeti, difficili da inquadrare: Ettore Spalletti e Sol LeWitt. Per queste mostre presenteremo sovente opere provenienti dalla nostra storia, mostre costruite con lavori della galleria, integrati a seconda dei casi con opere nuove. L'idea è che dopo quarant'anni abbiamo un'esperienza che ci permette, come un piccolo museo, di costruire mostre a partire dalla collezione. Una stagione ‘diversa' per così dire, non più solo delegata alla bravura, al gusto, al capriccio dell'artista, ma qualcosa che ci vede responsabili in prima persona. Un libro - forse due - racconterà per episodi la storia di un'avventura nata quasi per caso, poi lungamente inseguita ed accresciuta. Di questa storia sono parte integrante e fondamentale sia Ettore Spalletti che Sol LeWitt, "nostri artisti" e quasi subito cari amici con cui abbiamo trovato una consonanza che questa mostra vuole testimoniare. Di Ettore Spalletti (Cappelle sul Tavo, 1940) presentiamo tavole, grandi vasi, sculture in alabastro: e come abbiamo imparato, opere con l'azzurro del cielo, il marrone della terra, il verde dei prati, il rosa dell'incarnato. Il lavoro di Spalletti si pone da sempre tra pittura e scultura, in un tentativo, riuscito, di felice coniugazione dei due momenti. L'arte italiana nasce dal connubio di questi opposti, la scultura era dipinta, in Grecia, quindi a Roma, ma anche a Siena con Jacopo o Valdambrino, con le grandi cornici, le soase, i leggii. Arte e Architettura inoltre hanno da sempre operato per fondare la nostra cultura, per costruire le nostre città. Sol LeWitt (1928-2007), maestro indiscusso dell'arte concettuale, ha radicalmente modificato la nostra visione dell'arte attraverso una grammatica di linee, semplici forme geometriche e loro combinazioni, spostando l'equilibrio della creazione dalla realizzazione all'ideazione. Un artista che deve molto all'Italia, dove ha abitato, dove ha lavorato per lunghi anni, quell'Italia da cui ha preso ispirazione per i colori, restituendo nel contempo i suoi tesori di semplici intuizioni combinatorie. Come un musicista che lavora sulla serialità dei suoni, così LeWitt lavorava sulle forme e sui colori. In mostra avremo sculture dei vari periodi, wall drawing e gouaches a formare, con le opere di Ettore Spalletti, un contrappunto pittorico di grande momento. Due grandi amici del nostro passato che sono tuttora ben presenti nel nostro programma e dai quali molto ci aspettiamo per il nostro futuro. Massimo Minini La galleria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 19.30, sabato dalle 15.30 alle 19.30 Location: Via Apollonio 68, 25128 Brescia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: GALLERIA MASSIMO MININI email gestore : info@galleriaminini.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: CAROLINA GIORGI startDate: 3/10/13 endDate: 3/10/13 Description: Prosegue la rassegna di incontri con gli autori dal titolo "Caffè Letterario" presso la ZANINI ARTE di San Benedetto Po (MN), con il Patrocinio del Comune di San Benedetto Po, in collaborazione con la Libreria di Pellegrini. Il prossimo appuntamento avrà luogo: DOMENICA 10 MARZO 2013 alle ore 17.30 con l’autore Carolina Giorgi e il suo libro Tre volte Emily. Interpretazioni poetiche e visive dalla lettura di Emily Dickinson edito da Di Pellegrini Editore con l'intervento dell'illustratore Vittorio Bustaffa L'autore: Carolina Giorgi è nata a Mantova il 18 novembre 1973. Dopo gli studi classici, si è laureata al Dams con una testi sperimentale in Semiotica dello spettacolo (La comprensione dello spettatore). A Bologna ha effettuato alcune collaborazioni in ambito teatrale e musicale. Giornalista pubblicista, ha collaborato con il settimanale La Cronaca di Mantova e con il mensile nazionale A tavola. Una raccolta di sue poesie è stata pubblicata nel volume Hemeros (Verona, 2004), è quindi entrata a far parte del consiglio editoriale della collana Opera Prima. Suoi testi poetici sono apparsi sulle riviste Poesia, Hebenon e sul webzine Transfinito, e citati su Il segnale. Ha pubblicato il romanzo Le spine di Venere (Firenze, 2005), medaglia d’argento al Premio Letterario Internazionale “Maestrale - San Marco” (Sestri Levante). Nel 2007 è stata nella giuria del concorso di scrittura erotica indetto da Loveline, talk show di Mtv Italia. È arrivata finalista al XXIV Premio Lorenzo Montano, sezione Raccolta inedita, con la raccolta Leggendo Emily Dickinson. Alcune poesie sono state pubblicate sulla rivista online Carte nel vento. Autrice di prefazioni a testi poetici e antologie artistiche, presenta mostre e incontri letterari. Continua a dedicarsi anima e corpo alla scrittura. Scheda libro: “Tre volte Emily. Interpretazioni poetiche e visive dalla lettura di Emily Dickinson” Un titolo evocativo, che rimanda alla volontà di accostarsi alla poetessa statunitense sotto una luce nuova. Ma perché “tre volte”? Innanzitutto, gli originali in lingua inglese. In secondo luogo, le interpretazioni della Giorgi (finaliste al Premio Lorenzo Montano 2010), che attraverso la poesia di ricerca pone l’accento sull'elemento ritmico e sonoro che contribuisce a rendere le opere della Dickinson rivoluzionarie rispetto al suo tempo. In terzo luogo, i disegni di Bustaffa, che mostrano il mondo dell’autrice americana attraverso un’amplificazione profondamente lirica e poliedrica dei dettagli, cogliendo appieno quel “binomio” di consueto e inconsueto che costituisce l’essenza dell’opera della Poetessa. Capace di cogliere in un paesaggio abituale quegli elementi immateriali, minuscoli e grandissimi, che sono invisibili ai più. Nel corso della presentazione, verranno alla luce le motivazioni e le scelte artistiche degli autori, nel tentativo di restituire a un “passato” così illustre quella luce assolutamente contemporanea, quando non trascendente l’attualità stessa. Disegni di Vittorio Bustaffa, per l’editore Di Pellegrini. La prefazione è firmata da Giorgio Bonacini. Interviene: Vittorio Bustaffa Pittore, nato nel 1972, si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2004 partecipa a mostre collettive e personali di pittura e illustrazione in alcune città italiane ed estere, tra cui Milano, Venezia, Parigi, Dordrecht (Olanda), Springfield (Ill.-USA). Nell’ambito editoriale Bustaffa ha realizzato illustrazioni per Nuages, Bruno Mondadori, Diabasis, mup, Ponte del Sale, MobyDick, Teorema, Tunué, Il Margine e altre affrontando testi di autori come Virgilio, Catullo, Hardy, Artaud. Disegna inoltre concept per prodotti cinematografici, architettonici e videoludici. Collabora stabilmente con l’agenzia di comunicazione Tostapane di Venezia. Tutte le conferenze in calendario si svolgeranno all'interno del susseguirsi di mostre d'arte antica e contemporanea promosse dalla Galleria Zanini Arte. In questo momento è in corso l'esposizione d'arte contemporanea "SIMMETRIE E SINCRONIE Luce, Materia, Energia" dell'artista TERESA NOTO. Per qualsiasi ulteriore informazione siamo a vostra disposizione. ZANINI ARTE Via Virgilio, 7 San Benedetto Po (Mantova) @: zaninicontemporary@gmail.com tel: 360.952089 -Alfredo- 335.6716531 -Davide- Location: Via Virgilio 7, San Benedetto Po (Mantova) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Zanini Contemporary Gallery email gestore : zaninicontemporary@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: QUANDO LE DONNE FILAVANO startDate: 3/8/13 endDate: 3/15/13 Description: Evento del mese "QUANDO LE DONNE FILAVANO..." Alla mostra organizzata dal Museo contadino di Colico dal 8 al 15 marzo sono esposti i costumi tradizionali del circondario: bassa Valtellina, Colico, Valvarrone e dintorni Domenica 7 aprile: riapre il museo Dopo un inverno fatto di canti, concerti, preparazione di progetti e mostre che allestiremo nel 2013 il museo riapre con gli orari di apertura che trovate qui. Novità 2013 e consuntivo 2012 saranno illutrate all'assemblea dei soci prevista per mercoledì 20 marzo ore 21.00. 1911: A Roma andata e ritorno Dal Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma arriva questa foto del Morèl premanese arrivato e esposto a Roma in occasione della Mostra Etnografica e Regionale del 1911 (...) Dimmi come mangi..... Cosa significa parlare di cibo dal punto di vista etnografico? Il cibo offre uno spunto originale per parlare di storia e di storie, di attività e credenze, di rapporti tra popolazioni lontane e traceti sociali differenti, di usanze di lunga durata ma anche di mutamenti di gusti e abitudini. IL CIBO E GLI UOMINI è realizzato dalla rete Rebél a cura di Luigi Mariani e Massimo Pirovano. Alla realizzazione del volume ha collaborato anche il Museo etnografico di Premana con un ampio articolo sulla tradizione della coltura e della raccolta delle castagne. Il libro è in vendita presso il museo (...). rebel.lombardia.it E' on line il nuovo sito della rete Rebèl, la Rete dei musei e dei Beni Etnografici Lombardi a cui aderisce anche il Museo etnografico di Premana. Tra gli scopi principali della Rete: promuovere i contatti e gli scambi con i musei antropologici presenti sul territorio e realizzare progetti coordinati di ricerca e di esposizione. Buone pratiche per la conservazione dei beni dei musei Il sistema museale della Provincia di Lecco organizza un corso sulla conservazione dei manufatti tessili, lignei e dei metalli rivolto a tutti i volontari e interessati dei musei del territorio. Le giornate: 16 marzo, 6 aprile, 20 aprile, 8 giugno. Sede: Enaip di Lecco dalle 9.30 alle 12.30. VOCI ALTE. Tre giorni a Premana VOCI ALTE di Renato Morelli vince l'edizione 2012 del Festival Cadca in Slovacchia. In questo video il regista presenta il film a Vallarsa il 30 agosto 2012 raccontando di tiir, forbici, past, alpeggi e canto popolare (...) Location: Via Campione, 21, 23823 Colico Piano LC tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo contadino di Colico email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Intervista a Tiziano Panconi startDate: 12/9/13 endDate: 12/10/13 Description: Intervista a Tiziano Panconi: Le mostre nazionali e “Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo. La Maison Goupil” di Francesca Mura Bertoletti Con Tiziano Panconi, storico dell’arte di fama internazionale, considerato il massimo esperto della pittura italiana dell’800 e curatore di molte grandi mostre come la più estesa antologica mai dedicata a Giovanni Boldini, ovvero Boldini Mon Amour, il cui catalogo è coo-firmato dal ministro per i Beni e le Attività Culturali, facciamo adesso un excursus fra le mostre in essere in questo momento in Italia per offrire ai nostri lettori mete sicure per i loro “ozi” intellettuali. -Caro Professore, chiediamo a lei, in quanto curatore di mostre sensazionali come la sopra citata su Boldini che costituì una vera e propria rivoluzione culturale nel modo di intendere le mostre, quali siano a suo modo di vedere quegli eventi che meritano una vista a costo di impegnativi spostamenti a volte di centinaia di chilometri. *Sebbene il panorama espositivo dello Stivale sia vastissimo è davvero difficile, fra i tanti eventi, poterne individuare qualcuno che non sia per così dire scontato. Intendo dire una mostra che coniughi spettacolarità e ricerca, offrendo non soltanto uno spaccato di ciò che sui temi specifici è conservato nei musei italiani o nelle più note, ormai “sfinite”, collezioni private, ma che invece sappia ricostituire il senso del titolo, del tema annunciato, attraverso la ricerca dei tasselli per così dire mancanti. -Intende dire che le attese del “popolo delle mostre”, come lei lo ebbe a definire, sono tradite da esposizioni di bassa qualità? *Sarebbe ingeneroso, sparando poi specialmente nel mucchio, asserire che in Italia si facciano mostre di bassa qualità ma è certo che c’è la tendenza a standardizzare la produzione di questi eventi, i cui piani economici sono costruiti sulla base di esigenze di contrazione di tempi e costi e così, spesso, i curatori sono obbligati a fare sintesi o peggio tagli. Questo è dovuto ai budget contenuti a sostegno della cultura e al numero di visitatori tutto sommato esiguo delle grandi mostre italiane. E’ emblematico il caso del Giappone ove è consuetudine che queste mostra siano visitate da svariate centinaia di migliaia di persone e dunque tale disponibilità di cassa consente di poter spendere qualcosa in più per la ricerca in primo luogo. -Come si può riuscire anche in Italia a centrare obiettivi insieme di qualità e di spettacolarità per ordinare eventi che mettano d’accordo tutti, pubblico e critica? *Nel nostro paese raramente un curatore ha la possibilità di costruire gruppi di lavoro di assoluta eccellenza come è successo per esempio per la mostra Boldini e la Belle Epoque di Como, ove potetti contare su un budget di circa 1,2 milioni di euro. Grazie alla lungimiranza dell’amministrazione questo mi consentì di presiedere un piano di studi affidato a alcuni dei più esimi luminari di fama internazionale, in tutto una decina, come Maria Fratelli direttrice della GAM di Milano, la direttrice della Pinacoteca De Nittis di Barletta e molti altri nomi ancora, tutti di primissimo piano. -Quindi sostanzialmente come si dice: “chi più spende meno spende”? *Tornando alla mostra Boldini Mon Amour, in quel caso, il fortuito ritrovamento del leggendario Archivio Boldini-Cardona che contiene una quantità di documenti inediti senza precedenti che rivoluziona addirittura la biografia dell’artista e il rapporto “d’amore” con la giovane moglie Emilia Cardona, consentì di costruire l’esposizione legandola a tutta una serie di eventi e circostanze storiche fino a allora sconosciute. In aggiunta lo sforzo compiuto esibendo accanto alle più rinomate opere dei principali musei, una quantità senza precedenti di dipinti inediti o mai visti, completa il quadro di una mostra davvero fortunatissima. -Lei denuncia sostanzialmente il taglio eccessivamente commerciale del panorama espositivo italiano, ma come è possibile restituire quel valore aggiunto che renda questi eventi meno stereotipati? *Il caso del ritrovamento dell’Archivio Boldini-Cardona, sulle cui tracce sono stato per oltre un decennio e prima di me molti altri studiosi senza successo, è da considerarsi una tantum e quella mostra, in effetti, fu l’epilogo naturale di una vita di studi e ricerche condotte in tutto il mondo. All’evento fra l’altro è stata recentemente dedicata la tesi di laurea di Eleonora Greta, discussa con il prof. Biscottini all’Università Cattolica di Milano. -Quindi la sua ricetta è: non più mostre a tutti i costi ma soltanto mostre fortemente ispirate e motivate? * Si, potremmo riassumere così il mio pensiero. -A questo punto però ci indichi almeno una mostra ove lei è stato o che intende visitare. * Premetto che probabilmente sono un po’ di parte, poiché il Butterfly Institute Fine Art di Lugano di cui sono il direttore scientifico, così come del dipartimento dipinti del XIX secolo della casa d’aste Cambi di Genova, ha recentemente prestato una importante opera di Alceste Campriani “La grande route” del 1873 alla mostra, “Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo: La Maison Goupil”, aperta a Rovigo fino al 23 giugno. Bene questa è una mostra che mi sentirei di consigliare. -Quali sono le credenziali di questo evento? * Innanzi tutto il tema affatto scontato che il curatore Paolo Serafini ha individuato e sviluppato con attenzione, evidenziando l’importanza del ruolo di mecenate esercitato da questo mercante, appunto Goupil, che non si limitò a “scegliere” le opere degli artisti che lavorarono per lui ma ne influenzò fortemente il gusto e lo stile. -La ritiene una mostra che coniughi ricerca e spettacolarità? * Per quanto è possibile è senz’altro una delle mostre più indovinate degli ultimi anni, avendo il merito di offrire un panorama veramente significativo di artisti e di opere attinenti a quella committenza così qualificata. La mostra è promossa è realizzata in collaborazione con il Museè Goupil di Bordeaux - ove sono conservati i documenti che testimoniano il rapporto fra Boldini e Goupil – dove anche io con una equipe di ricercatori studiammo a lungo dando alla luce, nel 2002, il primo importante saggio in lingua italiana sul periodo Goupil di Boldini che ha poi aperto la strada a nuove puntuali ricerche e a mostre come questa. -Insieme a Boldini quali sono gli artisti presenti in mostra? * C’è praticamente tutto il qualificato parterre dei pittori italiani attivi a Parigi sotto Goupil, da Corcos a Federico Rossano, al quale mi lega la scoperta di un’opera capitale come “Passeggiata sulla Senna” esposta al Salon nel 1877 e poi smarrita da allora, fino a De Nittis e alle vedute orientaliste di Alberto Pasini che costituiscono una delle pagine più intense dell’orientalismo internazionale. Poi ancora i palpitanti ritratti di Antonio Mancini e così via in un percorso di immagini eterogeneo e emozionante che consiglio a tutti. Location: viale Cattori 5/A, 6900 CH Lugano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: GALLERIA D’ARTE MODERNA email gestore : info@butterflyinstitute.com - rel.esterne@butterflyinstitute.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: RICHARD GABRIEL passi perduti e ritrovati startDate: 3/9/13 endDate: 3/14/13 Description: ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN Via Cappello, 17 - 46100 MANTOVA - Tel. 0376.324260 - info@sartoriarianna.191.it RICHARD GABRIEL passi perduti e ritrovati dal 9 al 14 marzo 2013 Nome della Galleria: Galleria "Arianna Sartori" Indirizzo: Mantova - Via Cappello 17 - tel. 0376.324260 Mostra: Richard Gabriel - passi perduti e ritrovati Date: dal 9 al 14 marzo 2013 Inaugurazione: Sabato 9 marzo, ore 17.00 Presentazione in galleria di CARLA TOLOMEO Orario di apertura: 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi La Galleria “Arianna Sartori - Arte & object design” di Mantova, nella sede di via Cappello 17, dal 9 al 14 marzo 2013, presenta la mostra personale dell’artista Richard Gabriel “passi perduti e ritrovati”. La mostra, si inaugurerà Sabato 9 marzo alle ore 17.00, con presentazione di Carla Tolomeo. Passi perduti e ritrovati La collaborazione di Richard Gabriel, iniziata per caso nel lontano 1999, si rivela ogni giorno più feconda perché in lui è sbocciato l’Artista. Che sicuramente esisteva ma le circostanze della vita non gli avevano permesso di esprimersi. Diventato ceramista giocando con la terra che normalmente uso per le mie divagazioni, ha subito dimostrato sicurezza, ispirazione, duttilità. Ha individuato un suo tema che va oltre la mera apparenza. Le sue sculture raccontano il lungo viaggio, i sogni, le speranze, le certezze realizzate; sono allegre, melanconiche, evocative, azzardate, erotiche o innocenti a secondo dello stato d’animo e del momento in cui le modella. Oggi alle ceramiche aggiunge i “mosaici”. Sono lune realizzate con frammenti di specchio, divertenti, nostalgiche, romantiche come devono essere le lune. Oggetto di grande decorazione completa ogni parete e riflette infiniti frammenti di realtà, sempre nuovi sempre diversi. È questo il messaggio di Richard: La realtà in movimento proiettata sul presente ma rivolta al futuro che vuole allegro, diverso positivo, brillante come lo specchio. Carla Tolomeo, 2013 “Il Giovane Richard appartiene alla schiera degli “artisti spontanei” che si rivelano, prima a se stessi, poi al pubblico con la creazione di oggetti d’arte partendo da situazioni opposte alla possibilità di esprimersi artisticamente. Le sue creazioni sono immediatamente perfette e mature come se avesse svolto dentro di sé il lungo processo di crescita che appartiene alla storia di tutti gli artisti; vediamo solitamente svilupparsi e esprimersi il valore estetico e la maturità del messaggio passo per passo, attraverso mostre, incontri, influenze culturali. Richard Gabriel si è sicuramente avventurato negli anni per questo cammino di crescita ma il tutto è avvenuto interiormente e quando ha iniziato a creare il risultato è stato immediato e di alto valore artistico. Ho visto le sue prime opere a New York e ho parlato di Pop art rivisitata attraverso il feticcio, il lavoro di Gabriel va oltre la mera rappresentazione dell’“oggetto perfetto” che esprime l’estetica del suo tempo, il suo Oggetto è rivisitato attraverso una sensibilità tutta orientale, un pensiero filosofico che oso definire ZEN, ma nello stesso tempo obbedisce alle suggestioni del Feticcio. Fetish è il sottotitolo della sua mostra, che racconta la distaccata ossessione, la passione filtrata attraverso la meditazione, l’insistenza amorosa sulla materia, queste le caratteristiche più salienti del lavoro di Richard Gabriel, e gli auguro di conservare l’innocenza, la spontaneità la bellezza raggiunte in questi suoi nuovi straordinari lavori”. Richard W. Shapiro Richard Gabriel nasce il 16 dicembre 1964 a Arayat, città del nord di Pampanga, nelle Filippine, cresciuto in una società di politici e professionisti, alla quale appartiene la sua famiglia, Richard avrebbe seguito direzioni obbligate se il destino e la curiosità non l'avessero condotto in Europa. Il suo viaggio inizia a Milano nel 1989, visita mostre e musei, si iscrive ai corsi liberi dell'Accademia di Brera, si fa conoscere per la sua fantasia manualità, così nel 1997 è chiamato da Carla Tolomeo quale assistente per la costruzione delle mitiche sculpture Chair. Da allora Richard appare su tutti i cataloghi della Tolomeo; è sempre presente alle mostre internazionali. Ha lavorato per Hermes, per l'hotel Meurice di Parigi, per Blumarine, per il Museo Puskin di Mosca, per Asia Museum di Seul, e per Sicis Next Art nel mondo. Nel 2007 la Presidente delle Filippine, Gloria Macapagal Arroyo, lo premia con il Bagong Bayani Award 2007 (categoria di Cultura e Arte). Tale premio è dato ai filippini che hanno particolare credito nel lavoro all'estero. Dal 2009 inizia a operare in Toscana a Pietrasanta, città degli artisti, affronta il marmo e approda alla ceramica sotto la guida di Massimo Gentili per lo studio Francesconi. È subito invitato con le sue piccole sculture al Brera Design Weekend, appare in qualificati servizi fotografici, richiama l'attenzione di architetti e interior designers. Nel novembre 2011 è presente alla manifestazione Il matrimonio dei Sensi a Milano. Nell’aprile-maggio 2012 espone al Museo Piaggio di Pontedera con la mostra “Orme d’artista”, nell’aprile allo Spazio Poliform di Milano, nel mese di giugno a Roma all’Hotel Excelsior, nel luglio a Forte dei Marmi allo Spazio Costes e nel mese di novembre allo studio Tolomeo di Milano. Location: Via Cappello 17, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria "Arianna Sartori" email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: SUL LAGO D’ISEO NASCE LA CUCINA DEL FUTURO startDate: 9/7/13 endDate: 9/10/13 Description: SUL LAGO D’ISEO NASCE LA CUCINA DEL FUTURO A Trattoria Glisenti Maurizio Berlinghieri dà vita ad una rivoluzione fatta di piatti vegetariani, ecologici, biologici, sostenibili Marone (BS) - Maurizio Berlinghieri soffre di svariate allergie ed intolleranze alimentari, ma allo stesso tempo è sempre stato un grande appassionato di cucina, tanto che ha deciso comunque di farne la propria vita. Ha così trasformato la sua situazione particolare in un’opportunità: si è lasciato alle spalle le tendenze comuni della ristorazione e ha iniziato ad inventare un nuovo modo di cucinare, che coniugasse l’evitamento dei più comuni allergeni con l’utilizzo esclusivo d’ingredienti provenienti dal mondo vegetale: meticolosamente selezionati, spesso a chilometro zero, biologici, preparati con particolari lavorazioni che valorizzano al massimo la materia prima, lavorandola il meno possibile. Dai fornelli spariscono così latte, burro, uova, formaggio, carne, pesce, zucchero: ossia colesterolo, grassi saturi, grassi animali. Trovano invece posto ingredienti salutari, naturali e a impatto zero come le alghe (ne usa quasi 40 tipi diversi), gli agrumi, il kamut. Le lavorazioni sono uniche e mai viste: marinature agli agrumi, fritture a bassa temperatura, arrosti, brasati e spiedi a base esclusivamente vegetale. Berlinghieri investe risorse importanti nella selezione delle materie prime. Il risultato è una proposta fuori dal comune: una carta dei sali, una carta degli aceti, una carta dei caffè; un assortimento di grappe, una birra artigianale che sta iniziando a produrre lui stesso. Ogni ingrediente ha una storia da raccontare, legata ad un percorso di ricerca e ad una filosofia della qualità spinta all’estremo. Trattoria Glisenti Via Provinciale 34 - Marone (BS) Tel. 030/2072467 sito web Brescia a Tavola è il primo progetto multimediale di promozione e valorizzazione della ristorazione bresciana di qualità. Un'aggregazione tra Officina Creativa Srl e Ristoratori Bresciani. I locali che partecipano: - si distinguono : ambiente, cucina ed ospitalità - informano : menù stagionale, serate a tema e degustazioni - collaborano : ricette e piatti - sono visitati : una volta l'anno dalla Direzione di Officina Creativa srl Location: Via Provinciale 34 - Marone (BS) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5855155957086156961/5855155960440113106 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: SIMON BENETTON Vibrazioni spaziali startDate: 3/16/13 endDate: 4/17/13 Description: ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN Via Ippolito Nievo, 10 – 46100 MANTOVA - Tel. 0376.324260 - info@sartoriarianna.191.it SIMON BENETTON Vibrazioni spaziali dal 16 marzo al 17 aprile 2013 Nome della Galleria: Galleria "Arianna Sartori" Indirizzo: Mantova - via Ippolito Nievo, 10 - tel. 0376.324260 Titolo della mostra: Simon Benetton. Vibrazioni spaziali Date: dal 16 marzo al 17 aprile 2013 Inaugurazione: Sabato 16 marzo, ore 17.30. Sarà presente l’artista Presentazione: Prof. Floriano De Santi Seguirà cocktail Con la collaborazione: Banca Mediolanum Ufficio dei Promotori di Porto Mantovano (Mn). Orario di apertura: 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi La Galleria Arianna Sartori Arte di Mantova il prossimo Sabato 16 Marzo, festeggia gli ottant’anni dello scultore Simon Benetton con l’inaugurazione della importante mostra personale “Vibrazioni spaziali”. La mostra, a cura di Arianna Sartori, gode della collaborazione di Banca Mediolanum Ufficio dei Promotori di Porto Mantovano (Mn). L’artista trevigiano, che sarà presente alla vernice, presentato dal critico d’arte Prof. Floriano De Santi, torna gradito ospite per la quarta volta nella galleria mantovana. Per questo rilevante appuntamento, Benetton proporrà otto sculture di recente esecuzione: quattro eseguite in ferro e cristallo lavorato a scheggia, tre in ferro e una in acciaio e saranno esposte anche undici grandi opere (cm. 102 x cm 72) ad acrilico su cartone eseguiti appositamente nel 2013, che appartengono ai due cicli “Vibrazioni nell’estroso progetto della natura” (cinque opere) e “Vibrazioni nell’infinito spazio cosmico” (sei opere). L’esposizione resterà aperta al pubblico, fino al 17 Aprile 2013. La mostra si inaugurerà, alla presenza di Simon Benetton, Sabato 16 marzo alle ore 17.30 con presentazione del Prof. Floriano De Santi, seguirà un brindisi per festeggiare l’artista. Simon Benetton è nato il 24 ottobre 1933 a Treviso, dove tuttora abita e lavora, nel suo Studio-Laboratorio. Ha frequentato i corsi liberi dell'Accademia delle Belle Arti di Venezia, per poi continuare in una liberissima, solitaria ricerca individuale. Diversi sono i periodi della sua formazione: dal figurativo alla vibrazione plastica nello spazio, dal modulo come simbolo dell'impulso alla dinamica spaziale, dalla piastra alla macrostruttura come elemento ed espressione della volontà e della conquista dell'uomo moderno. Infatti negli ultimi suoi studi la scultura ha preso nuova dimensione, proiettandosi nello spazio urbano come espressione di libertà e di progresso fino ad arrivare al connubio tra ferro e cristallo. Le sue opere sono esposte in mostre temporanee, collettive e personali, organizzate in spazi pubblici a cura di Enti e Città italiane e straniere (Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Finlandia, Stati Uniti, Brasile, Cina, Austria, Giappone, Polonia, Cekoslovacchia, Belgio). Molte sue opere trovano collocazione in prestigiose collezioni, musei pubblici e privati, in luoghi pubblici sempre accessibili, piazze e giardini di molte città: 1993 sculture “Icaro”, città di Bonn; “Molteplicità”, Industrie Muller, Bunde (Germania); 1995, Toronto (Canada) Istituto di Cultura Associazione Veneta, “Volontà di credere. Monumento a Giovanni Caboto”. 1998 monumento al lavoro “Armonie”, Francavilla Fontana (Br). 2002 “Fonte di Armonia” Stadio ECOPA, Aino, Parco Sport, Ogasayama, Città di Fukuroi, Campionati mondiali di calcio in Giappone. Per il Comune di Cesena, “La grande foglia”. Esegue per la Banca Popolare di San Felice sul Panaro (Mo), “Determinazione”; per Polesine Innovazione, Taglio di Po (Ro), esegue “Oasi del tempo”. Nel 2011 nel Centro Storico di Valdobbiadene, gli viene dedicato il Palazzo denominato “Simon Benetton” con l’allestimento della relativa antologica nella Associazione culturale “Papa Benedetto XI”. Nel 2012 la “Belluno d’autunno” si presenta arricchita di opere a cielo aperto. A preludio, infatti, della mostra inserita in “Arte Fiera Dolomiti” che si è tenuta nell’ottobre nel padiglioni di Longarone Fiere, alcune opere monumentali dello scultore Simon Benetton hanno abbellito i giardini della città fino ad ottobre inoltrato. Al suo lavoro si sono interessati critici e storici dell'arte del calibro di Umbro Apollonio, Mirella Bandini, Dino Buzzati, Enrico Crispolti, Raffaele De Grada, Floriano De Santi, Marco Goldin, Luigi Lambertini, Carlo Levi, Giuseppe Marchiori, Aldo Passoni, Carlo Sala, Marco Valsecchi, Marcello Venturoli. Di lui hanno scritto in innumerevoli occasioni giornali, riviste e rassegne. La bibliografia è vastissima e comprende articoli, cataloghi, monografie. Le sue opere sono state oggetto di documentari e films trasmessi da televisioni nazionali e straniere. Principali presenze nei musei italiani ed esteri: Bologna, Galleria d'arte moderna, Fondazione cardinale Giacomo Lercaro. Catania, Raccolta dell'Istituto per la Cultura e l'Arte. Ferrara, Museo d'Arte Moderna, Palazzo dei Diamanti . Roma, Museo d'Arte Moderna di Fregene, Musei Vaticani . Torino, Museo d'Arte Moderna . Treviso, Museo Civico C. Bailo . Venezia, Museo d'Arte Moderna Ca' Pesaro. Vicenza, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea. Cardiff (Gran Bretagna), Museo d'Arte del Ferro . Fort Lauderdale (Florida, USA), Museum of Art of Fort Lauderdale. Hereford (Gran Bretagna), Museo Craft Council College. Londra, Victoria and Albert Museum. Memphis (Tennessee, USA) Museum of Iron Art . Orleans (Francia), Museo d'Arte Moderna. San Paolo (Brasile), Centro Universitario Unicamp, Museo d'Arte Contemporanea dell'Università di San Paolo. San Francisco (California, USA), Museo d'Arte Moderna. Washington (USA), Georgetown University, International Sculpture Center, Museum of the National Arts Foundation. II movimento "arabescato" nella scultura di Simon Benetton …Benetton è tra i pochissimi scultori italiani contemporanei che mostra la capacità di organizzare una composizione grande, nitida e compiuta anche nella visione lontana, come il frontone di Olimpia. Quel che è poeticamente un insuccesso per Melotti, le cui rare opere monumentali diventano sommarie e pur grandiosamente monodiche se non si va ai dettagli, è un successo per l'innata visione architettonica di Benetton, che resta rilevante ed emotiva anche nella veduta a distanza Verticalità e orizzontalità, inoltre, si accompagnano in alcune opere recenti all'altra misura del rapporto tra forma e spazio, del rapporto ossia possessivo di volumi che rinserrino e attanaglino l’horror vacui. È il caso di sculture come La grande foglia del 2002, La porta del sole del 2003-2004 e La fonte di luce del 2005, ma anche di quelle che Benetton realizza con l'acciaio e con il cristallo (pensiamo in particolare a due opere del 2008, Luce dell'ideale e Grembo di luce). Egli usa il concetto della geometria come un controllo mentale sulle forme, ma nel valore che imprime alle li-nee curve condensa l'energia potenziale che il vuoto fa esplodere con una naturale forza di opposizione. Il limite, il passo, tra le due entità e l'invalicabile mistero sulla soglia, sul Chòra del quale ogni opera di Benetton si arresta, quasi - ci ricorda Heidegger - "a custodia della sua verità". Ma nel Pilastro universale del 2009 la scultura non ha mai un limite chiuso e neppure un univoco punto di vista: si apre a diverse, coerenti e in armonica progressione, viste e riconoscimenti. È attraverso l'hairetikos plotiniano, cioè "colui che sceglie", che la materia si rende autosufficiente, si muove come prendendo coscienza del proprio essere physis, natura: si stria come le erbe, si gonfia come le nubi, s'arrotonda come i cespugli. Per raggiungere questo risultato Benetton è obbligato a una determinazione plastica rigorosa e nello stesso tempo aperta ad espansioni percettive fino al limite di un nuovo razionalizzato barocchismo, ed insieme ad una rinuncia quasi assoluta d'ogni ridondanza, allusione, ombreggiatura compiaciuta.… Floriano De Santi Le sculture di Simon Benetton … …C’è, innanzitutto, questa capacità dell'acciaio di levitare e farsi leggero, trasparente come un'ala o una vela agitata al vento, sottile e aggrovigliato in una spirale come una molla pronta a scattare verso l'infinito. C'è, poi, la capacità della forma di trascendersi senza mai tradire se stessa, di scivolare verso l’indistinto o uscirne senza perdere niente della struttura originaria. Più che di scultura si dovrebbe parlare di “segno plastico”, di una straordinaria e misteriosa orditura grafica che si staglia nello spazio per farsi architettura dell’immaginario. In questo senso, le forme sono cariche di significati e rimandi simbolici, echi e sussurri che raccontano storie perdute e lontane, in cui possiamo agevolmente riconoscere le tracce dell'ancestralità. Nel perfetto rapporto che si instaura tra la scultura e la realtà circostante, naturale o urbana che sia, si può cogliere lo sguardo dell'artista, pronto ad insinuarsi attraverso una trama di tagli per rallentare, scomponendola nell'illusione, l'andatura di un passante, oppure già incuneato in una morbida piegatura per lusingare lo slancio di un campanile. Lo sguardo dell'artista è anche l'abbraccio orizzontale di una piazza o la perfetta verticalità di una piramide che rivaleggia con le architetture intorno. L'immensità è, allora, un cerchio imperfetto che non si chiude per fuggire in un'altra direzione. Il fatto è che Benetton riesce a rivelare le possibilità nascoste di ogni forma. E la forma perde immediatamente la sua staticità e la sua corposità per introdurci in una dimensione entro cui parlano il mito e la metafora. Il groviglio silenzioso e pianificato della metamorfosi è anche il labirinto che risuona delle urla del minotauro, i “filosofi” che si disputano a scacchiera sono cinque variazioni di una stessa figura e nella loro ieratica compostezza rimandano al Rinascimento. Ecco, allora, che il miracoloso e segreto equilibrio che regola le cose e gli eventi, diviene visibile nel sogno di un'immagine che resta fortemente allusiva, sospesa tra fisicità ed astrazione. È come se l'artista andasse diritto al cuore della materia, per saggiarne i battiti e il respiro fino a coglierne la duttilità e le possibilità originarie. Una sbarra pesante si svolge e si piega come un nastro di seta, oppure si torce e si allarga, si gonfia e si segmenta, secondo un’interiore e composita varietà ritmica. Conta, perciò, il continuo intersecarsi di forme e strutture diverse, in un coinvolgimento totale della materia che offre tutta la sua flessibilità.… Sergio Garbato Leggi ritmiche dell’alternanza Artista singolare e solitario, Simon Benetton lavora a una scultura che si cala nel paesaggio e s’insinua nella struttura urbana come complemento estetico. Le sue opere si inseriscono dinamicamente nello spazio creando armonie rispondenti a una prospettiva spirituale: l’immanenza che si pone al suolo si coniuga con una lenta trascendenza verso l’alto; sculture che si rivolgono al cielo pur tendendo sul piano a una propria infinitezza. Si tratta di una realtà che guarda all’invisibile, che rimanda alla dualità tra immanenza e trascendenza, dove la ragione si coniuga all’emozione. È quindi una ricerca che rimanda continuamente alla parzialità del conoscibile, all’affermazione di valori che sublimano le strutture plastiche taglienti, traducendosi in una leggerezza che tende all’utopia della trasparenza. In ciascuna delle sue costruzioni, ferro e acciaio rigenerano e rinnovano un patto tra energia e vaghezza, fra levità apparente e spessore sostanziale. Entrare nelle sue sculture, partecipando al loro moto ascensionale, è come aggirarsi in un mondo mutevole e popolato di presenze infere, sconcertanti, preponderanti, ma morbidamente espressive. Così, una materia antica e ardua che, per sua natura, evoca inevitabilmente la durezza del maglio, la brutalità del martello, e la voracità della fiamma, si tramuta in volatilità, in freschezza aerea. Simon Benetton si rivolge alla forza espressiva del ferro, e intorno alla sua tridimensionalità conduce questo sapiente gioco su lame metalliche che sviluppa secondo le leggi ritmiche dell’alternanza fra pieni e vuoti, con tagli e fenditure. Piegando il ferro come un maestro antico, concilia la sua freddezza primordiale con il calore fervido dell’ispirazione, forgiandolo nella forma e nel significato. Pur nella continuità della tradizione, il suo lavoro svela una lontana ascendenza cubista e futurista, e comunque una colta tendenza a guardare con attenzione alle avanguardie storiche. Benetton non opera però con la volontà di chiudersi nella sperimentazione, ma con l’idealità di liberare, attraverso la poesia, una ricerca formale coerente, con la capacità di riportare a un equilibrio sapiente le linee di energia che incidono lo spazio di una narrazione astratta. Una spinta istintuale alla base del suo mondo creativo realizza una serie di forme ritmiche e lineari puntate verso l’alto, che assumono indubbie valenze iconiche e persino significati sacrali. I lavori di Benetton sono realizzati come parabole aperte, con tensioni e limpide contorsioni, materializzazioni arcane al di fuori del tempo e della storia. Aperture e rotture, animazioni perfettibili, partono da uno stilema immediatamente intelleggibile, non distolto da un sogno utopico o un’ideologia, perché gli è sufficiente realizzare l’ineluttabilità del proprio soggettivismo e la sintesi spaziale di una riflessione poetica.… Paolo Levi Si è accennato alla monumentalità che la scultura di Simon Benetton possiede, qualsiasi sia la dimensione di ciascuna opera. Il senso del "fare in grande" è una peculiarità dello scultore, e non soltanto. Molte delle opere di Simon Benetton, infatti, sono state progettate "in grande" ed eseguite per una collocazione all'interno di un tessuto urbano, altre ancora sono diventate ambiente esse stesse, dei precisi punti di riferimento e dei percorsi abilitati. Il rapporto, quindi, con il fruitore, non è più soltanto di carattere concettuale o mentale, bensì diventa fisico a 360° coinvolgendolo direttamente. La scala dei rapporti e delle dimensioni, attraverso questa proiezione al di là dei limiti consueti ha provocato un nuovo tipo di dialettica che da fisica diventa nuovamente mentale. Collocate in spazi pubblici, queste sculture costituiscono ben precisi traguardi tra il viandante e l'ambiente circostante. Svettando imperiose, si aprono contro il cielo oppure disegnano le loro ombre nelle facciate, antiche o moderne che siano. La realtà non è più la stessa di prima; qualcosa di inconsueto per non dire fantastico è avvenuto. La fantasia é stata nuovamente provocata. Le strutture a ventaglio o in prevalenza triangolari, con le più diverse curvature od impennate si pongono e stanno quali punti di riferimento di un preciso percorso reale e oncettuale. Luigi Lambertini Profezie in forma di fuoco ferro e cristallo. …Nervesa, nella sua storia, ha proposto all’attenzione dell’arte e del pensiero europeo artisti e pensatori illustri: come Gaetano Zompini, dalla grafica gentile, cronista dei Mestieri per via nella Venezia settecentesca avviata a una fine ingloriosa. E un paio di secoli prima, Monsignor Giovanni Della Casa che dall’Abbazia sul Montello ha insegnato alla nobiltà del continente le buone maniere come esercizio di virtù, scrivendo tra quelle mura ospitali, ombreggiate di querce, il suo Manuale di castigatezza nell’agire e nel parlare, definito Galateo. Si sarebbero intesi con Simon Benetton, queste due personalità dell’arte e della scrittura, con lui condividendo, quell’istintiva capacità di legarsi all’ambiente avvertendone i fremiti sociali, nello spirito del tempo. Un’opportunità che si rinnova, nello spazio straziato da quella che fu chiamata, non per niente, Grande Guerra, prima europea e poi mondiale, che ha sconvolto fin le viscere di un paesaggio già arcadico, distruggendone i monumenti più rappresentativi e stravolgendo la naturale dolcezza dei luoghi. Arrivando a imporre la modifica del nome della cittadina, a monito perpetuo dello scontro sanguinoso che Gabriele D’Annunzio volle fissare come Battaglia del Solstizio. Il colto operare di Simon Benetton non s’arresta alle meditazioni davanti alla fiamma viva nel suo laboratorio, dove ragiona con ferro, fuoco e cristallo. L’intelligenza e la fatica che poi profonde nel dar forma alle idee che emergono si estendono fino alla scelta consapevole dei luoghi dove collocare i suoi documenti scultorei. Ovunque, in Italia o nei continenti di là degli oceani. Sempre con precisi intenti evocativi. In mezzo a una piazza o alle radici di un grattacielo. A Singapore come a Toronto, a Basilea come a Città del Messico. In un giardino o in uno slargo di quartiere. Chi si sofferma davanti ai suoi lavori deve avere la pazienza di lasciare che affiori allo sguardo l’aura che li circonda, che irradia dal terreno e dalla memoria. Visibile e invisibile congiunti in quel sentimento d’attesa che è altro nome per indicare il futuro. Gli artisti, più che gli scienziati, possiedono quel tanto di capacità profetica che ci può fare avvertiti degli eventi da noi oscuramente percepiti. E di questo dobbiamo essere loro grati. Quanto ad accettarne le indicazioni espresse nelle opere spetta a ciascuna donna e uomo di scegliere responsabilmente se dare loro ascolto, decidendo di inoltrarsi sul sentiero dell’amore per la bellezza, lucente come l’acciaio e fresco come il cristallo, oppure di voltare con indifferenza le spalle al mondo dell’arte e lasciarsi andare a fondo nell’abisso della non conoscenza e del colpevole fatalismo. Ulderico Bernardi Con i propri mezzi, che nel caso di Benetton sono ormai da moltissimo tempo quelli di ritmiche trame d'una grafia spaziale configurata appunto tagliando e flettendo il metallo bruto, la scultura vie ne cioè a insinuarsi fra le possibili componenti segniche dell'immaginario collettivo ambientale attuale, attraverso una pronunciata presenza semiologicamente attiva quale ulteriore virtualità soprattutto nel contesto spaziale urbano. Enrico Crispolti Simon Benetton: la libertà del pensiero Delle sculture di Simon si potrebbe parlare per ore come si potrebbe restare in silenzio sconcertati da una sorta di stupore. Dalle sue opere traspare una retrospettiva di studi, di progetti di irrequietezza di stati d’animo attente osservazioni che lo portano a scoprire nella sua strada nuovi elementi dei quali ci rende partecipi con le sue espressioni artistiche. Semplice, spontaneo e generoso, pertanto non considerato un intellettuale, ma un eccezionale scultore di formazione accademica capace di cogliere frammenti di realtà e materia e di esaltarne la bellezza. Nelle sue realizzazioni una storia di vita vissuta si racconta dall’esperienza figurativa al modulo inteso come ideogramma per poi passare al periodo del volo liberandosi in giochi nello spazio pensando di far vivere tra il cemento le Sue opere ecco le macrosculture da inserire nei contesti urbani e poi la ricerca di un nuovo riferimento della orizzontalità come spazio della configurazione dell’umanità per stabilire un equilibrio del conoscere del sapere e della responsabilità per uno sviluppo civico culturale della nuova civiltà. Ad un certo punto la scultura cambia radicalmente e concettualmente, l’idea diventa segno dove le opere assumono un’impronta essenziale per la rigorosità concettuale. Da qui “intensione ed estensione” poi “perfettibilità” periodo nel quale la fede ottimistica nella capacità dell’uomo mira a raggiungere un’eventuale completa realizzazione delle sue possibilità morali. Con netto distacco il pensiero si materializza ed ecco l’esigenza di aprirsi al mondo di elevare verso l’alto, esitazioni di lame incrociate come movimento che precede una linea dritta, una certezza ancora nel reale. Ancora più incisivo il passaggio a purezza incisiva dove l'acciaio modellato con il fuoco risponde alla volontà dell'uomo mantenendo la nobiltà che gli appartiene. Il suo lavoro esige una precisione, una esattezza, che permette di esprimere chiaramente le proiezioni dell'intelligenza. Si arriva ad una visione originale del mondo dove l'immaginazione, l'ideale e la riflessione hanno il loro posto. Abbinando l'acciaio con il cristallo lavorato a scheggia, si giunge ad una sintesi di forza come ricchezza del "pensiero"; le composizioni trovano nello spazio la loro libertà emanando fonte di luce. Prima dell’ultimo passaggio, un particolare studio segna il lungo percorso, “vive oggi il tempo remoto” partendo dal presupposto che nel percorso dell'evoluzione del pensiero, delle arti, della ricerca, della analisi dell'astratto e del fantastico, si delineano concetti legati a forti valori essenziali. Tali valori vengono interiorizzati tramite le esperienze personali e lo studio. Fondamentale è il legame che Benetton ha con la natura; la contemplazione di terra, piante, animali, acqua tutti elementi che si accompagnano in virtù di un equilibrio di vita e che determinano in qualche modo il peso del tempo ed il suo evolversi. Se pensiamo agli elementi che costituiscono il globo terrestre, ci balenano alla mente fuoco, roccia acqua ferro e minerali di ogni genere. Nel tempo, è avvenuta una trasformazione di tutti gli elementi che hanno assunto diverse forme data l'erosione operata dall'acqua o dal vento o dalle intemperie. Da questo é partito lo studio, dall'analisi dei sassi dalle loro forme assunte durante i millenni; da ciò é scaturito il desiderio di portare queste testimonianze a sembianze umane, perché la loro forma ci affascini e ci travolga in una storia del passato. Ogni figura é posta su di un basamento sottile; disposte in una forma circolare con un diametro di dodici metri, le figure racchiudono la "colonna dell' infinito" scultura in acciaio cor-ten come raccordo tra testimonianza del tempo passato ed evoluzione e continuità del pensiero dell'uomo moderno. Ed ecco fonte di luce dall’origine all’evoluzione della scultura di luce. Dalla semplice trasparenza delle forme in cristallo lavorate a scheggia, emergono le forme in ferro o in acciaio, lavorate a taglio fino a creare “figure” di intensa energia imponenti nel loro significato. Leggerezza vento luce grovigli del pensiero silenzi ma la scultura vuole la materia peso e volume occupazione di spazio allora questa materia viene aggredita, alterata, spaccata. I colori del giorno e della notte fanno parte dell’opera. La luce prende una forma propria, strappata dallo spazio e condotta come forma di una nuova spazialità integrando il vetro come vitalità del pensiero generato dal germoglio del ferro dando una lettura profonda vivibile della trasparenza della luce nel contesto dell’universo. Ed è proprio nel gioco dell’infinito spazio che comincia a muovere i suoi pensieri e nuovi passi dando vita a forme e immaginando viaggi in uno spazio cosmico che fa suo catturandone fascino e magia nelle vibrazioni e nell’effetto cromatico dell’acciaio. Da questa danza nei vortici di misteriose galassie, si riposa scoprendo il legno, comincia a scalfirlo con cautela… non lo conosce, pian piano ne scopre i segreti, scioglie i nodi addirittura fa in modo che essi si accompagnino come vezzo alle forme, ai nuovi volti che nascono come gioco dalle sue mani. Da questo nuovo studio ecco una serie dei mezzi busti che esprimono un’infinità varietà di sentimenti, ti invitano ad essere accarezzati, sembra quasi possano parlare per raccontarti la loro storia nella storia del tempo che in natura hanno vissuto. Location: Via Ippolito Nievo, 10 – 46100 Mantova tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5854859514943002001/5854859518158196434 galleria-spazio-museo: Galleria Arianna Sartori email gestore : info@sartoriarianna.191.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: (P) (P)arerga & (P)aralipomena della (P)ittura a cura di Alberto Zanchetta startDate: 4/13/13 endDate: 6/22/13 Description: (P) (P)ARERGA & (P)ARALIPOMENA DELLA (P)ITTURA a cura di Alberto Zanchetta BonelliLAB, Canneto sull’Oglio (Mn) dal 13 aprile al 22 giugno 2013 inaugurazione sabato 13 aprile, ore 18 Lo spazio post-industriale del BonelliLAB a Canneto sull’Oglio si fa nuovamente contenitore ideale per la pittura. Dal 13 aprile al 22 giugno 2013 la mostra (P), curata da Alberto Zanchetta, presenta un’ampia riflessione sul linguaggio pittorico attraverso dipinti, libri d’arte, cataloghi, video, litografie, cartoline, dischi. Il visitatore viene condotto per mano in un percorso sulla pittura figurativa contemporanea che affianca circa settanta opere di 37 artisti: alcuni dei nomi più amati del Novecento -come De Chirico, Morandi, Sironi- compaiono accanto a quelli più contemporanei e accattivanti di Nicola Bolla, Fulvio Di Piazza, Igor Eskinja, passando, tra gli altri, per Mondino, Ontani, De Dominicis, A.R. Penck. Un’esposizione corredata di documenti visivi, sonori, testuali che la rendono accessibile anche al grande pubblico in un progetto che si snoda in 6 sezioni tematiche. Artisti in mostra: Gabriele Arruzzo, Mattia Barbieri, Emanuele Becheri, Nicola Bolla, James Lee Byars, Juan Carlos Ceci, Marco Cingolani, Daniele D’Acquisto, Giorgio De Chirico, Gino De Dominicis, Lorenzo Di Lucido, Gabriele Di Matteo, Fulvio Di Piazza, Igor Eskinja, Andrea Facco, Matteo Fato, Angelo Filomeno, Giovanni Frangi, Giuseppe Gonella, Paolo Grassino, Dacia Manto, Carlo Maria Mariani, Andrea Mastrovito, Aldo Mondino, Giorgio Morandi, Luigi Ontani, Robert Pan, Simone Pellegrini, A.R. Penck, Massimo Pulini, Max Rohr, David Salle, Mario Sironi, Giovanni Termini, Wainer Vaccari, Nicola Verlato, Dany Vescovi. #1. FUNZIONE, FINZIONE E DEFINIZIONE DELLA PITTURA. Scriveva Tom Wolfe nel 1975: «Io desidero fare una predizione: nell’anno duemila […] i tre artisti che saranno messi in primo piano […] non saranno Pollock, de Kooning e Johns, ma Greenberg, Rosenberg e Steinberg. Alle pareti vi saranno dei testi esplicativi di grandi dimensioni, 2,60x3,30, che presenteranno le frasi proteiformi di quel periodo […]. A fianco vi saranno delle piccole riproduzioni dei più importanti illustratori della Parola di quell’epoca, come Johns, Louis, Noland, Stella e Olitski». In apertura della mostra la predizione di Wolfe trova finalmente la sua attuazione: alcune celebri frasi sono infatti accompagnate dalle riproduzioni di dipinti dell’epoca. #2. TRADIZIONE, TRADUZIONE E TRADIMENTO DELLA PITTURA. Nella prima sala lo spettatore è circondato da romanzi, manuali e trattati sulla pittura, oltre che dalle parole incise da Georg Baselitz sul disco in vinile Das Rüstzeug der Maler. Spetta a Gabriele di Matteo e Andrea Facco il compito di “tradurre” in pittura le immagini pubblicate su cataloghi e riviste d’arte, mentre un video di Wainer Vaccari fa da raccordo a una natura morta di Giorgio Morandi. Nella seconda sala viene invece affrontato il tema del “tradimento”, metaforizzato in un piccolo dipinto su legno, realizzato tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, raffigurante il suicidio di Giuda Iscariota. In apposite bacheche verranno presentati il racconto “Le parole” di Vercors (in cui vengono narrate le gesta di un pittore nazista) e il catalogo dei dipinti di Adolf Hitler. Il Führer è il protagonista di uno dei due dipinti di Gabriele Arruzzo, l’altro raffigura Jack lo Squartatore: figure emblematiche che inducono a riflettere sul luogo comune della “morte della pittura”. Chiude la sezione un’opera di David Salle, che i critici d’arte avevano etichettato come l’assassino della pittura. #3. EUFORIE, DISFORIE E DISTONIE DELLA PITTURA. Introdotte da vignette satiriche e da ironiche litografie, le “euforie” e “disforie” del titolo si rifanno a quegli artisti che negli anni Ottanta non si ponevano limiti, misure o confini. Nella sala sono esposte opere realizzate su supporti anomali, come il Tappeto di Aldo Mondino e le radiografie di Massimo Pulini, insieme alla pittura selvaggia di A.R. Penck e al manierismo di Carlo Maria Mariani. #4. PITTURA POSSIBILE, PROBABILE, PLAUSIBILE (IL POSTMODERNO, PRATICAMENTE). James Lee Byars e Gino De Dominicis dialogano in questa quarta sala, pensata come una “capsula del tempo” che riconnette l’attualità con l’antichità. Appartenenti agli eroici anni del Postmoderno e del Ritorno alla pittura, i due artisti hanno saputo riscoprire l’aura magica e primigenia della pittura. #5. CONTIGUITÀ, CONFLUENZE E COINCIDENZE DELLA PITTURA. Questa sezione espositiva raccoglie le derivazioni e diversificazioni del linguaggio pittorico, così come le sue differenze e diffidenze. Le opere di Giovanni Termini e Daniele D’Acquisto sono la dimostrazione di come gli scultori interpretino la pittura; Igor Eskinja ricorre invece all’anamorfosi per realizzare un cromatico tableau vivant, Matteo Fato si interroga sul concetto e la forma della pittura espansa, mentre Emanuele Becheri ricorre alla pittoricità degli elementi naturali. #6. MUSURGIA: MUSEO E MONDO DELLA PITTURA. L’idea della pittura – intesa come “rifondazione del mondo” – instaura qui un rapporto tra l’opera e il museo. Quest’ultima sezione sfrutta da un lato un piccolo caveau della galleria, allestito sull’esempio delle quadrerie sei e settecentesche, e dall’altro un ampio salone che ricorda un cabinet de curiosités. Nel caveau trovano posto i quadri di Barbieri, Ceci, Di Lucido, Di Piazza, Frangi, Gonella, Manto, Sironi, Vescovi, che hanno per soggetto la natura, o più precisamente la metapittura. All’ingresso del salone sono collocati un enorme corallo rosso di Grassino e un cavalletto che Nicola Bolla ha intarsiato con degli Swarovski; i quadri alle pareti sublimano invece la pittura in una Musurgia – che letteralmente significa “l’opera delle Muse” – ove le nove Muse saranno associate ad altrettanti artisti, che risponderanno alle varie inclinazioni dell’ispirazione pittorica: De Chirico (Clio, musa della storia), Ontani (Tersicore, musa della danza e del canto), Pellegrini (Calliope), Mastrovito (Polinnia, musa degli inni eroici), Verlato (Melpomene, musa della tragedia), Pan (Urania, musa dell’astronomia), Filomeno (Euterpe, musa della musica e della poesia lirica), Rohr (Erato, musa della poesia amorosa), Cingolani (Talia, musa della commedia e della poesia pastorale). Infine, una grande composizione con immagini e riproduzioni di dipinti ripercorrerà la millenaria storia della pittura, nella quale trovano posto anche gli artisti di questa mostra. Scheda della mostra titolo (P) a cura di Alberto Zanchetta sede BonelliLAB, Via Cavour 29, 46013 Canneto sull’Oglio (Mn) date dal 13 aprile al 22 giugno 2013 inaugura sabato 13 aprile, ore 18 orari da lunedì a venerdì 9.30-12.30 e 14.30-19.00; sabato 15.00-18.30 Informazioni al pubblico BonelliLAB Via Cavour 29, 46013 Canneto sull’Oglio (Mn) t. +39 0376 723161 | lab@bonelliarte.com | www.bonelliarte.com Ufficio stampa NORA comunicazione Eleonora Caracciolo di Torchiarolo Via Ascanio Sforza 9 – 20136 Milano t. +39 339 8959372 | info@noracomunicazione.it | www.noracomunicazione.it Location: Via Cavour 29, 46013 Canneto sull’Oglio (Mn) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5855160963451355233/5855161029483057202 galleria-spazio-museo: BonelliLAB email gestore : lab@bonelliarte.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: TOBIA RAVÀ La Memoria del Bosco startDate: 4/7/13 endDate: 5/2/13 Description: ZANINI CONTEMPORARY GALLERY Presenta TOBIA RAVÀ La Memoria del Bosco Vernissage DOMENICA 7 APRILE 2013 alle ore 18.00 introduzione a cura di MARIA LUISA TREVISAN in collaborazione con Mario Romanini La mostra è patrocinata dal Comune di San Benedetto Po (MN) Durata della Mostra: 7 APRILE - 2 MAGGIO 2013 Via Virgilio 7, San Benedetto Po (Mantova) Tutti i giorni: 10-12 / 15.30-19.00 zaninicontemporary@gmail.com / 360.952089 – 335.6716531 www.zaniniarte.com Facebook: Art Gallery Zanini Arte Esposizione Prosegue, con l'artista Tobia Ravà, il ciclo di esposizioni d'arte contemporanea promosse dalla Zanini Contemporary Gallery. Un corposo nucleo di opere dell'artista giungono presso la galleria di San Benedetto Po (MN), direttamente da Carpi, dopo il successo della mostra "Memoria di Infinito" tenutasi presso il Museo Monumento al Deportato politico e razziale, Palazzo dei Pio, inaugurata in occasione della giornata della memoria. A queste opere se ne aggiungono numerose altre dislocate all'interno dei due spazi espositivi della Zanini Arte. La prima sala prevede un'antologica dell'artista, per cogliere le sperimentazioni e l'evoluzione della sua carriera nel corso degli anni, mentre la seconda è dedicata interamente all'ultimo periodo di lavori. Il legame con la memoria, da sempre forte interesse nei lavori di questo artista, si lega al territorio in cui approda, i boschi della pianura padana, rievocandoli attraverso colore, numeri e parole applicati su differenti materiali. "Nella spazialità delle figurazioni, Ravà associa ogni lettera ad un numero e a un simbolo, creando un'esplosione semantica in cui le cifre numeriche mettono in moto lo spazio pittorico come vibrazioni della materia. Tutte le molteplici armonie di ciascun soggetto tematico vengono propagate nello spazio come un suono." Maria Luisa Trevisan Seconda serata All'interno della mostra si terrà una seconda serata in cui l'artista, di famiglia ebraica, laureato in semiologia, esperto e grande studioso della cultura ebraica, terrà una conferenza dal titolo: "Arte e Kabbalah" domenica 21 aprile alle ore 17.30, ingresso libero. Tobia Ravà Tobia Ravà (Padova, 1959), lavora a Venezia e a Mirano. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed Urbino. Si è laureato in Semiologia delle Arti all’Università di Bologna, dove è stato allievo di Umberto Eco, Renato Barilli, Omar Calabrese e Flavio Caroli. Ha iniziato a dipingere nel 1971 ed espone dal 1977 in mostre personali e collettive in Italia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Brasile, Argentina, Cina, Giappone, Stati Uniti. È presente in collezioni sia private che pubbliche, in Europa, Stati Uniti, America Latina e in Estremo Oriente. Dal 1988 si occupa di iconografia ebraica. Nel 1993 è il promotore del gruppo Triplani, che, partendo dalla semiologia biplanare, prende il nome dall’ipotesi di un terzo livello percettivo derivato dall’aura simbolica, accanto a quelli del significato e del significante. Nel 1998 è tra i soci fondatori di Concerto d’Arte Contemporanea, associazione culturale che si propone di riunire artisti con le stesse affinità per riqualificare l’uomo ponendolo in sintonia con l’ambiente e rendere l’arte contemporanea conscia dei suoi rapporti con la storia e la storia dell’arte, anche interagendo espositivamente con parchi, ville, edifici storici e piazze di città d’arte. Dal 1999 ha avviato un ciclo di conferenze, invitato da università e istituti superiori d’arte, sulla sua attività nel contesto della cultura ebraica, della logica matematica e dell’arte contemporanea. Hanno scritto di lui, fra gli altri, Flavio Caroli, Caterina Limentani Virdis, Omar Calabrese, Piergiorgio Odifreddi, Giorgio Pressburger, Nadine Shenkar, Arturo Schwarz e Francesco Poli. Nel 2004 con Maria Luisa Trevisan ha dato vita a PaRDeS Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano dove artisti di generazioni e culture diverse si confrontano su temi naturalistici e scientifici. In occasione delle recenti olimpiadi di Pechino 2008 è tra gli artisti esposti all’Olympic Fine Arts. Nel 2010 un suo lavoro viene donato al Papa Benedetto XVI dal rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma ed esce il film corto di Sirio Luginbül “Elena in PaRDeS” dedicato al lavoro di Tobia Ravà. Nel 2011 è invitato ad esporre al Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012 nel Principato di Monaco si è tenuta l’esposizione “Venezia-Venezia, da Francesco Guardi a Tobia Ravà” www.tobiarava.com Maria Luisa Trevisan Docente di storia dell'arte e del territorio, storico e critico d’arte. E’ nata ad Este (PD) nel 1964, nel 1989 si laurea in storia dell'arte al Dams di Bologna, nel 1992 si diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel corso di pittura del maestro Concetto Pozzati e nel 1996 consegue il diploma di specializzazione in Storia dell'Arte e delle Arti Minori presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna. Dal 1995 realizza progetti culturali nell'ambito dell'arte, della musica e dello spettacolo e cura mostre d'arte per enti pubblici, istituzioni ed associazioni culturali e gallerie d'arte. Dal 1996 segue e coordina il “Gruppo Triplani”, formato da Franco Cimitan, Roberto Fontanella, Guerrino Pain, Tobia Ravà, Cesare Vignato, di cui ha curato numerose mostre in spazi pubblici e gallerie d’arte a Bologna, Este (PD), Finale Ligure (SV), Ponte di Brenta (PD), Riva del Garda (TN), Spinea (VE), Volterra, Venezia. Ha curato per la collaterale alla 53a Biennale di Venezia, l’intervento del gruppo Triplani presso la sezione Immaginodromo a Forte Marghera di Krossing. Dal 1998 ha avviato un progetto culturale dal titolo Operazione Land Art, Arte e Ambiente un'iniziativa annuale di arte contemporanea (“Gli Elementi Acqua, Aria, Terra, Fuoco, …” “Ludica è la casa. *Il Giardino delle Delizie”, “Anatomie del Paesaggio”, “Contatto-Contagi, Alma Planta. Botanica metafisica; Concerto D’Arte Contemporanea. Un decennio di attività nelle esposizioni di Land Art, ecc.) caratterizzata da uno stretto rapporto con l'ambiente, la storia del territorio e l'arte antica e moderna con mostre dislocate in vari spazi espositivi come musei, centri culturali, ville, giardini storici, piazze, isole, ecc, nelle Provincie di Padova, Venezia e Rovigo a cui sono invitati artisti italiani e stranieri, affinché vi sia uno scambio culturale tra generazioni e culture diverse. Nel 1999 ha fondato l'Associazione Culturale Concerto d'Arte Contemporanea di cui è presidente. L’associazione culturale si ripropone di riqualificare la società attraverso l’arte e un rapporto armonico con l’ambiente e con questo fine dal 2004 ha aperto con Tobia Ravà lo spazio PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, dove realizza mostre d’arte contemporanea a tema legate all’ecologia (Arte di Sottobosco. Micologiche & saprofiti; Adamà. Cantica per la terra) e alla scienza (Astralia. Tra astronomia e astrologia,) alla letteratura (Paesaggi letterari) e alla psicologia (Percorsi interiori) e alla filosofia (Roseto dialettico. Fenomenologia di un fiore), alla metafisica alla mistica (Elevazioni & Permutazioni), alla matematica (Enigma Emozionante. Artisti a rigor di logica) e alla musica (L’anima del suono), ma anche agli aspetti interculturali ed intergenerazionali per la pace e l’unione dei popoli (Relativity. Relative and Relations). Oltre a curare mostre, organizza incontri, conferenze, concerti, workshop, eventi in genere. Scrive saggi, recensioni, articoli, presentazioni di mostre per monografie, cataloghi e riviste. Suoi scritti si trovano pubblicati su “Arte Veneta”, “Terra d’Este”, “Finnegans”, “Graficus”, “Segno”, “Mattino di Padova”, “Juliet”, “Tema Celeste”, “Zeta News”, “Images Art Life”, “La stanza Rossa”, ecc. Location: Via Virgilio 7, San Benedetto Po (Mantova) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5856629903099347105/5856629904873118322 galleria-spazio-museo: Zanini Contemporary Gallery email gestore : zaninicontemporary@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: In arte Liala. Una storia vera da Gabriele D'Annunzio ad Aldo Busi startDate: 5/4/13 endDate: 5/4/13 Description: Commedia romantica realizzata dalla compagnia teatrale Teatro in Mostra di Laura Negretti, che vuole rendere omaggio alla regina della letteratura sentimentale Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi, "in arte Liala", lontana parente di Laura e icona della sua infanzia. Dai racconti del nonno alla piéce teatrale, con contributi speciali concessi da Aldo Busi che a Liala ha dedicato il libro “L’amore è una budella gentile”, edito da Mondadori. La commedia sarà inoltre accompagnata dalla “MOSTRA Un’ala nel tuo nome!” presso il foyer del Teatro, organizzata in collaborazione con l’Aero Club Como, la prestigiosa scuola internazionale di piloti di idrovolante. Location: Via Vincenzo Bellini, 3 22100 Como tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5857884095092123537/5857884099538149522 galleria-spazio-museo: email gestore : ccazzani@vertexic.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: MariaRosa Macchiella e il suo libro Riconoscere Alberi e e Arbusti tipici del territorio padano startDate: 3/24/13 endDate: Description: Il prossimo appuntamento del Caffè Letterario presso la ZANINI ARTE di San Benedetto Po (MN), con il Patrocinio del Comune di San Benedetto Po, in collaborazione con la Libreria di Pellegrini, avrà luogo: DOMENICA 24 MARZO 2013 alle ore 17.30 con l’autrice MariaRosa Macchiella e il suo libro Riconoscere Alberi e e Arbusti tipici del territorio padano Maria Rosa Macchiella è laureata in Scienze Agrarie all'Università di Bologna, insegna materie scientifiche e tecnico-professionali all'Istituto Agrario Strozzi nella sede di San Benedetto Po. Da molti anni si occupa di ecologia e di educazione ambientale, che rappresentano da sempre la sua più grande passione. Ovviamente esperta di botanica, è anche una appassionata fotografa e così, girando tra golene, oasi e parchi naturali, dall’Oglio, al Mincio al Po e alle sue isole ha preparato una ricca documentazione che correda ogni scheda: l’albero intero con il tronco e le fronde, le foglie in primo piano, le infiorescenze (che per molti alberi sono maschili e femminili), le fruttescenze, oppure i fiori e i frutti o, quando sono particolari, anche le radici. Questa guida si prefigge lo scopo di far conoscere gli alberi e gli arbusti del territorio padano per poterli apprezzare, sapere distinguere le infiorescenze femminili da quelle maschili, riconoscere i tipi di foglie, conoscere i loro usi e quindi i benefici che l'uomo ne ricava. Ogni albero e arbusto del nostro ambiente, l'Oltrepò, viene descritto nella morfologia dei suoi particolari, negli usi e nelle sue peculiarità. Il lettore può semplicemente confrontare le foglie, i fiori o la corteccia e identificare, con un rapido confronto visivo, la specie che osserva in natura. Macchiella, il cui libro sta interessando varie aree della pianura padana, ha verificato che la vegetazione è la stessa dal Piemonte al Veneto. Lei indica il nome latino, quello italiano e in dialetto mantovano. Forse in futuro aggiungerà i nomi negli altri dialetti. Il libro è corredato anche da disegni (una pagina per ogni specie) che consente di osservare meglio foglie e fiori o frutti (autrice è la figlia Carlotta Aldrighi) e da un glossario, molto utile per chi non conosce tutti i termini tecnici. «Pur non volendo appesantire la lettura - spiega Macchiella - non ho potuto evitarli. Però ho pensato che fosse comodo trovare un dizionarietto». Il libro ha avuto il patrocinio della Provincia, del Parco del Mincio, della Millenaria di Gonzaga, e dei consorzi agrituristico, Oltrepò, forestale. Tutte le conferenze in calendario si svolgeranno all'interno del susseguirsi di mostre d'arte antica e contemporanea promosse dalla Galleria Zanini Arte. In questo momento è in corso l'esposizione d'arte contemporanea "Simmetrie e Sincronie, luce materia energia" dell'artista TERESA NOTO. Si allega l'invito all'evento. Per qualsiasi ulteriore informazione siamo a vostra disposizione. ZANINI ARTE Via Virgilio, 7 San Benedetto Po (Mantova) @: zaninicontemporary@gmail.com tel: 360.952089 -Alfredo- 335.6716531 -Davide- facebook: Art Gallery Zanini Arte Location: Via Virgilio, 7 San Benedetto Po (Mantova) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : zaninicontemporary@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: In arte Liala. Una storia vera da Gabriele D'Annunzio ad Aldo Busi startDate: 5/4/13 endDate: 5/4/13 Description: Commedia romantica realizzata dalla compagnia teatrale Teatro in Mostra di Laura Negretti, che vuole rendere omaggio alla regina della letteratura sentimentale Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi, "in arte Liala", lontana parente di Laura e icona della sua infanzia. Dai racconti del nonno alla piéce teatrale, con contributi speciali concessi da Aldo Busi che a Liala ha dedicato il libro “L’amore è una budella gentile”, edito da Mondadori. La commedia sarà inoltre accompagnata dalla “MOSTRA Un’ala nel tuo nome!” presso il foyer del Teatro, organizzata in collaborazione con l’Aero Club Como, la prestigiosa scuola internazionale di piloti di idrovolante. Location: Teatro Sociale di Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : ccazzani@vertexic.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: GAETANO FRACASSIO IL VENTO DEL GIORNO CONFONDE LE OMBRE a cura di Stefano Bianchi startDate: 4/14/13 endDate: 5/5/13 Description: Villa Borromeo Visconti Litta Largo Vittorio Veneto, Lainate (MI) Tel. 0293598267 www.amicivillalitta.it GAETANO FRACASSIO IL VENTO DEL GIORNO CONFONDE LE OMBRE a cura di Stefano Bianchi Dal 14 aprile al 5 Maggio 2013 La mostra, a ingresso libero, è visitabile nei giorni di: 14 Aprile, h.15-19 20/21 Aprile, h. 10-19 4/5 Maggio, h. 15-19 In occasione delle manifestazioni culturali “InsiemeGroane” e “Ninfeamus” organizzate dall’Associazione Amici di Villa Litta e promosse dal Comune di Lainate, Gaetano Fracassio allestirà una mostra delle sue opere nelle prestigiose sale cinquecentesche di Villa Borromeo Visconti Litta. Artista lirico e visionario, Fracassio narra le sue storie avvalendosi di una poetica delicata e surreale che si muove con spontaneità ed entusiasmo fra pittura, scultura, fotografia e installazioni. La magica cornice di Villa Litta accoglierà anche i suoi lavori scultorei nel giardino centrale, all’ingresso del parco, dove i visitatori potranno ammirare il Ninfeo o "edificio di frescura", complesso architettonico costituito da una successione di ambienti decorati a mosaico e con grotte artificiali, ricco di decorazioni e varietà di giochi acquatici. È un funambolo dell’arte, Gaetano Fracassio. Un giocoliere della pittura, scultura, fotografia, installazione. Che all’unisono, in un vorticoso giro di giostra, prendono a rincorrersi, contaminarsi, fondersi, sovrapporsi utilizzando carte e cartoni, diluendo acquerelli e acrilici, assemblando legni, variopinte stoffe, bronzi. Materiali che l’artigiano Fracassio plasma, lavora e manipola con l’abilità di un prestigiatore/illusionista sciorinando di volta in volta giochi, sorprese, colpi di teatro ansiosi di confrontarsi e interagire col pubblico. “Il vento del giorno confonde le ombre”, racchiudendo in sè un suono poetico che riecheggia i versi di Eugenio Montale nella “Voce giunta con le folaghe” (“Il vento del giorno confonde l'ombra viva e l'altra ancora riluttante…“), dà spazio a ciò che il poeta ligure definì “lo scatto del ricordo”. Riavvolgimenti della memoria, struggenti nostalgie che l’artista – nei panni del “viaggiatore poeta” – traduce in installazioni colme di bauli e valigie graffiati dal tempo e strizzati da corde, sigilli, etichette come vecchi compagni di viaggio che hanno attraversato le meraviglie/intemperie della vita; trasforma in case-nidi-rifugi inerpicati sui rami, che proiettano le loro ombre ai margini del sogno; tramuta in pensieri, gelosamente custoditi dentro nuvole di pezza, che fuggono, vagabondano e fluttuano desiderosi di narrare la nostra soggettività. Citando i “nouveau réalistes”, maestri dell’assemblaggio; scollinando spesso e volentieri nell’arte povera intesa come interazione fra opera e ambiente; parafrasando il surrealismo di Miró e le atmosfere fiabesche di Chagall, Gaetano Fracassio entra con le sue piccole e grandi meraviglie negli antichi spazi di Villa Litta assecondando le fughe prospettiche, accarezzando le quinte e i fondali. Lo fa in punta di piedi, senza far rumore. Trasformandole, col guizzo imprevedibile della creatività, nel proprio “habitat” naturale. Stefano Bianchi Nato nel 1962 a Bitonto (BA), Gaetano Fracassio vive e lavora a Milano. Fin da giovane scopre l’arte come “esigenza psicofisica di sopravvivenza”. Dopo aver esercitato le professioni di regista e autore collaborando con importanti network, ha ampliato la propria ricerca in pittura, scultura, fotografia e comunicazione audiovisiva. Dal 1996 si dedica a quella che definisce “la più antica delle arti”, la pittura, recuperando la scultura a tutto tondo. Ha partecipato a numerose mostre e rassegne museali ed è presente nelle più importanti fiere d’arte internazionali. Press Office/Art Consultant Gaetano Fracassio: Eleonora Tarantino pressmedia@coolmag.it Mob. 335/6926106 http://pontixarte.myblog.it/ Ponti x l’Arte (http://pontixarte.myblog.it) è un progetto curato da Eleonora Tarantino (giornalista pubblicista/art consultant) e Stefano Bianchi (giornalista professionista/critico d’arte). Lo scopo è organizzare mostre (personali e collettive) riservate a tutti coloro che desiderano conoscere e collezionare Arte Contemporanea, portando le opere anche in locations inconsuete, fuori dagli abituali circuiti di gallerie e musei. Location: Largo Vittorio Veneto, Lainate (MI) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : pressmedia@coolmag.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Monsignor ROBERTO BRUNELLI e il suo libro Papa a Sorpresa startDate: 4/13/13 endDate: Description: SABATO 13 APRILE 2013 alle ore 18.00 con l’autore Monsignor ROBERTO BRUNELLI e il suo libro Papa a Sorpresa, una premonizione edito di Pellegrini Editore Alessandra Demonte, editor del volume, dialoga con l'autore Le imprevedibili, storiche dimissioni di Benedetto XVI e gli eventi che ne sono seguiti convogliano un particolare interesse su questo racconto, steso quasi un anno prima. Una premonizione? Forse. Di certo, una vicenda che travalica i fatti contingenti per aprire finestre sulla vita della Chiesa, dall’umiltà di un quadro di provincia alla solennità dei suoi vertici. Nell’appendice del libro, una preziosa raccolta di alcuni estratti di diritto canonico e di Documenti Ufficiali della Santa sede, riguardo allo svolgimento del Conclave e all'elezione del Papa. Sarà anche l’occasione di aspettare insieme o commentare, nel caso di avvenuta fumata bianca, l’elezione del nuovo Pontefice. Tutte le conferenze della rassegna Caffè Letterario si svolgeranno all'interno del susseguirsi di mostre d'arte antica e contemporanea promosse dalla Galleria Zanini Arte. In questo momento è in corso l'esposizione d'arte contemporanea "La Memoria del Bosco" dell'artista TOBIA RAVA' che proseguirà fino al 2 maggio 2013. Si allega l'invito all'evento e all'esposizione. Per qualsiasi ulteriore informazione siamo a vostra disposizione. ZANINI ARTE Via Virgilio, 7 San Benedetto Po (Mantova) @: zaninicontemporary@gmail.com tel: 360.952089 -Alfredo- 335.6716531 -Davide- www.zaniniarte.com - Facebook: Art Gallery Zanini Arte Location: Via Virgilio, 7 San Benedetto Po (Mantova) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : zaninicontemporary@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: RIAPERTURA PALAZZO TORRI 2013! startDate: 4/14/13 endDate: Description: RIAPERTURA PALAZZO TORRI 2013! Domenica 14 Aprile in occasione della XVI Giornata di Apertura di Primavera promossa dall'Associazione Castelli e Ville Aperti in Lombardia PALAZZO TORRI sarà visitabile dalle 15 alle 18. Alle prime 20 coppie o gruppi familiari di visitatori sarà fatto omaggio di un libro che racconta la storia del palazzo e del "Salotto culturale" che vi aveva sede alla fine dell'Ottocento. Ingresso intero € 6,00; ridotto € 5,00 Per info: palazzotorri@libero.it - 335 5467191 Facebook: http://www.facebook.com/pages/PALAZZO-TORRI/192748290785940 Palazzo Torri Associazione Culturale Cortefranca Via Sant'Eufemia, 5 25040 Nigoline di Corte Franca (BS) Tel 030 9826200 - Fax 030 9828247 www.palazzotorri.it palazzotorri@libero.it Location: Palazzo Torri ,Via Sant'Eufemia (loc. Nigoline) 5, 25040 Corte Franca Brescia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : palazzotorri@libero.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "ARTE E KABBALAH" a cura di TOBIA RAVA' artista startDate: 4/21/13 endDate: 4/21/13 Description: La prossima conferenza dell'appuntamento Caffè Letterario presso la ZANINI ARTE di San Benedetto Po (MN), con il Patrocinio del Comune di San Benedetto Po, avrà luogo: DOMENICA 21APRILE 2013 alle ore 17.30 "ARTE E KABBALAH" a cura di TOBIA RAVA' artista dell'esposizione in corso : Dopo il vernissage dell'esposizione “La Memoria del Bosco”, tenutasi lo scorso 7 aprile, presso la Zanini Contemporary Gallery, Tobia Ravà proseguirà il discorso del legame tra Arte e Kabbalah, spiegandone le logiche e il rapporto con le sue opere d'arte questa domenica 21 aprile nella medesima sede di San Benedetto Po (MN). Tobia Ravà, dopo aver sperimentato molti percorsi creativi inerenti al rapporto arte e scienza, dal 1998 ha avviato una ricerca legata alle correnti mistiche dell’ebraismo: dalla kabbalah al chassidismo, proponendo un nuovo approccio simbolico attraverso le infinite possibilità combinatorie dei numeri. La logica letterale e matematica, che sottende le opere di Ravà, è intesa come codice genetico e raccoglie elementi sia filosofici sia linguistici che vanno a costituire una sorta di magma pittorico fatto di lettere e numeri, che si cristallizzano sulla superficie “grandangolata” di vedute di canali e boschi: Elementi dialettici di calcolo trascendentale. Le opere più recenti riportano elementi archetipali della cultura ebraica e si sviluppano attraverso sequenze numeriche riferite ad un linguaggio cosmologico universale, poiché attraverso i concetti base della kabbalah (“tradizione” e anche “ricezione”, indica la tradizione mistica del pensiero ebraico), si può arrivare ad un percorso etico-filosofico, legato al pensiero di Itzachq Luria, al contempo antichissimo e moderno. Sia le composizioni architettoniche, sia quelle a soggetto naturalistico (con i canali e i fiumi del Polesine, i pioppeti ed i boschetti lungo i corsi d’acqua, il paesaggio e la campagna della Pianura Padana), sono costituite per lo più con un punto di vista centrale o laterale, apparentemente costruito sull'impianto prospettico rinascimentale, come nella serie dei boschetti, formati dai filari di pioppi ordinati con la stessa logica dei dipinti a soggetto architettonico, ma le lunghe prospettive invece di formare profondi coni visivi danno luogo ad una visone allargata, “ad imbuto” per effetto del grandangolo. Se gli artisti rinascimentali cercavano la bellezza ideale nelle geometrie attraverso i rapporti numerici per raggiungere equilibrio ed armonia, misura e ordine, Tobia Ravà sviluppa un percorso simbolico a rebus costruito su piani di lettura diversi attraverso la ghematrià (“gimatreya”), criterio di permutazione delle lettere in numeri in uso fin dall’antichità nell’alfabeto ebraico, secondo cui ad ogni lettera corrisponde un numero, così ogni successione alfabetica può considerarsi una somma aritmetica. L’artista ricrea i luoghi del reale servendosi di un linguaggio codificato riferito ai numeri relativi alla traslitterazione ghematrica delle 22 lettere che compongono l’alfabeto ebraico, che hanno appunto un significato etico, spirituale e numerologico, metafora di una disgregazione attraverso le scintille di un Big Bang ancestrale. “Non è sufficiente chiamare le opere di Tobia Ravà "quadri" e "sculture"; è più giusto chiamarle creazioni. Ogni suo pezzo è un microcosmo, un piccolo eco dell'universo intero. Piccolo, ma profondo. Grazie a Tobia Ravà possiamo vedere un'opera d'arte come un universo, e l'Universo come un'opera d'arte”. Roy Doliner L'ingresso alla conferenza e all'esposizione artista è gratuito. Sarà pertanto una bella occasione di cultura e di fruire delle opere d'arte con la spiegazione dell'artista che le ha realizzate. La mostra proseguirà tutti i giorni fino al 2 maggio 2013. Per qualsiasi ulteriore informazione siamo a vostra disposizione. ZANINI ARTE Via Virgilio, 7 San Benedetto Po (Mantova) @: zaninicontemporary@gmail.com tel: 360.952089 -Alfredo- 335.6716531 -Davide- www.zaniniarte.com - Facebook: Art Gallery Zanini Arte Location: Via Virgilio, 7 San Benedetto Po tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : zaninicontemporary@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Presentazione del restauro dell'opera di Orlando Sora "La mia famiglia", 1933 startDate: 4/20/13 endDate: 4/20/13 Description: Sabato 20 aprile alle ore 17 presso Palazzo delle Paure a Lecco verrà presentata l'opera restaurata "La mia famiglia" di Orlando Sora, donata dalla figlia dell'artista, Vanna Sora, in seguito alla mostra "Orlando Sora- Tratti e Ritratti", tenuta nel 2010 a Villa Manzoni e alla Torre Viscontea, in collaborazione con il Centro di Cultura "Aldo Paramatti" e l'Associazione Alzheimer di Lecco. Il restauro è stato finanziato dal Centro Commerciale Meridiana di Lecco e realizzato dallo Studio Sesti Restauri di Bergamo, con la Direzione Scientifica della Soprintendenza ai Beni Artistici, Storici, Etnoantropologici di Milano. Interverranno: Michele Tavola- Assessore alla Cultura del Comune di Lecco Giovanna Esposito- Dirigente del Settore Educazione Cultura e Sport del Comune di Lecco. Sandra Sicoli- Funzionario della Soprintendenza ai Beni Artistici, Storici, Etnoantropologici di Milano. Ronny Panzeri- Direttore del Centro Commerciale Meridiana Lecco Barbara Cattaneo- Direttore del Polo Museale di Villa Manzoni Delfina Fagnani- Sesti Restauri-Restauratrice L'opera rimarrà esposta al pubblico a Palazzo delle Paure fino al 29 maggio 2013 nei seguenti orari: da martedì a venerdì 15-19; sabato e domenica 14-20. Chiuso tutti i lunedì e il 1° Maggio. Location: Piazza XX Settembre, 23900 Lecco (Lc) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : segreteria.museo@comune.lecco.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "MOSTRA FOTOGRAFICA OBIETTIVO CITTA' MURATA" startDate: 4/19/13 endDate: 5/5/13 Description: Associazione culturale Chiave di Volta Location: Via Natta, 18 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "I BALOCCHI DEL CUORE" startDate: 1/1/13 endDate: 12/31/13 Description: Mostra Permanente del giocattolo antico. Location: Via Vitani, 32 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : gioiellerialopez@gmail.com sponsor: 2188 Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "MOSTRA FOTOGRAFICA DEDICATA AI MATERIALI "ISTANT"" startDate: 4/27/13 endDate: 5/11/13 Description: "IMPOSSIBLE SHOW" -Sorprendenti realizzazioni artistiche di autori che utilizzano materiali polaroid, impossible e fujifilm con tecniche di trasferimento, frottage, manipolazione. Sabato 27 e sabato 11 potrai realizzare un tuo fotoritratto. Location: Via Rodari, 8 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@francescocorbetta.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "RISERVA NATURALE REGIONALE "LAGO DI PIANO"" startDate: 1/1/13 endDate: 12/31/13 Description: Proiezione film, escursione con riconoscimento animali, piante, tracce e altro; visita all'Osservatorio Naturalistico; possibilità visita guidata -A cura Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio e della Riserva Naturale Regionale "Lago di Piano". Location: Casa della Riserva -Via Statale, 117 Carlazzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : riservalagopiano@cmalpilepontine.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: MOSTRA PIANETA CINA startDate: 4/13/13 endDate: 5/15/13 Description: LA CITTA’ DEL MANTEGNA CERCA IL NUOVO GENIO ARTISTICO In occasione della mostra Pianeta Cina in programma dal 13 aprile al 15 maggio a Palazzo Te, Camera di Commercio e Confcommercio Mantova con il patrocinio del Comune indicono la prima edizione di una rassegna-premio ad invito dal titolo “MantegnaCercasi”, dedicata alla ricerca di giovani talenti artistici. Una grande galleria di arte contemporanea che si snoderà nelle vetrine dei negozi, una sorta di museo aperto e itinerante per visitatori e cittadini. Come reazione al sisma che ha colpito, quasi un anno fa, la provincia di Mantova, si è diffusa tra le persone la voglia di ricominciare e la volontà di fare scoprire sempre di più la città dei Gonzaga. Con queste premesse è stata pensato il concorso “MantegnaCercasi”, proprio per fare del capoluogo, attraverso l’arte, la città del Rinascimento Contemporaneo. Con un museo itinerante nel centro storico della città, Mantova, città d'arte per eccellenza, permette così di avvicinare alle arti visive anche i non addetti ai lavori, persone che semplicemente passeggiano tra le vie o fanno acquisti nei negozi. La prima edizione della rassegna “MantegnaCercasi” ha per tema la Cina e si declina quindi nel titolo di “Orientalmente”. Ai 42 artisti invitati è stato infatti chiesto di dare un’interpretazione originale, attraverso le loro opere, del Paese più popolato del mondo, della nazione che più di tutte si è imposta nello scenario mondiale negli ultimi anni e che vanta una cultura millenaria. Quattro i curatori (Francesca Baboni, Stefano Taddei, Alberto Mattia Martini e Carlo Micheli) che hanno invitato 42 artisti (pittori e scultori) di età inferiore ai 35 anni e già noti nel panorama artistico nazionale. Una selezionata giuria formata dai quattro curatori e dai due galleristi mantovani (Giovanni Bonelli e Massimo Mossini) decreterà l'opera vincitrice, quella cioè che avrà meglio interpretato il tema, e che verrà acquistata per un valore di 5.000 euro ed entrerà a far parte della pinacoteca della Camera di Commercio di Mantova. Le opere saranno visibili nelle vetrine dei negozi del centro cittadino a partire da sabato 13 aprile e la cerimonia inaugurale si svolgerà lo stesso giorno alle 18.00 a Palazzo Te. La proclamazione del vincitore avverrà sabato 20 aprile al teatro Bibiena alle 20.45 con la presentazione del catalogo della rassegna e del catalogo della mostra Pianeta Cina editi da Publi Paolini. A seguire il concerto della pianista cinese Jayi Sun allieva del celebre pianista internazionale Lang Lang. Elenco degli artisti che partecipano al concorso: Daniela Benedetti, Elisa Bertaglia, Valentina Biasetti, Fabio Borrelli, Mario Branca, Giulia Dall'Olio, Lorenzo Di Lucido, Tamara Ferioli, Domenico Grenci, Gabriele Grones, Luca Lanzi, Giulia Maglionico, Jara Marzulli, Elena Monzo Laurina Paperina, Arianna Piazza, Denis Riva, Giovanna Sottini, Ciro Zanella (segnalati da Baboni e Taddei). Federica Aiello Pini, Alketa Delishaj, Nicola Mette (segnalati da Micheli). Guido Airoldi, Thomas Bee, Paolo Ceribelli, Andrea Francolino, Fidia Falaschetti, Luca Gastaldo, Ester Grossi, Omar Hassan, Yalyisheva Natasha, Dragan Milos, Carlo Alberto Rastelli, Marta Sesana, Marco Pace, Paolo Maggis, Andrea Mazzola, L'orMa (Lorenzo Mariani), Aura Zecchini, Aldo Sergio, Margherita Martinelli, Giovanni Vitali (segnalati da Martini). Location: Viale Te, 13, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : www.mantegnacercasi.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "VINTAGE: GLAMOUR DA INDOSSARE" startDate: 1/1/13 endDate: 12/31/13 Description: Mostra Permanente di abiti d’epoca dalla fine del 1800 al 1970. Location Location: Via Vitani, 32 Como tipo di evento: 15 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : gioiellerialopez@gmail.com sponsor: 2188 Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "MOSTRA "LA CITTA' NUOVA. OLTRE SANT' ELIA. CENTO ANNI DI VISIONE URBANE"" startDate: 3/23/13 endDate: 7/14/13 Description: LA CITTA’ NUOVA. OLTRE SANT’ELIA Cento anni di visione urbane Dal 24 marzo al 14 luglio 2013, torna a Villa Olmo di Como il consolidato appuntamento primaverile con la grande arte. La mostra si sviluppa presso due sedi: VILLA OLMO (Via Cantoni) L’esposizione analizza un secolo di visioni urbane attraverso un centinaio di opere: dipinti, disegni,modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti e registi quali Antonio Sant’Elia, Umberto Boccioni,Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Yona Friedman,Archizoom, Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller e altri. Il percorso espositivo si apre con ‘La Città Nuova’, una serie di dodici disegni che Sant’Elia aveva presentato alla mostra milanese del gruppo futurista Nuove Tendenze (anno 1914). Martedì-giovedì: 9.00-20.00; venerdì-domenica: 10.00-22.00; lunedì chiuso. PINACOTECA CIVICA (Via Diaz 84) La sezione della mostra presenta 50 disegni di Antonio Sant’Elia di proprietà del Comune di Como,da anni inaccessibili al grande pubblico. Si potranno osservare le diverse ipotesi progettuali dell’architetto che spaziano dalle dighe alle centrali elettriche, dagli edifici monumentali alle abitazioni con ascensori esterni, dagli hangar alle stazioni. Martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica: 10.00-20.00; venerdì: 10.00-22.00; lunedì chiuso La mostra prevede una serie di eventi, conferenze, laboratori, visite guidate che consentiranno di approfondire il tema secondo gli aspetti più diversi. Maggiori dettagli sul sito www.lacittanuova.it Ingresso a pagamento: biglietto unico Villa Olmo+Pinacoteca Informazioni e prenotazioni: tel. 031 571979 / villaolmo@comune.como.it Villa Olmo, via Cantoni e via Diaz 84, Como Location: via Cantoni, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : villaolmo@comune.como.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: NORMA PICCIOTTO PARTECIPA ad ArtBrescia 2013 Biennale internazionale dell’arte contemporanea startDate: 4/20/13 endDate: 5/5/13 Description: NORMA PICCIOTTO PARTECIPA ad ArtBrescia 2013 Biennale internazionale dell’arte contemporanea ArtBrescia è un evento che, oltre a coinvolgere differenti sedi espositive della città, vedrà la realizzazione di molteplici manifestazioni culturali in tutta la provincia. La seconda edizione di ArtBrescia è suddivisa in tre sezioni fondamentali: Artisti Internazionali over 30 anni, Artisti Internazionali Young (18 - 30 anni) e Accademie. L’obiettivo ambizioso di questa seconda edizione, come suggerisce Silvia Landi, Presidente della Biennale, è di offrire un panorama vasto e vario della produzione artistica contemporanea, senza preclusioni, al di là di settorialismi e sudditanze ai dettami della moda e del mercato. Norma Picciotto partecipa alla sezione Artisti Internazionali: Sabato 20 aprile – Domenica 5 maggio 2013 Inaugurazione: 20 aprile, ore 15:00 Sala Polivalente Beata Cristina, Via Brescia Calvisano (BS) Venuta dal mondo del fotogiornalismo d’inchiesta, nella sua maturità Norma Picciotto utilizza l’espressività dell’immagine e l’enorme potenzialità delle tecniche di manipolazione digitale per stratificare immagini, tempi, ricordi ed emozioni allo scopo di posare uno sguardo indagatore e rivelatore sulla realtà, in un intricato gioco e connubio di emozioni, sensazioni, ricordi e fatti reali. Ogni opera fotografica è inserita in un contesto logico, frutto di un grande lavoro di sintesi operato su migliaia di scatti fatti in tutto il mondo, che lei percorre in lungo e in largo in cerca di ispirazione. Sicuramente le immagini elaborate appartengono a un mondo onirico, dove passato, presente e futuro non seguono un percorso logico, ma si alternano come avviene nel dialogo più intimo con se stessi. Ritrovando il bambino interiore e un lembo del significato della realtà in cui siamo immersi e da cui siamo plasmati. Attraverso la bolla, i frammenti più disparati del mondo, rivelano la loro nascosta natura di archetipi e ricomponendosi vengono a formare un nuovo, inaspettato insieme. L’albero della conoscenza - Stampa su Kristal cm 100x70 Location: Via Brescia Calvisano (BS) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5869716397877934465/5869716399711482946 galleria-spazio-museo: email gestore : normainmostra@libero.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "....MONUMENTI PUBBLICI E PRIVATI, GLI OGGETTI DI ARCHEOLOGIA E DI ARTE BELLA...." startDate: 12/1/12 endDate: 5/5/13 Description: A cura della Rivista Archeologica Comense a 140 anni dalla sua istituzione (1872 -2012). Inaugurazione della mostra celebrativa sabato 1 dicembre alle ore 18.00. OGGETTI DI ARCHEOLOGIA E DI ARTE BELLA...." Location: Piazze Medaglie d'Oro, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : musei.civici@comune.como.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "EMOZIONI -PERSONALE DI GIULIO SOMALVICO" startDate: 4/19/13 endDate: 5/4/13 Description: Mostra personale Location: Via Odescalchi, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "GIOVANNI SEGANTINI" startDate: 12/1/13 endDate: 12/31/13 Description: "Segantini a cielo aperto”, in occasione dei 150 anni dalla nascita del pittore. La mostra consiste di 15 riproduzioni di quadri sistemate nel centro storico ed è permanente. Location: Caglio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "RIVIVERE SAN GIORGIO" startDate: 4/20/13 endDate: 5/1/13 Description: Rassegna culturale e religiosa nell'antica chiesetta di S. Giorgio Location: Comune di Lurago Marinone tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email. giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "IL PARCO E LE SERRE DI COLLEZIONE (Giardino Mediterraneo e Serra Tropicale)" startDate: 1/1/13 endDate: 12/31/13 Description: Il Parco Botanico di Minoprio si estende su un'area di sette ettari dove sono raccolte oltre trecento essenze arboree principali e circa 1.600 arbusti e alberi minori. Vi si trovano collezioni di azalee, rododendri, camelie, erbacee perenni, aceri giapponesi, alberi da alberatura e da siepe, conifere nane, iris, rose e ortensie. Il percorso si conclude con un laboratorio di semina e rinvaso di floricole e/o orticole. Location: Viale Raimondi, 54 Minoprio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : cantaluppi@fondazioneminoprio.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "CINQUE SECOLI DI GIOIELLERIA IN OCCIDENTE" startDate: 1/1/13 endDate: 12/31/13 Description: Mostra Permanente dell'evoluzione storica del gioiello dal XVII° secolo ai giorni nostri. Location: Via Vitani, 26, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : gioiellerialopez@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "RIVAROSSI -I capolavori di un mito italiano nel mondo" startDate: 4/13/13 endDate: 4/28/13 Description: Un percorso tra i capolavori della doppia RR insieme ad oggetti, cataloghi, reperti con il famoso plastico patrimonio della Hornby che hanno segnato la storia del fermodellismo e coinvolto migliaia di appassionati. Location: Piazza Duomo, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "A' DESIGN AWARD" startDate: 4/15/13 endDate: 4/27/13 Description: Ex Chiesa di San Francesco Location: Viale Lorenzo Spallino 1 (22100), Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "ALLA SCOPERTA DEI CINQUE SENSI" startDate: 1/1/13 endDate: 12/31/13 Description: Immagini, colori, odori, suoni e sensazioni tattili: scoprire la ricchezza e la varietà di esperienze sensoriali offerte dagli elementi naturali presenti nel Parco. All’interno del parco botanico e delle serre di collezione, i cinque sensi sono gli “strumenti” che i giovani visitatori sono sollecitati a utilizzare in 5 diverse tappe: -il tatto: per toccare diversi materiali naturali e avvertire sensazioni diverse; -l’olfatto: per sentire i profumi delle piante aromatiche; -l’udito: per ascoltare i suoni della natura e dei diversi strumenti appositamente realizzati per indurre all'ascolto; -il gusto: per scoprire i diversi sapori assaggiando diversi prodotti; -la vista: per cercare diverse sagome nel parco o nelle serre, individuando forme e colori. €: € 7,00 -€ 8,00 aggiungendo il laboratorio di rinvaso (percorsi didattici per le scuole con accoglienza, guida e materiale didattico) Location: Viale Raimondi, 54 Minoprio tipo di evento: 9 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : cantaluppi@fondazioneminoprio.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "LABORATORIO DI DISEGNO NATURALISTICO" startDate: 1/1/13 endDate: 12/31/13 Description: Il parco offre naturalmente la possibilità di raccogliere il materiale vegetale necessario per la realizzazione del lavoro: foglie, petali di fiori, rametti, bacche. Gli studenti ricevono prima una breve infarinatura teorica: introduzione all'illustrazione botanica, dettagli tecnici sull'uso degli strumenti e cenni di filosofia di disegno naturalistico. Possono poi dedicarsi all’applicazione pratica. Sono aiutati a individuare i modelli e a realizzare disegni a matita. €: € 10,00 (percorsi didattici per le scuole con accoglienza, guida e materiale didattico) Location: Viale Raimondi, 54, Minoprio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : cantaluppi@fondazioneminoprio.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "ISOLA COMACINA" startDate: 3/18/13 endDate: 10/31/13 Description: L'Isola sarà visitabile tutti i giorni della settimana e potrà essere autonoma oppure guidata Location: Isola Comacina tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@isola-comacina.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "MUSEO ANTIQUARIUM" startDate: 3/18/13 endDate: 10/31/13 Description: Visita al Museo e ai molteplici reperti che sono stati recuperati durante le campagne archeologiche. Location: Via Somalvico, 22010 Ossuccio Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@isola-comacina.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "VISITA AL FRUTTETO CON DEGUSTAZIONI DI MELE" startDate: 4/1/13 endDate: 5/31/13 Description: Il frutteto è inserito in un vasto ambiente, dove oltre ai filari di produzione sono mantenute specie e varietà fruttifere antiche e rare, aaiuole di piante officinali e colture da orto. Nell'area si trovano anche due laghetti, possibili spunti per interessanti osservazioni sulla fauna locale. Gli studenti saranno guidati nella degustazione di tre diverse varietà di mele. €: € 10,00 (percorsi didattici per le scuole con accoglienza, guida e materiale didattico). Location: Viale Raimondi, 54 Minoprio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : cantaluppi@fondazioneminoprio.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "OLTRE LO SGUARDO -XVIII^ Edizione" startDate: 4/27/13 endDate: 4/27/13 Description: Rassegna di film e tematiche sui diritti umani: “In Cammino": proiezione del film Drammatico "Silent Souls" regia di Aleksei Fedorchenko (Russia 2010), relatore Claudio Tosoncin (Psicologo). €: € 3,00 Location: Via Battisti, 19 , Bernate tipo di evento: 10 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@comopace.org sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "MUSEO ETNOGRAFICO E NATURALISTICO "VAL SANAGRA"" startDate: 4/28/13 endDate: 4/28/13 Description: Questa struttura conserva al proprio interno rare collezioni etnografiche e naturalistiche che consentono al visitatore di comprendere le caratteristiche storiche e ambientali del territorio; visite per gruppi e scolaresche su prenotazione all'ufficio del Comune (almeno 10 giorni prima). Location: Villa Camozzi, Val Sanagra tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@museovalsanagra.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "ALL'UNIVERSITÀ POPOLARE" startDate: 4/24/13 endDate: 4/24/13 Description: "Hans Kung: uno scomodo imputato" a cura di Mario Botta in "Hans Kung: teologo cristiano e imputato cattolico. La libertà di credere". Location: Via Volta, 62 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : auser.universitapopolarecomo@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "FIORI&COLORI DI PRIMAVERA" startDate: 3/24/13 endDate: 4/28/13 Description: Come tradizione la Fondazione Minoprio apre al pubblico il suo splendido parco con colorate e splendide fioriture, la serra tropicale, il giardino mediterraneo e l'orto primaverile, oltre alle collezioni primaverili arboree e arbustive del Parco che guide esperte aiuteranno a conoscere (visite guidate ore: 11.30, 14.30, 15.30, 16.30). Mostre, appuntamenti verdi per i bambini ed appuntamenti verdi per gli adulti. Location: Viale Raimondi, 54 Minoprio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : eventi@fondazioneminoprio.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "26^ RASSEGNA DIALETTALE -Anno 2013" startDate: 4/27/13 endDate: 4/27/13 Description: La Compagnia Teatrale "I Ruzanivul" di Cucciago in "A vess tropp bun....": commedia dialettale brillante in due atti di Roberto Giacomozzi da "Vinsanto" e regia di Adriano Tanzi. Location: Via Alfonso Lissi, 9, 22100 Como tipo di evento: 11 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@teatronuovorebbio.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "I LUNEDI' DEL CINEMA" startDate: 4/29/13 endDate: 4/29/13 Description: Proiezione del film “La parte degli angeli" regia di Ken Loach (Gran Bretagna 2012). Festival di Cannes 2012, Premio Speciale della giuria. Location: Via Varesina, 79 Como tipo di evento: 10 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@lunedicinema.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "CINEFORUM 2013 "ON THE ROAD"" startDate: 4/30/13 endDate: 4/30/13 Description: Proiezione del film "Moonrise Kingdome -Una fuga d'amore" regia di Wes Anderson (USA 2012); presentazione e dibattito a cura di Padre Lietti. Location: Erba, Como tipo di evento: 10 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : urp@comune.erba.co.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "INCONTRI CON LA MUSICA PER ORGANO: XIX CICLO 2013" startDate: 4/26/13 endDate: 4/26/13 Description: "Il Romanticismo in Germania", con l'organista Alessandro Bianchi. A cura dell'Associazione Musicale "Amici dell'Organo di Cantù" e dell'Associazione Musicale Organo Prestinari 1821. Location: Basilica di San Paolo, Cantù tipo di evento: 9 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : organo.prestinari@tiscali.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "MERCATINO ANTIQUARIATO: ACCADEMIA SANTA GIULIANA" startDate: 4/27/13 endDate: 4/27/13 Description: Mercato di Antiquariato, a cura dell’Accademia Santa Giuliana. Via Muralto, Piazza Perretta e Via Ballarini, Como Location: Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "SPETTACOLO "AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA"" startDate: 4/27/13 endDate: 4/27/13 Description: New Caffelatte di Romanò Brianz Location: Teatro San Luigi a Cremnago, Inverigo tipo di evento: 11 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: LA TRAVIATA in salotto a Villa Carlotta" startDate: 4/27/13 endDate: 4/27/13 Description: Concerto a Villa Carlotta -La traviata di Giuseppe Verdi Location: Villa Carlotta, Tremezzo tipo di evento: 9 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@agimuslombardia.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: YŪREI Mostra personale di Fabio Usvardi A cura di Igor Zanti startDate: 5/3/13 endDate: 6/8/13 Description: Marsiglione Arts Gallery presenta YŪREI Mostra personale di Fabio Usvardi A cura di Igor Zanti Dal 3 maggio al 8 giugno 2013 Opening: Giovedì 2 maggio 2013 dalle 18.30 Orari : martedì - sabato 10:00 - 13:00 | 15:00 - 19:30 Marsiglione Arts Gallery Via Vitani, 31 22100 Como Tel:+39 328 7521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.marsiglioneartsgallery.com La Marsiglione Arts Gallery è lieta di presentare YŪREI, la prima personale comasca del giovane artista milanese Fabio Usvardi, a cura di Igor Zanti. Questo mese di maggio per la MAG è ricco di significato perché ricorrono i 20 anni di militante attività nel modo dell’arte da parte del suo direttore e fondatore, Salvatore Marsiglione, e il quarto anniversario della nascita della galleria. In un certo senso un traguardo importante che sottolinea la resistenza e la caparbietà ad affrontare con decisione un periodo di crisi economica e morale così profonda, fissando l’obiettivo sempre al di là dell’ostacolo, sempre con la visione al futuro, perché esso serve a costruire il presente con veri progetti di vita. Questa importante tappa ci dà l’occasione di analizzare ogni singolo gradino superato nel tempo e grazie a tutta l’esperienza maturata, abbiamo oggi la possibilità di slanciarci verso il futuro puntando su un artista giovane ed emergente, Fabio Usvardi, con la sua prima personale a Como. In esposizione saranno presenti una ventina di opere, tutti ritratti, dai bianchi su fondo nero di piccole e grandi dimensioni, dipinti con le mani dove l’influenza dell’action painting e del dripping é evidente, fino all’ultima serie, gli yūrei - che danno il nome alla mostra - dipinti con mani e piedi, dove l’equilibrio tra il supporto di Jacquard damascato e la pittura è sostenuto dal gesto performativo e dove il colore è forma! Sul margine della tela, appare l’ideogramma giapponese degli yūrei, i fantasmi; nella cultura tradizionale nipponica questi sono le anime dei defunti che sono incapaci di lasciare il mondo dei vivi e raggiungere in pace l’aldilà. Lo yūrei può infestare un oggetto, un posto o una persona e può essere scacciato solo dopo aver celebrato i riti funebri o risolto il conflitto emotivo che lo tiene legato al mondo dei vivi. Nelle opere di Usvardi non ci sono “fantasmi”, bensì “evanescenze”: tecnicamente egli opera sulle trasparenze, dove crea la luce usando il fondo scuro per le ombre, dove dipinge le ombre facendo trasparire il tessuto Jacquard con le sue caratteristiche vellutate. Come scrive Igor Zanti nel testo introduttivo della mostra: “Ma non è la loro accezione tradizionale ad interessare Fabio, quanto, piuttosto, l’essenza della loro sostanza transitoria, il senso ossimorico di contemporanea affermazione e negazione dell’essere che è insito nella loro immaginaria esistenza. Usvardi cerca di condensare mille spunti e mille aspirazioni in questa galleria di impalpabili ritratti, mettendo in evidenza la sua inquietudine nel ragionare sulla pittura, cercando di coglierne la sostanza. E spostando il discorso da un’apparenza formale, si addentra in una dimensione più nascostamente teoretica.” Salvatore Marsiglione Location: Via Vitani, 31 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Marsiglione Arts Gallery email gestore : info@marsiglioneartsgallery.com sponsor: 2188 Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: La pittura digitale di Salvatore Milano startDate: 5/4/13 endDate: 6/1/13 Description: La pittura digitale di Salvatore Milano 04/05/2013 01/06/2013 Un’esaltazione dei volumi e delle relazioni di superficie con l’elasticità del colore nello sviluppo dell’arte digitale attraverso esperienze esistenziali che costituiscono un importante processo di semplificazione formale di questo mezzo artistico dell’espressione visuale contemporanea, avvalendosi di azioni destinate a produrre sensazioni intense, allorquando avverte che il digitale ha un incredibile potenziale creativo, ovvero un mezzo per ottenere da un’immagine una sintesi del tutto nuova ed autonoma. A cura e presentazione di Andrea Barretta Allestimento di Riccardo Prevosti E adesso? L’arte digitale è entrata a gamba tesa in molte importanti esposizioni d’arte dove sono sempre di più i fruitori di questo mondo in continua evoluzione che contribuisce a una sorta di nuova sfida all’arte pittorica, come fu per Nadar che nel 1874 espose nel suo studio fotografico opere degli amici Cézanne e Renoir, e Monet, Manet, Degas. Artisti che alla nascita della fotografia non erano tra quelli dalle vivaci reazioni contrarie, ma ne capirono la forza innovativa e cercarono di avvicinarsi in modo da trarre da essa qualcosa, o quello che l’occhio umano non riesce a percepire per riprodurre poi su di una tela. E adesso? Sicuramente l’arte contemporanea cerca prestiti tra pittura e fotografia in una contaminazione digitale, ma tralasciando il modus operandi delle tecniche che sono in comune e alla base di ogni artista, convince la ricerca personale di Salvatore Milano che ha abbandonato il purismo analogico per addentrarsi nel virtuale di una elaborazione tramite il video di un computer così da formulare l’arte di dipingere con un mouse per pennello e pixel per una scala di colori. Il computer, dunque, e programmi di grafica che permettono a Salvatore Milano di figurare una distanza percorribile in una molteplicità di mezzi eloquenti, cosicché le immagini digitali che ci propone, interpretate all’interno del paradigma di decostruzione dell’arte tradizionale, hanno la specificità di essere “interattive”, come per un raccordo interlocutorio che permette di interagire anche senza conoscerne il linguaggio particolare, giacché prevale non l’aspetto visibile ma la creatività in cui inoltrarsi con la fantasia. Ecco, allora, che dopo la disgregazione concretata attraverso diverse sfumature e le interferenze digitali, Salvatore Milano per raccontare lo straniamento di luoghi ritrovati in una libertà cromatica non avverte più l’esigenza di riflettere la consistenza del verismo, e cerca invece gli effetti di una fruizione più ampia dell’opera d’arte come nell’inizio storicizzato dalle avanguardie o dopo la crisi della raffigurazione nella pittura che porterà a un discorso artistico pensato o fantasticato. Tutti gli elementi delle sue opere convergono, infatti, in rappresentazioni non immobili o inalterabili, ma dinamiche e modificate a rincorrersi nello spazio che diventa grafico o pittorico, estremamente coinvolgente, come in uno sguardo verso l’infinito, tanto che Milano non s’impensierisce, né si sofferma, nel rammentare l’oggettività da cui è partito, ma crea una metamorfosi per esplorare il confine tra pittura e fotografia, per dare corpo a una visione in riferimento alla rappresentazione spaziale e per una definizione del disegno che nella sua resa minuziosa sarà l’apertura verso l’astrazione. Non solo. Sebbene parta da un’esaltazione dei volumi e delle relazioni di superficie con l’elasticità di tinte e gradazioni, Salvatore Milano vede lo sviluppo dell’arte digitale attraverso esperienze esistenziali che costituiscono un importante processo di semplificazione formale di questo mezzo artistico dell’espressione visuale contemporanea, avvalendosi di azioni destinate a produrre sensazioni intense, allorquando avverte che il digitale ha un incredibile potenziale creativo, ovvero un mezzo per ottenere da un’immagine una sintesi del tutto nuova ed autonoma. Il risultato finale, dunque, è completamente diverso ed è questa diversità che conferma l’arte di Salvatore Milano, perché è attivo in un cammino dell’assimilare e del concepire la trasformazione del reale in una nuova realtà irreale con la quale confrontarsi sul piano dell’estetico. Abilità e competenze, insomma, nel complesso di un eterogeneo culturale che dimostra una vocazione grafica nel progettare e approntare quella illusione ottica che determina l’effetto voluto, in un rapporto tra digitale e arte complesso, multiforme, ma qui articolato nell’essere protagonista di un’analisi critica che, scevra da suggestioni che pur abbondano, punta su figure spontanee e non costruite. Il suo, allora, è uno scomporre e ricomporre immagini fatte di segni in un incontro con lo schermo-tela sul quale attua una osmosi a stabilire percezioni visive ed evocative, in una radicale conversione di un’idea come riflessione sulla storia dell’arte e per una sperimentazione come nuovo fenomeno nell’ampio impiego di quest’arte che è già qualcosa di compiuto, in grado di generare risposte di tipo percettivo e istintivo. Se il suo è diventato un progetto di vita centrato sui contenuti e sulle poetiche, allora Salvatore Milano indica la strada che porta a scrivere con la luce e, al di là del metodo, possiamo affermare che si rivolge alla tecnologia come un pittore s’avvale di nuove misture o ricorre a supporti diversi dalla classica tela, mentre la sua grafia è lo stile che conferma un linguaggio visivo dal personale codice comunicativo pur in una riconducibilità all’espressionismo astratto non foss’altro che per l’alterazione della forma, tra campiture di colore piatte e forme tondeggianti e rassicuranti come un grembo materno, o tra orizzonti sfumati dal pennello di Rothko, oppure tra linee fluttuanti con modelli di padronanza cromatica nel dinamismo di azioni vicine al ritmo di Kandinskij. Salvatore Milano, dunque, non esamina oggetti, paesaggi, architetture o persone, ma guarda al come i colori palesano l’affinità di circostanze che di fatto diventano avvenimento, e per questo nel suo pittorialismo non esercita una manipolazione ma cattura superfici, usufruisce della tradizione con l’uso della regolazione dei contrasti in opere dove affiora il pensiero dell’artista sulla dimensione semantica concertata con il divenire del digitale. Perché nei suoi lavori c’è latente una sospensione temporale dell’intuizione e il suo dopo, come in una nuova vita, come a guardare il mondo dal finestrino di un treno, spostando la visione all’interno dell’animo umano, ovvero la percezione d’albore di una interpretazione che rimanda ad aspetti emozionali, escludendo ogni descrizione dell’evidente per liberare l’arte dal suo superfluo. Andrea Barretta La mostra resterà aperta con i seguenti orari: dal giovedì al sabato 9,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30 Brescia, Vicolo San Nicola 6 http://www.abarte.it/index_file/Inmostraoggi.htm info@abarte.it . Location: Vicolo San Nicola 6, Brescia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@abarte.it sponsor: 10065 Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: TUTTI PAZZI PER PARIGI startDate: 5/2/13 endDate: 5/2/13 Description: Parigi ai tempi delle avanguardie. Aula Magna, Scuola Media "G.Carducci" Location: Piazza Roma, 2 Olginate tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: FRANCESCO MARTANI Espressionismo astratto della funzionalità della psiche startDate: 5/5/13 endDate: 6/16/13 Description: FRANCESCO MARTANI Espressionismo astratto della funzionalità della psiche Vernissage DOMENICA 5 MAGGIO 2013 alle ore 18.00 introduzione a cura del prof. FRANCO NEGRI Durata della Mostra: 5 MAGGIO - 16 GIUGNO 2013 La mostra è patrocinata dal Comune di San Benedetto Po (MN) Via Virgilio 7, San Benedetto Po (Mantova) Tutti i giorni: 10-12 / 15.30-19.00 zaninicontemporary@gmail.com / 360.952089 – 335.6716531 www.zaniniarte.com Facebook: Art Gallery Zanini Arte Esposizione Francesco Martani chiude il ciclo di mostre d'arte contemporanea per la stagione 2012/2013 presso la Zanini Contemporary Gallery prima della pausa estiva. L'artista, già presente lo scorso maggio 2012 nella mostra collettiva di inaugurazione del nuovo spazio della ZANINI ARTE dedicato all'arte contemporanea esporrà ora una personale di lavori del suo ultimo periodo artistico. La dislocazione delle opere, nelle due sale delle Gallerie Zanini, crea un percorso originale e creativo di dialogo tra le opere astratte di questo grande artista. Seconda serata All'interno della mostra si terrà una seconda serata in cui l'artista presenterà il suo ultimo libro: "Tra Terra e Cielo" domenica 19 maggio alle ore 18.00 intervengono con l'autore le giornaliste Alessandra Demonte e Oriana Caleffi ingresso libero. Francesco Martani Francesco Martani è nato a Mantova nel 1931. Ha trascorso l’infanzia a San Benedetto Po, respirando l’anima e gli umori di un indomita gente del fiume. Sin da ragazzo ha copiato i classici ed ha dipinto paesaggi e figure del mondo rurale. Dopo il liceo a Mantova e la scuola di disegno del professor Tegon, conseguita la laurea in medicina e chirurgia presso l’università di Bologna, per scopi scientifici ed artistici ha effettuato lunghi soggiorni a Ginevra, a Parigi e negli Stati Uniti. Ha alternato la pittura con periodi dedicati alla scultura, le cui opere da oltre 30 anni ha realizzato nelle fonderie d’arte e nei laboratori del bronzo di Pietrasanta. Dopo varie esperienze espressive, nella sua piena maturità, ha spontaneamente aderito ai suggerimenti dell’informale internazionale per tornare poi ad una visionarietà simbolico-figurale delle profonde mutazioni della psicologia dell’uomo contemporaneo e del mondo che lo circonda. Pierre Restany ha di lui scritto: “Martani ha una pittura intesa come strumento di conoscenza; è infatti attraverso l’arte pittorica, come senso di un impulso esistenziale, che l’io tenta di definire meglio il profilo approssimativo dei suoi concetti: egli passa dalla materia magmatica bacillare ai più estesi sistemi di segni calligrafici, transitando per il repertorio delle forme più semplici del cosmo e della natura... Le esegesi di Martani sono così numerose e intimamente ricche di sentimenti; è sempre stato sottolineato di questo artista il carattere analogico di questa sua ascesa”. Ha effettuato plurime mostre collettive e personali in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1986 ha avuto il Padiglione Arte e Ecologia alla Biennale. Nel 1987 è stato presente a Milano, al Palazzo Esposizione Permanente. Infaticabile, inoltre, la sua attività di animatore culturale che, soprattutto nella creazione del Centro Museale di Arte Moderna e Contemporanea, nonché Giardino della Cultura Europea, - attraverso la Fondazione di Ca’ la Ghironda a Ponteronca di Zola Predosa - lo ha visto come l’ideatore di un originale e avveniristico modello percettivo fra arte e natura. Poche altre opere, come quelle di Francesco Martani, possono vantare, nel panorama artistico internazionale di questi ultimi dieci anni, un’attenzione della critica così estesa e prestigiosa. Fra coloro che hanno scritto, basti ricordare fra gli altri: Giulio Argan, Natalia Aspesi, Bruno Bandini, James Bech, Pietro Bellasi, Giancarlo Bernuti, Mateo Berrueta, Carlo Bo, Roberto Bonini, Gianni Boselli, Luciano Caramel, Flavio Caroli, Lino Cavallari, Giorgio Celli, Claudio Cerritelli, François Clement, Raimond Clermont, Vittoria Cohen, Giuseppe Cordoni, Emilio Corradini, Giorgio Cortenova, Enrico Crespi, Umberto de Grandi, C.R.Doneufcourt, Francesco Donati, Gillo Dorfles, Jacques Dubois, Silvia Evangelisti, Enzo Fabiani, Alessandra Finzi, Nelson Geggery, Raul Grassilli, Emanuele Herodiniceau, Bert R.Krasnoff, Janus, Jean Pierre Jouvet, Lucio Lanza, Paolo Levi, Fred Licth, Renzo Margonari, Ugo Mazzei, Filiberto Manna, Gino Montesano, Mario Monteverdi, Smith Mooney, Mario Omiccioli, Tommaso Paloscia, Sulla Papa Mor, Stephen Pepper, Oscar Piva, Andrea Polverini, Donald Reyer, Pierre Restany, Remo Ricci, Denis Roger, Ugo Ronfani, Enzo Rossi, MimmoRotella, Fabio Monaco Roversi, Giorgio Ruggeri, Roberto Sanesi, Gregorio Scalise, Lucette Schouler, Giorgio Seveso, Franco Solmi, Remo Spartaco, Aldo Spinardi, Toni Toniato, Maurizio Torrealta, Gino Traversi, Tommaso Trini, Toni Valle, Dino Villani, Luigi Zagni. Location: Via Virgilio 7, San Benedetto Po tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : zaninicontemporary@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: LA FIORITURA DEI GLICINI startDate: 4/30/13 endDate: 5/15/13 Description: Da fine aprile a metà maggio, la “Fioritura dei glicini” All’Isola Madre, la prima collezione italiana di Wisteria. Una sinfonia di colori e profumi afrodisiaci Isola Madre (Lago Maggiore). Ancora una volta, occhi, narici, macchina fotografica, telecamera. Tutto per catturare immagini e fragranze della seconda grande fioritura nei giardini delle Isole Borromee. Questa volta, da fine aprile a metà maggio, tocca alle varietà di Wisteria, più popolarmente note come glicini. Il profumo emanato da questi grappoli fioriti è ritenuto tra i più afrodisiaci profumi naturali. Anche per questo, in epoca Liberty nei parchi e nei giardini di ogni casa sorsero romantici berceau dove la privacy era garantita dalle lunghe “liane” dei glicini. Certo che non lasciarsi andare quando si è sotto una cupola di grappoli fioriti, storditi da un profumo che ti penetra l’anima, magari con la luna che si specchia nelle acque calme del lago, è del tutto impossibile. Aspetti romantici a parte, non vi è dubbio che poche piante sono ornamentali quanto i glicini e poche così profumate. I glicini, rampicanti legnosi, sono delle leguminose e debbono il loro nome scientifico “Wisteria Glicine” a Caspar Wistar, studioso dell’Università di Pennsylvania. Le specie di glicine coltivate non sono numerosissime e la raccolta dei Principi Borromeo è non solo la prima ad essere creata in Italia ma anche una delle più ricche. I primi glicini furono importati dall’America Settentrionale ma a soppiantarle provvidero le varietà importate successivamente dalla Cina e dal Giappone, dai fiori più belli ed evidenti. Nelle Isole fioriscono tra fine aprile e metà di maggio, trasformando in festoni colorati e profumati i tralci lianosi di queste rigogliosissime piante. Solo decise potature riescono a contenere l’espansione dei glicini che possono superare i 20 metri espandendosi per oltre 50. Cosa curiosa: in alcune specie i rami si avvolgono in senso orario, altre all’opposto. Per spiegare questa curiosità bisogna innanzi tutto ricordare che le piante originarie dell’emisfero boreale (a nord dell’Equatore) si avvolgono tutte in senso antiorario mentre quelle originarie dell’emisfero australe (a sud dell’Equatore) in senso orario. Ci si potrebbe pertanto chiedere per quale motivo la W. floribunda e la Millettia japonica si avvolgono in senso orario pur trovandosi in Giappone nell’emisfero boreale. Il motivo va ricercato nel fatto che milioni di anni fa il Giappone si trovava nell’emisfero australe e nei secoli galleggiando sulla crosta terrestre si diresse progressivamente verso nord alla velocità di qualche centimetro all’anno, non dando quindi tempo alla sua flora di adattarsi alle mutate condizioni. La collezione di glicini dell’isola Madre nacque circa venticinque anni fa e si distingue per essere la prima creata in Italia. Nel giardino botanico sono rappresentate una ventina di varietà di glicini differenti tra loro per il colore dei fiori, per i frutti e per le modalità di accrescimento, la maggior parte delle quali è concentrata nella scenografica scalinata che degrada verso il lago. Oltre alla W. sinensis, alla W. brachybotrys, alla W. frutescens e alla W. floribunda con relativi ibridi e varietà va segnalata la Millettia japonica molto difficile da riprodurre e da sempre considerata una vera rarità, che si distingue in estate per la esuberante fioritura rossastra. INFORMAZIONI: Per informazioni e prenotazioni: (+39) 0323 30556. www.borromeoturismo.it Ufficio stampa: Studio ESSECI – Sergio Campagnolo tel. 049.663499 - info@studioesseci.net Location: Isola Madre tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@studioesseci.net sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: NORMA PICCIOTTO "BAGNATI DALLO STESSO MARE" startDate: 5/16/13 endDate: 6/2/13 Description: Norma Picciotto BAGNATI DALLO STESSO MARE mostra promossa da Provincia di Milano/Assessorato Cultura in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv a cura di Gigliola Foschi La Casa delle culture del mondo, Via Giulio Natta 11, Milano (M1 Lampugnano) dal 16 maggio al 2 giugno 2013 orari: da martedì a venerdì 10.00-18.30, sabato e domenica 14.00-20.00, lunedì chiuso ingresso libero inaugurazione mercoledì 15 maggio 2013, ore 18.30 La Casa delle culture del mondo della Provincia di Milano ospita dal 16 maggio al 2 giugno la mostra “Bagnati dallo stesso mare” della fotografa Norma Picciotto, che espone 25 opere, ottenute con immagini fotografiche sovrapposte grazie a un complessa elaborazione digitale. La mostra è curata da Gigliola Foschi e promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano. Norma Picciotto, è stata protagonista del fotogiornalismo lombardo di inchiesta tra gli Anni Settanta e gli Anni Novanta, documentando con l’Agenzia fotografica De Bellis (della quale è fondatrice insieme a Giancarlo de Bellis) la vita sociale di quegli anni. Ha realizzato reportage di attualità e documentato le manifestazioni operaie e studentesche, il movimento femminista e i grandi processi giudiziari. Da oltre dieci anni, viaggia in diversi Paesi del mondo e fotografa luoghi e dettagli significativi per il suo progetto artistico: creare opere fotografiche di ispirazione spirituale e filosofica, con forte intensità espressiva e simbolica. Ha realizzato numerose mostre personali in Italia e all’estero e nel 2012 ha vinto il “XXX Premio Firenze” per la fotografia. Nelle opere in mostra alla Casa delle culture, usa il fotoritocco per sovrapporre e giustapporre più scatti da lei realizzati in diversi luoghi del Mar Mediterraneo, creando così un nuovo mondo visivo in cui è possibile ritrovare i profondi legami e le radici comuni che uniscono le terre e le culture affacciate sulle sue rive. Le immagini esposte uniscono il mondo e lo sguardo sul mondo, si inoltrano nel tempo della memoria fondendo insieme forme e colori della natura, del paesaggio, degli oggetti. Le opere di Norma Picciotto trovano nella ricorrente figura del cerchio un simbolo che le lega le une alle altre: sprovvisto di angoli e spigoli, infatti, il cerchio simboleggia l’armonia, la concentrazione di energia, la fusione tra dimensione intellettuale e spirituale, il cielo in rapporto alla terra, l’eterno ritorno del tempo circolare. In questo modo, la fotografia diventa uno strumento capace di interrogare la realtà ma anche di emozionare, evocando memorie e invitando alla meditazione. Informazioni al pubblico: - Provincia di Milano/La Casa delle culture del mondo, tel. 02 334968.54/30 www.provincia.milano.it/cultura - Norma Picciotto BAGNATI DALLO STESSO MARE mostra promossa da Provincia di Milano/Assessorato Cultura in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv a cura di Gigliola Foschi La Casa delle culture del mondo, Via Giulio Natta 11, Milano (M1 Lampugnano) dal 16 maggio al 2 giugno 2013 orari: da martedì a venerdì 10.00-18.30, sabato e domenica 14.00-20.00, lunedì chiuso ingresso libero inaugurazione mercoledì 15 maggio 2013, ore 18.30 La Casa delle culture del mondo della Provincia di Milano ospita dal 16 maggio al 2 giugno la mostra “Bagnati dallo stesso mare” della fotografa Norma Picciotto, che espone 25 opere, ottenute con immagini fotografiche sovrapposte grazie a un complessa elaborazione digitale. La mostra è curata da Gigliola Foschi e promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano. Norma Picciotto, è stata protagonista del fotogiornalismo lombardo di inchiesta tra gli Anni Settanta e gli Anni Novanta, documentando con l’Agenzia fotografica De Bellis (della quale è fondatrice insieme a Giancarlo de Bellis) la vita sociale di quegli anni. Ha realizzato reportage di attualità e documentato le manifestazioni operaie e studentesche, il movimento femminista e i grandi processi giudiziari. Da oltre dieci anni, viaggia in diversi Paesi del mondo e fotografa luoghi e dettagli significativi per il suo progetto artistico: creare opere fotografiche di ispirazione spirituale e filosofica, con forte intensità espressiva e simbolica. Ha realizzato numerose mostre personali in Italia e all’estero e nel 2012 ha vinto il “XXX Premio Firenze” per la fotografia. Nelle opere in mostra alla Casa delle culture, usa il fotoritocco per sovrapporre e giustapporre più scatti da lei realizzati in diversi luoghi del Mar Mediterraneo, creando così un nuovo mondo visivo in cui è possibile ritrovare i profondi legami e le radici comuni che uniscono le terre e le culture affacciate sulle sue rive. Le immagini esposte uniscono il mondo e lo sguardo sul mondo, si inoltrano nel tempo della memoria fondendo insieme forme e colori della natura, del paesaggio, degli oggetti. Le opere di Norma Picciotto trovano nella ricorrente figura del cerchio un simbolo che le lega le une alle altre: sprovvisto di angoli e spigoli, infatti, il cerchio simboleggia l’armonia, la concentrazione di energia, la fusione tra dimensione intellettuale e spirituale, il cielo in rapporto alla terra, l’eterno ritorno del tempo circolare. In questo modo, la fotografia diventa uno strumento capace di interrogare la realtà ma anche di emozionare, evocando memorie e invitando alla meditazione. Informazioni al pubblico: - Provincia di Milano/La Casa delle culture del mondo, tel. 02 334968.54/30 www.provincia.milano.it/cultura - culturedelmondo@provincia.milano.it - Norma Picciotto, tel. 3355425472 www.normapicciotto.it - norma.picciotto@fastwebnet.it Ufficio stampa: Provincia di Milano/Cultura, tel. 02 7740.6310/6359 g.bocca@provincia.milano.it; m.piccardi@provincia.milano.it Addetto stampa Assessore, tel. 02 7740.6386 - f.provera@provincia.milano.it - Norma Picciotto, tel. 3355425472 www.normapicciotto.it - norma.picciotto@fastwebnet.it Ufficio stampa: Provincia di Milano/Cultura, tel. 02 7740.6310/6359 g.bocca@provincia.milano.it; m.piccardi@provincia.milano.it Addetto stampa Assessore, tel. 02 7740.6386 - f.provera@provincia.milano.it Location: Via Giulio Natta 11, Milano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5871179843013336753/5871179845362976338 galleria-spazio-museo: email gestore : culturedelmondo@provincia.milano.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Frammentazioni dinamiche startDate: 4/13/13 endDate: 3/25/13 Description: Titolo Mostra Personale: Frammentazioni dinamiche Sede: Spazio Intelvi 11 Indirizzo: Via Valle Intelvi 8 (22020) Loc. Muronico - Dizzasco (Como) tel.: +39 3401066977 email : spaziointelvi11@yahoo.com web: www.spaziointelvi11.com Orario: sabato e domenica ore 16.00 - 19.00 o su appuntamento (possono variare, verificare sempre via telefono) biglietti: ingresso libero vernissage: 13 Aprile 2013. 17.00 finissage: 25 Aprile 2013. 17.00 Curatore: Franca Doriguzzi Artista: Paolo Avanzi Genere: arte contemporanea, pittura, personale Abstract. Personale dedicata alla produzione pittorica di Paolo Avanzi in cui la frammentazione della figura si sviluppa secondo modalità che imprimono un dinamismo intrinseco ai singoli tasselli. Testo Paolo Avanzi prosegue nella sua ricerca pittorica basata su una frammentazione della forma nella sua essenza figurativa, effettuata attraverso una modalità di deformazione che dà il senso di una forza cinetica nel suo complesso. Nelle opere più recenti questa “frammentazione” si compie secondo linee geometriche, come nel periodo iniziale avviato su questo filone; a differenza però delle opere precedenti in queste ultime il fattore distorsivo, all’interno del singolo frammento, è accentuato da una tensione quasi istintiva e gestuale. La razionalità dell’insieme (scomposto in una logica architettura) cede il passo all’impulso di scombinare la micro immagine (del singolo tassello) obbedendo ad una esigenza di ritorno all’informale, che è quello che aveva caratterizzato la iniziale produzione polimaterica dell’artista. In ciò ci sembra di leggere il tentativo di trovare un connubio fra razionalità (esteriore) e irrazionalità (interiore), fra logica (del generale) e instintualità (nel particolare). Al di là di questa interpretazione estetica, è comunque sempre percepibile in Paolo Avanzi la volontà di cogliere una molteplicità di prospettive non solo visuali ma anche psicologiche nel soggetto rappresentato, e questa valenza psicologica la si può riscontrare anche nel particolare inanimato dello sfondo, sia esso oggetto di arredamento o scorcio di paese, come a voler ricreare una dimensione di esistenza autonoma anche per gli aspetti che fanno da corollario alla figura umana. Come si può notare dalle opere in esposizione (che coprono il periodo dal 2006 ad oggi), l’iter che ha seguito Paolo Avanzi è sempre stato quello di mantenere una propria linea stilistica inconfondibile e identificabile, nello scenario della pittura contemporanea, pur evitando il rischio di cadere nella ripetitività della routine del mestiere cui non sono immuni anche maestri conclamati. Un’ultima considerazione, più generale, riguarda ciò che l’artista vede nella pittura, e senza il timore di essere banali, si potrebbe dire “un mezzo di espressione”, così come lo è la scrittura e la musica. Alla base dell’approccio di Paolo Avanzi con l’arte c’è questa voglia di mettersi in gioco, senza timori reverenziali magari sfruttando in positivo il fatto di non avere alle spalle una preparazione accademica tradizionale. Ed è questa voglia di mettersi in gioco che lo ha portato cimentarsi nella produzione di romanzi e racconti e poesie che hanno riscosso apprezzamento di pubblico e di critica. Franca Doriguzzi Location: Via Valle Intelvi 8, Dizzasco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.exibart.com/profilo/imgpost/rev/956/rev130956(1)-ori.jpg galleria-spazio-museo: Spazio Intelvi 11 email gestore : spaziointelvi11@yahoo.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: HAIDJI OMBRE COLORATE startDate: 5/4/13 endDate: 6/1/13 Description: Perchè il mondo in cui viviamo a volte è fatto solo da ombre colorate dei nostri sogni Location: Via Torquato Tasso, 55 Bergamo tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5873093583083260481/5873093590385134946 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ALIENS startDate: 5/18/13 endDate: 6/10/13 Description: Gorgonzola (MI), 18 maggio 2013 – Quarantadue artisti, tra cui quindici presenti ad almeno un’edizione della Biennale Arti Visive di Venezia, tre segnalati dal Corriere della Sera come migliori artisti del 2012, uno presente con opere in permanenza presso il museo Mart di Rovereto – museo tra i migliori venti al mondo –, approdano dal 18 maggio al 10 giugno 2013 nelle splendide sale di Palazzo Freganeschi-Pirola (Gorgonzola, MI) per la quarta tappa di “ALIENS. LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO”, il progetto itinerante a cura di Sergio Curtacci, direttore del magazine d’arte contemporanea Frattura Scomposta. L’ambizioso progetto, la cui prima mostra si svolse dal 9 giugno all’8 luglio 2007 a Marghera (VE) nell’avveniristico Spazio Vega, in concomitanza con la 52° Biennale di Venezia, riparte dopo sei anni a seguito delle numerose richieste ricevute da più fonti e chiama gli artisti a esprimere, ognuno con la propria tecnica e il proprio immaginario, la tematica riguardante l’alienazione umana. Contaminazione dei linguaggi artistici e creativi e convinzione che “la pratica artistica contemporanea si situi in un contesto sociale caratterizzato da due fenomeni complementari e ugualmente significativi, da una parte il predominio delle immagini sul linguaggio e dall’altra il diffondersi dell’esperienza della solitudine e dell’indifferenza, dimensioni esistenziali che non riconducono più necessariamente all’altro di sé (Sergio Curtacci)”, queste le caratteristiche di un programma che non poteva che trovare in E-lite studiogallery, la galleria d’arte contemporanea leccese sempre attenta alle nuove istanze del panorama creativo, un attivo e intraprendente compagno di viaggio che sarà tappa, per il prossimo luglio, nel suo suggestivo spazio e nelle magnifiche sale di Palazzo Vernazza (LE), del quinto evento del progetto itinerante. ALIENS LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO PALAZZO PIROLA Piazza della Repubblica Gorgonzola (MI) 18 MAGGIO - 10 GIUGNO 2013 vernice: sabato 18 h 18.30 progetto di Sergio Curtacci Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine artisti invitati: ALESSANDRO SCAPINELLI ALESSIO BOLOGNESI ANDREA VALSECCHI ANGELA VIOLA ANNA CARUSO ANNA FRIDA MADIA ANNACLARA DE BIASE ANNALÙ ANTONIO DE LUCA CARLO COFANO CRISTIANO DE MATTEIS CRISTINA IOTTI EMILA SIRAKOVA FULVIO MARTINI GABRIELE BURATTI GIANCARLO MARCALI GIANLUCA CHIODI GIÒ LACEDRA ILARIA MARGUTTI ILV - IRENE LUCIA VANELLI JARA MARZULLI LUCA SKAWALKER LUIGI LEONIDI MARCO BESANA MARCO CECOTTO MARCO MINOTTI MARCO REA MASSIMO FESTI MASSIMO QUARTA MOMÒ CALASCIBETTA PAOLA TURRONI RAFFAELLA FORMENTI RAMONA ZORDINI ROBERTA UBALDI ROBERTO FONTANA SILVANO BRUSCELLA SILVIO PORZIONATO STREAMCOLORS VALENTINA CHIAPPINI VANIA ELETTRA TAM VANNI CUOGHI WILLOW APPUNTAMENTI PERFORMATIVI sabato 18 maggio: ore 18.30 Raffaella Formenti - performance – PassWord “Volevo solo leggere e scrivere, e viaggiare nei luoghi delle parole, ma anche le mani hanno preteso il loro spazio d’azione e intervengono con pensieri ingombranti ogni volta che entrano in rapporto con oggetti carichi di parole.” ore 20.00 Giò Lacedra - performance - Io sottraggo Una performance-confessional autobiografica, che nello spazio creativo-distruttivo- rigenerativo di 20 minuti, mette e rimette in scena l’ingranaggio perpetuante dei rituali ossessivi anoressico-bulimici. sabato 25 maggio: ore 19.00 Ramona Zordini e Marco Cecotto – one huge tank Un progetto che nasce da una riflessione sulla possibilità di traduzione interdisciplinare del senso, in particolare tra arti sonore e visive. ore 21.00 Don Chisciotte della Mancia Suite musicale per voci narranti e strumenti di Miguel de Cervantes Musiche di Georg Philipp Telemann Crescendo – Orchestra giovanile / Direttore – Judit Földes sabato 1 giugno: ore 18.30 Streamcolors - evento multimediale La gente riconosce il luogo che abita e ne vede una nuova visione. Questa è la zampa tecnologica dell'astronave alien che tocca il suolo e lo decodifica. ore 19.30 Paola Turroni - reading multimediale - Il mondo è vedovo In questo mosaico di LUCE sta il messaggio che riconduce l’artista dal torpore del sonno individuale alla corale ricerca dei valori dell’ethos, all’estetica del vero. L’arte torna ad essere ammonimento morale, momento di LUCE che... AZIONA il pensiero. ore 21.00 Viaggio nella musica tra i secoli Corale Santa Cecilia - coro polifonico / Maestro - Luisella Grandi Repertori che spaziano dal medioevo agli autori contemporanei della musica sacra e profana nella ricerca di emozioni sempre nuove. ALIENS LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO Di Sergio Curtacci La pratica artistica contemporanea si situa in un contesto sociale caratterizzato da due fenomeni complementari e ugualmente significativi, da una parte il predominio delle immagini sul linguaggio e dall’altra il diffondersi dell’esperienza della solitudine e dell’indifferenza, dimensioni esistenziali che non riconducono più necessariamente all’altro di sé. Entrambi i fenomeni hanno origine nella facilità di accesso alla comunicazione visiva di massa e nel voler esaltare e rivendicare la libertà individuale, diffusa e supportata dagli apparati pubblicitari. Se nell’età moderna il rapporto tra l’individuo e la massa viveva nell’alternanza di due movimenti antitetici, la perdita del soggetto nella folla o al contrario, il potere assoluto rivendicato dalla coscienza individuale, nelle forme di solitudine della modernità, l’antitesi vitale della contemporaneità si è oggi ridotta a forme banali di pseudo socialità e a una sterile contrattualità con il mondo. Le identità sono sempre più provvisorie e legate alle funzioni transitorie degli utenti dei vari sistemi: stradale, commerciale, bancario, ecc... Siamo soli ma al tempo stesso accomunati agli altri da relazioni di tipo contrattuale o da norme prescrittive. L’esercizio di queste pratiche solipsistiche ha trasformato la coesistenza sociale in un arcipelago di individualità contigue ma distinte, sostanzialmente indifferenti le une alle altre. Come alieni ci muoviamo sulla terra, osservando tutto con distacco, leggiamo libri e giornali in metropolitana senza accorgerci (o meglio dire non volendo accorgercene) del violento scippo che si sta consumando accanto a noi. Ma la vera tragedia risiede nel fatto che non riusciamo a capire neppure ciò che stiamo leggendo. Invitiamo amici a pranzo o a cena, dispensiamo loro sorrisi e attenzioni, poi li incrociamo il giorno dopo per strada e ci volgiamo dall’altra parte per non doverli salutare, o peggio fermarci a scambiare poche parole che, spesso e volentieri, riteniamo possano tradursi in inutili convenevoli. Dopo l’11 settembre 2001 se vogliamo, tutto ciò si è acuito, all’indifferenza e al fastidio si è aggiunta la paura, il terrore del diverso, guardiamo gli altri come potenziali nemici, ci muoviamo con circospezione... Meglio rimanere a casa e nascondersi dietro al monitor di un computer e navigare in internet per ore, magari con identità fittizie, proponendoci agli altri come eroi moderni senza macchia e senza paura, per tornare il giorno dopo i soliti alieni, visitatori timorosi del pianeta terra. INFO: Orari: martedì-venerdì: 17.00-19.00 sabato e domenica: 10.00-12.00 / 16.00-19.00 lunedì: chiuso Palazzo Freganeschi-Pirola • Piazza della Repubblica (angolo vicolo Filippo Corridoni) - Gorgonzola (MI) www.palazzopirola.it • info@palazzopirola.it Frattura Scomposta Contemporary Art Magazine www.fratturascomposta.it • info@fratturascomposta.it Location: Piazza della Repubblica, Gorgonzola (MI) tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5873102911698393329/5873102914763507138 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: “L’arte contemporanea a sostegno della donna" startDate: 5/11/13 endDate: 5/12/13 Description: Mostrami 6: L’arte contemporanea a sostegno della donna Presentazione “L’arte contemporanea a sostegno della donna” - giovani pittori, fotografi, scultori e designer esporranno progetti personali e collettivi in una mostra che sostiene e valorizza la figura della donna. Mostrami presenta la 6° MostraEvento di Milano, un progetto artistico interamente dedicato alle donne, l’11 e il 12 maggio presso il CAM Falcone e Borsellino (Corso Garibaldi, 27 Milano). L’evento prevederà un laboratorio artistico, live performance e un’esposizione dedicati alla figura femminile e alla necessità di riconoscere alla donna il giusto valore. Secondo i dati diffusi dal Consiglio d'Europa, sono circa 120 le vittime italiane ogni anno, mentre la più completa indagine realizzata dall'Istat sul tema, nel 2006, ha valutato che sono state 7 milioni le donne che hanno subìto nel corso della loro vita violenze sessuali o fisiche. Mostrami e alcuni giovani artisti hanno scelto di vedere valorizzate le figure femminili come un punto di partenza per un nuovo sistema culturale. Dopo la scomparsa di donne come Rita Levi Montalcini, Gae Aulenti, Mariangela Melato - che con il loro diverso contributo hanno giocato un ruolo straordinario per l'Italia intera - crediamo sia giunto il momento d’interrogarci su nuove risorse preziose e di rimetterci in gioco. Tra gli oltre 70 progetti presentati, la Commissione Tecnica di Mostrami ha invitato i seguenti giovani a partecipare a questa nuova edizione: Alessandra Pivato (pittura), Alessandro D'Aquila (digital art), Cristina Marasini (fotografia), Davide Dadenes (pittura), Giorgia Moretti (pittura), Ilaria Bochicchio (pittura), Irene Lucia Vanelli (scultura), Marco Mondani (videoart), Marica Minotti (fotografia), Rosita Uricchio (pittura), Valentina Ceci (disegno). Accanto ai loro progetti personali verranno esposti anche i lavori nati dal laboratorio con altri artisti di Mostrami Factory che parteciperanno soltanto alle performance collettive durante i giorni di mostra. Dalle ore 16 di Sabato 11 Maggio le opere saranno opzionabili sia in location che dalla home page del sito, http://www.mostra-mi.it Il principale obiettivo di Mostrami della promozione dell’arte emergente, viene sostenuto da altri intenti specifici per questo evento: - creare un'occasione di consapevolezza/approfondimento delle tematiche suddette e quindi di crescita culturale e sociale in modo particolare per le giovani generazioni, - dare concretezza alla valorizzazione della donna affinchè ne discendano pratiche puntuali e quotidiane da portare nella vita scolastica, lavorativa, professionale di ogni individuo. Il progetto ha ricevuto il supporto di Arcidonna e di numerosi blog al femminile (Monkeys Storyes, Genere femminile, La Convivia, Ferma il Femminicidio, Womeninart, Angolo Donne, Donne Magazine, Il Bigodino): abbiamo voluto costruire per l’occasione un vero e proprio sistema sociale e culturale a supporto della donna. Programma e calendario La MostraEvento sarà composta da due fasi distinte ma complementari, con un calendario di iniziative ricco e composito che si andrà completando nei prossimi giorni. 10 Maggio 2013 laboratorio artistico “Mostrami Factory” Presso il CAM Falcone Borsellino gli artisti si confronteranno sul ruolo e sullo stato delle donne oggi in Italia e realizzeranno alcune opere collettive - in partnership con Fondazione Maimeri che fornirà loro i materiali con i quali lavorare. 11 e 12 Maggio 2013 - 6° MostraEvento di Mostrami a Milano Sempre presso il CAM Falcone e Borsellino di Corso Garibaldi, 27 si terrà la mostra/installazione artistica con performance live e l’esposizione dei progetti personali sul tema dei giovani talenti (pittori, scultori, fotografi, videoartists, streetartist). La mostra sarà aperta dalle ore 16.00 di Sabato e rimarrà aperta fino alle 22.00 Domenica riaprirà alle ore 10.00 e chiuderà alle 22.00. Per ulteriori informazioni: Sandro Aglialoro (Responsabile del progetto) 347 38 95 473 mailto:marketing@mostra-mi.it http://www.mostra-mi.it Web 2.0 L’intero progetto sarà quanto più possibile “web 2.0”, ossia verrà trasmesso e “condiviso” attraverso internet e i social network (facebook, twitter, youtube, google plus, pinterest). Mostrami Mostrami è un progetto artistico culturale di Gruppo 97 Cantieri Sonori che promuove la giovane arte contemporanea (pittura, scultura, fotografia, videoart e street art) come strumento di responsabilizzazione sociale. Mostrami oggi conta oltre 500 artisti iscritti e più di 23.000 membri nella propria community. Mostrami è un progetto di Gruppo 97 Cantieri Sonori e di M.O.STRA. Location: Corso Garibaldi 27, Milano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5873110175762412433/5873110182317189138 galleria-spazio-museo: email gestore : marketing@mostra-mi.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ACQUA - QIN YUHAI di Vera Agosti startDate: 4/26/13 endDate: 5/4/13 Description: ACQUA - QIN YUHAI di Vera Agosti L’acqua e la sua meraviglia. Un trentina di fotografie rappresentano l’elemento naturale nella molteplicità del suo dinamismo, nei riflessi e nei giochi di luce. Composizioni in bilico tra realismo e astrazione, sempre armoniche e armoniose, talvolta al limite della riconoscibilità. E’ un mondo cangiante di forme e colori, guizzi di luce o delicate trasparenze. L’autore è Qin Yuhai (Tailai County, 1953), che ha dedicato otto anni di ricerca a questa serie fotografica e ha realizzato anche un documentario sui luoghi della provincia di Henan e in particolare sulle bellezze del Monte Yuntai, nella Cina Centrale. La presenza dell’acqua è fondamentale e imprescindibile in questi territori, come del resto in tutto il mondo dove vivono uomini, animali e piante. Con il suo lavoro, l’artista intende far conoscere all’Occidente la provincia di Henan e riflettere sull’armonia tra Uomo e Natura. Secondo Qin Yuhai, la cultura cinese si basa su tre pilastri: il Confucianesimo, il Taoismo e il Buddismo. Sono pensieri differenti, ma si fondano su un punto in comune: la ricerca dell’unione tra l’Uomo e il Cielo. L’artista supera le barriere e vede solo i punti in comune, poiché la cultura è universale. Qin Yuhai individua tre aspetti principali dell’acqua, che cerca di cogliere attraverso il linguaggio fotografico. Wu Xiang, per cui l’acqua non ha colore, sapore o profumo ed è rappresentato dalle curve e dai colori; Wu Xing, per cui l’acqua è libera dalla forma ed è rappresentato dalle onde e dalle increspature; Wu Yan, per cui non ci sono parole per descrivere la bellezza dell’acqua, enfatizzata da numerosi artifici. Le opere sono state esposte in mostra dal 23 al 30 aprile presso i Frigoriferi Milanesi a Milano, dal 24 al 30 aprile a Palazzo Branciforte a Palermo e dal 26 aprile al 4 maggio saranno ospitate al Teatro Donizetti di Bergamo. Location: Piazza Cavour 15, Bergamo tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/posts/5873721352989990466 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Alla Torre delle Arti di Bellagio Hermann Hesse 35 acquarelli startDate: 4/30/13 endDate: 6/2/13 Description: Alla Torre delle Arti di Bellagio Hermann Hesse 35 acquarelli Si è inaugurata il 30 aprile e chiuderà il 2 giugno la mostra di 35 acquarelli del famoso scrittore Hermann Hesse, premio Nobel per la letteratura nel 1946. La mostra curata da Gregorio Rossi e Valentina Campatelli, organizzata dal Comune di Bellagio, oltre agli acquerelli, presenta documenti e oggetti conservati nella casa dello scrittore, e facenti parte dell’eredità da lui lasciata al figlio Heiner, e, in seguito, alla nipote Eva. La mostra ha tra i suoi presupposti quello dell’amore che Hermann Hesse aveva sempre manifestato per l’Italia, soprattutto per i paesaggi lacustri. In questo caso particolare per il Lago di Como, al quale dedicò una poesia. Nato a Calw (Nordschwarzwald; Württemberg, Germania) il 2 luglio 1877, nel 1904 sposò Maria Bernoulli, una fotografa con la quale andò a vivere nei pressi del Lago di Costanza per trovarsi più a contatto con la natura, dedicarsi alla scrittura, alla musica e alla fotografia. Nel 1916, quasi quarantenne, cominciò a dipingere. In un periodo di profonda crisi interiore, suscitata in parte dagli effetti nefasti della prima guerra mondiale, egli iniziò una psicoterapia, nella quale gli viene tra l'altro consigliato di «tentare anche la pittura» a scopo terapeutico. Dipinse nature morte, autoritratti e paesaggi eseguiti tra il 1917 e il 1918 in Engadina, Locarno e Berna. Dopo la separazione dalla famiglia e il trasferimento in Ticino nell'anno 1919, scrisse il racconto espressionista L'ultima estate di Klingsor che rappresenta i suoi sentimenti e l'impulso creativo suscitati dalla magia dei colori del Sud. È qui che Hermann Hesse scelse la tecnica dell'acquarello, dopo aver sperimentato diverse tecniche pittoriche quali la tempera, il carboncino, il pastello e la pittura a olio. Già nell'anno 1918 iniziò a vendere delle poesie illustrate a colori, il cui importo andava a favore della libreria da lui gestita per i prigionieri di guerra. Fu in questo periodo che amici e famigliari ricevettero manoscritti illustrati in regalo. Piccoli acquarelli ornavano parte delle numerose lettere inviate ai figli e agli amici, e accompagnarono gli schizzi Wanderung (Il Viandante). Nell'autunno del 1922 scrisse per la sua seconda moglie Ruth Wenger la fiaba sull'amore Piktors Verwandlungen (Le trasformazioni di Pictor), che illustrò con decorazioni ricche e colorate. Ancor prima di consegnare il regalo a Ruth, ne fece altre versioni come omaggi speciali ad amici tra cui Romain Rolland, Peter Suhrkamp e Georg Reinhard. Fino alla fine degli anni trenta, egli dipinse acquarelli dai colori vivaci ispirandosi alle sue numerose gite in Ticino; essi raffigurano grotte, cantine scavate nella roccia e nascoste nel bosco, vigneti, cappelle e paesini, a testimonianza non solo del suo amore per la natura, ma anche la sua passione per la cultura contadina e montanara del Ticino. Per Hermann Hesse l'arte è il compimento della soddisfazione interiore, un ritorno a qualcosa di tangibile, legato a un'intuizione, qualcosa di unico per ogni individuo. Romain Rolland; il drammaturgo francese, al quale regalò una raccolta di acquarelli, gli scrisse “sono rimasto incantato dal suo album di acquarelli. Sono saporiti come frutti e sorridenti come fiori. Riempiono il cuore di gioia. Li amo molto.” I 35 acquarelli della mostra a Bellagio appartengono alla produzione ultima, quando ammalato di leucemia gli era sempre più difficile affrontare le lunghe camminate che lo portavano a dipingere dal vero. Si tratta di opere di piccolo formato ma d’intensa riflessione. Una sorta di viaggio nei ricordi delle immagini già viste. Poesie di memorie dipinte. Sembra quasi che in esse gli alberi e le case abbiano un volto e una propria emozione. Quadretti che ci raccontano l’amore per la natura e per la civiltà contadina. Le case sono accalcate una vicino all’altra come fossero capannelli di persone che conversano in una piazza di paese. Hermann Hesse criticò duramente l’aggressione all’armonia della natura dovuta alla speculazione economica. Nella sua pittura, infatti, è evidente il suo desiderio di tutelare il paesaggio incontaminato, rappresentando quello che è rimasto intatto. Nonostante quello che chiamava il “tramonto dell’Occidente” egli continuava a sperare in un equilibrio tra cultura e natura e voleva che i suoi quadri fossero un presagio di speranza e di gioia, un mezzo per suscitare e trasmettere il rispetto per il creato. I curatori Gregorio Rossi e Valentina Campatelli hanno progettato l’evento nell’intento di cercare di dimostrare come l’attività pittorica di Hesse procede simile a un racconto così come fosse uno dei suoi romanzi, tanto che in una lettera del 1924 a Georg Reinhard scrisse “Non sarei giunto così lontano come scrittore senza la pittura.” La complessa internazionalità della famiglia influenzò la vita di Hermann Hesse che si sentì sempre un cittadino del mondo. Egli prese infatti le distanze dai molti intellettuali tedeschi che aderirono all'idea dell'uomo-eroe. All'avvento del nazismo prese una precisa posizione, rifiutando ogni compromesso con la cultura del regime; tanto che in Germania venne vietata la pubblicazione dei suoi scritti che riprese soltanto nel 1946, l'anno in cui gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura. Nel 1931 si sposò per la terza volta, dedicandosi con ancora maggiore impegno alla realizzazione dei suoi acquarelli, divenendo così un rispettato pittore. Amava anche illustrare i suoi romanzi e le sue poesie. Dopo il 1945 la sua fama diventa internazionale tanto da essere uno dei cinque scrittori più letti nel mondo. Aveva anche l’abitudine di illustrare le sue lettere agli amici con piccoli dipinti, quasi fossero miniature. In tutta la sua vita dipinse moltissimi acquarelli, oggi distribuiti in importanti collezioni e musei. Quella della Cassa di Risparmio di Calw, dopo la morte di Hermann Hesse, avvenuta a Montagnola il 2 agosto del 1962, ha fatto il giro del mondo: a Tokyo nel 1976 e nel 1996, a Parigi nel 1977, a New York e a Montreal nel 1980, a San Francisco e a Chicago nel 1981, a Madrid nel 1985, a Lussemburgo nel 1987, ad Amburgo nel 1992, a Sapporo nel 1995. La mostra dedicata a Hermann Hesse di Bellagio, è perfettamente in sintonia con l'amore che il grande scrittore ebbe per i piccoli centri e per i percorsi alternativi alle grandi città. Nei giorni di calura, passeggiavo per i villaggi e i boschi di castagni, sedevo sulla seggiola pieghevole e, con i colori ad acqua, tentavo di preservare qualcosa del fluttuante incanto; nelle calde notti invece sedevo fino a tardi vicino alle porte e alle finestre spalancate del castello di Klingsor, provando a sentire e accorgermi di qualcosa, come se avessi il pennello e potessi cantare con parole di una canzone di quell’incredibile estate … (Ricordo dell’estate a Kingsor, 1938) – da: Tracce cahiers d’art n° 17 2012. Location: Via Plinio 21, Bellagio tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia.Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: GIANNA CARRANO SUNÉ startDate: endDate: 5/31/13 Description: SPAZIO KRYPTOS Via Panfilo Castaldi 26 - 20124 Milano Tel. 02 /91705085 - spazio@kryptosmateria.it orari di apertura : lunedì-venerdi / 15.00 – 19.30 www.kryptosmateria.it - www. giannacarrano.com GIANNA CARRANO SUNÉ From sea to shining sea a cura di Stefano Bianchi La mostra è stata prorogata fino al 31 Maggio 2013 In occasione del PhotoFestival 2013, la Galleria Kryptos ha inaugurato la suggestiva personale di Gianna Carrano Suné (www.giannacarrano.com). Fotografie in bianco e nero dove il nero sottolinea la dimensione dell’ignoto e dell’avventura che i soggetti si accingono a compiere attraversando il metaforico punto di passaggio rappresentato da una porta. Mette a fuoco i nostri destini, Gianna Carrano Suné. È la fotografa/narratrice delle nostre forze e delle nostre debolezze. Se con la serie di scatti intitolata “Siamo tutti appesi a un filo” (2009) ha fatto oscillare uomini e donne, come fossero equilibristi, fra le insicurezze della vita; e con “Tiro alla fune – Tug of war” (2012) ha sviscerato il gioco degli opposti e dei contrari evidenziando l’inutilità della lotta, con “From sea to shining sea” ci fa decidere se muovere o meno il primo passo, varcare la soglia, oltrepassare la porta sfidando l’ignoto e duellando col nostro destino. Osservando la potenza emotiva di queste immagini che accadono, vivono e respirano sotto i nostri occhi sprigionando bianchi e neri che alternano penombre e bagliori improvvisi, affiorano alla memoria i versi settecenteschi del poeta inglese William Blake, tratti da “The Marriage of Heaven and Hell”: “If the doors of perception were cleansed, every thing would appear to man as it is: infinite”. Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all'uomo come realmente è: infinita. Era convinto, Blake, che varcando le porte della percezione l’essere umano avrebbe potuto finalmente superare i limiti imposti dai cinque sensi. E l’eco di tale convinzione si è riverberata nella letteratura e nella musica del secolo scorso: basti pensare al saggio “The Doors of Perception” di Aldous Huxley e a The Doors, nome scelto da Jim Morrison per la sua rockband. Quelle porte, Gianna Carrano Suné ce le fa non solo percepire ma letteralmente toccare, tanto viva è la loro pelle perfetta, imperfetta, screpolata, graffittata; e tanto inquietanti, ma al tempo stesso affascinanti, sono i demoni e le cariatidi che le sovrastano e le incorniciano. Al cospetto di quelle porte, uomini e donne esprimono la loro fisicità che la luce taglia come una sciabolata. Fisicità che a sua volta somatizza i vari stati d’animo: c’è chi si raccoglie in meditazione, prima di addentrarsi nelle tenebre dell’ignoto; chi si limita ad osservare quel semichiuso punto di passaggio; chi, invece, quella soglia la oltrepassa senza indugi e chi si siede fra l’esterno e l’interno in attesa di decidere; chi, forse, si volta verso quella porta rimpiangendo di non aver raccolto la sfida e chi, senza rimpianti, raccoglie le proprie forze per fuggire via. “Ci sono cose che si conoscono e altre che non si conoscono. Esiste il noto e l’ignoto. In mezzo ci sono le Porte”, disse una volta Jim Morrison. Dal mare al mare splendente, da una dimensione all’altra, queste fotografie ci svelano l’ignoto che interagisce con la realtà. E se queste porte avranno modo di spalancarsi, la nostra percezione abbraccerà nuovi orizzonti. Comprendendo cose che mai e poi mai avrebbe considerato. Stefano Bianchi “From sea to shining sea” – Dal mare al mare splendente, è il verso di una poesia che evoca con potenza la vastità dello spazio che si estende da un mare all’altro, da un oceano all’altro. Da una dimensione all’altra. Lo spazio da attraversare per passare da un luogo all’altro, sia esso fisico o immaginario, è delimitato da una porta che rappresenta il punto di passaggio che separa due livelli, l’esterno e l’interno, il noto e l’ignoto, e si orienta verso nuovi orizzonti. È la necessità sempre più forte di andare oltre, di cercare altre possibilità da esplorare, di muoversi, di agire. È una sfida e un’avventura. È un viaggio. “From sea to shining sea” è una serie di fotografie che riguarda il momento in cui si varca la soglia, il primo passo, la volontà di oltrepassare il limite e di addentrarsi in un territorio sconosciuto. Nelle fiabe ci sono 3 porte: la porta magica, volta alla Natura; la porta mistica, volta al soprannaturale; la porta specchio della compassione, volta all’uomo. Come nelle fiabe, in queste fotografie c’è una porta e bisogna varcarla per arrivare dall’altra parte del mare, al mare splendente. Per trovare il nostro Oriente. Gianna Carrano Suné L’artista sarà presente all’inaugurazione. UFFICIO STAMPA Eleonora Tarantino Press & Media (tel. 335/6926106) Location: Via Panfilo Castaldi 26, Milano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5874923143118525921/5874923144455079554 galleria-spazio-museo: email gestore : spazio@kryptosmateria.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: SIRSKAPE & ALESSANDRA WAHID NON-CONVENTIONAL FREAK startDate: 5/16/13 endDate: 5/31/13 Description: MACFA MACFA in collaborazione con: Giorno Antonia Ania Presenta SIRSKAPE & ALESSANDRA WAHID NON-CONVENTIONAL FREAK 16 maggio-31 maggio 2013 Opening: 16 maggio, 18.30-22.00 MACFA è lieta di presentare NON-CONVETIONAL FREAK, la bi-personale di Sirskape (1983) e Alessandra Wahid (1983). Francesco Scapolatempore è un artista milanese che utilizza lo pseudonimo SirSkape con il quale si presenta al mondo dell'arte. Con personale ironia crea immagini iconiche utilizzando il medesimo soggetto in tutti i dipinti: pecore o Agnello di Dio (2010), come testimonia il titolo di uno dei suoi primi lavori realizzati da studente specializzando in Antropologia del Sacro presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. SirSkape reinterpreta questo soggetto in chiave religiosa, politico-sociale e satirica. Le immagini, dalle superfici bi-dimensionali e dalle campiture piatte, sono fortemente connotate da significati sociali che le inseriscono nella contemporaneità come Va Pensiero (2011). Le figure realizzate sono facilmente codificabili ma allo stesso tempo nascondono uno scarto, cioè elementi non conformi alla realtà. Alessandra Wahid presenta presso lo spazio MACFA due opere della serie Mujeres Eyes (2012) incentrate sul tema della donna, e alcuni recenti lavori della Serie S (2013). I dipinti figurativi del 2012, Kiss e Hope, sono immagini cariche di forza di espressiva, dai toni caldi e violenti, e da segni che delineano marcatamente i tratti del volto. A differenza di questi la Serie S nasce dalla riflessione che l'artista intraprende su ciò che la circonda, e sulla possibilità che il singolo individuo possiede di creare il proprio destino. Wahid sovrappone strati di materia, aggiunge e cancella pennellate, e incorpora materiali differenti come fogli e pezzi di plastica. In Segno all'infinito (2013) e Alba (2013) giunge all'azzeramento del colore propendendo interessanti giochi di trasparenze e di luci. SirSkape nasce a Milano nel 1983. Attualmente lavora tra Varese e la città natale. Nel 2011 consegue il Diploma Specialistico presso l'Accademia di Belle Arti di Brera in Antropologia del Sacro. Le sue opere sono state presentate in diverse mostre collettive e personali in Italia. Tra le principali ricordiamo: Premio Patrizia Barlettani (MI), 2012; Biennale Latina (LT), 2012; Galleria ArteCultura (MI), 2011; Rosso di Sera (CH), 2011; ZooArt (CH), 2010; TNT (RM), 2010; Ass.Emmaus (Lione), 2008. Alessandra Wahid nasce a Milano nel 1983. Sin dall'adolescenza manifesta interesse per l'arte dedicandosi alla pittura, al disegno e alla scrittura di composizioni poetiche. Giovane artista di talento Wahid si trasferisce a New York (2003-2007) dove conosce Max Papeschi. Frequenta per un breve periodo l'Accademia di Belle Arti di Brera. Tra i principali eventi ricordiamo: Grand Hotel Cental (Barcellona 2012), Art Kolonaki (Atene 2012) e Collettiva FREE DOOM ART, MACFA (Milano 2013). MACFA Via Vivaio 14, 20122 (MI) +39.3409089514/+39.3472335623 mestexxo@gmail.com alessandrawahid@hotmail.com da lunedì a sabato 11.00-18.30 Location: Via Vivaio 14, Milano tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/0/photos/117500093942064792071/albums/5876050125921641921/5876050129323886546 galleria-spazio-museo: email gestore : mestexxo@gmail.com alessandrawahid@hotmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: I mestieri medievali : artigiani all’opera una grande festa alla rocca d’angera startDate: 5/19/13 endDate: 5/19/13 Description: I mestieri medievali : artigiani all’opera una grande festa lla rocca d’angera domenica 19 maggio E’ questo l’appuntamento tanto atteso in cui la Rocca di Angera apre le porte agli antichi mestieri e alle diverse attività che hanno contraddistinto l’epoca medievale. Durante la giornata, come in un vero e proprio “viaggio nel passato”, potrete aggirarvi tra le antiche botteghe in cui i maestri artigiani saranno “all’opera” riproponendo l’arte antica della tintura naturale e della tessitura, la lavorazione del vetro a piombo, la produzione degli oggetti in cuoio, la creazione di vasi in ceramica, la riproduzione di miniature. Invitati d’eccezione saranno un falconiere e i suoi splendidi rapaci che sapranno stupire con la loro bellezza e regalità. A rendere la giornata ancora più coinvolgente sarà infine la presenza di impavidi arcieri che si esibiranno in un vero e proprio campo di tiro sul quale potranno cimentarsi tutti coloro che vorranno provare l’ebrezza di tirare con l’arco. Nel Giardino Medievale sarà inoltre possibile ammirare i vasi in terracotta, appositamente realizzati dagli studenti del Liceo Artistico di Varese sul modello degli antichi manufatti medievali. I vasi saranno posizionati nei vialetti e nelle aiuole del giardino e diventeranno parte integrante dello scenario. Durante la giornata sarà possibile infine prendere parte ad una serie di iniziative: i ragazzi potranno partecipare a laboratori sulla ceramica e sulla pittura con i fiori (prenotazione obbligatoria) mentre gli adulti riscopriranno la magia della tintura naturale con una passeggiata guidata alla scoperta del Giardino del Colore; interessanti saranno infine gli incontri tenuti dal falconiere che svelerà tutti i segreti della falconeria dal medioevo fino ai giorni nostri. In caso di brutto tempo la giornata verrà rimandata a domenica 26 maggio. PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Rocca Borromeo di Angera Via Rocca Castello, 2 - 21021 Angera VA Tel. 0331 931300 - roccaborromeo@isoleborromee.it borromeoturismo.it - facebook.com/IsoleBorromee Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net Location: Via Rocca Castello,2 Angera tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@studioesseci.net sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ANNARE'- SHIFTER startDate: 5/18/13 endDate: 6/1/13 Description: SENSIBILITA' è il titolo del trentottesimo incontro culturale di Percorsi d'Arte, un doppio evento che vede, presso la Biblioteca Comunale di Costa Masnaga, due artiste a confronto: ANNARE' e SHIFTER (rispettivi pseudonomi di Anna Redaelli e Sara Pellucchi). Alla base della creazione artistica è proprio la sensibilità, radice estetica che lega la persona e l'opera in un sentire comune. Sensibile è infatti colui che ama l'arte tutta. La pittura diviene un modo di vedere il mondo da dentro, ce lo fa sentire nella carne; punge facendoci soffrire. L'umanità della persona sensibile risulta quindi catturata da un desiderio di vita, di una vita intensamente vissuta e spinta verso una sublimante ricerca ideale. Queste due artiste, con le loro diverse sensibilità ci offrono l'occasione di essere spettatori di opere dense dai vari stimoli creativi. ANNARE' ci rivela un mondo caratterizzato da una fiabesca poesia sospesa tra immagini surreali di sogno e una materia informale resa intessuta da rimandi antichi, in cui ricorrono simboli femminili, lunari e acquatici. Sembrano, le sue, pagine dipinte del diario in un viaggio intrapreso verso luoghi lontani, verso spiagge mediterranee, magari in compagnia di presenze arcaiche. SHIFTER esplora una dimensione di segni astratta tendente a campiture piatte di colore, quasi segnali primordiali e nello stesso tempo modernissimi, una sorta di marchi minimalisti spesso riconducibili a spirali continuamente in movimento. I suoi colori sono timbrici e bidimensionali. Un dipingere a tinte forti e nette, dalle forme decise, nitide e ritagliate. Le sagome proposte sembrano riportare alla mente i segni tribali coi quali vengono espressi, in modo assai criptico, l'inconscio personale unito a una prorompente voglia di comunicare con l'altro. Location: Piazza Confalonieri, 4 Costa Masnaga tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : biblioteca@comune.costamasnaga.lc.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: POP CORNER Arte, Fotografia e Media in chiave 'Pop' startDate: 5/11/13 endDate: 5/21/13 Description: Lo Studio d’Arte Fioretti presenta ‘Pop Corner’: una mostra in cui arte, fotografia e moda si incontrano per dare voce al concetto artistico di ‘pop’. Gli artisti Andy, Niki Cooper e Mario Teli in collaborazione con il magazine Bg24cento sono gli artefici di questa sintesi New Pop; ognuno con un’espressione artistica propria, in un concetto fluido e multiforme di arte, fotografia e creazione, dal gusto eccessivo e vibrante. Un gioco di rimandi attuato attraverso il linguaggio contemporaneo, che vuole porre una domanda dissacrante sul ruolo e la funzione del gesto creativo oggi. Organizzatore dell’evento è lo Studio d’Arte Fioretti di Bergamo, galleria di Marco Fioretti specializzata nel linguaggio artistico contemporaneo e nell'attività di ricerca di artisti neo pop, pop surrealisti e new folk che hanno qualcosa di nuovo e di curioso da dire riguardo al concetto di pop. Uno spazio espositivo in cui la materia creativa diventa oggetto del tempo. ‘‘Spaghetti pop’ è diventato un marchio d'arte che coinvolge gli artisti non solo per realizzare quadri o sculture inpezzi unici, ma anche opere in tiratura limitata su vari supporti (plexiglass, d-bond, alluminio, tela,legno, specchio vetro...) appositamente studiate e progettate per le esigenze del committente. Uno degli attori di Pop Corner è Andy. Fondatore di FluOn, riassume nel nome del suo quartier generale e nucleo creativo una filosofia di arte e di vita: "FLU" come la fluorescenza, ma anche l'inFLUenza, entrambe da emettere e ricevere in un flusso continuo e in un costante mode "ON": acceso. Con il suo fortissimo codice pittorico, fatto di decontestualizzazioni ed evocazioni, emerge con una carriera di ampio respiro internazionale attraverso mostre personali e collettive che lo fanno conoscere in Italia e all'estero. Niki Cooper è l'avatar di Marco Fioretti, portavoce di un pensiero scanzonato, rappresentazione di un modo di interpretare l'arte come un momento di riflessione sulla contemporaneità. La sua essenza si riassume nell'iconografia della Vanitas seicentesca rivisitata in chiave pop. Aforismi, riflessioni e immagini si traducono in un messaggio inequivocabile, mediato dall'apparente superficialità degli oggetti, sull’inconsistenza del pensiero contemporaneo. Mario Teli contestualizza nella fotografia la filosofia glamour alla base dei suoi lavori, ritraendo la Moda da un punto di vista inconsueto, fatto di cromatismi audaci. La fotografia di Mario Teli - post prodotta dalla digital artist Nora Suardi - trasmette la sua essenza in linea con il mood pop dell'evento attraverso le immagini realizzate con il magazine Bg24cento, realtà editoriale con sede a Bergamo, che propone una visione avanguardista e audace del concetto di Moda, veicolando un concetto di fashion in bilico tra arte e ricerca. Mondi affini nell'identità, ma differenti nell'espressione, s’incontrano in una visione comune della Pop Art. Lo fanno con un vernissage che spalanca le porte a un concetto fluido e multiforme di arte, fotografia, creazione. Organizzazione: Studio d’Arte Fioretti / Bg24cento Sede espositiva: IKONOS Via C. A. Dalla Chiesa, n. 10, Treviolo (BG) Opening: 11 maggio, ore 18.30 Happy Hour: Provino Date: 11- 21 maggio 2013 Info: info@spaghettipop.com Partecipano all’evento: www.bg24cento.com www.spaghettipop.com www.ikonos.tv www.fluon.it www.marioteli.com www.provino.net www.zatdigitalartwork.com Ufficio stampa Margherita Baleni Studio Battage Art & Communication Via Ausonio 27, Milano Tel. +39 3474452374 margherita.baleni@battage.net www.artbattage.net Maria Chiara Salvanelli Viale Bligny 54, Milano Tel. +39 3334580190 mariachiara@salvanelli.it Location: Via C. A. Dalla Chiesa,10 Treviolo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@spaghettipop.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: JACK CLEMENTE startDate: 4/20/13 endDate: 6/30/13 Description: JACK CLEMENTE opere: 1966-1972 dal 20 aprile al 30 giugno Catalogo a cura di Nicoletta Pallini Clemente e Francesco Tedeschi con testi critici di Francesco Tedeschi, Milena Milani e Giuliano Zincone Note biografiche a cura di Nicoletta Pallini Clemente Note bibliografiche a cura di Marco Pancheri All’interno del progetto di riproposta e valorizzazione degli Anni Sessanta dell’arte italiana e internazionale, coerente con la propria filosofia che mira a perseguire un obiettivo di gusto e qualità intrinseco all’opera d’arte, Studio Gariboldi e Galleria Bergamo, in collaborazione, hanno deciso di organizzare e riproporre al pubblico una mostra personale di Jack Clemente (1926/1974) proponendo in esposizione 32 opere datate dal 1966 al 1972. Si tratta di quadri “o meglio sculture-bassorielivi-altorilievi o ancora meglio oggetti” come li definì Milena Milani, artista che gli fu amica in quegli anni, o “ispide geometrie esplose, efflorescenze fantastiche, chiome di sotterranei animali, prati all’inglese fatti di corda”, come ne scrisse Giuliano Zincone nel 1968, dopo averle viste alla Galleria del Naviglio di Milano appena create dall’autore. I lavori in mostra sono composti da corde annodate, intrecciate da sole o unite a tasselli di legno e, insieme al tessuto, applicate sulle tele. L’osservatore avvicinandosi vedrà che le eruzioni di canapa scaturite dalla tela non sono affatto minacciose, e, anche se potrebbe rimanerne sconcertato, riconoscerà all’artista l’abilità di aver esasperato e poi domato rendendo innocua una materia indisciplinata come la corda. Clemente è un autentico “stregone” che si è divertito, non senza ironia, a stupire chi si avvicina alla sua opera. E ancora oggi ci riesce ad oltre quarant’anni di distanza dall’ultima personale datata al 1971. Jack Clemente nasce a Novara nel 1926 e muore a Milano a soli 48 anni nel 1974. Nella sua esistenza studia lettere e filosofia, scrive poesie frequentando l’amico e grande poeta Edoardo Sanguineti, dipinge e per questo si trasferisce a Parigi nel 1952 partecipando a numerose esposizioni personali e collettive all’estero e poi in Italia. Negli ultimi anni firma diverse regie per la televisione francese come “Balla e il futurismo”, vincitore del Leone d’Argento alla Biennale veneziana del 1973; “D’Annunzio e il dannunzianesimo” e “Rauschenberg e la Pop Art” terminato dallo stesso artista americano suo grande amico. Artista poliedrico in ampio anticipo sulle moderne tendenze poli-espressive, Clemente manifesta nel suo percorso una forte volontà innovativa che riesce a farsi strada durante uno dei momenti più fertili della nostra storia recente. Il cospicuo nucleo di lavori ritrovato costituisce un tassello esemplare di questo suo ultimo percorso e di tutta un’epoca. Non a caso, Francesco Tedeschi, nel suo testo in catalogo definisce questa operazione di recupero quasi “archeologica". Location: Contrada Tre Passi 1,Bergamo tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: FRANCO SCAGLIETTI Momenti startDate: 5/11/13 endDate: 5/23/13 Description: ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN Via Ippolito Nievo, 10 - 46100 MANTOVA - Tel. 0376.324260 - info@sartoriarianna.191.it FRANCO SCAGLIETTI Momenti dall’ 11 al 23 maggio 2013 Nome della Galleria: Galleria "Arianna Sartori" Indirizzo: Mantova - Via Ippolito Nievo 10 - tel. 0376.324260 Mostra: Franco Scaglietti. “Momenti” Date: dall’11 al 23 maggio 2013 Inaugurazione: Sabato 11 maggio, ore 17.30 Orario di apertura: 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi Dall’11 al 23 maggio 2013 la Galleria “Arianna Sartori” di Mantova in via Ippolito Nievo 10, ospita la personale dell’artista Franco Scaglietti intitolata “Momenti”. Alla vernice che si terrà Sabato 11 maggio, alle ore 17.30, sarà presente l'artista. Incontro con Franco Scaglietti Un incontro che può trasformarsi in una scoperta. È accaduto a me che conosco Franco Scaglietti da una vita, può capitare a chiunque, si avvicini alla sua pittura senza ubbie intellettualistiche, e senza pregiudizi per le cose semplici, naturali, e magari già viste. La mia frequentazione con Franco Scaglietti risale agli anni giovanili, quando lui frequentava l'Accademia Belle Arti, e io mi nutrivo di cultura con i libri della BUR. In quel periodo - gli anni della nostra formazione appunto - Franco ebbe a conoscere alcuni maestri Modenesi: Pagliani, Bertoli, Felloni, Semprebon, che lo iniziarono alla pittura in tutte le tecniche e l'uso dei colori e altri materiali; mi confidò: “tutto quello che so in fatto di pittura l'ho imparato da loro copiando e memorizzando i loro segreti”. Per molti anni le nostre strade presero direzioni diverse e ci perdemmo di vista, i nostri incontri erano occasionali, quando ci si incontrava. Seppi da comuni amici che Franco aveva abbandonato la tavolozza dei colori. Il ritorno alla pittura avviene negli anni Ottanta in coincidenza alla grave malattia della moglie, e dipingere diventa il mezzo per non lasciarsi travolgere dal dispiacere di una fine annunciata. La solitudine lo riavvicina all'antico interesse per la pittura, si concentra sui soggetti tradizionali dell'arte figurativa, il paesaggio, la natura morta, la figura, con qualche sconfinamento nell’informale. La personalità di Franco Scaglietti si è sviluppata in modo autonomo, mai condizionata dalle correnti moderne, libero nel suo realizzarsi nelle forme nei modi e tecniche a lui più congeniali. Da molti anni trasferito e residente in provincia di Bergamo, da Modenese DOC, ha trovato nuove sinergie che esprime con l'uso di colori ricchi e vitali. L'opera di Franco Scaglietti chiaramente leggibile per nitidezza e sapidità di colore, ci propone composizioni rappresentative della sua esperienza di lavoro e di vita, rinnovandosi in una costante ricerca del nuovo e del bello. Questa continua voglia del nuovo stimola Franco Scaglietti verso una pittura astratta e il colore diventa il mezzo di “comunicazione visuale” del nuovo linguaggio pittorico. Artisti come Mondrian, Klee, Duchamp, diventano un riferimento negli infiniti aspetti della realtà inferiore e della visione esteriore per culminare nei “dripping" convulsivi dell’universo di J. Pollock. Il gesto pittorico di Franco Scaglietti diventa un fatto estetico, legato alla sapiente distribuzione del colore, e alla ricerca di un paesaggio figurativo nascosto. Il risultato ottenuto in queste ultime opere ci racconta l'infinita capacità che ogni espressione artistica è la manifestazione del senso del bello che alberga in ogni cuore sensibile e il grande desiderio dell’uomo di non vedere disperse tutte le tracce del suo effimero passaggio sulla terra. Mario B. Lugari Franco Scaglietti e i suoi paesaggi La personalità di Franco Scaglietti si è sviluppata in modo autonomo, non condizionato dalle correnti moderne. Libero nel suo realizzarsi nelle forme che gli sono più congeniali e che sempre ci comunicano la sensibilità di un paesaggista che rispetta la natura e cerca di ritrasporla sulla tela, intatta e rigogliosa, come è stata creata. Franco Scaglietti, modenese d'hoc, ma da molto tempo residente in provincia di Bergamo per lavoro, spesso ha visitato le prealpi bergamasche e le splendide località di villeggiatura estiva ed invernale come Selvino e Schilpario ed ha afferrato queste visioni ammirabili, per riproporle sulla tela con la più aderenza possibile al reale, per sentirle "realtà viva". Una pittura naturalista, quindi, che non accetta alcun maestro se non la natura: paesaggi e rappresentazioni floreali che sono le sue cose più sentite, un tessuto d'indagine e di esplorazione dei luoghi a lui cari che sono fusi con la terra e la natura dove egli vive. Scaglietti non resiste al bisogno di fissare i suoi impulsi interiori in immagini immediatamente percettive, dove la sensazione visiva tende ad idealizzarsi in visione esistenziale. L'opera di Scaglietti, chiaramente leggibile per nitidezza di costruzione e per sapidità di colore, ci propone composizioni paesaggistiche, che sono il compendio delle sue esperienze di lavoro e di vita e l'espressione del suo impegno pittorico ed umano. Location: Via Ippolito Nievo, 10 Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@sartoriarianna.191.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: FRANCESCO MARTANI e il suo libro "Tra Terra e Cielo". startDate: 5/19/13 endDate: 5/19/13 Description: ZANINI ARTE si avvicina alla conclusione della rassegna di conferenze dal titolo "Caffè Letterario", presentate all’interno del salotto culturale delle Gallerie Zanini per la stagione 2012/2013. L'ultima conferenza in programma prima della pausa estiva, in collaborazione con la Libreria Di Pellegrini di Mantova e con il Patrocinio del Comune di San Benedetto Po, avrà luogo: DOMENICA 19 MAGGIO 2013 alle ore 18.00 con l’autore FRANCESCO MARTANI e il suo libro "Tra Terra e Cielo" edito da Pendragon Intervengono con l'autore le giornaliste Alessandra Demonte e Oriana Caleffi L'autore e artista espone nella medesima location le sue ultime opere artistiche in una mostra dal titolo "Espressionismo astratto della funzionalità della psiche" fino al 16 giugno 2013. Francesco Martani Francesco Martani è nato a Mantova nel 1931. Specialista in anestesia e rianimazione e in odontoiatria, è il libero docente di odontostomatologia presso l'Università di Bologna e autore di oltre settanta lavori scientifici nei quali si è dedicato in particolare ai bambini e agli anziani. Ha pubblicato Le note e i colori dell'animo nella senescenza (Edizioni Publi Paolini, 2006); Conoscere se stessi. Educare alla salute (Edizioni Publi Paolini, 2007); La luce oltre il buio (Costa, 2008); Elogio del quotidiano (Edizioni Publi Paolini, 2010). Vive e lavora a Bologna e a Zola Predosa. Pittore, è presidente della Fondazione di Cà la Ghironda, Centro Culturale per le Arti e la Scienza con sede a Zola Predosa. Scheda libro: "La certezza della morte è spesso insopportabile, tanto che si finisce per rimuovere il pensiero e vivere come se essa riguardasse solo gli altri. Sapere che il cammino terreno ha sicuramente un termine deve aiutarci a "spendere" bene, giorno dopo giorno, il nostro vivere e il nostro operare. Tutto sembra finito: è il momento del silenzio. Abituati al frastuono e alla frenesia della vita quotidiana, non abbiamo familiarità con il silenzio e difficilmente ne apprezziamo la fecondità. Eppure il momento della quiete e del nascondimento è essenziale per ogni vera vittoria: il chicco di grano ha bisogno di essere nascosto nella terra per poter germogliare e dare nuova vita". Ricordi e digressioni d'autore per riflettere su questi temi. Location: Via Virgilio, 7 San Benedetto Po tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : zaninicontemporary@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: DOPO QUASI CINQUANT’ANNI TORNANO VISIBILI AL PUBBLICO I SETTE SAVI DI FAUSTO MELOTTI startDate: 6/20/13 endDate: 11/10/13 Description: DAL 20 GIUGNO 2013 DOPO QUASI CINQUANT’ANNI TORNANO VISIBILI AL PUBBLICO I SETTE SAVI DI FAUSTO MELOTTI Recentemente restaurato grazie al contributo di SEA - Aeroporti di Milano, il gruppo scultoreo verrà esposto, fino al 10 novembre 2013, alla Porta di Milano dell’aeroporto Malpensa Dopo quasi cinquant’anni, tornano visibili al pubblico I sette savi di Fausto Melotti. Grazie al contributo di SEA - Aeroporti di Milano che ha finanziato il suo accurato restauro, facendo sua la sollecitazione della Provincia di Milano, il gruppo scultoreo tornerà come unico protagonista di un’esposizione, in programma dal 20 giugno 2013 al 10 novembre 2013, nell’affascinante spazio della Porta di Milano, collocato nell’aeroporto di Malpensa, tra l’ingresso del Terminal principale e la stazione ferroviaria che conduce in città. La Porta di Milano è un’opera architettonica che rappresenta la “dodicesima porta” di accesso alla città, realizzata dagli architetti Pierluigi Nicolin, Sonia Calzoni, Giuseppe Marinoni, Giuliana Di Gregorio, vincitori del concorso internazionale, promosso da SEA Aeroporti di Milano nel giugno 2009, con un progetto selezionato tra gli oltre 90 provenienti da tutto il mondo. “La Porta di Milano rappresenta un unicum nel panorama delle aerostazioni mondiali, in quanto progettato come struttura funzionale di accesso all’aeroporto e al tempo stesso come spazio espositivo in grado di arricchire la già importante offerta di Milano ospitando iniziative d’arte con cadenza periodica. Curata da Angela Vettese, col patrocinio della Provincia di Milano, del Comune di Milano, la mostra presenterà tutte le sette sculture in pietra - ottenute sul modello di quelle in gesso, esposte alla Triennale nel 1959. Questa versione dell’opera venne commissionata dal Comune di Milano a Fausto Melotti per adornare, nel 1961, il giardino del Liceo Classico Giosuè Carducci di via Beroldo, e fu selezionata da una commissione composta dagli architetti Piero Portaluppi, Franco Albini e Renzo Gerla, allora consulenti del Comune. Fu pagata 5.805.000 lire, una cifra considerevole per i tempi anche se, visto il valore odierno delle sette sculture, fu anche un lungimirante investimento economico. Nel 1964, due statue vennero danneggiate; da allora, l’opera giaceva in un deposito del Liceo Classico Giosuè Carducci di Milano, in attesa del suo recupero. Il gruppo scultoreo de I sette savi nasce da una lunga gestazione. Fu concepito infatti come un insieme di 12 gessi per la sala intitolata “Coerenza dell’uomo” della VI Triennale di Milano. Di queste, sopravvissero intatte solo sette sculture e questo stesso numero portò Melotti a non volere reintegrare le cinque perdute. L’opera infatti acquisì un nuovo senso, facendo riferimento alla magia del ‘sette’ che si ritrova in tanta parte della cultura: l’ordine dell’universo secondo la matematica antica, i Sette contro Tebe e la ricorrenza del numero nel pensiero greco, le Sette Odi arabe, le sette meraviglie del mondo, nel Cristianesimo i sette peccati capitali, i sette sacramenti, i vizi e le virtù, e così via fino ai “Sette messaggeri” di Dino Buzzati. Dovendolo ricostruire, l’autore decise quindi di creare sette statue in pietra. Ogni statua è simile ma differente dalle altre, creando un ritmo quasi musicale come era tipico anche della scultura astratta di Melotti. La sequenza si propone come variazione su un tema unico e induce a riflettere sulla compostezza e l’aspetto sacrale di coloro che dedicano la loro vita alla conoscenza. Il pubblico ne conosce altre due versioni: quella in gesso, esposta al MART di Rovereto, eseguita nel 1960 e probabilmente modello per quella del Carducci, e quella in marmo di Carrara creata nel 1981 ed esposta nel giardino del PAC di Milano. La versione originaria del 1936 in dodici elementi è andata distrutta. Fausto Melotti (Rovereto, 1901 - Milano, 1986) può essere considerato uno degli esponenti più significativi della cultura artistica che, avendo il suo crogiuolo a Milano, si è poi diffusa nel mondo in una stagione artistica irripetibile per il capoluogo lombardo, a cavallo tra i tardi anni cinquanta e i primi sessanta. La sua creatività si estese peraltro per tutta la sua esistenza, con curiosità e spirito sperimentale pur nel rispetto di un lessico artistico classico. Melotti frequentò la Scuola Reale Elisabettina di Rovereto e visse a Firenze durante la prima Guerra Mondiale. La sua vocazione andò dapprima a mondi connotati dal numero e a competenze scientifiche: iscrittosi a Fisica e Matematica all’Università di Pisa, si laurea in ingegneria al Politecnico di Milano nel 1924. Solo nel 1925, a Torino, si iscrisse all’Accademia di Belle Arti Albertina per poi finire i suoi studi artistici a Brera, sotto la guida di Adolfo Wildt che era stato anche maestro di Lucio Fontana. Con quest’ultimo si stabilì un sodalizio rilevante e duraturo. Il cugino, Carlo Belli, era nel frattempo diventato il teorico italiano più importante tra coloro che si occupavano di astrattismo. Collaborò con la ditta Ginori e si avvicinò agli architetti razionalisti Baldessari, Figini e Pollini, per i quali realizzò la fontana in metalli nichelati destinata al Bar Craja (1931), uno dei primi esempi di architettura razionalista in Italia. Nel 1932 iniziò a insegnare disegno presso la Scuola Professionale del Mobile di Cantù. Nel 1933, partecipa per la prima volta alla Triennale di Milano, con opere in ceramica e in porcellana. Nel 1935 fu scritturato per la “Prima mostra collettiva d’arte astratta italiana” a Torino, nell’atelier dei pittori Casorati e Paulucci. Fu allora che divenne firmatario del Manifesto per l’arte astratta ed entrò nel circolo che si riuniva, a Milano, alla Galleria del Milione. Qui tenne la sua prima personale nel maggio 1935 e aderì al gruppo parigino di Abstraction-Création. Spinto da questi contatti, nel 1937 visitò Parigi. Tra il 1941 e il 1943 visse a Roma, per poi tornare a Milano dove trovò nel suo vecchio studio tutte le opere distrutte dai bombardamenti; iniziò a collaborare con architetti, a dedicarsi alla ceramica e a dipingere: del 1956 è la sua personale, di soli quadri, alla Galleria Annunciata di Milano. Nel dopoguerra, l'artista riprese il contatto con alcuni architetti, tra cui Gio Ponti, insieme al quale realizza la decorazione in ceramica di numerose ville, sia in Italia sia all'estero. Continuò sempre, però, una vasta produzione di opere in ceramica, metallo e materiali eterogenei, in un dialogo continuo con amici e colleghi quali Fontana, Licini, Reggiani, Soldati e Veronesi. Negli anni Sessanta, Melotti riprese le forme geometriche ispirate alla musica e realizzate con sottili fili metallici, ai quali unisce piccoli pezzi di stoffa colorati. La sua opera passa alla storia internazionale dell’arte per la capacità di coniugare l’innovazione della tecnica e del linguaggio con un valore poetico di rara delicatezza: un connubio di coraggio ed emozione. Milano, 6 maggio 2013 I SETTE SAVI di FAUSTO MELOTTI Aeroporto di Malpensa, Porta di Milano 20 giugno 2013 – 10 novembre 2013 Orari: dalle 10.00 alle 22.00 Ingresso libero Informazioni: tel. 02 232323 Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche Marta Paini, tel. 02 36 755 700 marta.paini@clponline.it; www.clponline.it Ufficio stampa SEA Ufficio.stampa@seamilano.eu Location: Via Ferno Varese, Milano Malpensa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : marta.paini@clponline.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: MERDA D’ARTISTA PIERO MANZONI 1963/2013 startDate: 5/24/13 endDate: 7/13/13 Description: MERDA D’ARTISTA PIERO MANZONI 1963/2013 Galleria Kanalidarte_Brescia Inaugurazione venerdi 24 maggio ore 19.00_22.00 Aperta fino al 13 luglio 2013 Come non celebrare Piero Manzoni (Soncino, 13 luglio 1933 – Milano, 6 febbraio 1963) , il più eclettico dei dadaisti e uno degli artisti italiani più importanti del XX secolo, nell’anno del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa? Venerdì 24 maggio, dalle ore 19.00, Kanalidarte di Brescia chiama ad un evento celebrativo più che espositivo, rendendo omaggio e memoria ad un artista che è doveroso ricordare attraverso una mostra a lui dedicata, dove è esposta la più irriverente delle sue creazioni: la Merda d’artista, simbolo per eccellenza del genio dissacrante e provocatorio che lo contraddistingueva, assieme a diverse fotografie storiche, scattate all’artista dal noto fotografo milanese Giovanni Ricci. Merda d’artista è una realizzazione elementare, come spesso in Manzoni frutto di una totale indifferenza nei confronti d’ogni questione esecutiva. Si tratta di una scatoletta per conserve del diametro di sei centimetri, sigillata, sui cui è apposta un’etichetta a stampa sul cui sfondo si legge la scritta iterativa “Piero Manzoni”: sovraimpressa in italiano, inglese, francese e tedesco è la scritta “Merda d’artista. Contenuto netto gr 30. Conservata al naturale. Prodotta ed inscatolata nel maggio 1961”. Sul coperchio la firma autografa e la numerazione progressiva delle singole scatolette sono precedute dalla scritta “Produced by”, mentre l’etichetta della parte inferiore reca stampato “Made in Italy”. “Contenuto dichiarato, ma non verificabile, beninteso. L’unico modo per accertare se effettivamente la promessa dell’etichetta corrisponda alla realtà è usare l’apriscatole, togliersi il dubbio ma non avere più l’opera” – scrive Flaminio Gualdoni, autore del testo del catalogo che accompagna l’esposizione (in italiano e inglese, edito da Kanalidarte) – “Manzoni fissa il prezzo delle scatolette basandosi su un’arbitraria parità con l’oro, all’incirca 700 lire d’allora il grammo, indicandolo in trenta grammi d’oro. Dunque, cibo/merda, arte/merda, oro/merda: la partita a scacchi tra codici e convenzioni che Manzoni mette in campo è ultimativa. Cosa è arte? Cosa è valore? L’opera non risponde alle domande, ma le pone in modo genialmente caustico e acuminato, e tanto basta”. L’esposizione sarà visitabile sino al 13 luglio 2013, giorno del compleanno di Piero Manzoni, aperta dal martedì al sabato, dalle ore 15 alle 19.30. Scheda tecnica della mostra Titolo MERDA D’ARTISTA. PIERO MANZONI 1963/2013 Luogo Galleria Kanalidarte Indirizzo Via Alberto Mario_55, Brescia Inaugurazione Venerdì 24 maggio ore 19.00/22.00 Periodo di apertura 25 maggio – 13 luglio 2013, dal martedì al sabato 15/19.30 Catalogo Ed. Kanalidarte, con testo critico di Flaminio Gualdoni e fotografie di Giovanni Ricci, in italiano e in inglese. Referenti Afra Canali e Stefano Crosara Informazioni T. + 39 (0)30 5311196 +39 333 3471301 / +39 346 6428285, afracanali@gmail.com www.kanalidarte.com Ufficio stampa della mostra Ilaria Gianoli, m. +39 333 6317344 ilariagianoli@alice.it kanalidarte v.alberto mario, 55 25100 brescia_italy T 0039 (0)30 5311196 www.kanalidarte.com Location: Via Alberto Mario 55, Brescia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Kanalidarte email gestore : afracanali@gmail.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: PIER LUIGI GHIDINI La metafora dell’essere startDate: 5/18/13 endDate: 5/30/13 Description: ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN Via Cappello, 17 - 46100 MANTOVA - Tel. 0376.324260 - info@sartoriarianna.191.it PIER LUIGI GHIDINI La metafora dell’essere 18 - 30 maggio 2013 Nome della Galleria: Galleria "Arianna Sartori" Indirizzo: Mantova - via Cappello, 17 - tel. 0376.324260 Titolo della mostra: Pier Luigi Ghidini “La metafora dell’essere” Mostra a cura di: Arianna Sartori Presentazione di: Prof.ssa Marta Mai Date: dal 18 al 30 maggio 2013 Inaugurazione: Sabato 18 maggio, ore 17.30 Orario di apertura: 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi La Galleria d’Arte Arianna Sartori di Mantova, nella sede di via Cappello 17, dal 18 al 30 maggio, presenta una nuova mostra personale dell’artista bresciano Pier Luigi Ghidini. La mostra, curata da Arianna Sartori, si inaugurerà sabato 18 maggio alle ore 17.30 con presentazione in galleria della Prof.ssa Marta Mai alla presenza dell’artista. La metafora dell’essere Colori brillanti e ammalianti, linee precise sezionanti spazi, o armoniosamente attorcigliate in percorsi, paesaggi naturali ed ambienti trasformati dall’uomo in cui la natura s’intrufola, s’inerpica e sporge rinata e generosa, caratterizzano la produzione artistica di Pier Luigi Ghidini. È abbondante, e ci viene incontro annunciando da subito un artista entusiasta, che contempla con compiacimento un mondo naturale in perpetuo movimento, che si trasforma e non degrada, che concede spazio all’uomo e a tutte le sue esigenze abitative e lavorative, ma non si lascia soverchiare e spunta là, dove meno te l’aspetti, là dove domina il cemento ed il mattone si congiunge al mattone in un’ascesa verticale, che, metaforicamente resa da scale, indica la sua presenza ovunque le costruzioni hanno coperto prati e colline, o hanno addentato la montagna per farsi largo e dilatarsi. Tutte le opere di Pier Luigi Ghidini constatano che la forza vitale della natura è inalienabile e trova sempre il modo per proclamare la sua sovranità, e risorgere forte. E allora…, ecco l’albero che cresce sul tetto, il fiore, che, gigantesco, pencola da una feritoia, ecco mille variopinte corolle, che si ammassano dove la rugiada irrora il prato, o dove la mano operosa dell’uomo, nutrendo il seme, ne attende la sua esplosione; e ancora là, dove una fantasmagorica fioritura culmina in un gigantesco vaso, che, padrone della scena, quale cornucopia dell’abbondanza, varia la sua offerta, trasbordando frutti succosi ed esprimendo riconoscenza all’uomo che l’ha accudito con amore. E dall’amore, filo guida della produzione artistica di Pier Luigi Ghidini, tutto consegue. L’artista lo dice con metafore, che, inconfondibili, appaiono ora appartate, ora in prima fila. Sono piccoli o grandi cuori, che proiettano qui un’aiuola profumata, là sono preziosa teca per i tesori della natura, e ancora altrove, quale cornice leggera, contornano una visione paesaggistica. Se trafitti dalle frecce di Cupido, i cuori sono un simbolo universale: sussurrano le gioie del talamo e svelano il mistero della vita. E noi, presi d’amore, quali trottole aspirate nel vortice della danza, ci solleviamo leggeri ed esultiamo con l’artista per i doni della terra. E ancora, con lui, come aquila, voliamo per conquistare alte vette, simbolo di rettitudine morale, e, da lassù, ammiriamo le bellezze del Creato con il cuore gonfio di soddisfazione, per contribuire a mantenerle. Nell’azzurro squillante del cielo, raramente interrotto da affusolate e garbate nuvolette bianche, che non possono presagire burrasca, gli astri dominano incontrastati. Suggeriscono quiete e serenità. Concorrono a mostrare la sensibilità dell’artista, sempre affascinato dall’armonia della natura, che riserva infinite e inesauribili risorse. Il sole, per la gradualità dei toni, che dal bianco, attraverso il giallo, divampa nel rosso, rimanda alle stagioni e ai raccolti. La luna, spesso impressionata a falci degradanti, intenerisce il cuore e rinnova stupore e meraviglia. Nell’alternarsi delle sue fasi crescono le piante, si gonfiano le acque, si alternano gli umori degli esseri umani, che a lei si rivolgono per comunicare emozioni e decidere operazioni. L’artista, quando con il suo reiterante filo rosso e bianco allaccia la luna ad elementi del paesaggio naturale o a oggetti inseriti negli ambienti modificati, alla sua forza generatrice e misteriosa, alla sua luce magnetica, che aspira e fa crescere il seme, fa riferimento; nel contempo lascia intuire il profondo significato del saettante filo, che è metafora di forza. Si trascina, si arrotola su se stesso, avvolge, si distende, s’innalza e s’interra, per poi emergere come d’incanto e ricominciare il suo percorso fantasioso e sorprendente, che non ha fine. Quel filo rosso e bianco è la linfa, che nutre ogni elemento della terra, è la natura che si risveglia e germoglia, è la speranza di vita, che alberga in tutti gli esseri viventi, che solo per il loro esistere assolvono una funzione, è l’uomo che opera con considerazione e coglie i frutti del suo lavoro in un ciclo incessante di corsi e ricorsi. E quando l’uomo appare nel quadro e domina o, quale sipario che si apre svela la scena per invitare allo spettacolo della natura, ha coscienza del suo ruolo determinante e della responsabilità dei suoi interventi. Nella produzione di Pier Luigi Ghidini ci sono ancora immagini simbolo, che riportano all’infanzia, ai giochi all’aperto, ai posticipati momenti del rientro. La libertà attiva e creativa del bambino, che indaga la natura e la vive, rifugge dal chiuso delle pareti. La pittura dell’uomo adulto, che rivive la situazione e ricorda gli entusiasmi infaticabili e le restrizioni imposte, trova espressione in quelle grandi finestre aperte sulle facciate delle case, che mostrano astri, cielo, natura, e tutta la smania di chi, crescendo ed esplorando, sente attrazione ed interesse per gli alberi, i fiori, i frutti, i prati, gli animali compagni di gioco, o guardati con timore a distanza. Quando Pier Luigi Ghidini seziona l’opera, e accosta molteplici scene ricomposte come in puzzle, indugia sui ricordi di una vita. Sono ricordi legati alla natura e alla sua trasformazione, immagini riaffiorate alla memoria e rese in un magico mosaico, che, rasentando il sogno e andando oltre il reale, proclamano la creativit. artistica. Nella libera interpretazione ritornano le metafore. Le architetture pittoriche, quali piramidi, tendono a svettare verso l’alto e a sfondare in orizzontale la prospettiva: nell’elevazione c’è il richiamo al valore del rispetto, nella dilatazione c’è l’affettuoso abbraccio di ciò che l’occhio percepisce o intuisce. I toni pastello, sfumati sui muri esterni delle case, fanno affiorare sentimenti delicati: sono lusinghe di affetti e dolcezze domestiche, che le piccole finestre con inferriate proteggono. Nelle opere di Pier Luigi Ghidini non c’è mai tensione. Anche le ciminiere innalzano esili pennacchi di fumo bianco, che si dissolvono presto in quei cieli tersi, dove è bello sostare. È rassicurante concordare con l’artista che la natura, in forza dell’amore per cui è stata creata e grazie alla cura degli uomini, si rinnova e, puntualmente, rinasce per donare. È un messaggio di fede, che trova riscontro nel filo rosso e bianco, firma “artistica” di Pier Luigi Ghidini. Questo filo, in ultima analisi, è corrispondenza di “amorosi sensi”, è dialogo complice, che unisce l’essere umano al suo habitat, in funzione di benessere reciproco. A conclusione della presentazione, ci piace complimentarci con Pier Luigi Ghidini per la sua originale espressione artistica, di cui diffondiamo la comunicazione per coralmente condividerne la valenza. Prof.ssa Marta Mai Tra aperture surreali e quotidianità: il mondo simbolico di Pier Luigi Ghidini 1. Ci sono “attenzioni” che ci aiutano a definire gli ambiti poetici di ogni artista; e sovente, queste attenzioni linguistiche appaiono per accenni, a volte in componenti anche marginali dell’opera, in cui i particolari divengono spie o cartine di tornasole di alcune scelte di fondo. E per Pier Luigi Ghidini, le scelte di fondo sono sostanzialmente ancorabili al bisogno figurativo, evocativo, al rinvio alla memoria, alla volontà di trasfigurare la realtà quotidiana cui sembra contrapporsi, fin quasi ad avere la prevalenza, il bisogno opposto di provenienza onirica di dar voce alla fuga, di aprire un varco all’immaginazione, nel dare aperture all’itinerario espressivo. E accanto a tutto questo, il bisogno di rigore, il bisogno di una costante riquadratura, ai limiti quasi della geometria, per uscire dal magma di colori succosi, di pennellate dense, che gli derivano dalla tradizione, dall’aver condiviso, per tutti gli anni sessanta, una pittura che non si discostava dalla figurazione dal vero di stampo tradizionale, costruita da subito con una semplificazione iconografica che appare figlia ed erede della narrazione post bellica. I pochi oli conservati nella “privata” collezione dell’artista di quel lungo e importante apprendistato, piccoli oli su tavola datati 1970, documentano un’adesione alle tensioni materiche che avevano animato l’intero secondo dopoguerra, un’attenzione alla verità del narrato e al bisogno di arricchirlo e renderlo personale attraverso il colore che si sfalda, ai limiti dell’informale, un’attenzione al primo Morlotti delle rive dell’Adda, a certi contrasti cromatici tra forme urbane e paesaggio che in terra bresciana trovavano voce in non pochi autori. Location: via Cappello, 17 Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria d’Arte Arianna Sartori email gestore : info@sartoriarianna.191.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "GLI ARANCINI DI MONTALBANO" startDate: 5/24/13 endDate: 5/24/13 Description: Venerdì 24 maggio alle ore 20.30, ad Annone Brianza (Lc) banchetto teatrale a cura di Mauro Rossetto e Luca Radaelli-Chef Giuseppe "Jim" Messina. I piatti della tradizione siciliana, catanese e palermitana, verranno accompagnati da brani tratti da romanzi e racconti di Andrea Camilleri, di Giuseppe Tommasi da Lampedusa e di Federico De Roberto interpretati da Luca Radaelli, attore e regista, e dai commenti storico-culinari di Mauro Rossetto. I partecipanti saranno anche allietati da canzoni siciliane tradizionali e d'autore. Ai prenotati verrà comunicato l'esatto indirizzo dell'incontro, con le indicazioni stradali per raggiungerlo. Giuseppe "Jim" Messina è un ottimo chef professionista, siciliano d'origine, che ben conosce la cucina dei padri e la reinterpreta con creatività. Menu Pane e panelle Polpette di melanzane Arancini di riso Insalata di arance e finocchi Sarde a beccafico Granatina di arance Caffè I vini: Sicilia lgt bianco e Sicilia lgt rosso Quota partecipazione: Soci Atelier e familiari euro 30 Per informazioni e prenotazioni: Atelier delle Arti e del Gusto via Sondrio 10 23900 Lecco tel/fax: 0341.360592 cell. 329.2150450 mail:info@atelierdelgusto.it www.atelierdelgusto.it Location: Annone Brianza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@atelierdelgusto.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "LE DONNE DEL MUSEO" startDate: 6/2/13 endDate: 6/2/13 Description: Domenica 2 giugno 2013, alle ore 11.00, nell'ambito dell'iniziativa "Musei d'estate" promossa del Sistema Museale Urbano Lecchese, a Villa Manzoni si terrà la visita guidata della Galleria comunale d'Arte sul tema "LE DONNE DEL MUSEO" a cura della Dott.sa Mariella Bonacina, storica dell'arte. Questo incontro è anche inserito nel ciclo "I luoghi delle donne" organizzato in collaborazione con il Sistema Museale della Provincia di Lecco. Location: Via Guanella 1, Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: NATURA LUDENS startDate: 5/15/13 endDate: 7/7/13 Description: Artforkids ha il piacere di presentare NATURA LUDENS a cura di Emma Gravagnuolo e Roberta Lietti 16 giugno – 7 luglio 2013 San Pietro in Atrio – via Odescalchi 3 - Como Inaugurazione: Sabato 15 Giugno 2013 ore 18.00 Orari: tutti i giorni 11 – 13 / 15 – 20 Ingresso libero Per lo spazio di San Pietro in Atrio a Como, ARTFORKIDS propone un progetto speciale dedicato al tema “Natura ludens”. Attraverso una cinquantina di lavori degli artisti coinvolti - Alice Colombo, Luciano Civettini, Fulvia Mendini, Giovanni Motta, Marco Massimo Verzasconi e Aura Zecchini - si sviluppa una lettura giocosa, libera della natura secondo diversi approcci artistici. Insieme ai dipinti, infatti saranno presentate anche sculture in resina verniciata e stratificata, poi collage, ceramiche e tavole con inchiostri e smalti, carte fatte a mano dipinte ad acrilico con interventi a carboncino, matita e serigrafia. Alice Colombo (Cassano d’Adda, 1981) giovane artista conosciuta da pubblico e critica come rappresentante di Italian Newbrow, propone delle recenti tecniche miste su tela. Protagonista delle sue opere è un delicato personaggio femminile che abita un mondo fiabesco dalla natura lussureggiante e popolato da cavalli, capodogli, piovre, squali, in cui si perdono una serie di oggetti simbolici. Nelle sue opere Luciano Civettini (Rovereto, Trento, 1967) indaga l’estetica legata al tema della montagna, di volta in volta in modo romantico, introverso, oppure divertito e ironico, fantastico e poetico, senza mai cadere in immagini scontate. “La mia è la ricerca di una purezza ormai perduta, una sorta di Arcadia moderna” spiega, un’Arcadia in cui fa smarrire bimbi, animali e strane figure antropomorfe. Fulvia Mendini (Milano, 1966) racconta così la sua natura: “L’enigma della bellezza la scopro nella natura. Vorrei fissare il mistero e la grazia dei fiori sulla tela. Mi piacerebbe trasmettere il profumo del gelsomino, di una rosa o di una violetta. Inseguo forme e colori che appartengono alle ali delle farfalle e alle piume degli uccelli. Il ramo di un albero in fiore diventa un piccolo universo smaltato in cui esprimere sogni e desideri”. Nella poetica di Giovanni Motta (Verona, 1971) spesso le tematiche affrontate sono quelle della memoria. Il dato oggettivo e la percezione della realtà, rappresentati dalla pittura, tendono ad amplificare l’idea di fantasia soggettiva, di una natura fantastica. Le sue opere sono caratterizzate da un forte impatto visivo al limite del fiabesco. Il suo è un alfabeto contemporaneo contaminato dalla cultura nipponica, dallo stile cartoon e da cartelle colori vivaci rigorosamente impiegate a tinte piatte. Nei dipinti di Marco Massimo Verzasconi (Locarno, 1960) si concretizza l’universo di Alice nel Paese delle Meraviglie, ciò che è nella memoria e si racconta sulla tela. La luce e i colori diventano le presenze di un viaggio incantato tra luoghi ospitali, tra docili animali e delicati elementi naturali. La sua pittura è simile a una fiaba dai colori chiari, dai cieli tersi, dalle atmosfere sospese. Con un disegno stilizzato, rapido e dinamico, Aura Zecchini (Peschiera del Garda, Verona, 1983) ci mostra la vitalità del mondo vegetale mentre si sublima nella varietà del linguaggio pittorico; le infiorescenze naturali finiscono quindi per confondersi o camuffarsi con il brulicare degli insetti, che cercano di ghermire la scena del quadro. Lo sguardo dell’artista-entomologa osserva quel popolo dell’erba - sempre frenetico e indaffarato - che nasconde dettagli sorprendenti, quasi volesse accentuare la nostra inclinazione alla contemplazione e all’intimismo. Natura Ludens 16 giugno – 7 luglio 2013 Inaugurazione: Sabato 15 Giugno 2013 ore 18.00 A cura di Emma Gravagnuolo e Roberta Lietti San Pietro in Atrio – via Odescalchi 3 – Como Per informazioni e materiale fotografico: www.artforkids.it email: info@artforkids.it tel: 349-3151647; 031 242238 È un progetto: con il patrocinio del Comune di Como Location: Via Odescalchi 3, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: SFIGGY WHAT ELSE! Mostra personale di Alessio Bolognesi A cura di Salvatore Marsiglione startDate: 6/13/13 endDate: 7/13/13 Description: Marsiglione Arts Gallery presenta SFIGGY WHAT ELSE! Mostra personale di Alessio Bolognesi A cura di Salvatore Marsiglione Dal 13 giugno al 13 luglio 2013 Opening: Giovedì 13 giugno 2013 dalle 18.30 Orari : martedì - sabato 10:00 - 13:00 | 15:00 - 19:30 Marsiglione Arts Gallery Via Vitani, 31 22100 Como Tel:+39 328 7521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.marsiglioneartsgallery.com La Marsiglione Arts Gallery è lieta di presentare SFIGGY, WHAT ELSE!, la prima personale comasca del giovane artista ferrarese Alessio Bolognesi e della sua icona SFIGGY. Alessio Bolognesi, ingegnere elettronico per professione e artista per vocazione, è tra i vincitori del premio ORA 2012, ma già nel 2009 si fece notare nel parterre artistico per aver vinto il premio Arte in Opera. Anche se questa è la prima mostra personale nella città lariana, Alessio è inserito nella scuderia della MAG già dal 2009, quando infatti viene in contatto con il direttore della galleria e con lui nasce un intesa rara quanto significativa. Bolognesi è il primo degli artisti emergenti proposti dalla MAG e si può anche affermare che ormai oltre che essere emerso prepotentemente tra gli addetti ai lavori, si sta affermando anche tra il pubblico ed i collezionisti, grazie a varie mostre personali nelle gallerie più attente alla ricerca e tra le più frizzanti del palcoscenico nazionale, invadendo alcune città del centro e del nord Italia. Non le invade personalmente con le sue capacità e il suo carattere gentile ed estroso, ma con SFIGGY! Chi è SFIGGY? Sfiggy è venuto al mondo dalla penna di Bolognesi in una mattina di marzo del 2009 durante una riunione di lavoro; tutto bianco, con occhi pungenti, neri ed un sorriso sadico e furbetto, dopo le prime amputazioni e cicatrici, si conferma come un immagine POP che potrebbe diventare icona. Un icona tanto miscredente, quanto agganciato alla tradizione, o meglio agganciato alle personalità recondite e nascoste che ognuno di noi ha. Piace a tutti, lo troviamo simpatico, divertente e bello con quel suo sorriso sadico di quello che l’ha fatta grossa, ma se ne vanta. Agli esordi, Sfiggy, si scatena emulando grottescamente le vere icone POP della storia recente e della cultura occidentale dello scorso secolo. Entra, scombinandole, nelle opere di questi grandi artisti; fa i suoi bisogni nella zuppa Campbell’s Warholiana, s’inserisce nelle opere di Lichtenstein, spaventa a morte le figure di Haring fino a farle evacuare, urla nei cieli Munchiani e fa impazzire Basquiat incoronandosi. La sua fame di essere presente nell’immaginario comune e nei ricordi delle ultime generazioni di adulti, lo porta ad inserirsi nei cartoon più conosciuti, come Hello Kitty, la quale è succube delle sue azioni sadiche, la cuoce, la sgozza, la fa a pezzi, ma sempre con la massima ironia, quando appare, il sangue non è mai macabro, ma evoca quello che tanti se non tutti farebbero alla dolce gattina. Sniffa cocaina con Pollon cantando e ballando la famosa canzoncina della sigla, sgozza soddisfatto la gattina Micia innamorata di Hello Spank, sfonda la testa di Chobin con una mazza ferrata, si fa immortalare come un novello San Sebastiano in versione Far West, se la prende con Pikachu, Pimpa e Bugs Bunny Il mondo dei cartoons non gli basta, s’impadronisce del ruolo di Neo nella locandina di Matrix, ma soprattutto conquista le locandine dei film più famosi di Michelangelo Antonioni, allestendo una splendida mostra a Ferrara, per il centesimo anniversario dalla nascita del regista suo concittadino. A Como Sfiggy é irriverente e polemico, ma sempre ironico, rincorrerà il lago che fugge dalle braccia del suo territorio, perché rinchiuso dalla famosa palizzata che ha reso ridicola la città agli occhi del mondo, cercherà di farlo rientrare offrendogli del denaro come un fantasy-turista. Sfiggy non resterà relegato alla MAG, non è nel suo carattere; per tutta l’estate infatti irromperà con le sue performance di live painting negli spazi dell’Hotel Metropole Suisse in piazza Cavour a Como e sul lago, a Griante al Grand Hotel Cadenabbia, passando da Laglio a bere un caffè ristretto dall’americano. SFIGGY, WHAT ELSE! Location: Via Vitani, 31 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Galleria Marsiglione email gestore : info@marsiglioneartsgallery.com sponsor: 2188 Ufficio stampa: Giulia Zanesi giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: IL GERENZONE, CULLA DELL'INDUSTRIA LECCHESE startDate: 6/16/13 endDate: 6/16/13 Description: Domenica 16 giugno, ore 11 Palazzo Belgiojoso, Corso Matteotti 32, Lecco IL GERENZONE, CULLA DELL'INDUSTRIA LECCHESE Visita guidata del Museo Storico a cura di Mauro Rossetto. Ingresso libero Location: Corso Matteotti 32, Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Palazzo Belgioioso email gestore : mauro.rossetto@comune.lecco.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: MECCANICA DELLA MERAVIGLIA 9 – FELICE NITTOLO - SEGNI DEI TEMPI – MOSAICI - INSTALLAZIONI SITE SPECIFIC startDate: 6/15/13 endDate: 9/30/13 Description: ISOLA DEL GARDA – MECCANICA DELLA MERAVIGLIA 9 – FELICE NITTOLO - SEGNI DEI TEMPI – MOSAICI - INSTALLAZIONI SITE SPECIFIC Fino al 30 settembre 2013 Sabato 15 giugno 2013 alle ore 17,30, in occasione della nona edizione di Meccaniche della Meraviglia, si inaugurerà nei giardini dell’Isola del Garda, nel comune di San Felice del Benaco (sponda Bresciana del lago di Garda) una mostra personale di Felice Nittolo. www.felicenittolo.it Irpino di nascita ravennate per amore del mosaico, Felice Nittolo è uno dei principali artisti nel panorama internazionale dell'arte musiva contemporanea. Il percorso espositivo che propone è articolato e inedito. Egli, attraverso itinerari distinti ma contigui, mette in risalto una poetica inconfondibile che vede il mosaico andare oltre la tecnica e irrompere sempre più nel linguaggio dell'arte contemporanea creando un dialogo serrato e fecondo con essa. Alcune delle opere presentate sull’Isola del Garda, sono nate tenendo presente lo spirito del luogo e lo spazio in cui sono esposte. La mostra a cura di Albano Morandi fa parte delle otto esposizioni che anche quest’anno arricchiranno la proposta culturale della sponda bresciana del lago di Garda, in nuove splendide situazioni ambientali che coinvolgono, oltre al Comune di S. Felice del Benaco, i comuni di Sirmione, Desenzano del Garda, Puegnago del Garda, Manerba, Salò, Gardone Riviera e Toscolano Maderno. L’ISOLA DEL GARDA L’isola del Garda è la maggiore delle isole del Benaco (sponda Bresciana del lago di Garda)ed è conosciuta anche con il nome di Isola Borghese. L’area oggi insulare fu abitata fin da tempi remoti, come testimoniano i ritrovamenti nel 1864 di antiche abitazioni e resti di palafitte sull’isola. Dal 2002 l’isola è stata aperta alle visite turistiche. Abbandonata nei secoli di decadenza dell’Impero Romano, l’isola fu rifugio per i pirati che assaltavano le imbarcazioni che percorrevano le rotte del Lago di Garda. Nel 1220 San Francesco d’Assisi giunse a visitare l’isola e, reputandola luogo ideale per una comunità di frati, vi costruì un eremo. Nel 1227 l’eremo accolse Sant'Antonio da Padova e, nel 1304 ospitò Dante Alighieri, che ricordò questo luogo incantevole nella Divina Commedia: « Loco è nel mezzo là dove 'l trentino pastore e quel di Brescia e 'l veronese segnar poria, s'e' fesse quel cammino » (Inferno, Canto XX) Dopo essere passata al Demanio, la proprietà cambiò negli anni successivi molti padroni, per giungere poi nelle mani della famiglia Cavazza, che ancora oggi la abita continuando ad occuparsi del parco e della conservazione del palazzo. www.isoladelgarda.com Location: Isola del Garda tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: DAL LARIOSAURO AI RETTILI: UN PERCORSO EVOLUTIVO startDate: 6/9/13 endDate: 6/9/13 Description: Domenica 9 giugno, ore 11 Polo museale di Palazzo Belgiojoso. C.so Matteotti 32, Lecco Visita guidata del Museo di Storia naturale a cura di Samuele Corti. DAL LARIOSAURO AI RETTILI: UN PERCORSO EVOLUTIVO Ingresso libero Location: C.so Matteotti 32, Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : mauro.rossetto@comune.lecco.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: I LINGUAGGI DELL'ARTE CONTEMPORANEA startDate: 6/13/13 endDate: 6/13/13 Description: Giovedì 13 giugno,ore 21 Palazzo delle Paure, Piazza XX Settembre 22, Lecco I LINGUAGGI DELL'ARTE CONTEMPORANEA Visita guidata della Galleria comunale- Sezione d'Arte contemporanea a cura di Giulia Zanesi Ingresso libero Location: Piazza XX Settembre 22, Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : mauro.rossetto@comune.lecco.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: FABRIZIO PLESSI startDate: 6/15/13 endDate: 9/15/13 Description: FABRIZIO PLESSI A PALAZZO TE Dal 15 giugno al 15 settembre 2013, Palazzo Te di Mantova sarà teatro di un insolito, quanto inedito, confronto tra Giulio Romano (Roma, 1499 – Mantova, 1546) e Fabrizio Plessi (Reggio Emilia 1940). Per l’occasione il videoartista ha pensato un’installazione site specific che dialogherà con le pareti affrescate della Sala dei Giganti della residenza ducale mantovana. Fabrizio PLESSI Quello di Plessi è il primo intervento del ciclo “Le case degli dèi” che vedrà, successivamente, alternarsi in diversi spazi di Palazzo Te, artisti quali Bill Viola, Candida Höfer, Giuseppe Penone, Ai Weiwei. L’iniziativa è stata ideata e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e alla Promozione Turistica del Comune di Mantova in collaborazione con il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, con il contributo della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia insieme ai comuni delle Terre di Mezzo, all’interno del progetto “Miti e delizie delle Terre di Mezzo” per la valorizzazione e la comunicazione dei luoghi più emblematici del territorio mantovano. Location: Viale Te, 13 Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: MASSIMO RECALCATI PRESENTA IL LIBRO IL COMPLESSO DI TELEMACO startDate: 6/13/13 endDate: 6/13/13 Description: MILANO - FONDAZIONE STELLINE GIOVEDÌ 13 GIUGNO 2013, ORE 19.00 MASSIMO RECALCATI PRESENTA IL LIBRO IL COMPLESSO DI TELEMACO Genitori e figli dopo il tramonto del padre (Feltrinelli) Interviene: Anna ZANARDI CAPPON Giovedì 13 giugno alle ore 19.00, la Fondazione Stelline di Milano (corso Magenta 61) ospita il secondo di un ciclo d’incontri che approfondiscono la tematica del rapporto ‘padre/figlio’, attraverso la presentazione di libri che affrontano l’argomento da vari punti di vista, come ‘lo scontro padri/figli’, ‘l’attesa del figlio’, ‘una generazione alle prese con le differenze’. Protagonista del secondo appuntamento sarà Massimo Recalcati, psicoanalista tra i più noti in Italia, che parlerà del suo volume Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre (Feltrinelli). Interverrà Anna Zanardi Cappon, psicologa, esperta di organizzazioni e famiglie. Ingresso libero. Edipo e Narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. Il figlio-Edipo è quello che conosce il conflitto con il padre e l’impatto beneficamente traumatico della Legge sulla vita umana. Il figlio-Narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine, in un mondo che sembra non ospitare più la differenza tra le generazioni. Abbiamo visto cosa significa l’egemonia del figlio-Narciso: dopo il tramonto dell’autorità simbolica del Nome del Padre, il mito dell’espansione fine a se stessa ha prodotto la tremenda crisi economica ed etica che attraversa l’Occidente. Le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori. Questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte, soli, privi di adulti credibili. Esiste un al di là del figlio-Edipo e del figlio-Narciso? Esiste un al di là della guerra tra le generazioni e dell’individualismo senza speranza? Telemaco, il figlio di Ulisse, attende il ritorno del padre; prega affinché sia ristabilita nella sua casa invasa dai Proci la Legge della parola. In primo piano non è qui il conflitto tra le generazioni (Edipo), né l’affermazione edonista e sterile di sé (Narciso), ma una domanda inedita di padre, una invocazione, una richiesta di testimonianza che mostri come si possa vivere con slancio e vitalità su questa terra. Nel nostro tempo nessuno sembra più tornare dal mare per riportare la Legge sull’isola devastata dal godimento mortale dei Proci. Il processo dell’ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno e senza di esso non si dà possibilità di trasmissione del desiderio da una generazione all’altra e la vita umana appare priva di senso. Eppure è ancora possibile, nell’epoca della evaporazione del padre, un’eredità autenticamente generativa: Telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perché Telemaco è la figura del giusto erede. Il suo è il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa eredi giusti? E cosa davvero si eredita se un’eredità non è fatta né di geni né di beni, se non si eredita un regno? Note biografiche Massimo Recalcati è Membro Analista dell’Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi. Dirige l’IRPA (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata) e nel 2003 ha fondato il Jonas Onlus (Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi). Scrive sulle pagine culturali del quotidiano “la Repubblica” e insegna Psicopatologia del comportamento alimentare presso l’Università di Pavia. Ha pubblicato numerosi libri, tradotti in diverse lingue, tra cui L’uomo senza inconscio (2010), Cosa resta del padre? (2011), Ritratti del desiderio (2012) e Jacques Lacan: desiderio, godimento e soggettivazione (2012), tutti editi da Cortina. Anna Zanardi Cappon, PHD, psicologa e psicoterapeuta EAP, esperta di organizzazioni e famiglie, giornalista e autrice di diversi libri, tra cui i più recenti: Il coraggio di essere stupidi. Nuovi modelli di leadership (2011) e Cocchi di mamma, cocche di papà. Riconoscere il proprio ruolo e vivere in armonia (2010), editi da Tecniche Nuove. Si occupa di successione nelle aziende e di processi di riconciliazione familiare dentro e fuori le imprese. Milano, giugno 2013 MASSIMO RECALCATI presenta il libro IL COMPLESSO DI TELEMACO. Genitori e figli dopo il tramonto del padre (Feltrinelli) Interviene: Anna Zanardi Cappon Milano, Fondazione Stelline (c.so Magenta 61) Giovedì 13 giugno 2013, ore 19.00 Ingresso libero fondazione@stelline.it; www.stelline.it Location: Corso Magenta 61, Milano tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Fondazione Stelline email gestore : fondazione@stelline.it sponsor: 340 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "GIOCHI ALLA ROMANA" startDate: 6/23/13 endDate: 6/23/13 Description: Domenica 23 giugno 2013, alle ore 11.00 Palazzo Belgiojoso, Corso Matteotti 32. "GIOCHI ALLA ROMANA" Attività per bambini da 8 a 13 anni, accompagnati da un adulto. Visita guidata del Museo Archeologico e laboratorio sui giochi e i passatempi della Roma antica a cura di Marta Civilini Prenotazione obbligatoria Si.M.U.L. (tel. 0341 481.247 -249), in quanto i posti per il laboratorio sono limitati Location: Corso Matteotti 32, Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Palazzo Belgioioso email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: AL CASTELLO SCALIGERO DI SIRMIONE (BS) LA MOSTRA DI FRANCA GHITTI LE VIE DELL’ACQUA L’esposizione presenterà 30 sculture dell’artista bresciana, realizzate negli ultimi trent’anni startDate: 6/30/13 endDate: 9/26/13 Description: Dal 30 giugno al 26 settembre 2013, il Castello Scaligero di Sirmione (BS) ospiterà la mostra di Franca Ghitti (1932-2012), dal titolo Le vie dell’acqua. L’esposizione curata da Renato Gentile, organizzata dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Brescia Cremona e Mantova, in collaborazione con l’Archivio Franca Ghitti, presenterà 30 sculture di grandi dimensioni, realizzate negli ultimi trent’anni di vita dell’artista bresciana. Artista progettuale e concettuale, Franca Ghitti ha messo a punto a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso un’idea di scultura ecologica che vede protagonista l’acqua, non come elemento in sé, ma in relazione al territorio. La rassegna di Sirmione approfondisce questa linea espressiva, attraverso una serie di lavori come l’imponente Bosco bruciato, in legno, o le grandi sculture e le installazioni in ferro come Albero, Cascata, Acqua, Pioggia, Vele, o ancora Acqua su i Navigli, Il Segno dell’acqua, Onde. Franca Ghitti pensa l’acqua come agente naturale di un’azione eterna e anonima che interviene sulle cose secondo modi assimilabili a quelli della scultura; l’acqua rappresenta anche l’energia che le mani del fabbro regolano, misurano e modificano nei processi millenari della lavorazione del ferro, o di quelli del legno nelle segherie, o nei mulini e che l’artista rimedita in funzione della sua ricerca e del suo concetto di “scultura come linguaggio assoluto”. L’acqua è un elemento senza colore, ma lo acquista in relazione alla luce che Franca Gritti considera, come ha scritto nei suoi appunti “una materia liquida e volatile, il cui peso è leggerezza”. Tuttavia, l’acqua, intesa come via di comunicazione, o elemento vitale per la natura e l’uomo, non viene mai direttamente rappresentata, ma solo evocata nella sua opera come azione, movimento, senso dello scorrere, scrittura sul territorio attraverso i canali irrigui, ritmo ripetuto e infinito. Nel 2014, verrà pubblicata (Umberto Allemandi editore) una monografia completa del suo lavoro, a cura di Elena Pontiggia, mentre è in preparazione il catalogo ragionato delle sue opere, in collaborazione con Marco Meneguzzo. Sirmione (BS), maggio 2013 Note biografiche Franca Ghitti (1932-2012) nasce a Erbanno in Val Camonica. Studia all’Accademia di Brera a Milano, frequenta a Parigi l’Académie de la Grande Chaumière, a Salisburgo il corso di incisione diretto da Oskar Kokoschka. Realizza negli anni Sessanta le prime sculture in legno (Vicinie, Rogazioni, Litanie) proponendosi di definire fin da allora un’immagine dello spazio che abbia anche una dimensione del tempo e della storia. Recupera legni usurati, avanzi di segheria, chiodi, per evocare la presenza di una cultura intessuta di elementi costanti e ripetuti: è già un lavoro di mappatura antropologica. Dal 1969 al 1971 vive e lavora in Kenya, dove realizza, per incarico del Ministero degli Esteri, le grandi vetrate legate in cemento della Chiesa degli Italiani a Nairobi. I viaggi e i contatti con molte culture tribali le chiariscono il valore dei codici formali come sedimenti, “altri alfabeti” lasciati dalle comunità e dalle strutture sociali. Rientrata in Italia, lavora il legno e il ferro, rivisitando linguaggi ormai emarginati, legati alle vecchie tradizioni di lavoro nei boschi e nelle fucine. Nel 1979 realizza Ghitti-Gates, scultura-cancello per il Museo Agricolo del Castello di Brunnenburg in Alto Adige. Sue mostre sono presentate in importanti sedi a Mantova, Torino, Milano, Heidelberg, fino alla grande antologica di Palazzo Braschi a Roma nel 1988. Già dagli anni Settanta la scultura di Franca Ghitti, che ha preso le mosse delle strutture fondanti le architetture rustiche (corde annodate, tacche sulle cortecce, allineamenti e incastri di legni e pietre), dialoga direttamente, in grandi installazioni, con le tecniche modulari e le architetture contemporanee. Tra i vari interventi pubblici, l’idea di una scultura creatrice di luoghi di riflessione e identificazione collettiva si esprime in una grande installazione in rapporto con lo spazio urbano per la piazza di Nadro in Val Camonica e in grandi installazioni in ferro per varie sedi, in Italia e all’estero, della Banca Credito Italiano. Nel 1995 una sua antologica viene ospitata nelle sale di Palazzo Martinengo e nell’ex Chiesa di San Desiderio a Brescia. Nel 1997 realizza significativi interventi pubblici, come Il segno dell’acqua, una grande struttura a cascata in ferro nel lago di Iseo (Brescia); L’Archivio dei materiali, un intervento ambientale con vetrocemento, pietra, ferro e legno nel nuovo quartiere di edilizia residenziale di San Polo a Brescia; Il mappale cubico per la sede dei Costruttori di Brescia. Rinnova così la ricerca sulle Mappe, recuperando scarti di ferro. Nel 1998 termina le vetrate per una nuova chiesa a Bergamo e come Visiting Professor all’Akademie del Bildenden Künste di Vienna realizza cinque installazioni dal titolo Altri Alfabeti, affidando a materiali diversi (terra, calce, rete di ferro, corde) un ripensamento di alcuni snodi delle sue sculture ambientate, vere e proprie Mappe. Continua il dialogo con architetti e progettisti che trovano nei suoi lavori momenti di incontro e di confronto per una riflessione viva sullo spazio come “luogo di appartenenza”. Nel 2000 espone Other Alphabets alla O.K. Harris Gallery di New York; i Cancelli d’Europa a settembre a Monaco di Baviera (Pasinger Fabrik) e a novembre a Bilbao (Fundacion Bilbao Bizkaia Kutxa). Nel 2001 realizza una grande scultura in ferro per la Rocca di San Giorgio a Orzinuovi (Brescia) dove allestisce la mostra Cancelli d’Europa con sette grandi installazioni in ferro. Nel 2003 per Pitti Immagine Uomo, alla Fortezza da Basso, a Firenze, realizza l’Albero-vela e la Spirale, una grande installazione in ferro. Sempre del 2003 l’antologica Altri Alfabeti: sculture e installazioni nel Palazzo Besta di Teglio (Sondrio). Nel novembre-dicembre dello stesso anno presenta Maps-Mapping, sculture e installazioni alla Cooper Union for the Advancement of Science and Art di New York. Qui il tema delle mappe, fondamentale nel suo percorso, viene ripensato in una prospettiva più vasta e attraverso una nuova ricerca di materiali. Nel 2008 la mostra Pages - Nails alla OK Harris Works of Art di New York propone le Pagine chiodate, opere inedite di grafica e scultura realizzate con carta, cartone e chiodi. A settembre 2008 su invito di BresciaMusei, inaugura la mostra La città e la sua impronta al Castello di Brescia. In maggio e giugno 2009 presenta il Progetto per zona Navigli. Scultura nella città - Acqua sul Naviglio, Museo della Permanente, Milano. Segue, durante il mese di ottobre, la nuova esposizione La ville et son empreinte - Sculptures et installations nelle sale dell’École Nationale Supérieure d’Architecture de Paris La Villette. Tra marzo e aprile 2010 termina le Porte del Silenzio e l’arredo per la cappella del Nuovo Ospedale di Como. Negli ultimi anni, la sfida di Franca Ghitti è diventata quella di affrontare il suo tempo, le tecnologie e i linguaggi seriali, restituendo ad essi un ritmo di elementi esistenziali, in sequenze stratificate di stampi e scarti di lavorazione del legno e del ferro. Le sue installazioni trasformano uno spazio geometrico in uno spazio storico, così che il “luogo della scultura” si offre come deposito e archivio di vere e proprie strutture ideologiche, sociali e di lavoro. Si sono occupati del suo lavoro personaggi della cultura e della letteratura, tra cui Vanni Scheiwiller, Vittorio Sereni, Roberto Sanesi, Italo Calvino, Maria Corti, Mary de Rachewiltz, John Freccero, Franco Loi, nonché storici dell’arte e critici tra i quali: Giulio Carlo Argan, Carlo Belli, Carlo Bertelli, Rossana Bossaglia, Enrico Crispolti, Cecilia De Carli, Elda Fezzi, Ivan Karp, Fausto Lorenzi, Giuseppe Marchiori, Margaret Morton, William Klein, Bruno Passamani, Elena Pontiggia, Walter Schoenenberger. FRANCA GHITTI. LE VIE DELL’ACQUA Sirmione (BS), Castello Scaligero 30 giugno - 26 settembre 2013 Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19 Ingresso gratuito Informazioni: tel. 030.916468 Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche Anna Defrancesco, tel. 02 36 755 700 anna.defrancesco@clponline.it; Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it Location: Via San Michele, 22 Sirmione tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : anna.defrancesco@clponline.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Norma Picciotto WASHED BY THE SAME SEA startDate: 6/20/13 endDate: 7/4/13 Description: Norma Picciotto WASHED BY THE SAME SEA mostra promossa da Provincia di Milano/Assessorato Cultura con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia in Israele in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv a cura di Gigliola Foschi Studio Rachel Timor, Rehov Shabazi 32, Tel Aviv dal 20 giugno al 4 luglio 2013 inaugurazione Giovedì 20 giugno 2013, ore 19.00 Lo Studio Rachel Timor di Tel Aviv ospita dal 20 giugno al 4 luglio 2013 la mostra “Washed by the same sea - Bagnati dallo stesso mare” della fotografa Norma Picciotto, che espone 20 opere, ottenute con immagini fotografiche sovrapposte grazie a un complessa elaborazione digitale. La mostra, curata da Gigliola Foschi e promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano, è stata realizzata con il sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv. All'inaugurazione interverranno l'Ambasciatore d'Italia in Israele, Francesco Maria Talò, la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, Carmela Callea e la fotografa Norma Picciotto. Norma Picciotto è stata protagonista del fotogiornalismo lombardo di inchiesta tra gli Anni Settanta e gli Anni Novanta, documentando con l’Agenzia fotografica De Bellis (della quale è fondatrice insieme a Giancarlo de Bellis) la vita sociale di quegli anni. Ha realizzato reportage di attualità e documentato le manifestazioni operaie e studentesche, il movimento femminista e i grandi processi giudiziari. Da oltre dieci anni, viaggia in diversi Paesi del mondo e fotografa luoghi e dettagli significativi per il suo progetto artistico: creare opere fotografiche di ispirazione spirituale e filosofica, con forte intensità espressiva e simbolica. Ha realizzato numerose mostre personali in Italia e all’estero e nel 2012 ha vinto il “XXX Premio Firenze” per la fotografia. Nelle opere in mostra allo Studio Rachel Timor, Norma Picciotto usa il fotoritocco per sovrapporre e giustapporre più scatti da lei realizzati in diversi luoghi del Mar Mediterraneo, creando così un nuovo mondo visivo in cui è possibile ritrovare i profondi legami e le radici comuni che uniscono le terre e le culture affacciate sulle sue rive. Le immagini esposte uniscono il mondo e lo sguardo sul mondo, si inoltrano nel tempo della memoria fondendo insieme forme e colori della natura, del paesaggio, degli oggetti. Le opere di Norma Picciotto trovano nella ricorrente figura del cerchio un simbolo che le lega le une alle altre: sprovvisto di angoli e spigoli, infatti, il cerchio simboleggia l’armonia, la concentrazione di energia, la fusione tra dimensione intellettuale e spirituale, il cielo in rapporto alla terra, l’eterno ritorno del tempo circolare. In questo modo, la fotografia diventa uno strumento capace di interrogare la realtà ma anche di emozionare, evocando memorie e invitando alla meditazione. Informazioni al pubblico: Studio Rachel Timor, 32, Shabazi St., Tel Aviv orari: da domenica a giovedì 09.00 -17.00 - ingresso libero norma.picciotto@gmail.com www.normapicciotto.it Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, tel. (972) 03-5161361 iictelaviv@esteri.it Location: Tel Aviv tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ARTE PER L'ARTE startDate: 6/23/13 endDate: 6/23/13 Description: Dalle 18.30 una serata speciale per incontrare gli artisti che hanno dato vita fino ad oggi alle attività dell' associazione, vedere le loro opere e sostenerci acquistandole, degustare ottimi vini spagnoli offerti dalla DOOING e assistere alla GONG PERFORMANCE con Giorgia Pavese (ingresso libero). Location: Via Vergani 1, Varese tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@spazioverganiuno.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: IL PESCE DI LAGO il vino e le poesie Cena-spettacolo a cura di Mauro Rossetto e Luca Radaelli startDate: 6/14/13 endDate: 6/14/13 Description: Una cena-spettacolo che vi propone il "gusto lombardo" dei paesaggi d'acqua dolce e dei suoi pesci. Le descrizioni dei grandi scrittori dell'Ottocento, i canti popolari, le canzoni d'autore dei nostri giorni, per raccontare storie di pescatori, barcaioli e viaggiatori. Assaggi di piatti e prodotti tipici accompagnati da vino del Garda, interventi teatrali, canzoni e commenti storico-culinari. Luca Radaelli attore e regista. Interventi teatrali, canto e chitarra. Mauro Rossetto Presidente Atelier del gusto. Interventi storico-gastronomici e chitarra. Location: Via Cadorna 17, Costa Masnaga (Lc) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@ristorantemarion.com sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "I LINGUAGGI DELL'ARTE CONTEMPORANEA" startDate: 6/20/13 endDate: 6/20/13 Description: Giovedì 20 giugno 2013, alle ore 21.00 Palazzo delle Paure, Piazza XX Settembre 22. "I LINGUAGGI DELL'ARTE CONTEMPORANEA" Visita guidata della Galleria comunale-Sezione d'Arte contemporanea a cura di Tecla Cattozzo In occasione dell'iniziativa "Shopping di sera" a cura dell'Unione Commercianti Ingresso libero Location: Piazza XX Settembre 22, Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ROBERTA MUSI “I Tarocchi” FRANCO TARANTINO “I Segni zodiacali” startDate: 6/20/13 endDate: 7/12/13 Description: ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN Via Ippolito Nievo, 10 - 46100 MANTOVA - Tel. 0376.324260 - info@sartoriarianna.191.it ROBERTA MUSI “I Tarocchi” FRANCO TARANTINO “I Segni zodiacali” 20 giugno – 12 luglio 2013 Nome della Galleria: Galleria "Arianna Sartori" Indirizzo: Mantova - via Ippolito Nievo, 10 - tel. 0376.324260 Titolo della mostra: Roberta Musi “I Tarocchi” – Franco Tarantino “I Segni zodiacali” Presentazione: Cecilia Maria di Bona – Antonio Morra (Corriere della Sera) Mostra a cura di: Arianna Sartori Date: dal 20 giugno al 12 luglio2013 Inaugurazione: Giovedì 20 giugno, ore 18.00 Orario di apertura: Giugno: dal Lunedì al Sabato 10-12.30 / 16-19.30 - Luglio: dal Lunedì al Venerdì 10-12.30 / 16-19.30, Sabato 10-12.30. La coppia di artisti milanesi Roberta Musi e Franco Tarantino, dal 20 giugno al 12 luglio esporranno in una mostra personale a due, alla Galleria Arianna Sartori di Mantova in via Ippolito Nievo, 10. Robera Musi presenterà il ciclo “I Tarocchi”, mentre Franco Tarantino esporrà il ciclo “I Segni zodiacali”. La mostra sarà inaugurata Giovedì 20 giugno alle ore 18.00 alla presenza degli artisti. ROBERTA MUSI I tarocchi I morbidi segni di Roberta Musi interpretano attraverso 22 carte ciò che è legato al futuro: sogni, sensazioni, destini... Melzi Giorgio, Roberta Musi - fermo immagine pp 84 I tarocchi Traspare, nei Tarocchi di Roberta Musi, un sapore alchemico antico, una ricerca esoterica di una chiave perduta ed un frammento di mosaico che si va ricomponendo con onestà e maestria. Ritengo che solo in questa maniera si potrà ridare ai Tarocchi, sia pur con fatica, il loro significato. Pituello Enzo, Milano, aprile 1992, Roberta Musi - fermo immagine pp 84 I tarocchi Hai intuito e saputo cogliere l’arcano di ogni lama e svelarlo con meraviglioso linguaggio del disegno. Fior Adelchi, Roberta Musi - fermo immagine pp 84 I tarocchi Ancora una volta e probabilmente non ultima, mi sono cimentata nella stesura degli Arcani Maggiori e mi sono servita di una tecnica antica e sempre attuale: l’acquaforte. L’incisione è su rame, materiale che imprigiona nel sue celere, il sole, fonte di vita. Dalla vita sono nate queste figure, pensate come ciò che siamo stati e come diventeremo. Queste righe non vogliono essere una lettura agli Arcani Maggiori, perché ognuno di noi deve essere libero di vedere in essi ciò che il proprio cuore detta, ma piuttosto a quello che ho pensato e a cui mi sono ispirata nel disegnarli. Ho pensato alla vita, a come è formata, ai quattro elementi vitali: aria, acqua, terra, fuoco. Le due figure che si ripetono, siamo noi, l’umanità, immersi nell’aria, forgiati dall’acqua, dalla terra e dal fuoco che arde in noi, alimentato dalla voglia di sapere, dai desideri, dall’amore, dall’odio. Siamo parte dell’universo, universo noi stessi. Il Matto è l’inizio del cammino della vita, il Mago e già una scelta di vita. La Papessa ricorda le nostre origini, da dove preveniamo e dove possiamo attingere la conoscenza che non ha confini. L’Imperatrice, con il profumo dei suoi fiori, ci ricorda come certe sensazioni sono così profonde e impalpabili, è contrapposta alla forza tangibile dell’Imperatore. Il Papa apre le porte del sapere e del divenire. L’Innamorato con le sue scelte difficili, impulsive, pensate, scelte che sempre pone la vita. Il Carro che guida e cerca di tenere le redini della vita. La Giustizia che non sempre è ascoltata dalla mente e dal cuore. L’Eremita, dopo aver domato i sette punti vitali, e alla ricerca di se stesse. La Ruota della Fortuna è la ruota della vita. La Forza è in noi e ci aiuta quando pensiamo di non averne più. L’Impiccato, con la sua attesa, non passiva, meditata. La Morte non è che un passaggio alla vita. La Morte, una carta difficile, che ho pensato al centro del cosmo. L’Uovo, forma primordiale di vita, l’ho portato al centro del cosmo. La Temperanza con il fluire tra le mani della terra e dell’acqua. Il Diavolo, una carta pensata che nasce dal buio per poi aprirsi nel fuoco e fondersi nel materiale. La Torre l’uomo colpito al petto si spezza. Le Stelle e la Luna: pensieri e forza attinti dall’universo, come il Sole che ci nutre e ci accompagna con il sue calore. Il Giudizio: cavalli che corrono verso di noi per portarci e toglierci aria, acqua, terra, fuoco. II Mondo, il ritorno all’Uovo, simbolo di vita, ai quattro elementi ed il cerchio si ricongiunge al Matto, l’inizio del cammino. Roberta Musi, Roberta Musi - fermo immagine pp 85 FRANCO TARANTINO I segni zodiacali di Franco Tarantino Nelle sue dodici tavole lignee, Franco Tarantino interpreta, con briosa, saturnina, freschezza, la magia ipnotica degli antichi segni (che dall’antica concezione babilonese, con l’Ellenismo, entrarono anche nella cultura popolare occidentale) come in una sacra e profana danza di satiri nella quale siano risvegliati, dall’ebbrezza dell’arte, desideri e sogni ancestrali, che un torpore teneva assopiti in un angolo del cuore. Nella delineazione delle complesse simbologie dell’immaginario collettivo, l’artista dispiega, proprio come in una turbinosa danse, il suo mondo immaginifico, fanciullesco e onirico. Squarci di luce –come attraverso un giocoso caleidoscopio– fanno sgorgare gioiosa l’emozione del colore, vivo e canoro come una zampillante sorgente. Al contempo, l’artista traccia un’interpretazione umanissima e pensosa di queste figure simboliche alle quali Carl Gustav Jung riconobbe un qualche valore psicologico . In queste poche linee, cercheremo di cogliere ciò che ha ispirato l’artista, ciò che egli interpreta con l’unica grande, vera, magia: quella dell’arte. L’artista decifra segni e simboli senza restare paralizzato in una forma di fatalismo: questa che vivifica e rinnova è la via maestra dell’arte che è sempre ispirata dalla tabula rasa sulla quale la creatività, nella sua sovrana libertà, prende forma. E proprio la creatività artistica -che in Tarantino si manifesta come gioiosa, naturale, espressione dei sensi, che nel colore vivo e materico fuoriesce dal legno- ci ricorda che nell’esistenza non vi è alcun fatalismo. Molto è nella nostra coscienza dove i moti spontanei della creazione artistica e dell’amore abbracciano l’Umanità intera e insieme ad essa l’intero Universo che un’armonia profonda e misteriosa anima dall’interno. Meraviglioso è l’Ariete dell’artista: tenero e forte, nella sua azzurrina, soave, pastorale evocazione di un mondo bucolico ancestrale. Sulla sua groppa, una figura umana, che tiene del bambino e del sogno, rannicchiata in una posizione onirica, quasi fetale, evoca il mistero della natività e ci ricorda che l’uomo vive dei suoi sogni, che il bambino che è in noi non sospende di sognare; egli vive nascosto in un angolo del nostro cuore, anche quando sorride sulla bocca sdentata di un vecchio stralunato e svaporato: “We are such stuff as dreams are made on, and our little life is rounded with a sleep” (Shakespeare, The Tempest, Act v, Scene I). Sulla tavola di legno di Tarantino, un Toro, scuro, focoso e sanguigno Minotauro dell’antichissima tauromachia, troneggia con la sua forza vitale, come un antico vulcano, un Polifemo assopito, suscitando timori ed emozioni. Il toro (l’artista) sollevando il vaso di Pandora delle passioni segrete, proietta nel firmamento il sogno del corpo femminile animato e trasfigurato dal desiderio. Un’aerea donna mediterranea, vaporosa e candida come una nuvola di sogno, matrice e nutrice di tutti i sogni come la Via Lattea, formosa come un desiderio della carne, ispirata e risvegliata nei sensi, si libra nel suo immaginario. Onirica e ancestrale, vulcanica e tellurica, con un’anima gitana, l’interpretazione che l’artista dà di questo segno, il Toro. I Gemelli sono raffigurati dall’artista come due gaie fanciulle che una sola conchiglia di Nautilus abbia generato. Esse sorridono, come a voler deridere la pretesa del principium individuationis a definire, identificare, con certezza apodittica, l’identità dell’uomo, ad alludere al mistero indecifrabile dell’uguaglianza nella diversità, che lega non solo i gemelli ma tutti gli umani, infinita variatio sul tema. Il Cancro con le sue chele conduce instancabilmente la sua ipnotica danza; nel cielo, dietro di lui, una fanciulla sembra destarsi dal suo sonno come un candido Pierrot di Watteau che si fosse assopito nella sua mezzaluna. Focoso è il Leone, che con fierezza, coraggio e libertà interiore guarda davanti a sé, lontano nella luce incandescente della Savana, dove sembra che nulla si muova. Un cucciolo si arrampica, senza timori, sul suo corpo a ricordare che soprattutto la leonessa è una madre temeraria, generosa e protettiva, capace di sollevare con delicatezza i suoi cuccioli, con gli acuminatissimi denti, senza ferirli. La Vergine è una Venere, armonicamente tutta raccolta su se stessa, con un volto soave –dolcemente reclinato il capo su un lato– a contemplare la propria bellezza interiore, e quella dell’universo. L’artista ne mostra il pudore ad indicare come la via platonica della bellezza conduca all’amore, non solo dei corpi ma anche delle anime. L’interpretazione che l’artista sembra voler dare della Bilancia concerne la delicatissima alchimia della vita di relazione, che include quella intima della coppia a sottolineare che accanto a molte esistenze dominate dalla solitudine -forse dall’istinto dell’autoaffermazione che interdice una vera, profonda unione- vi sono coloro che si amano in silenzio, nel segreto della loro alcova, quasi nascosti alla vista del mondo che onora e celebra solo quanto fa scalpore e si vede: “Voici mon secret. Il est très simple:on ne voit bien qu'avec le cœur. L'essentiel est invisible pour les yeux ». (Antoine de Saint Exupéry, Le Petit Prince). Lo Scorpione, nell’interpretazione dell’artista, suscita timore; come in una danza di flamenco che ruoti su se stessa in un cerchio perfetto e perfettamente chiuso, lo Scorpione fa guizzare la sua coda velenosa per paralizzare e catturare, nell’arte della seduzione senza amore, le sue vittime. Il Sagittario, mito equestre di una speranza o Nike alata, è rappresentato da Tarantino come l’ippogrifo del desiderio della felicità, che scoccando una freccia, si proietta nel firmamento come una meteorite, che stella cometa o stella cadente, ci ricordi che viviamo dell’effimero e che tendiamo nel de-siderio, verso l’infinito, quella polvere di stelle, siderea, antichissima matrice dell’essenza stessa delle nostre cellule. Sulla lignea tavola dell’artista, il Capricorno siede pensoso e caparbio, astante e immoto con la sua antichissima saggezza semita, mentre, sul fondo, l’artista disegna un cosmo nel quale siano ancora possibili teofanie. L’Acquario è raffigurato da Tarantino come una sirena, ninfa dei mari, seducente, fulva, musa dell’emozione e del sogno in cui tutto fluisce come l’acqua, antichissima metafora del flusso delle generazioni che la trama del grembo materno fa sgorgare fuori di sé come l’acqua del ‘brodo primordiale’, logos spermaticos, da un’anfora. I Pesci, che l’artista disegna, traendo forse ispirazione dalla pittura cinese, son soavi. Essi nuotano, sempre in coppia, in un mondo d’acque verdi e cristalline e di cineree sabbie; il cielo delle stelle fisse vi si riflette poiché tutto l’universo lo riflette. Il loro vitreo, ceruleo, sguardo ne rivela l’ingenuità e lo spirito giocoso. Cecilia Maria Di Bona Roberta Musi Nata a Parma dove ha frequentato l’Istituto “Paolo Toschi” nella sezione di affresco sotto la guida di Lorenzo Antonelli, Renato Vernizzi e Ghino Baragatti. Si è dedicata alla pittura spaziando nel campo della scenografia, della ceramica e dell'incisione. Suoi quadri sono in Collezioni pubbliche e private come: Comune di Milano, Cariplo, Museo d'Arte Contemporanea Comune di S. Ruffano, Coll. Sen. Giovanni Spadolini, Coll. On. Giuseppe Amadei, Coll. Indro Montanelli, Coll. Vittorio Feltri. Ha effettuato due Murales (200x600) al Teatro Smeraldo di Milano (1999). A Monclassico (Tn), paese delle meridiane, per la Casa Asperti-Fossi ha realizzato la 31° meridiana (2009). Factory Biscaldi – Castello di Cardiff (2005). Arma dei Carabinieri di Milano (2009). Una croce in legno di cirmolo dipinti per il Museo Diocesano d’Arte Moderna di S. Salvatore a Corte di Capua (2009). Recenti esposizioni: Ciclisti, aspettando il Giro d’Italia, Cesenatico - Circolo dellla Stampa di Milano - Bormio, maggio 2010. Sogni e luci del Piemonte in Egitto. Damanhour, luglio 2010. Galleria Vittorio Emanuele, Milano, ospite dell’aeronautica Militare, novembre 2009. Voli d’Autore, Mostra itinerante con gli artisti: Vasconi, Tarantino, Mele, Buttarelli, Baroldi, che ha toccato: Galleria Rallo, Cremona; Galleria Rodolfo Falchi, Comune di Diano Marina; Galleria Ti.Va, Colorno (Pr); Magazzini del Sale, Venezia. Ha preso parte al Calendario 2011 “Progetto di Senso” per l’Ente Bilaterale del Turismo dell’Area di Venezia, Carnevale di Venezia (2011), “Quando l’eroe è donna”. “Le ali del tempo” (217x300 acrilico su tela) grande opera realizzata per l'aeronautica Militare in collaborazione con il pittore Franco Tarantino, (settembre 2011). Opera presente alla Rassegna curata da Vittorio Sgarbi, di Torino, Padiglione Italia, sala Nervi per la Biennale di Venezia (gen./feb. 2012). Per il Premio Bagutta 2012, ha effettuato due opere. Di lei hanno scritto: Francesca Bellola, Tiziana Cordani, Gianmarco Corrieri, Alberto D'Atanasio, Dino Del Vecchio, Rodolfo Falchi, Giorgio Falossi, Carlo Franza, Luigi Galli, Mario Greco, Francesco Liguori, Guido Marchetti, Domenico Montalto, Mario Monteverdi, Julie Oswald, Claudio Rizzi, Giovanni Serra, Ugo Zanobio. Franco Tarantino Nasce a Monopoli (Ba), dopo aver frequentato l’“Istituto d’Arte di Bari”, consegue la maturità artistica presso il “Liceo di Lecce”. Successivamente segue il corso degli “Artefici” di Brera di Milano e l’“Istituto Superiore di Scultura al Castello Sforzesco”. Pittore, scultore, grafico, da anni si muove nel Panorama Artistico Nazionale organizzando Mostre ed Eventi importanti. Ha Ideato e curato in qualità di Presidente dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani) di Milano le mostre: “Via Veritatis” alla Biblioteca Umanistica dell’Incoronata di Milano, 27 Artisti contemporanei e “Via Pacis” al Palazzo Cusani di Milano, “46 pittori testimoniano”. Curatore della mostra collettiva per ogni Forza Armata “Festa dell’Unità Nazionale” alla Loggia dei Mercanti in Piazzetta Reale a Milano. Espressioni Artistiche Liberi Confronti alla Villa Ormond di San Remo. Ideatore e curatore della Mostra “Crocifissioni. L’Immagine dell’Umanità Sofferente” al Cenacolo di Bagutta a Milano. Collettiva di Artisti Contemporanei al Circolo della Stampa di Milano con Asta a favore dei Bambini Farfalla. Ha realizzato il Manifesto per l’evento a Cesenatico “1 Day-2Win” a beneficio dei Bambini colpiti dalla sindrome dei Bambini “Farfalla”. Ha realizzato il Manifesto per i 200 anni di Chopin al Circolo della Stampa di Milano. Ha realizzato il Calendario 2011 “Progetto di Senso” per Ente Bilaterale Turismo dell’Area Veneziana di Venezia. Ha realizzato una grande opera dal titolo (insieme alla sua collaboratrice Roberta Musi) “Le Ali Nel Tempo” nel Palazzo dell’Aeronautica di Milano. Esposizione opere in collaborazione con L’aeronautica Italiana all’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Bormio - Ciclisti - in collaborazione con il Giro d’Italia. Realizzazione di francobollo per il 25°Anniversario dei Caduti di Kindu – Istituto Poligrafico e della Zecca dello Stato. Ha illustrato la copertina de “Il Classico dei tre Caratteri” di Wang Ying Lin. Ha realizzato un Murales per le Meridiane di Monclassico. “Red Emotion”- Mondo Ferrari - Spazio Polifunzionale e di Design “Exed Luxury Events”, Roma. “Arte e Moda nel Mondo”, Camera dei Deputati, Roma. “Arte Quantistica” nella Biblioteca Comunale di Rovescala. “VIII Biennale Internazionale d’Arte Moderna di Roma”, 2010, “Una Vita per l’Arte”. Biennale di Arte Sacra, Città di Lecce. 54 Biennale Internazionale d’Arte di Venezia – Pad. Italia, Palazzo delle Esposizioni di Torino. Mostre recenti: - Bologna, Museo MAGI 900 Bargellini, di Pieve di Cento. - Milano, Fondazione Mantovani. - Treviso, Villa Onigo di Trevignano. - Lecce, “Il Teatro dei Ricordi”, Castello Carlo V°. - Milano, Palazzo della Permanente, “Duemiladieci”. - Cavallino (Venezia), Conference Hall Union Lido. - Vigevano, Galleria Ducale. - Luino, Teatro Ducale. - Mantova, Museo Diocesano F. Gonzaga. - Cremona, Galleria D’Arte Daniela Rallo. - Colorno (Pr), Galleria d’Arte TI.VA. - Milano, Libreria Bocca, 1a Europea “Il Nuovo Costruttivismo Manifesto”. - Milano, “Un Artista fra noi”, Auditorium Rosetum. - Venezia, Magazzini del Sale. - Torino, Consiglio Regionale del Piemonte. Location: Via Ippolito Nievo, 10 Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@sartoriarianna.191.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "COMO DA SCOPRIRE" startDate: 6/30/13 endDate: 6/30/13 Description: 30 Giugno 2013 Comune: Como Visita, Escursione "COMO DA SCOPRIRE" Itinerari insoliti per conoscere ed approfondire la storia locale e le sue testimonianze artistico/architettoniche, scorsi inediti e curiosità sulla città. Como.....a richiesta:un percorso in città murata Luogo: incontro a Como di fianco al Duomo Orario: 15,00 €: gratuito Info: ufficioturismo@comune.como.it Telefono: 031 252518 Fax: - Email: - Sito web: http://www.www.guidecomo.it Location: Via Vittorio Emanuele II, 36 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : ufficioturismo@comune.como.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email: giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "Novecento sul Lago di Como:pittura tra acqua e monti" startDate: 6/15/13 endDate: 7/7/13 Description: Dal 15 Giugno al 07 Luglio 2013 Comune: Tremezzo Mostra, Esposizione "Novecento sul Lago di Como:pittura tra acqua e monti" Esposizione di opere che mostrano il lago e i suoi dintorni reprisi da artisti della prima metà del Novecento. A cura di Mariangela Previtera. Luogo: VILLA CARLOTTA -Tremezzo Orario: dalle ore 10,00 alle ore 17,30 €: - Info: VILLA CARLOTTA Telefono: 0344 40405 Fax: - Email: segreteria@villacarlotta.it Sito web: http://www.villacarlotta.it Location: Via Regina 2, Tremezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Visita, Escursione "MUSEO ETNOGRAFICO E NATURALISTICO "VAL SANAGRA"" startDate: 6/30/13 endDate: 6/30/13 Description: 30 Giugno 2013 Comune: Grandola ed Uniti Visita, Escursione "MUSEO ETNOGRAFICO E NATURALISTICO "VAL SANAGRA"" Questa struttura conserva al proprio interno rare collezioni etnografiche e naturalistiche che consentono al visitatore di comprendere le caratteristiche storiche e ambientali del territorio; visite per gruppi e scolaresche su prenotazione all'ufficio del Comune (almeno 10 giorni prima). Luogo: Villa Camozzi Orario: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 €: libero Info: - Telefono: Comune 0344/32115 Fax: - Email: info@museovalsanagra.it Sito web: http://www.museovalsanagra.it Location: Piazza Camozzi 2, Grandola e Uniti tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@museovalsanagra.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Festival LagoMaggioreMusica 2013 startDate: 7/20/13 endDate: 7/31/13 Description: Festival LagoMaggioreMusica 2013 Tra luglio e agosto 15 concerti sulle sponde del Lago Maggiore con i vincitori dei più importanti concorsi musicali mondiali Dal 20 luglio al 31 agosto 2013 torna, nelle più suggestive località della sponda piemontese e della sponda lombarda del Lago Maggiore, il Festival LagoMaggioreMusica giunto quest’anno alla sua diciannovesima edizione. La rassegna musicale, organizzata da Gioventù Musicale d’Italia, vedrà in calendario 15 concerti, una fitta programmazione che proseguirà fino al 31 agosto per offrire, a chi trascorre il periodo estivo in questi splendidi luoghi, un interessante panorama di musica da camera. Per gli spettatori sarà anche l’occasione per scoprire monumenti e luoghi d’arte che si affacciano sul Lago Maggiore tra i quali, ad esempio, la Chiesa Vecchia di Belgirate o il Palazzo Perabò di Cerro di Laveno, nonché Casa Usellini ad Arona, dimora privata che viene appositamente aperta al pubblico in occasione dei concerti della GMI, per non dimenticare l’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno, emblema dei luoghi d’arte della Provincia di Varese. Come nelle precedenti edizioni gli interpreti saranno per lo più giovani artisti provenienti da tutto il mondo, che si sono distinti nei più importanti Concorsi Internazionali degli ultimi anni e che la Gioventù Musicale desidera far conoscere al pubblico italiano, seguendo uno degli scopi principali della Fondazione: diffondere la musica presso i giovani grazie ai giovani artisti. Come il giovane pianista italiano Scipione Sangiovanni, vincitore del I Premio al Concorso Internazionale Rina Sala Gallo di Monza nel 2012 e uno dei 30 pianisti selezionati per le fasi finali dell’edizione 2013 del Concorso Pianistico “Van Cliburn” in Texas; il poetico Zemlinsky Quartet, quartetto ceco vincitore nel 2010 del I Premio al Concorso Internazionale di Bordeaux; la giovanissima violoncellista zurighese Chiara Enderle, fresca vincitrice del I Premio al Concorso Internazionale “Witold Lutoslawski” di Varsavia 2013; il virtuoso ceco del violino Pavel Šporcl, l’enfant terrible della musica classica. Accanto a loro la Gioventù Musicale presenta una serie di concerti eseguiti da ensemble che propongono repertori musicali particolari, come il complesso Organa et Bucinae, che presenta accanto ai capolavori del tardo Rinascimento e del Barocco, opere del nostro tempo; il duo composto da Luca Stocco ed Elena Piva, con un programma dedicato all’oboe e all’arpa; il Trio Chitarristico di Bergamo, composto da affermati artisti lombardi uniti dal desiderio di diffondere la conoscenza della chitarra; l’austriaco Duo Mozartiano composto dai giovani Daniel Auner e Barbara Galante che si stanno specializzando al Mozarteum di Salisburgo. Infine, l’Ensemble L’Altra Musica composto da quattro musicisti provenienti da diverse esperienze musicali che propone un crocevia di musiche tra la cultura popolare e la musica colta. I LUOGHI: SESTO CALENDE (VA): Oratorio di San Vincenzo LAVENO MOMBELLO (VA): Palazzo Perabò di Cerro di Laveno LEGGIUNO (VA): Eremo di Santa Caterina del Sasso BELGIRATE (VB): Chiesa Vecchia ARONA (NO): Casa Usellini SOMERARO DI STRESA (VB): Chiesa della Madonna della Cintura Biglietti: Intero € 13 Ridotto € 11 (over 65, under 25, gruppi minimo 10 persone) (Ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni) Per informazioni: Ufficio stampa Gioventù Musicale d’Italia Serenella Di Palma www.jeunesse.it ufficiostampa@jeunesse.it Tel. 02 894008.40/48 Location: via Liutardo dei Conti, 1 Sesto Calende tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Alle Isole Borromee esplodono le fioriture estive startDate: 6/20/13 endDate: 8/31/13 Description: Alle Isole Borromee esplodono le fioriture estive I Paradisi dei Borromeo nelle loro Isole del Lago Maggiore si vestono dei colori dell’estate, proponendo fioriture mozzafiato che la forte luce di questa stagione pone in contrasto, bellissimo, con l’azzurro dell’acqua del lago e con il verde intenso della vegetazione. E’ questa la stagione più amata da chi è a caccia di immagini di natura nelle Isole Borromee. Il calendario delle fioritura estive offre davvero molto. All’Isola Bella, in queste settimane estive esplodono le fioriture di zagara (agrumi), dalla gelsomini e hydrangee,dalla metà di luglio a settembre oleandri, gardenie, Ibischie e lagestroemie assieme a tutte le fioriture annuali (Begonie, lantane cleome etc.). All’Isola Madre, l’isola-parco dei Principi, si comincia con i fiori degli agrumi, di cui qui si ammira una grande collezione, dalla metà di luglio gli ibischi, le bouganville, le gardenie i fiori di loto. Da agosto ad ottobre è l’epoca delle lantane, delle ipomee, delle ninfee tropicali e delle olee fragranti. Per informazioni e prenotazioni: (+39) 0323 30556. www.borromeoturismo.it Ufficio stampa: Studio ESSECI – Sergio Campagnolo tel. 049.663499 - info@studioesseci.net Location: Isole del Lago Maggiore tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@studioesseci.net sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "CON....FUSIONE" startDate: 6/14/13 endDate: 6/30/13 Description: Dal 14 al 30 Giugno 2013 Comune: Tremezzo Mostra, Esposizione "CON....FUSIONE" Esposizione che coniuga antiche tecniche e nuove forme d'arte. Luogo: VILLA CARLOTTA -Tremezzo Orario: dalle ore 10,00 alle ore 17,30 €: - Info: VILLA CARLOTTA Telefono: 0344 40405 Fax: - Email: segreteria@villacarlotta.it Sito web: http://www.villacarlotta.it Location: Via Regina 2, Tremezzo tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email: giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Nell’ambito della serie di incontri LA CONNESSIONE MISTERIOSA polisemie luminose di Giorgio Riva Edi Minguzzi e Alfonso Alberti presentano Il mito in musica e letteratura startDate: 6/29/13 endDate: 6/29/13 Description: Nell’ambito della serie di incontri LA CONNESSIONE MISTERIOSA polisemie luminose di Giorgio Riva Edi Minguzzi e Alfonso Alberti presentano Il mito in musica e letteratura sabato 29 giugno 2013, ore 21:45 Villa Tre Tetti, Sirtori (LC) La prima serata in programma ai Tre Tetti è dedicata al mito e alle sue interpretazioni in musica e in letteratura. Edi Minguzzi presenta Il codice della follia, un thriller raffinato, intelligente e originale, ricco di contrasti e carico di suspense, in cui la psicanalisi e la mitologia greca diventano la chiave per risolvere l’enigma e lo strumento per incollare alla pagina anche l’appassionato di thriller più esigente. Perché sotto i velami dell’attualità e dei vezzi delle mode odierne, emerge, prepotente e inesorabile, la forza ineludibile dei grandi archetipi. Le fa da contrappunto al pianoforte Alfonso Alberti che interpreta brani dedicati alle Sirene, che sono senza dubbio le sirene di Omero, ma anche quelle che schioccano giarrettiere nell’Ulisse di Joyce. Alberti così racconta i percorsi del mito nella letteratura pianistica che presenta per la serata dei Tre Tetti: «Le opere musicali (e non) sono in perenne dialogo col patrimonio di idee condiviso da una collettività. In alcuni casi scelgono di legarsi a un ambito particolare di questo patrimonio : il mito. Le seducenti Sirene di Ulisse, anzitutto: nella rappresentazione vivida che ne da Szymanowski con la prima delle sue Metope, ma anche nei riferimenti indiretti e filtrati di Platz (con la mediazione delle Sirene di Joyce) e di Castaldi (per il tramite di quelle di Debussy). E poi Narciso che si innamora della propria immagine riflessa nello specchio d’acqua; Friso ed Elle che fuggono in volo su un ariete dal vello d’oro (ma Elle si sporte e precipita, in quello che per lei sarà chiamato Ellesponto); la leggendaria isola di Citera, dove nasce Venere e dove si realizzano i desideri. Siamo condotti lungo un percorso in cui si sedimentano i luoghi dell’animo umano; quelli luminosi e più spesso quelli oscuri, come doviziosamente dimostra anche il libro di Edi Minguzzi.” Edi Minguzzi, docente di greco all’Università Statale di Milano, è autrice di opere su simbolismo ed esegesi dantesca – tradotte in spagnolo e francese – e di saggi di linguistica e mitologia; tra i più recenti Miti e archetipi; L’idea di struttura; Codici e Comunicazione. Problemi di Linguistica Generale; Corso di Greco; Téchne. Miti, storia, civiltà greca; La struttura occulta della Divina Commedia; Corso di semantic; Imparare il Greco. Grammatica e lessico di base. Ha tradotto per importanti case editrici testi di storia delle religioni, simbolismo e filologia dal tedesco, dal francese, dall’inglese e dallo spagnolo. Questo è il suo primo romanzo. Alfonso Alberti suona (il pianoforte) e scrive (libri sulla musica). Sua grande passione è la musica d’oggi, nella convinzione che essa sia un’opportunità formidabile per capire il tempo che ci troviamo a vivere, e noi stessi che viviamo in questo tempo. Tiene concerti regolarmente in Europa e America e il suo cd Stradivarius con il Concerto per pianoforte e orchestra di Goffredo Petrassi ha da poco ricevuto il Premio della critica come miglior cd del 2012 in Italia. Giorgio Riva, Zampa lunga, 2005 Location: Via Belvedere 39, Sirtori (LC) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "COSMOGONIE" 540°ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI NICOLO' COPERNICO. startDate: 6/8/13 endDate: 6/30/13 Description: Dal 08 al 30 Giugno 2013 Comune: Tremezzo Mostra, Esposizione "COSMOGONIE" 540°ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI NICOLO' COPERNICO. Il grande mistero dell’universo esplorato da PAOLO BARLUSCONI -Progetto culturale interdisciplinare a cura di Michele Caldarelli. Luogo: VILLA CARLOTTA -Via Regina, 2 Orario: dalle 9.00 alle 18.00 €: gratuito il giorno dell'inaugurazione (8/06).gli altri giorni euro 5,00 Info: - Telefono: 0344 40405 Fax: - Email: cosmogonie@caldarelli.it Sito web: http://www.villacarlotta.it Location: Via Regina,2 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "POLIS&POLIS -Personale di Francesco Corbetta" startDate: 5/18/13 endDate: 6/29/13 Description: Dal 18 Maggio al 29 Giugno 2013 Comune: Como Mostra, Esposizione "POLIS&POLIS -Personale di Francesco Corbetta" Mostra fotografica personale di Francesco Corbetta -Testi critici di Roberto Borghi e Roberto Mutti. In fotografia è significativo lo stretto legame con la raffigurazione pittorica dal quale l'artista ha preso spunto; influenzato da cubisti e futuristi.......... Luogo: Via Rodari n. 8 Orario: dalle ore 10,00 alle ore 18,00 da Martedì a Sabato €: - Info: Maria Antonella Telefono: 347 6767773 Fax: - Email: - Sito web: http://www.francescocorbetta.it Location: Via Rodari n. 8, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: PALADINO/RAVELLO startDate: 6/29/13 endDate: 10/31/13 Description: DAL 29 GIUGNO AL 31 OTTOBRE 2013 PALADINO/RAVELLO Dal 29 giugno al 31 ottobre 2013, Ravello ospiterà sessanta opere scultoree di Mimmo Paladino (Paduli, 1948) ambientate nei suggestivi spazi di Villa Rufolo (Giardini e Cappella) e sul piazzale dell’Auditorium “Oscar Niemeyer” . Curata da Flavio Arensi, promossa dalla Fondazione Ravello, in stretta collaborazione con Stefano Valanzuolo, Direttore Artistico del Ravello Festival, – l’esclusiva mostra di Paladino presenta 60 opere, tra cui l’imponente installazione dei venti «Testimoni» scelta per dialogare con l’architettura di Niemeyer. «Il percorso espositivo – spiega Flavio Arensi - prende il via fin dai cancelli della Villa, dove è collocata la grande “Stele” di marmo bianco, una figura schematizzata che accoglie il visitatore e lo invita a concedersi un viaggio fra matematica, musica e sogno. Le opere di Paladino, che sono tutte un equilibrio fra segni, simboli e misteri, denotano da sempre un forte legame con la musica e più in generale con l’armonia vissuta come elemento geometrico. Il visitatore è sollecitato da richiami e rimandi al mondo dell’opera lirica e della musica, vivendo il connubio fra scultura e paesaggio». L’esposizione si snoda lungo i principali luoghi di Villa Rufolo, a cominciare dal giardino all’ombra della Torre maggiore dove l’anello di «Zenith» richiama l’Anello di Wagner. Per i viali e i giardini si potranno così incontrare alcune delle celebri opere del maestro beneventano, ambientate negli scorci più poetici, fra le colonne del chiostro, o raggruppate nell’antica sala da pranzo dove sono sistemate tredici sculture di medio formato. Monumentali, invece, il cavallo «Architettura», «Caduto a ragione», la composizione in ferro rosso «Respiro». Si tratta di una sorta di itinerario nella melodia che in Paladino diviene, appunto, motivo geometrico, slancio simbolico, forma pura. Particolare rilevanza ha l’installazione dei venti «Testimoni» in pietra sulla piazza dell’Auditorium progettato dall’archistar brasiliana Oscar Niemeyer. Il rapporto che si crea fra le sculture di Paladino e la costruzione è spettacolare e stravolge la normale prospettiva del luogo. Per celebrare il quattrocentesimo anniversario della morte del compositore Carlo Gesualdo, noto come Gesualdo di Venosa (1566-1613), Paladino è stato invitato dal direttore artistico del Ravello Festival, anche ad elaborare alcune opere ad hoc, collocate e presentate in anteprima nell’antica cappella della villa (“Un omaggio – spiega Valanzuolo, al più visionario ed innovativo tra i musicisti dell’antichità, reso dall’impeto creativo di Paladino nell’anno in cui, non a caso, il Festival si affida al tema conduttore del Domani”). Un ulteriore approfondimento della vicenda umana di Gesualdo prenderà forma grazie alla commissione di un corto che Paladino ha realizzato con l’attore Alessandro Haber, il quale impersonerà il musicista nelle sue ultime ore di vita mentre detta il testamento. «Labyrinthus» - così si intitola il video che sarà proiettato nell’ambito della mostra - si ispira a questo straordinario documento letterario, adattato da Filippo Arriva e reinterpretato con musiche originali da Franco Mussida. Sempre in Villa, negli spazi del Museo, saranno esposti i quattro manifesti che Paladino ha disegnato per la stagione verdiana del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Riccardi Muti (Nabucco, I due Foscari, Attila e Simon Boccanegra), con alcune varianti grafiche, per un totale di ventiquattro tavole fin qui mai presentati al pubblico. Nel catalogo della mostra, edito da Arte’m, oltre al testo del curatore Flavio Arensi, sarà riportata una conversazione fra Filippo Arriva e Mimmo Paladino, e uno scritto di Franco Mussida. Il servizio fotografico delle installazioni è stato affidato a Peppe Avallone, mentre Pasquale Palmieri firma gli scatti effettuati sul set cinematografico. Mimmo Paladino La riflessione artistica di Mimmo Paladino, nato nel 1948 a Paduli, si sviluppa a partire dalla fine degli anni ’60. Affascinato dal clima culturale dell’epoca, tra arte concettuale e Pop Art americana, i cui artisti più rappresentativi avevano esposto alla Biennale di Venezia del ‘64, Paladino incentra la sua prima attività sulla fotografia, associata spesso al disegno, tecnica a lui particolarmente congeniale. La sua prima personale è a Caserta, nel 1969. Gli anni ’70 vedono affermarsi, sempre più incisivamente nel suo percorso, l’interesse per la figura: dalle iniziali sperimentazioni concettuali l’artista trasferisce la propria attenzione sulla pittura figurativa. Strutture geometriche e oggetti quali rami e maschere campeggiano sulle tele dai colori decisi. Nel 1978 è a New York dove inaugura, l’anno successivo, mostre personali alla Marian Goodman Gallery e alla Annina Nosei Gallery. Nel 1980 partecipa alla Biennale di Venezia nella sezione ‘Aperto ’80’ di Achille Bonito Oliva’, ed insieme a Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria, dà vita alla ‘Transavanguardia’. Nel corso degli anni ’80 la sua arte diviene sempre più referenziale e sulle superfici dalle ampie dimensioni e di grande impatto visivo, l’artista rappresenta la vita e il mistero della morte. Le tecniche usate sono diverse: dal disegno all’incisione, all’inserimento nelle tele di elementi tridimensionali. Dal 1985 si dedica alle grandi sculture in bronzo e alle installazioni. Celebre l’intervento del 1995 in Piazza del Plebiscito a Napoli dove realizza una enorme montagna di sale su cui pone sculture con forme animali e umane. Negli anni ‘90 intensifica con successo l’attività all’estero e nel 1994, primo tra gli artisti italiani contemporanei, espone alla Galleria Nazionale di Belle Arti di Pechino. Nel 1999, nell’ambito del South London Gallery Project, in una grotta in mattoni sotto la Roundhouse at Chalk Farm di Londra, installa l’opera ‘I Dormienti’, che dialoga con gli interventi sonori di Brian Eno. Nel 2003 Paladino viene scelto in qualità di rappresentante dell'arte italiana durante la presidenza italiana a Bruxelles: la scultura equestre ‘Zenith’ è installata nella piazza della sede del Parlamento Europeo. Il Centro d'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, nel 2002-2003, gli dedica una mostra retrospettiva e nel 2004 alla Reggia di Caserta, nell'ambito del progetto Terrae Motus, si tiene una personale con i suoi lavori più recenti. Nel 2005 al MAR di Ravenna, per la prima volta, vengono esposte le scenografie realizzate negli ultimi quindici anni. A Napoli al Museo di Capodimonte nel 2005 presenta un lavoro dedicato a Don Chisciotte che prelude ‘Quijote’, il lungometraggio che l’artista dirigerà l’anno successivo. Nel 2008 gli viene affidata la realizzazione della copertura delle impalcature del cantiere di restauro della Ghirlandina, la torre campanaria del Duomo di Modena. Sempre del 2008 è una importante mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma con l’apporto del musicista Brian Eno e una personale presso la Villa Pisani a Stra. Importante installazione è quella presente sull'isola di Lampedusa per commemorare le vittime degli sbarchi clandestini. Nel 2009 esposizione di sculture che riempiono le strade, le piazze e i palazzi del paese, nello scenario incantevole di Orta S. Giulio, sul Lago d'Orta. Il catalogo della mostra è composto da 48 foto originali e inedite di Gianni Berengo Gardin: il famoso fotografo ha realizzato una serie di ritratti a Paladino e alle sue opere. Nel 2010 Mimmo Paladino ha firmato la scenografia di “work in progress”, tour che ha visto riunirsi dopo 30 anni la coppia Lucio Dalla e Francesco De Gregori. Il 10 aprile dello stesso anno è installato un grande cavallo blu di oltre quattro metri all'Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (BS), la casa-museo di Gabriele d'Annunzio. A fine gennaio 2011 realizza la nuova sala permanente del Museo Nazionale Archeologico di Villa Frigerj a Chieti dedicata al Guerriero di Capestrano e inaugura la mostra di sculture incentrata sul “nuovo Guerriero”, allestita presso il Centro espositivo della Fondazione Carichieti a Palazzo De Mayo. Nel 2011 la città di Milano gli dedica un’ampia retrospettiva, curata da Flavio Arensi, a Palazzo Reale, dove è il primo artista contemporaneo a poter esporre nelle sale del piano nobile. Per l’occasione è installata la “Montagna di sale” in piazza Duomo. Nel 2012 i suoi cavalli vengono posizionati sulla Fòcara di Novoli (Lecce), un vero e proprio monumento di ingegneria agraria e devozione, eretto e bruciato in onore di Sant'Antonio Abate e che sfiora i 25 metri di altezza e i 20 metri di diametro alla base. Nel 2012 partecipa alla LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia Ravello, 25 giugno 2013 PALADINO/RAVELLO Ravello, Villa Rufolo Piazzale dell’Auditorium “Oscar Niemeyer” Inaugurazione sabato 29 giugno, ore 12.30, Villa Rufolo con la presenza di Mimmo Paladino 29 giugno – 31 ottobre 2013 Villa Rufolo Piazza Duomo 84010, Ravello (Salerno) – Italia Orari di apertura della Villa: tutti i giorni 9.00 - 21.00 (ultimo ingresso 20.45) Costo biglietto ingresso alla Villa: € 5,00 intero - € 3,00 ridotto* (minori di 12 anni e maggiori di 65 anni) - € 4,00 gruppi maggiori di 15 persone Catalogo Arte’m INFO: Fondazione Ravello, tel. 089 858422 – Villa Rufolo, tel. 089 857621 www.fondazioneravello.it www.ravellofestival.com www.villarufolo.it Ufficio Stampa mostra Marta Paini CLP Relazioni Pubbliche tel. 02 36755700 – fax 02 36755703 marta.paini@clponline.it Ufficio Stampa Fondazione Ravello Dott. Nicola Mansi cell. 340 9002415 Dott. Mario Amodio cell. 392 8680635 ufficiostampa@fondazioneravello.it Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it Location: Piazza Duomo, Ravello tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "PAROLA D'ORDINE: APPARIRE! LE STRATEGIE DI CORTEGGIAMENTO DEGLI UCCELLI" startDate: 6/30/13 endDate: 6/30/13 Description: Domenica 30 giugno 2013, alle ore 11.00 Palazzo Belgiojoso, Corso Matteotti 32. "PAROLA D'ORDINE: APPARIRE! LE STRATEGIE DI CORTEGGIAMENTO DEGLI UCCELLI" Visita guidata del Museo di Storia naturale a cura di Paola Rota L'incontro è organizzato dal Sistema Museale Urbano Lecchese (Si.M.U.L.) all'interno del programma delle iniziative " Musei d'Estate". Ingresso libero Location: Corso Matteotti 32, Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Palazzo Belgioioso email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: AMORE E PSICHE La favola dell’anima startDate: 7/13/13 endDate: 11/3/13 Description: MANTOVA - PALAZZO TE e SAN SEBASTIANO DAL 13 LUGLIO AL 3 NOVEMBRE 2013 LA MOSTRA AMORE E PSICHE La favola dell’anima L’esposizione propone un itinerario storico e artistico fra gli aspetti simbolici e archetipici del mito di Amore e Psiche, attraverso l’accostamento di reperti archeologici della Magna Grecia e dell’età imperiale romana a opere classiche e contemporanee: da Tintoretto a Canova, da Auguste Rodin a Fabrizio Plessi, da Salvador Dalì ad Alfredo Pirri. Un itinerario che si apre idealmente proprio con ’Amore e Psiche’, il capolavoro di Giulio Romano conservato nella residenza gonzaghesca. Dal 13 luglio al 3 novembre 2013, Mantova ospita a Palazzo Te e Palazzo San Sebastiano la mostra Amore e Psiche - La favola dell’anima: un itinerario storico e artistico fra gli aspetti simbolici e archetipici dell’antico mito di Amore e Psiche, ripreso da Apuleio nel II secolo d.C.. Il racconto narra le vicende di Psiche, mortale dalla bellezza eguale a Venere, che diventa sposa di Amore senza mai poterne vedere il viso. Una notte, istigata dalle invidiose sorelle, riesce a scoprirne il volto ma viene immediatamente abbandonata dal dio. Psiche dovrà quindi affrontare una serie di prove, al termine delle quali otterrà l'immortalità e potrà ricongiungersi allo sposo. L’esposizione - curata da Elena Fontanella, organizzata dalla Fondazione DNArt, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e alla Promozione Turistica del Comune di Mantova - presenta reperti archeologici della Magna Grecia e dell’età imperiale romana del IV e V secolo a.C., provenienti dai Musei Capitolini di Roma, dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e da altre importanti istituzioni pubbliche. Ad essi vengono accostate opere d’arte classiche (statue e dipinti di maestri quali Tintoretto, Antonio Canova, Auguste Rodin, Salvador Dalì, Tamara de Lempicka e altri) per giungere infine alla contemporaneità con le installazioni di Fabrizio Plessi, allestita nella Sala dei Giganti, e di Alfredo Pirri. Quest’ultimo per l’occasione ha realizzato Passi, un’opera che, sul pavimento della Camera di Amore e Psiche, vede posata un’ampia superficie specchiante in grado di riflettere il soffitto, al centro della quale è posta la Venere italica di Antonio Canova. “Siamo felici della collaborazione con la Fondazione DNArt - afferma Marco Tonelli, Assessore alle Politiche Culturali e alla Promozione Turistica del Comune di Mantova - perché ci dà l’occasione di realizzare a Mantova una mostra unica. Con l’esposizione di Palazzo Te, infatti, il percorso di Amore e Psiche si arricchisce di un’opera straordinaria e inamovibile: l’affresco della Camera di Amore e Psiche, con i suoi ventidue passi affrescati da Giulio Romano, grande rivale di Raffaello”. Amore e Psiche. La favola dell’anima si basa sull’interpretazione del mito in chiave neoplatonica che venne data nell’Umanesimo, per la quale l’errore di Psiche consiste nel ritenere il divino come una realtà tangibile e verificabile con i sensi, mentre è solo il cuore che può percepirne pienamente la presenza. “La vita attuale - dichiara la curatrice della mostra Elena Fontanella - nega spesso all’uomo gli spazi del sacro. Caoticamente travolti dall’esistenza, siamo impreparati ad affrontare le immense traversate interiori, fatte di vuoti e silenzi, che la vita ci mette davanti. Grazie all’aiuto di una delle favole più belle sull’amore, sulla morte e sulla vita, vogliamo accompagnare il visitatore in questi sentieri dell’anima, sfruttando le immagini artistiche che, nei millenni, si sono ispirate a questa storia”. Due sono le sezioni; la prima, al tempio di San Sebastiano, realizzato su progetto di Leon Battista Alberti, accoglie quella dedicata interamente all’archeologia. Quella a Palazzo Te segue le diverse fasi del racconto di Apuleio - dalla passione alla serenità raggiunta attraverso la speranza - e si apre idealmente dalla Camera di Amore e Psiche, capolavoro affrescato da Giulio Romano conservato proprio nella residenza gonzaghesca. Il racconto e il percorso espositivo prendono entrambi le mosse dalla rivalità nel nome della bellezza. Psiche, nuova Afrodite terrestre, crea inconsapevolmente un sovvertimento dell’ordine cosmico che mette in grave rischio l’armonia stessa delle antiche regole del mondo degli dei. Dall’altro canto, Afrodite - dea della bellezza e dell’amore, che presiede alla fertilità del cosmo su cui agisce la potenza creatrice di Eros - è indignata per l’umana superbia di una mortale che vuole competere con il suo fascino. In questa prima area si confrontano opere di grande rilevanza, come la Venere dai Musei Capitolini, la Venere Italica (1807-1808) di Antonio Canova e Venere (1528) di Palma il Vecchio. Si prosegue quindi con il tema delle nozze ferali di Psiche, prologo del dramma che sta per consumarsi. Una profezia vede infatti Psiche unita in matrimonio con un mostro; proprio per questo motivo, Eros ordina a Zefiro di rapirla per condurla nel suo palazzo dove, con l’ausilio della notte e del buio, potrà incontrare la sua amata. Psiche, felice nella sua nuova casa, subisce tuttavia l’invidia delle sorelle - simbolo della coscienza femminile, ovvero della voce interiore che determina l’evoluzione necessaria per attuare il superamento del semplice amore passionale - che le suggeriscono di uccidere l’amato. Psiche, in quello che rappresenta il più antico modello di atto sacrificale, attende che Eros si sia assopito per sollevare su di lui la lucerna e vederne l’aspetto animalesco: una goccia di olio bollente colpisce però il suo corpo disteso, facendolo sobbalzare e fuggire. Mentre Psiche, con l’illuminazione, determina la conoscenza del proprio amore, Eros si trova a essere sopraffatto dall’amore totalizzante della donna, che impone non l’oscurità dell’inconscio ma la luminosità della coscienza e della consapevolezza, creando un percorso che inevitabilmente conduce anche al dolore e alla separazione. Archetipo della relazione uomo-donna, questa scena viene rappresentata da opere quali Eros dormiente (un marmo della prima età imperiale, da originale ellenistico dei Musei Capitolini), Letto funerario da Amiternum, (bronzo e argento della fine I secolo a.C. – inizio I secolo d.C., dal Museo archeologico nazionale d’Abruzzo di Chieti), Psiche scopre Amore (XVII secolo) del Candlelight Master, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma. Privata dell’amante, Psiche cade nella più cupa disperazione e si consegna ad Afrodite, sperando di poterne placare l’ira. La dea decide di sottoporla a una serie di quattro prove, l’ultima delle quali prevede di scendere agli inferi per chiedere a Persefone l’elisir della giovinezza perenne. Sarà una torre, simbolo del sapere umano, ad aiutarla in questa impresa; sulla strada del ritorno tuttavia la curiosità vince nuovamente la fanciulla che, inalando il fluido, cade in un sonno profondo simile alla morte. Questa sezione ospita una delle splendide pinakes (quadretti votivi in terracotta della prima metà del V secolo a.C.) provenienti dagli scavi del Santuario di Persefono di Locri, raffigurante l’offerta della palla a Persefone. Solo Eros, che non si era mai rassegnato a vivere senza Psiche, riuscirà a risvegliare l’amata con le sue frecce amorose, assicurando al racconto il lieto fine e il tenero abbraccio raffigurato in tanti famosi gruppi scultorei, come il gesso di Pietro Tenerani Psiche svenuta, del 1822. Amore e Psiche stanti (1810 ca.), capolavoro in gesso di Antonio Canova, testimonia la compassione di Zeus che concederà ai due amanti di unirsi nell’immortalità. Il mito porta così alla luce uno snodo epocale nello sviluppo della religiosità antica e della concezione dell’anima: la capacità di amare è una scintilla divina, e la trasformazione dell’anima attraverso l’amore è un mistero che avvicina a dio. Mantova, luglio 2013 AMORE E PSICHE. La favola dell’Anima Mantova, Palazzo Te e San Sebastiano 13 luglio - 3 novembre 2013 Orari: lunedì 13 – 18; martedì, mercoledì, giovedì 9 – 18; venerdì, sabato 9 – 20; domenica 9 – 18. Biglietti: intero € 13,00; ridotto € 10.00; ridotto speciale € 7,00 Il biglietto d’ingresso consenta la visita alla mostra, a Palazzo Te e a San Sebastiano La biglietteria chiude mezz'ora prima. Informazioni tel. 0376 323266 biglietteria.te@comune.mantova.gov.it Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche Anna Defrancesco, tel. 02 36 755 700 anna.defrancesco@clponline.it; www.clponline.it Ufficio stampa Fondazione DNArt Alessandra Perera, tel. 339.6007601 Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it Location: Viale Te 13, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : biglietteria.te@comune.mantova.gov.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "GLI ARANCINI DI MONTALBANO" startDate: 7/6/13 endDate: 7/6/13 Description: Continuano le proposte di "Teatro in salotto": dopo le prime esperienze, altri nostri soci con la passione della cucina e il gusto dell’ospitalità e della convivialità si vogliono cimentare in questa esperienza. Questa volta torniamo a Lecco, a casa di una nostra socia, Mirella Caruso, che è cuoca non per professione, ma per passione ed è siciliana d’origine. Mirella ci propone la sua Sicilia in tavola, in particolare la sua Catania, con una nuova versione della cena-spettacolo "GLI ARANCINI DI MONTALBANO", arricchita dalla recitazione di nuovi brani tratti dai capolavori della letteratura siciliana e dall'esecuzione di canzoni d'autore. L’appuntamento quindi è SABATO 6 LUGLIO, ALLE ORE 20.30, a Lecco, con "GLI ARANCINI DI MONTALBANO" - Banchetto teatrale a cura di Mauro Rossetto e Luca Radaelli I piatti della tradizione catanese saranno accompagnati da brani tratti da romanzi e racconti di Andrea Camilleri, di Giuseppe Tommasi da Lampedusa e di Federico De Roberto interpretati da Luca Radaelli, attore e regista, e dai commenti storico-culinari di Mauro Rossetto. I partecipanti saranno anche allietati da canzoni siciliane tradizionali e d'autore. A chi avrà prenotato verrà comunicato l'esatto indirizzo dell'incontro, con le indicazioni stradali per raggiungerlo. Una serata arricchita dal privilegio di essere in pochi (22) invitati, accuditi personalmente da Mirella e dai suoi amici, in un contesto informale. Menu Caponata di melanzana Polpettine di tonno con pomodorini Pachino igp Arancini di riso alla catanese Sarde a beccafico Biancomangiare con pistacchi di Bronte dop Caffè Limoncello fatto in casa con limoni bio I vini: Sicilia Igt bianco e Sicilia Igt rosso, da definire Quota partecipazione: soci Atelier: € 32 – non soci € 35 Per informazioni e prenotazioni: Atelier delle Arti e del Gusto via Sondrio 10 23900 LECCO tel./fax: 0341.360592 cell. 329.2150450 mail: info@atelierdelgusto.it www.atelierdelgusto.it Location: via Sondrio 10, Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@atelierdelgusto.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: KANGAROO non ti capisco a cura di ZaKaGi startDate: 7/5/13 endDate: 9/30/13 Description: Isola Bella • Lago Maggiore Spazio Luparia • Stresa Mostra d’arte contemporanea KANGAROO non ti capisco a cura di ZaKaGi 5.7.2013 - 30.9.2013 Vernissage 5.7.2013, ore 18.30 Nel meraviglioso scenario del Lago Maggiore prende il via, grazie ai patrocini di Regione Piemonte, Comune di Stresa e Comune di Colonia, la diciassettesima edizione dello Spirito del Lago, manifestazione internazionale, unica in tutto il panorama europeo, nata dalla collaborazione tra Giampiero Zanzi, Birgit Kahle e Peter Gilles, al fine di valorizzare e sostenere lo sviluppo culturale del territorio. Nove artisti provenienti da diversi paesi sono stati chiamati a confrontarsi su un tema esistenziale, ogni anno diverso. “KANGAROO Non ti capisco”, il titolo di questa nuova edizione, riassume perfettamente il desiderio di mettere in luce tutte quelle diversità che solo in apparenza ci dividono e che costituiscono il punto focale del dialogo interculturale e artistico. «kangaroo » rispose un indigeno australiano al Capitano britannico James Cook che gli chiedeva cosa fossero quegli strani animali saltellanti nella steppa. «Non capisco », intendeva l'aborigeno digiuno di lingua inglese. E il capitano pensò fosse il nome in lingua locale di una nuova specie. Pare sia una leggenda, ma spiega bene come, anche da un’incomprensione, possa nascere la conoscenza. Le opere saranno dislocate tra lo Spazio Luparia di Stresa e l’antico borgo dell’Isola Bella. Artisti: Giovanni Crippa, Mic Enneper, Peter Gilles, Ferdinando Greco, Ale Guzzetti, Andreas Kaiser, Christian Keinstar, Marco Magrini, Federico Simonelli KANGAROO non ti capisco 5.7.2013 - 30.9.2013 Stresa - Spazio Luparia, inaugurazione 5.7.2013, ore 18.00 Orari: venerdì-domenica, ore 17.00-22.00 e su appuntamento Isola Bella, Hotel/Ristorante Elvezia, inaugurazione 6.7.2013, ore 18.00 Orari: martedì-domenica, ore 12.00-18.00 e su appuntamento Per informazioni: Lo Spirito del Lago O.N.L.U.S. Hotel Elvezia • Isola Bella – 28838 Stresa (VB) 348.87.14.310 • info@elevezia.it www.lospiritodellago.it UFFICIO STAMPA ANTEA anteapress@gmail.com Location: Via Al Fornello, 3 Stresa tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "LAKE COMO SUMMER SCHOOL" startDate: 7/7/13 endDate: 7/21/13 Description: Dal 07 al 21 Luglio 2013 Comune: Griante Sport "LAKE COMO SUMMER SCHOOL" Dal 7 al 21 luglio 2013 la storica Villa la Collina, sede della fondazione Adenauer, apre per la prima volta al mondo le proprie sale e il meraviglioso parco per ospitare la prina Summer School miltidisciplinare in Italia. Corsi di trekking, e passeggiate panoramiche e tanto altro. Luogo: Villa la Collina di Griante Orario: - Telefono: 335 1804858 Fax: - Email: raffaella.girola@lakecomosummerschool.com Sito web: http://www.lakecomosummerschool.com Location: Via Roma, 11 Griante tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ACTION PAINTING la pittura in azione! startDate: 7/6/13 endDate: 7/6/13 Description: Ore 18.30 Pittura libera in gruppo su grande supporto. Musica dal vivo e aperitivo finale. Adesioni al 3494950304 Location: Via Vergani 1, Varese tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Fabrizio Campanelli presenta Voci e musiche per Luminose startDate: 7/6/13 endDate: 7/6/13 Description: Nell’ambito della serie di incontri LA CONNESSIONE MISTERIOSA polisemie luminose di Giorgio Riva Fabrizio Campanelli presenta Voci e musiche per Luminose sabato 6 luglio 2013, ore 21:45 Villa Tre Tetti, Sirtori (LC) Le sperimentazioni sonore di Fabrizio Campanelli entrano ai Tre Tetti con tre creazioni originali e squillanti che interloquiscono con le Luminose di Giorgio Riva poste nella zona sud-ovest del giardino dei Tre Tetti. Saltimbancò trae nome e spunto da un’intuizione di Giorgio Riva che Campanelli traduce in un’invenzione musicale cui partecipa anche la splendida voce di Dorotea Mele. Punto di partenza sono le sillabe scandite di sal-tim-ban-cò, sillabe che già con l’accentazione tronca si allontanano dalla parola da cui nascono e che via via si combinano con un ordine musicale sempre più lontano dall’originario ordine lessicale. Campanelli le immerge infine in un componimento musicale i cui suoni si spazializzano in rapporto all’ordine con cui si presentano le sculture luminose di Sud–Ovest. La convergenza sensoriale di occhio e orecchio sui movimenti dei suoni che passano da una scultura all’altra sfida e confonde i pensieri dei visitatori in un irriverente gioco musicale di attese, false certezze e tradimenti. Al centro, l’idea – ovunque presente ai Tre Tetti – di un’unica prospettiva spaziale per suoni e immagini. Voci di Luminose è un’installazione acustica che consente al pubblico di dialogare virtualmente con le Luminose. Complici alcuni microfoni e, dietro le quinte, un algoritmo segreto che finge di rispondere alle voci e ai mormorii degli astanti, ma che in realtà esprime l’estroso umorismo di Fabrizio Campanelli. Infine in Lingua non è! brano-lampo, Riva e Campanelli fanno emergere dal bosco persino la voce di Dante. Fabrizio Campanelli, musicista e compositore livornese, ha sviluppato tecniche e linguaggi molto innovativi nella composizione di musiche per immagini. Ha scritto musiche per film come “L’Uomo Perfetto” e “Solo un Padre” di Luca Lucini. Sono sue le musiche per documentari storici come “Storia della Shoah” e “Storia della Prima Repubblica”. Ha composto anche diverse sigle televisive come per CLASSICA di Sky. Sono notissimi i suoi brani legali alle pubblicità televisive. In ambito accademico le sue ricerche si sono focalizzate sull’azione della musica nella pubblicità, tema sul quale tiene seminari presso l’Università Cattolica di Milano. Membro dell’Accademia del Cinema Italiano. Ha vinto il 44° Key Award per la miglior musica originale. Ufficio Stampa Maria Chiara Salvanelli cell 3334580190 - email mariachiara@salvanelli.it Giorgio Riva, Sol, 2009. Location: Via Belvedere, 39 Sirtori tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: "SOTTO IL SEGNO DELLA BALENA" Mostra di sculture monumentali di NICOLA SALVATORE . startDate: 5/26/13 endDate: 7/28/13 Description: Dal 26 Maggio al 28 Luglio 2013 Comune: Como Mostra, Esposizione "SOTTO IL SEGNO DELLA BALENA" Mostra di sculture monumentali di NICOLA SALVATORE .Ferro, bronzo, alluminio, acciaio lavorato e tessuti sono alcuni dei materiali con cui l’artista realizza sculture di grandi dimensioni che sorprendono il visitatore, entrando in dialogo con lo spazio naturale che le ospita. Luogo: Parco di Villa Olmo Orario: dalle 7,00 alle 23,00 €: gratuito Info: Ufficio Cultura -Comune di Como Telefono: 031 252352 Fax: - Email: cultura@comune.como.it Sito web: - Telefono: 031 269393 Fax: - Location: Via Cantoni 1, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: COMPAGNI A 4 ZAMPE-L'UOMO E L'ANIMALE: UN RAPPORTO IN "EVOLUZIONE" startDate: 7/7/13 endDate: 7/7/13 Description: Domenica 7 luglio, ore 11 Palazzo Belgiojoso COMPAGNI A 4 ZAMPE-L'UOMO E L'ANIMALE: UN RAPPORTO IN "EVOLUZIONE" Visita guidata del Museo di Storia naturale e del Museo Archeologico a cura di Marta Civilini. Location: Corso Matteotti, 32 Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo Palazzo Belgioioso email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: IN VIAGGIO CON UBU TRA LE FORME E I COLORI startDate: 7/7/13 endDate: 7/7/13 Description: Domenica 7 luglio,ore 17 Palazzo delle Paure IN VIAGGIO CON UBU TRA LE FORME E I COLORI Attività per bambini dai 3 agli 8 anni accompagnati da un adulto. Visita guidata e laboratorio artistico-espressivo nella Galleria comunale- Sezione d'Arte contemporanea a cura di Mariella Bonacina Prenotazione obbligatoria Informazioni: Si.M.U.L-Servizi educativi Email:mauro.rossetto@comune.lecco.it Tel. 0341/481247-49 fax 0341/369251 (da lunedì a venerdì, ore 9.30/13.00) www.museilecco.org Location: Piazza XX Settembre, 22 Lecco tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Castello Gamba startDate: 7/1/13 endDate: 8/31/13 Description: Castello Gamba Châtillon, luglio – agosto 2013 II Castello Gamba di Châtillon è una nuova realtà museale, inaugurata lo scorso ottobre, dedicata all’arte moderna e contemporanea, che si inserisce all’interno del sistema di valorizzazione e fruizione pubblica delle dimore storiche e dei castelli valdostani: è infatti uno dei tre monumenti architettonici presenti nel territorio del Comune di Châtillon insieme al castello di Ussel - sede di esposizioni temporanee estive curate dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta - e quello Passerin d’Entrèves, di proprietà privata. Luogo di arte e di cultura da visitare sia per l’apprendimento che per lo svago, è dotato di una serie di servizi pensati per avvicinare le diverse fasce di visitatori (famiglie, adulti, scuole, bambini, giovani) all’arte moderna e contemporanea attraverso attività di laboratorio, visite guidate e una serie di eventi ideati per offrire occasioni di esperienza, emozione e apprendimento dell’arte. Dall’inaugurazione ad oggi è stato visitato da oltre 8.000 persone; le attività del programma didattico hanno coinvolto oltre 1.850 studenti (circa una classe al giorno) e 2.500 adulti e famiglie. L’attività didattica prosegue anche a metà luglio, in occasione del ritiro estivo della Juventus a Châtillon, con un ciclo di quattro laboratori didattici per bambini e famiglie dedicati al connubio arte e sport. Il parco di circa 7.000 metri quadrati, che circonda il museo e ospita alcuni alberi monumentali, diviene nella bella stagione spazio per eventi complementari alla programmazione artistica del museo: qui vanno in scena ad agosto quattro appuntamenti con la grande musica. Apre la rassegna Giovani talenti in Gamba, dove i protagonisti sono i futuri talenti del concertismo internazionale che, in questo contesto scenico d’eccezione, presentano al pubblico i risultati del loro percorso artistico: il 10 agosto Beatrice Rana, reduce con successo dal prestigioso concorso internazionale Van Cliburn; il 13 agosto Boris Giltburg, vincitore del Concorso internazionale Reine Elisabeth di Bruxelles, il 23 agosto il giovane violoncellista Alexander Buzlov accompagnato al pianoforte da Monaldo Braconi. Il 21 agosto è invece la volta della rassegna musicale itinerante nei castelli valdostani Châteaux en Musique con il concerto dell’Orchestra Arsnova, introdotta da Andrea Damarco di Replicante Teatro e diretta da Andrea Morello con il soprano Sandra Balducci, che presenta il concerto «Tacea la notte placida» con brani di Verdi, Mascagni, Bellini, Wagner, Rossini. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito. Il Castello, costruito tra il 1901 e il 1903 dal barone Carlo Maurizio Gamba, appartiene alla Regione autonoma Valle d'Aosta dal 1982 e, dopo un complesso intervento di restauro, ospita la collezione di arte moderna e contemporanea regionale che comprende oltre 1.500 opere. Il percorso espositivo - secondo il progetto museografico realizzato dagli architetti Roberto Pagliero e Salvatore Simonetti - si snoda attraverso 13 sale distribuite sui due piani dell’edificio e presenta una selezione - curata da Rosanna Maggio Serra - di 150 opere tra dipinti, sculture, installazioni, raccolte grafiche e fotografiche, che vanno dall’Ottocento ad oggi attraversando l’Informale, l’Astrattismo geometrico, la Transavanguardia e la Pop Art. Particolare rilievo è dato al territorio valdostano attraverso l’attività degli artisti locali, o attivi nella Valle su committenza regionale e in questa direzione viene pianificata e programmata un’attività di valorizzazione e promozione. Prosegue, infatti, sino all’autunno l’omaggio a Italo Mus (1892 - 1967), artista nativo di Châtillon e simbolo della Valle d’Aosta, con la mostra allestita nello spazio destinato alle esposizioni temporanee e nell’altana panoramica al terzo piano del Castello. Indirizzo: CASTELLO GAMBA, Località Cret de Breil, 11024 Châtillon (Valle d’Aosta) Orari: aprile-settembre 10.00-18.00; ottobre-marzo 9.30-13.00 / 14.00-17.30, chiuso mercoledì, 1° gennaio e 25 dicembre Ingressi: intero 5 Euro, ridotto 3 Euro attività didattiche per adulti (comprensivo di ingresso al Castello) 10 Euro visita guidata per adulti 8 Euro attività didattiche per bambini (comprensivo di ingresso al Castello) 3 Euro Informazioni: info.castellogamba@regione.vda.it, telefono 0166 563252 Sito internet: www.castellogamba.vda.it Pubblicazione: Silvana Editoriale Indicazioni stradali: Châtillon si trova a 24 km da Aosta. E’ raggiungibile in auto (Autostrada A 5, uscita Saint-Vincent/Châtillon); in treno (stazione di Châtillon); in pullman da Aosta, Torino, Milano Ufficio stampa nazionale: Alessandra Santerini, cell. 335 6853767, email: alessandrasanterini@gmail.com Ilaria Gianoli, cell. 333 6317344, email ilariagianoli@tin.it Location: Cret de Breil, 11024 Châtillon tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info.castellogamba@regione.vda.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ECCO gli Acquerelli startDate: 9/21/13 endDate: 11/3/13 Description: L’Associazione Italiana Acquerellisti con il patrocinio del Comune di Maccagno, della Regione Lombardia e della Provincia di Varese, l’ospitalità del Civico Museo Parisi Valle e della Pro Loco Maccagno, organizza ECCO gli Acquerelli Mostra Internazionale dell’Acquerello Italia, Australia, Brasile, Polonia, Spagna Almeno 120 acquerelli saranno esposti nel prestigioso Civico Museo “Parisi-Valle” di Maccagno, dal 21 Settembre al 3 Novembre 2013. La mostra comprende dipinti realizzati dagli artisti aderenti all'Associazione Italiana Acquerellisti e da quelli provenienti da Australia, Brasile, Polonia e Spagna. L’Inaugurazione è Sabato 21 Settembre, alle ore 17, nelle sale del Civico Museo. Domenica 22 Settembre alle 16 nell’Auditorium comunale di Maccagno (via Pietro Valsecchi 23) saranno offerte al pubblico dimostrazioni dal vivo della tecnica pittorica. Da Lunedì 23 a Sabato 28 Settembre i Maestri Ryszard Rogala dell’Associazione Acquerellisti Polacchi e Anet Duncan dell’Associazione Acquerellisti della Catalogna, terranno lezioni di pittura ad acquerello nella sede della Casa dei Colori e delle Forme (via Giacomo Matteotti 20), oltre che nelle vie e negli angoli suggestivi di Maccagno. Ai corsi potranno aderire, previa iscrizione, oltre ai pittori presenti anche persone del pubblico desiderose di mettere alla prova le loro abilità pittoriche e sperimentare l'affascinante tecnica dell'acquerello. L'Associazione Italiana Acquerellisti nasce nel 1974 a Milano, si diffonde presto in Italia e all'estero e organizza mostre ed eventi a livello nazionale ed internazionale. E' co-fondatrice dell'European Confederation of Watercolour Societies: il network internazionale che raggruppa associazioni analoghe di ben 13 Paesi europei. Scopo principale dell'Associazione è la tutela e la divulgazione dell’antica tecnica della pittura ad acquerello. Maccagno (VA), Civico Museo Parisi Valle via Leopoldo Giampaolo, 1 giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00-12.00/15.00-19.00 ingresso gratuito Inaugurazione: Sabato 21 Settembre ore 17 Per ulteriori informazioni: AIA info@acquerello-aia.it www.acquerello-aia.it Tel. 0295380382 Civico Museo Parisi Valle http://www.museoparisivalle.it/ Tel. 0332 561202 Proloco www.prolocomaccagno.it http://en.lagomaggiore.net. Tel. 0332 562009 Location: Via Pietro Valsecchi 23, Maccagno tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@acquerello-aia.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Reggia di Monza > Serrone Villa Reale startDate: 9/4/13 endDate: 1/6/14 Description: Reggia di Monza > Serrone Villa Reale Dal 4 settembre 2013 al 6 gennaio 2014 “E subito riprende il viaggio…” Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendio La mostra, allestita al Serrone della Villa Reale, presenterà 100 opere di artisti italiani attivi tra il secondo dopoguerra e gli anni Settanta, da Achille Funi a Ennio Morlotti, da Lucio Fontana a Fausto Melotti, da Giacomo Manzù a Bruno Munari ad altri. L’iniziativa, seconda tappa di un percorso che ha toccato la Triennale di Milano, si pone l’obiettivo di sostenere l’attività del Museo d’Arte di Gallarate (VA), dopo l’incendio dello scorso 14 febbraio, in attesa della riapertura. Dal 4 settembre 2013 al 6 gennaio 2014, il Serrone della Villa Reale di Monza ospiterà la mostra “E subito riprende il viaggio… Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendio”. L’esposizione, curata da Emma Zanella e Giulia Formenti, è la seconda tappa - la prima è in corso alla Triennale di Milano, fino al 25 agosto - di un percorso condiviso e partecipato tra il MA*GA - Museo Arte Gallarate, il Comune di Gallarate, il Comune di Monza, la Fondazione La Triennale di Milano e il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, per consentire all’istituzione museale gallaratese di continuare la propria attività, improvvisamente interrotta dopo l’incendio del 14 febbraio 2013; in questo modo si realizza un’operazione di concreto sostegno istituzionale ed economico a un museo della Regione Lombardia. “E subito riprende il viaggio…” - da un verso della poesia di Giuseppe Ungaretti, Allegria di naufragi - è l’occasione per proporre al pubblico la storia e la costante attività di studio e valorizzazione dell’arte contemporanea del MA*GA, attraverso l’esposizione di opere simbolo della sua collezione permanente. In particolare, alla Villa Reale di Monza 100 opere (dipinti e sculture) approfondiranno le ricerche artistiche che hanno segnato la cultura italiana dal secondo dopoguerra agli anni Settanta, con qualche affondo fino ai giorni nostri, con lavori di Renato Guttuso, Achille Funi, Ennio Morlotti, Enrico Prampolini, Lucio Fontana, Fausto Melotti, Agostino Bonalumi, Bruno Munari e di quegli artisti che, padri della contemporaneità, con il loro linguaggio hanno testimoniato l’eredità lasciata dalle avanguardie storiche e hanno profeticamente preannunciato la rivoluzione delle neoavanguardie della seconda metà del Novecento. Per la prima volta, verrà inoltre presentato al pubblico un nucleo della Collezione Walter Fontana, un’importante raccolta privata che entra, proprio a partire da questo momento, a far parte delle collezioni del MA*GA in comodato. Monza, luglio 2013 E subito riprende il viaggio… Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendio Reggia di Monza Serrone della Villa Reale Mostra a cura di: Emma Zanella, Giulia Formenti Periodo: 4 settembre 2013 - 6 gennaio 2014 Orari: Dal 4 Settembre al 15 ottobre 2013: Lunedì chiusura dal Martedì alla Domenica dalle ore 10,30 alle ore 19,00 (ultimo ingresso 18,30) Dal 16 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014 Lunedì chiusura dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,30 alle ore 16,30 (ultimo ingresso 16,00) Sabato e Domenica dalle 10,30 alle ore 18,30 (ultimo ingresso 18,00) Organizzazione a cura di: Vittoria Broggini, Laura Carrù, Alessandro Castiglioni, Lorena Giuranna Opere: Collezione MA*GA dagli anni Cinquanta ai Settanta e Collezione Walter Fontana Biglietteria: € 6,00 ; ingresso gratuito fino a 12 anni d’età ridotto: € 4,00 (over 65 anni, under 18 anni, enti convenzionati). Gruppi (minimo 15 persone): € 4,00 Catalogo: guida della collezione del MA*GA - Electa Servizi educativi scuole dell’infanzia, elementari e medie, pubblico adulto e famiglie a cura del Museo MA*GA Info: tel. 039 39464213 - mostramaga@reggiadimonza.it Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche Anna Defrancesco tel. 02 36 755 700 mob. 349 6107625 anna.defrancesco@clponline.it Location: Viale Regina Margherita, Monza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10024 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: DALLA TERRA CON IL FUOCO IL MARTELLO E LA LIMA startDate: 7/28/13 endDate: 10/27/13 Description: DALLA TERRA CON IL FUOCO IL MARTELLO E LA LIMA Mostra di manufatti artistici in ferro dal 28 luglio al 27 ottobre La tradizione della lavorazione del ferro a Premana vista da una angolazione particolare. La vena artistica e delicata che esce da braccia vigorose use al ferro, al fuoco e al martello. Devozione e spirito religioso che hanno permesso, con elementi decorativi ispirati alla natura, con croci e inferiate, di decorare le chiese, le cappelle e le cime dei monti. Oggetti decorativi, suppellettili e lampadari, trofei e cornici, cancelli e porte e finestre realizzati nel corso del ‘900. Arte sacra e arte profana che racconta di uno stile di vita rigoroso e austero che tuttavia riusciva a esprimere il senso di bellezza in delicati boccioli di rosa e in piccole stelle alpine forgiate nel ferro. A disposizione al museo anche il catalogo fotografico con una selezione delle più importanti opere realizzate nel territorio. RISORSE ANIMALI Concorso fotografico "Animali della Montagna, una risorsa per il pianeta". Questo è il sottotitolo del concorso fotografico aperto fino al 8 settembre 2013 e realizzato in collaborazione con il MUU di Vendrogno e il Museo delle Grigne di Esino Lario.Il concorso è aperto a tutti, professionisti e non, bravi e meno bravi, adulti e bambini. Il tema: gli animali delle nostre montagne, domestici o selvatici, visti come risorsa (risorsa di lavoro, di cibo, di lana ma anche di divertimento, svago, compagnia, come risorsa naturale e quindi come bellezza del paesaggio…..). Le modalità di partecipazione, i recapiti di consegna delle foto e della scheda di iscrizione sono indicati nel regolamento. A Premana le foto in formato cartaceo 20X30 con la scheda di iscrizione possono essere consegnate al museo oppure ai consiglieri . Le foto in formato digitale vanno inviate all’indirizzo museo.premana@libero.it. Location: Via Roma 17, Premana tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Museo etnografico Premana email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Immaginario Toscano Pittura e scultura a confronto Ivo Lombardi - Maximo Pellegrinetti A cura di Salvatore Marsiglione startDate: 8/22/13 endDate: 9/14/13 Description: MAG - Marsiglione Arts Gallery presenta Immagine in linea 2 Immaginario Toscano Pittura e scultura a confronto Ivo Lombardi - Maximo Pellegrinetti A cura di Salvatore Marsiglione Dal 22 agosto al 14 settembre 2013 Opening: Giovedì 22 agosto 2013 dalle 18.30 Orari : martedì - sabato 10:00 - 13:00 | 15:00 - 19:30 MAG - Marsiglione Arts Gallery Via Vitani, 31 22100 Como Tel:+39 328 7521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.magcomo.it www.facebook.com/MAGComo www.youtube.com/MAGComo Sempre fedele alla sua vocazione e missione culturale, la MAG di Como presenta al pubblico una bipersonale di “origini” toscane. Due artisti tecnicamente opposti fra loro ma vicini per appartenenza territoriale: Maximo Pellegrinetti, nato a Viareggio nel 1960, e Ivo Lombardi, nato a Livorno nel 1936, vedranno le loro opere accostate in un dialogo silenzioso ed enigmatico in un universo di linguaggi paralleli. La marmorea scultura di Pellegrinetti si assottiglia fino a divenire “quadro” da collocare a parete, mentre i quadri di approccio dadaista e astratto di Lombardi, acquisiscono la tridimensionalità attraverso molteplici materiali corposi. Maximo Pellegrinetti, attualmente Direttore del dipartimento di Scultura presso l’Accademia di belle Arti di Brera, predilige l’uso del marmo per la sue opere, realizzando delle superfici sottili, sulle quali scolpisce un segno inciso e profondo. Linee cromaticamente attraenti, espressione di un alfabeto immaginario, sconosciuto e misterioso, che spinge lo spettatore a interrogarsi sulle sue forme, percependo le sensazioni e le emozioni dell’artista solo attraverso segni apparentemente indecifrabili. Confini, sotto le spoglie di immagini arcane, che portano a un mondo sospeso di silenzio e contemplazione. Nell’opera di Ivo Lombardi, la prevedibilità della visione è alterata da una simultaneità di sistemi che si impregnano di altri sistemi, di insiemi che si fondono e si allargano, di presenze inconsuete che affiorano in maniera caparbia. Realtà astratte nel segno di una materia pittorica forte, tangibile. Le sue opere, profane e attraenti, protettive e ingannevoli, sembrano voler trasudare le diverse emozioni di un tempo che è impossibile distinguere in passato, presente e futuro. Il cuoio che ricorda la materia naturale e i primordi dell’uomo diviene rappresentazione pura e imponente, si fa spazio scenico inducendo la mente ad attraversare e riattraversare i luoghi della memoria ancestrale. Frontiere da oltrepassare con lo sguardo, in un movimento di navigazione visiva alla ricerca di punti a cui ancorarsi. Mappe vitali di pigmenti, che scavano nella memoria personale dello spettatore, portandolo a una realtà da scoprire. Un piacevole dispiegarsi di sentimenti che si affacciano dalla tela, rievocando percorsi illuminati da improvvisi blu o elementi di cuoio. Due realtà, quelle di Pellegrinetti e Lombardi, affini per volontà ma lontane per modus operandi. L’uno vuole condurci in questa terra silenziosa di contemplazione attraverso la semplicità della materia e del gesto artistico; l’altro attraverso la forza materica ed esistenziale della pittura, vuole rappresentare un rapporto proliferante ed etereo, dove pittura, scultura e narrazione si incontrano dando vita ad un universo fatto di territori, arcaismi, sogni ed impulsi. Opere che richiedono di essere osservate fuori dagli schemi della frenesia quotidiana, ma che necessitano uno sguardo disposto a una pacificazione interiore. Opere da sentire, da percepire con l’anima. Si aggiunge inoltre la notizia che la MAG presenterà dal 17 agosto al 7 settembre due suoi artisti in un dialogo tra pittura e scultura: Armando Fettolini e Enzo Bersezio alla MXM ARTE CONTEMPORANEA di Pietrasanta (LU). Salvatore Marsiglione GALLERY MANAGER Location: Via Vitani 31, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: PIETRO DENTE Policromie urbane in 3D startDate: 9/1/13 endDate: 10/2/13 Description: Zanini Contemporary Gallery Presenta PIETRO DENTE Policromie urbane in 3D Vernissage Domenica 1 SETTEMBRE alle ore 18.30 a cura di Marino Massarotti La mostra è patrocinata dal Comune di San Benedetto Po (MN) Durata della Mostra: 1 Settembre - 2 Ottobre 2013 Via Virgilio 7, San Benedetto Po (Mantova) Tutti i giorni: 10-12 / 15.30-19.00 zaninicontemporary@gmail.com / 360.952089 – 335.6716531 www.zaniniarte.com Facebook: Art Gallery Zanini Arte Si apre con l'artista Pietro Dente, la nuova stagione di esposizioni d'arte contemporanea promosse dalla Zanini Contemporary Gallery per l'anno 2013/2014. La calendarizzazione di questo nuovo anno lavorativo prevede l'inaugurazione di una mostra ogni prima domenica del mese e la presenza di una conferenza della rassegna Caffè Letterario, ormai alla sua seconda edizione, alla terza domenica del mese. Pietro Dente Pietro Dente nasce nel 1977 a Padova dove frequenta il liceo artistico, prosegue poi gli studi presso il D.A.M.S. di Bologna dove si laurea nel 2003. Amplia i suoi interessi artistici frequentando svariati corsi di grafica, design e fotografia. Inizia la sua carriera espositiva fin dal 1996 partecipando a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Tra cui Die Rahmenwerkstatt, Cornelia Hartmann, Linsengericht – Altenhasslau (Germania); Art Gallery Santa Teresa, Fano (PU); Galleria Cargo20, Verona; Tough Air for the pretence of a urban-venecian view, Hotel Villa Laguna, Venezia Lido; La maison de l'elephant, a cura di Bruno Reymond, Sant Jordi, Ibiza; Scorci urbani in aria dura, a cura di Deborah Petroni, Rubens Fogacci, Davide Foschi, presentata da Alberto Gross, Galleria Wikiarte, Bologna; Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano, a cura di Maria Beatrice Rigobello Autizi, presentata da Elisabetta Gastaldi, Museo Internazionale del Vetro d’Arte e delle Terme, patrocinata dal Comune di Montegrotto Terme (PD); Collettiva God is a Tree Not a T.V. a cura di Wayne Rasmussen, Brisban, Australia. - 1° finalista al concorso Florence-Shanghai Prize 2012-2013 (con l'opera “Tough air for the pretence of a urban view nº 70 (New York) ” - Vincitore del 5° Premio Contemporary Art Talent Show (opera in concorso “Aria dura per la finzione di uno scorcio urbano 50-Ground Zero”) presso ArtePadova 2012 - Terzo premio Concorso SilentARTmovies sez. pittura, Collettiva nell’ambito del 6° Festival Strade del Cinema, Aosta, 2007 "Ciò che conferisce ai “paesaggi urbani” di Dente tutta la loro magica irrealtà è quel senso di sospensione, di trasparenza di quelle pareti, della lontananza di quelle strade, dell’evanescenza di quelle facciate dietro le quali si immagina una vita reale, che però non esce mai da un’esistenza sognata. Il peso della materia è scomparso, la città incombe con la sua caotica giungla di cemento ed appare trasfigurata da una geometria e da una prospettiva perfetta che la rende ancor più un mondo di suggestioni nascoste che in alcuni casi sembrano sfiorare un incubo. Unica speranza di comunicazione (e di riscatto?) sono le vie che corrono sopraelevate ad indicare un rapporto umanizzato. L’uomo come tale comunque non esiste e la natura è un ricordo lontano. Il tutto viene raggiunto con una grande castità di mezzi pittorici mentre il disegno è sempre capace di costruire un plasticismo teso dalla terra al cielo. Il colore è usato con una tecnica che ricorda, nella sua ricerca di singole luci ravvicinate, il divisionismo, e raggiunge risultati spesso monocromi all’apparenza visiva che celano in realtà un universo più complesso. Siamo dunque di fronte ad un astrattismo figurativo in una evoluzione che sarà interessante seguire”. Marino Massarotti Marino Massarotti nasce a Milano nel 1938. Da molto tempo, accanto alle attività propriamente scientifiche (laurea in Medicina e Chirurgia, specializzazione in Neurochirurgia e Neuropsichiatria), ha sviluppato specifici interessi nel campo delle arti figurative, partendo dalle sue conoscenze professionali. E’ stato tra i primi ad applicare la radiografia nello studio di dipinti antichi per studiarne le caratteristiche; ha studiato l’antica ceramica apula della Magna Grecia ed ha partecipato a scavi nel territorio di Golasecca (Lago Maggiore) che hanno riportato alla luce reperti fittili dell’età del ferro di tipo villanoviano; ha visitato i maggiori musei del Mondo occidentale ed orientale, con particolare attenzione per la Corea, il Giappone, Formosa, Malesia, Filippine, Singapore, la Tailandia ed Hong Kong. Ha scritto monografie sulla Storia della Medicina Preistorica e recentemente si è cimentato in due romanzi storici ambientati nel Medioevo, nei quali sono descritte tecniche di allestimento dell’affresco ai tempi giotteschi, personalità nel campo della pittura (pittore trecentesco Giovanni da Milano) e realtà tuttora esistenti in Lombardia di arte romanica. Ha presentato numerose mostre collettive e individuali e possiede un’ampia bibliografia specifica. Location: Via Virgilio 7, San Benedetto Po tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Segni d’Infanzia su Mantova startDate: 10/30/13 endDate: 11/3/13 Description: Segni d’Infanzia su Mantova Dal 30 ottobre al 3 novembre 2013, l’ottava edizione del festival internazionale d'arte e teatro per bambini e ragazzi dai 18 mesi ai 18 anni Compagnie italiane e straniere tra le più innovative, tempo dedicato alla cultura da vivere in famiglia, artisti riconosciuti che si confrontano con i bambini e un percorso dedicato alla pittura di Edvard Munch, nella cornice di una delle città gioiello d’Italia. Questi gli elementi essenziali che caratterizzano l'ottava edizione del festival Segni d'infanzia, in programma a Mantova (MN) dal 30 ottobre al 3 novembre 2013, in coincidenza con un lungo week-end festivo che consentirà alle famiglie di godersi gli eventi senza la preoccupazione di saltare il lavoro o la scuola. La città dei Gonzaga, percorsa per cinque giorni dai fili invisibili della tela del ragno, che quest’anno - nell’interpretazione grafica di Alessandro Bergonzoni - è l’animale simbolo del Festival internazionale d'arte e teatro per bambini e ragazzi dai 18 mesi ai 18 anni, si trasforma in una città a misura dei più piccoli, teatro inusuale ed allargato per spettacoli, laboratori, percorsi d'arte, appuntamenti gratuiti e fuoriprogramma che trovano cornice privilegiata nei luoghi storici del centro cittadino. Il settecentesco Teatro Bibiena, Palazzo Ducale, la Loggia del Grano, le scenografiche piazze della città e naturalmente il Palazzo dei Bambini, nell'ex-convento benedettino della Basilica di Sant'Andrea, sono solo alcuni degli spazi che si popolano degli eventi e spettacoli, con attività continuate dalle 8.30 alle 22.30. Tra le compagnie ospiti di quest’anno, la Compagnia Rodisio - con un’intensa Ode alla vita in collaborazione con Unicorn Theatre (London, Uk) e Espace600 (Grenoble, FR) - Factory Compagnia Transadriatrica e Compagnia Elektra - con una rilettura attraverso la danza delle fiabe tradizionali volta ad identificare e combattere comportamenti di bullismo - e la Compagnia francese Sémaphore, con uno spettacolo ideato per i piccolissimi, a partire dai 18 mesi d’età. In programma, anche un percorso dedicato alla pittura di Munch - in concomitanza con il centocinquantenario della nascita dell'artista, realizzato in collaborazione con l’Ambasciata di Norvegia e i servizi educativi del Museo di Palazzo Ducale – e spettacoli per ragazzi, coinvolti in un dialogo attivo sull’arte, grazie al progetto pilota “Calabrone critico” sostenuto dalla Fondazione Cariplo. Gli eventi in programma si possono prenotare a partire da un mese prima dell'inizio del festival. Sconti previsti per le famiglie che acquistano il pacchetto con un minimo di 4 eventi. Le proposte artistiche sono differenziate per fasce d'età (dai 18 mesi ai 18 anni) e si prestano ad un variegato intreccio di teatro, danza, musica e installazioni. Per informazioni: Segni D'infanzia, Associazione Artistica e Culturale VIA L.C.VOLTA 9/11, 46100 Mantova Tel. +39.0376.1511955 mail: segreteria@segnidinfanzia.org sito internet: www.segnidinfanzia.org Ufficio stampa -> http://www.ellastudio.it Ufficio stampa: Ella Studio di Carla Soffritti & C. Via Capanna 18– 43038 Sala Baganza (PR) Tel. 0521.336376 Fax. 0521.338699 Cell. 335.8388895 E-mail info@ella.it Sito web www.ella.it Location: Via Volta 9/11, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Presentazione del libro “Arteletteratura” startDate: 9/7/13 endDate: 9/7/13 Description: Sabato 7 settembre ore 18, P.za Mantegna 6, Mantova ARTELETTERATURA La Cultura Aiuta l'Arte 25 autori interpretano con le loro parole opere d'arte antica e contemporanea, per sostenere il patrimonio mantovano ad un anno dal terremoto Presentazione del libro “Arteletteratura” Ed. Di Pellegrini & ZANINI ARTE Intervengono gli autori sarà presente Alessandra Demonte curatrice del volume Parte del ricavato delle vendite del libro sarà devoluto a favore dell'affresco del Correggio all'interno del Complesso Monastico del Polirone, danneggiato dopo il terremoto Il progetto ARTELETTERATURA, promosso dalla Libreria Di Pellegrini e dalle Gallerie Zanini Arte, vuole essere un ulteriore sostegno al patrimonio artistico del territorio mantovano dopo il terremoto dello scorso maggio 2012. Si tratta della pubblicazione di un volume che, come si evince dal titolo ArteLetteratura, vuole essere un vero e proprio connubio tra opere artistiche e versi poetici con finalità solidale. Parte del ricavato delle vendite sarà infatti devoluto al restauro di un’opera d’arte danneggiata dal terremoto, nello specifico, lo straordinario affresco del Correggio, all'interno del Refettorio Monastico del Complesso de Polirone, di San Benedetto Po, uno dei Borghi più Belli di Italia e Gioiello d'Italia 2012. Il libro sarà composto da piccoli brani di prosa o poesia, ispirati ad un’opera d’arte, antica o contemporanea, scelta all’interno delle Gallerie Zanini e composti dai ventiquattro autori che hanno partecipato alla rassegna Caffè Letterario 2012/2013 (presentazione a seguire). La pubblicazione sarà così strutturata: scheda tecnica/artistica dell’opera, biografia dell’autore, racconto, foto dell’opera. La realizzazione sarà curata direttamente da DiPellegrini Editore e da Alessandra Demonte. ArteLetteratura sarà presentato presso la Libreria Di Pellegrini a Mantova nei giorni dell'internazionale rassegna Festivaletteratura (4-8 settembre 2013) e successivamente a dicembre all’inaugurazione del tradizionale appuntamento espositivo presso la Galleria Zanini Arte a San Benedetto Po. Con il Patrocinio del Comune di San Benedetto Po. Questa idea è nata a conclusione della prima stagione de Caffè Letterario, ciclo domenicale di conferenze e presentazioni di libri all'interno della galleria d'arte, prima collaborazione tra Libreria di Pellegrini e Zanini Arte. Uno dei principali obiettivi che la famiglia Zanini si era posta, esattamente un anno fa, era quello di offrire una proposta culturale che servisse a rompere la barriera della demoralizzazione insorta nel territorio mantovano dopo il terremoto del 29 maggio scorso e portasse alla comunità un nuovo progetto di positività. "Avevamo pensato che per raggiungere questo traguardo la strada migliore fosse quella della Cultura, sollecitando così l’animo delle persone con arte, musica e letteratura, nuove linfe di vita e convivialità, indispensabili dopo un avvenimento così drammatico. La nostra proposta è stata accolta dal pubblico con grande entusiasmo, sempre numeroso e partecipe. È stato un anno ricco di soddisfazioni, grazie soprattutto agli autori che, con la loro professionalità e il loro amore per la cultura, hanno condiviso con noi questo progetto affezionando il pubblico. E' per questo motivo che abbiamo deciso di lavorare con loro e con la Libreria Di Pellegrini anche durante l'estate per lasciare un segno concreto del lavoro di quest'anno e contribuire a livello materiale oltre che spirituale." Questo ciclo di incontri, totalmente gratuiti, all'interno delle temporanee esposizioni d'arte antica e contemporanea, verrà riproposto anche per la prossima stagione (settembre 2013 / giugno 2014) con una scaletta di grandi ospiti già interamente definita. Elenco Autori che hanno preso parte al progetto: Bellini Dario Bertolini Fausto Bregola Davide Brunelli Roberto Caleffi Oriana Conti Guido Cortese Paola Demonte Alessandra Di Genova Giorgio Ferri Edgarda Finzi Zara Giorgi Carolina Giovetti Paola Lugoli Roberta Macchiella Maria Rosa Malacarne Giancarlo Marcheschi Daniela Marchi Marisa Gianotti Martani Francesco Negri Franco Signorini Rofolfo Spocci Alessandro Squassabbia Davide Trevisan Maria Luisa Valentini Carlo Location: Piazza Mantegna 6, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Art Gallery Zanini Arte email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: BRENNO PESCI “Santi, dame, cavalli & cavalieri…” sculture in terracotta startDate: 8/30/13 endDate: 9/19/13 Description: ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN Via Cappello, 17 - 46100 MANTOVA - Tel. 0376.324260 - info@sartoriarianna.191.it BRENNO PESCI “Santi, dame, cavalli & cavalieri…” sculture in terracotta 30 Agosto – 19 Settembre 2013 Nome della Galleria: Galleria "Arianna Sartori" Indirizzo: Mantova - via Cappello, 17 - tel. 0376.324260 Titolo della mostra: Brenno Pesci “Santi, dame, cavalli & cavalieri…” Sculture in terracotta Mostra a cura di: Arianna Sartori Date: dal 30 Agosto al 19 Settembre 2013 Inaugurazione: Venerdì 30 Agosto, ore 18.00 Orario di apertura: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Domenica 8 Settembre 15.30-19.00 Lo scultore Brenno Pesci, dal 30 Agosto al 19 Settembre, esporrà le sue sculture in terracotta, alla Galleria Arianna Sartori di Mantova in via Cappello 17. La mostra intitolata “Santi, dame, cavalli & cavallieri…” sarà inaugurata Venerdì 30 Agosto alle ore 18.00 alla presenza dell’artista. BRENNO PESCI “Nell’opera di Brenno Pesci la materia, nella sua forza espansiva, è l’elemento dominante che straripa, si deforma e invade lo spazio, con una serie di richiami al percorso dell’arte contemporanea. Da Rodin, dove è la scultura che divora la figura umana che tenta di liberarsi, in una sorta di maieutica, dal peso della pietra, alla poetica di Medardo Rosso, dove il non finito si confonde con l’opera. La scelta della ceramica restituisce una plasticità estremamente dinamica all’arte, dove il vibrante suono della carne- sia un cavaliere, un animale o una donna – scuote lo spazio.Pur nelle evidenti differenze plastiche, una traccia del pensiero futurista e boccioniano ha lasciato un segno nell’opera di Brenno Pesci. Ma se in Boccioni il movimento diventa tutt’uno con la forma, nel caso dell’artista è la materia stessa a liquefarsi, attraverso una forza interna sprigionata dal corpo, tanto da rendere improponibile il movimento, schiacciato da una mole corporea troppo pesante. Come risulta evidente nelle figure dei cavalieri in groppa al destriero.Lo slancio che caratterizza, nell’immaginario, la figure eroiche dell’uomo a cavallo, viene del tutto soffocato in un processo di trasformazione incontenibile. I suoi cavalieri sono giganti dalle grosse mani e dalla testa minuscola, braccia e gambe informi, fuse con i fianchi del destriero.Una doppia lotta, quindi, tra la materia e lo spazio, ma anche tra il corpo e la mente. Un pensiero che può essere accostato alle opere contemporanee di un artista che si muove in ambiti assai diversi e utilizzando materiali del tutto lontani dalla ceramica, John Isaacs. In “Bad Miracle” (2000) Isaac propone l’immagine di un uomo enorme e deforme, vittima della sua stessa carne. Straripanti strati di grasso e cellulite trasformano l’individuo in un “miracolo cattivo”, mal riuscito, dove l’uomo è imprigionato in una corporeità devastante che non è più in grado di controllare e nemmeno di sentir propria. Pur se in una chiave che non per forza vuole concentrarsi sul tema della corporeità e sul dramma esistenziale, la figura creata da Brenno Pesci si confronta con una serie di tematiche assai moderne che inducono a una riflessione sulla condizione umana. Un uomo senza tempo: preistorico, antico e moderno. La fisicità della ceramica traduce in modo esplicito la conflittualità materia – forma, attraverso colature, pieghe, rigonfiamenti che deformano giganti sproporzionati e stonati rispetto alle dimensioni della vita esprimendo un disagio che non trova risposte. In un senso di solitudine e dolore che lascia immutati i volti, elementi secondari rispetto alla vastità dei corpi che esplodono in un espansione senza limiti, verso uno spazio indefinito dove la ceramica traduce la duttilità della pelle con grande maestria. Hanno scritto di lui: «La scultura di Pesci è energia pura che tenta di espandersi, processo di dilatazione omnidirezionale. A questa energia pulsante e vitale si contrappone una forza di contrazione che tenta di immobilizzare, con altrettanta prepotenza, la volontà di crescita. Due forze contrapposte che permettono solo piccoli spostamenti in una o nell’altra direzione e che immobilizzano la materia. Brenno Pesci rappresenta la rottura con la cultura dell’invariabile attraverso la cultura della contrazione”. Silvia Campese Brenno Pesci nasce (1948 ) a Medesano (PR) Italy. Nel 1956 si trasferisce a Torino, nel 1960 giunge in Canavese e compie gli studi presso l'Istituto d'Arte "F. FACCIO" di Castellamonte.Durante le vacanze estive lavora nella bottega di Renzo Igne. Nel 1970, a Faenza, si diploma in Arte Applicata per la Ceramica. Nello stesso anno viene assunto dalla ditta di refrattari SACCER di Castellamonte, dove gli viene assegnata la responsabilità del reparto smalti e vernici della produzione di klinker e piastrelle potendo vantare un’esperienza lavorativa presso la rinomata ditta di ceramiche VIBI di Torino e con la ditta di ceramiche SAVIO di Castellamonte. Nel 1974 entra nel mondo della scuola per dedicarsi all’insegnamento dell’educazione artistica. Nel 1976 la sua prima mostra. Nel 1998 è tra i soci fondatori dell’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte. Alcune sue opere sono visibili nei musei all’aperto di Badalucco (IM), Castelnuovo Nigra (TO), Torre Canavese (TO), S. Amand in Puisaye (F), Castellamonte (TO), Ecomuseo di Ronco Biellese (BI), Centro Ceramico Fornace Pagliero Castellamonte (TO) e al MIAAO di Torino. Oltre alle personali ha partecipato a circa 120 collettive. È stato premiato in più occasioni ottenendo numerosi riconoscimenti da pubblico e critica. Ha collaborato con Ambrogio Pozzi e Pablo Echaurren. È stato selezionato per la Biennale di Venezia. Vive e lavora a Castellamonte (To) dedicandosi con immutato entusiasmo alla scultura ceramica. Location: Via Cappello 17, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: ARIANNA SARTORI ARTE email gestore : sponsor: 2435 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ALESSANDRA PARMIGGIANI Oltre l’ignoto startDate: 8/31/13 endDate: 9/12/13 Description: ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN Via Ippolito Nievo, 10 - 46100 MANTOVA - Tel. 0376.324260 - info@sartoriarianna.191.it ALESSANDRA PARMIGGIANI Oltre l’ignoto 31 Agosto – 12 Settembre 2013 Nome della Galleria: Galleria "Arianna Sartori" Indirizzo: Mantova - via Ippolito Nievo, 10 - tel. 0376.324260 Titolo della mostra: Alessandra Parmiggiani. Oltre l’ignoto Mostra a cura di: Arianna Sartori Date: dal 31 Agosto al 12 Settembre 2013 Inaugurazione: Sabato 31 Agosto, ore 18.00 Presentazione in galleria: Prof.ssa Rosaria Guadagno Orario di apertura: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Domenica 8 Settembre 15.30-19.00 L’artista mantovana Alessandra Parmiggiani, dal 31 Agosto al 12 Settembre, esporrà i suoi dipinti, alla Galleria Arianna Sartori di Mantova in via Ippolito Nievo 10. La mostra intitolata “Oltre l’ignoto” sarà inaugurata Sabato 31 Agosto alle ore 18.00 con presentazione della Prof.ssa Rosaria Guadagno alla presenza dell’artista. Alessandra Parmiggiani, oltre l’ignoto Le immagini della pittura dell’artista nella mostra “oltre l’ignoto” nella prestigiosa galleria Arianna Sartori, Arte e Object Design, nel rosso nel nero, come sonde nello spazio esplorano l’universo nei misteri delle galassie, tra i pianeti, la terra ai primordi. Il colore caldo delle lave vulcaniche emerse da suoli troppo infocati che non potevano reggere lo sforzo, con furia dilaga prepotente sulla tela oltre il supporto…Della materia restano appena tracce. I cerchi del nero, come crateri raccolgono le insistenti piogge che formeranno in seguito gli oceani. Lo stesso colore porta il pensiero alle caldere, giù nel cono vulcanico si infuoca la foglia d’oro: è il fuoco incandescente. La pittura dell’artista, in questa rassegna, offre solo colore significante, energico di forte espressionismo, tendenza dell’arte informale contemporanea, che sfrutta la vitalità organica della materia abbandonando ogni schema strutturale. Come le colate prodotte dall’effetto cromatico della luce nelle eruzioni, creando sciare visibili in altra opera. Nel nero grumoso, guardiamo l’ultimo degli asteroidi del nostro tempo che avanza sempre più luminoso, quando si avvicina alla terra. Viaggia velocemente nello spazio, in una frazione estrema si ferma, non esplode. Le migliaia di schegge di rocce ciclopiche, enormi, ritornano ad incastrarsi fitte tra loro, un bianco filo di luce sottilissimo le avvolge, un gesto pietoso per fermare la sua corsa, prima della catastrofe. La tela svela i materiali nella tecnica antica dell’olio, usato tra stucco colle bitume per la materia nera e ricca densa. L’artista si serve di foglie d’oro che fissano pianeti e satelliti nelle macchie di luce. Le opere della pittrice immobilizzano il tempo della lunga storia del cosmo, segnata in una magica stele nera a macchie d’argento nella mostra, come per Stonehenge, le piramidi Maya, il Machu Picchu Inca. Ancora nel buio dell’infinito si generano vortici, dove le placche si dividono, le comete sfrecciano negli abissi lasciando la polvere argentea che genera acqua. Il pianeta intanto continua nelle irrequietezze delle attività geologiche. Alessandra lascia questo alle sue evoluzioni, cerca uno spazio per sé, nascono i quadri dell’io. Evoca il suo cammino con alterne emozioni, le nasconde dietro una porta possente, che lentamente sfuma nel grigiore dell’oblio. Uno specchio si frantuma, Alessandra Parmiggiani ne raccoglie ancora i frammenti, come altra storia, delle inquietudini dell’anima, dell’ignoto, che appartiene solamente al suo essere persona. Rosaria Guadagno Location: Via Ippolito Nievo 10, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: ARIANNA SARTORI ARTE email gestore : sponsor: 2436 Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: TORNARE ALL'ENCICLOPEDIA Venerdì 6 settembre ore 21 Teatro Bibiena, Mantova Achille Bonito Oliva dialoga con Marco Belpoliti startDate: 9/6/13 endDate: 9/6/13 Description: Electa pubblica il secondo volume dell’Enciclopedia delle arti contemporanee: I Portatori del Tempo. Il tempo interiore, curata da Achille Bonito Oliva e con il coordinamento di Andrea Cortellessa. Un innovativo progetto di enciclopedia del presente che, partendo dalla concezione del tempo nelle nuove visioni filosofiche e scientifiche, ne analizza le molteplici forme nei diversi linguaggi artistici del XX secolo e del primo decennio del XXI: arti visive, letteratura, musica, teatro, cinema, architettura, nuovi media, fotografia. Dopo il primo volume dedicato al “tempo comico” qui si analizza il “tempo interiore”. Dalla nascita della psicoanalisi, si afferma nei vari linguaggi dell’arte una rappresentazione soggettiva della temporalità e una tensione all’interrogare e all’interrogarsi. Un’idea del tempo che è fuggito alla misura degli orologi, che si è allontanato da quello che sembra essere l’inesorabile ritmo del prima e del dopo, si tratti di tempi brevi o di epoche: un tempo che assorbe e attrae a sé, in una sorta di sospensione mitica. Il perturbante in Freud, qualcosa di estraneo e misterioso che riaffiora in ciò che ci è familiare, è l’angoscioso ritorno del rimosso; ciò che turba è il fatto che quello che è già stato in qualche modo superato possa comunque ritornare. Così il tempo lineare, dello storicismo e della logica, si spezza e diventa quindi il tempo dello spaesamento. Non esistono un prima o un dopo, ma uno spazio e un tempo da attraversare nell’interiorità dell’uomo, in cui il sonno -veicolo del sogno nel regno dell’inconscio- e la veglia procedono di pari passo. Il mezzo per catturare questo fluire è l’opera d’arte: un luogo e un tempo in cui le immagini vanno incontro a chi le guarda come metafore di verità, in un eterno presente. L’espressionismo di Kirchner, l’astrattismo di Kandinskij e di Klee, il surrealismo di Breton, Dalì, Ernst, il monologo interiore di Joyce, la fotografia di Man Ray o di Ilse Bing, i film di Orson Welles o di Alain Resnais, gli edifici di Libeskind e di Aldo Rossi, il teatro di Grotowski, sono solo alcuni esempi. Il volume, introdotto da un saggio di Franco Rella, è diviso come il primo in sezioni disciplinari affidate a noti intellettuali specialisti in materia: musica (Helga De La Motte-Haber), architettura (Cettina Lenza), arti visive (Angelo Trimarco), cinema (Gabriele Pedullà), nuovi media (Stefano Chiodi), teatro (Ferdinando Taviani), fotografia (Francesco Poli), letteratura (Andrea Cortellessa), e si conclude con la postfazione, un saggio di sintesi e raccordo di Achille Bonito Oliva, ideatore del progetto. Ogni saggio è accompagnato da quattro ‘medaglioni’, brevi interventi scelti dagli autori dei saggi come testi rappresentativi del tema trattato. I saggi sono illustrati con opere di: De Chirico, Klee, Kandinskij, Dalì, Ernst, Mirò, Giacometti, Magritte, Pollock, Warhol, Boetti, Bruno Taut e molti altri. Un lemmario, in coda al volume a cura di Riccardo Venturi e Marie Rebecchi, illustra le principali voci concettuali messe in campo dai vari saggi. Sommario INTRODUZIONE Figure del tempo Franco Rella MUSICA La rappresentazione del tempo nella musica moderna Helga de la Motte-Haber Tra le categorie Morton Feldman Intervallo e tempo Bernd Alois Zimmermann Passaggio, tempo, traiettoria Jean-Luc Hervé Il suono tra evento e caos Agostino Di Scipio ARCHITETTURA Misure del tempo e figure dell’abitare Cettina Lenza Bruno Taut e la rivoluzione Kurt Junghanns Albini o l’architettura della memoria Filiberto Menna Aldo Rossi. L’alma pellegrina Diane Ghirardo Daniel Libeskind. Costruire in spazi vuoti Anthony Vidler ARTI VISIVE Il “tempo ritrovato”, l’alterità, la megalopoli Angelo Trimarco André Masson, ‘peintre matador’ Stefania Zuliani Quando Marina Abramovicv morirà James Westcott Italy on my mind. Sulle radici italiane dell’arte di Francesco Clemente Heinz Stahlhut Il Naso: lezioni dall’assurdo William Kentridge CINEMA Interiore, esteriore, indifferenziato: il tempo del cinema Gabriele Pedullà Un’arte dell’incontro Gilles Deleuze Il montaggio e la morte Pier Paolo Pasolini Il limite del cinema classico Serge Daney Ricomincio dalla marmotta Stanley Cavell NEW MEDIA Scolpire il tempo. cronologia, durata, memoria nelle arti contemporanee Stefano Chiodi Bruce Nauman. Il rivelatore di verità mistiche Linn Cooke L’archivio come fallimento di una visione futuristica Hal Foster Michael Snow Annette Michelson Dan Graham, presente progressivo Brian Hatton TEATRO Scene d’una storia sussultante Ferdinando Taviani La terza scena Gordon Craig Tre poesie Umberto Saba Il medium di Petrolini Cesare Garboli La morte finta Eugenio Barba FOTOGRAFIA Ritratti di fantasmi Francesco Poli Il noema della fotografia Roland Barthes Fotografia e immagini del sogno Giulio Bollati La fotografia come significante Franco Vaccari Frasi Duane Michals LETTERATURA Cuori segreti Andrea Cortellessa Proust o dell’apprendere Gilles Deleuze Joyce spirituale Virginia Woolf Il calzerotto di Virginia Woolf Erich Auerbach La temporalità di Faulkner Jean-Paul Sartre POSTFAZIONE Le forme temporali dell’arte Achille Bonito Oliva APPARATI Lemmario a cura di Riccardo Venturi e Marie Rebecchi Bibliografia generale a cura di Andrea Cortellessa Indice dei nomi Biografia Achille Bonito Oliva è professore di Storia dell’arte contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Curatore della XLV Biennale di Venezia e di numerose mostre nazionali e internazionali fra cui: Amore mio (1970), Vitalità del negativo (1970), Contemporanea-Arte (1973), Aperto ‘80 (1980), Avanguardia Transavanguardia (1982), Ubi Fluxus ibi motus (1990), Minimalia (1997), Le tribù dell’arte (2001), Mario Schifano (2008), Mettere all’Arte il Mondo: Alighiero & Boetti (2009), Gino De Dominicis. L’immortale (2010), La Transavanguardia italiana (2011). Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres de la République Française, ha ricevuto il premio per la critica Biennale di Pechino. Tra le sue pubblicazioni: Il territorio magico (Centro DI, 1971); L’ideologia del traditore (prima edizione Feltrinelli, 1976; ristampa aggiornata Electa 2012); La Transavanguardia italiana, (Politi, 1980); Dialoghi d’artista (Skira, 2008), Enciclopedia delle arti contemporanee. I portatori del tempo (Electa, 2010). Collabora con il quotidiano La Repubblica e con Il Giornale dell’arte. Location: Via Baldassarre Castiglioni 4, Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: il cortometraggio inedito di Mimmo Paladino, “LABYRINTHUS”, sulla vita di Gesualdo da Venosa conclude il Ravello festival. startDate: 9/7/13 endDate: 9/7/13 Description: Sabato 7 settembre 2013, ore 22.00 il cortometraggio inedito di Mimmo Paladino, “LABYRINTHUS”, sulla vita di Gesualdo da Venosa conclude il Ravello festival Così com’era cominciato, il Ravello Festival si chiude nel segno di Mimmo Paladino. L’edizione 2013, infatti, ha preso il via il 29 giugno con l’inaugurazione della sua mostra itinerante tra il piazzale dell'Auditorium “Oscar Niemeyer” e Villa Rufolo. Accolta da un grande successo di critica e di pubblico, l’esposizione, in programma fino al 31 ottobre, è stata il punto di riferimento e di richiamo nell’estate della Città della Musica. Sabato 7 settembre spetterà al maestro beneventano l’onore di concludere la manifestazione. Alle ore 22, al termine del concerto dell’Orchestra Giovanile Nazionale Turca con la partecipazione straordinaria del grande violinista Shlomo Mintz, sarà proiettato in anteprima il cortometraggio “Labyrinthus” che Paladino ha appena terminato di montare. Da qui la decisione di offrirla in prima visione al Ravello Festival e al suo pubblico. Oltre a Mimmo Paladino, anche lo sceneggiatore Filippo Arriva, l’attore Alessandro Haber, protagonista del film e il compositore Franco Mussida saranno sul Belvedere di Villa Rufolo per assistere al debutto ufficiale della pellicola, che rappresenta il ritorno del maestro a una “fiction”, dopo il “Don Chisciotte” nel 2006. Un film dedicato alla vita e alle opere di Carlo Gesualdo da Venosa nei 400 anni dalla morte. Ma più in particolare al suo funambolismo sonoro, alla sua portata visionaria e futurista. Il corto si aggiunge all’istallazione esclusiva che Paladino ha allestito nell'antica cappella della villa, dedicata proprio a Gesualdo. Tra le opere, una scultura in cui un arciliuto figura imprigionato in un groviglio di bronzo. "Come un labirinto da cui non si può uscire, come se la musica di Gesualdo fosse un intrico complesso da eseguire" spiega l'artista nel presentare il suo omaggio a quel musicista che "cercava ansiosamente la perfezione". Il cortometraggio di 15 minuti è ispirato al testamento di Gesualdo, impersonato dall’attore bolognese Alessandro Haber, protagonista in una interpretazione che si muove sulle ansie e sulla follia: da una parte la tradizione che sta per finire e, dall’altra, la sua esigenza di ‘fabbricare’ e di creare qualcosa che non è mai stato fatto. "La maggior grazia del sonar e dello scriver musica viene dal tremar del core" recita il testo di Arriva che imprigiona arte e realtà, musica e delitti. "La figura di Carlo Gesualdo mi incuriosiva da tempo, conoscendone un po’ la storia e la leggenda nata attorno a lui, da campano “vicino di casa” - spiega Paladino -. Infatti, ho lo studio non lontano dal castello di Gesualdo. Conoscevo meno la produzione musicale. Poi ho cominciato a scoprirlo, a leggere e ascoltare le sue opere. Era un visionario dalla potentissima fantasia, ha composto bellissimi madrigali, anche su testi del Tasso, e si dice che sia anche l’inventore – o il perfezionatore – dell’arciliuto. Una figura che si tinge di sangue per l’orribile delitto commesso: uccide la moglie e il suo amante in una notte diventata leggenda. Quindi si mostra subito in tutta la sua mediterraneità, condividendo le luci e le ombre di una città come Napoli, con i suoi palazzi enormi e bui. Allo stesso tempo è stato un raffinatissimo, fantasioso compositore e un ricercatore di forme e suoni nuovi. Quindi l’elemento musicale sembra come scollato dal suo dramma personale. A me basta sapere che lui ha fabbricato delle strutture sonore che posso ancora ascoltare e queste mi trasmettono suggestioni capaci di suggerirmi delle immagini". Ravello (SA), settembre 2013 Anteprima del cortometraggio LABYRINTHUS di Mimmo Paladino Ravello (SA), Belvedere di Villa Rufolo Sabato 7 settembre 2013, ore 22.00 Per informazioni e prenotazioni: tel. 089.858422, boxoffice@ravellofestival.com www.ravellofestival.com Mostra PALADINO/RAVELLO Ravello, Villa Rufolo / Piazzale dell’Auditorium “Oscar Niemeyer” Fino al 31 ottobre 2013 Villa Rufolo Piazza Duomo 84010, Ravello (Salerno) – Italia Orari di apertura della Villa: tutti i giorni 9.00 - 21.00 (ultimo ingresso 20.45) Costo biglietto ingresso alla Villa: € 5,00 intero - € 3,00 ridotto* (minori di 12 anni e maggiori di 65 anni) - € 4,00 gruppi maggiori di 15 persone Catalogo Arte’m INFO: Fondazione Ravello, tel. 089 858422 – Villa Rufolo, tel. 089 857621 www.fondazioneravello.it www.ravellofestival.com www.villarufolo.it Location: Piazza Duomo, Ravello tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Open Day allo Spazioverganiuno di Varese startDate: 9/21/13 endDate: 9/21/13 Description: Sabato 21 Settembre Open Day allo Spazioverganiuno di Varese dalle ore 10 fino alle 21 attivita', laboratori, musica, dimostrazioni e aperitivi per tutti.Con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Varese. Un ricco programma ad ingresso libero e gratuito per far conoscere la nostra associazioni e le attivita' da noi proposte. Di seguito il programma dettagliato della giornata, vi aspettiamo! ore 10.00 Lezione aperta di Yoga con Siri Daya ore 11.30 Visita guidata alla Cittadella di Masnago, l'antico cortile che ci ospita con la guida di Simona Gamberoni. dalle 10 alle 12.30 Apertura dello studio di Psicomotricita' Cooperativa stella con visita e info point ore 12.30 Lunch Buffet offerto dall' Associazione Spazioverganiuno ore 14.30 Lezione aperta di Yoga con Siri Daya ore 16.00 Lezione aperta di Stampa Giapponese ore 17.00 Gong - Art performance con Roberta Cerini e Giorgia Pavese ore 18.00 Concerto di flauto Bansuri con Igor Orifici ore 19.00 Aperitivo Vegetariano e dimostrazione di Yoga ore 20.00 Lezione aperta di Gong Tutte le attivita' sono gratuite, non occorre prenotare. Info al 3494950304 info@spazioverganiuno.com www.spazioverganiuno.blogspot.com --------------------------------------------------------------------- Per cancellarsi, scrivi a: media-unsubscribe@spazioverganiuno.com Location: Via Vergani 1, Varese tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Il fotografo e il pastore 83 fotografie originali di Marcel Imsand provenienti dalla Fondazione Pierre Gianadda di Martigny (Svizzera) startDate: 9/15/13 endDate: 11/3/13 Description: Dal 15 settembre al 3 novembre 2013 al Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro di Capriolo in Franciacorta Il fotografo e il pastore 83 fotografie originali di Marcel Imsand provenienti dalla Fondazione Pierre Gianadda di Martigny (Svizzera) Il bastone in mano, avvolto in un ampio mantello, il capello di feltro ben calzato in testa, cammina deciso alla testa del suo gregge. I cani iniziano la loro lunga sarabanda in mezzo ad un mare di lana in movimento. Dietro ai montoni, alle pecore e agli agnelli, segue l’asino, carico dei bagagli. Luigi Cominelli è un pastore come nei sogni. Ha 30 anni, è bello, parla più lingue. La sua figura è retta e superba, la sua voce profonda. Nato a Parre, vicino a Bergamo, sceglie il suo destino alla fine dell’adolescenza. A 16 anni, impara il mestiere con suo fratello, pecoraio nel Seeland. Affascinato dall’idea della libertà, entra nella lunga stirpe dei pastori bergamaschi che, da secoli, trascorrono la loro vita davanti al gregge di pecore, conducendole in transumanza. Marcel Imsand e Luigi Cominelli s’incontrarono nel 1988, nel cantone Vaud, in Svizzera. Quest’incontro fotografico, e soprattutto umano, segna profondamente Imsand, uno dei più grandi fotografi svizzeri. La vita del pecoraio è in continuo movimento, affronta il freddo e i pericoli alla ricerca di un buon pascolo, scopre ogni giorno nuovi paesaggi, nuove luci : così vive anche il fotografo. Entrambi hanno sete di quella libertà che non fa temere né la solitudine, né il silenzio, né l’incertezza. Tra Marcel e Luigi, non servono tante parole per condividere esperienze : a loro basta essere insieme. Per diversi anni, Marcel Imsand incontra regolarmente Luigi Cominelli, per partecipare a questa vita da bohèmien che gli piace e captarne le atmosfere. Ne nasce una serie straordinaria di fotografie, rese ancora più efficaci dall’uso del bianco e nero stampato da Imsand su pregiata carta borata che ne preserva le caratteristiche nel tempo, che verranno esposte dal 15 settembre al 3 novembre al Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro di Capriolo in Franciacorta. Intitolata Luigi il pastore, la rassegna esporrà 83 immagini provenienti dalla Fondazione Pierre Gianadda di Martigny, una delle più prestigiose istituzioni culturali svizzere (www.giannada.ch). Curatori dell’esposizione sono Jean-Henry Papilloud, direttore della Mediateca Vallese di Martigny, e Sophia Cantinotti. “ Conscio del valore e dell’interesse del suo lavoro, Marcel Imsand ha deciso di assicurarne la perennità. Ha quindi donato nel 2003 gli 87 tiraggi di Luigi le berger ai suoi amici Annette e Léonard Gianadda – spiega Jean-Henry Papilloud - Un modo di dare una nuova vita al suo lavoro e di condividerlo con un ampio mestiere con suo fratello, pecoraio nel Seeland. Affascinato dall’idea della libertà, entra nella lunga stirpe dei pastori bergamaschi che, da secoli, trascorrono la loro vita davanti al gregge di pecore, conducendole in transumanza. Marcel Imsand e Luigi Cominelli s’incontrarono nel 1988, nel cantone Vaud, in Svizzera. Quest’incontro fotografico, e soprattutto umano, segna profondamente Imsand, uno dei più grandi fotografi svizzeri. La vita del pecoraio è in continuo movimento, affronta il freddo e i pericoli alla ricerca di un buon pascolo, scopre ogni giorno nuovi paesaggi, nuove luci : così vive anche il fotografo. Entrambi hanno sete di quella libertà che non fa temere né la solitudine, né il silenzio, né l’incertezza. Tra Marcel e Luigi, non servono tante parole per condividere esperienze : a loro basta essere insieme. Per diversi anni, Marcel Imsand incontra regolarmente Luigi Cominelli, per partecipare a questa vita da bohèmien che gli piace e captarne le atmosfere. Ne nasce una serie straordinaria di fotografie, rese ancora più efficaci dall’uso del bianco e nero stampato da Imsand su pregiata carta borata che ne preserva le caratteristiche nel tempo, che verranno esposte dal 15 settembre al 3 novembre al Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro di Capriolo in Franciacorta. Intitolata Luigi il pastore, la rassegna esporrà 83 immagini provenienti dalla Fondazione Pierre Gianadda di Martigny, una delle più prestigiose istituzioni culturali svizzere (www.giannada.ch). Curatori dell’esposizione sono Jean-Henry Papilloud, direttore della Mediateca Vallese di Martigny, e Sophia Cantinotti. “ Conscio del valore e dell’interesse del suo lavoro, Marcel Imsand ha deciso di assicurarne la perennità. Ha quindi donato nel 2003 gli 87 tiraggi di Luigi le berger ai suoi amici Annette e Léonard Gianadda – spiega Jean-Henry Papilloud - Un modo di dare una nuova vita al suo lavoro e di condividerlo con un ampio pubblico. Questo è ciò che ha scelto di fare anche la Fondazione Pierre Gianadda mettendo la mostra a diposizione del Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro e dei suoi visitatori”. Le fotografie, testimoni delle peregrinazioni comuni del pastore e del fotografo, nulla concedono al pittoresco. Ci immergono in un universo di lontani miti, dove la natura, l’uomo e le bestie diventano un tutt’uno, dove la nebbia, la neve e le luci in mezze tinte danno al paesaggio un alone di mistero, dove l’uomo è in cerca dell’assoluto. A volte una radio, il quotidiano e i villaggi intravisti ci richiamano alla vita moderna. parlano di un viaggio nella natura, ma anche di un percorso interiore. La sguardo limpido, diretto, Luigi guarda sereno dentro l’obbiettivo. Quando, in una fredda notte di dicembre, il pastore viene fissato nello scatto di Imsand mentre accende il fuoco, fra le sue greggi addormentate e la sua tenda, difende ciò che né il freddo né la solitudine gli possono togliere: la sua libertà. Oggetto: Mostra fotografica “Luigi il pastore” di Marcel Imsand. Data: 15 settembre – 3 novembre 2013. Inaugurazione: 15 settembre 2013, ore 17.39 Luogo: Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro - Via Adro 37 - Capriolo in Franciacorta (Brescia). Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18. Entrata alla Mostra, con visita guidata alla cantina e al Museo e degustazione di un calice di Franciacorta: 6 € . pubblico. Questo è ciò che ha scelto di fare anche la Fondazione Pierre Gianadda mettendo la mostra a diposizione del Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro e dei suoi visitatori”. Le fotografie, testimoni delle peregrinazioni comuni del pastore e del fotografo, nulla concedono al pittoresco. Ci immergono in un universo di lontani miti, dove la natura, l’uomo e le bestie diventano un tutt’uno, dove la nebbia, la neve e le luci in mezze tinte danno al paesaggio un alone di mistero, dove l’uomo è in cerca dell’assoluto. A volte una radio, il quotidiano e i villaggi intravisti ci richiamano alla vita moderna. parlano di un viaggio nella natura, ma anche di un percorso interiore. La sguardo limpido, diretto, Luigi guarda sereno dentro l’obbiettivo. Quando, in una fredda notte di dicembre, il pastore viene fissato nello scatto di Imsand mentre accende il fuoco, fra le sue greggi addormentate e la sua tenda, difende ciò che né il freddo né la solitudine gli possono togliere: la sua libertà. Oggetto: Mostra fotografica “Luigi il pastore” di Marcel Imsand. Data: 15 settembre – 3 novembre 2013. Inaugurazione: 15 settembre 2013, ore 17.39 Luogo: Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro - Via Adro 37 - Capriolo in Franciacorta (Brescia). Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18. Entrata alla Mostra, con visita guidata alla cantina e al Museo e degustazione di un calice di Franciacorta: 6 € . Informazioni: tel. 030-736094, info@riccicurbastro.it, www.riccicurbastro.com. All. Scheda Marcel Imsand. Scheda Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro. Per accrediti e immagini: Ufficio Stampa: Studio Agorà - Marina Tagliaferri - tel. 0481 62385, agora@studio-agora.it, www.studio-agora.it Location: Via Adro 37, Capriolo in Franciacorta tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: “NEBBIA A MILANO – I FAVOLOSI ANNI ‘60”. startDate: 7/5/13 endDate: 7/5/13 Description: Cari soci e amici dell'Atelier siete invitati alla nuova produzione di Atelier del Gusto e Ultima Luna, VENERDI 5 LUGLIO, alle ore 20, a Cornate d'Adda (Lc), Ristorante Il Castello (via Villa Paradiso 18, fraz. Villa Paradiso) nell'ambito della rassegna "I luoghi dell'Adda", organizzata da Teatro Invito/Ultima luna Cena-spettacolo “NEBBIA A MILANO – I FAVOLOSI ANNI ‘60”. Un recital di canzoni e letteratura a cura di Luca Radaelli (recitazione, canto, chitarra) e Mauro Rossetto (commenti e chitarra). Tra un brano e l'altro verranno serviti i piatti della tradizione milanese e brianzola. MENU' Aperitivo del Parco: Acquadelle dell’Adda Tocchetti di Salame Brianzolo Frittatina Rognosa Focacce Risotto alla Quaglietta Marsalata Torta Paradiso con Crema allo Zabaione Caffè I vini dell'az. agricola Nettare dei Santi: Verdea "La Tonsa" I.g.t. Collina del Milanese, 2012 Roverone I.g.t. Collina del Milanese, 2012 Quota di partecipazione: € 30 Per prenotazioni: tel./fax: 039.5971282 Troverete tutti i dettagli nel programma allegato. Cordiali saluti Francesca Messina Segreteria Atelier del gusto Info: Atelier delle Arti e del Gusto Tel e Fax ufficio Atelier: 0341.360592 Cell. 329.2150450 e.mail: info@atelierdelgusto.it - www.atelierdelgusto.it Location: Via Villa Paradiso 18, Cornate d'Adda tipo di evento: 13 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : info@atelierdelgusto.it sponsor: Ufficio stampa: Giulia Zanesi Email:giulia.zanesi.okarte@gmail.com lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Happening nel clima di Fluxus startDate: 9/14/13 endDate: 9/14/13 Description: Nell’ambito della vernice della mostra su “Il Novecento in movimento” la Galleria ab/arte propone nel clima di Fluxus, il movimento nato negli anni Sessanta in cui si propugnava l’identificazione dell’arte visiva con la musica e la poesia, l’happening dell’attore Sergio Isonni e del maestro Alessandro Gnutti. Sarà lo sconfinamento dell’atto creativo nel flusso della vita quotidiana, in nome di un’arte totale in un luogo (le sale espositive, il vicolo, la strada) dove l’arte, la parola e la musica assumeranno diverse forme nella libertà di movimento e d’interpretazione, con un inizio dedicato come omaggio a due poeti quali Enzo Bruno e Lieo Grassi, e poi con i versi di Maria Rosa Bertellini, Giuliana Bernasconi, Teresa Celeste, Umberto Chiusi, Gigliola Franzolini, Angela Nervi. L’ingresso è libero e seguirà aperitivo. Location: Brescia, Vicolo San Nicola 6 tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Carlo Corsi nella Collezione Giordani startDate: 9/28/13 endDate: 10/27/13 Description: "Un pittore e il suo collezionista. Carlo Corsi nella Collezione Giordani" Opere dal 1898 al 1962. Mostra antologica a cura di Renzo Margonari. MAM Museo d'Arte moderna dell' alto Mantovano. Gazoldo degli Ippoliti (MN). Dal 28 settembre al 27 ottobre 2013. Inaugurazione sabato 28 settembre, ore 18.30 Carlo Corsi, un pittore di caratura internazionale. Amato dai collezionisti e celebrato dalla critica, ancora tutto da scoprire per il grande pubblico. In mostra 60 opere provenienti dalla Collezione Giordani, tutte pubblicate nel "Catalogo generale delle opere di Carlo Corsi, volume primo" a cura di Claudio Spadoni, Co-edizione Giorgio Mondadori-Galleria Cinquantasei Bologna. La collezione Giordani: Oltre 750 opere inedite, dal primo '700 alla metà del '900. Per la prima volta a disposizione del grande pubblico, la storia di una collezione e d'una grande passione per l'arte. In una sala a latere della mostra sarà proposta in formato digitale, una selezione di opere di altri Pittori presenti nella collezione Giordani. Location: via marconi 126, gazoldo degli Ippoliti tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: http://www.monzambano.com/images/locandina_50.jpg galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: CLAUDIO OLIVIERI. Il colore disvelato startDate: 6/9/13 endDate: 11/3/13 Description: CLAUDIO OLIVIERI. Il colore disvelato Riva del Garda (Tn), MAG Museo Alto Garda Dal 9 giugno al 3 novembre 2013 A cura di Daniela Ferrari In collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto La mostra Il colore disvelato presenta una selezione di circa venti quadri di Claudio Olivieri, artista di origine romana ma milanese d’adozione, tra i maggiori rappresentanti della pittura analitica italiana. I suoi esordi avvengono nell’ambito della pittura informale, gestuale e segnica, ma è a partire dagli anni Settanta che si compie la maturazione piena di Olivieri, che da quel momento conduce una rigorosa ricerca incentrata sulla potenzialità espressiva del colore e della luce interna al quadro. Le superfici, sature di pigmento impalpabile che diviene consistente attraverso la stratificazione e la velatura, appaiono come crogiuoli di pittura aerea e pulsante. I quadri di Olivieri richiedono una predisposizione all’atto del contemplare: con questo sguardo consapevole l’osservatore potrà entrare nell’opera e percepire autenticamente l’ansimare cromatico e luminoso. Il colore prende corpo, affiora lentamente e non appena gli occhi si fissano sulla tela, come ipnotizzati, il colore riaffonda nella sua profondità. Un autentico incantesimo della visione conduce gradualmente lo spettatore a un’intensa esperienza sensoriale. «La pittura – dice Olivieri – non è altro che puramente, solamente visibile; è ciò che, sospendendo ogni altro versante immaginativo, introduce la distanza non mediata ma infinita, che fa dello spazio una memoria. Prima della pittura è l’impensato, il luogo completamente opaco della non-relazione». Il percorso della mostra ha inizio con i dipinti storici degli anni Settanta per giungere alla produzione più recente dell’artista in un incedere graduale che attraversa diversi nuclei sia tematici che cromatici del suo procedere creativo, volto a condensare sulla tela l’essenza stessa della pittura. Le tele scelte, in parte provenienti dalle raccolte del Mart di Rovereto e in parte da collezioni private, saranno esposte a partire da giugno nelle tre sale della Pinacoteca destinate alle mostre temporanee, che chiudono il percorso della collezione permanente del Museo di Riva del Garda. Questo appuntamento con l’arte contemporanea presso il Museo di Riva del Garda inaugura un progetto espositivo di respiro pluriennare dedicato alla pittura e alla scultura dell’arte più recente, con l’obiettivo di presentare il lavoro di artisti contemporanei che siano già partecipi del farsi della storia dell’arte. Con la mostra Il colore disvelato prosegue inoltre l’accordo di collaborazione su specifici progetti attivato nel 2013 dal MAG Museo Alto Garda con il Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Claudio Olivieri è nato a Roma nel 1934. Trascorre l’infanzia a Mantova, paese natale della madre, e nel 1953 si trasferisce a Milano, dove frequenta l’Accademia di Brera diplomandosi in Pittura. L’attività espositiva ha inizio sul finire degli anni Cinquanta. Nel 1960 apre la sua prima personale al Salone Annunciata di Milano. Da questo momento l’attività espositiva è intensa e costante: tiene numerose mostre personali in gallerie, musei e spazi pubblici italiani e internazionali e partecipa a importanti esposizioni collettive. Nel 1966 viene invitato con alcune opere alla Biennale di Venezia, dove ritorna nel 1980 e nel 1990 con una sala personale, oltre che nel 1986 nella sezione del colore. La produzione pittorica è affiancata dall’elaborazione di scritti di grande intensità. Dal 1993 al 2011 è titolare della cattedra di Arti Visive e Pittura alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, città dove vive e lavora. MAG Museo Alto Garda Riva del Garda | Museo Arco | Galleria Civica G. Segantini info@museoaltogarda.it www.museoaltogarda.it Piazza Cesare Battisti 3/A, 38066 Riva del Garda t +39 0464 573869 / f +39 0464 573868 marzo-maggio | ottobre-novembre: mar-dom 10.00-18.00 giugno-settembre: lun-dom 10.00-18.00 27 dicembre - 6 gennaio: 10.00-18.00 (chiuso 1 gennaio) Ingresso: euro 3 Location: Piazza Cesare Battisti 3/A, 38066 Riva del Garda tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: MAG Museo Alto Garda email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Matteo Fato & Alberto Zanchetta startDate: 10/10/13 endDate: 10/15/13 Description: Matteo Fato & Alberto Zanchetta PERSONALE la pittura è cosa naturale Contrariamente a quanto dichiarato nel titolo, questa non è una mostra personale. Non è neppure una sola mostra, ma due (la prima incentrata sull’attitudine artistica e l’altra su quella curatoriale). Come se non bastasse, ambedue le mostre si raddoppieranno, diventando quattro, perché coinvolgeranno sia gli spazi espositivi che i depositi della galleria Cart di Monza e della galleria Artcore di Bari, che nel mese di ottobre inaugureranno a breve distanza di tempo. Personale è un progetto apofatico – in quanto afferma negando – che Matteo Fato e Alberto Zanchetta hanno sviluppato attraverso la frequentazione, la collaborazione e la reciproca influenza. L’uno ha chiesto all’altro di aderire alla propria pratica professionale, di artista e di curatore, non limitandosi a scambiarsi i ruoli ma attuandoli in simultanea, e in sinergia. Nelle sale espositive delle due gallerie sono esposti dipinti, sculture, installazioni, fotografie, video, collage, ma anche opere effimere, verifiche e approssimazioni che i due autori hanno realizzato di comune accordo in base alle riflessioni intercorse negli ultimi anni, le quali si sono caratterizzate per un continuo e inesausto «discorso in margine e sui margini della pittura». Sia per Matteo Fato che per Alberto Zanchetta la pittura è innanzitutto una “tensione verso un concetto” che li ha indotti ad analizzare quelle che loro chiamano le 4C, vale a dire: Cassa-Cornice-Colore-Collezione. La cassa, intesa non più come semplice involucro ma come elemento strutturale, connota le opere che Fato sta sviluppando negli ultimi anni, Zanchetta ha invece indagato il retaggio culturale della cornice, ed entrambi hanno fatto convergere le loro posizioni su un analogo spettro cromatico; infine, l’idea della collezione verrà sviluppata all’interno dei magazzini delle due gallerie, ove saranno allestite delle opere di altri autori, nell’intento di rispecchiare – e raddoppiare ulteriormente/idealmente – l’esposizione realizzata à quatre mains e due teste. galleria cart srl via sirtori, 7 20900 monza martedi-sabato : 15,30-19,30 tel/fax 039.329101 www.galleriacart.com Location: galleria cart srl via sirtori, 7 20900 monza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Jaros Rebosolan "L'Ombra del Pensiero" startDate: 10/11/13 endDate: 10/13/13 Description: augura Venerdi' 11 Ottobre alle 18 presso la Sala Serra di Ispra in Via Milite Ignoto 31, La mostra personale di Jaros Rebosolan "L'Ombra del Pensiero". Le ombre come un pensiero, a volte lontane nel tempo quindi più scure, a volte leggere e nuove. Jaros Rebosolan dice che «l'ottanta per cento di ognuno di noi rimane inespresso e che la nostra ombra lo custodisce…». Ecco che l’ombra diventa il centro della sua ricerca artistica, opere su tela realizzate con più stesure di velature, come un percorso in continua evoluzione. La ricerca di Jaros Rebosolan, del tutto originale, si inserisce nel panorama dell’arte con una propria e forte personalità. Il suo percorso artistico è una ricerca in continua evoluzione, che si esprime con la pittura per raccontare la profondità dell’anima, il risvolto più misterioso del nostro essere, un passaggio che lascia traccia di sé. La mostra sara' visitabile anche Sabato 12 e Domenica 13 Ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Location: Via Milite Ignoto 31, Ispra tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: SINERGIE CREATIVE ART' startDate: 10/26/13 endDate: 11/10/13 Description: SINERGIE CREATIVE ART' Esposizione collettiva itinerante di opere pittoriche realizzate in compartecipazione artistica. DAL 26 OTTOBRE AL 10 NOVEMBRE 2013 presso: Showroom d’arte MILO Via Reali 82 , s.s. Comasina Paderno Dugnano (Mi) Vernissage Sabato 26 Ottobre ore 18.00. Ingresso libero. Per questioni organizzative, si invitano gli artisti partecipanti al progetto ad essere presenti con un leggero anticipo. www.artemilo.it www.sinergiecreative.jimdo.com Partecipanti : Milo Lombardo - Ariti Angelo - Poli Gabriele - Arzuffi Gianpietro - Basile Massimo (Maxtin) - Colombo Ernesto - Roberti Elio - Avanzi Paolo - Martini Alessandro - Gorini Renzo Gilardoni Moreno - Rodegher Emanuela - Incontri Gianni - Mollica Mario Cuman Fabio - Cordeìro Mary - Gibellini Alessandra - Sartori Gianluigi (Sarthori) Location: Via Reali 82 Paderno Dugnano (Mi) tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Milo email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: I Templari dalla Sicilia in Lombardia... startDate: 10/19/13 endDate: 10/27/13 Description: Presso Villa Castelbarco, a Vaprio d'Adda, in occasione della Mostra di Antiquariato, sarà esposta la superba Collezione medievale di oltre sessanta eccezionali reperti dei Cavalieri Templari, parte integrante del costituendo progetto Museo Federico II ed il Medioevo. La rarità e la unicità di questa eccezionale Collezione, apre uno scorcio nel segreto mondo dei misteriosi monaci e guerrieri, poveri Cavalieri di Cristo. Curatore Giulio Torta, Presidente Associazione Culturale Terza Esperide di Palermo. Location: Villa Castelbarco, Vaprio d'Adda tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ORIGGIO (VA): SERATA DA PAURA AL VILLA VERDE startDate: 10/31/13 endDate: 11/1/13 Description: ORIGGIO (VA): SERATA DA PAURA AL VILLA VERDE Body Art ad Halloween con la pittrice internazionale Natali Grunska Body art anche su grandi e piccini per celebrare Halloween. Grande spettacolo ieri sera a Origgio, dove la pittrice internazionale Natali Grunska è di casa. La reginetta della body art vive e lavora proprio a Origgio e ieri è tornata ad esibirsi pittrice in occasione dell'ultima curiosa iniziativa organizzata dallo chef Simone Furlani, una festa in maschera che ha visto la partecipazione di intere famiglie. Truccabimbi d'eccezione per una sera, Natali ha letteralmente trasformato i clienti del locale in mostri, stregoni, maghi e fatine, colorando la serata con il suo estro e la sua creatività artistica. “La festa di Halloween fa parte ormai della tradizione del locale - spiega lo chef del Villaverde - durante l'anno organizziamo vari eventi, è un modo come un altro per richiamare la curiosità della gente e per far divertire la clientela". Grande l'entusiasmo con il quale la clientela ha accolto l'iniziativa, culminata con la premiazione del miglior costume della serata e con la distribuzione di caramelle e dolciumi a grandi e piccini. Ma il valore aggiunto resta comunque quello dell'arte. "Neltempo libero mi diverto con la body art - racconta Natali Grunska - è il modo migliore per stare tra la gente e per dare prova delle proprie abilità, il corpo è una tela vivente e in Ucraina, il mio paese d'origine, diamo vita durante l'anno a numerose iniziative simili a questa". In altre parole, un pizzico d'Ucraina alle porte di Milano grazie ad un'artista che vanta mostre personali in tutto il mondo e che ha collezionato performance di body art nei principali locali della movida italiana. Grato per l'attenzione, Giovanni Marmina Ufficio Stampa 347/5801674 Location: Origgio, Varese tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5941388984333834705 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: L’arte moltiplicata. Opere originali tra unicità e serialità startDate: 11/9/13 endDate: 12/21/13 Description: A cura e presentazione di Andrea Barretta Allestimento di Riccardo Prevosti Il moderno e il contemporaneo di un fenomeno esploso negli anni Sessanta del Novecento. Una rassegna sui più grandi autori del XX secolo, da Mirò e Vasarely a Warhol, Christo e Tilson, da Fontana e Munari a Veronesi, Adami e Isgrò, che si sono confrontati sulla tecnica della grafica dall’incisione alla litografia e alla serigrafia, manufatti d’arte realizzati su diversi supporti in cui mostrano l’estro creativo come palestra di sperimentazione per la loro ricerca artistica e come apparato d’espressione eccezionale. La storia dell’arte è fatta anche di incontri che hanno dato tanto, come tra artisti e mecenati, ad esempio, per intenderci, Giulio II e Michelangelo, Peggy Guggenheim e Jackson Pollock, Mark Rothko e John e Dominique de Menil, ma è ricca anche di situazioni fortunate come quella tra il collezionista e gallerista di origine italiana Leo Castelli, protagonista dell’arte in America accanto a espressionisti astratti dell’Action painting come Jackson Pollock e Willem De Kooning, a neodadaisti come Robert Rauschenberg e Jasper Johns, con l’appoggio alla “Pop art” e a Roy Lichtenstein e Andy Warhol. Oppure di Pierre Restany con il “Nouveau Realisme”, di Germano Celant e l’arte povera o di Achille Bonito Oliva e la “Transavanguardia”. Così l’incontro di molti affermati artisti con una “idea”, quella di sottrarre l’operazione artistica al suo carattere di esperienza unica, ovvero l’idea del “multiplo” d’arte, un termine che nasce ufficialmente a Parigi nel 1966 nella Galleria Denise René impegnata in tale genere di oggetti d’arte “moltiplicati”, cioè riprodotti in più esemplari. Ma la nostra discussione parte da più lontano, ovvero dall’aspirazione evolutasi nel corso del Novecento di una maggiore introduzione dell’arte nella società. Non solo. Una riflessione sulla “riproducibilità” dell’opera d’arte non può non partire dalla constatazione che, “in linea di principio”, l’opera d’arte è sempre stata riproducibile, ma ciò che qui interessa non è la riproduzione intesa in questo senso bensì la produzione di opere d’arte originali, come succede per la pratica della fusione in bronzo, della calcografia, della litografia e della serigrafia, per quel settore esecutivo denominato “grafica d’arte” e, soprattutto, della stampa d’arte come per la fotografia e il cinema o la musica. Se il compito del critico consiste nel dare una ridefinizione dell’arte oltre la sua forma classica, dobbiamo annotare che già dagli anni Venti del XX secolo gli artisti del “Bauhaus” erano contro l’opera unica, supportati da Marcel Duchanp che contribuì alla polemica sull’arte moltiplicata con la produzione nel 1934 (tiratura di trecento esemplari più venti) di “La mariée mise à nu par ses célibataires même” pubblicata da Rrose Sélavy a Parigi, e i suoi “Rotoreliefs”, stampati nel 1935 in cinquecento copie e ristampati infine in mille esemplari a New York nel 1963. Ricordiamo anche gli “Originaux Multiples” di Jean Fautrier che espone nel 1950, e Man Ray che nel 1960 produce “Blue bread - favourite food for blu birds” (Pane blu - cibo favorito per uccelli blu), edito in nove esemplari da Paul Haim a Parigi. Il multiplo dell’opera d’arte, insomma, rimane tuttavia un processo di pluralità estetica ancora non del tutto risolto, dal momento che resta il privilegio della tiratura limitata in esemplari che determinano il valore, e quindi lega quest’arte ancora a una sorta di “unicità” costruita all’interno della cosiddetta tiratura. Da iniziativa artistica-commerciale, dunque, la moltiplicazione dell’opera d’arte ha rilevato un “valore” per le sue premesse culturali nel demitizzarne l’idolatria come prezioso pezzo unico, preferendo un’estetica egualitaria elaborata da artisti come quelli citati e molti altri. L’arte moltiplicata risulta, quindi, essere una promessa di distinzione nell’arte, una scelta privilegiata in edizioni limitate e certificate, garantite dalla firma d’autore, con l’obiettivo di ritornare a comunicare emozioni e bellezza e in proposte che toccano anche molti giovani dell’arte contemporanea giacché è il contemporaneo stesso ad essere serializzabile nella sua quotidianità, e ne manifesta la maniera espressiva, ne mostra le incertezze in un mondo che cambia, dove la molteplicità è a volte provocazione ed esagerazione. In definitiva la storia del Novecento artistico è la storia del multiplo, e la storia del progresso tecnologico è la storia dell’arte nel Novecento, in cui i più importanti artisti si sono confrontati con le nuove metodologie, costruendo un nuovo mercato che di fatto ha dato la possibilità di operare con alternative creative fino ad allora impensabili. Col multiplo l’opera d’arte realizza il fenomeno che il filosofo tedesco Benjamin chiama la “perdita dell’aura”, concetto ripreso da Baudelaire che ne elaborava il carattere “sensazionale” nello spettatore alla presenza dell’esemplare originale. Andrea Barretta Da giovedì a sabato ore 9,30 - 12, 30 e 15,30 - 19,30 Artisti in mostra Valerio Adami, Remo Brindisi, Giuseppe Capogrossi, Bruno Caruso, Bruno Cassinari, Mario Ceroli, Christo, Salvador Dalì, Lucio Del Pezzo, Giosetta Fioroni, Salvatore Fiume, Lucio Fontana, Piero Gauli, Franco Gentilini, Hubertus Gojowczyk, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Guy Harloff, Emilio Isgrò, Wilfredo Lam, Riccardo Licata, Ligabue, Mino Maccari, Umberto Mastroianni, Luciano Minguzzi, Joan Mirò, Bruno Munari, Ugo Nespolo, Germano Olivotto, Aldo Pagliacci, Romano Parmeggiani, Concetto Pozzati, Mimmo Rotella, Giuseppe Santomaso, Aligi Sassu, Mario Schifano, Emilio Tadini, Orfeo Tamburi, Joe Tilson, Ernesto Treccani, Victor Vasarely, Luigi Veronesi, Andy Warhol, Cesare Zavattini. Location: Vicolo San Nicola 6, Brescia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10065 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Verità: Luce - Progetto di Marco Nereo Rotelli startDate: 11/11/13 endDate: 12/31/13 Description: MAG presenta “VERITA’: LUCE” Progetto di Marco Nereo Rotelli A cura di Salvatore Marsiglione Organizzazione Elena Lombardi, Art Project Con il Patrocinio di Assessorato alla Cultura del Comune di Como Con il fondamentale sostegno dell’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo Con il Patrocinio di Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe Sabato 9 novembre h. 18,30 Adonis - Marco Nereo Rotelli “Della luce e del buio” mostra, PALAZZO DEL BROLETTO, Piazza Duomo, Como “Specchi” mostra, MAG, Via Vitani 31, Como evento unico Domenica 1 dicembre h. 17,00 “La verità illumina: essenza, avvento, apparenza” conferenza con lo scrittore siriano Adonis, l’architetto Mario Botta, il filosofo Giovanni Reale, l'artista Marco Nereo Rotelli, l'editorialista del Corriere della Sera Armando Torno, modera Paolo A. Mettel presidente dell’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo. nell'occasione sarà presentata in anteprima l'installazione di Marco Nereo Rotelli "Il vaso di pandora" PINACOTECA CIVICA PALAZZO VOLPI, Via Armando Diaz 84, Como MAG - Marsiglione Arts Gallery Via Vitani, 31 22100 Como Tel:+39 328 7521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.magcomo.it MAG presenta con Verità: luce, un evento inedito, una piccola rivoluzione che vede assieme Adonis e Marco Nereo Rotelli in una comune sfida, un comune investimento sul "moto poetico" del e per vivere, un "credere" cioè che la poesia può portare la verità dell'uomo e aprire pura/mente alla vita. L’opera comune di Adonis e Rotelli prenderà forma a Como, grazie a un evento curato da Salvatore Marsiglione che ha colto l’importanza di questo incontro ed ha voluto promuoverlo come movimento, come vera e propria dichiarazione di un intento poetico. Questa idea era da tempo in nuce e già era stata espressa in una importante mostra che, poeta e artista realizzarono nelle maestose sale di Palazzo Reale e alla Rotonda della Besana, oltre che un progetto urbano con istallazioni luminose e marmoree in Piazza Duomo, Facciata del Palazzo Reale, Corso Buenos Aires e affissioni in tutta al città meneghina. Le mostre al Broletto e alla MAG e la giornata di incontri alla Pinacoteca sono un invito a pensare l'arte e la poesia come verità pluridimensionale, come "visione differente" che permette un “modus vivendi”, permeato di valori dell’uomo e per l’uomo. Adonis poeta, pittore, filosofo: un uomo, un intellettuale che crede profondamente nella cultura come cambiamento, come "ragionamento" verso una condizione umana di rispetto, di comprensione. Adonis capace di comprendere le differenze, di creare sistemi per comporle, capace di considerare la diversità e nel contempo di rispettarla considerando le ragioni dell'altro. Sono elementi questi che affiorano negli eccezionali disegni che il più importante poeta arabo vivente presenta in una singolare mostra con l'artista Marco Nereo Rotelli nel rigoroso ed austero spazio del Palazzo del Broletto a Como. Potremmo definire queste opere come "mappe del pensiero necessario". Adonis affronta lo spazio pittorico con le armi più elementari, il bianco del cartoncino e il nero inchiostro, conducendo chi guarda nello spazio e nel tempo intrecciato: dalla scrittura alla percezione della forma, all'energia misteriosa dell'informe. Non possiamo non pensare queste opere di Adonis se non come un viaggio luminologico. Le linee, i confini, le forme e gli orizzonti che vi si percepiscono non rappresentano che il ritmo dell'espandersi del pensiero luminoso. In questi recenti lavori l'opera di questo grande maestro che vive tra Oriente ed Occidente è più libera, sgombra da contaminazioni evocative. Le composizioni sembrano essere un aut aut, bianco o nero, bene o male, luce o buio, ma in questo "sembrare" egli gioca la chance della parola che diviene guida. Mentre le macchie nere segnano l'assenza e rimandano a cose, corpi che furono, la poesia dipinta guida la danza, trasforma la traccia dell'icona, la traccia di verità scomparse in oblio e affida alla parola poetica una nuova danza. Il senso dell'incontro artistico con l’artista Marco Nereo Rotelli risiede nella condivisa fiducia nella parola etica/poetica. Un incontro tra opere differenti capaci però di creare al Broletto una installazione solenne e ricca di pathos. Rotelli lavora da anni su un’idea di materializzazione della parola poetica utilizzando differenti media. Nella sua ricerca è riconoscibile un costante impegno e un dialogo sistematico tra figure e parole, in cui pittura, scultura, narrativa e poesia diventano il territorio in cui costruire un percorso estetico e di impegno civile. Per Marco Nereo Rotelli la “verità” si raggiunge e si abita con la poesia. La poesia è un bene comune da difendere e diffondere, capace di suggerire a ognuno una forma di comportamento. Rotelli presenta dodici porte d'oro, Porte della Pace con impressi volti di uomini che hanno segnato la storia del pensiero del Novecento. La sua opera nell'insieme crea uno stato di sospensione e una propensione verso una dimensione ulteriore. Queste porte, che sembrano icone dorate, indicano un varco verso il punto pullulante dell'origine continua, cioè dove si apre l'infinità dei possibili. Questo è il principio, questa è l'origine, questo il verbo. Dall'oro delle porte alla luce delle opere in acciaio esposte alla MAG: qui Rotelli elabora un vero e proprio sistema visivo. La mostra Specchi è percepibile come un’unica costellazione luminosa dove la lux dell’opera si irradia e da lumen si riflette e riflette ogni elemento dello spazio in uno splendore fluido. La Mostra al Palazzo Broletto e alla MAG, rappresenta l’impegno costante del poeta Adonis e di Marco Nereo Rotelli per un’arte in difesa dei diritti e del rispetto umano. L'evento apre le manifestazioni per il centenario di Mario Luzi, il grande poeta fiorentino a cui sia Adonis che Rotelli erano profondamente legati. A cura dell'Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo, si terrà a Como alla Pinacoteca Civica il 1° dicembre un incontro, un momento di riflessione pensato come un’opera di parole, parola che diventa paesaggio e passaggio, a cui parteciperà Adonis (e il suo traduttore Fawzi Al Delmi) con l’artista Marco Nereo Rotelli, il filosofo Giovanni Reale, l'editorialista del Corriere della Sera Armando Torno, l'architetto Mario Botta, moderati da Paolo Andrea Mettel, presidente dell'Associazione Mario Luzi. Nota biografica Marco Nereo Rotelli E’ nato a Venezia nel 1955, dove si è laureato in architettura nel 1982. Da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica - che Harald Szeemann ha definito come “un ampliamento del contesto artistico” e Achille Bonito Oliva "la riconquista per l'arte di uno spazio reale" - creando un’interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere. Da qui il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, fotografi, registi, ma il suo rapporto è principalmente con la poesia che è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Tra le personalità con cui ha collaborato figurano Edoardo Sanguineti, Allen Ginsberg, Fernanda Pivano, Alda Merini, Adonis, Mario Luzi, Yang Lian, Gillo Dorfles, Andrea Zanzotto, Giuseppe Conte, Valerio Magrelli e Massimo Cacciari. Dal suo interesse per l’Isola di Pasqua, che prenderà avvio con un’indagine sull’antico e non ancora decifrato linguaggio Rapa Nui, l’alfabeto Rongo Rongo (2004) inizia a sviluppare una lunga serie di opere, ispirate all’indecifrabilità dei linguaggi perduti, come riscoperta di mondi poetici ancora sconosciuti, come quello dei Boscimani o i simboli dei Nativi Americani. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a sette edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive. Le sue opere sono presenti in importanti musei e collezioni private di tutto il mondo, tra cui: Museo di Ca' Pesaro Venezia, Kunsthalle Norimberga, Kunsthaus Murburg, Museo Cuevas Città del Messico, PAC Milano, Marie du Pantheon Parigi, Museo delle Albere Trento. Il 24 Giugno 2013 la sua installazione luminosa Divina Natura ha celebrato a Chicago l’Anno della cultura italiana negli Stati Uniti. Location: Via Vitani 31, Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2188 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Umberto Chiodi startDate: 11/21/13 endDate: 1/5/14 Description: Spazio: INTERNO18, Via Beltrami 18, 26100 Cremona Artista: Umberto Chiodi Tipologia: mostra personale Titolo: 2006/2013 Inaugurazione: giovedì 21 novembre ore 18.00. Sarà presente l'autore dal al: 21 novembre - 5 gennaio 2014 giorni e orari: martedì - sabato 10.30 - 13 e 16 - 20 / domenica 16 - 20 info: info@galleriainterno18.it / +39.0372.751672 Location: Via Beltrami 18, 26100 Cremona tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5947208673991264417 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2258 Ufficio stampa: § lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: VELARTE G(u)ARDA CHE ARTE startDate: 11/23/13 endDate: 11/23/13 Description: VELARTE G(u)ARDA CHE ARTE a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei Si terrà sabato 23 novembre alle ore 18.30 nel locali LAB della Vela Internazionale di Campione Univela a Campione del Garda il finissage della mostra collettiva G(u)arda che arte a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei che segna l'apertura all'arte contemporanea da parte di Campione Univela di Campione del Garda e si pone come un work in progress di attenzione alla pratica artistica per gli anni a venire, un concept riassunto dentro al nome di “Velarte”. Attraverso la manifestazione, si intende unire non soltanto dal punto di vista critico ed estetico ma anche da quello didattico e formativo, la disciplina sportiva a quella artistica. A partecipare alla mostra, sono stati invitati artisti di diverse generazioni e poetiche che operano nel campo della pittura, della fotografia e dell'installazione a lavorare su di uno specifico tema legato al territorio di Campione del Garda. Gli artisti invitati, FABIO ADANI, ELENA ARZUFFI, MAX BI, GIORGIA BELTRAMI, MAURO CAPPELLETTI, MAURIZIO CORRADI, LUCA COSER, ARNOLD MARIO DALL'O, MIMMO IACOPINO, PIETRO IORI, DAVIDE FONTANILI, GIULIA MAGLIONICO, BRUNO PICARIELLO, hanno pertanto interpretato a proprio piacimento la suggestione del paesaggio lacustre e montano del luogo in riferimento in particolare alla pratica sportiva della vela, raccontando il loro individuale modus di rilettura del luogo con opere molto eterogenee e realizzate apposta per l'occasione. Catalogo in mostra con testi dei curatori. Il progetto proseguirà nel 2014 con un'altra esposizione a tema che verrà presentata durante il finissage. info: tel: +39 0365 791102 mail : booking@campioneunivela.it www.campioneunivela.it Location: Campione del Garda tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: NATALE IN ARTE startDate: 12/7/13 endDate: 12/23/13 Description: Come ogni anno si rinnova l’impegno per una collettiva all’ insegna della gioia e serenità che il Natale porta in ogni casa. In questo particolare momento invitiamo il pubblico a regalare e regalarsi un momento di gioia attraverso un’opera artistica che parla direttamente al cuore. Gentile Artista Acaf-Artemisia Gallery la invita a partecipare a questa iniziativa. Ogni artista potrà presenziare con : n.1 opera dimensione massima 90x90 n.2 opere dimensioni massime 80x80 Per costi di organizzazione e segreteria l’Associazione chiede un contributo di: euro 90,00 per 1 opera euro 150,00 per 2 opere per info e modulo scrivere : frassetto.mg@gmail.com tel 035241481 - 3895563828 Nei costi sono compresi i seguenti servizi: 20 lOCANDINE IN CENTRO CITTA’ 1000 CARTOLINE PUBBLICITARIE INVITO PERSONALIZZATO PER ARTISTA CATALOGO OMAGGIO CON CRITICA DELLA DOTT.SSA PASQUA ENRICA CRITICO E STORICO DELL’ARTE INSERIMENTO IN SITI INTERNET SETTORIALI INSERIMENTO FILMATO SU YUTUBE INSERIMENTO EVENTO NEL SITO GALLERY VERNISSAGE iN ATTESA DI RISENTIRVI INVIO UN CORDIALE SALUTO -iL PRESIDENTE FRASSETTO MARIA GRAZIA ACAF-ARTEMISIA GALLERY - via Moroni 124 - 24122 Bergamo tel.035241481 - 3895563828 - frassetto.mg@gmail.com - www.galleryartemisia.com Location: VIA G.B.MORONI 124 - BERGAMO tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://www.google.it/search?q=natale+in+arte&espv=210&es_sm=93&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=ktWQUrPFNsnJtAbs7oHgDg&ved=0CAkQ_AUoAQ&biw=1440&bih=755 galleria-spazio-museo: ACAF-ARTEMISIA GALLERY email gestore : frassettomggmail.com sponsor: 2447 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: GIOVANNI GELMETTI ALLA MOSTRA DI FRANCO BATTIATO startDate: 11/29/13 endDate: 11/29/13 Description: Franco Battiato, uno dei più grandi cantautori italiani di fama internazionale, nonché pittore, compositore e regista, ha recentemente tenuto un incontro a Pavia, in occasione della Festa del Ticino, per presentare a tutti la sua mostra antologica dal titolo “Jonia Me Genuit - discografia leggera e classica, filmografia, pittura”. Tra grandi personalità e autorità, come il Sindaco e l’Assessore alla Cultura del Comune, presente all’importante rendez-vous, il noto imprenditore immobiliare Giovanni Gelmetti che ha partecipato, con grande ammirazione per Battiato, all’incontro. Gelmetti è conosciuto per le sue innovative opere architettoniche, tra le quali la Giax Tower, un vero e proprio progetto eco-friendly e all’avanguardia, costruito in classe A, su 6000mq di verde, che offrirà, a pochi passi dal centro storico di Milano, una nuova soluzione abitativa. Piazza gremita per Battiato, che ha risposto alle numerose domande del pubblico, talmente entusiasta da intonare, in coro, la famosa canzone “Centro di gravità permanente”. Oltre alle sue opere, l’eclettico artista ha esposto, una collezione discografica con cd e vinili rari, numerosi poster di concerti, dvd storici, libri e tutto ciò che riguarda la sua intera attività artistica. Per concludere l’incontro inaugurale, nella Sala Conferenze del Broletto si è tenuta la proiezione gratuita del suo film “Musikanten” di cui Battiato ha curato regia, sceneggiatura e soggetto insieme a Manilo Sgalambro. Location: Pavia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: Piazza di Pavia email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: ONE TO ONE l'infinito nel finito startDate: 12/9/13 endDate: 1/20/14 Description: ONE TO ONE l'infinito nel finito Raul Gabriel Costantino Ruggeri (opere storiche) a cura di Marilisa di Giovanni e Andrea Vaccari inaugurazione lunedì 9 dicembre 2013, ore 18.30 Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto, Pavia La mostra prosegue fino al 20 gennaio 2014 Per informazioni: tel. 0382.32279 www.onetoone-exhibition.org info@onetoone-exhibition.org Chiara Argenteri Ufficio stampa/Press office Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi tel. 0382.399424 338.1071862 E-mail: chiara.argenteri@comune.pv.it Biografia Artista composito, Padre Costantino è pittore, scultore, vetratista, “batisseur d’eglise” e infine – o innanzitutto – frate francescano e sacerdote. Mario Sironi lo definì soldato di due milizie: quella della fede e quella dell’arte. Dall’infanzia nella campagna di Franciacorta alla giovinezza in convento a Busto Arsizio e a Trento, all’ordinazione di sacerdote a Milano, dalle prove pittoriche ai grandi capolavori che fanno di lui il principale artefice del rinnovamento dell’arte sacra in Italia, la storia di Costantino Ruggeri, uomo di fede e di religione, si intreccia indissolubilmente con quella dell’artista. Guardando sempre alla fedeltà come libertà di rinnovarsi completamente, Ruggeri ha sempre evitato nel suo lavoro manierismo e piacevolezza, congenitamente refrattario agli schemi, come soprattutto al micidiale luogo comune del “si è sempre fatto così”. Al 1960 risale l’incontro decisivo per il suo itinerario: quello con Le Corbusier. Da allora “l’architettura dello spazio mistico” ha costituito la sua principale occupazione: “costruire una chiesa che non separasse ma unisse alle sue strutture tutto il creato, la luce, gli alberi, le immagini vive, i suoni naturali della vita.” La prima esperienza folgorante risale agli anni della permanenza al monastero di Saiano di fronte alla foto di un autoritratto di Giorgio De Chirico. Il ritratto aveva per sfondo un cielo verde. Lui stesso, raccontando questo momento di enfasi nella sua autobiografia “Soltanto un Fiore”, dice: “Fu per me una finestra che si spalancò verso orizzonti del tutto nuovi, inattesi, esaltanti. Capii dal quel cielo verde che in arte era tutto possibile, e tutto doveva diventare sogno e poesia”. Il ricordo della sua terra gli fu sempre presente. Nei suoi occhi e nelle sue parole vive ancora lo stupore di quei momenti: “Come quando da bambini portavamo le mucche al pascolo, ed io, la sera, mi divertivo a guardare lo spettacolo della luce che si arrampicava fino alla cima, e dopo un ultimo bagliore, si spegneva. E questa luce, che era una luce dorata, sugli alberi splendeva in mille toni verdi. Verdi, capisci? Era il 1 cielo verde di De Chirico. E io, davanti a quel quadro, risprofondavo nelle emozioni dell’infanzia.” Il talento e la passione furono sempre sostenuti e stimolati da una volontà ferrea. Al convento di Sabbioncello le ore del tempo libero erano dedicate agli studi e alle prime bozze. “Per aver più tempo e non farmi scoprire dai superiori, mi alzavo, chiuso in cella, anche alle tre del mattino. D’inverno…mi avvolgevo nelle coperte di lana, lasciando scoperti solo occhi e mani.” Proprio a Sabbioncello vennero alla luce i suoi primi dipinti: partendo dal nulla per risalire fino all’essenziale. La povertà francescana divenne, all’inizio per necessità e col tempo per virtù, l’anima delle sue opere. “Di colori a olio neanche a parlarne. Avevo soltanto del carbone che mi facevo sul focolare del convento, e qualche scatola di gessi colorati che servivano anche per la lavagna della scuola. Riempivo le scatole vuote del tonno e delle sardine, di calce, di colori in polvere, nerofumo, ocra, terre bruciate, rosso mattone. Li usavo stemperati nel latte e nel chiaro d’uovo. Cartoni, assi, lamiere…erano le uniche tele di cui potevo disporre. I pennelli erano quelli che si usavano per imbiancare i muri… All’inizio mi sembravano proprio un disastro: righe tutte sbarrate, superfici di colore che sembravano le pozzanghere del cortile dopo l’acquazzone. Eppure, superato il primo shock, questo modo di fare quadri mi divenne familiare. Presto mi resi conto che quella semplicità e naturalezza mi avevano fatto evitare la piacevolezza e il manierismo.” Amico e mecenate fu Padre Favaro, creatore e direttore della Galleria San Fedele. Al convento di Busto Arsizio, tappa successiva di questo cammino, Padre Costantino conobbe ed ebbe la fortuna di collaborare con il pittore Vittorio Pandolfi, cui era stato affidato l’incarico di affrescare la Chiesa del monastero con immagini di S. Francesco. Assistendolo nei lavori Padre Ruggeri imparò la tecnica, e lui stesso ebbe modo di cimentarsi affrescando una parete del monastero, il cui tema riprendeva tre momenti della vita di S. Francesco. Fu l’ultima parentesi dell’esperienza a Busto, al 2 termine della quale partì per la nuova destinazione assegnatagli: Milano, da lui stesso definita “la terra promessa”. Il fermento artistico della città lo portò subito ad entrare in contatto con alcuni esponenti di arte contemporanea. Ma il temperamento esuberante ed uno stile giudicato poco consono dai suoi superiori convinsero questi ultimi della necessità di far maturare Padre Costantino lontano dal quel fulcro febbrile. Chiusa la porta di Milano si aprirono per lui le porte del Convento di S. Bernardino, a Trento. Nella permanenza in Val d’Adige il tempo dedicato alla pittura fu in parte sacrificato agli studi e alle esigenze impostegli dal ruolo di assistente di un gruppo giovanile che gli era stato affidato. Tuttavia, a Milano, venne inaugurata il 15 marzo1951, grazie all’aiuto di Padre Favaro, la prima mostra di pittura dei quadri più rappresentativi della creatività artistica di Padre Costantino. Il primo luglio dello stesso anno ci fu l’ordinazione, proprio nella Cattedrale in cui anni sarà chiamato a progettare e realizzare la cappella feriale con opere scultoree altamente significative. L’accostamento al problema dell’arte sacra risale a questi anni. Iniziò dallo studio dell’arredo sacro. Quasi contemporaneo arriva il trasferimento a Pavia per richiesta stessa di Padre Costantino. Nel campo dello spazio sacro cominciò un lavoro dedicato alla progettazione di numerose cappelle, “piccole chiese”, e di adeguamenti liturgici. La realizzazione della prima grande chiesa avvenne nell’anno 1977: S. Maria della Gioia a Varese. Seguì la Chiesa del Tabernacolo a Genova, difficoltosa soprattutto per la zona collinare a gradoni su cui avrebbe dovuto ergersi. Vale la pena soffermarsi un attimo sulle tre chiese costruite in Burundi. Il viaggio attorno al mondo nel 67 gli diede modo di scontrarsi con la realtà delle chiese di 3 ultima costruzione “funghi grotteschi privi di ogni riferimento spontaneo con la cultura e le tradizioni dei paesi di missione”. Più che “spazi mistici” mi sembravano fantasmi, creature di un cristianesimo prefabbricato e imposto ai popoli più innocenti. Per me credente e artista fu una scoperta disgustosa. Fu allora che mi dissi che, se avessi mai avuto l’occasione di costruire una chiesa in Africa, quella chiesa avrebbe avuto il volto e il cuore della terra e della gente da cui nascerà.” Quando pochi anni dopo gli presentarono quest’opportunità, partì per il viaggio in Burundi in cui visitò gran parte del paese con la volontà di entrare nella loro mentalità innocente e affascinante. “Con l’architetto Gigi Leoni facemmo subito studi, disegni e plastici. Nel limite del possibile demmo la precedenza ai materiali da costruzione del luogo dove sorgeva la chiesa: legno, pietre, fango, paglia… anche la modellazione e il colore degli intonaci si ispiravano a quelli della loro terra, delle loro capanne”. La Chiesa di S. Francesco d’Assisi a Kayongozi si regge su: struttura portante in colonne di eucaliptus; muratura di contenimento e laterizi fatti a mano; controsoffittatura prevista in canne di papiro; strutture di copertura in travi reticolari di ferro e travi di eucaliptus. San Bernardino a Nyakayi venne costruita con muratura in pietra lavorata a mano. Ripercorrendo le tappe principali delle opere di Padre Costantino passiamo dall’Africa al Giappone, accennando solo alle opere che si interposero fra l’esperienza africana e quella asiatica. Come non citare dunque la chiesa di S. Spirito a Pavia, di S. Paolo a Rho e della Provvidenza a Genova. Decisamente significativo per la conferma di artista a livello internazionale fu il lavoro svolto in Giappone a Yamaguchi, con il nuovo Santuario di San Francesco Saverio. Con esso siamo proiettati alla fine degli anni Novanta, anni veramente floridi e arricchiti dalla assegnazione del progetto per la realizzazione del nuovo Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma, senz’altro l’opera più importante realizzata da Padre Costantino. Volendo spendere ancora due parole sulla 4 chiesa in Giappone, possiamo dire che Padre Ruggeri portò fino in oriente il proprio senso di evangelizzazione: nulla che storpiasse o stridesse con la cultura locale. Armonizzazione del tutto. Così nacquero quella semplicità di linee architettoniche, l’essenzialità dei materiali, le radiosità cromatiche, la valorizzazione dei segni liturgici immersi in una natura essenziale. Il Divino Amore si impone innanzi tutto per le sue dimensioni: l’aula ecclesiale occupa una superficie di 1724 metri quadrati con una capienza di 1500 posti a sedere e di almeno 500 in piedi. La struttura della copertura consiste in travi prefabbricate di calcestruzzo armato che posano su un unico grande pilastro modellato plasticamente; la controsoffittatura è a vele bianche; il tetto in leggero declivio è a prato giardino. Esso si inserisce nel terreno, assecondando le sue movenze e assicurando all’edificio una condizione termica favorevole. Le pareti perimetrali sono di cristallo colorato. A coronamento di un percorso, sia come artista che come uomo di fede, gli è stato assegnato il progetto della costruzione della nuova cappella intitolata alla Madre di Dio nel nuovo santuario della Madonna del Latte a Betlemme, in Palestina. La realizzazione di quest’opera ha una componente evocativa unica per intensità. Il profumo del passato che vive ancora oggi nella cultura cristiana si mescola ai colori di una terra dove sembra che il silenzio del deserto custodisca i più remoti segreti. In questo territorio ricco di fascino e mistero tra poco meno di un anno verrà celebrata l’inaugurazione del santuario. Le prime foto scattate dall’architetto Leoni, durante i lavori, svelano già la mano di Padre Costantino. La cura dell’insediamento nel territorio, l’impatto sull’ambiente circostante sono ancora una volta stati studiati con grande attenzione. In quest’ottica si potrà senz’altro apprezzare in modo particolare il rivestimento delle pareti esterne con masselli bocciardati di pietra rosa di Betlemme. Gli studi hanno anche tenuto conto della presenza del Santuario della Grotta del Latte. Si è cercato di integrare la nuova chiesa con la realtà preesistente mediante porticati che conducono al sagrato. 5 La Grotta del Latte, venerata fino ai giorni nostri dai cristiani della zona, è officiata dai padri francescani dal quattordicesimo secolo. Si narra che delle gocce di latte cadute dal seno della Vergine, mentre allattava il bambino Gesù, abbiano imbiancato la roccia. L’aula ecclesiale, di 300 metri quadri, è destinata ai gruppi di pellegrini che visitano a Betlemme i luoghi santi legati alla nascita di Cristo, ma anche alle donne di ogni fede che invocano la grazia della maternità. La cappella è a pianta libera ed ha un alto valore simbolico. Una costruzione semplice ed essenziale dove gli spazi acquistano luminosità grazie a vetrate in vetro antico soffiato, posizionate nei tagli di apertura orizzontale creati superioriormente, da dove una luce divina penetra e apre la strada a un contatto diretto con l’uomo. Location: Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto, Pavia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5951799609105443313 galleria-spazio-museo: Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto, Pavia email gestore : sponsor: 2047 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Presso l’ex Conventino di Lodi Vecchio Balla, Cascella, De Pisis, Fiume, Guttuso, Morandi startDate: 11/23/13 endDate: 1/6/14 Description: A Lodi Vecchio, ampia selezione di artisti del Novecento italiano Oltre un centinaio di artisti, tra pittori e scultori italiani, dai primi del Novecento a oggi, espongono presso l’ex Conventino di Lodi Vecchio. Da Balla a Cascella, da De Pisis a Fiume, da Guttuso a Morandi, un’occasione per approfondire la conoscenza di un periodo storico tra i più complessi e ricchi di stimoli. Il merito della realizzazione di questo evento va indubbiamente al curatore, Mario Bernardinello, membro della Permanente di Milano e tra i componenti del movimento del Transvisionismo, che ha saputo affrontare e superare le numerose incognite, di tipo organizzativo ed economico, che una rassegna antologica di queste proporzioni poneva in essere, ottenendo un successo più che meritato. Oltre all’apporto convinto e determinato della Permanente, importante e strategico è stato anche il contributo delle istituzioni, come il Sindaco e l’Assessore alla cultura della città di Lodi, la Regione, le Province di Milano e Lodi, ma anche i collezionisti, i privati, le gallerie come la Ponte Rosso e la Pinacoteca Aldo Meazza di Lodi Vecchio e il sostegno, come media partner, del “Cittadino di Lodi”. Ma una Mostra è anche il suo catalogo. E il volume realizzato dalle edizioni PMP di Lodi, attraverso un progetto grafico di assoluta eleganza, studiato dall’architetto Ivan Cattaneo, rappresenta un contributo fondamentale per dare il giusto spessore storico e artistico a tutti i partecipanti alla rassegna, grazie a un attento e accurato repertorio di note biografiche e critiche, redatto dalla dottoressa Paola Faggella, in grado di facilitare la comprensione di un’epoca molto articolata e, spesso, contraddittoria. Il tutto – cosa che non guasta - a un costo molto contenuto (29 euro). Si dice che “la cultura costa”, è vero. Ma, in certi casi, costa di più l’ignoranza. Questa operazione può dimostrare che è possibile, anche in situazioni economiche difficili, trovare soluzioni adeguate per offrire al pubblico una proposta davvero interessante e utile perché mette in relazione le opere dei grandi Maestri del Novecento italiano con quelle degli artisti viventi e, seppure in modo evidentemente parziale, invita a letture e interpretazioni diverse di una realtà complessa e in continua evoluzione. Ugo Perugini Lodi Vecchio - Ex Conventino piazza Santa Maria angolo San Lorenzo- Visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio 2014. Orari: sabato, domenica e festivi: 10-12,30; 15/18; martedì, venerdì su appuntamento. Lunedì chiuso. Info: tel. 3337108504- 3477267267- info@comune.lodivecchio.lo.it Ugo Perugini Location: piazza Santa Maria , Lodi tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5952780949756979729 galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10048 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: BIOS Vincent MA-DONNE startDate: 11/30/13 endDate: 1/8/14 Description: a inaugurato sabato 30 novembre allo Spazio Culturale Ratti di Como la personale di BIOS Vincent MA-DONNE, una m ostra che mette al centro la sacralità della donna violata dalle violenze. Da sempre attento nella propria ricerca artistica alle tematiche sociali più importanti, BIOS Vincent torna a Como dopo essere stato invitato lo scorso anno proprio a proposito di un progetto legato alla violenza sulle donne, tema particolarmente caro al comune lariano. Protagonista della mostra, che presenterà 3 installazioni e 12 pale d’altare dell’artista BIOS Vincent, sarà proprio l’installazione MA-DONNE: un esercito di 169 Madonne trafitte da chiodi, come martiri, che si pongono allo spettatore come l’evidenza di una violenza identica e perpetrata nel tempo. Sono le donne che ogni giorno subiscono violenze dai propri uomini, mariti, amanti, padri e fidanzati, ma anche nei luoghi di lavoro, a scuola e più in generale nelle proprie città d’origine. Ma che comunque rimangono fiere e pure nel loro essere Madonne. Al centro una Madonna rossa e senza alcun segno di violenza sembra chiedere risposte allo spettatore. Uno stuolo di farfalle sorvola questo esercito femminile: l’opera dell’artista cinese Wang Pan, invitata da Bios Vincent, vuole essere un richiamo a quel processo di trasformazione che porta alla bellezza intesa come purezza, alla leggerezza e al pensiero. Un confronto tra culture diverse ma soprattutto il segno di un dialogo possibile tra uomo e donna. L’opera MA-DONNE non vuole essere un’installazione fine a se stessa, ma il punto di partenza per una riflessione aperta a tutti, dai semplici spettatori alle associazioni che operano per la difesa delle donne. E saranno le donne comuni le co-protagoniste della performance MA-DONNE. A partire dal giorno dell’inaugurazione, BIOS Vincent raccoglierà le foto di 169 donne che creeranno un esercito di Madonne in dialogo con quelle in gesso, fatte però di volti veri, segno di una società femminile che vuole mettere il proprio volto nella lotta contro la violenza. Sarà poi l’artista a intervenire su queste foto con degli spari: un gesto che vuole essere crudo e violento, di quella stessa violenza subìta dalle donne. Allo stesso tempo su queste immagini si poserà una farfalla come simbolo di cambiamento culturale e di speranza. La mostra ha il patrocinio del Comune di Como. Si ringraziano gli sponsor e i partner culturali: Animatamente, Bel – Real Estate Group, Luz, Masnada, OFFBRERA, Vertical Line. Spazio Culturale Antonio Ratti, ex Chiesa di San Francesco, Largo Lorenzo Spallino 1 – Como. La mostra rimarrà aperta fino a mercoledì 8 gennaio. Orari visite: martedì-venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Altri orari su appuntamento. www.biosvincent.com Location: Largo Lorenzo Spallino 1 – Como. tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10051 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Il Palazzo mantovano in Via Grioli accoglie lo splendore degli affreschi mitologici startDate: 12/12/13 endDate: 12/13/13 Description: Magnifici affreschi a tema mitologico sono accolti nella nobile dimora mantovana ubicata in via Grioli 46 che li racchiude tra le possenti mura, come uno scrigno inviolabile, proteggendoli e conservandoli nel loro sublime splendore. Nel palazzo sono conservate delle rappresentazioni pittoriche ispirate alle raffigurazioni delle potenti divinità olimpiche, maschili e femminili, che trasmettono un intenso impatto visivo ed emozionale nell'osservatore. Queste immagini contribuiscono a valorizzare tutta quella vasta serie di soggetti connessi alla tradizione leggendaria di ancestrale origine, che da sempre costituisce una fonte primaria a cui il mondo dell'arte attinge, per stimolare la fantasia e l'estro creativo degli artisti, accogliendo e recependo anche i profondi messaggi e significati ad essi correlati. Il Prof. Sgarbi commenta "Nel pittore di questi affreschi mitologici curiosamente -maschilisti- con le dee relegate al ruolo di astanti pietrificate, si percepisce un analogo sforzo nell'attualizzare il linguaggio di Giulio Romano diluendone la magniloquenza anche a costo di schematizzare l'impianto ornamentale su cui le figure insistono, libera elaborazione del repertorio a grottesca sul tipo di certe invenzioni di Bertani ed esibendo una diversa sensibilità nella resa della maggior parte dei modellati". E spiega "Le donne con i seni piccoli, probabile retaggio nel manierismo d'oltralpe, i maschi con i corpi piuttosto compatti e nervosi, talvolta in contrasto con volti bonari, i petti dilatati definiti nelle muscolature da linee insistite e vibranti, riflessi di michelangiolismi passati per Parma e Bologna, che si offrono docili all'incidenza della luce nel vivo della carne secondo un effetto, che potrebbe rimandare anche ai romanisti fiamminghi". Location: via Grioli 46 , Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Loretto Rafanelli L'INDICE DELLE DISTANZE startDate: 12/13/13 endDate: 12/13/13 Description: Loretto Rafanelli L'INDICE DELLE DISTANZE Collana: I Poeti Como, venerdì 13 dicembre alle ore 17:30 Via Vitani, 31 In esclusiva e per la prima volta all'attento e sofisticato pubblico comasco si presenterà presso la MAG di Como, in Via Vitani, 31, l'ultima fatica letteraria del poeta bolognese Loretto Rafanelli. L'approfondimento critico dell'opera sarà a cura del Prof. Vincenzo Guarracino, poeta e critico letterario oltre che curatore dell'antologia su Leopardi e direttore di riviste e collane editoriali dedicate alla poesia. «Al centro della sua opera si pone sempre il rapporto uomo-mondo. La critica ha sottolineato la sensibilità del poeta sempre vigile di fronte alle tragedie del mondo contemporaneo e alle sue contraddizioni.» Evento nell'ambito della mostra: "VERITA': LUCE" Progetto di Marco Nereo Rotelli A cura di Salvatore Marsiglione Organizzazione Elena Lombardi, Art Project Con il Patrocinio di Assessorato alla Cultura del Comune di Como Con il fondamentale sostegno dell'Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo Con il Patrocinio di Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe Dal 9 novembre al 31 dicembre 2013 MAG, Via Vitani 31, Como La poesia di Loretto Rafanelli si è sempre incentrata su un nodo tragico: esilio, solitudine, necessità della voce. In questo volume c'è una ricerca nuova: Rafanelli trasforma nomi e luoghi in storie, come un pittore barocco o uno scultore antico crea forma, traduce le visioni, le vuole fare vere, presenti, qui e ora. È un libro di maturità coscienziale, dove nulla il poeta intende lasciarsi sfuggire: ogni volto che appare, ogni città, lontana, sfiorata, o quasi prossima e quotidiana, non è solo emblema del ricordo, ma nascita di una presenza. Il poeta si fa drammaturgo, mette in scena, rappresenta: "La vita ha il suono del mare, pare un carillon / fisso nel cuore, o il velo bianco del sole." Siamo fuori dalla lirica pura, ormai nel calderone di poesia e magia. Lo promette il titolo, L'indice delle distanze. Colmato, fatto pieno. La mostra "Specchi" presso MAG, Via Vitani 31, Como, sarà visibile fino al 31 dicembre. BIBLIOGRAFIA DI LORETTO RAFANELLI Loretto Rafanelli, vive a Bologna, ha pubblicato libri di poesia: I confini del Viso, Forum, 1987, Il silenzio dei nomi, Jaca Book, 2002 (Premi: Gozzano, Metauro, Aleramo, Caput Gauri, Ministero dei Beni Culturali), Il tempo dell'attesa, Jaca Book, 2007 (Premi Cassola, Foligno, Fabriano, Morosini); di teatro (Artemisia, I ciclamini di Bosnia, Nelle buie stanze, Le voci del Filadelfia-Il Grande Torino); di saggistica (Il sangue della ricordanza). Dirige la casa editrice I Quaderni del Battello Ebbro. Ha partecipato con M.N.Rotelli alla Biennale di Venezia (2001, 2005, 2007, 2011). Tradotto in varie lingue (spagnolo, inglese, francese, cinese, romeno, neogreco) e traduttore a sua volta dallo spagnolo. Collabora con giornali, riviste (Poesia) e blog (RAI NEWS 24; Succedeoggi). È stato invitato da vari Istituti di Cultura italiani nel mondo (Londra, New York, Pechino, Belgrado, Lubiana, Zagabria, Rabat), ha rappresentato l'Italia, nel febbraio 2012, al Festival mondiale di poesia in Nicaragua, nell'ottobre 2012 all'Encuentro de los poetas latino, in varie città del Messico, nel luglio 2013 al Festival internazionale di poesia di Lima in Perù. Parteciperà in rappresentanza dell'Italia, nel 2014, a 4 festival di poesia in America Latina: Repubblica domenicana (S.Domingo), Messico (Saltillo), Ecquador (Quito), Perù (Barranca). NOTA BIOGRAFICA DI MARCO NEREO ROTELLI E' nato a Venezia nel 1955, dove si è laureato in architettura nel 1982. Da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica - che Harald Szeemann ha definito come "un ampliamento del contesto artistico" e Achille Bonito Oliva "la riconquista per l'arte di uno spazio reale" - creando un'interrelazione tra l'arte e le diverse discipline del sapere. Da qui il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, fotografi, registi, ma il suo rapporto è principalmente con la poesia che è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Tra le personalità con cui ha collaborato figurano Edoardo Sanguineti, Allen Ginsberg, Fernanda Pivano, Alda Merini, Adonis, Mario Luzi, Yang Lian, Gillo Dorfles, Andrea Zanzotto, Giuseppe Conte, Valerio Magrelli e Massimo Cacciari. Dal suo interesse per l'Isola di Pasqua, che prenderà avvio con un'indagine sull'antico e non ancora decifrato linguaggio Rapa Nui, l'alfabeto Rongo Rongo (2004) inizia a sviluppare una lunga serie di opere, ispirate all'indecifrabilità dei linguaggi perduti, come riscoperta di mondi poetici ancora sconosciuti, come quello dei Boscimani o i simboli dei Nativi Americani. Questo suo impegno gli è valso la partecipazione a sette edizioni della Biennale di Venezia, oltre a numerose mostre personali e collettive. Le sue opere sono presenti in importanti musei e collezioni private di tutto il mondo, tra cui: Museo di Ca' Pesaro Venezia, Kunsthalle Norimberga, Kunsthaus Murburg, Museo Cuevas Città del Messico, PAC Milano, Marie du Pantheon Parigi, Museo delle Albere Trento. Il 24 Giugno 2013 la sua installazione luminosa Divina Natura ha celebrato a Chicago l'Anno della cultura italiana negli Stati Uniti. <> MAG - Marsiglione Arts Gallery Via Vitani, 31 22100 Como Tel:+39 328 7521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.magcomo.it MAG - Marsiglione Arts Gallery COMO - ITALY / KYOTO - JAPAN www.magcomo.it Location: Via Vitani, 31 22100 Como tipo di evento: 20 rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: JOHN ISAACS The Architecture of Empathy startDate: 1/18/14 endDate: 2/18/14 Description: JOHN ISAACS The Architecture of Empathy Inaugurazione: sabato 18 gennaio 2013 ore 18 La Galleria Massimo Minini è lieta di presentare la personale dell'artista inglese John Isaacs (Lancaster, 1968). Per la sua prima mostra in galleria John Isaacs presenta nella sala principale un solo nuovo lavoro, una grande scultura in marmo di Carrara, realizzata con una tecnica tradizionale che riporta alla mente una celebre opera del passato. Una presenza molto fisica, di impatto, che apre a letture e suggestioni che catturano il visitatore per la bellezza intrinseca del materiale e la perfezione delle forme. "E così quel pezzo di montagna scolpito diventa un pezzo d’anima, ci parla del nostro desiderio che la vita continui, della nostra possibilità di inventarla come un’opera d’arte, di quanto è inutile l’arte che parla solo di se stessa e non è capace di trasformare il marmo in carne, di come la vita sia un sogno da vivere tanto nella luce quanto al buio e di come l’arte possa rivelarla, anche coprendola con un velo." Così racconta Didi Bozzini nel testo in catalogo. In questa mostra Isaacs guarda al passato in una citazione che allude subito a possibilità di nuove interpretazioni e riflessioni, sull'arte, la bellezza, la vita. Pathos e stupore ancora una volta emergono dal lavoro, oggi in modo più raffinato e sottile, rispetto ad alcune opere dissacranti degli anni precedenti. "Forma e contenuto sono completamente legati. Se la scultura è qualcosa, essa è la relazione tra il corpo umano e lo spazio circostante. L'atto di abitare lo spazio è già di per se stesso una forma di comunicazione con l'ambiente nel quale ci si trova - per me non è possibile separare l'uno dall'altro." afferma Isaacs. Artista eclettico, John Isaacs lavora da oltre quindici anni utilizzando i materiali più diversi - cera, tessuto, bronzo, neon, ceramica, pittura, collage, fotografia - indagando tematiche legate alla complessità del vivere moderno, ai paradossi della quotidianità, all'identità dell'uomo. Le sculture spesso grottesche, ma assolutamente affascinanti e tecnicamente perfette, sono una critica verso la nostra società, con i suoi eccessi e sprechi, il consumismo, l'inquinamento. In occasione della mostra sarà presentato il nuovo libro John Isaacs - The Architecture of Empathy, con testi di Didi Bozzini e Massimo Minini. Via Apollonio 68 - 25128 Brescia tel. 030383034 info@galleriaminini.it www.galleriaminini.it Location: Via Apollonio 68 - 25128 Brescia tipo di evento: 5 rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5960739324763918241 galleria-spazio-museo: Galleria Minini email gestore : sponsor: 2251 Ufficio stampa: ^ lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: MORETTO, SAVOLDO, ROMANINO, CERUTI startDate: 3/1/14 endDate: 6/1/14 Description: BRESCIA - PALAZZO MARTINENGO DAL 1° MARZO AL 1° GIUGNO 2014 MORETTO, SAVOLDO, ROMANINO, CERUTI 100 capolavori dalle collezioni private bresciane Giacomo Ceruti, La spillatura del vino, olio su tela, 117 x 151, 1730 circa, Collezione privata L'esposizione offrirà al pubblico l'opportunità, unica e irripetibile, di entrare in contatto con il mondo segreto e inaccessibile delle dimore bresciane, scrigni di tesori d'arte di inestimabile valore, compiendo un viaggio emozionante dal Rinascimento al Manierismo, dal Barocco al Rococò. Previsti percorsi monotematici in città e nella provincia di Brescia quali, tra gli altri, “Alla scoperta di Moretto in città”, “Romanino in Valcamonica”, “Andrea Celesti sul lago di Garda”, “Romanino nelle chiese di Brescia”, “La collezione Lechi a Montichiari”, “Tiepolo e Pittoni nella bassa bresciana”. Nella primavera del prossimo anno, Brescia sarà teatro di uno degli appuntamenti d’arte italiani più interessanti e attesi. Dal 1° marzo al 1° giugno 2014, Palazzo Martinengo a Brescia ospiterà la grande mostra “MORETTO, SAVOLDO, ROMANINO, CERUTI. 100 capolavori dalle collezioni private bresciane”. L’esposizione vanta un comitato scientifico internazionale riunito dal curatore Davide Dotti, che annovera tra gli altri Pierre Rosenberg (Accademico di Francia, già direttore del Louvre di Parigi), Mina Gregori (Prof.ssa emerita Università di Firenze), Andres Ubeda (conservatore della pittura italiana del Museo del Prado, Madrid), Zsusanna Dobos (conservatore della pittura italiana Museo di Belle Arti, Budapest) e John Spike (College of William and Mary, USA). La rassegna, promossa dalla Provincia di Brescia, organizzata da Fondazione Provincia di Brescia Eventi, riunirà per la prima volta una selezione di 100 dipinti antichi di altissima qualità provenienti dalle più importanti raccolte private della città e della provincia di Brescia, per offrire al pubblico l’opportunità, pressoché irripetibile, di entrare in contatto con il mondo segreto e inaccessibile delle dimore bresciane, scrigni di tesori d’arte di inestimabile valore. "Con questa mostra dedicata al nostro territorio vogliamo dimostrare come, credendo nella nostra terra, possiamo trovare l'occasione per uscire dal labirinto della crisi – sottolinea il Presidente della Provincia di Brescia Daniele Molgora. Una mostra creata partendo dalla collaborazione dei bresciani che hanno messo a disposizione opere in parte inedite e, soprattutto, di grande valore. Un segno di vitalità della nostra Provincia, che probabilmente, non ha eguali. Pensiamo soltanto al fatto che il periodo temporale cui si riferiscono i capolavori, corrisponde a quello in cui Brescia era il maggiore produttore industriale (soprattutto ferro e armi) di una delle allora grandi potenze mondiali come la Repubblica di Venezia”. “Lo splendore commerciale di quei secoli, cui faceva da contraltare una diffusa povertà nel popolo - continua Daniele Molgora - si è esplicato in più stagioni artistiche assolutamente irripetibili, che noi, bresciani di oggi, vogliamo riportare alla luce. Un modo speciale per riaffermare l'importanza di un territorio assolutamente unico e tutto da vivere, attraverso i percorsi turistico-culturali disseminati in tutta la provincia ed anche attraverso la scoperta delle sue peculiarità produttive." Brescia è stata - e lo è ancora oggi - patria di un colto e raffinato collezionismo, silenzioso e riservato, che può essere suddiviso in due distinte categorie: quello di estrazione nobiliare e quello frutto dell’intuito e della passione per l’arte di grandi industriali, stimati professionisti e notabili che, quadro dopo quadro, hanno formato collezioni in alcuni casi uniche nel loro genere per varietà e qualità. Nella scelta dei dipinti, l’attenzione si è focalizzata sui maestri che hanno rappresentato la gloria della scuola pittorica bresciana dal ‘400 al ‘700: da Foppa al Moretto, da Savoldo al Romanino, da Faustino Bocchi a Pietro Bellotti, da Andrea Celesti, ad Antonio Cifrondi, a Giacomo Ceruti, di cui verranno esposte per la prima volta opere inedite, affiancate ad altre già note alla critica tra cui alcune tele del famoso “ciclo di Padernello”. La mostra, che presenterà in anteprima i più significativi ritrovamenti compiuti negli ultimi anni di ricerche che, in taluni casi, hanno consentito di riportare alla luce capolavori di cui si erano perse le tracce, consentirà anche di effettuare un viaggio attraverso secoli di storia dell’arte esplorando le differenti correnti pittoriche succedutesi nel corso del tempo – dal Rinascimento al Manierismo, dal Barocco al Rococò – di apprezzare le varie iconografie affrontate con estro e originalità dagli artisti, di istituire in città e in provincia dei percorsi monotematici quali “Romanino in Valcamonica”, “Alla scoperta di Moretto in città”, “Romanino nelle chiese di Brescia”, “Andrea Celesti sul lago di Garda”, “Tiepolo e Pittoni nella bassa bresciana”, nonché di creare legami con le Pinacoteche diffuse sul territorio bresciano, come il Museo Lechi di Montichiari. Tra il XV e il XVI secolo, si è vissuta in Italia una straordinaria stagione artistica; protagonisti di questo momento furono tre soggetti - gli artisti, i committenti e i collezionisti - legati tra di loro dal comune denominatore del “gusto per il bello”. Da un lato, gli artisti, con estro creativo e perizia tecnica, diedero alla luce opere che ancor oggi sanno emozionare chi le ammira; dall’altro, i committenti, appartenenti alle gerarchie ecclesiastiche, alla nobiltà o alle classi medie arricchitesi col fiorire dei commerci, investirono parte dei loro capitali commissionando dipinti, sculture e arredi destinati ad abbellire chiese e palazzi, ville e castelli; infine i collezionisti, raffinati esteti dotati di una particolare sensibilità per il bello, costituirono durante la loro vita dei veri e propri “musei privati” che talvolta, spinti da un nobile intento educativo e da un forte senso civico, donarono alla propria città. Brescia, dicembre 2013 MORETTO, SAVOLDO, ROMANINO, CERUTI. 100 capolavori dalle collezioni private bresciane Brescia, Palazzo Martinengo (via dei Musei 30) 1 marzo - 1 giugno 2014 Orari: da mercoledì a venerdì: dalle 9.00 alle 17.00; sabato, domenica e festivi: dalle 10.00 alle 18.00 lunedì e martedì chiuso. Ingresso: intero, euro 7; ridotto, euro 5; ridotto scuole, euro 3 Info e prenotazioni (da lunedì a venerdì 9.00 – 13.00): tel. 030.2906403; mostre@provinciadibresciaeventi.com Ente promotore: Provincia di Brescia Ente organizzatore: Fondazione Provincia di Brescia Eventi Curatore della mostra: Davide Dotti Location: BRESCIA - PALAZZO MARTINENGO tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: PALAZZO MARTINENGO email gestore : sponsor: 2964 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Candida Höfer startDate: 3/15/14 endDate: 6/15/14 Description: Mantova ospiterà dal 15 marzo al 15 giugno a Palazzo Te, la serie di fotografie di Candida Höfer, dedicate alla città virgiliana dall’artista tedesca e scattate negli interni di edifici storici come il Teatro Scientifico Bibiena, la Biblioteca Teresiana, Palazzo Canossa, Museo di Palazzo d'Arco, la Basilica di Santa Barbara, Palazzo Ducale e lo stesso Palazzo Te. Location: Palazzo Te Mantova tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2913 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: 100002 Subject: TESORI D'ARTE A VALENZA startDate: 12/8/13 endDate: 12/31/13 Description: Ha aperto l'8 dicembre presso Villa Scalcabarozzi a Valenza (Al) “Tesori d'Arte a Valenza” spazio al collezionismo privato locale di opere che vanno dalla seconda metà dell'Ottocento ai grandi maestri del Novecento fino ai giorni nostri. Suddivisa in tre sezioni, l'esposizione raccoglie più di cento opere di alcuni grandi e noti artisti, soprattutto italiani, rivelando in modo sorprendente quanto sia vivace il panorama delle collezioni private valenzane, Location: Valenza tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: GEA miniartextil 2014 startDate: 4/5/14 endDate: 6/2/14 Description: La manifestazione d’arte tessile contemporanea Miniartextil è giunta alla 24° edizione. “GEA - 2014 miniartextil como” avrà luogo dal 5 aprile al 2 giugno 2014 a Villa Olmo. Non è richiesta alcuna quota d’iscrizione, e che come per le passate edizioni saranno selezionati i vincitori dei Premi "Ratti", "Arte&Arte" e "Montrouge". I 54 minitessili selezionati verranno pubblicati sulla pagina Facebook di miniartextil Como e saranno soggetti a votazione (aperta dal 5 aprile 2014 al 2 giugno 2014) da parte del pubblico virtuale. Il vincitore che avrà ottenuto il maggior numero di “Mi piace” verrà proclamato il giorno 3/06/2014 su Facebook. MODALITA' di invio CANDIDATURA OPZIONE A: via mail all'indirizzo arteartecomo@gmail.com entro il 28 febbraio 2014. La mail deve contenere 7 allegati: 3 immagini da 1MB cad dell'opera, 1 foto dell'artista, 1 scansione della scheda di adesione con firma originale autografa dell'artista, 1 descrizione dell'opera, 1 cv dell'artista. OPZIONE B: Per posta entro e non oltre il 15 febbraio 2014 (fa fede il timbro postale). La busta deve contenere cd con 3 foto dell'opera, la scheda di adesione, la descrizione dell'opera e il CV dell'artista. REGOLAMENTO 1) Scopo della manifestazione è mettere in evidenza e divulgare la fiber art come mezzo espressivo dell’arte contemporanea. 2) Il tema della mostra è “GEA”. A pochi mesi da EXPO 2015 abbiamo voluto dedicare la nuova edizione alla Terra. Un ritorno alle radici, anche metaforico, per cogliere l'essenza della vita, della creatività e dell'arte. La terra. Il punto. Il punto di partenza per una riflessione che possa condurre ad una possibile soluzione. Si è quindi invitati a sviluppare questa tematica interpretandola in maniera autonoma e personale. 3) L’opera deve corrispondere alla seguente definizione: “Opera originale, fatta a mano o dove la tecnica è controllata dall’artista, eseguita con materiali tessili o trattata in modo simile”, e deve trarre ispirazione dal tema indicato. All’esposizione può essere esposta una sola opera bi o tridimensionale. Le dimensioni massime del lavoro devono essere categoricamente 20x20x20 cm. Non è contemplato l’utilizzo di passe partout. L'opera non è da concepirsi appesa o sospesa ad un supporto, e non deve essere collegata a corrente elettrica. 4) La partecipazione è subordinata alla selezione dell’opera da parte di una apposita commissione. La commissione inizierà e porterà a termine i lavori entro il 10 marzo 2014. E’ assolutamente indispensabile inviare entro la data indicata nelle OPZIONE A o B: • Scheda di adesione • Curriculum vitae aggiornato con alcuni dettagli riguardanti le tecniche utilizzate e la ricerca condotta, e una foto dell’artista formato passaporto. • n. 3 (tre) immagini DIGITALI del lavoro: due dell’opera completa e una di un dettaglio della stessa. Le immagini possono essere inviate su supporto CD-rom in formato digitale (jpg) ad alta definizione - tenendo presente che la foto deve avere una risoluzione di almeno 1 MB. Le riproduzioni devono avere sfondo neutro e nessuna scritta. Il titolo dell’opera e il nome dell’artista devono essere contenute in un file a parte. NON SARANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE ADESIONI INCOMPLETE QUALORA LE IMMAGINI NON DOVESSERO SODDISFARE I REQUISITI SOVRAELENCATI, L’OPERA NON POTRA’ ESSERE VALUTATA IN SEDE DI GIURIA. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO E CONTRARIO AL REGOLAMENTO SPEDIRE L’OPERA INSIEME ALLA DOCUMENTAZIONE SOPRA RICHIESTA. LE OPERE CHE VERRANNO INVIATE NON SARANNO TENUTE IN CONSIDERAZIONE AI FINI SELETTIVI E NON POTENDO SUPPORTARE SPESE EXTRA-BUDGET NON SARANNO RISPEDITE AL MITTENTE. I risultati della selezione saranno resi noti entro il 10 marzo 2014. Indicativamente, costituisce motivo di non accettazione la non conformità dell’opera a quanto disposto nel presente regolamento. Tuttavia, la commissione non si obbliga a specificare i motivi del rifiuto. 5) Le opere selezionate dovranno essere inviate entro e non oltre il 15 marzo 2014 (fa fede il timbro postale) e senza che gli organizzatori debbano pagare tasse doganali (si consiglia di spedire le opere come campioni senza valore). Nel caso in cui le opere siano gravate di spese postali, doganali ecc. verrà richiesto il rimborso dei costi sostenuti. 6) L’organizzazione è la sola responsabile della scelta dello spazio riservato a ciascun lavoro, alla sua disposizione, al suo aggancio e ad ogni altro aspetto dell’esposizione dell’opera al pubblico. 7) La manifestazione si svolgerà secondo il seguente calendario: Invio postale delle schede di adesione e foto delle opere: entro il 15 febbraio 2014 oppure invio telematico per mail entro il 28 febbraio 2014 Selezione foto delle opere: entro il 10 marzo 2014 Risultato della selezione: entro il 10 marzo 2014 Invio delle opere: entro il 15 marzo 2014 Inaugurazione della mostra: 5 aprile 2014 Chiusura della mostra: 2 giugno 2014 Poiché la mostra, come ogni anno, sarà itinerante le opere verranno rispedite all’artista dopo essere state esposte nelle varie sedi espositive e comunque entro il 31 dicembre 2015. 8) Sono a carico dell’Organizzazione: Messa a disposizione dei locali espositivi Servizio di custodia e informazione durante il periodo della mostra Sballaggio e imballaggio delle opere Assicurazione delle opere durante la mostra Allestimento della mostra Eventuali fotografie delle opere selezionate per la pubblicazione del catalogo Pubblicità (locandine, inviti, segnali visivi, comunicati stampa, televisione) Pubblicazione del catalogo Rispedizione delle opere 9) Sono a carico degli Artisti selezionati: Spedizione delle opere a Como e relativa assicurazione. 10) Nell’ambito dell’attività di promozione e comunicazione della manifestazione, l’organizzazione si riserva di utilizzare immagini, curriculum e altre note del dossier dell’artista, in rapporto alle esigenze del catalogo, del materiale informativo e pubblicitario, del sito internet , dei social network e della divulgazione alla stampa e ai mass media. I dossier e i CD degli artisti selezionati e non selezionati rimarranno negli archivi di Miniartextil. 11) Le opere andranno spedite al seguente indirizzo : ARTE&ARTE VIA PANNILANI, 23 – 22100 COMO, ITALIA 12) Durante lo svolgimento della mostra l’associazione non è responsabile di riproduzioni fotografiche eseguite dal pubblico. 13) Nell’eventualità di un accordo con altre istituzioni, nazionali o internazionali, ogni artista concede il proprio benestare per esporre la sua opera in altre sedi. L’organizzazione informerà immediatamente gli artisti interessati. 14) Ogni artista che verrà selezionato avrà diritto a una sola copia del catalogo, che potrà ritirare durante la mostra o che gli verrà spedito insieme all’opera al termine della manifestazione. 15) La partecipazione è subordinata all’obbligo d’accettazione del Regolamento (nella sua completezza e senza riserve) ed alle istruzioni in esso contenute. La sottoscrizione della scheda di adesione costituisce dichiarazione di accettazione del presente regolamento. Location: Villa Olmo, 22100 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: https://plus.google.com/u/1/photos/101955915531759079012/albums/5994406556957530801 galleria-spazio-museo: Arte&Arte ass. culturale email gestore : artearte@miniartextil.it sponsor: 10062 Ufficio stampa: # lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: GEA miniartextil 2014 startDate: 1/3/14 endDate: 2/28/14 Description: La manifestazione d’arte tessile contemporanea Miniartextil è giunta alla 24° edizione. “GEA - 2014 miniartextil como” avrà luogo dal 5 aprile al 2 giugno 2014 a Villa Olmo. Non è richiesta alcuna quota d’iscrizione, e che come per le passate edizioni saranno selezionati i vincitori dei Premi "Ratti", "Arte&Arte" e "Montrouge". I 54 minitessili selezionati verranno pubblicati sulla pagina Facebook di miniartextil Como e saranno soggetti a votazione (aperta dal 5 aprile 2014 al 2 giugno 2014) da parte del pubblico virtuale. Il vincitore che avrà ottenuto il maggior numero di “Mi piace” verrà proclamato il giorno 3/06/2014 su Facebook. MODALITA' di invio CANDIDATURA OPZIONE A: via mail all'indirizzo arteartecomo@gmail.com entro il 28 febbraio 2014. La mail deve contenere 7 allegati: 3 immagini da 1MB cad dell'opera, 1 foto dell'artista, 1 scansione della scheda di adesione con firma originale autografa dell'artista, 1 descrizione dell'opera, 1 cv dell'artista. OPZIONE B: Per posta entro e non oltre il 15 febbraio 2014 (fa fede il timbro postale). La busta deve contenere cd con 3 foto dell'opera, la scheda di adesione, la descrizione dell'opera e il CV dell'artista. REGOLAMENTO 1) Scopo della manifestazione è mettere in evidenza e divulgare la fiber art come mezzo espressivo dell’arte contemporanea. 2) Il tema della mostra è “GEA”. A pochi mesi da EXPO 2015 abbiamo voluto dedicare la nuova edizione alla Terra. Un ritorno alle radici, anche metaforico, per cogliere l'essenza della vita, della creatività e dell'arte. La terra. Il punto. Il punto di partenza per una riflessione che possa condurre ad una possibile soluzione. Si è quindi invitati a sviluppare questa tematica interpretandola in maniera autonoma e personale. 3) L’opera deve corrispondere alla seguente definizione: “Opera originale, fatta a mano o dove la tecnica è controllata dall’artista, eseguita con materiali tessili o trattata in modo simile”, e deve trarre ispirazione dal tema indicato. All’esposizione può essere esposta una sola opera bi o tridimensionale. Le dimensioni massime del lavoro devono essere categoricamente 20x20x20 cm. Non è contemplato l’utilizzo di passe partout. L'opera non è da concepirsi appesa o sospesa ad un supporto, e non deve essere collegata a corrente elettrica. 4) La partecipazione è subordinata alla selezione dell’opera da parte di una apposita commissione. La commissione inizierà e porterà a termine i lavori entro il 10 marzo 2014. E’ assolutamente indispensabile inviare entro la data indicata nelle OPZIONE A o B: • Scheda di adesione • Curriculum vitae aggiornato con alcuni dettagli riguardanti le tecniche utilizzate e la ricerca condotta, e una foto dell’artista formato passaporto. • n. 3 (tre) immagini DIGITALI del lavoro: due dell’opera completa e una di un dettaglio della stessa. Le immagini possono essere inviate su supporto CD-rom in formato digitale (jpg) ad alta definizione - tenendo presente che la foto deve avere una risoluzione di almeno 1 MB. Le riproduzioni devono avere sfondo neutro e nessuna scritta. Il titolo dell’opera e il nome dell’artista devono essere contenute in un file a parte. NON SARANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE ADESIONI INCOMPLETE QUALORA LE IMMAGINI NON DOVESSERO SODDISFARE I REQUISITI SOVRAELENCATI, L’OPERA NON POTRA’ ESSERE VALUTATA IN SEDE DI GIURIA. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO E CONTRARIO AL REGOLAMENTO SPEDIRE L’OPERA INSIEME ALLA DOCUMENTAZIONE SOPRA RICHIESTA. LE OPERE CHE VERRANNO INVIATE NON SARANNO TENUTE IN CONSIDERAZIONE AI FINI SELETTIVI E NON POTENDO SUPPORTARE SPESE EXTRA-BUDGET NON SARANNO RISPEDITE AL MITTENTE. I risultati della selezione saranno resi noti entro il 10 marzo 2014. Indicativamente, costituisce motivo di non accettazione la non conformità dell’opera a quanto disposto nel presente regolamento. Tuttavia, la commissione non si obbliga a specificare i motivi del rifiuto. 5) Le opere selezionate dovranno essere inviate entro e non oltre il 15 marzo 2014 (fa fede il timbro postale) e senza che gli organizzatori debbano pagare tasse doganali (si consiglia di spedire le opere come campioni senza valore). Nel caso in cui le opere siano gravate di spese postali, doganali ecc. verrà richiesto il rimborso dei costi sostenuti. 6) L’organizzazione è la sola responsabile della scelta dello spazio riservato a ciascun lavoro, alla sua disposizione, al suo aggancio e ad ogni altro aspetto dell’esposizione dell’opera al pubblico. 7) La manifestazione si svolgerà secondo il seguente calendario: Invio postale delle schede di adesione e foto delle opere: entro il 15 febbraio 2014 oppure invio telematico per mail entro il 28 febbraio 2014 Selezione foto delle opere: entro il 10 marzo 2014 Risultato della selezione: entro il 10 marzo 2014 Invio delle opere: entro il 15 marzo 2014 Inaugurazione della mostra: 5 aprile 2014 Chiusura della mostra: 2 giugno 2014 Poiché la mostra, come ogni anno, sarà itinerante le opere verranno rispedite all’artista dopo essere state esposte nelle varie sedi espositive e comunque entro il 31 dicembre 2015. 8) Sono a carico dell’Organizzazione: Messa a disposizione dei locali espositivi Servizio di custodia e informazione durante il periodo della mostra Sballaggio e imballaggio delle opere Assicurazione delle opere durante la mostra Allestimento della mostra Eventuali fotografie delle opere selezionate per la pubblicazione del catalogo Pubblicità (locandine, inviti, segnali visivi, comunicati stampa, televisione) Pubblicazione del catalogo Rispedizione delle opere 9) Sono a carico degli Artisti selezionati: Spedizione delle opere a Como e relativa assicurazione. 10) Nell’ambito dell’attività di promozione e comunicazione della manifestazione, l’organizzazione si riserva di utilizzare immagini, curriculum e altre note del dossier dell’artista, in rapporto alle esigenze del catalogo, del materiale informativo e pubblicitario, del sito internet , dei social network e della divulgazione alla stampa e ai mass media. I dossier e i CD degli artisti selezionati e non selezionati rimarranno negli archivi di Miniartextil. 11) Le opere andranno spedite al seguente indirizzo : ARTE&ARTE VIA PANNILANI, 23 – 22100 COMO, ITALIA 12) Durante lo svolgimento della mostra l’associazione non è responsabile di riproduzioni fotografiche eseguite dal pubblico. 13) Nell’eventualità di un accordo con altre istituzioni, nazionali o internazionali, ogni artista concede il proprio benestare per esporre la sua opera in altre sedi. L’organizzazione informerà immediatamente gli artisti interessati. 14) Ogni artista che verrà selezionato avrà diritto a una sola copia del catalogo, che potrà ritirare durante la mostra o che gli verrà spedito insieme all’opera al termine della manifestazione. 15) La partecipazione è subordinata all’obbligo d’accettazione del Regolamento (nella sua completezza e senza riserve) ed alle istruzioni in esso contenute. La sottoscrizione della scheda di adesione costituisce dichiarazione di accettazione del presente regolamento. Location: Arte&Arte, Via Pannilani 23, 22100 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: artearte@miniartextil.it email gestore : Arte&Arte ass. culturale sponsor: 10066 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Giuliana Montanari: storia di pagine incise startDate: 1/11/14 endDate: 2/1/14 Description: (…) “… Un entrare nella sua ricerca artistica ma anche nel suo privato tra appunti e asserzioni della stessa autrice. Ecco l’idea, dunque, per un progetto editoriale che accomuni memoria collettiva e personale, in un’archiviazione individuale e artistica, con un inizio e un divenire attraverso un processo creativo nel dialogare d’arte, quella prediletta, quella di una vita, fatta di segni e di campiture finora mai fissate in una monografia unitaria. Non solo. Ecco l’idea per una mostra antologica a cura di Riccardo Prevosti nelle sale della “Galleria ab/arte” di Brescia. Una vita fra sentimenti forti di un sentire poetico, con le argomentazioni di una donna alla ricerca continua dell’armonia, nella natura, nei gesti, come per un direttore d’orchestra che sintetizza la conclusione di una composizione, magari di Messiaen, cui Montanari ha guardato e ascoltato nelle sue giornate in laboratorio, mentre il silenzio del torchio riportava alle sorgenti letterarie o finanche pittoriche che troviamo sovrastanti nei brani messiaeniani. Perché si lega appieno con la trasformazione causata dall’acido per un’acquaforte o una vernice molle, o con la granitura per una maniera nera, o una nuvola di bitume per un’acquatinta, in un corale canto di tecniche calcografiche che nelle sue mani sembrano note distribuite su una tastiera che ogni volta s’accinge a sfiorare come amalgama con l’opera d’arte. Perché esprime un habitat da far esistere sotto torchio, e ogni volta nuove scoperte, nuove sperimentazioni, così da lasciare un’impronta indelebile nel giudizio critico scegliendo modi e temi da rivelare in lavori seminali, sul foglio che è la meta e lo scopo finale nell’immagine impressa, nell’aspetto di paesaggi dell’anima in adesioni sentimentali. Sono fatti, tendenze e strutture, suggestioni comparate con i caratteri del Novecento, tanto che basterebbe scorrere alcuni titoli dati alle incisioni per rendersi conto che già in essi troviamo una sorta di filo d’Arianna nel districarci tra segni come un manuale che descrive ricordi e fatiche tracciati nei solchi di lastre di zinco o di rame, di lacrime per risultati non ottimali, di gioia e riscatto nella poesia dell’attimo e il suo dopo che è ancora una volta arte. Il bello che deriva, diceva Kandinsky, “da una necessità psichica interiore”, perché “bello è ciò che interiormente è bello ... Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto, l’anima, il pianoforte con molte corde” e l’artista “è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima”. Il rimando possibile, dunque, è a quel giorno ormai lontano in cui ha avuto la sensazione di sentire da qualche parte dentro di sé quel richiamo all’arte e ritrovarsi sulla strada di un maestro urbinate qual era Luigi Corsini, e capire di seguire i suoi corsi d’incisione, perché la calcografia sarebbe stata la sua realizzazione, il viatico per realizzare i suoi sogni. Sarà, infatti, come una scrittura per fogli in cartelle che per lei sono “libri” che ha sempre voluto scrivere, perché ogni insieme di incisioni è quasi un carteggio con se stessa, un diario per qualcosa da affrontare o da indagare, o meglio, una specie di cronaca rappresentata dove tutto è possibile. E se il lato immateriale ispira il tripudio da cogliere nelle piccole cose, alla sola poetica potremmo aggiungere le voci cui affidare le parole di una necessità vitale che sembra essere un’immagine dell’arte di Giuliana Montanari. Nata a Faenza in provincia di Ravenna, arriva a Brescia nel 1948 e si laurea a Milano in Materie Letterarie nel 1963. Ha insegnato italiano, latino e storia, e dal 1985 al 1990 Tecniche calcografiche presso la scuola d’arte dell’Associazione artisti bresciani. Ha, insomma, lasciato una cattedra di lettere, compiendo una drastica e non facile scelta, per dedicarsi all’arte, e saranno anni di duro e tenace lavoro in cui però raccoglie i primi giudizi favorevoli della critica e del pubblico. Fa ogni cosa da sé: studio, analisi delle diverse tecniche, scelta ed impasto dei colori e degli inchiostri, ricerca delle carte ed infine stampa manuale al torchio. Resta sempre più affascinata da questo “mezzo” che le permette di esprimere idee ben definite, e s’impegna su lastre che scarnifica fino all’essenziale di un’avanguardia che già volgeva alla sperimentazione, affermando nei primi lavori del 1973 il suo rapporto con la natura tra realtà e astrazione, tra informale e ciò che più l’avvicinava all’idea della bellezza a partire dal bello interiore, iniziando a costruire una sua grammatica estetica che diverrà stile. E la immaginiamo a combinare modus operandi mischiati in concetti e conoscenze, come inchiostri sulle lastre, come esperienze differenti ma che formulano emozioni evocative riconducibili a un confronto straordinario intellettuale fra creatività e progettualità. Infatti, l’arte incisoria della Montanari è cresciuta molto in questi anni nella sua interrogazione umana, stupita e dolorosa, proprio nello spiare fluidità, magmi, coaguli e improvvise trasparenze della vita, sentita come sostanza organica e respiro luminoso. “ (…) Dal testo critico di Andrea Barretta Location: Vicolo San Nicola 6, Brescia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: info@abarte.it email gestore : Galleria ab/arte sponsor: 10065 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: BALDASSARRE LONGONI DISEGNI startDate: 1/11/14 endDate: 2/1/14 Description: BALDASSARRE LONGONI DISEGNI A cura di Salvatore Marsiglione 11 gennaio - 1 febbraio 2014 dal martedì al sabato 10-13 | 15-19:30 MAG - Marsiglione Arts Gallery Via Vitani, 31 22100 Como Tel:+39 328 7521463 info@marsiglioneartsgallery.com www.magcomo.it La prima mostra della MAG per il 2014, è dedicata ad un grande Maestro comasco del passato, Baldassarre Longoni (Dizzasco d'Intelvi, 1876 - Camerlata 1956), che a cavallo tra il XIX° e il XX° secolo, aderì con fervore al Divisionismo, uno dei movimenti più significativi della storia dell'arte italiana e che ebbe tra i suoi seguaci, artisti di fama internazionale, tra i quali Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Plinio Nomellini e Angelo Morbelli. L'atto ufficiale che sancisce la nascita del divisionismo è alla Triennale di Milano, dove nel 1891 viene esposto il quadro "Le due madri" di Giovanni Segantini. Baldassarre Longoni aderì al Divisionismo subito dopo aver conseguito gli studi all'Accademia di Brera, influenzato e spinto dal gallerista e pittore Vittore Grubicy. Sin da subito, i suoi quadri furono accolti favorevolmente dalla critica dell'epoca e già nel 1898 diviene membro della Società Permanente inserendosi a pieno titolo tra i maggiori artisti del periodo. Partecipa con opere divisioniste alle Biennali di Venezia del 1903, 1907 e 1909, alle Internazionali di Monaco del 1905, 1909 e nel 1910 vince il premio Principe Umberto. Dal 1914 al 1923 si stabilisce a Verona dove insegna pittura all'Accademia Cignaroli, dove s'inserisce attivamente nell'ambiente artistico locale, cercando di portare anche nella città veneta il fervore culturale degli anni milanesi. Nel 1923 fa ritorno a Como, dove prosegue l'attività pittorica, sempre sostenuto dalla critica del tempo. Si occupa principalmente di ritrattistica e di paesaggio, che diviene soggetto predominante dagli anni Trenta, quando, esaurita l'esperienza divisionista, si accosta al naturalismo della tradizione lombarda. Muore a Camerlata, (Como), il 1 marzo del 1956, non lontano da dove oggi sorge la strada a lui dedicata. Nell'esposizione di soli disegni, alcuni acquerellati, tutti inediti e provenienti dalla famiglia del Maestro, abbiamo un ventaglio piuttosto ampio della sua visione artistica e del mestiere di pittore, la sua ricerca verso la natura ed il paesaggio e l'attenzione al design con la progettazione di lampadari e mobili. In mostra troveremo il bozzetto di "Pesco fiorito", in esposizione alla Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti di Verona, il bozzetto de "Il ponte di ferro - Lecco", suo personale record d'asta, il bozzetto definitivo per la copertina del libro "Gli ordini equestri del Regno d'Italia", disegni preparatori per opere murali, progetti dipinti per oggetti di design, quali lampadari e cofani portabandiera e molti disegni del Lago di Como e di Verona. Location: Via Vitani, 31 22100 Como tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2188 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: MARINO BENIGNA Dentro startDate: 3/31/14 endDate: 4/13/14 Description: MARINO BENIGNA Dentro A cura di Giovanni Cerri La mostra di Marino Benigna, dal titolo “Dentro” offre una selezione di dipinti dell’autore bergamasco, particolarmente attento al tema umano della sofferenze e del dolore. Come evoca il titolo stesso della mostra, l’artista si concentra sull’interiorità umana e indaga in essa nei significati più veri e talvolta anche scomodi. Patimento, turbamento, estasi, esistenza, morte, tutto ciò che scorre nel nostro “essere nel mondo”. Pittura dal colore essenziale, scandito su poche tonalità, e pittura che parla all’emotività. Un espressionismo profondamente lombardo, che è incentrato sulle tematiche forti del senso della vita. Dal testo in catalogo di Giovanni Cerri: […]La clessidra del tempo, che non perdona e cadenza la nostra vita, in ore, giorni e stagioni è il tema affascinante su cui ruota la pittura – registrata sulle tonalità terrose, ocracee, brunite - di Marino Benigna. Estasi e turbamenti, visioni, ultimi stati e ultimi istanti, attraverso questi titoli possiamo già ricostruire l’emotività che si rispecchia in queste immagini. Un disegno essenziale costituisce l’ossatura, lo scheletro di questi volti espressivi, che nel loro realistico ma non spietato apparire uniscono la tradizione della pittura lombarda - e in questa lunga storia, come “antenato” del Benigna, sia anche nominato Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (1698-1767), nato e morto a Milano, e così attento ai reietti e ai vagabondi – allo stile nordeuropeo. Il sentimento della supplica, il raccogliersi in preghiera, il parlare sottovoce, “nebbioso” come le brume padane, oppure il rantolare del morente, l’urlo della lotta per i propri diritti salariali, e ancora …il camminare incessante del quarto stato, mangiando polvere nella luce del sole. La mostra poi avrà un altro passaggio presso la Galleria Civica “Virgilio Guidi” di San Donato Milanese dal 31 marzo al 13 aprile 2014. Catalogo in galleria, con testo critici di Simona Bartolena, Giovanni Cerri e Andrea Signorelli. La mostra proseguirà fino al 1 marzo con i seguenti orari: 10.00-12.30 / 16.30-19.30 Chiuso lunedì mattina e domenica Location: Galleria Civica “Virgilio Guidi” di San Donato Milanese tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10071 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: Contemporaneità del sacro: la forza della relazione startDate: 1/17/14 endDate: 1/17/14 Description: Contemporaneità del sacro: la forza della relazione venerdì 17 gennaio 2014, ore 17 Sala del Camino, Palazzo Broletto Piazza Vittoria, Pavia Un dibattito sulla contemporaneità del sacro, per chiudere in gran stile One to One, la mostra nata dalla convinzione che contemporaneo e sacro siano la stessa cosa. Venerdì 17 gennaio 2014 alle ore 17, nella Sala del Camino del Palazzo del Broletto a Pavia (piazza Vittoria) si parlerà di Contemporaneità del sacro: la forza della relazione, in occasione del finissage della mostra One to One (organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia in collaborazione con la Fondazione Frate Sole di Pavia, e curata da Marilisa Di Giovanni e Andrea Vaccari), che presenta, ancora fino al 20 gennaio 2014 nello Spazio per le Arti contemporanee del Broletto, cinque lavori di grandi dimensioni e il video Xfiction dell'artista contemporaneo Raul Gabriel, che dialogano con la storia attraverso quattro opere di Costantino Ruggeri, e con il luogo, tramite il particolare allestimento progettato dagli architetti Andrea Vaccari e Carlo Bergamaschi. L'incontro, moderato dal giornalista e critico dell'arte per le pagine del quotidiano Avvenire Alessandro Beltrami, vedrà come relatori: Paolo Biscottini, storico dell'arte, critico e curatore, direttore del Museo Diocesano di Milano e docente all'Università Cattolica di Milano; Paolo Bolpagni, storico dell'arte, critico, curatore e docente universitario, vincitore del Premio Sulmona 2013 per la storia dell'arte e tra i primi storici dell'arte a usare ampiamente i new media: ha creato nel 2011 un canale youtube di successo, "Regola d'arte"; e i curatori della mostra One to One, Marilisa Di Giovanni, storica dell'arte e docente all'Università di Pavia, e Andrea Vaccari, architetto. Ingresso libero Location: Sala del Camino, Palazzo Broletto Piazza Vittoria, Pavia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 2535 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |
Regione: Lombardia 1 Informazioni cronologiche: Subject: IL CORPO E LA CITTÀ startDate: 1/24/14 endDate: 2/9/14 Description: IL CORPO E LA CITTÀ visioni dell'arte attuale inaugurazione venerdì 24 gennaio 2014, ore 18 Spazio per le arti contemporanee del Broletto via Paratici 21, Pavia La mostra prosegue fino al 9 febbraio 2014 Il Corpo e la Città - visioni dell'arte attuale, è il titolo scelto dal curatore e critico d'arte Claudio Cerritelli per la collettiva che inaugura venerdì 24 gennaio 2014 alle ore 18 nello Spazio per le arti contemporanee del Broletto di Pavia (via Paratici 21). Patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia, e organizzata da Andrea Vaccari (che ha ideato anche l'allestimento, insieme a Carlo Bergamaschi e Davide Tremolada), la mostra presenta fino al 9 febbraio 2014 i lavori di quindici artisti pavesi, che nella città sono nati (qualcuno è stato adottato), vivono e lavorano. Pittura, scultura e installazione, quindici modi di leggere e interpretare il contemporaneo: l'arte che guarda e viola i segreti più reconditi, lo stile che misura e reinterpreta le cose, il segno che scava dove ancora non esisterebbe terreno in cui scavare, la materia che si fa tema e soggetto. Ovvero il realismo, la geometria, l'immaginazione, la concretezza. Ovvero ancora l'intimità, la razionalità, la creatività, la carnalità. Quindici caratteri come tessere di un puzzle, come voci diverse della stessa melodia, tese a comporre una precisa sinfonia poetica. La stessa che risuona per le strade di Pavia. Sono forme esemplari, quelle esposte nello Spazio per le arti contemporanee del Broletto - commenta il curatore Claudio Cerritelli - per testimoniare che l'arte della città è un corpo attivo e vitale, un organismo di energie creative pulsanti, un'anima pensante che esprime proprie peculiarità in sintonia con i flussi artistici della cosiddetta e osannata globalizzazione. Gli artisti presenti in mostra sono: Gabriele Albanesi - Sergio Alberti - Monica Anselmi - Alberto Barbieri - Angelo Bertoglio - Luca Bossaglia - Narciso Bresciani - Gianni Cella - Giovanna Fra - Marco Lodola - Franco Marinaro - Günter Pusch - Plumcake - Roberto Sommariva - Marta Vezzoli Location: via Paratici 21, Pavia tipo di evento: rowid: immagini: galleria immagini: galleria-spazio-museo: email gestore : sponsor: 10080 Ufficio stampa: lat: long: Nome Sponsor: Location sponsor: Logo: Link: |